The cat hates me and I love you. Simple but effective. di thegirlwiththebook (/viewuser.php?uid=215057)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Damn,Peloso i kill you. ***
Capitolo 2: *** Nice to meet you....HAHAHAHA no. ***
Capitolo 3: *** The rhythm of passion. ***
Capitolo 4: *** Kebab. How about no? ***
Capitolo 5: *** Spoon, the one who mustn't be named. ***
Capitolo 6: *** Il mondo Badabum Circià. ***
Capitolo 7: *** Zoo! ***
Capitolo 8: *** Zayn, peli di zoccola e confessioni. ***
Capitolo 9: *** Problelms, Louis? ***
Capitolo 10: *** Football. ***
Capitolo 11: *** Teasing. ***
Capitolo 12: *** Zayn, it's your problem now. ***
Capitolo 13: *** 'Un emerito cazzo' ***
Capitolo 14: *** Confessions. ***
Capitolo 1 *** Damn,Peloso i kill you. ***
A
Serena,che mi è entrata nel cuore con la stessa
velocità con cui i piatti di Nando's entrano nello stomaco
di Niall.
A
Erika e il suo elfo bastardo che mi hanno aiutato con il nome della
protagonista
Se
il tuo cognome è
Sheeran, preparati a patire le pene dell’inferno.
Sono
Ronny e sono
letteralmente attaccata alla schiena di mio fratello che non vedo da un
anno.Ed
è appena tornato dal primo tour ed pronto a passare
più tempo con la propria
sorella.
-Eeeeeeeeed,mi
sei
mancato.- grido, stritolandolo forte.
-Seconda
valigia, quella
rossa, sotto i maglioni, è una busta blu ma ora scendimi di
dosso prima che mi
si blocchi la schiena e le mie fan ti uccidano.
Mi
catapulto giù dalle
spalle di mio fratello e corro in soggiorno, prendendo a calci quel
gatto di
merda di Peloso. Saranno tipo le 6 di mattina e sono sveglia,pimpante
e… e mia
madre mi ha cambiato la l’orario sulla sveglia
perché potessi accogliere mio
fratello. Mi siedo sul divano, svuoto per terra la valigia di mio
fratello e, finalmente,
la trovo.
Una
busta blu:la
bellezza di 8 chili di caramelle provenienti da 117 paesi diversi.
Mi
sdraio sul divano, lancio
un telecomando contro Peloso che non fa altro che miagolare, apro la
busta,
prendo una caramella della Cina, la scarto e crollo addormentata sul
divano.
Oh
e che minchia, la
caramella cinese la volevo assaggiare.
‘Buongiorno
Londra! E’
venerdì, ci sono 8 gradi e…’
-E
tu mi hai
praticamente rotto il cazzo- sussurro, mettendomi a sedere e cercando
di
spegnere la sveglia.
Maledetta,
si è
inceppata. La colpisco diverse volte poi, scazzata, la lancio sul
pavimento, cogliendo,
senza volerlo, Peloso.
Si,
colpendolo senza
volerlo, questo racconterò a Ed se mi chiederà
come mai Peloso si è precipitato
giù in salotto, manco gli avessi dato fuoco al sedere.
E’
successo una sola
volta e, davvero, non volevo.
Come
se poi fosse stata
colpa mia! Chi lo ha detto a quel coglione di un gatto di avvicinarsi
al mio
progetto di chimica? Lo sanno cani e porci che non sono brava in
chimica!
Mi
alzo, inciampando nel
collare di quel disgraziato.
-Lo
hai portato tu qui, vero?
Gattaccio del cazzo, ti mando dalla tizia dei Simpson. Esatto, quella
che lava
i gatti nel fiume e li strofina su quella grattugia gigante.- Urlo,
sperando
che Peloso mi abbia sentita.
-Ronny,
smettila di
spaventare Peloso ,lo traumatizzi e gli si blocca la crescita.- Ed mi
rimprovera entrando in camera mia.
Quasi lo sputo in occhio.
-Gli
si blocca la
crescita? Ma se è un porco! Gli manca solo la mela in bocca,
a quel gatto di
mer..- Sto cercando di
infilare la seconda gamba nei leggins quando una pallina selvaggia
appare e mi
fa cadere col sedere per terra.
E’
la palla di Peloso.
-CHIAMA
UN CAZZO DI
RISTORANTE CINESE, PRIMA CHE PRENDA LA MAZZA E USI QUEL GATTO DI MERDA
COME
PIGNATA!- Grido, mentre Ed mi blocca contro il muro, cercando di
evitare pezzi
di Peloso sparsi per casa.
Cerco
di mantenere la
calma e mi infilo una felpa di mio fratello e un paio di stivaletti
bassi.
Corro
a lavarmi i denti
e mi precipito in cucina e per poco non inciampo nella ciotola dei
croccantini
di Peloso.
Gatto
di merda, vuole
liberarsi di me.
Frugo
nel frigo :vuoto.
Apro
i cassetti :vuoti.
Apro
la dispensa:vuota.
Scazzata,
me ne torno in
camera a frugare nell’armadio, alla ricerca della mia scorta
di Oreo.
Spariti.
Tutti i miei
biscotti spariti.
Un
biscotto
frantumato per
terra e un’impronta di gatto stampata sopra.
Scendo
le scale come una
furia e corro in garage.
Dopo
qualche minuto, ritorno
in casa e spalanco la porta con un calcio.
-Peloso,
dove minchia
sei?!- Grido, agitando la mazza da Baseball di Ed.
O
è una mazza da criket?
Che
poi, a me, che cazzo
me ne fotte.
Devo
trovare quel gatto
di merda.
Avanzo
verso il soggiorno,
agitando la mazza.
-Peloso!-
Grido ancora, entrando
finalmente in soggiorno, trovandomi davanti Ed, una testa bionda, il
fratello
gemello di Cristiano
Malgioglio ringiovanito di trent’anni, un
boscaiolo con l’area da maniaco e la versione di
Marilù de’
Leone il cane fifone’ con 50 anni in meno e 50 chili in meno.
Mio
fratello salta dalla
poltrona, avvicinandosi a me con molta calma.
Una
calma che mi fa
letteralmente scazzare e agitare la mazza che, accidentalmente,
colpisce la
lampada posta sul mobiletto di fianco alla poltrona.
Spaventato
dal rumore, Peloso
fa un salto di quindici metri e si appende al lampadario, mentre sul
mio volto
compare un sorriso da maniaca.
-Vieni
peloso,giochiamo
alla pignata-
Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.
Mio
fratello sceglie i
campanelli come sceglie i gatti: in entrambi i casi, gusti di merda.
Ed
si avvia verso la
porta per aprire mentre io mi avvicino al lampadario.
-Avanti
gattaccio, adesso
vediamo se cacci i miei cazzo di biscotti- Mi posiziono la mazza da
baseball
sulla spalla e sto per colpire Peloso quando mio fratello richiama la
mia
attenzione.
-Io,
li ho mangiati io i
tuoi biscotti- Peloso in quel momento cade dal lampadario e io,
contemporaneamente,
mi giro verso mio fratello, ancora con la mazza poggiata sulla spalla.
Ci
vuole un secondo.
Un
attimo.
Le
cose accadono con una
velocità allucinante.
Nel
momento in cui mi
giro, con la mazza ancora mezza poggiata sulla spalla, colpisco Peloso
che
schizza via a velocità supersonica.
Poi
nulla, nulla oltre
un botto.
Un
botto e un ‘porca
troia’ seguito dal miagolare acuto del gatto.
Mi
ci vuole qualche
secondo per elaborare tutto quello che è successo:
Peloso.
Un tizio steso
sul mio pavimento. Biscotti. Un tizio steso sul mio pavimento. Mazza.
Un tizio steso sul mio pavimento. Lampada. Un tizio steso sul mio
pavimento.
Lampadario. Un tizio steso sul mio pavimento. Pignata. Un tizio steso
sul mio
pavimento. Botta.
Un tizio steso sul mio pavimento. Bum. Un
tizio steso sul mio pavimento. Bestemmie di dolore. Un tizio steso sul
mio
pavimento. Miaaaow. Un tizio steso sul mio pavimento. Peloso tra i
capelli di
uno sconosciuto(Marilù ringiovanita). Un tizio steso sul mio
pavimento.
Oh
porca cazzo, Peloso è
ancora vivo.
No,
aspettate, riformulo
la frase: Oh porco cazzo, un tizio steso sul mio pavimento.
Ho
ucciso un tizio.
Adesso
mi rinchiuderanno
in prigione, senza Peloso, in una schifosissima cella, senza Peloso, in
una
cella lurida e puzzolente, senza Peloso, senza gabinetto, senza Peloso,
senza
letto, senza Peloso, senza cuscino, senza Peloso, senza coperte, senza
Peloso, senza
tend….SENZA PELOSO.
-Sono
stata io, prendetemi,
portatemi in carcere ma tenetevi quel gatto di merda.-Grido, porgendo
le mani
in avanti, aspettando che qualcuno mi metta le manette.
Manette
che non arrivano
perché lo sconosciuto si alza, massaggiandosi la testa, ma
sorridendo
ugualmente.
Ed
sospira, per poi
guardarmi male.
Minchia
ho fatto?
-Ronny,
vorrei parlarti
un secondo, se non ti dispiace.- Annuisco, distratta, pensando ancora a
quello
che è successo, mentre mio fratello mi trascina in cucina.
-Ronny,
non mi piace
come ti stai comportando ultimamente. Spari parolacce a raffica, non
ubbidisci
alla mamma,non le dai una mano in casa e ora che lei ti da il permesso
di stare
a casa con me, che fai? Cerchi di uccidere un mio amico con un gatto!
Ma ti
pare log..- mio fratello continua a blaterare mentre io provo a
immaginare la
mia vita senza Peloso- ..Ed è per questo che 5 Peloso
verranno a vivere con
noi-
Ho
sentito male io o mio
fratello ha detto davvero che ci saranno altri 5 Peloso?
Un
esercito di Peloso in
casa mia..o un esercito di Pelosi in casa mia?
In
questo momento me ne
sbatto la minchia della grammatica.
5
Peloso più uno che era
già mio fanno …
3
più tre … più tre nove
… radice quadrata … per 180…diviso
6,con riporto di 90….per 154….
13860
CLONI DI PELOSO
PER CASA.
Minchia
ho fatto, non
può essere.
Afferro
il cellulare
dalla tasta e apro la calcolatrice.
Il
mio Peloso +
Peloso versione Malgioglio + Peloso Marilù + Peloso Barbie
ihihih + Peloso culo
di Giotto + Peloso Boscaiolo Killer è uguale a ….
6
FOTTUTISSIMI GATTI NEL
MIO FOTTUTISSIMO APPARTAMENTO.
Divento
bianca e per
poco non svengo.
-Cosa
cazzo hai detto?!-
Grido, così forte che mio fratello deve tapparsi le orecchie.
No,
non può essere.
A
me la varichina.
-Stupida,
stavo
scherzando!-Tiro un sospiro di sollievo, poggiando una mano sul cuore.
Mi
siedo sulla tavola, dondolando
i piedi mentre vedo Peloso che quasi vola fuori dalla finestra.
Minchia,
ho dato un
altro calcio al gatto.
Gatto
che sta meglio di
me.
-Dicevo-
continua mio
fratello, coccolando Peloso- è per questo che quei miei 5
amici verranno a
vivere qui.-
Quasi
non mi strozzo con
l’aria.
Quei
5? Quei 5 più
Peloso?
La
palpebra destra
comincia a tremarmi.
Entro
in salotto e quasi
mi viene un infarto : i cinque ragazzi si girano verso di me
contemporaneamente
e, cosa peggiore, hanno tutti una testa da gatto.
Hanno
tutti la testa di Peloso.
Mi
avvio verso il
giardino, ancora scossa.
-Mi
dici che ho fatto di
male, Dio?- Grido e, dopo pochi secondi, mi trovo immersa in un mare
d’acqua e
per poco non affogo.
Sono
scivolata su un
giocattolo di Peloso e sono caduta con la faccia nella bacinella dove
Ed doveva
lavarlo.
Mi
alzo, sconsolata, mi
asciugo la faccia con le maniche della felpa e afferro il cellulare.
-Pronto?
Museo Egiziano
di Londra? Salve, vorrei proporre il mio gatto per una mummificazione
parziale
.… Come non è possibile?! Come siete animalisti?!
E se faccio io la
mummificazione? Come non accettate animali mummificati? E che cazzo
campate a
fare?!- Stacco, scioccata.
Come
può un museo che
espone ogni settimana una mostra sulla mummificazione, non accettare un
gatto
mummificato?
1
a 0 per te, gatto dei
miei stivali, ma ti ricordo che io ho i pollici opponibili e posso
strozzarti
anche solo con quelli.
______________________________________________________________
SPAZIO
DI UN PANDA SCRITTORE.
Okay
cupckes...*Rullo di tamburi*
SONO
TORNATE LE MIE STORIE DEMENZIALI *Si asciuga una lacrimuccia di
commozione*
Okay,chi
è felice? Eh? Chi? *verso dei grilli* *palla di fieno che
rotola* *vento*
Si
okay,siete tutti molto entusiasti.
Okay,che
dire? Non so davvero che dire lol
Ho
finito di mangiare da tipo ..*guarda l'orologio* ...qualcosa com 2
minuti,e ho tipo la pasta che sale e scende lol
Mia
mamma sta cucinando per domani e,2 minuti fa,stava per buttarmi per
terra loool
Comunque,prima
di perdere tempo e denaro(?) vi ricordo che sono su FACEBOOK *^* E solo
per voi :3
Fra
poco mi creerò anche un accont alternativo sia su Face,sia
su twittah,così possiamo stare insieme,cari cupcake.
Anyway,tornando
alla storia *tosse* allora,che ne pensate della nuova protagonista?
Ronny vi convince? No ceh,la sorella di Ed Sheeran bitches,non
è mica una cosa da nient eh.
Ve
lo dico da adesso,non aspettatevi che Ronny neghi la sua cotta,non lo
farà e.e
Avete
visto no? Ha già colpito e affondato Lou,se non è
amore questo lol
Anyway,penso
che sriverò un'altra os triste,in questi giorni u_u siete
tutte ancora più da diabete,quado piangete,giuro <3 e
penso che scriverò qualche cosina anche su Liamuccio bello...
OKAY,MI
TOLGO DALLE PALLE LOL
Mi
dite che ne pensate di questa storia? Ci tengo taaaaaaaaaaaaanto
<3
Alla
prossima,miei fidati cupcakes.
Love
you all.
Holly
xx
Ps:penso
di cambiare nome in questi giorni,accetto consigli :3
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Nice to meet you....HAHAHAHA no. ***
A
Erika, che mi è stata vicino quando sono entrata in crisi
perchè non avevo idee per il capitolo.
Ad
Alessia, perchè anche se so che non leggerà tutto
questo, mi è comunque stata vicina e mi ha fatta ridere
quando non stavo bene.
__________________________________________________
Rientro
in casa e, con
mia sorpresa, i ragazzi hanno tutti una faccia normale.
Mi
avvio in cucina, non
curandoli minimamente.
Apro
lo sportellino dove
nascondo le mie caramelle che, evidentemente, sono evaporate.
-Ed,hai
visto le mie
caram… - Non finisco di parlare, notando che Malgioglio
Junior sta mangiando
qualcosa.
Qualcosa come
le mie caramelle Haribo.
-Tu!-
Grido, facendolo
saltare dal divano - Lascia le mie caramelle!- Mi avvicino con fare
minaccioso
mentre Malgioglio si alza, mi guarda, prende 10 caramelle, se le ficca
in bocca
e ghigna, quasi mi avesse battuto.
Povero,
povero illuso.
-Dammele,
sono mie-
Ribatto, cercando di mantenere la carne.
-Tu
non le tocchi, ora
sono mie! In nome dei Kebab, sono mie!- Grida ancora, mettendosi
un’altra
caramella in bocca.
-Tu
adesso me le ridai.-
Ringhio, a denti stretti.
-Altrimenti?-
Risponde,provocandomi.
-Altrimenti
mi faccio
esplodere- Affermo, decisa, mentre lui lascia cadere le caramelle.
-Sorela!-
Grida, abbracciandomi
Minchia
ho detto?
-Ehm..senti
ciuffo
bello, avrei da fare..
-Come
ti chiami?- Mi
chiede, finalmente staccandosi.
-Ronny,
sono Ronny-
Bofonchio,afferrando le caramelle e sedendomi sul divano,di fianco a
testa
bionda.
-Io
sono Zayn Jawaad
Malik- Dichiara, allungando la mano.
Mazza,
che nome strano.
Jaw…Jag…Jia…Jaguard.Bello, molto
d’effetto. Pensa che uno di deve presentare e
fa ‘Jaguard, chiamami Jaguard, peipi’ Mazza, sai
che figurone che fai con
un nome
così.
Non
come il mio nome.
Rachele. Che poi Ronny non è neanche il mio soprannome.
Me
ne fotto, con o senza
soprannome resta comunque un nome di merda.
‘Raxhele,piacere’
Rachele…Ra…chel… Mi sa tanto di
‘Ra chell’anm e kitemmuort’ *Dialetto
napoletano, significa, tradotto(?) ‘Da quell’anima
dei morti’ non ha un
significato preciso, è un qualcosa che va a sostituire gli
‘Aia che dolore’
oppure gli insulti, di qualsiasi genere, verso le altre persone *
-lo
sono Niall Horan- E’
il tizio al mio fianco a parlare. Ha un accento strano, non inglese,
questo è
poco ma sicuro. O almeno credo. Non ho mai saputo riconoscere gli
accenti, poi
ci si mette pure questo e i 3 biscotti che si è ficcato in
bocca, col carciofo
che voglio capire.
-Mentre
io sono Styles ,Harry
Styles - Marilù
ti stava meglio.
Che poi, bellissimo,
è tipo ‘Bond, James Bond’
o anche ‘Please, Bitch Please’. Suona una bellezza.
‘Sheeran,
Ronny Sheeran’
Se io mi presento così, so fortunata se non mi sputano in
faccia.
-Io
Liam Payne- Questo
però davvero mi fa paura.
Cioè,
non è lui che mi
fa paura, non la persona fisica.
Certo,
mi terrorizza la
camicia da boscaiolo maniaco e anche il fatto che sia abbottonata fin
sotto il
collo.
Con
la fortuna che ho, è
davvero un maniaco stupratore, e magari mi chiude in un ascensore e mi
uccide.
E
poi si libera dei miei
resti.
Che
poi, oggi è facile
liberarsi di un cadavere.
Puoi
tranquillamente
nasconderlo in un carretto dei gelati, stai sicuro che ti trovano dopo
10-12
mesi.
Messo
che ti trovano.
Co
la fortuna che ho io,
come minimo mi trova Peloso e vende i miei organi per comprare la droga.
O
qualche micetta Russa.
-E
io sono…-
-Il
povero disgraziato a
cui ho quasi spaccato la testa- Sentenzio, notando che a parlare era il
povero
tizio che stavo per decapitare.
-Già,
ma di solito mi
chiamano Louis- Sorride, e che sorriso.
Avete
sentito un botto?
Erano
le mie ovaie.
Tutte
insieme, si sono
prese per mano, hanno fatto un inchino e si sono fatte esplodere.
Come
un Kamikaze
Pakistano.
Palline
bianche volano
per il mio basso ventre e l’intestino grida -La
neva,ciè la neeeeva-
Adesso,
o sono le mie
ovaie che si sono smembrate o qualcuno, mentre dormivo, mi ha
aperto la
pancia e mi ci ha ficcato dentro un sacchetto pieno zeppo
d’erba.
Qualcuno
chi? Qualcuno
come…. PELOSO.
Sono
tentata di alzarmi
la maglia e controllare ma mi perdo, letteralmente, negli occhi di
Louis.
Non
so se mi sta
fissando perché ha sentito il botto o,
semplicemente,perché ho una faccia da
pesce lesso.
Arrapante
proprio.
-Tutto
bene Ronny?-
Chiede Louis, appoggiandomi una mano sulla spalla.
-Aaaaarg-
Rispondo, senza
pensarci.
Zayn
scoppia a ridere, guadagnandosi
uno scappellotto, uno di quelli pesanti.
Presa
alla sprovvista, mi
getto sul pavimento e comincio a gattonare nella direzione di Peloso
ripetendo
continuamente ‘Arg’.
-Guarda
che non è mica
una tigre- Grazie al biscotto,mi serviva Barbie
ìhìhìhì per capirlo.
Scazzata,
mi dirigo, sempre
gattonando, nella direzione di Zayn.
-Aaaarg,
Raaawr- E, non
soddisfatta della figura d’imbecille fatta fino a questo
momento, mi metto a
fare le fusa vicino alla gamba di Jaguard.
-Ma
guarda che neanche
lui è una tigre- Ma oggi Barbie
ìhìhìh deve essersi fatto una lunga
chiacchierata
con Capitan Ovvio.
-Lo
so, testa bionda, lo
si capisce dal nome che non è una tigre ma un
giaguaro.-Rispondo con fare
ovvio.
-Nome?-
Chiede curioso, Louis.
-Jaguard,
no?- Una
risata generale riempie l’aria.
Che
ho detto adesso?
Sbuffo, mi alzo e mi accorgo, con sorpresa, che Ed non è
più in stanza.
-Mio
fratello?-
-Credo
sia a farsi la
doccia- L’assassino Killer ha una voce, minchia.
Corro
in cucina, afferro
la vaschetta del gelato, un cucchiaio gigante e torno in salotto.
Mi
getto a peso morto
sul divano,d i fianco a Liam.
Un
urlo stridulo, Peloso
che sbatte sotto il tavolo della cucina e poi il silenzio.
Ho
paura di girarmi e
guardare Payne negli occhi.
Più
che altro, ho paura
di vederlo squartare vivo qualcuno.
Ma
perché non prende
Peloso?
Almeno
ce lo togliamo
dai coglioni una volta per sempre.
Con
molta calma mi giro
verso Liam.
Nulla.
E’
sparito.
Vuoi
vedere che è corso
in cucina…. vuoi vedere che ha sbattuto Peloso sotto il
tavolo perché vuole
squartarlo? I
miei sogni si infrangono quando vedo Liam schiacciato
contro la parete, tutto tremante.
Mi
giro, alla ricerca di
qualcosa di così tanto spaventoso da spaventare un boscaiolo
Killer.
Niente.
Tutto
deserto.
Peloso
dorme nel cesto
della frutta.
Il
resto del gruppo
ridacchia.
Corro
in cucina, spaventata,
apro un cassetto a caso e trovo un cucchiaio gigante.
Si
chiama mestolo,cretina.
Non
fare l’intellettuale, Gigi, ti ricordo che hai scritto della
neve ad Agosto.
Afferro
il cucchiaio
gigante ( o mestolo, perché nel mondo di Gigi si chiama
mestolo) e torno in
salotto.
Liam
si schiaccia ancora
di più contro la parete.
Oh,
e allora è cretino
proprio.
Louis
ridacchia e poi
guarda nella mia direzione- Senti Ronny, devi sapere che…
come dire.. Liam è
spaventato da..- L’occhio mi cade sul gelato.
Possibile
che abbia
paura del gelato?
Dio,
sfigato proprio.
-Non
preoccuparti Liam, sono
fobie che passano- E detto ciò, infilo il cucchiaio gigante
nel contenitore del
gelato e mi avvicino, cautamente, alla parete.
-Basta
che lo assaggi, poi
non ne potrei far più a meno- Avvicino il cucchiaio alla
bocca di Liam che, come
risposta, caccia un urlo acuto da spaccar i timpani.
Cazzo,
poi dicono che
non sanno cantare.
Stordita,
poso il
cucchiaio gigante e vado in cucina.
E’
bello vero?
E’
arrapante Gigi, è diverso, ma tu questo non puoi capirlo.
Perché
scusa?
Ma
guardati, sei un cesso ambulante, che minchia vuoi capire?
Sei
stonza però oh.
Gigi
lo sai che io ti lovvu tantu tantu, non ti incavolare.
Ah,
quindi mi ami?
Non
dire minchiate Gigi, lo sai che ti sto prendendo per il culo.
Ma
se hai sempre detto di essere mia fan!
Sono
l’unica Giggilovers, ne sono consapevole, ma è
solo per carità.
Giggilovers?
Le mie fan sono le Nevine.
-Eeeeh,le
domeniche
d’agosto,quanta neve che cadrà e nel mentre che
verrà, Gigi la minchia ci
romperà.-
Canticchio,
in omaggio
del mio coscenzo.
Mi
giro, tutta
tranquilla, trovandomi 5 teste intente a fissarmi ,tutte sconvolte.
E
mo che ho detto?
-Vi
serve
qualcosa?-Chiedo, scocciata di questa situazione.
-Vuoi
giocare a ‘Beva
chi..’?- Mi chiede Jaguy.
Beva
chi.
Che
minchia di giochi
fanno in Pakistan?
-E
cosa sarebbe?-Chiedo,
cercando di instaurare una conversazione.
-Tipo
‘Beva chi ha i
capelli rossi’ o ‘Beva chi ha un
fratello’ – Mi spiega Louis.
Tipo
‘Beva chi si fa
esplodere domani’ o ‘Beva chi spaca botilia amaza
familia’ o, ancora meglio ‘Beva
chi sa preparare i kebab’.
Scommetto
che Zayn è il
detentore di un record mondiale.
Che
poi, voglio che mi
insegni alcuni ei sui trucchi per fare i kebab.
-Okay-
Annuisco,
annoiata.
-Ci
serve una bottiglia
di coca cola e un bicchiere gigante. –Liam mi sorride e io
rabbrividisco.
Ecco
qua, mi spacca il
bicchiere me lo spacca in testa e con la coca cola mi riempie una fossa
e mi
sotterra.
O
magari mi spacca la
bottiglia in testa e mi conserva nel bicchiere.
Simple but effective.
Si,
simple but grandissimi
effective ‘sti cazzi.
Quella
che ci rimette
sono io, grazie al cazzo che è ‘semplice ma
efficace’
Mi
metto a cercare dei
bicchieri e la coca cola.
Apro
la dispensa, tutta
tranquilla, felice e spensierata.
Avviene
tutto in un
secondo.
Lo
sportello mi sfugge
di mano, si stacca, mi cade in testa e poi cade sul pavimento,
schiacciando la
coda di Peloso. Il gatto salta e arriva sulla mensola, di fianco alla
dispensa.
Comincia
a muoversi e fa
cadere tutti i soprammobili.
Uno,
uno solo, a punta, con
la forma di quella cazzo di Torre di Pisa, mi colpisce nello stesso
punto dove
mi aveva prima preso lo sportello della dispensa.
Bestemmio
in turco, arabo
antico, in latino, in giapponese, in cinese, in greco e in pakistano.
Non
conoscono neanche la
mia lingua, come faccio a bestemmiare in lingue straniere non lo so, ma
chissene! Liam mi si avvicina e, con fare premuroso, bagna una
pezzolina e me
la poggia sulla fronte.
Minchia,
quando ti
uccide Liam Payne, puoi vantare un uccisione delicata e raffinata.
-Stai
bene,Ronny?- Mi
chiede mio fratello, che era entrato in cucina giusto in tempo per
vedere il
mio ‘incidente’
Che
poi, come cazzo
vuole che stia?
Come
un criceto che cade
dalla ruota.
Come
un povero Cristo
che viene ucciso da Payne.
Come
un pakistano che si
fa esplodere.
-Posso
fare qualcosa per
te?- Insiste mio fratello.
Annuisco,
sconsolata.
-Passami
il cellulare-
Sussurro, massaggiandomi la testa.
-Ma
a che ti serv…-
-Passami
quel cazzo di
cellulare!- Sbraito, e mio fratello obbedisce, lanciandomi il cellulare.
Lo
afferro e compongo un
numero che conosco a memoria.
-Pronto?
Ristorante
cinese? Salve, buon giorno. Senta, vorrei sapere quando potrei portarvi
il mio
gatto..Come non potete prenderlo?! Come non cucinate gatti?! CHE CAZZO
DI
RISTORANTE CINESE DEL CAZZO SIETE, PORCO CAZZO! No, non mi calmo. No,
non
abbasso il tono di voce. Oh, ‘a signò, non mi
rompete le palle!- Attacco, scazzata,
e fisso Peloso, beatamente sdraiato per terra.
Mi
alzo e, con calma, mi
tolgo la sciarpa che ho al colo.
La
afferro saldamente, a
‘mo di frusta.
La
sbatto per terra, con
l’intenzione di frustare Peloso.
Intenzione
che va a
farsi un giro visto che ho una mira di merda.
Invece
di colpire
Peloso, colpisco la ciotola dei suoi croccantini che vola in aria e
cade sullo
stesso punto su cui è caduto sia lo sportello sia il
soprammobile.
Questa
l’hai vinta tu, Peloso,
ma sappi che non ci metto niente, con i miei pollici opponibili, a
strozzarti.
_____________________________________
SPAZIO DI UN
PANDA MOLTO MLML
BUONSALVE
PRINCIPESSE!
Sono
stata puntuale,avete visto? *^*
Amatemi,amatemi,amatemi
:3 LALALA Anyway,come state,piccine?
Io
sto tipo morendo di sonno,niente di che.
Non
so neanche che dire,sto temporeggiando, si vede? *si vede,i know*
Okay,passiamo
a cose serie: che ve ne pare di questo capitolo?
Ho
deciso che non farò qualcosa di completamente
demenziale,voglio che ci sia una storia sensata sotto,per voi
è okay? Spero di si,perchè nel mio cervelletto si
sta già evulendo il terzo capitolo...No,okay,non
è vero.LOL
Nel
prossimo capitolo,una sola cosa è scura: si saprà
di più sulla vita di Ronny,yep.
Allora,avete
richieste? Vi piacerebbe leggere qualcosa di particolare?Avete domande?
Richieste? State sperando che mi tolga dalle palle? Okay,vi accontento
lol
E
niente,grazie a tutte quelle che hanno recensito il primo
capitolo,spero vi divertite con questa nuova storia. Ci tengo
tantissimo al vostro parere,cari cupcakes.
Okay,mi
dileguo.
Ultima
domanda: avete visto il video dei ragazzi in ghana? Quello con
Niall,Zayn e Louis. Giuro su Dio che ho pianto come una fontana,ho
sentito un dolore fortissimo al cuore e un enorme,enorme senso di colpa
mi ha preso.
Quante
cose potremmo fare,se solo volessimo.
Io
stessa mi sento in colpa per essermi spesso lamentata della mia vita.
Loro
una vita non sanno neanche cos'è,perchè la loro
non è vita,è solo dolore.
Davvero,mi
piange il cuore.
Spero
vi siate fatte qualche risata con questo capitolo.
Un
bacio,cupcakes.
Holly
xx
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** The rhythm of passion. ***
-BUONGIORNO GENTE!
Questa è Radio Meow, io sono John e sono qui
con Checca, il mio adorato
gattino! E’ ORA DI SVEGLIARSI! SONO LE 9 DEL MATTINO! IL SOLE
BRILLA NEL CIELO!
LONDRA E’ FANTASTICA STAMATTINA E..-
-E tu mi hai già
fracassato le ovaie.- Sussurro, sbattendo
la mano alla rinfusa sul comodino, cercando disperatamente di spegnere
quella
cazzo di sveglia. E finalmente la trovo.
L’afferro prima di
sbatterla sul comodino e lanciarla verso
l’armadio.
Un miagolio si diffonde per la
stanza, seguito da un ‘Ronny,
Cristo, non importunare Peloso’.
Io importuno Peloso, Ed? Quando avevo
15 anni, quel gatto di
merda si è arrampicato sul mobile nel mio bagno e mi ha
distrutto tutti gli
assorbenti. Non so come abbia fatto, so solo che era domenica e che
sono andata
a pranzo da nonna con 5 paia di mutande addosso e una scorta di
fazzoletti
tanto grande da far invidia alle scorte delle fabbriche Tempo.
Dovevo ucciderlo allora, quello
stupido gatto.
O quando avevo tre anni e mi fece
cadere dall’altalena.
Neanche allora sapevo come aveva fatto ma, dannazione, ero piccola!
Potevo
seppellirlo in giardino e
nessuno poteva
rimproverarmi vista la mia piccola età. Ma naturalmente,
queste idee geniali mi
vengono sempre quando è troppo tardi.
Sbuffo e mi alzo dal letto
per poi dirigermi in
bagno con un
occhio chiuso e l’altro mezzo aperto.
Entro in bagno, prendo shampoo e
balsamo, bagnoschiuma e
spugne, dispongo tutto sul mobile di fianco la doccia e prendo
l’accappatoio.
Mi spoglio, resto in intimo, scivolo su un giocattolo di peloso e
finisco nella
doccia, rischiando di spaccarmi la testa e rovinare il mio favoloso
completo
intimo.
Troppo occupata a bestemmiare tutti i
santi, non mi accorgo
che tutti, e sottolineo tutti, i ragazzi sono nel mio bagno. Zayn
ridacchia
appena mentre Ed mi guarda con uno sguardo di fuoco.
-Hei.-
saluto,
massaggiandomi la chiappa destra.
Cristoddio, e se me la devono
amputare? Come cazzo faccio?
-Che diavolo fai, Rachele?!- urla
appena mio fratello.
-Nulla,stavo provando il brivido di
fare paracadutismo.-
rispondo, facendo spallucce.
-Come?- chiede, non capendo.
