Live Forever With You Around

di Starships
(/viewuser.php?uid=226845)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1 


Mi chiamo Drew ho 17 anni e vivo a Londra. Abito con i miei genitori. Mio fratello Thomas ha deciso di intraprendere la carriera di cantante ed è andato a vivere con il suo gruppo.
Io e mio fratello avevamo un rapporto di amore e odio. Sembravamo molto Tom e Jerry.
Da quando non abita più qui con me non ci parliamo molto.
Di solito viene a pranzo solo la domenica. Ci racconta un po’ quello che fa con i suoi amici e poi se ne va.
 
Non ho un rapporto neanche con i suoi amici. Insomma ci diciamo ‘buongiorno e buonasera’ ma nulla di più. Quando venivano a casa se ne stavano tutto il tempo sul divano a giocare alla playstation e a parlare di ragazze. A mio parere delle gran belle ragazze per come le descrivevano.
 
Avevo una cotta assurda per Jay. Il ragazzo con i capelli ricci. Aveva degli occhi stupendi. Celesti come il cielo e il mare. Quando lo vedevo il cuore mi arrivava in gola e batteva fortissimo. Perdevo l’uso della parola. Iniziavo a sudare e mi tremavano le mani.
Per non parlare di quelle dannatissime farfalle nello stomaco. Quanto le odiavo.
 
Ormai era un anno che Tom si era trasferito e io vedevo Jay una volta ogni due settimane. Solo quando andavo con i miei a casa loro. E a volte neanche c’era.
La mia migliore amica Claire continuava a spronarmi affinché gli parlassi. Ma proprio non ci riuscivo.
 
“Drew scendi dobbiamo parlare!” Esclamò mia madre dalla cucina.
 
Scesi velocemente le scale facendo un rumore assordante. Un ippopotamo avrebbe fatto meno rumore. Erano entrambi seduti intorno al tavolo che si tenevano per mano.
 
Brutte notizie. Pensai.
 
“Che succede?” Chiesi.
“Ho avuto la promozione a lavoro.” Disse papà con poco entusiasmo.
“Ehm… congratulazione!” Esclamai sorridendo.
“Dovremo trasferirci in Svizzera!” Esclamò mia mamma tutto d’un fiato.
“Dovremmo…? Intendi tu e papà!” Esclamai convinta.

Ma come tutti ben sappiamo è la convinzione a fottere la gente.

“Dovremmo tutti e tre.” Disse papà.
 
Mi misi a ridere.
 
“SCORDATEVELO!” Esclamai tornando seria.
“Dai Drew non fare storie. La situazione è così.” Disse papà.
“Lasciatemi qui a casa. Da sola. So badare a me stessa. Posso stare qui e poi c’è Tom che può venire a controllarmi.” Dissi speranzosa.
“Non credo tu sia abbastanza grande!” Esclamò papà.
“Ma si che lo sono.” Dissi.
“Ogni sabato torni ubriaca. In gita non ti sei fatta sentire neanche un giorno. E Dio solo sa cosa hai combinato!” Esclamò mia madre.
“Non verrò con voi!!” Esclami secca e corsi a casa della mia migliore amica.
 
Quando mi aprì la porta scoppiai a piangere e le buttai le braccia al collo.
Le raccontai la situazione. E iniziò a piangere anche lei.
 
“Aspetta Drew! Chiedi a Tom se ti fa vivere con lui.” Disse Claire.
“Non credo che accetterà. E poi dovrei stare con Jay 24h 24.” Dissi asciugandomi le lacrime con la manica della felpa.
“Dai Drew fai uno sforzo. Non voglio perderti!” Disse Claire tornando a piangere.
“Okay, vado a parlare con Tom.” Dissi le diedi un bacio sulle labbra a stampo e me ne andai.
 
Arrivata a casa di Tom iniziai a bussare con violenza.
 
“Hey calma arrivo!” Esclamò probabilmente Nathan. “Hey.” Disse vedendomi.
“Mio fratello è in casa?” Chiesi.
 
Avevo ancora la faccia bagnata dal pianto che avevo fatto mentre correvo verso casa dei ragazzi.
 
“Hey Drew cosa è successo?” Mi chiese Thomas preoccupato.
“Mamma e papà vogliono trasferirsi in Svizzera e non vogliono lasciarmi qui!” Esclamai.
“Perché vanno in Svizzera? Oh aspetta! Papà ha avuto la promozione! Grande!” Disse euforico.
“Non vogliono lasciarmi a casa da sola.” Continuai.
“Lo credo bene. Chissà cosa hai combinato in gita. Non hai chiamato neanche una volta. La mamma ha dato di matto. Ho dovuto dormire a casa loro sinché non sei tornata. Ricordi.” Disse serio.
“Lo so. Sono qui per chiederti se posso venire a vivere qui con voi.” Dissi quasi implorandolo.
“Oh te lo puoi scordare sorellina. Non faccio la balia io.” Disse guardandomi fisso negli occhi.
 
Le sue parole mi ferirono. Le lacrime uscirono come l’acqua che esce da una diga rotta.
 
“Ti prego Tom. Ti prometto che mi comporterò bene. E non ti farò arrabbiare e non darò fastidio ai tuoi amici.” Dissi.
 
I ragazzi erano lì con noi e stavano ascoltando tutto. C’era anche Jay.
 
“Ti prego. Non conosco la lingua, non avrò amici e dovrò lasciare qui la mia amica Claire. Sai quanto ci tengo a lei.”
 “Non abito da solo in questa casa!” Esclamò Tom guardando di sfuggita i suoi amici.
“Ragazzi vi prometto che non vi darò fastidio. Vi prego non fatemi partire.” Dissi guardando tutti tranne Jay.
 
Non riuscivo proprio a guardarlo.
 
“Non posso dire di no ad una ragazza che piange.” Disse Siva sorridendomi. “Per me va bene.”
“Sì anche per me.” Disse Nathan seduto sul bracciolo del divano.
“Avremo una ragazza in casa… figo.” Disse Jay.
“Max tu che dici?” Chiese Tom.
“Non lo so. Siamo sempre stati solo tutti maschi.” Disse Max guardandomi.
 
Mi inginocchiai e gli poggiai le mani sulle ginocchia.
 
“Max ti prego. Farò tutto quello che vuoi per una settimana.” Lo supplicai.
“Forse una ragazza in casa non sarebbe male. Ma dico FORSE!” Disse Max toccandosi il mento con aria malizziosa.
 
Girai gli occhi al cielo.
 
“Due settimane?” Chiesi con un mezzo sorriso.


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Ecco la mia nuova storia :D 
Spero vi piaccia. 
Ho cercato di fare il primo capitolo il più lungo e intrigante possibile.
Non so se ci sono riuscita. LoL
Aspetto con ansia le vostre recensioni per sapere che ne pensate. 
Vi voglio bene
Cla' 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 
Io e Tom eravamo in macchina e andavamo a parlare con i nostri genitori.
Ero piuttosto tesa ed agitata.
Tom aprì la porta e chiamò mamma e papà. Ci accomodammo tutti in soggiorno.
 
“Papà complimenti per il lavoro!” Esclamò Tom abbracciandolo.
“Grazie.”
“Sentite io e Drew abbiamo parlato e siamo arrivati alla conclusione che può rimanere da me, se per voi va bene.” Disse sorridendo.
“No. Non va per niente bene.” Disse acida mamma.
“Perché no?” Sbottai. Tom mi fece segno di stare zitta.
“Perché lui non può badare a te. E poi sarebbe una responsabilità troppo grande.” Continuò lei.
“Facciamo così, se Drew si comporterà male la spedisco da voi con il primo volo che trovo.” Disse Tom come se stesse parlando di una scatola di oggetti inutili.
“Va bene, hai una sola possibilità Drew!” Esclamò mio padre dopo essersi scambiato uno sguardo fugace con mamma.
“Sì, grazieee!” Esclami abbracciandoli tutti.
 
Diedi un mega bacio a stampo sulle labbra di Tom e corsi a fare le valige.
Misi tutte le mie cose nelle prime scatole vuote. Gettai la roba dentro alla rinfusa. Misi uno scatolo a terra accanto alla scrivania e con il braccio spinsi tutto dentro.
 
Tom mi diede una mano a portare tutto in macchina e a fine serata la mia camera era vuota.
 
“Credo che i ragazzi abbiano finito di liberare la tua futura stanza.” Disse Tom concentrato sulla strada. “Pronta a vivere con 5 super sexy scalmanati?”
“Credo che io e te abbiamo una concezione diversa del super sexy.” Dissi sorridendo.
“Oh sì? Spiegami chi trovi super sexy se non il tuo fratellone adorato?”
“Beh… direi senza alcun dubbio IAN SOMERHALDER !”Dissi fiera.
“Ma ti prego.” Disse Tom ridendo. “Hai mai visto Max nudo?”
“Certo che no. E questo che c’entra?” Chiesi.
“Max ha certi muscoli incredibili, se fossi una ragazza ne sarei innamorato.”
“Se ti piace così tanto perché non ci esci?” Chiesi sarcastica.
“Perché ho già la ragazza ricordi?!” Disse indicando la sua testa.
“Ma se Kelsey non ci fosse ci usciresti con Max?” Chiesi seria.
“Come amico si.”
“Mena mo. Dillo che sei innamorato di Max.” Dissi scherzando.
“Piantala. Siamo arrivati.” Disse spegnendo il motore.
 
Scendemmo dalla macchina e prendemmo le prime valigie. Siva ci aprì la porta e uscì fuori per prendere uno scatolone dalla macchina e così dietro di lui gli altri.
Salimmo al primo piano e la porta della mia stanza era già aperta. Era abbastanza grande c’era un letto matrimoniale, un armadio a muro e una scrivania.
I ragazzi portarono tutta la mia roba dentro.
 
“Sappi che le tue due settimane iniziano da adesso!” Esclamò Max indicandomi con un dito.
 
Annuii.
 
“Carino Max. Hai visto com’è autoritario?” Mi chiese Tom appena furono usciti tutti.
“Sì.” Dissi con poca enfasi.
“Ma non lo trovi eccitante?” Mi chiese.
“Chi? Cosa?” Chiesi a mia volta.
“Max!” Esclamò Tom.
“Oh mio Dio Thomas! Ma se ti piace così tanto lascia Kelsey e mettiti con Max.” Dissi e lo lasciai solo in camera.
 
Scesi e presi la mia giacca. I ragazzi stavano preparando la tavola per la cena. E io non avevo alcuna intenzione di rimanere lì con loro.
Volevo andare da Claire per darle la bella notizia e raccontarle di Tom e del suo amore per Max.
 
“Signorina dove stai andando?” Chiese Tom.
“Ehm… da Claire.” Dissi come se fosse una cosa ovvia.
“No, stasera non si esce.” Disse Tom sedendosi a tavola.
“Cos’è una regola che avete stabilito voi ragazzi? Ogni mercoledì si sta a casa tutti insieme?” Chiesi sistemandomi i capelli fuori dalla giacca.
“Non è una regala. Tu stasera non esci, stai qui con noi.” Disse Tom serio.
“Stai scherzando vero?” Chiesi sorridendo.
“No, no.” Disse Tom sempre più serio.
 
I ragazzi si erano fermati e stavano osservando la scena.
 
“Vuoi che esca dopo cena?” Chiesi.
“No, voglio che rimani qui tutta la sera.” Disse Tom gesticolando.
“Perché?”
“Perché vuoi vivere con noi? Devi stare con noi!”
“Che vuol dire? Cioè se voi andate al cinema io devo venire con voi? Se decidete di andare a fare una passeggiata devo venire con voi? Se andate in bagno devo venire con voi? Ma che razza di ragionamento è mai questo?” Dissi alterandomi.
“Non dico questo. Dico solo che come prima sera potresti rimanere qui con noi.” Disse Tom alzandosi.
“Okay facciamo così, ceno con voi e poi vado da Claire.” Disse come se avessi avuto l’idea del secolo.
“No!” Esclamò Tom seccato. “Ti ricordo che mamma e papà non sono ancora partiti e che non ci metto niente a riportarti a casa.”
“Okay avverto Claire che ci vediamo domani a scuola.” Dissi e presi il telefono.
 
