YMCA

di Varda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


“No, no e ancora no! Questa volta non riuscirai a convincermi!” disse Tony

“Ma Tony è per una buona causa” cominciò con calma Pepper

“E quale sarebbe?”

“Te l’ho già detto: è per raccogliere fondi per le vittime che ci sono state durante il vostro scontro con i Chitauri”

“Potrei fare una donazione e poi ci sono le assicurazioni apposta per queste evenienze”

“Si, ma non tutte le persone coinvolte, purtroppo, ne hanno una e per di più ho sentito di gente che non sarà curata perché nella loro polizza non è previsto l’attacco alieno”

“In effetti … non è cosa che accade tutti i giorni” la interruppe Tony “per fortuna”

“Che dici Tony?”

“Uhm … “

“Pensa a quanto la tua immagine potrebbe trarne vantaggio; sai un miliardario famoso che si interessa della gente della sua città suscita sempre interesse”

“Vero” commentò Tony immaginando già i titoli dei giornali e dei social network “e va bene, farò questa cosa … rispiegami un po’ cosa dovrei fare”

“Partecipare attivamente ad una rappresentazione il cui incasso sarà devoluto ai feriti di New York” chiarì Pepper

“Questo l’avevo capito. Di preciso che ruolo avrei in questo spettacolo ?”

“Bè … dovresti ballare insieme agli altri”

“Ho sentito bene Pepper? Ballare?”

“Si”

“E cosa di grazia?”

“YMCA dei Village People” rispose Pepper cercando di non ridere.

“Scherzi, vero?”

Pepper fece di no con la testa.

“Ma non sarai da solo sul palco” si affrettò ad aggiungere lei ”Steve, Thor, l’agente Barton saranno con te”

“Banner?”

“Si è dato alla macchia appena gliel’hanno comunicato”

“E’ stato il più intelligente di tutti” commentò “magari ci tocca anche vestire come i Village People”

Pepper evitò il suo sguardo per darsi tempo di rispondergli

“A me cosa tocca? Il soldato?”

“No, quello sarà Steve; però, visto che non siete in sei come il gruppo originale, ti rimane ancora la scelta tra l’indiano e il poliziotto”

“Il poliziotto! Strano, credevo che Clint avesse scelto l’indiano ed invece …

“Il cow boy”

“Thor?”

“L’operaio”

“Certo ... il fascino del Martello ... “

“Già. Bene comunicherò la tua decisione e domani pomeriggio ti presenterai puntuale per le prove”

“Perché ci sono anche quelle?”

“Non crederai mica di presentarti su di un palco senza sapere come muoverti”

“Non è mai stato un problema” sorrise a questa affermazione

“Ottimo” gli disse Pepper prima di dargli un bacio “ora però devo scappare: mi aspettano ad una riunione a cui tu non ti vuoi presentare” e scappò via prima che Tony potesse chiamarla dicendole che aveva cambiato idea. 

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Capitolo 2
*** 2 ***


“No no e ancora no!” urlò esasperato un uomo, vestito in calzamaglia nera con un foulard azzurro legato al collo, salendo sul palco, dove un gruppo di pompieri, lo guardava in maniera sconvolta “è giro giro passo passo non giro passo passo giro! Non è difficile! Santo cielo non stiamo provando Il Lago dei Cigni”

“Si ma noi non siamo dei ballerini professionisti” azzardò uno dei ragazzi subito fulminato da un’occhiataccia del coreografo.

“Spero almeno che compiate il vostro dovere meglio di come ballate!” disse dando voce all’espressione di poco prima “ora sparite! Devo far provare un altro gruppo …”

“Ma … ”

Il coreografo li liquidò con un rapido gesto della mano.

Mestamente i ragazzi se ne andarono nel backstage incrociando il gruppo dei nostri eroi.

“Buona fortuna; ne avrete bisogno” li salutò uno del gruppo dopo aver visto le loro facce.

“Chi è quel pazzo?” chiese Stark

“Victor Strabonsky. Qualche anno fa era uno dei più grandi ballerini mondiali; a seguito di una lesione ad un legamento ha dovuto rinunciare alla sua carriera e ora si limita a fare l’insegnante” rispose l’agente Barton

“Tu come lo sai?”

