Ricordi di sangue di fanchan (/viewuser.php?uid=22288)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il crollo ***
Capitolo 2: *** L'attacco ***
Capitolo 3: *** Oscurità ***
Capitolo 4: *** Envy ***
Capitolo 5: *** Risveglio ***
Capitolo 6: *** Winry ***
Capitolo 7: *** Accordo ***
Capitolo 8: *** il ritorno dell'alchimista ***
Capitolo 9: *** Decisioni e delusioni ***
Capitolo 10: *** La fine e un nuovo inizio ***
Capitolo 1 *** Il crollo ***
Rinunce: questa fanfiction non è a scopo di lucro, ed i
personaggi appartengono tutti a quel genio di Hiromu Arakawa, tranne
Pride che credo appartenga agli Ocean-x; ogni riferimento a luoghi
reali, a persone o ad altre serie è puramente casuale.
Penso di aver fatto tutte le rinunce, perciò che ne dite di
cominciare?
Capitolo 1: Il crollo
« Envy, che ne diresti di un nuovo fratello? »
« Padre, non vorrete mica... No! Lui no! »
« Zitto Envy, osi disubbidirmi? ha dimostrato di essere
adatto per diventare uno di noi »
Due figure si allontanarono nella notte da un edificio che stava
crollando, ed una delle due portala sulle spalle un fagotto sanguinante
somigliante vagamente ad una persona.
« Edward Elric, vuoi accettare il mio orgoglio? »
&&& 6 mesi dopo &&&
La luce del sole illuminava una piccola figura tra il mare di tombe del
cimitero dell'esercito, sezione Alchimisti di Stato.
Winry Rockbell quella mattina al funerale di Stato non si era
presentata, e ora fissava triste una lapide bianca: "Edward Elric.
Scomparso e ritenuto morto in missione, fu il Fullmetal Alchemist."
« Oh Ed, dove sei finito? » Winry si sentiva sola,
ormai da un mese le ricerche di Ed erano state sospese e il giorno
prima era stato dichiarato morto mentre Al, riottenuto il suo corpo era
diventato Alchimista di Stato a sua volta per cercare il fratello.
Al era un altro mistero: la notte del crollo del laboratorio segreto
era stato ritrovato tra le macerie con il suo corpo e senza ricordi
degli ultimi cinque giorni, cioè da quando Ed si era
rinchiuso con il fratello nella biblioteca centrale e ne era uscito
quella notte fatale lasciando un biglietto con su scritto che avrebbe
pareggiato i conti una volta per tutte.
Winry venne distolta dai suoi pensieri da una mano che si
posò sulla sua spalla: « Signor Mustang! mi ha
spaventata, non l'avevo sentita arrivare ».
Roy Mustang non faceva più parte dell'esercito da 3 mesi, da
quando erano stati scoperti i suoi per diventare comandante supremo ed
era stato cacciato dall'esercito; lo avevano seguito Riza Hawkeye,
Breda, Havok, Armstrong e Falmann; assieme a loro aveva fondato
l'organizzazione Chimera, con la quale voleva vendicarsi dell'esercito.
Mentre Winry, Roy e Riza stavano immobili davanti alla tomba vuota di
Ed, due figure in lontananza osservavano la scena.
« Che stupidi gli umani, così deboli! Non
è vero? »
« ...sì... »
« Forza andiamo, il padre ci starà
aspettando »
« Va bene Envy... » Envy si voltò
abbastanza scocciato verso la figura bionda vicino a lui
« Ma tu non provi mai emozioni Pride? »
« ... »
Note dell'autore:
Questa è in assoluto la prima fanfiction che scrivo, spero
che non faccia troppo schifo ^_^
Il primo capitolo è fatto per introdurre, e la prima parte
è tratta dalla parte finale del videogioco, non
preoccupatevi credo che posterò una volta o due alla
settimana in modo da non finire in fretta i capitoli che ho
già scritto. Scusate, ma non sono neanche brava con l'html,
perciò non sò come appare il capitolo
Prossimo capitolo: L'attacco
Commentino? ç_ç
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Capitolo 2 *** L'attacco ***
Capitolo 2: L'attacco
Da quando sei mesi prima il loro rifugio era crollato gli homunculus
con l'aiuto di Wrath, il comandante supremo, si erano trasferiti sotto
il quartier generale dell'esercito.
Usando un passaggio sotterraneo Envy e Pride attraversarono il
labirinto di cunicoli nascosti sotto la caserma ed arrivarono nel
salone dove stava il trono pieno di cavi del Padre.
Vedendolo Pride non poté fare a meno di notare ancora una
volta la loro grande somiglianza: erano entrambi biondi e con gli occhi
dorati, anche se i suoi occhi erano spenti, opachi, e Pride a
differenza del padre sul corpo oltre all'oroborus, simbolo degli
homunculus situato sulla spalla sinistra, aveva su tutto il corpo
strani segni rossi, che Wrath aveva detto una volta assomigliare ai
cerchi alchemici degli alchimisti.
Mentre Envy faceva rapporto la mente di Pride cominciò a
divagare: dentro di sè sentiva ancora una grande confusione:
era come se due entità diverse stessero lottando tenendo
sigillata una parte di lui, i suoi ricordi iniziavano la notte di sei
mesi prima, quando si era svegliato la prima volta assieme al Padre e
ad Envy, con vicino a sè due automail molto malridotti di
cui non aveva ancora capito perchè erano lì; da
quel momento l'avevano messo in coppia con l' homunculus dai capelli
verdi.
