Amore,Fuoco e Sangue

di VenereBlu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Lovegood ***
Capitolo 3: *** Incontri ***
Capitolo 4: *** Pure a Scuola! ***
Capitolo 5: *** Kaleb ***
Capitolo 6: *** Tuo fratello è Occhi Blu!? ***
Capitolo 7: *** Baciami ***
Capitolo 8: *** Sempre Quella! ***
Capitolo 9: *** Sei sempre tu ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Una nuova vita,una nuova storia d'amore,un nuovo inizio tutto questo è stato riservato a me.
Io sono Giulia una ragazza dal grande cuore ,dal viso dolce, labbra a cuore, naso a patata e con due grandi occhi azzurri, dei capelli castano lunghi fino al sedere lisci, un corpo normale con le giuste curve e un carattere capace di illuminare le giornate nere di chiunque,credente nel vero amore fino alla fine, la classica ragazza romantica da rose rosse e cioccolatini, una ragazza che anche con il dolore e la sofferenza nel petto cerca di dare felicità e rendere felice chiunque, allegra e ironica sulla propria vita nonostante le avversità, che cerca di prendere tutto sul ridere per sdramatizzare il dolore che si porta dentro, il rimorso per cose dette o non dette, per azioni fatte o per sogni mai realizzati, pura sincerità anche se dolorosa, forte sesto senso per l'amore e l'amicizia riuscendo a distinguere le vere storie d'amore e le vere amicizie a pelle, calda sia nei modi che per temperatura corporea, sono conosciuta nella mia città come "la ragazza a maniche corte" dato che in pieno inverno con il freddo e 0 gradi vado in giro in top. Ho due genitori innamorati ancora nonostante il tempo che passa e il lavoro che li strazia, un fratello terribile ma dolce allo stesso tempo,con una piccola cagnolina chiamata cleo, con amiche fantastiche che rendono speciale ogni mio giorno confidandosi con me e ascoltando i miei consigli,ricordandomi che mi vogliono bene,dandomi motivi per sorridere ogni giorno e ricordandomi quanto sono matta, ho una vita bellissima l'unico mio dolore è non avere nessuno accanto, non avere quel ragazzo che se stai male ti viene sotto casa, non per forza un amore ma anche un migliore amico, quella presenza maschile di cui si richiede il bisogno nella propria vita...

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Capitolo 2
*** Lovegood ***


 
Era mattina presto il sole lieve si levava alto nel cielo e cominciava ad illuminare la città di Lovegood dove Giulia si era appena trasferita con la sua famiglia, a prima vista sembrava un posto tranquillo,lontano dai problemi e dove poter ritrovare se stessi, le case erano tutte a due piani con un dolce tetto di mattoni,con portici decorati da fiori e piante, grandi giardini e in sè quella cittadina sembrava avere tutto. All'arrivo di Giulia sebbene le piacesse viaggiare rimase impassibile alla vista di quella città  eppure non aveva niente che non andasse, aveva perfino un centrocommerciale, due cinema, fast food, discoteche,un parco,un lago ghiacciato insomma non ci si poteva lamentare ma lei non riusciva a essere felice a compiacersi di tutto ciò perchè già le mancava la sua vita di prima, riusciva solo a pensare a quanto avesse perso e a quanto volesse tornare indietro. Ormai era li e doveva adeguarsi e doveva convincere se stessa che sarebbe andato tutto bene.
Arrivata nella sua nuova casa Giulia prese i suoi scatoloni e salì subito al piano di sopra a guardare la sua stanza,il suo nuovo rifugio, era spaziosa,grande,luminosa, con un armadio sufficientemente grande data la sua vasta collezione di vestiti, un letto da una piazza e mezza,due finestre da cui si osservava tutta Lovegood, una di esse era raso al muro con un divanetto a panca sotto, fatta apposta per sedersi li, appoggiare la schiena al muro e mettersi a disegnare; continuando a girare per casa si fece un idea di quello che aveva ora ma i suoi pensieri furono subito interrotti dalla madre:

Mamma << Giulia dobbiamo iniziare a sistemare casa >>
Giulia << ma siamo appena arrivati >>
Mamma <<  appunto dai vieni ti do gli scatoloni della cucina  >> 
Giulia << ma..mamma io ho da fare >>
Mamma << cosa avresti da fare se siamo qui da cinque minuti >>
Giulia pensò rapidamente << devo portare fuori Cleo >> non finì di dirlo che corse fuori con il guinzaglio e il blocco da disegno in mano.

Un bellissimo spettacolo tutto verde,odore di erba fresca ancora lievemente macchiata di rugiada,margherite,tulipani,violette e chi più ne ha più ne metta, una grande quercia centrale,rigogliosa,piena di ghiande, con un tronco solido e ben saldo al terreno,un sole caldo che rendeva il tutto più bello, la quiete era sovrana se non per qualche cinguettio, questo era il parco di Lovegood. Giulia arrivata lì senza pensarci due volte si sedette all'ombra di quella grande quercia,inizio subito a disegnare perdendosi nelle dolci linee che tracciava, tutto a un tratto cominciò a sentire degli abbai in uno riconosceva la sua dolce cagnolina ma l'altro non le era familiare,abbasso il blocco da disegno e si vide davanti un piccolo cagnolino color marrone miele che si avvicino subito a lei per farsi accarezzare, ma non fece in tempo ad avvicinarsi che un fischio fece scappare il cucciolo; lei si rimise seduta a disegnare ma all'improvviso un rumore distrasse la sua attenzione  lei si alzò, si guardò intorno e inciampò su una radice della quercia e venne presa al volo da un ragazzo quando lei lo vide non seppe più distinguere quale fosse il sole,era un bellissimo ragazzo,jeans, converse e una maglietta bianca aderente, il suo viso sotto il sole sembrava quasi che brillasse,i suoi capelli sembrava cosi morbidi estendendosi dal biondo al marrone, i suoi occhi sembravano come il 21 dicembre la fine del mondo di un blu eccezionale:
 
Lui << Hey stai bene? >>
Giulia << Si, grazie >> disse con occhi sognanti 
Lui << scusa hai per caso visto il mio cane >>
Giulia << è piccolo e marroncino? >>
Lui << si >>
Giulia << stava giocando con la mia cagnolina è andato da quella parte >>
Lui << grazie di avermelo detto,ci vediamo >> disse correndo nella direzione che Giulia gli aveva indicato.
 
