Harry Potter e la maledizione di Voldemort

di DemyRadcliffe
(/viewuser.php?uid=1563)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1... ***
Capitolo 2: *** Una notizia sconvolgente ***
Capitolo 3: *** La Spider 4020 ***
Capitolo 4: *** Il maestoso campo di Quiddich ***
Capitolo 5: *** Difficili allenamenti ***
Capitolo 6: *** Difficili allenamenti parte2 ***
Capitolo 7: *** Litigi ***
Capitolo 8: *** L'arrivo ad Hogwarts ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9... ***
Capitolo 10: *** il ritorno di harry ***
Capitolo 11: *** Tutto torna a posto.... ***
Capitolo 12: *** La vita è mia e me la gestisco io! ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1... ***


Capitolo 1 ... Quella camera era così Buia da far sì che i due non potevano nemmeno guardarsi in volto, Forse una fortuna per quell'umile servo del Signore oscuro che perfino a sentir il suo respiro era avvolto da un gran terrore. Ciò nonostante riusciva a parlargli con abbastanza sfacciataggine, infatti, proprio in quel momento, aveva deciso di affrontare il discorso che per lunghi anni non aveva permesso alle sue labbra di uscire. Si grattò il collo, era abbastanza sudato, ma stavolta era deciso a dirlo così si morse il labbro inferiore infine aprì la bocca e permise alle parole di uscire. " Mio Signore..." Si fermò aspettando che il signore oscuro, gli diede un cenno per permettergli di andare avanti, quel che sentì fu solo un lunghissimo sospiro, un brivido percosse tutto il corpo dell’umile servitore.Non parlò, non sapeva se andare avanti sarebbe stato uguale a morire. L’oscuro signore fece un altro sospiro. Il povero servo cominciò a spostare nervosamente il suo sguardo da una parte all’altra per diminuire la tensione, poi Sentì la voce del suo padrone che disse “ Che cosa vuoi! Parla forza!Possibile che voi stupidi Mangiamorte avete bisogno di essere stimolati per andare avanti a parlare?!” Il servitore batté i denti, aveva già sbagliato, e ora che sarebbe accaduto, sarebbe stato punito?Così decise di continuare da dove aveva sospeso per non aggravare la situazione. “ Scusi, stavo dicendo, …Mio signore…che il ragazzo è ancora in vita…” Sentì Voldemort alzarsi lentamente da quella gran poltrona che ormai era diventato il suo trono, Lo sentì sospirare ancora una volta, stavolta sembrava davvero infuriato…ringraziava le tenebre che li avvolgevano, pensava che se solo avesse visto la faccia del suo signore in quel momento, gli avrebbe letto che di lì a poco la sua vita sarebbe finita in un istante. “ Oh…grazie per la notizia…” La sua voce era ironica e lui l’aveva capito, ma stranamente era anche tranquilla e così proseguì “ Sì, infatti, …lei sa che cosa suderebbe se il ragazzo resta per troppo tempo vivo…”Il signore oscuro socchiuse gli occhi e annuì “ Grazie per avermi dato anche questa nuova notizia” nella sua voce c’erano ancora note d’ironia, le poteva cogliere di più questa volta. Un altro brivido percosse il suo corpo. Ma non voleva fermarsi ancora..non questa volta..aveva bisogno di sapere… “ Io mi chiedo…Mio Oscuro Signore…perché non lo ha ucciso l’ultima volta…ci sarebbe sicuramente riuscito…però lei…lo ha lasciato in vita…” Aveva sfidato il suo signore, come avrebbe reagito a quella domanda…non voleva nemmeno pensarci… “ Oh il so…avrei potuto ucciderlo…ma non immischiarti so cosa devo fare..” Si aspettava questa risposta…. Così si scusò” Mi Perdoni…Però se il ragazzo non …” “ Ora basta mi hai stancato! So cosa volevi comunicarmi!” L’uomo era spaventatissimo, tremava come se a momenti avrebbe visto in faccia la morte. Voldemort avanzò verso di lui che si alzò dalla sua posizione in ginocchio e indietreggiò ora lo sapeva la sua vita era finita… Voldemort si avvicinavano sempre di più e il mangiamorte continuava ad indietreggiare finché il muro lo fermò.Ora i due erano uno di fronte all’altro, e anche se non potevano vedersi a causa dell’oscurità ognuno sapeva bene l’espressione dell’altro…il servo poteva vedere il viso infuocato dall’ira con un perfetto ghigno maligno dipinto sulle labbra e L’oscuro signore riusciva a vedere la paura e il terrore mescolarsi in quel ‘inutile mangiamorte, e questo gli piaceva,lo faceva sentire bene. Voldemort alzò un mano ,il suo servo l’aveva sentita e sapeva che si sarebbe posata sul suo collo ,per stritolarglielo e strapparglielo a morsi come faceva con tutti gli inutili mangiamorte .Ma tutto ciò non accadde, Voldemort gli sollevò il mento con il suo scheletrico dito ,Il servo teneva gli occhi serrati dalla paura e tremava dall’orrore. Poi Voldemort avvicinò il suo viso all’orecchio del mangiamorte e gli sussurrò in modo quasi impercettibile “ So cosa volevi dire..ma lui morirà…il ragazzo morirà…e molto presto anche…” Una fragorosa risata scoppiò dalle sue labbra…e poi s’allontanò… Il servo non riusciva a crederci…l’aveva risparmiato era ancora in vita… Un’altra Estate era agli sgoccioli,pensava con un bellissimo sorriso in volto,il giovane mago,Harry potter conosciuto da tutti,nel mondo della magia come Colui che è Sopravvissuto. Forse, la maggior parte dei ragazzi della sua età,non avrebbe sorriso a quel pensiero come stava facendo ora Harry...anzi di sicuro si stava piangendo addosso,del resto,se la sua estate sarebbe stata come tutte quelle dei ragazzini normali ,forse l’avrebbe pensata diversamente. Questa però era stata la meno pesante di tutte le altre passate,I Dursley erano spaventatissimi dalla minaccia di Remus e Moody che gli avevano fatto il giorno in cui Harry era tornato da Hogwarts,alla stazione. Grazie a ciò Harry aveva avuto il permesso dai suoi famelici parenti di poter eseguire i compiti,lasciare libera Edwige quando lo desiderava e in più Harry veniva sfamato più del dovuto. Anche se vedeva benissimo il disgusto con cui veniva guardato da tutti e tre.Poteva percepirne L’odio più profondo dai loro occhi,Ma poco gli importava ,non se ne sarebbe fatto nulla del loro bene,niente,forse odiarli era la cosa più divertente che c’era da fare in quelle 5 settimane. Un tonfo fece smettere ai suoi pensieri di scorrere nella mente, la boccetta d’inchiostro era caduta a terra,frantumandosi cospargendo il suo liquido nero sul pavimento. Fece un sospiro,alzando gli occhi al cielo e infine si chinò per pulire il danno. Quanto avrebbe voluto usare quella parola magica “ Reparo”,sarebbe stato tutto più facile,di certo non avrebbe ricomposto la scura sostanza liquida ma gli avrebbe in ogni caso risparmiato un po’ di fatica.Ma sapeva che non poteva farlo era vietato ai maghi minorenni di fare magie fuori da Hogwarts, e non voleva di certo rischiare,non ancora,Hogwrarts era la sua unica salvezza. Così raccolse i vetri e con uno straccio pulì il pavimento. Quando ebbe finito si asciugò la fronte leggermente sudata buttò il panno sporco d’inchiostro nel cestino sotto il suo scrittoio in legno di noce. Nel cestino qualcosa aveva attirato l’attenzione di Harry,che cominciò a rovistare al suo interno. Lo prese,ed emise lungo sospiro,era quello che aveva temuto che fosse, era lo specchio regalatogli da Sirius…lo aveva buttato nel cestino perché sapeva che Dudley entrava di nascosto nella sua camera,a cercare qualcosa di sospetto per farlo sgridare dai suoi genitori,ma a dir la verità entrava per le cioccorane, e le gelatine tutti i gusti più uno,che da quando lo zio vernon gli aveva permesso di lasciare libera Edwige quest’ultima ritornava sempre da ogni suo viaggio con scorte di ciccorane e altri dolci di mielandia regalatogli dalla mamma di Ron o da Hermione. E così se Dudley avesse visto quello specchi o lo avrebbe di certo consegnato ai suoi genitori o peggio lo avrebbe frantumato,ed era inoltre a conoscenza che per quanto Dudley fosse un Porco quando si trattava di mangiare,non avrebbe mai frugato nel cestino…Prese lo specchio con una mano,era abbastanza piccolo ci guardò il suo riflesso,poi decise di girarlo per leggere il messaggio di Sirius,l’aveva letto tante di quelle volte ormai… Questo è uno specchio a due vie, io possiedo l’altro esemplare. Se hai bisogno di parlarmi, basta che tu dica il mio nome; tu apparirai nel mio specchio e io ti potrò parlare dal tuo. James ed io li usavamo quando eravamo reclusi separatamente. Lo girò di nuovo,e vide ancora se stesso riflesso, fece una lunga pausa di riflessione…e poi però fu interrotta dal forte bussare di Dudley che con il suo vocione strillò “ E’ PRONTO DA MANGIARE IDIOTA!” Harry sbuffò,perché quel maiale doveva bussare così forte,quindi ripose lo specchio stavolta dentro la federa del suo cuscino e d uscì dalla sua camera trovando Dudley che cercava di sbirciare nella sua camera… “ Ciao Dudley…Cosa c’è..cerchi qualcosa?” Dudley gli diede una forte spallata e disse “No! “ Harry alzò le spalle e disse “ Come mai ogni maledetta sera,alle...”Harry si fermò diede un occhiata all’orologio appeso sul soffitto” Alle 7 e 30 ,tu sali,e bussi così forte,da quasi burttar giù la porta,e urli come un’idiota che è pronta la cena…” Dudley gli lanciò un’occhiata piena d’odio e si limitò a Dire “ mi piace disturbarti so che odi il rumore e allora… Harry trovò quella la scusa più stupida del mondo e sogghignò tra sé ,Dudley lo fulminò con lo sguardo e gli disse” Che hai da ridere” “ Scusa ma sinceramente potevi trovarti una scusa migliore!,ma io lo so perché…dal giorno in cui siete venuti a prendermi alla stazione ,tuo padre ha paura che Vengano qui! Dudlley aveva capito benissimo di chi parlava ma fece finta di nulla “ Chi dovrebbe venire qui!” Harry annuì e disse “ Oh tu sai chi!” Dudley non disse nulla ci fu una breve pausa di silenzio ed Harry continuò…” Comunque mi fa piacere avere un servetto personale…”Dudley aveva l’espressione dell’ira dipinta in volto alzò un pugno contro suo cugino che a vederlo rise “ Oh ma che paura… smettila cos’è sei arrabbiato perché non ti do la mancia?”Dudley era viola “ Se vuoi ti do una cioccorana,mi sembra che sono state di tuo gradimento molto di più delle gelatine tutti gusti più uno” Dudley rimase sconvolto.. e spalancò i suo piccoli occhi nascosti dalla ciccia. E girando il volto da un’altra parte disse “ Che sono queste robe..non so di che parli..” “ Oh invece io credo proprio di sì,” e detto ciò gli lanciò una cioccorana,” Dudley la prese la volo e come un morto di fame la divorò avidatamente, Harry rise “ Bravo Dudley,e se la prossima volta eviterai di bussare così forte e urlare di meno…bè te ne darò anche due” Harry scese le scale che lo portavano nel salotto,Lì c’era zio vernon,con una grande lampada punta su di sé,stava leggendo un giornale sportivo.Lo zio sentì i passi e alzò lo sguardo dal suo giornale per vedere Harry “ Dov’è Dudley?” Chiese lo zio vernon rabbioso,quasi gli usciva la bava dalla bocca,Harry sorrise gli ricordava Fuffy! Poi rispose “ Suo figlio si sta ingozzando ,tra poco lo vedrà rotolare per le scale” Lo zio vernon lo guardò malignamente,ma a harry non faceva nessuna paura “ Credi di poter parlare così solo perché hai quel coso di legno in mano? Eh!” Harry sorrise “ Si riferisce alla mia bacchetta?” Lo zio vernon si tappo le orecchie ,non voleva sentire nulla che aveva a che fare con la magia. “ anche solo sentirne parlare gli fa paura?eh?” Lo zio vernon aggrottò i sopracciglioni e urlò “ Stammi lontano lurido essere malvagio!” e così andò a recuperare Dudley…Harry rise era così bello poter stuzzicare quei due! A cena come , ogni cena, harry mangiava pochissimo, e il restante se lo divorava Dudley, e ovviamente veniva incolpato d’irriconoscenza nei confronti della bontà dei suo zii, gli dicevano che non mangiare tutto ciò che zia Petunia preparava ,era un gesto deplorevole e di completa maledizione,loro spendevano il loro denaro per prendere del cibo in più per lui…ma in realtà Harry Pensava che il cibo in più lo dovevano prendere comunque per Dudley ,infatti il bis d’ogni pasto non gli bastava. E così saliva in camera sua ,a finire i compiti. Aprì lentamente la porta che lo separava dal corridoio,pieno di ritratti degli zii,ma soprattutto di Dudley che sembravano aver fatto la cronologia de suo ingrassare,Alla sua camera. Accese la luce e in più la lampada ,per vedere meglio i suoi compiti ,li aveva quasi finiti tutti,strano ma vero, mancava solo il tema di quella orrenda materia,la odiava tantissimo ora come non mai,gli ricordava il professor Piton, Così aggrottò le sopracciglia e tirò fuori il libro di Pozioni ed un pezzo di pergamena, appena ebbe il libro tra le mani lo sbatté sulla scrivania si sedette bruscamente sulla sedia blu con 3 piccole ruote ,aprì il libro alla pagina dove aveva messo il segnalibro e lo lesse con sguardo infuriato e tenendo le braccia conserte. Spiegava dettagliatamente come fare la pozione squagliante (fantasia 0) ^^ in parole povere una sostanza acida di colore verde,chiamata comunemente dai babbani Acido solforico (non mi ricordo se è questo^^scusate^^) . Lesse con abbastanza attenzione gli effetti che procurava ovvero squagliare qualsiasi cosa,come legno,acciaio,marmo ,ferro tutto insomma. Ma dopo nemmeno sue minuti non riuscì proprio più a continuare ,il sapere che quella era ala materia di Piton lo faceva star male, così chiuse forte il libro e stracciò in mille pezzettini la pergamena. Piuttosto si sarebbe fatto togliere 5 punti a Grifondoro anche se sapeva che molto lo avrebbero odiato. Ma non ci riusciva, succedeva sempre così,aveva persino deciso di far per primo il compito di Pozioni così se lo sarebbe levato di mezzo subito,ma niente. Tutto ciò li faceva venir in mente quel maledetto giorno quando la professoressa Umbridge aveva catturato lui e la sua banda, e gridò a Piton una frase in codice sperando che lui capisse,Ma piton aveva capito,era un membro dell’ordine come poteva non capirlo…,l’unico che non aveva capito era proprio lui,odiava ammetterlo ma questa volta era anche parte colpa sua, ma come poteva sapere che Piton lo avrebbe aiutato,lui lo odiava, avrebbe fatto qualsiasi cosa per farlo soffrire. Scosse la testa,non voleva pensarci, così spense le due luci e si mise a dormire. Continua nel capitolo 2...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una notizia sconvolgente ***