-Si, ho provato a fare paracadutismo
gettandomi dal gradino
di 3 centimetri della doccia.-
-Che cavolo stai dicendo
Ron…-
-Ed, non ho visto il giocattolo di
quell’ammasso di peli che
tu ti ostini a chiamare gatto, va bene?-
-E che ci faceva un giocattolo di
Peloso nel tuo bagno?-
-E che minchia ne so!- grido
esasperata, mentre Zayn
continua a ridere.
-Che minchia hai da ridere,
Pakistan?!- aggiungo, ancora più
frustata.
-Davvero carino.- dice solo,
indicando il mio completo intimo
con spongebob.
Oh porco spino.
Per la Madonna.
Oh mamma santissima.
Che gran figura di merda.
-Uscite!- grido, prima di alzarmi e
spingere tutti fuori.
Se il buon giorno si vede dal
mattino, questa sarà proprio
una gran bella giornata di merda.
*
Scendo le scale con lo stomaco che
minaccia d’uscire e
mangiarmi viva.
O morta.
Peloso, quel gran puttano, scende le
scale al mio fianco e a
volte fa slalom tra le mie gambe e io per poco non rotolo
giù per via della
favolose infradito che indosso.
-Buon giorno Ronny!- grida mio
fratello, spuntando alle mie
spalle e facendomi prendere un infarto.
Mi aggrappo alla ringhiera cercando
di non sfracellarmi per
terra mentre mi vola via un infradito e va a colpire Peloso che schizza
giù
dalle scale e va a sbattere contro il divano.
Stupido
gatto.
-Ma io dico, SEI FORSE IMPAZZITO?!-
grido, mentre mio
fratello corre da Peloso e gli chiede come sta.
Al gatto. Non a me, sua unica sorella.
Mi dirigo in cucina, scalza.
Buona si, ma fessa no.
Mentre cammino, non vedo la lettiera
di Peloso e ci sbatto
contro. Con il piede. Con il mignolo.
Comincio a bestemmiare tutti i santi
mentre mio fratello
entra in cucina cullando Peloso quasi fosse suo figlio.
Aspetta che mi passi il dolore, gatto
di merda, che ti ficco
in una padella e ti do in pasto agli squali.
Borbotto le ultime bestemmie in
croato antico e prendo posto
a tavola.
Mr. Sesso è proprio
davanti a me, con il suo pigiama a
righe, i capelli scompigliati, gli occhi ancora addormentati un aria
tremendamente AAARG.
Appoggio i gomiti sul tavolo e,
successivamente, il viso tra
le mani mentre mi perdo ad osservare Louis.
Un telefono squilla e faccio un salto
di 15 metri dallo
sgabello, facendo cadere il contenitore del latte (ditemi voi chi cazzo
mette
il contenitore del latte sullo spigolo destro della tavola) che cade
rovinosamente sulla coda di Peloso.
La bestia, di conseguenza, salta
addosso a Zayn il quale,
spaventato, comincia a muovere le braccia come un pazzoide e colpisce
Hazza
che, preso allo sprovvista, fa un salto e cade su Niall.
-Ciao amore!- Louis risponde a
cellulare e per poco non mi
viene un infarto.
Oh
santissime
domeniche d’agosto! ‘Amore’?! Chi chiama
ancora lq mamma ‘amore’?
Ehm ehm
Ronny, non per
intromettermi ma…non pensi che Louis possa essere fidanzato?
Chiudi il
cesso Gigi,
tu che ne sai di ‘ste cose? Eddai, solo perché hai
scritto 4 canzoni di merda
spacciandole per canzoni d’amore!
Ronny, Louis
ha 21
anni, io non credo che sia single.
Fatti i
cazzi tuoi
Gigi. Se vuole chiamare la mamma ‘amore’, lo fa e
basta.
-Si, ti amo anch’io Eleanor.
Visto?
Visto cosa
Gigi? Sarà
il nome della madre. Sai, le mamme moderne non si fanno più
chiamare ‘mamma’,
preferiscono essere chiamate per nome.
La madre di
Louis non
si chiama Eleanor.
E tu che ne
sai?
E una
Gigginer, le ho
firmato un autografo.
Uh santa
carota, che
minchia vai dicendo?
Sto solo
cercando di
dire che…
Senti Gigi,
oggi molti
adolescenti credono nel rapporto madre-figlio e molti considerano la
madre la
loro migliore amica. Louis sarà sicuramente uno di quelli.
Io non credo.
-Louis?-
-Si Ronny?-
-Come si chiama tua madre?-
-Johanna-
Oh,
vaffanculo.
*
Gigi?
Cosa?
Abbiamo
bisogno di un
piano.
Un piano?
Un piano per
far
lasciare Louis e il castoro.
Il castoro?
Stupidor.
Stupidor?
E che
minchia Gigi,
ELEANOR! La ragazza di Louis. Dobbiamo farli lasciare.
Ma Ronny io
non…
E mi serve
un alleato.
Ronny io non
credo che
sia una buo…
Non ti ho
chiesto che
cosa credi, Gigi, ti ho chiesto un alleato, un assistente.
Ronny io..
Hazza no, da
quel che
ho visto ieri è troppo legato a Louis, gli spiffererebbe
subito i mie piani e
poi va troppo d’accordo con Peloso, quel gatto di merda
potrebbe escogitare un
piano col riccio per togliermi di mezzo.
Ronny..
Mentre Niall
è troppo
devoto al cibo e si sa che anche io sono molto devota al cibo. Finiremo
per
ucciderci a vicenda per un biscotto e non escogiteremo nulla.
Ronn..
Liam mi
terrorizza
quindi meglio evitare…e rimane…
Senti
Ron…
-Zayn!- grido, e il pakistano fa un
salto di 5 metri dal
divano.
-Cosa?- chiede, con una mano sul
cuore.
Gli faccio segno di seguirmi in
cucina e lui mi manda poco
cordialmente a quel paese.
Sbuffo, mi sfilo una ciabatta e
gliela lancio contro,
mancandolo e beccando Peloso.
Sempre in
mezzo ai
coglioni stai, oh.
Mi sfilo anche l’altra
ciabatta e manco di nuovo Zayn.
Sbuffo, prima di dirigermi verso il
divano e afferrare il
pakistano per un orecchio.
-Vieni in cucina. ORA.- scandisco
bene le parole e, prima di
lasciarlo, mi assicuro che il pakistano abbia capito.
Due secondi dopo io e Zayn siamo
seduti in cucina.
-Allora, Pakistanboy, ho bisogno del
tuo aiuto per conquistare
Louis.
-Louis è fidanzato- mi
ricorda, con un sorrisetto sfacciato.
Adesso vado da Peloso, gli strappo la
coda e la uso per
impiccarti se non fai sparire quel sorrisetto della minchia, Jaguard.
-Lo so, idiota. Per questo mi serve
il tuo aiuto. Ho bisogno
che lasci Stupidor e si metta con m..-
-Stupidor?-
-E che minchia, sei come Gigi!
Stupidor, la sua ragazza! –
-Vorrai dire Elean..-
-Lo so il suo cazzutissimo nome,
Pakistan! Voglio che tu mi
aiuti a conquistarlo.-
-Okay.-
-Okay?-
-Okay.-
-Solo
okay?-
-Okay okay?-
Mi sbatto una mano sulla fronte. Un
pakistano più idiota no?
-Dobbiamo farlo esplodere?- domanda,
con uno strano bagliore
negl’occhi.
Scuoto la testa. –No.-
-Avvelenarlo con il kebab?-
Sbuffo.- No.-
-Devo farmi esplodere?-
Alzo gli occhi al cielo.- No.-
-Ronny, si può sapere che
cazzo devo fare?!- domanda, quasi
grida.
Calmo calmo pakistan.
-Come arrivate al cuore delle
persone, in Pakistan?-
-Beh, di solito le facciamo esplodere
e non resta nulla di
lo..-
Ma è idiota?
-Ma sei idiota?!- grido, pakipaki
salta dallo sgabello.
-Senti, te la faccio semplice, come
faccio innamorare Louis
di me?-
Gli si illuminano gli occhi.
–Col ritmo della pasión.-
*
-Grazie.- ringrazio il commesso,
afferro la bustina viola e
mi dirigo a casa.
Zayn ha avuto un piano di merda ma,
essendo l’unico a mia
disposizione, mi devo accontentare.
Pakistan Boy mi ha detto che in
Pakistan per accoppiarsi
usano strani versi, come gli uccelli.
O almeno, è stato
così fino al 1970, quando al
nonno di Zayn è andata di traverso la saliva durante
l’accoppiamento e si è
deciso di cambiare tattica.
Oggi si usa ballare un tango
passionale, quindi sono andata al negozio di dischi
più vicino e ho speso
la bellezza di 74 sterline in dvd e cd sul tango.
Sono completamente vestita di rosso,
il colore della pasión, fatta
eccezione per le ballerine
nere.
Sentite, so che il piano di Zayn
è una minchiata colassale e
che gli esiti saranno terribili ma da piccola il mio motto era
‘Nulla sarà
peggio delle canzoni di Gigi’ e chi lo sa, magari per botta
di culo mi va bene
e Louis lascia Stupidor per me.
Ritorno
casa sperando
che Zayn abbia convinto tutti a vestirsi, quindi filo in camera a
infilare la
gonna rosso fuoco che Pakistan mi ha convinto ad indossare.
Torno in salotto, abbassandomi e
menando uno scappellotto a
Peloso che cerca di togliersi il papillon che gli ho fatto mettere da
Hazza,
quindi do una veloce occhiata ai ragazzi.
E al culo di Louis.
Sono tutti vestiti con abiti da sera
neri, camice bianche e
scarpe lucide nere.
Mio fratello è bellissimo.
Louis è bellissimo. Harry è
bellissimo. Liam è bellissimo. Niall è
bellissimo. Zayn è.. dove minchia è
Zayn?
Non faccio neanche in tempo a
chiederlo che Zayn entra in
scena con un vestito da donna rosso e un paio di tacchi neri che sono
più alti di me.
Sei
un metro e una banana, Ronny, tutto
è più altro di
te.
E
tu sei un metro e una tavoletta del cesso Gigi, ma ti spacci comunque
per cantante.
Ma che mi prenda un colpo: che
minchia sta facendo Zayn?
Zayn afferra Louis per la mano, sfila
una rosa dal vaso
vicino il divano, afferra lo stelo con i denti e trascina il MIO Louis
in un
travolgente tango argentino.
Oh, ma lo castrerò, Dio
solo sa quante volte lo castrerò.
Mi avvicino a Zayn interpretando uno
strano balletto, come
se sotto i miei piedi ci fosse sabbia bollente.
Il pakistano mi ferma, sbattendomi
una mano in faccia.
-Non puoi entrare nella sala da ballo
e pretendere di
ballare un tango argentino senza accompagnatore.- dice, e torna a
ballare.
Ma quale sala da ballo?
Ma dove lo prendo un accompagnatore?!
Mi viene la brillante idea di
afferrare uno dei ragazzi ma
quando mi giro, Ed sta ballando con Harry e Liam con Niall quindi,
scocciata,
afferro Peloso e comincio a ballare avanzando verso Zayn.
-Che minchia fai?!- sussurro,
cercando di frenare l’impulso
di picchiare Zayn con Peloso.
-Ballo.-
Mo’ lo castro davvero.
Zayn alza il braccio destro, tenendo
la mano di Lou e
facendolo girare su se stesso per poi fargli fare un casque.
Tento di fare lo stesso con peloso,
guadagnandoci solo una
caduta di culo perché Peloso si agita e caccia gli artigli.
O le unghie.
O quel che minchia sono.
Resta il fatto che mi taglio e caccio
un urlo incredibile.
Ed, capendo al volo la situazione,
cerca di fermarmi ma io
sono più veloce di lui e corro in garage a prendere la mazza
da hockey di mio
fratello.
O da baseball.
Tutto questo mi sa di
déjà-vu.
Comunque sia, entro di nuovo in casa
con l’intenzione di
mandare Peloso sulla luna.
Il gatto è allegramente
addormentato sulla testa di Harry.
Ah no, questa volta ti distruggo.
Chiudo la porta di casa in modo che
mio fratello non possa
entrare in casa, poi mi avvicino silenziosa alle spalle di Hazza. Porto
indietro
la mazza e cerco di colpire Peloso, con risultati tremendi.
Manco il gatto, colpisco la testa di
Hazza che schizza in
avanti e va a sfracellarsi sul pavimento.
Intanto Peloso si è
attaccato con le unghie al soffitto e un
sorriso malefico si fa spazio sul mio viso.
-.Viene Peloso, giochiamo alla
pinata.- sussurro, agitando
la mazza.
Anche questo mi sa di
déjà-vu.
Ancora una volta, ci metto troppa
forza e, Dio solo sa come
faccio, ruoto su me stessa prima di sbattermi la mazza in faccia da
sola e
collassare sul pavimento.
Pakistan, sia meledetto tu, i tuoi
piani e quel gatto di
merda di Peloso.
*
-Ronny? Grazie a Dio sei sveglia!
Credevo fossi morta!-
Apro appena l’occhio destro
per poi passarmi istintivamente una
mano alle parti basse.
So di non essere un maschi ma
‘sti cazzi, non si può mai
sapere.
-Ed..?-
-Si?-
-Passami il cellulare.-
-Ma…-
-Passami quel cazzo di telefono.-
Ancora un senso di déja-vu.
-Zayn? Zayn!- grido, e pakipaki corre.
-Dimmi.-
-Di te mi occuperò
più tardi.-
-Ma cosa..-
-In Pakistan si fanno esplodere
mettendo bombe sotto le
case? Io te la infilo direttamente su per il culo, razza di idiota.-
quasi
grido, mentre pakipaki indietreggia e mio fratello mi passa in
cellulare.
Rifletto qualche secondo, poi digito
un numero.
-Pronto? E’
l’acquario comunale? Salve, volevo offrire il
mio gatto. Si, offrire il mio gatto. Come per cosa? Per lo spettacolo
con gli
squali. No, non voglio che assista, voglio che venga dato in pastoi
allo squalo
più grosso che avete. Si, ha capito bene. No, non sono
pazza..signora? Signora
la smetta di urlare. Non deve fare un cazzo, lo vestirò da
salame qui a casa,
lei dovrà solo lanciarlo allo squalo. Signora? Che significa
che LEI chiama la
polizia? IO chiamo la polizia perché LEI si rifiuta di fare
il suo lavoro.
Signora? Signora?-
Guardo il telefono alibita.
Uh sta figlia di buona donna,
m’ha staccato la telefonata.
E va bene, Peloso, anche questa
l’hai vinta tu ma, come sai,
ho i pollici opponibili e posto strozzarti anche solo con questi.
Peloso intanto mi guarda dal fondo
della stanza, seduto
sulla poltrona preferita di Ed.
Istintivamente, gli lancio il
telefono contro che, vista la
mia mira di merda, colpisce lo schienale della poltrona, rimbalza e mi
torna
indietro, beccandomi giusto in fronte.
Oh, e vaffanculo.
-Eleanor! Ciao amore! Come stai
piccola? Si, manchi anche
tu, tanto tanto.-
Oh, e doppio vaffanculo.
Tento di alzarmi per poi cadere
rovinosamente sul divano.
Peloso se la ride e il sangue mi sale
al cervello. Afferro
il telecomando, glielo lancio contro e la scena di prima si ripete.
Oh, e triplo vaffanculo.
________________________________________________________________________________________
Spazio del panda scrittore.
Guess who is back
^-^
HOLLY IS BACK, YAAAAAAY!
E anche Ronny
è tornata! In quante sono felici? *verso delle cicale*
*balla di fieno che rotola*
Oooookay,
sarò veloce. Sono qua, di nuovo.
Essendo che nessuno si caga la
mia storia su Niall, ho deciso di continuare prima questa.
Oky, nulla da dire. Ronny
è la solita cogliona, Peloso il colito cagacazzo e
i ragazzi sono sempre i ragazzi.
Niente da aggiugere AHAHAHAHAHAH.
No ma , secondo voi, Ronny
riuscirà a conquistare Louis?
E Zayn è stata la
scelta giusta? Aiuterà come assistente? E i suoi piani?
Saranno migliori i prossimi?
Vi ho già fracassato
le ovaie, vero?
Devo sparire, vero?
Me ne sto andando, oaky?
Vi amo tutte, okay?
Sto andando via.
Me ne vado.
Sto scomparendo.
T n vuò ij?
Non fate caso a
gigi, irrompe anche nei miei spazi del panda scrittore.
Okay, evaporo.
Love u all.
Holly xx
ps: avete visto quanto cacchio
è lungo questo capitolo? Amatemi *^*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Kebab. How about no? ***
Sono seduta sul letto di camera mia,
immersa nel buio.
Ho un bernoccolo sulla testa grande
quanto la bocca del
cantante dei Fun.
Ucciderò Peloso un giorno
di questi, lo so per certo.
Bussano alla porta, so già
chi è.
-Mi hai mandato a chiamare?- la testa
di pakistan boy sbuca
dalla porta.
-Accomodati, mio cavo.-
-Cavo?-
-Entva puve.-
-Cosa?-
Sbuffo.-Entra prima che ti prenda a
calci in culo, pezzo
d’idiota.-
Peloso è sdraiato ai piedi
del letto.
Lo afferro per la coda e lo trascino
con me fino alla
scrivania, quindi mi siedo e accendo la piccola lucetta di fianco al
computer.
-Accomodati, cavo.- dico, e Zayn si
siede sul letto mentre
io accarezzo Peloso.
Accarezzare?
M
a se con una mano gli tieni ferme
le zampe e con l’altra lo picchi in testa!
Chiudi il
cesso, Gigi.
-Zayn, mio cavo, SI PUO’
SAPERE CHE CAZZO TI E’ SALTATO IN
MENTE?!- grido e Peloso si ribella sotto il mio tocco. Lo lascio andare
e,
preso dalla foga di scappare, va a sbattere contro la porta. Chiusa.
Che gatto
idiota.
-Che ho fatto?- chiede Pakistan,
ingenuo.
-Che hai fatto? Ti sei vestito da
donna e hai ballato
con il mio Louis!-
-Tecnicamente, Louis è di
..-
-E’ MIO.-
-Ma tu non hai capito il piano! IO
dovevo ballare con lui e
tu dovevi ballare con uno dei ragazzi e farlo ingelosire!-
Non fa una piega.
Chissà
dov’è Peloso.
-E QUANDO VOLEVI DIRMELO?!-
-Senti, Ronny, non piangiamo sul
latte versato.-
Sbuffo. Pakipaki ha ragione,
dannazione.
-Quello era solo il piano A.-
aggiungo, e Pakistan annuisce.
-Potresti cucinare per lui.- dice
dopo poco.
-Ti ho detto che lo voglio vivo,
Pakistan!- sbuffo,
contrariata.
-E appunto! Cucinerai per lui.-
-No pakipki, è un piano di
merda peggio di quello di ieri.-
-Ma il segreto per arrivare al cuore
di un uomo è passare
per il suo stomaco!-
Sbuffo. –E che dovrei
cucinare?-
-Kebab!-
Questo è pazzo.
Ma, facendo 2 più 2,
realizzo che, per quanto questo piano
sarà un’altra merda micidiale, non
potrà mai essere peggio delle canzoni di
Gigi, e questo mi rianima.
-Al supermercato!- grido, alzandomi
dalla sedia e
collassando per terra.
Proprio
davanti ai
miei piedi si deve sdraiare, ‘sto gatto di merda.
*
-Zayn no, non compreremo delle bombe
giocattolo.-
-Eddai Ronny, ti prego!- congiunge le
mani a mo’ di
preghiera.
-No.-
-Ti prego.- quasi non si mette in
ginocchio, con le mani
piegate e facendo il labbruccio
-Zayn? Devo prendere la mazza?-
-No Ronny.- risponde subito,
rabbrividendo.
-Allora torna nel carrello.-
Jaguard si arrampica nel carrello
mentre io cerco tutti gli
ingredienti presenti sulla lista.
Con le braccia strapiene di roba,
faccio un salto di 15
mentri quando sento un botto.
Mi giro e vedo Pakistan per terra,
sotto il carrello.
Idiota
quanto Peloso.
-Zayn, che minchia fai?-
-Questo carrello di merda.- borbotta,
prima di alzarsi.
Gli passo gli ingredienti e andiamo
alla cassa.
-Senti Zayn, abbiamo le spezie, ma la
carne? E quella stecca
girante che cuoce il kebab?-
-Abbi pazienza, sorela.-
*
-Oh porca puttana.-
Sapete, si dice che in Pakistan non
abbiano molto, che sia
un paese povero.
Minchiate, perché Zayn ha
una valigia nera per preparare
kebab.
Dico sul serio.
C’è questa valigia nera, una di quelle
semplici, di quelle che si portano in vacanza.
In pratica la apri e ti caccia quel
coso gigante che serve
per cuocere i kebab.
Con tanto di pezzo di carne
incorporato.
Le produce il cugino di Zayn e in
Pakistan vanno a ruba.
Mi chiedo se posso cuocerci anche
Peloso.
Prendo le spezie e mi dirigo in
cucina, seguita da Zayn e
dalla sua valigia nera.
Cioè, non nel senso che la
valigia ci seguiva, nel senso che
era con Zayn. Ma non nel senso che è amica di Zayn,
cioò, oddio, è una valigia
libera, frequenta chi cazzo gli pare, ma io intendevo che strisciava
vicino a
Zayn.. Ma non nel senso che era per terra a strisciare..nel senso
che..cioè..
Si, ‘sti cazzi.
C’era Zayn e pure la valigia.
E vaffanculo.
*
-Adesso prendi le spezie e mettile su
quella teglia,
mischiate, poi ci passeremo dentro il kebab e faremo la danza-preghiera
per far
in modo ce nulla vada storto.-
Annuisco alle
parole
di Pakipaki anche se non ho capito un cazzo perché sono
incantata a guardare
Louis che gioca a calcio nel mio giardino.
Senza maglia.
Quando mi giro per chiedere a Zayn
che cazzo ha detto, non
lo trovo più.
E adesso che minchia faccio?
Devi mettere
tutte le
spezie insieme, idiota.
Minchia,
grazie Gigi.
Mi giro, con un occhio ancora fisso
sulla finestra e per
poco non sfracello per terra perché non vedo quel gatto di
merda di Peloso.
Mi rigiro verso il piano cottura e
vedo buste, bustine e
contenitori pieni di spezie.
Non
esagerare con le
spezie, Ronny.
Gigi, ma io
dico, per
chi minchia mi hai preso? Io sono la regina dei fornelli!
E scapizzo di nuovo per terra
perché, di nuovo, non vedo
Peloso.
Mi avvio verso il frigorifero, con la
gola che minacci di
vendere le sue due sue sorelle (le tonsille) pur d’avere un
po’ d’acqua. Sento
Peloso alle calcagna e mi tengo pronta in caso di eventuali attacchi.
Arrivo al frigo e lo spalanco,
cercando la mia bottiglietta
d’acqua. Mio fratello una volta mi disse che se non bevevo
per più di 30
minuti, poi tracannavo acqua peggio di un cammello.
Minchia e che complimenti.
Sto per chiudere l’anta
quando vedo un pacco di Oreo ( che
cazzo ci fanno in frigo?) e spalanco di nuovo l’anta con una
forza super
sonica, colpendo anche quell’idiota di Peloso che, essendo il
gatto più stupido
del mondo, si era sdraiato dietro l’anta del frigo.
-Ti sta bene!- grido, mentre Peloso
atterra intatto.
E che
minchia, sempre
bene gli va.
Mi rigiro verso il piano cottura e
comincio ad aprire tutte
le buste e i barattoli di spezie, per poi spargerli sulla teglia come
ordinatomi da Zayn.
Lo stesso Zayn che entra in cucina,
prende il kebab e
comincia a rotolarlo nelle spezie, con fare esperto e un grembiule con
le bombe
per non sporcarsi.
-Che fai con quella busta di
bocconcini per Peloso in mano?-
Salto peggio di un petardo,
bestemmiando in turco antico.
-Ma sei idiota o cosa?!- grido,
mentre mio fratello va verso
il frigo per bere.
Mio fratello continua a parlarmi e io
annuisco, senza
ascoltare, mentre prendo Peloso e lo ficco nella busta con i
croccantini,
bocconcini o quel che minchia sono.
La domanda è: quando
l’ho presa questa busta?
*
Sono seduta su questa scomodissima
sedia che sembra un misto
tra una roccia e il culo di un dinosauro.
E che minchia, già uno
deve stare in ospedale, poi deve
sedersi anche su queste merde.
I ragazzi, al mio fianco, sono
completamente bianche e
alcuni addirittura tremano dopo la lavanda gastrica.
-Payne,
Styles, Horan, Malik,
Tomlinson e Sheeran, con me.- ci alziamo tutti insieme per seguire
l’infermiera
che ha appena fatto il nostro nome.
-Allora,
i ragazzi hanno
ingurgitato un’alta quantità di carne e bocconcini
per gatti, Tomlinson anche 2
pillole e una supposta. Stasera potete tornare a casa, nel caso in cui
vi
sentiate male, non esitate a tornare.-
Annuiamo,
mentre i ragazzi mi
lanciano occhiate di fuoco.
Forse,
e dico forse, non ho visto
che tipo di buste e contenitori c’erano sul piano cottura e,
forse e dico
forse, ho aggiunto anche la carne e i bocconcini di Peloso, insieme a
qualche
pillola.
Siamo
nel parcheggio e i ragazzi
mi guardano ancora male.
Sbuffo. –Sentite, mi
dispiace, facciamo che vi compro un
kebab okay?-
E Liam si ferma a vomitare anche
l’anima.
Che piani di merda hai, Zayn Malik.
Entriamo
nella macchina di Zayn e
sentiamo Peloso tossire, come se dovesse sputare una palla di pelo.
Sbuffo,
lo afferro per la coda e
lo lascio libero nel parcheggio, fino a quando non sputa qualcosa.
Qualcosa
di plastica.
Qualcosa
di plastica rosa.
Un preservativo.
-Oh,
Zayn, che schifo!- grido,
disgustata.
-Beh?
Cosa vuoi? È allungabile e
ottimo per proteggere il Kebab dai batteri!-
E
Liam scende dall’auto,
vomitando di nuovo.
*
Mi getto sul divano e, 3 secondi
dopo, sono con la faccia
contro il pavimento.
Ma io dico, Peloso, è modo
di agitarsi? Ti ho solo
schiacciato la cosa, porca puttana.
-Io propongo di vederci un
horror.-escama Niall, lanciandosi
sul divano e facendomi cadere di culo.
Sbuffo –Io propongo di
prenderti a calci in culo.-Scusa
Ronny.- ridacchia, per poi mostrarmi un sorrisone.
Sorrido a mia volta.
–Vaffanculo Horan.-
Mi perdo nei miei pensieri.
E se offrissi Peloso ad un
laboratorio come cavia? Insomma,
diamola una vacanza a quei poveri topi!
-Io propongo di vedere questo!-urla
Liam, comparendo alle
mie spalle mentre io faccio un salto di 15 metri atterrando, di nuovo, sul pavimento.
Peloso, spaventato, mi salta addosso
mentre io bestemmio e
lo lancio addosso ad Harry che si era appena addormentato sulla sedia.
La femminuccia, spaventata, grida e
lancia Peloso verso
Louis.
Quest’altra femminuccia
comincia a passarsi il gatto da una
mano all’altra prima di lanciarlo e, indovinate indovinate,
Peloso mi finisce
addosso, atterrandomi in testa e facendomela sbattere rovinosamente
contro il
divano.
Mio fratello corre a prendere Peloso
prima che io abbia la
possibilità di farlo a pezzi e di utilizzarlo come prossima
decorazione per l’albero
di Natale.
Bestemmio, alzandomi e afferrando il
cellulare e componendo
un numero familiare.
-Pronto? E’ il laboratorio
di scienze di Londra? Salve,
volevo proporre il mio gatto come cavia.- alcuni bisbigli
dall’altro capo del
telefono –Si? Davvero? Lo accetterete come cavia? Ah, mi sta
dicendo che anche
lei ha pensato che sia ora di dare ai topi una vacanza? Mh, quindi
è sicuro?
Devo portarvelo io? Ah, venite a prenderlo direttamente a casa mia?
Minc…
perdindirindina che efficacia! Certo che le do il mio indirizzo! Sono
in..-
vengo interrotta dalla voce di Liam che mi chiama dal salotto.
-Mi conceda un secondo.- dico,
fingendomi educata e
dirigendomi verso il salotto.
Inciampo su Peloso e per poco non
finisco in quella merda di
boccia per i pesci che Ed si ostina a tenere sul tavolino in salotto.
Ci fossero almeno i pesci!
-Che minchia vuoi, Payne?- dico,
mentre il ragazzo si gira.
-Vieni Ronny, questo film deve essere
una figata!-
Sbuffo, togliendo dalle mani di Hazza
il bicchiere colpo di
coca cola che stava per bere e avvicinandomelo alle labbra.
-Non me ne fotte un cazzo.- dico, per
poi bere, ignorando le
proteste del riccio.
-Ma parla di un gatto che viene
donato come cavia per un
laboratorio, viene sottoposto ad alcuni farmaci e cresce fino a
diventare un
gattone di 36 metri che ha come unico scopo quello di trovare quella
stronza
della sua padrona per ucciderla!-
Sputo tutto il liquido che ho in
corpo, compresi un polmone,
una corda vocale e le tonsille, bagnando Peloso che, impaurito, va a
sbattere
contro il tavolino del soggiorno e fa volare la boccia dei pesci che mi
finisce
in testa.
-Ma, per la Madonna, che cazzo di
gatto di merda sei?!-
grido, lottando contro la boccia che non ne vuole sapere di lasciare la
mia
testa.
-Zayn!- gido, e Pakistan salta peggio
di una bomba a mano.
-Prendi questa merda di cellulare e
dici questi
scienziati del cazzo che non si
azzardassero a cambiare mai i topi con i gatti perché, giuro
su Dio, li mando
sulla luna a calci in culo.
Pakistan annuisce, quindi prende il
telefono e si schiarisce
la voce.
-Salve? Si, ecco, Ronny
voleva gentilmente informarvi di non effettuare mai scambi
che portino
alla completa sostituzione dei mammiferi di classe mammaria, meglio
conosciuti
come topi, con altri mammiferi di classe mammaria, ovvero gatti. In
caso
contrario, la signorina, prestando giuramento sulla figura mostrataci
dalla
chiesa e conosciuta con il nome di Dio, afferma di sfidare tutte le
leggi
fisiche e farvi attraversare prima l’atmosfera, poi lo
spazio, utilizzando come
unico mezzo di spostamento i suoi arti inferiori, a fine di colpire la
vostra,
mi scusi il termine rozzo, rotondità adiposa sovrastante il
muscolo grande
gluteo, che ricopre l’intera regione glutea, costituita dai
piani ossei dell’anca
e dall’ischio, per poi farvi atterrare su quella che tutti
siamo abituati a
chiamare Luna e che è uno dei pochi satelliti del pianeta
Terra. Grazie e
arrivederci.-
Tutti ci giriamo a fissare Zayn,
compreso Peloso che,
essendo che stava camminando, va a sbattere contro il muro.
-Zayn, che minchia hai detto?-
chiedo, sbarrando gli occhi.
Pakistan sorride –Non lo
so, ho sparato quattro parole alla
cazzo.-
Ancora intontita sia per quello che
ha detto Zayn, sia per
quello che sarebbe potuto succedere se solo Liam non mi avesse parlato
di quel
film, mi giro, ancora con la boccia in testa, inciampo su Peloso e
sbatto con
la testa contro il muro, prima di collassare per terra.
Si, e vaffanculo però.
Hi,
I'm a panda.
okay
girlssssss, I'm back!
E sono anche in anticipo *balla la conga*
Bene, oggi sarò breve perchè, sinceramente, mi
scoccio di scrivere e fra poco devo anche scendere :')
Allora, pre prima cosa voglio ringraziarvi per le recensioni e per aver
messo la mia sotia nelle preferite/seguite/ricordate. Quando l'ho detto
a Gigi, è scoppiato a piangere e ha cominciato a cantare e
ho dovuto prendere la mazza..
Okay, massacramenti di Gigi a parte, vi va di dirmi cosa ne pensate di
quresto capitolo? No? Benissimo! (?) Mi farò viva presto,
giuro.
Vi amo tutte e aanche Gigi.
Vi ame tante, fanzette
mie!
Levati dalla minchia Gigi, non
ti caga nessuno.
Scusate per l'intrusione di Gigi,
vado a prendere la mazza.
Love u all.
Holly e Gigi xx
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Spoon, the one who mustn't be named. ***
Zalve Zalvino.
Oggi mi levo subito
di coglioni, per questo sono qua.
Scusate immensamente se
in questo capitolo non c'è il solito mastrattamente finale a
Peloso ma, essendo che il capitolo aveva già raggiunto le
solite 7 pagine word, ho dovuto spezzarlo.
Nel prossimo ci
saranno quindi DUE
maltrattamente finali di Peloso, quindi non
preoccupatevi lol.
Okay, detto
ciò mi ritiro.
Se capisco come cazzo si mettono
le foto, magari nel prossimo capitolo vi do un'ide
sull'identità di Ronny c: Okay, vado a pubblicare
la Larry che freme per uscire dal word. Ciao bellezze.
Holly.
PS: VI AMO TUTTE *-*
_________________________________________________________________________
Chiudete questa cazzo di finestra!-
bisbiglio, tenendo
stretti gli occhi.