“Ho preso informazioni su chiunque di questo posto; perfino del vice aiutante del tecnico delle luci”

“Deformazione professionale?”

“No, semplice curiosità”
 
“Poche chiacchiere giovanotti!” li interpellò l’insegnante “disponetevi in fila indiana. Chi di voi è il poliziotto?”

“Bene, caro, mettiti pure davanti agli altri”

Caro? pensò Tony

“Voi invece rimanete dove siete … perfetti così … e cinque sei sette otto” scandì facendo poi partire dallo stereo lì vicino la canzone.

Il risultato fu un disastro: Tony accennò a qualche passo stentato, Steve improvvisò una marcia sul posto, Thor rimase completamente fermo  non sapendo che cosa dovesse fare; l’unico che eseguì più di due passi in sequenza corretta fu l’agente Barton.

 “Ma … ma … cosa state facendo?” gridò dopo aver spento la musica”possibile che nessuno di voi abbia mai ballato o anche solo visto ballare YMCA?” Strabonsky era rimasto scioccato.

Tutti e quattro scossero il capo.

“Come è possibile?”
 
“Troppo impegnato con … tutto … ”

“Troppo concentrato sui miei allenamenti”

“Sono rimasto congelato per 70 anni … ho perso qualsiasi cosa dalla seconda guerra mondiale ad oggi”

“Io non sono nemmeno di questo regno”

Il ballerino impallidì, ma non appena riprese il suo colore naturale cercò di spiegare, con molta pazienza, i passi base. Dopo due ore il risultato era ancora uguale a prima.

Stava per fare un ultimo disperato tentativo quando dal fondo della sala si aprirono le porte e apparvero l’agente Romanoff e Pepper seguite da Happy carico di porta abiti.

“Pepper” esclamò Tony nello stesso istante che li vide “è successa una qualche tragedia? Qualcuno sta cercando di invadere la terra?” domandò facendo l’occhiolino a Pepper

“Niente di tutto ciò Tony. Abbiamo solo portato i vostri costumi”

“Ah! Molto bene .. 10 minuti di pausa” fece tristemente Tony.

“Sono io il capo qui! Do io la pausa, qui!” ma Strabonsky non riuscì a dire altro perché colse nell’espressione del quartetto una velata minaccia di morte “va bene va bene … pausa!”

Tony si avvicinò alla sua ragazza.

“Pepper se ammicco in maniera vistosa non è perché mi è venuto un tic ma è il segnale, per te, di darmi ragione”

Pepper stava per controbattere quando un strillo di umana sofferenza la interruppe.

“Che Tragedia!!!!!” urlò l’artista gettandosi in lacrime contro il torace di Tony.

Lui lo prese per le spalle e lo appoggiò a Happy.

“Su su Stranosky non faccia così E’ vero che non siamo bravi, ma mi sembra una reazione un pochino esagerata, non trova?”

“Mi chiamo Strabonsky non Stranosky! Non è per voi che piango!” rispose “ma la star di questo spettacolo non potrà più esibirsi qui da noi!”

“Non eravamo noi le star?” chiese Tony estereffato.

“E adesso come farò? Come faccio? Non ho più il numero di chiusura! Non ho nessuno in grado di farlo!” continuò Strabonsky.

“L’agente Romanoff magari potrebbe esibirsi, non crede?” suggerì Steve

“Ti ringrazio Steve, ma partecipo già. Sono subito dopo di voi!” rispose calma Natasha.

“Magari il direttore Fury può trovare il modo di ingaggiare qualcun altro” azzardò Stark

“Stark, ti ricordo che lo Shield è nato per affrontare altri tipi di tragedia” gli rammentò l’agente Barton.

“Giusto … catastrofi di livello mondiale …” iniziò a schioccare le dita come quando elaborava qualcosa “ però, forse, mi è venuta un’idea” e si girò sogghignante verso Pepper. 

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Capitolo 3
*** 3 ***


“No no e ancora no!” esclamò Pepper scuotendo vigorosamente la testa.

