Così come Lupin, anche Kid ha la sua Bella

di Pawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova ladra a Tokyo ***
Capitolo 2: *** Per vendicare suo padre... ***



Capitolo 1
*** Una nuova ladra a Tokyo ***


 Così come Lupin, anche Kid ha la sua Bella

                                  Una nuova ladra a Tokyo                                   

Kaito Kid, l'ormai famoso e popolare ladro gentiluomo, degno avversario di Arsenio Lupin, correva svelto per le scale di un palazzo dove aveva appena compiuto
l'ennesimo furto.
"Bene, l'ho scampata anche quasta volta" sghignazzava contento. Era giunto sul tetto e si apprestava a raggiungere il cornicione del grattacielo.
Vi salì e poi volse lo sguardo alla luna che, piena e luminosa come sempre, lo accompagnava nei suoi furti. Con un veloce gesticolare delle mani fece apparire lo zaffiro che aveva rubato poco prima sbalordendo ancora una volta l'ispettore Nakamori e i suoi uomini.
Fece sì che il gioiello venisse invaso dalla luce
lunare. Neanche quella volta era Pandora. Avrebbe restituito la pietra il giorno dopo. Aveva ancora il braccio alzato quando sentì un dolore alla mano e vide di
sfuggita lo zaffiro cadergli di mano. Era stato un proiettile silenzioso.

Una figura uscì dall'ombra che la struttura della porta che accedeva al tetto creava."Grazie Kaito Kid, mi hai tolto un peso!
Odio avere a che fare con tutti quei poliziotti, ma non rinuncio mai ad una pietra preziosa..."

Il ragazzo si volto di scattò... e rimase affascinato. Sarà stata la luce della luna, ma la vista di quella ragazza lo aveva stupito. E chiariamoci, Kaito Kuroba, alias Kaito Kid non si era mai stupito, era successo solo vedendo i trucchi di magia del padre, quindi figuriamoci l'effetto che avrebbe potuto fargli una ragazza.
Una ragazza vestita interamente di nero: dagli stivali rivestiti di una pelle morbida si passava a pantaloni stretti ed elastici che insieme al giubbotto attillato le risaltavano le forme. Non vedeva bene il volto, coperto da una bandana come quella del leggendario Zorro, ma era sicuro avesse dei lineamenti belli e definiti.
La cosa che però l'aveva colpito non era il corpo, ma gli occhi: smeraldi con striature blu... abbaglianti.
Dal canto suo, anche la misteriosa ladra non era rimasta indifferente alla persona che le stava difronte. Un fisico ben scolpito avvolto in quell'elegantissimo abito bianco. Vederlo in televisione era una cosa, stargli difronte era un'altra cosa.

Recuperata la faccia da poker di sempre, il giovane mago si avvicinò. "Vedo che lei mi conosce, mia bella signorina, ma io non conosco lei. Mi farebbe il piacere di dirmi il suo nome?"
Anche la diretta interessata si ridestò e rispose con la stessa malizia: "Per favore, avrò la tua stessa età. Dammi del tu! In ogni caso, puoi chiamarmi..."

Il rumore della porta che si spalancò e il vociare dei poliziotti la bloccò, facendola voltare simultaneamente con il mago.

"Kaito Kid! Sta volta non mi scappi! Uh? E quella chi sarebbe?" Nakamori, che amava tornare a casa senza voce, osservava i due ladri perplesso.

"Oh no, sono arrivati gli scocciatori! Bè, questo lo tengo io- richiamò l'attenzione dei presenti, soprattutto quella di Kid- ci vediamo la prossima notte di luna piena,
caro il mio ladro gentiluomo.." Detto ciò tornò nell'ombra da cui era sbucata, sparendo nel nulla con lo zaffiro. Approfittando della distrazione degli ufficiali,
Kid si lasciò cadere nel vuoto, aprendo il deltaplano e dirigendosi verso casa.

"I-ispettore! La ragazza che è fuggita aveva in mano lo Zaffiro e anche Kaito Kid è svanito nel nulla!"
gentiluomo.

 

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   KAITO KID ha fallito: chi è la misteriosa ladra?

...oppure...

   Kaito Kid e la Ladra oscura? Una nuova coppia o
   solo due rivali?

... E simili. Insomma, dopo quella notte ci si poteva fare qualunque idea su cosa fosse successo, ma solo i due protagonisti sapevano la verità...