In Giulia cambiò qualcosa alla vista di quel ragazzo non riusciva a smettere di pensarlo, le continuava a tornare alla testa quell'attimo in cui l'aveva visto e piu lo pensava e più il suo animo riviveva dandole un bellissimo sorriso(come a una bambina piccola quando le compri il gelato) quel ragazzo era speciale e lei voleva sapere di più di lui,voleva essergli amica e voleva conoscere la ragione del suo primo sorriso.

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Capitolo 3
*** Incontri ***


Pochi giorni sono passati da quando Giulia si trova a Lovegood e ancora il pensiero di quel giovane la tormenta,le invade i pensieri e non la fa dormire di notte, lei prova a tornare nel parco per rivederlo ma niente da fare lui non appare e la sua immagine si fa flevile nella sua mente man mano che il tempo passa, in compenso Giulia passando tre intere giornate al parco incontra Cristina una ragazza della sua età, magra dai capelli biondi fino allee spalle,occhi nocciola,un viso tondo e piccino,labbra sottili e tenere,simpatica,spiccata,intelligente,decisa e innamorata persa di Robert il suo vicino di casa:
 
Cristina << Da quanto ti sei trasferita? >>
Giulia << Pochi giorni >>
Cristina << Dove andrai a scuola? >>
Giulia << Alla Secret Love Black >>
Cristina << Andremo a scuola insieme >>
Giulia << Davvero, ne sono contenta almeno conosco qualcuno è brutto essere l'ultima arrivata >>
Cristina << Non preoccuparti, ti presenterò anche alle mie amiche siamo un bel gruppo >>
Giulia << Grazie sei davvero gentile >>

le due parlarono per un pò,raccontandosi la loro vita e Cristina raccontò a Giulia del ragazzo che le piace Robert, si conoscevano da quando erano piccoli, erano molto amici ma niente di più anche se a lei era sempre piaciuto, lui per un periodo si era trasferito altrove, ma da un anno era tornato a Lovegood, ma lei aveva paura a dirgli i suoi sentimenti, pensava di non essere ricambiata ma cercava sempre di stargli intorno per vedere se sarebbe cambiato qualcosa
 
Cristina << Stasera vado in discoteca vuoi venire ci va robert e vorrei incontrarlo >>
Giulia le fece un sorriso e rise << Mi sfrutti per vederlo è >>
Cristina << Ma no, è ke ecco... >>
Giulia << Scherzavo piccola è ovvio che vengo con te >>
Cristina << Grazie mille >>
Giulia << Ci vediamo stasera >>
Cristina << Ti vengo a prendere alle sette >>
Giulia << Sarò pronta >>
si diederò un abbraccio e si salutarono.
 
Le ore passarono in fretta, erano le sette era giunta l'ora per Giulia di andare in discoteca con Cristina, tacchi a zeppa neri eleganti, vestito nero scollato sul seno che cade sui fianchi,coprispalle di raso,capelli sciolti, un filo di trucco ed eccola pronta per divertirsi. La discoteca era nella periferia di Lovegood grande,esclusiva,molto bella il nome luminoso scritto in grande all'entrata "Cuba Libre" l'edificio pieno di graffiti fatti apposta per dare colore al posto, alla fine della sala c'era un bancone con dietro scaffali pieno di alcolici tutto in legno lucente, al muro accanto la postazione del Dj, a tutti gli angoli della sala si trovavano dei divanetti rossi eleganti e sensuali che davano un tocco di classe alla sala, Giulia e Cristina appena entrate  trovarono Robert ai primi divanetti rossi, un ragazzo alto, ben piazzato, con un viso armonioso, una barba lieve marroncina, occhi tra il verde e il marrone,capelli biondo cenere e un fascino particolare e un sorriso incantevole:

Cristina << Giulia guardalo non è bellissimo >>
Giulia << Vai a salutarlo cosa aspetti >>
Cristina << Non so forse gli do fastidio forse ho sbagliato a venire >>
Giulia << Non hai sbagliato dai andiamo >>
le ragazze si avvicinano a Robert,
Cristina << Ciao Rob anche tu qui >>
Robert << Hey ovvio sai che amo ballare >> 
Cristina sorrise
Robert << Sei bellissima stasera >>
Cristina << Davvero >>
Robert << Certo, lo sei sempre veramente >> disse guardandola dolcemente
Cristina arrosi e ricambio lo sguardo << Ah dimenticavo, lei è una mia amica è nuova di qui >>
Giulia << Piacere sono Giulia >>
Robert << Piacere mio sono Robert, ora vado felice di averti conosciuto Giulia >>
le ragazze vanno sulla pista da ballo
Cristina << Quanto è carino lo hai visto >>
Giulia << Si ho visto sicuramente ci tiene a te >>
Cristina << Vorrei poter stare sempre tra le sue forti braccia >>
Giulia << Un giorno ci starai >>
Cristina << Lo spero >>
le due sorrisero e si miserò a ballare.

