Ricordi di sangue

di fanchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il crollo ***
Capitolo 2: *** L'attacco ***
Capitolo 3: *** Oscurità ***
Capitolo 4: *** Envy ***
Capitolo 5: *** Risveglio ***
Capitolo 6: *** Winry ***
Capitolo 7: *** Accordo ***
Capitolo 8: *** il ritorno dell'alchimista ***
Capitolo 9: *** Decisioni e delusioni ***
Capitolo 10: *** La fine e un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** Il crollo ***


Rinunce: questa fanfiction non è a scopo di lucro, ed i personaggi appartengono tutti a quel genio di Hiromu Arakawa, tranne Pride che credo appartenga agli Ocean-x; ogni riferimento a luoghi reali, a persone o ad altre serie è puramente casuale.
Penso di aver fatto tutte le rinunce, perciò che ne dite di cominciare?

Capitolo 1: Il crollo

« Envy, che ne diresti di un nuovo fratello? »
« Padre, non vorrete mica... No! Lui no! »
« Zitto Envy, osi disubbidirmi? ha dimostrato di essere adatto per diventare uno di noi »
Due figure si allontanarono nella notte da un edificio che stava crollando, ed una delle due portala sulle spalle un fagotto sanguinante somigliante vagamente ad una persona.
« Edward Elric, vuoi accettare il mio orgoglio? »

&&& 6 mesi dopo &&&

La luce del sole illuminava una piccola figura tra il mare di tombe del cimitero dell'esercito, sezione Alchimisti di Stato.
Winry Rockbell quella mattina al funerale di Stato non si era presentata, e ora fissava triste una lapide bianca: "Edward Elric. Scomparso e ritenuto morto in missione, fu il Fullmetal Alchemist."
« Oh Ed, dove sei finito? » Winry si sentiva sola, ormai da un mese le ricerche di Ed erano state sospese e il giorno prima era stato dichiarato morto mentre Al, riottenuto il suo corpo era diventato Alchimista di Stato a sua volta per cercare il fratello.
Al era un altro mistero: la notte del crollo del laboratorio segreto era stato ritrovato tra le macerie con il suo corpo e senza ricordi degli ultimi cinque giorni, cioè da quando Ed si era rinchiuso con il fratello nella biblioteca centrale e ne era uscito quella notte fatale lasciando un biglietto con su scritto che avrebbe pareggiato i conti una volta per tutte.
Winry venne distolta dai suoi pensieri da una mano che si posò sulla sua spalla: « Signor Mustang! mi ha spaventata, non l'avevo sentita arrivare ».
Roy Mustang non faceva più parte dell'esercito da 3 mesi, da quando erano stati scoperti i suoi per diventare comandante supremo ed era stato cacciato dall'esercito; lo avevano seguito Riza Hawkeye, Breda, Havok, Armstrong e Falmann; assieme a loro aveva fondato l'organizzazione Chimera, con la quale voleva vendicarsi dell'esercito.
Mentre Winry, Roy e Riza stavano immobili davanti alla tomba vuota di Ed, due figure in lontananza osservavano la scena.
« Che stupidi gli umani, così deboli! Non è vero? »
« ...sì... »
« Forza andiamo, il padre ci starà aspettando »
« Va bene Envy... » Envy si voltò abbastanza scocciato verso la figura bionda vicino a lui
« Ma tu non provi mai emozioni Pride? »
« ... »


Note dell'autore:

Questa è in assoluto la prima fanfiction che scrivo, spero che non faccia troppo schifo ^_^
Il primo capitolo è fatto per introdurre, e la prima parte è tratta dalla parte finale del videogioco, non preoccupatevi credo che posterò una volta o due alla settimana in modo da non finire in fretta i capitoli che ho già scritto. Scusate, ma non sono neanche brava con l'html, perciò non sò come appare il capitolo
Prossimo capitolo: L'attacco

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Capitolo 2
*** L'attacco ***


Capitolo 2: L'attacco

Da quando sei mesi prima il loro rifugio era crollato gli homunculus con l'aiuto di Wrath, il comandante supremo, si erano trasferiti sotto il quartier generale dell'esercito.
Usando un passaggio sotterraneo Envy e Pride attraversarono il labirinto di cunicoli nascosti sotto la caserma ed arrivarono nel salone dove stava il trono pieno di cavi del Padre.
Vedendolo Pride non poté fare a meno di notare ancora una volta la loro grande somiglianza: erano entrambi biondi e con gli occhi dorati, anche se i suoi occhi erano spenti, opachi, e Pride a differenza del padre sul corpo oltre all'oroborus, simbolo degli homunculus situato sulla spalla sinistra, aveva su tutto il corpo strani segni rossi, che Wrath aveva detto una volta assomigliare ai cerchi alchemici degli alchimisti.
Mentre Envy faceva rapporto la mente di Pride cominciò a divagare: dentro di sè sentiva ancora una grande confusione: era come se due entità diverse stessero lottando tenendo sigillata una parte di lui, i suoi ricordi iniziavano la notte di sei mesi prima, quando si era svegliato la prima volta assieme al Padre e ad Envy, con vicino a sè due automail molto malridotti di cui non aveva ancora capito perchè erano lì; da quel momento l'avevano messo in coppia con l' homunculus dai capelli verdi.
Improvvisamente Pride venne richiamato alla realtà da uno schianto: da un buco nella parete saltarono fuori tre uomini evidentemente uniti con animali: un di essi alzò una pistola e iniziò a sparare contro il padre prima che gli Homunculus, ancora sorpresi, riuscissero a fermarlo. Il Padre senza nessun movimento apparente alzò un muro per ripararsi: era la prima volta che il Padre usava l'alchimia davanti a Pride che sentì i simboli sul suo corpo illuminarsi e bruciare, dopodiché qualcosa lo colpì alla testa e svenne.