-Ronny! Grazie a Dio!- sento le
braccia forti di mio
fratello stringermi fino a farmi mancare l'aria.
-Mi stritoli.- dico, mentre mio
fratello continua a
stritolarmi.
-Ed, per favore, mi soffochi..-
ritento, sperando d'essere
lasciata.
Sbuffo. -Edward, levati dal cazzo!-
grido, e l'infermiera mi
guarda malissimo.
'Sta cessa.
Cioè, perchè la
gente, quando finisce in ospedale, ci mette
minimo minimo 3 ore per rendersene conto? Insomma, stanza bianca,
macchinari,
camice, dove cazzo pensi di essere?
Mi tasto la testa,
mentre la vista mi si annebbia e un forte dolore mi assale.
-No no no, non toccarti li, ci sono
ancora i punti freschi.-
sussurra mio fratello, spostandomi la mano. E qua collego tutto :
Peloso, il
tavolo, la boccia e il muro. È tutto chiaro,
ucciderò quel gatto di merda.
***
-Allora, picciotto, siamu alle resa
dui conti- dico,
imitando quel tipo siciliano. Il padrino, o qualcosa del genere. Non
che io
sappia qualcosa di siciliano, badate bene.
Vedo Peloso miagolare, cercando di
liberarsi.
-Stai fermu, sarà tuttu
più faciulu-
Mi sistemo meglio la mazza da
baseball sulla spalla,
contemplando quella Pelososalsiccia del mio gatto.
Un filo scende dal mio lampadario e
si arrotola intorno alle
zampe di Peloso che ha, appunto, la forma di una salsiccia.
La vendetta, signori miei, va servita
con una mazza da
baseball (e questa volta so che è da baseball, ho detto a
Gigi di controllare su
internet.)
Sto per colpire Peloso quando un
lieve bussare alla porta mi
distrae.
In un primo momento, sbuffo, indecisa
sul da farsi, poi mi
avvio alla porta, aprendola leggermente in modo che nessuno veda Peloso
alle
mie spalle e trovandomi faccia a faccia con un Harry tutto sorridente.
Sorrido a mia volta, cercando dj non
far vedere la mazza
sulla mia spalla.
Io e il riccio ci guardiamo per
qualche secondo, poi
perdo la pazienza e spalanco la porta.
'-Harry, che minchia vuo...PER LA
MADONNA.- le parole mi
muoiono in gola quando mi accorgo che oltre ad Harry, sull'uscio della
porta
c'è Louis.
Sento le mie ovaie che si arrampicano
fino alle sesta
costola in basso a destra poi, dopo aver fatto una fila ordinata, si
lanciano,
una alla volta, con un doppio carpiato all'indietro, per poi farsi
esplodere
mentre sono in aria.
-Ronny? Stai bene?- chiede Hazza,
fissandomi.
Sorrido come un ebete mentre cerco 17
modi diversi per
rapire Louis Tomlinson. -La neva..- bisbiglio, mentre sento le mie
ovaie farsi
esplodere. - ciè la neva..- ripeto, ancora sorridendo.
Tutto questo mi sa di
déjà-vu.
Cadesse il lampadario,
Louis Tomlinson, ma
giuro che
sarai mio.
Un botto mi fa sobbalzare e,
girandomi di scatto, colpisco
Louis in pieno viso con la mazza.
Peloso, quel gatto di merda, ha fatto
cadere il lampadario
e, con una velocità sovrumana, schizza fuori da camera mia
mentre Louis giace
svenuto sul mio pavimento.
Tutto questo mi sa di
déjà-vu.
***
-Quindi, Zayn, che minchia posso
fare?! L'ho quasi ucciso!-
-Veramente, hai quasi ucciso tutti
noi.- precisa Zayn,
mentre io sbuffo.
-Si, ma sta di fatto che non l'ho
conquistato neanche su
punto di morte! Forse se qualcuno di voi fosse morto...- Zayn si porta
una mano
alle parti basse, toccandosi ripetutamente il pacco.
Minchia e che superstizioso che
è.
-Quindi? Che possiamo fare?- chiedo,
in bilico sullo
sgabello.
Pakistan ci pensa, poi fa un verso
strano e Liam accorre.
-Zayn? Hai chiamato, fratello?-
-Liam, dobbiamo far in modo che Lou
si innamori di me.-
dico, prendendo un'arancia dal cestino nel centro del tavolo.
-Ma Lou è. ..-
-Fidanzato con Stupidor, lo so!-
grido, lanciando l'arancia
contro Liam, mancandolo e colpendo la coda di Peloso.
Liam mi guarda stranito, ridacchiando.
Minchia ridi?
-E come vuoi conquistarlo? - chiede.
-Non lo sappiamo.- mi anticipa Zayn.
-E se lo minacciassi con
colui che non deve essere nominato?-
Aggrotto le sopracciglia.
-Voldemort?- chiedo, non capendo.
Liam alza gli occhi al cielo mentre
Zayn si avvicina.
-Con un cucchiaio...- mi sussurra
all'orecchio, mentre un
forte odore di dopobarba mi invade le narici.
-Un cucchiaio, Payne? Davvero? Un
fottutissimo cucchiaio?!-
grido, e Zayn mi tappa la bocca con la mano.
-Ssh, lo spaventi così.-
mi rimprovera.
Minchia,
ma si è
fatto il bagno nel dopobarba?
-E se andassimo al luna park che
c'è oggi in città? - chiede
Liam, dopo un momento di silenzio.
Mh, non è una cattiva
idea. Potrei barattare Peloso per due
pesci rossi, SE AVESSI ANCORA UNA BOCCIA PER PESCI.
-Non è una cattiva idea. -
aggiunge Zayn.
Annuisco. -infatti, è
un'idea di merda! Che cazzo ci andiamo
a fare al luna park?!-
Zayn sobbalza, continuando ad
accarezzare Peloso.
-Traditore! O posi quel gatto o ti
ficco un cucchiaio su per
il culo!- grido e Liam sbianca, strappando Peloso dalle braccia di
Zayn, prima
di lanciarlo lontano dalla cucina e correre in camera sua.
-Potresti portarlo sulla giostra
dell'amore.-
Sbuffo. -Paki, non verrebbe mai sulla
giostra dell'amore con
me! Insomma, gli ho quasi spaccato la testa, DUE VOLTE, e gli ho fatto
ingurgitare
carne, pillole e supposte per gatti!-
Zayn annuisce. -Potremmo andarci
prima io e te e vedere se
troviamo una bara gigante. -
Lo guardo scettica. -Una bara
gigante?-
- Si, così puoi legare e
imbavagliare Lou e nasconderlo
nella bara gigante nella tua grotta segreta o..-
Sorrido come una maniaca. -O in un
vicolo buio.-
-O sotto il letto.- aggiunge Pakistan.
-Ma Zayn, la gente non noterebbe una
bara sotto il letto?-
Zayn fa spallucce. -Tutti hanno una
bara sotto il letto, ai
giorni d'oggi. -
Minchia e come sono rimasta indietro
coi tempi.
-Allora? Ci andiamo? -
-Okay.-
***
-Ronny forza, un altro pochino, forza
tesoro, resisti.-
Sbuffo. -Zayn, porco cazzo, sto
vomitando l'anima ma non sto
certo partorendo!-
PakistanBoy ridacchia appena,
tenendomi i capelli con una
mano mentre con l'altra mi accarezza la schiena.
-Montagne Russe di merda.- bisbiglio,
dopo aver tracannato
mezza bottiglia d'acqua.
-Andiamo, stupido gatto.- dico,
riferendomi a Peloso.
Perché sì, mio
fratello mi ha costretta a portarlo con me e
adesso giro con un guinzaglio rosa a fiorellini.
Ma vaffanculo.
-Non vendono bare qui.- sussurra Zayn
al mio orecchio mentre
io annuisco.
Che gran spreco di tempo.
-Andiamo a casa, Jaguard.-
E prima che Zayn annuisca, lancio un
urletto stile quattordicenne
arrapata e tiro Ciuffobello per la mano fino ad una di quelle
bancarelle dove
puoi vincere i pupazzi.
Una tipa scazzata mi guarda torva.
'Staltra cessa.
Poso 2 sterline sul banco, dopo aver
dato uno schiaffo alla
mano di Zayn. Non doveva pagarmi lui le palline, dovevo vincere da sola
quel
polipo gigante.
Fallisci i primi 5 tentativi mentre
Zayn se la ride
allegramente.
Scazzata, ordino altre tre palline,
quindi afferro Peloso e
gliene conficco una nel collare, per poi lanciarlo contro le bottiglie
messe in
bilico che, subito, cadono
a terra.
-Zalve!- grida un uomo, sbucando da
sotto il bancone e
facendo saltare me e Zayn.
-Ma da dove minchia è
sbucato?- chiedo a Zayn, tenendo una
mano sul cuore e impedendo al bastardo di trapassarmi la cassa toracica
e
darsela a gambe.
-Da qua!- grida un altro uomo,
uscendo anch'esso dal banco.
Caccio
un urlo pazzesco
e per poco non salto in braccio a Zayn.
-Sentite, datemi il mio cazzo di
premio e levateti dai
coglioni.- dico, allungando le braccia verso il più bel
polipo di peluche che
abbia mai visto.
È tutto meraviglioso, sono
con le braccia tese verso il
polipo quando un altro uomo sbuca da sotto il banco, consegnandomi una
gallina.
E io, da povera idiota,
caccio un grido esagerato, saltando sulla schiena di zayn.
-Mi ha morso!!- grido -Questa figlia
di troia mi ha morso! Vaffanculo!-
sbraito ancora, mentre il terzo uomo passa un guinzaglio intorno al
collo della
gallina.
-Ecco il suo premio.- grida il primo
uomo, porgendomi il
guinzaglio della gallina e sparendo sotto il banco insieme agli altri 2.
-Una gallina?! Ma mi prendete per il
culo?! Dov'è il mio
polipo?!- grido, ancora attaccata alla schiena di Jaguard.
-Ehi tesoro.- Jaguard chiama la
sedicenne che prima mi
guardava come se volesse uccidermi e che ora si sta sciogliendo sotto
il suo
sguardo.
-Posso avere il polipo?- chiede, con
una voce da stupro.
Scazziwoman annuisce e sparisce nel
retrobaracca o quel che minchia
è e torna dopo qualche secondo con un piccolo carretto rosso
con su sopra un
polipetto di due metri.
Zayn la ringrazia, baciandole la
guancia e facendole
l'occhiolino.
Torniamo a casa ridendo e scherzando,
come due amici di
vecchia data. Io sulle spalle di Jaguard, con lo zucchero filato in una
mano,
il polipo gigante legato sulla schiena da una fune di 4 metri e un
braccio
avvinghiato al suo collo e Jaguard che con una mano porta il guinzaglio
di
Peloso e un con braccio stringe entrambe le mie gambe
perché, se cado, gli
faccio un culo grande quanto una mongolfiera, così quando
torna in Pakistan lo
possono utilizzare come airbag a ogni esplosione di bombe.
Entriamo in casa e io e Pakistan
Bestemmiamo in turco fino a
quando il mio polipo gigante non passa per la porta e un silenzio
incredibile
cala nel salotto, dove i ragazzi si girano a guardare me, Jaguard e le
nostre
mani intrecciate.
-R-Ronny?- mio fratello quasi trema.
-Dov'è Peloso?- chiede,
con gli occhi che si riempiono di
lacrime.
Alzo la mano sinistra di Zayn, quella
che stringeva il
guinzaglio di peloso fino a 3 secondi fa e noto che il guinzaglio non
è quello
di Peloso, ma di Cicì, la gallina che ho vinto alla
bancarella.
Oh merda.
Che poi, che cazzo di nome
è Cicì? Andatelo a chiedere voi a
Zayn! Lui, i suoi piani di merda e i suoi nomi di merda.
Ronny, devo
ricordarti
che tuo fratello sta per piangere?
Oh merda.
-Si è evoluto?- tento,
chiudendo un occhio e preparando ad
un cazziatone epico che però non arriva perché
Cicì fa un rutto esagerato e Liam,
disgustato, caccia un urlo acuto peggio di quelli che avrebbe cacciato
una
donna sul punto di partorire un bambino con la testa da Peloso.
Grr, che immagine raccapricciante.
Sbuffo, mentre i ragazzi,
tutti meno mio fratello e Liam, collassano sul pavimento,
ridendo a
crepapelle per il rutto della gallina.
-Non preoccuparti Ed, adesso vado a
riprendere Peloso,
giuro.- mi avvicino cauta a mio fratello che per poco non scoppia a
piangere e
gli faccio posare la testa sul mio petto.
-Aw, quanto vorrei stare al suo
posto.- sussurra Harry,
alludendo al fatto che Ed ha la testa sulle
mie tette.
- Ti appendo con le palle al
lampadario.- sussurro,
incenerendo il ricciolino con lo sguardo.
-Non tornare a casa senza Peloso,
razza di sorella stermina gatti
e distruggi infanzia.- sussurra mio fratello, ancora sul mio petto.
Cazzo, mi facessero esplodere a
cavallo di un unicorno, ma
vedere mio fratello in questo modo mi distrugge.
- Ehi, mi dai l'imbocca al lupo? Come
quando eravamo
piccini? - sussurro, alzandogli il mento con due dita e facendolo
sorridere.
-Vaffanculo, o mi porti il gatto o
torni a vivere da mamma.-
-Se ti infilzo una forchetta nel
bulbo oculare?!- quasi
grido e mio fratello mi guarda malissimo.
Sbuffo,
avviandomi
verso la porta che, fino a que momento era rimasta aperta.
-Ehi Ronny? - mi chiama mio fratello.
Mi giro. -In bocca al lup..- non
fonisce di parlare che
Gigi, GIGI D'ALESSIO, entra dalla porta,
mi guarda e fa -uè, nennè, in culo
alla gallina!- e Cicì rutta di nuovo.
Dio, se ci sei, Fulminali, fulminali
tutti.
***
-Forza Peloso, entra, muovi quel culo
peloso che ti trovi.
Che razza di gatto di merda sei, eh? Quale fottutissimo gatto non
saprebbe
tornare a casa da solo, eh? Solo tu, perchè sei uno stupido
gatto.- spingo
Peloso con un piede mentre Ed si precipita ad abbracciare Peloso.
-Forza Gigi, entra e chiudi quella
cazzo di porta e non
sbattere di nuovo addosso a Jaguard, lui è dalla nostra
parte, fa parte del mio
esercito.- dico, entrando in soggiorno e trovando tutti i ragazzi
seduti sulle
proprie gambe intorno al tavolino del soggiorno sul quale giace una
foto di
Peloso e un cero.
-Ah, il mio povero culo.- sussurra
Niall, alzandosi in piedi
e massaggiandosi il sedere.
Louis fa lo stesso, alzandosi e
incianpando su Cicì,
sfracellandosi a terra e tirando tutti i santi giù dal
calendario mentre Cicì
continua a correre come un' indemoniata per tutto il soggiorno.
-Un cucchiaio in bocca,
ha un cucchiaio in bocca!- grida una donna.
Mi giro, per vedere da chi provengano
quelle urla acute e trovo
Cicì con un cucchiaio in bocca e un mestolo in testa che
cerca di saltare dal
tavolino al divano su cui vi è un Liam saltellante che urla
in preda al panico.
Uh Signorrrrrr.
-Malik, Gigi, in cucina, ORA.-
***
-Potresti cantargli una canzone.-
Sbuffo.
- Certo Gigi,
IO, che quando canto sembro una gallina in calore- sento
Cicì ruttare- che
canta una canzone ad un CANTANTE di fama mondiale.- alzo gli occhi al
cielo,
sbattendo appena la faccia sul tavolo.
- PakiPaki, confido in te, spara un
altro dei tuoi piani di
merda.-
-Fingi di essere una di quelle
svitate che leggono il futuro
e convincilo che sei la donna della sua vita. -
-Mh, non fa una piega Paky, ma poi
dovrei passare tutti i
miei giorni vestita da svitata che prevede il futuro.-
Zayn alza gli occhi al cielo. -Ma no!
Non devi convincerlo
che la donna che prevede il futuro sarà la donna della sua
vita ma Ronny! Cioè
tu! La donna che prevede il futuro!
No,
cioè, Ronny Ronny, quella che impreca contro Peloso, non la
Ronny vestita da
premolitrice del futuro, anche
se siete
la stessa Ronny, la
stessa te. Tu,
insomma..- Jaguard caccia un urlo e si alza di botto dallo sgabello che
cade e
colpisce Peloso.
Minchia,
mi ero
dimenticata di lui, di nuovo.
-Ed! Esco a fare un giro.-
Premolitrice del futuro, eh Jaguard?
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Il mondo Badabum Circià. ***
Okay piccoli cupcake,
sarò brevissima.
Mi scuso immensamente per il ritardo ma, sapete, è estate
anche per me e ho qualche problema a casa e
la voglia di scrivere mi passa completamente :/
Okay, so che questo capitolo è più breve degli
altri, me ne rendo conto e vi chiedo scusa ma adesso, proprio adesso (e
partite dal fatto che sono a stomaco vuoto perchè non ho
neanche pranzato) mi metto e scrivo il 7 e cerco di pubblicarlo il
prima possibile.
Grazie a tutte.
Un abbraccio fortissimo.
Holly xx
Ps: nel prossimo capitolo, se Gesù Cristo è
d'accordo, vi farò vedere Ronny. Come ve la immaginate?
________________________________________________________________________________________
Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.
Ho
già detto che
mio fratello ha gusti di merda sia nello scegliere i campanelli che
nello
scegliere i gatti?
Se
adesso
quell’idiota di Jaguard aprisse questa cazzo di porta magari
la giornata
migliorerebbe. Sapete, quando siete in un costume di seconda mano e
siete
sudati peggio di Peloso perché vi siete fatto mezza Londra
di corsa perché non
c’era un cazzo di negozio che vendeva un costume da
premonitrice del futuro, vi
girano un po’ i coglioni.
-Salve?-
Zayn
apre la porta e per poco non scoppia a ridermi in faccia.
Non
ha capito che se fallisce anche
quest’altro suo piano di merda, lo lego al lampadario col
ghiacciolo che ha nei
pantaloni.
-Zalve
zalvino,
caro pampino.- dico, aggiustandomi questa specie di copricapo osceno
dato in
dotazione con questo gran costume di merda.
-Non
compriamo
biscotti.- risponde Zayn, chiudendomi la porta in faccia.
MA
CHE CAZZO FA?
-Zayyn,
torna qua
e apri questa cazzo di porta!- grido, sbattendo i pugni sulla porta.
La
porta si apre
quanto basta per far uscire la testa di Peloso e quella di Zayn.
Un
colpo, un solo
colpo secco e me li levo tutti e due dalle palle.
Respira.
Respira. Respira.
-Come
sa il mio
nome?- chiede, guardandomi interrogativo.
Ma
è idiota o non
ha davvero capito che sono io?
Sbuffo.
–Zayn,
levati dalle palle e fammi entrare.- dico, sbattendo ripetutamente il
piede
destro sullo zerbino.
Mi
sto scazzando,
e non poco.
Ma
è Cicì
quell’ammasso di piume che ha in testa?
-Cicì,
attacca!-
ordina, poggiando Cicì per terra e spingendola con il piede
nella mia direzione.
Prendo
una
piccola rincorsa, tirando un calcio sul sedere di Cicì che
vola nel giardino
del vicino.
-Zayn,
pezzo
d’idiota, sono io, apri questa cazzo di porta.- grido,
scazzata.
Pakistan
ci pensa
su prima di spalancare occhi e bocca. –Oh porco kebab turco
in fricassea, Ronny
sei tu?-
Sbuffo.
–Si e ora
levati dalla minchia che non ho tutto il giorno.- dico, oltrepassando
Zayn e
schiantandomi per terra, inciampando su quel gatto di merda di Peloso.
Impreco
sottovoce, afferrando il gatto e infilandolo in un costume da gallina
datomi in
dotazione col mio stupido costume.
-Zalve
Zalvetto,
pello pampinetto!- grido, entrando in soggiorno e indicando Harry che,
da brava
femminuccia, caccia un grido esagerato e salta tra le braccia di Louis.
Sbuffo,
fingendo
poi un sorriso. Avanzo verso il tavolino, con ancora Peloso
sottobraccio, prima
di inciampare per via del mio costume di tre taglie più
grande e per colpa di
Cicì che sta sempre in mezzo alla minchia nonostante sia in
questa casa da
neanche un giorno. (Che poi, quando è tornata questa figlia
di puttana? Boh.)Afferro
la gallina, prima di dirigermi verso la lampada che
c’è nell’angolo destro
della stanza, aprirgli la bocca e incastrargli la lampadina in quel
becco da
gallina idiota che si ritrova.
Cicì
fa qualche
verso mentre io la fulmino
con lo
sguardo. –Non lamentarti, gallina di merda, avrei potuto
ficcarti la lampadina
nel cul..- non finisco di parlare perché Zayn tossisce,
ricordandomi che ho un
altro piano di merda da portare a termine.
-Alola,
pampini,
io ezere premolitricia ti futuro. Noi ora sedere vicino misto quadro di
vetro
che ci inticherà la retta via per..-
-Cos’è
il misto
quadro di vetro?- chiede Harry, pienamente interessato.
Sbuffo.
–Quella
merda di tavolino che c’è in soggiorno. Ora
siediti e non fracassarmi la
minchia.- e Styles annuisce, spaventato dal mio sguardo.
-Bene,
dicevo,
che ci inticherà la via per il meravitioso monto Badapum
Circià.-
-E dov’è
il mondo Badapum Circià?-
Sbuffo.
–Che
minchia ne so Styles! Per questo ci andiamo, per capire dove minchia
sta.-
-Ma
se non
sappiamo dov’è, come facciamo ad
andarc…-
-Simone
Muccabella!- grido, mentre Gigi accorre in cucina vestito da mucca.
Simone
Muccabella,
uhuh, mi ricorda qualcosa, a voi no?
-Zi,
Padrona?- chiede,
riportandomi alla realtà
-Occupati
del
riccio.- dico, mentre Gigi annuisce e si avvicina ad Hazza, sedendosi
sulle sue
spalle e poggiandogli sulla testa le enormi mammelle in dotazione col
costume.
Sorrido,
sedendomi e invitando i ragazzi a fare come Harry e prendere posto
intorno al
tavolino di vetro.
-Pene,
pampini,
ora io prevetere vostro futuro.-
-Ma
non dovevamo
andare nel mondo Badap..-
-Senti
Harry,
un’altra parola e nel mondo Badapum Circià ti ci
mando a calci in culo. E USO
UN ANFIBIO PIENO DI CHIODI!- grido, mentre Harry sobbalza e si
ammutolisce una
volta per tutte.
-Alola,
mia amata
calina Asdrupala la Pupola mi sta ticendo che è pronta per
prevetere futuro,
vero Asdrupala?- mi guardo intorno, non trovando quello stupido gatto.
-Dove
minchia
sei, gallina di merda?! Se ti trovo ti ficco in una padella piena
d’acqua bollente
e ti do in pasto agli squali, quel gatto di merd…oh., eccoti
Asdrupala.- mi fermo,
osservando Peloso che cerca di colpire il sedere di Cicì con
una zampa
-Adrupala!
Lascia
quell’altra gallina di merda prima che vi ficchi entrambi in
una pentola e vi
dia in pasto agli squali!- grido e la gallina, spaventata, mi guarda
spalancando quei due suoi piccoli occhietti, prima di cacciare un rutto
e fare
un uovo.
Si,
la mia
gallina ha partorito un uovo dopo il colossale spavento che le ho
imposto.
Ed
è un uovo blu.
Ma
che minchia di premi di merda si
vincono al luna park?!
Cicì
mi si
avvicina mentre io torno a fissare i ragazzi.
-Alola,
chi
volere esere primo? Louizo? Ya? Perfeto. Alola tu aver..-
-Io
voglio essere
il primo.- dice Niall, indignato.
-Già,
e io il
secondo.- aggiunge Harry.
-In
Pakistan
saranno felici di sapere il mio futuro, quindi io sono il terzo.-
proferisce
Zayn.
-E
io voglio e
devo sapere se i cucchiai conquisteranno il mondo, quindi io sono il
quarto.- a
parlare ora è Liam.
-Ma
come sa tutti
i nostri nomi?- conclude quel perspicace di mio fratello.
Sbuffo.
Ne ho già
piene le palle. – Sentite, grande forza di mia calina dire
che tuti voi avrete
vita di merda ma tu, tu racazzo..-
-Come
la
trasmette la forza la sua gallina?-. chiede Pakistan, ridacchiando.
Scuoto
la testa,
cercando di calmarmi. – Attraverso il suo culo, vuoi
provarlo?- grido,
incazzata, mentre Zayn ridacchi ancora.
Si,
mettitici
pure tu, che dopo ti scanno a sangue con le
mammelle di Gigi.
Che
frase ambigua
ho appena detto?
-Ticevo,
mentre
tu, racazzo mio, mio caro Luizo, tu incontrerai l’amore della
tua vita.-
-L’ho
già
incontrato, mi creda.- dice, facendo uno sguardo innamorato.
-Ah,
non fare
così racazzo, mia calina esere tepole di stomaca.- dico,
cercando di nascondere
la mia incazzatura.
-Comunquolì
comunquolà, tu non avere ancora incontrato amore della tua
vita perché calina
dice..- cerco di continuare il discorso, invano.
-No,
l’ho
incontrato, sono sicuro.- insiste Louis, e io mi scazzo ancora di
più.
Sbuffo,
sfilandomi uno zoccolo e colpendoci PakiPaki.
–Calina dice che tu non avere ancora incontrato
amore di tu vita. Culo
di calina mai sbaglia. Culo di calina sacro. Se tu no dare ascolto a
culo di
calina, tu esere maledeto per tuta tua vita!- grido, facendo sussultare
la mio
Pelosogallina.
Che
gattogallina
di merda.
Louis
ridacchia,
annuendo appena. –E come sarebbe l’amore della mia
vita?- chiede, quasi
prendendosi gioco di me.
-Pene.
Lei ezere
alta. Avere capeli lisci e rosi. E lenticini. E ochi verti. Tavero pela
racazza.-
-E
a dirtelo
sarebbe il culo della gallina?- mi chiede Zayn, trattenendo le risate.
Sbuffo,
sfilandomi anche l’altro zoccolo e lanciandoglielo.
-Pene,
pampini,
io avere concluso mio compito. Ora io tornare nei meandri
più oscuri della
terra a cavallo di Simone Muccabella, il mio fidato assistente.-
Sto
per andare
via quando Zayn mi chiama, invitandomi a donargli una perla di saggezza.
In
culo dovrei
donartela, la perla di saggezza.
Sbuffo.
–Ogni
volta che Gigi D’Alessio canta una canzone, in Africa una
gazzella di sveglia e
si dà in pasto a un leone.- recito, dicendo la prima
stronzata che mi viene in
mente.
-Davvero
stupenda,ne sai altre?- chiede, ridacchiando.
Sbuffo,
trattenendomi dal prenderlo a sprangate sulle gengive.
–Ricortate, pampini,
quanto voi penZare che vostra vita stia andando di merda, voi ricordare
che
nulla sarà mai più di merda delle canzoni di
Gigi.- dico per poi sfracellarmi
per terra perché Peloso, come suo solito, si ferma davanti
alle mie gambe.
Caccio
un urlo
pazzesco, afferrando il gatto e correndo verso la porta del mio vicino.
Billy
Bob è il
macellaio della città ed èn un ottimo vicino.
Arrivo
davanti la
porta di casa sua, con ancora Peloso sottobraccio, e comincio a bussare
freneticamente, aspettando che questo dannato mi apra.
-Ronny!
Che bella
sorpresa! Che ci fai da queste part..-
Lo
interrompo con
un gesto secco della mano, poggiandogli Peloso (ancora travestito da
gallina)
tra le braccia. –Tenga, le ho portato una gallina. Ne faccia
cosce di pollo,
petto di pollo, ricambi per trattori, oli per il corpo, ne faccia
quello che le
pare ma me lo tolga dalle palle!- grido, mentre la palpebra destra mi
trema.
-Ma
Ronny,
tesoro, non è neanche una gallina.- dice, ridandomi Peloso.
Glielo
rilancio.
–Allora lo imbalsami e se lo metta in camera. O lo incolli
sul compri water.
Lo metta dove cazzo le pare!- grido
ancora.
-No
tesoro, tuo
fratello non sarebbe d’accordo.- dice, ridandomi Peloso.
-Ma
chi se ne
strafotte di mio fratello!- grido, rilanciandoglielo.
-Non
posso
tenerlo, mio moglie è allergica ai peli dei gatti!- e mi da
Peloso, di nuovo.
-E
allora lo
rasi! Avanti, non si faccia pregare.- cerco di convincerlo,
spingendogli Peloso
contro il petto.
-No
tesoro, non
posso, davvero.-
Sbuffo.
–Vada a
fanculo, macellaio de sta minchia.- grido, girandomi e facendomi tutti
e 7 i
gradini che portano
a casa sua di culo,
perché questo dannato costume è di tre taglie
più grandi.
Quest’altro
piano
di Zayn è stato un totale fallimento.
Questo
gatto di
merda l’ha fatto liscia, di nuovo.
SI
PUO’ SAPERE
COSA VUOI DA ME, DIO?!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Zoo! ***
ATTENZIONE:
Sono
tornataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa e sarò brevissima.
Il portatile mi è andato a puttane ma mio padre, da bravo
tecnico di computer, mi ha trovato una postazione momentanea
(https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378998555664383&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater)
e quindi ho potuto finire il capitolo.
Giù vi metto le foto dei personaggi! *^*
Grazie a tutte quelle che seguono e leggono la mia storia.
Siete la mia forza, ragazze.
________________________________________________________
-Andiamo, muoviti!- grido, strattonando Peloso con
il guinzaglio e
afferrando la mano di Zayn mentre mi gusto il mio ENORME cono alle 5
qualità di
cioccolato.
Mio fratello mi ha ordinato di portare Peloso a
spasso perché lo vedeva un
pò grigio.
E non ci sarebbe nulla
di male se questo gatto di merda
non fosse un fottuto gatto GRIGIO.
Ma tralasciando, ho convinto Pakistan ad
accompagnarmi, visto che è l'unico
di cui mi fido.
E mio fratello, invece di dirgli di non azzardarsi
a toccarmi, gli ha solo
raccomandato di tenere d'occhio Peloso.
Che fratello di merda.
Io
e Pakistan camminiamo
allegramente per le vie di Londra, passando per il mercatino che si
tiene ogni
mercoledì (N.A.= non c'è nessun mercatino, credo.
Cioè, non sono mai stata a
Londra ma non credo ci siano mercatini. Cioè, magari ci sono
ma io ceh... che
minchia ne so?) quando un'idea geniale si fa spazio nel mio cervello.
Colpisco
con l'anca Zayn, intento ad
accarezzare Peloso, quindi mi abbasso all'altezza del gatto e gli
spiaccico il
cono gelato in testa.
-Posso prenderla? - chiedo ad un fruttivendolo poco
distante, riferendomi
alla cassa in legno vicino ai suoi piedi. Il tipo annuisce e io afferro la cassetta in
legno, quella che si
usa per portare la frutta, e scapizzo per terra, perché
qualche dannato ha
lasciato qui la sua borsa.
Oh, aspetta.
È la mia
borsa.
Mi rialzo, sbattendomi una mano sulla fronte.
Peloso mi porterà al suicidio.
Corro verso un angolo libero del marciapiede,
tirando un calcio in culo a
qualche buon uomo che era piegato intento a raccogliere qualcosa. In
mia difesa
voglio dire che credevo volesse fottermi il posto. Sbatto la cassa per
terra,
quindi mi sfilo la sciarpa e l'avvolgo in testa a mo' di turbante
mentre Zayn,
stranito, si avvicina con Peloso.
Afferro il gatto, lo poggio sulla cassa e mi
schiarisco la voce.
-UNICORNO BELO FA SMETERE MONELO!- grido,
interpretando i venditori di
pesce che ho visto nei mercati italiani.
-UNICORNO
BELO FA CRESCERE
FRINGUELO!- grido ancora, e Zayn scoppia a ridere come un assatanato.
-UNICORNO
BELO FA CRESCERE CAPELO-
continuo, mentre Zayn agonizza sul marciapiede.
-COMPRATE
QUESTO CAZZO DI UNICORNO,
PORCA PUTTANA!- grido infine, già stufa di quella
situazione.
E una donna anziana, di tipo 50 centimetri, si
ferma davvero.
-Lei
volere unicorna, ja?- chiedo,
con gli occhi che mi brillano.
-Le corna? No, mio marito non mi fa le corna.-
Aggrotto le sopracciglia. -Suo marito?- chiedo poi,
non capendo.
-Mio marita, ja.- Adesso, non mi ricordo dove, ma
una volta ho letto che
per convincere qualcuno a comprare le tue cose, devi interagire e
fingerti
interessato alle sue storie.
-Ah,
davera? Mi tica ti più.-
aggiungo, togliendo il bicchiere colmo d'acqua che tiene Pakistan tra
le mani.
Ma chi glielo ha dato? Boh.
-Sai, racaza, io avele sposato porcospina, ja.- e
sputo tutta l'acqua che
stavo bevendo su Zayn, rischiando di affogare e morire, seduta su
questo schifo
di marciapiede.
