The cat hates me and I love you. Simple but effective.

di thegirlwiththebook
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Damn,Peloso i kill you. ***
Capitolo 2: *** Nice to meet you....HAHAHAHA no. ***
Capitolo 3: *** The rhythm of passion. ***
Capitolo 4: *** Kebab. How about no? ***
Capitolo 5: *** Spoon, the one who mustn't be named. ***
Capitolo 6: *** Il mondo Badabum Circià. ***
Capitolo 7: *** Zoo! ***
Capitolo 8: *** Zayn, peli di zoccola e confessioni. ***
Capitolo 9: *** Problelms, Louis? ***
Capitolo 10: *** Football. ***
Capitolo 11: *** Teasing. ***
Capitolo 12: *** Zayn, it's your problem now. ***
Capitolo 13: *** 'Un emerito cazzo' ***
Capitolo 14: *** Confessions. ***



Capitolo 1
*** Damn,Peloso i kill you. ***


A Serena,che mi è entrata nel cuore con la stessa velocità con cui i piatti di Nando's entrano nello stomaco di Niall.

A Erika e il suo elfo bastardo che mi hanno aiutato con il nome della protagonista

Se il tuo cognome è Sheeran, preparati a patire le pene dell’inferno.

Sono Ronny e sono letteralmente attaccata alla schiena di mio fratello che non vedo da un anno.Ed è appena tornato dal primo tour ed pronto a passare più tempo con la propria sorella.

-Eeeeeeeeed,mi sei mancato.- grido, stritolandolo forte.

-Seconda valigia, quella rossa, sotto i maglioni, è una busta blu ma ora scendimi di dosso prima che mi si blocchi la schiena e le mie fan ti uccidano.

Mi catapulto giù dalle spalle di mio fratello e corro in soggiorno, prendendo a calci quel gatto di merda di Peloso. Saranno tipo le 6 di mattina e sono sveglia,pimpante e… e mia madre mi ha cambiato la l’orario sulla sveglia perché potessi accogliere mio fratello. Mi siedo sul divano, svuoto per terra la valigia di mio fratello e, finalmente, la trovo.

Una busta blu:la bellezza di 8 chili di caramelle provenienti da 117 paesi diversi.

Mi sdraio sul divano, lancio un telecomando contro Peloso che non fa altro che miagolare, apro la busta, prendo una caramella della Cina, la scarto e crollo addormentata sul divano.

Oh e che minchia, la caramella cinese la volevo assaggiare.

 

 

‘Buongiorno Londra!  E’ venerdì, ci sono 8 gradi e…’

-E tu mi hai praticamente rotto il cazzo- sussurro, mettendomi a sedere e cercando di spegnere la sveglia.

Maledetta, si è inceppata. La colpisco diverse volte poi, scazzata, la lancio sul pavimento, cogliendo, senza volerlo, Peloso.

Si, colpendolo senza volerlo, questo racconterò a Ed se mi chiederà come mai Peloso si è precipitato giù in salotto, manco gli avessi dato fuoco al sedere.

E’ successo una sola volta e, davvero, non volevo.

Come se poi fosse stata colpa mia! Chi lo ha detto a quel coglione di un gatto di avvicinarsi al mio progetto di chimica? Lo sanno cani e porci che non sono brava in chimica!

Mi alzo, inciampando nel collare di quel disgraziato.

-Lo hai portato tu qui, vero? Gattaccio del cazzo, ti mando dalla tizia dei Simpson. Esatto, quella che lava i gatti nel fiume e li strofina su quella grattugia gigante.- Urlo, sperando che Peloso mi abbia sentita.

-Ronny, smettila di spaventare Peloso ,lo traumatizzi e gli si blocca la crescita.- Ed mi rimprovera entrando in camera mia.

 Quasi lo sputo in occhio.

-Gli si blocca la crescita? Ma se è un porco! Gli manca solo la mela in bocca,  a quel gatto di mer..- Sto cercando di infilare la seconda gamba nei leggins quando una pallina selvaggia appare e mi fa cadere col sedere per terra.

E’ la palla di Peloso.

-CHIAMA UN CAZZO DI RISTORANTE CINESE, PRIMA CHE PRENDA LA MAZZA E USI QUEL GATTO DI MERDA COME PIGNATA!- Grido, mentre Ed mi blocca contro il muro, cercando di evitare pezzi di Peloso sparsi per casa.

Cerco di mantenere la calma e mi infilo una felpa di mio fratello e un paio di stivaletti bassi.

Corro a lavarmi i denti e mi precipito in cucina e per poco non inciampo nella ciotola dei croccantini di Peloso.

Gatto di merda, vuole liberarsi di me.

Frugo nel frigo :vuoto.

Apro i cassetti :vuoti.

Apro la dispensa:vuota.

Scazzata, me ne torno in camera a frugare nell’armadio, alla ricerca della mia scorta di Oreo.

Spariti. Tutti i miei biscotti spariti.

Un biscotto frantumato  per terra e un’impronta di gatto stampata sopra.

Scendo le scale come una furia e corro in garage.

Dopo qualche minuto, ritorno in casa e spalanco la porta con un calcio.

-Peloso, dove minchia sei?!- Grido, agitando la mazza da Baseball di Ed.

O è una mazza da criket?

Che poi, a me, che cazzo me ne fotte.

Devo trovare quel gatto di merda.

Avanzo verso il soggiorno, agitando la mazza.

-Peloso!- Grido ancora, entrando finalmente in soggiorno, trovandomi davanti Ed, una testa bionda, il fratello gemello di  Cristiano Malgioglio ringiovanito di trent’anni, un boscaiolo con l’area da maniaco e la versione di Marilù  de’ Leone il cane fifone’ con 50 anni in meno e 50 chili in meno.

Mio fratello salta dalla poltrona, avvicinandosi a me con molta calma.

Una calma che mi fa letteralmente scazzare e agitare la mazza che, accidentalmente, colpisce la lampada posta sul mobiletto di fianco alla poltrona.

Spaventato dal rumore, Peloso fa un salto di quindici metri e si appende al lampadario, mentre sul mio volto compare un sorriso da maniaca.

-Vieni peloso,giochiamo alla pignata-

Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.

Mio fratello sceglie i campanelli come sceglie i gatti: in entrambi i casi, gusti di merda.

Ed si avvia verso la porta per aprire mentre io mi avvicino al lampadario.

-Avanti gattaccio, adesso vediamo se cacci i miei cazzo di biscotti- Mi posiziono la mazza da baseball sulla spalla e sto per colpire Peloso quando mio fratello richiama la mia attenzione.

-Io, li ho mangiati io i tuoi biscotti- Peloso in quel momento cade dal lampadario e io, contemporaneamente, mi giro verso mio fratello, ancora con la mazza poggiata sulla spalla.

Ci vuole un secondo.

Un attimo.

Le cose accadono con una velocità allucinante.

Nel momento in cui mi giro, con la mazza ancora mezza poggiata sulla spalla, colpisco Peloso che schizza via a velocità supersonica.

Poi nulla, nulla oltre un botto.

Un botto e un ‘porca troia’ seguito dal miagolare acuto del gatto.

Mi ci vuole qualche secondo per elaborare tutto quello che è successo:

Peloso. Un tizio steso sul mio pavimento. Biscotti. Un tizio steso sul mio pavimento.  Mazza. Un tizio steso sul mio pavimento. Lampada. Un tizio steso sul mio pavimento. Lampadario. Un tizio steso sul mio pavimento. Pignata. Un tizio steso sul mio pavimento.  Botta. Un tizio steso sul mio pavimento. Bum. Un tizio steso sul mio pavimento. Bestemmie di dolore. Un tizio steso sul mio pavimento. Miaaaow. Un tizio steso sul mio pavimento. Peloso tra i capelli di uno sconosciuto(Marilù ringiovanita). Un tizio steso sul mio pavimento.

Oh porca cazzo, Peloso è ancora vivo.

No, aspettate, riformulo la frase: Oh porco cazzo, un tizio steso sul mio pavimento.

Ho ucciso un tizio.

Adesso mi rinchiuderanno in prigione, senza Peloso, in una schifosissima cella, senza Peloso, in una cella lurida e puzzolente, senza Peloso, senza gabinetto, senza Peloso, senza letto, senza Peloso, senza cuscino, senza Peloso, senza coperte, senza Peloso, senza tend….SENZA PELOSO.

-Sono stata io, prendetemi, portatemi in carcere ma tenetevi quel gatto di merda.-Grido, porgendo le mani in avanti, aspettando che qualcuno mi metta le manette.

Manette che non arrivano perché lo sconosciuto si alza, massaggiandosi la testa, ma sorridendo ugualmente.

Ed sospira, per poi guardarmi male.

Minchia ho fatto?

-Ronny, vorrei parlarti un secondo, se non ti dispiace.- Annuisco, distratta, pensando ancora a quello che è successo, mentre mio fratello mi trascina in cucina.

-Ronny, non mi piace come ti stai comportando ultimamente. Spari parolacce a raffica, non ubbidisci alla mamma,non le dai una mano in casa e ora che lei ti da il permesso di stare a casa con me, che fai? Cerchi di uccidere un mio amico con un gatto! Ma ti pare log..- mio fratello continua a blaterare mentre io provo a immaginare la mia vita senza Peloso- ..Ed è per questo che 5 Peloso verranno a vivere con noi-

Ho sentito male io o mio fratello ha detto davvero che ci saranno altri 5 Peloso?

Un esercito di Peloso in casa mia..o un esercito di Pelosi in casa mia?

In questo momento me ne sbatto la minchia della grammatica.

5 Peloso più uno che era già mio fanno …

3 più tre … più tre nove … radice quadrata … per 180…diviso 6,con riporto di 90….per 154….

13860 CLONI DI PELOSO PER CASA.

Minchia ho fatto, non può essere.

Afferro il cellulare dalla tasta e apro la calcolatrice.

Il mio Peloso + Peloso versione Malgioglio + Peloso Marilù + Peloso Barbie ihihih + Peloso culo di Giotto + Peloso Boscaiolo Killer è uguale a ….

6 FOTTUTISSIMI GATTI NEL MIO FOTTUTISSIMO APPARTAMENTO.

Divento bianca e per poco non svengo.

-Cosa cazzo hai detto?!- Grido, così forte che mio fratello deve tapparsi le orecchie.

No, non può essere.

A me la varichina.

-Stupida, stavo scherzando!-Tiro un sospiro di sollievo, poggiando una mano sul cuore.

Mi siedo sulla tavola, dondolando i piedi mentre vedo Peloso che quasi vola fuori dalla finestra.

Minchia, ho dato un altro calcio al gatto.

Gatto che sta meglio di me.

-Dicevo- continua mio fratello, coccolando Peloso- è per questo che quei miei 5 amici verranno a vivere qui.-

Quasi non mi strozzo con l’aria.

Quei 5? Quei 5 più Peloso?

La palpebra destra comincia a tremarmi.

Entro in salotto e quasi mi viene un infarto : i cinque ragazzi si girano verso di me contemporaneamente e, cosa peggiore, hanno tutti una testa da gatto.

Hanno tutti la testa di Peloso.

Mi avvio verso il giardino, ancora scossa.

-Mi dici che ho fatto di male, Dio?- Grido e, dopo pochi secondi, mi trovo immersa in un mare d’acqua e per poco non affogo.

Sono scivolata su un giocattolo di Peloso e sono caduta con la faccia nella bacinella dove Ed doveva lavarlo.

Mi alzo, sconsolata, mi asciugo la faccia con le maniche della felpa e afferro il cellulare.

-Pronto? Museo Egiziano di Londra? Salve, vorrei proporre il mio gatto per una mummificazione parziale .… Come non è possibile?! Come siete animalisti?! E se faccio io la mummificazione? Come non accettate animali mummificati? E che cazzo campate a fare?!- Stacco, scioccata.

Come può un museo che espone ogni settimana una mostra sulla mummificazione, non accettare un gatto mummificato?

1 a 0 per te, gatto dei miei stivali, ma ti ricordo che io ho i pollici opponibili e posso strozzarti anche solo con quelli.

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SPAZIO DI UN PANDA SCRITTORE.
Okay cupckes...*Rullo di tamburi*
SONO TORNATE LE MIE STORIE DEMENZIALI *Si asciuga una lacrimuccia di commozione*
Okay,chi è felice? Eh? Chi? *verso dei grilli* *palla di fieno che rotola* *vento*
Si okay,siete tutti molto entusiasti. 
Okay,che dire? Non so davvero che dire lol 
Ho finito di mangiare da tipo ..*guarda l'orologio* ...qualcosa com 2 minuti,e ho tipo la pasta che sale e scende lol
Mia mamma sta cucinando per domani e,2 minuti fa,stava per buttarmi per terra loool
Comunque,prima di perdere tempo e denaro(?) vi ricordo che sono su FACEBOOK *^* E solo per voi :3
Fra poco mi creerò anche un accont alternativo sia su Face,sia su twittah,così possiamo stare insieme,cari cupcake.
Anyway,tornando alla storia *tosse* allora,che ne pensate della nuova protagonista? Ronny vi convince? No ceh,la sorella di Ed Sheeran bitches,non è mica una cosa da nient eh.
Ve lo dico da adesso,non aspettatevi che Ronny neghi la sua cotta,non lo farà e.e 
Avete visto no? Ha già colpito e affondato Lou,se non è amore questo lol
Anyway,penso che sriverò un'altra os triste,in questi giorni u_u siete tutte ancora più da diabete,quado piangete,giuro <3 e penso che scriverò qualche cosina anche su Liamuccio bello... 
OKAY,MI TOLGO DALLE PALLE LOL
Mi dite che ne pensate di questa storia? Ci tengo taaaaaaaaaaaaanto <3
Alla prossima,miei fidati cupcakes.
Love you all.
Holly xx
Ps:penso di cambiare nome in questi giorni,accetto consigli :3 

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Capitolo 2
*** Nice to meet you....HAHAHAHA no. ***


A Erika, che mi è stata vicino quando sono entrata in crisi perchè non avevo idee per il capitolo.


Ad Alessia, perchè anche se so che non leggerà tutto questo, mi è comunque stata vicina e mi ha fatta ridere quando non stavo bene. 

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Rientro in casa e, con mia sorpresa, i ragazzi hanno tutti una faccia normale.

Mi avvio in cucina, non curandoli minimamente.

Apro lo sportellino dove nascondo le mie caramelle che, evidentemente, sono evaporate.

-Ed,hai visto le mie caram… - Non finisco di parlare, notando che Malgioglio Junior sta mangiando qualcosa.

 Qualcosa come le mie caramelle Haribo.

-Tu!- Grido, facendolo saltare dal divano - Lascia le mie caramelle!- Mi avvicino con fare minaccioso mentre Malgioglio si alza, mi guarda, prende 10 caramelle, se le ficca in bocca e ghigna, quasi mi avesse battuto.

Povero, povero illuso.

-Dammele, sono mie- Ribatto, cercando di mantenere la carne.

-Tu non le tocchi, ora sono mie! In nome dei Kebab, sono mie!- Grida ancora, mettendosi un’altra caramella in bocca.

-Tu adesso me le ridai.- Ringhio, a denti stretti.

-Altrimenti?- Risponde,provocandomi.

-Altrimenti mi faccio esplodere- Affermo, decisa, mentre lui lascia cadere le caramelle.

-Sorela!- Grida, abbracciandomi

Minchia ho detto?

-Ehm..senti ciuffo bello, avrei da fare..

-Come ti chiami?- Mi chiede, finalmente staccandosi.

-Ronny, sono Ronny- Bofonchio,afferrando le caramelle e sedendomi sul divano,di fianco a testa bionda.

-Io sono Zayn Jawaad Malik- Dichiara, allungando la mano.

Mazza, che nome strano. Jaw…Jag…Jia…Jaguard.Bello, molto d’effetto. Pensa che uno di deve presentare e fa ‘Jaguard, chiamami Jaguard, peipi’ Mazza, sai che figurone che fai con un  nome così.

Non come il mio nome. Rachele. Che poi Ronny non è neanche il mio soprannome.

Me ne fotto, con o senza soprannome resta comunque un nome di merda.

‘Raxhele,piacere’ Rachele…Ra…chel… Mi sa tanto di ‘Ra chell’anm e kitemmuort’ *Dialetto napoletano, significa, tradotto(?) ‘Da quell’anima dei morti’ non ha un significato preciso, è un qualcosa che va a sostituire gli ‘Aia che dolore’ oppure gli insulti, di qualsiasi genere, verso le altre persone *

-lo sono Niall Horan- E’ il tizio al mio fianco a parlare. Ha un accento strano, non inglese, questo è poco ma sicuro. O almeno credo. Non ho mai saputo riconoscere gli accenti, poi ci si mette pure questo e i 3 biscotti che si è ficcato in bocca, col carciofo che voglio capire.

-Mentre io sono Styles ,Harry Styles -  Marilù ti stava meglio.

 Che poi, bellissimo, è tipo ‘Bond, James Bond’ o anche ‘Please, Bitch Please’. Suona una bellezza.

‘Sheeran, Ronny Sheeran’ Se io mi presento così, so fortunata se non mi sputano in faccia.

-Io Liam Payne- Questo però davvero mi fa paura.

Cioè, non è lui che mi fa paura, non la persona fisica.

Certo, mi terrorizza la camicia da boscaiolo maniaco e anche il fatto che sia abbottonata fin sotto il collo.

Con la fortuna che ho, è davvero un maniaco stupratore, e magari mi chiude in un ascensore e mi uccide.

E poi si libera dei miei resti.

Che poi, oggi è facile liberarsi di un cadavere.

Puoi tranquillamente nasconderlo in un carretto dei gelati, stai sicuro che ti trovano dopo 10-12 mesi.

Messo che ti trovano.

Co la fortuna che ho io, come minimo mi trova Peloso e vende i miei organi per comprare la droga.

O qualche micetta Russa.

-E io sono…-

-Il povero disgraziato a cui ho quasi spaccato la testa- Sentenzio, notando che a parlare era il povero tizio che stavo per decapitare.

-Già, ma di solito mi chiamano Louis- Sorride, e che sorriso.

Avete sentito un botto?

Erano le mie ovaie.

Tutte insieme, si sono prese per mano, hanno fatto un inchino e si sono fatte esplodere.

Come un Kamikaze Pakistano.

Palline bianche volano per il mio basso ventre e l’intestino grida -La neva,ciè la neeeeva-

Adesso, o sono le mie ovaie che si sono smembrate o qualcuno, mentre dormivo, mi ha aperto la pancia e mi ci ha ficcato dentro un sacchetto pieno zeppo d’erba.

Qualcuno chi? Qualcuno come…. PELOSO.

Sono tentata di alzarmi la maglia e controllare ma mi perdo, letteralmente, negli occhi di Louis.

Non so se mi sta fissando perché ha sentito il botto o, semplicemente,perché ho una faccia da pesce lesso.

Arrapante proprio.

-Tutto bene Ronny?- Chiede Louis, appoggiandomi una mano sulla spalla.

-Aaaaarg- Rispondo, senza pensarci.

Zayn scoppia a ridere, guadagnandosi uno scappellotto, uno di quelli pesanti.

Presa alla sprovvista, mi getto sul pavimento e comincio a gattonare nella direzione di Peloso ripetendo continuamente ‘Arg’.

-Guarda che non è mica una tigre- Grazie al biscotto,mi serviva Barbie ìhìhìhì per capirlo.

Scazzata, mi dirigo, sempre gattonando, nella direzione di  Zayn.

-Aaaarg, Raaawr- E, non soddisfatta della figura d’imbecille fatta fino a questo momento, mi metto a fare le fusa vicino alla gamba di Jaguard.

-Ma guarda che neanche lui è una tigre- Ma oggi Barbie ìhìhìh deve essersi fatto una lunga chiacchierata con Capitan Ovvio.

-Lo so, testa bionda, lo si capisce dal nome che non è una tigre ma un giaguaro.-Rispondo con fare ovvio.

-Nome?- Chiede curioso, Louis.

-Jaguard, no?- Una risata generale riempie l’aria.

Che ho detto adesso? Sbuffo, mi alzo e mi accorgo, con sorpresa, che Ed non è più in stanza.

-Mio fratello?-

-Credo sia a farsi la doccia- L’assassino Killer ha una voce, minchia.

Corro in cucina, afferro la vaschetta del gelato, un cucchiaio gigante e torno in salotto.

Mi getto a peso morto sul divano,d i fianco a Liam.

Un urlo stridulo, Peloso che sbatte sotto il tavolo della cucina e poi il silenzio.

Ho paura di girarmi e guardare Payne negli occhi.

Più che altro, ho paura di vederlo squartare vivo qualcuno.

Ma perché non prende Peloso?

Almeno ce lo togliamo dai coglioni una volta per sempre.

Con molta calma mi giro verso Liam.

Nulla.

E’ sparito.

Vuoi vedere che è corso in cucina…. vuoi vedere che ha sbattuto Peloso sotto il tavolo perché vuole squartarlo?  I miei sogni si infrangono quando vedo Liam schiacciato contro la parete, tutto tremante.

Mi giro, alla ricerca di qualcosa di così tanto spaventoso da spaventare un boscaiolo Killer.

Niente.

Tutto deserto.

Peloso dorme nel cesto della frutta.

Il resto del gruppo ridacchia.

Corro in cucina, spaventata, apro un cassetto a caso e trovo un cucchiaio gigante.

Si chiama mestolo,cretina.

Non fare l’intellettuale, Gigi, ti ricordo che hai scritto della neve ad Agosto.

Afferro il cucchiaio gigante ( o mestolo, perché nel mondo di Gigi si chiama mestolo) e torno in salotto.

Liam si schiaccia ancora di più contro la parete.

Oh, e allora è cretino proprio.

Louis ridacchia e poi guarda nella mia direzione- Senti Ronny, devi sapere che… come dire.. Liam è spaventato da..- L’occhio mi cade sul gelato.

Possibile che abbia paura del gelato?

Dio, sfigato proprio.

-Non preoccuparti Liam, sono fobie che passano- E detto ciò, infilo il cucchiaio gigante nel contenitore del gelato e mi avvicino, cautamente, alla parete.

-Basta che lo assaggi, poi non ne potrei far più a meno- Avvicino il cucchiaio alla bocca di Liam che, come risposta, caccia un urlo acuto da spaccar i timpani.

Cazzo, poi dicono che non sanno cantare.

Stordita, poso il cucchiaio gigante e vado in cucina.

E’ bello vero?

E’ arrapante Gigi, è diverso, ma tu questo non puoi capirlo.

Perché scusa?

Ma guardati, sei un cesso ambulante, che minchia vuoi capire?

Sei stonza però oh.

Gigi lo sai che io ti lovvu tantu tantu, non ti incavolare.

Ah, quindi mi ami?

Non dire minchiate Gigi, lo sai che ti sto prendendo per il culo.

Ma se hai sempre detto di essere mia fan!

Sono l’unica Giggilovers, ne sono consapevole, ma è solo per carità.

Giggilovers? Le mie fan sono le Nevine.

-Eeeeh,le domeniche d’agosto,quanta neve che cadrà e nel mentre che verrà, Gigi la minchia ci romperà.-

Canticchio, in omaggio del mio coscenzo.

Mi giro, tutta tranquilla, trovandomi 5 teste intente a fissarmi ,tutte sconvolte.

E mo che ho detto?

-Vi serve qualcosa?-Chiedo, scocciata di questa situazione.

-Vuoi giocare a ‘Beva chi..’?- Mi chiede Jaguy.

Beva chi.

Che minchia di giochi fanno in Pakistan?

-E cosa sarebbe?-Chiedo, cercando di instaurare una conversazione.

-Tipo ‘Beva chi ha i capelli rossi’ o ‘Beva chi ha un fratello’ – Mi spiega Louis.

Tipo ‘Beva chi si fa esplodere domani’ o ‘Beva chi spaca botilia amaza familia’ o, ancora meglio ‘Beva chi sa preparare i kebab’.

Scommetto che Zayn è il detentore di un record mondiale.

Che poi, voglio che mi insegni alcuni ei sui trucchi per fare i kebab.

-Okay- Annuisco, annoiata.

-Ci serve una bottiglia di coca cola e un bicchiere gigante. –Liam mi sorride e io rabbrividisco.

Ecco qua, mi spacca il bicchiere me lo spacca in testa e con la coca cola mi riempie una fossa e mi sotterra.

O magari mi spacca la bottiglia in testa e mi conserva nel bicchiere.

Simple but effective.

Si, simple but grandissimi effective ‘sti cazzi.

Quella che ci rimette sono io, grazie al cazzo che è ‘semplice ma efficace’

Mi metto a cercare dei bicchieri e la coca cola.

Apro la dispensa, tutta tranquilla, felice e spensierata.

Avviene tutto in un secondo.

Lo sportello mi sfugge di mano, si stacca, mi cade in testa e poi cade sul pavimento, schiacciando la coda di Peloso. Il gatto salta e arriva sulla mensola, di fianco alla dispensa.

Comincia a muoversi e fa cadere tutti i soprammobili.

Uno, uno solo, a punta, con la forma di quella cazzo di Torre di Pisa, mi colpisce nello stesso punto dove mi aveva prima preso lo sportello della dispensa.

Bestemmio in turco, arabo antico, in latino, in giapponese, in cinese, in greco e in pakistano.

Non conoscono neanche la mia lingua, come faccio a bestemmiare in lingue straniere non lo so, ma chissene! Liam mi si avvicina e, con fare premuroso, bagna una pezzolina e me la poggia sulla fronte.

Minchia, quando ti uccide Liam Payne, puoi vantare un uccisione delicata e raffinata.

-Stai bene,Ronny?- Mi chiede mio fratello, che era entrato in cucina giusto in tempo per vedere il mio ‘incidente’

Che poi, come cazzo vuole che stia?

Come un criceto che cade dalla ruota.

Come un povero Cristo che viene ucciso da Payne.

Come un pakistano che si fa esplodere.

-Posso fare qualcosa per te?- Insiste mio fratello.

Annuisco, sconsolata.

-Passami il cellulare- Sussurro, massaggiandomi la testa.

-Ma a che ti serv…-

-Passami quel cazzo di cellulare!- Sbraito, e mio fratello obbedisce, lanciandomi il cellulare.

Lo afferro e compongo un numero che conosco a memoria.

-Pronto? Ristorante cinese? Salve, buon giorno. Senta, vorrei sapere quando potrei portarvi il mio gatto..Come non potete prenderlo?! Come non cucinate gatti?! CHE CAZZO DI RISTORANTE CINESE DEL CAZZO SIETE, PORCO CAZZO! No, non mi calmo. No, non abbasso il tono di voce. Oh, ‘a signò, non mi rompete le palle!- Attacco, scazzata, e fisso Peloso, beatamente sdraiato per terra.

Mi alzo e, con calma, mi tolgo la sciarpa che ho al colo.

La afferro saldamente, a ‘mo di frusta.

La sbatto per terra, con l’intenzione di frustare Peloso.

Intenzione che va a farsi un giro visto che ho una mira di merda.

Invece di colpire Peloso, colpisco la ciotola dei suoi croccantini che vola in aria e cade sullo stesso punto su cui è caduto sia lo sportello sia il soprammobile.

Questa l’hai vinta tu, Peloso, ma sappi che non ci metto niente, con i miei pollici opponibili, a strozzarti.  

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SPAZIO DI UN PANDA MOLTO MLML 

BUONSALVE PRINCIPESSE!

Sono stata puntuale,avete visto? *^* 

Amatemi,amatemi,amatemi :3 LALALA Anyway,come state,piccine?

Io sto tipo morendo di sonno,niente di che.

Non so neanche che dire,sto temporeggiando, si vede? *si vede,i know*

Okay,passiamo a cose serie: che ve ne pare di questo capitolo?

Ho deciso che non farò qualcosa di completamente demenziale,voglio che ci sia una storia sensata sotto,per voi è okay? Spero di si,perchè nel mio cervelletto si sta già evulendo il terzo capitolo...No,okay,non è vero.LOL

Nel prossimo capitolo,una sola cosa è scura: si saprà di più sulla vita di Ronny,yep.

Allora,avete richieste? Vi piacerebbe leggere qualcosa di particolare?Avete domande? Richieste? State sperando che mi tolga dalle palle? Okay,vi accontento lol

E niente,grazie a tutte quelle che hanno recensito il primo capitolo,spero vi divertite con questa nuova storia. Ci tengo tantissimo al vostro parere,cari cupcakes.

Okay,mi dileguo.

Ultima domanda: avete visto il video dei ragazzi in ghana? Quello con Niall,Zayn e Louis. Giuro su Dio che ho pianto come una fontana,ho sentito un dolore fortissimo al cuore e un enorme,enorme senso di colpa mi ha preso.

Quante cose potremmo fare,se solo volessimo.

Io stessa mi sento in colpa per essermi spesso lamentata della mia vita.

Loro una vita non sanno neanche cos'è,perchè la loro non è vita,è solo dolore.

Davvero,mi piange il cuore.

Spero vi siate fatte qualche risata con questo capitolo.

Un bacio,cupcakes.

Holly xx

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Capitolo 3
*** The rhythm of passion. ***


-BUONGIORNO GENTE!  Questa è Radio Meow, io sono John e sono qui con Checca, il mio adorato gattino! E’ ORA DI SVEGLIARSI! SONO LE 9 DEL MATTINO! IL SOLE BRILLA NEL CIELO! LONDRA E’ FANTASTICA STAMATTINA E..-

-E tu mi hai già fracassato le ovaie.- Sussurro, sbattendo la mano alla rinfusa sul comodino, cercando disperatamente di spegnere quella cazzo di sveglia. E finalmente la trovo.

L’afferro prima di sbatterla sul comodino e lanciarla verso l’armadio.

Un miagolio si diffonde per la stanza, seguito da un ‘Ronny, Cristo, non importunare Peloso’.

Io importuno Peloso, Ed? Quando avevo 15 anni, quel gatto di merda si è arrampicato sul mobile nel mio bagno e mi ha distrutto tutti gli assorbenti. Non so come abbia fatto, so solo che era domenica e che sono andata a pranzo da nonna con 5 paia di mutande addosso e una scorta di fazzoletti tanto grande da far invidia alle scorte delle fabbriche Tempo.

Dovevo ucciderlo allora, quello stupido gatto.

O quando avevo tre anni e mi fece cadere dall’altalena. Neanche allora sapevo come aveva fatto ma, dannazione, ero piccola! Potevo seppellirlo in giardino  e nessuno poteva rimproverarmi vista la mia piccola età. Ma naturalmente, queste idee geniali mi vengono sempre quando è troppo tardi.

Sbuffo e mi alzo dal letto  per poi dirigermi  in bagno con un occhio chiuso e l’altro mezzo aperto.

Entro in bagno, prendo shampoo e balsamo, bagnoschiuma e spugne, dispongo tutto sul mobile di fianco la doccia e prendo l’accappatoio. Mi spoglio, resto in intimo, scivolo su un giocattolo di peloso e finisco nella doccia, rischiando di spaccarmi la testa e rovinare il mio favoloso completo intimo.

Troppo occupata a bestemmiare tutti i santi, non mi accorgo che tutti, e sottolineo tutti, i ragazzi sono nel mio bagno. Zayn ridacchia appena mentre Ed mi guarda con uno sguardo di fuoco.

-Hei.-  saluto, massaggiandomi la chiappa destra.

Cristoddio, e se me la devono amputare? Come cazzo faccio?

-Che diavolo fai, Rachele?!- urla appena mio fratello.

-Nulla,stavo provando il brivido di fare paracadutismo.- rispondo, facendo spallucce.

-Come?- chiede, non capendo.

-Si, ho provato a fare paracadutismo gettandomi dal gradino di 3 centimetri della doccia.-

-Che cavolo stai dicendo Ron…-

-Ed, non ho visto il giocattolo di quell’ammasso di peli che tu ti ostini a chiamare gatto, va bene?-

-E che ci faceva un giocattolo di Peloso nel tuo bagno?-

-E che minchia ne so!- grido esasperata, mentre Zayn continua a ridere.