Nota dell’autore:
Progettavo di tenervi in sospeso ancora per un paio di giorni, poi però non ho resistito e così eccomi qua: piaciuto questo capitolo, a parte il fatto che probabilmente vorrete uccidermi per come vi ho lasciato ^_^
Nanni92 Sono contenta che ti incuriosisca, francamente non lo so neanche io come è saltata fuori la nuova organizzazione, in quel momento la penna scriveva da sola. Dico solo che le ore di geografia portavano grande ispirazione ^__^
Bad Girl Stessa cosa di sopra; probabilmente mi sono addormentata mentre spiegava e la penna ha continuato a scrivere.
Rinesango93 Spero di continuarla ancora meglio… X
Lovva_Chan Grasssie per averla aggiunta ai preferiti, me tutta gasata XXXD, non riesco a tenervi troppo in sospeso, sono fatta così ^.^
Hermyone Chi non adora Edward-troppo-cucciolotto-Elric? Però anche Pride ha i suoi punti di forza: l’aspetto di Ed più quell’aria pericolosa che hanno gli homunculus, senza contare i vestiti corti, anche se l’avrei preferito in pantaloni di pelle nera… *ççççç*


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Capitolo 3
*** Oscurità ***


Capitolo 3: Oscurità

Pride vagava nel buio; pezzi di immagini saettavano davanti a lui, ad un certo punto vide un bagliore e si incamminò in quella direzione; rimase scioccato: davanti a lui c'era un ragazzo incatenato: sanguinava, e il braccio destro e la gamba sinistra erano auto-mail; quando alzò la testa Pride vide sè stesso.
Perplesso si avvicinò e gli chiese:
«Tu chi sei?»
L'altro alzò gli occhi dorati pieni di malinconia e rispose: «Sono ciò che eri»
Girandosi vide altre due figure uscire dall'ombra: erano anch'esse uguali a lui, ma la prima sul volto aveva un ghigno contorto e una luce folle negli occhi, mentre l'altra aveva la sua stessa espressione tranne gli occhi che brillavano così come i segni sul suo corpo.
Pride si voltò di nuovo verso la figura incatenata e chiese: «Chi sono loro?»
«Sono ciò che puoi diventare»
Tutto iniziò a svanire, e Pride disperato gridò: «Qual è il tuo nome?»
Allora il ragazzo il capo con orgoglio e gridò in risposta
«Il mio nome è Edward Elric, non dimenticarlo!»
e tutto si fece di nuovo buio.

Nota dell’autore:
E lo so, sono in un ritardo imperdonabile e mi presento con un capitolo così corto, ma che volete farci la scuola è ricominciata anche per me.
A chi interessasse ho pubblicato un drabble sull’Envy dell’anime: Tra terra e inferno, sarei molto contenta se andaste a darci un’occhiata.
Domanda: quali saranno le reazioni di Envy quando saprà che il suo chibi-chan non è sparito? XP

Hermyone: Eccoti il seguito, sei contenta? Lo so che è corto, ma dal 5 in su si allungano.
mew nina: Gassie per il complimento, non ti preoccupare ora Eddino si dà una svegliata ^_^
Nanni92: Hem hem, mi dispiace questa volta ho resistito un po’ di più ma non farci l’abitudine ^_^
Bad Girl: Modestamente *me che si è montata la testa* e da questo capitolo in poi le cose si faranno ancora più incasinate, quindi arrivederci alla prossima puntata

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Capitolo 4
*** Envy ***


Capitolo 4: Envy

Envy era inquieto, quella situazione non gli piaceva: dopo che si erano ripresi dallo sconcerto iniziale avevano fatto fuori due degli intrusi, ma prima che uccidessero il terzo quello aveva sparato al Padre che difendendosi aveva usato come al solito l'alchimia; lui era vicino a Pride quando i segni sul corpo di quest'ultimo si erano illuminati: distratto da questo non aveva badato alla chimera che aveva colpito Pride alla testa facendolo svenire; Envy aveva ucciso anche quello, ma era sbalordito: un Homunculus non sviene! Invece a dispetto di centinaia di anni di certezze Pride si agitava incosciente sul pavimento: Envy e il Padre erano inginocchiati vicino a lui: Envy lo teneva fermo mentre il Padre lo esaminava; ad un certo punto Pride si bloccò di scatto ed Envy lo udì mormorare parole che lo fecero gelare «Elric...» il Padre, che evidentemente non aveva sentito, stava esaminando i simboli sul corpo di Pride che ancora ardevano fiocamente: «interessante, il fatto che i simboli si sono illuminati alla mia alchimia fa pensare che questi segni sono comparsi alla sua trasformazione perchè era un alchimista, sono di natura alchemica e probabilmente influenzano le capacità che Pride non ha ancora mostrato».
Envy era ancora gelato dalla parola di Pride: quel maledetto alchimista e la sua alchimia era tornato ad influenzare ancora le loro vite! Mentre formulava questi pensieri Pride aprì gli occhi.