-Come
ha detto, scusi?- chiedo
tossicchiando, mentre Zayn mi picchietta la schiena.
Lo guardo, incenerendolo con lo sguardo.
Ma si, Pakistan, colpiscimi adesso sulla schiena, ADESSO CHE SONO VIVA.
-Ja,
io ha sposato porcospina. Il
nostlo esere amore impossibila, ma noi lottato contro monda, ja.- dice
la
vecchia, riportando l'attenzione su di lei.
E
ora, sti cazzi se non compra
Peloso, io voglio sentirla sta storia.
-Ma signora, mi scusi, come...dove....insomma, dove
vi siete sposati
e...come?-
-Ci siamo sposati a Las Vegas e ci ha sposati il
sosia di Elvis.- annuncia,
fiera.
-Oh
wow, che storia emoz..- cerco di
parlare ma la vecchia mi interrompere.
-E adesso noi
vivia in una casa a
forma di unicorna, ja.- aggiunge, sorridendomi contenta, mentre io mi
affogo
con la saliva e Zayn mi picchietta sulla schiena.
-Dove
vive, scusi?- chiedo, e quasi
urlo.
-In una casa a forma di unicorno. Devi sapele,
pampina, che da piccola io e
mio papà avevamo un grante intelesse per le case e noi avere
costruite tante
insieme, inclusa mia casa a forma di unicorna.- mi sorride ancora, come
stesse
dicendo la cosa più normale del mondo.
-Senta,
lo vuole o no questo coso?-
chiedo, cominciando ad avere seriamente paura di questa vecchia.
-Certo
cara, ti vanno bene cinquanta
mila sterline?- chiede, e per la terza volta in 10 minuti, rischio di
morire,
affogandomi con la mia stessa saliva.
-Ma è impazzita, signora?!- grido,
talmente forte che tutti si girano a
fissarmi.
-È troppo poco? Ho solo questi con me
ora e..-
-Le ha 5 sterline?- chiedo, e lei annuisce.
-E andranno benissimo.- dico, sorridendo, mentre la
vecchia ficca le mani
in borsa.
-Ronny,
ma che fai?- chiede Zayn,
guardandomi.
Aggrotto le sopracciglia. -Vendo Peloso, che ti
sembra?.-
-Sai, pampina, io ho grande colezione di unicorna,
ja, davero grand..-
-Ma non puoi farlo!- grida Pakistan, beccandosi uno
scappellotto.
-Zitto, Jaguard, la signora sta parlando.- lo
rimprovero, mentre la signora
mi allunga i soldi. La ringrazio, mentre lei afferra Peloso e Zayn si
alza dal
marciapiede, spolverandosi i jeans.
-Dove vai?- chiedo, aggrottando le sopracciglia.
-A riprendere il tuo gatto, prima che Ed mi faccia
a pezzi.- dice, e lo
vedo correre verso la vecchia.
E tutto accade in un secondo: Zayn che la
raggiunge, lei che lo guarda, lo
scambia per un rapinatore e lo picchia selvaggiamente con la borsa e,
infine,
Peloso che le sfugge di mano, il cono gelato che cade, Zayn agonizzante
a terra
che bestemmia tutti i santi, e la vecchia che comincia a cantare la
macarena e
si avvia verso casa facendo uno strano balletto, invitando tutti i
presenti ad
unirsi a lei.
Ma la cosa peggiore è che Peloso torna
da me, tenendo in bocca il cono
gelato e sporcandosi tutto di cioccolata.
-Strozzatici!-
grido, alzandomi e
cadendo di culo sul marciapiede dopo essere scivolata su gli ormai 5
gusti di
cioccolato sciolti.
***
Infilo la chiave nella toppa e faccio due giri,
prima di tirare un calcio
alla porta e incenerire Pakistan che, dolorante, si appende ancora di
più a me
e bestemmia tutti i Santi.
-Sai Zayn, i cavalli con una gamba sola si
abbattono!- grido, e Cicì, ovunque essa sia,
caccia un rutto esagerato.
Entro in salotto e la prima cosa che fa mio
fratello è sgridarmi in una
maniera assurda perché Peloso è sporco di
cioccolata e deve portarlo a lavare
non so dove.
Che poi, fosse per me, potrebbe benissimo lavarlo
con l’acqua del cesso.
Finezza portami via.
-Mi dai una mano?- mi chiede Zayn, indicando il
divano.
Annuisco, prendendolo sottobraccio e portandolo
fino al divano, per poi
posargli la gamba su un cuscino.
-Ohi bro, che hai fatto alla gamba?- chiede Niall,
lanciandosi sulla
poltrona in modo brusco e rotolando all’indietro.
Scuoto la testa, esasperata.
Ma dove sono finita?
-Ha fatto un incidente con una vecchia. Siamo
tornati qui per prendere la
macchina e portarlo in ospedale.- dico, lasciando che Zayn poggi la
testa sul
mio petto.
Se fa le fusa, lo castro.
-Oh quindi devi accompagnare Zayn?- mi domanda Liam
e io annuisco.
-Peccato, volevamo andare allo zoo.- aggiunge poi,
prima di sedersi sul
bracciolo della poltrona.
Allo zoo.
Andare allo zoo
significa poter escogitare un nuovo
piano per far si che Lou si innamori di me.
Ma andare allo zoo
significa anche lasciare qui Zayn,
dopo che ha fatto a botte con una vecchia per non farmi finire nei guai
con mio
fratello.
Ma restare a casa con
Zayn significa non poter far
colpo su Lou.
E non poter far colpo
su Lou significa far vincere
Stupidor.
No, un momento,
dov’è Lou?
-Hei Niall, dov’è Lou?-
chiedo, raddubbiandomi.
-Oh, è in camera con Hazza.- mi
risponde, prima di scoppiare a ridere,
seguito da Liam.
Ma chi li capisce a
questi.
-Ehi.- mi richiama Zayn.
-Cosa?-
-Vai pure allo zoo con loro, io starò
bene, e poi potresti far colpo su
Louis.- mi sussurra, facendomi l’occhiolino.
Scuoto la testa.
Sarò anche un’idiota ma non
sono senza cuore.
Scatto in piedi mentre un’idea geniale si
fa spazio nella mia mente.
-Liam, Niall, accompagnate Zayn in ospedale, ho un
missione da compiere.-
dico, prima di correre in camera, afferrare il mio porcellino porta
risparmi e
scapezzare giù per le scale visto che Cicì si
diverte a prendere il posto di
Peloso e mi si impianta sempre davanti alle palle.
***
-Ragazzi, forza, venite fuori!- grido, ammirando il
mio meraviglioso
lavoro.
Il mio giardino si è appena trasformato
in un fantastico zoo.
-Guarda Gigi, non è meraviglioso?-
chiedo, fiera di me stessa.
-Ehm Ronny… a me sembra tutto una
merda.- mi confessa Gigi, beccandosi uno
scappellotto.
-E perché mai?!- urlo, colpendolo di
nuovo.
-Beh forse se partiamo dal fatto che mi hai fatto
vestire da struzzo..-
-Senti Gigi, o la pianti o invece di conficcarti
con la testa sotto terra,
ti conficco con la testa nel cesso- sussurro, digrignando i denti.
Gigi non capisce una minchia.
Nulla.
Nada.
Nu cazz, napoletanamente parlando.
-C’è tutto quello che dovrebbe
esserci in uno zoo!- grido, colpendo Gigi
per la terza volta.
-Uhm, davvero?- mi chiede lui, scettico.
-Si, davvero!-
-Beh, cos’è quella
cosa?-
-Una mucca.-
-Ma ha la gobba!-
Sbuffo. –La gobba è molto in
quest’anno.-
-E anche i bassotti travestiti da cavalli?-
Sbuffo di nuovo. –Quello è un
cavallo in miniatura, il proprietario mi ha
detto che è anche più raro di un unicorno.-
Gigi alza le sopracciglia, come a dire
‘Ma ti rendi conto che ti ha preso
per culo?’
Allora, in mia difesa voglio dire che
l’uomo nel parcheggio della gelateria
in cui mi sono fermata era davvero un buon uomo.
Mi ha venduto un cavallo, una mucca, un maile
gigante, un costume da
struzzo e dieci palloncini a forma di mammella per sole 40 sterline.
Okay, forse la mucca ha un po’ di gobba,
ma può anche essere figlia di una
mucca e di un cammello ad una sola gobba.
Che poi, come si chiamano
i cammelli
con una sola gobba?
Mio padre ha un po’ di gobba.
E si chiama Rosario.
Possibile che i
cammelli ad una sola gabba si chiamino
tutti Rosario?
-Oh mio Dio.- esclama Zayn, prima di scoppiare a
ridere.
Do un calcio nel sedere di Gigi che, neanche a
farlo apposta, inciampa e si
conficca con la testa nel terreno.
Avevo programmato tutto.
-Benvenuti allo zoo di Ronny!- grido, e Pakistan
scuote la testa,
ridacchiando appena.
-Oh mio Dio, quella
una mucca?!-
grida poi Harry, fiondandosi ad abbracciare l’animale.
Ma che problemi ha?
-Che sta succedendo qui?-
Mio fratello fa irruzione in giardino con ancora
Peloso sottobraccio.
-Nulla, Zayn non poteva venire allo zoo e quindi ho
portato lo zoo da
Zayn.- dico, fulminando Peloso che si fionda giù dalle
braccia di mio fratello
per correre ad annusare il sedere di Cicì che, da brava
donna qual è, gli da
una beccata in testa.
Almeno posso vantarmi
di non avere una gallina
puttana.
-Hai fatto davvero tutto questo per me?- chiede
Zayn, sorridendomi.
Annuisco, prendendolo a braccetto. –Forza
gente, vi faccio fare un giro.-
grido poi, invitando tutti a seguirmi.
-Quella è una mucca. Le mucche hanno le
mammelle. E sono fighe.- proclamo,
passando di fianco alla mia mucca con la gobba, sentendo la risata di
Pakistan
che, felice, scuote la testa.
Harry, quell’idiota, non fa che scattare
foto, quasi fossimo ad un vero
zoo.
-Questo è uno struzzo. Gli stuzzi hanno
un culo enorme, fanno uova grandi
quanto la mia testa e non servono a un cazzo.- dico, passando vicino a
Gigi che
cerca di liberare la testa dal terreno.
E ancora Harry che scatta centinaia di foto.
-Questo è un Bavallo. E’ un
animale rarissimo, più raro degli unicorni.- e
Harry caccia un urletto emozionato, chiedendo a Lou di scattargli una
foto con
l’animale.
-E questo è un piccolo di giraffa. Non
fanno nulla e mangiano foglie dagli
alberi.- dico poi, passando di fianco alla sedia che ho accuratamente
dipinto
di giallo e marrone e su cui ho applicato un tubo lungo e un barattolo.
Più giraffa di così!
-E questo è tutto.- dico, girandomi e
cadendo su Peloso, trascinando giù
con me anche Zayn.
-Quali sono le attività della giornata?-
chiede Harry, eccitato,
saltellando al fianco di Niall.
Liam e Louis lo guardano ridacchiando, imitandolo
appena.
Gli occhi di Niall sono proprio belli.
Dovrei cavarglieli con un cucchiaio e conservarli
in un vasetto.
Lo
aggiungerò alle cose da fare.
-Ronny? Ci sei?- Harry richiama la mia attenzione.
Merda.
Le attività di oggi? E quali minchia
sono?
Pensa
Rachele, pensa.
-Oh
ehm, chi vuole
partecipare?- chiedo, prendendo tempo.
E’
inutile dirvi che il primo
ad alzare la mano è Harry. Il riccio lancia il cellulare a
Louis, ordinando gli
di filmare tutto.
-Solo
Harry, giusto?- chiedo,
speranzosa, e gli altri annuiscono.
Fanculo.
-Bene,
venite con me.-
arranco raggiungendo la mucca monogobba.
-Bene,
oggi faremo la corsa
sugli animali.- sorrido, vedendo Hazza saltellare felice.
-Ehi,
aspetta!- si interrompe
poi.
Era
troppo bello per essere vero.
-Come
fa ad essere una corsa sugli
animali se a partecipare sono solo io?!-
Mi
blocco.
E
mo che minchia gli dico?
-No,
ehm ehm, parteciperò
anche io.-
Ma
che minchia ho detto?
Con
cosa gareggio?
E
poi mi si illuminano gli
occhi.
Corro
verso la mia macchina,
ricordandomi di non aver preso il maiale.
Perché
sì, mi ha venduto
anche un maiale.
Torno
di corsa in giardino,
vedendo Gigi seduto ad un tavolino che fa circolare dei soldi.
Possibile
che stia facendo scommettere sulla vincita?
Se
così fosse…
Afferro
Peloso per la coda,
ordinando agli altri di farmi spazio, quindi sbatto il gatto sul
tavolino.
-Scommetto
Peloso che non
Harry vincerà.- dico, rendendomi conto troppo tardi che ho
sbagliato a scommettere
e ho scommesso su me stessa.
Ma
che cogliona.
Io
ed Harry ci avviamo alla
posizione di partenza, una linea bianca che Gigi ha amabilmente creato
per
terra stendendo della carta gommata.
Harry
sale agilmente sulla
mucca, mentre Louis comincia a filmare il tutto e io comincio a
rendermi conto
della stronzata che ho fatto.
Salgo
sul maiale cercando di
non sfracellarmi a terra.
Devo
vincere questa gara e liberarmi di Peloso.
Gigi
fischia, dando il via
alla gara.
Harry
parte e io do uno
schiaffo sul sedere del mio maiale che, finalmente, parte.
Mi
concentro per non
sfracellarmi contro il suolo, stringendo bene le mani intorno al maiale.
Affronto
la prima curva in
modo impeccabile, abbassandomi leggermente verso sinistra e
raggiungendo la
mucca di Harry.
Affronto
anche la seconda
curva in modo impeccabile e sento Valentino Rossi, ovunque esso sia,
applaudirmi e congratularsi con me.
Anche
la terza curva va a
meraviglia.
Il
sudore mi cola sul viso e
il mio maiale non da segni di cedimento.
Ho
superato Harry e sto per
tagliare il traguardo.
Mi
inclino leggermente in
avanti e il mio maiale aumenta la velocità.
Sono
quasi arrivata quando,
all’improvviso, mi trovo sdraiata sull’erba verde
del mio giardino.
Mi
alzo, senza capire che
cazzo sia successo.
E
poi lo vedo: il mio maiale
conficcato con la testa in una buca e Peloso di fianco.
Il
gatto avrà sicuramente
scavato la buca e quel maiale di merda l’ha preso in pieno.
Harry
intanto mi schizza di
fianco e taglia il traguardo, urlando e battendo le mani.
Perché
cazzo non me ne va mai
una buona?
***
Torno
a casa, dopo aver
riportato all’uomo tutti gli animali che mi aveva dato in
prestito.
Un
grande sorriso mi riempie
il viso.
Nessuno
saprà cosa ho
combinato.
-Ronny,
dov’è Peloso?- mi
chiede subito mio fratello, con tono indagatore.
E’
nella sua cuccetta, non
vedi?- rispondo, sorridendo contenta.
-Che
hai?- mi chiede Zayn,
prendendo posto vicino a me sul divano.
Lo
abbraccio. –AAAAAAh, mio
caro Jaguard, sorrido perché la vita è bella!-
grido poi, stritolandolo.
-La
mia vita sarebbe più
bella se smettessi di stritolarmi. Non respiro.- sussurra Pakistan,
ricambiando
comunque l’abbraccio.
Ridacchi,
lasciandolo andare.
-Cicì!
Amore della mamma!-
grido poi, saltando in piedi e correndo dietro alla mia gallina,
cercando di
abbracciarla.
-Dove
vai bro?- sento
chiedere a mio fratello.
-Niente
Nì, vado a vedere se ha fatto un incidente con la macchina e
ha sbattuto la
testa.-
Lascio
stare la gallina per correre ad abbracciare mio fratello. –Ma
no, fratellone,
sto benissimo!-
Vedo
quindi Liam intendo a scendere le scale e messaggiare.
-Liam!
Guarda cosa ti ho comprato!- grido, facendolo saltare e quasi cadere
dalle
scale.
Gli
porgo un giocattolo di Toy Story mentre lui mi guarda interrogativo.
-Ronny,
stai bene tesoro?- mi chiede, poggiandomi la mano sulla fronte e
cercando di
vedere se ho la febbre.
Ridacchio.
–Certo, sciocchino.- e lo
abbraccio.
-Harry!-
grido, facendo saltare il riccio, appena lo vedo uscire dalla
cucina.-Quelle
scarpe ti stanno un amore, pasticcino.-
Il
riccio mi sorride. –No, te sei un amore, tesoro, e ora vieni
a dare un
abbraccio allo Zio Harry!- grida, con un tono che mette in discussione
la sua
eterosessualità.
-Ah,
Niall, ti ho preso questo.- aggiungo, lasciando Harry ed estraendo un
muffin al
cioccolato dalla mia borsa e porgendolo al biondo.
-Ne
ho preso uno anche a te, Gigi.- sorrido, porgendo anche a lui il muffin.
Gigi
annusa il dolcetto. –Non è che è
avvelenato?- mi chiede, con fare accusatorio.
Ridacchio.
–Ma no, che ti salta in mente, birbantello!-
-Oibò,
qualcuno ha suonato alla porta!- esclamo, mentre mio fratello va ad
aprire.
-Dov’è Lou?- chiede Harry
a
Niall.
-Credo
che sia al telefono con Eleanor.- ridacchia Liam, scuotendo la testa.
E
proprio in quel momento Louis entra in salotto.
-Louis,
caro, come sta la tua fidanzata?- sorrido sornione, nella direzione del
ragazzo.
-Prego?-
chiede lui, aggrottando le sopracciglia.
-Beh,
la tua ragazza, Elean..-
Non
finisco di parlare che mio fratello i chiama.
-Ronny,
la signora Cest ti cerca.-
Annuisco,
alzandomi dal divano e dandomi una sistemata.
-Chi
è la signora Cest?- chiede Niall a mio fratello.
-La
nostra vicina rompipalle.- risponde Ed, abbassando il tono di voce.
-Edward,
ti sembra modo di parlare? Stiamo parlando di un’anziana!
Porta rispetto.-
Mio
fratello aggrotta le sopracciglia. –Ma se hai sempre detto
che avresti voluto
rinchiuderla in un baule insieme a Peloso e un branco di meduse per poi
buttarla in mare!- grida.
-Mi
avrai scambiata per qualchedun’altro.- rispondo.
Mi
avvio verso la porta e sento un leggero ‘Ma qualcuno di voi
le ha comprato
qualche droga?’ ma non ci faccio caso.
-Signora
Cess, qual buon vento?- chiedo
sorniona.
-Cest.-
mi corregge lei, scorbutica.
-Prego,
si accomodi.- dico, mettendomi di lato e lasciandola passare.
-Beh,
si da il caso che io abbia trovato questo con la testa conficcata nella
mia
fioriera.- dice, entrando in salotto ed estraendo Peloso dalla sua
borsa.
Comincio
a tossire.
Come
minchia ha fatto a capire che è mio?
-Cosa
le fa pensare che sia mio?- chiedo, guardandola in segno di sfida.
-Questo.-
dice, mostrandomi il collare di Peloso.
Mio
fratello diventa viola e comincia a scusarsi con la signora mentre io
cerco di
capire come minchia abbia fatto.
Afferro
il collare di Peloso e me lo rigiro tra le mani, osservandolo bene.
Non
nulla di strano, insomma! E’ un semplice collare rosso con
una medaglietta col
oro e..
FERMI
TUTTI.
Una
medaglietta color oro.
La
giro, leggendo le incisioni e capendo troppo tardi che mi sono
incastrata da
sola.
‘Se
per qualche strana ragione questo gatto di merda fosse
scappato e lo avreste ritrovato, per favore, dategli fuoco ma non
riportatemelo!’
Gli
avevo fatto fare quell’incisione quando avevo 15 anni e me ne
ero completamente
dimenticata.
A
che razza di idiota sono?
-Vada a farsi fottere,
signora Cess!- grido,
spingendo la donna fuori la porta.
‘Sta
cess.
-Hei,
pasticcino, stai bene?- mi chiede qualcuno, ma non saprei dire chi,
data
l’incazzatura.
-Andate
tutti a fanculo, porca puttana troia!- grido, alzandomi e correndo in
camera
mia.
***
Entro
in bagno, buttando un
occhio al corridoio e vedendo se c’è qualcuno.
Sono
lontana da occhi
indiscreti.
Scivolo
contro la porta per
poi sedermi per terra ed estrarre il cellulare dalla tasca.
-Pronto?
E’ la pelletteria di
London Street? Salve, volevo chiederle quando potrei portarle il mio
gatto. Si,
il mio gatto. Come per far cosa? Per farci una pelliccia. Come non
è possibile?
Che significa che non fate pellicce con i gatti? Che razza di
pelletteria di
merda siete? Signora?! Non si azzardi a dire che sono pazza! Signora?
Signora!-
Mi
ha staccato il telefono in
faccia, sta stronza.
Sbuffo,
mi alzo e, ancora al
buio, arranco fino al lavabo. Mi sciacquo la faccia, quindi mi giro,
inciampo
in qualcosa e finisco nella vasca da bagno.
Mi
alzo, dolorante.
Devo
avere qualcosa di rotto.
Apro
la porta del bagno e
vado a sbattere contro qualcuno.
Qualcuno
con un buon profumo.
Louis.
Arrossisco
come una cogliona
mentre Lou mi chiede scusa.
-Ronny,
posso essere
sincero?- mi chiede.
Si
Lou, so che sei innamorato
perso di me.
-Certo.-
rispondo solo.
-Mi
è davvero piaciuto quello
che hai fatto per Zayn, piccolina, sono fiero di te.- dice, e mi
abbraccia.
Sento
le ovaie che mi
staccano tre costole e le usano per giocarci a limbo mentre il pancreas
si fa
una ballata di macarena con lo stomaco.
Una
banda di farfalle con la
faccia da Peloso si liberano nel mio stomaco lanciando piccole palline
bianche
e gridando ‘LA NEVAAAAA, CIE’ LA
NEVAAAAAA’, il mio intestino intona una
canzone di Gigi mentre una mandria di unicorni (si può dire
‘una mandria di
unicorni’? Boh.) lo accompagna con una musica soft
e un banda di orsetti gommosi travestiti da angeli
canticchiano un ‘alleluja’.
-Non
era niente di speciale.-
dico, cercando di fare la modesta.
-La
bellezza sta nelle
piccole cose.- risponde lui, senza lasciarmi.
Inalo
il suo profumo.
Si
è fatto un bagno nella boccetta?
-Ehi
Lou, senti, potresti
accompagnarmi in ospedale? Credo d’avere qualcosa di rotto.-
dico, cercando di
evitare che gli occhi mi vengano fuori dalle orbitre e mi prendano la
forma di
due cuoricini.
-Cosa?
Ospedale? Mi dispiace,
non posso, devo uscire con Eleanor.-
Oh,
vaffaculo.
***
-Jaguard?-
richiamo
l’attenzione del Pakistano.
-Cosa?-
-Per
quanto dovremmo tenere ancora queste bende?- chiede, fissando la mia
caviglia
ingessata.
Pakistan
fissa la sua. –Per due settimane circa.-
Mugugno
di dolore, affondando il viso nei cuscini del divano su cui sono
sdraiata.
-Credo
di essermi rotta anche una tetta.- sussurro, con ancora il volto tra i
cuscini.
-Beh,
puoi sempre sostituirla con una pallina da tennis, no?-
Vaffanculo
pure tu, Jaguard.
_________________________________________________________-
Ronny:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378995715664667&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Ronny pt 2:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378995745664664&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
PELOSO:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996675664571&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Cicì:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996358997936&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Il maiale di Ronny:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996102331295&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Il maiale di Ronny pt 2:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996305664608&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
La mucca con la gobba:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1378996228997949&set=a.1378995785664660.1073741827.100006627544708&type=1&theater
Scusate per la grafica di merda, ma ho fatto le foto dallo schermo del
mio computer e, inoltre, le ho prese da un cartone animato lol (Per chi
volesse, sto parlando di 'Ed, Edd 'n Eddy: il grande film' e potete
trovarlo su youtube )
Bene, me ne vado lol
Love u all
Holly xx
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Zayn, peli di zoccola e confessioni. ***
CHIEDO UMILMENTE PERDONO ALLA
MERAVIGLIA CHE DA TRE SECOLI A QUESTA PARTE STA ASPETTANDO DI VEDERE LA
SUA IDEA SVILUPPATA.
SCUSAMI DAVVERO, BELLEZZA, MA
'STA COGLIONA DI RACHELE AVEVA ANCORA LA CAVIGLIA FUORI USO E NON
POTEVO FARLA GIOCARE SUBITO A PALLONE.
GIURO SU TUTTE LE MERENDINE E LE
SCHIFEZZE CHE HO IN CASA CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO MI CONCENTRERO' AL
MASSIMO E SVILUPPERO' LA TUA IDEA ( CHE MI PIACE UN BOTTO E NON VEDO
L'ORA D'INSERIRE LHKUGY)
________________________________________________________
-Quando potrò togliere
questa merda?!- chiedo, per la
quindicesima volta in due minuti.
Pakistan sbuffa. –Un altro
fottuto giorno, Rachele!-
Sbuffo.
Che vita di merda.
Cerco, invada, d’alzarmi
dal divano, portando le braccia in
avanti e la gamba buona su, scapezzando allegramente di lato.
-Vaffanculo.- sbraito, mentre
Pakistan ride.
Mi rialzo a tentoni, perdendo spesso
l’equilibri e
bestemmiando tutti i Santi.
-Vi prego, facciamo qualcosa!- grido,
sprofondando di nuovo
nei cuscini del divano.
-Abbiamo sempre una partita a
‘Bave chi’ in sospeso,
ricordi?- dice Niall, sbucando da dietro al divano e facendomi perdere
15 anni
di vita.
Che minchia è
‘Beva chi’?
Niall mi guarda, cercando di
trattenere le risate.
Che minchia mi ridi, puttanella?
-Ronny, il gioco che dovevamo fare
prima che ti cadesse lo
sportellino in testa, ricordi?-
Si sente ancora il rimbombo del mio
cervello.
Sicuro fosse
il tuo?
Vaffanculo,
Gigi.
-Giochiamo!- grido, alzandomi in
piedi e dirigendomi in
cucina.
Faccio fatica a non sfracellarmi al
suolo per colpa delle
stampelle e, una volta arrivata sana e salva, afferro la bottiglia di
coca dal
frigo e i bicchierini da alcolici dalla dispensa, quindi mi accorgo di
una cosa
terrificante.
Peloso
è sparito.
Sta tramando contro di me, il
puttano, lo so.
Dopo aver controllato ogni fottuto
angolo della cucina,
decido di tornare dai ragazzi in salotto.
L’avessi
mai fatto.
Mentre sto per mettere un piede fuori
dalla cucina, vedo
qualcosa di grigio corrermi incontro.
Mi guardo intorno, allarmata, quindi
afferro un libro, uno
di quei manuali da cucina di 300 kg che non servono a un cazzo
perché nessuno
li usa, e mi preparo alla guerra.
Fatti sotto,
gatto di
merda.
Strabuzzo gli occhi, notando troppo
tardi che Peloso ha una
stampella in bocca.
La mia
stampella.
Tempo un secondo e sono collassante
sul pavimento della
cucina, con il manuale di cucina sullo stomaco .
-Hey Ronny, Peloso ti ha portato la
stamp.. Oddio!-
Si Ed, oddio.
-Oddio ‘sta minchia,
Edward!- grido, cercando di alzarmi.
-No, no, no! Non muoverti! Prendo una
bustina per metterci
il ghiaccio.- risponde, cercando di calmarsi.
Ma che ho fatto di male?
***
Che poi, ancora devo capire
perché abbiamo preso questo
stupido gatto.
Adesso per colpa sua ho un bernoccolo
enorme.
E’ un gatto malvagio.
Leggenda narra che,alle riprese
dell’Esorcista,il regista è
in sala con un gatto,gatto che sparisce nella fatidica scena
dell’esorcizzazione nella stanza da letto.
Adesso,sarà che me lo sono
inventata a momento, ma ci gioco
un biscotto che quel gatto era Peloso.
-Come stai, sorellina?- Ed mi
abbraccia e io gli rifilo una
gomitata nello stomaco.
-Come minchia vuoi che stia,Ed? Ho un bernoccolo grosso
come la bocca del
cantante dei Fun.-Sbotto, massaggiandomi la testa mentre Harry
ridacchia.
Minchia mi ridi?
Che poi,chissà se ha le
orecchie sotto quei ricci.
Sembra di no.
-Allora, lo facciamo sto gioco?-
Louis sembra scocciato,
mentre traffica nervosamente col cellulare, forse intento a scrivere
qualcosa,
sbuffando ripetutamente.
E’ così
arrapante, per tutti i Gigi e le sue canzoni di
merda.
Prendo la bottiglia di coca cola e
qualche bicchiere,come
ordinatomi da Paky-Boy.
Ci sediamo tutti in cerchio in
soggiorno e a cominciare è
mio fratello che, effettivamente, conosce il gioco meglio di me.
-Beva chi ama i gatti- Sentenzia,
ricevendo un occhiataccia
da parte mia e un miagolio di Peloso.
Sono l’unica, L’UNICA,
a non bere.
-Beva chi
ha fatto a
botte- Continua Liam mentre, con mia sorpresa, gli unici a bere siamo
io, Harry
e Zayn.
-Adesso c’è la
domanda- Mi avverte Louis, mentre io gli
rivolgo uno sguardo interrogativo.
Ma che razza di gioco di merda
è?
-Bene, dove e con chi avete fatto a
botte?- Chiede Niall.
-Io ho rifilato un pugno sul naso al
mio ex che stava
limonando nel giardino della mia scuola con una puttanella taglia 38-
Sbotto,
al ricordo di quel verme. Bam, naso rotto babe.
Harry mi fa l’occhiolino e
Niall ridacchia.
Zayn dice di aver fatto a botte
dietro le quinte con un
tizio che ci provava con la sua ex, e Harry in un parco, mentre un
tizio cercava
di toccare una bambina.
Ho fatto a botte con peloso una volta
ma… ma ha vinto lui.
-Beva chi è vergine!-Urla
Harry, e in un secondo, ho 5 paia
d’occhi su di me.
Minchia guardano?
Scocciata,mi
giro,cercando
qualcosa di tanto interessante alle mie spalle da suscitare la loro
attenzione.
Beva chi è
vergine.
Mi giro e focalizzo
Peloso.
Ma vuoi vedere che..
-Ehm ragazzi-
tossisco -..come
dire..Peloso è vergine,sempre che i gatti possano essere
vergini, ma non credo
che possa bere la coca cola… insomma, ci manca solo che si
mette a miagolare
per il mal di pancia e lo devo portare pure dal veterinario.
Già è una rottura
di palle così, figuriamoci col mal di pancia.-
Niall scoppia a
ridere e mio
fratello ridacchia appena mentre il resto dei ragazzi mi sorride e
basta.
-Ehm, Ronny, credo
vogliano sapere
se TU sei vergine.- Mi fa notare mio fratello, anche se con una punta
di
amarezza. Sento le guance in fiamme.
-No, non lo sono.-
Harry spalanca
la bocca, come il resto dei ragazzi.
-Non ho la lebbra,
razza di
imbecilli, ce l’ho anche io la patata.- sbotto, mentre Zayn
si lascia cadere
all’indietro, ridendo a crepapelle, accompagnato da Niall.
-Non avevamo dubbi.-
sussurra
Liam, cercando di trattenere le risate.
-Beva chi
è impegnato- Dico,
vedendo che solo Louis allunga la mano per prendere il bicchiere.
Lo fermo, poggiando
la mano sulla
sua e rivolgendosi un affettuoso sorriso.
-Louis, caro, devi
fare prima la
proposta alla ragazza,per poterla definire ‘la tua
ragazza’, anche se so per
certo che accetterà- Niall scoppia a ridere come se avessi
detto che le canzoni
di Gigi sono sensate.
-Louis è
fidanzato da quasi tre
anni ,Ronny,credo me lo abbia già confermato, almeno a se
stesso.-
Il
mondo mi cade addosso.
Ascolto i ragazzi
mentre
continuano a giocare.
Fidanzato.
FI-DAN-ZA-TO.
Con Eleanor.
Che nome di
merda,Gesù.
Mi sembra il nome di
un criceto, e
io odio i criceti quasi quanto odio Peloso.
Sta di fatto che
Eleanor continua
a starmi sulle palle.
Mi alzo, dirigendomi
verso il
bagno.
Mi appoggio al
lavandino, poi apro
l’acqua e mi sciacquo la faccia.
Lancio una veloce
occhiata allo
specchio, prima di fare un salto di 15 metri.
Mi riavvicino allo
specchio, guardando
allibita il mio riflesso.
Lì, sulla
spalla destra, c’è un
gatto.
Un gatto col volto di
Gigi.
Fisso il gatto e lui
fissa me.
Ci fissiamo
intensamente, poi mi
avvicino.
Alzo la mano sinistra
e colpisco
il gatto con tutta la forza che ho, vedendolo spiaccicarsi contro le
piastrelle
verde chiaro del mio bagno.
Mi risciacquo la
faccia, ancora
scioccata.
Ma che minchia mi
succede.
Afferro
l’asciugamano e mi asciugo
il viso.