CAPITOLO 2 Una notizia sconvolgente Harry si svegliò il mattino seguente, molto presto, erano le 5, e così preso da gran determinazione si mise a svolgere il compito di pozioni, chiamando la materia in un modo differente, era come se svolgesse un'altra lezione, e funzionò pienamente, e il tema gli sembrava anche molto soddisfacente, era molto lungo, aveva usato 2 fogli di pergamena coso molto rara per eseguire un compito di “mescologia” così aveva ribattezzato Pozioni, semplicemente perché in ogni lezione di pratica bisognava sempre mescolare. Sì gli sembrava un nome perfetto.
Era così contento del suo tema che era sicuro di prendere almeno un’A, però prima voleva il parere di Hermione, così decise di mandargli il suo tema tramite Edwige, quindi arrotolò la produzione e la legò con un piccolo elastico rosso, Harry spalancò lo sguardo…Hedwige non c’era, non se ne preoccupò più di tanto, forse era andata a fare una svolazzata.
Così scese per fare colazione, l’altra sera aveva mangiato pochissimo, e si sentiva come un buco nello stomaco, s’infilò i suoi soliti jeans consumati e una maglia dalle maniche lunghe di colore bianco Panna, scese le scale e si fiondò in cucina. Zia Petunia a vederlo arricciò il naso e gli sbatté la colazione sul tavolo facendo schizzare goccia di latte fuori della tazza.Harry aggrottò le sopracciglia, non sopportava esser trattato così, inoltre una goccia di latte gli macchiò la maglietta. Così allontanò la tazza da lui e si alzò in piedi la Zia lo fulminò con lo sguardo e gli disse “ Cos’è non mangi, brutto ingrato?” Harry sbuffò e fece per allontanarsi dalla cucina, era orribile quel locale, pieno di foto di Dudley ad ogni singolo anno d’elementari, medie e superiori, ovviamente anche quelle messe per cronologia del suo aumento sproporzionato di peso. Inoltre il muro era di un fastidioso Giallo Brillante che con le tende, e varie decorazioni verdi stava veramente malissimo.
“ Ehi ragazzino, dove pensi di andare! Ho preparato questa colazione per te, ho faticato, ho sprecato latte in più e anche il burro e la marmellata ai mirtilli preferita da Dudley!”
Hary alzò gli occhi al cielo, era arrabbiatissimo odiava la marmellata di mirtilli, e lei lo sapeva, per questo la preparava, per poi incolparlo di maleducazione e per poi fargliela mangiare a Dudley.
“ Ora siediti, bevi quella maledetta tazza di latte e mangia la fetta di pane con su la marmellata di mirtilli” Harry livido di rabbia disse a denti stretti, quasi ringhiando come su zio vernon “ Non Berrò quel veleno, e non mangerò quella schifezza per nessuna ragione al mondo”
Zia petunia a quelle parole spalancò la sua bocca in una grande “O” “ Come osi! Rivolgerti a me in questo modo!”Harry non l’ascoltò e continuò ad avanzare verso il salone, fino a quando sentì la minuta mano di sua zia stringere il suo polso
“ Tu non mangi perché così i tuoi luridi amici…vedendoti magro verranno qua a riprenderci vero?”
Harry scosse la testa e sorrise, poi rispose “ Non preoccuparti, non mi diverto con così poco, ma non mangerò ugualmente le tue schifezze, vado al bar a fare colazione”
E strappando il suo braccio dall’ossuta mano di sua zia, se n’andò al bar a 5 isolati da lì.
Bevve un tè caldo con una scorza di limone e mangiò un croissant alla crema pasticcera, a parere suo ottimo. Poi decise di andarsi a fare un giro, non aveva per nulla voglia di tornare al numero 4 di privett drive. Camminava senza meta per i lunghi viali, guardava le case, erano tutte identiche, nel mondo gabbano era tutto così noioso pensò il ragazzo, non c’era nulla di magico al contrario del suo mondo, lì era tutto più bello, non si smetteva mai di stupirsi, e non riusciva a capire come certa gente, tipo i Dursley, poteva anche solo affermare che il suo mondo era lurido, con gente maledetta.
Passò l’intera giornata fuori, faceva non troppo caldo, anche se si dovette tirare su le maniche della maglietta, andò in un parco pieno di verde e lì ci si sdraiò e dopo nemmeno 5 minuti si assopì.
Harry si dovette svegliare, si sentiva tutto bagnato, infatti, stava piovendo, era fracido, chissà da quanto tempo la pioggia aveva iniziato a cadere.
Così decise di tornare, dai suoi zii, in altre parole all’inferno.Fece una corsa, se fosse stato troppo sotto la pioggia, si sarebbe ammalato e avrebbe dovuto passare almeno 2 settimane da madama chips per polmonite.
Ecco la porta maledetta, provò ad aprirla, di solito era aperta, ma questa volta no, sbuffò, odiava bussare, e così bussò a suo malgrado. Aspetto qualche secondo, fu zio Vernon ad aprirgli, che gli chiese arrabbiato “ Dove sei stato?!” Harry entrò in casa bagnò il pavimento e disse senza guardarlo in faccia “ A fare un giro” Zio vernon sbuffò, e urlò “ Maledetto ragazzo, hai sporcato e bagnato metà salotto” Harry sorrise e disse “ Come se questa casa non fosse già sporca per i fatti propri”
Zio Vernon lo strattonò così forte che gli occhiali di Harry gli scesero lungo al naso
“ Diventi sempre più arrogante, quella scuola, maledetta! E a causa sua! Non t’insegnano per niente l’educazione!” Harry si sistemò gli occhiali e aggrottò le sopracciglia “ Ora dovrai pulire tutto questo disastro!”
Harry annuì “ Certo, siccome tu non sei capace lo farò io, ma prima vado a cambiarmi”
Lo zio vernon era diventato rosso come un peperone, stava ringhiando davvero come un cane, Harry pensò che lui potesse sostituire perfettamente fuffy e sorrise.
“ No! Per punizione pulirai con addosso ai vestiti bagnati e a letto senza cena!” Harry sbarrò gli occhi e sorrise di nuovo poi disse “ Allora, zio vernon, se pulisco con addosso i vestiti fradici, sporcherò ancora di più il pavimento” Lo zio vernon si guardò nervosamente intorno e disse un nervoso “ Già allora va a cambiarti MUOVITI!” Harry annuì e ripose “ Vedo che hai capito!e per quanto riguarda la cena, sono contento di non mangiare quelle schifezze che prepara tua moglie, e sta certo che se non m’ e l’avessi proibito tu, avrei lasciato tutto a Dudley l’animale domestico!”
e detto ciò salì sulle a cambiarsi, Edwige non era tornata, stava incominciando a preoccuparsi, di solito tornava anche la mattina dopo, perciò decise di non allarmarsi ancora.
Così scese a pulire, quelle piccole macchie che aveva lasciato in salotto, e portò lo straccio sporco in bagno.Poi risalì in camera sua, e sorrise a vedere Edwige, era anche lei bagnata fracida, così la civetta si asciugò gonfiando le penne, l’acqua schizzò sugli occhiali di Harry, che sorrise e si tolse gli occhiali per pulirli. Prese un asciugamano e la passò sulle morbide piume bianche di Edwige, l’accarezzò e solo ora si rese conto che il gufo afferrava 2 pergamene, una abbastanza grande, un’altra piccola.
Così accarezzò nuovamente la sua fidata civetta e srotolò la prima pergamena, quella più grande, si sistemò bene gli occhiali e cominciò a leggere le prime tre lettere in gran formato, in colore rosso “ A.M.Q. Associazione mondiale del Quiddich,
Egregio Signor Potter, siamo a conoscenza, che lei, già dal suo primo anno a Hogwarts è diventato il cercatore della squadra di Grifondoro, e che, da quell’anno in avanti la sua presenza ha dato ottimi frutti alla squadra facendole vincere tutte le partite, grazie alla sua prontezza di raccogliere il boccino d’oro, ovviamente non vogliamo togliere nulla al resto della squadra.
Arriviamo al dunque, Simo rimasti veramente stupefatti, nel guardare una sua partita, l’anno scorso, quando ancora non fu espulso dalla squadra, cosa che ci ha rammaricato moltissimo.
Quello che vogliamo comunicarle è che: saremo veramente lieti se lei facesse parte della squadra ufficiale di Londra, come Cercatore.
Se sarà così gentile da accettare la nostra proposta è pregato di cominciarcelo tramite posta via gufo,inoltre dovrà essere disposto a saltare il primo mese del suo sesto anno a Hogwarts, ovviamente preside permettendo,per allenamenti che avverranno nella succursale dello stadio di Londra il 25 agosto e finiranno il 29 settembre, con prima partita dell’anno contro l’Italia il 30 dello stesso mese.
La preghiamo infinitamente di accettare ne saremo davvero contenti.
Distinti saluti: Mark Whood Fondatore della squadra di Londra.
Ps:Ah le comunichiamo inoltre che ,dopo la partenza da Hogwarts e dal ministero della magia di Dolores Umbridge, da quest’anno potrà di nuovo far parte della squadra Grifondoro,come Cercatore."
Harry strabuzzò gli occhi e deglutì, rilesse di nuovo la lettera,non poteva crederci ,era stato invitato a fare il cercatore della squadra di Londra! Ne era davvero felice e Orgoglioso,però così avrebbe dovuto rimandare Hogwarts per un mese, in ogni caso sarebbe stato solo per un mese,e anche se non vedeva l’ora di vedere Ron , Hermione ed Hagrid credeva che avrebbe sicuramente accettato!
Sorrise,poi decise di srotolare l’altra pergamena. Lesse che chi l’ aveva scritta era Silente e la Mcgranit
E la lesse tutta d’un fiato “ Caro Harry,abbiamo appena saputo che hai ricevuto la richiesta dal A.M.Q. di fare parte della squadra di Londra come cercatore,Bè ti porgiamo i nostri Complimenti,siamo molto orgogliosi di te!
Ti raccomandiamo di Accettare,un’occasione non capita tutti i gironi,e così realizzerai anche il sogno di tuo padre,che era proprio quello di far parte della squadra di Londra come cercatore.
Hai tutto il nostro completo appoggio e permesso di perdere un mese a Hogwarts a patto che ti impegnerai il mese prossimo,recuperando quello perduto.
Ma sappiamo che hai tanta buona volontà e che ce la farai senza dubbio ricordi cosa ti promisi l’anno scorso?che ti avrei aiutato a diventare un Auror fosse stato l’ultima cosa che avrei fatto! E tutt’ora sarà così!
Ti sveliamo inoltre che dopo ci saranno altri allenamenti e altre partite quindi perderai alcune lezioni,ma come ti spiegavamo prima,sappiamo che puoi farcela.
Ginny Weasly ti sostituirà,nelle volte che non potrai partecipare, alle partite di quiddich di grifondoro
Tanti saluti,dal preside di Hogwarts Albus Silente e dalla prof.ssa McGrannit.
Ps: La Tua Firebolt e qui con me,aspetta con ansia il suo padrone,sappiamo che se te la mandiamo sarà sicuramente sequestrata dai tuoi Zii così t’invitiamo il giorno 24 agosto al Paiolo magico a Diagon Alley,Hagrid te la porterà lì.”
Ora Harry non aveva più dubbi avrebbe sicuramente accettatola proposta del A.M.Q. e in più era felicissimo per rivedere Hagrid! E se avrebbe mandato un messaggio anche a Ron ed Hermione li avrebbe chiesto di vedersi al paiolo magico per salutarli.
Così si affrettò a scrivere,la prima fu per l’A.M.Q. ,la seconda per ringraziare Silente e la McGranit ,la 3 per Ron e la 4^ Per Hermione.
Harry sprizzava energia da tutti i pori, non era mai stato così contento da quando…Harry restò un po’ afflitto…da quando Sirius era apparso nella sua vita.
Finito di scrivere ,arrotolò ogni singola pergamena. E le legò con tanto di elastico,sperando che Edwige ce l’avrebbe fatta a spedirle tutte insieme.
Così l’accarezzò e le disse “ Scusami se i sovraccarico,ma vedi sono tutte molto importanti”
E sì era già il 22 agosto .Edwige fece un espressione che fece capire a Harry che non vi era nessun problema per lei mandare 4 lettere e così si allontanò in volo dalla finestra,era buio ed harry Rimase a Guardare il suo gufo allontanarsi sempre più. Sospirò ,si levò gli occhiali,s’infilò il pigiama e si infilò nel letto.Era felicissimo,solo una cosa gli dava noia…il fatto di aver faticato tanto per il tema di “mescologia”,ma era sicuro che il professore gliel’avrebbe di certo controllato al suo ritorno.
Il mattino successivo Harry si svegliò un’ora più tardi del mattino precedente,ovvero alle 6. era il 23 Agosto e il giorno dopo sarebbe tornato a Diagon alley! E quello dopo ancora sarebbe andato alla succursale dello stadio di quiddich di Londra.
Edwige era appena tornata con 3 lettere di risposta. Srotolò la prima era del A.M.Q. che disse
“Egregio Signor Potter,
siamo veramente Lieti che lei abbia accettato la nostra proposta di entrare in Squadra,e glie ne siamo molto riconoscenti.
L’aspettiamo quindi Martedì 25 Agosto alla succursale dello stadio di Quiddich di Londra.le faremo conoscere il resto della squadra ,e discuteremo un pò ,per quel giorno non ci sarà nessun allenamento.
Cordiali Saluti : Mark Whood fondatore della squadra di Londra.”Harry sorrise,aprì la seconda pergamena proveniva da Ron ed Hermione che anche quest’anno stavano passando l’ultima settimana di vacanze insieme. Harry scosse la testa,quei due sarebbero sicuramente finiti insieme presto o tardi. Così lesse anche la loro
“ Ciao Harry! Abbiamo deciso di scriverti insieme per non caricare troppo Edwige cosa che tu non hai fatto,bè del resto non potevi pensare che io ero a casa dagli weasly, Bè che dire,Harry siamo a dir poco S-T-U-P-E-F-A-T-T-I-! sai Harry qui suoi Giornali non fanno che parlare di te che entrerai a far parte della squadra di quiddich londinese e poi bè siamo molto contenti per te! CONGRATULAZIONI!  Per quanto riguarda l’appuntamento a Diagon Alley,bè certo che verremo! Come potremo mancare, sol al pensiero che non ti vedremo per un mese a Hogwarts…Bè …è orribile Harry, in ogni caso tu cerca di dare tutto te stesso nel Quiddich ma di pensare ai tuoi amici ogni tanto,ma non abbiamo dubbi che lo farai.  ora i mandiamo un grande saluto e la mamma di Ron ci dice di scrivere che ti manda un caloroso abbraccio.”
Ora Harry decise di legger el’ultima lettera che non aveva dubbi che fosse provenuta da Silente e la Mcgranitt. Così la srotolò ma appena lesse di chi era rimase ad Occhi aperti. Così si divorò con gli occhi anche quella lettera,era di Remus
“ Ciao Harry,come stai?io e Moody tiriamo avanti,ma ora lasciamo perdere queste cose,ti scrivo perché innanzitutto voglio complimentarmi con te per aver ottenuto il posto di Cercatore officiale della squadra di Quiddich,e poi ringraziarti di aver accettato,sai facendo ciò hai realizzato il più grande sogno di James,tuo padre.
Quello che volevo dirti non era solo questo,bè ci sarò anche io a Diagon Alley,con Hagrid Ron ed Hermione, sai ho pensato, che potresti venire a casa mia per la notte,dato che è il 25 che l ‘ A.M.Q. ti aspetta,così eviteresti di spendere soldi per una stanza del paiolo magico.anche se so benissimo che James e Lily non ti hanno lasciato per nulla all’asciutto poiché sei uno dei maghi più ricchi del mondo. E poi,devo darti un regalo per il tuo 16° compleanno,lo so è un po’ tardi ma il regalo è così grande che nessun gufo sarebbe in grado di portarlo.Mi fermo qui e non aggiungo altro anche se so che morirai dalla voglia di sapere che cos’è,quindi ti saluto e ti aspetto domani al paiolo magico.
Ps: Domani mattina alle 8 va fuori della casa dei Dursley,Moody verrà a prenderti per portarti a Diagon Alley,sappiamo benissimo che i tuoi zii non ci gradiscono molto, e Moody non aveva alcuna intenzione di metter piede in quell’orrenda casa.”Ora sì che harry era ancora più felice! Non vedeva l’ora di domani, sarebbero successe tante cose, avrebbe rivisto Hagrid,Ron ,Hermione e Remus che lo aveva gentilmente invitato a casa sua e in più gli avrebbe consegnato un gigantesco regalo,era davvero curioso, Remus ci aveva azzeccato in pieno nella lettera. Non riusciva a crederci, possibile che tutte quelle belle cose stessero per accadere proprio a lui? Gli sembrava di sognare ancora un solo giorno con quei maledetti Durlsey e poi se ne sarebbe andato! Anche se l’idea di rivederli per la prossima estate li abbassava il grado d felicità.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La Spider 4020 ***