 
Giulia mentre rideva si stava guardando intorno e tra uno sguardo e un altro non poteva crederci si trovava davanti il bel ragazzo del parco era stata a cercalo per tanto tempo ed ora era li davanti a lei ed era cosi bello cosi affascinante e cosi vicino a lei, ma le sue fantasie furono subito interrotte, non era da solo era insieme ad una ragazza coi capelli rossi tinti lunghi e mossi,con un viso qualunque,con gli occhi castani scuro, della sua altezza suppergiù, non era grassa però aveva la pancia e i fianchi che nel suo vestito rosso attilato si vedevano benissimo a poco le uscivano di fuori " mi chiedo come puoi muoversi con un vestito cosi attilato altro che escort" Giulia ballò per qualche ora insieme a Cristina buttando costantemente uno sguardo a loro due appena possibile, a un certo punto Giulia non li vide più e ballando per la sala cercandoli per un giro di troppo Giulia caddè ma prima che il suo corpo toccase suolo qualcuno la afferrò da dietro,lei giro il viso di scatto e vide lui il bel ragazzo con gli occhi blu che l'aveva afferrata all'ultimo secondo:
 
Lui << Stai bene, ti sei fatta male? >>
Giulia << Sto bene tutto per merito tuo grazie >> gli sorrise
Lui << è stato un piacere >> ricambiò il suo sorriso
 
i loro occhi si incontrarono in queste poche parole e si osservarono a lungo senza emettere fiato come se si capissero a sguardi,come se fossero una cosa sola, nell'aria si era creata una certa elettricità e intensa, era come se si conoscessero da sempre,come se si fossero innamorati di colpo, come se qualcosa più grande di loro li avesse già uniti.

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Capitolo 4
*** Pure a Scuola! ***


Sono le sette del mattino del primo giorno di scuola, Giulia è nel suo letto che cerca di alzarsi, "non voglio alzarmi ditemi che non è lunedì voglio dormire", Giulia si alza, scende le scale, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando, va in cucina a fare colazione latte e cereali, risale le scale,una lavata ai denti, un filo di trucco e una pettinata ai capelli ed ecco fatto è pronta per la scuola. Il primo giorno stava iniziando per tutti, Giulia era appena arrivata davanti al cancello di scuola tutta preoccupata" sono quella nuova speriamo bene, spero almeno di non fare brutte figure e di vedere qualcuno di carino". Ed eccola entrare nell'atrio un grande spazio ovale tra il bianco e il giallo con tutti armadietti verdi ai muri e due scale ai lati, girando in cerca della sua classe Giulia trovo un bellissimo giardino con panche hai lati, un grande albero al centro e altri piu piccoli ai lati e piccole aiuole tutte colorate, uno spettacolo. La sua classe si trovava al secondo piano appena sali le scale e svolti l'angolo, l'unica porta bianca del piano.Giulia entrò tutta silenziosa e si guardò intorno un pò timorosa e preoccupata, ma ecco arrivare Cristina con delle sue amiche:
 
Cristina << Giulia tesoro,eccoti >>
Giulia << Bellissima >>
Cristina << Ma siamo in classe insieme,meno male >>
Giulia << Già mi piacere >> " che fortuna almeno conosco qualcuno "
Cristina << Giulia loro sono le mie amiche ora te le presento Emily,Jeki e Erika >>
Emily,Jeki,Erika<< Piacere >> dissero stringedogli la mano 
Giulia << Piacere mio >> disse sorridendo.
 
Inizia la prima ora di lezione, tutto procede normalmente,si presenta il primo professore il Sig. Jons un bell'uomo alto, con delle belle spalle,un bel fisico, occhi marrone scuro profondi, capelli neri mossi,con un viso attento alla prima apparenza simpatico e gentile, insegnante di italiano e storia. Scatta la seconda ora e tutti escono dalla classe nell'attesa del nuovo professore, Giulia va al suo armadietto per prendere il suo blocco da disegno e al ritorno va a sbattere contro un ragazzo, in un primo impatto Giulia non se ne accorse ma era il suo occhi blu:

Lui << Scusami, ero distratto >>
Giulia << Tranquillo, non mi hai fatto male >>
Lui << Mi fa piacere >>
Giulia << Dove stavi andando >>
Lui << In classe sono in ritardo >>
Giulia << Allora non ti rubo altro tempo vai >>
Lui << No tranquilla, ma hai un viso conosciuto ci conosciamo>>
Giulia << Non credo >>
Lui << Mi pare strano non conoscere una ragazza bella come te>>
Giulia << Mi sono trasferita da poco qui >> 
Lui << Ecco perchè >>
Giulia sorrise
Lui << Ora corro o saranno guai >>
Giulia << Si vai a presto >>
Lui << A presto >>


Giulia come lui corse in classe, il tempo di sedersi ed entro la professoressa la Sig. Stain piccola di altezza, abbastanza in carne, capelli corti sul biondo carota,viso tondo, occhi castani, viso serio, decisa,severa ma giusta. Pochi minuti dopo di lei entrò occhi blu in classe, Giulia non poteva credergli erano in classe insieme "Oddio è lui è qui" la professoressa se la prese subito con lui per il ritardo:

Prof << Le pare ora di arrivare il primo giorno di scuola, lei chi è? >>
Lui << Scusi prof, sono Severino >>
Prof << Cerchiamo di non farlo diventare un vizio Severino >>
Lui << Scusi prof non ricapiterà >>
Prof << Vada a sedersi >>
 