-Che minchia hai da ridere, Pakistan?!- aggiungo, ancora più frustata.

-Davvero carino.- dice solo, indicando il mio completo intimo con spongebob.

Oh porco spino.

Per la Madonna.

Oh mamma santissima.

Che gran figura di merda.

-Uscite!- grido, prima di alzarmi e spingere tutti fuori.

Se il buon giorno si vede dal mattino, questa sarà proprio una gran bella giornata di merda.

*

Scendo le scale con lo stomaco che minaccia d’uscire e mangiarmi viva.

O morta.

Peloso, quel gran puttano, scende le scale al mio fianco e a volte fa slalom tra le mie gambe e io per poco non rotolo giù per via della favolose infradito che indosso.

-Buon giorno Ronny!- grida mio fratello, spuntando alle mie spalle e facendomi prendere un infarto.

Mi aggrappo alla ringhiera cercando di non sfracellarmi per terra mentre mi vola via un infradito e va a colpire Peloso che schizza giù dalle scale e va a sbattere contro il divano.

Stupido gatto.

-Ma io dico, SEI FORSE IMPAZZITO?!- grido, mentre mio fratello corre da Peloso e gli chiede come sta.

Al gatto. Non a me, sua unica sorella.

Mi dirigo in cucina, scalza.

Buona si, ma fessa no.

Mentre cammino, non vedo la lettiera di Peloso e ci sbatto contro. Con il piede. Con il mignolo.

Comincio a bestemmiare tutti i santi mentre mio fratello entra in cucina cullando Peloso quasi fosse suo figlio.

Aspetta che mi passi il dolore, gatto di merda, che ti ficco in una padella e ti do in pasto agli squali.

Borbotto le ultime bestemmie in croato antico e prendo posto a tavola.

Mr. Sesso è proprio davanti a me, con il suo pigiama a righe, i capelli scompigliati, gli occhi ancora addormentati un aria tremendamente AAARG.

Appoggio i gomiti sul tavolo e, successivamente, il viso tra le mani mentre mi perdo ad osservare Louis.

Un telefono squilla e faccio un salto di 15 metri dallo sgabello, facendo cadere il contenitore del latte (ditemi voi chi cazzo mette il contenitore del latte sullo spigolo destro della tavola) che cade rovinosamente sulla coda di Peloso.

La bestia, di conseguenza, salta addosso a Zayn il quale, spaventato, comincia a muovere le braccia come un pazzoide e colpisce Hazza che, preso allo sprovvista, fa un salto e cade su Niall.

-Ciao amore!- Louis risponde a cellulare e per poco non mi viene un infarto.

Oh santissime domeniche d’agosto! ‘Amore’?! Chi chiama ancora lq mamma ‘amore’?

Ehm ehm Ronny, non per intromettermi ma…non pensi che Louis possa essere fidanzato?

Chiudi il cesso Gigi, tu che ne sai di ‘ste cose? Eddai, solo perché hai scritto 4 canzoni di merda spacciandole per canzoni d’amore!

Ronny, Louis ha 21 anni, io non credo che sia single.

Fatti i cazzi tuoi Gigi. Se vuole chiamare la mamma ‘amore’, lo fa e basta.

-Si, ti amo anch’io Eleanor.

Visto?

Visto cosa Gigi? Sarà il nome della madre. Sai, le mamme moderne non si fanno più chiamare ‘mamma’, preferiscono essere chiamate per nome.

La madre di Louis non si chiama Eleanor.

E tu che ne sai?

E una Gigginer, le ho firmato un autografo.

Uh santa carota, che minchia vai dicendo?

Sto solo cercando di dire che…

Senti Gigi, oggi molti adolescenti credono nel rapporto madre-figlio e molti considerano la madre la loro migliore amica. Louis sarà sicuramente uno di quelli.

Io non credo.

-Louis?-

-Si Ronny?-

-Come si chiama tua madre?-

-Johanna-

Oh, vaffanculo.

*

Gigi?

Cosa?

Abbiamo bisogno di un piano.

Un piano?

Un piano per far lasciare Louis e il castoro.

Il castoro?

Stupidor.

Stupidor?

E che minchia Gigi, ELEANOR! La ragazza di Louis. Dobbiamo farli lasciare.

Ma Ronny io non…

E mi serve un alleato.

Ronny io non credo che sia una buo…

Non ti ho chiesto che cosa credi, Gigi, ti ho chiesto un alleato, un assistente.

Ronny io..

Hazza no, da quel che ho visto ieri è troppo legato a Louis, gli spiffererebbe subito i mie piani e poi va troppo d’accordo con Peloso, quel gatto di merda potrebbe escogitare un piano col riccio per togliermi di mezzo.

Ronny..

Mentre Niall è troppo devoto al cibo e si sa che anche io sono molto devota al cibo. Finiremo per ucciderci a vicenda per un biscotto e non escogiteremo nulla.

Ronn..

Liam mi terrorizza quindi meglio evitare…e rimane…

Senti Ron…

-Zayn!- grido, e il pakistano fa un salto di 5 metri dal divano.

-Cosa?- chiede, con una mano sul cuore.

Gli faccio segno di seguirmi in cucina e lui mi manda poco cordialmente a quel paese.

Sbuffo, mi sfilo una ciabatta e gliela lancio contro, mancandolo e beccando Peloso.

Sempre in mezzo ai coglioni stai, oh.

Mi sfilo anche l’altra ciabatta e manco di nuovo Zayn.

Sbuffo, prima di dirigermi verso il divano e afferrare il pakistano per un orecchio.

-Vieni in cucina. ORA.- scandisco bene le parole e, prima di lasciarlo, mi assicuro che il pakistano abbia capito.

Due secondi dopo io e Zayn siamo seduti in cucina.

-Allora, Pakistanboy, ho bisogno del tuo aiuto per conquistare Louis.

-Louis è fidanzato- mi ricorda, con un sorrisetto sfacciato.

Adesso vado da Peloso, gli strappo la coda e la uso per impiccarti se non fai sparire quel sorrisetto della minchia, Jaguard.

-Lo so, idiota. Per questo mi serve il tuo aiuto. Ho bisogno che lasci Stupidor e si metta con m..-

-Stupidor?-

-E che minchia, sei come Gigi! Stupidor, la sua ragazza! –

-Vorrai dire Elean..-

-Lo so il suo cazzutissimo nome, Pakistan! Voglio che tu mi aiuti a conquistarlo.-

-Okay.-

-Okay?-

-Okay.-

-Solo okay?-

-Okay okay?-

Mi sbatto una mano sulla fronte. Un pakistano più idiota no?

-Dobbiamo farlo esplodere?- domanda, con uno strano bagliore negl’occhi.

Scuoto la testa. –No.-

-Avvelenarlo con il kebab?-

Sbuffo.- No.-

-Devo farmi esplodere?-

Alzo gli occhi al cielo.- No.-

-Ronny, si può sapere che cazzo devo fare?!- domanda, quasi grida.

Calmo calmo pakistan.

-Come arrivate al cuore delle persone, in Pakistan?-

-Beh, di solito le facciamo esplodere e non resta nulla di lo..-

Ma è idiota?

-Ma sei idiota?!- grido, pakipaki salta dallo sgabello.

-Senti, te la faccio semplice, come faccio innamorare Louis di me?-

Gli si illuminano gli occhi. –Col ritmo della pasión.-

*

-Grazie.- ringrazio il commesso, afferro la bustina viola e mi dirigo a casa.

Zayn ha avuto un piano di merda ma, essendo l’unico a mia disposizione, mi devo accontentare.

Pakistan Boy mi ha detto che in Pakistan per accoppiarsi usano strani versi, come gli uccelli.

O almeno, è stato così fino al 1970, quando al nonno di Zayn è andata di traverso la saliva durante l’accoppiamento e si è deciso di cambiare tattica.

Oggi si usa ballare un tango passionale, quindi sono andata al negozio di dischi più vicino e ho speso la bellezza di 74 sterline in dvd e cd sul tango.

Sono completamente vestita di rosso, il colore della pasión, fatta eccezione per le ballerine nere.

Sentite, so che il piano di Zayn è una minchiata colassale e che gli esiti saranno terribili ma da piccola il mio motto era ‘Nulla sarà peggio delle canzoni di Gigi’ e chi lo sa, magari per botta di culo mi va bene e Louis lascia Stupidor per me.

Ritorno  casa sperando che Zayn abbia convinto tutti a vestirsi, quindi filo in camera a infilare la gonna rosso fuoco che Pakistan mi ha convinto ad indossare.

Torno in salotto, abbassandomi e menando uno scappellotto a Peloso che cerca di togliersi il papillon che gli ho fatto mettere da Hazza, quindi do una veloce occhiata ai ragazzi.

E al culo di Louis.

Sono tutti vestiti con abiti da sera neri, camice bianche e scarpe lucide nere.

Mio fratello è bellissimo. Louis è bellissimo. Harry è bellissimo. Liam è bellissimo. Niall è bellissimo. Zayn è.. dove minchia è Zayn?

Non faccio neanche in tempo a chiederlo che Zayn entra in scena con un vestito da donna rosso e un paio di tacchi neri che sono più alti di me.

Sei un metro e una banana, Ronny, tutto è più altro di te.

E tu sei un metro e una tavoletta del cesso Gigi, ma ti spacci comunque per cantante.

Ma che mi prenda un colpo: che minchia sta facendo Zayn?

Zayn afferra Louis per la mano, sfila una rosa dal vaso vicino il divano, afferra lo stelo con i denti e trascina il MIO Louis in un travolgente tango argentino.

Oh, ma lo castrerò, Dio solo sa quante volte lo castrerò.

Mi avvicino a Zayn interpretando uno strano balletto, come se sotto i miei piedi ci fosse sabbia bollente.

Il pakistano mi ferma, sbattendomi una mano in faccia.

-Non puoi entrare nella sala da ballo e pretendere di ballare un tango argentino senza accompagnatore.- dice, e torna a ballare.

Ma quale sala da ballo?

Ma dove lo prendo un accompagnatore?!

Mi viene la brillante idea di afferrare uno dei ragazzi ma quando mi giro, Ed sta ballando con Harry e Liam con Niall quindi, scocciata, afferro Peloso e comincio a ballare avanzando verso Zayn.

-Che minchia fai?!- sussurro, cercando di frenare l’impulso di picchiare Zayn con Peloso.

-Ballo.-

Mo’ lo castro davvero.

Zayn alza il braccio destro, tenendo la mano di Lou e facendolo girare su se stesso per poi fargli fare un casque.

Tento di fare lo stesso con peloso, guadagnandoci solo una caduta di culo perché Peloso si agita e caccia gli artigli.

O le unghie.

O quel che minchia sono.

Resta il fatto che mi taglio e caccio un urlo incredibile.

Ed, capendo al volo la situazione, cerca di fermarmi ma io sono più veloce di lui e corro in garage a prendere la mazza da hockey di mio fratello.

O da baseball.

Tutto questo mi sa di déjà-vu.

Comunque sia, entro di nuovo in casa con l’intenzione di mandare Peloso sulla luna.

Il gatto è allegramente addormentato sulla testa di Harry.

Ah no, questa volta ti distruggo.

Chiudo la porta di casa in modo che mio fratello non possa entrare in casa, poi mi avvicino silenziosa alle spalle di Hazza. Porto indietro la mazza e cerco di colpire Peloso, con risultati tremendi.

Manco il gatto, colpisco la testa di Hazza che schizza in avanti e va a sfracellarsi sul pavimento.

Intanto Peloso si è attaccato con le unghie al soffitto e un sorriso malefico si fa spazio sul mio viso.

-.Viene Peloso, giochiamo alla pinata.- sussurro, agitando la mazza.

Anche questo mi sa di déjà-vu.

Ancora una volta, ci metto troppa forza e, Dio solo sa come faccio, ruoto su me stessa prima di sbattermi la mazza in faccia da sola e collassare sul pavimento.

Pakistan, sia meledetto tu, i tuoi piani e quel gatto di merda di Peloso.

*

-Ronny? Grazie a Dio sei sveglia! Credevo fossi morta!-

Apro appena l’occhio destro per poi passarmi istintivamente una mano alle parti basse.

So di non essere un maschi ma ‘sti cazzi, non si può mai sapere.

-Ed..?-

-Si?-

-Passami il cellulare.-

-Ma…-

-Passami quel cazzo di telefono.-

Ancora un senso di déja-vu.

-Zayn? Zayn!- grido, e pakipaki corre.

-Dimmi.-

-Di te mi occuperò più tardi.-

-Ma cosa..-

-In Pakistan si fanno esplodere mettendo bombe sotto le case? Io te la infilo direttamente su per il culo, razza di idiota.- quasi grido, mentre pakipaki indietreggia e mio fratello mi passa in cellulare.

Rifletto qualche secondo, poi digito un numero.

-Pronto? E’ l’acquario comunale? Salve, volevo offrire il mio gatto. Si, offrire il mio gatto. Come per cosa? Per lo spettacolo con gli squali. No, non voglio che assista, voglio che venga dato in pastoi allo squalo più grosso che avete. Si, ha capito bene. No, non sono pazza..signora? Signora la smetta di urlare. Non deve fare un cazzo, lo vestirò da salame qui a casa, lei dovrà solo lanciarlo allo squalo. Signora? Che significa che LEI chiama la polizia? IO chiamo la polizia perché LEI si rifiuta di fare il suo lavoro. Signora? Signora?-

Guardo il telefono alibita.

Uh sta figlia di buona donna, m’ha staccato la telefonata.

E va bene, Peloso, anche questa l’hai vinta tu ma, come sai, ho i pollici opponibili e posto strozzarti anche solo con questi.

Peloso intanto mi guarda dal fondo della stanza, seduto sulla poltrona preferita di Ed.

Istintivamente, gli lancio il telefono contro che, vista la mia mira di merda, colpisce lo schienale della poltrona, rimbalza e mi torna indietro, beccandomi giusto in fronte.

Oh, e vaffanculo.

-Eleanor! Ciao amore! Come stai piccola? Si, manchi anche tu, tanto tanto.-

Oh, e doppio vaffanculo.

Tento di alzarmi per poi cadere rovinosamente sul divano.

Peloso se la ride e il sangue mi sale al cervello. Afferro il telecomando, glielo lancio contro e la scena di prima si ripete.

Oh, e triplo vaffanculo.

 

________________________________________________________________________________________

Spazio del panda scrittore.

Guess who is back ^-^ 

HOLLY IS BACK, YAAAAAAY!

E anche Ronny è tornata! In quante sono felici? *verso delle cicale* *balla di fieno che rotola*

Oooookay, sarò veloce. Sono qua, di nuovo.

Essendo che nessuno si caga la mia storia su Niall, ho deciso di continuare prima questa.

Oky, nulla da dire. Ronny è la solita cogliona, Peloso il colito cagacazzo e  i ragazzi sono sempre i ragazzi.

Niente da aggiugere AHAHAHAHAHAH.

No ma , secondo voi, Ronny riuscirà a conquistare Louis? 

E Zayn è stata la scelta giusta? Aiuterà come assistente? E i suoi piani? Saranno migliori i prossimi?

Vi ho già fracassato le ovaie, vero?

Devo sparire, vero?

Me ne sto andando, oaky?

Vi amo tutte, okay?

Sto andando via.

Me ne vado.

Sto scomparendo.

T n vuò ij? 

Non fate caso a gigi, irrompe anche nei miei spazi del panda scrittore.

Okay, evaporo.

Love u all.

Holly xx

ps: avete visto quanto cacchio è lungo questo capitolo? Amatemi *^*



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Capitolo 4
*** Kebab. How about no? ***


Sono seduta sul letto di camera mia, immersa nel buio.

Ho un bernoccolo sulla testa grande quanto la bocca del cantante dei Fun.

Ucciderò Peloso un giorno di questi, lo so per certo.

Bussano alla porta, so già chi è.

-Mi hai mandato a chiamare?- la testa di pakistan boy sbuca dalla porta.

-Accomodati, mio cavo.-

-Cavo?-

-Entva puve.-

-Cosa?-

Sbuffo.-Entra prima che ti prenda a calci in culo, pezzo d’idiota.-

Peloso è sdraiato ai piedi del letto.

Lo afferro per la coda e lo trascino con me fino alla scrivania, quindi mi siedo e accendo la piccola lucetta di fianco al computer.

-Accomodati, cavo.- dico, e Zayn si siede sul letto mentre io accarezzo Peloso.

Accarezzare? M               a se con una mano gli tieni ferme le zampe e con l’altra lo picchi in testa!

Chiudi il cesso, Gigi.

-Zayn, mio cavo, SI PUO’ SAPERE CHE CAZZO TI E’ SALTATO IN MENTE?!- grido e Peloso si ribella sotto il mio tocco. Lo lascio andare e, preso dalla foga di scappare, va a sbattere contro la porta. Chiusa.

Che gatto idiota.

-Che ho fatto?- chiede Pakistan, ingenuo.

-Che hai fatto? Ti sei vestito da donna e hai ballato con il mio Louis!-

-Tecnicamente, Louis è di ..-

-E’ MIO.-

-Ma tu non hai capito il piano! IO dovevo ballare con lui e tu dovevi ballare con uno dei ragazzi e farlo ingelosire!-

Non fa una piega.

Chissà dov’è Peloso.

-E QUANDO VOLEVI DIRMELO?!-

-Senti, Ronny, non piangiamo sul latte versato.-

Sbuffo. Pakipaki ha ragione, dannazione.

-Quello era solo il piano A.- aggiungo, e Pakistan annuisce.

-Potresti cucinare per lui.- dice dopo poco.

-Ti ho detto che lo voglio vivo, Pakistan!- sbuffo, contrariata.

-E appunto! Cucinerai per lui.-

-No pakipki, è un piano di merda peggio di quello di ieri.-

-Ma il segreto per arrivare al cuore di un uomo è passare per il suo stomaco!-

Sbuffo. –E che dovrei cucinare?-

-Kebab!-

Questo è pazzo.

Ma, facendo 2 più 2, realizzo che, per quanto questo piano sarà un’altra merda micidiale, non potrà mai essere peggio delle canzoni di Gigi, e questo mi rianima.

-Al supermercato!- grido, alzandomi dalla sedia e collassando per terra.

Proprio davanti ai miei piedi si deve sdraiare, ‘sto gatto di merda.

*

-Zayn no, non compreremo delle bombe giocattolo.-

-Eddai Ronny, ti prego!- congiunge le mani a mo’ di preghiera.

-No.-

-Ti prego.- quasi non si mette in ginocchio, con le mani piegate e facendo il labbruccio

-Zayn? Devo prendere la mazza?-

-No Ronny.- risponde subito, rabbrividendo.

-Allora torna nel carrello.-

Jaguard si arrampica nel carrello mentre io cerco tutti gli ingredienti presenti sulla lista.

Con le braccia strapiene di roba, faccio un salto di 15 mentri quando sento un botto.

Mi giro e vedo Pakistan per terra, sotto il carrello.

Idiota quanto Peloso.

-Zayn, che minchia fai?-

-Questo carrello di merda.- borbotta, prima di alzarsi.

Gli passo gli ingredienti e andiamo alla cassa.

-Senti Zayn, abbiamo le spezie, ma la carne? E quella stecca girante che cuoce il kebab?-

-Abbi pazienza, sorela.-

*

-Oh porca puttana.-

Sapete, si dice che in Pakistan non abbiano molto, che sia un paese povero.

Minchiate, perché Zayn ha una valigia nera per preparare kebab.

Dico sul serio. C’è questa valigia nera, una di quelle semplici, di quelle che si portano in vacanza.

In pratica la apri e ti caccia quel coso gigante che serve per cuocere i kebab.

Con tanto di pezzo di carne incorporato.

Le produce il cugino di Zayn e in Pakistan vanno a ruba.

Mi chiedo se posso cuocerci anche Peloso.

Prendo le spezie e mi dirigo in cucina, seguita da Zayn e dalla sua valigia nera.

Cioè, non nel senso che la valigia ci seguiva, nel senso che era con Zayn. Ma non nel senso che è amica di Zayn, cioò, oddio, è una valigia libera, frequenta chi cazzo gli pare, ma io intendevo che strisciava vicino a Zayn.. Ma non nel senso che era per terra a strisciare..nel senso che..cioè..

Si, ‘sti cazzi. C’era Zayn e pure la valigia.

E vaffanculo.

*

-Adesso prendi le spezie e mettile su quella teglia, mischiate, poi ci passeremo dentro il kebab e faremo la danza-preghiera per far in modo ce nulla vada storto.-

Annuisco alle  parole di Pakipaki anche se non ho capito un cazzo perché sono incantata a guardare Louis che gioca a calcio nel mio giardino.

Senza maglia.

Quando mi giro per chiedere a Zayn che cazzo ha detto, non lo trovo più.

E adesso che minchia faccio?

Devi mettere tutte le spezie insieme, idiota.

Minchia, grazie Gigi.

Mi giro, con un occhio ancora fisso sulla finestra e per poco non sfracello per terra perché non vedo quel gatto di merda di Peloso.

Mi rigiro verso il piano cottura e vedo buste, bustine e contenitori pieni di spezie.

Non esagerare con le spezie, Ronny.

Gigi, ma io dico, per chi minchia mi hai preso? Io sono la regina dei fornelli!

E scapizzo di nuovo per terra perché, di nuovo, non vedo Peloso.

Mi avvio verso il frigorifero, con la gola che minacci di vendere le sue due sue sorelle (le tonsille) pur d’avere un po’ d’acqua. Sento Peloso alle calcagna e mi tengo pronta in caso di eventuali attacchi.

Arrivo al frigo e lo spalanco, cercando la mia bottiglietta d’acqua. Mio fratello una volta mi disse che se non bevevo per più di 30 minuti, poi tracannavo acqua peggio di un cammello.

Minchia e che complimenti.

Sto per chiudere l’anta quando vedo un pacco di Oreo ( che cazzo ci fanno in frigo?) e spalanco di nuovo l’anta con una forza super sonica, colpendo anche quell’idiota di Peloso che, essendo il gatto più stupido del mondo, si era sdraiato dietro l’anta del frigo.

-Ti sta bene!- grido, mentre Peloso atterra intatto.

E che minchia, sempre bene gli va.

Mi rigiro verso il piano cottura e comincio ad aprire tutte le buste e i barattoli di spezie, per poi spargerli sulla teglia come ordinatomi da Zayn.

Lo stesso Zayn che entra in cucina, prende il kebab e comincia a rotolarlo nelle spezie, con fare esperto e un grembiule con le bombe per non sporcarsi.

-Che fai con quella busta di bocconcini per Peloso in mano?-

Salto peggio di un petardo, bestemmiando in turco antico.

-Ma sei idiota o cosa?!- grido, mentre mio fratello va verso il frigo per bere.

Mio fratello continua a parlarmi e io annuisco, senza ascoltare, mentre prendo Peloso e lo ficco nella busta con i croccantini, bocconcini o quel che minchia sono.

La domanda è: quando l’ho presa questa busta?

*

Sono seduta su questa scomodissima sedia che sembra un misto tra una roccia e il culo di un dinosauro.

E che minchia, già uno deve stare in ospedale, poi deve sedersi anche su queste merde.

I ragazzi, al mio fianco, sono completamente bianche e alcuni addirittura tremano dopo la lavanda gastrica.

-Payne, Styles, Horan, Malik, Tomlinson e Sheeran, con me.- ci alziamo tutti insieme per seguire l’infermiera che ha appena fatto il nostro nome.

-Allora, i ragazzi hanno ingurgitato un’alta quantità di carne e bocconcini per gatti, Tomlinson anche 2 pillole e una supposta. Stasera potete tornare a casa, nel caso in cui vi sentiate male, non esitate a tornare.-

Annuiamo, mentre i ragazzi mi lanciano occhiate di fuoco.

Forse, e dico forse, non ho visto che tipo di buste e contenitori c’erano sul piano cottura e, forse e dico forse, ho aggiunto anche la carne e i bocconcini di Peloso, insieme a qualche pillola.

Siamo nel parcheggio e i ragazzi mi guardano ancora male.

Sbuffo. –Sentite, mi dispiace, facciamo che vi compro un kebab okay?-

E Liam si ferma a vomitare anche l’anima.

Che piani di merda hai, Zayn Malik.

Entriamo nella macchina di Zayn e sentiamo Peloso tossire, come se dovesse sputare una palla di pelo.

Sbuffo, lo afferro per la coda e lo lascio libero nel parcheggio, fino a quando non sputa qualcosa.

Qualcosa di plastica.

Qualcosa di plastica rosa.

Un preservativo.

-Oh, Zayn, che schifo!- grido, disgustata.

-Beh? Cosa vuoi? È allungabile e ottimo per proteggere il Kebab dai batteri!-

E Liam scende dall’auto, vomitando di nuovo.

*

Mi getto sul divano e, 3 secondi dopo, sono con la faccia contro il pavimento.

Ma io dico, Peloso, è modo di agitarsi? Ti ho solo schiacciato la cosa, porca puttana.

-Io propongo di vederci un horror.-escama Niall, lanciandosi sul divano e facendomi cadere di culo.

Sbuffo –Io propongo di prenderti a calci in culo.-Scusa Ronny.- ridacchia, per poi mostrarmi un sorrisone.

Sorrido a mia volta. –Vaffanculo Horan.-

Mi perdo nei miei pensieri.

E se offrissi Peloso ad un laboratorio come cavia? Insomma, diamola una vacanza a quei poveri topi!

-Io propongo di vedere questo!-urla Liam, comparendo alle mie spalle mentre io faccio un salto di 15 metri atterrando, di nuovo, sul pavimento.

Peloso, spaventato, mi salta addosso mentre io bestemmio e lo lancio addosso ad Harry che si era appena addormentato sulla sedia.

La femminuccia, spaventata, grida e lancia Peloso verso Louis.

Quest’altra femminuccia comincia a passarsi il gatto da una mano all’altra prima di lanciarlo e, indovinate indovinate, Peloso mi finisce addosso, atterrandomi in testa e facendomela sbattere rovinosamente contro il divano. 

Mio fratello corre a prendere Peloso prima che io abbia la possibilità di farlo a pezzi e di utilizzarlo come prossima decorazione per l’albero di Natale.

Bestemmio, alzandomi e afferrando il cellulare e componendo un numero familiare.

-Pronto? E’ il laboratorio di scienze di Londra? Salve, volevo proporre il mio gatto come cavia.- alcuni bisbigli dall’altro capo del telefono –Si? Davvero? Lo accetterete come cavia? Ah, mi sta dicendo che anche lei ha pensato che sia ora di dare ai topi una vacanza? Mh, quindi è sicuro? Devo portarvelo io? Ah, venite a prenderlo direttamente a casa mia? Minc… perdindirindina che efficacia! Certo che le do il mio indirizzo! Sono in..- vengo interrotta dalla voce di Liam che mi chiama dal salotto.

-Mi conceda un secondo.- dico, fingendomi educata e dirigendomi verso il salotto.

Inciampo su Peloso e per poco non finisco in quella merda di boccia per i pesci che Ed si ostina a tenere sul tavolino in salotto.

Ci fossero almeno i pesci!

-Che minchia vuoi, Payne?- dico, mentre il ragazzo si gira.

-Vieni Ronny, questo film deve essere una figata!-

Sbuffo, togliendo dalle mani di Hazza il bicchiere colpo di coca cola che stava per bere e avvicinandomelo alle labbra.

-Non me ne fotte un cazzo.- dico, per poi bere, ignorando le proteste del riccio.

-Ma parla di un gatto che viene donato come cavia per un laboratorio, viene sottoposto ad alcuni farmaci e cresce fino a diventare un gattone di 36 metri che ha come unico scopo quello di trovare quella stronza della sua padrona per ucciderla!-

Sputo tutto il liquido che ho in corpo, compresi un polmone, una corda vocale e le tonsille, bagnando Peloso che, impaurito, va a sbattere contro il tavolino del soggiorno e fa volare la boccia dei pesci che mi finisce in testa.

-Ma, per la Madonna, che cazzo di gatto di merda sei?!- grido, lottando contro la boccia che non ne vuole sapere di lasciare la mia testa.

-Zayn!- gido, e Pakistan salta peggio di una bomba a mano.

-Prendi questa merda di cellulare e dici  questi scienziati del cazzo che non si azzardassero a cambiare mai i topi con i gatti perché, giuro su Dio, li mando sulla luna a calci in culo.

Pakistan annuisce, quindi prende il telefono e si schiarisce la voce.

-Salve? Si, ecco, Ronny  voleva gentilmente informarvi di non effettuare mai scambi che portino alla completa sostituzione dei mammiferi di classe mammaria, meglio conosciuti come topi, con altri mammiferi di classe mammaria, ovvero gatti. In caso contrario, la signorina, prestando giuramento sulla figura mostrataci dalla chiesa e conosciuta con il nome di Dio, afferma di sfidare tutte le leggi fisiche e farvi attraversare prima l’atmosfera, poi lo spazio, utilizzando come unico mezzo di spostamento i suoi arti inferiori, a fine di colpire la vostra, mi scusi il termine rozzo, rotondità adiposa sovrastante il muscolo grande gluteo, che ricopre l’intera regione glutea, costituita dai piani ossei dell’anca e dall’ischio, per poi farvi atterrare su quella che tutti siamo abituati a chiamare Luna e che è uno dei pochi satelliti del pianeta Terra. Grazie e arrivederci.-

Tutti ci giriamo a fissare Zayn, compreso Peloso che, essendo che stava camminando, va a sbattere contro il muro.

-Zayn, che minchia hai detto?- chiedo, sbarrando gli occhi.

Pakistan sorride –Non lo so, ho sparato quattro parole alla cazzo.-

Ancora intontita sia per quello che ha detto Zayn, sia per quello che sarebbe potuto succedere se solo Liam non mi avesse parlato di quel film, mi giro, ancora con la boccia in testa, inciampo su Peloso e sbatto con la testa contro il muro, prima di collassare per terra.

Si, e vaffanculo però.

 

Hi, I'm a panda.
okay girlssssss, I'm back!
E sono anche in anticipo *balla la conga*
Bene, oggi sarò breve perchè, sinceramente, mi scoccio di scrivere e fra poco devo anche scendere :')
Allora, pre prima cosa voglio ringraziarvi per le recensioni e per aver messo la mia sotia nelle preferite/seguite/ricordate. Quando l'ho detto a Gigi, è scoppiato a piangere e ha cominciato a cantare e ho dovuto prendere la mazza..
Okay, massacramenti di Gigi a parte, vi va di dirmi cosa ne pensate di quresto capitolo? No? Benissimo! (?) Mi farò viva presto, giuro.
Vi amo tutte e aanche Gigi.
Vi ame tante, fanzette mie!
Levati dalla minchia Gigi, non ti caga nessuno.

Scusate per l'intrusione di Gigi, vado a prendere la mazza.
Love u all.
Holly e Gigi xx

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Capitolo 5
*** Spoon, the one who mustn't be named. ***


Zalve Zalvino.

Oggi mi levo subito di coglioni, per questo sono qua.

Scusate immensamente se in questo capitolo non c'è il solito mastrattamente finale a Peloso ma, essendo che il capitolo aveva già raggiunto le solite 7 pagine word, ho dovuto spezzarlo.

Nel prossimo ci saranno quindi DUE  maltrattamente finali di Peloso, quindi non preoccupatevi lol.

Okay, detto ciò mi ritiro. 

Se capisco come cazzo si mettono le foto, magari nel prossimo capitolo vi do un'ide sull'identità di Ronny c:  Okay, vado a pubblicare la Larry che freme per uscire dal word. Ciao bellezze.

Holly.

PS: VI AMO TUTTE *-*

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Chiudete questa cazzo di finestra!- bisbiglio, tenendo stretti gli occhi.

-Ronny! Grazie a Dio!- sento le braccia forti di mio fratello stringermi fino a farmi mancare l'aria.