“Eh dai! Non sarà mica la fine del mondo” fece Tony “e poi è per una buona causa; sai è per le vittime della nostra lotta contro i Chitauri. Qualcuno poi mi ha detto che le assicurazioni …”

“La conosco già quella storia” lo interruppe la ragazza con un tono irritato “ma, anche se per è un giusto motivo non posso mettermi in ridicolo così”

“E lasci che lo faccia io?”le chiese Stark

“Tony … per te è diverso … tu sei sempre stato così … ti sei sempre messo in mostra; praticamente vivi al centro dell’attenzione. Io no!” sospirò “ho anche una reputazione da mantenere dopotutto sono anche l’amministratore delegato della Stark Industries”

Tony sollevò solo un sopracciglio come a significare: e allora?

“La concorrenza ci andrà a nozze con questa cosa” iniziò a preoccuparsi “ e se poi faccio anche schifo?”

“Pepper tu non farai mai mai e dico ancora mai schifo. È chiaro?” la rassicurò Tony abbracciandola “questo significa che stai pensando di accettare e salvare Stranosky dal suicidio?” le domandò mentre cercava di baciarle l’incavo del collo “sai ho visto che cercava di impiccarsi con il foulard”

“Non usare questi trucchi con me” ridacchiò lei staccandosi da lui “uhm … e va bene … accetto.”

Tony fece un gesto di vittoria e Pepper fece finta di non averlo visto.

“Vado a parlarne con Victor ” gli disse prima di avvicinarsi e dargli un bacio.

“Bene! Che cosa farai esattamente?”

“Sorpresa! E’ adesso torna alle prove; la tua pausa è durata anche troppo” e lo salutò.

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Finalmente arrivò il grande giorno o meglio la grande serata.

I nostri eroi non erano diventati dei ballerini provetti, ma sarebbero riusciti a evitare il lancio dei pomodori.

“Allora … è dito dito dito e poi … “ Thor cercava di ricordarsi tutti i passi nella sequenza giusta
.
“…. ancora dito dito dito e giro di 90° sulla tua destra… ” concluse una voce conosciuta

“Banner?” fece Stark stupito.

“Proprio io” sorrise lui.

“Felice di vedere che hai cambiato idea e che parteciperai anche tu a questa tragedia annunciata”.

“In verità non ci avevo mai rinunciato. Pepper mi ha inviato i filmati delle vostre prove in modo tale da riuscire ad’allenarmi da solo; il tutto per la vostra incolumità: “l’altro” non sopporta che gli si pestino i piedi!”

“Allora mettiti in parte a Clint” disse Thor “quale di questi bizzarri personaggi interpreti?”

“Il motociclista e se permettete ora vado a cambiarmi”

“Bentornato dottor Banner” lo accolse Natasha apparsa proprio in quel momento.

“Agente Romanoff” Bruce ricambiò il saluto “che vestito delizioso indossa. Partecipa anche lei alla serata?” chiese.

Tutti quanti si voltarono verso di lei incuriositi: indossava un abito rosso, coperto di lustrini, con una scollatura a cuore molto provocante.

“Eh già” rispose con una smorfia “dovevo un favore a Fury”.

“Mi lasci indovinare” iniziò Stark “canta un pezzo di musica sacra?” continuò ironico ammirando l’abbigliamento.

“Molto divertente Stark. Canterò“Why don’t you do right?” nella versione diJessica Rabbit; Strabonsky sarà anche un artista, ma a volte fa delle scelte discutibili. Ora se volete scusarmi, accompagnerei il dottor Banner a infilarsi nell’abito di scena”

“Sa, per caso, cosa farà Pepper?”

“Si, ma non sono autorizzata a dirglielo” rispose con un sorriso mentre si allontanava. 

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Capitolo 4
*** 4 ***


“No no no” gemette Thor mentre andava al suo camerino.

“Che ti succede Point Break?” domandò Tony avendolo sentito.

“Ho dato un’occhiata veloce alla platea e in prima fila ci sono il dottor Selving, Darcy e Jane!” disse tutto di un fiato “come hanno fatto a saperlo?”

“Credo che li abbia invitati Pepper” rispose mentre finiva di indossare l’abito di scena.

“Si, ma loro dovevano essere in New Mexico” continuò il dio dei fulmini.

“E lo erano infatti; poi, però, ho mandato un mio elicottero privato a prenderli” e dopo aver visto il viso dell’amico perdere completamente colore concluse “è stato un piacere gran uomo”

Con un’espressione sconsolata, il grande possente Thor si avviò verso il suo spogliatoio.