-Secondo me non ti
accorgi di una
cosa importante.-
Grido, prendendo
l’asciugamano a
mo’ di frusta, per poi colpire il punto a caso dietro le mie
spalle.
-Aia, cazzo.-
Sto impazzendo.
Non è
possibile.
E’ uno
scherzo.
Qualcuno mi prende
per il culo.
Gigi è
seduto sul mio gabinetto e
si sta massaggiando la testa.
-Minchia Gigi, ma ti
mimetizzi!-
Mi lascio scappare, riferendomi all’enorme somiglianza tra
Gigi e il gabinetto.
Gigi guarda una
rivista con su in
copertina Leonardo Di Caprio e ammicca nella mia direzione.
No ceh, crede lo stia
paragonando
a Di Caprio?
-Si, me lo dicono in
tanti che
somiglio al caro vecchi Di Caprio.
Dio ti prego, dimmi
che scherza.
-Gigi, se chiudo un
occhio,chiudo
anche l’altro, mi metto di spalle e mi ficco con la testa nel
cesso, credimi,
sembri proprio il fratello gemello di Di Caprio.- Ironizzo, guardandolo.
-Grazie tesoro- E mi
fa
l’occhiolino
Più che
occhiolino sembrava un tic
ma non so sia peggio questo o il fatto che crede che il mio fosse un
complimento.
-Tornando a noi, di
cosa non mi
accorgo?-
-Uhm, di una cosa
importante,
molto importante.-
Sbuffo.
Che crede, che ho
tutta la vita
per rispondere ai suoi indovinelli? Okay che non ho un cazzo da fare
dalla
mattina alla sera ma, fanculo, non voglio passare il resto dei miei
giorni con Gigi.
Senti
Gigi, non rompermi la minchia.
Sbuffo, mentre Gigi
scuote la
testa.
Fanculo.
Torno in salotto e
vedo Louis
allarmato.
Non
preoccuparti tesoro bello, sono tornata.
Magari
pensava che la tazza t’avesse risucchiato.
Ma
vaffanculo, Gigi!
-E adesso come
diavolo faccio?!-
grida, mentre Harry affonda la testa nei cuscini, come solo una donnina
depressa farebbe.
Ma
quanto cazzo sono belle le sue gambe?
Più
delle tue sicuramente.
Oggi
sei particolarmente divertente, Gigi, stai cercando il modo di
farti legare con le palle al lampadario?
-Gli è
venuto il ciclo per la
seconda volta in un mese?- chiedo a Liam, indicando Hazza con le testa.
-Perché,
cosa c’è di male nel
ciclo che viene due volte in mese?- chiede Liam, interessato.
Mi porto una mano
alla bocca,
indignata.
Come ha osato, questo
plebeo?
- Il ciclo due volte
in un mese è
una punizione a cui nessuna donna dovrebbe essere sottoposta, nessuna.
E’ come
quando trovi un paio di scarpe bellissime e vedi che ci sono tutti i
numeri
meno che il tuo.-
Payne mi guarda.
–Non capisco.-
Sbuffo.
–E’ come se ti tagliassero
le palle con un coltellino svizzero a forma di cucchiaio.- e Liam
sviene.
Ma
con chi convivo?
-Niall, ti prego!-
GRIDA Lou,
congiungendo le mani a mo’ di preghiera.
-Lou, non posso! Ho
l’intervista
in radio!- risponde il biondo, camminando avanti e indietro per la casa
intento
a vestirsi.
-Hazza?- Ritenta.
-Grrr.- risponde il
riccio,
affondando di nuovo la testa nei cuscini.
Si,
ha sicuramente di nuovo il ciclo.
-Liam?- ritenta
ancora.
-Mi dispiace amico,
ho l’incontro
con le fan, ricordi?-
-Merda.-
-Lou, che succede?-
chiedo,
cercando di capire perché è così
depresso.
-Devo mandare
qualcuno a prendere
le mie sorelle a scuola ma io non posso!- grido, passandosi le mani nei
capelli, mentre un sorriso pervertito si fa spazio sulla mia faccia.
-Ma Lou, tesoro,
posso andarci
tranquillamente io.- dico, poggiandogli una mano sul braccio.
Alza la testa,
speranzoso.
–Davvero?-
Annuisco.
–Davvero.-
-Dio Ronny, grazie,
mi hai proprio
salvato, dovevo uscire con Eleanor.-
Ma
vaffanculo, mondo cane.
Sbuffo.
–Paky bello alzati,
abbiamo delle sorelline da andare a prendere.-
-Ronny, ma il gesso?-
chiede,
indicando la sua caviglia ancora ingessata, al contrario della mia.
-Il gesso te lo ficco
in culo se
non ti alzi immediatamente.-
***
-Zayn, ma
è sicuro questo coso?-
chiedo, abbracciando forte Pakistan con la paura di scapezzare da
questo schifo
di monopattino.
Sapete di che sto
parlando, no?
Quei monopattini neri a due ruote che hanno tutte le persone sfondate
di soldi.
Avete presente?
-Si che è
sicuro, lo diceva anche
la mia ex ragazza.-
-E adesso
dov’è?-
Pakistan non risponde
e svolta a
sinistra.
Oh
porca puttana, vuoi vedere che è morta?
-In ospedale.- mi
risponde dopo.
Faccio un salto
assurdo. –Ferma
questa merda!- grido poi, tirandogli i capelli.
E scapezziamo insieme
sull’erba
del prato che stavamo attraversando.
-Ma sei impazzita?!-
grida,
toccandosi il punto dove gli ho tirato i capelli.
Apro la mano che
avevo chiuso a
pugno, lasciando cadere un mucchietto di fili neri.
I
capelli di Jaguard.
Cristo, credo di
essermi rotta le
tette.
-Ma sei comodo?!-
grido dopo
qualche secondo di silenzio, accorgendomi che non sono le mie tette ad
essere
rotte, è Jaguard che le sta schiacciando.
-Si,
perché?-
Mo lo sputo in occhio.
-Ma che cazzo ti
danno da mangiare
in Pakista, Zayn! Quanto
cazzo pesi!-
E Jaguard ride,
alzandosi e
tendendomi la mano per fare lo stesso.
-Hai tutto il ciuffo
in
disordine.- scoppio a ridere, indicandolo.
-Se è per
questo, credo che tu mi
abbia anche strappato ¾ dei miei adorati capelli.-
Sbuffo.
–Forza Zayn, non fare il
melodrammatico! Un po’ di colla, qualche pelo di zoccola e
tutto è come prima!-
e Jaguard scoppia a ridere come un matto, sdraiandosi
sull’erba e tenendosi la
pancia.
Minchia
se è bello.
-Zayn?- chiedo poi,
cauta.
-Dimmi.-
-Perché la
tua ex ragazza è in
ospedale?-
-Perché
deve partorire.-
Comincio a tossire e,
cercando di
non morire, mi giro verso Zayn.
-Ma che cazz..?!
Jaguard!- grido,
colpendolo.
-Che cazzo ho fatto
ora?!-
risponde, massaggiandosi la spalla.
-Il bambino
è tuo e tu hai appena
cercato di stuprarmi in un parco, davanti a milioni di bambini e..-
Non finisco a parlare
che Jaguard
mi tappa la bocca e scoppia a ridere, di
nuovo.
-Non è mio
il bambino, Ronny!-
aggiunge, dopo poco.
-E di chi
è?- chiedo, spostandogli
la mano dalla mia bocca.
-Del tipo con cui mi
ha tradito.-
Lo guardo,
mortificata, prima di
avvicinarmi e abbracciarlo. –Ah Jaguard, la gente non capisce
proprio un cazzo.
Ha la reincarnazione del sesso vicino e lo va a tradire con qualche
sottospecie
di uomo con la gobba e quattro peli di zoccola in testa.- Zayn scoppia
a
ridere, guardandomi appena.
-Come.. come
l’hai presa?- chiedo,
guardandolo, e non so neanche il perché di quella domanda.
-In nessun modo,
semplicemente
sono andato avanti.- lo guardo, non capendo.
Sospira, attirandomi
a se. –Se arrivano gli uragani a
sconvolgerti la
vita, Ronny, impari a dimenticare il passato.-
quindi si alza, pulendosi i pantaloni e io
faccio lo stesso.
-Zayn, io..-
-No, ascoltami bene,
perché io..-
-Un topo!- grido,
senza dargli il
tempo di rispondere, saltandogli in spalla a mo’ di koala.
-Sali su quella merda
e portami
lontano da qui!-
Dopo cinque minuti di
silenzio,
Zayn decide di parlare. –Era uno scoiattolo quello, Ronny.-
Merda.
_____________________________________________________________
BAM BAM BAM BAAAAAAAAAAAAAM!
La mamma è
tornataaaaaaaaa.
Bene, alzasse la mano chi si aspettava questa svolta nella
storia.
E sapete una cosa? SO BENISSIMO CHE NESSUNO SE L'ASPETTAVA, PLEBEE, PER
QUESTO L'HO FATTO SUCCEDERE *risata maligna*
Bene, tornando a noi, mi dispiace per la piccola vena sentimentale,
miolosa, tetra e quant'altro che ha preso la parte finale *sigh* MA una
svolta nella storia ci voleva, altrimenti sarebbe stata una di quelle
storielle scontate, e io non scrivo roba scontata ouo
No, mi sto gasando perchè la mia migliore amica dice che le
piace e perchè DOMANI andrò a napoli dall'altra
mia migliore amica per vedere this is us *fangirla*
Boh, nulla da dire.
Mi levo subito dai coglioni oggi, amatemi.
Love u all, my cupcakes.
Un abbraccio.
Holly xxx
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Problelms, Louis? ***
My space,
yo!
Salve belle pampine OvO
Allora, sarò breve.
Per prima cosa, vorrei scusarmi per il
ritardo ma, sapete, anche se la storia è un ammasso di
stronzate, queste 'stronzate' non si scrivono da sole e se non sono di
buon umore non riesco a scrivere QUINDI in una settimana devo sperare
che almeno un fottuto giorno io sia tanto di buon umore da poter buttar
giù qualcosa.
Quel giorno è stato ieri e tre giorni fa.
E sapete, mi dispice tanto che le recensioni siano diminuite
perchè, credetemi, non sono in una bella situazione eppure
mi faccio in quatto per aggiornare il più presto possibile.
Questa poi, al contrario di Monsters, è una storia che
dovrebbe far ridere ed è quindi molto più
complicata da scrivere.
Mi piacerebbe davvero tanto sapere che ne pensate.
Grazie mille a tutte voi che seguite la storia e recensite,
Grazie mille anche a chi legge solo.
Vi voglio bene, ragazze.
Los of love.
Holly xx
_____________________________________________________________________
-Tu credi che sia morta?-
-Ma che minchia dici!-
Mi giro e affondo la testa nel
cuscino.
Stupidissima televisione accesa.
-Visto che si è mossa?-
-E se era una scarica di
elettricità accumulata?-
-Una cosa?! Ma sei pazzo o cosa?!-
-Prendi un bastone.-
-Non prenderò un bastone,
Harry. -
-Zayn, ti ho detto di prendere un
fottuto bastone.-
-E io ti ho detto che non
prenderò nessun fottutissimo
bastone.-
Qualcuno sbuffa.
Che sogni di merda mi faccio, Cristo
Santo.
-Ronny?-
Qualcosa mi punzecchia il sedere.
-Ronny sei viva?-
-Harry lasciala dormire.-
Qualcosa mi punzecchia di nuovo il
sedere.
Parole sussurrate e Zayn che ripete
una preghiera in
pakistano.
-Un morso solo, piccino, ci siamo
capiti?-
Morso? Che morso?
-Ho pregato per le tue palle amico.-
Scatto giù dal divano,
sbattendo contro il tavolino e
bestemmiando tutti i santi perché quella merda di
telecomando mi è caduto
giusto sul naso.
Mi alzo, massaggiandomi il sedere.
-Avete tre secondi per spiegarmi cosa
cazzo è successo!-
grido, e vedo Peloso correre verso le scale, scapezzando tre o quattro
volte.
Ma che ho fatto di male?
-Vai amico, pregherò per
te.- sussurra Zayn, battendo
qualche pacca sulla spalla di Harry.
-Allora?- chiedo, scazzata.
-Beh Ronny io..- Harry si dondola
compulsivamente sui talloni.
No, quest'attesa non
porterà a nulla di buono.
-Io credevo fossi morta e..- lo
fermo, abbassandomi
all'altezza del tavolino del soggiorno e svitando una delle gambe in
ferro.
-Che fai?- chiede Harry, cercando di
rattenere le risate.
-Amico, io le palle no le ho. In un
qualche modo devo pur
fare.- rispondo semplicemente, infilando la gamba del tavolino nel
pantalone
della tuta.
Pakistan intanto ride, facendo avanti
e indietro in cucina.
-Continua.- sentenzio poi.
-Ecco beh..io.. ti ho
fattomordereilsederedaPelosopervedereseeriancorainvita.-
Aggrotto le sopracciglia.
Che minchia ha detto?
-Harry, che minchia hai detto?-
-Beh io...ecco insomma... ti ho fatto
mordere il sedere
da..da Peloso.-
La palpebra destra comincia a
sbattermi velocemente mentre
la sinistra mi trema.
Estraggo la gamba del tavolo dal
pantalone a l'afferro
saldamente.
-Cosa hai fatto, scusa? Credo di
essermi distratta.-
-Ecco io..Ronny..-
-In fretta!- grido ancora, agitando
la gamba.
L'urlo di una donna riempie le mura
della casa.
Abbasso lentamente la gamba di ferro,
mantenendo ancora la
presa.
Mi avvicino cauta alla finestra
osservando le case dei miei
vicini.
È tutto così
tranquillo.
Ma che minchia è successo?
-Ronny?- mi richiama Zayn.
-Ma hai sentito anche tu?- chiedo,
mentre lui annuisce.
-Ehi, dov'è Harry? -
aggiungo, notando
che il riccio è scomparso.
-Ronny?-
-Cosa?-
-Era Harry.-
-In che senso, scusa?-
-Nel senso che quell'urlo l'ha
cacciato Harry.-
La gamba di ferro mi scivola dalle
mani.
-Ma... ma era un urlo donna.- dico
poi, mentre Zayn fa
spallucce.
Mi lascio cadere sul divano,
scattando subito dopo in piedi.
Zayn ridacchia. -Stai bene?- chiede
poi.
Sbuffo, massaggiandomi la chiappa
destra.
-Credo mi si sia rotto davvero questa
volta.- sussurro, con
voce strozzata.
-Cosa?-
-Il culo. Credo mi sia partito
davvero questa volta.-
E Zaym scoppia a ridere come un
posseduto
Ridi ridi, che dopo so cazzi.
Però, che risata
meravigliosa.
***
-Ecco fatto.- sussurro, posando la
piccola aspirapolvere
rossa a cui mamma tiene tanto.
Abbiamo questa merda da una vita, da
quando Ed ha portato a
casa quel gatto inutile.
FLASHBACK
-Mamma, questa possiamo usarla per
togliere i peli del gatto
dal divano- sorride Ed, porgendo una piccola palettina rossa a mia
madre.
-Bravo Ed.- risponde mia madre,
accarezzando la testa a mio
fratello.
-Dov'è ronny?- chiede poi
ed, notando la mia assenza.
-Non lo so, penso sia da tuo
pad..RACHELE, SMETTILA DI
STROZZARE PELOSO! È
PICCOLO! -'
FINE
FLASHBACK
Sbuffo.
Sono sempre andati tutti per quel
gatto di merda, anche
quando aveva appena 2 giorni e la dimensione di un barattolo di piselli.
FLASHBACK
-Ronny?- mio fratello mi chiama ma io
non rispondo, troppo
presa da quello che sto facendo.
-Ronny? Ronny?-
-Ho da fare, Eddy.-
-Si può sapere che stai
fac...MAMMA, RONNY STA TRITANDO I
CAPELLI DI PAPÀ CON L'ASPIRAPOLVERE PER I PELI DI PELOSO!-
FINE
FLASHBACK
Aw, me le ricordo ancora le bestemmie
di mio padre.
I suoi 'ma porca puttana, i miei
meravigliosi capelli!'
Che poi, 'meravigliosi capelli'!
Sembravano 4 code di topo attaccate
col biadesivo.
-Ho fatto proprio un ottimo lavoro. -
mi dico, ritornando
alla normalità.
Nella vecchia casa avevamo un divano
bianco quindi i peli di
Peloso a stento si notavano ma a casa di Ed abbiamo un divano nero e si
vede
tutto, cazzo.
Mi avvio in cucina, continuando ad
elogiarmi, quando vedo
Peloso schizzarmi di lato.
No.
Oh no.
No, no e no.
Grandissimo gatto di merda.
Non mi fotti.
-Peloso!- grido, correndo verso il
divano.
-Peloso stai ferm..- le parole mi
muoio in gola.
Peloso cambia direzione, come
spaventato da una mia
possibile reazione.
Il respiro mi si fa pesante.
Abbasso gli occhi sui miei piedi nudi
e, più precisamente,
sul mignolo del piede sinistro che ho appena sbattuto contro il
tavolino del
salotto.
Mio fratello entra in salotto ignaro
della situazione e si
lascia cadere sul divano, seguito a ruota da Zayn che entra mangiando
una mela.
-Ehi Ronny, tutto bene? - chiede mio
fratello, notando il
mio silezio.
Zaym sembra leggermi nel pensiero e,
nell'istante in cui
scatto in avanti con l'intenzione di trucidare Peloso, lascia cadere la
mela e
mi afferra saldamente per la vita.
-lo ammazzo! Ne faccio hamburger di
gatto! Lo trasformo in
una fottuta salsiccia!- grido, scalciando, mentre anche mio fratello si
alza e
cerca di farmi calmare.
***
-Sona a casa!- grido, chiudendomi la
porta alle spalle e
poggiando il giubbotto sull’appendiabiti nero che
è in salotto.
-Okay.- mi sento dire da Gigi.
Ma io voglio sapere come cazzo fa ad
entrare e uscire da
casa mia.
-Gigi che fai? Che stai mangiando?
Perché non dividi mai
nulla con me?!- grido, avviandomi verso la cucina.
-Sto mangiando una gamba del tavolo,
vuoi assaggiare?!- mi
risponde Gigi.
Minchia, dev’essere proprio
di buon umore oggi.
Entro in cucina ecaccio un urlo
esagerato.
-Che cazzo succede?!- grida,
accasciandosi.
Lo travolgo letteralmente,
buttandogli le braccia al collo e
stritolandolo il più forte possibile.
-C’è una
carcassa di mucca in decomposizione sullo sgabello
della mia cucina, Zayn!- quasi grido, tremando, mentre Zayn mi
accarezza la
schiena nell’inutile tentativo di calmarmi.
-Ronny, tesoro, credo sia Gigi
quello.-
-Gigi?- chiedo, girando appena la
testa, poggiando la fronte
contro la mascella di Zayn.
Minchia e come prude ‘sta
barba.
-Hei Ronny.- mi saluta
Gigi,singhiozzando, continuando
ad abbuffarsi di gelato.
Mi stacco da Zayn, anche se il suo
braccio resta sulla mia
schiena.
-Gigi, ma che morte hai fatto?!-
grido, passando a mia volta
un braccio sulla schiena di Zayn.
Ma che minchia sto facendo?
-La mia ragazza.- singhiozza Gigi
–La mia ragazza mi ha
lasciato.- e scoppia a piangere.
-Avevi la ragazza?- chiedo,
aggrottando le sopracciglia.
-Certo che ce l’aveva. Si
chiamava Laura e stavano insieme
dal tempo della Seconda Guerra Mondiale.- dice Zayn, precedendo Gigi.
-Minchia Gigi, complimenti!- dico,
sorridendo.
-Non è giusto!- grida
Gigi, facendomi saltare.
-Senti, topo di merda,
un’altra sparata come questa e ti
appendo al lampadario con quei tre peli che ti restano.- sbraito,
mentre Zayn
ridacchia e aumenta la presa sul mio fianco.
-Ronny tu non capisci! Io ero davvero
innamorato! Guarda
qui.- mi passa un cellulare, facendomi segno di sbloccare lo schermo.
-Ma che minchia è?!
L’anticristo della fotografia?!- grido,
lanciando il cellulare i Gigi.
-Erano i miei anni migliori questi,
Ronny! Guarda come
eravamo belli insieme.-
Belli come il culo di Peloso.
Sbuffo. –Senti Gigi, io ti
voglio reattivo, hai capito? Fai
vedere al mondo intero quanto vali!- grido, e Gigi si alza in piedi,
con la
vaschetta di gelato tra le mani, inciampa in uno dei sgabelli e si
rannicchia a
terra, piangendo e singhiozzando.
Minchia, menomale che dovevi essere
reattivo.
***
-Zayn?-
-Cosa?-
-E se il morso di Peloso mi trasforma
in qualcosa di
anormale?-
-Ronny smettila di toccarti il
sedere. Non diventerai nulla,
sei già abbastanza stupida di tuo.-
-Chiudi il becco, Jaguard.- rispondo,
menando uno
scappellotto a Zayn e continuando a guardarmi il sedere.
-E se avesse la rabbia?- chiedo poi.
-Il tuo sedere?-
Questo è scemo.
-Il gatto, Zayn!-
-Ma no, non credo! Andiamo conosci
tuo fratello! Pensi che
se..-
-E se avesse il colera?-
-Nessuno ha più il colera,
Ronny, e poi tuo frat..-
-E la peste?-
-La peste non si trasmette con un
morso, Ronny!-
Sbianco. –E se
avesse….
la sindrome di Gigi?-
Pakistan aggrotta le sopracciglia.
–La cosa?-
-Quella rara malattia che ti
trasforma in un cesso ambulante
o, peggio ancora, in Gigi D’Alessio.-
Pakistan si sbatte una mano sulla
fronte e sussurra qualcosa
come ‘ una matta’.
Davvero non
hai capito
che ha detto prima?
No Gigi, che
ha detto
prima?
Sei
dannatamente
inutile, Rachele Sheeran
Ue, e
shallati.
***
-Dolore, che dolore.-
Sbuffo, tappandomi le orecchie.
–Nello, senti, non me ne
frega un cazzo se ti fa male la pancia, sto giocando ai videogiochi
ora.-
Questa stupida testa bionda si sta
lamentando da tre ore per
un fottuto mal di pancia. Gli avevo pure detto di non mangiare il
gelato alla
fragola di Gigi ma lui, naturalmente, non mi ha dato ascolto, e adesso
si tiene
il dolore.
-Chi è che ha mal di
pancia?- chiede Louis, e quasi grida.
Lancio in aria il joystick, girandomi
di scatto.
-Niall ha male al pancino.- rispondo,
cercando di sembrare
carina e coccolosa.
Dio, sembri
un
pinguino spastico, Rachele!
E tu un
fenicottero
con un palo in culo ma mi sono mai lamentata?!
-E adesso come facciamo?!- grida
Liam, tornando dalla cucina
con cinque scatole di pillole e una siringa con un ago lungo quanto il
mio
braccio.
-Che devi fare con quella?- chiede
Niall, con quel poco di
voce che gli resta.
-Boo, mi si è conficcata
una spada nel dito!- grida Harry
dalla cucina.
Liam sbuffa, scuotendo la testa.
– Lou, va da Harry, per
favore, credo che gli sia di nuovo finita una spina nelle dita. Lui e
quelle
dannate coroncine di fiori!- e Lou annuisce, mentre Liam comincia a
tirare via
con l’ago della siringa del liquido da una piccola boccetta
trasparente.
-Niall, abbassati i pantaloni.-
-Liam, amico, mi sa che stai facendo
confusione, non sono io
quello g..- Niall non finisce di parlare che Liam gli abbassa pantaloni
e
mutande e gli conficca l’ago nella chiappa destra.
-Non ti muovere Niall, okay? Stai
qui, hai capito?-
sussurra, facendo scendere lentamente la medicina.
-Liam, ma dove cazzo vado con un ago
in culo, eh?-
Trattengo le risate, prendendo
Jaguard e portandolo con me
in cucina.
-Ehi Lou, come va?- chiedo,
sorridendo, mentre Louis
bestemmia contro il dito di Harry.
-Certo, Rachele, come sta Lou non come sto io, con una spada
conficcata nel pollice.-
Aggrotto le sopracciglia.
–Harry, è una spina, non è una
spada.-
Harry mi fulmina con lo sguardo,
prima di farmi il verso.
-Stai fermo Harry!- grida Louis,
continuando a lottare
contro il pollice del riccio.
-Non preoccuparti Boo, lo troviamo un
sostituto.- lo
rassicura Harry, accarezzandogli i capelli.
Mi giro di scatto, sorridendo
sorniona nella direzione di
Harry.
-Un sostituto per cosa, Harry?-
Louis sbuffa. –Con Niall
malato, non so davvero chi mettere
al posto suo nella partita di football.-
-Io!- grido, facendo saltare pakista.
–Mi offro io.-
-Tu?- chiede Louis, aggrottando le
sopracciglia.
-Certo, sono un mito a baseball.-
dico, dandomi arie.
Zayn ride. – Football,
Ronny. -
-E’ quello che ho detto.-
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Football. ***
VI
PREGO DI LEGGERE ANCHE LO NOTE ALLA FINE.
___________________________________________________
Devo
trovare una soluzione perché, davvero, Gigi mi ha rotto le
palle.
Già
era inutile prima, mo sta minchiona della ragazza lo lascia pure e IO
dovrei
tenermi sto lamento nelle orecchie?
Che
poi, che minchia di canzone d’amore è
‘Puoi mangiare il mio gelato al
cioccolato, ammor mij, tanto per me si o mar.’ *Puoi mangiare
il mio gelato al
cioccolato, amore mio, tanto per me sei il mare.* Cioè,
voglio dire, che
minchia ha di romantico? Per non parlare di ‘Senz e te nu
pozz sta pcchè tu
m’appartiennnnn’ *senza di te non posso stare
perché tu mi appartieni*
Sbuffo,
passandomi una mano tra i capelli.
I
capelli, una cosa che manca a Gigi.
Ecco,
magari se non avesse quella testa lucida che sembra essere fatta con la
stessa
porcellana che usano per i cessi, magari qualche donna lo guarderebbe.
Devo
procurargli una parrucca, assolutamente.
-Ehy
Ronny, non dimenticare di portare Peloso a tagliare le unghie e il
pelo.- mi
avverte mio fratello,
afferrando le
chiavi dell’auto e uscendo.
Mi
si illuminano gli occhi mentre Peloso entra in cucina e si viene a
sedere sul
mio piede.
-Peloso, mio caro, capiti a fagiulo.-
sorrido, con la stessa intensità con cui un maniaco sorride
ad una donna prima
di stuprarla.
Peloso
alza di scatto la testa e cerca di scappare ma io sono più
veloce e lo afferro
per la coda.
-Stai
qua, va bene?- gli dico, continuando a stringerlo vicino la sedia con
lo spago
da cucina.
Bene,
a me un rasoio.
***
-Ma
quanto sono brava,
Peloso, quanto?- dico al mio gatto, passandogli il rasoio di Ed sulla
schiena.
Mucchietti
di peli grigi
cadono sul mio pavimento.
-Dio,
sei bellissimo!- grido,
senza neanche guardarlo, lanciandolo sul pavimento della cucina.
Mi
abbasso a prendere tutti i
peli, per poi poggiarli sul tavolo e quindi mi giro per prendere la
colla che
ho lasciato sul bancone della cucina.
-Ma
che minchia fai?! Un calendario?!-
grido, notando Peloso pancia
in su
sdraiato nella sua cuccia.
Con
le bambe aperte.
Solo
io posso avere un gatto
puttana.
Mi
siedo su uno sgabello e
comincio a prendere i peli e farne mucchietti.
-E
come minchia li tengo
insieme mo?!- grido, rendendomi conto che non ho nulla per tenerli
insieme che
certo non posso usare solo la colla.
Faccio
spallucce, alzandomi e
prendendo la ciotola dei croccantini di Peloso, girandola e cominciando
a
cospargerla di colla.
Gigi,
mi ringrazierai.
***
-Gigi!
Guarda che ti ho
fatt..- la ciotola cosparsa di peli mi cade di mano quando, entrando in
salotto, noto Gigi con una cresta verde fosforescente in testa.
-Ma
che minchia hai fatto?!-
grido, cercando di trattenermi dal menarlo.
Gigi
mi sorride. –Mi sono
fatto trapiantare una cresta.- dice, passandosi una mano tra i capelli.
Sbuffo,
bestemmiando
sottovoce.
Mi
impegno per essere buona e
qual è il risultato? Quel minchione di Gigi si è
fatto trapiantare una zoccola
colorata in testa.
Che
vita di merda.
Non
sarò mai più buona, mai.
-Ma
è una ciotola ricoperta
di peli?- chiede Liamm, passandomi di fianco e indicando la ciotola.
Lancio
l’affare nella
direzione di Peloso per poi sedermi su uno sgabello e poggiando la
testa tra le
mani.
-Hai
anche un paio di baffi?-
chiede Niall, sedendosi al mio fianco e trattenendo una risata.
-Si,
sono nel microonde
insieme ad una frangetta.- sussurro, scivolando sul tavolo con le
braccia.
-Hey
Ronny, la partita è alle
tre.- mi avverte Lou, accarezzandomi la testa, mentre io scatto a
sedere come
una molla.
***
-Guarda
Gigi, non sono stata
brava?- chiedo, lisciandomi la divisa.
Gigi
si porta una mano sotto
al mento. –Ronny, ma sei sicura che Lou abbia detto baseball?-
Faccio
spallucce. –Baseball,
forse golf.-
Gigi
mi guarda interrogativo.
–Come fai a confondere due sport che non centrano nulla tra
di loro?-
-Ma
che minchia ne so.- dico,
continuando ad allenarmi con la mazza.
L’occhio
destro mi cade sulla
finestra.
Sorrido,
cattiva, notando che
Peloso vi è poggiato.
-Ronny,
che f..- porto
l’indice davanti alla bocca, facendo segno a Gigi di star
zitto.
Mi
avvicino cauta a Peloso
che, tranquillo, sta bevendo da una ciotola.
Porto
la mazza sopra la
testa, prendendo bene la mira e, con un colpo secco,
l’abbasso, cercando di
colpire il cranio di Peloso.
NATURALMENTE
lo manco, perché proprio in quell’istante Ed lo
chiama e lui schizza via mentre io, da iota, colpisco la ciotola colma
d’acqua
che stava bevendo.
Lascio
cadere la mazza,
indietreggiando appena.
-Ma,
per tutte le zoccole di
Gigi D’Alessio, si può sapere che cazzo
è successo?!- non faccio neanche in
tempo a scostarmi la ciotola dalla testa che scivolo
sull’acqua che prima
conteneva.
Agito
le braccia,
aggrappandomi alla cresta di Gigi ma finendo comunque sul pavimento.
-Porca
di quella zoccola.-
sussurro, alzandomi.
Caccio
un grido esagerato
quando noto che, nella mano destra, stringo la cresta verde di Gigi.
Minchia,
gli ho stracciato i capelli.
-Gigi,
dove minchia sei?!-
grido, guardandomi intorno.
Scoppio
a ridere, notando che
è incastrato con la testa tra lo spazio che
c’è tra il frigorifero e il ripiano
della cucina.
.-Aiuto…-
sussurra Gigi,
facendosi forza con le braccia per togliere la testa
dall’incastro.
-Gigi
aspetta, me la vedo
io.- dico, osservandolo bene.
Mi
avvicino cauta, pensando
al modo giusto per aiutare Gigi.
-Gigi,
stammi bene a sentire,
ora io ti afferro le braccia e ti tiro all’indietro, va bene?
Perfetto.-
-Cosa?
Che cazzo dici Rach..-
non do a Gigi il tempo di finire di parlare che gli afferro entrambe le
braccia,
tirandole all’indietro, quindi gli poggio il piede sinistro
sul culo e, col
destro, faccio tre saltelli per poi poggiarlo sul frigo e fare forza,
tirando
all’indietro.
Gigi
viene via, facendo una
capriola per aria e finendo con la testa nella lettiera di Peloso.
-Ma
porca di quella zoccola
inculata da un unicorno!- grido, massaggiandomi il culo, dopo che, per
la
seconda volta in 3 minuti, finisco sul pavimento della cucina.
Mi
alzo, cercando di non
scapezzare di nuovo, quindi mi dirigo in giardino, pronta a giocare la
partita,
portando con me sia la mazza da baseball che quella da golf
perché non si può
mai sapere ed è sempre utile portare una mazza con te.
Cioè,
immaginate che un
vostro amico stia cercando di mangiare il diciannovesimo hamburger ma,
purtroppo,
l’ultimo pezzo non entra. Che fate, lo buttate? No, certo che
no! Prendete la
mazza da baseball o quella da golf e la usate per far scendere
l’ultimo pezzo
di hamburger nella gola del vostro compagno.
Mi
fermo di scatto, notando
Peloso sdraiato sull’erba del giardino.
Sorrido,
avvicinandomi
lentamente, tenendo ben stretta la mazza da golf.
Mi
posiziono di lato,
portando la mazza all’altezza del collo e poi in avanti,
colpendo Peloso.
-Palla
uno buca 21!- grido,
assumendo la solita posa che hanno i giocatori di golf dopo un tiro.
Un
‘ma porca la puttana’
risuona nell’aria, mentre io mi catapulto in camera mia per
nascondermi.
Ma
porca la puttana, ho di nuovo colpito Louis con
Peloso.