-Mi stritoli.- dico, mentre mio fratello continua a stritolarmi.

-Ed, per favore, mi soffochi..- ritento, sperando d'essere lasciata.

Sbuffo. -Edward, levati dal cazzo!- grido, e l'infermiera mi guarda malissimo.

'Sta cessa.

Cioè, perchè la gente, quando finisce in ospedale, ci mette minimo minimo 3 ore per rendersene conto? Insomma, stanza bianca, macchinari, camice, dove cazzo pensi di essere?

Mi tasto la testa,  mentre la vista mi si annebbia e un forte dolore mi assale.

-No no no, non toccarti li, ci sono ancora i punti freschi.- sussurra mio fratello, spostandomi la mano. E qua collego tutto : Peloso, il tavolo, la boccia e il muro. È tutto chiaro,  ucciderò quel gatto di merda.

***

-Allora, picciotto, siamu alle resa dui conti- dico, imitando quel tipo siciliano. Il padrino, o qualcosa del genere. Non che io sappia qualcosa di siciliano, badate bene.

Vedo Peloso miagolare, cercando di liberarsi.

-Stai fermu, sarà tuttu più faciulu-

Mi sistemo meglio la mazza da baseball sulla spalla, contemplando quella Pelososalsiccia del mio gatto.

Un filo scende dal mio lampadario e si arrotola intorno alle zampe di Peloso che ha, appunto, la forma di una salsiccia.

La vendetta, signori miei, va servita con una mazza da baseball (e questa volta so che è da baseball, ho detto a Gigi di controllare su internet.)

Sto per colpire Peloso quando un lieve bussare alla porta mi distrae.

In un primo momento, sbuffo, indecisa sul da farsi, poi mi avvio alla porta, aprendola leggermente in modo che nessuno veda Peloso alle mie spalle e trovandomi faccia a faccia con un Harry tutto sorridente.

Sorrido a mia volta, cercando dj non far vedere la mazza sulla mia spalla.

Io e il riccio ci guardiamo per qualche secondo,  poi perdo la pazienza e spalanco la porta.

'-Harry, che minchia vuo...PER LA MADONNA.- le parole mi muoiono in gola quando mi accorgo che oltre ad Harry, sull'uscio della porta c'è Louis.

Sento le mie ovaie che si arrampicano fino alle sesta costola in basso a destra poi, dopo aver fatto una fila ordinata, si lanciano, una alla volta, con un doppio carpiato all'indietro, per poi farsi esplodere mentre sono in aria.

-Ronny? Stai bene?- chiede Hazza, fissandomi.

Sorrido come un ebete mentre cerco 17 modi diversi per rapire Louis Tomlinson. -La neva..- bisbiglio, mentre sento le mie ovaie farsi esplodere. - ciè la neva..- ripeto, ancora sorridendo.

Tutto questo mi sa di déjà-vu.

Cadesse il lampadario,  Louis Tomlinson,  ma giuro che sarai mio.

Un botto mi fa sobbalzare e, girandomi di scatto, colpisco Louis in pieno viso con la mazza.

Peloso, quel gatto di merda, ha fatto cadere il lampadario e, con una velocità sovrumana, schizza fuori da camera mia mentre Louis giace svenuto sul mio pavimento.

Tutto questo mi sa di déjà-vu.

***

-Quindi, Zayn, che minchia posso fare?! L'ho quasi ucciso!-

-Veramente, hai quasi ucciso tutti noi.- precisa Zayn, mentre io sbuffo.

-Si, ma sta di fatto che non l'ho conquistato neanche su punto di morte! Forse se qualcuno di voi fosse morto...- Zayn si porta una mano alle parti basse, toccandosi ripetutamente il pacco.

Minchia e che superstizioso che è.

-Quindi? Che possiamo fare?- chiedo, in bilico sullo sgabello.

Pakistan ci pensa, poi fa un verso strano e Liam accorre.

-Zayn? Hai chiamato, fratello?-

-Liam, dobbiamo far in modo che Lou si innamori di me.- dico, prendendo un'arancia dal cestino nel centro del tavolo.

-Ma Lou è. ..-

-Fidanzato con Stupidor, lo so!- grido, lanciando l'arancia contro Liam, mancandolo e colpendo la coda di Peloso.

Liam mi guarda stranito, ridacchiando.

Minchia ridi?

-E come vuoi conquistarlo? - chiede.

-Non lo sappiamo.- mi anticipa Zayn.

-E se lo minacciassi con colui che non deve essere nominato?-

Aggrotto le sopracciglia. -Voldemort?- chiedo, non capendo.

Liam alza gli occhi al cielo mentre Zayn si avvicina.

-Con un cucchiaio...- mi sussurra all'orecchio, mentre un forte odore di dopobarba mi invade le narici.

-Un cucchiaio, Payne? Davvero? Un fottutissimo cucchiaio?!- grido, e Zayn mi tappa la bocca con la mano.

-Ssh, lo spaventi così.- mi rimprovera.

Minchia,  ma si è fatto il bagno nel dopobarba?

-E se andassimo al luna park che c'è oggi in città? - chiede Liam, dopo un momento di silenzio.

Mh, non è una cattiva idea. Potrei barattare Peloso per due pesci rossi, SE AVESSI ANCORA UNA BOCCIA PER PESCI.

-Non è una cattiva idea. - aggiunge Zayn.

Annuisco. -infatti, è un'idea di merda! Che cazzo ci andiamo a fare al luna park?!-

Zayn sobbalza, continuando ad accarezzare Peloso.

-Traditore! O posi quel gatto o ti ficco un cucchiaio su per il culo!- grido e Liam sbianca, strappando Peloso dalle braccia di Zayn, prima di lanciarlo lontano dalla cucina e correre in camera sua.

-Potresti portarlo sulla giostra dell'amore.-

Sbuffo. -Paki, non verrebbe mai sulla giostra dell'amore con me! Insomma, gli ho quasi spaccato la testa, DUE VOLTE, e gli ho fatto ingurgitare carne, pillole e supposte per gatti!-

Zayn annuisce. -Potremmo andarci prima io e te e vedere se troviamo una bara gigante. -

Lo guardo scettica. -Una bara gigante?-

- Si, così puoi legare e imbavagliare Lou e nasconderlo nella bara gigante nella tua grotta segreta o..-

Sorrido come una maniaca. -O in un vicolo buio.-

-O sotto il letto.- aggiunge Pakistan.

-Ma Zayn, la gente non noterebbe una bara sotto il letto?-

Zayn fa spallucce. -Tutti hanno una bara sotto il letto, ai giorni d'oggi. -

Minchia e come sono rimasta indietro coi tempi.

-Allora? Ci andiamo? -

-Okay.-

***

-Ronny forza, un altro pochino, forza tesoro, resisti.-

Sbuffo. -Zayn, porco cazzo, sto vomitando l'anima ma non sto certo partorendo!-

PakistanBoy ridacchia appena, tenendomi i capelli con una mano mentre con l'altra mi accarezza la schiena.

-Montagne Russe di merda.- bisbiglio, dopo aver tracannato mezza bottiglia d'acqua.

-Andiamo, stupido gatto.- dico, riferendomi a Peloso.

Perché sì, mio fratello mi ha costretta a portarlo con me e adesso giro con un guinzaglio rosa a fiorellini.

Ma vaffanculo.

-Non vendono bare qui.- sussurra Zayn al mio orecchio mentre io annuisco.

Che gran spreco di tempo.

-Andiamo a casa, Jaguard.-

E prima che Zayn annuisca, lancio un urletto stile quattordicenne arrapata e tiro Ciuffobello per la mano fino ad una di quelle bancarelle dove puoi vincere i pupazzi.

Una tipa scazzata mi guarda torva.

'Staltra cessa.

Poso 2 sterline sul banco, dopo aver dato uno schiaffo alla mano di Zayn. Non doveva pagarmi lui le palline, dovevo vincere da sola quel polipo gigante.

Fallisci i primi 5 tentativi mentre Zayn se la ride allegramente. 

Scazzata, ordino altre tre palline, quindi afferro Peloso e gliene conficco una nel collare, per poi lanciarlo contro le bottiglie messe in bilico che, subito,  cadono a terra.

-Zalve!- grida un uomo, sbucando da sotto il bancone e facendo saltare me e Zayn.

-Ma da dove minchia è sbucato?- chiedo a Zayn, tenendo una mano sul cuore e impedendo al bastardo di trapassarmi la cassa toracica e darsela a gambe.

-Da qua!- grida un altro uomo, uscendo anch'esso dal banco.

 Caccio un urlo pazzesco e per poco non salto in braccio a Zayn.

-Sentite, datemi il mio cazzo di premio e levateti dai coglioni.- dico, allungando le braccia verso il più bel polipo di peluche che abbia mai visto.

È tutto meraviglioso, sono con le braccia tese verso il polipo quando un altro uomo sbuca da sotto il banco, consegnandomi una gallina.

E io, da povera idiota,  caccio un grido esagerato, saltando sulla schiena di zayn.

-Mi ha morso!!- grido -Questa figlia di troia mi ha morso! Vaffanculo!- sbraito ancora, mentre il terzo uomo passa un guinzaglio intorno al collo della gallina.

-Ecco il suo premio.- grida il primo uomo, porgendomi il guinzaglio della gallina e sparendo sotto il banco insieme agli altri 2.

-Una gallina?! Ma mi prendete per il culo?! Dov'è il mio polipo?!- grido, ancora attaccata alla schiena di Jaguard.

-Ehi tesoro.- Jaguard chiama la sedicenne che prima mi guardava come se volesse uccidermi e che ora si sta sciogliendo sotto il suo sguardo.

-Posso avere il polipo?- chiede, con una voce da stupro.

Scazziwoman annuisce e sparisce nel retrobaracca o quel che minchia è e torna dopo qualche secondo con un piccolo carretto rosso con su sopra un polipetto di due metri. 

Zayn la ringrazia, baciandole la guancia e facendole l'occhiolino.

Torniamo a casa ridendo e scherzando, come due amici di vecchia data. Io sulle spalle di Jaguard, con lo zucchero filato in una mano, il polipo gigante legato sulla schiena da una fune di 4 metri e un braccio avvinghiato al suo collo e Jaguard che con una mano porta il guinzaglio di Peloso e un con braccio stringe entrambe le mie gambe perché, se cado, gli faccio un culo grande quanto una mongolfiera, così quando torna in Pakistan lo possono utilizzare come airbag a ogni esplosione di bombe.

Entriamo in casa e io e Pakistan Bestemmiamo in turco fino a quando il mio polipo gigante non passa per la porta e un silenzio incredibile cala nel salotto, dove i ragazzi si girano a guardare me, Jaguard e le nostre mani intrecciate.

-R-Ronny?- mio fratello quasi trema.

-Dov'è Peloso?- chiede, con gli occhi che si riempiono di lacrime.

Alzo la mano sinistra di Zayn, quella che stringeva il guinzaglio di peloso fino a 3 secondi fa e noto che il guinzaglio non è quello di Peloso, ma di Cicì, la gallina che ho vinto alla bancarella.

Oh merda.

Che poi, che cazzo di nome è Cicì? Andatelo a chiedere voi a Zayn! Lui, i suoi piani di merda e i suoi nomi di merda. 

Ronny, devo ricordarti che tuo fratello sta per piangere?

Oh merda.

-Si è evoluto?- tento, chiudendo un occhio e preparando ad un cazziatone epico che però non arriva perché Cicì fa un rutto esagerato e Liam, disgustato, caccia un urlo acuto peggio di quelli che avrebbe cacciato una donna sul punto di partorire un bambino con la testa da Peloso.

Grr, che immagine raccapricciante.

Sbuffo, mentre i ragazzi,  tutti meno mio fratello e Liam, collassano sul pavimento, ridendo a crepapelle per il rutto della gallina.

-Non preoccuparti Ed, adesso vado a riprendere Peloso, giuro.- mi avvicino cauta a mio fratello che per poco non scoppia a piangere e gli faccio posare la testa sul mio petto.

-Aw, quanto vorrei stare al suo posto.- sussurra Harry, alludendo al fatto che Ed ha la testa sulle  mie tette.

- Ti appendo con le palle al lampadario.- sussurro, incenerendo il ricciolino con lo sguardo.

-Non tornare a casa senza Peloso, razza di sorella stermina gatti e distruggi infanzia.- sussurra mio fratello, ancora sul mio petto.

Cazzo, mi facessero esplodere a cavallo di un unicorno, ma vedere mio fratello in questo modo mi distrugge.

- Ehi, mi dai l'imbocca al lupo? Come quando eravamo piccini? - sussurro, alzandogli il mento con due dita e facendolo sorridere.

-Vaffanculo, o mi porti il gatto o torni a vivere da mamma.-

-Se ti infilzo una forchetta nel bulbo oculare?!- quasi grido e mio fratello mi guarda malissimo.

 Sbuffo, avviandomi verso la porta che, fino a que momento era rimasta aperta.

-Ehi Ronny? - mi chiama mio fratello.

Mi giro. -In bocca al lup..- non fonisce di parlare che Gigi, GIGI D'ALESSIO, entra dalla porta,  mi guarda e fa -uè, nennè, in culo alla gallina!- e Cicì rutta di nuovo.

Dio, se ci sei, Fulminali, fulminali tutti.

***

-Forza Peloso, entra, muovi quel culo peloso che ti trovi. Che razza di gatto di merda sei, eh? Quale fottutissimo gatto non saprebbe tornare a casa da solo, eh? Solo tu, perchè sei uno stupido gatto.- spingo Peloso con un piede mentre Ed si precipita ad abbracciare Peloso.

-Forza Gigi, entra e chiudi quella cazzo di porta e non sbattere di nuovo addosso a Jaguard, lui è dalla nostra parte, fa parte del mio esercito.- dico, entrando in soggiorno e trovando tutti i ragazzi seduti sulle proprie gambe intorno al tavolino del soggiorno sul quale giace una foto di Peloso e un cero.

-Ah, il mio povero culo.- sussurra Niall, alzandosi in piedi e massaggiandosi il sedere.

Louis fa lo stesso, alzandosi e incianpando su Cicì, sfracellandosi a terra e tirando tutti i santi giù dal calendario mentre Cicì continua a correre come un' indemoniata per tutto il soggiorno.

-Un cucchiaio in bocca,  ha un cucchiaio in bocca!- grida una donna.

Mi giro, per vedere da chi provengano quelle urla acute e trovo Cicì con un cucchiaio in bocca e un mestolo in testa che cerca di saltare dal tavolino al divano su cui vi è un Liam saltellante che urla in preda al panico.

Uh Signorrrrrr.

-Malik, Gigi, in cucina, ORA.-

***

-Potresti cantargli una canzone.-

Sbuffo.  - Certo Gigi, IO, che quando canto sembro una gallina in calore- sento Cicì ruttare- che canta una canzone ad un CANTANTE di fama mondiale.- alzo gli occhi al cielo, sbattendo appena la faccia sul tavolo.

- PakiPaki, confido in te, spara un altro dei tuoi piani di merda.-

-Fingi di essere una di quelle svitate che leggono il futuro e convincilo che sei la donna della sua vita. -

-Mh, non fa una piega Paky, ma poi dovrei passare tutti i miei giorni vestita da svitata che prevede il futuro.-

Zayn alza gli occhi al cielo. -Ma no! Non devi convincerlo che la donna che prevede il futuro sarà la donna della sua vita ma Ronny! Cioè tu! La donna che prevede il futuro!  No, cioè, Ronny Ronny, quella che impreca contro Peloso, non la Ronny vestita da premolitrice del futuro,  anche se siete la stessa Ronny,  la stessa te. Tu, insomma..- Jaguard caccia un urlo e si alza di botto dallo sgabello che cade e colpisce Peloso.

Minchia,  mi ero dimenticata di lui, di nuovo.

-Ed! Esco a fare un giro.-

Premolitrice del futuro, eh Jaguard?

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Capitolo 6
*** Il mondo Badabum Circià. ***


Okay piccoli cupcake, sarò brevissima.
Mi scuso immensamente per il ritardo ma, sapete, è estate anche per me e ho qualche problema a casa e
la voglia di scrivere mi passa completamente :/
Okay, so che questo capitolo è più breve degli altri, me ne rendo conto e vi chiedo scusa ma adesso, proprio adesso (e partite dal fatto che sono a stomaco vuoto perchè non ho neanche pranzato) mi metto e scrivo il 7 e cerco di pubblicarlo il prima possibile.
Grazie a tutte.
Un abbraccio fortissimo.
Holly xx


Ps: nel prossimo capitolo, se Gesù Cristo è d'accordo, vi farò vedere Ronny. Come ve la immaginate?

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Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.

Ho già detto che mio fratello ha gusti di merda sia nello scegliere i campanelli che nello scegliere i gatti?

Se adesso quell’idiota di Jaguard aprisse questa cazzo di porta magari la giornata migliorerebbe. Sapete, quando siete in un costume di seconda mano e siete sudati peggio di Peloso perché vi siete fatto mezza Londra di corsa perché non c’era un cazzo di negozio che vendeva un costume da premonitrice del futuro, vi girano un po’ i coglioni.

-Salve?- Zayn apre la porta e per poco non scoppia a ridermi in faccia.

Non ha capito che se fallisce anche quest’altro suo piano di merda, lo lego al lampadario col ghiacciolo che ha nei pantaloni.

-Zalve zalvino, caro pampino.- dico, aggiustandomi questa specie di copricapo osceno dato in dotazione con questo gran costume di merda.

-Non compriamo biscotti.- risponde Zayn, chiudendomi la porta in faccia.

MA CHE CAZZO FA?

-Zayyn, torna qua e apri questa cazzo di porta!- grido, sbattendo i pugni sulla porta.

La porta si apre quanto basta per far uscire la testa di Peloso e quella di Zayn.

Un colpo, un solo colpo secco e me li levo tutti e due dalle palle.

Respira. Respira. Respira.

-Come sa il mio nome?- chiede, guardandomi interrogativo.

Ma è idiota o non ha davvero capito che sono io?

Sbuffo. –Zayn, levati dalle palle e fammi entrare.- dico, sbattendo ripetutamente il piede destro sullo zerbino.

Mi sto scazzando, e non poco.

Ma è Cicì quell’ammasso di piume che ha in testa?

-Cicì, attacca!- ordina, poggiando Cicì per terra e spingendola con il piede nella mia direzione.

Prendo una piccola rincorsa, tirando un calcio sul sedere di Cicì che vola nel giardino del vicino.

-Zayn, pezzo d’idiota, sono io, apri questa cazzo di porta.- grido, scazzata.

Pakistan ci pensa su prima di spalancare occhi e bocca. –Oh porco kebab turco in fricassea, Ronny sei tu?-

Sbuffo. –Si e ora levati dalla minchia che non ho tutto il giorno.- dico, oltrepassando Zayn e schiantandomi per terra, inciampando su quel gatto di merda di Peloso.

Impreco sottovoce, afferrando il gatto e infilandolo in un costume da gallina datomi in dotazione col mio stupido costume.

-Zalve Zalvetto, pello pampinetto!- grido, entrando in soggiorno e indicando Harry che, da brava femminuccia, caccia un grido esagerato e salta tra le braccia di Louis.

Sbuffo, fingendo poi un sorriso. Avanzo verso il tavolino, con ancora Peloso sottobraccio, prima di inciampare per via del mio costume di tre taglie più grande e per colpa di Cicì che sta sempre in mezzo alla minchia nonostante sia in questa casa da neanche un giorno. (Che poi, quando è tornata questa figlia di puttana? Boh.)Afferro la gallina, prima di dirigermi verso la lampada che c’è nell’angolo destro della stanza, aprirgli la bocca e incastrargli la lampadina in quel becco da gallina idiota che si ritrova.

Cicì fa qualche verso mentre io la  fulmino con lo sguardo. –Non lamentarti, gallina di merda, avrei potuto ficcarti la lampadina nel cul..- non finisco di parlare perché Zayn tossisce, ricordandomi che ho un altro piano di merda da portare a termine.

-Alola, pampini, io ezere premolitricia ti futuro. Noi ora sedere vicino misto quadro di vetro che ci inticherà la retta via per..-

-Cos’è il misto quadro di vetro?- chiede Harry, pienamente interessato.

Sbuffo. –Quella merda di tavolino che c’è in soggiorno. Ora siediti e non fracassarmi la minchia.- e Styles annuisce, spaventato dal mio sguardo.

-Bene, dicevo, che ci inticherà la via per il meravitioso monto Badapum Circià.-

-E  dov’è il mondo Badapum Circià?-

Sbuffo. –Che minchia ne so Styles! Per questo ci andiamo, per capire dove minchia sta.-

-Ma se non sappiamo dov’è, come facciamo ad andarc…-

-Simone Muccabella!- grido, mentre Gigi accorre in cucina vestito da mucca.

Simone Muccabella, uhuh, mi ricorda qualcosa, a voi no?

-Zi, Padrona?- chiede, riportandomi alla realtà

-Occupati del riccio.- dico, mentre Gigi annuisce e si avvicina ad Hazza, sedendosi sulle sue spalle e poggiandogli sulla testa le enormi mammelle in dotazione col costume.

Sorrido, sedendomi e invitando i ragazzi a fare come Harry e prendere posto intorno al tavolino di vetro.

-Pene, pampini, ora io prevetere vostro futuro.-

-Ma non dovevamo andare nel mondo Badap..-

-Senti Harry, un’altra parola e nel mondo Badapum Circià ti ci mando a calci in culo. E USO UN ANFIBIO PIENO DI CHIODI!- grido, mentre Harry sobbalza e si ammutolisce una volta per tutte.

-Alola, mia amata calina Asdrupala la Pupola mi sta ticendo che è pronta per prevetere futuro, vero Asdrupala?- mi guardo intorno, non trovando quello stupido gatto.

-Dove minchia sei, gallina di merda?! Se ti trovo ti ficco in una padella piena d’acqua bollente e ti do in pasto agli squali, quel gatto di merd…oh., eccoti Asdrupala.- mi fermo, osservando Peloso che cerca di colpire il sedere di Cicì con una zampa

-Adrupala! Lascia quell’altra gallina di merda prima che vi ficchi entrambi in una pentola e vi dia in pasto agli squali!- grido e la gallina, spaventata, mi guarda spalancando quei due suoi piccoli occhietti, prima di cacciare un rutto e fare un uovo.

Si, la mia gallina ha partorito un uovo dopo il colossale spavento che le ho imposto.

Ed è un uovo blu.

Ma che minchia di premi di merda si vincono al luna park?!

Cicì mi si avvicina mentre io torno a fissare i ragazzi.

-Alola, chi volere esere primo? Louizo? Ya? Perfeto. Alola tu aver..-

-Io voglio essere il primo.- dice Niall, indignato.

-Già, e io il secondo.- aggiunge Harry.

-In Pakistan saranno felici di sapere il mio futuro, quindi io sono il terzo.- proferisce Zayn.

-E io voglio e devo sapere se i cucchiai conquisteranno il mondo, quindi io sono il quarto.- a parlare ora è Liam.

-Ma come sa tutti i nostri nomi?- conclude quel perspicace di mio fratello.

Sbuffo. Ne ho già piene le palle. – Sentite, grande forza di mia calina dire che tuti voi avrete vita di merda ma tu, tu racazzo..-

-Come la trasmette la forza la sua gallina?-. chiede Pakistan, ridacchiando.

Scuoto la testa, cercando di calmarmi. – Attraverso il suo culo, vuoi provarlo?- grido, incazzata, mentre Zayn ridacchi ancora.

Si, mettitici pure tu, che dopo ti scanno a sangue con le  mammelle di Gigi.

Che frase ambigua ho appena detto?

-Ticevo, mentre tu, racazzo mio, mio caro Luizo, tu incontrerai l’amore della tua vita.-

-L’ho già incontrato, mi creda.- dice, facendo uno sguardo innamorato.

-Ah, non fare così racazzo, mia calina esere tepole di stomaca.- dico, cercando di nascondere la mia incazzatura.

-Comunquolì comunquolà, tu non avere ancora incontrato amore della tua vita perché calina dice..- cerco di continuare il discorso, invano.

-No, l’ho incontrato, sono sicuro.- insiste Louis, e io mi scazzo ancora di più.

Sbuffo, sfilandomi uno zoccolo e colpendoci PakiPaki.  –Calina dice che tu non avere ancora incontrato amore di tu vita. Culo di calina mai sbaglia. Culo di calina sacro. Se tu no dare ascolto a culo di calina, tu esere maledeto per tuta tua vita!- grido, facendo sussultare la mio Pelosogallina.

Che gattogallina di merda.

Louis ridacchia, annuendo appena. –E come sarebbe l’amore della mia vita?- chiede, quasi prendendosi gioco di me.

-Pene. Lei ezere alta. Avere capeli lisci e rosi. E lenticini. E ochi verti. Tavero pela racazza.-

-E a dirtelo sarebbe il culo della gallina?- mi chiede Zayn, trattenendo le risate.

Sbuffo, sfilandomi anche l’altro zoccolo e lanciandoglielo.

-Pene, pampini, io avere concluso mio compito. Ora io tornare nei meandri più oscuri della terra a cavallo di Simone Muccabella, il mio fidato assistente.-

Sto per andare via quando Zayn mi chiama, invitandomi a donargli una perla di saggezza.

In culo dovrei donartela, la perla di saggezza.

Sbuffo. –Ogni volta che Gigi D’Alessio canta una canzone, in Africa una gazzella di sveglia e si dà in pasto a un leone.- recito, dicendo la prima stronzata che mi viene in mente.

-Davvero stupenda,ne sai altre?- chiede, ridacchiando.

Sbuffo, trattenendomi dal prenderlo a sprangate sulle gengive. –Ricortate, pampini, quanto voi penZare che vostra vita stia andando di merda, voi ricordare che nulla sarà mai più di merda delle canzoni di Gigi.- dico per poi sfracellarmi per terra perché Peloso, come suo solito, si ferma davanti alle mie gambe.

Caccio un urlo pazzesco, afferrando il gatto e correndo verso la porta del mio vicino.

Billy Bob è il macellaio della città ed èn un ottimo vicino.

Arrivo davanti la porta di casa sua, con ancora Peloso sottobraccio, e comincio a bussare freneticamente, aspettando che questo dannato mi apra.

-Ronny! Che bella sorpresa! Che ci fai da queste part..-

Lo interrompo con un gesto secco della mano, poggiandogli Peloso (ancora travestito da gallina) tra le braccia. –Tenga, le ho portato una gallina. Ne faccia cosce di pollo, petto di pollo, ricambi per trattori, oli per il corpo, ne faccia quello che le pare ma me lo tolga dalle palle!- grido, mentre la palpebra destra mi trema.

-Ma Ronny, tesoro, non è neanche una gallina.- dice, ridandomi Peloso.

Glielo rilancio. –Allora lo imbalsami e se lo metta in camera. O lo incolli sul compri  water. Lo metta dove cazzo le pare!- grido ancora.

-No tesoro, tuo fratello non sarebbe d’accordo.- dice, ridandomi Peloso.

-Ma chi se ne strafotte di mio fratello!- grido, rilanciandoglielo.

-Non posso tenerlo, mio moglie è allergica ai peli dei gatti!- e mi da Peloso, di nuovo.

-E allora lo rasi! Avanti, non si faccia pregare.- cerco di convincerlo, spingendogli Peloso contro il petto.

-No tesoro, non posso, davvero.-

Sbuffo. –Vada a fanculo, macellaio de sta minchia.- grido, girandomi e facendomi tutti e 7 i gradini  che portano a casa sua di culo, perché questo dannato costume è di tre taglie più grandi.

Quest’altro piano di Zayn è stato un totale fallimento.

Questo gatto di merda l’ha fatto liscia, di nuovo.

SI PUO’ SAPERE COSA VUOI DA ME, DIO?!

 

 


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Capitolo 7
*** Zoo! ***


ATTENZIONE:
Sono tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e sarò brevissima.
Il portatile mi è andato a puttane ma mio padre, da bravo tecnico di computer, mi ha trovato una postazione momentanea (https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378998555664383&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater)
e quindi ho potuto finire il capitolo.
Giù vi metto le foto dei personaggi! *^*
Grazie a tutte quelle che seguono e leggono la mia storia.
Siete la mia forza, ragazze.


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-Andiamo, muoviti!- grido, strattonando Peloso con il guinzaglio e afferrando la mano di Zayn mentre mi gusto il mio ENORME cono alle 5 qualità di cioccolato.

Mio fratello mi ha ordinato di portare Peloso a spasso perché lo vedeva un pò grigio.

E non ci sarebbe nulla di male se questo gatto di merda non fosse un fottuto gatto GRIGIO.

Ma tralasciando, ho convinto Pakistan ad accompagnarmi, visto che è l'unico di cui mi fido.

E mio fratello, invece di dirgli di non azzardarsi a toccarmi, gli ha solo raccomandato di tenere d'occhio Peloso.

Che fratello di merda.

 Io e Pakistan camminiamo allegramente per le vie di Londra, passando per il mercatino che si tiene ogni mercoledì (N.A.= non c'è nessun mercatino, credo. Cioè, non sono mai stata a Londra ma non credo ci siano mercatini. Cioè, magari ci sono ma io ceh... che minchia ne so?) quando un'idea geniale si fa spazio nel mio cervello.

 Colpisco con l'anca Zayn, intento ad accarezzare Peloso, quindi mi abbasso all'altezza del gatto e gli spiaccico il cono gelato in testa.

-Posso prenderla? - chiedo ad un fruttivendolo poco distante, riferendomi alla cassa in legno vicino ai suoi piedi. Il tipo annuisce e io  afferro la cassetta in legno, quella che si usa per portare la frutta, e scapizzo per terra, perché qualche dannato ha lasciato qui la sua borsa.

Oh, aspetta.

È la mia borsa.

Mi rialzo, sbattendomi una mano sulla fronte.

Peloso mi porterà al suicidio.

Corro verso un angolo libero del marciapiede, tirando un calcio in culo a qualche buon uomo che era piegato intento a raccogliere qualcosa. In mia difesa voglio dire che credevo volesse fottermi il posto. Sbatto la cassa per terra, quindi mi sfilo la sciarpa e l'avvolgo in testa a mo' di turbante mentre Zayn, stranito, si avvicina con Peloso.

Afferro il gatto, lo poggio sulla cassa e mi schiarisco la voce.

-UNICORNO BELO FA SMETERE MONELO!- grido, interpretando i venditori di pesce che ho visto nei mercati italiani.

 -UNICORNO BELO FA CRESCERE FRINGUELO!- grido ancora, e Zayn scoppia a ridere come un assatanato.

 -UNICORNO BELO FA CRESCERE CAPELO- continuo, mentre Zayn agonizza sul marciapiede.

 -COMPRATE QUESTO CAZZO DI UNICORNO, PORCA PUTTANA!- grido infine, già stufa di quella situazione.

E una donna anziana, di tipo 50 centimetri, si ferma davvero.

 -Lei volere unicorna, ja?- chiedo, con gli occhi che mi brillano.

-Le corna? No, mio marito non mi fa le corna.-

Aggrotto le sopracciglia. -Suo marito?- chiedo poi, non capendo.

-Mio marita, ja.- Adesso, non mi ricordo dove, ma una volta ho letto che per convincere qualcuno a comprare le tue cose, devi interagire e fingerti interessato alle sue storie.

 -Ah, davera? Mi tica ti più.- aggiungo, togliendo il bicchiere colmo d'acqua che tiene Pakistan tra le mani. Ma chi glielo ha dato? Boh.

-Sai, racaza, io avele sposato porcospina, ja.- e sputo tutta l'acqua che stavo bevendo su Zayn, rischiando di affogare e morire, seduta su questo schifo di marciapiede.

 -Come ha detto, scusi?- chiedo tossicchiando, mentre Zayn mi picchietta la schiena.

Lo guardo, incenerendolo con lo sguardo.

Ma si, Pakistan, colpiscimi adesso sulla schiena, ADESSO CHE SONO VIVA.   

