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di sjlenceinmjhead
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II : NEW ***



Capitolo 1
*** I ***


1**
-Dopo aver conquistato un ruolo di primo piano nella penisola italica,Roma si liberó gradualmente dell'influenza etrusca ..- e bla bla bla. La professoressa di storia continuava a blaterare sull'Epoca delle conquiste, ma sinceramente nessuno nella mia classe le prestava attenzione. E dall'espressione annoiata dei miei compagni si poteva intuire facilmente la direzione dei loro pensieri. Tutto tranne che la storia in quel momento si agitava nella mia mente. Osservavo le foglie degli alberi che cadevano ad ogni folata o semplice soffio di vento. I loro colori che variavano dal giallo a marrone mi ricordavano tanto la California.Non so perchè proprio la California ma mi immaginavo in un posto caldo e assolato a bere un drink riparata sotto un ombrellone di paglia sulla spiaggia, invece che in uno stupididssimo liceo italiano. Forse la California era la scelta giusta ma sinceramente, ero troppo codarda per allontanarmi da "casa" nonostante i miei 18 anni mi permettessero di cambiare cittá, regione,Stato e anche pianeta. Sarei stata capace anche di partire per Marte pur di non ascoltare piú tutto quel rumore nel silenzio piú totale che mi circondava.Odio il posto in cui vivo, le persone che frequento. É un pó di tempo che odio tutto. La causa scatenante di quest'astio nei confronti del mondo e miei ? Legato ad un solo nome, ad un destino al quale appartenevo e nel quale non mi ci trovavo piú ormai. -Signorina Connell,la campanella è suonata- Chiusi gli occhi per poi riaprirli un paio di volte prima di accorgermi che la classe fosse vuota e che il viso che stava a quanche centrimetro dal mio era quello della professoressa. -Mi scusi ,ero distratta- dissi in fretta raccogliendo le mie cose in una borsa che usavo come cartella. -Non si preoccupi. Su ora,esca è tardi- e con queste parole si congedó lasciandomi sola in classe. Di nuovo sola. Come sempre . Ma tutto questo sarebbe cambiato prima o poi!! Quando mi ritrovavo a pensare alla mia vita passata con lui il tempo scorreva inesorabile. Io, Alyssa , avevo trascorso gli anni piú belli della mia vita con Marco. Non eravamo fidanzati, o almeno non ufficialmente. C'erano stati abbracci, baci e tanto altro fra di noi, e quel contatto mi dava i brividi , mi mandava fuori di testa soltanto la sua presenza accanto a me. Io amavo tutto di lui e lui tutto di me. Ma qualcosa cambió quando decise di non rivolgermi piú la parola senza motivi ben validi. Anzi, senza motivo e basta. Mi aveva lasciata sola, come in balia di una tempesta. E oggi vivo ancora quel senso di vuoto che mi seguirá sempre e comunque. Mi manca stare con lui. Nel mentre ero arrivata a casa. Ormai non mi rendevo neanche più conto del tempo. -Ehi mamma, sono a casa- Lanciai la borsa sul divano insieme al cappottino di lana. Non faceva molto freddo, ma il vento autunnale era molto fastidioso sulle braccia nude. -Ciao Tesoro- -Perchè queste valigie mamma?- chiesi indicando quelle borse rosse appoggiate al muro del salotto precedente la cucina. Non erano nè mie, nè sue.. -Sorpresaaa- sentii due mani fredde coprirmi gli occhi. Erano ghiacciate, come se quella persona le avesse tenute in un cumulo di neve per tutta la mattinata. Peccato che qui non ci fosse la neve e questo stava a significare soltato una cosa. -Maria- Gridai abbracciando la mia amica. -Ohh Aly, vedo che mi hai riconosciuta subito- Maria aveva due anni in piú di me e per studi si era dovuta trasferire nella sua amata Alaska . -Le tue mani non sono cambiate, sempre gelide- ridemmo felici. -Come mai qui?- chiesi cingendole la vita e trascinandola con me sul divano . -Sono venuta per dirti che devi preparare i bagagli mia cara- Cosa stava dicendo. Ero confusa. -Puoi spiegarti meglio?- -Andiamo a Londra piccola- Gridò entusiasta ! -Cosa? No aspetta, la scuola? Mamma,non posso abbandonare tutto proprio ora- -Dai Aly , andiamo a svagarci un pó,so che ne hai bisogno- Maria aveva ragione. Mi conosceva bene e proprio un paio di giorni fa ci eravamo trovate a parlare su quanto avessi sofferto . Forse era quello che mi serviva ... ripensai alla conversazione di quella mattina fra me e me. Volevo allontanarmi da tutto. E perchè non appofittarne ?? -Ok, mi hai convinta! Prepariamo le valigie- Salii al piano di sopra seguita a ruota da Maria. Londra equivaleva a divertimento, relax e tanto altro. Forse avrei potuto rivedere mio padre, visto che abitava li. Magari avrei anche potuto dimenticare Marco. Chissà, tutto era possibile.