***
-Ronny!-
grida Zayn, bussando
alla mia porta.
-Ronny,
comincia la partita.-
ritenta, continuando a bussare.
Mi
osservo allo specchio per
l’ultima volta, quindi scatto in piedi e, di scatto, apro la
porta, sbattendola
sulla fronte di Pakistan.
-Dio
Zayn, scusami!- grido,
cercando di toccargli il punto dove l’ho colpito.
-Non
preoccuparti.- dice,
facendomi un piccolo sorriso.
Lo
abbraccio di slancio,
continuando a chiedergli scusa.
-Uh,
quindi glielo hai
detto!- dice Payne, spuntando dal bagno.
-Detto
cosa?- chiedo,
staccandomi da Zayn.
-Uhm,
che Louis ti cercava.-
mi sorride il moro, mentre Liam lo guarda come a dire’ Ma che
cazzo vai
dicendo?’
Boh,
questi ragazzi sono
strani.
***
-Ronny,
Ronny te stai in
panchina, va bene?- dice Louis, facendomi sedere su una sedia mezza
sgangherata.
Annuisco,
notando la
fasciatura che porta in testa.
Minchia,
doveva pesare proprio parecchio Peloso.
La
partita comincia e, con
mio grande orrore, noto che non è né una partita
di baseball né tantomeno una
partita di golf, bensì una partita
di
football.
Dio,
non è possibile.
Deve
esserci un errore.
Chi
minchia sa giocare a
calcio?!
Oltre
ai ragazzi, ci sono
altri 4 sconosciuti che, per quanto io non capisca un cazzo di pallone,
sembrano molto di deboli.
Mi
agito sulla sedia,
sperando che questa merda finisca in fretta.
-Non
preoccuparti Ronny, non
sarà la fine del mondo giocare.-
Salto
dalla sedia, rischiando
il suicidio.
Mi
giro e noto, con mia
grande sorpresa, che Harry è seduto al mio fianco intento a
disegnare qualcosa
su un album.
Minchia,
questo mi fa paura.
-Mal
che vada- comincia,
disegnando un ometto striminzito sul foglio bianco –morirai
comunque.-
aggiunge, stracciando con un colpo secco il foglio nel preciso punto su
cui si
incontrano il collo e la testa dell’omino.
Mi
abbasso leggermente a
toccare il ferro della gamba della sedi.
-Se
non è oggi è domani,
Rachele.- aggiunge, disegnando un omino impiccato.
Sbuffo,
continuando a
strofinare il ferro freddo.
-Sempre
accadrà. Accade a
tutti. Basta che lo ricordi.-
Lo
guardo male, spostando
leggermente la seria.
-Tu
lo ricordi, non è vero? Ricordi
che devi morire, giusto?- continua, facendo in mille pezzi il disegno
di due
omini che si tengono per mano.
-Si,
certo.- lo assecondo,
allontanandomi ancora con la sedia.
-morirai
tu, morirà lui,
moriremo tutti.- continua, calcando con la matita sul foglio bianco.
Ma
questo ha davvero il
ciclo, porca zoccola.
Con
la coda dell’occhio vedo
Louis controllare l’orologio e correre dentro casa.
Zayn
mi guarda e mi fa segno
con la mano d’entrare.
Che
minchia faccio ora?!
Mi
alzo, inciampando nei miei
stessi piedi.
-Ricordati
che devi morire,
Rachele!- mi grida Harry, mentre io avanzo verso Zayn.
-Si,
adesso me lo scrivo!-
sbuffo, dirigendomi verso il moro.
-Bene,
Ronny, mancano 10
minuti alla partita tesoro, va bene? Non devi far altro che restare in
angolino
e non fare guai, va bene? Stiamo vincendo quindi non
c’è pericolo.- mi sorride,
tenendomi stretta per le spalle.
-Cos’è
lei?- chiede un ragazzo alle mie
spalle, pronunciando quel ‘lei’
quasi volesse dire ‘è una carcassa di cavallo in
decomposizione, quella?’
Zayn
sorride. –Lei è
attaccante e rigorista, come Tommo.-
Il
ragazzo mi squadra. –Beh,
spero tanto per voi che non debba calciare nessun rigore.- e, detto
questo,
scoppia a ridere tornando verso la sua squadra.
-Non
preoccuparti, non dovrai
tirare nessun rigore.- mi rassicura Zayn, sbattendomi una mano sulla
schiena.
Nove
minuti dopo sono davanti
alla porta sgangherata che hanno tirato su i ragazzi per giocare a
calcio.
Sbuffo.
–Porca troia.-
sussurro, sistemando bene il pallone.
Zayn
si avvicina, tirandomi a
se per sussurrarmi qualcosa all’orecchio. –Senti
Ronny, non preoccuparti okay?
Devi solo concentrarti e tirare. Mal che vada sbagli e lanci l palla
fuori.- mi
sorride.
-O
muori.- grida Harry, agitando
la mano per attirare l’attenzione su di lui.
Minchia.
Arretro
di qualche passo,
focalizzando bene il portiere.
Bene
Ronny, pensa che questa
palla sia Peloso, okay? Dai un bel calcio in culo a questo gatto di
merda.
Sorrido,
congratulandomi con
me stessa per l’ottimo incoraggiamento, quindi prendo una
piccola rincorsa e
porto il piede destro in avanti, intenzionata a colpire il pallone.
Tutto
questo però non succede
perché mi vola via la scarpa e mi prende giusto al centro
della fronte,
facendomi collassare sull’erba.
-Ma
porca zoccola, manco
indirettamente posso averla vinta su quel gatto di merda.- sussurro
piano,
massaggiandomi il sedere.
Zayn
mi corre incontro, tendendomi
la mano per alzarmi. –Va tutto bene, puoi riprovare.-
Sbuffo.
–Va tutto bene e
posso riprovare li mortacci tua e di sto cazzo di pallone.- sbuffo,
scansandolo.
-Ma
dove minchia è Louis?!-
grido, più a me stessa che a Zayn.
-Con
Eleanor.- sussurra Zayn,
guardandomi in modo strano.
E
qua mi incazzo davvero.
Io
mi sto facendo in quattro
per lui e questo è il risultato.
-Sai
cosa, Louis Tomlinson?-
sussurro, sistemando il pallone.
-Questo
è un grande calcio in
culo a te e a quella stronza della tua ragazza.- aggiungo, prendendo
una
piccola rincorsa e calciando il pallone con tutta la forza che ho in
corpo.
E,
miracolosamente, è goal.
Zayn
corre ad abbracciarmi,
mentre il portiere guarda meravigliato il pallone alle sue spalle.
Liam
e Niall applaudono
felici, e Harry mi mostre un ritratto di un omino impiccato con un
pallone
sotto il braccio.
Ma
la festa dura poco perché mio
fratello fa irruzione in giardino e, con gli occhi pieni di lacrime, mi
guarda
e mi dice –Peloso è fuggito di casa.-
MY
SPACE, YO.
Bene,
sarò brevissima.
Mi
dispiace IMMENSAMENTE per la dimensione del capitolo ma in questi
giorni sto avendo molto da fare e non trovo un fottuto minuto per
aggiornare, tant'è che non ho aggiornato neanche Monster
che, di per se, è molto più semplice da scrivere.
Bene,
questo è letteralmente un capitolo di passaggio, anche per
questo è così breve c: Vi consiglierei
però di tenere sott'occhio la parte finale, anche
perchè nel capitolo che seguirà ci
sarà un gran colpo di scena.
*DAL
PROSSIMO CAPITOLO*
-Mi
hai mentito.-
-No,
non è così, credimi, io..-
Sorrido,
con l'amarezza in bocca. -Mi hai mentito. Tu sapevi tutto, non
è così?- *FINE ANTEPRIMA*
Ma
quanto sono cattiva, eh?
Ronny
ritroverà Peloso? Con chi stava litigando? Cosa
può essere successo? E Lou? Cosa doveva fare con Eleanor?
Beh,
lo scoprirete nella prossima puntata.
Fino
a prova contraria, dovrei impiegarci meno a scriverlo perchè
già l'ho ben in mente in testa, quindi non dovrebbe esserci
nulla di difficile.
PURTROPPO
potrebbe non essere il solito capitolo divertente e moltre potrebbero
non apprezzarlo MA storia mia, scelte mie, e non si tratta di
cattiveria ma di presa di coscienza.
Nulla,
grazie per tutto quello che fate per me e scusate ancora per il ritardo.
Vi
amo tanto.
Alla
prossima.
Holly
xx
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Teasing. ***
Okay girls, sono viva
lolz
No okay,
sarò veloce, va bene?
Senza troppi giri di
parole, vorrei scusarmi enormemente per il ritardo ma, tra i biglietti,
la scuola, lo studio e robe varie, ho avuto davvero pochissimo tempo
per scrivere e, come ho già spiegato, se non sono di buon
umore, non mi riesce nulla.
Allora, partendo da
questo capitolo, vorrei dirvi in primis che NON sarà
divertente come gli altri e che, più che altro, è
un capitolo di passaggio (anche se è molto lungo). E nulla,
so che non sarà divertente, lo so benissimo, ma questo mi
serviva per tirar le somme e, senza, non posso far continuare la storia.
Mi dispiace chhe
abbiate dovuto aspettare così tanto per sta merda ma,
comunque, questo è il capitolo.
Avete il permesso di
essere cattive.
Holly xx
__________________________________________________________
Peloso.
Peloso
fuori dai coglioni.
Peloso
via dalle ovaie.
E
io non ho dovuto fare
nulla.
Che
poi, che minchia
significa che è fuggito di casa? Manco fosse un essere umano.
Sorrido
sorniona, ripensando
che ad ogni frase tetra di Harry, ho sempre mormorato 'specchio
riflesso e
Peloso finisce nel cesso'
Certo,
le cose non sono
andate proprio così, ma chissene, almeno me lo sono tolta
dai coglioni.
-E
la polizia ha detto che
non può intervenire prima di 48 ore, questo vuol dire che...-
Non
dire che dobbiamo
organizzarci in squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo
organizzarci in
squadre per cercarlo, non dire che dobbiamo organizzarci in squadre per
cercarlo,
non dire che dob -Dovete organizzarvi in squadre per cercarlo.- e,
finito di
parlare, Cicì entra in giardino, rotolando su se stessa
perché incastrata nel
cestino della spazzatura che teniamo in cucina.
-Stupida
gallina.- sussurro,
mentre Ed comincia a dividerci in squadre.
-Cicì,
o la smetti di ruttare
e agitarti o giuro su Dio che ti ficco in culo a Gigi.- e, magicamente,
Cicì si
calma.
-Ronns,
tu starai con Za..-
-Sto
io con Ronny.- risponde
qualcuno alle mie spalle.
Io
e Cicì ci giriamo per
guardare e, entrambe, restiamo a bocca aperta quando vediamo Louis.
-Davvero?
- chiedo,
aggrottando le sopracciglia.
E
Lou anniusce mentre io,
felice, mi giro a guardare Zayn.
Il
pakistano è impegnato a
mandare messaggi, troppo incazzato per essere felice per me.
Faccio
spallucce e, con Cicì
sottobraccio, mi alzo e mi pulisco i pantaloni.
-Quindi,
Ronny, come va la
vita?- neanche rispondo all’inutile domanda di Louis, troppo
impegnata a
pensare a tutti i momenti passati con Peloso.
*Flashback.*
-Mamma,
mamma!-
Mia
madre si girò,
lasciandomi a giocare con le bambole di pezza.
-Cosa
c’è, Eddy?-
-Guarda
cosa ho trovato!-
esclamò fiero mio fratello.
-Ed,
ma è un gattino?- chiese
mia madre, indicando la piccola palla di pelo grigia mentre mio
fratello,
felice, annuiva.
-Era
in uno scatolo vicino un
cassonetto della spazzatura.- sussurrò, accarezzandolo
appena.
Per
poi –Possiamo tenerlo?-
sussurrare, gli occhioni grandi e lucidi, quelli che usava per chiedere
qualcosa alla mamma.
-Ed,
noi..-
E
lì mi alzai, faticando
appena un po’, per correre verso mio fratello e poi,
successivamente, in camera
mia. Scelsi con cura tra i tanti passeggini che avevo, per poi
afferrarne uno,
liberarlo dalle bambole, e correndo al piano di sotto.
-Pellossso.-
sussurrai,
accentuando qualche letterra, allungando le manine piccole e paffute e
sorridendo sorniona a mio fratello.
E
mamma, intenerita, non fu
capace di dire di no.
C’è
da dire che però mi pentì
subito della mia scelta visto che, neanche qualche minuto dopo, mentre
ero
intenta a scorrazzare Peloso per il giardino dentro il mio passeggino
preferito, scivolai per la prima volta.
Quando
avevo cominciato a
camminare, mai e poi mai ero caduta ma quel giorno, per la prima volta,
ero
scivolata e caduta.
Sulla
pipì di Peloso.
*Fine
Flashback*
*Flashback*
-Ronny,
vieni qui dalla
mamma, ci sono gli omogeneizzati che a te piacciono tanto!-
Scattai
come un fulmine in
cucina, felice che la mamma fosse riuscita a trovare i miei
omogeneizzati alla
banana. Ultimamente infatti, stavano pensando di non produrli
più e quelli
delle altre marche mi faceva davvero ribrezzo.
-Arrivo
mammina.- cantilenai.
-La
mamma si lava un attimo
le manine, va bene tesoro? Tu stai lì.- si
raccomandò mia madre, accarezzandomi
la testa.
Mi
arrampicai con fatica su
una delle sedie della cucina, notando con piacere che il mio
‘spuntino’ era già
aperto sul ripiano della cucina.
-Pappa.-
sussurrai felice,
accarezzandomi la pancia.
-Ciao
Peloso.- aggiunsi poi
scocciata, vedendo il gatto di appena un anno farsi spazio in cucina.
Dall’incidente
con la pipì,
non c’era stata mezza volta in cui Peloso non mi avesse fatto
cadere o mi
avesse fatto un qualche dispetto.
-No..-
sussurrai, spaventata,
quando il gatto si avvicinò alla cucina e, con una serie di
salti, arrivò sul
piano dove mamma aveva lasciato la mia merenda.
-Mamma!-
gridai, scendendo
veloce dalla sedia, arrancando verso il piano della cucina.
Ma
quando mamma arrivò, era
troppo tardi: Peloso era incastrato con la testa nel contenitore di
vetro ormai
vuoto e io ero in lacrime, sdraiata sul pavimento, mormorando le prime
cattive
parole verso Peloso.
*Fine
Flashback*
*Flashback*
Peloso
aveva all’incirca
cinque anni e io sette.
Eravamo
in giardino a
giocare.
-Vai
Peloso, cavalca,
cavalca!- gridai, incitando il mio gatto a correre veloce.
Sbuffai
sonoramente quando,
per l’ennesima volta, lasciò cadere il mio pupazzo
preferito.
-Sei
un pessimo cavallo,
Peloso.- sussurrai cattiva, mentre l’auto di papà
si faceva spazio nel
vialetto.
Da
stupida bambina, lascia
Peloso in giardino con Capitan Macchia Pelosa Primo per correre tra le
braccia
del mio papà.
Quando,
al ritorno, il mio
pupazzo preferito era per metà nella lettiera di Peloso e
per metà nel giardino
dei vicini, capì che quel gatto mi odiava.
*Fine
Flashback*
-Ronny,
ti va un gelato?- mi
chiede Louis, riportandomi al presente.
-Voglio
il mio gatto.-
sussurrai, fermandomi e sedendo sul bordo del marciapiede.
-Oh
Ronny, io..-
-Quando
avevo dieci anni,
passammo il mio compleanno in ospedale perché Peloso si era
incastrato in un
vaso.-
-Oh,
io..-
-Quando
avevo quattordici
anni, di domenica, avevo un appuntamento con un ragazzo, ma dovetti
dargli buca
perché avevo il ciclo e Peloso mi aveva distrutto tutti gli
assorbenti.-
-Ronny..-
-Quando
avevo quindici anni,
morse la mano di Jonh McHold, il mio primo ragazzo. E fu una fortuna,
perché la
settimana dopo venni a sapere che era gay e che mi voleva lasciare.-
-Ehm
io..-
-Quando
avevo sedici anni,
fece pipì sulle scarpe di Peter Gray e, il giorno dopo,
venni a sapere che
aveva scommesso con i suoi amici che sarebbe riuscito a portarmi a
letto.-
-Che
cosa..-
-Quando
avevo diciassette
anni, Ed mancava già da cinque mesi, papà mi
aveva detto che avrebbe divorziato
con la mamma e io passai la notte in ospedale perché Peloso
si era ficcato in
uno dei miei stivali e non riusciva più ad uscirne. Passai
la notte a ridere
come una cogliona.-
-Uhm..-
-Era
il mio compleanno, e Ed
si era dimenticato di chiamarmi.-sussurrai, guardandolo per la prima
volta da
quando eravamo usciti.
-Ronny,
guarda, lì c’è mi
madre, quella è la sua macchina, adesso andiamo a casa e
domani continuiamo le
ricerche, va bene?- mi chiede, passandomi un braccio intorno alle
spalle.
Sorrido
appena e lui –C’è
anche Eleanor, guarda!- grida.
E
vaffanculo.
Mi
avvicino cauta, mentre la
madre di Louis usce dalla macchina e, felice, viene a salutarmi.
-Oh,
tu devi essere Rachele,
giusto?- mi chiede, stritolandomi in un abbraccio.
-Mamma,
dov’è Eleanor?- chiede
Louis, dubbioso.
Sbuffo.
-Oh,
è sul sedile posteriore
a dormire. E’ proprio una cucciola.- sorride sua madre,
cercando qualcosa nella
borsa.
Ma
chi cazzo chiama la
fidanzata di suo figlio ‘cucciola’ ?
-Viene
a vedere, Ronny! E’
così carina.-
Come
un calcio in culo, avrei
voluto rispondere, mentre a calci in culo avrei voluto prendere Louis,
con il
viso schiacciato contro il finestrino dell’auto.
Mi
avvicino lentamente e per
poco non rischio un infato.
-Ma..ma
è un cane?!- quasi
grido, facendo girare Louis.
-Certo,
che credevi?- mi
chiede, ridacchiando.
Un
cane.
E’
un cane.
Un
fottutissimo cane.
E
tutto mi torna.
I
‘Devo portare fuori Eleanor’
e le vocette stridule a telefono, quelle che usa Ed per parlare con
Peloso.
Ma
quello che non torna è il ‘Louis
è fidanzato da circa tre anni’.
-Lou,
io..-
-No
Ronny, ascolta, so che
può essere strano, ma io volevo dirti che,
insomma..cioè, io sono gay, e so che
Zayn è..-
Mi
si ferma il cervello
quando ‘So che Zayn..’ e qualche altra cosa esce
dalla bocca di Louis.
-Aspetta,
Zayn sapeva?-
chiedo, gli occhi che cominciano a riempirsi di lacrime.
Louis
smette di parlare. –Ronny,
ma mi ascoltavi? Ho detto che Zayn..-
Ma
neanche lo ascolto più,
intenta a correre verso casa.
Zayn
sapeva.
Era
il mio migliore amico e
sapeva tutto.
Mi
ha ingannata, si è preso
gioco di me.
E
io, da povera cogliona, non
ho fatto nulla per impedirglielo.
Il
fatto è che io mi fidavo
di lui, più di quanto mi fidassi degli altri ragazzi o di
mio fratello.
-Aia,
cazzo.- sussurro,
guardando la bottiglia che mi ha appena colpito una caviglia.
-Ma
cosa cazzo..?- scoppio a
ridere quando vedo che il sedere di Peloso è conficcato in
una di quelle
bottiglie di vetro che si usano per il latte.
-Ma
che minchia hai fatto?-
continuo, ridendo, abbassandomi e afferrando la bottiglia con la mano
destra e
la schiena di Peloso con la mano sinistra.
-Ecco
fatto.- dico, cercando
di trattenere le risate, quando Peloso finalmente è libero.
E,
per la prima volta in
diciotto anni, il gatto mi salta addosso e si accoccola tra le mie
braccia.
Forse,
e dico forse, è per
questo che scoppio a piangere.
-Tu
sapevi!- grido, calciando
la porta del salotto e catapultandomi ad afferrare Zayn per il colletto
della
camicia.
-Cosa?-
chiede, non capendo,
e vorrei davvero prenderlo a schiaffi.
-Sta
minchia, Zayn!- grido,
lasciandolo andare.
-Ho
trovato Peloso.- dico,
lanciando il gatto in braccio a mio fratello.
-E
ho parlato con Louis.-
aggiungo poi, con la voce che si abbassa appena, facendo un passo
indietro e
guardando tutti i ragazzi.
-Oh
Rony, io..- fermo Harry
prima che si possa scusare.
-No,
avevi delle gambe troppo
belle per essere un ragazzo, e quella specie di codino che ti facevi in
testa
doveva farmi capire.- sussurro, tenendo lo sguardo fisso su Zayn.
-E
dovevo capire anche che
tutti voi mi stavate prendendo in giro.- sussurro, guardandoli uno per
uno.
-Tu
per primo.- aggiungo poi,
quasi impercettibile.
-Ronny,
aspetta, noi..-
Mi
giro a guardare mio
fratello, scioccata. –Anche tu sapevi?- chiedo poi, con gli
occhi che si
riempiono di nuovo di lacrime.
E
mio fratello mi guarda con
la faccia più pietosa che io abbia mai visto.
-Voi
sapevate, voi sapevate
tutto.- sussurro, indietreggiando. –E questo non vi ha
fermato dal prendermi in
giro.- singhiozzo, guardandoli uno ad uno.
-Vi
ho tenuti sotto il mio
stesso tetto..- un singhiozzo, -ho condiviso tutto quello che avevo con
voi..-
due singhiozzi, -e mi sono fidata..- tre singhiozzi e qualcuno che
suona alla
porta.
-Ronny,
lascia che ti
spieghi..- e qui perdo il controllo, mi sfilo una scarpa e la lancio a
Zayn.
-Spiegarmi
Cosa?!- grido,
prima di sfilarmi anche l’altra e lanciargliela contro.
-Ronny
ehi, aspetta io..- Zayn
si tuffa dietro la poltrona mentre qualcuno continua a bussare alla
porta.
Sbuffo.
–Fai l’uomo, Zayn!-
grido, afferrando il telecomando e lanciandoglielo contro e prendendolo
sulla
mano destra.
-Esci
e giuro su Dio che ti
ficco un palo in culo!- aggiungo, cominciando a tirargli contro i
cuscini del
divano.
-Aia,
cazzo.- grida Zayn,
dolorante.
-E
poi ti ficco un albero su
per il culo. E un palo nel naso.- grido ancora, lanciando tutto
ciò che mi
trovo sotto mano.
-E
sai cosa? Ti taglio i
capezzoli e te li incollo in faccia spacciandoli per nei.- continuo.
-E
poi taglio i capelli e li
uso per farci una corda e impiccarti.-
-Anzi
no- mi correggo, -ti
ficco una mano in gola e arrivo fino al tuo stomaco quindi lo caccio
fuori e lo
uso per legarti al cesso.- grido, correndo in cucina a prendere il
cestino con
la frutta.
-Ronny..-
tenta mio fratello,
beccandosi un’arancia dritta nello stomaco.
-Ronny,
posa immediatamente
quel cest..- ignoro Liam, lanciandogli contro un kiwi.
-Ronny,
senti..aia.- Niall si
inginocchia, bestemmiandomi contro per la mela che gli ho appena
lnciato.Faccio
appena in tempo ad alzare la mano che Harry caccia un urlo acuto e, con
le mani
sui fianchi, mi guarda severo. –Rachele, osa toccarmi con uno
solo di quei
fottuti frutti e giuro sulla mia parrucchiera che ti incollo i piedi ad
un paio
di tacchi 100.-
Spalanco
la bocca,
meravigliata dalla cattiveria di Harry.
-Quanto
cazzo si vede che sei
donna.- sussurro, lasciandomi cadere sul divano.
E
la mia pace viene
interrotta dallo stesso figlio di puttana che, da circa tre ore, sta
bussando
alla porta.
-Ma
si può sapere che cazzo
vuoi o, almeno, chi straminchia sei?!- grido, spalancando la porta.
E
quando –Ehi charrylips.- mi
saluta allegro Michael Brotley, devo far a lotta con tutte le mie forze
per non
svenire.
-Miky!-
grido poco dopo,
riprendendomi dal trauma e saltando tra le braccia di quello che,
all’incirca
tre mesi fa, era il mio migliore amico.
-Ciao
tesoro.- sussurra lui,
stritolandomi forte.
-Ma
possibile che io debba
averti tra le scatole anche qui, Brotley?-
-Edward!-
grido, incenerendo
mio fratello con lo sguardo.
-Come
va la vita?- chiedo
poi, lasciando che Miky entri in casa.
-Beh,
ora son qui, come vuoi
che vada?-
Lo
guardo interrogativa prima
di scoppiare a ridere. –Tua mamma ti ha cacciato via a calci
in culo?- e anche
lui scoppia a ridere.
-Mi
ha beccato a rollare.-
ride, sicuramente ricordando la scena.
-Sei
un’idiota, quando c’ero
io non scopriva mai nulla.-
-Quando
c’eri tu,- mi
corregge, - credeva scopassimo e quindi neanche si avvicinava a camera
mia.-
E
scoppio a ridere, mentre
mio fratello quasi si strozza con la saliva.
-A
Natale non permise a
nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a
camera tua.-
cercai di dire, tra le risate.
GIGI’S POV (Ditemelo che questo non ve lo
aspettavate OvO )
-A
Natale non permise a
nessuno dei tuoi parenti di avvicinarsi al corridoio che portava a
camera tua.-
cercai di dire, tra le risate.
Ed
cominciò a tossire
ripetutamente mentre Liam, prontamente, gli batteva qualche colpo sulla
schiena.
-Che
succede qui?- chiede
Louis, entrando finalmente in casa.
-Quello
lì è arrivato dopo
che Ronny ci ha lanciato la frutta contro.- sussurra Niall, ascoltando
attentamente la conversazione.
-Loueh!-
grida Harry,
saltando tra le braccia del maggiore prima di baciarlo.
-Wow,
andate così ragazzi!-
grida Miky, agitando il pugno a mezz’aria.
-Ma
chi è quello?- chiede
poi, indicando Louis con un cenno della testa.
-La
mia cotta fino a circa
quindici minuti fa.- risponde Ronny, controllando l’ora sul
cellulare.
-Mh,
qui ci vuole una birra.-
sussurra Miky, passando un braccio dietro le spalle di Ronny.
-Qui
ce ne vuole più di una.-
concorda Ronny, poggiando la testa sulle spalle del ragazzo e guardando
intenerita
Harry e Louis.
-Ronny,
tu non hai l’età per
bere.- le ricorda Ed, distruggendo quella ‘pace’
creatasi tra i due ragazzi.
-Lei,
veramente, è Abigail
Breez.- risponde Miky, scoppiando a ridere e porgendo una carta blu
alla
sorella.
-Ero
ubriaca!- cerca di
giustificarsi Ronny, scoppiando a ridere.
-Sono..documenti
falsi?-
chiede Liam, sprezzante.
-Din
Din Din! Abbiamo un
vincitore qui!- ridacchia Ronny, afferrando le scarpe che prima aveva
lanciato
contro Zayn.
-Resto
fuori a dormire.- aggiunge
dopo, infilando la giacca.
-E
con quali soldi?- chiede
Zayn, prepotente.
-Certo
non con i tuoi.-
risponde Ronny, prontamente, avvicinandosi al moro e gonfiando il petto.
-Sai
che è pericoloso.-tenta
Ed, avvicinandosi cauto alla sorella.
-E
dove cazzo stava tutta
questa preoccupazione nei miei confronti quando tutti mi prendevate per
culo?-
grida Ronny, prima di girare i tacchi e raggiungere la porta.
Michael,
prontamente, le si
piazza affianco, poggiandole un braccio dietro la schiena e sussurrando
qualcosa come ‘Andiamo, tesoro’ seguito da un bacio
sul collo.
-Cazzo.-
sussurrano all’unisono
Harry e Louis, lanciandosi sul divano.
-Cazzo
sì- sussurra Niall,
sedendosi a gambe incrociate sulla poltrona.
-E
porca puttana.- si lascia
scappare Ed, prendendo posto al fianco di Harry e Louis.
-Manteniamo
la calma.- cerca
di dire Payne, con due dita alle tempie.
-Si
può sapere cosa diavolo
le hai detto?!- grida all’improvviso Zayn, facendo saltare
tutti.
-Cosa
dovevo dirgli, Zayn? Stavo
cercando di spiegarle che avevo capitolo che aveva una cotta per me ma,
conoscendola, dovevi sapere che non mi avrebbe mai ascoltato.-
-Cazzo.-
disse il moro,
digrignando i denti.
-Zayn,
non devi prendertela
con Louis, semplicemente dovevi trovare il modo giusto per dire tutto a
Ronny.-
sussurrò Payne, posandogli una mano sulla spalla.
-E
come si fa a riassumere ‘Sono
innamorato di te dal primo istante in cui ti ho vista e ho deciso di
aiutarti a
conquistare Louis solo per vederti felice’?- chiede il moro,
scettico.
-Questo
poteva essere un
modo.
-Porca
puttana.- ringhia Zayn,
la mascella contratta e il pugno a schiantarsi contro la parete bianca.
____________________________________________________________________
CI TENGO A SPECIFICARE CHE NON C'E' NESSUNA FORMA
DI INSULTO NEI CONFRONTI DELLA FIGURA DI ELEANOR E CHE MI SERVIVA SOLO
IL NOME PER FAR SCENA.
RISPETTO ASSOLUTAMENTE ELEANOR E MAI E POI MAI MI
PERMETTEREI DI INSULTARLA.
IL RIFERIMENTO AL 'CANE' NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE PRESO COME
UN'OFFESA, IN QUANTO MI E' SERVITO SOLO ED UNICAMENTE
PER FAR FILARE LA STORIA E INGANNARVI,
SPINGENDOVI A CREDERE CHE, APPUNTO, LOUIS FOSSE FIDANZATO.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** Zayn, it's your problem now. ***
ZAN ZAN ZAN NZAAAAAAAN, CHI E'
TORNATO?!
Eh si ragazze, sono viva
e sono di nuovo qui, YAAAAAAAAY.
No okay, sarò
velocissima, giuro.
Per colpta della scuola,
non ho più avuto mod o di aggiornare ma, ormai,
sono arrivate le feste e potrò passare taaaaanto tempo a
scrive, soooooo...okay, so che nessuno si aspettava un capitolo del
genere (nemmeno io, crepo) eppure la mia mente malata lo ha appena
partorito e, per vostra (s)fortuna , è piena di nuove idee
divertenti OuO
E nulla, mi levo dalle
palle.
Spero vi piaccia.
Un bacio.
Holly xx
***
Zayn Pov
-Quindi, tu che mi consigli di fare?- chiedo ad Ed, lasciandomi cadere
sul divano.
-Amico, lasciamo qualche secondo! Mia sorella è Dio solo sa
dove con un tipo che mi sta sulle palle e tu mi stai chiedendo come
conquistarla. Questo è troppo per un fratello maggiore.- mi
risponde, massaggiandosi le tempie.
-Voi? Avete qualche piano?- chiedo, guardando gli altri.
-Magari puoi portarla a cena fuori.- propone Niall, facendo spallucce.
Annuisco. -Certo, se prima non mi da un calcio nelle palle tanto forte
da farmele spuntare al posto degli occhi.- rispondo, mentre il biondo
scoppia a ridere.
-Potresti portarla al parco così sarete in
pubblico e non potrà menarti.- propone Harry, affondando il
viso nel collo di Louis.
-Certo, ma potrebbe spacciarla per pubblica difesa. Vede troppi
telefilm di CSI, potrebbe uccidermi e nascondere il mio cadavere senza
che nessuno se ne accorgesse.-
Liam annuisce. -Potresti comprarle delle caramelle o...-
-Fermi tutti!- grida Gigi, e ci giriamo nella sua direzione.
-Ho un'idea strepitosa!- aggiunge poi, sbattendosi la mano sulla spalla
e facendosi da solo dei complimenti.
-Beh?- dico, incitandolo a parlare.
-Potrei farle un concerto e dirgli che mi mandi tu.- quasi grida, fiero
di se.
-Mi sbatto una mano sulla fronte. -Gigi, voglio che mi perdoni e mi
ascolti.-
-Appunto.-
-Ma appunto un cazzo!- grido, alzandomi e cominciando a sbattere la
testa contro il muro.
-Mi odierà per sempre.-sussurro, in preda alla depressione.
-Potresti provare a conquistarla, proprio come lei ha fatto con il mio
LouLou.- propone Harry, e tutti ci giriamo nella sua direzione.
-Harry, è un'idea geniale!- grido, correndo ad abbracciarlo
e staccandomi subito dopo, sentendo un forte dolore alla testa.
-Che cazzo è stato?- chiedo, massaggiandomi il punto dolente.
-Non toccare il mio Haroldello!- grida Louis, facendomi sorridere.
-Okay, come faccio a conquistarla se non so neanche quale sia il suo
prototipo di ragazzo perfetto?- chiedo, e tutti tornano a pensare.
-Beh, era me che voleva, quindi dovresti basarti sul mio modo di
essere.- mi dice Louis.