Giulia era felicissima andavano in classe insieme, non riusciva a smettere di fissarlo distoglieva lo sguardo solo per non farsi notare dalla professoressa, forse aveva una possibilità con lui "Siamo in classe insieme, mi ha anche detto che sono bella, però non si ricorda di me credevo che quella sera in discoteca e quegli sguardi, basta non devo pensare più " Giulia continuò cosi fino a quando non scocco la campanella per la pausa. Giulia esce dalla classe e vuole andare di nuovo a parlare con lui magari scoprirà anche il suo nome ma appena volge lo sguardo davanti a lei vide il suo occhi blu con la rossa dell'altra sera:

Marika << Amore mio >>
Lui << ti ho detto di non chiamarmi così >>
Marika << Ma tu sei robba mia non può averti nessun altro >>
Lui << Non per scelta mia >>
Marika << Vuoi farmi credere che troverai mai qualcuna che saprà liberarti di me sai come finirebbe >>
Lui << Lo so appunto non la cercò >>
Marika << Bravo amore mio >> lei nota che Giulia li stava fissando e gli si butta al collo
Lui << Ma che fai? >>
Marika << Niente una ci guardava e ho voluto solo farle capire la situazione >>
Lui si girò e vide Giulia andarsene


Giulia stava già correndo via lui non era niente per lei neanche sapevo il suo nome eppure teneva davvero a lui, il suo cuore batteva solo per lui, era speciale per lei aveva un qualcosa che nessun altro aveva, si sentiva destinata a lui, a stare tra le sue braccia e non poteva e questo le spezzava il cuore.
 

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Capitolo 5
*** Kaleb ***


Giulia girò un po per la scuola cercando un posto dove poter stare in pace, poi ripensò a quel giardino che aveva visto prima, non dovette girare a lungo che se lo trovò davanti, si mise sotto a uno degli alberi, seduta a disegnare sul suo blocco da disegno cercando di evadere dai suoi pensieri. Un ragazzo rovino la sua quiete spuntando accanto a lei :

Kaleb << Hei piccola >>
Giulia si girò di scatto
Kaleb << Disegni bene hai talento >>
Giulia << Grazie, sei gentile >>
Kaleb << Non mi sono presentato, piacere Kaleb >>
Giulia << Piacere Giulia >>
Kaleb << Non vai a lezione,salti l'ultima ora brava >>
Giulia << Potrei farti la stessa domanda >>
Kaleb << Azzerato >> 
Giulia rise
 
Mentre loro due parlavano occhi blu stava cercando Giulia per scusarsi del comportamento di Marika, sapeva che neanche si conoscevano ma ci teneva a chiarire che lei per lui non fosse niente, infondo Giulia gli piaceva sentiva di averla già vista, di avere qualcosa che lo legava a lei,correndo per la scuola, arrivo proprio sul quel giardino e vide Giulia e Kaleb ridere come due innamorati e in lui crebbe subito un forte sentimento di gelosia e tristezza, ma non fece niente e col dolore nel petto se ne andò. I due parlarono per una ventina di minuti del più e del meno, scambiandosi sorrisi e qualche occhiatta, avevano una certa intesa, Kaleb era un bel ragazzo bel petto e belle spalle capaci di farti sentire al sicuro con un abbraccio, alto circa 1,80, capelli castani ricci morbidi, un viso misterioso molto seducente e due occhi verdi scuro con sfumatore di marrone chiaro nell'iride, " Un ragazzo divertente e carino, ma perchè tra tante ragazze belle sta parlando proprio con me, proprio gentile". Suona la campanella :
 
Kaleb << So che ci conosciamo da un ora, ma mi sei simpatica ti va di venire da me >>
Giulia << Mmh..dovrei fidarmi >>
Kaleb << Si dovresti abbaio ma non mordo tranquilla >>
Giulia sorrise
Kaleb << Ti ho convinta dai non abito lontano >>
Giulia << Vabbene vengo,ma non abituarti >>
Kaleb << Tranquilla la prossima volta me lo chiederai tu >>
Giulia << Ah ne sei convinto >>
Kaleb << Certo ti ho già conquistata >>
Giulia << Addirittura che autostima >>
Kaleb << Dai scherzo, ma ti sto simpatico spero >>
Giulia rise << Lo so che scherzi, ma certo scemo sennò non verrei da te >>
Kaleb << Che carina >>
Giulia << Per così poco>>
Kaleb << Dai vieni piccola, seguimi >> .
 
Giulia e Kaleb si incamminarono mano nella mano fino casa sua, dandosi qualche botta e schiaffo per strada prendendosi in giro. Eccola davanti a loro, un cancello nero con intorno tutte piante che coprivano tutta intorno l'estremità della casa,un bel giardino spazioso sia davanti che dietro, una casa a tre piani, strapiena di oggetti e colori, " Che bel posto non ci sono mai stata fino ad ora ma mi sento a casa", Giulia e Kaleb salirono al piano di sopra ed entrano nella stanza di Kaleb, un vero disastro, vestiti sparsi ovunque, giochi per la play e xbox sul pavimento, sul letto, cartacce nei cassetti e sopra il pc " Oddio e io che pensavo di essere disordinata, è un disastro qui"
 
Kaleb << Scusa il disordine, ma sai due maschi non è proprio il massimo dell'ordine >>
Giulia << Hai un fratello? >>
Kaleb << Fratellastro è il figlio della compagna di papà >>
Giulia << Capito, i tuoi sono divorzati? >>
Kaleb << Si mamma se ne è andata quando avevo otto anni >>
Giulia << Scusami, dovevo stare zitta, non mi faccio mai i fatti miei >>
Kaleb << Stai tranquilla scema>>
Giulia << Vai d'accordo con lui? >>
Kaleb << Si abbastanza, tu fratelli ? >>
Giulia << Si uno più piccolo un rompi scatole >>
Kaleb << Ahah, dai ora scendiamo che ho fame >>
Giulia << Mmh.. anche io che ci mangiamo >>
Kaleb << Se facciamo una torta al cioccolato >>
Giulia << Ci sto perfetto, adoro i dolci >>
Kaleb << Ero sicuro amassi i dolci >>
Giulia << Perchè? >>
Kaleb << Perchè sei dolcissima >>
Giulia << Che scemo >> sorrise
Kaleb ricambiò il sorriso dandole un bacio sulla guancia.
 