Improvvisamente Pride venne richiamato alla realtà da uno
schianto: da un buco nella parete saltarono fuori tre uomini
evidentemente uniti con animali: un di essi alzò una pistola
e iniziò a sparare contro il padre prima che gli Homunculus,
ancora sorpresi, riuscissero a fermarlo. Il Padre senza nessun
movimento apparente alzò un muro per ripararsi: era la prima
volta che il Padre usava l'alchimia davanti a Pride che
sentì i simboli sul suo corpo illuminarsi e bruciare,
dopodiché qualcosa lo colpì alla testa e
svenne.
Nota
dell’autore:
Progettavo di tenervi in sospeso ancora per un paio di giorni, poi
però non ho resistito e così eccomi qua: piaciuto
questo capitolo, a parte il fatto che probabilmente vorrete uccidermi
per come vi ho lasciato ^_^
Nanni92 Sono
contenta che ti incuriosisca, francamente non lo so neanche io come
è saltata fuori la nuova organizzazione, in quel momento la
penna scriveva da sola. Dico solo che le ore di geografia portavano
grande ispirazione ^__^
Bad Girl
Stessa cosa di sopra; probabilmente mi sono addormentata mentre
spiegava e la penna ha continuato a scrivere.
Rinesango93
Spero di continuarla ancora meglio… X
Lovva_Chan
Grasssie per averla aggiunta ai preferiti, me tutta gasata XXXD, non
riesco a tenervi troppo in sospeso, sono fatta così ^.^
Hermyone Chi
non adora Edward-troppo-cucciolotto-Elric? Però anche Pride
ha i suoi punti di forza: l’aspetto di Ed più
quell’aria pericolosa che hanno gli homunculus, senza contare
i vestiti corti, anche se l’avrei preferito in pantaloni di
pelle nera…
*ççççç*
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ç_ç
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Capitolo 3 *** Oscurità ***
Capitolo 3:
Oscurità
Pride vagava nel buio; pezzi di immagini saettavano davanti a lui, ad
un certo punto vide un bagliore e si incamminò in quella
direzione; rimase scioccato: davanti a lui c'era un ragazzo incatenato:
sanguinava, e il braccio destro e la gamba sinistra erano auto-mail;
quando alzò la testa Pride vide sè stesso.
Perplesso si avvicinò e gli chiese:
«Tu chi sei?»
L'altro alzò gli occhi dorati pieni di malinconia e rispose:
«Sono ciò che eri»
Girandosi vide altre due figure uscire dall'ombra: erano anch'esse
uguali a lui, ma la prima sul volto aveva un ghigno contorto
e una luce folle negli occhi, mentre l'altra aveva la sua stessa
espressione tranne gli occhi che brillavano così come i
segni sul suo corpo.
Pride si voltò di nuovo verso la figura incatenata e chiese:
«Chi sono loro?»
«Sono ciò che puoi diventare»
Tutto iniziò a svanire, e Pride disperato gridò:
«Qual è il tuo nome?»
Allora il ragazzo il capo con orgoglio e gridò in risposta
«Il mio nome è Edward Elric, non
dimenticarlo!»
e tutto si fece di nuovo buio.
Nota
dell’autore:
E lo so, sono in un ritardo imperdonabile e mi presento con un capitolo
così corto, ma che volete farci la scuola è
ricominciata anche per me.
A chi interessasse ho pubblicato un drabble sull’Envy
dell’anime: Tra terra e inferno, sarei molto contenta se
andaste a darci un’occhiata.
Domanda: quali saranno le reazioni di Envy quando saprà che
il suo chibi-chan non è sparito? XP
Hermyone:
Eccoti il seguito, sei contenta? Lo so che è corto, ma dal 5
in su si allungano.
mew nina:
Gassie per il complimento, non ti preoccupare ora Eddino si
dà una svegliata ^_^
Nanni92: Hem
hem, mi dispiace questa volta ho resistito un po’ di
più ma non farci l’abitudine ^_^
Bad Girl:
Modestamente *me che si è montata la testa* e da questo
capitolo in poi le cose si faranno ancora più incasinate,
quindi arrivederci alla prossima puntata
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Capitolo 4 *** Envy ***
Capitolo 4: Envy
Envy era inquieto, quella situazione non gli piaceva: dopo che si erano
ripresi dallo sconcerto iniziale avevano fatto fuori due degli intrusi,
ma prima che uccidessero il terzo quello aveva sparato al Padre che
difendendosi aveva usato come al solito l'alchimia; lui era vicino a
Pride quando i segni sul corpo di quest'ultimo si erano illuminati:
distratto da questo non aveva badato alla chimera che aveva colpito
Pride alla testa facendolo svenire; Envy aveva ucciso anche quello, ma
era sbalordito: un Homunculus non sviene! Invece a dispetto di
centinaia di anni di certezze Pride si agitava incosciente sul
pavimento: Envy e il Padre erano inginocchiati vicino a lui: Envy lo
teneva fermo mentre il Padre lo esaminava; ad un certo punto Pride si
bloccò di scatto ed Envy lo udì mormorare parole
che lo fecero gelare «Elric...» il Padre, che
evidentemente non aveva sentito, stava esaminando i simboli sul corpo
di Pride che ancora ardevano fiocamente: «interessante, il
fatto che i simboli si sono illuminati alla mia alchimia fa pensare che
questi segni sono comparsi alla sua trasformazione perchè
era un alchimista, sono di natura alchemica e probabilmente influenzano
le capacità che Pride non ha ancora mostrato».
Envy era ancora gelato dalla parola di Pride: quel maledetto alchimista
e la sua alchimia era tornato ad influenzare ancora le loro vite!
Mentre formulava questi pensieri Pride aprì gli occhi.