Capitolo 3 La Spider 4020

Capitolo 3 La Spider 4020


La giornata del 23 d’agosto, fu talmente lenta che Harry pensò che non finisse mai. Per ingannare il tempo preparò i bagagli con tutti i suoi libri, la sua divisa da Grifondoro e da Quiddich, non ci mise molto tempo a finirli, infatti, il 15 minuti aveva già finito, poi andò a fare della scorta per il mangime di Edwige, ripulì la sua stanza, e avvertì i Dursley che domani se ne sarebbe andato, ovviamente ne erano felicissimi a parte un leggero sconveniente, in altre parole che i vicini avessero visto Moody, e la cosa rammaricò molto zia petunia, confortata da un “ L’importante è che il ragazzo si levi di mezzo” di Zio Vernon.
Era sera, per esattezza le 9, Harry preparò i vestiti che si sarebbe messo domani mattina, piegandoli perfettamente sulla sedia del suo scrittoio e puntò la sveglia alle 7.00.
Poi per ingannare il tempo rilesse tutte le lettere che le erano arrivate in quei mesi estivi, soprattutto rilesse la lettera dell’A.M.Q. e di Remus. Poi arrivato alle 11, non aveva davvero più nulla da fare così si mise a letto, non riusciva per nulla a prendere sonno, era troppo emozionato per l’indomani, ma appena chiuse gli occhi si addormentò profondamente.
Un acuto suono destò subito Harry, era la sua sveglia.! Tra un’ora Moody sarebbe venuto a prenderlo.
Si vestì più veloce della luce, e si pettinò i disordinati capelli corvini.
Prese la gabbia di Edwige e la sua valigia, corse velocemente le scale, e aprì la porta della casa dei Dursley, sbattendola appena ne fu fuori. Faceva abbastanza freschino, il vento faceva frusciare le chiome degli alberi allineati uno di fianco all’altro, il cielo era leggermente grigiastro, ed Harry si strofinò le braccia con le mani. Si guardò intorno, per vedere se c’era traccia di Moody, poi sorrise vedendo un uomo seduto sul marciapiede era lui Malocchio Moody!
Corse dall’uomo tutto entusiasta, Moody percepì gli svelti passi di Harry e si alzò dal marciapiede salutandolo appena se lo trovò davanti.
“ Ciao Harry! Tutto bene?”
Harry fece dei lunghi respiri per la corsa appena svolta. Poi con un gesto della mano salutò a sua volta Moody.
“ Ciao Moody, sì tutto bene!”
Malocchio annuì e sorrise al ragazzo “ Bene, sono contento, Harry e con i Dursley? Che mi dici di loro?”
Harry sorrise beffardo
“ Oh, dovevi vederli, come mi trattavano con i guanti, avevano una paura folle che tu e Remus sareste venuti a casa loro a riprenderli”
“ Bene, vedo che con le minacce si può andare avanti, Ora muoviamoci Harry alle 10 Hagrid e gli altri saranno al paiolo magico”
Harry annuì, Moody gli confessò che sarebbero arrivati al paiolo magico con la polvere volante.
E dopo nemmeno 5 minuti furono a diagon alley.
Nel cammino per arrivare al paiolo magico, Moody ed Harry parlarono molto dell’A.M.Q.
Prima di tutto Moody gli fece i complimenti di persona, poi parlarono di nuovo dei Dursley e di altre cose meno importanti, tralasciando sempre il discorso di Sirius.
Poi finalmente arrivarono a destinazione Harry entrò di corsa e ci trovò all’ingresso seduti sulle sedie Remus e Hagrid, che lo salutarono caldamente invitando lui e moody a sedersi. Hagrid, più barbuto che mai disse “ Ciao Harry, tutto ok?” e gli diede una pacca sulla spalla.
Harry annuì e chiese subito dov’erano Ron ed Hermione,Remus lo rassicurò affermandogli che stavano per arrivare. Ed infatti dopo nemmeno due minuti Ron ed Hermione erano Lì,Hermione corse da Harry e lo abbracciò. Ron invece gli strinse la mano e si congratulò ancora per via del Quiddich. Infine si sedettero tutti nello stesso tavolo con Hagrid e Remus. Ordinarono tutti della burrobirra e parlarono del più e del meno. Hagrid Consegnò a Harry la sua firebolt che nel vederla spalancò gli occhi,era la firebolt di che sirius gli aveva regalato a natale quando frequentava il 3° anno a Hogwarts, la guardò attentamente , quasi due lacrime gli stavano scendendo dal viso così finse di infilarsi un dito negli occhi, erano rossi e gonfi,si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi con la manica della sua maglia beige , Hagrid gli affermò che strofinarseli avrebbe peggiorato la situazione e lo invitò ad andare in bagno a bagnarseli un po’ , ma a dir la verità non voleva vederlo piangere,l’aveva capito che la Firebolt gli ricordava Sirius , e lo ammirava per quanto fosse forte.Harry Obbedì si fiondò in bagno,in ogni modo aveva smesso di piangere e si asciugò gli occhi , avevano davvero un brutto aspetto.
Intanto Remus e gli altri stavan parlando della reazione di Harry nel veder la firebolt,ormai l’avevano capito tutti, Hermione era tristissima quella scena era stata veramente toccante e ron aveva una faccia da funerale. “ Eh povero Harry…mi fa una gran pena…” disse Hagrid così intervenne subito Remus “ Non dobbiamo aver pena per harry! Lui è forte, e sicuramente non vuole che lo trattiamo come un moccioso che ha bisogno di essere coccolato” tutti annuirono in quel preciso momento arrivò Harry,con espressione determinata in volto ,prese la sua scopa e disse “ Io non perderò nemmeno un‘incontro! È questo che prometto a mio padre e Sirius!” Tutti sorrisero felici e brindarono con un ennesima burrobirra .
Stettero insieme per qualche ora, poi si salutarono,Hagrid tornò a Hogwarts , Hermione e Ron furono portati a casa weasly in macchina da Bill e Molly che salutò harry coprendolo di abbracci e baci e dicendogli che per le vacanze natalizie lo avrebbero ospitato a casa loro ,ovviamente Harry accettò con gioia.
Infine restarono solo moody e Remus con lui , era così contento tra poco avrebbe visto il regalo di Remus. Casa sua era poco distante dal paiolo magico, così harry ebbe la possibilità di guardare i negozi,vide Olivander e si ricordò di quando era andato a compare la sua bacchetta quanti ricordi. E pensare che questo sarebbe stato il suo penultimo anno a Hogwarts.
Remus gli interruppe i pensieri e facendo gesto con il dito indice mostrò la sua casa, più che casa era un villa,non enorme ma abbastanza grande. Aveva più che altro un bellissimo giardino veramente pregiato, c’era anche una bellissima quercia. Remus sorrise a guardare harry che l’aveva notata e gli disse “Quella quercia è leggenda”
Harry sbatté le palpebre e con curiosità chiese il motivo ,Moody annuì e disse “ Ah sì …quella quercia!” “ Vedi harry,abito da quando sono nato in questa casa, e quando c’erano le vacanze pasquali io con tuo padre e il resto del gruppo venivamo qua a festeggiare.
All’ultimo anno anche Lily venne con noi ,stava da poco con James, e su quell’alberò c’incisero le loro iniziali . Ovviamente sono ancora lì,Remus invitò Harry ad andarlo a vedere ,e così fece, sorrise nel leggere quella scritta incorniciata da un cuore
“ J&l In Love”Toccò la scritta poi seguì Remus in casa sua. Era molto bella, arredata perfettamente,con tappeti pregiati, il muro era un rilassante azzurrò chiarissimo , nel salotto c’era una grande libreria con tantissimi libri , ma quello che lo colpì erano tutte le foto appese ai muri, che sostituivano meglio dei quadri di famosi autori,erano le foto di suo padre, di sirius remus e Moody e anche qualcuna con quel viscido Peter Minus.c’era una grande foto uguale alla sua che le aveva regalato hagrid con lui da piccolo e sua madre e suo padre, poi in ultra c’era suo padre con in mano il boccino d’oro. Poi vide nel grande corridoio un mobile con dentro tutte le coppe che james aveva fatto vincere a Grifonoro.
“ Sai dopo la loro morte ho raccolto tutte le loro cose, ma se vuoi Harry posso dartele a te”
Harry scosse la testa e rispose “ Qui stanno molto meglio”
Remus annuì sorridente e in seguito fece accomodare Harry nel salotto e gli porse una tazza di cioccolata calda,poi gli mostrò tanti album fotografici di suo padre,sua madre,Sirius e gli altri dandole un’accurata e interessante descrizione a ognuna di loro.
Dopo tanto tempo Moody disse “ Allora penso sia ora!” Remus Annuì e disse “ Oh già Harry,me lo stavo dimenticando, il tuo regalo!” Harry deglutì e seguì Remus fuori di casa con Moody che gli teneva le mani sugli occhi per non fargli vedere nulla.
“Ecco qui Harry, Moody puoi togliere il paraocchi” Harry era leggermente frastornato spalancò la bocca! Quella non poteva essere per lui.
“ Ehi harry che c’è non ti piace?” Gli chiese Remus guardando Harry che era come pietrificato
“ Ehm…cioè quella è il mio regalo?”
Remus annuì “ Certo che è tua!”
“ è …è stupenda…remus ti sarà costata un’occhio della testa!”
“ Oh  non preoccuparti, non l’ho comprata io,era di tuo padre, ma Moody l’ha messa a nuovo, era la Spider 3020,ma con le modifiche del geniale Moody l’abbiamo ribattezzata Spider 4020”
Harry era sbalordito,era una macchina! Nera metallizzata, dalla forma tipica delle future e lussuose macchine,affusolata, ed era tutta sua!, harry la toccò era stupendamente liscia e dentro ci si poteva specchiarci
“ Sai harry è tradizione che il padre per il 16° compleanno del figlio regali al sua vecchia macchina così abbiamo mantenuto noi questo compito”
Harry scosse la testa era veramente il regalo più bello che avesse ricevuto dopo la firebolt.
“ Grazie remus,grazie Moody”
“ Ma figurati”rispose Moody
“ Su che fai lì impalato?perché non ci sali sopra”
harry annuì e si mise al volante.
Moody e Remus gli spiegarono tutto per come fare ad usarla, e poi gli dissero che il tetto, e i finestrini si aprivano con dei pulsanti e poi gli diedero anche qualche lezione di guida,.Quello era stato veramente un giorno bellissimo stava pensando Harry al volante della sua Spider 4020

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Il maestoso campo di Quiddich ***


CAPITOLO 4 Harry quel giorno era eccitatissimo, finalmente avrebbe conosciuto la squadra londinese di Quiddich, Camminava a te