 

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"COOOSA?" L'intera classe, anche se nel trambusto più totale, si girò verso Kaito che era saltato in piedi e osservava il cellulare con uno sguardo tra l'imbarazzato e lo scioccato. Si risedette in fretta incurante degli sguardi su di lui e continuò a leggere gli articoli.
"Una coppia? Ma se l'ho vista solo una volta!
Ok, non era male... (almeno credo, dato che non le ho visto il volto) ma non possono scrivere cose del genere! Cosa penseranno le mie fan?! Oh no, spero solo di non
perdere la fama che mi sono creato..."

"Kuroba! Se non te ne sei ancora accorto è iniziata la lezione, quindi gradirei che mettessi via il telefonino." Kaito era così assorto che non si era minimamente accorto della prof. Così ubbidì prendendo i libri e sistemandosi sulla sedia, sotto lo sguardo perplesso di Aoko. Quando mai Kaito ubbidiva al primo richiamo?
O semplicemente, quand'è che ubbidiva?

"Ragazzi ho da darvi una bella notizia! Da oggi avrete una nuova compagna di classe.- entrò una ragazza con la testa leggermente bassa, non le si vedevano gli occhi, nascosti dal ciuffo scuro- Il suo nome è Angela. Prego, vatti pure a sedere vicino a Nakamori."

La ragazza alzò finalmente la testa mostrando i suoi occhi.

Quegli occhi... smeraldo con striature blu. 'No, non emettono la stessa luce' pensò Kaito
Poi il ragazzo si tranquillizzò sentendo la voce della compagna. 'Infatti, la voce della ladra oscura era molto più matura. Devo smetterla di avere sempre la puzza sotto naso.
E così tornò a seguire la lezione...

 
Eccomi con un'altra cavolata delle mie. Come ho già anticipato, non potrò aggiornare molto presto, ma mi è venuta l'idea e non volevo lasciarla morire. Che ne pensate? Può diventare una storia carina o ho preso una brutta botta in testa? Vi ho un po' incuriositi? Lasciatemi tante recensioni che mi fanno sempre mooolto piacere ^_^
Baci
Pawa

 

 

 

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Capitolo 2
*** Per vendicare suo padre... ***


Così come Lupin, anche Kid ha la sua bella
Per vendicare suo padre...

"Kaito-kun..." La dolce voce della compagna di sempre che tentava di svegliarlo, ma forse un sussurro troppo debole.
"Mmmh..." L'unica risposta che le aveva dato.
"KAIIITOOO!!" Questa volta era fin troppo alto il volume della voce, tanto che il povero mago spalancò gli occhi all'istante tenendosi l'orecchio che era diventato bordeaux.

"Ma che vuoi Aoko? Ti sembra il modo di svegliare una persona?" Domandò lui che, seriamente preoccupato per il timpano si tastava l'orecchio.
"Mi dovresti solo ringraziare piuttosto. Ti sei addormentato all'inizio della prima ora di scienze e hai ronfato anche durante la seconda.
È ora di andare a casa e se non fosse stato per me tu saresti ancora attaccato a Jonni Stecchino- iniziò, sorpassando con lo sguardo il ragazzo, per rfermarsi sullo scheletro dietro di lui- a sbavare! - Concluse indicando poi un rivolo di bava sul mento dell'amico. Sbuffando Kaito si asciugò il mento col dorso della mano, prese la cartella e la giacca nera della divisa, poggiati lì vicino e, dopo aver salutato Jonni Stecchino, lo scheletro così chimato proprio da Kaito il primo anno di liceo, raggiunse Aoko che l'aveva preceduto incamminandosi fuori dalla classe.

"Non hai fatto una bella impressione ad Angela collassando in quel modo." Lo informò, aprendo l'armadietto delle scarpe all'uscita della scuola, con una certa durezza nella voce nel pronunciare quel nome occidentale. Lui non vi aveva badato a questo cambiamento di tono, tutto contento nel trovare nel proprio armadietto un'altra mazzetta di lettere da parte delle sue ammiratrici.
È sì, Kaito Kuroba non solo era famoso, anzi, famosissimo nei panni del suo alter-ego Kaito kid, ma riscuoteva grande successo anche nei panni di un liceale dalle innate capacità di prestigio e dall'aspetto tutt'altro che ignorabile.
Sghignazzò nel suo solito modo giocherellone e si diresse verso il cortile, non preoccupandosi  di elaborare in quell'encefalo marcio la domanda dell'amica.