“Ho appena incrociato Thor, come mai è così abbattuto?” domandò Steve facendo capolino nel camerino di Stark.

“Nulla; ha appena scoperto che le persone a cui tiene sono sedute in prima fila a vedere il suo più grande fallimento” ridacchiò sotto i baffi Stark.

“Almeno lui ha ancora qualcuno” commentò Steve tristemente.

“Sono improvvisamente piombato a Depressolandia?”

“Cosa vorresti dire?” rispose Rogers

“Lascia perdere Rogers …” alzò gli occhi al cielo dando una pacca sulle spalle all’amico mentre e se ne andava.

Le luci nel grande salone, finalmente, incominciarono ad abbassarsi annunciando ad un pubblico impaziente, che la serata stava per cominciare.

Poliziotti, pompieri e tante altre persone che aveva prestato aiuto durante lo scontro con i Chitauri si presentarono sul palco uno dopo l’altro facendo del loro meglio per intrattenere i donatori presenti in platea e sugli spalti.

“Bravissimi” applaudì Strabonsky agli ultimi appena rientrati dietro le quinte “ora pausa di dieci minuti e poi tocca a voi Avengers!” esclamò

“Preparati Stranbosky! Faremo un’esibizione da capogiro!”

“Per l’ultima volta: mi chiamo Strabonsky!”

“E io che ho detto?” gli chiese Tony mettendosi in posizione sul palcoscenico.

“Uhmf”

Dietro di lui si collocarono gli altri membri della squadra: Steve, Thor, Bruce ed infine l’agente Barton.

“Bel completino da motociclista Banner! Non si può dire lo stesso di Rogers non ti dona molto il  estito da soldato; forse avresti dovuto scegliere l’indiano” scherzò Stark per alleviare la tensione dipinta sui loro volti, ma senza ottenere un risultato positivo.

“Sto cominciando a sperare che Loki si liberi e invada di nuovo la terra” sussurrò Clint.

“Pure io” rispose Thor.

All’improvviso fece la sua comparsa un signore di colore con indosso lo stesso costume di Tony.

“Molto piacere sono Ray Simpson …” cominciò lui.

“… il cantante dei Village Peole dal 1979” terminò Clint.

“Esatto” sorrise per nulla dispiaciuto che qualcuno lo riconoscesse.

“E come mai si è vestito come me?” chiese Tony.

“Mi hanno invitato per cantare ed accompagnarvi con i passi” rispose Ray “credevo che il signor Stark lo sapesse visto che ha programmato tutto la signorina Potts”

“Pepper ha organizzato il suo intervento?”

“Veramente lei è l’organizzatrice di tutta questa serata. Non lo sapeva?”

Tony rimase senza parole.

“Bè … ragazzi prepariamoci che tra pochi minuti il sipario si alzerà e si andrà in scena”

Ed infatti ecco che pochi secondi dopo si trovarono di fronte a centinaia di persone; Jane, quando vide Thor, lo salutò con un sorriso. Quello fu l’inizio della fine. 

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Capitolo 5
*** 5 ***


“No … Thor si è bloccato!” sussurrò Steve agli altri.

“Nat, mi senti?” fece Clint toccandosi l’orecchio, mentre il presentatore stava finendo il suo discorso “abbiamo un’emergenza! Si, si avevi ragione tu …. è stato lui il primo a crollare, vorrà dire che ti devo una birra … ora però vieni a recuperarlo prima che sia troppo tardi … cosa vorresti dire che non puoi?”

Proprio in quel momento la presentazione terminò e la musica partì.

“Cosa facciamo?” chiese Banner sempre a bassa voce.

“Non possiamo rimanere fermi come degli stoccafissi; noi cominciamo a ballare… e speriamo che si sblocchi” rispose Tony mettendosi in fila con loro in modo da distrarre l’occhio dal componente in crisi.

Ray sentì che si era creata un’emergenza ebbe la geniale idea di invitare il pubblico a muoversi con loro sperando che, in qualche modo, la situazione si sbloccasse. Infatti, non appena Thor vide Jane che eseguiva i passi riuscì a riaversi dallo shock e cominciò a ballare: purtroppo, però, cominciò con la mano sbagliata colpendo il viso di Bruce.