“Weee pasticcino.” Rispose.
“Ciao Claire. Ti ricordi di mio fratello Thomas?” Chiesi. Erano tutti lì ad ascoltare la conversazione.
“Direi proprio di sì.”
“Bene allora sappi che non posso venire a casa tua stasera. Perché Thomas ha deciso di stare tutti insieme qui.”
“Ah… e ci sarà anche Jay?”
“Ti ho appena detto che non ci potremo vedere e tu mi chiedi se c’è…” Mi interruppi prima di fare la figura di merda più grande che esistesse.
 
I ragazzi mi guardarono aspettando che finissi la frase.
 
“Allora c’è o non c’è?” Mi chiese spazientita.
“Stiamo parlando del Limoncello?” Chiesi sarcastica.
“Dai smettila e dimmi se c’è!”
“Sì.” Dissi sentendomi un po’ troppo osservata.
“Beh allora provaci.” Spronò.
“Te lo puoi anche scordare!” Esclami.
“Drew devo andare a mangiare ci vediamo domani. Ciao.” Disse.
“Cia(m)bella!” Dissi e riattaccai.
 
“Cia(m) bella?” Chiese Jay.
“Allora che si mangia?” Chiesi facendo finta di nulla.
“Perché prima non hai terminato la frase?” Chiese Siva con la pentola in mano.
“Che frase?” Chiesi  facendo la finta tonta.
“Hai detto: Ti ho appena detto che non ci potremo vedere e tu mi chiedi se c’è… Termina la frase!” Disse Max.
“Ehm.. boh non ricordo. Che si mangia?” Chiesi.
“Perché ho come la sensazione che tu stia cercando di cambiare discorso?” Chiese Jay guardandomi.
 
Incrociai velocemente il suo sguardo.
 
“Sto morendo di fame possiamo mangiare?” Chiesi.
 
Max si accomodò accanto a me. Si mise il tovagliolo al collo.
 
“Drew imboccami!” Esclamò.
“Cosa?” Chiesi convinta di aver capito male.
“Dammi da mangiare. Hai promesso che avresti fatto tutto quello che volevo io per due settimane, quindi imboccami.” Disse sorridendo.
“Qualcosa mi dice che non sta scherzando.” Dissi più a me che agli altri.
 
Lo imboccai.
 
“Acqua.” Disse ancora con la bocca piena.
 
Gli misi l’acqua nel bicchiere, ma non lo prese. Mi guardò con un sopracciglio alzato.
 
“Sul serio?” Chiesi. Lui mi sorrise.
 
Presi il bicchiere e lo feci bere.
 
“Che figata. Max sei stato un genio. Anche io voglio la mia serva personale.” Disse Jay come un bimbo.
 
“Mi pulisci le labbra?” Chiese Max mettendo le labbra come a dare  un bacio.
“Aspetta credo che questo lo voglia fare Tom.” Dissi sfottendolo.
 
Mi diede uno scappellotto e mi misi a ridere. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Ciaooo.
Volevo ringraziare tutti voi per aver messo la storia tra seguiti/preferiti/ricordati 
e per averla recensita. 
Spero che vi piaccia. 
xx Cla' 
Happy Valentine's day

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 
“Claire non puoi capire! Ho dovuto fare la serva di Max tutta la sera. E Tom non ha fatto altro che parlare di Max e di quanto lui sia meraviglioso.” Mi lamentai.
“Non è che tuo fratello..?” Non terminò la frase.
“No, non credo.” Dissi.
“Jay?” Chiese lei.
“Jay nulla… non gli parlo.” Dissi.
“Dai però, che aspetti la grazia divina?”
“Ieri ha messaggiato tutta la sera con chissà chi.”
“Gelosa?” Incalzò.
“Chi? Io? Ptf…. Prrr… aahahha. Io gelosa ahahahahha. Okay forse un pochino!”
“Ma come devo fare con te?” Chiese Claire mettendomi un braccio sulle spalle.
“Seppelliscimi da qualche parte!” Esclamai.
 
Si mise a ridere.
 
“Okay.” Disse.
 
All’uscita vidi Jay appoggiato alla sua auto.
 
“E lui che fa qui?” Chiesi allarmata.
“Forse è venuto a prenderti.” Disse Claire continuando a camminare.
“Spero di no.” Dissi.
 
Avevo il cuore a mille.
 
“Ciao.” Dicemmo in coro io e Claire.
“Hey.” Disse lui sorridendoci.
“Allora sei venuto a prendere la tua nuova ragazza da scuola?” Chiesi.
 
Ma che diamine stavo dicendo?
 
“No, sono venuto a prendere te!” Esclamò facendo un mezzo sorriso.
“oh.” Dissi con poca enfasi.
“Meno male che sei venuto… altrimenti avrebbe dovuto fare la strada da sola e a piedi.” Disse Claire.
“Che… stai dicendo?” Chiesi.
 
Eravamo solite fare la strada insieme.
 
“Non te l’ho detto prima, ma devo andare dal… dentista e non posso… Oh ma tu guarda come si è fatto tardi. Scappo. Ciambella!” Esclamò Claire dandomi un bacio sulla fronte e correndo via.
 
Rimasi scioccata. Non doveva andare dal dentista. Mi aveva lasciata a posta sola con Jay.
Quella brutta befana!
 
“Ma cosa è questo ciambella?” Chiese Jay guardandomi.
“Ciao bella. Se metti la ‘m’ al posto della ‘o’ viene fuori ciambella.” Dissi e feci il giro dell’auto per sedermi dal lato del passeggero.
“Come mai mi sei venuto a prendere?” Chiesi.
“Tom non poteva e così mi sono offerto volontario… anche perché volevo parlarti.” Disse guardando la strada.
 
Voleva parlarmi? E di cosa?
Oh mamma.
Perché ero così agitata?
 
“Di cosa?” Chiesi.
“Ti ho per caso fatto qualcosa di male? Non so forse ho detto qualcosa di brutto?” Mi chiese.
“Non ti seguo.” Dissi.
“Sembra che tu non voglia parlarmi. Ieri ti ho fatto un sacco di domande e non mi hai mai risposto. E se lo hai fatto non mi hai manco degnato di uno sguardo.” Disse guardando un po’ me e un po’ la strada.
 
Mi feci coraggio e mi voltai a guardarlo.
 
“Ma che dici.” Furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca.
“La verità.”
“Ti stai sbagliando.” Dissi tornando a guardare fuori dal finestrino.
“Ah si? Bene allora vorrà dire che passerai la giornata con me e vedremo se mi sbaglio.” Disse a mo’ di minaccia.
“Ehm.. non possiamo. Devo tornare a casa, devo studiare e poi devo fare tutto quello che vuole Max.” Mi arrampicai sugli specchi.
 
“Vedi? Hai appena usato una scusa. Non te ne importa niente di Max e di quello che vuole. E i compiti? Non ci credo neanche se ti vedo studiare.” Disse serio.
“Non è una scusa.” Dissi.
 
Anche se era una metafora sentivo in lontananza le mie unghie graffiare sugli specchi.
 
“Di che parlavate tu e la tua amica?” Chiese.
“Nulla che ti interessi.”
 “Come sei acidella.”
“Scusa.” Dissi.
 
Non volevo essere acida. Volevo solo che mi riportasse a casa. Non eravamo mai stati così vicino. I suoi ricci non facevano che muoversi e quegli occhi celesti non la smettevano di guardarmi.
Il mio cuore non avrebbe retto ancora per molto.
 
“Comunque io non trovo giusto che tu debba fare da servetta solo a Max.” Disse concentrato sulla strada.
“Io non trovo giusto che debba fare da servetta!” Esclami guardandolo con la coda dell’occhio.
“Fai da servetta anche a me?” Chiese facendomi un sorriso.
“No.” Sorrisi.
“Ti prego.” Disse con un filo di voce.
“No. Max basta e avanza.” Dissi alzando il volume dello stereo.
“Uff. Allora dico a Tom che non voglio più che stai a casa con noi.” Disse con una nocetta da bambino.
“E io dico a Max che se mi fa rimanere gli faccio da servetta per altre due settimane!” Esclami facendogli la linguaccia.
“Che stronza!” Disse battendo il pugno sul volante e sorridendo.
“Vuoi un fazzoletto per asciugare le lacrime?” Lo presi in giro.
“Io non piango. Io sono un vero uomo.”
 
Scoppiai a ridere.
 
“Questa me la paghi!” Esclamò
 
Mi arrivò un messaggio da Tom:
‘Sono Max quando torni a casa? Ho un prurito pazzesco alla schiena, mi devi grattare!’
 
Risposi:
‘Non torno per ora. Arrangiati. Grattati allo spigolo del tavolo o del mobile, fai tu. Jay mi sta portando non so dove.’
 
Dopo neanche cinque minuti squillò il cellulare di Jay.
Rispose e per come gridava anche io riuscii a sentire chi c’era dall’altra parte del telefono.
Max.
 
“Uccellino vedi che ti spezzo le ali. Dove stai portando Drew? Torna subito a casa! Mi deve grattare la schiena e lavare i piedi!!!”
“Scusa mister muscolo, ma non torno indietro. Fatti grattare da qualcun altro.”
“Riccioli d’oro non farmi arrabbiare. Portala subito qui!” Esclamò Max ridendo.
“No.” Riattaccò Jay.
 
“Si può sapere dove mi stai portando?” Chiesi.
“No.” Disse ridendo.
“Tu e Max siete molto amici?” Chiesi.
“Sì.” Disse.
“Anche Tom è molto amico di Max?” Chiesi.
“Siamo 5 migliori amici.” Tagliò corto.
“Hey aspetta un attimo? Fammi capire ti piace Max?” Chiese guardandomi.
 
Scoppiai a ridere. Era proprio fuori strada.
 
“Perché ridi?”
“Perché ti stai sbagliando e non sai quanto.”
“Vedremo..” Disse quasi sospirando. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Scusate il ritardo. 
Aggiorno ora, perché mi si è rotto il pc. E mi posso collegare solo dal cellulare.
Mi sono appena schiacciata un dito nel cassetto, che male, maremma!
Grazie per aver recensito e letto i capitoli precedenti. 
Vi lascio recensire, devo correre a lavoro e a mettere del ghiaccio sul dito xD
xx Cla' 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

 
Arrivammo ad un parco giochi per bambini.
C’era un ragazza con i capelli scuri. Aveva un piercing al naso e indossava un vestitino cortissimo.
 
“Okay Drew ci siamo.” Disse Jay e si girò verso di me fissandomi negli occhi. “Vedi quella ragazza? Beh mi ha chiesto svariate volte di uscire, ma oggi proprio non avevo voglia. Quindi tienimi il gioco!”
“Cosa?” Chiesi.
 
Ero convinta volesse dirmi “Io ti amo da sempre!” Invece no! Quello stronzo mi aveva portata con lui solo per liquidare quella tipa.
Scendemmo dalla macchina.
Fece finta di non aver visto quella tipa e mi baciò sulla guancia.
Lo spinsi via.
 
“Jay!” Esclamò la ragazza. Scosse la testa e scappò via piangendo.
 
Dalla sua angolazione sembrava che mi avesse baciata sulle labbra.
Ancora sotto shock rientrai in macchina.
In auto fissai fuori dal finestrino completamente assente.
 
“Hey Drew tutto ok?” Chiese Jay quando fummo quasi arrivati sotto casa.
“Sei un fottuto stronzo! Come hai potuto usarmi per liquidare quella lì?” Chiesi arrabbiandomi.
“Dai che sarà mai?!” Disse parcheggiando.
 