Note dell’autore:
Dunque, ecco qui un altro capitolo microscopico tutto per voi, ma almeno questa volta ho aggiornato in fretta, e poi i miei capitoli in genere sono divisi in modo da lasciarvi sempre con il fiato sospeso (forse voi sapete di cosa parlo ^^”)
Vi prego non linciatemi e se possibile commentate

mew nina: mi dispiace hai sbagliato, anche se forse la tua idea me la tengo per una prossima volta… ^_^ comunque, non credo sia una buona idea far arrabbiare un altro Homunculus, soprattutto se si ha una soglia del dolore non molto alta¬¬
Bad Girl: ci credi se ti dico che neanch’io lo so? Ti dico solo una cosa: la scuola ispira molto…
Lely1441: He, lo sò, lo so, sono un genio (ed anche modesta NdEnvy cosa avevo detto sulla soglia del dolore bassa, Envy? Vogliamo vedere quanto resisti è_é?NdFan), però Ed che diventa Pride è un’idea degli ocean-x, anche se poi l’Ed nella testa è un’idea mia ^^.

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Capitolo 5
*** Risveglio ***


Capitolo 5: Risveglio

Envy p.o.v.
Quando Pride aprì gli occhi Envy trasalì: nei suoi occhi aveva scorto una scintilla di vita e rabbia che gli avevano spiacevolmente ricordato l'alchimista d'acciaio, ma sparirono subito prima che il Padre le notasse.

Pride p.o.v.
Quando si svegliò Pride non riconobbe subito il luogo, ma poi mise a fuoco il viso di Envy e ricordò cos'era successo: «mi hanno colpito...» mormorò notando che Envy appariva turbato e lo guardava in modo indecifrabile.
«Bene Pride» iniziò il Padre «ti ricordi per caso cosa hai sentito quando ho usato l'alchimia?»
«ricordo che i simboli bruciavano...»
«Le prime volte che un homunculus usa la propria capacità è istintivo, prova a ricreare quella sensazione»
Pride si concentrò ed iniziò a sentire calore provenire dai simboli che si illuminarono fiocamente, ma a parte quello non successe niente.

Envy p.o.v.
“Non succede niente, confesso che il fatto che Pride potesse avere qualche potere alchemico non mi aveva mai sfiorato, ed ora vedendolo lì immobile ci credo ancora meno… Aspetta! Sbaglio o nella stanza c’è una corrente d’aria?” Envy cominciò a vedere cambiamenti evidenti: le pagine di un libro aperto sulla scrivania cominciarono a girare, i vestiti di tutti cominciarono ad agitarsi e Lust e Gluttony che stavano togliendo le macerie si fermarono per guardare Pride: si trovava in mezzo a quello che sembrava un piccolo tornado, ed i suoi simboli mandavano una luce accecante.

Pride p.o.v.
Pride non sapeva cosa fare e stava iniziando ad innervosirsi stando fermo al centro del pavimento; notò distrattamente che nella stanza la temperatura era alta e che gli avrebbe fatto piacere un po’ d’aria sul viso: immediatamente i segni cominciarono a bruciare ed uno spiffero riempì la stanza. Pride era stupito e provò a pensare che una folata di vento sarebbe stata meglio, e nella stanza ci fu una ventata di aria fredda: Pride era eccitato per quella scoperta e continuò a scatenare folate finché non perse il controllo: si sentì diventare incandescente si creava una piccola tromba d’aria; era esausto e prima di crollare addormentato ebbe un flash e vide Edward Elric alzare la testa e sorridere.

Note dell’autore:
Rieccomi! Cavolo, la scuola mi sta uccidendo ed ho scoperto di essere la più interrogabile della classe: morale? Mi ritrovo con il triplo dei voti, non tutti belli, degli altri, ed una piacevole patina di sudore freddo che mi viene quando un prof dice la parolina magica: INTERROGHIAMO ç_____ç
fedefashion: buongiorno, man mano ci avviciniamo all’azione, curiosa?
mew nina: e già, vedo che hai capito cosa intendo, purtroppo temo che dopo tutto quello che gli farò passare temo che Envy non mi vorrà così bene (cosa vorresti dire?ndEnvy è_é niente niente -_-ndA)
Lely1441: in effetti poveretto, dopo i 200 non si è più così in forma vero?
Dido88: benvenuto! Mi fa piacere che tu l’abbia messa tra le preferite, ma un po’ di pietà per una povera autrice ammazzata dai compiti ^_^ ç_ç

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Capitolo 6
*** Winry ***


Capitolo 6: Winry

Winry si stava dirigendo al Quartier Generale per cercare Al e parlare con il Fuhrer: c'era una nuova guerra ad Amestris ed il Comandante voleva vederlo:
e molti giravano con la pistola. Il Comandante le chiese se voleva lavorare per loro e Winry decise di diventare meccanico dell'Esercito.
Wrath era molto orgoglioso di se stesso: non solo era riuscito a controllare la giovane Rockbell ma quella si era anche offerta di creare armi e auto-mail per loro.
Mentre camminava usò i sensi per assicurarsi che nessuno lo seguisse; una volta assicuratosene spinse e spostò di lato una parte di muro; dopo vari minuti di cammino, giunse in un enorme salone sotterraneo dove, in un angolo, si stava allenando Pride.
Pride si stava allenando a lanciare folate contro Envy che dal canto suo faceva di tutto per colpirlo.
Ad un certo punto, mentre Envy balzava verso di lui intenzionato a fargli molto male, Pride sentì distintamente dentro di sé Edward Elric svegliarsi: subito i simboli iniziarono a rosseggiare ed inconsciamente mosse il braccio destro come se dovesse menare un fendente con qualcosa di appuntito (come un auto-mail trasmutata XD Nda) e notò scioccato dei tagli aprirsi sulle braccia di Envy che l’Homunculus aveva messo davanti a sé per ripararsi.