Note
dell’autore:
Dunque, ecco qui un altro capitolo microscopico tutto per voi, ma
almeno questa volta ho aggiornato in fretta, e poi i miei capitoli in
genere sono divisi in modo da lasciarvi sempre con il fiato sospeso
(forse voi sapete di cosa parlo ^^”)
Vi prego non linciatemi e se possibile commentate
mew nina: mi
dispiace hai sbagliato, anche se forse la tua idea me la tengo per una
prossima volta… ^_^ comunque, non credo sia una
buona idea far arrabbiare un altro Homunculus, soprattutto se si ha una
soglia del dolore non molto alta¬¬
Bad Girl: ci
credi se ti dico che neanch’io lo so? Ti dico solo una cosa:
la scuola ispira molto…
Lely1441:
He, lo sò, lo so, sono un genio (ed anche modesta NdEnvy
cosa avevo detto sulla soglia del dolore bassa, Envy? Vogliamo vedere
quanto resisti è_é?NdFan), però Ed che
diventa Pride è un’idea degli ocean-x, anche se
poi l’Ed nella testa è un’idea mia ^^.
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ç_ç
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Capitolo 5 *** Risveglio ***
Capitolo 5: Risveglio
Envy p.o.v.
Quando Pride aprì gli occhi Envy trasalì: nei
suoi occhi aveva scorto una scintilla di vita e rabbia che gli avevano
spiacevolmente ricordato l'alchimista d'acciaio, ma sparirono subito
prima che il Padre le notasse.
Pride p.o.v.
Quando si svegliò Pride non riconobbe subito il luogo, ma
poi mise a fuoco il viso di Envy e ricordò cos'era successo:
«mi hanno colpito...» mormorò notando
che Envy appariva turbato e lo guardava in modo indecifrabile.
«Bene Pride» iniziò il Padre
«ti ricordi per caso cosa hai sentito quando ho usato
l'alchimia?»
«ricordo che i simboli bruciavano...»
«Le prime volte che un homunculus usa la propria
capacità è istintivo, prova a ricreare quella
sensazione»
Pride si concentrò ed iniziò a sentire calore
provenire dai simboli che si illuminarono fiocamente, ma a parte quello
non successe niente.
Envy p.o.v.
“Non succede niente, confesso che il fatto che Pride potesse
avere qualche potere alchemico non mi aveva mai sfiorato, ed ora
vedendolo lì immobile ci credo ancora meno…
Aspetta! Sbaglio o nella stanza c’è una corrente
d’aria?” Envy cominciò a vedere
cambiamenti evidenti: le pagine di un libro aperto sulla scrivania
cominciarono a girare, i vestiti di tutti cominciarono ad agitarsi e
Lust e Gluttony che stavano togliendo le macerie si fermarono per
guardare Pride: si trovava in mezzo a quello che sembrava un piccolo
tornado, ed i suoi simboli mandavano una luce accecante.
Pride p.o.v.
Pride non sapeva cosa fare e stava iniziando ad innervosirsi stando
fermo al centro del pavimento; notò distrattamente che nella
stanza la temperatura era alta e che gli avrebbe fatto piacere un
po’ d’aria sul viso: immediatamente i segni
cominciarono a bruciare ed uno spiffero riempì la stanza.
Pride era stupito e provò a pensare che una folata di vento
sarebbe stata meglio, e nella stanza ci fu una ventata di aria fredda:
Pride era eccitato per quella scoperta e continuò a
scatenare folate finché non perse il controllo: si
sentì diventare incandescente si creava una piccola tromba
d’aria; era esausto e prima di crollare addormentato ebbe un
flash e vide Edward Elric alzare la testa e sorridere.
Note
dell’autore:
Rieccomi! Cavolo, la scuola mi sta uccidendo ed ho scoperto di essere
la più interrogabile della classe: morale? Mi ritrovo con il
triplo dei voti, non tutti belli, degli altri, ed una piacevole patina
di sudore freddo che mi viene quando un prof dice la parolina magica:
INTERROGHIAMO ç_____ç
fedefashion:
buongiorno, man mano ci avviciniamo all’azione, curiosa?
mew nina: e
già, vedo che hai capito cosa intendo, purtroppo temo che
dopo tutto quello che gli farò passare temo che Envy non mi
vorrà così bene (cosa vorresti dire?ndEnvy
è_é niente niente -_-ndA)
Lely1441: in
effetti poveretto, dopo i 200 non si è più
così in forma vero?
Dido88:
benvenuto! Mi fa piacere che tu l’abbia messa tra le
preferite, ma un po’ di pietà per una povera
autrice ammazzata dai compiti ^_^ ç_ç
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ç_ç
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Capitolo 6 *** Winry ***
Capitolo 6: Winry
Winry si stava dirigendo al Quartier Generale per cercare
Al e parlare con il Fuhrer: c'era una nuova guerra ad Amestris ed il
Comandante voleva vederlo:
e molti giravano con la pistola. Il Comandante le chiese se voleva
lavorare per loro e Winry decise di diventare meccanico dell'Esercito.
Wrath era molto orgoglioso di se stesso: non solo era riuscito a
controllare la giovane Rockbell ma quella si era anche offerta di
creare armi e auto-mail per loro.
Mentre camminava usò i sensi per assicurarsi che nessuno lo
seguisse; una volta assicuratosene spinse e spostò di lato
una parte di muro; dopo vari minuti di cammino, giunse in un enorme
salone sotterraneo dove, in un angolo, si stava allenando Pride.
Pride si stava allenando a lanciare folate contro Envy che dal canto
suo faceva di tutto per colpirlo.
Ad un certo punto, mentre Envy balzava verso di lui intenzionato a
fargli molto male, Pride sentì distintamente dentro di
sé Edward Elric svegliarsi: subito i simboli iniziarono a
rosseggiare ed inconsciamente mosse il braccio destro come se dovesse
menare un fendente con qualcosa di appuntito (come un auto-mail
trasmutata XD Nda) e notò scioccato dei tagli
aprirsi sulle braccia di Envy che l’Homunculus aveva messo
davanti a sé per ripararsi.