 -Ja, io ha sposato porcospina. Il nostlo esere amore impossibila, ma noi lottato contro monda, ja.- dice la vecchia, riportando l'attenzione su di lei.

 E ora, sti cazzi se non compra Peloso, io voglio sentirla sta storia.

-Ma signora, mi scusi, come...dove....insomma, dove vi siete sposati e...come?-

-Ci siamo sposati a Las Vegas e ci ha sposati il sosia di Elvis.- annuncia, fiera.

 -Oh wow, che storia emoz..- cerco di parlare ma la vecchia mi interrompere.

-E adesso noi  vivia in una casa a forma di unicorna, ja.- aggiunge, sorridendomi contenta, mentre io mi affogo con la saliva e Zayn mi picchietta sulla schiena.

 -Dove vive, scusi?- chiedo, e quasi urlo.

-In una casa a forma di unicorno. Devi sapele, pampina, che da piccola io e mio papà avevamo un grante intelesse per le case e noi avere costruite tante insieme, inclusa mia casa a forma di unicorna.- mi sorride ancora, come stesse dicendo la cosa più normale del mondo.

 -Senta, lo vuole o no questo coso?- chiedo, cominciando ad avere seriamente paura di questa vecchia.

 -Certo cara, ti vanno bene cinquanta mila sterline?- chiede, e per la terza volta in 10 minuti, rischio di morire, affogandomi con la mia stessa saliva.

-Ma è impazzita, signora?!- grido, talmente forte che tutti si girano a fissarmi.

-È troppo poco? Ho solo questi con me ora e..-

-Le ha 5 sterline?- chiedo, e lei annuisce.

-E andranno benissimo.- dico, sorridendo, mentre la vecchia ficca le mani in borsa.

 -Ronny, ma che fai?- chiede Zayn, guardandomi.

Aggrotto le sopracciglia. -Vendo Peloso, che ti sembra?.-

-Sai, pampina, io ho grande colezione di unicorna, ja, davero grand..-

-Ma non puoi farlo!- grida Pakistan, beccandosi uno scappellotto.

-Zitto, Jaguard, la signora sta parlando.- lo rimprovero, mentre la signora mi allunga i soldi. La ringrazio, mentre lei afferra Peloso e Zayn si alza dal marciapiede, spolverandosi i jeans.

-Dove vai?- chiedo, aggrottando le sopracciglia.

-A riprendere il tuo gatto, prima che Ed mi faccia a pezzi.- dice, e lo vedo correre verso la vecchia.

E tutto accade in un secondo: Zayn che la raggiunge, lei che lo guarda, lo scambia per un rapinatore e lo picchia selvaggiamente con la borsa e, infine, Peloso che le sfugge di mano, il cono gelato che cade, Zayn agonizzante a terra che bestemmia tutti i santi, e la vecchia che comincia a cantare la macarena e si avvia verso casa facendo uno strano balletto, invitando tutti i presenti ad unirsi a lei.

Ma la cosa peggiore è che Peloso torna da me, tenendo in bocca il cono gelato e sporcandosi tutto di cioccolata.

 -Strozzatici!- grido, alzandomi e cadendo di culo sul marciapiede dopo essere scivolata su gli ormai 5 gusti di cioccolato sciolti.

***

Infilo la chiave nella toppa e faccio due giri, prima di tirare un calcio alla porta e incenerire Pakistan che, dolorante, si appende ancora di più a me e bestemmia tutti i Santi.

-Sai Zayn, i cavalli con una gamba sola si abbattono!- grido, e Cicì, ovunque essa sia, caccia un rutto esagerato.

Entro in salotto e la prima cosa che fa mio fratello è sgridarmi in una maniera assurda perché Peloso è sporco di cioccolata e deve portarlo a lavare non so dove.

Che poi, fosse per me, potrebbe benissimo lavarlo con l’acqua del cesso.

Finezza portami via.

-Mi dai una mano?- mi chiede Zayn, indicando il divano.

Annuisco, prendendolo sottobraccio e portandolo fino al divano, per poi posargli la gamba su un cuscino.

-Ohi bro, che hai fatto alla gamba?- chiede Niall, lanciandosi sulla poltrona in modo brusco e rotolando all’indietro.

Scuoto la testa, esasperata.

Ma dove sono finita?

-Ha fatto un incidente con una vecchia. Siamo tornati qui per prendere la macchina e portarlo in ospedale.- dico, lasciando che Zayn poggi la testa sul mio petto.

Se fa le fusa, lo castro.

-Oh quindi devi accompagnare Zayn?- mi domanda Liam e io annuisco.

-Peccato, volevamo andare allo zoo.- aggiunge poi, prima di sedersi sul bracciolo della poltrona.

Allo zoo.

Andare allo zoo significa poter escogitare un nuovo piano per far si che Lou si innamori di me.

Ma andare allo zoo significa anche lasciare qui Zayn, dopo che ha fatto a botte con una vecchia per non farmi finire nei guai con mio fratello.

Ma restare a casa con Zayn significa non poter far colpo su Lou.

E non poter far colpo su Lou significa far vincere Stupidor.

No, un momento, dov’è Lou?

-Hei Niall, dov’è Lou?- chiedo, raddubbiandomi.

-Oh, è in camera con Hazza.- mi risponde, prima di scoppiare a ridere, seguito da Liam.

Ma chi li capisce a questi.

-Ehi.- mi richiama Zayn.

-Cosa?-

-Vai pure allo zoo con loro, io starò bene, e poi potresti far colpo su Louis.- mi sussurra, facendomi l’occhiolino.

Scuoto la testa.

Sarò anche un’idiota ma non sono senza cuore.

Scatto in piedi mentre un’idea geniale si fa spazio nella mia mente.

-Liam, Niall, accompagnate Zayn in ospedale, ho un missione da compiere.- dico, prima di correre in camera, afferrare il mio porcellino porta risparmi e scapezzare giù per le scale visto che Cicì si diverte a prendere il posto di Peloso e mi si impianta sempre davanti alle palle.

***

-Ragazzi, forza, venite fuori!- grido, ammirando il mio meraviglioso lavoro.

Il mio giardino si è appena trasformato in un fantastico zoo.

-Guarda Gigi, non è meraviglioso?- chiedo, fiera di me stessa.

-Ehm Ronny… a me sembra tutto una merda.- mi confessa Gigi, beccandosi uno scappellotto.

-E perché mai?!- urlo, colpendolo di nuovo.

-Beh forse se partiamo dal fatto che mi hai fatto vestire da struzzo..-

-Senti Gigi, o la pianti o invece di conficcarti con la testa sotto terra, ti conficco con la testa nel cesso- sussurro, digrignando i denti.

Gigi non capisce una minchia.

Nulla.

Nada.

Nu cazz, napoletanamente parlando.

-C’è tutto quello che dovrebbe esserci in uno zoo!- grido, colpendo Gigi per la terza volta.

-Uhm, davvero?- mi chiede lui, scettico.

-Si, davvero!-

-Beh, cos’è quella cosa?-

-Una mucca.-

-Ma ha la gobba!-

Sbuffo. –La gobba è molto in quest’anno.-

-E anche i bassotti travestiti da cavalli?-

Sbuffo di nuovo. –Quello è un cavallo in miniatura, il proprietario mi ha detto che è anche più raro di un unicorno.-

Gigi alza le sopracciglia, come a dire ‘Ma ti rendi conto che ti ha preso per culo?’

Allora, in mia difesa voglio dire che l’uomo nel parcheggio della gelateria in cui mi sono fermata era davvero un buon uomo.

Mi ha venduto un cavallo, una mucca, un maile gigante, un costume da struzzo e dieci palloncini a forma di mammella per sole 40 sterline.

Okay, forse la mucca ha un po’ di gobba, ma può anche essere figlia di una mucca e di un cammello ad una sola gobba.

Che poi, come si chiamano i cammelli con una sola gobba?

Mio padre ha un po’ di gobba.

E si chiama Rosario.

Possibile che i cammelli ad una sola gabba si chiamino tutti Rosario?

-Oh mio Dio.- esclama Zayn, prima di scoppiare a ridere.

Do un calcio nel sedere di Gigi che, neanche a farlo apposta, inciampa e si conficca con la testa nel terreno.

Avevo programmato tutto.

-Benvenuti allo zoo di Ronny!- grido, e Pakistan scuote la testa, ridacchiando appena.

-Oh mio Dio, quella  una mucca?!- grida poi Harry, fiondandosi ad abbracciare l’animale.

Ma che problemi ha?

-Che sta succedendo qui?-

Mio fratello fa irruzione in giardino con ancora Peloso sottobraccio.

-Nulla, Zayn non poteva venire allo zoo e quindi ho portato lo zoo da Zayn.- dico, fulminando Peloso che si fionda giù dalle braccia di mio fratello per correre ad annusare il sedere di Cicì che, da brava donna qual è, gli da una beccata in testa.

Almeno posso vantarmi di non avere una gallina puttana.

-Hai fatto davvero tutto questo per me?- chiede Zayn, sorridendomi.

Annuisco, prendendolo a braccetto. –Forza gente, vi faccio fare un giro.- grido poi, invitando tutti a seguirmi.

-Quella è una mucca. Le mucche hanno le mammelle. E sono fighe.- proclamo, passando di fianco alla mia mucca con la gobba, sentendo la risata di Pakistan che, felice, scuote la testa.

Harry, quell’idiota, non fa che scattare foto, quasi fossimo ad un vero zoo.

-Questo è uno struzzo. Gli stuzzi hanno un culo enorme, fanno uova grandi quanto la mia testa e non servono a un cazzo.- dico, passando vicino a Gigi che cerca di liberare la testa dal terreno.

E ancora Harry che scatta centinaia di foto.

-Questo è un Bavallo. E’ un animale rarissimo, più raro degli unicorni.- e Harry caccia un urletto emozionato, chiedendo a Lou di scattargli una foto con l’animale.

-E questo è un piccolo di giraffa. Non fanno nulla e mangiano foglie dagli alberi.- dico poi, passando di fianco alla sedia che ho accuratamente dipinto di giallo e marrone e su cui ho applicato un tubo lungo e un barattolo.

Più giraffa di così!

-E questo è tutto.- dico, girandomi e cadendo su Peloso, trascinando giù con me anche Zayn.

-Quali sono le attività della giornata?- chiede Harry, eccitato, saltellando al fianco di Niall.

Liam e Louis lo guardano ridacchiando, imitandolo appena.

Gli occhi di Niall sono proprio belli.

Dovrei cavarglieli con un cucchiaio e conservarli in un vasetto.

Lo aggiungerò alle cose da fare.

-Ronny? Ci sei?- Harry richiama la mia attenzione.

Merda.

Le attività di oggi? E quali minchia sono?

Pensa Rachele, pensa.

-Oh ehm, chi vuole partecipare?- chiedo, prendendo tempo.

E’ inutile dirvi che il primo ad alzare la mano è Harry. Il riccio lancia il cellulare a Louis, ordinando gli di filmare tutto.

-Solo Harry, giusto?- chiedo, speranzosa, e gli altri annuiscono.

Fanculo.

-Bene, venite con me.- arranco raggiungendo la mucca monogobba.

-Bene, oggi faremo la corsa sugli animali.- sorrido, vedendo Hazza saltellare felice.

-Ehi, aspetta!- si interrompe poi.

Era troppo bello per essere vero.

-Come fa ad essere una corsa sugli animali se a partecipare sono solo io?!-

Mi blocco.

E mo che minchia gli dico?

-No, ehm ehm, parteciperò anche io.-

Ma che minchia ho detto?

Con cosa gareggio?

E poi mi si illuminano gli occhi.

Corro verso la mia macchina, ricordandomi di non aver preso il maiale.

Perché sì, mi ha venduto anche un maiale.

Torno di corsa in giardino, vedendo Gigi seduto ad un tavolino che fa circolare dei soldi.

Possibile che stia facendo scommettere sulla vincita?

Se così fosse…

Afferro Peloso per la coda, ordinando agli altri di farmi spazio, quindi sbatto il gatto sul tavolino.

-Scommetto Peloso che non Harry vincerà.- dico, rendendomi conto troppo tardi che ho sbagliato a scommettere e ho scommesso su me stessa.

Ma che cogliona.

Io ed Harry ci avviamo alla posizione di partenza, una linea bianca che Gigi ha amabilmente creato per terra stendendo della carta gommata.

Harry sale agilmente sulla mucca, mentre Louis comincia a filmare il tutto e io comincio a rendermi conto della stronzata che ho fatto.

Salgo sul maiale cercando di non sfracellarmi a terra.

Devo vincere questa gara e liberarmi di Peloso.

Gigi fischia, dando il via alla gara.

Harry parte e io do uno schiaffo sul sedere del mio maiale che, finalmente, parte.

Mi concentro per non sfracellarmi contro il suolo, stringendo bene le mani intorno al maiale.

Affronto la prima curva in modo impeccabile, abbassandomi leggermente verso sinistra e raggiungendo la mucca di Harry.

Affronto anche la seconda curva in modo impeccabile e sento Valentino Rossi, ovunque esso sia, applaudirmi e congratularsi con me.

Anche la terza curva va a meraviglia.

Il sudore mi cola sul viso e il mio maiale non da segni di cedimento.

Ho superato Harry e sto per tagliare il traguardo.

Mi inclino leggermente in avanti e il mio maiale aumenta la velocità.

Sono quasi arrivata quando, all’improvviso, mi trovo sdraiata sull’erba verde del mio giardino.

Mi alzo, senza capire che cazzo sia successo.

E poi lo vedo: il mio maiale conficcato con la testa in una buca e Peloso di fianco.

Il gatto avrà sicuramente scavato la buca e quel maiale di merda l’ha preso in pieno.

Harry intanto mi schizza di fianco e taglia il traguardo, urlando e battendo le mani.

Perché cazzo non me ne va mai una buona?

***

Torno a casa, dopo aver riportato all’uomo tutti gli animali che mi aveva dato in prestito.

Un grande sorriso mi riempie il viso.

Nessuno saprà cosa ho combinato.

-Ronny, dov’è Peloso?- mi chiede subito mio fratello, con tono indagatore.

E’ nella sua cuccetta, non vedi?- rispondo, sorridendo contenta.

-Che hai?- mi chiede Zayn, prendendo posto vicino a me sul divano.

Lo abbraccio. –AAAAAAh, mio caro Jaguard, sorrido perché la vita è bella!- grido poi, stritolandolo.

-La mia vita sarebbe più bella se smettessi di stritolarmi. Non respiro.- sussurra Pakistan, ricambiando comunque l’abbraccio.

Ridacchi, lasciandolo andare.

-Cicì! Amore della mamma!- grido poi, saltando in piedi e correndo dietro alla mia gallina, cercando di abbracciarla.

-Dove vai bro?- sento chiedere a mio fratello.

-Niente Nì, vado a vedere se ha fatto un incidente con la macchina e ha sbattuto la testa.-

Lascio stare la gallina per correre ad abbracciare mio fratello. –Ma no, fratellone, sto benissimo!-

Vedo quindi Liam intendo a scendere le scale e messaggiare.

-Liam! Guarda cosa ti ho comprato!- grido, facendolo saltare e quasi cadere dalle scale.

Gli porgo un giocattolo di Toy Story mentre lui mi guarda interrogativo.

-Ronny, stai bene tesoro?- mi chiede, poggiandomi la mano sulla fronte e cercando di vedere se ho la febbre.

Ridacchio. –Certo, sciocchino.- e lo abbraccio.

-Harry!- grido, facendo saltare il riccio, appena lo vedo uscire dalla cucina.-Quelle scarpe ti stanno un amore, pasticcino.-

Il riccio mi sorride. –No, te sei un amore, tesoro, e ora vieni a dare un abbraccio allo Zio Harry!- grida, con un tono che mette in discussione la sua eterosessualità.

-Ah, Niall, ti ho preso questo.- aggiungo, lasciando Harry ed estraendo un muffin al cioccolato dalla mia borsa e porgendolo al biondo.

-Ne ho preso uno anche a te, Gigi.- sorrido, porgendo anche a lui il muffin.

Gigi annusa il dolcetto. –Non è che è avvelenato?- mi chiede, con fare accusatorio.

Ridacchio. –Ma no, che ti salta in mente, birbantello!-

-Oibò, qualcuno ha suonato alla porta!- esclamo, mentre mio fratello va ad aprire.

-Dov’è Lou?- chiede Harry a Niall.

-Credo che sia al telefono con Eleanor.- ridacchia Liam, scuotendo la testa.

E proprio in quel momento Louis entra in salotto.

-Louis, caro, come sta la tua fidanzata?- sorrido sornione, nella direzione del ragazzo.

-Prego?- chiede lui, aggrottando le sopracciglia.

-Beh, la tua ragazza, Elean..-

Non finisco di parlare che mio fratello i chiama.

-Ronny, la signora Cest ti cerca.-

Annuisco, alzandomi dal divano e dandomi una sistemata.

-Chi è la signora Cest?- chiede Niall a mio fratello.

-La nostra vicina rompipalle.- risponde Ed, abbassando il tono di voce.

-Edward, ti sembra modo di parlare? Stiamo parlando di un’anziana! Porta rispetto.-

Mio fratello aggrotta le sopracciglia. –Ma se hai sempre detto che avresti voluto rinchiuderla in un baule insieme a Peloso e un branco di meduse per poi buttarla in mare!- grida.

-Mi avrai scambiata per qualchedun’altro.- rispondo.

Mi avvio verso la porta e sento un leggero ‘Ma qualcuno di voi le ha comprato qualche droga?’ ma non ci faccio caso.

-Signora Cess, qual buon vento?- chiedo sorniona.

-Cest.- mi corregge lei, scorbutica.

-Prego, si accomodi.- dico, mettendomi di lato e lasciandola passare.

-Beh, si da il caso che io abbia trovato questo con la testa conficcata nella mia fioriera.- dice, entrando in salotto ed estraendo Peloso dalla sua borsa.

Comincio a tossire.

Come minchia ha fatto a capire che è mio?

-Cosa le fa pensare che sia mio?- chiedo, guardandola in segno di sfida.

-Questo.- dice, mostrandomi il collare di Peloso.

Mio fratello diventa viola e comincia a scusarsi con la signora mentre io cerco di capire come minchia abbia fatto.

Afferro il collare di Peloso e me lo rigiro tra le mani, osservandolo bene.

Non nulla di strano, insomma! E’ un semplice collare rosso con una medaglietta col oro e..

FERMI TUTTI.

Una medaglietta color oro.

La giro, leggendo le incisioni e capendo troppo tardi che mi sono incastrata da sola.

‘Se per qualche strana ragione questo gatto di merda fosse scappato e lo avreste ritrovato, per favore, dategli fuoco ma non riportatemelo!’

Gli avevo fatto fare quell’incisione quando avevo 15 anni e me ne ero completamente dimenticata.

A che razza di idiota sono?

 -Vada a farsi fottere, signora Cess!- grido, spingendo la donna fuori la porta.

‘Sta cess.

-Hei, pasticcino, stai bene?- mi chiede qualcuno, ma non saprei dire chi, data l’incazzatura.

-Andate tutti a fanculo, porca puttana troia!- grido, alzandomi e correndo in camera mia.

***

Entro in bagno, buttando un occhio al corridoio e vedendo se c’è qualcuno.

Sono lontana da occhi indiscreti.

Scivolo contro la porta per poi sedermi per terra ed estrarre il cellulare dalla tasca.

-Pronto? E’ la pelletteria di London Street? Salve, volevo chiederle quando potrei portarle il mio gatto. Si, il mio gatto. Come per far cosa? Per farci una pelliccia. Come non è possibile? Che significa che non fate pellicce con i gatti? Che razza di pelletteria di merda siete? Signora?! Non si azzardi a dire che sono pazza! Signora? Signora!-

Mi ha staccato il telefono in faccia, sta stronza.

Sbuffo, mi alzo e, ancora al buio, arranco fino al lavabo. Mi sciacquo la faccia, quindi mi giro, inciampo in qualcosa e finisco nella vasca da bagno.

Mi alzo, dolorante.

Devo avere qualcosa di rotto.

Apro la porta del bagno e vado a sbattere contro qualcuno.

Qualcuno con un buon profumo.

Louis.

Arrossisco come una cogliona mentre Lou mi chiede scusa.

-Ronny, posso essere sincero?- mi chiede.

Si Lou, so che sei innamorato perso di me.

-Certo.- rispondo solo.

-Mi è davvero piaciuto quello che hai fatto per Zayn, piccolina, sono fiero di te.- dice, e mi abbraccia.

Sento le ovaie che mi staccano tre costole e le usano per giocarci a limbo mentre il pancreas si fa una ballata di macarena con lo stomaco.

Una banda di farfalle con la faccia da Peloso si liberano nel mio stomaco lanciando piccole palline bianche e gridando ‘LA NEVAAAAA, CIE’ LA NEVAAAAAA’, il mio intestino intona una canzone di Gigi mentre una mandria di unicorni (si può dire ‘una mandria di unicorni’? Boh.) lo accompagna con una musica soft e un banda di orsetti gommosi travestiti da angeli canticchiano un ‘alleluja’.

-Non era niente di speciale.- dico, cercando di fare la modesta.

-La bellezza sta nelle piccole cose.- risponde lui, senza lasciarmi.

Inalo il suo profumo.

Si è fatto un bagno nella boccetta?

-Ehi Lou, senti, potresti accompagnarmi in ospedale? Credo d’avere qualcosa di rotto.- dico, cercando di evitare che gli occhi mi vengano fuori dalle orbitre e mi prendano la forma di due cuoricini.

-Cosa? Ospedale? Mi dispiace, non posso, devo uscire con Eleanor.-

Oh, vaffaculo.

***

-Jaguard?- richiamo l’attenzione del Pakistano.

-Cosa?-

-Per quanto dovremmo tenere ancora queste bende?- chiede, fissando la mia caviglia ingessata.

Pakistan fissa la sua. –Per due settimane circa.-

Mugugno di dolore, affondando il viso nei cuscini del divano su cui sono sdraiata.

-Credo di essermi rotta anche una tetta.- sussurro, con ancora il volto tra i cuscini.

-Beh, puoi sempre sostituirla con una pallina da tennis, no?-

Vaffanculo pure tu, Jaguard.

_________________________________________________________-

Ronny: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378995715664667&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Ronny pt 2: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378995745664664&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
PELOSO: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996675664571&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Cicì: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996358997936&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Il maiale di Ronny: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996102331295&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Il maiale di Ronny pt 2:  https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996305664608&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
La mucca con la gobba: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996228997949&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Scusate per la grafica di merda, ma ho fatto le foto dallo schermo del mio computer e, inoltre, le ho prese da un cartone animato lol (Per chi volesse, sto parlando di 'Ed, Edd 'n Eddy: il grande film' e potete trovarlo su youtube )
Bene, me ne vado lol
Love u all
Holly xx

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Capitolo 8
*** Zayn, peli di zoccola e confessioni. ***


CHIEDO UMILMENTE PERDONO ALLA MERAVIGLIA CHE DA TRE SECOLI A QUESTA PARTE STA ASPETTANDO DI VEDERE LA SUA IDEA SVILUPPATA.

SCUSAMI DAVVERO, BELLEZZA, MA 'STA COGLIONA DI RACHELE AVEVA ANCORA LA CAVIGLIA FUORI USO E NON POTEVO FARLA GIOCARE SUBITO A PALLONE.

GIURO SU TUTTE LE MERENDINE E LE SCHIFEZZE CHE HO IN CASA CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO MI CONCENTRERO' AL MASSIMO E SVILUPPERO' LA TUA IDEA ( CHE MI PIACE UN BOTTO E NON VEDO L'ORA D'INSERIRE LHKUGY)

________________________________________________________

-Quando potrò togliere questa merda?!- chiedo, per la quindicesima volta in due minuti.

Pakistan sbuffa. –Un altro fottuto giorno, Rachele!-

Sbuffo.

Che vita di merda.

Cerco, invada, d’alzarmi dal divano, portando le braccia in avanti e la gamba buona su, scapezzando allegramente di lato.

-Vaffanculo.- sbraito, mentre Pakistan ride.

Mi rialzo a tentoni, perdendo spesso l’equilibri e bestemmiando tutti i Santi.

-Vi prego, facciamo qualcosa!- grido, sprofondando di nuovo nei cuscini del divano.

-Abbiamo sempre una partita a ‘Bave chi’ in sospeso, ricordi?- dice Niall, sbucando da dietro al divano e facendomi perdere 15 anni di vita.

Che minchia è ‘Beva chi’?

Niall mi guarda, cercando di trattenere le risate.

Che minchia mi ridi, puttanella?

-Ronny, il gioco che dovevamo fare prima che ti cadesse lo sportellino in testa, ricordi?-

Si sente ancora il rimbombo del mio cervello.

Sicuro fosse il tuo?

Vaffanculo, Gigi.

-Giochiamo!- grido, alzandomi in piedi e dirigendomi in cucina.

Faccio fatica a non sfracellarmi al suolo per colpa delle stampelle e, una volta arrivata sana e salva, afferro la bottiglia di coca dal frigo e i bicchierini da alcolici dalla dispensa, quindi mi accorgo di una cosa terrificante.

Peloso è sparito.

Sta tramando contro di me, il puttano, lo so.

Dopo aver controllato ogni fottuto angolo della cucina, decido di tornare dai ragazzi in salotto.

L’avessi mai fatto.

Mentre sto per mettere un piede fuori dalla cucina, vedo qualcosa di grigio corrermi incontro.

Mi guardo intorno, allarmata, quindi afferro un libro, uno di quei manuali da cucina di 300 kg che non servono a un cazzo perché nessuno li usa, e mi preparo alla guerra.

Fatti sotto, gatto di merda.

Strabuzzo gli occhi, notando troppo tardi che Peloso ha una stampella in bocca.

La mia stampella.

Tempo un secondo e sono collassante sul pavimento della cucina, con il manuale di cucina sullo stomaco .

-Hey Ronny, Peloso ti ha portato la stamp.. Oddio!-

Si Ed, oddio.

-Oddio ‘sta minchia, Edward!- grido, cercando di alzarmi.

-No, no, no! Non muoverti! Prendo una bustina per metterci il ghiaccio.- risponde, cercando di calmarsi.

Ma che ho fatto di male?

***

Che poi, ancora devo capire perché abbiamo preso questo stupido gatto.

Adesso per colpa sua ho un bernoccolo enorme.

E’ un gatto malvagio.

Leggenda narra che,alle riprese dell’Esorcista,il regista è in sala con un gatto,gatto che sparisce nella fatidica scena dell’esorcizzazione nella stanza da letto.

Adesso,sarà che me lo sono inventata a momento, ma ci gioco un biscotto che quel gatto era Peloso.

-Come stai, sorellina?- Ed mi abbraccia e io gli rifilo una gomitata nello stomaco.

-Come minchia vuoi che stia,Ed?  Ho un bernoccolo grosso come la bocca del cantante dei Fun.-Sbotto, massaggiandomi la testa mentre Harry ridacchia.

Minchia mi ridi?

Che poi,chissà se ha le orecchie sotto quei ricci.

Sembra di no.

-Allora, lo facciamo sto gioco?- Louis sembra scocciato, mentre traffica nervosamente col cellulare, forse intento a scrivere qualcosa, sbuffando ripetutamente.

E’ così arrapante, per tutti i Gigi e le sue canzoni di merda.

Prendo la bottiglia di coca cola e qualche bicchiere,come ordinatomi da Paky-Boy.

Ci sediamo tutti in cerchio in soggiorno e a cominciare è mio fratello che, effettivamente, conosce il gioco meglio di me.

-Beva chi ama i gatti- Sentenzia, ricevendo un occhiataccia da parte mia e un miagolio di Peloso.

Sono l’unica, L’UNICA, a non bere.

-Beva chi  ha fatto a botte- Continua Liam mentre, con mia sorpresa, gli unici a bere siamo io, Harry e Zayn.

-Adesso c’è la domanda- Mi avverte Louis, mentre io gli rivolgo uno sguardo interrogativo.

Ma che razza di gioco di merda è?

-Bene, dove e con chi avete fatto a botte?- Chiede Niall.

-Io ho rifilato un pugno sul naso al mio ex che stava limonando nel giardino della mia scuola con una puttanella taglia 38- Sbotto, al ricordo di quel verme. Bam, naso rotto babe.

Harry mi fa l’occhiolino e Niall ridacchia.

Zayn dice di aver fatto a botte dietro le quinte con un tizio che ci provava con la sua ex, e Harry in un parco, mentre un tizio cercava di toccare una bambina.

Ho fatto a botte con peloso una volta ma… ma ha vinto lui.

-Beva chi è vergine!-Urla Harry, e in un secondo, ho 5 paia d’occhi su di me.

Minchia guardano?

Scocciata,mi giro,cercando qualcosa di tanto interessante alle mie spalle da suscitare la loro attenzione.

Beva chi è vergine.

Mi giro e focalizzo Peloso.

Ma vuoi vedere che..

-Ehm ragazzi- tossisco -..come dire..Peloso è vergine,sempre che i gatti possano essere vergini, ma non credo che possa bere la coca cola… insomma, ci manca solo che si mette a miagolare per il mal di pancia e lo devo portare pure dal veterinario. Già è una rottura di palle così, figuriamoci col mal di pancia.-

Niall scoppia a ridere e mio fratello ridacchia appena mentre il resto dei ragazzi mi sorride e basta.

-Ehm, Ronny, credo vogliano sapere se TU sei vergine.- Mi fa notare mio fratello, anche se con una punta di amarezza. Sento le guance in fiamme.

-No, non lo sono.- Harry spalanca la bocca, come il resto dei ragazzi.

-Non ho la lebbra, razza di imbecilli, ce l’ho anche io la patata.- sbotto, mentre Zayn si lascia cadere all’indietro, ridendo a crepapelle, accompagnato da Niall.

-Non avevamo dubbi.- sussurra Liam, cercando di trattenere le risate.

-Beva chi è impegnato- Dico, vedendo che solo Louis allunga la mano per prendere il bicchiere.

Lo fermo, poggiando la mano sulla sua e rivolgendosi un affettuoso sorriso.

-Louis, caro, devi fare prima la proposta alla ragazza,per poterla definire ‘la tua ragazza’, anche se so per certo che accetterà- Niall scoppia a ridere come se avessi detto che le canzoni di Gigi sono sensate.

-Louis è fidanzato da quasi tre anni ,Ronny,credo me lo abbia già confermato, almeno a se stesso.-

Il  mondo mi cade addosso.

Ascolto i ragazzi mentre continuano a giocare.

Fidanzato.

FI-DAN-ZA-TO.

Con Eleanor.

Che nome di merda,Gesù.

Mi sembra il nome di un criceto, e io odio i criceti quasi quanto odio Peloso.

Sta di fatto che Eleanor continua a starmi sulle palle.

Mi alzo, dirigendomi verso il bagno.

Mi appoggio al lavandino, poi apro l’acqua e mi sciacquo la faccia.

Lancio una veloce occhiata allo specchio, prima di fare un salto di 15 metri.

Mi riavvicino allo specchio, guardando allibita il mio riflesso.

Lì, sulla spalla destra, c’è un gatto.

Un gatto col volto di Gigi.

Fisso il gatto e lui fissa me.

Ci fissiamo intensamente, poi mi avvicino.

Alzo la mano sinistra e colpisco il gatto con tutta la forza che ho, vedendolo spiaccicarsi contro le piastrelle verde chiaro del mio bagno.

Mi risciacquo la faccia, ancora scioccata.

Ma che minchia mi succede.

Afferro l’asciugamano e mi asciugo il viso.

-Secondo me non ti accorgi di una cosa importante.-

Grido, prendendo l’asciugamano a mo’ di frusta, per poi colpire il punto a caso dietro le mie spalle.

-Aia, cazzo.-

Sto impazzendo.

Non è possibile.

E’ uno scherzo.

Qualcuno mi prende per il culo.

Gigi è seduto sul mio gabinetto e si sta massaggiando la testa.