Envy p.o.v.
Ecco, ho visto di nuovo quel bagliore nello sguardo di Pride che ricorda tanto il Piccoletto d'Acciaio! Poi ha fatto quel movimento che in passato ha fatto tante volte per tentare di ferirmi: metto le braccia a X davanti a me per ripararmi inconsciamente e sento un vento fortissimo investirmi e aprirsi tagli.
Ah! Che male! Dunque è questo il potere di Pride, chissà quali materiali riesce a tagliare ...

Pride p.o.v.
Edward Elric si è addormentato di nuovo, e sembra abbastanza soddisfatto, credo che sia lui a fare la maggior parte del lavoro quando manipola il vento. Solo adesso noto Wrath, fermo all'entrata, e sia lui che Envy mi guardano con espressione indecifrabile; poi Wrath si volta verso il Padre: «I nostri esploratori ci hanno riferito che le chimere attaccheranno questo sotterraneo domani»- Confuso, chiedo: «Chi sono?»
È Envy a rispondermi: «Queste chimere particolari lavorano per l'organizzazione terroristica Chimera. A capo c'è un certo Roy Mustang, e chiunque voglia entrare viene fuso con un animale da un certo Tucker; è per questo che non mi sono potuto infiltrare».
Percepisco la frustrazione di Envy e la sorpresa di Edward, cosa sta succedendo?

Note dell’autore:
Perdooono, ritardassimo, ma il mio computer fa cilecca e la scuola non mi da’ il tempo di trasferirlo su word.
Notiziona: HO FINITO DI SCRIVERE RICORDI DI SANGUE!!!!! Mi sento realizzata, i capitoli sono tutti scritti a mano, pronti per essere trascritti e postati, ed ho già in mente il seguito…
e, lo so capitolo cortissimo, ma non vi preoccupate, non sarà sempre così
mew nina: sei la prima e anche l’unica ç_ç in teoria il potere di Pride è una cosa ancora istintiva che non controlla ancora bene, ci vuole esercizio.
Ed era sempre stato presente, anche se ad un livello inconscio, e l’alchimia particolare del Padre l’ha risvegliato, per me Ed e Pride sono due entità distinte per ora, è come se la vita di Ed fosse finita ad un certo punto fosse terminata bruscamente e fosse iniziata dallo stesso punto quella di Pride nello stesso corpo, con Ed nel retroscena.
Ps:
p.o.v. vuol dire Point Of Vision (o View) letteralmente punto di vista, i pensieri privati del personaggio.

I commenti sono calati drasticamente, potreste rifarvi vivi che ho bisogno di supporto peffavore? ç_ç

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Capitolo 7
*** Accordo ***


Capitolo 7: Accordo



Wrath fu il primo ad accorgersi delle scosse che si facevano via via più forti; dopo un po' pezzi di soffitto incominciarono a staccarsi dal soffitto: senza dire una parola si girò e a velocità inumana percorse il cunicolo nascosto che portava nell'ufficio del Comandante Supremo: appena arrivato la porta si spalancò ed il suo segretario entrò urlando : «Chimera ci attacca!».

Wrath si strofinò stancamente la fronte, quell'umano era proprio incompetente, Edward Elric, anche se più pericoloso, avrebbe fatto in tempo ad entrare, dirglielo ed essere in piazza a combattere.

Mentre Wrath si occupava delle chimere in superficie gli Homunculus si preparavano ad abbandonare temporaneamente il rifugio; il padre aveva già lasciato il posto e Pride correva per ultimo dopo Envy, mentre il passaggio dietro di lui crollava. Vedeva già la luce del sole fuori quando intorno a lui si fece buio.

Ormai quel luogo buio gli stava diventando familiare: Edward Elric stava in piedi davanti a lui, sempre incatenato, e lo guardava con espressione divertita: « Sei inciampato e ti è caduto un masso in testa» disse divertito, «non avevo mai visto un Homunculus inciampare».

Pride stava cominciando ad irritarsi: «ho notato che tu influenzi il mio potere, dimmi cosa vuoi».

Edward si fece subito serio: «Io sarei dovuto morire sei mesi fa, ma sono ancora vivo, perciò ti propongo un patto: tu ogni tanto mi liberi dalle catene, e per un po' di tempo mi lasci libero di girare guardando se faccio qualcosa che non ti piace, in cambio io farò in modo che tu possa usare il tuo potere COME e QUANDO vuoi».

Pride ci pensò su: era stanco di non poter usare il suo potere come voleva, e forse liberando Edward avrebbe potuto saperne di più: «Va bene, accetto».

«Allora appoggia le mani sulle mie catene, ci sono cose che devo vedere».

Pride toccò le manette di Edward e, improvvisamente si ritrovò incatenato, mentre davanti a lui scorrevano le immagini di ciò che faceva Edward.