Scesi dalla macchina sbattendo la portiera.
 
“Hey!” Gridò lui ammonendomi.
 
Mi avvicinai e gli alzai un dito medio. Corsi in casa e sbattei la porta d’ingresso alle mie spalle.
 
“Oooh finalmente!” Esclamò Max avvicinandosi.
 
Corsi in camera mia senza dargli retta e sbattei anche quella porta.
Ero arrabbiatissima, avevo solo voglia di spaccare qualcosa!!
 
“Drew posso entrare?” Chiese Tom bussando.
“No!” Esclamai.
 
E come se avessi detto di sì, lui entrò lo stesso.
 
“Jay ci ha raccontato tutto. Ha detto che ti ha usata per far allontanare una tipa. Dai però non c’è bisogno che te la prendi così. Un favore glielo potevi fare visto che fai la servetta di Max per stare qui!” Disse Tom sedendosi sul mio letto.
“Mi ha baciata sulla guancia e a quella sembrava che mi stesse baciando in bocca! Ha fatto soffrire quella ragazza!” Dissi come se mi importasse davvero qualcosa di quella lì.
 
In realtà stava facendo soffrire me.
 
“A noi non ha detto però che ti ha baciata sulla guancia!” Esclamò Tom alzandosi. “Va beh ma che sarà mai un bacino sulla guancia?!”
“Ha fatto soffrire quella poveretta!” Mi arrampicai sugli specchi
“Ma che te ne frega di quella lì, manco la conosci.” Disse alzandosi. “Max è impazzito stamani.” Continuò ridendo.
“Impazzito? Perché?” Chiesi facendo su e giù per la stanza.
“Ehm… voleva essere grattato la schiena!” Esclamò di colpo.
 
Iniziò a grattarsi la nuca e guardava in torno a se allarmato.
 
“Thomas tutto okay?” Chiesi.
“Sì.” Disse poco convinto.
“Ascolta se hai cambiato gusti, a me puoi dirlo. Sono tua sorella. Se ti sei innamorato di Max va bene, non c’è bisogno che ti comporti così.”
 
Scoppiò a ridere come un matto.
 
“Tu credi… che io… non ce la posso fare…” Non riusciva a trattenere le risate. “Oh mio Dio ahahah io e Max hahahahha”
 
Rimasi allibita. Ma se non era innamorato di Max allora perché si comportava così?
 
“Gliela vado a raccontare.” Disse ancora ridendo e se ne andò.
 
Chiamai Claire. Avevo bisogno di lei.
 
“WEEEEEE” Gridò.
“Che ti strilli befana!” Esclamai.
“Come è andata con Mister ti vengo a prendere da scuola perché mi sento figo?” Chiese.
“Male!” Esclamai e le raccontai tutto.
“Oh capperi impanati e poi fritti!” Esclamò. “Va beh dai però ti ha baciata sulla guancia.” Continuò contenta.
“No. Io ci sono rimasta malissimo!” Esclamai.
“Dai che sarà mai un bacino.” Disse.
 
Le raccontai di Tom.
 
“Nasconde qualcosa. E noi scopriremo cosa!” Esclamò a mo di film.
“Hey Sherlock calmina. Non mi va di ficcanasare tra le cose di mio fratello. Quando sarà pronto me lo dirà.”
“Ah allora se aspettiamo che lui sia pronto diventeremo vecchie. Ti avverto Drew i capelli bianchi non mi donano!” Esclamò quella scema.
 
Scoppiai a ridere.
 
“Puoi essere più scema di così? Io non credo.”
“Sono troppo figa lo so.” Disse con un tono snob.
“Ci vediamo?” Le chiesi.
“Mi metto le scarpe e sono da te!” Disse e riattaccò.
 
Quando diceva così significava che in un battito di ciglia sarebbe stata già con il dito incollato al campanello.
Infatti dopo neanche 15 minuti si sentì un *drin* che non finiva più.
Corsi giù per le scale e sentii gridare Nathan.
 
“Un attimo cazzo arrivo.” Aprì la porta e disse: “Cos’è ti si è incollato il dito al campan…”
 
Non terminò la frase era rimasto incantato.
 
“Bello chiudi la bocca altrimenti ti entrano le mosche e poi te le ingoi e poi avrai più cervello in pancia che in testa.” Disse Claire.
 
Mi misi a ridere.
 
“Claireeeee!” Gridai abbracciandola.
“Mi sei mancata.” Disse lei abbracciandomi fortissimo.
“Caspita non vi vedete da chissà quanto tempo. Oh sì. Due ore!” Esclamò Tom con una birra in mano.
“Invidioso.” Dissi e  feci per trascinare Claire in camera mia.
 
Max mi si piazzò davanti.
 
“Non mi hai ancora grattato la schiena.” Disse e si girò dandomi le spalle. “Gratta!”
 
Sbuffai e gli grattai la schiena.
 
“Max non sai quanto ti invidio.” Disse Jay.
“Anche io. Grattare schiena a  me!” Disse Siva imbambolato.
“Oh si è perfetto!” Disse Max.
“Ma quel tipo non sa parlare? Mi chiese sottovoce Claire, ma la sentirono tutti.
 
Ci mettemmo tutti a ridere.
 
“MMmm che belloooo!” Esclamò Max.
“Sembra che stai facendo sesso.” Disse Siva a Max.
“Almeno io riesco ancora a fare frasi di senso compiuto!” Esclamò Max.
“Basta io e Claire dobbiamo studiare.” Dissi e trascinai la mia amica in camera.
 
“Caspiterina se sotto tutti dei gran fighi!” Esclamò.
 
Mi misi a ridere. Rimanemmo a parlare di loro per tutto il tempo.
Verso ora di cena Claire dovette tornare a casa e io triste l’accompagnai alla porta.
 
“Oh piantatela con tante smancerie vi rivedrete domani!” Esclamò Jay.
“Fatti i fatti tuoi!” Lo rimproverò Claire.
“Neanche foste fidanzate!” Disse lui andandosene in cucina.
 
Le diedi un bacio sulla guancia e chiusi la porta.
Quanto amavo quella ragazza? Assai!
 
Andai in cucina e mi accomodai tra Siva e Tom.
 
“Tranquilla domani la rivedrai a scuola!” Esclamò Jay con il cibo in bocca.
“Si, ma se restasse qui con me sarebbe meglio.” Dissi infilzando il pollo con la forchetta.
“No. Un’altra ragazza in questa casa no!” Esclamò Max uccidendo il pollo già morto con la forchetta.
“Tranquillo non verrà ad abitare  qui anche lei. Però una notte potrebbe restare.” Dissi.
“Certo che può.” Disse Siva.
“Non può DEVE!” Esclamò Nathan.
“Baby Nath ti piace l’amica di mia sorella?” Chiese Tom.
“Sembra simpatica!” Tagliò corto.
“Ecco ora mi avete fatto stressare.” Disse Max poggiando la forchetta  nel piatto.
“Come sei fragilino.” Disse Siva.
“Drew stasera prima di dormire mi devi fare un bel massaggio.” Disse Max riprendendo a mangiare.
“Lo voglio anch’io.” Disse Jay con una voce da bambino.
“NO! Lei è solo la mia servetta! Drew dopo cena mi metto il  pigiama e ti aspetto in camera mia. E tu Jay non hai il permesso di entrarci. Nessuno di voi dovrà farlo tranne Drew.”
“Che onore.” Dissi sarcastica. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Ciao a tutti.
Cerco di postare un capitolo a settimana. 
Spero che questo vi piaccia. Mi è venuto abbastanza lungo. 
Grazie mille per le bellissime recensioni. 
Siete favolose. 
Sono proprio curiosa di sapere che ne pensate di questa storia e di questo capitolo. 
VI prego recensite anche solo per dirmi che fa schifo. 
Un bacio 
Cla' 
A quanto pare qualcuno ci tiene a mostrare tutte le sue facce ahahahah 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

 
Entrai in camera mia per cambiarmi e poco dopo entrò Tom.
 
“Che bello farai un massaggio a Max, in camera sua… da soli.” Disse enfatizzando l’ultima parola.
 
Lo guardai perplessa.
 
“Speriamo che si tolga la maglietta. Rimarrai senza fiato. Ha un fisico scolpito.” Disse Tom euforico.
“Thomas la pianti di elogiarlo? Dillo che per te è più di un amico!” Esclami.
“Cosa? Ma che dici? Vedi che a me Max non piace in quel senso! Io sto solo cercando di capire se ti piace o no. Non parli mai né di lui  né di un altro ragazzo.”
“Spiegami perché dovrebbe piacermi Max. Parli solo di lui, mai degli altri!”
“Beh.. perché Max ha un certo fasciono.” Disse arrampicandosi sugli specchi.
“E gli altri no?” Chiesi.
“Non voglio dire questo… io. Uffa che palle!” Esclamò e se ne andò.
 
Quel ragazzo aveva dei seri problemi mentali. Mandai un messaggio a Claire per raccontarle e poi mi misi il pigiama e andai in camera di Max.
 
“Io sono pronto per il mio massaggino.” Disse sorridendomi.
 
Si inginocchiò sul letto e si tolse la maglietta.
Fui travolta da un vampata di calore. Credo che il viso mi diventò rosso, perché mi bruciava.
Il cuore iniziò a battermi forte. Non avevo mai visto un fisico così bello e muscoloso.
Si sdraio a pancia in giù e appoggiò la testa sul cuscino.
 
“Io sto aspettando.” Disse con gli occhi chiusi.
 
Mi ripresi dal mio stato di coma e mi misi in ginocchio accanto  a lui.
Appoggiai le miei mani sulla sua schiena e iniziai a massaggiare.
 
“Non credo di essere brava con i massaggi.” Dissi.
“Non fa niente l’importante è che mi… mi rilasso un po’.” Disse facendo una piccola pausa.
 
Ero davvero in imbarazzo. Non sapevo se parlare o stare zitta.
Comunque Max era davvero un bel ragazzo.
 
“mmm” Mugugnò Max.
“Ti sta piacendo?” Chiesi.
 
Se Claire fosse stata li ad origliare avrebbe sicuramente pensato che stavamo facendo qualcosa di sconcio.
 
“Sì.” Disse trattenendo il respiro.
 
Il mio sguardo si posò sul suo sedere. La tuta che indossava glielo delineava perfettamente.
 
“Sono contento che tu ti sia proposta di farmi da servetta per due settimane. Anche se sto iniziando a pensare che due settimane siano poche.”
“Beh o questo o la Svizzera.” Dissi.
 
Si mise su un fianco e appoggiò la testa sul pugno che aveva fatto con la mano.
 
“Mi sembra normale che non te ne volevi andare. Hai la tua migliore amica qui. E poi il tuo ragazzo… no?” Chiese pronunciando “ragazzo” in un modo strano.
“Sì. Ma non ho il ragazzo.” Dissi.
“Oh meglio così!” Esclamò facendo spuntare un sorriso a 32 denti.
“Meglio così cosa?” Chiesi aggrottando la fronte.
“Nulla. Continua a massaggiare.”
“No!” Esclami.
“Come no? Tu devi farlo non puoi rifiutarti!” Esclamò cercando di prendere la mia mano per portarla sul suo fianco.
“No. Non voglio, mi sono stancata!” Dissi e feci per alzarmi.
 
Mi tirò a sé e mi fece sdraiare, poi mi si buttò addosso e mi prese a cucinate.
 
“Smettilaaaa!” Gridai.
“Solo se continui a farmi il massaggio.”
“Scordatelo sono stanca!” Dissi.
 
Il suo viso era a un centimetro dal mio. Il suo naso sfiorò il mio di poco. I suoi occhi celesti erano incollati sui miei che erano dello stesso colore di Thomas.
Il mio cuore era arrivato in gola. E le labbra erano pronte ad abbracciare le sue.
 