-Minchia Gigi, ma ti mimetizzi!- Mi lascio scappare, riferendomi all’enorme somiglianza tra Gigi e il gabinetto.

Gigi guarda una rivista con su in copertina Leonardo Di Caprio e ammicca nella mia direzione.

No ceh, crede lo stia paragonando a Di Caprio?

-Si, me lo dicono in tanti che somiglio al caro vecchi Di Caprio.

Dio ti prego, dimmi che scherza.

-Gigi, se chiudo un occhio,chiudo anche l’altro, mi metto di spalle e mi ficco con la testa nel cesso, credimi, sembri proprio il fratello gemello di Di Caprio.- Ironizzo, guardandolo.

-Grazie tesoro- E mi fa l’occhiolino

Più che occhiolino sembrava un tic ma non so sia peggio questo o il fatto che crede che il mio fosse un complimento.

-Tornando a noi, di cosa non mi accorgo?-

-Uhm, di una cosa importante, molto importante.-

Sbuffo.

Che crede, che ho tutta la vita per rispondere ai suoi indovinelli? Okay che non ho un cazzo da fare dalla mattina alla sera ma, fanculo, non voglio passare il resto dei miei giorni con Gigi.

Senti Gigi, non rompermi la minchia.

Sbuffo, mentre Gigi scuote la testa.

Fanculo.

Torno in salotto e vedo Louis allarmato.

Non preoccuparti tesoro bello, sono tornata.

Magari pensava che la tazza t’avesse risucchiato.

Ma vaffanculo, Gigi!

-E adesso come diavolo faccio?!- grida, mentre Harry affonda la testa nei cuscini, come solo una donnina depressa farebbe.

Ma quanto cazzo sono belle le sue gambe?

Più delle tue sicuramente.

Oggi sei particolarmente divertente, Gigi, stai cercando il modo di farti legare con le palle al lampadario?

-Gli è venuto il ciclo per la seconda volta in un mese?- chiedo a Liam, indicando Hazza con le testa.

-Perché, cosa c’è di male nel ciclo che viene due volte in mese?- chiede Liam, interessato.

Mi porto una mano alla bocca, indignata.

Come ha osato, questo plebeo?

- Il ciclo due volte in un mese è una punizione a cui nessuna donna dovrebbe essere sottoposta, nessuna. E’ come quando trovi un paio di scarpe bellissime e vedi che ci sono tutti i numeri meno che il tuo.-

Payne mi guarda. –Non capisco.-

Sbuffo. –E’ come se ti tagliassero le palle con un coltellino svizzero a forma di cucchiaio.- e Liam sviene.

Ma con chi convivo?

-Niall, ti prego!- GRIDA Lou, congiungendo le mani a mo’ di preghiera.

-Lou, non posso! Ho l’intervista in radio!- risponde il biondo, camminando avanti e indietro per la casa intento a vestirsi.

-Hazza?- Ritenta.

-Grrr.- risponde il riccio, affondando di nuovo la testa nei cuscini.

Si, ha sicuramente di nuovo il ciclo.

-Liam?- ritenta ancora.

-Mi dispiace amico, ho l’incontro con le fan, ricordi?-

-Merda.-

-Lou, che succede?- chiedo, cercando di capire perché è così depresso.

-Devo mandare qualcuno a prendere le mie sorelle a scuola ma io non posso!- grido, passandosi le mani nei capelli, mentre un sorriso pervertito si fa spazio sulla mia faccia.

-Ma Lou, tesoro, posso andarci tranquillamente io.- dico, poggiandogli una mano sul braccio.

Alza la testa, speranzoso. –Davvero?-

Annuisco. –Davvero.-

-Dio Ronny, grazie, mi hai proprio salvato, dovevo uscire con Eleanor.-

Ma vaffanculo, mondo cane.

Sbuffo. –Paky bello alzati, abbiamo delle sorelline da andare a prendere.-

-Ronny, ma il gesso?- chiede, indicando la sua caviglia ancora ingessata, al contrario della mia.

-Il gesso te lo ficco in culo se non ti alzi immediatamente.-

***

-Zayn, ma è sicuro questo coso?- chiedo, abbracciando forte Pakistan con la paura di scapezzare da questo schifo di monopattino.

Sapete di che sto parlando, no? Quei monopattini neri a due ruote che hanno tutte le persone sfondate di soldi. Avete presente?

-Si che è sicuro, lo diceva anche la mia ex ragazza.-

-E adesso dov’è?-

Pakistan non risponde e svolta a sinistra.

Oh porca puttana, vuoi vedere che è morta?

-In ospedale.- mi risponde dopo.

Faccio un salto assurdo. –Ferma questa merda!- grido poi, tirandogli i capelli.

E scapezziamo insieme sull’erba del prato che stavamo attraversando.

-Ma sei impazzita?!- grida, toccandosi il punto dove gli ho tirato i capelli.

Apro la mano che avevo chiuso a pugno, lasciando cadere un mucchietto di fili neri.

I capelli di Jaguard.

Cristo, credo di essermi rotta le tette.

-Ma sei comodo?!- grido dopo qualche secondo di silenzio, accorgendomi che non sono le mie tette ad essere rotte, è Jaguard che le sta schiacciando.

-Si, perché?-

Mo lo sputo in occhio.

-Ma che cazzo ti danno da mangiare in Pakista, Zayn!  Quanto cazzo pesi!-

E Jaguard ride, alzandosi e tendendomi la mano per fare lo stesso.

-Hai tutto il ciuffo in disordine.- scoppio a ridere, indicandolo.

-Se è per questo, credo che tu mi abbia anche strappato ¾ dei miei adorati capelli.-

Sbuffo. –Forza Zayn, non fare il melodrammatico! Un po’ di colla, qualche pelo di zoccola e tutto è come prima!- e Jaguard scoppia a ridere come un matto, sdraiandosi sull’erba e tenendosi la pancia.

Minchia se è bello.

-Zayn?- chiedo poi, cauta.

-Dimmi.-

-Perché la tua ex ragazza è in ospedale?-

-Perché deve partorire.-

Comincio a tossire e, cercando di non morire, mi giro verso Zayn.

-Ma che cazz..?! Jaguard!- grido, colpendolo.

-Che cazzo ho fatto ora?!- risponde, massaggiandosi la spalla.

-Il bambino è tuo e tu hai appena cercato di stuprarmi in un parco, davanti a milioni di bambini e..-

Non finisco a parlare che Jaguard mi tappa la bocca e scoppia a ridere, di nuovo.

-Non è mio il bambino, Ronny!- aggiunge, dopo poco.

-E di chi è?- chiedo, spostandogli la mano dalla mia bocca.

-Del tipo con cui mi ha tradito.-

Lo guardo, mortificata, prima di avvicinarmi e abbracciarlo. –Ah Jaguard, la gente non capisce proprio un cazzo. Ha la reincarnazione del sesso vicino e lo va a tradire con qualche sottospecie di uomo con la gobba e quattro peli di zoccola in testa.- Zayn scoppia a ridere, guardandomi appena.

-Come.. come l’hai presa?- chiedo, guardandolo, e non so neanche il perché di quella domanda.

-In nessun modo, semplicemente sono andato avanti.- lo guardo, non capendo.

Sospira, attirandomi a se. –Se arrivano gli uragani a sconvolgerti la vita, Ronny, impari a dimenticare il passato.-  quindi si alza, pulendosi i pantaloni e io faccio lo stesso.

-Zayn, io..-

-No, ascoltami bene, perché io..-

-Un topo!- grido, senza dargli il tempo di rispondere, saltandogli in spalla a mo’ di koala.

-Sali su quella merda e portami lontano da qui!-

Dopo cinque minuti di silenzio, Zayn decide di parlare. –Era uno scoiattolo quello, Ronny.-

Merda.

 

 

 

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BAM BAM BAM BAAAAAAAAAAAAAM!

La mamma è tornataaaaaaaaa.
Bene, alzasse la mano chi si aspettava questa svolta nella storia.
E sapete una cosa? SO BENISSIMO CHE NESSUNO SE L'ASPETTAVA, PLEBEE, PER QUESTO L'HO FATTO SUCCEDERE *risata maligna*
Bene, tornando a noi, mi dispiace per la piccola vena sentimentale, miolosa, tetra e quant'altro che ha preso la parte finale *sigh* MA una svolta nella storia ci voleva, altrimenti sarebbe stata una di quelle storielle scontate, e io non scrivo roba scontata ouo
No, mi sto gasando perchè la mia migliore amica dice che le piace e perchè DOMANI andrò a napoli dall'altra mia migliore amica per vedere this is us *fangirla*
Boh, nulla da dire.
Mi levo subito dai coglioni oggi, amatemi.
Love u all, my cupcakes.
Un abbraccio.
Holly xxx

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Capitolo 9
*** Problelms, Louis? ***


My space, yo!
Salve belle pampine OvO
Allora, sarò breve.
Per prima cosa, vorrei scusarmi per il ritardo ma, sapete, anche se la storia è un ammasso di stronzate, queste 'stronzate' non si scrivono da sole e se non sono di buon umore non riesco a scrivere QUINDI in una settimana devo sperare che almeno un fottuto giorno io sia tanto di buon umore da poter buttar giù qualcosa.
Quel giorno è stato ieri e tre giorni fa.
E sapete, mi dispice tanto che le recensioni siano diminuite perchè, credetemi, non sono in una bella situazione eppure mi faccio in quatto per aggiornare il più presto possibile.
Questa poi, al contrario di Monsters, è una storia che dovrebbe far ridere ed è quindi molto più complicata da scrivere.
Mi piacerebbe davvero tanto sapere che ne pensate.
Grazie mille a tutte voi che seguite la storia e recensite,
Grazie mille anche a chi legge solo.
Vi voglio bene, ragazze.
Los of love.
Holly xx
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-Tu credi che sia morta?-

-Ma che minchia dici!-

Mi giro e affondo la testa nel cuscino.

Stupidissima televisione accesa.

-Visto che si è mossa?-

-E se era una scarica di elettricità accumulata?-

-Una cosa?! Ma sei pazzo o cosa?!-

-Prendi un bastone.-

-Non prenderò un bastone, Harry. -

-Zayn, ti ho detto di prendere un fottuto bastone.-

-E io ti ho detto che non prenderò nessun fottutissimo bastone.-

Qualcuno sbuffa.

Che sogni di merda mi faccio, Cristo Santo.

 -Ronny?-

Qualcosa mi punzecchia il sedere.

-Ronny sei viva?-

-Harry lasciala dormire.-

Qualcosa mi punzecchia di nuovo il sedere.

Parole sussurrate e Zayn che ripete una preghiera in pakistano.

-Un morso solo, piccino, ci siamo capiti?-

Morso? Che morso?

-Ho pregato per le tue palle amico.-

Scatto giù dal divano, sbattendo contro il tavolino e bestemmiando tutti i santi perché quella merda di telecomando mi è caduto giusto sul naso.

Mi alzo, massaggiandomi il sedere.

-Avete tre secondi per spiegarmi cosa cazzo è successo!- grido, e vedo Peloso correre verso le scale, scapezzando tre o quattro volte.

Ma che ho fatto di male?

-Vai amico, pregherò per te.- sussurra Zayn,  battendo qualche pacca sulla spalla di Harry.

-Allora?- chiedo, scazzata.

-Beh Ronny io..- Harry si dondola compulsivamente sui talloni.

No, quest'attesa non porterà a nulla di buono.

-Io credevo fossi morta e..- lo fermo, abbassandomi all'altezza del tavolino del soggiorno e svitando una delle gambe in ferro.

-Che fai?- chiede Harry, cercando di rattenere le risate.

-Amico, io le palle no le ho. In un qualche modo devo pur fare.- rispondo semplicemente, infilando la gamba del tavolino nel pantalone della tuta.

Pakistan intanto ride, facendo avanti e indietro in cucina.

-Continua.- sentenzio poi.

-Ecco beh..io.. ti ho fattomordereilsederedaPelosopervedereseeriancorainvita.-

Aggrotto le sopracciglia.

Che minchia ha detto?

-Harry, che minchia hai detto?-

-Beh io...ecco insomma... ti ho fatto mordere il sedere da..da Peloso.-

La palpebra destra comincia a sbattermi velocemente mentre la sinistra mi trema.

Estraggo la gamba del tavolo dal pantalone a l'afferro saldamente.

-Cosa hai fatto, scusa? Credo di essermi distratta.-

-Ecco io..Ronny..-

-In fretta!- grido ancora, agitando la gamba.

L'urlo di una donna riempie le mura della casa.

Abbasso lentamente la gamba di ferro, mantenendo ancora la presa.

Mi avvicino cauta alla finestra osservando le case dei miei vicini.

È tutto così tranquillo.

Ma che minchia è successo?

-Ronny?- mi richiama Zayn.

-Ma hai sentito anche tu?- chiedo, mentre lui annuisce.

-Ehi, dov'è Harry? - aggiungo,  notando che il riccio è scomparso.

-Ronny?-

-Cosa?-

-Era Harry.-

-In che senso, scusa?-

-Nel senso che quell'urlo l'ha cacciato Harry.-

La gamba di ferro mi scivola dalle mani.

-Ma... ma era un urlo donna.- dico poi, mentre Zayn fa spallucce.

Mi lascio cadere sul divano, scattando subito dopo in piedi.

Zayn ridacchia. -Stai bene?- chiede poi.

Sbuffo, massaggiandomi la chiappa destra.

-Credo mi si sia rotto davvero questa volta.- sussurro, con voce strozzata.

-Cosa?-

-Il culo. Credo mi sia partito davvero questa volta.-

E Zaym scoppia a ridere come un posseduto

Ridi ridi, che dopo so cazzi.

Però, che risata meravigliosa.

***

 

 

-Ecco fatto.- sussurro, posando la piccola aspirapolvere rossa a cui mamma tiene tanto.

Abbiamo questa merda da una vita, da quando Ed ha portato a casa quel gatto inutile.

FLASHBACK

-Mamma, questa possiamo usarla per togliere i peli del gatto dal divano- sorride Ed, porgendo una piccola palettina rossa a mia madre.

-Bravo Ed.- risponde mia madre, accarezzando la testa a mio fratello.

-Dov'è ronny?- chiede poi ed, notando la mia assenza.

-Non lo so, penso sia da tuo pad..RACHELE, SMETTILA DI STROZZARE PELOSO!  È PICCOLO! -'

FINE FLASHBACK

Sbuffo.

Sono sempre andati tutti per quel gatto di merda, anche quando aveva appena 2 giorni e la dimensione di un barattolo di piselli.

FLASHBACK

-Ronny?- mio fratello mi chiama ma io non rispondo, troppo presa da quello che sto facendo.

-Ronny? Ronny?-

-Ho da fare, Eddy.-

-Si può sapere che stai fac...MAMMA, RONNY STA TRITANDO I CAPELLI DI PAPÀ CON L'ASPIRAPOLVERE PER I PELI DI PELOSO!-

FINE FLASHBACK

Aw, me le ricordo ancora le bestemmie di mio padre.

I suoi 'ma porca puttana, i miei meravigliosi capelli!'

Che poi, 'meravigliosi capelli'!

Sembravano 4 code di topo attaccate col biadesivo.

-Ho fatto proprio un ottimo lavoro. - mi dico, ritornando alla normalità.

Nella vecchia casa avevamo un divano bianco quindi i peli di Peloso a stento si notavano ma a casa di Ed abbiamo un divano nero e si vede tutto, cazzo.

Mi avvio in cucina, continuando ad elogiarmi, quando vedo Peloso schizzarmi di lato.

No.

Oh no.

No, no e no.

Grandissimo gatto di merda.

Non mi fotti.

-Peloso!- grido, correndo verso il divano.

-Peloso stai ferm..- le parole mi muoio in gola.

Peloso cambia direzione, come spaventato da una mia possibile reazione.

Il respiro mi si fa pesante.

Abbasso gli occhi sui miei piedi nudi e, più precisamente, sul mignolo del piede sinistro che ho appena sbattuto contro il tavolino del salotto.

Mio fratello entra in salotto ignaro della situazione e si lascia cadere sul divano, seguito a ruota da Zayn che entra mangiando una mela.

-Ehi Ronny, tutto bene? - chiede mio fratello, notando il mio silezio.

Zaym sembra leggermi nel pensiero e, nell'istante in cui scatto in avanti con l'intenzione di trucidare Peloso, lascia cadere la mela e mi afferra saldamente per la vita.

-lo ammazzo! Ne faccio hamburger di gatto! Lo trasformo in una fottuta salsiccia!- grido, scalciando, mentre anche mio fratello si alza e cerca di farmi calmare.

 

***

-Sona a casa!- grido, chiudendomi la porta alle spalle e poggiando il giubbotto sull’appendiabiti nero che è in salotto.

-Okay.- mi sento dire da Gigi.

Ma io voglio sapere come cazzo fa ad entrare e uscire da casa mia.

-Gigi che fai? Che stai mangiando? Perché non dividi mai nulla con me?!- grido, avviandomi verso la cucina.

-Sto mangiando una gamba del tavolo, vuoi assaggiare?!- mi risponde Gigi.

Minchia, dev’essere proprio di buon umore oggi.

Entro in cucina ecaccio un urlo esagerato.

-Che cazzo succede?!- grida, accasciandosi.

Lo travolgo letteralmente, buttandogli le braccia al collo e stritolandolo il più forte possibile.

-C’è una carcassa di mucca in decomposizione sullo sgabello della mia cucina, Zayn!- quasi grido, tremando, mentre Zayn mi accarezza la schiena nell’inutile tentativo di calmarmi.

-Ronny, tesoro, credo sia Gigi quello.-

-Gigi?- chiedo, girando appena la testa, poggiando la fronte contro la mascella di Zayn.

Minchia e come prude ‘sta barba.

-Hei Ronny.- mi saluta Gigi,singhiozzando,  continuando ad abbuffarsi di gelato.

Mi stacco da Zayn, anche se il suo braccio resta sulla mia schiena.

-Gigi, ma che morte hai fatto?!- grido, passando a mia volta un braccio sulla schiena di Zayn.

Ma che minchia sto facendo?

-La mia ragazza.- singhiozza Gigi –La mia ragazza mi ha lasciato.- e scoppia a piangere.

-Avevi la ragazza?- chiedo, aggrottando le sopracciglia.

-Certo che ce l’aveva. Si chiamava Laura e stavano insieme dal tempo della Seconda Guerra Mondiale.- dice Zayn, precedendo Gigi.

-Minchia Gigi, complimenti!- dico, sorridendo.

-Non è giusto!- grida Gigi, facendomi saltare.

-Senti, topo di merda, un’altra sparata come questa e ti appendo al lampadario con quei tre peli che ti restano.- sbraito, mentre Zayn ridacchia e aumenta la presa sul mio fianco.

-Ronny tu non capisci! Io ero davvero innamorato! Guarda qui.- mi passa un cellulare, facendomi segno di sbloccare lo schermo.

-Ma che minchia è?! L’anticristo della fotografia?!- grido, lanciando il cellulare i Gigi.

-Erano i miei anni migliori questi, Ronny! Guarda come eravamo belli insieme.-

Belli come il culo di Peloso.

Sbuffo. –Senti Gigi, io ti voglio reattivo, hai capito? Fai vedere al mondo intero quanto vali!- grido, e Gigi si alza in piedi, con la vaschetta di gelato tra le mani, inciampa in uno dei sgabelli e si rannicchia a terra, piangendo e singhiozzando.

Minchia, menomale che dovevi essere reattivo.

***

 

-Zayn?-

-Cosa?-

-E se il morso di Peloso mi trasforma in qualcosa di anormale?-

-Ronny smettila di toccarti il sedere. Non diventerai nulla, sei già abbastanza stupida di tuo.-

-Chiudi il becco, Jaguard.- rispondo, menando uno scappellotto a Zayn e continuando a guardarmi il sedere.

-E se avesse la rabbia?- chiedo poi.

-Il tuo sedere?-

Questo è scemo.

-Il gatto, Zayn!-

-Ma no, non credo! Andiamo conosci tuo fratello! Pensi che se..-

-E se avesse il colera?-

-Nessuno ha più il colera, Ronny, e poi tuo frat..-

-E la peste?-

-La peste non si trasmette con un morso, Ronny!-

Sbianco. –E se avesse…. la sindrome di Gigi?-

Pakistan aggrotta le sopracciglia. –La cosa?-

-Quella rara malattia che ti trasforma in un cesso ambulante o, peggio ancora, in Gigi D’Alessio.-

Pakistan si sbatte una mano sulla fronte e sussurra qualcosa come ‘ una matta’.

Davvero non hai capito che ha detto prima?

No Gigi, che ha detto prima?

Sei dannatamente inutile, Rachele Sheeran

Ue, e shallati.

***

-Dolore, che dolore.-

Sbuffo, tappandomi le orecchie. –Nello, senti, non me ne frega un cazzo se ti fa male la pancia, sto giocando ai videogiochi ora.-

Questa stupida testa bionda si sta lamentando da tre ore per un fottuto mal di pancia. Gli avevo pure detto di non mangiare il gelato alla fragola di Gigi ma lui, naturalmente, non mi ha dato ascolto, e adesso si tiene il dolore.

-Chi è che ha mal di pancia?- chiede Louis, e quasi grida.

Lancio in aria il joystick, girandomi di scatto.

-Niall ha male al pancino.- rispondo, cercando di sembrare carina e coccolosa.

Dio, sembri un pinguino spastico, Rachele!

E tu un fenicottero con un palo in culo ma mi sono mai lamentata?!

-E adesso come facciamo?!- grida Liam, tornando dalla cucina con cinque scatole di pillole e una siringa con un ago lungo quanto il mio braccio.

-Che devi fare con quella?- chiede Niall, con quel poco di voce che gli resta.

-Boo, mi si è conficcata una spada nel dito!- grida Harry dalla cucina.

Liam sbuffa, scuotendo la testa. – Lou, va da Harry, per favore, credo che gli sia di nuovo finita una spina nelle dita. Lui e quelle dannate coroncine di fiori!- e Lou annuisce, mentre Liam comincia a tirare via con l’ago della siringa del liquido da una piccola boccetta trasparente.

-Niall, abbassati i pantaloni.-

-Liam, amico, mi sa che stai facendo confusione, non sono io quello g..- Niall non finisce di parlare che Liam gli abbassa pantaloni e mutande e gli conficca l’ago nella chiappa destra.

-Non ti muovere Niall, okay? Stai qui, hai capito?- sussurra, facendo scendere lentamente la medicina.

-Liam, ma dove cazzo vado con un ago in culo, eh?-

Trattengo le risate, prendendo Jaguard e portandolo con me in cucina.

-Ehi Lou, come va?- chiedo, sorridendo, mentre Louis bestemmia contro il dito di Harry.

-Certo, Rachele, come sta Lou non come sto io, con una spada conficcata nel pollice.-

Aggrotto le sopracciglia. –Harry, è una spina, non è una spada.-

Harry mi fulmina con lo sguardo, prima di farmi il verso.

-Stai fermo Harry!- grida Louis, continuando a lottare contro il pollice del riccio.

-Non preoccuparti Boo, lo troviamo un sostituto.- lo rassicura Harry, accarezzandogli i capelli.

Mi giro di scatto, sorridendo sorniona nella direzione di Harry.

-Un sostituto per cosa, Harry?-

Louis sbuffa. –Con Niall malato, non so davvero chi mettere al posto suo nella partita di football.-

-Io!- grido, facendo saltare pakista. –Mi offro io.-

-Tu?- chiede Louis, aggrottando le sopracciglia.

-Certo, sono un mito a baseball.- dico, dandomi arie.

Zayn ride. – Football, Ronny. -

-E’ quello che ho detto.-



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Capitolo 10
*** Football. ***


VI PREGO DI LEGGERE ANCHE LO NOTE ALLA FINE.
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Devo trovare una soluzione perché, davvero, Gigi mi ha rotto le palle.

Già era inutile prima, mo sta minchiona della ragazza lo lascia pure e IO dovrei tenermi sto lamento nelle orecchie?

Che poi, che minchia di canzone d’amore è ‘Puoi mangiare il mio gelato al cioccolato, ammor mij, tanto per me si o mar.’ *Puoi mangiare il mio gelato al cioccolato, amore mio, tanto per me sei il mare.* Cioè, voglio dire, che minchia ha di romantico? Per non parlare di ‘Senz e te nu pozz sta pcchè tu m’appartiennnnn’ *senza di te non posso stare perché tu mi appartieni*

Sbuffo, passandomi una mano tra i capelli.

I capelli, una cosa che manca a Gigi.

Ecco, magari se non avesse quella testa lucida che sembra essere fatta con la stessa porcellana che usano per i cessi, magari qualche donna lo guarderebbe.

Devo procurargli una parrucca, assolutamente.

-Ehy Ronny, non dimenticare di portare Peloso a tagliare le unghie e il pelo.- mi avverte mio  fratello, afferrando le chiavi dell’auto e uscendo.

Mi si illuminano gli occhi mentre Peloso entra in cucina e si viene a sedere sul mio piede.

-Peloso, mio caro, capiti a fagiulo.- sorrido, con la stessa intensità con cui un maniaco sorride ad una donna prima di stuprarla.

Peloso alza di scatto la testa e cerca di scappare ma io sono più veloce e lo afferro per la coda.

-Stai qua, va bene?- gli dico, continuando a stringerlo vicino la sedia con lo spago da cucina.

Bene, a me un rasoio.

***

-Ma quanto sono brava, Peloso, quanto?- dico al mio gatto, passandogli il rasoio di Ed sulla schiena.

Mucchietti di peli grigi cadono sul mio pavimento.

-Dio, sei bellissimo!- grido, senza neanche guardarlo, lanciandolo sul pavimento della cucina.

Mi abbasso a prendere tutti i peli, per poi poggiarli sul tavolo e quindi mi giro per prendere la colla che ho lasciato sul bancone della cucina.

-Ma che minchia fai?! Un calendario?!- grido, notando Peloso  pancia in su sdraiato nella sua cuccia.

Con le bambe aperte.

Solo io posso avere un gatto puttana.

Mi siedo su uno sgabello e comincio a prendere i peli e farne mucchietti.

-E come minchia li tengo insieme mo?!- grido, rendendomi conto che non ho nulla per tenerli insieme che certo non posso usare solo la colla.

Faccio spallucce, alzandomi e prendendo la ciotola dei croccantini di Peloso, girandola e cominciando a cospargerla di colla.

Gigi, mi ringrazierai.

***

-Gigi! Guarda che ti ho fatt..- la ciotola cosparsa di peli mi cade di mano quando, entrando in salotto, noto Gigi con una cresta verde fosforescente in testa.

-Ma che minchia hai fatto?!- grido, cercando di trattenermi dal menarlo.

Gigi mi sorride. –Mi sono fatto trapiantare una cresta.- dice, passandosi una mano tra i capelli.

Sbuffo, bestemmiando sottovoce.

Mi impegno per essere buona e qual è il risultato? Quel minchione di Gigi si è fatto trapiantare una zoccola colorata in testa.

Che vita di merda.

Non sarò mai più buona, mai.

-Ma è una ciotola ricoperta di peli?- chiede Liamm, passandomi di fianco e indicando la ciotola.

Lancio l’affare nella direzione di Peloso per poi sedermi su uno sgabello e poggiando la testa tra le mani.

-Hai anche un paio di baffi?- chiede Niall, sedendosi al mio fianco e trattenendo una risata.

-Si, sono nel microonde insieme ad una frangetta.- sussurro, scivolando sul tavolo con le braccia.

-Hey Ronny, la partita è alle tre.- mi avverte Lou, accarezzandomi la testa, mentre io scatto a sedere come una molla.

***

-Guarda Gigi, non sono stata brava?- chiedo, lisciandomi la divisa.

Gigi si porta una mano sotto al mento. –Ronny, ma sei sicura che Lou abbia detto baseball?-

Faccio spallucce. –Baseball, forse golf.-

Gigi mi guarda interrogativo. –Come fai a confondere due sport che non centrano nulla tra di loro?-

-Ma che minchia ne so.- dico, continuando ad allenarmi con la mazza.

L’occhio destro mi cade sulla finestra.

Sorrido, cattiva, notando che Peloso vi è poggiato.

-Ronny, che f..- porto l’indice davanti alla bocca, facendo segno a Gigi di star zitto.

Mi avvicino cauta a Peloso che, tranquillo, sta bevendo da una ciotola.

Porto la mazza sopra la testa, prendendo bene la mira e, con un colpo secco, l’abbasso, cercando di colpire il cranio di Peloso.

NATURALMENTE lo manco, perché proprio in quell’istante Ed lo chiama e lui schizza via mentre io, da iota, colpisco la ciotola colma d’acqua che stava bevendo.

Lascio cadere la mazza, indietreggiando appena.

-Ma, per tutte le zoccole di Gigi D’Alessio, si può sapere che cazzo è successo?!- non faccio neanche in tempo a scostarmi la ciotola dalla testa che scivolo sull’acqua che prima conteneva.

Agito le braccia, aggrappandomi alla cresta di Gigi ma finendo comunque sul pavimento.

-Porca di quella zoccola.- sussurro, alzandomi.

Caccio un grido esagerato quando noto che, nella mano destra, stringo la cresta verde di Gigi.

Minchia, gli ho stracciato i capelli.

-Gigi, dove minchia sei?!- grido, guardandomi intorno.

Scoppio a ridere, notando che è incastrato con la testa tra lo spazio che c’è tra il frigorifero e il ripiano della cucina.

.-Aiuto…- sussurra Gigi, facendosi forza con le braccia per togliere la testa dall’incastro.

-Gigi aspetta, me la vedo io.- dico, osservandolo bene.

Mi avvicino cauta, pensando al modo giusto per aiutare Gigi.

-Gigi, stammi bene a sentire, ora io ti afferro le braccia e ti tiro all’indietro, va bene? Perfetto.-

-Cosa? Che cazzo dici Rach..- non do a Gigi il tempo di finire di parlare che gli afferro entrambe le braccia, tirandole all’indietro, quindi gli poggio il piede sinistro sul culo e, col destro, faccio tre saltelli per poi poggiarlo sul frigo e fare forza, tirando all’indietro.

Gigi viene via, facendo una capriola per aria e finendo con la testa nella lettiera di Peloso.

-Ma porca di quella zoccola inculata da un unicorno!- grido, massaggiandomi il culo, dopo che, per la seconda volta in 3 minuti, finisco sul pavimento della cucina.

Mi alzo, cercando di non scapezzare di nuovo, quindi mi dirigo in giardino, pronta a giocare la partita, portando con me sia la mazza da baseball che quella da golf perché non si può mai sapere ed è sempre utile portare una mazza con te.

Cioè, immaginate che un vostro amico stia cercando di mangiare il diciannovesimo hamburger ma, purtroppo, l’ultimo pezzo non entra. Che fate, lo buttate? No, certo che no! Prendete la mazza da baseball o quella da golf e la usate per far scendere l’ultimo pezzo di hamburger nella gola del vostro compagno.

Mi fermo di scatto, notando Peloso sdraiato sull’erba del giardino.

Sorrido, avvicinandomi lentamente, tenendo ben stretta la mazza da golf.

Mi posiziono di lato, portando la mazza all’altezza del collo e poi in avanti, colpendo Peloso.

-Palla uno buca 21!- grido, assumendo la solita posa che hanno i giocatori di golf dopo un tiro.

Un ‘ma porca la puttana’ risuona nell’aria, mentre io mi catapulto in camera mia per nascondermi.

Ma porca la puttana, ho di nuovo colpito Louis con Peloso.

***

-Ronny!- grida Zayn, bussando alla mia porta.

-Ronny, comincia la partita.- ritenta, continuando a bussare.

Mi osservo allo specchio per l’ultima volta, quindi scatto in piedi e, di scatto, apro la porta, sbattendola sulla fronte di Pakistan.

-Dio Zayn, scusami!- grido, cercando di toccargli il punto dove l’ho colpito.

-Non preoccuparti.- dice, facendomi un piccolo sorriso.