Note dell'autore:
Oh My God! La scuola mi sta uccidendo, è diventato difficile aggiornare, ma questo non perdona il mio ritardo spaventoso. C'è ancora qualcuno che mi segue? *stile particella di sodio*
Lisa-chan: Pardon, lo dico dopo, ma le sfere alte sono le uniche che non sono state fuse ^_^''
Neverwinter:
grazie, grazie, purtroppo hanno già iniziato con verifiche ed interrogazion pre-natalizie, perciò non so' quando saranno i prossimi aggiornamenti.
mew nina:
finalmente qualcun altra ha capito che Roy non è del tutto sano di mente ^_^
mua:
sono contenta che te la sia ricordata, ma, allora, la mia è una storia che passa di mente? ç__ç

Le recensioni sono sempre gradite grazie ^_^

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Capitolo 8
*** il ritorno dell'alchimista ***


Capitolo 8: Il ritorno dell’alchimista (come suona bene questo titolo ndfan)

Envy era esasperato: ormai Pride sveniva troppo spesso; era appena uscito quando aveva visto il soffitto del tunnel crollare addosso a Pride. Stava per iniziare a scavare quando il mucchio di sassi letteralmente esplose: dai resti uscì quello che fece quasi venire un infarto ad Envy: Pride era cambiato: gli occhi adesso erano vivi e ardevano come i segni sul suo corpo, ed Envy iniziò ad avere un bruttissimo presentimento ...
«Salve Envy» disse quello che sembrava il gemello cattivo dell'alchimista d'acciaio «sono tornato» e mentre pronunciava queste parole sul suo volto si andava formando un ghigno che si addiceva più a Envy che a lui «ho ancora un paio di cose da decidere».
Detto questo, quello che ormai senza ombra di dubbio era Edward Elric si avvicinò ad uno scioccato Envy e gli tirò un pugno.
«Questo è per quello che mi hai fatto quando ero umano». poi gli porse la mano e lo aiutò ad alzarsi «e questo è per ciò che hai fatto da quando sono un Homunculus».
Envy osservò attentamente Edward Elric: non sembrava più così antipatico come quando era in vita,
«Bene Elric (meglio non provocarlo con la sua forza da Homunculus), cosa devi fare esattamente prima di decidere cosa?».
«Prima di decidere da quale parte stare; devo procurarmi una giacca e dei pantaloni neri, mi dai una mano, fratellino?» e se ne andò sghignazzando di fronte alla faccia traumatizzata di Envy.

Note dell'autore:
Hi hi mi diverto a tenervi sulle spine sono proprio sadica (a volte spaventi pure me ndenvy zitto tu ndfan) oddio la faccia che fa envy quando ed lo chiama fratellino non ha prezzo (per tutto il resto c'è mastercard) quando scrivevo quel pezzo sono quasi scoppiata a ridere in classe, la mia compagna di banco mi guardava così: o_O
mew nina: io tengo sia a pride che a ed, perciò penso che con il corpo debbano fare fifthy-fifthy ^_^
fedefashion dove sei? non lasciarmi anche tu ç_ç
Per oggi è tutto gente, ci risentiamo al prossimo aggiornamento ^_^

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Capitolo 9
*** Decisioni e delusioni ***