“Allora visto che sei stanca te lo faccio io il massaggio.” Disse con un filo di voce.
 
Sentii il suo alito sulle mie labbra mentre pronunciava quelle parole.
 
“Togliti la maglia.” Disse ancora con quel tono di voce.
“No… io…” No. Io non ero più in grado di parlare.
 
Qualcuno bussò alla porta e subito dopo l’aprì.
 
“Io non trovo giusto… Hey, ma che state facendo?” Chiese Jay facendo sparire quel leggero sorriso che aveva appena era entrato.
 
Max si alzò velocemente.
 
“Ma non avevo detto che non doveva entrare nessuno?” Chiese.
“Stavate per baciarvi vero?” Chiese Jay guardando entrambi.
“E quindi?” Chiese Max acido.
“Hey che succede?” Chiese Nathan entrando.
“Nulla. Ve ne andate?” Chiese Max seccato.
“Stai infrangendo le regole Gorge!” Esclamò Jay.
“Che hai fatto?” Chiese Nathan con aria scazzata.
“Nulla!”
“Già l’ho fermato in tempo!” Esclamò Jay.
“Quali regole?” Chiesi.
“Beh abbiamo deciso che nessuno di noi avrebbe portato un ragazza a casa per non mancarti di rispetto. E che nessuno di noi ci avrebbe provato con te in alcun modo. Perché dovremmo abitare tutti sotto lo stesso tetto per moooolto tempo e sarebbe meglio se non ci fossero litigi e cose simili.” Disse Nathan.
“Oh. Okay.” Dissi vedendo il mio sogno di stare con Jay crollare pezzo dopo pezzo.
 
Mi alzai dal letto e mi sistemai i capelli dietro le orecchie.
 
“Vado a dormire.” Dissi e me ne andai in camera mia.
 
Mi misi sul letto pronta a mandare un messaggio pieno di dettaglia a Claire.
Qualcuno busso alla mia porta.
 
“Avanti.” Esclamai.
 
Era Jay. Entrò con i suoi fantastici ricci e si accomodò sul mio letto.
 
“Dai si onesta. Cosa avete fatto tu e Max?” Chiese guardandomi.
“Credo che non siano affari tuoi!” Dissi e continuai a scrivere il messaggio a Claire.
“No Drew. Tu non capisci. Devi dirmelo.”
“Non ti devo dire proprio niente!” Esclamai acidella.
 
Perse la pazienza e mi tolse il telefonino dalle mani.
Quello era un affronto. Nessuno doveva osare togliermi il cellulare dalle mani mentre assaggiavo con Claire.
 
“Dai ridammelo!” Esclami.
“No.” Disse lui come un bambino.
“JAY – DAMMI – IL – MIO – TELEFONO!”  Dissi a denti stretti.
“No.”
“Non abbiamo infranto le regole!” Esclamai.
 
Allungai la mano per riprendermi il telefonino e lui mi ci schiaccio il cinque.
 
“Vediamo a chi scrivi!” Esclamò Portando l’apparecchio vicino agli occhi.
“NO!” Esclamai lanciandomi a pesce su di lui.
 
Non so come ma mi ritrovai sdraiata sul mio letto con Jay sopra di me.
 
“Dai voglio leggere. Non vuoi farmi da servetta, almeno concedimi di leggere i tuoi messaggi.”
“No, sono privati!”
“Privati? Perché? Che diamine scrivi?”
“Non sono affari tuoi. Dai Jay.” Chiesi stanca di lottare.
 
Abbassai lo sguardo. Mi posò una mano sotto al mento e mi fece alzare la testa verso di lui.
 
Vidi piano piano il mio sogno di stare con lui ricostruirsi pezzo dopo pezzo.
 
“Okay ti ridò il cellulare, ma solo perché sono stanco e ho sonno.” Disse ridandomi il cellulare.
 
Prima di rialzarsi mi diede un bacio sulla fronte.
Appena se ne fu andato sorrisi come un ebete e mi morsi il labbro inferiore.
Finii  di scrivere il messaggio a Claire.
Ci mise un po’ ad inviare le 10 pagine che avevo scritto, ma Claire le avrebbe lette in 5 secondi come se stesse leggendo uno dei suoi libri preferiti.
 
Mi infilai sotto le coperte e spensi il telefono. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Eccomi qui. Sono tornata dopo tanto tempo.
Scusatemi ma sto lavorando e non ho molto tempo per scrivere.
E se le cose andranno come credo che andranno avrò ancora meno tempo. 
Quindi fatemi felice recensendo questo 5 capitolo. 
Non sono molto convinta di quello che ho scritto quindi spero che le vostre 
recensioni dicano il contrario. 
Ringrazio tutte quelle che recensiscono ogni capitolo e anche quello che non 
recensiscono spesso e quelle che non recensiscono proprio lol 
Spero di aggiornare presto. 
Kisses 
Cla' 
Ma è una mia impressione o questi 5 beduini diventano sempre più belli?

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

 
“Non vedo l’ora che sia domani sera!” Esclamò Claire.
“Perché che succede domani sera?” Chiesi curiosa.
 
Ormai era passata più di un mese da quando mi ero trasferita a casa di mio fratello.
Avevo smesso di fare la serva a Max e non avevamo più avuto momenti intimi come quella famosa sera. Un po’ mi dispiaceva. Il mio cuore batteva ogni giorno sempre più forte per Jay.
Come potevo essere cotta di un idiota del genere? Forse era solo colpa di quei fantastici occhi celesti. O di quei ricci così… ricci.
 
“Drew sei fuori? I ragazzi domani si esibiranno al pub più in di tutta Londra!” Esclamò Claire gesticolando.
“Che ragazzi?” Chiesi ancora non capendo.
 
Mi arrivò uno scappellotto in testa.
 
“Tuo fratello e i suoi amici.” Disse.
“Ah quei ragazzi.” Dissi con poca enfasi.
“Che hai?”
“Ho che Siva continua a dirmi che solo la sua piccolina. Si comporta come un fratello maggiore. E quando Tom si arrabbia lui si mette in mezzo e mi difende. È così dolce!” Dissi diventando un po’ rossa.
“non ti innamorare di lui!” Esclamò ad un tratto.
“Tranquilla è impossibile. Non faccio altro che pensare a Jay. Non riesco proprio a togliermelo dalla testa. È sempre lì!”
“Ma scusa ma con Max? Credevo sarebbe nato l’amore.” Disse Claire leccando il suo gelato.
“Cosa? No è un bel ragazzo, ma non penso che sia come Jay.” Dissi guardando il cielo.
 
Era una bella giornata di sole e il cielo era celeste come gli occhi di McGuiness.
 
“Dici che Max non si avvicina per quella stupida regola del cazzo??” Chiese.
“Credo di si. Ma è meglio così. Non riuscirà a farmi innamorare di lui!” Esclamai.
“Chi non riuscirà a farti innamorare?” Chiese una voce troppo famigliare.
 
Guardai Claire sgranando gli occhi e lei fece lo stesso.
 
“Hey piccolina rispondi a Jay, io sono curioso!” Esclamò Siva guardandomi.
 
Io e Claire dopo aver preso un gelato in centro ci eravamo fermate alla prima panchina libera che avevamo trovato. E Jay e Siva si erano avvicinati tanto da poter sentire un pezzo di conversazione e noi, due stupide beduine, non ce ne eravamo neanche accorte.
 
“Cosa?” Chiesi nel panico.
 
Jay si accomodò accanto a me, mentre Siva rimase in piedi a fissarmi. Claire sembrava tranquilla, era lì a leccarsi il suo gelato cioccolato e panna. Sembrava stesse vedendo un film. Al posto dei pop corn aveva il gelato. Dal suo sguardo si capiva benissimo che non era intenzionata ad aiutarmi.
 
“Chi non riuscirà a farti innamorare?” Ripeté Jay.
“Ehm… un qualunque ragazzo. Ho dei gusti particolari.” Mi arrampicai agli specchi con gran classe.
 
Claire sghignazzò.
 
“Oh. Come dovrebbe essere il tuo ragazzo allora?” Chiese curioso Jay.
 
I suoi occhi celesti incollati ai miei.
 
“Ehm…” Ero lì a pensare a una ragazzo completamente diverso da lui.
 
“Con i capelli ricci e gli occhi celesti!” Intervenne quella befana con la bocca sporca di cioccolata e panna.
 
La fulminai con lo sguardo e lei mi guardò come a dire ‘sono un vero genio’.
 
“Ma tu guarda che culo. Io ho i capelli ricci e gli occhi celesti!” Esclamò Jay ridendo.
 
Forse l’idiota non aveva capito che Claire si stesse riferendo a lui. Meglio così.
 
“Che altro?” Chiese Jay.
“Beh…” Iniziai a dire, ma Claire mi interruppe.
“Allora deve essere simpatico, divertente. Romantico. E che infranga una stupida regola del cazzo!” Esclamò lei dopo essersi quasi sdraiata su di me per avvicinarsi a Jay.
 
“Ragazzi vado a prendere Nathan, ci vediamo dopo.” Disse Siva dopo aver letto n messaggio sul cellulare.
“Siva, vengo con te!” Esclamò Claire alzandosi di scatto.
 
Si mise sotto braccio a Siva e lo trascinò via… nella direzione sbagliata, infatti poco dopo ripassarono davanti a noi con una di quelle faccia da cartone animato con la goccia che gli scende dalla fronte.
 
“Perché mi ha data la sensazione che stesse parlando di me?” Chiese Jay ad un tratto serio.
“Coosa?” Dissi scivolando sugli specchi che sino a qualche minuto prima stava scalando.
“Hai una cotta per me?” Chiese ridendo.
“NO!” Esclamai.
 
Il gelato che avevo in mano si stava sciogliendo sulle mie mani e approfittai di quel momento per leccarlo via.
 
“Non mentire Drew! Sei diventata tutta rossa.” Disse Cercando in mio sguardo nascosto nel cono del gelato.
 
“Sai questo spiega mooolte cose!” Continuò lui guardando a terra.
“Quali cose?” Chiesi.
“Beh… spiega mooolte cose. Come il tuo comportamento nei miei confronti. Credevo di esserti antipatico.” Disse
“Guarda che io non ho una cotta per te!” Esclamai.
“Davvero?” Mi guardò fisso negli occhi.
 
Piano piano mi sciolsi come il gelato nelle mie mani.
 
Mi alzai e iniziai a camminare verso una qualsiasi direzione.
 
“Drew dove vai?” Chiese ancora seduto sulla panchina.
 
Lanciai il gelato nel primo cestino e mi pulii le mani con un fazzolettino. Subito dopo Jay fu accanto a me.
 
“Dai Drew, dimmi qualcosa.” Mi implorò.
“Hai ragione mi stai antipatico!” Esclamai.
 
--- Jay---
C’era un ragazzo che corteggiava Drew? Sentire quelle parole “non riuscirà a farti innamorare.” Mi avevano spiazzato.
Chi voleva farla innamorare? Chi voleva avere con se Drew?
Lei non voleva proprio dirmelo. Anzi cercava di evitare il mio sguardo.
Dopo che Claire aveva fatta una veloce descrizione del ragazzo ideale di Drew se ne era andata con Siva lasciandoci soli.
Le piacevo. Si vedeva lontano un miglio. Era diventata tutta rossa, il suo sguardo non voleva proprio incrociare il mio.
 
“Dai Drew, dimmi qualcosa.” Mi implorò.
“Hai ragione mi stai antipatico!” Esclamai.
 
Non era vero! Non le stavo antipatico. Le piacevo.
 
“Guarda che non è un reato esprimere i propri sentimenti!” Esclamai.
 