I due andarono in cucina e cominciarono a prendere gli ingrendienti, a mischiare, mescolare e decorare, la loro serietà durò poco e niente si riempirono di farina tirandosela addosso, si dipensero il viso con la glassa, si lanciarono lo zucchero a velo sui capelli e allo stesso tempo si abbracciavano e stringevano, ridendo sempre di piu, in poche ore si erano fatti di tutti i colori e lo stesso per la cucina, appena pronta e mangiata la torta, i due si miserò a parlare sul divano vedendo un film concludendo quella bellissima giornata passata insieme.

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Capitolo 6
*** Tuo fratello è Occhi Blu!? ***


Kaleb << Sono stato benissimo con te >>
Giulia sorrise << Lo stesso vale per me >>
Kaleb << Dovremmo riprovare >>
Giulia << Quando vuoi >>
Kaleb << Devi andare? >>
Giulia << Purtroppo si >>
Kaleb << Vuoi che ti accompagni ? >>
Giulia << No, tranquillo tesoro >>
Kaleb << Almeno fino al cancello posso? >>
Giulia << Certo,che stupido >>


Kaleb apri la porta di casa fece uscire Giulia e mentre passavano per il giardino per arrivare al cancello,per scherzare le diede una spinta e lei fece lo stesso, continuando così finchè Kaleb non presa Giulia dai fianchi tirandosela in braccio a sacco di patate. Mentre giocavano rientrò il fratellastro di Kaleb, era occhi blu che appena senti tutte quelle risate cercò il luogo da cui provenissero, all'inizio pensò che il fratello si fosse portato qualche amichetta per provarci e portarla a letto, ma quando si accorse che era Giulia ci rimase di stucco, poteva il fratello scherzare con l'unica ragazza che in lui aveva suscitato di nuovo qualche emozione, la testa gli pulsava ma non poteva fare niente e doveva stare anche calmo Marika non doveva accorgersi dei suoi nuovi sentimenti o Giulia avrebbe passato i guai per colpa sua.

Kaleb << Fratellino, vieni qua ti presento una persona >>
Giulia << Ma che fai? >>
Kaleb << Ti presento a mio fratello, ti vedrà spesso qui adesso, quindi deve sapere chi sei e che se ti tocca sono cavoli suoi >>
Giulia sorrise e diventò tutta rossa
Kaleb << Marco lei è Giulia, Giulia lui è Marco >>
Giulia << Piacere >>
Marco << Piacere mio >>
Giulia era sbiancata "Non è possibile, suo fratello,oddio adesso penserà che mi piace Kaleb, ora che faccio oddio faccio solo danni che figura"
Kaleb << Verrà spesso qui, quindi trattala bene fratè >>
Marco << Puoi stare tranquillo >>


Giulia si incammino verso casa, tutta racchiusa nei suoi pensieri, lei non provava niente per Kaleb semplicemente lui era stato carino e dolce con lei, lo vedeva come un amico, al massimo migliore amico ma niente di più, anche se sembrava impossibile lei amava Marco e piu passava il tempo più se ne rendeva conto più non riusciva a smettere di pensarlo,era il suo unico pensiero, il suo unico desiderio, ma lui non sapeva neanche che esisteva si erano incontrati al parco,in discoteca e a scuola e con tutto ciò lui aveva ancora dubbi di chi fosse, quando lei lo incontrava i loro occhi si univano in una cosa sola e lui non si ricordava di lei come è possibile. I suoi pensieri furono interrotti da un messaggio sul cellulare :

"Giulia sono Emily,scusa se te lo chiedo adesso ma verresti a dormire da me?"  xx

"Certo,arrivo tra un oretta prepara la pizza" xx

Giulia era sotto casa di Emily,suonò il campanello,sali le scale e andò in camera sua, non era mai stata a casa sua, ma la sua casa era molto elementare, quando arrivò davanti ala porta di camera di Emily senti singhiozzare e piangere, apri la porta di corsa trovo Emily in lacrime sul letto, con tutti gli occhi rossi e i capelli disastrati :

Giulia << Piccola che hai? >>
Emily piange
Giulia la abbraccia, << Dai piccola calmati cosa è successo? >>
Emily singhiozzando << I miei sono dispersi >>
Giulia << Che cosa? >>
Emily << Erano su una barca nel Pacifico a fare delle ricerche,non sono stati piu localizzati da più di 24 ore >>
Giulia  abbranciandola forte forte << Piccola vieni qui, li ritroveranno non fare così >>
Emily << Grazie di essere venuta, infondo non ci conosciamo neanche >>
Giulia << Per creare una bella amicizia serve questo >>
Emily << Ci conosciamo da un giorno e già mi hai stupita >>
Giulia << Sei mia amica è mio dovere >>
Emily << Ti voglio bene, grazie >>
Giulia << Anchio piccola >>
si abbracciarono.