Capitolo 9: Vecchie conoscenze e nuovi combattimenti

Quel giorno all'attacco al quartier generale partecipavano anche i pezzi grossi, gli unici non fusi con animali.
I ranghi dell'esercito erano decimati da due ex Alchimisti di Stato, Mustang e Armstrong, affiancati da chimere-rinoceronti: miravano all'ufficio del Furher.
All'improvviso Roy venne distratto da Tucker che urlando indicava un vicolo nascosto alla sua vista.
«Che nervoso» pensò Roy irritato «se non mi fosse utile l'avrei già ucc...» si bloccò di colpo quando vide la persona all'altra estremità del vicolo.
«Non può essere».
Davanti a lui c'era una persona morta.
Edward per quella scena si era rifatto la coda e sopra i suoi vesti da Homunculus si era messo pantaloni, giacca e scarponi, i guanti bianche non li aveva trovati, perciò aveva le mani in tasca.
Dai tetti un gatto nero osservava la scena: Envy non riusciva a credere a ciò che Ed voleva fare (da quando, poi, era passato a Ed?!) ; prima gli aveva chiesto cosa l'avrebbe aiutato a decidere e quello gli aveva risposto: «vedere cosa mi dicono, o se tentano subito di uccidermi». Era pazzo.
Intanto Roy aveva raggiunto Edward.
«Acciaio, credevo fossi morto».
«Le apparenze ingannano colonnello, sono vivo e più forte che mai».
Roy ebbe un guizzo di fastidio «Non lavoro più per l'esercito, unisciti a me, Acciaio, ed insieme rovesceremo il governo schiacciando chiunque ci si pari davanti».
Edward si adombrò: «Intende uccidere chiunque non sia d'accordo con lei?»
«Chiunque, anche te se rifiutassi».
Edward improvvisamente scoppiò a ridere sollevato: «Grazie Mustang, temevo che scegliere sarebbe stato più difficile»; detto questo si sciolse la treccia ed un felino balzò elegantemente di fianco a lui ritrasformandosi in Envy.
Intanto intorno a Edward si era levato un piccolo tornado, che, fermandosi, svelò che Ed ne aveva approfittato per togliersi il travestimento.
«Ce ne hai messo di tempo, fratellino» disse Envy ridacchiando mentre si godeva l'espressione apparsa sul viso di Roy.
«Scusa Envy, ma andava fatto» rispose Edward mentre i suoi tatuaggi ricominciavano a brillare; sentì Pride che si agitava, ma in silenzio lo pregò di lasciare a lui quella battaglia e gli promise dopo di scambiarsi di nuovo; soddisfatto guardò di nuovo quelle persone che ormai non riconosceva più.
Envy stava per dire qualcosa quando un pugno uscito dal muro lo prese in pieno: Alex Louis Armstrong comparve di fianco a Roy.
«Povero Envy, questo non è proprio la sua giornata» pensò Edward che improvvisamente si ritrovò a schivare i pugni di Armstrong, sorpreso dalla sua nuova forza; stancandosi si fermò e bloccò grazie alla sua nuova forza i pugni dell'alchimista prendendoli nei suoi; subito fece alzare il vento e notò con soddisfazione dei tagli aprirsi sulle braccia dell'alchimista.
Intento Envy si stava divertendo un mondo a schivare i colpi di Roy ed a vedere come se la cavava Edward.
Dopo una ventina di minuti Edward e Envy erano in vantaggio, anche se il mutaforma era morto un paio di volte. Si erano cambiati di posto e adesso Ed combatteva contro Roy.
«Traditore!» urlò Roy » sei passato dalla parte del nemico solo per ottenere più potere».
«Questo è ciò che avrebbe fatto lei» ribattè Ed con calma mentre schivava tutti i colpi di Roy «la trasformazione è avvenuta contro la mia volontà; è vero, sono più forte, più veloce, ho alcune abilità particolari e sono immortale, ma non l'ho mai voluto; e poi, quando ero umano hanno tentato di uccidermi ma da quando sono rinato mi hanno trattato benissimo.
Envy sopraggiungeva in quel momento dopo aver schiantato Armstrong contro un muro.
«Belle parole, fratellino, sto per mettermi a piangere».
«Stà zitto Envy» disse Ed dandogli una botta in testa.
«Dopo questa patetica scenetta è ora di chiudere» disse Roy rimettendosi il guanto e mirando a Envy.
Edward si fece serio «Hai ragione» disse mentre i suoi tatuaggi si illuminavano «è ora di chiudere i conti» detto questo prima che Roy potesse fare niente una potente raffica di vento lo prese e lo mandò a sbattere contro il muro.
«Wow, a volte fai paura» mormorò Envy «adesso andiamocene» e sparirono nell'oscurità che si faceva via via più fitta.
Pride ed Edward si erano di nuovo scambiati ed ora l'Homunculus si trovava sotto lo sguardo inquisitore del Padre.
«Non c'è dubbio, ormai Mustang conosce il nostro nascondiglio, temo che dovremo cambiarlo ...».
«Io dico di restare e combattere» ringhiò Envy; «no Envy, è ancora troppo rischioso: Pride potrebbe non controllare i suoi poteri e qualcuno potrebbe vederci; sai bene che per noi la segretezza è molto importante» rispose il Padre, poi si voltò pensoso verso Pride
«Evidentemente una nostra vecchia conoscenza è tornata dal regno dei morti ... Molto probabilmente quando abbiamo messo la Pietra Filosofale nel corpo di Elric la personalità dell'Homunculus l'ha trovato idoneo ad ospitarlo, ma non è riuscito a sopraffare la personalità originale, che è rimasta latente fino a quando io ho usato l'alchimia».
Pride era confuso: aveva visto i ricordi di Edward e ora guardava quella gente con occhi nuovi; aveva avuto la conferma che Roy era un bastardo e se avesse dovuto ucciderlo non avrebbe esitato, ma non aveva notizie di Winry ed Al: Edward era riuscito a riavere il corpo del fratello dando in cambio la propria scintilla vitale? E Winry faceva ancora il meccanico a Rizembool? Fortunatamente ora aveva l'eternità davanti a sé, e probabilmente un giorno li avrebbe rivisti tutti e due placando così lo spirito inquieto dentro di sé.
Winry era molto soddisfatta del suo lavoro nell'esercito, stava giusto pensando di impiantare una baionetta nelle auto-mail dei militari quando vide una sagoma spuntare da una strada secondaria «Signor Mustang!» Roy non era ridotto molto bene, aveva la testa fasciata e delle bende si scorgevano sul suo torace.
«Winry, adesso lavori per i militari?» domandò sprezzante.
«Se così facendo posso aiutare Al lo farò» ribattè Winry segretamente spaventata dai modi rudi dell'uomo.
«Ho saputo che avete assaltato il quartier generale dell'esercito, ma non vi è andata molto bene, e sono morte molte chimere e molti Alchimisti di Stato».
"Cosa avrei fatto se ci fosse stato anche Al?" si domandò Winry sconsolata mentre osservava Roy digrignare i denti.
«Ma sai per quale motivo non siamo riusciti nell'intento?» chiese Roy «sono intervenute due persone che conosciamo bene, soprattutto una». E detto questo se ne andò lasciando Winry perplessa.
Da un po' di tempo Winry aveva iniziato ad aggirarsi attorno al Devil's Nest, ben sapendo che i loschi figuri che si aggiravano nelle sue vicinanze sapevano molte cose. Si bloccò sentendo due che parlavano dietro l'angolo.
«Hai sentito dell'attacco fallito di Chimera? So che due alchimisti traditori se ne sono andati con la coda tra le gambe» rise uno.
«Oh, ma io c'ero e non hai sentito la parte migliore! Li ho visti in un vicolo che combattevano contro due tizi fortissimi: uno aveva dei capelli molto lunghi quasi verdi, e l'altro era biondo ed un po' basso, con dei segni rossi sul corpo, entrambi indossavano degli abiti strani» continuò l'altro.
«Allora se li incontriamo dobbiamo ringraziarli» e si allontanarono ridendo lasciando Winry pietrificata, talmente turbata che quella notte non riuscì a dormire tanti erano i dubbi che l'assediavano.
Envy quel giorno era stato mandato in missione da solo.
Stava tornando alla base quando vide una testa bionda girare l'angolo, con una spiacevole sensazione di déjà vu si trasformò in un gatto e iniziò a pedinare quello che aveva riconosciuto come Alphonse Elric.
Al aveva deciso di tornare a Central City dopo aver incontrato Marco a Xing.
Una volta al quartier generale fu piacevolmente sorpreso dallo scoprire che Winry si era trasferito a Central City.
Vedendola Al rimase abbagliato: Winry era cresciuta molto in quel periodo ed ormai era diventata una donna.
«Al, dove sei stato?» gridò Winry felice abbracciandolo.
«Ciao Winry» rispose Al«devo disfare i bagagli; credo che mi fermerò per un po'!».
«Allora dopo vengo a casa tua per aiutarti!»
«No, grazie, però ... dopo ... vorresti venire a cena con me?» Chiese Al tutto rosso. Winry in risposta gli sorrise complice e se ne andò.
«Senti, Pride» iniziò Envy a disagio una volta tornato nei sotterranei «oggi mentre ero in giro ho visto una cosa che potrebbe interessare ad Edward».
«Parla. Ti ascolta» fece Pride conscio del fatto che Edward si era fatto attento.
«Ecco, stavo tornando dalla missione quando ho visto Alphonse Elric girare l'angolo; ora so che si trova al ristorante sotto la vostra vecchia casa ... Hei, aspetta!» esclamò iniziando a correre dietro a Pride.
Edward appena aveva sentito nominare Al aveva preso il controllo del corpo e si era messo a correre verso la sua vecchia casa.
Una volta raggiunti il ristorante si fermò e si accorse solo allora che Envy gli era accanto ansimando.
Silenziosi si spostarono nel giardino, dove Al stava cenando con Winry.
A quella vista Edward, che stava per uscire allo scoperto, si fermò, complice anche la mano di Envy sulla sua spalla.
Immobile osservò Al e Winry che cenavano, ma il suo cuore si spezzò quando Winry prese Al per strada e lo baciò.
Edward rimase a guardarli in mezzo alla folla da una decina di metri di distanza mentre Envy accanto a lui lo fissava impotente.
Finito il bacio Al le avvolse un braccio attorno alla vita con l'intenzione di portarla a casa sua, Winry, prima di andare, si guardò un attimo intorno e vide Edward fermo in mezzo alla strada: i loro occhi si incontrarono per un secondo, poi Winry decise che non voleva sapere e si girò con Al per andarsene mentre Ed cadeva in ginocchio.