Envy p.o.v.
Ecco, ho visto di nuovo quel bagliore nello sguardo di Pride che
ricorda tanto il Piccoletto d'Acciaio! Poi ha fatto quel movimento che
in passato ha fatto tante volte per tentare di ferirmi: metto le
braccia a X davanti a me per ripararmi inconsciamente e sento un vento
fortissimo investirmi e aprirsi tagli.
Ah! Che male! Dunque è questo il potere di Pride,
chissà quali materiali riesce a tagliare ...
Pride p.o.v.
Edward Elric si è addormentato di nuovo, e sembra abbastanza
soddisfatto, credo che sia lui a fare la maggior parte del lavoro
quando manipola il vento. Solo adesso noto Wrath, fermo all'entrata, e
sia lui che Envy mi guardano con espressione indecifrabile; poi Wrath
si volta verso il Padre: «I nostri esploratori ci hanno
riferito che le chimere attaccheranno questo sotterraneo
domani»- Confuso, chiedo: «Chi sono?»
È Envy a rispondermi: «Queste chimere particolari
lavorano per l'organizzazione terroristica Chimera. A capo
c'è un certo Roy Mustang, e chiunque voglia entrare viene
fuso con un animale da un certo Tucker; è per questo che non
mi sono potuto infiltrare».
Percepisco la frustrazione di Envy e la sorpresa di Edward,
cosa sta succedendo?
Note dell’autore:
Perdooono, ritardassimo, ma il mio computer fa cilecca e
la scuola non mi da’ il tempo di trasferirlo su word.
Notiziona: HO FINITO DI SCRIVERE
RICORDI DI SANGUE!!!!! Mi sento realizzata, i capitoli
sono tutti scritti a mano, pronti per essere trascritti e postati, ed
ho già in mente il seguito…
e, lo so capitolo cortissimo, ma non vi preoccupate, non
sarà sempre così
mew nina: sei
la prima e anche l’unica ç_ç in teoria
il potere di Pride è una cosa ancora istintiva che non
controlla ancora bene, ci vuole esercizio.
Ed era sempre stato presente, anche se ad un livello inconscio, e
l’alchimia particolare del Padre l’ha risvegliato,
per me Ed e Pride sono due entità distinte per ora,
è come se la vita di Ed fosse finita ad un certo punto fosse
terminata bruscamente e fosse iniziata dallo stesso punto quella di
Pride nello stesso corpo, con Ed nel retroscena.
Ps: p.o.v. vuol dire Point Of Vision (o View)
letteralmente punto di vista, i pensieri privati del personaggio.
I commenti sono calati drasticamente, potreste rifarvi vivi che ho
bisogno di supporto peffavore? ç_ç
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Capitolo 7 *** Accordo ***
Capitolo 7: Accordo
Wrath fu il primo ad accorgersi delle scosse che si facevano via via
più forti; dopo un po' pezzi di soffitto incominciarono a
staccarsi dal soffitto: senza dire una parola si girò e a
velocità inumana percorse il cunicolo nascosto che
portava nell'ufficio del Comandante Supremo: appena arrivato la porta
si spalancò ed il suo segretario entrò urlando :
«Chimera ci attacca!».
Wrath si strofinò stancamente la fronte, quell'umano era
proprio incompetente, Edward Elric, anche se più pericoloso,
avrebbe fatto in tempo ad entrare, dirglielo ed essere in piazza a
combattere.
Mentre Wrath si occupava delle chimere in superficie gli Homunculus si
preparavano ad abbandonare temporaneamente il rifugio; il padre aveva
già lasciato il posto e Pride correva per ultimo dopo Envy,
mentre il passaggio dietro di lui crollava. Vedeva già la
luce del sole fuori quando intorno a lui si fece buio.
Ormai quel luogo buio gli stava diventando familiare: Edward Elric
stava in piedi davanti a lui, sempre incatenato, e lo guardava con
espressione divertita: « Sei inciampato e ti è
caduto un masso in testa» disse divertito, «non
avevo mai visto un Homunculus inciampare».
Pride stava cominciando ad irritarsi: «ho notato che tu
influenzi il mio potere, dimmi cosa vuoi».
Edward si fece subito serio: «Io sarei dovuto morire sei mesi
fa, ma sono ancora vivo, perciò ti propongo un patto: tu
ogni tanto mi liberi dalle catene, e per un po' di tempo mi lasci
libero di girare guardando se faccio qualcosa che non ti piace, in
cambio io farò in modo che tu possa usare il tuo potere COME
e QUANDO vuoi».
Pride ci pensò su: era stanco di non poter usare il suo
potere come voleva, e forse liberando Edward avrebbe potuto saperne di
più: «Va bene, accetto».
«Allora appoggia le mani sulle mie catene, ci sono cose che
devo vedere».
Pride toccò le manette di Edward e, improvvisamente si
ritrovò incatenato, mentre davanti a lui scorrevano le
immagini di ciò che faceva Edward.
Note dell'autore:
Oh My God! La scuola mi sta uccidendo, è
diventato difficile aggiornare, ma questo non perdona il mio ritardo
spaventoso. C'è ancora qualcuno che mi segue? *stile
particella di sodio*
Lisa-chan: Pardon, lo dico dopo, ma le sfere alte sono le uniche che
non sono state fuse ^_^''
Neverwinter: grazie, grazie, purtroppo hanno
già iniziato con verifiche ed interrogazion pre-natalizie,
perciò non so' quando saranno i prossimi aggiornamenti.
mew nina: finalmente qualcun altra ha capito che Roy non
è del tutto sano di mente ^_^
mua: sono contenta che te la sia ricordata, ma, allora,
la mia è una storia che passa di mente?