CAPITOLO 4 Harry quel giorno era eccitatissimo, finalmente avrebbe conosciuto la squadra londinese di Quiddich, Camminava a testa bassa con una strana sensazione allo stomaco mista a felicità e tensione, che per scacciarla, per pensare ad altro si mise a contare ogni singolo sasso di cui era composta la strada che stava percorrendo insieme a Remus.
Gli occhiali gli erano scivolati sul naso, solo ora si accorse che erano macchiati, se li sfilò, gli alzò e infine li mise contro luce per poi pulire con la manica della sua maglia quella macchia fastidiosa.
Dopo un lungo percorso Harry, sempre a testa bassa vide Remus fermarsi, per logica aveva intuito che erano arrivati anche perché riconobbe la grande struttura avanti a se, Dall’alto si potevano ammirare i lunghi anelli dove era lanciata la pluffa, erano molto più grandi e più alti rispetto a quelli che c’erano a Hogwarts, pensò che anche il campo sarebbe stato il doppio o perché no anche il triplo di quello della sua bella scuola di magia.
Rimase a fissarlo per un po’, Deglutì, chiuse gli occhi e si disse a mente che era pronto!
Remus interruppe il passare della frase “ Sono Pronto!” nella mente di Harry dandogli una pacca sulla spalla, Harry finalmente alzò il capo e sorrise debolmente a Remus “ Allora Harry, sei arrivato a destinazione”
Disse Remus, sembrava avere un po’ nostalgia della sua voce che gli faceva d tranquillante, era da molto che non parlavano forse anche Remus era un po’ agitato.
Harry non disse nulla e schiudendo leggermente gli occhi annuì e riabbassò il capo, prese la valigia che Remus gli aveva tenuto gentilmente per tutto il viaggio, e avanzò verso l’entrata dello stadio con in mano la pergamena, con tutti i suoi dati da far vedere alla guardia.
Remus aveva colto bene l’angoscia del ragazzino, anche lui era un po’ preoccupato per lui e se non aveva detto nulla durante il viaggio era per non farlo angosciare di più, ma finalmente si decise e disse
“ Buona fortuna Harry!”
Harry si voltò verso Remus e sorrise come segno di ringraziamento, poi si voltò di nuovo e avanzò lentamente, le mura dello stadio erano altissime molto alte e gli anelli che spuntavano fuori ovvio che erano ancora più alti, in più lo stadio era ubicato nella zona più deserta e tetra di Londra, che gli dava un aspetto ancora più impenetrabile, C’erano solo grandi e alt alberi, non un’anima viva nessun rumore nemmeno quello dei passerotti solo il suo affannato e duro respiro.Stava provando la stessa sensazione della sua prima partita di quiddich a Hogwarts, ma più forte, la tensione e il nervosismo vinceva sulla sua voglia di levarsi in alto con la sua scopa, la firebolt di Sirius, e non era certo un buon segno, sapeva che quando era così teso non riusciva a combinare granché. Si voltò di nuovo verso Remus, che era ancora lì immobile ma ora che aveva capito cosa doveva fare si avvicinò al ragazzo.
“ Harry, cosa c’è che ti turba”
Harry evitò di incrociare lo sguardo di Lupino si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore poi finalmente riuscì a parlare
“ Vedi Remus, qui è tutto così alto, hai visto le mura di cui è formato lo stadio? Sono altissime ! e gli anelli n’escono fuori, sono ancora più alti, il campo sarà certamente più largo e più lungo il triplo di quello che c’è a Hogwarts, è tutto diverso”
Finalmente era riuscito a dirlo a qualcuno, era strano, dopo la perdita di sirius era certo che non avrebbe mai detto a nessuno il suo stato d’animo, le sue insicurezze e le sue paure, perché sapeva di non potersi fidare più di nessuno.
Remus lo guardò e gli accarezzò la testa scompigliandoli tutti i capelli corvini che ora erano spettinati più del dovuto, Harry se li appiattì con entrambe le mani.
“ Harry, ascolta, è vero qui tutto è diverso, gli anelli sono più alti, ma tu sei ancora più alto! Ricordati Harry, tu sei più alto, e poi Harry con questa “ Remus prese in mano la Firbolt “ con questa tu puoi andare sempre più in alto”
Harry tirò un sospiro strozzato stava perfettamente capendo il discorso di Remus che lo guardò strizzandogli l’occhio sperando che aveva afferrato il significato di quella frase, era ovvio che alla parola Alto non si riferiva alla statura del ragazzo ma alla sua forza nell’affrontare le cose difficili, al suo coraggio al suo cuore, e con la firebolt, dono del suo caro padrino poteva rafforzare quelle sue qualità. Harry annuì e salutò Remus che gli disse”Bhè ora devo andare Harry, e ricorda che tu sei più alt ok? “ Harry annuì nuovamente, sirius sorrise e disse ancora “  però se non ti senti all’altezza, non abbatterti la gente cresce” Harry rise alla battuta, e salutò nuovamente Remus ringraziandolo, gli aveva veramente cambiato la giornata, ora quell’orribile sensazione stava per svanire e varcò con decisione la porta d’ingresso dello stadio.
Appena dentro Lo spettacolo che si pose davanti agli occhi del ragazzo fu meravigliosa, era come se lo immaginava ma molto più bello, il campo era verdissimo con l’erba tagliata fine. Gli anelli riuscì a vederli dal basso fino all’alto, oltre ad essere più alti il centro in cui era messa la pluffa era più largo, i contorni bianchi del campo erano ben dettagliati e la platea riservata agli spettatori era molto più ampia una vera meraviglia insomma anche se era diverso da casa era tutto più bello!
Riamase ancora un po’ a fissare quella bellavista poi si sentì bussare sulla schiena s girò e strabuzzò gli occhi l’uomo che aveva davanti a se era uguale a Gazza, solo che portava i capelli corti. I denti erano marci come i suoi e il suo aspetto non era certo quello di un nobile signore, portava un bastone, i vestiti erano sgualciti e sporchi però  si riusciva a scorgere il colore ovvero: Nero, per finire aveva degli alti stivali che gli arrivavano fino a sotto il ginocchio. Aveva un odore abbastanza sgradevole ma una cosa lo colpì molto: la sua cecità.
“ Ei ragazzino che ci fai qui!”
Harry scosse la testa, se davvero era cieco come aveva fatto a capire che lui era un ragazzo…
Lo guardò da piedi a capo, molto lentamente, e scosse un po’ la testa dallo sbalordimento rimasero in silenzio tutti e due, poi l’uomo cieco disse in tono scorbutico
“ Allora! Vuoi dirmi cosa ci fa qui un moccioso?”
Harry si decise a rispondere
“Oh sì, mi scusi, ecco io sono Harry Potter e oggi dovevo farmi trovare qui come chiesto dal direttore”
Il cieco annuì, e fece un piccola smorfia
“ Ah, così sei tu, finalmente sei arrivato, se vuoi sei ancora in tempo di andartene, non hai idea di cosa ti aspetta”
Harry inarcò un sopracciglio e rispose
“No, io non mi ritiro mai…”
Era deciso ad andare fino in fondo, non si sarebbe tirato indietro solo perché uno sconosciuto gli stava dando degli avvertimenti.
L’uomo sorrise debolmente, un sorriso quasi simile ad un ghigno, poi andò avanti e disse
“Allora muoviti e seguimi”
Harry annuì e gli lo seguì a passo lento, era ancora sorpreso da quell’uomo, cieco ma che riusciva a vederci benissimo.
Entrarono in una specie di palestra, lì c’era un grande e alto bancone dove c’era un piccolo goblin come quelli che aveva visto alla gringott.
“ Il moccioso deve incontrare il signor Callagher”
Disse a gran voce il signore cieco che lo aveva accompagnato fin lì, il mostriciattolo annuì e diede la via a Harry su una rampa di scale rivestite con una prestigiosa mouquette rossa. Harry avanzò e salì le scale, glie era stato detto che a secondo piano, nella 3^ porta a destra avrebbe trovato il direttore Callagher.
Arrivò a destinazione, secondo piano, si guardò attorno era un bel corridoio illuminato, molto lungo con tante porte alla sua destra e alla sua sinistra, ma quella che interessava a lui era la 3^ a destra.
Buttò l’occhio sulla colonna a destra e contò con il dito le prime due porte e poi la 3^.Fece un lungo respiro, pi si avvicinò alla soglia, e con molta delicatezza bussò su di lei.
Per un po’ non sentì nulla sembrava che non c’era nessuno dentro, poi sentì una debole voce, femminile però che gli disse di entrare, annuì e prese in mano il pomello d’orato, appena entrò, vide un bellissimo studio con mobili antichi e tante foto di una bella famiglia felice, la maggior parte inquadravano sempre la stessa persona prima da piccola e poi da grande, era molto bella con capelli corvino, pelle bianchissima e 2 brillanti occhi viola. Gli sembravano le foto che avevano i Dursley in ogni angolo della loro casa che però raffiguravano il mostruoso Dudley in ogni singolo giorno dei suoi 16 anni di vita.
Poi c’erano altre foto in cui raffiguravano tutta la famiglia. Sui mobili vi erano poste tante coppe, vinte dalla squadra londinese. La stanza era tappezzata da bellissimi e a suo parere costosi tappeti persiani, e per non parlare del lampadario da cui pendevano dei cristalli che a contatto facevano un bel gioco di colori, sembrava di avere un arcobaleno all’interno.
“Hai finito di guardarti in giro!”
Era la stessa voce che gli aveva detto di entrare, si girò ed alla scrivania, su quella sedia prima voltata ci trovò la ragazza che era presente in tutte le foto, poteva avere la sua età.La stava vedendo dal vivo, era ancora più bella.
“ Mi scusi, io sto cercando… “ La ragazza non lo fece finire di parlare che subito intervenne “ Mio padre Simon Callagher” Harry annuì “ Sì ehm..io sono…” lo interruppe di nuovo “ So benissimo chi sei e non ti credere che farò la solita scenata come tutte quelle stupide ragazzine appena sentono il tuo nome…” Harry rimase abbastanza sbalordito a quella risposta, ma era felice che lei non le fosse saltata come di solito facevano tutti.
“Comunque mio padre sarà qui tra poco, Io sono Demy Callagher piacere” ora il suo tono si era fatto più dolce ed Harry disse “ Piacere Mio” in quel preciso istante arrivò il signor Callagher Harry lo capì perché Demy lo salutò chiamandolo papà.Un signore molto alto, magro, con aria seria ma allo stesso tempo gentile. Portava capelli corti di un castano chiarissimo, quasi biondi e i suoi occhi erano del colore del ghiaccio, Aveva un po’ di barba ma veramente poca, era vestito in giacca e cravatta che gli facevano assumere un’aria ancora più seria e distinta.
“ Ciao Cara, vedo che hai conosciuto tu per prima il Signor Potter, e allungando una mano strinse quella di Harry in senso di piacere.
“ Mi scusi signor Potter, sa ho molto da fare.”
Disse il signor Callagher accarezzando al testolina di Demy che faceva di tutto per tirarsi indietro da essa, Harry scosse la testa.
“ Bene Demy Ora per favore potresti uscire, vorrei parare in privato con il signorino Potter”
Disse il padre rivolgendosi alla figlia che annuì, però prima di andarsene sentì il padre che diceva a Harry
“Sai, finalmente anche Demy inizierà a Frequentare Hogwarts”
Harry rimase sorpreso possibile che quella ragazza aveva solo 11 anni?
“ Ah… sembri più grande”
Harry si rivolse a Demy ma subito intervenne il padre
“ Oh ma, infatti, Demy deve cominciare il 6°anno a Hogwarts lei ha da poco compiuto 16 anni”
La ragazza stava cominciando ad infastidirsi non le andava che tutti i suoi dati venivano raccontati ad un perfetto estraneo.
