E se lui fosse il nemico?

di SereNere_46
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** yesterday human, today.. ***
Capitolo 2: *** the mysterious man ***
Capitolo 3: *** Killer's Party ***
Capitolo 4: *** past problem : active ***
Capitolo 5: *** Kiss and Death ***
Capitolo 6: *** To Love Or Not To Love? Some Love! ***



Capitolo 1
*** yesterday human, today.. ***


1464 
 
-C..che stai facendo?- chiese la ragazza tra la paura e lo sgomento.
-Shh, sta tranquilla è tutto ok, rilassati- rispose lui mentre un sorrisetto soddisfatto compariva sul suo volto.
Negli occhi di Niki si leggeva solo paura, non sapeva come fosse arrivata fin li, l'ultima cosa che ricordava era lei, seduta sul comodo
divano nel salotto del suo grande palazzo insieme alla sua famiglia. D'un tratto però un rumore e un'ombra oscura avevano scatenato il panico
nella tranquilla casa, e poi il buio.
Quando aveva ripreso i sensi sapeva solo che era stesa su una lunga tavola di legno, legata e sola. Si trovava in una stanzetta piuttosto 
piccola, intorno al tavolo vedeva solo le pareti bianche ormai rovinate dalla muffa, e una porta binaca chiusa a chiave. 
Circa 10 minuti dopo il suo risveglio da quella stessa porta entrarono un uomo e una donna. Lui era alto, gli occhi neri come la notte, i capelli
erano castano chiaro con qualche ciocca più scura qua e là. Lei invece non era molto alta, i capelli, lunghi fino alla fine della schiena, scendevano 
lisci, ed erano di un biondo acceso, i suoi occhi, blu, cambiavano colore a seconda della luce. Niki alla loro vista chiuse subito gli occhi, voleva sentire 
la loro conversazione sperando che non si accorgessero che era sveglia. 
Non riuscì ad ascoltare molto, udì solo una frase detta dalla ragazza - Non farla soffrire troppo - 
Il terrore e l'ansia crebbero in lei, e cominciò a sperare che fosse solo uno stupido incubo. Improvvisamente il ragazzo le si avvicinò, i suoi occhi
neri come per magia divennero rosso fuoco.
-Ti prego non farmi del male..- lo supplicò.
-Finirà in fretta vedrai- disse avvicinando il viso al suo collo.
Niki chiuse gli occhi in attesa del peggio. Sentiva il respiro del ragazzo sul suo collo, cosa mai le avrebbe fatto?
Il moro spostò i capelli della ragazza dietro l'orecchio. Tornò in posizione eretta, e dalla sua bocca uscirono due lunghissimi canini. 
Niki sbarrò gli occhi, non poteva credere che esistessero davvero, suo padre tante volte gli aveva letto storie sui vampiri, ma diceva sempre che 
erano leggenda. Ma questa volta ne aveva davanti uno in carne ed ossa, il suo prossimo pasto sarebbe stata proprio lei.
In pochi secondi il vampiro tornò al collo della giovane e tutto ciò che lei senti fu un morso e il dolore.
 
 
 
 
2013 
 
 
La sveglia continuava a suonare senza sosta da più di due minuti, la voce Jason Derulo si estendeva per tutta la camera, ma Niki di alzarsi non ne
aveva proprio voglia. 
Dopo altri abbondanti 5 minuti, aprì gli occhi e spense la sveglia del telefono. Si tirò su a sedere e si stiracchiò per bene. 
Con una lentezza davvero estenuante si alzò dal letto, prese dei vestiti dall'armadio e andò dritta verso il bagno. Come ogni mattina 
dava un'occhiata al suo aspetto, bè di prima mattina appena sveglia non doveva essere proprio uno spettacolo. Fece una doccia veloce, infilò l'intimo,
i jeans neri stretti che aveva scelto, con abbinata una maglietta bianca,e le sue amate nike. Uscì dal bagno diretta verso lo specchio che teneva in camera.
Non poteva lamentarsi del suo aspetto, non che fosse vanitosa, ma si riteneva piuttosto carina. Era abbastanza alta, magra con le forme al punto 
giusto, i capelli neri perfettamente lisci le arrivavano fino a metà schiena, aveva la carnagione chiara, i suoi occhi leggermente allungati, per il 
semplice fatto che sua madre era giapponese, erano di un azzurro acceso. Nonostante le origini di sua madre, lei era russa, e il suo intero nome
era Nikita, ma tutti l'avevano sempre chiamata Niki.
Viveva da sola in un appartamento non molto grande, in uno dei quartieri più ricchi di Londra, in cui c'erano solo una cucina, 
un salotto con un piccolo caminetto, e la tv appesa al muro, e dopo il lungo corridoio, c'erano la sua camera e il bagno.
Nonostante fossero passati ben 549 anni, non aveva dimenticato nessun'immagine e nemmeno un dettaglio di quella notte. Ricordava perfettamente
che dopo il morso era svenuta, e quando si era risvegliata aveva avuto una sete incredibile. Dopo averla trasformata i due vampiri erano spariti
nel nulla lasciandola completamente sola in un mondo a lei del tutto sconosciuto.
Essendo un vampiro da poche ore e non avendo neanche una briciola di autocontrollo, una volta uscita da quella casa abbandonata aveva ucciso 
le prime due persone che passavano in strada in quel momento.
Qualche giorno dopo venne anche a sapere che la sua famiglia era stata uccisa quella notte, sua madre, suo padre e le sue due sorelle. Era stato dannatamente
difficile per lei accettare la morte di tutta la sua famiglia, d'altronde per chi non lo sarebbe stata?
Come tutte le mattina da 3 anni a questa parte Niki si stava preparando per andare al lavoro. Lavorava in un bar, e in quel quartiere ormai la conoscevano
praticamente tutti. 
Dopo essersi letteralmente divorata una sacca di sangue fresco, prese una maglia, la borsa e uscì di casa. Il bar non era molto vicino all'appartamento,
cosi per spostarsi 1 anno prima aveva acquistato una splendida yamaha, rossa e bianca, perfettamente lucidata. Niki aveva una passione sfrenata 
per le moto, le piacevano la velocità e il rischio. 
Alle 8:30 spaccate, saltò in sella al suo mezzo e arrivò al bar.
Quando entrò c'era già qualche cliente che passava a fare colazione prima di andare al lavoro. Dietro al bancone c'era Mary, una signora sulla quarantina, 
era molto bella, non molto alta, magra, i capelli corti rossicci, gli occhi scuri e una parlantina incredibile.
La salutò con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno splendore- la salutò raggiante Mary.
-Buongiorno- rispose Niki sbadigliando.
-Notte brava?!- chiese la donna scoppiando in una risata.
-Se per brava intendi stesa sul divano con un film e del gelato allora si- disse la ragazza allacciandosi il piccolo grembiule dietro la schiena.
Mary rise ancora più forte a quell'affermazione e si allontanò per servire dei caffè ad un tavolo infondo al locale. 
Mentre Niki era girata di spalle, intenta a rimettere in ordine dei bicchieri una voce dietro di lei la fece sussultare.
-Buongiorno mondo!- gridò la voce facendosi sentire da tutto il bar. 
-Kevin ma che diavolo urli?!- domandò la ragazza rifilandogli un occhiataccia.
Kevin era il suo migliore amico, nonchè il ragazzo che l'aveva salvata da una sicura rovina. Due notti dopo la sua trasformazione l'aveva trovata a 
vagare per le vie della città in cerca di qualche vena da squartare. L'aveva aiutata a controllarsi, a combattere, e a farsi una vita. Da quel giorno 
erano diventati inseparabili. Kevin era un ragazzo dolcissimo, sempre gentile, era pur sempre un vampiro, ma era diverso da tutti gli altri, riusciva 
a controllarsi in un modo che nessuno sarebbe riuscito a capire, neanche lei che lo conosceva da più di 500 anni. Non era molto alto, forse
qualche centimetro in più di lei, aveva un bel fisico, i capelli castani sempre perennemente spettinati e due grandi occhioni azzurri, molto simili ai suoi.
-Che ci fai qui?- chiese Niki.
-Avevo voglia di vederti- rispose lui prontamente. 
-Kevin non scherzare che ti serve?- domandò ancora lei. 
-E va bene, mi servirebbe un piccolo favore- disse il ragazzo facendo gli occhi da cucciolo. 
Ovviamente Niki aveva già capito cosa volesse il suo migliore amico.
-No! Basta Ke..con quella faccia non mi incanti, non ti presenterò un'altra ragazza, questa settimana è già la terza ragazza diversa che ti porti a
letto! Quindi no!- affermò la ragazza esasperata. 
-Sei cattiva, se tu non sai divertirti la colpa non è la mia- protestò il moro facendo il finto offeso. 
-Perchè invece stasera non passi la serata con me? E poi magari resti anche a dormire?- chiese. 
-Ci sto! Ma il film lo scelgo io- rispose lui battendo la mano sul bancone e uscendo entusiasta dal locale.
 