Tutti rimasero con il fiato sospeso.

“Ops” fece il dio.

“Tranquillo … tutto ok” disse Banner “però è meglio non ripetere l’accaduto”

“Si si starò più at…” nemmeno il tempo di dirlo che il dio dei fulmini girandosi, incespicò su se stesso. Per non  cadere per terra si appoggiò al fondale, sfondandolo e finendo con il sedere per terra.; purtroppo non fu abbastanza rapido a rimettersi in piedi e gli altri, troppo concentrati sui loro passi, non lo evitarono in tempo. Steve fu il primo a cadere, seguito da Bruce, Clint e Tony

“Presto! Qualcuno ci dia una mano prima che a Banner venga una crisi di nervi” tentò di dire Tony ma non si sentì nulla perché era schiacciato a faccia in giù.

Il pubblico, non appena vide la scenetta comica, cominciò a ridere a crepapelle.

“Sipario! Sipario presto!” urlò Strabonsky disperato prima di svenire tra le braccia di Natasha.

“Strabonsky! Strabonsky si riprenda!” l’agente Romanoff lo schiaffeggiava per farlo rinvenire.

“Ho fatto un terribile incubo” cominciò lui mentre si riprendeva “in cui degli eroi mi distruggevano lo spettacolo e il teatro” continuò.

“Purtroppo è la realtà” e indicò il palcoscenico dove i ragazzi stavano ancora tentando di salvare parte della loro esibizione.

“Ohhhh mi sento mancare … di nuovo“.

“Non è mica una tragedia … almeno non fino a quando Banner non si trasforma in Hulk“ con quelle parole Natasha cercò di consolarlo “in più il pubblico sembra apprezzare“ concluse accennando alle risate che sentivano.

"Già … sembrerebbe che si divertano” Strabonsky si risollevò da terra e fece un mezzo sorriso alla ragazza.

Finalmente su di loro calò il sipario.

“Bravi … bis … “ si sentiva provenire dalla sala mentre i ballerini dilettanti rientravano nel back stage massaggiandosi le parti doloranti.

“A quanto pare non è stato un fiasco completo” commentò Thor subito linciato da  sguardi carichi di odio “come non detto”

“Ormai quello che è fatto e fatto … the show must go on” disse Victor spingendo l’agente Romanoff sul palco per la sua esibizione, che scatenò una reazione completamente diversa dalla precedente performance. 

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Capitolo 6
*** 6 ***


“Non era così che dovevo entrare in scena” pensò Natascha dopo che Victor l’aveva spinta sul palcoscenico “oh bè … tanto valecominciare ”

Si girò verso il pubblico, intento ancora ad asciugarsi le lacrime per il troppo ridere, e iniziò a cantare

You had plenty money, 1922
You let other women make a fool of you
Why don't you do right, like some other men do?
Get out of here and get me some money too

Continuò mentre con molta sensualità camminava lungo la passerella.

You're sittin' down and wonderin' what it's all about
 You ain't got no money, they will put you out

Why don't you do right, like some other men do?
Get out of here and get me some money too

Tutte le sue mosse era studiate per incantare e sedurre le persone presenti in platea.

If you had prepared twenty years ago
You wouldn't be a-wanderin' from door to door

Why don't you do right, like some other men do?
Get out of here and get me some money too

Scese anche tra di loro scatenando una forte emozione per tutti i maschietti presenti e una leggere gelosia negli occhi delle loro accompagnatrici e di Clint rimasto, insieme agli altri, nel backstage.

“Che c’è Legolas? La tua ragazza è troppo provocante?” chiese Stark

“Tanto per precisare Stark, l’agente Romanoff non è la mia ragazza. E’ solo che questa scena mi ricorda Budapest. Tutto era cominciato con lei che ancheggiava in un bar e poi … “

“E il resto lo conosciamo quindi non abbiamo bisogno di riascoltarlo di nuovo” concluse Tony.

Uno scroscio di applausi e di ovazioni fece capire ai ragazzi che Natasha aveva terminato; rientrò portando con sé un mazzo di rose rosse che subito lasciò cadere sulla prima sedia vicina.