“ Però io non l’ho mai vista…”
Disse Harry guardando demy negli occhi cercando di ricordarsi del suo volto ma non gli risultava proprio
 Vedi è stata molto malata, non ha mai frequentato Hogwarts, degli insegnanti privati le davano lezioni…”
Harry Annuì, Demy corrucciò lo sguardo e disse a voce arrabbiata
“Bene ora che hai spifferato i miei affari suppongo che posso andarmene!”
Il padre sospirò e le disse di sì così la ragazzina se n’andò sbattendo la porta
“Mi scuso per il suo brusco comportamento”
Disse il signor Callagher abbattuto
“ Ma si figuri….”
Rispose Harry…
“Ma sì ora veniamo a noi, Harry, son davvero onorato che tu abbia deciso di far parte della nostra squadra!” Harry abbassò lo sguardo intimidito
“Davvero Onorato, ma devo dirti una cosa prima…”
Harry sollevò subito il volto incuriosito
“Mi dica”
“ Non sarà facile, da parte tua ci dovrà essere molto impegno, ma soprattutto devi aver la voglia di farlo! E devi trovare divertimento altrimenti se la cosa ti pesa, oppure ti annoia ti chiedo di dirmelo e non continuare più siamo intesi!”
Harry rimase abbastanza spossato, ci pensò e poi annuì decisivamente ormai aveva deciso e avrebbe portato avanti questa cosa.
“Certo, ci può contare!”
Il signor Callagher sorrise compiaciuto e fiero di quel ragazzino che avrebbe dovuto affrontare una squadra di persone adulte. Così gli strinse ancora la mano stavolta in segno di buona fortuna.
“ Grazie signore”
Disse Harry sorridente
“Perfetto, grazie a te! Ora ti farò conoscere tutta la squadra e naturalmente il tuo allenatore”
Harry seguì il direttore fuori dalla pota,poi scesero le scale a attraversarono il campo di quiddich, che Harry guardò attentamente,poi arrivarono di fronte ad un capannone ,Harry avvistò un giovane in divisa da quiddich, ovviamente anch’essa diversa da quella di Hogwarts era di un blu scuro con strisce bianche .
Entrarono dentro al capannone il signor Callagher bussò ad una porta...
Harry si stava innervosendo,anche se non come prima.. Quando fu all'interno e si ritrovò a faccia a faccia con tante persone adulte, tutti potevano avere come massimo 30anni.arrivò qualcuno davanti a lui,dall'aria Burbera con capelli corti arruffati di un castano scuro ,occhi neri abbastanza robusto e non troppo alto.Gli girò parecchie volte attorno,squadrandolo da capo a piedi,Harry si sentiva in imbarazzo,poi il resto della squadra (così aveva notato Harry poiché avevano tutti addosso la divisa) non fece nulla per migliorare la situazione,non lo avevano nemmeno salutato o per lo meno presentati. Appena lo videro tutti lo guardarono dal basso all'alto con gli occhi ridotti a fessure, per fargli capire che valeva poco più di un insetto e che cosa ci faceva lì.
Harry si grattò il capo, e guardò per terra poi finalmente il signore che gli girava attorno come un avvoltoio pronto a divorare la sua preda, disse" Oh bene, quindi tu saresti...." L'uomo scoccò un'occhiata confusionaria al signor Callagher che disse " Questo è Harry potter, Troy." Harry ora sapeva che l'uomo che ora annuì agitando la mano in segno che si era ricordato di lui, si chiamava Troy. Poi fu ancora il signor Callagher a parlare" Harry questo è Troy Gruff, L'allenatore della squadra." Harry Annuì e tese la mano in segno di piacere al signor Gruff che appena la vide tendersi a lui arricciò il labbro inferiore e disse "ì sì ho capito, tu sei Harry Potter ,che dirti marmocchio,benvenuto nella squadra " Harry non si sbalordì tanto di quel gesto assai maleducato, gli erano bastati due minuti per capire che tipo fosse, forse il signor gruff poteva prendere bene le parti di Caramell.
"Oh...Grazie..." Disse Harry in tono di poca riconoscenza.Poi sentì di nuovo le labbra di Callagher muoversi,lo stava presentando all'intera squadra,affermandole che lui era il nuovo cercatore,che a Hogwarts era eccezionale e altre note di lode,Harry vedeva alcune facce dei membri della squadra che a volte sghignazzavano e lo squadravano sempre dal basso verso l'alto.
"Sì,sì Ok... presentatevi,vi do un quarto d'ora dopodiché,raggiuntemi in campo,non ho intenzione di concedervi riposo solo perché abbiamo un nuovo acquisto!"
Tutti gridarono all’unisono “ Sì signore” Gruff s’allontanò sbattendo la porta, da quello che sembrava essere uno spogliatoio. Il signor Callagher diede una pacca sulla spalla di Harry come per dargli la buona fortuna,e s’allontanò anche lui.
Harry si guardò in giro,si sentiva un po’ a disagio,vedeva le espressioni dell’intera squadra,indifferenti a lui,come se non esistesse,si stavano sistemando per entrare in campo, poi harry decise che anche lui doveva collaborare così deglutì e disse a tono alto in modo che tutti lo sentissero.
“ Ehm….Salve!” vide che alcuni di loro si erano girati ma poi si voltarono subito,” Sono davvero contento di far parte di questa squadra, e….Penso che la miglior cosa per inserirmi è conoscere i vostri nomi e magari anche i vostri ruoli….sa…” fu interrotto da un ragazzo un po’ basso di statura,ma dal viso si capiva che all’incirca aveva 19- 20 anni. Aveva i capelli castano chiaro e occhi color miele ,magrolino dall’espressione fiera e poco cordiale poiché da quando l’aveva avvistato era sempre con lo sguardo corrucciato.
“ Senti, non venire a dettare legge qui dentro! Quando ne avremo voglia saremo noi a dirti chi siamo e che ruolo abbiamo!”
Harry corrucciò anch’esso lo sguardo e disse” non sto dettando legge,ma mostrando la mia educazione!,sai com’è di solito quando qualcuno è nuovo ci si presenta,o questo non te l’hanno insegnato?” Il ragazzo che prima gli aveva rivolto la parola,fece un lungo respiro,avanzò verso Harry e lo afferrò per la maglia.” Tu….maledetto….” in quel preciso istante arrivò un ragazzo biondo, con occhi verdi, molto alto che divise subito Harry e l’altro ragazzo.” Così è questo il modo di accogliere il nostro nuovo cercatore?!”Harry si sistemò la maglietta aggrinzita nel punto dove era stato afferrato dal ragazzo che a sentire quelle parole,lanciò a Harry una frecciata colma d’odio e al ragazzo dai capelli dorati porse le sue scuse dopodiché se ne andò.
“ Ti chiedo di scusarlo,io sono il capitano della squadra Thomas Knoll ,sono un cacciatore” e porse la sua mano a quella di harry in senso di benvenuto. Harry disse” Sì,io sono Harry…Harry Potter”
Il capitano annuì, e si rivolse al resto della squadra assicurandole che quando lui gli avrebbe presentati loro avrebbero dovuto dargli la mano e il benvenuto come lui gli aveva sempre insegnato.
“Bene Harry,lui è Brad Berry, cacciatore “Harry vide Brad un ragazzo che non poteva superare i 25 anni ,avanzare verso di lui, era non troppo alto,media corporatura,con capelli a caschetto neri la pelle molto abbronzata e gli occhi blu. Gli tese la mano e come il capitano gli aveva ordinato, gli diede il benvenuto harry contraccambiò.” Lui David Cohen altro cacciatore” un ragazzo di massimo 20 anni,Anche lui eseguì il medesimo rito di Brad. A Harry, David faceva un po’ ridere a causa dei suoi movimenti un po’effeminati e l’aspetto fisico poteva lasciar pensare qualcosa. Portava dei capelli di un rosso chiarissimo quasi biondi, il viso era tempestato di lentiggini peggio della faccia di Ron ,molto peggio,la pelle era chiarissima e le sue mani avevano dita lunghissime e sottili molto magro con un naso lungo e appuntito infine aveva degli occhi castani,la cosa peggiorò quando David gli pronunciò il benvenuto,harry dovete trattenere una risatina,la sua voce sembrava quella di Ginny mischiata a quella di Mirtilla malcontenta.
“ Quello è JimmyLovine battitore”Jimmy sembrava il più grande di tutta la squadra Harry gli avrebbe anche potuto dare 35 anni,comunque sembrava un tipo cordiale gli diede il benvenuto e gli fece addirittura un inchino.Era alto, non troppo robusto, portava dei capelli castano scuro, cortissimi che aderivano bene alla sua testa rotonda camminava a testa bassa e sembrava che zoppicasse.
 poi quello che ti ha aggredito era Kris Klink,battitore anche lui e infine ti presento il portiere Ken Shane” Harry rimase colpito da quest’ultimo aveva capelli abbastanza lunghi lisci, che raccoglieva in un codino, nerissimi con occhi azzurrissimi quasi bianchi, anche la sua pelle era bianca e sul viso appena sotto l’occhi destro c’era una cicatrice anche se non era molto profonda sulla pelle bianchissima di Ken era perfettamente visibile,anche il suo comportamento si distingueva non venne da lui a salutarlo come fecero gli altri ma si limitò ad accennare col capo e a dirgli un basso e freddo “Benvenuto” quello che colpì ancora di più harry fu che Ken poteva avere la sua stessa età anche se era molto più alto di lui.
“Bene Harry,ora che ti ho presentato tutti! Benvenuto in squadra ti aspettiamo in campo,infilati questa”
Thomas gli lanciò la divisa di quiddich Harry la prese al volo e annuì affermando che a momenti sarebbe stato in campo anche se gli sembrava eccessivo allenarsi sin dal primo giorno,ma gli andava bene,dopotutto gli piaceva giocare a quiddich,e poi avrebbe utilizzato la sua firebolt. indossò al divisa,gli stava davvero bene,quel blu non troppo scuro risaltava molto con il suo colore degli occhi. I pantaloni erano neri, e le protezioni anch’esse nere, e poi per il resto era del mediamo blu con alcune righe bianche,gli poteva sembrare la divisa dei corvonero. Prese la Firebolt ,la fisso attentamente e con aria decisa raggiunse i suoi compagni in campo.
Appena arrivato fu rimproverato da signor Gruff di averci messo troppo tempo a cambiarsi e da Kris che poteva benissimo occupare il posto di Malfoy, di esser poco serio nei confronti della squadra.
L’allenatore ebbe deciso che per un po’ avrebbe dovuto esercitarsi solo harry, per vedere le sue capacità Harry acconsentì,l’allenamento consisteva nel prendere il boccino d’oro nel minor tempo possibile. Così si liberò in aria con la firebolt e attese che il capitano liberasse il boccino. Ci volle solo 1 minuto e il boccino d’oro fu anch’esso libero nell’aria harry riuscì vederlo e cominciò a sfrecciare verso di esso,ci era quasi ormai il boccino era suo ma appena tese la mano per afferrarlo esso sparì! Era diventato velocissimo ,riuscì a vederlo di novo ma la cosa si ripeté, tutto il campo gli girava attorno,stava andando ad una velocità pazzesca, gli anelli si mischiavano al verde del campo tutto si stava mescolando ,harry non ci capiva più nulla e un gran mal di testa lo assalì,ma non voleva arrendersi così, e continuò a cercare il boccino, e infatti dopo svariati tentativi il boccino era nella sua mano. Scese giù fino a toccare terra e andò verso l’allenatore che aveva un'aria piuttosto delusa… sei minuti…non ci siamo, ragazzo devi migliorare la tua velocità riprova ancora”
Harry aveva ancora un forte mal di testa a decise di non arrendersi e così proseguì l'allenamento che durò fino a sera, e l’allenatore sembrava contento, finalmente riusciva ad afferrare il boccino in non più di tre minuti e gli sembrò un risultato accettabile dato che l’allenatore non lo fissava più con disgusto.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Difficili allenamenti ***