 
La giornata di Niki procedette bene come sempre, alle 13 tornò a casa, fece il suo "pranzo" e nel pomeriggio si dedicò allo shopping.
La sera come programmato passò la serata con Kevin. Il ragazzo aveva affittato Batman. 
Guardarono il film abbracciati sul divano, con una coperta sulle gambe e una buona dose di pop corn. Verso le 2.00 dopo una lunga chiacchierata
che erano soliti farsi tutte le sere, se non di persona, per telefono, decisero di andare a dormire. Erano abituati a dormire insieme, e nessuno 
dei due si sentiva in imbarazzo. Erano un po' come due fratelli. 
Da 3 anni ormai Niki pensava che la sua vita non sarebbe cambiata per almeno un altro secolo, ma non sapeva ancora cosa il destino aveva riservato 
per lei. 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE : Ciaoo a tutti :) Questa è la mia nuova FF:) Ho cambiato del tutto genere, ma spero che vi piaccia lo stesso.
Spero di avervi interessati almeno un po' con questo primo capitolo .. Lunedi credo che pubblicherò il secondo.
A presto allora:) Holaaa:D 

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Capitolo 2
*** the mysterious man ***


Andare a letto tardi, prospettava poi un tragico e lento risveglio. Quella mattina se non fosse stato per Kevin, Niki avrebbe sicuramente
fatto tardi al lavoro. Ma il ragazzo sapeva bene che esisteva solo un modo per buttare giù dal letto la sua migliore amica: l'aroma di caffè.
Era un vizio che aveva conservato anche dopo la trasformazione. Ed era sempre efficace.
Infatti la ragazza non si smentì e quando quel profumo raggiunse il suo attento naso, saltò giù dal letto dirigendosi in cucina con un 
sorriso a 32 denti. 
-Dovresti dormire qui più spesso- esordì Niki sedendosi.
Kevin sorrise e sistemò le due tazzine sul tavolo.
-Oggi andiamo a pranzo insieme ok?- chiese il ragazzo sorseggiando il suo caffè.
-Ok- rispose lei -Ma cosa si festeggia?- domandò.
-Non prendermi in giro Niki, vuoi o non vuoi oggi festeggiamo!- ordinò lui.
-Va bene, va bene, allora ci vediamo appena stacco- disse esasperata.
-Allora io vado, ti ho lasciato mezza sacca di sangue in cantina- la informò - a dopo- continuò Kevin andando verso l'uscita dell'appartamento.
-Ah Niki?!- la richiamò lui.
-Si?!- chiese.
-Buon Compleanno- rispose chiudendosi la porta alle spalle.
Niki lo maledisse mentalmente. Odiava il suo compleanno e odiava gli auguri.
Era sempre stato così, e Kevin lo sapeva e per questo la punzecchiava. Gli piaceva farla arrabbiare. 
Dopo aver finito la sua colazione, lavò le tazzine, e scese in cantina finendo la sacca di sangue che Kevin aveva aperto poco prima.
Musica per il suo palato. La mattina non chiedeva niente di meglio: un buon caffè e del sangue fresco.
Tornò di sopra si vestì e uscì. Parcheggiò dietro al locale ed entrò.
C'erano già i 4-5 clienti mattutini. Li salutò cordialmente e si diresse dietro al bancone dove c'era Mary ad aspettarla.
-Buongiorno tesoro- la saltò quest'ultima sorridente.
-Giorno capo- risalutò Niki lanciandole un bacio.
-Tanti Auguri!- disse poi.
-Chi te l'ha...Kevin!- constatò la ragazza, maledicendo per la seconda volta il suo migliore amico.
-Si, è stato lui- confermò Mary.
-Che idiota!- protestò Niki.
-Non ti piace festeggiare?- chiese la donna.
-Io odio il mio compleanno- sbottò acida la ragazza. Generando una sonora risata al suo capo.
 
 
 
Erano ormai le 10:00 e il locale cominciava ad essere costantemente pieno. Niki correva da un tavolo all'altro, prendendo ordinazioni,
e servendo caffè e brioches.
In uno dei pochi momenti di calma però pensò di riposarsi un po' e si sedette sullo sgabello dietro al bancone tenendo d'occhio i tavoli.
Volse lo sguardo verso l'entrato quando sentì il suono della campanella posta sopra la porta d'ingresso.
A fare il suo ingresso fu un ragazzo che lei non aveva mai visto da quelle parti; era alto, aveva i capelli neri, e dello stesso colore erano 
anche i suoi occhi. Sotto la maglietta bianca a maniche corte erano ben visibili i suoi addominali scolpiti. Pensò che tutto sommato, 
era un bel ragazzo.
Si sedette in un tavolino appartato del bar. Cosi Niki si alzò prese il suo blocchetto e si diresse verso di lui.
-Cosa posso portarti?- chiese la ragazza con il solito sorriso che riservava a tutti i clienti.
-Un cappuccino e una fetta di dolce- rispose lui alzando la testa dal menù.
In quel momento gli occhi di Niki incontrarono quelli del moro. Una scintilla scattò nella mente della ragazza, era come incantata.
-Tutto bene?- domandò il ragazzo sventolando una mano davanti al viso della cameriera.
-Si certo scusa- rispose Niki ripiombando sul mondo dei vivi. -Arrivo subito- disse poi.
Tornò a passi lenti verso il bancone, incatenata ancora all'immagine di quegli occhi. Scosse la testa per mandare via quel pensiero,
preparò il caffè, tagliò la torta, mise tutto in un vassoio e lo portò al ragazzo.
-Ecco a te..- disse appoggiando il tutto sul tavolo.
-Grazie mille- rispose lui facendo un sorriso.
"E che sorriso" constatò Niki. 
In quel momento pensò che non aveva mai visto un ragazzo così bello, e lo diceva una che era sulla Terra da 549 anni ormai.
 
 
Alle 13 finì il suo turno, Kevin passò a prenderla per andare a pranzo. Avvisò Mary che avrebbe lasciato lì la moto, che più tardi 
sarebbe ripassata a prenderla.
Decisero di mangiare in un ristorantino in centro. Quando arrivarono c'era parecchia gente, ma riuscirono comunque a trovare 
un tavolo per due. Niki prese un'insalata e una coca-cola, Kevin invece una bella bistecca al sangue e un bicchiere di vino.
-Stasera ti ho organizzato una bella festa al locale- disse il ragazzo addentando un pezzo di carne.
-Che cosa?! Non sperare che io venga..- affermò Niki infuriata. Amava le feste, ma non quando si trattava del suo compleanno.
-Dai Niki.. ti divertirai un po'! E poi ho invitato anche un mio amico umano, è molto simpatico, e carino- la supplicò facendo gli occhioni dolci.
-Ti odio quando fai cosi!- sbottò la ragazza non sapendo resistere alla faccia dell'amico. 
-Che bello! Vedrai che ti divertirai..- continuò lui entusiasta. 
Niki prese a mangiare svogliatamente la sua insalata, pensando che avrebbe passato la serata sommersa dagli auguri e scrocconi.
Improvvisamente però il suo pensiero tornò a quella mattina, o meglio al ragazzo che aveva servito quella mattina. Ricordava perfettamente
ogni suo tratto, quei due pozzi neri a cui era rimasta incatenata per secondi, che a lei sembrarono ore. 
Qualcosa di lui l'attraeva, ma era comunque un umano, avrebbe potuto divertirsi un po' con lui, ma l'idea non gli piaceva affatto. 
Ma poi, la domanda importante era: l'avrebbe mai rivisto? Se fosse stato semplicemente di passaggio?
-Niki cos'hai, sei pensierosa?- chiese Kevin dopo averla osservata qualche minuto.
-No, cioè, è che.. pensavo a un cliente che è venuto stamattina..- rispose impacciata.
-E che aveva di particolare questo tipo?- domandò ancora l'amico.
-Era..bello?! No era decisamente molto fico!- disse lei enfatizzando l'ultima parola. Kevin scoppiò a ridere.
-Finalmente! Un po' di divertimento anche per te..- gioì lui alzando le braccia al cielo.
-Ke sarà stato solo di passaggio, magari non lo rivedrò più..- affermò Niki. Ma nella sua voce si poteva cogliere un velo di speranza. La speranza
di rivederlo, di poterlo conoscere. Non sapeva spiegarsi quelle emozioni, ma le piacevano. 
-Che ne dici se ce ne andiamo al cinema adesso?- chiese Kevin.
-Va bene- rispose Niki scacciando i pensieri su quel ragazzo.
Pagarono il pranzo e si diressero al centro commerciale. Optarono per "Mission Impossible". Avventura e adrenalina per un pomeriggio 
tranquillo in attesa della festa.
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE: Ciaooo :) Come va? :) Ecco qua il secondo capitolo.
Penso che i primi capitoli saranno un po' "noiosi" ma all'inizio sono più che altro le descrizioni dei personaggi e della loro vita.
Che ne pensate di questo ragazzo misterioso? :) Fatemi sapere .. Alla prossima:D 

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Capitolo 3
*** Killer's Party ***