-Esatto! Loueh è: bello, intelligente, divertente, un figo
assurdo e...-
-E gay.- sussurro, finendo la frase di Harry. -Per quanto ne so,
può essere statop il suo lato gayo ad attirarla.-
-Ma io sono tutto gay, Zayn, non ho un solo lato.- mi corregge Louis e
mi ritrovo ad annuire.
-E come cazzo facciamo?- chiedo, disperandomi.
-Beh, potresti dargli uno di quei biscotti della fortuna e metterci un
bigliettino che dice 'Descrivi ad alta voce il tuo ragazzo ideale e la
stella dei desideri provvederà ad accontentarti'.- propone
Liam, e io annuisco.
-Ottima idea, Payno.-
-Come glielo diamo però?- chiede Niall, e tutti lo guardiamo.
-Cosa?!- scotta il biondo, sentendosi osservato. -Andiamo ragazzi!
Volete lasciarglielo sul comodino? Come fate a sentire quello che dice?
Ci vuole una strategia.-
-Può portarglielo Peloso.- scatta Gigi, riportando
l'attenzione su di se.
-Peloso?- chiedo, non capendo.
-Certo, gli leghiamo un piatto sulla schiena e un microfono sotto la
pancia.- aggiunge.
-Io dico che dovremmo provarci.- dice Ed, e gli altri annuiscono.
Sarà un piano di merda.
***
-Menomale che quel coglione è andato via.- sussurra Ed,
riferendosi a Michael.
-Dov'è andato?- chiede Niall, curioso.
-A casa sua, credo.- risponde Ed, tranquillo.
-E dove abita?- insiste il biondo.
-Potete chiuedere il cesso, per favore?!- sbraito, cercando di far
aderire lo scotch alla pancia di Peloso.
-No! Che diavolo fai, Zayn! Mettigli prima una maglietta, altrimenti
gli strappi il pelo.- grida Ed, correndo a prendere una di quelle
magliette per gatti che i negozi si ostinano a vendere.
-Gigi, che scotch di merda mi hai portato?!- grido, cercando di tener
fermo il microfono.
-Non dire stupidaggini, Zenna, è uno scotch molto
resistente! Figurati che lo usano anche per chiudere le bare e
mummificare la gente.- risponde, tranquillo, legando il piatto sulla
schiena del gatto.
-Per la Madonna!- grido, lasciando cadere il rotolo di scotch.
-Prova? Prova? Prova? EEEEEEH, LE DOMENICHE D'AGOSTO QUANTA NEVE CHE
CADRAAAAAAAA'- grida Gigi, provando se il microfono funziona o meno,
mentre tutti ci tappiamo le orecchie.
-Edward, corri, credo ci sia un alce in agonia in mezzo alla strada!-
grida Ronny, dal piano di sopra. Senza dubbio ha sentito anche lei Gigi
cantare.
Sbuffo, togliendo Peloso dalle braccia di Gigi e correndo al piano di
sopra, fino alla porta di Rachele.
-Vai e fai il tuo dovere, gatto di merda, o ti getto in una vasca piena
di squali.- sussurro, posando il biscotto sul piatto e calciando il
sedere di Peloso.
-Sta già dicendo qualcosa?- chiedo, tornando al piano di
sotto.
Gigi si aggiusta le cuffie e annuisce. -Si, sta bestemmiando contro
Peloso.- sussurra.
Sorrido automaticamente, dandomi poi dello stupido.
Sei peggio di una quattordicenne alla sua prima cotta, Zayn Malik.
-Ecco, ecco!- grida Gigi, e tutti ci rizziamo le orecchie.
-Ha appena letto il messaggio.- dice. -Ed ora è scoppiata a
ridere.-
Mi torturo le mani, osservando il quaderno e la penna sulle mie gambe.
-Ecco! Ha detto che deve essere balbuzziente.-
Aggrotto le sopracciglia. -Balbuzziente?- chiedo, non capendo.
-Non è che ha detto 'Da Betlemme?'.- chiede Niall, sedendosi
meglio sul divano.
-Da Betlemme, davvero Horan?- ridacchia Liam, ricevendo uno sguardo di
fuoco da parte del biondo.
-Si, probabilmente ha detto 'Un balbuzziente da Betlemme'.- concorda
Gigi.
-Non è che ha detto 'divertente'?- chiedo, mentre Gigi
scoppia a ridere.
-Non essere stupido, Zenna, scrivi.-
Annuisco, poco convinto.
-Ecco! Ora ha detto 'veggente'- ci avvisa Gigi.
-Veggente?- chiede Louis, non capendo.
-Gigi, non è che ha detto 'intelligente'?- chiedo, scrivendo
'veggente' sul quaderno.
-Non essere idiota, Zanna Blu, chi vuoi che voglia un ragazzo
intelligente?- mi rimprovera Gigi, tenendo strette le cuffie.
Faccio spallucce, sistemandomi meglio sul divano e urtando per sbaglio
la gamba di Gigi.
-Maniaco.- sussurra, sistemandosi le cuffie.
-Ue Gigi, ma chi cazzo ti conosce.- grido appena, tirando la gamba.
Gigi alza gli occhi al cielo. -No, Ronny ha detto 'maniaco'.-
-Chi diavolo vuoi che voglia un fidanzato maniaco, Gigi!- grida Ed,
alzando gli occhi al cielo.
-Magari ha detto 'eccentrico'- dice Liam, facendo spallucce.
Niall annuisce. -Si, magari un eccentrico maniaco. Che ne so, magari
fissato con la pulizia.-
-O, magari, ha detto 'romantico'.- rispondo, con fare ovvio.
-Mannò Zanna bianca, siamo nel 2014, chi vuoi che voglia un
fidanzato romantico?- mi rimprovera Gigi.
-Ha detto 'burlesque', comunque.- aggiunge dopo, mentre Ed mi guarda
interrogatiovo.
-Intendi dire...che sappia ballare il burlesque?- chiedo, davvero
confuso.
-Ma le ballerine di burlesque sono solo donne.- afferma Harry.
-E tu come lo sai?!- grida Louis, colpendolo alla testa.
-Me lo hai detto tu, idiota.- sussurra il riccio, massaggiandosi la
testa.
-Ragazzi, potete smetterla? E' una cosa grave, questa! Devo fingermi
ballerina di burlesque, davvero?!- grido, portando le mani alla testa.
Rachele, mi farai impazzire.
-Ora ha detto 'puttano'.- ci informa Gigi, mentre Niall scoppia a
ridere.
-Puttano è il maschile di 'puttana', Niall, non
c'è niente da ridere.- afferma Liam, mentre alzo gli occhi
al cielo.
-'Puttano' non esiste, Liam.- dico, e lo sento sbuffare.
-No, è probabile, mi ha chiamato così l'ultima
volta che le ho rubato lo shampoo.- afferma Harry, facendo annuire
Louis.
-Ehm ragazzi...- Gigi richiama la nostra attenzione e tutti ci giriamo
a guardarlo. -Ha appena detto 'puzzolente'.-
-'Puzzolente'?- chiede Liam, ridacchiando.
Gigi annuisce. -E anche 'peloso'.-
-Ma nel senso...cioè, peloso peloso o peloso nel senso del
gatto?- chiede Niall, tutto convinto.
-Sicuro che non ci siano interferenze, Gigi?- chiedo, e il pelato
scuote la testa.
-Adesso ha detto a Peloso di ficcarsi il piatto in culo e levarsi dalle
palle perchè deve farsi la doccia.-ci avvisa Gigi,
togliendosi le cuffie.
-Quindi, ricapitolando..- dico, osservando il quaderno dove ho
appuntato tutto. -Ronny vuole un ragazzo balbuzziente, originario di
Betlemme, veggente, eccentri maniaco delle pulizie, ballerino di
burlesque, puttano, puzzolente e peloso?- chiedo, più a me
stesso che agli altri.
-Esattamente.- risponde Gigi, annuendo.
-Ma è assurdo!- grido, alzandomi in piedi.
-Beh, è di mia sorella che stiamo parlando..- riflette Ed,
fissando il vuoto.
-Devi farlo Zayn. Se ci tieni, devi farlo.- mi rimprovera Liam, mentre
rifletto.
-Uhm, com'è che fa un balbuzziente?- chiedo, e tutti saltano
in piedi, mentre Liam afferra un pc e cerca la parola su qualche
dizionario online.
-Ma Betlemme si trova in Palestina?- chiedo poi, lasciandomi cadere sul divano.
Rachele Sheeran, sei la mia rovina.
***
Qualche
minuto prima, nella camera di Ronny.... (Ronny Pov)
-Peloso, che minchia fai?!- grido, vedendo il mio gatto che per poco
non cade.
-Cos'hai sulla schiena, razza di ratto sovrappeso.- sussurro,
avvicinandomi al gatto.
-Un biscotto della fortuna? E ti aspetti che lo mangi?- scoppio a
ridere, rigirandomi il biscotto tra le mani.
-Per quello che ne so, potresti averlo riempito d'arsenico.- sbuffo,
buttando il biscotto nel cestino e prendendo solo il bigliettino.
'Descrivvi ad alta vocce il tuo ragazo iteale e la stela tei dessideri
provedera ad acontentartti.'
-Ma chi ha scritto questa merda? Gigi a confronto potrebbe insegnare
filosofia all'università.- borbotto, osservando il modo
penoso in cui è scritto il bigliettino. -Magari lo ha
scritto un Gigi cinese.- sussurro, riflettendo.
-Ragazzo ideale, eh? Mh, sicuramente divertente. Poi intelligente,
romantico e, uhm...disposto a portarmi a Budapest!- grido, e Peloso
salta, sbattendo contro la mia scrivania.
Resto in silenzio, osservando uno dei miei libri preferiti cadere sulla
coda di Peloso.
-Amore mio!- grido, alzandomi dal letto e correndo a prendere tra le
braccia il mio amato libro.
-Questo cattivone ti ha fatto qualcosa, mh? Non preoccuparti, dopo lo
frustiamo.- sussurro al libro, con quelle voci coglione che si fanno
parlando con gli animali.
-Mh, certo non ruffiano. Però, sarebbe bello se fosse
talentuoso.- sospiro, sbattendomi poi una mano sulla fronte.
Che minchia sto dicendo.
-Mi mandi all'esasperazione, gatto di merda! Fuori dalla mia stanza,
gatto di merda, prima che ti ficchi quel piatto in culo!- grido,
colpendo Peloso proprio sul sedere.
***
Zayn Pov
(N'altra volta, sì.)
-Quindi, un balbuzziente è una persona che....-
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. -Una persona che balbetta, ho
capito! E' la trentesima volta che lo ripetiamo, Liam.-
-Tieni, Zanna Bianca, metti questo copricapo tipico palestinese.-
Aggrotto le sopracciglia, afferrando la stoffa che mi passa Gigi. -E'
questo che fanno i palestinesi? Si mettono un centrino in testa e lo
tengono fermo con un pò di scotch?- chiedo, mentre Gigi
è intento a stringermi il 'copricapo'.
-Ora sei perfetto, Zanna Blu, vai da Rachele e conquistala!- grida
Gigi, spingendomi verso le scale.
-R-R-R-R-a-a-achel-l-l-l-e?- chiedo, bussando alla porta della sua
camera.
-Zayn? Che Cristo ti viene?!- grida, aprendo la porta.
-N-N-N-N-Nulla, v-v-v-v-v-olevo s-s-s-s-solo r-r-r-r-raccontarti
d-d-d-d-delle m-m-m-mie o-o-o-o-origini p-p-p-palestinesi.- sorrido,
cercando di non bestemmiare.
-Come scusa?-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d-d-d-delle m-m-m-mie
o-o-o-o-origini p-p-p-palestinesi.- ripeto.
-Come, scusa?-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d-d-d-delle m-m-m-mie
o-o-o-o-origini p-p.-
-Ah? Zayn, non ti capisco!-
-V-v-v-v-v-olevo r-r-r-r-raccontarti d-d.-
-Parla chiaro!-
-Volevo raccontarti delle mie cazzo di origini palestinesi, porca
puttana!- grido, perdendo la pazienza.
-E dirlo prima?- chiede lei, retorica, aggrottando le sopracciglia.
Sbuffo, sedendomi sul suo letto.
-Fai come se fossi in camera tua eh.- dice sarcastica.
-Grazie.- rispondo serio e lei scoppia a ridere.
-Forza, dimmi delle tue origini.-
-Bene. Devi sapere che, motissimi anni fa, uno dei miei antenati aveva
una grande piantagione di Mirra. Un bel giorno, sua moglie, lo
trovò a pomiciare con le mammelle di una delle sue mucche e,
infuriata, lo cacciò dal paese a calci in culo, letteralmente. No
Ronny, non ridere, dico sul serio! Gli ha dato proprio un calcio in
culo. E ha continuato fino ai confini del paese!- sbuffo, notando che
Rachele non la smette di ridere.
Minchia se è bella.
-No okay, continua.- e, dopo 10 minuti buoni, si calma e posso
continuare la mia storia.
-Quindi, il mio antenato, si allontanò dal paese con solo
una scatolina di mirra tra le mani. Un bel giorno, arrivò a
Betlemme e cercò riparo in una capanna. Un uomo baffuto lo
fermò, chiedendogli cosa volesse e lui, gentilmente, lo
mandò a fanculo, tirandogli la scatoletta in fronte e
urlando a tutti di farlo passare perchè gli si stavano
congelando anche le palle. Era il 24 dicembre ed era finito nella
capanna di Gesù.- concludo, guardando Ronny.
-E' finita?- chiede, non capendo.
-Esattamente-
-E cosa c'entra questa storia con le tue origini palestinesi.-
-Un emerito cazzo.- sorrido, alzandomi dal letto e dirigendomi verso la
porta.
Io l'avevo detto che era un piano di merda, ma non credevo che fosse così tanto
di merda.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** 'Un emerito cazzo' ***
Okay, sarò davvero
veloce.
Mi si è di nuovo rotto il
computer e questa merda di capitolo l'ho scritto al cellulare. POI,
visto che le cose non sono mai facili, ho dovuto mandare tutto il testo
alla mia migliore amica su facebook perchè il computer di
mio padre non legge il mio cazzo di telefono e non sapete quanto
cristoddio mi sono esaurita in questi giorni. Comunque sia, mi dispiace
per gli eventuali errori, ma non ho davvero avuto modo di correggerli,
anche perchè ho fatto tutti di fretta e furia. Comunque,
vorrei augurarvi Buon Natale (anche se in ritardo) e felice anno nuovo
(anche se in anticipo). Ora mi levo dai coglioni e cerco di continuare
Monsters.
Amatemi perchè,
davvero, sto cercando di fare il possibile.
Love you all.
Holls.
________________________________________________________________________________________________________________________
-Ottima
storia Zayn, davvero.- mi rimprovera Gigi.
Sbuffo,
scansansando l'ennesima cassa piena di pesce. -Perché
diamine siamo qui?!-
grido, evitando di scivolare a causa di tutta la dannata acqua che
c'è per
terra.
-Perché
sto cercando di salvare la tua vita
amorosa.- sbuffa lui, tirandomi per un braccio e portandomi in un
vicolo buio.
-Gigi,
per l'amor del cielo, sono etero, non puoi stuprarmi!- grido,
allontanandomi.
Ma Gigi non mi risponde, troppo impegnato a piegarsi in avanti,
poggiare le
mani suoi fianchi, muovere il collo avanti e indietro e fare strani
versi.
Che
mi venga un colpo, sta imitando una gallina!
-Gigi?
Che Dio ti fulmini, sei davvero
tu?!- grida qualcuno, emergendo
dal bui.
Assottiglio
gli occhi, cervando di vedere cosa sta lucidando l'uomo che,
lentamente, avanza
verso Gigi.
Un
occhio di vetro.
Sta
lucidando un occhio di vetro.
-Emanuele,
amico mio!- grida Gigi, correndo ad abbracciarlo.
L'uomo
poggia una mano sul petto di Gigi, chiedendogli di aspettare. Quindi, e
che Dio
mi fulmini se quello che sto vedendo non è vero, alza la
benda che prima gli
copriva l'occhio destro e, con un colpo secco, infila la biglia di
vetro. Gigi
controlla l'orologio, come se quella fosse la cosa più e
come se quell'uomo non
avesse appena cacciato un rotolo di scotch dallo stivale, staccato un
pezzo e
poggiato sull'occhio destro, tanto per tenere ferma la biglia.
-Gigi!-
grida di nuovo l'uomo, abbracciando finalmente Gigi. -Che ci fai qui,
amico?-
chiede poi.
-Mi
serve un favore, amico.-
-Un'altra
cresta in fibre di scotch?-
-No,
ho bisogno di un barbagianni.-
Scuoto
la testa, scioccato.
-Rosario!-
grida Emanuele.
-Che
minchia vuoi?!- risponde qualcuno.
Ma
la gente, in questo vicolo, dove cazzo si nasconde?
-Vieni
qui, c'è Gigi!-
-Ho
perso quella cazzo di gamba di scotch! Te l'avevo detto che dovevamo
prenderla
di legno ma tu devi sempre andare per il risparmio. Adesso ti stacco
una gamba
e me la faccio trapiantare.- sbraita qualcuno e, poco dopo, un uomo
esce dallo
stesso angolo da cui era sbucato Emanuele poco prima.
Osservo
sconvolto la figura di un uomo curvo che, come se nulla fosse,
è seduto su una
medusa e si fa forza con le mani per strisciare sul pavimento.
Ma
dove sono finito?
-Gigi,
che ti venga un colpo, credevo
fossi morto!- grida l'uomo, lasciando
che Gigi lo abbracci.- E tu chi sei? - chiede poi, rivolto a me.
-Sono
Zayn.- sorrido, cercando di fingermi educato.
-Ha
un problema di cuore, amico mio, e la ragazza che vuole conquistare ha
un
debole per gli uomini puzzolenti e pelosi.- spiega Gigi, velocemente, e
i due
annuiscono.
-Rosario,
fai accomodare Gigi e il suo amico, mi occupo io di prendere la merce.-
dice
Emanuele e rosario annuisce, strisciando verso l'angolo sinistro del
vicolo.
Spalanco
gli occhi, notando che sono spuntati un tavolo e un paio di sedie.
-Tutte
in scotch riciclato?- chiede Gigi, mentre Rosario annuisce.
-Emanuele
ha questa passione per lo scotch e le monete da un centesimo. E per i
mozziconi
di sigarette. E i fazzoletti usati. E per lattine. Insomma, Emanuele
non butta
un cazzo.- dice, sistemandosi meglio sulla medusa.-Ragazzo, fammi
indovinare,
anche tu sei curioso di scoprire come ha fatto Gigi a scrivere della
neve ad
agosto, non è vero?- mi chiede poi.
-Onestamente,
non me ne frega un cazzo.- rispondo sincero.
-Bene,
allora te lo racconto. Era l'agosto del 1935 e io, Emanuele e Gigi
erav...-
-Quanti
cazzo di anni hai, Gigi?!- grido, cominciando a fare qualche calcolo e
fermandomi appena Rosario mi tira qualcosa.
Mi
massaggio il punto dolente e, con ribrezzo, noto la dentiera dell'uomo
vicino
ai miei piedi.
Rosario
l'afferra e se la ficca in bocca. -Dicevo, io, Gigi ed Emanuele eravamo
in
antartide. La nostra barca era ferma da un pò e non c'era
più cibo quindi
decidemmo di mangiare Gigi. Lo legammo e lo mettemmo in un pentolone
pieno
d'acqua, su un fornellino che avevamo con noi. Mentre l'acqua bolliva,
Emanuele
moniciò a triturare un rotolo di scotch quando,
improvvisamente, qualcosa urtò
la barca e Gigi finì in mare. Urlò svariate volte
di non saper nuotare e, dopo un
quarto d'ora di riflessioni, decidemmo di ripescarlo con una di quelle
reti che
usano i pescatori. Quando tirammo la rete sulla barca, di Gigi si
vedeva solo
un piede, tutto il corpo era già nello stomaco del pesce
più grande che
avessimo mai visto. Lo nominammo 'barbagianni' e, da quell'agosto, ogni
anno ci
torniamo e facciamo rifornimento di pesci.-
Lo
guardo, non capendo il senso di quella storia. -Cosa centra questo con le canzoni di Gigi?-
chiedo quindi.
-Un
emerito cazzo.- mi sorride Rosario, sputando la dentiera che finisce
dritto nel
mio occhio.
Bestemmio,
massaggiandomi la parte dolorante mentre Emanuele fa la sua entrata in
scena
trascinando un pesce di quasi un metro con una corda fatta di scotch.
-Ecco,
questo ti renderà super attraente, Zaino.- mi sorride e, un
secondo dopo, mi
trovo con la testa conficcata nel bocca del pesce.
Quando
torniamo a casa, Gigi, me la paghi.
-Che
cazzo fai?!- grido, sfilando la testa dalla bocca del pesce.
Emanuele
sbuffa, strappandomelo dalle mani e cominciando a spalmarmelo sui
vestiti.
-Ti
sta rendendo puzzolente, Zanna Blu.- mi rassicura Gigi, come se fosse
la cosa
più normale del mondo.
Dopo
quasi 30 minuti, Emanuele
posa il pesce
su una cassa e ci appoggia un pezzo di scotch con un prezzo sopra.
Aggrotto
le sopracciglia. -Ha intenzione di venderlo dopo avermelo spalmato
addosso?!-
grido.
-Ci
faccio lo sconto del 2%- si giustifica lui.
Non
ho neanche il tempo di ribattere perché Rosario mi afferra
per la mano e,
sempre seduto sulla medusa, mi trascina fino all'angolo più
buio del vicolo.
Aggrotto le sopracciglia mentre lui, concentrato, tasta il pavimento.
Qualche
secondo e lo sento gridare vittorioso, alzando quello che mi sembra un
telo
nero.
-Che
sta facendo? -chiedo ad Emanuele.
-Adesso
ti mostriamo la nostra coltivazione di zoccole.- mi risponde lui, come
se fosse
la cosa più normale del mondo.
-Sta
scherzando?! Non ho intenzione di andare a prostitute!- grido, mentre
Emanuele
mi trascina in quella che, ad occhio e croce, sembra un giardino.
Un
giardino dietro un vicolo buio.
-Gigi,
ti venga un colpo!- grido, notando
il
numero esagerato di topi che scorrazzano felici sul prato.
-Adesso
ne radiamo qualcuna, così sarai puzzolente e peloso, proprio
come ti vuole la
tua ragazza.- mi sorride Rosario, prima di fischiare. E, per magia,
tutti i
topi smettono di muoversi.
-Scotchettino
98, a rapporto!- grida Emanuele,
cacciando un rasio da chissà dove.
-Scotchettino?
- chiedo, ridendo, e Gigi annuisce.
-È
perché si nutrono solo di scotch. - mi informa, e per poco mi strozzo con
la mia stessa saliva.
Il
topo, intanto, si lascia radere da Rosario e, tempo qualche secondo,
Emanuele
mi incolla tutti i peli addosso.
***
-Ragazzi,
siamo a casa!- grida Gigi, sbattendo
la
porta.
Un
urlo acuto mi riempie le orecchie.
-Zayn,
che cazzo hai fatto?!- mi grida Ronny.
Sbuffo,
notando con scazzo che nemmeno questa volta le vado bene.
-Beh,
uhm...sai, c'era un gattino zombie che cercava di fottere i
preservativi ad un
ottantenne e io mi sono messo in mezzo e ho colpito il gatto con Gigi.-
la
butto giù così, non sapendo cosa inventarmi.
-E
che c'entra questo con il fatto che sei ricoperto di peli e puzzi come
puzzava
Gigi quando la sua ragazzo lo lasciò?- mi chiede.
-Un
emerito cazzo.- rispondo, facendo spallucce.
E
mi va bene, perché Gigi scoppia a piangere e a strisciare
per terra come un
disperato, gridando in continiazione 'Anna, perché mi hai
lasciato?!'.
-Perché
sei un cesso.- grida Ronny, esasperata, mentre me ne salgo al piano di
sopra, con
l'intento di farmi una doccia.
Altro
piano di merda.
Bravo
Gigi, bravo.
***
-L'altra
opzione è il burlesque.- mi informa Liam, cancellando
'puzzolente e peloso' dal
famoso quaderno.
-Liam,
io non so ballare, come cazzo vuoi che sappia fare il ballerino di
burlesque?-
sbuffo, lanciandomi sul divano.
-Beh
amico, devi pur sempre provarli tutti. Ti resta questo, il fidanzato
veggente e
quello maniaco della pulizia.- mi dice Niall, prendendo posto al mio
fianco.
-Ma
ha le gambe troppo pelose per poter fare la ballerina di burlesque.-
dica
Harry, entrando in salotto.
-Già,
dovresti depilartele.- concorda Louis.
-Non
se ne parla! Farò il fidanzato maniaco delle pulizie. E, se
tutto va male,
chiederò a Ronny di uscire con me.- sbuffo, massaggiandomi
le tempie.
-Hai
dimenticato che ci odia?- mi ricorda Ed.
-Ed
ha ragione amico, devi provarli tutti.-
Sbuffo,
afferrando il computer che ha Liam sulle gambe. -Su youtube ci sono i
video dei
ballerini di burlesque?- chiedo, sconfitto.
-Certo
che si!- grida Harry, eccitato, mentre Louis gli mena uno schiaffo.
-Dov'è
Gigi?- mi chiede Niall, come se gli importasse davvero.
-Prima
era con la testa conficcata nel congelatore. Ha detto che vuole
congelarsi e
farsi scongelare tra 500 anni, quando la sua ex sarà
defunta.- rispondo,
scorrendo i diversi video di youtube.
-Nel
congelatore?!- grida Liam, scattando in piedi. -Ho il pesce congelato
lì
dentro! E' per il pranzo di domani!.- grida poi, correndo in cucina.
Sono
finito in una gabbia di matti.
-Gigi,
per dindirindina, esci fuori dal mio congelatore!-
***
Ronny
Pov.
-Rachele,
la porta!- grdia Ed.
Sbuffo
e chiudo il libro che sto leggendo.
-Ma
si è rotto?- urlo, infilandomi le pantofole.
-Cosa?-
-Il
culo.-
-Ma
stai parlando con me?!- grida Louis e devo soffocarmi con il cuscino
per non
ridere.
-No,
con mio fratello.- rispondo, cercando di non ridere.
-Vuoi
comunque sapere la mia risposta?- urla ancora, e sento Harry
ridacchiare.
-Louis,
per Dio, devo aprire al porta!- grido, catapultandomi giù
per le scale.
–Ragazzi, c’è un travestito fuori casa
nostra.- sussurro, allontanandomi dallo
spioncino. –Che cazzo faccio?-
Liam
fa spallucce. –Aprigli, magari gli serve qualcosa.-
-So
io cosa gli serve!- grida Louis e scoppio a ridere, diventando
più rossa di
quanto lo diventa Peloso quando gli calo la salsa piccante nelle
crocchette.
–Louis,
ci sono dei bambini!- grida mio fratello, trattenendo una risata.
-Aprite
questa cazzo di porta o aspettate che mi si ghiaccino anche le palle?!-
grida
il travestito.
Prima
che gli si ghiaccino le palle?
-Gigi,
che ti venga un colpo, l’antenato di Zayn è
risorto o, peggio ancora, è
diventato uno zombie!- grido, e Gigi guarda Niall con una faccia
terrorizzata.-Non preoccuparti, mondo, ti salvo io!- grido, correndo in
cucina
a prendere una padella.
-Ronns,
che cazzo fai?- chiede Harry, spaventato.
-Salvo
il mondo.- sussurro e il secondo dopo sto colpendo il travestito con la
padella.
***
Zayn
Pov.
-Amico,
ci vuoi dell’altro ghiaccio?- mi chiede Niall, sedendosi
vicino a me.
-Credo
che non potrò mai avere figli.- sussurro, cercando di non
scoppiare a piangere.
-Mi
dispiace amico, non credevo che mia sorella avesse tanta forza.- mi
dice Ed,
porgendomi un altro sacchetto pieno di ghiaccio.
-Fatemi
un buco in mezzo alla trachea, mi fa male anche quando respiro!- grido
appena,
poggiando delicatamente il sacchetto col ghiaccio.
-Ehi
Ronns, come va?- aggiungo poi, fingendo un sorriso appena Ronny entra
in
salotto.
-Sono
ancora arrabbiata con te, con tutti voi.- dice, saltando letteralmente
sul
divano.
Bestemmio,
non riuscendo più a controllare le lacrime.
-Zayn
ehi, stai bene?- mi chiede subito, preoccupata.
-Si,
benissimo.-
-Ma
stai piangendo.-
-E’
questo film! E’ qualcosa di meraviglioso! Gli attori recitano
così bene che
riesco a sentire il dolore dei personaggi.-
Ronny
mi fissa. –Ma la televisione è spenta.- mi fa
notare.
-Fanculo.-
sussurro, asciugandomi gli occhi e posando il sacchetto col ghiaccio
sul
tavolino del soggiorno.
-Perché
hai dei ghiaccio?- mi chiede,
-Per
abbellire il tavolino. Guardalo, era così spoglio!-
rispondo, notando con
orrore la quantità industriale di schifezze che ci sono su
questo dannato
tavolino.
-Mh,
e perché lo avevi sulle palle?- mi chiede.
-Perché
magari in un’altra vita erano un tavolino.- dico, facendo
spallucce. Ronny
nemmeno mi guarda, semplicemente si alza, prende Peloso e me lo mette
tra le
braccia.
La
guardo, non capendo. –Deve farsi la vaccinazione.- mi dice
solo e, un secondo
dopo, lancio il gatto tra le braccia di Ed e cerco su internet come
cazzo si fa
una vaccinazione.
***
-Perché
non poteva fargliela Ed?- mi chiede Louis, per la centesima volta.
-Perché
è a quella dannata intervista.- sbuffo, facendo partire di
nuovo il video sul
computer.
-E’
la ventesima volta, Zanna Bianca.- mi dice Gigi, riferendosi al fatto
che è la
ventesima volta che guardo questo dannato video su come vaccinare un
gatto.
-Chiudi
quel cesso e vieni a mantenere questo dannato gatto.- sbuffo, aprendo
la
siringa e tirando il liquido verdo dalla piccola boccettina trasparente
che
Ronny mi ha dato.
-Ehi
Ronns.- sorrido, vedendola entrare in cucina.
Tutti
si radunano intorno a me e Gigi, curiosi di assistere
all’operazione.
-Pronto?-
chiedo a Gigi e lui annuisce.
-Sapete,
credo che mi darò alle ragazze.- dice Ronny,
all’improvviso, e io sbianco,
mancando il culo di Peloso e prendendo la mano di Gigi,
-Fai
sul serio?- chiedo, mentre Gigi grida e corre per tutta la cucina,
stringendosi
il polso destro e agitandolo in aria.
-Credo
di si. Con i ragazzi è un totale fallimento.- sussurra,
sedendosi su uno
sgabello.
-Ma
Ronns, che ne sai, magari il ragazzo giusto è proprio sotto
il tuo naso.-
tento, ma lei neanche mi ascolta, troppo occupata a massaggiare.
Sbuffo,
non sopportando più le urla di Gigi. –Puoi stare
un secondo zitto?!- grido,
strappandogli la siringa dalla mano e lanciandola su uno sgabello.
-Ragazzi,
io esco.- ci avvisa Ronny.
-Amico,
fossi in te troverei un turbante il più velocemente
possibile e mi fingerei
veggente.- mi dice Niall, bendando la mano di Gigi.
-Dovrei
tipo dirle che vedo un uomo nella sua vita e robe del genere?- chiedo e
tutti
annuiscono.
-Qualcuno
sa dove posso comprare un turbante?- chiedo, ma nessuno risponde.
Gigi,
intanto, ricomincia a gridare perché, da buon idiota, si
è seduto sullo
sgabello dove, un po’ prima, avevo lanciato la siringa.
Questo,
comunque, si prospetta un altro piano di merda.
***
-Rachele,
vieni, c’è un veggente!- grida Niall mentre mi
accomodo sul diovano.
-Un
rinoceronte?- chiede lei, affacciandosi dal salotto.
-Un
veggente, mi cava.- sorrido, ricordando la volta in cui mi
chiamò in camera
sua.
-Figo.-
dice, lanciandosi sulla poltrona.
-Sono
qui per leggerti la mano e dirti cosa vedo nel tuo futuro.- aggiungo e
lei
sembra rifletterci su.
-Bene,
per prima cosa, vedo un uomo. Sì, assolutamente un uomo, uno
di quelli veri,
cioè, uno con ehm..con un piffero in mezzo alle gambe, non
so se mi spiego. E
comunque..-
-Non
dovrebbe prima guardarmi le mani?- mi chiede lei e io sbuffo.
-Fa
silenzio, ragazzina!- grido appena.- Bene, vedo un uomo alto,
muscoloso, dalla
pelle olivastra, con una bella voce e pieno di tatuaggi!- aggiungo poi.
-Oddio,
sposerò Vin Diesel!- grida Ronny, saltellando appena.
Alzo
gli occhi al cielo, cercando di non sorridere per la sua espressione
felice.
–Con un gran bel ciuffo nero.- aggiungo poi, scandendo bene
le parole.
-Vin
Diesel si è fatto trapiantare i capelli?- chiede a Harry e
questo scuote la
testa, ridacchiando.
-Dannazione!-
sussurra lei, sbuffando.
-Il
suo nome inizia per ‘Z’ e il suo cognome per
‘M’ e, tanto per dirti, non è solo
inglese ma ha doppia cittadinanza.- azzardo, e lei annuisce.