ç__ç
Le recensioni sono sempre gradite grazie ^_^
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Capitolo 8 *** il ritorno dell'alchimista ***
Capitolo 8: Il ritorno
dell’alchimista (come suona bene questo titolo
ndfan)
Envy era esasperato: ormai Pride sveniva troppo spesso; era appena
uscito quando aveva visto il soffitto del tunnel crollare addosso a
Pride. Stava per iniziare a scavare quando il mucchio di sassi
letteralmente esplose: dai resti uscì quello che fece quasi
venire un infarto ad Envy: Pride era cambiato: gli occhi adesso erano
vivi e ardevano come i segni sul suo corpo, ed Envy iniziò
ad avere un bruttissimo presentimento ...
«Salve Envy» disse quello che sembrava il gemello
cattivo dell'alchimista d'acciaio «sono tornato» e
mentre pronunciava queste parole sul suo volto si andava formando un
ghigno che si addiceva più a Envy che a lui «ho
ancora un paio di cose da decidere».
Detto questo, quello che ormai senza ombra di dubbio era Edward Elric
si avvicinò ad uno scioccato Envy e gli tirò un
pugno.
«Questo è per quello che mi hai fatto quando ero
umano». poi gli porse la mano e lo aiutò ad
alzarsi «e questo è per ciò che hai
fatto da quando sono un Homunculus».
Envy osservò attentamente Edward Elric: non sembrava
più così antipatico come quando era in vita,
«Bene Elric (meglio non provocarlo con la sua forza da
Homunculus), cosa devi fare esattamente prima di decidere
cosa?».
«Prima di decidere da quale parte stare; devo procurarmi una
giacca e dei pantaloni neri, mi dai una mano, fratellino?» e
se ne andò sghignazzando di fronte alla faccia traumatizzata
di Envy.
Note dell'autore:
Hi hi mi diverto a tenervi sulle spine sono proprio sadica (a volte
spaventi pure me ndenvy zitto tu ndfan) oddio la faccia che fa envy
quando ed lo chiama fratellino non ha prezzo (per tutto il resto
c'è mastercard) quando scrivevo quel pezzo sono quasi
scoppiata a ridere in classe, la mia compagna di banco mi guardava
così: o_O
mew nina: io
tengo sia a pride che a ed, perciò penso che con il corpo
debbano fare fifthy-fifthy ^_^
fedefashion
dove sei? non lasciarmi anche tu ç_ç
Per oggi è tutto gente, ci risentiamo al prossimo
aggiornamento ^_^
Commentino?
ç_ç
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Capitolo 9 *** Decisioni e delusioni ***
Capitolo 9: Vecchie conoscenze e nuovi combattimenti
Quel giorno all'attacco al quartier generale partecipavano anche i
pezzi grossi, gli unici non fusi con animali.
I ranghi dell'esercito erano decimati da due ex Alchimisti di Stato,
Mustang e Armstrong, affiancati da chimere-rinoceronti: miravano
all'ufficio del Furher.
All'improvviso Roy venne distratto da Tucker che urlando indicava un
vicolo nascosto alla sua vista.
«Che nervoso» pensò Roy irritato
«se non mi fosse utile l'avrei già
ucc...» si bloccò di colpo quando vide la persona
all'altra estremità del vicolo.
«Non può essere».
Davanti a lui c'era una persona morta.
Edward per quella scena si era rifatto la coda e sopra i suoi vesti da
Homunculus si era messo pantaloni, giacca e scarponi, i guanti bianche
non li aveva trovati, perciò aveva le mani in tasca.
Dai tetti un gatto nero osservava la scena: Envy non riusciva a credere
a ciò che Ed voleva fare (da quando, poi, era passato a
Ed?!) ; prima gli aveva chiesto cosa l'avrebbe aiutato a decidere e
quello gli aveva risposto: «vedere cosa mi dicono, o se
tentano subito di uccidermi». Era pazzo.
Intanto Roy aveva raggiunto Edward.
«Acciaio, credevo fossi morto».
«Le apparenze ingannano colonnello, sono vivo e
più forte che mai».
Roy ebbe un guizzo di fastidio «Non lavoro più per
l'esercito, unisciti a me, Acciaio, ed insieme rovesceremo il governo
schiacciando chiunque ci si pari davanti».
Edward si adombrò: «Intende uccidere chiunque non
sia d'accordo con lei?»
«Chiunque, anche te se rifiutassi».
Edward improvvisamente scoppiò a ridere sollevato:
«Grazie Mustang, temevo che scegliere sarebbe stato
più difficile»; detto questo si sciolse la treccia
ed un felino balzò elegantemente di fianco a lui
ritrasformandosi in Envy.
Intanto intorno a Edward si era levato un piccolo tornado, che,
fermandosi, svelò che Ed ne aveva approfittato per togliersi
il travestimento.
«Ce ne hai messo di tempo, fratellino» disse Envy
ridacchiando mentre si godeva l'espressione apparsa sul viso di Roy.
«Scusa Envy, ma andava fatto» rispose Edward mentre
i suoi tatuaggi ricominciavano a brillare; sentì Pride che
si agitava, ma in silenzio lo pregò di lasciare a lui quella
battaglia e gli promise dopo di scambiarsi di nuovo; soddisfatto
guardò di nuovo quelle persone che ormai non riconosceva
più.
Envy stava per dire qualcosa quando un pugno uscito dal muro lo prese
in pieno: Alex Louis Armstrong comparve di fianco a Roy.
«Povero Envy, questo non è proprio la sua
giornata» pensò Edward che improvvisamente si
ritrovò a schivare i pugni di Armstrong, sorpreso dalla sua
nuova forza; stancandosi si fermò e bloccò grazie
alla sua nuova forza i pugni dell'alchimista prendendoli nei
suoi; subito fece alzare il vento e notò con
soddisfazione dei tagli aprirsi sulle braccia dell'alchimista.