Nervosismo. Era il sentimento che accompagnava Niki da quando era tornata a casa dal cinema,e che non si decideva proprio ad andarsene.
In realtà non sapeva neanche lei il perchè, ma qualcosa la costringeva ad essere terribilmente in ansia. E i suoi sensi, da ottima vampira
qual'era, non l'avevano mai tradita.
Erano le 21.15, e ancora non si era neanche vestita. Ma al quindicesimo messaggio di Kevin decise finalmente di aprire l'armadio. 
Guardava i suoi vestiti uno ad uno, senza avere la minima idea di cosa indossare. Alla fine optò per un vestitino azzurro che le arrivava fin 
poco sopra le ginocchia, con alcuni disegni sui lati, sopra una giacchetta bianca e ai piedi un paio tacchi sempre bianchi. Legò i lunghi
capelli in una coda alta, mise del trucco nero per risaltare i suoi occhi chiari e un po' di lucidalabbra.
Prese la borsa, ci lanciò dentro le chiavi e scese di sotto, dove c'era Kevin ad aspettarla con la macchina. Di certo vestita così non sarebbe
potuta andare in moto.
-Finalmente! Sono 40 minuti che aspetto..volevi fare un nuovo record per caso?!- sbraitò il ragazzo non appena Niki entrò in macchina.
-Scusa..è che non sapevo cosa indossare!- si scusò lei dicendo la prima cosa che le passò per la mente.
-Credo che tu sia l'unico vampiro al mondo che non sa mentire..Cosa c'è?- chiese l'amico, più dolcemente questa volta.
-Sono nervosa ok?! Non lo so perchè, sento che accadrà qualcosa, e tu sai meglio di me che quando sento qualcosa..- rispose senza però 
terminare la frase.
-Oh si lo so bene- disse Kevin mentre un brivido gli attraversava la schiena. 
Il ragazzo sapeva bene che se c'era qualcosa che non sbagliava mai erano i sensi di Niki, e l'aveva provato di persona. Qualche anno prima 
si era innamorato di un'umana, stavano insieme da tempo ormai, ma la sua amica gli aveva detto di lasciarla, che di lei non ci si poteva fidare,
ma lui, innamorato com'era l'aveva ignorata, e due sere dopo si era ritrovato a piangere sull'immagine della sua ragazza avvinghiata ad 
un tipo nel bagno di una discoteca. 
-Dai vedrai che andrà tutto bene..- la rassicurò.
-Speriamo..- disse lei sospirando.
-Prima di andare volevo brindare come sappiamo fare solo io e te!- affermò Kevin prendendo due sacche di 0 negativo dai sedili anteriori dell'auto.
-Mi piace!- gioì Niki passandosi la lingua sulle labbra.
Dopo aver finito entrambi il liquido nelle sacche, il ragazzo mise in moto l'auto diretti verso il locale.
Quando arrivarono il bar era stracolmo di gente e per entrare dovettero passare dal retro. Nella sala la musica era altissima, c'era chi ballava, 
chi beveva, e chi già completamente ubriaco ci provava spudoratamente con le cameriere. E a Niki tutto questo non dispiaceva, nonostante
fosse stato organizzato per il suo compleanno, dovette ammettere che era tutto molto bello. 
Tolse la giacca e si avvicinò alla pista, salutò alcuni suoi amici, ringraziandoli per gli auguri e si mise a ballare. 
Maledisse il momento in cui aveva deciso di mettere quei tacchi, erano distruttivi. Così decise di fermarsi un po' e di bere  qualcosa.
Si sedette sullo sgabello davanti al bancone e ordinò una birra. 
-Ehi festeggiata!- l'irriconoscibile voce di Kevin travolse l'orecchio di Niki.
-Ke,ti prego..- implorò la ragazza.
-Volevo farti conoscere un mio amico ricordi?- chiese lui.
-Si certo - rispose la giovane facendo un sorriso. Diede un ultimo sorso alla sua birra e quando si voltò il cuore di Niki perse un paio di battiti.
Davanti a lei c'era il ragazzo di quella mattina, lo stesso ragazzo a cui aveva pensato tutto il giorno, quel ragazzo dagli occhi scuri come la notte,
e quell'aria di mistero che gli dava un fascino particolare.
-Il ragazzo di stamattina- disse Niki facendo un sorriso.
-Già, e tu sei la cameriera che non riusciva a togliermi gli occhi di dosso - rispose il ragazzo beffardo.
-Modestia a parte - rise lei colta nel segno.
-Quindi vi conoscete già?- si intromise Kevin.
-Bè in realtà no..- rispose il moro continuando a guardare Niki.
-Allora, Niki lui è Matthew, Matt lei è Nikita la mia migliore amica- li presentò poi.
-Piacere - disse la ragazza porgendo la mano - Ma chiamami Niki - continuò sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.
-Il piacere è tutto mio Niki- affermò il ragazzo stringendole la mano. 
Continuavano a guardarsi negli occhi, nessuno dei due osava interrompere quel contatto, quasi fosse un reato. Lei essendo un vampiro, adorava
sentire il battito del cuore degli umani, cosa che non poteva fare con se stessa e gli piaceva sentire i loro pensieri.
Ma di quel ragazzo non sentiva nè il cuore, nè la mente. Era un puzzle. Niki pensò subito che fosse un vampiro come lei, ma si smentì pochi 
secondi dopo, primo perchè Kevin le aveva detto che era umano, e secondo perchè riusciva a sentire il profumo del suo sangue. Oh, se lo sentiva.
Era forte. In quel momento desiderava morderlo, e sentirne il sapore. Ma non poteva, erano in una sala piena di gente e soprattutto era 
un amico di Kevin.
-Ragazzi vi state mangiando con gli occhi!- sbottò Kevin dopo svariati minuti.
-Eh?!- dissero in coro in due ragazzi. Scoppiarono tutti e tre a ridere.
-Piccola ti va di ballare un po'?- chiese il vampiro in direzione della sua migliore amica.
-Certo che mi va.. ma prima fammi togliere questi tacchi..- rispose lei slacciandosi le scarpe e buttandole in un angolo dietro al bancone.
Si buttarono in pista e cominciarono a ballare e divertirsi. Più che ballare Niki rideva come una matta per lo strano modo che aveva di muoversi 
il suo migliore amico. Da lontano Matt si godeva la scena ridendo di tanto in tanto per il suo strambo amico. Ma i suoi occhi erano puntati su di lei.
Quella ragazza dagli occhi di ghiaccio. Impenetrabili, che non trasparivano nessuna emozione. Non che sembrasse menefreghista, ma nemmeno 
cosi interessata. Ma a lui interessava e non poco. Nonostante l'avesse incontrata solo quella mattina, qualcosa lo spingeva a conoscerla meglio,
a legare con lei. 
 
 
Nel frattempo dopo una mezz'ora di scatenate e buffe danze e altrettante risate si concessero una pausa al tavolo degli alcolici. Si riempirono 
due bicchieri di un liquido giallastro, non avevano idea di cosa fosse, ma era buono e sapeva interamente d'alcool.
-C'è qualcosa che devi dirmi tesoro?- chiese Kevin bevendo un sorso del suo cocktail.
-Non ti seguo..- rispose Niki facendo finta di non capire.
-Non prendermi in giro, ti conosco bene, era Matt il ragazzo a cui pensavi a pranzo?- domandò ancora il ragazzo.
'A pranzo, dopo il pranzo, al cinema, a casa, e anche adesso' questa era la risposta che lei avrebbe voluto dare, ma rispose semplicemente - Si -
-Sai già come la penso sugli umani Niki..- disse Kevin appoggiando una mano sulla spalla della sua amica.
-Lo so Ke, lo so .. e sono d'accordo con te .. mi divertirò solo un po'- affermò Niki mentendo spudoratamente. Sapeva di star mentendo, 
e probabilmente lo sapeva anche Kevin. Ma erano vampiri, ovvero, mostri succhia sangue con dei sentimenti, lasciati dal loro passato umano.
 
 
Dopo la risposta non troppo convincente di Niki, Kevin era tornato a ballare, lasciandola da sola tra i suoi pensieri con un bicchiere in mano.
Matt ne approfittò e si avvicinò a lei. 
-Stanca di ballare?- chiese il moro per attaccare bottone.
-Si, mi godo le danze di Kevin da qui- rispose la ragazza scoppiando a ridere, contagiando anche l'umano.
-Comunque auguri- riprese lui sorridendo appena.
-No, ti prego..- protestò Niki.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- domandò Matt preoccupato. 
-No, no è che..odio gli auguri- rispose la ragazza abbozzando un sorriso.
-Ah, ed è per questo che hai fatto una festa con tutta questa gente?- chiese ancora retorico.
-L'ha organizzata Kevin a mia insaputa, lo ucciderò per questo!- disse Niki generando la risata del ragazzo accanto a lei.
-Dai andiamo a ballare- sbottò Matt prendendo per mano la ragazza.
Iniziarono a muoversi a ritmo di musica in mezzo alla folla. Di tanto in tanto il ragazzo faceva un passo avanti, avvicinandosi sempre di più a Niki.
Fino a quando non si trovarono a pochi centimetri l'uno dall'altra. Matt appoggiò le mani sui fianchi della ragazza e lei passò le sue braccia
dietro al suo collo.
Più si avvicinavano e più Niki si sentiva in difficoltà. L'odore del suo sangue era sempre più forte e nitido nella sua mente. Quell'odore la stava 
mandando fuori di testa, e se non si fosse allontanata subito, l'avrebbe morso di li a poco. 
Per fortuna di Niki, fu Kevin a interromperli. 
-Scusatemi ragazzi, Nikita devi venire subito con me..- disse il ragazzo. Nei suoi occhi si leggeva la sua preoccupazione. 
E Niki pensò che fosse molto serio visto che l'aveva chiamata col suo nome intero. Cosi prese la sua mano e lo segui. 
La portò fino al retro del locale ed entrò nel magazzino. 
Odore di morte investì le narici della vampira, e un senso di disgusto invase il suo corpo. Poco più il là dell'ingresso giaceva il corpo di un cameriere
senza vita. Kevin chiese alla ragazza di avanzare, poi si piegò sulle ginocchia e con delicatezza spostò di lato la testa del cadavere, così da poter vedere
due forellini rossi. Niki capì subito di cosa si trattava. Un Vampiro. 
Decisero di non fare casini, cosi annunciarono la fine della festa e chiamarono la polizia. Ovviamente tutti si chiesero come avesse fatto l'assassino
a prosciugare tutto il sangue di quel povero ragazzo facendo solo bue piccoli buchi sul collo. 
Qualcuno provò a optare che l'assassino fosse un vampiro, ma i poliziotti gli scoppiarono a ridere in faccia. 
-Che ne pensi?- chiese Kevin a Niki dopo essere usciti fuori dal magazzino.
-Penso che qualche vampiro di passaggio e molto affamato si sia divertito con questo tipo- rispose lei.
-Vieni ti riporto a casa- disse il ragazzo salendo in auto. 
-Aspetta Matt?- domandò Niki seguendolo.
-E' andato via con gli altri, ti saluta- rispose facendo il sorriso di chi la sapeva lunga. 
 