-Bene,
è tutto, è stato un piacere ma ora devo proprio
andare.- dico, scattando in
piedi.
-E
a loro non dice nulla?- mi chiede lei.
Sbuffo,
-Lasciate che vi racconti una storia, mie cavi, giusto un consiglio per
la
vita. Allora, tanti anni fa, i 12 apostoli si misero
d’accordo per organizzare
l’ultima cena prima delle vacanze di San Barbagigi e
invitarono anche Gesù.
Pietro cucinò circa 500 polpette e, a fine serata, ne rimase
solo una nel
piatto. Gesù guardò gli apostoli e disse:
‘Mangiatela pure, mie cari’. Simone
scosse la testa, rifiutando, e lo stesso fecero Andrea e Giacomo.
Filippo e
Bartolomeo dissero di essere troppo pieni e Matteo e Giacomo annuirono
d’accordo. Giuda scosse la testa, dicendo che non poteva
venderla o ricavarne
denaro, mentre Taddeo disse che ne aveva mangiate già
troppe. All’improvviso,
mancò la corrente. Si sentì un grido e il rumore
di schiaffi e sedie che
venivano spostate brutalmente. Quando la luce tornò, la
scena che si presentò agli
occhi della serva Gigiona fu inquietante: Gesù era sdraito
sul tavolo, intento
a stringere la polpetta, notando appena la forchetta di Pietro
conficcata sulla
sua mano e il resto degli apostoli che si prendevano a cazzotti.-
conclusi,
avviandomi verso la porta.
-Cosa
diavolo c’entra questo con la vita?!- grida Rachele.
-Un
emerito cazzo.- dico, chiudendo la porta alle mie spalle.
–Non rifiutate mai
una polpetta!- aggiungo poi.
Un
altro piano di merda.
***
-Liam,
smettila di lucidare quella dannata forchetta, è da un
quarto d’ora che lo fai!
Odio i fissati col pulito.- sbraita Ronny, entrando in cucina,
spingendo Gigi e
strappando la forchetta dalle mani di Liam.
Sbuffo,
lanciando contro Gigi tutte le scope che avevo raccolto per strada.
-Fortuna
che lo hai detto.- sussurro, sedendo davanti a lei.
-Sapete,
ho deciso di dare ascolto al veggente.- dice poi.
La
guardo speranzosa, mentre Niall, Louis e Harry corrono in cucina.
-Davvero?-
chiedo, speranzoso.
-Si,
ho un appuntamento con un ragazzo.- sorride lei, vittoriosa.
Spalanco
la bocca, trattenendomi dal bestemmiare.
-E
con chi?!- grida Gigi.
-Con
un certo Zack Matano. E’ per metà italiano e per
metà inglese. Fa parte di un
gruppo insieme ai suoi amici e l’ho incontrato ieri mentre
andavo da Tina, la
mia amica tatuatrice.- dice, felice.
Harry
grida, isterico, mentre Louis alza gli occhi al cielo.Gigi sbuffa,
mentre Niall
e Liam sbattono appena la testa contro il frigorifero.
-Ragazzi,
sono a casa!- grida Ed, entrando in cucina.
-Stasera
ho un appuntamento.- dice Ronny,
mentre
Ed mi guarda con espressione mista tra il felice e
l’incazzato.
-Con
Zack Matano.- dico, sorridendo e annuendo, cercando 20 modi diversi per
uccidere quel dannato Zack.
-Chi?-
fa Ed, guardandomi.
-Già,
e ho trovato Cicì sotto il tuo letto, prima. Ha fatto circa
18 uova.- aggiunge
Ronny, prima di correre in camera sua.
-E
adesso, io, che cazzo faccio?!.- grido, sprofondando nello sgabello.
-Non
capisco cosa sia andato storto nel nostro piano.- sbuffa Gigi.
-Magari
quando ha descritto il suo ragazzo ideale non hai capito un cazzo.-
dico,
incazzato nero.
-O
magari con ‘peloso’ intendeva un ragazzo simile al
suo gatto.- riflette Gigi e
tutti mi fissano.
Sbuffo,
alzando gli occhi al cielo. –Chi mi accompagna a comprare un
cazzo di vestito
da gatto?- domando e tutti gridano, felici, come se non sapessero che
anche
questo sarà un piano di merda.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** Confessions. ***
Ronny Pov
Osservo Peloso per l'ennesima volta, notando uno strano rigonfiamento,
prima d'inciampare e finire sul pavimento.
-Che cazzo è stato?!- grido, alzando e notando una mia felpa
sul pavimento.
Ora, okay che sono disordinata e tutto, ma quella macchia gialla che
sembra piscio, sulla mia felpa, certo non l'ho fatta io.
Sto per strangolare Peloso, giusto perchè non ho un cazzo da
fare, quando però un versetto richiama la mia attenzione.
Aggrotto le sopracciglia, avvicinandomi alla scrivania, afferrando la
torcia che tengo sempre in caso di blackout o come cazzo si dice. Mi
inginocchio davanti al mio letto e, nel mentre in cui punto la torcia
verso un angolino bui, qualcosa mi finisce addosso e grido, grido come
grida una donna mentre partorisce, come grida Harry quando gli fotto lo
shampoo. E poi li noto, i piccoli di gallina che corrono in tondo per
la mia stanza, beccando Peloso e spaventandolo a morte.
Che gatto di merda.
Mi gratto la testa, uscendo in corridoio e chiamando mio fratello a
gran voce che, naturalmente, non mi risponde.
Sbuffo, scendendo le scale e sentendo qualcuno bussare.
-Chi cazzo è?!- grido, scazzata, aprendo la porta.
-Salve salvino, caro vicino.-
E ora le cose sono due: o Flanders dei Simpson è diventato
un travestito e ha cambiato la sua voce con una femminile o abbiamo una
nuova vicina.
-Sono Sara, la tua nuova vicina.- sorride e Peloso miagola. -Ti
uccido.- mormora la ragazza, guardandolo in malo modo.
-Sorella!- grido, spalancando la porta e abbracciando Sara. -Dove sei
stata per tutto questo tempo?!- chiedo, stritolandola.
-Sull'uscio di casa tua.- mi risponde, facendo spallucce.
Bene, odierà anche Peloso, ma ha il suo stesso quoziente
intellettivo.
-Salve salvino, cara vicina!. gridia Gigi, sbucando da dietro il divano.
-Gigi, che cazzo fai?- chiedo, notando che sta indossando una tunica.
-Sono diventato prete.- mi dice, come se fosse la cosa più
naturale del mondo.
Annuisco. -Certo, di cosa ti sei drogato?- chiedo, osservandolo bene.
-Della parola di Dio, figliuola.-
-Aiuola?- domanda Sara, non capendo, mentre io faccio spallucce,
facendola accomodare in soggiorno. -Sai, sto vendendo dei biglietti per
vincere una vacanza sulla neve per 8 persone, saresti disposta a
comprare un biglietto? Sono solo 5 sterline.- mi chiede, sedendosi sul
divano.
-Certo.- dico, facendo spallucce, avvicinandomi a Gigi e menandogli uno
scappellotto. -Non lo hai schivato, Gigi, sborsa cinque sterline.-
dico, allungando la mano e Gigi, subito, mi porge la banconota.
-Ecco a te. Mi dai il 12?- sorrido, porgendole i soldi.
-Ecco a te. Vendo anche pozioni, se ti interessa.-
Rido, scuotendo la testa. -Davvero? Tipo polvere di fata o robe del
genere?- e Sara salta dal divano, correndo a nascondersi sotto il
tavolino. -Perchè, le hai mai viste?- mi chiede, guardandosi
attorno preoccupata.
-Visto cosa?-
-Le fate!-
-Le fat..? Stavo scherzando, Sara!- scoppio a ridere, mentre lei si
alza, tenendosi una mano sul cuore.
-Grazie a Dio..- mormora, estraendo dalla borsa alcuni sacchettini e
boccette. -Ecco le pozioni.- sorride, sembrando una maniaca.
-Ragazzi, potete venire qui, per favore?!- grido, sentendomi davvero
sottopressione a restare sola con Sara.
-E' successo qualcosa?- chiede Zayn, agitato, correndo in salotto.
-Questa tipa vuole vederci della polvere.- dico, senza far realmente
caso alle parole che mi escono dalla bocca.
-Tipo droga?- mi chiede Zayn, guardandomi severa.
-No! Pozioni magiche! E non adrò via fino a quando non ne
comprerete qualcuna.- sorride Sara, ancora.
Gigi sembra rianimarsi e, come se gli avessero appena bruciato il culo,
fa un salto dal divano e mi spinge verso Zayn con un colpo d'anca.-Mi
serve una pozione per capelli, ti prego. E una pozione per far
innamorare di me la mia ex. - dice, congiungendo le mani, mentre Sara
legge le etichette sulle diverse boccette.
-Ehm, Gigi, per i capelli posso fare qualcosa, questo è un
siero per far innamorare la tua ex, ma ho finito i sieri con i miracoli
della Madonna, quindi non sono certo che funzionerà.- lo
avverte Sara.
-Non fa nulla!- si intromette Zayn, mettendo mano al portafoglio e
pagando tutto.
-Ah, Ronny, questi sono per te!- mi dice, allungandomi 8 biglietti
aerei e un foglio bianco.
Aggrotto le sopracciglia, non capendo. -Cosa sono?- chiedo,
osservandoli meglio.
-Hai vinto la vacanza!- grida, rimettendo tutte le boccette nella borsa.
-Ma non c'è stata nessuna estrazione.- insisto, mentre Zayn
cerca di capirci qualcosa.
-Lo so, ma sei stata l'unica a comprare i miei biglietti e l'albergo e
dei miei zii.- mi sorride, poi prende la rincorsa e si lancia dalla
finestra, aperta, ripetendo una strana formula.
Grido, correndo a controllare che stia bene. Fortuna che siamo al piano
terra, sarei potuta morire d'infarto.
-Sara, stai bene?!- grido, notandola a terra, agonizzante.
-Certo! Le fate sanno volare.- mi risponde, strisciando verso il
marciapiede.
-Ragazzi, si va a sciare!- grido, correndo a fare le valige.
***
-Ronns, te lo avevo detto che c'era il liquore in quei cioccolattini.-
ridacchia Zayn, alzandomi i capelli e tenendomi una mano sulla schiena.
-Dannata cameriera e dannati i suoi cioccolatini italiani.- sbuffo,
prima di sentire l'ennesimo conato di vomito.
-Se fossi stata più attenta, ora non saresti a vomitare.- mi
rimporvera mio fratello.
-Se avessi saputo l'italiano, ora non sarei a vomitare l'anima in
questa tazza.- sbuffo, vomitando di nuovo.
-Finito?- mi chiede Zayn, premuroso, osservandomi attentamente.
Sbuffo. -Smettila di fissarmi, Zayn. Sono orrenda, peggio delle altre
volte. E ho appena finito di vomitare, quindi non solo solo bianca
peggio dei tre peli che sono rimasti a Gigi, sono anche terrificante.-
sbuffo, alzandomi a fatica.
-Sei proprio sciocca, Rachele.- sbuffa Zayn, uscendo dal bagno.
-Ma ha il ciclo?- chiedo ad Ed, sciacquandomi la bocca.
Mio fratello sbuffa, alzando gli occhi al cielo. -Ma sei idiota forte,
sorella.-
-Ma avete tutti il ciclo oggi?!- sbuffo, cercando di chiudere la
fontana. -Come si chiude questa meda?!- grido, sbattendo la mano sulla
fontana.
-Ronny, va tutto bene?- mi chiede Harry, facendo sbucare i ricci dalla
porta.
-Non va bene un cazzo. Hanno tutti il ciclo, Harry.- sbuffo, riuscendo
finalmente a chiudere quella merda.
-Vieni qui, forza.- dice, avvicinandosi.
-Vuoi essere il mio migliore amico gay?- ridacchio, stringendolo.
-Mi dispiace non averti detto nulla di me e Louis, Ronny, dico sul
serio.-
-Non fa nulla Harry, davvero, solo che mi piacerebbe sapere
perchè. Voglio dire, okay le prime settimane, ma siete stati
a casa mia quasi due mesi.- sussurro, allontanandomi appena.
-Giuro che appena torniamo a casa, ti spiego tutto, va bene?- mi
sorride, mostrandomi le fossette.
-Sei sprecato per essere gay, Harry, sei dannatamente da stupro.-
scherzo, stringendolo forte.
-Anche Zayn lo è.- mi risponde e, mentre cerco di chiedergli
che intende, Louis grida qualcosa come 'Farò finta di non
averti sentito e niente più sesso per due mesi' e Harry
scappa via, lasciandomi senza capire un emerito cazzo.
***
-Zaynie, sei arrabbiato con me?- chiedo, affacciandomi alla camera di
Zayn.
Zayn scuote la testa, facendomi spazio sul letto dove è
sdraiato. -Non posso essere arrabbiato con te. Tu sei arrabbiata con me
perchè non ti ho detto di Louis?-
Scuoto la testa, accucciandomi sul suo petto. -Non più,
capisco che non erano cose che mi riguardavano e che lo avevi fatto a
fin di bene.- e Zayn sorride, malinconico.
E io bestemmio, cadendo dal letto e trascinando Zayn con me. -Che cazzo
è stato?!- dice, toccandosi la testa.
-Qualcosa mi ha morso.- grido, stringendogli la maglia e chiudendo gli
occhi.
-Fammi alzare Ronny, dai.- e mi scuote, cercando di allontanarmi.
-Cal cazzo che ti lascio alzare. Magari era un coccodrillo.-
Pakistan sorride. -Sei preoccupata per me?-
Sbuffo. -Non per te, pezzo di idiota! Hai i muscoli, tu, io non giro
neanche canale tanto che sono pigra! Se quella cosa viene e mi mangia,
Jaguard, mi avrai sulla coscienza!- continuo a gridare mentre lui,
ridendo, si alza.
-Rachele, lascia la mia gamba!- insiste, scuotendo la gamba a cui sono
aggrappata.
-Non se ne parla neanche!- e grido di nuovo, mentre mi prenda in
braccio.
-Va meglio?- chiede, premuroso, e per poco non gli sputo in occhio.
-Va meglio un cazzo, Zayn! Qualcosa mi ha morso, di nuovo!- sbuffo,
massaggiandomi il sedere.
-Se scendi, giuro che vedo di capire cosa ti ha morso, va bene?-
Annuisco, poco convinta, chiamando gli altri a gran voce. E Harry
arriva con una padella stretta nella mano destra.
-Io e te siamo troppo simili, ragazza.- sbuffo, strappandogli la
padella di mano. -Ma se tu hai preso la bellezza, io ho preso la f..- e
non finisco di parlare perchè qualcosa sbuca da sotto il
letto di Zayn e comincia a correre per tutta la stanza.
-Che cazzo sono!- grido, saltando sul letto di Zayn, notando Peloso che
entra in stanza.
-Ecco, ci sono!- grido ancora, scendendo dal letto e usando la padella
come mazza da golf e Peloso come pallina. Come una flashback, Peloso fa
lo stesso volo di qualche mese fa e si schianta su Louis, cogliendolo
giusto in testa e trascinandolo al pavimento.
-Loueh!- grida Harry, chianandosi su Louis.
-Le smancerie a dopo. Gigi, scelgo te!- grido, indicando Gigi con la
padella.
Il pelato mi guarda. -Che cazzo vuoi? Non sono un pokemon!- e due
secondi dopo gli tiro un calcio in culo e cerco di farlo finire
sull'essere che corre indemoniato per la stanza di Zayn.
-Non servi a un cazzo!- sbuffo, continuando a correre per la stanza di
Zayn.
-Diventerò ricchissimo.- sento dire a Niall. E mi giro,
trovandolo a filmare tutto.
-Ma che cazz..- non finisco neanche di parlare che l'essere salta
addosso a Liam mentre io, velocemente, afferro Peloso e glielo lancio
contro. E Liam bestemmia, perdendo l'equilibrio e sbattendo contro il
muro. Mio fratello, naturalmente, coccola Peloso, senza neanche
preoccuparsi dei suoi amici. O di me.
C'è un girone all'inferno anche per te, Ed.
-Ronny?- Zayn prova ad avvicinarsi mentre io, spaesata, agito la
padella, colpenda casualmente il culo di Harry.
-Dì alla tua cazzo di ragazza di posare quella merda o le
taglio tutti i capelli e ne faccio una parrucca per Gigi, mannaggia i
frappuccini!- grida Harry, istericamente, aggiustandosi i capelli.
Lo guardo, sconvolta, poggiandomi una mano sul cuore con fare teatrale.
-Harold, così mi ferisci.-
-Non me ne frega un cazzo!- grida lei. Lui. Insomma, Harry.
-Senti, inutile ammasso di cromosomi, ti uccido, hai capito?!- grido,
dimenticandomi un secondo dell'essere che gira per la camera di Zayn.
-Ronny? Vieni qui tesoro.- mi sorride Zayn, avvicinandosi appena e
mettendo una mano sulla mia, su quella con cui stringo la padella.
-Che minchia vuoi?-
-Dammi la padella Ronns, dammela.-
-No! Col cazzo che ti do la padella, e se la bestia mi mangia?-
Zayn scuote la testa, sfilandomi la padella dalle mani. -Stai qui buona
e non ti muovere.- mi dice, con una calma che mi fa scazzare.
-Se mi succede qualcosa, verrò a trovarti tutte le notti
della tua inutile vita e, puntualmente, alle 4 e 14 minuti del mattino
ti farò fulminare da Zeus!- grido, accucciandomi contro il
muro.
-Vieni qui piccolo, dai.- sussurra Pakistan, ignorandomi e ripetendo
una sequenza di 'pio' che mi fa letteralmente scazzare.
-Ecco qui la 'belva'.- ridacchia, mostrandomi un esserino giallo.
Mi si illuminano gli occhi e, felice, sorrido. -Edward, Zayn ha trovato
la cena!- grido, e il pulcino mi becca. E Liam mi tiene, mentre
minaccio di strangolare qull'ammasso di penne.
***
-Dio ti punirà per questo, Rachele.- sussurra Gigi,
massaggiandosi il culo.
Sbuffo. -Dai Gigi, non farla tragica: ti sto portando a sciare!- grido,
allargando le braccia e colpendolo in un occhio.
-Ma che diavolo ci faceva un pulcino nella camera di Zayn?- mi chiede
Gigi, aggiustandosi la tunica. Sì, la tunica,
perchè Gigi continua con 'sta storia che è un
prete e 'ste minchiate qui.
-Non lo so! Mio fratello dice che probabilmente era un figlio di
Cicì. Effettivamente, quella stronza non si faceva viva da
un pò e l'ultima volta che l'ho vista stava portando della
paglia sotto il mio letto. Credo abbia fatto un nido lì
sotto e uno dei pulcini si sia intrufolato nella mia valigia e,
successivamente, nella stanza di Zayn.-
Gigi ride, cominciando a legarsi gli scii. -Dove vai?- gli chiedo,
sbiancando.
-A sciare.- sorride lui, afferrando dei bastoni o quel che minchia sono
e cominciando a sciare. E non ho neanche il tempo di bestemmiargli
contro perchè un miagolio attira la mia attenzione. Alzo gli
occhi al cielo notando Peloso correre verso di me, avvolto nel suo
cazzo di cappottino di lana.
E poi mi si illuminano gli occhi. Sorrido, sembrando probabilmente una
maniaca, afferro Peloso e comincio a correre verso un burrone.
-Adesso giochiamo al 'Re Leone', Peloso.- dico, prendendolo tra le mani
e alzandolo come fa la scimmia con il leone. -Una perturbazione, gatto
di merda, guarda!- grido, squotendolo un pò. -Sto perdendo
la presa!- aggiungo, fingendomi dispiaciuta. -Ti ho voluto bene.-
grido, lasciandolo cadere dal dirupo. Mi strofino le mani, sorridendo
cattiva. -Ho vinto!- grido, lanciandomi sulla neve.
-Ronny?- mi chiama Zayn e davvero non so da dove cazzo si sbucato.
-Che vuoi?- chiedo, aprendo un occhio solo.
-Vieni un pò a vedere.- ridacchia, mentre mi alzo e mi
avvicino al dirupo che poi tanto dirupo nemmeno è
perchè sotto, dopo si e no 4 metri, c'è altra
terra e altra neve.
-Padre Pio?!- grido, strabuzzando gli occhi. -Oh, che ti venga un
infarto, sei tu, Gigi!- grido, incazzata, notando che quello a braccia
aperte non è Padre Pio ma è Gigi e notando, con
troppo dispiacere, che Peloso è vivo e vegeto, accucciato
sulla sua testa, con le unghie conficcate nel suo crania.
-Aia.- sussurra Gigi, prima di cadere sulla neve.
-Ma allora Dio mi odia!- grido, sedendomi sul dirupo e lasciando i
piedi a penzolare.
-Ronns, andiamo a pattinare?- mi chiede Zayn, prendendo posto vicino a
me.
-Okay.- dico, facendo spallucce.
***
-Prima lo lanci da un dirupo, poi lo leghi a un pattino e lo lanci
contro un muro. Rachele, ma sei impazzita?!- sbraita Ed mentre io,
indifferente, alzo gli occhi al cielo.
-Non farla tragica, Eddy.- sbuffo, sedendomi meglio sulla poltrona che
c'è in camera mia.
-Per non contare la pagliacciata di stamattina! Siamo qui da neanche un
giorno, Ronny, stai cercando di uccidere il nostro gatto?!- grida
ancora.
-Sì.- rispondo, sinceramente, sorridendogli.
Ed sbuffa, cercando di trattenere un sorriso. -Esci di qui, sorella
incapace!- sbotta, lasciandosi cadere sul mio letto. -Ah Ronny! Ti
cerca Zayn.- aggiunge, sorridendo in modo strano.
Sbuffo. Stanno impazzendo tutti. Prima Gigi si fa monaco, prete o quel
che cazzo è, poi mi sbuca un pulcino dalla valigia. Ma che
ho fatto di male?
-Zayn!- grido, intravedendo il ciuffo del moro. -Ho girato questo
schifo d'albergo almeno tre volte prima di trovarti! Dove cazzo ti eri
cacc..- smetto di parlare, notando che quello a cui sto gridando contro
non è Zayn.
-Emanuele?- chiede qualcuno alle mie spalle e, dalla voce, deduco che
sia Zayn.
-Jaguard?- chiede il tipo, sorpreso. -Jaguard, che a Gigi venga un
colpo, fatti abbracciare!- grida poi, mentre Zayn scoppia a ridere.
-Ronny, lascia che ti presenti Em..-
-Pepito!- grida l'uomo, interrompendo Zayn e guardandosi intorno con
fare sospetto.
-Pepito?- chiede Zayn, aggrottando le sopracciglia.
-La mia ex moglie mi da la caccia, Jaguard, e io e Rosario abbiamo
cambiato nome in Pepito e Dick e siamo scappati in Messico.-
-Messico? Ma qui non siamo in Messico.- gli faccio notare, ridacchiando.
-E' perchè ho chiesto a Gigi di farci i biglietti, ma quando
dice di essere un messaggero di Dio non capisce più un
cazzo, peggio di prima!- sbuffa lisciandosi i baffi, probabilmente
finti.
-Ma perchè la tua ex moglie ti cerca?- domanda Zayn,
curioso.
-Perchè all'ultimo mercato del pesce, uno dei nostri
Barbagigi gli ha mangiato il cane e adesso rompe le palle
perchè vuole vendetta.-
Sto per chiedere spiegazioni quando una donna spalanca la porta e,
infuriata, entra spintonando tutti. -Emanuele!- grida, esaminando la
stanza.
-Devo andare, Jaguard, buona fortuna con la ragazza!- sussurra
Emanuele, facendo un fischio e aspettando l'arrivo di, e un panda mi
sbrani se ho le visioni, un passeggino verde.
-Che carino, è maschietto?- chiede Zayn, abbassandosi e
spostando appena le copertine blu per osservare il bimbo. -Per la
Madonna, è finito sotto un camion?!- grida poi,
allontanandosi. Il bimbo sbuffa -si, sbuffa - e sussurra qualcosa come
'sono Rosario, razza di idiota. E ora, Pepito, muoviamoci' e corrono
via, quando Emanuele non vede un gradino, inciampa, lancia il
passeggino contro il muro, fa bestemmiare Rosorario e, infine,
sfracella a terra.
-Emanuele, razza d'ingrato!- grida la donna e, presa alla sprovvista,
afferro uno dei probabili figli di Cicì che stava
passeggiando indisturbato per l'albergo e lo porgo alla donna.
-Emanuele mi ha chiesto di darglielo.- dico, cercando di non guardarla
negli occhi ed evitare che percepisca la mia paura.
-E' un pulcino?- chiede la donna mentre io annuisco. -Pulcino, attacca
Emanuele! Attacca, sbranalo! Sbranalo!- grida, sorridendo soddisfatta
appena il pulcino comincia a correre.
-Perchè ce l'ha tanto con quell'uomo?- chiedo, tanto per
confermare la versione di Emanuele.
-Perchè gli ho chiesto una coperta di pile e mi ha portato
una coperta di scotch! Ho quasi perso tutti i capelli!- e Zayn mi
trascina via, prima che le scoppi a ridere in faccia.
***
-Ronns!- sbuffo, sentendo Zayn chiamarmi.
-Che vuoi?-
-Puoi venire in camera mia, per favore?-
La camera di Zayn è proprio affianco la mia e, mentre io la
divido con mio fratello, lui la divide con Gigi.
-Che c'è?- sbuffo, entrando in camera e scoppiando subito a
ridere notando che sta indossando un costume da gatto e che sembra
dannatamente Peloso.
-Ronns, devo dirti una cosa.- sussurra, dondolandosi sui piedi.
Ora mi chiede di sparargli. O di prestargli dei soldi. O, peggio
ancora, di farlo esplodere.
Certo non mi chiederà di cucinare, di questo sono sicura.
-Posso chiederti per quale assurdo motivo sei vestito da gatto?- mi
lascio scappare, ridacchiando. Mi avvicino e gli stacco la testa,
quella da gatto, vedendolo alzare gli occhi al cielo.
-Ti va di bere qualcosa? E' una cosa che mi ha dato un amico,
è in quella boccetta e..- smette di parlare e resta a
fissare un punto impreciso alle mie spalle. Allora mi giro, notando
Peloso che fa cadere la boccetta e un pò del liquindo che
contiene. E lo lecca.
-Peloso, che cazzo fai?!- grida Zayn, portandosi le zampe/mani tra i
capelli. Tempo un secondo e Peloso esplode.
Si, avete letto bene.
Esplode.
Tipo 'KABOOOOOOOM'.
Sento gli angeli cantare e la luce entra dalla finestra, illuminandomi.
Gigi aveva ragione: Dio esiste.
Scoppio in lacrime, gridando di felicità. E poi grido,
perchè noto che, seduta sul pavimento, nascosta da tutta la
polvere causata dall'esplosione di Peloso, c'è una persona.
Una ragazza.
Mi aggrappo al braccio di Zayn e la osservo. -Ciao?- dice Zayn,
meravigliato almeno quanto me.
-Zalve!- urla la tipa, saltando in piedi e facendomi gridare. -Che
cazzo di problemi hai?- mi chiede, arrogante.
Mi acciglio. -Io? E tu che cazzo hai in testa? Il culo peloso di un
afro americanio degli anni cinquanta?- e Zayn scoppia a ridere,
poggiando la fronte sulla mia testa.
La tipa mi guarda scocciata. -Senti, ringrazia che non siano fatti di
scotch. Già sto diventando calva, ci mancano solo le tue
battutine del cazzo.- sbuffa, pettinandosi i capelli lunghi e ricci con
le dita.
-Per Dio, sei tutta capelli.- mi lascio sfuggire, osservandola.
-Si? Meglio una testa riccioluta che una testa di cazzo.-
-E se ti ficco con la testa nel cesso?-
E continuiamo a discutere, fino a quando Zayn non interviene.
-Che cazzo vuoi?- diciamo insieme.
-Vai via!- gridiamo, ancora insieme.
-Smettila, ti uccido, stronza.- diciamo ancora, e Zayn mi ferma nel
momento in cui sto per strangolarla.
-Sei ribelle, mi piaci.- mi prende in giro lei, mentre le mostro il
terzo dito.
-Zayn andrà pur sempre a dormire e quando saremo sole, ti
raderò i capelli e li incollerò sulla testa di
uno di quei pesci giganti che vende quello strambo amico di Zayn.-
grido.
La ragazza mi guarda. -Strambo amico che vende pesci?- chiede e io
annuisco. -Senti, non ha mica una fissazione per lo scotch?- aggiunge,
chiudendo gli occhi, mentre io annuisco di nuovo. -Papà, che
cazzo ci fai qui?!- grida, ed Emanuele sbuca da sotto il pavimento.
-Come cazzo ha fatto?!- chiedo a Zayn.
-Ci sarà una botola.- ipotizza.
-Oh, ciao Daniela. Sai che non è il Messico questo?- chiede
Emanuele, ricevendo uno scappellotto da Daniela.
-Certo che lo so. Come ti sei fatto questo bernoccolo?-
-Ho litigato con un barbone per farmi dare il cartone della sua pizza.-
-Ma c'è anche mamma?-
-Si...-
-Fammi spazio!-
E daniela si lancia nel buco sotterraneo, chiudendo poi la botola.
-Che cosa è appena successo?- mi chiede Zayn e io faccio
spalluce, non sapendo davvero che cazzo rispondere.
-Almeno Peloso è esploso.- dico, sedendomi sul divano e
bestemmiando, notando che Peloso non è esploso, è
semplicemente attaccato con le unghie al soffitto.
-Altro piano di merda.- sussurra Zayn.
Lo guardo interrogativa. -Che piano?- chiedo, non capendo.
-Ronny, io sono innamorato di te.- dice d'un fiato, mentre mi si ferma
il cuore.
-Davvero?- chiedo, stupidamente, dopo dieci minuti di silenzio.
-Si.- annuisce lui.
-Minchia..- sussurro, guardandolo. -Sei stato tu a far portare il
biscotto in camera mia?-
Annuisce, ridacchiando. -E perchè ti sei vestito da gatto?-
chiedo.
-Gigi è una testa di cazzo.- dice solo e, effettivamente,
non posso dargli torto.
-Perchè non mi hai detto di Louis?- chiedo ancora, cercando
di capirci qualcosa.
-Perchè era l'unico modo per passare del tempo con te.
Almeno sarei stato tuo amico, no?- sorride, timido.
E lo bacio, mentre Liam esulta, felice, e mio fratello alza gli occhi
al cielo, mentre Harry fa versetti commossi e abbraccia Louis, entre
Niall riprende tutto con il cellulare facendo strano urletti - mi
ricorderò di bruciare te e il tuo cazzo di telefono, Horan -
mentre Gigi impersonifica Padre Pio, mentre Peloso cade dal soffitto e
mi finisce in testa, mentre bestemmio mentalmente contro il mio gatto,
mentre sento il cuore che strangola lo stomaco e milioni di
Pelosofarfalle mi volano nella pancia, mentre la milza si atteggia con
quei tubi sparacoriandoli e le ovaie gridano 'la nevaaaaa,
ciè la nevaaaa'.
Ma io dico, tutta sta gente, da dove cazzo sbuca?
-Papà, ho trovato il pranzo!- grida Daniela, entrando in
stanza con uno stivale di gomma tra le mani.
Mi stacco da Zayn, togliendomi una scarpa e lanciandogliela contro,
colpendola giusto sulla fronte. -Papà, ho trovato anche la
cena!- grida, alzandosi da terra e correndo via con la mia scarpa.
-Ragazzi, credo che Peloso abbia qualche problema.- sussurra Ed,
osservando meglio il gatto tra le sue braccia.
-Io credo che sia incinto.- interviene Harry. -Insomma, ho tre gatti a
casa, so che significa.- si giustifica, alzando le mani.
Scuoto la testa. -Ma è impossibile!-
-Ma sei sicura che sia maschio?- mi chiede Louis e noto che,
effettivamente, Peloso ha un rigonfiamento della pancia.
-Che cazzo ne so, non mi è mai passato per la mete di vedere
se il mio gatto avesse, insomma...- comincio a gesticolare, sentendomi
in imbarazzo.
-Nah, io sono sicuro che sia incinto.- insiste Harry.
-Stai dicendo che il mio gatto è un travestito?- chiedo,
aggrottando le sopracciglia.
-No, sto dicedo che fra una settimana, Peloso sfornerà
almeno otto gattini.-
E grido, affondando la testa sulla spalla di Zayn, mentre tutti
scoppiano a ridere.
________________________________________________________________________________________
Hii.
Okay
Girls, oggi sarò davvero brevissima, anche perchè
domani c'è scuola e devo filare a letto.
La storia NON è
ancora finita, manca l'epilogo che credo posterò la
settimana prossima
perchè fino a sabato sono piena di compiti. Credo che
l'epilogo sarà
leggermente più breve e meno divertente, tanto per tirare le
redini
della storia e spiegare a Ronny che ha combinato Zayn in sti mesi.
E nulla, spero vi sia piaciuto.
Grazie infinitamente per le recensioni che avete lasciato e per quelle
che, spero, lascerete.
Sotto l'epilogo scriverò dei ringraziamente più
appropiati, don't worry.
Adesso, davvero, scappo che sto crollando.
Scusate gli eventuali errori.
Lots of love
Iole xx
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1598846
|