Giulia ed Emily mangiarono la pizza, videro un film, si misero il pigiama e tra una risata e l'altra passarono la serata e andarono a dormire insieme nella stanza di Emily per essere pronte il giorno dopo per la scuola.

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Capitolo 7
*** Baciami ***


Era mattina presto i raggi del sole cominciavano a farsi notare attraverso qualche spirale tra le finestre,sembrava una giornata tranquilla e serena, Giulia era a casa di Emily si era appena svegliata e le stava preparando la colazione per cercare di sollevarle il morale e farle cominciare bene la giornata data la scomparsa dei suoi "latte caldo,brioche,succo all'arancia e pane,burro e marmellata non manca niente spero la fara sentire meglio" 

Giulia << Picccola buongiorno >>
Emily << Giorno, e questo >> disse indicando il vassoio con la colazione
Giulia << Volevo solo farti cominciare bene la giornata>>
Emily << Sei davvero dolcissima>> disse abbracciandola
Giulia ricambiò il suo abbraccio << Te la senti di andare a scuola >>
Emily << Certo stare a casa non mi servira a niente >>
Giulia << Vabbene piccola>>
Emily << Andiamo a prepararci >>


Giulia ed Emily si vestirono,si truccarono,preparano lo zaino e si diressero verso scuola la casa di Emily non era vicina alla scuola era a una buona mezz'ora di camminata,quindi fecero tutto in fretta.
Arrivarono a scuola verso le otto in perfetto orario,adesso a Emily toccava il discorso a tutte le altre sui suoi genitori,non era di certo una bella notizia da dare e cosi con il cuore in gola e la tristezza nel petto disse tutto e dopo mille e mille abbracci le ragazze si misero tutte d'accordo per stare una notte ciascuna da lei per non farla sentire sola. Giulia oggi sarebbe tornata a casa,visto che l'avrebbe sostituita Erika a dormire da Emily. Tra una chiacchierata e l'altra le ore volavano anche perchè stranamente erano quasi tutte ore di buco, " che fortuna la giornata inizia bene, magari fosse sempre cosi". La campanella finalmente suonò, lasciando tutti gli studenti liberi di tornare a casa. Giulia si era incamminata verso casa quando ecco che vede il parco e non puo resistere, quel dolce prato verde,quella quiete,quella bella quercia ombreggiata con spiragi di sole tra i rami, si mise subito sotto quell'albero con suo blocco da disegno senza pensarci due volte non c'era piu pace di quella,era un luogo perfetto per rilassarsi e non pensare a niente :

Marco << Ciao >>
Giulia si girò e rimase allibita << Ciao >>
Marco << Che ci fai qui >>
Giulia << Tentavo di disegnare >>
Marco << Disegni >>
Giulia << Si, ma niente di che >>
Marco prese il blocco << Secondo me sei brava >>
Giulia << Davvero,grazie >>
Marco si mise seduto accanto a lei << Ma io ti ho gia vista vero >>
Giulia << Direi di si >>
Marco << Cioè scusa è ovvio ti ho vista >>
Giulia << con tuo fratello ricordi >>
Marco comincio a guardarla negli occhi << Prima che lui mi ti presentasse,io ti avevo già vista ma non ha scuola proprio qui sbaglio >>
Giulia << Non sbagli, ci siamo incontrati anche altre volte >>
Marco << Sbaglio o quando ci incontriamo cadi sempre >>
Giulia << Non ci avevo pensato, be oggi no >>
Risero insieme, e il loro sguardo si fece piu intenso, piu forte, come sempre una cosa incredibile che li univa e li faceva uscire dal mondo
Marco << Scusami >>
Giulia << Per cosa >>
Marco << Per quella ragazza che mi è saltata al collo appena ti ha visto non è la mia ragazza, è una cosa complicata >>
Giulia  sposto lo sguardo << Tranquillo non mi ha dato fastidio >>
Marco << Ti piace mio fratello vero >> disse con tono dispiaciuto
Giulia << No è solo un amico >>
Marco << C'e qualcosa in te che mi fa stare bene >>
Giulia << Davvero >>
Marco << Con te è come se il mondo sparisse per un attimo non so come fai, mi basta guardarti negli occhi >>
Giulia << Se i miei occhi ti fanno effetto, non ti sei mai accorto dei tuoi >>
Marco prese le mani di Giulia lei si girò << So che sembra assurdo ma quando siamo insieme io mi sento bene,sono in pace,sento un intesa tra di noi, una complicità profonda  >>
Giulia tornando con gli occhi  nei suoi << Io senta la stessa cosa sento come se io e te fossimo una cosa sola >>


In un attimo  con queste parole i loro visi si erano avvicinati, i loro corpi piu vicini, le loro mani intrecciate piu forte che mai e le loro labbra erano a pochi millimetri di distanza potevano sentire i loro respiri sulla pelle, mancava solo un attimo a che le loro labbra si unisserò in un unico e splendido baciò ma proprio in quell'istante suonò il telefono di Marco, il momento si rovinò, si allontanarono subito, si diederò un ultimo sguardo mentre se ne andavano senza aggiungere parola dell'accaduto, lasciando il segreto di un bacio mai dato nel parco dove si sarebbe sempre rincontrati.
 