 
 
La sfortunata Niki continuava a chiedersi per quale motivo accadesse tutto il giorno del suo compleanno. Non servivano altri motivi per odiarlo.
E poi doveva ammettere che per una volta si stava divertendo, perchè qualche vampiro annoiato gli aveva rovinato la festa?
E aveva interrotto il suo ballo con Matt? Matt. Quel ragazzo da un giorno intero era costantemente nella sua mente. Ma lei  sapeva benissimo quanto
fosse pericoloso per un vampiro avvicinarsi troppo ad un umano. 
Mentre rincasava e gettava malamente la borsa e le chiavi sul divano, pensava che forse per una volta aveva ragione Kevin, poteva divertirsi 
un po' con lui e poi cacciarlo via. O forse era troppo meschino.
D'un tratto però constatò che per quel giorno aveva pensato a troppe cose, e che aveva bisogno di un po' di riposo. Entrò in bagno, tolse il vestito,
lo lanciò in un angolino della stanza e si catapultò sotto il getto d'acqua calda della doccia. Stette li per 20 minuti circa, poi uscì dalla cabina 
e si avvolse in un maxi asciugamano.
Improvvisamente sentì un tonfo venire dall'altra stanza. Lentamente aprì la porta uscendo nel corridoio, vide che nel salotto c'era la luce accesa.
Socchiuse la bocca, lasciando spazio a due lunghe zanne bianche e affilate pronte a mordere. 
Ma quando raggiunse il salotto, l'unica cosa che fece la ragazza fu scoppiare a ridere. Kevin era steso sul suo divano con la testa penzoloni 
e cercava invano di toccarsi il naso con la lingua.
-Si può sapere che diavolo stai facendo a casa mia alle 3 di mattina?- chiese Niki sedendosi anch'essa sul divano. 
-In realtà sono salito quando tu sei entrata in bagno, non mi andava di stare da solo- rispose facendo spallucce.
-Ke, che cosa è successo?- domandò ancora per niente convinta della risposta dell'amico.
-E va bene, pensavo al cameriere che hanno ammazzato stasera- disse lui sedendosi composto.
-Adesso è tardi per pensarci, riposiamoci un po' prima, tanto lui non scappa!- affermò Niki alzandosi e scoppiando a ridere per la sua battuta.
-Non sei per niente simpatica..Comunque sai che ti sta bene questo nuovo pigiama?!- disse Kevin sarcastico. Era la sua migliore amica da 500 anni si, 
ma era pur sempre fasciata solo da un asciugamano.
-Questa volta sei tu a non essere simpatico..- rispose chiudendosi in camera. 
Prese delle coulottes dal cassetto, e una maglietta lunga a maniche corte. Poi riaprì la porta facendo spazio al suo migliore amico.
Si sdraiarono sul comodo letto a due piazze, coprendosi col lenzuolo. Niki si rifugiò tra le braccia di Kevin, che l'accolse senza problemi.
-Lo troveremo vedrai, nessun vampiro è mai sfuggito a noi due, e non succederà adesso- affermò la ragazza.
-Lo so..Notte piccola- disse lui stringendola più forte.
-Notte Ke..-rispose lei crollando nel mondo dei sogni. 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE: Ciaooo :) Come va bella gente? A me non tanto bene, sono distrutta dall'influenza! Ma giustamente a voi questo non interessa ahah.
Terzo capitolo.. nuovo fondamentale personaggio della storia. Che ne pensate? Vi piace? 
Lo so il finale lascia un po' a desiderare ma sono rimasta un po' bloccata quando l' ho scritto. Fatemi sapere che ne pensate fino ad ora:) 
Alla prossima ;) Buona lettura, Holaaaa! :D 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** past problem : active ***


Una mattinata libera per Niki equivaleva a mezza giornata di solitudine e shopping. Non guadagnava molto lavorando in quel bar, 
ma quei pochi soldi li spendeva in vestiti e accessori. Adorava i braccialetti, i cappelli e soprattutto le sciarpe, ne aveva di ogni colore
e di ogni modello. Ed ogni scusa era buona per comprarne ogni volta una nuova. 
Si alzò dal letto cercando di non svegliare Kevin. Scese in cantina e come solito aprì il grande frigorifero. Erano rimaste solo due sacche, 
quindi pensò che quella mattina avrebbe dovuto fare un salto in ospedale.
Ne prese una e tornò di sopra. Strappò la linguetta che chiudeva la sacca e la svuotò in un bicchiere. 
Mentre beveva accese la televisione. Parlavano del cameriere che era morto la sera prima. C'era qualcosa in quell'omicidio 
che insospettiva Niki in modo ossessivo. Vicino al cadavere aveva notato una piccola margherita appassita. Se non fosse stato per 
quel dettaglio onestamente se ne sarebbe fregata. 
Ma non poteva essere lui. Non doveva, essere lui. 
Scacciò immediatamente quei pensieri, spense la tv e mise il bicchiere ormai vuoto nel lavandino. 
Tornò in camera per vestirsi, e notò che il suo migliore amico dormiva ancora beatamente. Sorrise. Kevin era cosi buffo e tenero.
Era a pancia in giù con le lenzuola che lo coprivano fino a metà schiena, la bocca leggermente aperta e i capelli tutti spettinati. 
-La smetti? Lo so che sono bello! - affermò il ragazzo tenendo gli occhi chiusi.
-Idiota! Stavo pensando a quanto fossi tenero.. ma solo quando dormi..- sbottò Niki facendo la finta offesa.
Kevin si mise seduto e guardò la sua amica, sorridente. Si alzò e le passò le braccia sui fianchi attirandola a sè.
-Ti voglio bene..- disse lui mostrando i suoi occhioni da cucciolo.
-Anch'io - rispose lei allontanandosi e tirandogli un cuscino. 
Prese dei vestiti dall'armadio ed entrò in bagno. Sentiva che Kevin era preoccupato tanto quanto lei, ma non gli piaceva ammetterlo.
Infilò un paio di pantaloncini corti di jeans una maglia larga bianca e le converse. Un po' di trucco ed era pronta per uscire. 
Andò in sala prese la borsa lanciò dentro chiavi, portafoglio e altre mille cianfrusaglie, e si avviò all'ingesso.
-Ke io esco.. chiudi quando vai via - urlò per farsi sentire dall'amico. 
- Ook..- gridò a sua volta il ragazzo dalla cantina.
Niki uscì dall'appartamento e andò a piedi al locale. Entrò e si sistemò sullo sgabello davanti al bancone.
-Che ci fai qui stamattina? - chiese Mary.
-Sono venuta a riprendere la mia moto,e già che ci sono anche un buon caffè - rispose la ragazza.
-Te lo preparo subito - disse la donna con un gran sorriso stampato in faccia.
-Mary cosa c'è? Sei troppo gentile, e quel sorriso non mi convince per niente - affermò sospettosa Niki.
-Vedi.. dovresti fare un turno in più oltre a quello che fai oggi pomeriggio- disse il capo passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
-Cosa?! Perché? No..- farfugliò lei.
-Dai Nikita, Rayan sta male e qui ho bisogno di una mano!- la implorò Mary.
-E va bene.. tanto non ho niente di meglio da fare.. - asserì Niki. 
Intanto una misteriosa figura seduta ad un angolo buio del bar seguiva la conversazione delle due donne. Pensò che dopo tanto tempo 
fosse ora di fare una bella sorpresa a Nikita. 
La vampira ignara di tutto ciò continuava la sua discussione con il suo capo, e finito il suo caffè andò nel retro a prendere la moto.
La spinse fuori e si fermò davanti all'ingresso. 
-Ehi Niki - la salutò una voce alle sue spalle. 
-Ciao Matt - risalutò lei.
-Ieri sera mi è dispiaciuto molto andare via senza salutarti ma.. - si scusò il ragazzo.
-Ma.. Non preoccuparti, capisco - lo tranquillizzò Niki.
-Senti, ti dispiacerebbe se qualche volta uscissimo.. cioè sono nuovo qui e non conosco molte persone.. quindi.. - Matt era imbarazzato.
-Non c'è problema .. Chiamami quando vuoi.. Ora devo andare però, il mio numero puoi averlo da Kevin..- rispose lei sorridendo.
-Grazie.. - disse il moro rivolgendole anche lui un sorriso.
Niki sfrecciò verso il centro commerciale. Si sentiva così stupida in quel momento: prima decideva di allontanarlo, e ora gli aveva dato 
addirittura il suo numero. Quel ragazzo le faceva davvero uno strano effetto.
 