Salve *si nasconde*. Ok, stamattina dopo una discussione con mio padre ho deciso di voler scrivere qualcosa è mi è venuto fuori questo. Spero vi piaccia. Se volete che continui inviatemi una recensione anche perchè sinceramente non so cosa fare . è scattato tutto in un momento di rabbia. Vabbè ho detto trooooppo, fermatemi che continuo a parlaree .. . Ciao, Love u all :)xx

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Capitolo 2
*** II : NEW ***


II: NEW

-Passaporto?- - Maria sta tranquilla, ho preso tutto- -Guarda che ti conosco, distratta come sei avrai sicuramente dimenticato qualcosa- -Un pò di fiducia Mery- avevamo appena depositato le nostre valigie negli appositi compartimenti ed eravamo comodamente sedute sui nostri sedili. Io ero rilassata, in passato avevo già volato e l'aereo non mi faceva più paura. Non potei fare a meno di confrontare questa mia tranquillità con l'ansia e la preoccupazione del primo volo. Ero talmente agitata che faticavo a stare ferma sul sediolino. Dovevo accompagnare mio padre ad una cena di gala organizzata dalla casa discografica con cui lavorava e lavora ancora oggi. Mia madre aveva rifiutato e mi ci aveva costretto nonostante sapesse avessi paura di quell'aggeggio metallico volante. Per mia fortuna, andò tutto liscio come l'olio e non ci furono conseguenze sulla mia poca sanità mentale ! Ed eccomi qui che dopo solo un'anno parto per tornare a Londra, in cui un anno prima avevo sostato soltanto un paio di sere e non avevo vuto modo di conoscere la meravigliosa storia che tutti le attibuivano. Avevo sempre letto molto di Londra. Uomini che, talmente affascinati dalla Città stessa, abbandonavano la propria vita e ne costruivano una nuova ai piedi del BigBen , il grande orologio noto a tutti ! Non capivo sinceramente cosa potesse offrire Londra. Presi il cellulare, prima del decollo voleo inviare un messaggio a mio padre. 'Sto partendo per Londra. Ti voglio bene. Alyssa :)x ' Pochi istanti dopo mi arrivò la risposta. 'Vengo all'aereoporto, scusa ma non sarò solo. Ti voglio bene anche io' 'E chi ci sarà con te ?' 'Lo scoprirai' 'Non vedo l'ora. A dopo papà xx' Sorrisi spegnendo il cellulare. Chiusi gli occhi e mi beai di un sonno profondo e tanto atteso. Quando li riaprii quello che vidi mi sorprese e non poco. Fissavo il soffitto della mia camera tappezzato di foto con le mie amiche. Sbattei le palpebre e aggrottai le sopracciglia . Possibile che fosse tutto un sogno? L'arrivo di Maria, la partenza, l'aereo? Guardai la sveglia. Ero il ritardo, netto ritardo. Scaraventai le coperte via e mi fiondai in bagno con i miei abiti. Mi lanciai sotto la doccia aprendo il getto caldo che mi colpì procurandomi dei brividi. Mi vestii così veloce da impiegare metà del tempo che impiegavo di solito. Attraversai il corridoio che mi divideva dalla cucina -Mamma lo so scusa sono in.... Mamma ?- La cucina era vuota, il caffè non era pronto e le stoviglie della sera prima erano ancora nel lavello pronte per la lavastoviglie. Probabilmente mia madre era uscita presto quella mattina. -Anna, arriveremo in ritardo, fa presto ! - urlai iniziando a preparare il caffè , sperando che la mia dolce sorellina mi sentisse. -Anna muoviti - urlai ancora e osservai l'orologio. Restai scioccata da ciò che vidi . L'orario non era cambiato. Ero ancora in ritardo , ma l'ora era ancora quella. Lasciai il caffè sui fornelli e corsi nella camera di mia sorella. VUOTA . Aprii tutte le porte, ma ero SOLA. SOLA . L'eco dei miei pensieri rimbombava nella casa vuota , scura, buia. Ero completamente SOLA. -Alyssa , Alyssa - Maria mi strattonava per un braccio -Ah Mery - le saltai al collo abbracciandola. -Aly, cos'hai ?- Piangevo -Io.. ero sola .. di nuovo sola.. e,e c'era buio .. - -Calma, tranquilla ci sono io , non sei sola- respirai a fondo il suo profumo, riusciva a tranquillizzarmi -Ora asciugati queste lacrime e alzati. Siamo arrivate a Londra- Con un pò di fatica slacciai la cintura di sicurezza e passai il dorse freddo della mia mano sulle guancie asciugando le lacrime. Il cielo di Londra era azzurro, limpido e non presentava alcuna nuvola. Almeno sembrava. Dai vetri dell'aereoporto non si vedeva granchè. Recuperammo i bagagli e ci sedemmo su una lunga fila di seggiolini rossi accanto ad un bar in attesa di mio padre. -Sai , Mery.. mio padre ha detto che non sarà solo- -Cosa? E chi ci sarà con lui ? - -Vorrei saperlo anche io - -bhe, penso che lo scopriremo presto, guarda- Mi voltai e notai mio padre , solito smoking, proseguire a passo svelto verso di noi seguito da due ragazzi tutti incappucciati e due guardie del corpo. Mi incutevano quasi terrore quegli omoni giganti. -Papà- corsi ad abbracciarlo -Piccola mia- -Signor Connell, la trovo bene- Maria era sempre troppo gentile con mio padre. -Sei in forma anche tu Maria- e la strinse in un abbraccio. Sorridendo posai lo sguardo su quei due ragazzi tutti incappucciati. -Allora, papà. Chi sono questi ragazzi ? - -Loro sono Zayn e Liam , Aly ! Zayn Malik e Liam Payne -

#Continua

Ciaaaaaaao people. Ok ho deciso di continuare . Se volete che continui ancora però voglio almeno una recensione :) Love u all xx

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