L'incontro con Kamijo

di Danytav86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I capitolo ***
Capitolo 2: *** II capitolo ***



Capitolo 1
*** I capitolo ***


I capitolo
 
Era un giorno d’estate io e le mie amiche abbiamo deciso di fare un picnic in mezzo alla foresta sotto i raggi luminosi del sole. Abbiamo attraversato la foresta e siamo arrivate in cima a una collina, con un prato pieno di fiori profumati  e in quel punto abbiamo deciso di fermarci ed iniziare il nostro picnic. Abbiamo passato tutto il tempo a parlare, ridere e scherzare ma a un tratto si fece tutto buio, abbiamo alzato  lo sguardo e abbiamo visto che il cielo era pieno di nuvole nere, subito cominciò a piovere molto forte. Io e le mie amiche, dopo aver raccolto tutto il set da picnic, decidemmo di correre giù per la collina e attraversare di nuovo la foresta per poter tornare a casa, ma le mie amiche correvano più veloci di me e così le persi di vista. Ormai era anche scesa la notte ed io presa dal panico corsi in un’altra direzione senza rendermi conto di dove andavo. A un certo punto mi ritrovai davanti ad un cancello enorme di un castello, siccome ancora pioveva ed io non sapevo dove andare decisi di entrare, attraversai questo cancello e mi ritrovai in un giardino enorme con tanti fiori e statue, al centro di questo giardino c’era una bellissima e gigantesca fontana, rimasi sbalordita dalla bellezza di questo giardino però poi mi ripresi e mi sono diretta davanti al portone del castello. Era un castello bellissimo di colore bianco, aveva due torri una a destra e una a sinistra, i bordi delle finestre e del portone erano dorati. Suonai il campanello ma non ebbi nessuna risposta, lo feci una seconda volta ma niente … siccome il tempo era peggiorato decisi di entrare nel castello, spingendo con forza il portone … entrai e anche lì rimasi esterrefatta. C’era un ingresso enorme, davanti a me una lunga e larga scalinata che portava, suppongo, alle stanze superiori … alla vista di tale imponenza non riuscii a muovere un passo e rimasi immobile. All’improvviso sentii una voce che proveniva dalla cima della scalinata, guardai verso quella voce e vidi un ombra mi spaventai e indietreggiai, ma ero troppo terrorizzata per scappare. A un certo punto questa figura cominciò a scendere le scale per venire verso di me, all’improvviso un fulmine illuminò le finestre che si trovavano al centro della scalinata, esse rifletterono la luce su quest’ombra, in quel momento mi sembrava che si fosse fermato il tempo e vidi come era fatta quella figura … Era un giovane uomo, aveva i capelli di un colore biondo cenere o castano non lo capii bene, aveva anche gli occhi chiari che sembravano due ghiacciai poiché il loro colore era di un azzurro ghiaccio, aveva la carnagione chiara e una bocca fina di un rosa pesco,era alto e snello, aveva un gilet nero con rifiniture dorate, una rosa rossa a lato del petto, una camicia bianca, dei pantaloni neri e degli stivali del medesimo colore con bordature dorate, infine aveva un mantello lungo di due colori,sopra nero e all’interno rosso, gli ricopriva tutta la schiena. Secondo me era il giovane nobile che viveva in quel castello, rimasi immobile e affascinata dalla sua bellezza. Arrivò davanti a me e disse:
< Tu chi sei e che ci fai qui?>
Io imbarazzata risposi:
< I- il mio nome è Denise, mi sono rifugiata all’interno del castello perché mi sono persa. ma se la infastidisco le chiedo scusa e me ne andrò via subito>
 L’uomo rimase in silenzio per un momento, poi mi disse:
< Ti sei persa, mi dispiace … ma non avere paura di me e non temere  non m’infastidisci,  se vuoi puoi rimanere qui questa notte e domani mattina potrai andare via.>
L’uomo mi diede le spalle e si avviò verso la scalinata a quel punto, non so il perché, lo chiamai e gli dissi:
< La ringrazio per l’ospitalità, ma mi scusi lei come si chiama? >
L’uomo si voltò verso di me e disse:
< Di niente. Mi presento il mio nome è Kamijo e sono il leader di un nobile gruppo musicale giapponese di nome Versailles. Benvenuta nel mio castello. >
L’uomo andò via ed io rimasi lì immobile.
 