“Anche questa è fatta” disse sistemandosi una ciocca di capelli “ora vado a togliermi questo ridicolo costume ed ad indossare quello per il numero finale”

“Fa anche il numero finale?” domandò Tony

“Certo. Anche lei dovrà farlo”

“Credevo che fosse Pepper a chiudere il tutto!” esclamò sorpreso.

“Lei e Victor hanno fatto qualche piccola modifica allo show! Vedrà ne sarà entusiasta”

“Un piccolo accenno?”

Natasha fece il segno di cucirsi le labbra e se ne andò a cambiarsi l’abito di scena. 

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Capitolo 7
*** 7 ***


“E’ incredibile: con questo vestito sei ancora più bella ” disse Tony con enfasi rivolto alla sua stupenda ragazza.

“Grazie!” rispose lei facendo una piccola giravolta permettendo così alla gonna, del vestito rosa, di sollevarsi leggermente.

Lui la prese per la vita l’avvicinò a sé per poi unire le sue labbra con quelle di lei.

“Sono contenta che tu non sia arrabbiato” fece lei non appena riuscì a parlare.

“Perchè mai dovrei esserlo?”

“Non ti da fastidio che interpreti Baby nel balletto finale di Dirty Dancing?”

“Assolutamente no”

“Sicuro?”

“Certo! E’ tutto ok! Ora però è meglio che ti sbrighi miss Potts altrimenti arriverai in ritardo sul palcoscenico”

Pepper lanciò un bacio a Tony e corse a mettersi in posizione.

“Dirty Dancing?” chiese Bruce “le lasci eseguire il ballo più sexy degli anni 80?”

“Mi illumini su questo argomento dottor Banner”

Bruce gli raccontò la trama del film e gli descrisse il ballo eseguito da John e Baby.

“Tutto qui? Credevo che fosse qualcosa di più scan …” non riuscì a terminare la frase perché venne troncata dall’intervento di Clint.

“Stark … hai visto chi è il partner di ballo di miss Potts?”

Apparve accanto alla sua ragazza un uomo molto affascinante.

“Chi sarebbe quello?”

“L’attore Hugh Jackman” rispose Clint.

“Mi spiace ripetermi: chi sarebbe?”

“Mi sorprende Stark che non conosci Jackman; vedo, però, che miss Potts, al contrario, sembra conoscerlo abbastanza bene”

In effetti i due scherzavano come due vecchi amici.

Tony raggiunse Pepper in meno di un secondo.

“Ehilà!” fece facendo finta di non accorgersi di aver interrotto il discorso tra i due.

“Tony, cosa ci fai qui? Tra poco il sipario si alzerà!” esclamò una Pepper un po’ in ansia.

“Volevo solo conoscere il tuo partner” e prendendo la mano dell’altro “Piacere Tony Stark alias Iron Man; sa quello vestito con un’armatura di ferro, quello che è riuscito a bloccare un’invasione aliena, sterminare i Chitauri e riportare Loki su Asgard e …”

“Ahahahah” rise Hugh riuscendo anche a riottenere il possesso della propria mano “la conosco bene mr Stark. Lei era già famoso, ma con le sue ultime imprese ha superato in notorietà anche noi attori”

“… e fidanzato con la qui presente miss Potts” concluse il discorso di prima.

“Tony, guarda che Hugh è un perfetto gentiluomo. Non hai di che preoccuparti” sussurrò Pepper.

“Hugh? E il più formale e distaccato mr Jackman dove è finito?”.

“Abbiamo fatto parecchie prove insieme e alla fine siamo diventati amici” rispose lei.

“Amici?”

“Signore e signori ecco a voi miss Virginia Pepper Potts e mr Hugh Jackman che balleranno il famoso brano I have the time of my life. Un applauso!” si sentì da oltre il sipario.

“Tony …” cominciò la ragazza

“Vado vado … “ e mentre indietreggiava fece un gesto all’attore che stava a significare ti tengo d’occhio. 

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Capitolo 8
*** 8 ***


Now I've had the time of my life
No I never felt like this before
Yes I swear it's the truth
And I owe it all to you 'Cause I've had the time of my life
And I owe it all to you

Le note incominciarono a risuonare nell’aria e i due ballerini iniziarono a muoversi al suono di questa.

“Non trovate che sia TROPPO vicino a Pepper?” domandò ai suoi compari con una punta di gelosia.