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Capitolo 8
*** Sempre Quella! ***


Messaggi al cell:
Cristina :"Ragazze ho una grande idea per stasera"
Jeki << Che vuoi fare?>>
Cristina << I miei stasera non ci sono Festa,festa >>
Erika << Tu sei tutta matta, tra poche ora vorresti dare una festa ma come >>
Cristina << Tutto calcolato>>
Giulia << Come ci organizziamo >>
Cristina << Vediamoci da qualche parte >>
Emily << Al centrocommerciale >>
Cristina << Perfetto alle quattro >>

Le ragazze si incontrano al centro commerciale di Lovegood era la prima volta che Giulia ci entrava, era a tre piani,magnifico,peino di colori con gioielliere,negozi di animali,profumerie,librerie  con ogni cosa e anche di piu, Cristina era pronta con una lista di cose da fare per la festa,divise per ognuna un compito e manda tutte alla ricerca della perfezione e anche del vestito da indossare per la serata,dopo qualche ora le ragazze si rincontrano all'ingresso del centrocommerciale :

Cristina << Abbiamo trovato tutto vestiti e oggetti?>>
Emily << Si, io ho i palloncini >>
Erika << Si, io ho la torta >>
Jeki << Si, io ho le decorazioni >>
Giulia << Si, io da mangiare >>
Cristina << Perfetto io ho gli alcolici >>
Jeki << Corriamo subito da te Cri o non faremo in tempo >>
Emily << Dai andiamo ragazze >>


Era tutto pronto per la festa, Giulia era vestita con un vestito blu stretto sul seno che poi scendeva morbido corto, Erika aveva un vestito viola con le spalline abbastanza attilato, Cristina pantaloni stretti neri e un top bianco sopra,Jeki un vestito nero monospalla delicato, Emily un vestito poco aderente rosa tutto chiuso davanti ma con un grande scollo sulla schiena. Tutto perfetto decorazioni,palloncini,
alcolici,musica,cibo, c'era tutto,cominciano ad arrivare i primi invitati,ecco Robert,Jack e Kaleb arrivare tutti belli eleganti e sexy. Si alzò la musica e tutti cominciarono a ballare, Kaleb non perse tempo e comincio subito a ballare con Giulia,mentre si scatenavano Giulia vide entrare Marco e sorrise subito appena lo vide ma il suo sorriso si spense subito vedendolo accompagnato dalla solita ragazza rossa con un vestito di pizzo rosso stretissimo, " non capisco come faccia a muoversi con quei vestiti pasta un passo sbagliato e le si strappa" lei si stringeva e strofinava sempre di piu a Marco senza lasciarlo un attimo mentre ballavano, lo riempiva di baci, gli mordeva il collo, per Giulia era troppo da guardare e con il cuore a pezzi usci dalla casa di Cristina

Marco << Dove vai >>
Giulia <<  A casa >>
Marco << Perchè >>
Giulia << Sono stanca >>
Marco << Vuoi che ti accompagni >>  
Giulia << No grazie torna a divertiti cn quella >>  
Marco le prende un braccio  << Non andartene >>  
Giulia << Lasciami perchè dovrei  restare  a vedere come te la fai con quella troietta, non ci tengo >>
Marco << Lei non mi interessa amo un altra sai >>
Giulia << Di sicuro non sono io >> 
Marco << Cosa ne sai perchè non dovresti essere tu >>
Giulia << Perchè io non sono bella >>
Marco << Chi te la detto >> 
Giulia << Se fossi bella saresti venuto con me invece che con quella stasera >>
Marco << Ti sbagli >> 
Giulia << Non credo >>
Marco << Dai resta , voglio passare la serata con te >> 
Giulia << Ora è troppo tardi >> 
Marco << Non volevo ferirti >>
Giulia << Non mi hai ferito se sei venuto cn quella vuoi stare con lei quindi vai a divertiti con quella >> 
Marco << Lei l'ha chiesto a me >>
Giulia << Può essero vero ma sei tu ad aver detto di si >> 
Marco sta in silenzio
Giulia << Avresti potuto invitarmi, invece non l'hai fatto,ho capito che non sono la tua prima scelta ma non voglio essere nemmeno la seconda>>
Giulia se ne va via e lui resta li a guardala mentre se ne va.

SPAZIO AUTRICE :))) 
RAGAZZE SCUSATE IL RITARDO,
MA IN QUESTI GIORNI HO AVUTO GLI ESAMI DI QUALIFICA,
 NON HO AVUTO TEMPO QUINDI HO PUBBLICATO DUE CAPITOLI ORA CHE HO POTUTO
SPERO VI PIACCIANO, RINGRAZIO CHI SEGUE, CHI COMMENTA E ANCHE SOLO CHI LEGGE UN BACIO A TUTTE BELLE <3

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Capitolo 9
*** Sei sempre tu ***


Messaggi al cellulare:
Kaleb << Buongiorno piccola >>
Giulia << Tesoro buongiorno >>
Kaleb << Oggi vieni a lezione? >>
Giulia << Sisi, perchè? >>
Kaleb << Ho una sorpresa per te >>
Giulia << Una sorpresa ? >>
Kaleb << Dopo vedrai >>

Sono le due, il sole comincia a schiarirsi date le nuvole scure, la campanella della scuola di Lovegood sta suonando, Giulia è al cancello principale della scuola in attesa di Kaleb e la sua sorpresa. Lui appena la vede si dirige verso di lei, gli stringe i fianchi da dietro e le da un bacio sulla guancia.