Note dell'autore:
Ufff! Finalmente il mio computer si è deciso a resuscitare, e vi porto un capitolo un po' più luno del solito; ora, non per fare polemica e sò che avreste tutti i diritti di tirarmi pomodori marci per un ritardo così lungo, ma vi scoccia così tanto lasciare un commento? (non tu mew nina grandissima santa che lasci sempre una recensione) trovare solo una recensione per capitolo è un po' deprimente sapete? Scusate questo sfogo emotivo, spero che qualcuno lo lega, ci rivediamo il prossimo aggiornamento.
mew nina: bè dipende, tu chi intendi per buoni? Roy nel manga è ABBASTANZA bravo, ma in genere non lo sopporto molto, così in questa storia farà la parte del cattivo ^__^
Kisses, fanchan

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Capitolo 10
*** La fine e un nuovo inizio ***




Erano passati un paio di giorni, ma Pride se ne stava nella sua stanza con la testa fra le mani senza muoversi.
«Pride, non puoi rimanere sempre così, andiamo a fare un giro» tentò di scuoterlo Envy preoccupato. Pride iniziò a mormorare qualcosa a voce così bassa che Envy dovette avvicinarglisi per sentire: «L'amore, Envy, la cosa che l'ha ferito di più è stato il fatto che Winry ci ha visti ma non ha fatto nulla, probabilmente non amava Edward davvero».
Continuò Pride, la voce che gli si incrinava «E la cosa peggiore è che Ed li ama ancora talmente tanto che non posso pensare di vendicarmi!». Pride scoppiò a piangere aggrappandosi a Envy sconvolto dalle emozioni di Ed.
Envy non sapeva cosa fare, in genere lui era quello che faceva piangere le persone non quello che le consolava! L'unica cosa che gli venne in mente fu quella di abbracciarlo ed accarezzargli la testa in attesa che finisse.
Lentamente i singhiozzi si calmarono e Pride rimase fermo ancora per qualche minuto, prima di staccarsi.
«Grazie Envy, ho capito che non c'è più nulla che mi leghi a loro».
«Lasciateli alle spalle, Edward, Pride, lasciateli alle spalle e vai avanti» disse Envy stranamente emozionato capendo che Pride stava tentando di staccarsi dalla sua vita umana.
Improvvisamente la porta si aprì e Gluttony arrivò trafelato.
«Envy! Mustang ci riprova! Questa volta hanno raccolto altri 3 Alchimisti di Stato!».
«Maledizione!» imprecò Envy scocciato di essere stato interrotto «Questa volta non ne usciranno vivi!». Si interruppe ricordando che forse questo non avrebbe fatto piacere ad Edward ma quando si voltò Pride gli sorrise ed annuì.