 
Dopo un lungo giro per negozi Niki non aveva trovato molto, giusto qualche sciarpa e vari accessori. Si sentiva strana.
Ma non sapeva trovarne una causa precisa. 
Alle 11 decise che era meglio passare per l'ospedale e poi prepararsi per il lavoro. 
Parcheggiò sul retro dell'ospedale al solito posto e si diresse verso la serranda 4. Bussò un paio di volte.
-Chi è? - chiese una voce all'interno.
-Ray sono Nikita - rispose la ragazza. 
La serranda si tirò su. Dietro di essa c'era un uomo, un vampiro ovviamente, che Niki conosceva molto bene. Era piuttosto basso, la corta maglietta 
copriva a stento la grossa pancia, e un cappello di lana la sua testa pelata. 
-Cosa ti porta qui ragazza?- domandò Ray.
-Secondo te? - rispose la ragazza ovvia.
-Dai Niki era solo per parlare un po' - disse l'uomo divertito.
-Non ho tempo Ray.. per le chiacchiere ripasso un altro giorno promesso - affermò la vampira piuttosto irritata. 
Prese tutto ciò di cui aveva bisogno, risalì sulla moto e tornò verso casa. 
Entrò nell'appartamento e andò in cantina a sistemare le sacche nel frigorifero. Risalì e andò in cucina a prendersi un bicchiere d'acqua. 
Quando tornò nel salotto il bicchiere le cadde dalle mani distruggendosi in mille pezzi al suolo. 
Non poteva credere a quello che stava vedendo, o meglio, a chi, stava vedendo. Avrebbe dovuto capirlo subito, quella margherita vicino 
al cadavere del cameriere, lei non aveva voluto crederci, e invece ora lui era proprio davanti a lei. Lo sguardo di Niki squadrò l'uomo davanti a lei. 
Era immobile, senza fiato, incredula. 
-Ciao Nikita - esordì lui. 
-C-Che cosa ci fai tu qui? - la frase le uscì in un sussurro. 
-Che c'è non sei felice di vedermi? - chiese l'uomo beffardo.
-Dopo tanti anni speravo che qualcuno ti avesse strappato il cuore - rispose Niki prendendo un po' di coraggio. Non doveva mostrarsi debole
davanti a lui, non di nuovo. 
-E invece pare che il vampiro che ti ha trasformata più di 500 anni fa si ancora qui! - affermò lui fiero - ma piuttosto, come sta Kevin? - continuò 
prendendo dal tavolino una foto dei due amici. 
-Molto bene, prima che ti vedessi - rispose proprio quest'ultimo apparendo dal corridoio. Niki fece un sospiro di sollievo.
-Kevin, amico mio, come stai? - domandò il vampiro porgendo la mano al ragazzo appena entrato. 
Lui di tutta risposta gli strappò la foto dalle mani e la rimise al suo posto. 
-Siamo un po' nervosetti oggi, da quant'è che non ti diverti un po' con una bella ragazza? A quanto ne so, tu e Nikita .. - l'uomo non riuscì a terminare 
la frase, con uno scatto Kevin l'aveva afferrato per la maglietta e sbattuto contro il muro.
-David che cosa vuoi? - chiese il ragazzo furioso, scandendo ogni sillaba.
-Kevin calmati ti prego...- lo esortò Niki.
-Già ragazzo, calmati..se mi lasci andare, uno, non ti spezzo tutte le ossa, due, ti dico perché sono qui - disse David facendo un sorriso arrogante. 
Kevin grugnì di rabbia, lo lasciò andare e si allontanò portandosi vicino alla sua migliore amica. 
-Sono qui per Nikita ovviamente - affermò il vampiro risistemandosi.
-Per me?! - chiese la ragazza perplessa. 
-Si.. perchè sai, in una città qui vicina c'è un simpatico gruppo di vampiri che si è ribellato, dicono che il mio metodo per trasformare gli umani è rozzo, 
violento e senza senso, valli a capire, comunque, tu mia cara Niki sei il primo vampiro che incontro in 600 anni, che abbia avuto in dono la facoltà
di leggere nel pensiero, quindi, o mi aiuti, o mi aiuti - spiegò senza smettere di sorridere l'uomo. 
-Non ti aiuterò mai David - disse Niki senza ombra di dubbio. 
-Risposta sbagliata lurida succhia sangue - disse ancora il vampiro. 
-Stalle lontano - si intromise Kevin. 
David stanco di queste chiacchiere spinse Kevin contro la parete opposta e portò Nikita contro la parete fredda, stringendola al collo.
-TU MI AIUTERAI - ordinò l'uomo più autoritario che mai.
-No - rispose Niki a fatica.
David scosse la testa quasi esasperato. 
- C'ho provato con le buone - disse furioso. 
Estrasse un coltellino dalla tasca dei jeans e lo parò dinanzi alla ragazza.
-Ne sei proprio sicura Nikita? - domandò retorico il vampiro.
-Non farò mai niente per te - rispose ancora la ragazza provando a dimenarsi. 
David diede un calcio a Kevin che si era alzato provando a difendere la sua amica. A Nikita quella scena sembrava già vissuta, gli occhi rossi di David 
erano gli stessi che aveva la notte della sua trasformazione. 
Un solo secondo. Una fitta allo stomaco. Il sangue cominciò a scorrere macchiando il pavimento di rosso. Un grido lasciò le labbra vampira.
David aveva tirato il coltello nella pancia di Niki. 
-Puoi torturarmi quanto vuoi, non ti aiuterò mai! - sussurrò Niki con la voce spezzata dal dolore.
Un altro grido riempì la stanza. David aveva affondato ancora di più il coltello nella carne della ragazza. 
-Ci rivedremo presto Nikita - detto questo il vampiro la lasciò cadere a terra, inerme e uscì dall'appartamento.
Kevin si precipitò subito da Niki.
-Niki, Niki...- chiamò più volte. 
-Togli.. il coltello... ti prego! - lo implorò lei.
Il vampiro estrasse velocemente il coltello, e vide la ferita rimarginarsi quasi immediatamente.
La ragazza si alzò da terra, ma una volta in piedi barcollò vistosamente. 
-Ke..ho bisogno di sangue! - affermò.
-Vado a prenderlo io, tu va a cambiarti questi vestiti - ordinò l'amico. 
Niki gli rivolse un sorriso, e raggiunse lentamente la camera, mentre Kevin scendeva in cantina. 
Si tolse i vestiti macchiati di sangue gettandoli a terra, e aprì l'armadio.
-Wow! - si complimentò Kevin fermo sulla porta. 
-Esci Subito! - imprecò Niki, tirandogli un cuscino. 
-Ok, ok - obbedì lui scoppiando a ridere. 
La ragazza prese un paio di shorts e una canotta, e li indossò completando con una felpa e delle air max bianche. 
Andò in cucina e si lanciò sulla sacca che Kevin le aveva salito. La bevve tutta in pochi secondi. 
-Va meglio? - chiese Kevin tornando serio. 
Niki lo abbracciò forte, e lui ricambiò subito la stretta. 
-Dopo 500 anni credevo di aver dimenticato quegli occhi, ma non è cosi, e fa male! - confessò Niki mentre una lacrima salata le scendeva sulla guancia.
-Lo so Nik, lo so.. vedrai che sistemeremo tutto - la consolò Kevin.
Niki lo strinse ancora di più, in quel momento aveva bisogno del suo migliore amico, del suo salvatore, e senza dubbio lui c'era. Sempre. 
 