CAPITOLO 5:DIFFICILI ALLENAMENTI Harry poteva andare finalmente a vedere i dormitori mentre pensava tra sé che aveva trovato molti similitudini in alcune persone con quelle di Hogwarts il signor Gruff gli pareva molto Caramell,il signor Callagher era una sorta dell’ovviamente insostituibile Albus Silente,Kris purtroppo sostituiva abbastanza bene Malfoy…salì una grande scalinata che lo portarono in un grande corridoio, molto illuminato ,dove c’erano tante porte e su ognuna vi era scritto il nome d’ogni singolo giocatore della squadra. Harry cercava la sua, Guardava ogni targhetta d’ottone che sembrava oro ,….”Brad Berry,Jimmy lovine, David Cohen,…” ormai li aveva letti tutti e questo gli fece memorizzare di più i nomi della squadra…anche se era arrivato alla conclusione che non aveva una stanza…proprio in quel momento arrivò Demy la figlia del signor Callagher che lo guardò con un furbesco ghigno sul volto….”Non trovi la tua stanza…” Harry la guardò stranito,Demy era in camicia da notte di un colore bianco come la sua pelle. Anche se era molto bella, faceva quasi paura vederla a quell'ora con i capelli neri che le cadevano fin sotto la schiena e gli occhi viola che lo guardavano freddamente. Deglutì e rispose di sì annuendo nervosamente con il capo. Demy rise ,ora aveva smesso di fargli paura ,aveva davvero un bel sorriso. " La tua stanza non è qui, ti sei fatto quella lunga scalinata per nulla" disse la ragazza smettendo di sorridere." Ah..capisco..ehm..dov'è?" le chiese Harry sbattendo le palpebre. Demy non rispose subito si guardò intorno,si prese una ciocca dei suo lunghi capelli e cominciò ad accarezzarla,guardò in basso come se stesse cercando qualcosa e infine e i suoi chiarissimi occhi viola si posarono di nuovo su Harry che aspettava la sua risposta.Demy si morse il labbro inferiore e disse " Oh non esiste la tua stanza" il suo sguardo divenne ancora gelido come prima "Ah...capisco..." Ora fu Harry a guardarsi nervosamente intorno,dove avrebbe dormito?vide un leggero sorriso dipingersi sulle labbra della ragazza che seguitamente scoppiò di nuovo a ridere come prima." Ci sei cascato! Sei proprio un allocco!"Harry immaginò che si trattò del discorso sulla stanza così fece finta di aver gradito lo scherzo e rise anche lui anche se con meno gusto di lei." Dai seguimi la tua stanza è al piano di sotto,proprio accanto alla mia, contento?"Harry assunse un'aria sorpresa e disse" Ah ...contentissimo"Demy sorrise ancora ed Harry ricambiò. Mentre scendevano le scale Demy stava ancora prendendo in giro Harry per aver creduto al suo piccolo scherzo" Ah ah dovevi vedere la tua faccia,sembravi terrorizzato...come hai fatto a crederci!" "Io non ci ho creduto" mentì Harry che si sentiva il suo giullare di corte." Ma dai..sì che ci hai creduto " Harry tirò un sospiro e disse" Ok ci ho creduto,perché la tua faccia sembrava seria" Demy si fermò,erano al penutilmo gradino lo guardò e rispose"allora eri terrorizzato dal mio volto..." Harry non colse nessun aria di tristezza nell’espressione della ragazza però pensava che se la fosse presa forse perché avere quel viso così bianco e quegli occhi in contrasto con i suoi scuri capelli corvini, le pesava molto anche se lui la trovava davvero bellissima sembrava una… Veela! " no, non terrorizzato chi mai potrebbe rimanere terrorizzato da te..." Harry si stupì di se stesso aveva appena pronunciato una specie di complimento senza la sua solita voce balbettante. Demy sorrise al complimento ma non disse nulla e riprese dicendo" allora eri così terrorizzato all'idea di non avere un letto in cui dormire?..." Harry annuì,Demy lo guardò di nuovo seriamente " è perché tu non hai mai dormito all'aperto ,quando faceva freddo" Harry rimase sorpreso da quell'affermazione ma di certo non poteva negarlo quando era bambino i dursley , per dispetto lo facevano dormire fuori anche d'inverno, così rispose "Certo che mi è capitato ,e proprio per questo non vorrei che si ripeta..."Demy sorrise e ripresero a camminare sempre discutendo" Tu abbocchi così facilmente?" Harry non rispose e si limitò a sollevare le spalle" crederesti a qualcuno se ti affermasse che gli asini volano?" Harry soppresse un sorriso e scosse la testa"e crederesti a qualcuno se ti affermasse che il gusto al vomito delle gelatine tutti i gusti più 1 è favoloso?" harry emise un espressione di disgusto e rispose" non crederei che è impazzito" " e mi crederesti se ti affermassi che sono un fantasma e che nella mia vita precedente ho ucciso una persona?"Harry si sentì gelare la guardò preoccupato e sbatté nervosamente le palpebre,demy sorrise e disse " a me però credi sempre! Grazie " Rimasero immobili e poi Demy indicò una porta,harry vide scritto il proprio nome su una traghetta " ecco la tua stanza" Demy si voltò aprendo la sua porta accanto a quella di harry ed entrò.Tirando un'altro,lungo sospiro e pensando di nuovo alle parole di Demy...,l'aveva di nuovo spaventato. Scosse la testa e vide che le sue robe erano tutte messe apposto,piegate per bene.In quel preciso istante sentì bussare alla porta ,andò ad aprire,spalancò lo sguardo, era Demy "Ehi..anche quello era uno scherzo..."poi harry non si rese più conto di nulla e vide le labbra di Demy poggiarsi velocemente sulla sua guancia, .Ora fu la sua bocca a spalancarsi,vide la ragazza sorridere e poi disse"Su dai..volevo solo darti il bacio della buona notte" e poi se ne andò lasciandolo senza parole. Hary rimase con gli occhi sbarrati , fece dei passi all'indietro e appena sentì la gamba poggiare contro il letto ci si sdraiò sopra e senza nemmeno togliersi gli occhiali s'addormentò augurandosi che quello non era stato tutto un sogno...