Passeggiavano silenziosamente lungo la strada del fiume che, come ogni giorno, a quell'ora godeva di un fantastico gioco di luci creatosi grazie al tramonto.

"Allora, che ne pensi?" Domandò ad un certo punto Aoko con il capo basso e uno sguardo fattosi improvvisamente serio.

"Che ne  penso su cosa?" Chiese a sua volta il giovane mago alzando un sopracciglio a quell'espressione insolita sul volto dell'amica. Aoko era una ragazza solare, erano poche le volte in cui era triste o arrabbiata e solitamente... bè, se succedeva che era di malumore, di solito la colpa era sua, anche se poi riusciva sempre a farla ridere. Ma era sicuro di non aver combinato niente quel giorno, non le aveva neanche sbirciato le mutandine sotto la gonna, quindi davvero non capiva.

"Ma della nuova compagna di classe, ovvio!" Sbottò poi lei.

"Ah, Angela... bè non saprei. Di certo è una bella ragazza!" Sorrise incosciente del terribile sbaglio appena fatto elogiando la nuova compagna. Aoko iniziò a stringere il manico della cartella. Nemmeno lei sapeva bene il perché, ma quella ragazza non la convinceva.
Tralasciando il fatto che Kaito era rimasto come imbambolato appena lei aveva alzato il capo -cosa che l'aveva alquanto irritata- aveva sentito un brivido strano, freddo e sinistro partirle dall'osso sacro fino ad arrivare alla cervicale. Quando le si era seduta accanto si era sforzata di sorridere.
Non le sembrava giusto avere un comportamento ostile con una nuova persona, lei di solito era socievole. Eppure, anche parlandole non riusciva a scacciare quella strana sensazione.

"BAKAKOOO! E poi sono io quello che si addormenta sempre, ci sei?" Il ragazzo l'aveva ridestata con quel buffo appellativo che stava per: "Aoko-idiota", passandole davanti al viso una mano.

"Smettila! -reagì d'istinto. Ma poi guardando lo sguardo triste del ragazzo si disse che non era colpa sua, non doveva parlargli così.- Dai scusa, stavo pensando ad una cosa importante. Andiamo?" Con un sorriso lieve lo invitò a proseguire.

Tornarono agnuno alle rispettive case mentre ormai, il tramonto aveva lasciato spazio a un cielo scuro con poche stelle...

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In una baracca di periferia che emetteva una tremolante e debole luce, emessa forse da un candelabro, una ragazza dagli occhi smeraldo e i morbidi capelli castani si apprestava a raggiungere un uomo seduto su un divanetto sporco.

"Allora, ti sei infiltrata senza problemi?" Domandò l'individuo con voce bassa e roca, senza neanche degnarla di uno sguardo, preferendo rimanere concentrato a fumare il signaro che teneva nella mano guantata di nero.

"Si... sono tutti molto gentili con me e non sospettano niente. Tranne forse..." La ragazza non volle terminare la frase che, infatti, aveva sussurrato e nemmeno ne ebbe l'occasione poiché l'uomo le chiese subito del "Soggetto".

"No, tranquillo signor Mizuno, Kuroba ignora ogni cosa." Con un sorriso amaro si diresse in cucina, se così si poteva chiamare quel piccolo buco con fornello e frigo, e prese un panino da mangiare velocemente. "Vedi di raccogliere informazioni sul suo conto. Prima di farlo fuori vorrei almeno accertarmi che lui è davvero Kaito Kid. Il mio capo, Snake, non è un tipo che accetta errori!" Detto o meglio, intimato questo, si alzò goffamente, prese il cappello sbiadito dal tempo che giaceva sul pavimento e uscì sbattendo la porta in legno trasandata.

Angela sospirò. Non voleva quella vita, ma doveva viverla.

Per vendicare suo padre...

Ciao a tuttiii!!! Ho avuto un sacco di problemi ultimamente, ma sto cercando di rimediare un po' a tutto per aggiornare. Questo capitolo è breve, ma credo incuriosisca un po', non trovate? La volta scorsa tre coraggiose persone mi hanno lasciato una recensione e... LE RINGRAZIO :'D Mi raccomando ditemi che ne pensate!
Ciauz
Baci
Pawa 

 

 

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