La grande piazza davanti al Quartier Generale dell'esercito era stata evacuata dai civili ed il manipolo di soldati che la difendevano sterminato. Ormai non era rimasto più nessuno che assistesse allo scontro.
I ribelli stavano per sfondare il pesante portone quando questo si aprì lasciando uscire prima Wrath, che si era tolto la divisa, e poi tutti gli altri Homunculus.
Si era deciso che Gluttony, Greed e Sloth, richiamato per l'occasione, pensassero alle chimere («Hanno sterminato dei miei subordinati, voglio essere io ad ucciderli!» aveva detto Wrath prima di lanciarsi verso i nemici), mentre Lust avrebbe pensato ai due nuovi alchimisti: Kimblee. l'alchimista scarlatto e Grant, l'alchimista di ferro e sangue.
Envy e Pride si trovavano ora davanti a Roy ed Armstrong, fissandoli con odio.
«Bene bene, i ratti fuggono dalla casa che brucia» strascicò Mustang.
«Mi permetta di schiacciarli» chiese Armstrong battendo tra loro i pugni con aria minacciosa.
La tensione era palpabile, quando Envy scoppiò a ridere.
«Oddio sono ridicoli! Vengono qui, ci disturbano e pensano anche di schiacciarci! Tutto questo è molto divertente, vero Pride?!». Pride sorrise alla sicurezza dell'amico e si preparò a scattare.
I due si mossero così velocemente che Mustang e Armstrong si ritrovarono a volare verso un muro schiantandosi senza neanche accorgersene.
«Questo è per l'altra volta» gli urlò Envy soddisfatto per poi iniziare a prendere a calci Armstrong mandandolo lontano da Pride e Roy.
«Bene. Bene. Oggi uno di noi due non uscirà vivo da questo vicolo, e non sarò io» sibilò Pride mentre Roy si rialzava faticosamente.
«Mostro, tu sei già morto!» gli sputò in faccia Roy.
«ALLORA VERRAI A FARMI COMPAGNIA!» urlò Edward atterrandolo ed iniziando a prenderlo a pugni.
Mustang però non si fece intimidire e dandogli un calcio lo allontanò, poi usò uno dei suoi guanti per dargli fuoco.
pride iniziò a rotolare per terra spegnendo le fiamme ed iniziando a rigenerarsi.
«Accidenti, che male!» pensò mentre le ustioni scomparivano, e presto fu di nuovo pronto per combattere.
Pride si divertì a giocare con Roy evitando le sue fiammate, finché l'ex colonnello non fu a terra sanguinante.
Ormai tutto ciò che Pride ed Edward provavano era pietà per quell'essere che una volta era stato suo amico.
«Non è neanche divertente giocare con te, torna quando sarai più forte» gli disse Pride e si voltò per andare a vedere se Envy aveva finito.
«No! Ti ucciderò oggi!» urlò Mustang prendendo una spranga e saltando verso di lui.
Allora Pride si girò, i segni che si illuminavano, e imitando un colpo con auto-mail prese Mustang a mezz'aria e lo scagliò verso il muro e più precisamente verso un palo acuminato che lo trafisse.
Roy Mustang morì sul colpo e fu Edward Elric a chiudergli gli occhi.
Pride si voltò e si diresse verso Envy che sopraggiungeva in quel momento. Poi tutti gli Homunculus, compiuta la loro missione, si girarono e si allontanarono dalla piazza dove più nessuno era vivo.


&&& 60 anni dopo &&&

Quella mattina ai funerali di Stato si era presentata molta gente. Maes e Lora Elric fissavano tristi una lapide bianca: «Alphonse Elric, morto per cause naturali, il Reborn Alchemist». Una piccola mano cercò e strinse quella di Lora, e la donna guardò triste il figlio di 5 anni che piangeva per il nonno: «Edward, non piangere,ora il nonno probabilmente ha trovato sua mamma, suo fratello e nonna Winry».
Mentre Maes, Lora ed il piccolo Edward stavano immobili davanti alla tomba di Al, due figure in lontananza osservavano la scena.
«E così è tutto finito, gli uomini sono così deboli, muoiono così facilmente».
«...»
«Forza, andiamo, dobbiamo tornare dal Padre prima che faccia buio».
«Si Envy, hai ragione, è proprio giunto il momento di andare».
Envy potè giurare di vedere una piccola lacrima scendere dal volto di Pride prima che questi si girasse e si allontanasse.



FINE (ci rivediamo nel seguito ;-))


Finita!!!!!!! Ma le avventure di Pride non finiscono qui, prima o poi riuscirò a farmi vedere col seguito... A parte questo, spero che vi sia piaciuta *_* certo che finire una fanfiction ti realizza.
Lady Greedy: (A chi hai detto tappo!!!! NdEd) bè, Envy in questa storia è molto OOC, ma dopo aver visto tutto l'anime ed aver letto il mana sono arrivata a convincermi che sotto la facciata da bastardo insensibile Envy nasconde molto di più (hey! NdEnvy accettalo dolcezza, nel manga sei un emerito stronzo, ora torna a giocare con l'orsacchiotto nel tuo angolino NdFan) a dire la verità all'inizio lo scambio mi è sembrato un po' YuGhiOh, ma non trovavo modo diverso
mew nina: purtroppo Winry deve vivere a beneficio del seguito, anche se non mi sarebbe dispiaciuto farla soffrire un po' sigh
Per il seguito temo dovrai aspettare, ma ho in mente un paio di ottime idee >.<
mua: Grassie di aver recensito, (meglio tardi che mai NdWinry Zitta! Ho deciso di permetterti di vivere ma questo non significa che io possa renderti la vita un inferno NdFan *Winry si allontana lentamente e si ritira nell'angolino dove Envy la guarda malissimo ed inizia a picchiarla con l'orsacchiotto*) ci capiamo perfettamente su Roy, assolutamente senza offesa ma non capisco come così tanta gente legga lo yaoi royed (ZITTA MANIACA DELLE ENVYED!!!! NdTutti) ^_^'''' mi scuso per la mancanza di spazi tra le scene, ma in realtà erano più capitoli che ho deciso di unire insieme.
Spero vi sia piaciuto leggerlo come a me sia piaciuto scriverlo.
Kississimi a tutti fanchan

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