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Difficili allenamenti parte2 ***


CAPITOLO 6

 

CAPITOLO 6


Harry si svegliò leggermente di soprassalto il giorno seguente, La luce dei raggi solari colpiva i suoi occhi che si schiudevano e richiudevano per il fastidio, si portò una mano su di essi e si alzò lentamente.Cercò a tastoni gli occhiali com’era abituato ogni mattina, ovviamente non li trovò, la sera prima si era addormentato senza cambiarsi e per di più con gli occhiali addosso.,infatti, se li ritrovò su.Si guardò intorno era tutto elegantemente arredato, il pavimento era di un bellissimo e lucido marmo bianco,mobili vittoriani davano un 'aspetto antico alla stanza,il lampadario in cristallo provocava un effetto di giochi di colori era come avere un arcobaleno artificiale.Si alzò finalmente dal letto e si guardò ancora intorno, notò solo ora che il suo letto era un baldacchino tutto in legno pregiatissimo , e se solo l'avesse saputo prima avrebbe tirato le tende per impedire ai raggi del sole di dargli fastidio. Alcuni minuti dopo Vide Edvige Planare verso la sua finestra,lui l'aprì per farla entrare.La civetta pallida era tutta gocciolante,probabilmente aveva piovuto, com'era prevedibile si strizzò e bagnò il viso di Harry che sorrise accarezzandola teneramente.Si accorse che nella zampina aveva un rotolino di pergamena ,lo sfilò delicatamente e tolse il piccolo elastico blu con il quale era stato sigillato,la srotolò in fretta, preso dalla curiosità.

Proveniva da Ron ed Hermione,Harry sorrise era certo che fossero curiosi sul suo primo giorno così passo a leggerla

" Ciao Harry, come va? Inutile dirti che siamo curiosissimi di sapere com’è andata , come ti sei trovato ,come sono i tuoi compagni di squadra...

Ma harry non riuscì a finire di leggere che dei bruschi colpi sulla porta lo fecero andare verso di essa per andare a vedere chi era questo gran maleducato, e non si sarebbe di certo meravigliato di trovarci Dudley, i colpi erano uguali!Tirò un sospiro e tirò la maniglia d'ottone a sua sorpresa vide che era Kris Klint,copriva il ruolo di battitore ,e proprio il giorno prima stavano per fare a botte.Kris aveva uno sguardo molto corrucciato,Harry lo guardò con aria interrogativa...alla fine Klint parlò "MA CHE DIAVOLO APSETTI A VENIRE AGLI ALLENAMENTI?!" Harry lo guardò con aria ancora più interrogativa e ripose" 1° nessuno mi ha detto l'ora in cui si svolgono gli allenamenti secondo: non urlare, ci sento benissimo!" Kris digrignò i denti " MALEDETTO INSOLENTE COME OSI?NESSUNO E' AUTOIZZATO A DIRTI QUANDO O A CHE ORA SI SVOLGONO GLI ALLENAMENTI , MA CHI TI CREDI DI ESSERE!" ED Harry con molta calma, che faceva andare ancora di più su tutte le furie kris,rispose " io non mi credo di essere nessuno a parte una persona che ha bisogno d’informazioni e che non prevede il futuro!" Kris gli lanciò un occhiata glaciale, non rispose si voltò e gli disse " Bè MUOVITI , INDOSSA LA DIVISA E SCENDI SUBITO IN CAMPO! IL MISTER SARà INFURIATO!" e se n’andò borbottando " maledetto idiota, se non fosse perché...." Ma Harry non stette a sentire oltre era già stufato." Grandioso il mister è pure infuriato, l'unico che ah il diritto di infuriarsi sono io non posso mica inventarmi gli orari!" indossò in fretta la divisa la quale lo fece sembrare stranissimo,era abituato a quella rossa e gialla di grifondoro mentre con i colori blu scuro e bianco gli sembrava di essere uno di corvonero,ma doveva ammettere che non stava male.