“Ehm … “ rispose Steve

“… ma guardalo! Osa anche strusciare il suo corpo contro quello di lei” commentò di nuovo Iron Man

“Bè … è così la coreografia” ribattè Clint cercando di calmare il suo amico senza ottenere risultato.

I've been waiting for so long
Now I've finally found someone
To stand by me
We saw the writing on the wall
As we felt this magical
Fantasy

“Ecco … questo va già meglio … sono a distanza di sicurezza l’uno dall’altro … bravi” ma non ebbe il tempo di rilassarsi che “ma quante giravolte le fa fare? “

Gli altri che erano con lui nel backstage iniziarono a ridere sotto i baffi per tutti quei commenti.

Now with passion in our eyes
There's no way we could disguise it
Secretly
So we take each other's hand
'Cause we seem to understand
The urgency
Just remember
You're the one thing
I can't get enough of
So I'll tell you something
This could be love because
I've had the time of my life
No I never felt this way before
Yes I swear it's the truth
And I owe it all to you

“Ehy! Giù le mani da lì!” urlò mentre lo trattenevano a forza “quella è proprietà privata!”

Non appena furono sicuri che non avrebbe fatto una spedizione punitiva sul palco lo lasciarono andare; Tony, a quel punto, si voltò e si incamminò a passo spedito verso l’uscita.

“Dove stai andando Stark?” domandò l’agente Barton

“Ehm … mi sono ricordato di aver lasciato una cosa importante in macchina … torno … di volata”

Quella parola fece accapponare la pelle a tutti.

“Sarà meglio che vada a controllare cosa ha in mente …” disse Steve

“Già che ci sei vedi di trattenerlo per non po’ … almeno non vede la scena in cui si muovono a ritmo di mambo” gli consigliò Banner

Captain America annuì e corse immediatamente dietro all’altro.

“Speriamo che non torni per la presa dell’angelo” commentò Clint

“Mi ero completamente scordato di quella scena!” dichiarò Bruce

“Che cosa ti eri dimenticato Banner?” chiese Tony apparso dal nulla con un’inquietante valigetta di metallo in mano.

“Cosa hai in mente Stark? domandò Thor

With my body and soul
 I want you more than you'll ever know
So we'll just let it go
Don't be afraid to lose control, no
Yes I know what's on your mind When you say,
"Stay with me tonight"
Just remember
You're the one thing
I can't get enough of

“Nulla, solo porgere i miei omaggi al fortunato ballerino … più che i miei quelli di Iron Man” concluse con un ghigno diabolico

“Non ci pensare nemmeno!” esclamò Steve non appena ricomparve.

“Oh oh ci siamo! Hugh ha quasi finito il suo stacchetto”

Infatti l’attore era sul fondo della passerella pronto a prendere Pepper tra le braccia ed innalzarla sopra la sua testa.

So I'll tell you something
This could be love because
I've had the time of my life
No I never felt this way before
Yes I swear it's the truth
And I owe it all to you
But I've had the time of my life
And I've searched though every open door
Till I found the truth
And I owe it all to you

“Non oserà farlo, vero?” fece Tony preparandosi ad aprire la valigia che altri non era che la copertura del suo alter ego.

“Lo sta per fare … “ avvisò Banner.

“Ti prego Stark pensaci bene … non fare mosse avventate” lo consigliò il dio dei fulmini.

“E chi fa mosse avventate? Ho un piano ben stabilito: indossare l’armatura, entrare in scena, mettere in riga il bellimbusto e salvare Pepper”

“Guarda che non ha bisogno di essere salvata!” concluse Nat apparsa in quel momento “e ora la smetta di fare il pagliaccio più del solito e si vada a cambiare! Anche tutti voi!” ordinò con un’intonazione che non ammetteva repliche “filate nei vostri camerini!”

Proprio in quel momento giunse un’ovazione dal pubblico e i nostri supereroi si voltarono giusto in tempo per vedere la perfetta perfomance dei due ballerini dilettanti.

Tony rimase a bocca aperta

“E’ ancora qui?” lo interpellò l’agente Romanoff con un tono minaccioso.

E, brontolando, Stark si diresse verso il suo spogliatoio. 