 
Aveva provato a convincere Kevin che stava bene, ma lui aveva insistito che quel giorno non lavorasse. Si era scusata al telefono con Mary, 
ma il suo migliore amico aveva paura che David sarebbe potuto tornare e sorprenderla al locale.
Quindi Niki se ne stava sul letto con la tv accesa, e del gelato al cioccolato. 
Quando sentì il campanello suonare, lasciò il cibo sul letto e andò alla porta. 
-Matt?!- chiese sorpresa.
-Ciao Niki - salutò lui sorridente. 
-Che ci fai qui?- domandò ancora.
-Sono passato al locale e Mary mi aveva detto che non stavi bene, così sono passato - spiegò il moro.
-Grazie, sei stato molto carino, vieni entra - lo invitò la ragazza.
Lo accompagnò fino al salotto, Matt si sedette su uno dei divani. 
-Ti va un po' di gelato?- chiese Niki.
-Il gelato non si rifiuta mai - rispose il ragazzo facendole l'occhiolino. E provocando la risata della ragazza.
Tornò in camera a prendere il gelato, andò in cucina e lo mise in due vaschette. 
Porse a Matt una vaschetta e si sedette vicino a lui.
-Bè non mi sembra che tu stia così male - constatò il ragazzo.
-Non ho passato una bella giornata .. e Kevin ha preferito che restassi a casa - spiegò Niki.
-Ti vuole molto bene quel ragazzo - disse Matt sorridendo.
-Già.. e io ne voglio a lui.. è un po' come se fosse mio fratello! - affermò lei.
-Che stavi facendo prima che irrompessi in casa tua? - domandò il moro.
-Oh, niente di che, guardavo la tv .. ma dimmi un po'..com'è che sei arrivato qui? - chiese Niki curiosa. 
-Dopo che i miei sono morti..bè cercavo un posto tranquillo dove stare, e dato che conoscevo Kevin sono venuto qui - rispose Matt abbassando lo sguardo.
-Scusami Matt.. io non volevo.. - si scusò la ragazza imbarazzata.
-Ehi tranquilla! Niente di cui scusarsi .. - la tranquillizzò lui.
Ci furono svariati minuti di silenzio, la tensione era forte. Finito il gelato Niki riportò le vaschette in cucina. 
Appoggiò le mani ai lati del lavandino e cercò di calmarsi un po'. Matt la teneva sempre in agitazione.
-E' tutto ok? - sussurrò Matt nell'orecchio della ragazza.
Niki rimase paralizzata dal suono della sua voce, e soprattutto dalla sua vicinanza. Erano soli, e di certo se l'avesse morso niente l'avrebbe fermata.
Ma lei non voleva fargli del male.
-Si..- rispose Niki voltandosi.
Erano faccia a faccia. I loro nasi si sfioravano. Il cuore di lei prese a battere nel petto come un tamburo.
-Matt.. - tentò lei.
-Si?! - chiese lui.
-Sono stanca, ora è ..meglio..se, insomma..se vai ... - rispose Niki impacciata.
Matt si allontanò immediatamente da lei. 
-Si certo, hai ragione, m-mi dispiace - disse lui andando verso l'ingresso. 
Niki lo segui e gli aprì la porta. 
-Buonanotte Niki - la salutò uscendo.
-Buonanotte Matt - risalutò lei.
Quando i due si separarono entrambi si rimproverarono per le loro azioni. Matt pensava di essere stato stupido e frettoloso. Infondo si conoscevano solo
da pochi giorni, cosa poteva aspettarsi? Niki invece era confusa. Ormai era chiaro che da vari giorni pensava a lui, eppure le sembrava cosi assurdo e pericoloso.
Non voleva che Matt facesse parte di un mondo così pieno di rischi e morte. Anche se una parte di lei avrebbe voluto davvero baciarlo. 
La notte di entrambi i ragazzi fu accompagnata dalla delusione e dalla confusione, ed aspettavano solo il domani per sapere che cosa fosse davvero successo.
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE: Salveeeeeeeeeee! :D Ragzzi devo chiedervi scusa..so che è tantissimo tempo che non aggiorno, ma ho avuto dei problemi con internet 
e non potevo pubblicare. D'ora in pochi cercherò di scrivere di più e inserire tanti capitoli .. devo farmi perdonare no?! :) 
Bè che ne pensate del nuovo capitolo? Finalmente qualche scintilla è scattata tra Matt e Niki .. Il passato ritorna e la trama comincia a venir fuori :)
Grazie a tutti quelli  che stanno leggendo .. spero che mi lascerete qualche commento prima o poi :) Grazie a tutti, alla prossima! :D Holaaa! 

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Capitolo 5
*** Kiss and Death ***


Erano passate due settimane da quando David aveva fatto la sua apparizione, e dall'ora non si era più fatto vivo. 
Nel frattempo Niki passava il suo tempo libero in compagnia di Kevin e di Matt. I due si stavano conoscendo meglio, e tra loro
c'era anche una bella intesa, ma dopo quel "tentativo di bacio" nessuno dei due era andato oltre ad un amichevole abbraccio.
Più volte aveva pensato di raccontargli di David, di ciò che era veramente, ma ogni volta la paura la bloccava. La paura di perderlo.
Infondo non succede tutti i giorni che un tuo amico ti riveli di essere un vampiro. Quindi teneva tutto dentro e andava avanti.
Quella mattina era al locale a servire caffè. Dietro al bancone non c'era molto movimento e quindi per Niki non si prospettava una 
giornata faticosa, almeno per la mattinata. 
-Il lavoro ti distrugge - una voce squillante distrasse Niki dai suoi pensieri. Un Kevin tutto sorridente la guardava divertito.
-Ehi.. non ti ho visto entrare - affermò.
-Infatti sono entrato dal retro - la informò. 
-Kevin cosa vuoi? - domandò lei. 
-Te lo dico, solo se tu mi dici a cosa stavi pensando - rispose.
-Kevin... - protestò.
-Dai stavi pensando.. - la incitò.
-E va bene.. stavo pensando.. - iniziò lei.
-A Matt.. - terminò Kevin al suo posto.
-Se lo sai cosa lo domandi a fare?! - sbottò Niki.
-Volevo vedere se lo avresti ammesso - spiegò.
-Non mi vergogno dei miei sentimenti Kevin - obiettò la ragazza.
-Allora perchè non li riveli al diretto interessato?! - chiese ovvio.
-Kevin non hai niente di meglio da fare che stare qui a rompere a me? - domandò esasperata. 
-No, e comunque ero qui per chiederti una cosa - rispose ridacchiando.
-Spara - disse curiosa.
-Ti va di venire a pranzo con me e con quel bradipo di Matt,e poi nel pomeriggio vedere un film a casa sua? - domandò con gli occhioni da cucciolo.
-Si certo, ho il pomeriggio libero, va bene! - accettò lei.
-Bene, allora passa a prenderti lui tra mezz'ora, sperando che si stacchi da quel maledetto specchio e da quello stupido gel per capelli - sbraitò. 
-Scusa e tu dove vai?! - chiese. 
-A fare il mio sanguinoso aperitivo con quella tipa laggiù - rispose indicando una ragazza infondo al locale.
-Ho capito, divertiti e non fare tardi.. - lo bacchettò.
-Ok mamma.. - la canzonò. 
Niki gli fece la linguaccia e tornò ai suoi caffè. Non era agitata, ormai era abituata a passare del tempo con Matt, ma sentiva che i suoi sentimenti 
per lui erano sempre più forti, e sapeva bene che prima o poi qualcosa sarebbe cambiato tra loro.
 