Intento Envy si stava divertendo un mondo a schivare i colpi di Roy ed
a vedere come se la cavava Edward.
Dopo una ventina di minuti Edward e Envy erano in vantaggio, anche se
il mutaforma era morto un paio di volte. Si erano cambiati di posto e
adesso Ed combatteva contro Roy.
«Traditore!» urlò Roy » sei
passato dalla parte del nemico solo per ottenere più
potere».
«Questo è ciò che avrebbe fatto
lei» ribattè Ed con calma mentre
schivava tutti i colpi di Roy «la trasformazione è
avvenuta contro la mia volontà; è vero, sono
più forte, più veloce, ho alcune
abilità particolari e sono immortale, ma non l'ho mai
voluto; e poi, quando ero umano hanno tentato di uccidermi ma da quando
sono rinato mi hanno trattato benissimo.
Envy sopraggiungeva in quel momento dopo aver schiantato Armstrong
contro un muro.
«Belle parole, fratellino, sto per mettermi a
piangere».
«Stà zitto Envy» disse Ed dandogli una
botta in testa.
«Dopo questa patetica scenetta è ora di
chiudere» disse Roy rimettendosi il guanto e mirando a Envy.
Edward si fece serio «Hai ragione» disse mentre i
suoi tatuaggi si illuminavano «è ora di chiudere i
conti» detto questo prima che Roy potesse fare niente una
potente raffica di vento lo prese e lo mandò a sbattere
contro il muro.
«Wow, a volte fai paura» mormorò Envy
«adesso andiamocene» e sparirono
nell'oscurità che si faceva via via più fitta.
Pride ed Edward si erano di nuovo scambiati ed ora l'Homunculus si
trovava sotto lo sguardo inquisitore del Padre.
«Non c'è dubbio, ormai Mustang conosce il nostro
nascondiglio, temo che dovremo cambiarlo ...».
«Io dico di restare e combattere»
ringhiò Envy; «no Envy, è ancora troppo
rischioso: Pride potrebbe non controllare i suoi poteri e qualcuno
potrebbe vederci; sai bene che per noi la segretezza è molto
importante» rispose il Padre, poi si voltò pensoso
verso Pride
«Evidentemente una nostra vecchia conoscenza è
tornata dal regno dei morti ... Molto probabilmente quando
abbiamo messo la Pietra Filosofale nel corpo di Elric la
personalità dell'Homunculus l'ha trovato idoneo ad
ospitarlo, ma non è riuscito a sopraffare la
personalità originale, che è rimasta latente fino
a quando io ho usato l'alchimia».
Pride era confuso: aveva visto i ricordi di Edward e ora guardava
quella gente con occhi nuovi; aveva avuto la conferma che Roy era un
bastardo e se avesse dovuto ucciderlo non avrebbe esitato, ma non aveva
notizie di Winry ed Al: Edward era riuscito a riavere il corpo del
fratello dando in cambio la propria scintilla vitale? E Winry faceva
ancora il meccanico a Rizembool? Fortunatamente ora aveva
l'eternità davanti a sé, e probabilmente un
giorno li avrebbe rivisti tutti e due placando così lo
spirito inquieto dentro di sé.
Winry era molto soddisfatta del suo lavoro nell'esercito, stava giusto
pensando di impiantare una baionetta nelle auto-mail dei militari
quando vide una sagoma spuntare da una strada secondaria
«Signor Mustang!» Roy non era ridotto molto bene,
aveva la testa fasciata e delle bende si scorgevano sul suo torace.
«Winry, adesso lavori per i militari?»
domandò sprezzante.
«Se così facendo posso aiutare Al lo
farò» ribattè Winry segretamente
spaventata dai modi rudi dell'uomo.
«Ho saputo che avete assaltato il quartier generale
dell'esercito, ma non vi è andata molto bene, e sono morte
molte chimere e molti Alchimisti di Stato».
"Cosa avrei fatto se ci fosse stato anche Al?" si domandò
Winry sconsolata mentre osservava Roy digrignare i denti.
«Ma sai per quale motivo non siamo riusciti
nell'intento?» chiese Roy «sono intervenute due
persone che conosciamo bene, soprattutto una». E detto questo
se ne andò lasciando Winry perplessa.
Da un po' di tempo Winry aveva iniziato ad aggirarsi attorno al Devil's
Nest, ben sapendo che i loschi figuri che si aggiravano nelle sue
vicinanze sapevano molte cose. Si bloccò sentendo
due che parlavano dietro l'angolo.
«Hai sentito dell'attacco fallito di Chimera? So che due
alchimisti traditori se ne sono andati con la coda tra le
gambe» rise uno.
«Oh, ma io c'ero e non hai sentito la parte migliore! Li ho
visti in un vicolo che combattevano contro due tizi fortissimi: uno
aveva dei capelli molto lunghi quasi verdi, e l'altro era biondo ed un
po' basso, con dei segni rossi sul corpo, entrambi indossavano degli
abiti strani» continuò l'altro.
«Allora se li incontriamo dobbiamo ringraziarli» e
si allontanarono ridendo lasciando Winry pietrificata, talmente turbata
che quella notte non riuscì a dormire tanti erano i dubbi
che l'assediavano.
Envy quel giorno era stato mandato in missione da solo.
Stava tornando alla base quando vide una testa bionda girare l'angolo,
con una spiacevole sensazione di déjà vu si
trasformò in un gatto e iniziò a pedinare quello
che aveva riconosciuto come Alphonse Elric.
Al aveva deciso di tornare a Central City dopo aver incontrato Marco a
Xing.