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Capitolo 9
*** 9 ***


“No, no e a ancora no! Non mi farò mai vedere conciato in questa maniera!” decretò Steve indicando se stesso vestito da ballerino di samba brasiliano “forse andrà bene per te Stark, ma io non ci tengo a fare la figura del buffone!”

“Grazie Rogers! E’ un piacere averti dalla mia parte! Inoltre non sei tu quello che, quando entra in azione, va in giro con una tutina luccicante?” fece Tony di rimando “nonostante questo per la prima volta mi trovo d’accordo con te; qualcuno ci può spiegare come mai siamo vestiti in maniera così … ridicola?” domandò a chiunque fosse presente alla scenetta

“Uhmf” sbuffò Steve alzando le braccia e gli occhi al cielo

“Siete o meglio siamo vestiti così per il numero finale” rispose Natasha con un espressione divertita non appena vide i due eroi vestiti con quei sgargianti abiti.

“Ma perché, sebbene sia vestita come noi, lei non sembri ridicola quanto noi?” chiese Stark

“Quante domande che fa stasera mr Stark … ora si rilassi, prenda in mano le sue maracas e mi segua … e lo stesso vale anche per lei capitano Rogers”

“E con queste che cosa ci dovrei fare?”

“Non so Stark … improvvisi … lei è tanto bravo a farlo”

Li accompagnò sul palco, a sipario calato, e quando arrivarono notarono che tutti erano abbigliati alla loro stessa maniera e che tenevano in mano qualche strumento musicale; tutti tranne Pepper che sfoggiava uno sfavillante vestito di paillettes color smeraldo.

“Una sorpresa dietro l’altra” fece Tony appena riuscì a raggiungere la sua fidanzata.

“Lo sai che questi colori ti donano molto Tony? Dovresti vestirti così più spesso” gli disse Pepper cercando di trattenersi dal sghignazzare.

“Lo prenderò per quello che è: una presa in giro”

La risata di lei esplose e lo contagiò facendogli passare il malumore che, poco prima, si era impossessato di lui

“Bé che cosa ci dobbiamo aspettare ora?”

“Come tu ben sai una delle star aveva rinunciato a presentarsi così io e Victor abbiamo modificato il numero di chiusura mettendo tutti gli artisti sul palco a ballare e a cantare ….”

“I tres Caballeros?”

“No” fece la ragazza sempre ridendo “Copacabana”

“Pepper … “ iniziò a mugugnare Tony “dondolare il bacino mentre agito le maracas … non fa per me” concluse consegnandole gli strumenti.

“Ma Tony … “

“Niente ma … questa volta non ci saranno ammiccamenti, ciglia sbattute e occhi dolci che mi faranno cambiare idea” dichiarò alzando le mani .

“Va bene, capito” fece lei seccata “per fortuna che Hugh si è trattenuto … chiederò a lui di prendere il tuo posto” e si diresse verso il backstage.

“Pepper … aspetta … ho riflettuto a fondo e ho deciso di voler ballare …” deglutì vistosamente “Copacabana. Per cui ti prego di restituirmi le mie maracas. Grazie”

“A cosa devo questo tuo repentino cambio di idea? Non sarai mica geloso di Hugh, vero?”

“Diciamo che sono giunto alla conclusione di non voler rivedere te vicino a quel bellimbusto ... di nuovo”

Pepper sorrise e si avvicinò a lui

“Grazie!” disse baciandolo sulla bocca.

“Ma sia ben chiaro che è l’ultima volta che ti faccio un favore!” le sussurrò all’orecchio

“Vedremo … e ora rimani qui accanto a me per la presentazione finale!” e gli prese la mano stringendola forte quasi avesse paura che all’ultimo minuto fuggisse via.

Tra la musica, i coriandoli colorati, risate, danza e tanta allegria terminò la serata di beneficenza.

A sipario calato

“E’ stato uno spasso!” esclamò Tony “perché non lo rifacciamo … che ne so … per Natale?”

Tutti quanti si voltarono verso di lui gli lanciandogli degli sguardi che non avevano bisogno di ulteriori spiegazioni.

“Tony …”

“Si Pepper?”

“Comincia a correre!” e si mise a rincorrerlo, per catturarlo, seguita da tutti quanti gli altri. 

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