Lo abbraccio di slancio, continuando a chiedergli scusa.

-Uh, quindi glielo hai detto!- dice Payne, spuntando dal bagno.

-Detto cosa?- chiedo, staccandomi da Zayn.

-Uhm, che Louis ti cercava.- mi sorride il moro, mentre Liam lo guarda come a dire’ Ma che cazzo vai dicendo?’

Boh, questi ragazzi sono strani.

***

-Ronny, Ronny te stai in panchina, va bene?- dice Louis, facendomi sedere su una sedia mezza sgangherata.

Annuisco, notando la fasciatura che porta in testa.

Minchia, doveva pesare proprio parecchio Peloso.

La partita comincia e, con mio grande orrore, noto che non è né una partita di baseball né tantomeno una partita di golf, bensì una partita di football.

Dio, non è possibile.

Deve esserci un errore.

Chi minchia sa giocare a calcio?!

Oltre ai ragazzi, ci sono altri 4 sconosciuti che, per quanto io non capisca un cazzo di pallone, sembrano molto di deboli.

Mi agito sulla sedia, sperando che questa merda finisca in fretta.

-Non preoccuparti Ronny, non sarà la fine del mondo giocare.-

Salto dalla sedia, rischiando il suicidio.

Mi giro e noto, con mia grande sorpresa, che Harry è seduto al mio fianco intento a disegnare qualcosa su un album.

Minchia, questo mi fa paura.

-Mal che vada- comincia, disegnando un ometto striminzito sul foglio bianco –morirai comunque.- aggiunge, stracciando con un colpo secco il foglio nel preciso punto su cui si incontrano il collo e la testa dell’omino.

Mi abbasso leggermente a toccare il ferro della gamba della sedi.

-Se non è oggi è domani, Rachele.- aggiunge, disegnando un omino impiccato.

Sbuffo, continuando a strofinare il ferro freddo.

-Sempre accadrà. Accade a tutti. Basta che lo ricordi.-

Lo guardo male, spostando leggermente la seria.

-Tu lo ricordi, non è vero? Ricordi che devi morire, giusto?- continua, facendo in mille pezzi il disegno di due omini che si tengono per mano.

-Si, certo.- lo assecondo, allontanandomi ancora con la sedia.

-morirai tu, morirà lui, moriremo tutti.- continua, calcando con la matita sul foglio bianco.

Ma questo ha davvero il ciclo, porca zoccola.

Con la coda dell’occhio vedo Louis controllare l’orologio e correre dentro casa.

Zayn mi guarda e mi fa segno con la mano d’entrare.

Che minchia faccio ora?!

Mi alzo, inciampando nei miei stessi piedi.

-Ricordati che devi morire, Rachele!- mi grida Harry, mentre io avanzo verso Zayn.

-Si, adesso me lo scrivo!- sbuffo, dirigendomi verso il moro.

-Bene, Ronny, mancano 10 minuti alla partita tesoro, va bene? Non devi far altro che restare in angolino e non fare guai, va bene? Stiamo vincendo quindi non c’è pericolo.- mi sorride, tenendomi stretta per le spalle.

-Cos’è lei?- chiede un ragazzo alle mie spalle, pronunciando quel ‘lei’ quasi volesse dire ‘è una carcassa di cavallo in decomposizione, quella?’

Zayn sorride. –Lei è attaccante e rigorista, come Tommo.-

Il ragazzo mi squadra. –Beh, spero tanto per voi che non debba calciare nessun rigore.- e, detto questo, scoppia a ridere tornando verso la sua squadra.

-Non preoccuparti, non dovrai tirare nessun rigore.- mi rassicura Zayn, sbattendomi una mano sulla schiena.

Nove minuti dopo sono davanti alla porta sgangherata che hanno tirato su i ragazzi per giocare a calcio.

Sbuffo. –Porca troia.- sussurro, sistemando bene il pallone.

Zayn si avvicina, tirandomi a se per sussurrarmi qualcosa all’orecchio. –Senti Ronny, non preoccuparti okay? Devi solo concentrarti e tirare. Mal che vada sbagli e lanci l palla fuori.- mi sorride.

-O muori.- grida Harry, agitando la mano per attirare l’attenzione su di lui.

Minchia.

Arretro di qualche passo, focalizzando bene il portiere.

Bene Ronny, pensa che questa palla sia Peloso, okay? Dai un bel calcio in culo a questo gatto di merda.

Sorrido, congratulandomi con me stessa per l’ottimo incoraggiamento, quindi prendo una piccola rincorsa e porto il piede destro in avanti, intenzionata a colpire il pallone.

Tutto questo però non succede perché mi vola via la scarpa e mi prende giusto al centro della fronte, facendomi collassare sull’erba.

-Ma porca zoccola, manco indirettamente posso averla vinta su quel gatto di merda.- sussurro piano, massaggiandomi il sedere.

Zayn mi corre incontro, tendendomi la mano per alzarmi. –Va tutto bene, puoi riprovare.-

Sbuffo. –Va tutto bene e posso riprovare li mortacci tua e di sto cazzo di pallone.- sbuffo, scansandolo.

-Ma dove minchia è Louis?!- grido, più a me stessa che a Zayn.

-Con Eleanor.- sussurra Zayn, guardandomi in modo strano.

E qua mi incazzo davvero.

Io mi sto facendo in quattro per lui e questo è il risultato.

-Sai cosa, Louis Tomlinson?- sussurro, sistemando il pallone.

-Questo è un grande calcio in culo a te e a quella stronza della tua ragazza.- aggiungo, prendendo una piccola rincorsa e calciando il pallone con tutta la forza che ho in corpo.

E, miracolosamente, è goal.

Zayn corre ad abbracciarmi, mentre il portiere guarda meravigliato il pallone alle sue spalle.

Liam e Niall applaudono felici, e Harry mi mostre un ritratto di un omino impiccato con un pallone sotto il braccio.

Ma la festa dura poco perché mio fratello fa irruzione in giardino e, con gli occhi pieni di lacrime, mi guarda e mi dice –Peloso è fuggito di casa.-

 

 

 

 

 

 

MY SPACE, YO.
Bene, sarò brevissima.
Mi dispiace IMMENSAMENTE per la dimensione del capitolo ma in questi giorni sto avendo molto da fare e non trovo un fottuto minuto per aggiornare, tant'è che non ho aggiornato neanche Monster che, di per se, è molto più semplice da scrivere.
Bene, questo è letteralmente un capitolo di passaggio, anche per questo è così breve c: Vi consiglierei però di tenere sott'occhio la parte finale, anche perchè nel capitolo che seguirà ci sarà un gran colpo di scena.
*DAL PROSSIMO CAPITOLO*
-Mi hai mentito.-
-No, non è così, credimi, io..-
Sorrido, con l'amarezza in bocca. -Mi hai mentito. Tu sapevi tutto, non è così?- *FINE ANTEPRIMA*
Ma quanto sono cattiva, eh?
Ronny ritroverà Peloso? Con chi stava litigando? Cosa può essere successo? E Lou? Cosa doveva fare con Eleanor?
Beh, lo scoprirete nella prossima puntata.
Fino a prova contraria, dovrei impiegarci meno a scriverlo perchè già l'ho ben in mente in testa, quindi non dovrebbe esserci nulla di difficile.
PURTROPPO potrebbe non essere il solito capitolo divertente e moltre potrebbero non apprezzarlo MA storia mia, scelte mie, e non si tratta di cattiveria ma di presa di coscienza.
Nulla, grazie per tutto quello che fate per me e scusate ancora per il ritardo.
Vi amo tanto.
Alla prossima.
Holly xx

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Capitolo 11
*** Teasing. ***


Okay girls, sono viva lolz
No okay, sarò veloce, va bene?
Senza troppi giri di parole, vorrei scusarmi enormemente per il ritardo ma, tra i biglietti, la scuola, lo studio e robe varie, ho avuto davvero pochissimo tempo per scrivere e, come ho già spiegato, se non sono di buon umore, non mi riesce nulla.
Allora, partendo da questo capitolo, vorrei dirvi in primis che NON sarà divertente come gli altri e che, più che altro, è un capitolo di passaggio (anche se è molto lungo). E nulla, so che non sarà divertente, lo so benissimo, ma questo mi serviva per tirar le somme e, senza, non posso far continuare la storia.
Mi dispiace chhe abbiate dovuto aspettare così tanto per sta merda ma, comunque, questo è il capitolo.
Avete il permesso di essere cattive.
Holly xx


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Peloso.

Peloso fuori dai coglioni.

Peloso via dalle ovaie.

E io non ho dovuto fare nulla.

Che poi, che minchia significa che è fuggito di casa? Manco fosse un essere umano.

Sorrido sorniona, ripensando che ad ogni frase tetra di Harry, ho sempre mormorato 'specchio riflesso e Peloso finisce nel cesso'

Certo, le cose non sono andate proprio così, ma chissene, almeno me lo sono tolta dai coglioni.

-E la polizia ha detto che non può intervenire prima di 48 ore, questo vuol dire che...-

Non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dob -Dovete organizzarvi in squadre per cercarlo.- e, finito di parlare, Cicì entra in giardino, rotolando su se stessa perché incastrata nel cestino della spazzatura che teniamo in cucina.

-Stupida gallina.- sussurro, mentre Ed comincia a dividerci in squadre.

-Cicì, o la smetti di ruttare e agitarti o giuro su Dio che ti ficco in culo a Gigi.- e, magicamente, Cicì si calma.

-Ronns, tu starai con Za..-

-Sto io con Ronny.- risponde qualcuno alle mie spalle.

Io e Cicì ci giriamo per guardare e, entrambe, restiamo a bocca aperta quando vediamo Louis.

-Davvero? - chiedo, aggrottando le sopracciglia.

E Lou anniusce mentre io, felice, mi giro a guardare Zayn.

Il pakistano è impegnato a mandare messaggi, troppo incazzato per essere felice per me.

Faccio spallucce e, con Cicì sottobraccio, mi alzo e mi pulisco i pantaloni.

 

 

-Quindi, Ronny, come va la vita?- neanche rispondo all’inutile domanda di Louis, troppo impegnata a pensare a tutti i momenti passati con Peloso.

*Flashback.*

-Mamma, mamma!-

Mia madre si girò, lasciandomi a giocare con le bambole di pezza.

-Cosa c’è, Eddy?-

-Guarda cosa ho trovato!- esclamò fiero mio fratello.

-Ed, ma è un gattino?- chiese mia madre, indicando la piccola palla di pelo grigia mentre mio fratello, felice, annuiva.

-Era in uno scatolo vicino un cassonetto della spazzatura.- sussurrò, accarezzandolo appena.

Per poi –Possiamo tenerlo?- sussurrare, gli occhioni grandi e lucidi, quelli che usava per chiedere qualcosa alla mamma.

-Ed, noi..-

E lì mi alzai, faticando appena un po’, per correre verso mio fratello e poi, successivamente, in camera mia. Scelsi con cura tra i tanti passeggini che avevo, per poi afferrarne uno, liberarlo dalle bambole, e correndo al piano di sotto.

-Pellossso.- sussurrai, accentuando qualche letterra, allungando le manine piccole e paffute e sorridendo sorniona a mio fratello.

E mamma, intenerita, non fu capace di dire di no.

C’è da dire che però mi pentì subito della mia scelta visto che, neanche qualche minuto dopo, mentre ero intenta a scorrazzare Peloso per il giardino dentro il mio passeggino preferito, scivolai per la prima volta.

Quando avevo cominciato a camminare, mai e poi mai ero caduta ma quel giorno, per la prima volta, ero scivolata e caduta.

Sulla pipì di Peloso.

*Fine Flashback*

*Flashback*

-Ronny, vieni qui dalla mamma, ci sono gli omogeneizzati che a te piacciono tanto!-

Scattai come un fulmine in cucina, felice che la mamma fosse riuscita a trovare i miei omogeneizzati alla banana. Ultimamente infatti, stavano pensando di non produrli più e quelli delle altre marche mi faceva davvero ribrezzo.

-Arrivo mammina.- cantilenai.

-La mamma si lava un attimo le manine, va bene tesoro? Tu stai lì.- si raccomandò mia madre, accarezzandomi la testa.

Mi arrampicai con fatica su una delle sedie della cucina, notando con piacere che il mio ‘spuntino’ era già aperto sul ripiano della cucina.

-Pappa.- sussurrai felice, accarezzandomi la pancia.

-Ciao Peloso.- aggiunsi poi scocciata, vedendo il gatto di appena un anno farsi spazio in cucina.

Dall’incidente con la pipì, non c’era stata mezza volta in cui Peloso non mi avesse fatto cadere o mi avesse fatto un qualche dispetto.

-No..- sussurrai, spaventata, quando il gatto si avvicinò alla cucina e, con una serie di salti, arrivò sul piano dove mamma aveva lasciato la mia merenda.

-Mamma!- gridai, scendendo veloce dalla sedia, arrancando verso il piano della cucina.

Ma quando mamma arrivò, era troppo tardi: Peloso era incastrato con la testa nel contenitore di vetro ormai vuoto e io ero in lacrime, sdraiata sul pavimento, mormorando le prime cattive parole verso Peloso.

*Fine Flashback*

*Flashback*

Peloso aveva all’incirca cinque anni e io sette.

Eravamo in giardino a giocare.

-Vai Peloso, cavalca, cavalca!- gridai, incitando il mio gatto a correre veloce.

Sbuffai sonoramente quando, per l’ennesima volta, lasciò cadere il mio pupazzo preferito.

-Sei un pessimo cavallo, Peloso.- sussurrai cattiva, mentre l’auto di papà si faceva spazio nel vialetto.

Da stupida bambina, lascia Peloso in giardino con Capitan Macchia Pelosa Primo per correre tra le braccia del mio papà.

Quando, al ritorno, il mio pupazzo preferito era per metà nella lettiera di Peloso e per metà nel giardino dei vicini, capì che quel gatto mi odiava.

*Fine Flashback*

-Ronny, ti va un gelato?- mi chiede Louis, riportandomi al presente.

-Voglio il mio gatto.- sussurrai, fermandomi e sedendo sul bordo del marciapiede.

-Oh Ronny, io..-

-Quando avevo dieci anni, passammo il mio compleanno in ospedale perché Peloso si era incastrato in un vaso.-

-Oh, io..-

-Quando avevo quattordici anni, di domenica, avevo un appuntamento con un ragazzo, ma dovetti dargli buca perché avevo il ciclo e Peloso mi aveva distrutto tutti gli assorbenti.-

-Ronny..-

-Quando avevo quindici anni, morse la mano di Jonh McHold, il mio primo ragazzo. E fu una fortuna, perché la settimana dopo venni a sapere che era gay e che mi voleva lasciare.-

-Ehm io..-

-Quando avevo sedici anni, fece pipì sulle scarpe di Peter Gray e, il giorno dopo, venni a sapere che aveva scommesso con i suoi amici che sarebbe riuscito a portarmi a letto.-

-Che cosa..-

-Quando avevo diciassette anni, Ed mancava già da cinque mesi, papà mi aveva detto che avrebbe divorziato con la mamma e io passai la notte in ospedale perché Peloso si era ficcato in uno dei miei stivali e non riusciva più ad uscirne. Passai la notte a ridere come una cogliona.-

-Uhm..-

-Era il mio compleanno, e Ed si era dimenticato di chiamarmi.-sussurrai, guardandolo per la prima volta da quando eravamo usciti.

-Ronny, guarda, lì c’è mi madre, quella è la sua macchina, adesso andiamo a casa e domani continuiamo le ricerche, va bene?- mi chiede, passandomi un braccio intorno alle spalle.

Sorrido appena e lui –C’è anche Eleanor, guarda!- grida.

E vaffanculo.

Mi avvicino cauta, mentre la madre di Louis usce dalla macchina e, felice, viene a salutarmi.

-Oh, tu devi essere Rachele, giusto?- mi chiede, stritolandomi in un abbraccio.

-Mamma, dov’è Eleanor?- chiede Louis, dubbioso.

Sbuffo.

-Oh, è sul sedile posteriore a dormire. E’ proprio una cucciola.- sorride sua madre, cercando qualcosa nella borsa.

Ma chi cazzo chiama la fidanzata di suo figlio ‘cucciola’ ?

-Viene a vedere, Ronny! E’ così carina.-

Come un calcio in culo, avrei voluto rispondere, mentre a calci in culo avrei voluto prendere Louis, con il viso schiacciato contro il finestrino dell’auto.

Mi avvicino lentamente e per poco non rischio un infato.

-Ma..ma è un cane?!- quasi grido, facendo girare Louis.

-Certo, che credevi?- mi chiede, ridacchiando.

Un cane.

E’ un cane.

Un fottutissimo cane.

E tutto mi torna.

I ‘Devo portare fuori Eleanor’ e le vocette stridule a telefono, quelle che usa Ed per parlare con Peloso.

Ma quello che non torna è il ‘Louis è fidanzato da circa tre anni’.

-Lou, io..-

-No Ronny, ascolta, so che può essere strano, ma io volevo dirti che, insomma..cioè, io sono gay, e so che Zayn è..-

Mi si ferma il cervello quando ‘So che Zayn..’ e qualche altra cosa esce dalla bocca di Louis.

-Aspetta, Zayn sapeva?- chiedo, gli occhi che cominciano a riempirsi di lacrime.

Louis smette di parlare. –Ronny, ma mi ascoltavi? Ho detto che Zayn..-

Ma neanche lo ascolto più, intenta a correre verso casa.

Zayn sapeva.

Era il mio migliore amico e sapeva tutto.

Mi ha ingannata, si è preso gioco di me.

E io, da povera cogliona, non ho fatto nulla per impedirglielo.

Il fatto è che io mi fidavo di lui, più di quanto mi fidassi degli altri ragazzi o di mio fratello.

-Aia, cazzo.- sussurro, guardando la bottiglia che mi ha appena colpito una caviglia.

-Ma cosa cazzo..?- scoppio a ridere quando vedo che il sedere di Peloso è conficcato in una di quelle bottiglie di vetro che si usano per il latte.

-Ma che minchia hai fatto?- continuo, ridendo, abbassandomi e afferrando la bottiglia con la mano destra e la schiena di Peloso con la mano sinistra.

-Ecco fatto.- dico, cercando di trattenere le risate, quando Peloso finalmente è libero.

E, per la prima volta in diciotto anni, il gatto mi salta addosso e si accoccola tra le mie braccia.

Forse, e dico forse, è per questo che scoppio a piangere.

 

 

 

-Tu sapevi!- grido, calciando la porta del salotto e catapultandomi ad afferrare Zayn per il colletto della camicia.

-Cosa?- chiede, non capendo, e vorrei davvero prenderlo a schiaffi.

-Sta minchia, Zayn!- grido, lasciandolo andare.

-Ho trovato Peloso.- dico, lanciando il gatto in braccio a mio fratello.

-E ho parlato con Louis.- aggiungo poi, con la voce che si abbassa appena, facendo un passo indietro e guardando tutti i ragazzi.

-Oh Rony, io..- fermo Harry prima che si possa scusare.

-No, avevi delle gambe troppo belle per essere un ragazzo, e quella specie di codino che ti facevi in testa doveva farmi capire.- sussurro, tenendo lo sguardo fisso su Zayn.

-E dovevo capire anche che tutti voi mi stavate prendendo in giro.- sussurro, guardandoli uno per uno.

-Tu per primo.- aggiungo poi, quasi impercettibile.

-Ronny, aspetta, noi..-

Mi giro a guardare mio fratello, scioccata. –Anche tu sapevi?- chiedo poi, con gli occhi che si riempiono di nuovo di lacrime.

E mio fratello mi guarda con la faccia più pietosa che io abbia mai visto.

-Voi sapevate, voi sapevate tutto.- sussurro, indietreggiando. –E questo non vi ha fermato dal prendermi in giro.- singhiozzo, guardandoli uno ad uno.

-Vi ho tenuti sotto il mio stesso tetto..- un singhiozzo, -ho condiviso tutto quello che avevo con voi..- due singhiozzi, -e mi sono fidata..- tre singhiozzi e qualcuno che suona alla porta.

-Ronny, lascia che ti spieghi..- e qui perdo il controllo, mi sfilo una scarpa e la lancio a Zayn.

-Spiegarmi Cosa?!- grido, prima di sfilarmi anche l’altra e lanciargliela contro.

-Ronny ehi, aspetta io..- Zayn si tuffa dietro la poltrona mentre qualcuno continua a bussare alla porta.

Sbuffo. –Fai l’uomo, Zayn!- grido, afferrando il telecomando e lanciandoglielo contro e prendendolo sulla mano destra.

-Esci e giuro su Dio che ti ficco un palo in culo!- aggiungo, cominciando a tirargli contro i cuscini del divano.

-Aia, cazzo.- grida Zayn, dolorante.

-E poi ti ficco un albero su per il culo. E un palo nel naso.- grido ancora, lanciando tutto ciò che mi trovo sotto mano.

-E sai cosa? Ti taglio i capezzoli e te li incollo in faccia spacciandoli per nei.- continuo.

-E poi taglio i capelli e li uso per farci una corda e impiccarti.-

-Anzi no- mi correggo, -ti ficco una mano in gola e arrivo fino al tuo stomaco quindi lo caccio fuori e lo uso per legarti al cesso.- grido, correndo in cucina a prendere il cestino con la frutta.

-Ronny..- tenta mio fratello, beccandosi un’arancia dritta nello stomaco.

-Ronny, posa immediatamente quel cest..- ignoro Liam, lanciandogli contro un kiwi.

-Ronny, senti..aia.- Niall si inginocchia, bestemmiandomi contro per la mela che gli ho appena lnciato.Faccio appena in tempo ad alzare la mano che Harry caccia un urlo acuto e, con le mani sui fianchi, mi guarda severo. –Rachele, osa toccarmi con uno solo di quei fottuti frutti e giuro sulla mia parrucchiera che ti incollo i piedi ad un paio di tacchi 100.-

Spalanco la bocca, meravigliata dalla cattiveria di Harry.

-Quanto cazzo si vede che sei donna.- sussurro, lasciandomi cadere sul divano.

E la mia pace viene interrotta dallo stesso figlio di puttana che, da circa tre ore, sta bussando alla porta.

-Ma si può sapere che cazzo vuoi o, almeno, chi straminchia sei?!- grido, spalancando la porta.

E quando –Ehi charrylips.- mi saluta allegro Michael Brotley, devo far a lotta con tutte le mie forze per non svenire.

 

 

 

-Miky!- grido poco dopo, riprendendomi dal trauma e saltando tra le braccia di quello che, all’incirca tre mesi fa, era il mio migliore amico.

-Ciao tesoro.- sussurra lui, stritolandomi forte.

-Ma possibile che io debba averti tra le scatole anche qui, Brotley?-

-Edward!- grido, incenerendo mio fratello con lo sguardo.

-Come va la vita?- chiedo poi, lasciando che Miky entri in casa.

-Beh, ora son qui, come vuoi che vada?-

Lo guardo interrogativa prima di scoppiare a ridere. –Tua mamma ti ha cacciato via a calci in culo?- e anche lui scoppia a ridere.

-Mi ha beccato a rollare.- ride, sicuramente ricordando la scena.

-Sei un’idiota, quando c’ero io non scopriva mai nulla.-

-Quando c’eri tu,- mi corregge, - credeva scopassimo e quindi neanche si avvicinava a camera mia.-

E scoppio a ridere, mentre mio fratello quasi si strozza con la saliva.

-A Natale non permise a nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a camera tua.- cercai di dire, tra le risate.

   GIGI’S POV (Ditemelo che questo non ve lo aspettavate OvO )

-A Natale non permise a nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a camera tua.- cercai di dire, tra le risate.

Ed cominciò a tossire ripetutamente mentre Liam, prontamente, gli batteva qualche colpo sulla schiena.

-Che succede qui?- chiede Louis, entrando finalmente in casa.

-Quello lì è arrivato dopo che Ronny ci ha lanciato la frutta contro.- sussurra Niall, ascoltando attentamente la conversazione.

-Loueh!- grida Harry, saltando tra le braccia del maggiore prima di baciarlo.

-Wow, andate così ragazzi!- grida Miky, agitando il pugno a mezz’aria.

-Ma chi è quello?- chiede poi, indicando Louis con un cenno della testa.

-La mia cotta fino a circa quindici minuti fa.- risponde Ronny, controllando l’ora sul cellulare.

-Mh, qui ci vuole una birra.- sussurra Miky, passando un braccio dietro le spalle di Ronny.

-Qui ce ne vuole più di una.- concorda Ronny, poggiando la testa sulle spalle del ragazzo e guardando intenerita Harry e Louis.

-Ronny, tu non hai l’età per bere.- le ricorda Ed, distruggendo quella ‘pace’ creatasi tra i due ragazzi.

-Lei, veramente, è Abigail Breez.- risponde Miky, scoppiando a ridere e porgendo una carta blu alla sorella.

-Ero ubriaca!- cerca di giustificarsi Ronny, scoppiando a ridere.

-Sono..documenti falsi?- chiede Liam, sprezzante.

-Din Din Din! Abbiamo un vincitore qui!- ridacchia Ronny, afferrando le scarpe che prima aveva lanciato contro Zayn.

-Resto fuori a dormire.- aggiunge dopo, infilando la giacca.

-E con quali soldi?- chiede Zayn, prepotente.

-Certo non con i tuoi.- risponde Ronny, prontamente, avvicinandosi al moro e gonfiando il petto.

-Sai che è pericoloso.-tenta Ed, avvicinandosi cauto alla sorella.

-E dove cazzo stava tutta questa preoccupazione nei miei confronti quando tutti mi prendevate per culo?- grida Ronny, prima di girare i tacchi e raggiungere la porta.

Michael, prontamente, le si piazza affianco, poggiandole un braccio dietro la schiena e sussurrando qualcosa come ‘Andiamo, tesoro’ seguito da un bacio sul collo.

-Cazzo.- sussurrano all’unisono Harry e Louis, lanciandosi sul divano.

-Cazzo sì- sussurra Niall, sedendosi a gambe incrociate sulla poltrona.

-E porca puttana.- si lascia scappare Ed, prendendo posto al fianco di Harry e Louis.

-Manteniamo la calma.- cerca di dire Payne, con due dita alle tempie.

-Si può sapere cosa diavolo le hai detto?!- grida all’improvviso Zayn, facendo saltare tutti.

-Cosa dovevo dirgli, Zayn? Stavo cercando di spiegarle che avevo capitolo che aveva una cotta per me ma, conoscendola, dovevi sapere che non mi avrebbe mai ascoltato.-

-Cazzo.- disse il moro, digrignando i denti.

-Zayn, non devi prendertela con Louis, semplicemente dovevi trovare il modo giusto per dire tutto a Ronny.- sussurrò Payne, posandogli una mano sulla spalla.

-E come si fa a riassumere ‘Sono innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista e ho deciso di aiutarti a conquistare Louis solo per vederti felice’?- chiede il moro, scettico.

-Questo poteva essere un modo.

-Porca puttana.- ringhia Zayn, la mascella contratta e il pugno a schiantarsi contro la parete bianca.

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CI TENGO A SPECIFICARE CHE NON C'E' NESSUNA  FORMA DI INSULTO NEI CONFRONTI DELLA FIGURA DI ELEANOR E CHE MI SERVIVA SOLO IL NOME PER FAR SCENA.
RISPETTO ASSOLUTAMENTE ELEANOR E MAI E POI MAI  MI PERMETTEREI DI INSULTARLA.
IL RIFERIMENTO AL 'CANE' NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE PRESO COME UN'OFFESA, IN QUANTO MI E' SERVITO SOLO ED UNICAMENTE
 PER FAR FILARE LA STORIA E INGANNARVI, SPINGENDOVI A CREDERE CHE, APPUNTO, LOUIS FOSSE FIDANZATO.

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Capitolo 12
*** Zayn, it's your problem now. ***


ZAN ZAN ZAN NZAAAAAAAN, CHI E' TORNATO?!
Eh si ragazze, sono viva e sono di nuovo qui, YAAAAAAAAY.
No okay, sarò velocissima, giuro.
Per colpta della scuola, non ho più avuto mod o di  aggiornare ma, ormai, sono arrivate le feste e potrò passare taaaaanto tempo a scrive, soooooo...okay, so che nessuno si aspettava un capitolo del genere (nemmeno io, crepo) eppure la mia mente malata lo ha appena partorito e, per vostra (s)fortuna , è piena di nuove idee divertenti OuO
E nulla, mi levo dalle palle.
Spero vi piaccia.
Un bacio.
Holly xx


***

Zayn Pov

-Quindi, tu che mi consigli di fare?- chiedo ad Ed, lasciandomi cadere sul divano.
-Amico, lasciamo qualche secondo! Mia sorella è Dio solo sa dove con un tipo che mi sta sulle palle e tu mi stai chiedendo come conquistarla. Questo è troppo per un fratello maggiore.- mi risponde, massaggiandosi le tempie.
-Voi? Avete qualche piano?- chiedo, guardando gli altri.
-Magari puoi portarla a cena fuori.- propone Niall, facendo spallucce.
Annuisco. -Certo, se prima non mi da un calcio nelle palle tanto forte da farmele spuntare al posto degli occhi.- rispondo, mentre il biondo scoppia a ridere.
 -Potresti portarla al parco così sarete in pubblico e non potrà menarti.- propone Harry, affondando il viso nel collo di Louis.
-Certo, ma potrebbe spacciarla per pubblica difesa. Vede troppi telefilm di CSI, potrebbe uccidermi e nascondere il mio cadavere senza che nessuno se ne accorgesse.-
Liam annuisce. -Potresti comprarle delle caramelle o...-
-Fermi tutti!- grida Gigi, e ci giriamo nella sua direzione.
-Ho un'idea strepitosa!- aggiunge poi, sbattendosi la mano sulla spalla e facendosi da solo dei complimenti.
-Beh?- dico, incitandolo a parlare.
-Potrei farle un concerto e dirgli che mi mandi tu.- quasi grida, fiero di se.
-Mi sbatto una mano sulla fronte. -Gigi, voglio che mi perdoni e mi ascolti.-
-Appunto.-
-Ma appunto un cazzo!- grido, alzandomi e cominciando a sbattere la testa contro il muro.
-Mi odierà per sempre.-sussurro, in preda alla depressione.
-Potresti provare a conquistarla, proprio come lei ha fatto con il mio LouLou.- propone Harry, e tutti ci giriamo nella sua direzione.
-Harry, è un'idea geniale!- grido, correndo ad abbracciarlo e staccandomi subito dopo, sentendo un forte dolore alla testa.
-Che cazzo è stato?- chiedo, massaggiandomi il punto dolente.
-Non toccare il mio Haroldello!- grida Louis, facendomi sorridere.
-Okay, come faccio a conquistarla se non so neanche quale sia il suo prototipo di ragazzo perfetto?- chiedo, e tutti tornano a pensare.
-Beh, era me che voleva, quindi dovresti basarti sul mio modo di essere.- mi dice Louis.
-Esatto! Loueh è: bello, intelligente, divertente, un figo assurdo e...-
-E gay.- sussurro, finendo la frase di Harry. -Per quanto ne so, può essere statop il suo lato gayo ad attirarla.-
-Ma io sono tutto gay, Zayn, non ho un solo lato.- mi corregge Louis e mi ritrovo ad annuire.
-E come cazzo facciamo?- chiedo, disperandomi.
-Beh, potresti dargli uno di quei biscotti della fortuna e metterci un bigliettino che dice 'Descrivi ad alta voce il tuo ragazzo ideale e la stella dei desideri provvederà ad accontentarti'.- propone Liam, e io annuisco.
-Ottima idea, Payno.-
-Come glielo diamo però?- chiede Niall, e tutti lo guardiamo.
-Cosa?!- scotta il biondo, sentendosi osservato. -Andiamo ragazzi! Volete lasciarglielo sul comodino? Come fate a sentire quello che dice? Ci vuole una strategia.-
-Può portarglielo Peloso.- scatta Gigi, riportando l'attenzione su di se.
-Peloso?- chiedo, non capendo.
-Certo, gli leghiamo un piatto sulla schiena e un microfono sotto la pancia.- aggiunge.
-Io dico che dovremmo provarci.- dice Ed, e gli altri annuiscono.
Sarà un piano di merda.