Ma non sapevo se lo stavo dicendo a lei o a me.
Continuavo a fingere che non mi piacesse. Non lo avevo detto nemmeno ai ragazzi che mi piaceva.
Quando l’avevo vista con Max che per poco non si baciavano, il mio cuore aveva perso un colpo.
Volevo strapparmi i ricci.
 
Avevo uscito la scusa della regola della nuova coinquilina, solo per farli allontanare. E ci ero riuscito. Ma questa stupida regola mi imponeva di starle lontano. Forse avevo citato quella regola appunto per impedirmi di saltarle addosso.
 
“Lo so. Ma è solo che… non mi piaci tu.” Disse.
 
“Hey ragazziiii!” Gridò Siva sbracciandosi.
 
Vidi Claire e Nathan tappargli la bocca.
 
“Ma che fate?” Chiese Siva cercandosi di liberarsi.
 
Claire e Nathan avevano capito tutto.
Entrambi volevano lasciarmi solo con Drew, che mi sembrò sollevata di vederli.
Sentii il mio cuore strapparsi di poco. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Sono tornata :D
Ho cercato di scrivere il prima possibile. 
Ma purtroppo le idee erano andate al bar ad ubricarsi con Jay.
Meglio tardi che mai... 
Spero che vi piaccia. Ho bisogno delle vostre recensioni per 
convincermi che è leggibile. 
Ho introdotto il punto di vista di Jay, credo che dia più sostanza al capitolo. 
Vi lascio recensire :D
Un bacio Cla' 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

 
Tornammo a casa e durante tutto il tragitto stetti in silenzio.
Nathan non fece altro che elogiare Claire. Continuava a ripetere quanto fosse simpatica e divertente.
Siva invece continuava a fare battute sulla stupidità di Nathan e Jay che guidava mi guardava dallo specchietto retrovisore.
Ero fortemente in imbarazzo.
 
“Ma dove siete stati tutto il pomeriggio?” Chiese Max avvicinandosi.
“Nulla io sono stato un po’ con Claire e purtroppo c’era anche Siva!” Esclamò Nathan.
“Ma stai zitto che lei era contenta che ci fossi pure io.” Disse Siva.
“A me non è sembrata contenta!” Esclamò Jay prendendolo in giro.
 
Li lasciai perdere e me ne andai in camera mia. Presi il cellulare dalla tasca e chiamai Claire.
Non avevo avuto modo di parlarle per quello che aveva combinato.
La volevo solo strozzare!!
 
“Weeeee bellaaaa!” Esclamò quella bocca larga.
“Come ti è saltato in mente di diglielo?” Sbottai.
“Scusa, ma tu non ti decidevi.”
“Dio che imbarazzo. Mi ha riempito di domande tutto il tempo!” Esclamai.
“Scusa amore miooo. Ma secondo me dovresti parlargli. Sareste una bella coppia!” Esclamò.
 
Sentii bussare alla porta. Era Tom.
 
“Claire ti devo lasciare.”
“Okay… ti voglio bene.”
“Io di più.”Dissi e riattaccai.
 
“Drew è quasi pronta la cena.” Disse Tom.
“Ehm… grazie ora scendo.”
“Qualcosa non va?” Chiese preoccupato.
“Insomma.” Non sapevo cosa dirgli.
“Ti va di parlarne?” Mi chiese avvicinandosi.
“No.” Dissi sottovoce.
“Okay.”
 
Mi abbracciò fortissimo. Mi diede un bacio a stampo sulle labbra e se ne andò.
 
 
--- Jay---
Vidi Tom scendere le scale frettolosamente. Era molto pensieroso.
 
“Tom si può sapere che hai?” Chiese Max.
“Ho appena parlato con Drew.” Disse agitato.
“Caspita questo si che è grave!” Esclamò Siva sarcastico.
“Sta male. Credo che stia soffrendo!” Disse lasciandoci tutti senza parola.
 
Ma di che diamine stava parlando? A me Drew sembrava a posto.
 
“Ho sentito che parlava con Claire. Ed è raro che quando parla con lei sia seria, ameno che non sia successo qualcosa per cui essere seri. E poi sono entrato e aveva la faccia triste. Chissà che stava pensando. Secondo me c’entra un ragazzo! Assolutamente. Si tratta per forza di un ragazzo!” Disse facendo su e giù per la cucina.
“Perché pensi che sia colpa di un ragazzo?” Chiese Max.
 
Mi sentii chiamato in causa. E se era per colpa mia che stava così?
 
“Non mi ha voluto dire il motivo per cui è triste. Quindi si tratta di un ragazzo.” Disse Tom fermandosi e mettendo le mani sui fianchi.
“Ma non hai detto che era single?” Chiese Max.
“Beh credevo che lo fosse!” Esclamò.
 
Sentimmo scendere le scale e facemmo finta di niente.
 
--- Drew---
 Ci accomodammo tutti a tavola e iniziammo a mangiare.
 
“Hey Drew domani sera abbiamo il concerto a quel pub acanto alla gelateria. Vieni?” Chiese Max.
“Certo che vengo, altrimenti chi vi tirerà i pomodori?” Chiesi sarcastica.
“Guarda che siamo dei fenomeni!” Esclamò Nathan.
“Sì, dei fenomeni da baraccone!” Dissi a mia volta.
 
Passammo tutta la cena a prenderci in giro.
Ci mettemmo tutti sul divano io ero seduta tra Max e Jay.
Max mi carezzava la coscia destra e parlava con Siva della partita che stava per iniziare.
Nathan stava litigando con Tom su chi dei due dovesse sedersi sul divano dal lato più vicino alla tv. Jay invece stava fissando la mano di Max sulla mia coscia. Era serio. Poi il suo guardo incrociò il mio e mi voltai subito.
 
La partita iniziò e Max, Tom e Nathan erano tutti presi a gridare: “Passa quella palla!” “Tiraaaaaa” “Lì c’è un giocatore libero, passa a lui!”
Dopo poco si unì anche Siva che voleva strapparsi la maglietta quando un giocatore mancò di poco la porta.
 
Il mio braccio sinistro era appiccicato a quello destro di Jay.
Non riuscivo a seguire la partita.
 
Ad un tratto Nathan e Tom ripresero a  bisticciare su quale giocatore fosse migliore. Tom spazientito lo spintonò e Nathan cadde addosso a Jay spingendolo su di me.
 
“Hey razza di imbecille vai a cadere da un’altra parte!” Esclamò Jay spingendo… anzi lanciando Nathan sul suo divano.
“Scusa Jay!” Esclamò Nathan mentre veniva preso a cuscinate da Tom.
 
Jay era ancora mezzo su di me. Avevo i suoi capelli in bocca. Non resistii più e gli misi una mano tra i ricci e incominciai a giocarci.
 
“Aspetta che mi sistemo meglio!” Esclamò Jay sdraiandosi sulle mie gambe.
 
Avevo il cuore in gola. Fortuna che gli altri erano intenti a guardare a partita altrimenti si sarebbero accorti che ero diventata completamente rossa. Continuai a giocare con i suoi capelli.
 
A fine partita quei quattro scalmanati si erano calmati. Nathan e Siva erano andati a dormire camminando come degli zombie.
Max e Tom invece stavano commentando la partita e Jay si era addormentato beato sulle mie gambe. Sembrava un bimbo. Volevo baciarlo su tutta la faccia.
 
Gli carezzai la guancia, aveva le labbra semi aperte.
 
“Tom lo svegliamo?” Chiese Max divertito.
“NO!” Esclamai sottovoce. “Lasciatelo dormire!”
“Dai dobbiamo svegliarlo!” Esclamò Tom.
“NO!” Continuai a gridare sottovoce.
 
I due si alzarono e si avvicinarono per tappargli il naso e la bocca. Inconsciamente mi buttai in avanti e cercai di fare scudo alla faccia di Jay con il mio petto.  
Sfortunatamente gli avevo schiacciato la testa e lui si era svegliato.
Tom e Max scoppiarono a ridere e Jay mi guardava con gli occhi semi chiusi non capendo.
 
“Scusa non volevo svegliarti!” Esclamai.
“Tranquilla è stato un bel risveglio. Nessuno mi ha mai svegliato mettendomi le tette in faccia. Dovresti farlo più spesso!” Esclamò Jay sorridendomi.
 
Lo spinsi a terra.
 
“Ahia!” Esclamò mettendosi a gattoni.
“Io me ne vado a dormire!” Esclamai.
 
Mandai un messaggio a Claire.
Mi rispose subito. Secondo me stava attaccata al cellulare con la speranza che le scrivesi.
 
Mi misi sotto le coperte e fissai il buio.
Vidi una luce. Qualcuno aveva aperto la porta.
Una sagoma scura si avvicinò e piano si mise sotto le coperte.
Quei ricci si vedevano anche al buio.
 
“Che fai qui?” Chiesi.
“Ho provato  a mettermi nel mio letto, ma non riuscivo a dormire. Max continuava a battere sul muro.” Disse con il suo naso che sfiorava il mio.
“Hai fatto bene a venire qui.” Dissi maledicendomi subito dopo.
“Lo so.” Disse sorridendo. “Mi tocchi i capelli?”
“Sì.” Dissi contenta.
 
Appoggiai l’avambraccio sul suo collo e iniziai a toccargli i capelli.
Mise la sua mano destra dietro la mia schiena e mi strinse a sé.
I nostri nasi erano ancora più vicini. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra.
Il mio cuore aveva fatto le valige, aveva salutato le arterie e le coronarie e se ne era andato dicendo che per lui era troppo.
Jay iniziò a muovere la testa per far toccare meglio il suo naso al mio.
 
“Sto più caldo di tutte le altre sere. Credo che dovrei dormire sempre con te!” Esclamò con gli occhi chiusi.
“Non sarò di certo io a fermarti!” Dissi.
 
Avevo dimenticato il cellulare accesso e infatti lo sentimmo vibrare.
 
“Chi ti manda i messaggi a quest’ora?” Chiese aprendo gli occhi.
“Non lo so.” Dissi continuando a toccargli i capelli.
“Non vedi chi è?” Chiese incollando quei magnifici occhi ai miei.
“No.” Dissi sottovoce.
“Allora vedo io.” Disse sporgendomi su di me per prendere il cellulare sul comodino.
“No! Che fai? Fermo!” Esclami.
 
Era letteralmente sdraiato su di me.
 
“Okay sto fero. Non mi muovo più.” Disse rimanendo sdraiato su di me.
 
Posò la testa nell’incavo del mio collo. Il suo respiro mi fece il solletico.
Gli posai la mano sulla testa e incastrai le dita tra i ricci. Ancora su di me Jay poggiò la testa sulla mia tempia sinistra e mi diede un bacio sulla guancia.
 
Volevo dirgli: “Mi stai schiacciando.” Ma avevo troppa paura che si alzasse.
 
Continuò a darmi tanti piccoli baci sulla guancia. 


- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter
 

Hello!
Sono tornata con un nuovo capitolo. 
Amatemi! é venuto davvero lungo. 
Spero vi piaccia perché a me è piacuto lol 
Come al solito non vedo l'ora che recensiate. 
Perché i vostri commenti sono fondamentali. 
Abbiate pietà. 
xx Cla' 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

 
Ero ancora nel letto con Jay.
E Max era appena entrato gridando come un pazzo e lanciandosi sul letto.
 
“Jay?!” Disse Max alzandosi dopo essersi accorto dell’amico.
“Che strilli?” Chiese Jay stropicciandosi gli occhi.
“Che diamine fai tu qui?” Chiese Max in cagnesco.
“Dormivo sino a qualche minuto fa!”
“No imbecille! Hai appena infranto il nostro regolamento!”
“Quale regolamento?” Chiese Jay mettendosi seduto.
“Quello su Drew che abita con noi e nessuno ci dorme o la bacia o cose simili! Tu hai deciso di mettere questa regola!” Esclamò Max arrabbiato.
“Beh è normale!” Sbottò Jay.
“È normale cosa?” Chiese Max.
“Doveva passare due settimane a farti da serva e avreste passato molto tempo insieme e…”
 
--- Jay---
…e iniziai  ad arrampicarmi sugli specchi. Non potevo dire la verità.
Non potevo dire che avevo paura che lei si potesse innamorata di lui anziché di me.
Non potevo!
 