 
Puntuale dopo mezz'ora uno splendido Matt si era presentato al locale. Jeans stretti con il cavallo leggermente basso, maglietta a maniche corte 
nera, felpa e converse bianche. 
Decisamente un bel vedere per gli occhi di Niki, che molto volentieri lasciò il lavoro per seguire il ragazzo a pranzo.
-Ciao rapper - lo salutò lei stampandogli un bacio sulla guancia.
-Che accoglienza felice .. - constatò il ragazzo. 
-Sto andando a pranzo con il mio migliore amico e con un ragazzo fighissimo, si sono felice - affermò.
-La smetti di dirmi che sono bello?! - protestò lui. 
-Io ti faccio un complimento e tu mi chiedi di smetterla.. bah certo che sei strano - disse lei falsamente perplessa. 
Matt prese Niki per i fianchi avvicinandola a sè, per sussurrarle all'orecchio.
-Però ti piace questo tipo strano  - scherzò.
Niki sentì milioni di brividi attraversarle la colonna vertebrale. La sua voce profonda, in un sussurro, distruggevano qualsiasi neurone
presente nella sua testa. 
-F-forse è meglio se andiamo - balbettò provocando la risata del ragazzo. 
Si allontanò velocemente da lui salendo in macchina. Pensò che probabilmente era diventata completamente rossa in viso, e stava facendo 
la figura della bambina. Si odiava per questo. Lei non era una bambina. 
Dopo qualche secondo salì in macchina anche lui, sempre con lo stesso sorriso stampato in faccia. Accese la macchina e partì verso il ristorante
al centro di Londra. Accese anche la radio e si fermò sulla stazione che passava "Scream & Shout" di Will I Am con Britney Spears. 
I due cominciarono a cantare a squarciagola. Cantavano, si guardavano e scoppiavano a ridere, come se esistessero solo loro, come se nessuno
potesse vederli o sentirli. 
Quando arrivarono davanti al locale abbassarono la musica e Matt parcheggiò. Come al solito Kevin era in ritardo, e Niki pensò che sicuramente 
aveva ancora da fare con il suo "aperitivo". 
-Io intanto direi di entrare e ordinare, conoscendo Kevin arriverà molto tardi.. - propose Niki.
-Sono d'accordo - disse lui scoppiando a ridere. 
Entrarono nel ristorante e scelsero un tavolo in fondo. Il locale era formato da una sola enorme stanza, dove c'erano all'incirca una quarantina di 
tavoli, le pareti erano tutte di colori diversi e ricoperte di quadri, molto moderno.
I due ragazzi si sedettero l'uno di fronte all'altra, e in pochi minuti furono raggiunti da un cameriere. 
-Cosa posso portarvi? - chiese quest'ultimo sorridente. 
-Per me una bella bistecca al sangue - rispose prontamente Niki. 
-Per me una bistecca, ma ben cotta grazie - finì Matt. 
-Bene .. sarò in ritorno tra poco - disse l'uomo allontanandosi.
Quando il cameriere se ne andò, scese su i due ragazzi un velo di imbarazzo. Continuavano a guardarsi, ma nessuno dei due diceva una parola.
Qualche volta uno dei due accennava un sorriso, e l'altro ricambiava. 
-Non mi piace questo situazione imbarazzante - disse Matt per spezzare quel fastidioso silenzio. 
-Già neanche a me - replicò Niki passandosi una mano tra i lunghi capelli neri. 
-Ti ho mai detto che sei bellissima? - chiese lui innocentemente.
-N-no.. - balbettò lei sentendo le guance avvampare. 
-Bè lo sei, anche quando diventi rossa - affermò.
-Sei un bastardo.. non vale! Quando ti dico io che sei un gran figo, tu non diventi mai rosso! - protestò la ragazza. 
Matt scoppiò a ridere di cuore trascinando con sè anche Niki.
-Bè allora ti devo le mie scuse - disse il ragazzo con tono galante, e appoggiando la mano sopra quella di Niki. 
La ragazza a quel gesto fece un grande sorriso contagiando anche lui. 
-Interrompo qualcosa?! - domandò Kevin, di cui nessuno dei due aveva notato la presenza. 
Matt ritirò subito la mano, e la ragazza fece lo stesso. 
-No.. - rispose Matt schiarendosi la voce. 
-Bene.. allora avete ordinato? - chiese. 
Matt e Niki si guardarono per poi scoppiare a ridere insieme. 
-E' ovvio che abbiamo ordinato.. - parlò Niki.
-Siete due stronzi! - sbottò Kevin provocando altre risate da parte dei suoi amici. 
Nel frattempo il cameriere tornò al tavolo con le ordinazioni dei ragazzi che gioirono affamati. 
-Il signore ordina qualcosa? - chiese il cameriere rivolgendosi all'ultimo arrivato. 
-Niki tu hai preso la bistecca al sangue vero? - domandò Kevin alla ragazza seduta vicino a lui. 
-Yes baby! - rispose lei facendogli l'occhiolino.
-Lo stesso per me - disse questa volta verso il cameriere. 
-Perfetto - asserì questo tornando verso la cucina. 
-Ragazzi che film volete vedere dopo? - chiese Matt.
-Horror - propose Kevin. 
-Avventura - disse contemporaneamente Niki. 
-Facciamo entrambi e vediamo "The woman in black" - concluse Matt. 
-Solo se viene con noi anche Daniel Radcliffe.. quell'attore è troppo bello! - obiettò Niki. 
-Ci sono già io di bello in questo gruppo.. non serve! - disse Kevin vantandosi.
-Ti piacerebbe.. - lo prese in giro l'amica. 
-Stamattina pane e cattiveria tesoro?! - domandò sarcastico lui. 
-Sempre tesoro.. - rispose lei facendogli la linguaccia. 
 
 
 
Il pranzo era passato tra risate, scherzi, prese in giro, e le solite stupidaggini di Kevin che non trovava un secondo per restare serio. 
Dopo aver mangiato si erano trasferiti tutti e tre a casa di Matt. Una graziosa villetta poco lontana dal locale dove lavorava Niki. 
Era seduti sul divano di pelle nel grosso salotto litigandosi patatine e pop corn.
-Kevin perchè invece di mangiare come un maiale non fai partire il film? - domandò Niki irritata. 
-Dil..lo al padr..one di ca..sa... - rispose Kevin sputacchiando.
-Tranquilla faccio io - disse Matt guardando schifato e divertito l'amico.
Il ragazzo si alzò dal divano abbassandosi sui pulsanti sotto la televisione, e una volta premuto play si riportò vicino a Niki che era seduta
in mezzo ai due ragazzi.
Durante la visone Niki capì che il film non era così spaventoso, anni prima ne aveva visti di più paurosi, ma per non perdere occasione 
di avvicinarsi a Matt ogni tanto faceva finta di aver paura e si nascondeva dietro di lui.
In una delle tante volte in cui la ragazza si strinse a lui, Matt le prese la mano intrecciando le loro dita. 
Niki istintivamente sorrise, e lo stesso fece Matt. 
D'un tratto il telefono di Kevin prese a suonare. 
-Scusate ragazzi devo rispondere - disse alzandosi e spostandosi in cucina. 
Tornò in sala dopo qualche minuto e il suo umore era decisamente cambiato e Niki lo capì subito. 
-Kè..che succede? - chiese. 
-Era Ray, il tipo dell'ospedale, scusate ragazzi ma devo lasciarvi, quel vecchio tappo ha bisogno di me .. - li avvisò. 
-Va bene.. - disse Niki poco convinta. 
Kevin recuperò le sue cose e uscì in fretta dall'abitazione. 
-C'è qualcosa che non va.. me lo sento .. - affermò la ragazza. 
-Dai vedrai che non è niente.. - la tranquillizzò Matt. 
-Lo sperò - sussurrò, anche se probabilmente il ragazzo la sentì visto che strinse la sua mano un po' più forte. 
Ripresero a vedere il film, anche se per diversi motivi nessuno dei due era davvero interessato. Ma per tutto il tempo le loro mani 
rimasero incollate.
Quando il film finì Niki si alzò dal divano e portò le ciotole vuote in cucina. Mise i vassoi nel lavandino e poi si lavò le mani.
-Niki- la chiamò Matt che era sulla porta.
-Si? - chiese. 
Niki quasi non fece in tempo a voltarsi che le labbra del ragazzo erano già sulle sue. All'inizio rimase un po' stupita del gesto, 
ma poi si lasciò andare a quel bacio che desiderava da tempo. 
Matt appoggiò le mani sui fianchi della ragazza, e lei indietreggiò un po' fino a che non si ritrovò stretta tra il lavandino e il corpo del ragazzo.
Dopo un po' si allontanarono per riprendere fiato e sui loro visi era disegnato un bellissimo sorriso. 
-Ce ne hai messo di tempo - lo canzonò Niki. 
-Non sono io quella che due settimane fa quando ho cercato di baciarla si è spostata - protestò lui. 
-Giusto.. - ricordò. 
In quell'attimo di silenzio che scese tra i due suonò il telefono della ragazza. 
-Perdonami - disse lei. 
Lasciò un ultimo bacio a Matt e andò a rispondere. Kevin.
-Dimmi Kevin - rispose. 
-Nik.. vieni al garage dell'ospedale, subito - affermò il ragazzo.
-Che succede? - chiese preoccupata. 
-David..ha ucciso di nuovo, ma questa volta ha lasciato qualcosa per te - spiegò lui velocemente. 
-Sto arrivando.. - disse lei. 
 
 
 
 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE: Salveeeeee :) Perdonatemi, il capitolo non è bellissimo.. spero di fare meglio negli altri.. 
Comunque che ne pensate? Di David per esempio? E di Niki e Matt che finalmente si baciano?! *---* Bè ragazzi fatemi sapere.. grazie a tutti quanti..
Alla prossima :) Holaaa :D 

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Capitolo 6
*** To Love Or Not To Love? Some Love! ***