Una volta al quartier generale fu piacevolmente sorpreso dallo scoprire
che Winry si era trasferito a Central City.
Vedendola Al rimase abbagliato: Winry era cresciuta molto in quel
periodo ed ormai era diventata una donna.
«Al, dove sei stato?» gridò Winry felice
abbracciandolo.
«Ciao Winry» rispose Al«devo disfare i
bagagli; credo che mi fermerò per un po'!».
«Allora dopo vengo a casa tua per aiutarti!»
«No, grazie, però ... dopo ... vorresti venire a
cena con me?» Chiese Al tutto rosso. Winry in risposta gli
sorrise complice e se ne andò.
«Senti, Pride» iniziò Envy a disagio una
volta tornato nei sotterranei «oggi mentre ero in giro ho
visto una cosa che potrebbe interessare ad Edward».
«Parla. Ti ascolta» fece Pride conscio del fatto
che Edward si era fatto attento.
«Ecco, stavo tornando dalla missione quando ho visto Alphonse
Elric girare l'angolo; ora so che si trova al ristorante sotto la
vostra vecchia casa ... Hei, aspetta!» esclamò
iniziando a correre dietro a Pride.
Edward appena aveva sentito nominare Al aveva preso il controllo del
corpo e si era messo a correre verso la sua vecchia casa.
Una volta raggiunti il ristorante si fermò e si accorse solo
allora che Envy gli era accanto ansimando.
Silenziosi si spostarono nel giardino, dove Al stava cenando con Winry.
A quella vista Edward, che stava per uscire allo scoperto, si
fermò, complice anche la mano di Envy sulla sua spalla.
Immobile osservò Al e Winry che cenavano, ma il suo cuore si
spezzò quando Winry prese Al per strada e lo
baciò.
Edward rimase a guardarli in mezzo alla folla da una decina di metri di
distanza mentre Envy accanto a lui lo fissava impotente.
Finito il bacio Al le avvolse un braccio attorno alla vita con
l'intenzione di portarla a casa sua, Winry, prima di andare, si
guardò un attimo intorno e vide Edward fermo in mezzo alla
strada: i loro occhi si incontrarono per un secondo, poi Winry decise
che non voleva sapere e si girò con Al per andarsene mentre
Ed cadeva in ginocchio.
Note dell'autore:
Ufff! Finalmente il mio computer si è deciso a resuscitare,
e vi porto un capitolo un po' più luno del solito; ora, non
per fare polemica e sò che avreste tutti i diritti di
tirarmi pomodori marci per un ritardo così lungo, ma vi
scoccia così tanto lasciare un commento? (non tu mew nina
grandissima santa che lasci sempre una recensione) trovare solo una
recensione per capitolo è un po' deprimente sapete? Scusate
questo sfogo emotivo, spero che qualcuno lo lega, ci rivediamo il
prossimo aggiornamento.
mew nina: bè dipende, tu chi intendi per buoni? Roy nel
manga è ABBASTANZA bravo, ma in genere non lo sopporto
molto, così in questa storia farà la parte del
cattivo ^__^
Kisses, fanchan
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Capitolo 10 *** La fine e un nuovo inizio ***
Erano passati un paio di giorni, ma Pride se ne stava nella sua stanza
con la testa fra le mani senza muoversi.
«Pride, non puoi rimanere sempre così, andiamo a
fare un giro» tentò di scuoterlo Envy preoccupato.
Pride iniziò a mormorare qualcosa a voce così
bassa che Envy dovette avvicinarglisi per sentire: «L'amore,
Envy, la cosa che l'ha ferito di più è stato il
fatto che Winry ci ha visti ma non ha fatto nulla, probabilmente non
amava Edward davvero».
Continuò Pride, la voce che gli si incrinava «E la
cosa peggiore è che Ed li ama ancora talmente tanto che non
posso pensare di vendicarmi!». Pride scoppiò a
piangere aggrappandosi a Envy sconvolto dalle emozioni di Ed.
Envy non sapeva cosa fare, in genere lui era quello che faceva piangere
le persone non quello che le consolava! L'unica cosa che gli
venne in mente fu quella di abbracciarlo ed accarezzargli la testa in
attesa che finisse.
Lentamente i singhiozzi si calmarono e Pride rimase fermo ancora per
qualche minuto, prima di staccarsi.
«Grazie Envy, ho capito che non c'è più
nulla che mi leghi a loro».
«Lasciateli alle spalle, Edward, Pride, lasciateli alle
spalle e vai avanti» disse Envy stranamente emozionato
capendo che Pride stava tentando di staccarsi dalla sua vita umana.
Improvvisamente la porta si aprì e Gluttony
arrivò trafelato.
«Envy! Mustang ci riprova! Questa volta hanno raccolto altri
3 Alchimisti di Stato!».
«Maledizione!» imprecò Envy scocciato di
essere stato interrotto «Questa volta non ne usciranno
vivi!». Si interruppe ricordando che forse questo non avrebbe
fatto piacere ad Edward ma quando si voltò Pride gli sorrise
ed annuì.
La grande piazza davanti al Quartier Generale dell'esercito era stata
evacuata dai civili ed il manipolo di soldati che la difendevano
sterminato. Ormai non era rimasto più nessuno che assistesse
allo scontro.
I ribelli stavano per sfondare il pesante portone quando questo si
aprì lasciando uscire prima Wrath, che si era tolto la
divisa, e poi tutti gli altri Homunculus.
Si era deciso che Gluttony, Greed e Sloth, richiamato per l'occasione,
pensassero alle chimere («Hanno sterminato dei miei
subordinati, voglio essere io ad ucciderli!» aveva detto
Wrath prima di lanciarsi verso i nemici), mentre Lust avrebbe pensato
ai due nuovi alchimisti: Kimblee. l'alchimista scarlatto e Grant,
l'alchimista di ferro e sangue.