“E cosa?” Chiese Max
“E niente!”
“Come sarebbe a dire niente?” Max iniziò a scaldarsi troppo.
“Basta litigare di prima mattina!” Esclamò Drew.
 
Mi voltai a guardarla.
Aveva tutti i capelli scompigliati e gli occhi un po’ gonfi.
 
“Non puoi rompere le palle a tutti andando in giro a ricordare di rispettare le regole se poi sei tu il primo ad infrangerle!” Esclamò Max.
“Perché non lo togliete questo stupido regolamento del cazzo?” Chiese molto fine Drew.
“No” Esclamai anche se ero il primo a volerlo a toglierlo.
 
Per colpa di quelle stupide regole non ero riuscito a baciarla. Quando avevo pensato di farlo mi era tornato in mente quando avevo deciso di inventarmelo.
 
“Jay di un po’, hai messo questo regolamento in modo che nessuno dei ragazzi si potesse avvicinare a Drew più del dovuto, così che tu potessi avere campo libero?” Chiese Max.
 
Non resistetti. Mi ero rotto di tutte quelle domande e di quel regolamento.
 
“Sì!” Esclamai guardando fisso Max negli occhi.
 
Max senza parole si alzò ed uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Mi voltai a guardare Drew. Ora potevo baciarla.
 
“Cazzo è tardissimo!” Esclamò alzandosi di scatto dal letto.
 
Prese i primi vestiti che trovò e corse a cambiarsi. Uscìì dalla sua stanza e mi andai a lanciare sul divano.
 
“Ciaooo!” Gridò Drew pronta ad uscire dalla porta.
“Aspetta non mi dai neanche un bacio?” Chiese Tom.
 
Drew tornò indietro correndo e gli diede un bacio a stampo sulle labbra. Siva si mise accanto a Tom con le labbra pronte per un bacio e lei glielo diede come aveva fatto poco prima con il fratello.
Appena fu andata via scese Max tutto vestito per uscire. Ci convocò tutti in cucina perché ci doveva parlare.
 
“Che succede Max?” Chiese Tom.
“Cosa succede? Perché non lo chiedi a Jay cosa succede!” Esclamò Max
“Jay che succede?” Chiese Tom.
 
Non risposi.
 
“Perché non gli dici che sei andato a letto con sua sorella?” Sbottò Max furioso.
“Tu hai fatto cosa?” Chiese Tom con il fumo che gli usciva dal naso.
“No! Io non ci ho fatto niente ci ho solo dormito!” Esclamai guardando sia lui che Max.
“E il regolamento?” Chiese Nathan sbattendo il cucchiaio nella tazza del latte.
“Ohh. Lil Nath dovresti chiedergli perché ci ha costretti a seguire questo stupido regolamento!” Esclamò Max con le mani sulla spalliera della sedia accanto a Nathan.
“Jay?” Chiese Nathan guardandomi con una faccia da cucciolo.
“Perché… perché…” Non riuscivo a terminare la frase.
“Perché voleva tenerci tutti lontani da Drew in modo che lui potesse provarci liberamente!” Esclamò Max guardandomi. “Correggimi se sbaglio. 
“È la verità James?” Chiese Siva.
 
Mi limitai ad annuire.
 
“Perché non hai detto subito che ti piaceva?” Chiese Nathan.
“Perché non lo sapevo che mi piaceva. L’ho scoperto solo quando l’ho vista che faceva i massaggi a Max.” Dissi.
“Sei un idiota!” Esclamò Max.
 
--- Drew---
“Accidenti a quel coglione di Max!” Esclamò Claire dopo che le avevo raccontato quello che era successo. “Però piaci a Jay. Insomma ha chiaramente detto che ha messo quel regolamento per tenere tutti lontani!”
“Lo soooo!” Esclamai contenta.
“Dobbiamo assolutamente comprare qualcosa di carino per stasera.” Disse Claire.
“Non ci credo mi hai fatta uscire presto per comprare uno stupido vestito?” Chiesi.
“Sì! Dovremo essere due bombe stasera!” Esclamò facendosi film mentali.
“Se continuiamo a mangiare le ciambelle del bar della scuola finiremo col diventarlo sul serio.”
“Ma piantala! Comunque Nathan mi ha detto che stasera sarà speciale. E ci teneva tanto che… oh mio Dio vedi che belle quelle scarpe!” Esclamò cambiando di colpo discorso.
“Sì sono carine.” Dissi con poco entusiasmo.
 
Mi trascinò in tutti i negozi di Londra finché non trovammo quello giusto. Quello che vendeva degli abiti niente male. Provai il primo. Mi piaceva moltissimo. Lo comprai subito.
Anche Claire aveva trovato il suo vestito.
 
Uscimmo dal negozio soddisfatte e ce ne tornammo a casa.
 
“Thomas ho comprato un vestito bellissimo devi assolutamente vederlo.” Entrai gridando.
 
Erano tutti in soggiorno tranne Jay.
Max parlava con Tom e Nathan parlava con Siva. Avevano tutti dei musi lunghi.
 
“Che succede?” Chiesi.
“Nulla di cui preoccuparsi. Abbiamo solo avuto un battibecco con Jay.” Disse.
“E Lui ora dov’è?” Chiesi.
“è uscito. Voleva stare un po’ da solo.” Disse Siva.
“Drew vediamo il vestito che hai comprato?” Chiese Max alzandosi.
“No.” Dissi indietreggiando. “Lo vedrete tutti stasera.”
 
Finalmente il pomeriggio arrivò e andai a casa di Claire per prepararmi.
Ci truccammo e ci vestimmo. Poi andammo al pub.
I ragazzi erano già lì. Erano tutti vesti bene. E tutti avevano una bella birra in mano.
 
“Ciao.” Disse Claire mentre ci avvicinavamo mano nella mano.
“Cavolo ragazze che bei vestiti!” Esclamò Siva.
“A me piace di più quello che c’è sotto!” Esclamò Jay.
 
Tom lo fulminò con lo sguardo.
 
“Drew stai davvero bene.” Mi disse Tom.
 
Arrossii.
 
“Sarà difficile mantenere la concentrazione adesso.” Disse Nathan tutto preso da Claire.
“Dai andiamo tocca a noi.” Disse Siva.
 
Si allontanarono e io e Claire ordinammo due birre.
Cantarono un paio di canzoni e io e Claire bevemmo un altro paio di birre, giusto per essere un po’ brille o quasi ubriache.  Iniziammo a ballare insieme cantando.
Nathan continuava a fissarla, volevo solo picchiarlo. Non poteva guardare in quella maniera la mia migliore amica. Lei era mia non sua.
Anche Jay non faceva altro che guardarmi. E Max faceva lo stesso.
Tom era tutto preso a guardare in cagnesco entrambi per accorgersi delle fan che gridavano il suo nome.
 
“wooooooooh” Gridò Claire.
 
Mi misi a ridere.
 
I ragazzi fecero una piccola pausa. E vennero da noi. Ovviamente.
 
“Drew quante birre hai bevuto?” Chiese Tom autoritario.
“Tre lo giuro!” Esclamai ridendo.
“Non berne più!” Esclamò.
“Sì signor capitano!” Esclamai facendo la scema.
“Vado in bagno. Max mi accompagni?” Chiese Tom.
“Perché te lo deve reggere?” Chiese Claire.
“Ah- ah- ah. Quanto sei simpatica!” Esclamò Tom andandosene con Max.
 
Scoppiai a ridere e mi piegai in avanti e la mia testa toccò il petto di qualcuno.
Quando rialzai la testa incrociai due magnifici occhi celesti.
 
“Ho visto che ti stai divertendo?!” Disse Jay con uno sguardo da togliermi il respiro.
“Sì.” Dissi arrossendo.
“Siete davvero bravi!” Esclamò Claire.
“E tu sei davvero bella!” Esclamò Nathan schietto.
“Credo che andrò a rimorchiare!” Disse Siva andandosene.
 
“Hey posso avere un tuo autografo?” Chiese una biondina avvicinandosi a Jay.
“Ceeerto!” Esclamò lui sorridente.
“Devo dire che sei molto carino!” Esclamò la biondina.
“Grazie.” Disse lui diventando rosso.
 
Mi sentivo a disagio. Quella ragazza gli aveva detto esplicitamente che gli piaceva. E io a stento riuscivo a guardarlo negli occhi.
La ragazza se ne andò e io mi ritrovai sola con Jay.
Il cuore andava a mille.
Ebbene sì era tornato! Dicendo che si sentiva solo.
 
“Ora devo tornare sul palco, ma dopo sarò tutto per te!” Disse sorridendomi.
 
Mi appoggiai al bancone per non cadere.
 
“Oh mio Dio!” Esclamò Claire staccandomi un braccio.
“Che c’è? Che c’è?” Chiesi.
“Mi ha dato un bacio sulle labbra a stampo e mi ha detto non so quante volte che sono bellissima.”
“Come si è permesso quel nanerottolo a baciarti? Non lo sa che sei solo mia? Non sa che solo io posso baciarti così?” Chiesi scherzando.
“Non credo lo sappia.” Disse lei con una faccia buffa.
 
Scoppiammo a ridere. Ci abbracciamo e iniziammo a cantare.
 
“Che ti ha detto Jay?” Chiese gridandomi nell’orecchio.
“Che dopo sarà tutto per me!” Dissi euforica.
“In che senso?” Chiese lei diventando seria.
“Nel senso che dopo sarà tutto per me!” Esclamai di nuovo.
“Nel senso che vi sposerete e passerete il resto della vita insieme?” Chiese dopo aver bevuto un bel sorso di birra.
“Okay credo che sia il caso che tu la smetta di bere!” Esclamai togliendole la bottiglia.
 
Continuammo a cantare e a ballare. Finalmente i ragazzi finirono e vennero da noi.
 
“Sto morendo di fame andiamo a mangiare!” Esclamò Tom.
 
Andammo in una pizzeria lì vicino. Ognuno di noi ordinò una pizza.
Max, Tom e Siva si sedettero vicini.
Claire e Nathan non facevano altro che parlare e stare appiccicati. E io e Jay eravamo seduti praticamente appiccicati.
 
Ad un certo punto Jay poggiò la sua mano sinistra sulla mia coscia ed iniziò ad carezzarla.
Il mio cuore perse 3 colpi ed esclamò “e no dai. Di nuovo no!”
Cercai lo sguardo di Claire, ma era tutta presa da Nathan. Tom non si era accorto di niente fortunatamente.
Finalmente Claire si voltò a guardarmi e sgranai gli occhi cercando di farle capire, ma figuriamoci se capì al volo. Dovetti farle cenni espliciti con la testa e mimarle e finalmente capì dove doveva guardare.
 
Erano quasi le quattro del mattino e decidemmo di tornare a casa. Avevo le scarpe che mi facevano malissimo e camminavo come una papera.
Ad un certo punto Jay mi prese per mano e mi fece rallentare.
 
“Aspetta un attimo.” Disse facendomi fermare.
“Dimmi.” Dissi speranzosa.
“C’è una cosa che voglio fare da ieri sera!” Esclamò Jay.
“Cosa?” Chiesi vedendolo sempre più vicino.
 
Mi tolse i capelli dal viso e li portò dietro il mio orecchio.
Mi mise entrambe le mani sul viso e mi ipnotizzò con i suoi occhi.
Poi posò le sue labbra sulle mie. Si schiusero insieme e lentamente. Si creò una piccola fessura per unire le nostre lingue. Poi quella fessura divenne più grande.
Gli misi le mani tra i ricci e cercai di spingere la sua testa ancora di più contro la mia. Lui portò le sue mani sui miei fianchi e fece aderire il mio corpo perfettamente al suo.
 