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Capitolo 2
*** II capitolo ***


II capitolo
 
Quando egli sparì mi si avvicinò un uomo anziano che mi disse:
< Salve signorina. Immagino sia lei l’ospite del signorino Kamijo. Piacere il mio nome è Edgar e sono il maggiordomo del signorino, se ora vuole seguirmi, le mostrerò la sua stanza. >
A quel punto io gli dissi:
< Va bene, piacere Edgar il mio nome è Denise. >
Per tutto il tragitto Edgar ed io siamo rimasti in silenzio. Arrivati davanti ad una porta enorme, rossa e con bordi dorati lui mi disse:
< Prego signorina questa è la sua stanza, si accomodi. >
Allora io gli dissi:
< G- grazie Edgar, scusa può togliermi una curiosità? Sono io l’unica ospite del castello?>
Edgar mi disse:
< No signorina, ci sono anche gli altri membri del gruppo del signorino Kamijo, ma le loro stanze sono al piano di sopra vicino a quella del signorino. >
Ed io gli dissi:
< A bene, grazie Edgar. >
E lui mi disse :
< Prego signorina, ora se non le dispiace, mi congedo a domani e buona notte. >
Ed io gli dissi:
< Buona notte anche  a te Edgar, a domani. >
Edgar chiuse la porta e andò via. La stanza era bellissima ed enorme all’interno c’era: un letto matrimoniale stupendo a baldacchino che aveva delle rifiniture dorate, due comodini ai lati del letto con sopra le rispettive lampade, un armadio enorme, uno specchio, una finestra anch’essa enorme con bordi dorati e infine in una stanza più piccola c’era un bagno bellissimo e pulito. Dopo avere ispezionato la stanza, appoggiai la testa sul cuscino e mi addormentai. Ero stanchissima. Arrivò la mattina, mi alzai ma non so che ore fossero, mi lavai e ad un certo punto mentre mi stavo vestendo sentii una bellissima musica provenire dai piani superiori e presa dalla curiosità, dopo aver finito di vestirmi, salii la scalinata. Percorsi un lungo corridoio fino in fondo quando mi ritrovai davanti a una porta enorme fatta ad arco con i bordi e le maniglie dorate, la musica proveniva da lì. Entrai e vidi Kamijo, con altre quattro persone che suonavano mentre lui cantava. Kamijo aveva una voce bellissima, dolce e allo stesso tempo forte e decisa, rimasi lì immobile ad ascoltarli. Si accorsero di me, smisero di suonare e cantare, io ero imbarazzatissima. Kamijo e gli altri membri del gruppo si avvicinarono a me e lui mi disse:
< Buon giorno Denise, come stai? Hai dormito bene? >
Ed io, sempre imbarazzata, gli dissi:
< S- sì. Buon giorno Kamijo. >
Allora Kamijo mi disse:
< Bene sono contento. Ora Denise voglio  presentarti gli altri componenti del mio gruppo: lei è Hizaki, lui è Teru, lui è Masashi e lui è Yuki. Insieme formiamo il gruppo dei Versailles. >
Allora io rivolgendomi a tutti loro dissi:
< P- piacere di conoscervi, io sono Denise. >
Tutti loro mi salutarono e mi dissero che era un piacere conoscermi. Erano tutti quanti molto belli, avevano dei vestiti meravigliosi che risaltavano a ognuno di loro la propria nobiltà. Insieme ai Versailles andai a fare colazione in giardino e così riuscì a conoscerli meglio. La giornata insieme con loro trascorse in maniera molto bella e piena di allegria, ma ormai per me era giunta l’ora di tornare a casa.
Mi avvicinai a Kamijo e agli altri membri del gruppo, poi venne fuori anche Edgar e rivolgendomi a tutti loro dissi:
< Kamijo, Hizaki, Teru, Yuki, Masashi e Edgar per me è ora di tornare a casa, ma volevo ringraziarvi di tutto quello che avete fatto per me, nonostante vi abbia conosciuto da poco per me, siete già diventati dei cari amici e vi prometto, anzi vi giuro,che vi verrò a trovare altre volte e magari portando anche le mie amiche. >
Allora Kamijo mi disse: < Denise grazie delle tue parole. Si vieni a trovarci quante volte vuoi e porta anche le tue amiche, così potremo mantenere questo rapporto di amicizia che si è appena creato e t'inviterò ad assistere a tutti i nostri concerti, perché vogliamo che tu faccia parte del nostro successo. Sono stato bene con te, ti ringrazio e a presto. >
Io rimasi per un po’ in silenzio ma poi dissi:
< Grazie Kamijo, anch'io sono stata bene con te e con tutti gli altri. Ci rivedremo presto, vi voglio bene. >
Detto ciò abbracciai Kamijo e lui abbracciò me. Salutai Edgar e gli altri così tornai a casa.
Mantenni la mia promessa, anzi il mio giuramento, andai spesso a trovare Kamijo e i Versailles insieme anche alle mie amiche e partecipai a tutti i loro concerti.
Adoro Kamijo e i Versailles.
 
Fine
 

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