Kaleb << Ciao piccola >>
Giulia << Ma ciao >>
Kaleb << Vuoi sapere la sorpresa >>
Giulia << Sisi sono curiosa >>
Kaleb << Ecco a te piccola >> dice dando a Giulia un pacchetto rosso con un fiocco blu
Giulia comincia a scartarlo, era un vestito rosso, con due piccole bretelle e il punto vita definito in pizzo, morbido e lungo fino alle ginocchia, sexy ed elegante al tempo stesso, << Oh è bellissimo,stupendo >> disse saltandogli al collo e stringendolo a se
Kaleb << Felice che ti piaccia piccola >>
Giulia << Sei stato dolcissimo >>
Kaleb << Be c'è un motivo se ti ho fatto questo regalo >>
Giulia << Quale? >>
Kaleb << Tra poco ci sarà la mia premiazione come artista e vorrei che tu fossi venissi con me >>
Giulia << Sarei venuta in ogni caso anche senza questo regalo >> 
Kaleb << Lo so, ma volevo farti essere bellissima, non che tu non lo sia sempre >>
Giulia << Grazie piccolo, ora devo andare ci sentiamo dopo >>
Kaleb << A dopo piccola >>


Giulia si reca in palestra perchè aveva dimenticato di riprendere la tuta, arrivata davanti agli armadietti decide dato che non aveva alcuno impegno ed era con calma di provarsi il vestito per vedere come le stava, mentre lei si stava cambiando nello spogliatoio delle ragazze, Marco era entrato in quello dei ragazzi perchè non trovava più il suo mp3. Il custode data l'ora tarda rimesso apposto gli ultimi palloni chiude la palestra lasciandoti chiusi dentro. I due sentendo il rumore della porta chiusa si avviano all'entrata della palestra capitando fronte a fronte, alzando uno sguardo dapprima timoroso a dolce e rassicurante.

Marco << Giulia che ci fai qui >>
Giulia << Niente stavo provando una cosa e ho sentito un rumore forte, eri tu?>>
Marco << No, non ero io sono uscito dallo spogliatoio appena ho sentito rumore >>
Giulia << Forse era solo il vento >>
Marco << Sicuramente, ti stavi provando questo vestito? >>
Giulia << Si è un regalo >>
Marco << Ti sta benissimo >>
Giulia << Davvero grazie >> disse arrosendo 
Marco << Solo la verità giu >> disse sorridendo
Giulia << Aspetti che mi cambio e usciamo di qui? >>
Marco << Certo non voglio lasciarti sola >>
Giulia << Grazie, torno subito >> in pochi minuti lei si cambia e torna da lui
Marco << Andiamo >> disse porgendole la mano


Giulia sorrise e la prese, camminarono fino alla porta della palestra ma appena Marco provò ad aprirla si resero conto che era chiusa, lui tentò più volte di tirarla ma non servi a a niente, era chiusi li, senza riscaldamenti, con la notte che scendeva, il freddo che si infittiva e senza alcuna rete telefonica disponibile.

Giulia << Adesso come facciamo? >>
Marco << Aspettiamo piccola qualcuno verrà >>


I due si misero seduti sugli spalti, tentando di intrattenersi chiacchierando del più e del meno, intanto il tempo passava, il sole era tramontato, e l'aria cominciava a farsi sempre più fredda, Giulia tremava ma neanche il tempo di dire nulla che Marco gli diede il suo giacchetto; nonostante l'aria fredda tra loro due c'era come uno spiraglio di calore si avvicinavano l'uno all'altra sempre di più fino ad essere attaccati, Marco gli mise una mano sulla spalla, Giulia una mano sul fianco e dalle semplici chiacchiere, allo stringersi forte, cominciarono a guardarsi con intensità con gli occhi che brillano semi chiusi di chi ha già capito tutto e aspetta solo la mossa dell'altro, i loro visi erano a pochi millimetri di distanza, il loro visi potevano sentire il respiro sulla pelle, le loro erano sullo sfiorarsi quando un vento caldo e forte spalancò la porta, facendola sbattere e lasciando a entrambi paura e sorpresa.

Marco << Andiamo via, tutto questo non mi piace >>
Giulia << Si andiamo via subito >>
Marco << Ti accompagno a casa >>
Giulia << Tranquillo posso andare da sola, hai perso già tanto tempo con me >>
Marco << Con te non è mai perdere tempo >>
Giulia sorrise << Da vai è tardi ci vediamo domani >>
Marco <<  A domani >>


Giulia si era incamminata da pochi minuti verso casa. Marco prima di andarsene stava un ultima occhiata nei dintorni curioso di ciò che era successo, in pochi attimi una folata di aria calda gli attraverso la schiena, facendolo girare di scatto

Marco << Marika, marika sei tu? >>
Ben << Ringrazia che non sono Marika o in questo momento la tua amichetta sarebbe morta >>
Marco << Come fai a saperlo, tu chi sei? >>
Ben << Io sono Ben >>
Marco << Sei stato tu ad aprire la porta ? >>
Ben << Si ho il cuore tenero, non potevo pensare come Marika l'avrebbe fatta a pezzi >> disse con una specie di ghigno
Marco << Be in ogni caso grazie >>
Ben << Dovresti fare più attenzione la tua amichetta può farsi male davvero >>
Marco << Lo so, non voglio coinvogerla in tutto questo >>
Ben << Come pensi di proteggerla? >>
Marco << Standole lontano >>
Ben << Come oggi? io la vedo male per lei >>
Marco << Tu non dirai niente vero? >>
Ben << No per oggi sono buono >>
Marco << Posso contare su di te la proteggerai ti prego >>
Ben << Vedrò quel che posso fare >>
Marco << Grazie lei significa molto per me è speciale >>
Ben << Fai attenzione la prossima volta >>
Marco << Grazie ancora Ben >>


Ben sparì in uno schiocco di dita e Marco tornò a casa,pensiero e rassicurato allo stesso tempo, doveva mantenere Giulia al sicuro anche se questo comportava starle lontano, il suo bene veniva prima di tutto per lui, voleva solo la sua felicità e la sua sicurezza anche se avrebbe comportato stare senza di lui.

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