Dopo qualche minuto ci staccammo. Ci guardammo negli occhi.
 
“Credo che sia il caso di raggiungere gli altri prima che Tom si accorga della nostra assenza e che capisca che ci siamo baciati e che venga a picchiarmi a sangue.” Disse.
 
Mi misi a ridere.
 
“Okay, ma mi stanno facendo malissimo le scarpe e non posso correre!” Dissi.
“oh ma questo non è un problema!” Esclamò e mi fece salire sulla sua schiena e mi portò a cavalluccio dagli altri. 



- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is."

Mad Hatter

Lo so sono in un ritardo pazzesco. 
E Mi scusooooo.
Non ho avuto proprio tempo per scrivere o leggere le vostre ff. 
Ma spero che mi perdoniate con questo capitolo.
Ho cercato di farlo il più lungo possibile e mi scuso se ci sono errori, ma non ho avuto il tempo di rileggerlo. 
L'ho scritto in due volte, in una delle quali il pc è andato in tilt e mi si è spento mentre scrivevo.
Vi ringrazio infinitamente ♥ 
vi posto i link dei vestiti di Drew e Claire.
Drew --> http://www.forever21.com/images/model_front/36121151-04.jpg
C
laire--> http://www.forever21.com/images/model_front/27704196-03.jpg

A
spetto con ansia i vostri insulti nelle recensioni ciaoooo Cla' 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9 

Quella sera appena tornammo a casa mi tolsi le scarpe e le gettai accanto al mio letto. Dopo neanche dieci minuti era entrato Tom con indosso solo il pantalone della tuta.
Lo guardai non capendo cosa volesse.
 
“Dai spogliati e dormiamo!” Esclamò infilandosi sotto le coperte.
“Dormi qui?” Gli chiesi infilandomi il pigiama.
“Sì. Così sto più tranquillo che qualcun altro non si infili sotto le tue coperte!” Esclamò.
“Tranquillo Jay non verrà!” Esclamai.
 
Mi sdraiai accanto a lui e mi lasciai abbracciare.
La mattina dopo mi sveglia e Tom russava ancora. Uscii dalla stanza e andai in cucina stavo morendo dalla fame. Sentii qualcuno armeggiare con le pentole.
 
“Buongiorno Max!” Esclamai sorridendogli.
“Ciao!” Esclamò secco.
“Qualcosa non va?” Chiesi.
“Come se ti importasse!” Disse sbattendo l’anta del mobiletto che aveva aperto per prendere una tazza.
“Ti sei alzato dalla parte sbagliata del letto??” Chiesi.
“No, ma almeno mi sono alzato dal mio letto!” Esclamò andandosi a sedere al tavolo.
“Che stai cercando di dirmi?” Chiesi seguendolo.
 
Non voleva proprio rispondermi. Gli tolsi la tazza dalle mani.
 
“Ridammi la tazza!” Esclamò Max senza guardarmi.
“No.” Dissi guardandolo.
 
Lo vidi serrare i pugni e serrare la mascella.
 
“Ridammi la tazza!” Esclamò a denti stretti.
“Dimmi che hai.” Dissi.
“Ho che hai dormito con Jay di nuovo!” Esclamò avvicinandosi pericolosamente.
“Ho dormito con Tom non con Jay. E anche se fosse non vedo il problema!”
“Sai cosa? Vado a fare colazione al bar.” Disse e se ne andò.
 
 
---Jay---
Mi ero svegliato da una decina di secondi e non avevo ancora capito dove mi trovassi. Vidi il comò con una foto in una bella cornice. Nella foto c’erano Kelsey e Tom.
Mi guardai a torno e notai che era la camera di Thomas.
 
“Cazzo!” Esclamai.
 
Come ero finito nella stanza sbagliata? Evidentemente ero convinto che fosse la mia.
Scesi le scale per andare in cucina e notai che indossavo ancora i vestiti della sera prima.
Erano tutti in cucina tranne Max.
Mi accomodai accanto a Drew e poggiai la testa sulla sua spalla.
 
“Buongiorno Drew” dissi.
“Ciao.” Disse lei con poca enfasi.
“Jay e a me non mi dai il buongiorno?” Chiese Nathan con una voce da bambino.
“Non sei bello quanto lei!” Esclamò Jay.
 
Nathan fece finta di offendersi, ma io non gli diedi tanto retta. Ero stanco.
 
“Dov’è Max?” Chiese Siva.
“Al bar a fare colazione!” Esclamò Drew.
“Come lo sai?” Chiesi alzandomi dalla sua spalla per guardarla meglio.
“Mi sono alzata presto e l’ho visto mentre usciva!” Esclamò senza guardarmi.
“Ehm… Drew dopo devo parlarti!” Esclamò Tom alzandosi.
 
Di che le doveva parlare? E perché erano tutti e due così seri? 
 

- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is.

Buon pomeriggio,
odiatemi perché non aggiorno da aprile.
Lo so, sono una pessima persona, ma non ho avuto tempo di aggiornare
e non avevo neanche la testa per farlo. 
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia!!
Aspetto di sapere che ne pensate.
xx Cla' 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10 
 
Ero in camera mia con Tom che faceva su e giù per la stanza cercando le parole giuste per dirmi, non so cosa. Rimasi in silenzio ad aspettare che si decidesse a parlare.
Fece un respiro profondo e mi guardò negli occhi con le mani giunte.
 
“Ho chiamato Max per sapere dove fosse. Mi ha risposto: ‘chiedi a tua sorella!’”
“Io non so dove sia. So solo che voleva fare colazione fuori!”
 
Ero seduta sul letto con le mani fredde tra le cosce. Tom tornò a fare su e giù per la stanza.
 
“Di che avete parlato? Che ti ha detto quando lo hai visto? Ti ha detto buongiorno e ti ha abbracciata? Cosa ha fatto? Voglio i dettagli!!” Disse gesticolando.
“Tom si può sapere che ti prende? Ascoltata ho capito che sei innamorato di Max, ma adesso stai esagerando.” Disse senza muovermi dal letto.
“IO NON SONO INNAMORATO DI MAX!”   Esclamò fermandosi a guardarmi. Fece un respiro profondo e poi ricominciò a parlare. “Max è innamorato di te!”
 
Smisi di respirare per qualche secondo.
 
“Cosa?” Dissi in tilt.
“Lui è innamorato di te da qualche tempo.” Disse incerto.
“Di me…” Feci eco. “E di preciso quanto sarebbe questo ‘qualche tempo’?”
“Ti ricordi quando due mesi fa eri uscita con uno stronzo?” Disse inchiodandomi con lo sguardo.
“Tu che ne sai che era uno stronzo?”
“Me lo ha detto Claire. Comunque… ero con Max quando Claire mi ha detto che eri scontrosa con tutti per colpa di quel tipo. E ti ricordi che sono venuto a parlarti con Max?”
“Sì.” Dissi non capendo dove volesse andare a parare.
 
Avevamo parlato di quel ragazzo in maniera pacata. Non avevo detto che a nessun, se non a Claire che mi trattava male. Ricordo che mi incontrai con Tom  e  Max in un bar e ci mettemmo a parlare di una ex di Max e del fatto che lui la trattasse male.
 
“Beh quella storia che ti abbiamo raccontato era una bugia, volevo solo che tu capissi da sola che dovevi lasciare quel tipo. E quando poi siamo andati via… Max ha iniziato a dire spesso quanto tu fossi carina. Diceva che sembravi troppo dolce e piccola per essere trattata male.”
 
Non dissi nulla e lui continuò a parlare.
 
“Prima che ti trasferissi qui hai notato che quando tu e mamma e papà venivate a  trovarmi o venivo io da voi, Max era sempre presente? Ha perso la testa per te!”
“Io non capisco, non si è mai avvicinato per parlarmi! Poi da quando vivo qui non mi ha mai fatto capire che gli piacevo. Neanche quando ho fatto tutto quello che voleva.” Dissi.
“Lo so, ma lui non voleva che tu lo sapessi. Lui è innamorato di te, ma si è accorto che tu non lo consideri. E quando ieri ha visto che tu e Jay vi baciavate ha dato i numeri.” Si mise sulla sedia girevole della scrivania.
“Perché non me lo ha detto? E soprattutto perché TU non me lo hai detto?” Dissi alterandomi.
“Voleva dirtelo lui. Ma poi ha capito che ti piaceva Jay e ha deciso di lasciar perdere. Credeva che Jay non ti avrebbe mai baciata.”
“Non so se con Jay sia qualcosa di serio. O se lui pensa che ora stiamo insieme. Comunque sia io non voglio lasciar perdere Jay. Quando torna Max fallo venire qui. Voglio parlargli.” Dissi e mi sdraiai sul letto.
 
Tom capì che volevo stare sola e se ne andò.
Poco dopo entrò Jay.  Si sdraiò accanto a me e mi baciò.
 
“Tutto okay?” Mi chiese stringendomi forte a se.
“La nostra è una storia? È qualcosa che durerà? Ho è solo la passione del momento?” Chiesi dopo aver fatto un bel respiro profondo.
“Non lo so. Tu mi piaci da sempre. La prima volta che ti ho conosciuta ho pensato ‘Hey ma guarda come è carina la sorella di Tom. Fortuna che non ha preso da quel mostro del fratello!’” Esclamò sorridendo.
 
Ricambiai quel meraviglioso sorriso e gli accarezzai i ricci.
 
“Sono contento che tu sia venuta a vivere qui con noi. Mi piaci e su questo non ci piove, ma… io non sono innamorato follemente di te o almeno non ancora.” Disse dandomi un bacio a stampo sulle labbra.
 
Mi venne da piangere. Io ero innamorata di lui. Lo desideravo da sempre. Era il mio unico pensiero.
A lui piacevo è basta. Non ero abbastanza importante.
 
“Perché mi hai chiesto cosa abbiamo o siamo?” Chiese allontanandosi per guardarmi meglio.
“Prima che la situazione ci sfugga di mano. Insomma non voglio che uno dei due s’innamori e poi l’altro non ricambia. Ci ritroveremo in una situazione imbarazzante, sotto lo stesso tetto. Dovremmo vederci ogni giorno. Potrebbe essere doloroso.” Dissi una mezza verità.
“Già hai ragione. Io non voglio impegnarmi con qualcosa di serio, non adesso almeno.” Disse Appoggiando la testa sul pugno che aveva fatto.
 
Il nodo alla gola si fece più intenso. Non voleva sciogliersi.
 
“Forse dovremmo continuare a stare insieme… a me piace stare con te. E non voglio nessun altro che ti ronzi intorno” Disse sorridendomi.
 
Beh almeno è geloso.  Pensai.
 
Che dovevo fare?
Lasciarlo e provarci con Max?
ASSOLUTAMENTE NO!
Non vivevo di certo con loro per trovare marito.
Max avrebbe potuto farsi coraggio e provarci prima. Non doveva aspettare che io e Jay ci avvicinassimo tanto.
Se era vero che Max era davvero innamorato di me non potevo farlo illudere.
Cosa provavo io per lui?
 
Lo trovo davvero bello,  molto bello. Non riesco a vedere un futuro con lui. Ho solo e sempre fantasticato su Jay e vedermi con un altro è quasi impossibile.
Ero stata bene con Max quelle due settimane in cui gli avevo fatto da serva. Aveva provato a baciarmi.
Mi resi conto che nella mia testa non era scatto nulla.
Non ero curiosa di provare le sue labbra però mi piaceva quando mi stava vicino e mi accarezzava.