In sella alla sua moto, guidava più veloce che poteva, non le importava se avesse preso qualche multa, quando si trattava di David diventava nervosa e intrattabile. 
In pochi minuti, arrivò all' ospedale, si diresse direttamente al garage, e parcheggiò appena fuori di esso. 
Bussò violentemente alla serranda. Ad aprirgli fu Ray, con uno sguardo molto incazzato. 
-Dov'è Kevin? - chiese.
-E' nell'altra stanza .. - rispose riluttante. 
Niki lo scansò, senza chiedersi perchè era tanto arrabbiato con lei, quel tizio non gli era mai stato tanto simpatico, e quando andava li per il sangue, cercava di evitarlo
e di farsi servire da qualche vampiro più simpatico. 
Entrò nella stanza, e lo stesso identico odore di morte che l'aveva assalita quando aveva visto il cadavere del cameriere c'era anche questa volta. 
Al centro della stanza c'era il cadavere di un infermiere, soliti fori rossi sul collo, la margherita appassita era sistemata al fianco del corpo, la sua firma.
C'era una cosa però che all'inizio non aveva notato, nella mano dell'infermiere c'era qualcosa, era brillante. Quando capì cos'era quasi non le venne un colpo.
Era un medaglione, ma non era un medaglione qualsiasi, era d'oro e l'ultima volta che l'aveva visto era la notte che la sua famiglia fu sterminata, apparteneva a sua madre,
e quella sera lo portava al collo. Chissà cos'altro David avesse preso quella notte a casa sua, ma sopratutto perchè aveva trasformato proprio lei? Aveva due sorelle, 
perchè aveva scelto lei? 
Aprì il medaglione e all'interno c'era un bigliettino. - Ucciderò ancora.Chiunque.A meno che tu non cambi idea.D. - 
Rabbia. Riusciva a provare solo questo, se lo avesse avuto davanti in quel momento probabilmente non sarebbe valsa a nulla la sua maggiore età o la sua maggior forza, 
l'avrebbe fatto a pezzi senza pensarci due volte. 
Doveva impedirgli di uccidere qualcun'altro, ma sicuramente non l'avrebbe impedito aiutandolo a uccidere un gruppo di vampiri. A volte credeva che il suo leggere nel pensiero
fosse una maledizione, di fatti non lo faceva mai, poteva vedere la mente degli altri soltanto se lo voleva, non la entusiasmava sapere cosa pensavano gli altri, voleva scoprirlo, 
e poi sapeva molto bene, che a volte leggere nella mente di chi gli era vicino poteva farle molto male, non fisicamente, ma poteva ferirla dentro. 
Richiuse il medaglione di sua madre infilandolo nella borsa, uscì dal garage seguita dal suo migliore amico.
-Ora, cosa dovrei fare? Non posso lasciare che uccida mezza città! - non avevo la minima idea di che cosa fare, nemmeno idee confuse, non esisteva alcuna opzione. 
-Per ora non puoi fare niente Niki.. a meno che tu non voglia consegnarti a lui.. - rispose Kevin. 
-Forse sarebbe la scelta migliore.. - disse calciando una pietra.
-Non dirlo nemmeno per scherzo capito?! - obiettò lui bloccandola per un polso - Non ti lascerei mai andare! Prima devi uccidermi.. - affermò riducendo i suoi occhi a due fessure. 
Niki abbracciò l'amico, pronunciando un flebile "Scusami" per poi lasciarsi stringere.
-Ke, e se sapesse di Matt... io.. - era nel panico, lui era in pericolo, e lei non si sarebbe mai perdonata se gli fosse successo qualcosa. 
-Ehi, conosci David, non usa questi giochetti, e poi se avesse voluto fargli del male l'avrebbe già fatto.. - voleva tranquillizzarla, ma purtroppo quelle parole per Niki non bastavano, 
se c'era una cosa che odiava era vedere le persone che amava soffrire.
-Devo stargli lontano.. - stava parlando con Kevin, ma stava convincendo se stessa. 
-No.. tu hai bisogno di lui, e lui ci starebbe troppo male... e.. - Niki non lo lasciò finire. 
-Ci siamo baciati .. - lo interruppe guardandosi le scarpe. 
-Cazzo era ora! - sbottò lui. 
-Grazie Kevin sono la persona più fine del mondo e lo so.. - lo prese in giro. 
 
Dopo essere rimasta un po' li con Kevin a ragionare su ciò che potevamo fare Niki tornò a casa, in moto, e decisamente stremata. Era molto tardi, e l'indomani avrebbe dovuto lavorare.
Andò subito a dormire e la mattina si svegliò al solito orario, andò a lavoro anche se aveva molta meno voglia del solito. Data la stanchezza chiese a Rayan se poteva rimanere 
al bancone e se lui potesse servire i tavoli, per fortuna accettò. 
Andò nel magazzino a prendere qualche busta di cialde per il caffè, per gli umani sarebbero state pesanti, ma per lei  era un gioco da ragazzi portarne 4 o 5, ma poi avrebbe 
destato sospetti, e non poteva certo usare come scusa "vado in palestra", cosi ne prese solo due. 
Sentiva lo sguardo di Matt addosso, era sulla porta del magazzino, lui credeva che ovviamente non l'avesse visto, era da un paio di minuti che la osservava. 
-Pensi di darmi una mano o resterai li a guardare? - gli chiese. 
-Come facevi a sapere che era qui dietro? Non ho fatto il minimo rumore! - domandò lui incredulo. 
-Ho due occhi dietro la testa coperti dai capelli.. ma non dirlo a nessuno mi raccomando.. - rispose fermandosi davanti a lui. Matt scosse la testa sorridendo, cosa che destabilizzò 
Niki e non poco, quel sorriso per lei era il male, in senso positivo, ovvio. 
-Ero venuto a vedere come stavi, ieri sei andata via di corsa.. va tutto bene? - A quella domanda Niki si sciolse come un ghiacciolo al sole, nessuno a parte Kevin si era mai 
preoccupato cosi per lei. 
-Si si, sto bene.. ho dovuto raggiungere Kevin da Ray, due uomini non sarebbero riusciti a fare niente senza l'aiuto di una ragazza.. - si vantò. 
Matt scoppiò a ridere e si rilassò sapendo che andava tutto bene, anche se in realtà cosi non era. 
-Senti stasera ho detto a Kevin di venire a cena da me, vieni anche tu? Non cucino io tranquilla.. - Niki si mise a ridere, con lui si sentiva bene, il pensiero di David si faceva più
piccolo, e il suo buon umore cresceva. 
-Certo.. porto il dolce.. - accettò di buon grado. 
-Bene, allora ci vediamo stasera.. - le sorrise uscendo dal magazzino. 
-Ehi.. - lo richiamò Niki - non dimentichi niente? - chiese fintamente offesa. Matt la guardò perplesso, forse aveva anche capito cosa intendeva, ma sperava che si facesse avanti lei. 
La ragazza già stanca di quelle finte occhiate gli buttò letteralmente le braccia al collo e lo baciò. Lui non finse di essere sorpreso, semplicemente rispose al bacio 
con la stessa passione con cui lo stava ricevendo. 
Era inutile continuare a prendersi in giro, entrambi tenevano all'altro più di quanto volessero ammettere, e forse uno di loro era già innamorato perso. 
Matt si allontanò poco dopo fissandola negli occhi. Nessuno parlava, semplicemente si studiavano osservandosi. I loro sorrisi descrivevano il momento che si era creato. 
Ovviamente qualcuno doveva rovinare quel momento. Rayan in tutta la sua goffaggine spuntò alle spalle di Matt.
-So che sei impegnata Niki, ma io avrei bisogno del caffè! - il tono che utilizzò era molto poco amichevole. C'era anche da dire che tra Niki e Rayan non correva affatto 
buon sangue, anzi se ne avesse avuto l'occasione Niki l'avrebbe volentieri morso prosciugandogli gran parte del suo sangue invece di fargli fare tanto lo spiritoso.
Ma lei era una vampira con autocontrollo e sani principi per fortuna, cosi lo ignorava, e di tanto in tanto ci si prendeva a parole. 
-Ora te lo porto, basta che sparisci dalla mia vista! - rispose Niki a tono. 
Rayan se ne andò sbuffando come al solito, e Niki tornò a Matt che la guardava divertito. 
-Problemi?! - domandò. 
-Sei acida! - la prese in giro lui. 
-Ah si?! - glielo dicevano spesso che era acida, Niki non se ne faceva più un problema, glielo lasciava credere senza dargli tanto retta. Ma Matt era diverso, lui scherzava, e lei con lui non 
sarebbe mai stata cosi acida. Avvicinò nuovamente il suo viso a quello del ragazzo, ma questa volta gli morse dolcemente il labbro inferiore, ma facendo in modo che non sanguinasse, 
o sarebbe stata la fine per entrambi. 
Dopodichè di allontanò da lui. - A stasera! - disse uscendo con il caffè lasciandolo li. 
 
 
 
La sera come deciso cenarono da Matt, aveva ordinato cinese, e anche se lei non ne andava matta, cosa che ovviamente fece notare a Matt per le prossime occasioni, 
cenò molto bene. 
-Quindi voi due state insieme? - chiese d'un tratto Kevin mentre stavano seduti sul divano a parlare. Niki gli rifilò un'occhiataccia che se avesse potuto l'avrebbe mandato in fiamme,
Matt al contrario rimase tranquillo. 
Dato che Niki non rispondeva prese lui l'iniziativa, si sistemò più vicino a lei e intrecciò le loro mani. 
-Si.. - rispose guardando Niki e sperando che non lo picchiasse da un momento all'altro. Niki fece un sorriso che faceva invidia alla luce del sole, ci sperava davvero, anche se aveva paura,
non avrebbe rinunciato a lui per niente al mondo. 
-Guarda come sorride! - la canzonò Kevin ridendo come un cretino. 
Niki di tutta risposta prima gli tirò un cuscino, poi nascose la faccia nel collo di Matt. Anche quest'ultimo si mise a ridere, anche se era un vampiro, e non era neanche troppo sensibile, 
era comunque una ragazza, per di più una ragazza innamorata. 
Niki si era sempre ripromessa di non innamorarsi mai di un umano, perchè era sbagliato, perchè la natura lo impediva, perchè avrebbe potuto fargli del male, perchè avrebbe potuto
metterlo in pericolo, per questo ora aveva paura, ma poi guardava Matt negli occhi, forse si illudeva, ma in quel momento da vampira forte e temeraria qual era si promise di 
proteggerlo, di combattere per lui. Amare, o non amare? Amare,certo! 
 
 
 
 
SPAZIO AUTORE: Ciaooo piccoli vampiri :D Come va l'estate? Le vacanze? Io sto giusto giusto per uscire, pubblico il capitolo per chi di voi stasera avrà voglia di leggere 
e poi vado a fare danni con le amiche. 
Che ne pensate di questa vampiresca storiella? A me Niki e Matt mi piacciono un casino *-* E David ha il fascino del cattivo! 
Fatemi sapere che ve ne pare fino ad ora, se qualcuno recensisce lo amerò per tutta la vita ahahahah .. grazie per chi si cimenta a leggere la mia storia, grazie davvero <3 
Ora vado :) Holaaa :D 

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