***


-Menomale che quel coglione è andato via.- sussurra Ed, riferendosi a Michael.
-Dov'è andato?- chiede Niall, curioso.
-A casa sua, credo.- risponde Ed, tranquillo.
-E dove abita?- insiste il biondo.
-Potete chiuedere il cesso, per favore?!- sbraito, cercando di far aderire lo scotch alla pancia di Peloso.
-No! Che diavolo fai, Zayn! Mettigli prima una maglietta, altrimenti gli strappi il pelo.- grida Ed, correndo a prendere una di quelle magliette per gatti che i negozi si ostinano a vendere.
-Gigi, che scotch di merda mi hai portato?!- grido, cercando di tener fermo il microfono.
-Non dire stupidaggini, Zenna, è uno scotch molto resistente! Figurati che lo usano anche per chiudere le bare e mummificare la gente.- risponde, tranquillo, legando il piatto sulla schiena del gatto.
-Per la Madonna!- grido, lasciando cadere il rotolo di scotch.
-Prova? Prova? Prova? EEEEEEH, LE DOMENICHE D'AGOSTO QUANTA NEVE CHE CADRAAAAAAAA'- grida Gigi, provando se il microfono funziona o meno, mentre tutti ci tappiamo le orecchie.
-Edward, corri, credo ci sia un alce in agonia in mezzo alla strada!- grida Ronny, dal piano di sopra. Senza dubbio ha sentito anche lei Gigi cantare.
Sbuffo, togliendo Peloso dalle braccia di Gigi e correndo al piano di sopra, fino alla porta di Rachele.
-Vai e fai il tuo dovere, gatto di merda, o ti getto in una vasca piena di squali.- sussurro, posando il biscotto sul piatto e calciando il sedere di Peloso.
-Sta già dicendo qualcosa?- chiedo, tornando al piano di sotto.
Gigi si aggiusta le cuffie e annuisce. -Si, sta bestemmiando contro Peloso.- sussurra.
Sorrido automaticamente, dandomi poi dello stupido.
Sei peggio di una quattordicenne alla sua prima cotta, Zayn Malik.
-Ecco, ecco!- grida Gigi, e tutti ci rizziamo le orecchie.
-Ha appena letto il messaggio.- dice. -Ed ora è scoppiata a ridere.-
Mi torturo le mani, osservando il quaderno e la penna sulle mie gambe.
-Ecco! Ha detto che deve essere balbuzziente.-
Aggrotto le sopracciglia. -Balbuzziente?- chiedo, non capendo.
-Non è che ha detto 'Da Betlemme?'.- chiede Niall, sedendosi meglio sul divano.
-Da Betlemme, davvero Horan?- ridacchia Liam, ricevendo uno sguardo di fuoco da parte del biondo.
-Si, probabilmente ha detto 'Un balbuzziente da Betlemme'.- concorda Gigi.
-Non è che ha detto 'divertente'?- chiedo, mentre Gigi scoppia a ridere.
-Non essere stupido, Zenna, scrivi.-
Annuisco, poco convinto.
-Ecco! Ora ha detto 'veggente'- ci avvisa Gigi.
-Veggente?- chiede Louis, non capendo.
-Gigi, non è che ha detto 'intelligente'?- chiedo, scrivendo 'veggente' sul quaderno.
-Non essere idiota, Zanna Blu, chi vuoi che voglia un ragazzo intelligente?- mi rimprovera Gigi, tenendo strette le cuffie.
Faccio spallucce, sistemandomi meglio sul divano e urtando per sbaglio la gamba di Gigi.
-Maniaco.- sussurra, sistemandosi le cuffie.
-Ue Gigi, ma chi cazzo ti conosce.- grido appena, tirando la gamba.
Gigi alza gli occhi al cielo. -No, Ronny ha detto 'maniaco'.-
-Chi diavolo vuoi che voglia un fidanzato maniaco, Gigi!- grida Ed, alzando gli occhi al cielo.
-Magari ha detto 'eccentrico'- dice Liam, facendo spallucce.
Niall annuisce. -Si, magari un eccentrico maniaco. Che ne so, magari fissato con la pulizia.-
-O, magari, ha detto 'romantico'.- rispondo, con fare ovvio.
-Mannò Zanna bianca, siamo nel 2014, chi vuoi che voglia un fidanzato romantico?- mi rimprovera Gigi.
-Ha detto 'burlesque', comunque.- aggiunge dopo, mentre Ed mi guarda interrogatiovo.
-Intendi dire...che sappia ballare il burlesque?- chiedo, davvero confuso.
-Ma le ballerine di burlesque sono solo donne.- afferma Harry.
-E tu come lo sai?!- grida Louis, colpendolo alla testa.
-Me lo hai detto tu, idiota.- sussurra il riccio, massaggiandosi la testa.
-Ragazzi, potete smetterla? E' una cosa grave, questa! Devo fingermi ballerina di burlesque, davvero?!- grido, portando le mani alla testa.
Rachele, mi farai impazzire.
-Ora ha detto 'puttano'.- ci informa Gigi, mentre Niall scoppia a ridere.
-Puttano è il maschile di 'puttana', Niall, non c'è niente da ridere.- afferma Liam, mentre alzo gli occhi al cielo.
-'Puttano' non esiste, Liam.- dico, e lo sento sbuffare.
-No, è probabile, mi ha chiamato così l'ultima volta che le ho rubato lo shampoo.- afferma Harry, facendo annuire Louis.
-Ehm ragazzi...- Gigi richiama la nostra attenzione e tutti ci giriamo a guardarlo. -Ha appena detto 'puzzolente'.-
-'Puzzolente'?- chiede Liam, ridacchiando.
Gigi annuisce. -E anche 'peloso'.-
-Ma nel senso...cioè, peloso peloso o peloso nel senso del gatto?- chiede Niall, tutto convinto.
-Sicuro che non ci siano interferenze, Gigi?- chiedo, e il pelato scuote la testa.
-Adesso ha detto a Peloso di ficcarsi il piatto in culo e levarsi dalle palle perchè deve farsi la doccia.-ci avvisa Gigi, togliendosi le cuffie.
-Quindi, ricapitolando..- dico, osservando il quaderno dove ho appuntato tutto. -Ronny vuole un ragazzo balbuzziente, originario di Betlemme, veggente, eccentri maniaco delle pulizie, ballerino di burlesque, puttano, puzzolente e peloso?- chiedo, più a me stesso che agli altri.
-Esattamente.- risponde Gigi, annuendo.
-Ma è assurdo!- grido, alzandomi in piedi.
-Beh, è di mia sorella che stiamo parlando..- riflette Ed, fissando il vuoto.
-Devi farlo Zayn. Se ci tieni, devi farlo.- mi rimprovera Liam, mentre rifletto.
-Uhm, com'è che fa un balbuzziente?- chiedo, e tutti saltano in piedi, mentre Liam afferra un pc e cerca la parola su qualche dizionario online.
-Ma Betlemme si trova in Palestina?- chiedo poi, lasciandomi cadere sul divano. Rachele Sheeran, sei la mia rovina.

***

Qualche minuto prima, nella camera di Ronny.... (Ronny Pov)
-Peloso, che minchia fai?!- grido, vedendo il mio gatto che per poco non cade.
-Cos'hai sulla schiena, razza di ratto sovrappeso.- sussurro, avvicinandomi al gatto.
-Un biscotto della fortuna? E ti aspetti che lo mangi?- scoppio a ridere, rigirandomi il biscotto tra le mani.
-Per quello che ne so, potresti averlo riempito d'arsenico.- sbuffo, buttando il biscotto nel cestino e prendendo solo il bigliettino.
'Descrivvi ad alta vocce il tuo ragazo iteale e la stela tei dessideri provedera ad acontentartti.'
-Ma chi ha scritto questa merda? Gigi a confronto potrebbe insegnare filosofia all'università.- borbotto, osservando il modo penoso in cui è scritto il bigliettino. -Magari lo ha scritto un Gigi cinese.- sussurro, riflettendo.
-Ragazzo ideale, eh? Mh, sicuramente divertente. Poi intelligente, romantico e, uhm...disposto a portarmi a Budapest!- grido, e Peloso salta, sbattendo contro la mia scrivania.
Resto in silenzio, osservando uno dei miei libri preferiti cadere sulla coda di Peloso.
-Amore mio!- grido, alzandomi dal letto e correndo a prendere tra le braccia il mio amato libro.
-Questo cattivone ti ha fatto qualcosa, mh? Non preoccuparti, dopo lo frustiamo.- sussurro al libro, con quelle voci coglione che si fanno parlando con gli animali.
-Mh, certo non ruffiano. Però, sarebbe bello se fosse talentuoso.- sospiro, sbattendomi poi una mano sulla fronte.
Che minchia sto dicendo.
-Mi mandi all'esasperazione, gatto di merda! Fuori dalla mia stanza, gatto di merda, prima che ti ficchi quel piatto in culo!- grido, colpendo Peloso proprio sul sedere.


***
Zayn Pov (N'altra volta, sì.)
-Quindi, un balbuzziente è una persona che....-
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. -Una persona che balbetta, ho capito! E' la trentesima volta che lo ripetiamo, Liam.-
-Tieni, Zanna Bianca, metti questo copricapo tipico palestinese.-
Aggrotto le sopracciglia, afferrando la stoffa che mi passa Gigi. -E' questo che fanno i palestinesi? Si mettono un centrino in testa e lo tengono fermo con un pò di scotch?- chiedo, mentre Gigi è intento a stringermi il 'copricapo'.  
-Ora sei perfetto, Zanna Blu, vai da Rachele e conquistala!- grida Gigi, spingendomi verso le scale.
-R-R-R-R-a-a-achel-l-l-l-e?- chiedo, bussando alla porta della sua camera.
-Zayn? Che Cristo ti viene?!- grida, aprendo la porta.
-N-N-N-N-Nulla, v-v-v-v-v-olevo s-s-s-s-solo r-r-r-r-raccontarti d-d-d-d-delle m-m-m-mie o-o-o-o-origini p-p-p-palestinesi.- sorrido, cercando di non bestemmiare.
-Come scusa?-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d-d-d-delle m-m-m-mie o-o-o-o-origini p-p-p-palestinesi.- ripeto.
-Come, scusa?-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d-d-d-delle m-m-m-mie o-o-o-o-origini p-p.-
-Ah? Zayn, non ti capisco!-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d.-
-Parla chiaro!-
-Volevo raccontarti delle mie cazzo di origini palestinesi, porca puttana!- grido, perdendo la pazienza.
-E dirlo prima?- chiede lei, retorica, aggrottando le sopracciglia.
Sbuffo, sedendomi sul suo letto.
-Fai come se fossi in camera tua eh.- dice sarcastica.
-Grazie.- rispondo serio e lei scoppia a ridere.
-Forza, dimmi delle tue origini.-
-Bene. Devi sapere che, motissimi anni fa, uno dei miei antenati aveva una grande piantagione di Mirra. Un bel giorno, sua moglie, lo trovò a pomiciare con le mammelle di una delle sue mucche e, infuriata, lo cacciò dal paese a calci in culo, letteralmente. No Ronny, non ridere, dico sul serio! Gli ha dato proprio un calcio in culo. E ha continuato fino ai confini del paese!- sbuffo, notando che Rachele non la smette di ridere.
Minchia se è bella.
-No okay, continua.- e, dopo 10 minuti buoni, si calma e posso continuare la mia storia.
-Quindi, il mio antenato, si allontanò dal paese con solo una scatolina di mirra tra le mani. Un bel giorno, arrivò a Betlemme e cercò riparo in una capanna. Un uomo baffuto lo fermò, chiedendogli cosa volesse e lui, gentilmente, lo mandò a fanculo, tirandogli la scatoletta in fronte e urlando a tutti di farlo passare perchè gli si stavano congelando anche le palle. Era il 24 dicembre ed era finito nella capanna di Gesù.- concludo, guardando Ronny.
-E' finita?- chiede, non capendo.
-Esattamente-
-E cosa c'entra questa storia con le tue origini palestinesi.-
-Un emerito cazzo.- sorrido, alzandomi dal letto e dirigendomi verso la porta.
Io l'avevo detto che era un piano di merda, ma non credevo che fosse così tanto di merda.

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Capitolo 13
*** 'Un emerito cazzo' ***


Okay, sarò davvero veloce.

Mi si è di nuovo rotto il computer e questa merda di capitolo l'ho scritto al cellulare. POI, visto che le cose non sono mai facili, ho dovuto mandare tutto il testo alla mia migliore amica su facebook perchè il computer di mio padre non legge il mio cazzo di telefono e non sapete quanto cristoddio mi sono esaurita in questi giorni. Comunque sia, mi dispiace per gli eventuali errori, ma non ho davvero avuto modo di correggerli, anche perchè ho fatto tutti di fretta e furia. Comunque, vorrei augurarvi Buon Natale (anche se in ritardo) e felice anno nuovo (anche se in anticipo). Ora mi levo dai coglioni e cerco di continuare Monsters.

Amatemi perchè, davvero, sto cercando di fare il possibile. 

Love you all. 

Holls.

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-Ottima storia Zayn, davvero.- mi rimprovera Gigi.

Sbuffo, scansansando l'ennesima cassa piena di pesce. -Perché diamine siamo qui?!- grido, evitando di scivolare a causa di tutta la dannata acqua che c'è per terra.

 -Perché sto cercando di salvare la tua vita amorosa.- sbuffa lui, tirandomi per un braccio e portandomi in un vicolo buio.

-Gigi, per l'amor del cielo, sono etero, non puoi stuprarmi!- grido, allontanandomi. Ma Gigi non mi risponde, troppo impegnato a piegarsi in avanti, poggiare le mani suoi fianchi, muovere il collo avanti e indietro e fare strani versi.

Che mi venga un colpo, sta imitando una gallina!

-Gigi? Che Dio ti fulmini, sei davvero tu?!- grida qualcuno, emergendo dal bui.

Assottiglio gli occhi, cervando di vedere cosa sta lucidando l'uomo che, lentamente, avanza verso Gigi.

Un occhio di vetro.

Sta lucidando un occhio di vetro.

-Emanuele, amico mio!- grida Gigi, correndo ad abbracciarlo.

L'uomo poggia una mano sul petto di Gigi, chiedendogli di aspettare. Quindi, e che Dio mi fulmini se quello che sto vedendo non è vero, alza la benda che prima gli copriva l'occhio destro e, con un colpo secco, infila la biglia di vetro. Gigi controlla l'orologio, come se quella fosse la cosa più e come se quell'uomo non avesse appena cacciato un rotolo di scotch dallo stivale, staccato un pezzo e poggiato sull'occhio destro, tanto per tenere ferma la biglia.

-Gigi!- grida di nuovo l'uomo, abbracciando finalmente Gigi. -Che ci fai qui, amico?- chiede poi.

-Mi serve un favore, amico.-

-Un'altra cresta in fibre di scotch?-

-No, ho bisogno di un barbagianni.-

Scuoto la testa, scioccato.

-Rosario!- grida Emanuele.

-Che minchia vuoi?!- risponde qualcuno.

Ma la gente, in questo vicolo, dove cazzo si nasconde?

-Vieni qui, c'è Gigi!-

-Ho perso quella cazzo di gamba di scotch! Te l'avevo detto che dovevamo prenderla di legno ma tu devi sempre andare per il risparmio. Adesso ti stacco una gamba e me la faccio trapiantare.- sbraita qualcuno e, poco dopo, un uomo esce dallo stesso angolo da cui era sbucato Emanuele poco prima.

Osservo sconvolto la figura di un uomo curvo che, come se nulla fosse, è seduto su una medusa e si fa forza con le mani per strisciare sul pavimento.

Ma dove sono finito?

-Gigi, che ti venga un colpo, credevo fossi morto!- grida l'uomo, lasciando che Gigi lo abbracci.- E tu chi sei? - chiede poi, rivolto a me.

-Sono Zayn.- sorrido, cercando di fingermi educato.

-Ha un problema di cuore, amico mio, e la ragazza che vuole conquistare ha un debole per gli uomini puzzolenti e pelosi.- spiega Gigi, velocemente, e i due annuiscono.

-Rosario, fai accomodare Gigi e il suo amico, mi occupo io di prendere la merce.- dice Emanuele e rosario annuisce, strisciando verso l'angolo sinistro del vicolo.

Spalanco gli occhi, notando che sono spuntati un tavolo e un paio di sedie.

-Tutte in scotch riciclato?- chiede Gigi, mentre Rosario annuisce.

-Emanuele ha questa passione per lo scotch e le monete da un centesimo. E per i mozziconi di sigarette. E i fazzoletti usati. E per lattine. Insomma, Emanuele non butta un cazzo.- dice, sistemandosi meglio sulla medusa.-Ragazzo, fammi indovinare, anche tu sei curioso di scoprire come ha fatto Gigi a scrivere della neve ad agosto, non è vero?- mi chiede poi.

-Onestamente, non me ne frega un cazzo.- rispondo sincero.

-Bene, allora te lo racconto. Era l'agosto del 1935 e io, Emanuele e Gigi erav...-

-Quanti cazzo di anni hai, Gigi?!- grido, cominciando a fare qualche calcolo e fermandomi appena Rosario mi tira qualcosa.

Mi massaggio il punto dolente e, con ribrezzo, noto la dentiera dell'uomo vicino ai miei piedi.

Rosario l'afferra e se la ficca in bocca. -Dicevo, io, Gigi ed Emanuele eravamo in antartide. La nostra barca era ferma da un pò e non c'era più cibo quindi decidemmo di mangiare Gigi. Lo legammo e lo mettemmo in un pentolone pieno d'acqua, su un fornellino che avevamo con noi. Mentre l'acqua bolliva, Emanuele moniciò a triturare un rotolo di scotch quando, improvvisamente, qualcosa urtò la barca e Gigi finì in mare. Urlò svariate volte di non saper nuotare e, dopo un quarto d'ora di riflessioni, decidemmo di ripescarlo con una di quelle reti che usano i pescatori. Quando tirammo la rete sulla barca, di Gigi si vedeva solo un piede, tutto il corpo era già nello stomaco del pesce più grande che avessimo mai visto. Lo nominammo 'barbagianni' e, da quell'agosto, ogni anno ci torniamo e facciamo rifornimento di pesci.-

Lo guardo, non capendo il senso di quella storia. -Cosa centra questo  con le canzoni di Gigi?- chiedo quindi.

-Un emerito cazzo.- mi sorride Rosario, sputando la dentiera che finisce dritto nel mio occhio.

Bestemmio, massaggiandomi la parte dolorante mentre Emanuele fa la sua entrata in scena trascinando un pesce di quasi un metro con una corda fatta di scotch.

-Ecco, questo ti renderà super attraente, Zaino.- mi sorride e, un secondo dopo, mi trovo con la testa conficcata nel bocca del pesce.

Quando torniamo a casa, Gigi, me la paghi.

-Che cazzo fai?!- grido, sfilando la testa dalla bocca del pesce.

Emanuele sbuffa, strappandomelo dalle mani e cominciando a spalmarmelo sui vestiti.

-Ti sta rendendo puzzolente, Zanna Blu.- mi rassicura Gigi, come se fosse la cosa più normale del mondo.

Dopo quasi 30 minuti,  Emanuele posa il pesce su una cassa e ci appoggia un pezzo di scotch con un prezzo sopra.

Aggrotto le sopracciglia. -Ha intenzione di venderlo dopo avermelo spalmato addosso?!- grido.

-Ci faccio lo sconto del 2%- si giustifica lui.

Non ho neanche il tempo di ribattere perché Rosario mi afferra per la mano e, sempre seduto sulla medusa, mi trascina fino all'angolo più buio del vicolo. Aggrotto le sopracciglia mentre lui, concentrato, tasta il pavimento. Qualche secondo e lo sento gridare vittorioso, alzando quello che mi sembra un telo nero.

-Che sta facendo? -chiedo ad Emanuele.

-Adesso ti mostriamo la nostra coltivazione di zoccole.- mi risponde lui, come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Sta scherzando?! Non ho intenzione di andare a prostitute!- grido, mentre Emanuele mi trascina in quella che, ad occhio e croce, sembra un giardino.

Un giardino dietro un vicolo buio.

-Gigi, ti venga un colpo!- grido,  notando il numero esagerato di topi che scorrazzano felici sul prato.

-Adesso ne radiamo qualcuna, così sarai puzzolente e peloso, proprio come ti vuole la tua ragazza.- mi sorride Rosario, prima di fischiare. E, per magia, tutti i topi smettono di muoversi.

-Scotchettino 98, a rapporto!- grida Emanuele,  cacciando un rasio da chissà dove.

-Scotchettino? - chiedo, ridendo, e Gigi annuisce.

-È perché si nutrono solo di scotch. - mi informa,  e per poco mi strozzo con la mia stessa saliva.

Il topo, intanto, si lascia radere da Rosario e, tempo qualche secondo, Emanuele mi incolla tutti i peli addosso.

 

 

***

 

 

-Ragazzi, siamo a casa!- grida Gigi,  sbattendo la porta.

Un urlo acuto mi riempie le orecchie.

-Zayn, che cazzo hai fatto?!- mi grida Ronny.

Sbuffo, notando con scazzo che nemmeno questa volta le vado bene.

-Beh, uhm...sai, c'era un gattino zombie che cercava di fottere i preservativi ad un ottantenne e io mi sono messo in mezzo e ho colpito il gatto con Gigi.- la butto giù così, non sapendo cosa inventarmi.

-E che c'entra questo con il fatto che sei ricoperto di peli e puzzi come puzzava Gigi quando la sua ragazzo lo lasciò?- mi chiede.

-Un emerito cazzo.- rispondo, facendo spallucce.

E mi va bene, perché Gigi scoppia a piangere e a strisciare per terra come un disperato, gridando in continiazione 'Anna, perché mi hai lasciato?!'.

-Perché sei un cesso.- grida Ronny, esasperata, mentre me ne salgo al piano di sopra,  con l'intento di farmi una doccia.

Altro piano di merda.

Bravo Gigi, bravo.

 

***

 

-L'altra opzione è il burlesque.- mi informa Liam, cancellando 'puzzolente e peloso' dal famoso quaderno.

-Liam, io non so ballare, come cazzo vuoi che sappia fare il ballerino di burlesque?- sbuffo, lanciandomi sul divano.

-Beh amico, devi pur sempre provarli tutti. Ti resta questo, il fidanzato veggente e quello maniaco della pulizia.- mi dice Niall, prendendo posto al mio fianco.

-Ma ha le gambe troppo pelose per poter fare la ballerina di burlesque.- dica Harry, entrando in salotto.

-Già, dovresti depilartele.- concorda Louis.

-Non se ne parla! Farò il fidanzato maniaco delle pulizie. E, se tutto va male, chiederò a Ronny di uscire con me.- sbuffo, massaggiandomi le tempie.

-Hai dimenticato che ci odia?- mi ricorda Ed.

-Ed ha ragione amico, devi provarli tutti.-

Sbuffo, afferrando il computer che ha Liam sulle gambe. -Su youtube ci sono i video dei ballerini di burlesque?- chiedo, sconfitto.

-Certo che si!- grida Harry, eccitato, mentre Louis gli mena uno schiaffo.

-Dov'è Gigi?- mi chiede Niall, come se gli importasse davvero.

-Prima era con la testa conficcata nel congelatore. Ha detto che vuole congelarsi e farsi scongelare tra 500 anni, quando la sua ex sarà defunta.- rispondo, scorrendo i diversi video di youtube.

-Nel congelatore?!- grida Liam, scattando in piedi. -Ho il pesce congelato lì dentro! E' per il pranzo di domani!.- grida poi, correndo in cucina.

Sono finito in una gabbia di matti.

-Gigi, per dindirindina, esci fuori dal mio congelatore!-

 

***

 

Ronny Pov.

-Rachele, la porta!- grdia Ed.

Sbuffo e chiudo il libro che sto leggendo.

-Ma si è rotto?- urlo, infilandomi le pantofole.

-Cosa?-

-Il culo.-

-Ma stai parlando con me?!- grida Louis e devo soffocarmi con il cuscino per non ridere.

-No, con mio fratello.- rispondo, cercando di non ridere.

-Vuoi comunque sapere la mia risposta?- urla ancora, e sento Harry ridacchiare.

-Louis, per Dio, devo aprire al porta!- grido, catapultandomi giù per le scale. –Ragazzi, c’è un travestito fuori casa nostra.- sussurro, allontanandomi dallo spioncino. –Che cazzo faccio?-

Liam fa spallucce. –Aprigli, magari gli serve qualcosa.-

-So io cosa gli serve!- grida Louis e scoppio a ridere, diventando più rossa di quanto lo diventa Peloso quando gli calo la salsa piccante nelle crocchette.

–Louis, ci sono dei bambini!- grida mio fratello, trattenendo una risata.

-Aprite questa cazzo di porta o aspettate che mi si ghiaccino anche le palle?!- grida il travestito.

Prima che gli si ghiaccino le palle?

-Gigi, che ti venga un colpo, l’antenato di Zayn è risorto o, peggio ancora, è diventato uno zombie!- grido, e Gigi guarda Niall con una faccia terrorizzata.-Non preoccuparti, mondo, ti salvo io!- grido, correndo in cucina a prendere una padella.

-Ronns, che cazzo fai?- chiede Harry, spaventato.

-Salvo il mondo.- sussurro e il secondo dopo sto colpendo il travestito con la padella.

 

 ***

 

 

Zayn Pov.

-Amico, ci vuoi dell’altro ghiaccio?- mi chiede Niall, sedendosi vicino a me.

-Credo che non potrò mai avere figli.- sussurro, cercando di non scoppiare a piangere.

-Mi dispiace amico, non credevo che mia sorella avesse tanta forza.- mi dice Ed, porgendomi un altro sacchetto pieno di ghiaccio.

-Fatemi un buco in mezzo alla trachea, mi fa male anche quando respiro!- grido appena, poggiando delicatamente il sacchetto col ghiaccio.

-Ehi Ronns, come va?- aggiungo poi, fingendo un sorriso appena Ronny entra in salotto.

-Sono ancora arrabbiata con te, con tutti voi.- dice, saltando letteralmente sul divano.

Bestemmio, non riuscendo più a controllare le lacrime.

-Zayn ehi, stai bene?- mi chiede subito, preoccupata.

-Si, benissimo.-

-Ma stai piangendo.-

-E’ questo film! E’ qualcosa di meraviglioso! Gli attori recitano così bene che riesco a sentire il dolore dei personaggi.-

Ronny mi fissa. –Ma la televisione è spenta.- mi fa notare.

-Fanculo.- sussurro, asciugandomi gli occhi e posando il sacchetto col ghiaccio sul tavolino del soggiorno.

-Perché hai dei ghiaccio?- mi chiede,

-Per abbellire il tavolino. Guardalo, era così spoglio!- rispondo, notando con orrore la quantità industriale di schifezze che ci sono su questo dannato tavolino.

-Mh, e perché lo avevi sulle palle?- mi chiede.

-Perché magari in un’altra vita erano un tavolino.- dico, facendo spallucce. Ronny nemmeno mi guarda, semplicemente si alza, prende Peloso e me lo mette tra le braccia.

La guardo, non capendo. –Deve farsi la vaccinazione.- mi dice solo e, un secondo dopo, lancio il gatto tra le braccia di Ed e cerco su internet come cazzo si fa una vaccinazione.

***

 

-Perché non poteva fargliela Ed?- mi chiede Louis, per la centesima volta.

-Perché è a quella dannata intervista.- sbuffo, facendo partire di nuovo il video sul computer.

-E’ la ventesima volta, Zanna Bianca.- mi dice Gigi, riferendosi al fatto che è la ventesima volta che guardo questo dannato video su come vaccinare un gatto.

-Chiudi quel cesso e vieni a mantenere questo dannato gatto.- sbuffo, aprendo la siringa e tirando il liquido verdo dalla piccola boccettina trasparente che Ronny mi ha dato.

-Ehi Ronns.- sorrido, vedendola entrare in cucina.

Tutti si radunano intorno a me e Gigi, curiosi di assistere all’operazione.

-Pronto?- chiedo a Gigi e lui annuisce.

-Sapete, credo che mi darò alle ragazze.- dice Ronny, all’improvviso, e io sbianco, mancando il culo di Peloso e prendendo la mano di Gigi,

-Fai sul serio?- chiedo, mentre Gigi grida e corre per tutta la cucina, stringendosi il polso destro e agitandolo in aria.

-Credo di si. Con i ragazzi è un totale fallimento.- sussurra, sedendosi su uno sgabello.

-Ma Ronns, che ne sai, magari il ragazzo giusto è proprio sotto il tuo naso.- tento, ma lei neanche mi ascolta, troppo occupata a massaggiare.

Sbuffo, non sopportando più le urla di Gigi. –Puoi stare un secondo zitto?!- grido, strappandogli la siringa dalla mano e lanciandola su uno sgabello.

-Ragazzi, io esco.- ci avvisa Ronny.

-Amico, fossi in te troverei un turbante il più velocemente possibile e mi fingerei veggente.- mi dice Niall, bendando la mano di Gigi.

-Dovrei tipo dirle che vedo un uomo nella sua vita e robe del genere?- chiedo e tutti annuiscono.

-Qualcuno sa dove posso comprare un turbante?- chiedo, ma nessuno risponde.

Gigi, intanto, ricomincia a gridare perché, da buon idiota, si è seduto sullo sgabello dove, un po’ prima, avevo lanciato la siringa.

Questo, comunque, si prospetta un altro piano di merda.

 

 

 ***

 

 

 

-Rachele, vieni, c’è un veggente!- grida Niall mentre mi accomodo sul diovano.

-Un rinoceronte?- chiede lei, affacciandosi dal salotto.

-Un veggente, mi cava.- sorrido, ricordando la volta in cui mi chiamò in camera sua.

-Figo.- dice, lanciandosi sulla poltrona.

-Sono qui per leggerti la mano e dirti cosa vedo nel tuo futuro.- aggiungo e lei sembra rifletterci su.

-Bene, per prima cosa, vedo un uomo. Sì, assolutamente un uomo, uno di quelli veri, cioè, uno con ehm..con un piffero in mezzo alle gambe, non so se mi spiego. E comunque..-

-Non dovrebbe prima guardarmi le mani?- mi chiede lei e io sbuffo.

-Fa silenzio, ragazzina!- grido appena.- Bene, vedo un uomo alto, muscoloso, dalla pelle olivastra, con una bella voce e pieno di tatuaggi!- aggiungo poi.

-Oddio, sposerò Vin Diesel!- grida Ronny, saltellando appena.

Alzo gli occhi al cielo, cercando di non sorridere per la sua espressione felice. –Con un gran bel ciuffo nero.- aggiungo poi, scandendo bene le parole.

-Vin Diesel si è fatto trapiantare i capelli?- chiede a Harry e questo scuote la testa, ridacchiando.

-Dannazione!- sussurra lei, sbuffando.

-Il suo nome inizia per ‘Z’ e il suo cognome per ‘M’ e, tanto per dirti, non è solo inglese ma ha doppia cittadinanza.- azzardo, e lei annuisce.

-Bene, è tutto, è stato un piacere ma ora devo proprio andare.- dico, scattando in piedi.

-E a loro non dice nulla?- mi chiede lei.