Envy e Pride si trovavano ora davanti a Roy ed Armstrong, fissandoli
con odio.
«Bene bene, i ratti fuggono dalla casa che brucia»
strascicò Mustang.
«Mi permetta di schiacciarli» chiese Armstrong
battendo tra loro i pugni con aria minacciosa.
La tensione era palpabile, quando Envy scoppiò a ridere.
«Oddio sono ridicoli! Vengono qui, ci disturbano e pensano
anche di schiacciarci! Tutto questo è molto divertente, vero
Pride?!». Pride sorrise alla sicurezza dell'amico e si
preparò a scattare.
I due si mossero così velocemente che Mustang e Armstrong si
ritrovarono a volare verso un muro schiantandosi senza neanche
accorgersene.
«Questo è per l'altra volta» gli
urlò Envy soddisfatto per poi iniziare a prendere a calci
Armstrong mandandolo lontano da Pride e Roy.
«Bene. Bene. Oggi uno di noi due non uscirà vivo
da questo vicolo, e non sarò io» sibilò
Pride mentre Roy si rialzava faticosamente.
«Mostro, tu sei già morto!» gli
sputò in faccia Roy.
«ALLORA VERRAI A FARMI COMPAGNIA!» urlò
Edward atterrandolo ed iniziando a prenderlo a pugni.
Mustang però non si fece intimidire e dandogli un calcio lo
allontanò, poi usò uno dei suoi guanti per dargli
fuoco.
pride iniziò a rotolare per terra spegnendo le fiamme ed
iniziando a rigenerarsi.
«Accidenti, che male!» pensò mentre le
ustioni scomparivano, e presto fu di nuovo pronto per combattere.
Pride si divertì a giocare con Roy evitando le sue fiammate,
finché l'ex colonnello non fu a terra sanguinante.
Ormai tutto ciò che Pride ed Edward provavano era
pietà per quell'essere che una volta era stato suo amico.
«Non è neanche divertente giocare con te, torna
quando sarai più forte» gli disse Pride e si
voltò per andare a vedere se Envy aveva finito.
«No! Ti ucciderò oggi!» urlò
Mustang prendendo una spranga e saltando verso di lui.
Allora Pride si girò, i segni che si illuminavano, e
imitando un colpo con auto-mail prese Mustang a mezz'aria e lo
scagliò verso il muro e più precisamente verso un
palo acuminato che lo trafisse.
Roy Mustang morì sul colpo e fu Edward Elric a chiudergli
gli occhi.
Pride si voltò e si diresse verso Envy che sopraggiungeva in
quel momento. Poi tutti gli Homunculus, compiuta la loro missione, si
girarono e si allontanarono dalla piazza dove più nessuno
era vivo.
&&& 60 anni dopo
&&&
Quella mattina ai funerali di Stato si era presentata molta gente. Maes
e Lora Elric fissavano tristi una lapide bianca: «Alphonse
Elric, morto per cause naturali, il Reborn Alchemist». Una
piccola mano cercò e strinse quella di Lora, e la donna
guardò triste il figlio di 5 anni che piangeva per il nonno:
«Edward, non piangere,ora il nonno probabilmente ha trovato
sua mamma, suo fratello e nonna Winry».
Mentre Maes, Lora ed il piccolo Edward stavano immobili davanti alla
tomba di Al, due figure in lontananza osservavano la scena.
«E così è tutto finito, gli uomini sono
così deboli, muoiono così facilmente».
«...»
«Forza, andiamo, dobbiamo tornare dal Padre prima che faccia
buio».
«Si Envy, hai ragione, è proprio giunto il momento
di andare».
Envy potè giurare di vedere una piccola lacrima scendere dal
volto di Pride prima che questi si girasse e si allontanasse.
FINE (ci rivediamo nel seguito ;-))
Finita!!!!!!! Ma le avventure di Pride non finiscono qui, prima o poi
riuscirò a farmi vedere col seguito... A parte questo, spero
che vi sia piaciuta *_* certo che finire una fanfiction ti realizza.
Lady Greedy:
(A chi hai detto tappo!!!! NdEd) bè, Envy in questa storia
è molto OOC, ma dopo aver visto tutto l'anime ed aver letto
il mana sono arrivata a convincermi che sotto la facciata da bastardo
insensibile Envy nasconde molto di più (hey! NdEnvy
accettalo dolcezza, nel manga sei un emerito stronzo, ora torna a
giocare con l'orsacchiotto nel tuo angolino NdFan) a dire la
verità all'inizio lo scambio mi è sembrato un po'
YuGhiOh, ma non trovavo modo diverso
mew nina:
purtroppo Winry deve vivere a beneficio del seguito, anche se non mi
sarebbe dispiaciuto farla soffrire un po' sigh
Per il seguito temo dovrai aspettare, ma ho in mente un paio di ottime
idee >.<
mua: Grassie
di aver recensito, (meglio tardi che mai NdWinry Zitta! Ho deciso di
permetterti di vivere ma questo non significa che io possa renderti la
vita un inferno NdFan *Winry si allontana lentamente e si ritira
nell'angolino dove Envy la guarda malissimo ed inizia a picchiarla con
l'orsacchiotto*) ci capiamo perfettamente su Roy, assolutamente senza
offesa ma non capisco come così tanta gente legga lo yaoi
royed (ZITTA MANIACA DELLE ENVYED!!!! NdTutti) ^_^'''' mi scuso per la
mancanza di spazi tra le scene, ma in realtà erano
più capitoli che ho deciso di unire
insieme.
Spero vi sia piaciuto leggerlo come a me sia piaciuto scriverlo.
Kississimi a tutti fanchan
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