--- Jay---
Continuavo a chiedermi perché tutte quelle domande. Cosa le aveva detto Tom?
Forse avevano parlato della nostra relazione.
Era pensierosa.
Forse pensava che sarebbe stato meglio finirla lì. Ma io non volevo finirla lì. Io volevo lei. Non ne ero innamorato certo, ma la volevo.
L’aria nella stanza mi sembrava pesante. Mi sembrava che mi stesse sdraiata così vicino solo per farmi un favore.
 
“Vuoi interrompere qui quello che c’è tra di noi?” Chiesi. Non ne potevo più.
“No.” Disse quasi sottovoce.
“Allora a che stai pensando? E cosa sono tutte queste domande?” Chiesi sollevandomi sul gomito. 
 

- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is.

Buona domenica a tutti.
Ho finalmente postato un nuovo capitolo. 
Non so quanto ancora sarà lunga questa storia, quindi aspettate 
di trovarvi la scritta "completa" tra qualche capitolo. 
Ho iniziato a scrivere una nuova storia originale... passate a leggere
se ne avete voglia. 
Detto questo vi lascio leggere. 

Baci Cla' 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11 



“Jay te l’ho detto. Non voglio che le cose si facciano serie per uno dei due.” Dissi.
“Non mi convinci. Ho come la sensazione che tu mi voglia lasciare!”
“Non voglio lasciarti. Perché fai tante storie se alla fine non stiamo neanche insieme?” Dissi alzandomi.
“Io ho detto solo che ancora non sono innamorato di te, no che non voglio stare con te!” Esclamò mettendosi a sedere. “Drew tu mi piaci come nessun’altra. Si può sapere che ti prende? Perché non mi sembri più convinta di noi?”
 
Aveva detto noi.
 
“Scusa Jay.” Dissi uscendo da camera mia.
 
Avevo pensato a Max a quello che provava per me e a quello che io non provavo per lui.
Non volevo che soffrisse a causa mia. Non volevo che litigasse con Jay.
Volevo solo essergli amica.
Decisi di andare a casa di Claire. Avevo bisogno di lei.
 
Quando arrivai mi fece strada. A terra nella sua camera c’erano delle candele a terra accese. C’era puzza di cera bruciata.
 
“Fai una veglia funebre?” Chiesi sedendomi disgustata sul letto.
“No. Ho letto su un sito che le candele aiutano a rilassare.” Disse inginocchiandosi.
“A rilassa un morto forse.”
“smettila mi stai facendo venire i brividi!” Esclamò e poi soffiò sulle candele per spegnerle.
 
Le raccontai cosa stava succedendo e lei mi guardò come se sapesse le risposte ad ogni mia domanda.
 
“Jay ha detto che gli piaci perché ti stai tirando indietro?” Chiese seduta accanto a me.
“Gli piaccio, ma non è innamorato di me!” Esclamai.
“Poco importa. S’innamorerà di te presto o tardi.” Disse.
“Spero solo che non sia troppo tardi.”
“Max è davvero un bel ragazzo e ti vuole ovvio, ma tu non vuoi lui. Non c’è neanche da rifletterci su.”
“Lo so. Ma mi sento in colpa.” Dissi torturandomi le mani.
“In colpa per cosa? Perché non ricambi i suoi sentimenti.”
 
La guardai. Era quello il motivo.
 
---Jay---
Ero in soggiorno con i ragazzi e stavo raccontando loro della mezza mattinata trascorsa con Drew.
 
“ Perché fa così?” Dissi.
“Forse non ti vuole!” Esclamò Max.
“Sì, che lo vuole!” Esclamò Siva.
“E tu che ne sai? Lo ha detto a te?” Si irritò Max.
“Tom che le hai detto stamattina?” Chiesi.
 
A Tom uscirono gli occhi di fuori, ma non disse nulla. Quando tutti iniziammo a guardarlo aprì bocca, ma solo per balbettare. Guardava me e Max.
 
“Max scusa ho dovuto dirglielo!” Esclamò guardando Max negli occhi.
“Avevi promesso che non le avresti detto nulla!” Esclamò Max mettendosi le mani in testa.
“Detto cosa?” Chiesi.
“Nulla che ti importi!” Esclamò Max acido.
“No. Invece mi importa e come. Qualunque cosa Tom le abbia detto l’ha fatta allontanare da me!” Esclamai alzando la voce.
“Allora vuol dire che non tiene poi così tanto a te se si è allontanata per così poco!” Esclamò Max.
 
Fortuna che in mezzo a noi due c’era Siva altrimenti lo avrei colpito.
 
“Si può sapere che cosa hai detto, Tom?” Chiese Nathan spazientito.
“Max è innamorato di lei!” Esclamò.
“Cosa?” Sussurrai.
 
Forse Max aveva ragione. Drew non ci teneva molto a me se era bastato che il fratello le dicesse di Max per lasciarmi.
 
“Ciao!” Esclamò Drew sorridendo. “State facendo un riunione condominiale e non mi avete chiamata?”
 
Calò il silenzio. Io guardavo a terra. Non potevo guardarla. Mi sentivo ferito.
 
“Che succede?” Chiese allarmata.
“Sei una stronza!” Dissi con un nodo alla gola.
 
Mi veniva da piangere. Lei mi piaceva da matti e Max me l’aveva portata via.
Possibile che dovesse vincere sempre lui?
Possibile che ogni ragazza fosse sempre attratta da lui.
Non aveva neanche i capelli!
Io avevo dei magnifici ricci. Forse avrei dovuto anche io rasarmi la testa.
Mi chiusi in camera, non avevo voglia di ascoltare nessuno.
 
--- Drew---

Stronza?
 
“Cosa ho fatto?” Chiesi guardando Tom.
“Ho detto quello che ho detto a te stamani.” Disse alzando le mani in segno di resa.
 
Guardai Max.
Mi guardava con un leggero sorriso sulle labbra.
Ci lasciarono soli.
Mi accomodai accanto a lui. Dovevo dirgli che non provavo nulla per lui.
Avevo una paura matta di ferire i suoi sentimenti. Avevo appena ferito quelli di Jay, senza neanche accorgermene.
 
“Sei molto bella oggi Drew!” Esclamò con un sorriso mozza fiato. 
 

- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is.

Ciao a tutti. 
Ho aggiornato dopo aver trovato un po' di ispirazione
leggendo qualche vostra ff sui ragazzi. 
Questo capitolo è strano. 
Non so come definirlo. Forse di stallo.
Potrebbe essere anche il penultimo. 
Tutto dipenderà da come gestirò il prossimo capitolo.
So che in questo capitolo non c'è scritto chissà cosa, ma 
spero vi piaccia lo stesso. 


- Cla' 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12 
“Sei molto bella oggi Drew!” Esclamò con un sorriso mozza fiato.
“Grazie.” Dissi arrossendo.
 
Mi sentii stupida in quel momento.
 
“Ascolta Max…”
“No ascoltami tu Drew. Mi piaci e mi spiace per Jay, ma non farò retrofronte sui miei sentimenti per te. Avrei dovuto dirti tutto sin dall’inizio. Credo di essere innamorato di te.” Disse l’ultima frase tutta d’un fiato.
 
Mi guardava negli occhi in cerca di approvazione.
 
“Scusa Max, ma io non provo lo stesso per te.” Dissi.
“Neanche un po’?”
“No.” Fu un sussurro.
 
Serrò la mascella e si alzò per andarsene.
Feci un respiro profondo, mi alzai e corsi da Jay.
La porta della sua camera era chiusa a chiave. Bussai. Non rispose.
 
“Jay devo parlarti!” Esclamai.
 
Nessuna risposta.
Appoggiai la fronte alla sua porta.
 
“Per favore Jay!” Esclamai.
VA’ VIA!” Gridò.
“NO! Dobbiamo parlare!” Esclamai speranzosa.
“Non abbiamo più niente da dirci. Sei stata abbastanza chiara stamattina!”
“No. Invece no.”
 
--- Jay---
 
No. Invece no.”
 
Non potevo aprirle. Non potevo farle vedere il mio viso rigato dalle lacrime.
Non potevo farle vedere quanto mi aveva ferito e quanto non riuscivo a guardarla.

“VATTENE!” Gridai dopo aver preso un bel respiro.
NO!” Gridò dall’altra parte della porta.
 
 Decisi di non risponderle. Quella testa dura non se ne sarebbe andata.
Passò un ora, poi due.
Lei era ancora lì.
Passò un'altra ora e poi un'altra e una ancora.
Era sempre lì.
Dovevo uscire per andare in bagno.
Mi feci coraggio ed uscii. Era seduta atterra accanto alla porta.
Quando mi vide si alzò in piedi.
Il mio sguardo era coperto dai ricci. Riuscii a intravedere la speranza che aveva sul volto.
 
“Jay.” Disse in un sussurrò.
 
Non dissi nulla e camminai tranquillo sino in bagno.
Chiusi a chiave e mi guardai allo specchio.
La mia faccia era rossa peperone e il cuore non era per niente intenzionato a rallentare la sua stupida corsa.
Mi tornarono in mente le parole di Drew di quella mattina.
Forse non era innamorata di me. Aveva solo una cotta.
Forse… troppi forse.
Dovevo parlarle.
Uscii dal bagno e lei era ancora davanti alla porta della mia camera.
Rimase a guardarmi in silenzio.
Finalmente riuscii a guardarla negli occhi.
 
“Hai detto che vuoi parlarmi.. entra!” Esclamai seguendola in camera mia.
 
Ci accomodammo sul letto.
 
“Parla ti ascolto.” Dissi con gli occhi coperti dai ricci.
“Jay… io volevo chiederti scusa. Non volevo che tu…”
“Che io cosa?”
“Te la prendessi tanto… quello che sto cercando di dire è che… non voglio soffrire come sta soffrendo adesso Max. Io sono innamorata di te da sempre e ho come la sensazione che per te non sia lo stesso.”
“E chi ti dice che io per te non provo lo stesso? Una stupida sensazione del cazzo?!” Dissi guardandola negli occhi.
 
Non disse nulla. Si limitò ad abbassare lo sguardo e a mordersi il labbro inferiore.
Le poggiai l’indice sotto al mento e le tirai su la testa. I nostri sguardi s’incrociarono.
La baciai.
 
Mi strinse forte a se. Avevo le sue mani tra i miei ricci, poi sulla schiena e poi di nuovo tra i ricci.
Non riuscivo a staccarmi da quelle labbra. Erano una calamita.
Avevo bisogno di respirare, mi staccai… tentati di staccarmi, ma mi tirò di nuovo a se tappandomi la bocca con la sua. La mia lingua era incollata alla sua.
 
Si mise a cavalcioni su di me. Le infilai le mani sotto la maglietta e le accarezzai la schiena.
Non potevo fare a meno di lei.
 
Nella mia testa risuonavano queste parole… avrei potuto gridargliele.
 
Yeah it’s true you know, we’re not perfect
There’s a fire inside of me
It means I’ll fight for the things that are worth it
If it makes me feel complete
Cause I’m hitting rocks, and I’m taking shots
I’m prepared to lose everything I’ve got

 
“Show me love.” Sussurrai al suo orecchio.
 
Si staccò. Mi guardo per qualche istante e si tolse la maglietta. Poi tolse anche la mia.
 
Facemmo l’amore e in quel momento ho pensato che il mondo fosse nostro. 
 
 

- "This is impossible"      

- "Only if you believe it is.


Sono tornata dopo tanto. 
L'ispirazione è andata al bar ad ubricarsi con Jay. 
Questo è l'ultimo capitolo di questa storia. 
Ho pensato che era meglio chiudere così.  E' inutile lasciare la storia incompleta. 
Spero che vi piaccia come fine. 
Mentre scrivevo l'ultima parte ho ascoltato Show Me Love.
♥ 
Infatti ho inserito nel  testo la parte dove canta Jay, mi è sembrata ottima per quella scena.
Vi saluto... alla prossima storia... se riesco a scriverla. 

xx Cla' 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1600952