Sbuffo, -Lasciate che vi racconti una storia, mie cavi, giusto un consiglio per la vita. Allora, tanti anni fa, i 12 apostoli si misero d’accordo per organizzare l’ultima cena prima delle vacanze di San Barbagigi e invitarono anche Gesù. Pietro cucinò circa 500 polpette e, a fine serata, ne rimase solo una nel piatto. Gesù guardò gli apostoli e disse: ‘Mangiatela pure, mie cari’. Simone scosse la testa, rifiutando, e lo stesso fecero Andrea e Giacomo. Filippo e Bartolomeo dissero di essere troppo pieni e Matteo e Giacomo annuirono d’accordo. Giuda scosse la testa, dicendo che non poteva venderla o ricavarne denaro, mentre Taddeo disse che ne aveva mangiate già troppe. All’improvviso, mancò la corrente. Si sentì un grido e il rumore di schiaffi e sedie che venivano spostate brutalmente. Quando la luce tornò, la scena che si presentò agli occhi della serva Gigiona fu inquietante: Gesù era sdraito sul tavolo, intento a stringere la polpetta, notando appena la forchetta di Pietro conficcata sulla sua mano e il resto degli apostoli che si prendevano a cazzotti.- conclusi, avviandomi verso la porta.

-Cosa diavolo c’entra questo con la vita?!- grida Rachele.

-Un emerito cazzo.- dico, chiudendo la porta alle mie spalle. –Non rifiutate mai una polpetta!- aggiungo poi.

Un altro piano di merda.

 

 

 ***

 

 

-Liam, smettila di lucidare quella dannata forchetta, è da un quarto d’ora che lo fai! Odio i fissati col pulito.- sbraita Ronny, entrando in cucina, spingendo Gigi e strappando la forchetta dalle mani di Liam.

Sbuffo, lanciando contro Gigi tutte le scope che avevo raccolto per strada.

-Fortuna che lo hai detto.- sussurro, sedendo davanti a lei.

-Sapete, ho deciso di dare ascolto al veggente.- dice poi.

La guardo speranzosa, mentre Niall, Louis e Harry corrono in cucina.

-Davvero?- chiedo, speranzoso.

-Si, ho un appuntamento con un ragazzo.- sorride lei, vittoriosa.

Spalanco la bocca, trattenendomi dal bestemmiare.

-E con chi?!- grida Gigi.

-Con un certo Zack Matano. E’ per metà italiano e per metà inglese. Fa parte di un gruppo insieme ai suoi amici e l’ho incontrato ieri mentre andavo da Tina, la mia amica tatuatrice.- dice, felice.

Harry grida, isterico, mentre Louis alza gli occhi al cielo.Gigi sbuffa, mentre Niall e Liam sbattono appena la testa contro il frigorifero.

-Ragazzi, sono a casa!- grida Ed, entrando in cucina.

-Stasera ho un appuntamento.- dice  Ronny, mentre Ed mi guarda con espressione mista tra il felice e l’incazzato.

-Con Zack Matano.- dico, sorridendo e annuendo, cercando 20 modi diversi per uccidere quel dannato Zack.

-Chi?- fa Ed, guardandomi.

-Già, e ho trovato Cicì sotto il tuo letto, prima. Ha fatto circa 18 uova.- aggiunge Ronny, prima di correre in camera sua.

-E adesso, io, che cazzo faccio?!.- grido, sprofondando nello sgabello.

-Non capisco cosa sia andato storto nel nostro piano.- sbuffa Gigi.

-Magari quando ha descritto il suo ragazzo ideale non hai capito un cazzo.- dico, incazzato nero.

-O magari con ‘peloso’ intendeva un ragazzo simile al suo gatto.- riflette Gigi e tutti mi fissano.

Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. –Chi mi accompagna a comprare un cazzo di vestito da gatto?- domando e tutti gridano, felici, come se non sapessero che anche questo sarà un piano di merda.

 

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Capitolo 14
*** Confessions. ***



Ronny Pov

Osservo Peloso per l'ennesima volta, notando uno strano rigonfiamento, prima d'inciampare e finire sul pavimento.
-Che cazzo è stato?!- grido, alzando e notando una mia felpa sul pavimento.
Ora, okay che sono disordinata e tutto, ma quella macchia gialla che sembra piscio, sulla mia felpa, certo non l'ho fatta io.
Sto per strangolare Peloso, giusto perchè non ho un cazzo da fare, quando però un versetto richiama la mia attenzione. Aggrotto le sopracciglia, avvicinandomi alla scrivania, afferrando la torcia che tengo sempre in caso di blackout o come cazzo si dice. Mi inginocchio davanti al mio letto e, nel mentre in cui punto la torcia verso un angolino bui, qualcosa mi finisce addosso e grido, grido come grida una donna mentre partorisce, come grida Harry quando gli fotto lo shampoo. E poi li noto, i piccoli di gallina che corrono in tondo per la mia stanza, beccando Peloso e spaventandolo a morte.
Che gatto di merda.
Mi gratto la testa, uscendo in corridoio e chiamando mio fratello a gran voce che, naturalmente, non mi risponde.
Sbuffo, scendendo le scale e sentendo qualcuno bussare.
-Chi cazzo è?!- grido, scazzata, aprendo la porta.
-Salve salvino, caro vicino.-
E ora le cose sono due: o Flanders dei Simpson è diventato un travestito e ha cambiato la sua voce con una femminile o abbiamo una nuova vicina.
-Sono Sara, la tua nuova vicina.- sorride e Peloso miagola. -Ti uccido.- mormora la ragazza, guardandolo in malo modo.
-Sorella!- grido, spalancando la porta e abbracciando Sara. -Dove sei stata per tutto questo tempo?!- chiedo, stritolandola.
-Sull'uscio di casa tua.- mi risponde, facendo spallucce.
Bene, odierà anche Peloso, ma ha il suo stesso quoziente intellettivo.
-Salve salvino, cara vicina!. gridia Gigi, sbucando da dietro il divano.
-Gigi, che cazzo fai?- chiedo, notando che sta indossando una tunica.
-Sono diventato prete.- mi dice, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Annuisco. -Certo, di cosa ti sei drogato?- chiedo, osservandolo bene.
-Della parola di Dio, figliuola.-
-Aiuola?- domanda Sara, non capendo, mentre io faccio spallucce, facendola accomodare in soggiorno. -Sai, sto vendendo dei biglietti per vincere una vacanza sulla neve per 8 persone, saresti disposta a comprare un biglietto? Sono solo 5 sterline.- mi chiede, sedendosi sul divano.
-Certo.- dico, facendo spallucce, avvicinandomi a Gigi e menandogli uno scappellotto. -Non lo hai schivato, Gigi, sborsa cinque sterline.- dico, allungando la mano e Gigi, subito, mi porge la banconota.
-Ecco a te. Mi dai il 12?- sorrido, porgendole i soldi.
-Ecco a te. Vendo anche pozioni, se ti interessa.-
Rido, scuotendo la testa. -Davvero? Tipo polvere di fata o robe del genere?- e Sara salta dal divano, correndo a nascondersi sotto il tavolino. -Perchè, le hai mai viste?- mi chiede, guardandosi attorno preoccupata.
-Visto cosa?-
-Le fate!-
-Le fat..? Stavo scherzando, Sara!- scoppio a ridere, mentre lei si alza, tenendosi una mano sul cuore.
-Grazie a Dio..- mormora, estraendo dalla borsa alcuni sacchettini e boccette. -Ecco le pozioni.- sorride, sembrando una maniaca.
-Ragazzi, potete venire qui, per favore?!- grido, sentendomi davvero sottopressione a restare sola con Sara.
-E' successo qualcosa?- chiede Zayn, agitato, correndo in salotto.
-Questa tipa vuole vederci della polvere.- dico, senza far realmente caso alle parole che mi escono dalla bocca.
-Tipo droga?- mi chiede Zayn, guardandomi severa.
-No! Pozioni magiche! E non adrò via fino a quando non ne comprerete qualcuna.- sorride Sara, ancora.
Gigi sembra rianimarsi e, come se gli avessero appena bruciato il culo, fa un salto dal divano e mi spinge verso Zayn con un colpo d'anca.-Mi serve una pozione per capelli, ti prego. E una pozione per far innamorare di me la mia ex. - dice, congiungendo le mani, mentre Sara legge le etichette sulle diverse boccette.
-Ehm, Gigi, per i capelli posso fare qualcosa, questo è un siero per far innamorare la tua ex, ma ho finito i sieri con i miracoli della Madonna, quindi non sono certo che funzionerà.- lo avverte Sara.
-Non fa nulla!- si intromette Zayn, mettendo mano al portafoglio e pagando tutto.
-Ah, Ronny, questi sono per te!- mi dice, allungandomi 8 biglietti aerei e un foglio bianco.
Aggrotto le sopracciglia, non capendo. -Cosa sono?- chiedo, osservandoli meglio.
-Hai vinto la vacanza!- grida, rimettendo tutte le boccette nella borsa.
-Ma non c'è stata nessuna estrazione.- insisto, mentre Zayn cerca di capirci qualcosa.
-Lo so, ma sei stata l'unica a comprare i miei biglietti e l'albergo e dei miei zii.- mi sorride, poi prende la rincorsa e si lancia dalla finestra, aperta, ripetendo una strana formula.     
Grido, correndo a controllare che stia bene. Fortuna che siamo al piano terra, sarei potuta morire d'infarto.
-Sara, stai bene?!- grido, notandola a terra, agonizzante.
-Certo! Le fate sanno volare.- mi risponde, strisciando verso il marciapiede.
-Ragazzi, si va a sciare!- grido, correndo a fare le valige.



***



-Ronns, te lo avevo detto che c'era il liquore in quei cioccolattini.- ridacchia Zayn, alzandomi i capelli e tenendomi una mano sulla schiena.
-Dannata cameriera e dannati i suoi cioccolatini italiani.- sbuffo, prima di sentire l'ennesimo conato di vomito.
-Se fossi stata più attenta, ora non saresti a vomitare.- mi rimporvera mio fratello.
-Se avessi saputo l'italiano, ora non sarei a vomitare l'anima in questa tazza.- sbuffo, vomitando di nuovo.
-Finito?- mi chiede Zayn, premuroso, osservandomi attentamente.
Sbuffo. -Smettila di fissarmi, Zayn. Sono orrenda, peggio delle altre volte. E ho appena finito di vomitare, quindi non solo solo bianca peggio dei tre peli che sono rimasti a Gigi, sono anche terrificante.- sbuffo, alzandomi a fatica.
-Sei proprio sciocca, Rachele.- sbuffa Zayn, uscendo dal bagno.
-Ma ha il ciclo?- chiedo ad Ed, sciacquandomi la bocca.
Mio fratello sbuffa, alzando gli occhi al cielo. -Ma sei idiota forte, sorella.-
-Ma avete tutti il ciclo oggi?!- sbuffo, cercando di chiudere la fontana. -Come si chiude questa meda?!- grido, sbattendo la mano sulla fontana.
-Ronny, va tutto bene?- mi chiede Harry, facendo sbucare i ricci dalla porta.
-Non va bene un cazzo. Hanno tutti il ciclo, Harry.- sbuffo, riuscendo finalmente a chiudere quella merda.
-Vieni qui, forza.- dice, avvicinandosi.
-Vuoi essere il mio migliore amico gay?- ridacchio, stringendolo.
-Mi dispiace non averti detto nulla di me e Louis, Ronny, dico sul serio.-
-Non fa nulla Harry, davvero, solo che mi piacerebbe sapere perchè. Voglio dire, okay le prime settimane, ma siete stati a casa mia quasi due mesi.- sussurro, allontanandomi appena.
-Giuro che appena torniamo a casa, ti spiego tutto, va bene?- mi sorride, mostrandomi le fossette.
-Sei sprecato per essere gay, Harry, sei dannatamente da stupro.- scherzo, stringendolo forte.
-Anche Zayn lo è.- mi risponde e, mentre cerco di chiedergli che intende, Louis grida qualcosa come 'Farò finta di non averti sentito e niente più sesso per due mesi' e Harry scappa via, lasciandomi senza capire un emerito cazzo.


***


-Zaynie, sei arrabbiato con me?- chiedo, affacciandomi alla camera di Zayn.
Zayn scuote la testa, facendomi spazio sul letto dove è sdraiato. -Non posso essere arrabbiato con te. Tu sei arrabbiata con me perchè non ti ho detto di Louis?-
Scuoto la testa, accucciandomi sul suo petto. -Non più, capisco che non erano cose che mi riguardavano e che lo avevi fatto a fin di bene.- e Zayn sorride, malinconico.
E io bestemmio, cadendo dal letto e trascinando Zayn con me. -Che cazzo è stato?!- dice, toccandosi la testa.
-Qualcosa mi ha morso.- grido, stringendogli la maglia e chiudendo gli occhi.
-Fammi alzare Ronny, dai.- e mi scuote, cercando di allontanarmi.
-Cal cazzo che ti lascio alzare. Magari era un coccodrillo.-
Pakistan sorride. -Sei preoccupata per me?-
Sbuffo. -Non per te, pezzo di idiota! Hai i muscoli, tu, io non giro neanche canale tanto che sono pigra! Se quella cosa viene e mi mangia, Jaguard, mi avrai sulla coscienza!- continuo a gridare mentre lui, ridendo, si alza.
-Rachele, lascia la mia gamba!- insiste, scuotendo la gamba a cui sono aggrappata.
-Non se ne parla neanche!- e grido di nuovo, mentre mi prenda in braccio.
-Va meglio?- chiede, premuroso, e per poco non gli sputo in occhio.
-Va meglio un cazzo, Zayn! Qualcosa mi ha morso, di nuovo!- sbuffo, massaggiandomi il sedere.
-Se scendi, giuro che vedo di capire cosa ti ha morso, va bene?-
Annuisco, poco convinta, chiamando gli altri a gran voce. E Harry arriva con una padella stretta nella mano destra.
-Io e te siamo troppo simili, ragazza.- sbuffo, strappandogli la padella di mano. -Ma se tu hai preso la bellezza, io ho preso la f..- e non finisco di parlare perchè qualcosa sbuca da sotto il letto di Zayn e comincia a correre per tutta la stanza.
-Che cazzo sono!- grido, saltando sul letto di Zayn, notando Peloso che entra in stanza.
-Ecco, ci sono!- grido ancora, scendendo dal letto e usando la padella come mazza da golf e Peloso come pallina. Come una flashback, Peloso fa lo stesso volo di qualche mese fa e si schianta su Louis, cogliendolo giusto in testa e trascinandolo al pavimento.
-Loueh!- grida Harry, chianandosi su Louis.
-Le smancerie a dopo. Gigi, scelgo te!- grido, indicando Gigi con la padella.
Il pelato mi guarda. -Che cazzo vuoi? Non sono un pokemon!- e due secondi dopo gli tiro un calcio in culo e cerco di farlo finire sull'essere che corre indemoniato per la stanza di Zayn.
-Non servi a un cazzo!- sbuffo, continuando a correre per la stanza di Zayn.
-Diventerò ricchissimo.- sento dire a Niall. E mi giro, trovandolo a filmare tutto.
-Ma che cazz..- non finisco neanche di parlare che l'essere salta addosso a Liam mentre io, velocemente, afferro Peloso e glielo lancio contro. E Liam bestemmia, perdendo l'equilibrio e sbattendo contro il muro. Mio fratello, naturalmente, coccola Peloso, senza neanche preoccuparsi dei suoi amici. O di me.
C'è un girone all'inferno anche per te, Ed.
-Ronny?- Zayn prova ad avvicinarsi mentre io, spaesata, agito la padella, colpenda casualmente il culo di Harry.
-Dì alla tua cazzo di ragazza di posare quella merda o le taglio tutti i capelli e ne faccio una parrucca per Gigi, mannaggia i frappuccini!- grida Harry, istericamente, aggiustandosi i capelli.
Lo guardo, sconvolta, poggiandomi una mano sul cuore con fare teatrale. -Harold, così mi ferisci.-
-Non me ne frega un cazzo!- grida lei. Lui. Insomma, Harry.
-Senti, inutile ammasso di cromosomi, ti uccido, hai capito?!- grido, dimenticandomi un secondo dell'essere che gira per la camera di Zayn.
-Ronny? Vieni qui tesoro.- mi sorride Zayn, avvicinandosi appena e mettendo una mano sulla mia, su quella con cui stringo la padella.
-Che minchia vuoi?-
-Dammi la padella Ronns, dammela.-
-No! Col cazzo che ti do la padella, e se la bestia mi mangia?-
Zayn scuote la testa, sfilandomi la padella dalle mani. -Stai qui buona e non ti muovere.- mi dice, con una calma che mi fa scazzare.
-Se mi succede qualcosa, verrò a trovarti tutte le notti della tua inutile vita e, puntualmente, alle 4 e 14 minuti del mattino ti farò fulminare da Zeus!- grido, accucciandomi contro il muro.
-Vieni qui piccolo, dai.- sussurra Pakistan, ignorandomi e ripetendo una sequenza di 'pio' che mi fa letteralmente scazzare.
-Ecco qui la 'belva'.- ridacchia, mostrandomi un esserino giallo.
Mi si illuminano gli occhi e, felice, sorrido. -Edward, Zayn ha trovato la cena!- grido, e il pulcino mi becca. E Liam mi tiene, mentre minaccio di strangolare qull'ammasso di penne.


***


-Dio ti punirà per questo, Rachele.- sussurra Gigi, massaggiandosi il culo.
Sbuffo. -Dai Gigi, non farla tragica: ti sto portando a sciare!- grido, allargando le braccia e colpendolo in un occhio.
-Ma che diavolo ci faceva un pulcino nella camera di Zayn?- mi chiede Gigi, aggiustandosi la tunica. Sì, la tunica, perchè Gigi continua con 'sta storia che è un prete e 'ste minchiate qui.
-Non lo so! Mio fratello dice che probabilmente era un figlio di Cicì. Effettivamente, quella stronza non si faceva viva da un pò e l'ultima volta che l'ho vista stava portando della paglia sotto il mio letto. Credo abbia fatto un nido lì sotto e uno dei pulcini si sia intrufolato nella mia valigia e, successivamente, nella stanza di Zayn.-
Gigi ride, cominciando a legarsi gli scii. -Dove vai?- gli chiedo, sbiancando.
-A sciare.- sorride lui, afferrando dei bastoni o quel che minchia sono e cominciando a sciare. E non ho neanche il tempo di bestemmiargli contro perchè un miagolio attira la mia attenzione. Alzo gli occhi al cielo notando Peloso correre verso di me, avvolto nel suo cazzo di cappottino di lana.
E poi mi si illuminano gli occhi. Sorrido, sembrando probabilmente una maniaca, afferro Peloso e comincio a correre verso un burrone.
-Adesso giochiamo al 'Re Leone', Peloso.- dico, prendendolo tra le mani e alzandolo come fa la scimmia con il leone. -Una perturbazione, gatto di merda, guarda!- grido, squotendolo un pò. -Sto perdendo la presa!- aggiungo, fingendomi dispiaciuta. -Ti ho voluto bene.- grido, lasciandolo cadere dal dirupo. Mi strofino le mani, sorridendo cattiva. -Ho vinto!- grido, lanciandomi sulla neve.
-Ronny?- mi chiama Zayn e davvero non so da dove cazzo si sbucato.
-Che vuoi?- chiedo, aprendo un occhio solo.
-Vieni un pò a vedere.- ridacchia, mentre mi alzo e mi avvicino al dirupo che poi tanto dirupo nemmeno è perchè sotto, dopo si e no 4 metri, c'è altra terra e altra neve.
-Padre Pio?!- grido, strabuzzando gli occhi. -Oh, che ti venga un infarto, sei tu, Gigi!- grido, incazzata, notando che quello a braccia aperte non è Padre Pio ma è Gigi e notando, con troppo dispiacere, che Peloso è vivo e vegeto, accucciato sulla sua testa, con le unghie conficcate nel suo crania.
-Aia.- sussurra Gigi, prima di cadere sulla neve.
-Ma allora Dio mi odia!- grido, sedendomi sul dirupo e lasciando i piedi a penzolare.
-Ronns, andiamo a pattinare?- mi chiede Zayn, prendendo posto vicino a me.
-Okay.- dico, facendo spallucce.



***


-Prima lo lanci da un dirupo, poi lo leghi a un pattino e lo lanci contro un muro. Rachele, ma sei impazzita?!- sbraita Ed mentre io, indifferente, alzo gli occhi al cielo.
-Non farla tragica, Eddy.- sbuffo, sedendomi meglio sulla poltrona che c'è in camera mia.
-Per non contare la pagliacciata di stamattina! Siamo qui da neanche un giorno, Ronny, stai cercando di uccidere il nostro gatto?!- grida ancora.
-Sì.- rispondo, sinceramente, sorridendogli.
Ed sbuffa, cercando di trattenere un sorriso. -Esci di qui, sorella incapace!- sbotta, lasciandosi cadere sul mio letto. -Ah Ronny! Ti cerca Zayn.- aggiunge, sorridendo in modo strano.
Sbuffo. Stanno impazzendo tutti. Prima Gigi si fa monaco, prete o quel che cazzo è, poi mi sbuca un pulcino dalla valigia. Ma che ho fatto di male?
-Zayn!- grido, intravedendo il ciuffo del moro. -Ho girato questo schifo d'albergo almeno tre volte prima di trovarti! Dove cazzo ti eri cacc..- smetto di parlare, notando che quello a cui sto gridando contro non è Zayn.
-Emanuele?- chiede qualcuno alle mie spalle e, dalla voce, deduco che sia Zayn.
-Jaguard?- chiede il tipo, sorpreso. -Jaguard, che a Gigi venga un colpo, fatti abbracciare!- grida poi, mentre Zayn scoppia a ridere.
-Ronny, lascia che ti presenti Em..-
-Pepito!- grida l'uomo, interrompendo Zayn e guardandosi intorno con fare sospetto.
-Pepito?- chiede Zayn, aggrottando le sopracciglia.
-La mia ex moglie mi da la caccia, Jaguard, e io e Rosario abbiamo cambiato nome in Pepito e Dick e siamo scappati in Messico.-
-Messico? Ma qui non siamo in Messico.- gli faccio notare, ridacchiando.
-E' perchè ho chiesto a Gigi di farci i biglietti, ma quando dice di essere un messaggero di Dio non capisce più un cazzo, peggio di prima!- sbuffa lisciandosi i baffi, probabilmente finti.
-Ma perchè la tua ex moglie ti cerca?- domanda Zayn, curioso.
-Perchè all'ultimo mercato del pesce, uno dei nostri Barbagigi gli ha mangiato il cane e adesso rompe le palle perchè vuole vendetta.-
Sto per chiedere spiegazioni quando una donna spalanca la porta e, infuriata, entra spintonando tutti. -Emanuele!- grida, esaminando la stanza.
-Devo andare, Jaguard, buona fortuna con la ragazza!- sussurra Emanuele, facendo un fischio e aspettando l'arrivo di, e un panda mi sbrani se ho le visioni, un passeggino verde.
-Che carino, è maschietto?- chiede Zayn, abbassandosi e spostando appena le copertine blu per osservare il bimbo. -Per la Madonna, è finito sotto un camion?!- grida poi, allontanandosi. Il bimbo sbuffa -si, sbuffa - e sussurra qualcosa come 'sono Rosario, razza di idiota. E ora, Pepito, muoviamoci' e corrono via, quando Emanuele non vede un gradino, inciampa, lancia il passeggino contro il muro, fa bestemmiare Rosorario e, infine, sfracella a terra.
-Emanuele, razza d'ingrato!- grida la donna e, presa alla sprovvista, afferro uno dei probabili figli di Cicì che stava passeggiando indisturbato per l'albergo e lo porgo alla donna.
-Emanuele mi ha chiesto di darglielo.- dico, cercando di non guardarla negli occhi ed evitare che percepisca la mia paura.
-E' un pulcino?- chiede la donna mentre io annuisco. -Pulcino, attacca Emanuele! Attacca, sbranalo! Sbranalo!- grida, sorridendo soddisfatta appena il pulcino comincia a correre.
-Perchè ce l'ha tanto con quell'uomo?- chiedo, tanto per confermare la versione di Emanuele.
-Perchè gli ho chiesto una coperta di pile e mi ha portato una coperta di scotch! Ho quasi perso tutti i capelli!- e Zayn mi trascina via, prima che le scoppi a ridere in faccia.


***


-Ronns!- sbuffo, sentendo Zayn chiamarmi.
-Che vuoi?-
-Puoi venire in camera mia, per favore?-
La camera di Zayn è proprio affianco la mia e, mentre io la divido con mio fratello, lui la divide con Gigi.
-Che c'è?- sbuffo, entrando in camera e scoppiando subito a ridere notando che sta indossando un costume da gatto e che sembra dannatamente Peloso.
-Ronns, devo dirti una cosa.- sussurra, dondolandosi sui piedi.
Ora mi chiede di sparargli. O di prestargli dei soldi. O, peggio ancora, di farlo esplodere.
Certo non mi chiederà di cucinare, di questo sono sicura.
-Posso chiederti per quale assurdo motivo sei vestito da gatto?- mi lascio scappare, ridacchiando. Mi avvicino e gli stacco la testa, quella da gatto, vedendolo alzare gli occhi al cielo.
-Ti va di bere qualcosa? E' una cosa che mi ha dato un amico, è in quella boccetta e..- smette di parlare e resta a fissare un punto impreciso alle mie spalle. Allora mi giro, notando Peloso che fa cadere la boccetta e un pò del liquindo che contiene. E lo lecca.
-Peloso, che cazzo fai?!- grida Zayn, portandosi le zampe/mani tra i capelli. Tempo un secondo e Peloso esplode.
Si, avete letto bene.
Esplode.
Tipo 'KABOOOOOOOM'.
Sento gli angeli cantare e la luce entra dalla finestra, illuminandomi. Gigi aveva ragione: Dio esiste.
Scoppio in lacrime, gridando di felicità. E poi grido, perchè noto che, seduta sul pavimento, nascosta da tutta la polvere causata dall'esplosione di Peloso, c'è una persona.
Una ragazza.
Mi aggrappo al braccio di Zayn e la osservo. -Ciao?- dice Zayn, meravigliato almeno quanto me.
-Zalve!- urla la tipa, saltando in piedi e facendomi gridare. -Che cazzo di problemi hai?- mi chiede, arrogante.
Mi acciglio. -Io? E tu che cazzo hai in testa? Il culo peloso di un afro americanio degli anni cinquanta?- e Zayn scoppia a ridere, poggiando la fronte sulla mia testa.
La tipa mi guarda scocciata. -Senti, ringrazia che non siano fatti di scotch. Già sto diventando calva, ci mancano solo le tue battutine del cazzo.- sbuffa, pettinandosi i capelli lunghi e ricci con le dita.
-Per Dio, sei tutta capelli.- mi lascio sfuggire, osservandola.
-Si? Meglio una testa riccioluta che una testa di cazzo.-
-E se ti ficco con la testa nel cesso?-
E continuiamo a discutere, fino a quando Zayn non interviene.
-Che cazzo vuoi?- diciamo insieme.
-Vai via!- gridiamo, ancora insieme.
-Smettila, ti uccido, stronza.- diciamo ancora, e Zayn mi ferma nel momento in cui sto per strangolarla.
-Sei ribelle, mi piaci.- mi prende in giro lei, mentre le mostro il terzo dito.
-Zayn andrà pur sempre a dormire e quando saremo sole, ti raderò i capelli e li incollerò sulla testa di uno di quei pesci giganti che vende quello strambo amico di Zayn.- grido.
La ragazza mi guarda. -Strambo amico che vende pesci?- chiede e io annuisco. -Senti, non ha mica una fissazione per lo scotch?- aggiunge, chiudendo gli occhi, mentre io annuisco di nuovo. -Papà, che cazzo ci fai qui?!- grida, ed Emanuele sbuca da sotto il pavimento.
-Come cazzo ha fatto?!- chiedo a Zayn.
-Ci sarà una botola.- ipotizza.
-Oh, ciao Daniela. Sai che non è il Messico questo?- chiede Emanuele, ricevendo uno scappellotto da Daniela.
-Certo che lo so. Come ti sei fatto questo bernoccolo?-
-Ho litigato con un barbone per farmi dare il cartone della sua pizza.-
-Ma c'è anche mamma?-
-Si...-
-Fammi spazio!-
E daniela si lancia nel buco sotterraneo, chiudendo poi la botola.
-Che cosa è appena successo?- mi chiede Zayn e io faccio spalluce, non sapendo davvero che cazzo rispondere.
-Almeno Peloso è esploso.- dico, sedendomi sul divano e bestemmiando, notando che Peloso non è esploso, è semplicemente attaccato con le unghie al soffitto.
-Altro piano di merda.- sussurra Zayn.
Lo guardo interrogativa. -Che piano?- chiedo, non capendo.
-Ronny, io sono innamorato di te.- dice d'un fiato, mentre mi si ferma il cuore.
-Davvero?- chiedo, stupidamente, dopo dieci minuti di silenzio.
-Si.- annuisce lui.
-Minchia..- sussurro, guardandolo. -Sei stato tu a far portare il biscotto in camera mia?-
Annuisce, ridacchiando. -E perchè ti sei vestito da gatto?- chiedo.
-Gigi è una testa di cazzo.- dice solo e, effettivamente, non posso dargli torto.
-Perchè non mi hai detto di Louis?- chiedo ancora, cercando di capirci qualcosa.
-Perchè era l'unico modo per passare del tempo con te. Almeno sarei stato tuo amico, no?- sorride, timido.
E lo bacio, mentre Liam esulta, felice, e mio fratello alza gli occhi al cielo, mentre Harry fa versetti commossi e abbraccia Louis, entre Niall riprende tutto con il cellulare facendo strano urletti - mi ricorderò di bruciare te e il tuo cazzo di telefono, Horan - mentre Gigi impersonifica Padre Pio, mentre Peloso cade dal soffitto e mi finisce in testa, mentre bestemmio mentalmente contro il mio gatto, mentre sento il cuore che strangola lo stomaco e milioni di Pelosofarfalle mi volano nella pancia, mentre la milza si atteggia con quei tubi sparacoriandoli e le ovaie gridano 'la nevaaaaa, ciè la nevaaaa'.
Ma io dico, tutta sta gente, da dove cazzo sbuca?
-Papà, ho trovato il pranzo!- grida Daniela, entrando in stanza con uno stivale di gomma tra le mani.
Mi stacco da Zayn, togliendomi una scarpa e lanciandogliela contro, colpendola giusto sulla fronte. -Papà, ho trovato anche la cena!- grida, alzandosi da terra e correndo via con la mia scarpa.
-Ragazzi, credo che Peloso abbia qualche problema.- sussurra Ed, osservando meglio il gatto tra le sue braccia.
-Io credo che sia incinto.- interviene Harry. -Insomma, ho tre gatti a casa, so che significa.- si giustifica, alzando le mani.
Scuoto la testa. -Ma è impossibile!-
-Ma sei sicura che sia maschio?- mi chiede Louis e noto che, effettivamente, Peloso ha un rigonfiamento della pancia.
-Che cazzo ne so, non mi è mai passato per la mete di vedere se il mio gatto avesse, insomma...- comincio a gesticolare, sentendomi in imbarazzo.
-Nah, io sono sicuro che sia incinto.- insiste Harry.
-Stai dicendo che il mio gatto è un travestito?- chiedo, aggrottando le sopracciglia.
-No, sto dicedo che fra una settimana, Peloso sfornerà almeno otto gattini.-
E grido, affondando la testa sulla spalla di Zayn, mentre tutti scoppiano a ridere.
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Hii.
Okay Girls, oggi sarò davvero brevissima, anche perchè domani c'è scuola e devo filare a letto.
La storia NON  è ancora finita, manca l'epilogo che credo posterò la settimana prossima perchè fino a sabato sono piena di compiti. Credo che l'epilogo sarà leggermente più breve e meno divertente, tanto per tirare le redini della storia e spiegare a Ronny che ha combinato Zayn in sti mesi.
E nulla, spero vi sia piaciuto.
Grazie infinitamente per le recensioni che avete lasciato e per quelle che, spero, lascerete.
Sotto l'epilogo scriverò dei ringraziamente più appropiati, don't worry.
Adesso, davvero, scappo che sto crollando.
Scusate gli eventuali errori.
Lots of love
Iole xx

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