 Scese di corsa le scale e finalmente arrivò nell'immenso campo di quiddich , poteva veder le occhiate di disgusto da tutti i suoi compagni di squadra ma soprattutto dell'allenatore.

" Ma bene bene,il principino Potter ci ha degnato della sua presenza!" e si fece beffa di lui inchinandosi ,Harry strinse un pugno.

" Io non spaevo..."

" NON M' INTERESSA!" urlò Gruff arrabbiato

" Ma signore!"

" STA ZITTO!  E CHIEDI SCUSA AI TUOI COMPAGNIPER IL RITARDO!"

Harry inspirò profondamente, sapeva che replicare sarebbe stato inutile ,così a suo malgrado chiese scusa , accolse uno sguardo soddisfatto di Klint, non si era mai sentito imbarazzato come ora.

" BENE!" ridacchiò il signor Gruff " ORA MUOVETEVI TUTTI!"

La squadra si sparpagliò nel campo, ognuno hai suoi posti e Harry si appostò in alto nel ruolo da cercatore.Fu un allenamento molto difficile   era come se giocasse solo lui gli arrivavano pluffe , bolidi di tutto e doveva stare sempre all'erta, così non riusciva a concentrarsi sul boccino d'oro.Oltre ai bolidi e pluffe si beccava anche dell'idiota,incapace e latri insulti vari a cui cercò di non dare peso.Alla fine riuscì a prendere solo 2 volte ,in 3 ore di prove , il boccino d'oro.Scese a terra stravolto ,era tutto sudato e con il respiro affannoso,credeva di morire non si era ami sentito così stanco e così affaticato per una partita di quiddich.

" guardati sei uno straccio,ma che razza di allenamenti vi fanno fare a Hogwarts?"

Disse il signor gruff divertite nel vederlo così ,Harry non riusciva nemmeno a dire una parola era accasciato sulle ginocchia con le gocce di sudore che sgorgavano dalla sua testa.

" sai ragazzo, non ho ami visto qualcuno giocare così male!ma vedrai questi allenamenti ti affineranno le tue scarse capacità da cercatore... e siccome oggi sei arrivato in ritardo,hai fatto l'arrogante e per di più hai giocato da schifo come punizione dovrai pulire l'intero campo di quiddich!"

Harry sollevò a malapena lo sguardo per il colpo basso che aveva ricevuto... non ci voleva credere, si guardò intorno,potevano essere le 2 del pomeriggio,il sole batteva fortissimo ,lui era stanco come non mai , sentiva i polmoni come se scoppiassero all'interno del suo corpo , vide l'immenso campo di quiddich,e lui doveva pulirlo tutto!

"Forza muoviti ti concedo 10 minuti per riprenderti!"

Esclamò soddisfatto il signor Gruff ,Harry si accasciò per terra con gli occhi chiusi e il respiro più affannoso che mai.Intravide le ombre dei suoi compagni allontanarsi.Si poggiò una mano sul petto e restò così per almeno 10 minuti gli stessi minuti che gli aveva dato il Signor Gruff, all'inizio avrebbe voluto ribellarsi ,ma poi, il suo orgoglio prevalse su tutto   si tirò in piedi a fatica , e vide gli arnesi da giardino un taglia erba e una falce per rendere uniforme il campo.Chiuse gli occhi per un attimo e si fece coraggio prendendo il taglia erba.Fece alcuni metri ,poi il caldo lo costrinse a togliersi la parte superiore della divisa, rimase a petto nudo nonostante ciò aveva ancora caldo,si passò una mano tra i capelli sudati e continuò il lavoro.

Circa un'ora dopo vide una figura andargli in contro,cercò di focalizzarla...era Demy che ora gli si faceva sempre più vicino. " Ehi! Come va? " Harry era abbastanza scocciato e una domanda simile non voleva che gli si ponesse! " ma ... non so tu come staresti a pulirti 50 ettari di un campo da gioco?" Demy sorrise debolmente " scusa... hai ragione" poi riprese guardando Harry a torso nudo " però ,abbiamo caldo" Harry si guardò, e diventò paonazzo cercò il pezzo mancante della sua divisa Demy sorrise e disse" ma guarda che non mi scandalizzo mica per un petto nudo!" questa affermazione non tolse Harry dal disagio, ma poi cercò di non preoccuparsene

Si voltò dall'altra parte poi ,passato il rossore in faccia si voltò verso di lei che ora li allungava un asciugamano di un colore giallo pallido Harry esitò un pò ma poi la prese e si asciugò il volto completamente sudato.Un alito di vento   li rinfrescò il volto " Grazie" Demy non rispose e disse " vuoi che ti do una mano a finire? Harry rispose senza volerlo in modo alquanto brusco " NON CI PENSARE NEMMENO,CEL FACCIO DA SOLO!" Demy corrucciò lo sguardo e gli buttò in faccia l'asciugamano che si era ripresa" BENE,LA PRISSIMA VOLTA NON MI sbatterò TANTO PER TE!" e se ne andò come una furia verso l'uscita del campo

Harry sospirò " donne!" e continuò il suo lavoro.  Finì , finalmente che erano le 6 del pomeriggio e si trascinò in camera sua come uno zombie, non aveva mangiato nulla, ma in quel momento non riusciva a pensare ad altro che a dormire disteso su un comodo letto. Riuscì in10minuti esatti a raggiungere il piano per entrare nella sua stanza e appena entrato si buttò come previsto sul letto ,stavolta riuscì a togliersi gli occhiali.

Intanto a casa Weasley...

" E'arrivato Leo! Harry ha risposto!"

Urlò Ron eccitato ,Hermione che alloggiava da loro lo sentì e corse da lui

" dai Ron muoviti, Harmione starppò dalle mani di Bon il rotolino della pergamena Ron sbuffò

Gli occhi d Hermione s'illuminarono.... e Ron la guardò stranita

" dai cosa dice, sta bene!"

Ron allungò lo sguardo incuriosito verso la lettera ed Hermione si tirò indietro per non fargli leggere nulla

" ehm! Guarda che Harry scrive pure a me non solo a te!"

Hermione tirò un lungo sospiro

" MA NON è HARRY!"

Urlò scocciata!

"E chi è allora?"

Hermione arrossì... " è Viktor Krum!"

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Litigi ***


CAPITOLO 7

CAPITOLO 7

Hermione lesse   con velocità la lettera di Viktor, Ron sembrava nervoso e infuriato, s' allontanò da Hermione e da lontano disse

"Ecco perché non arrivano le risposte di Harry!Come ti sei permessa di usare Leo per inviare posta a quell'individuo!"

 Hermione mise il broncio e sbuffò!

 " Come sei scortese, tutti i compiti che ti ho fatto copiare io allora?"

 Ron ritornò da lei più infuriato che mai, le era troppo vicino e si ritirò, piuttosto imbarazzato

" ...ALMENO IO TE L' HO SEMPRE CHIESTO!"

Ora fu Hermione a d’urlare

" Sì CERTO E SE TI DICEVO DI NO, LI COPIAVI LO STESSO! BEL MODO DI CHIEDERE!"

  Ron era rimasto spiazzato, non sapeva che rispondere

 " TI HO SEMPRE DOVUTO PREGARE, SEI TU CHE ME LI HAI FATTI SEMPRE COPIARE!"

 Hermione alzò gli occhi al cielo e tirò un sospiro profondo per contenere la sua ira

" QUESTO perché, IO INVECE DI TE, SONO GENTILE!"

 "GENTILE TU? TSè!!!"

 " COSA? HAI PURE IL CORAGGIO DI DIRE CHE NON SONOGENTILE!"

 " ESATTO, NON SEI PER NULLA GENTILE!"

 In quel preciso istante arrivarono Fred E George, che dall'anno prima erano pensionati da Hogwarts . Erano diventati più alti, i loro tratti si erano fatti più maturi e ad entrambi stava crescendo un po’ di barbetta

Ehi ,cosa succede qui?"

" già,che sono questi urli,non riusciamo a progettare nuovi scherzi!" dissero in coro i gemelli

" NON SUCCEDE NULLA FATEVI GLI AFFARI VOSTRI!" Esclamò Ron irritato.

" Ohhh ,siamo arrabbiati Ron"

" Avanti Hermione, tu che sei più calma "

" Bè non si direbbe,ma hai visto che faccia ?"

Hermione digrignò i denti e rispose a tono

" IO MI OCCUPEREI Più DELLA VOSTRA FACCIA! RADETEVI SEMBRATE DEI BARBONI!"

" Uhhhh" esclamò Fred in tono falsamente offeso.

" Dai,diteci che succede"

" HERMIONE HA USATO IL MIO GUFO PER MANDARE POSTA!"

" non ci vedo nulla di male"

" nemmeno io,non credevo fossi così possessivo fratellino"

Dissero i gemelli divertiti nel guardarli litigare"

" IL PROBLEMA E' CHE IO HO SPEDITO UNA LETTERA A VIKTOR KRUM E ORA LUI MI HA RISPOSTO!"

I gemelli guardarono i 2, si guardarono con aria maliziosa e scoppiarono in una fragorosa risata " AHAHAHAHAHAH ecco cos'è, è Geloso!" " Ron è geloso, Ron è geloso!"

"Hermione sembrava soddisfatta, Ron strinse i pugni dalla rabbia " IO? GELOSO DI QUELLA!  FIURIAMOCI! Non m'interessa un bel fico secco, se quel Vicktor si accontenta di poco buon per lui!"

Hermione, sentì una fitta al cuore, e un groppo alla gola la stava lasciando nel pianto, poi però riprese prese contatto con se stessa e rispose " BENISSIMO, ALLORA SE NON SEI GELOSO, NON FARE Più QUESTE SCENATE!"

I gemelli stavano morendo dal ridere, anche Ginny ora era salita a vedere cosa stava succedendo

"AHAHAH Ginny, vieni sì guarda sti due che divertenti!"

" Che cosa succede?" disse Ginny che fece una faccia preoccupata nel vedere Ron e Hermione mandarsi scintille a vicenda

" George ha ragione, Ginny!non mi divertivo così da quando abbiamo fatto quel macello con la Umbridge!"

" LA SMETTERò DI FARE SCENATE QUIANDO TU LA SMETTERAI DI USARE IL MIO GUFO PER LE TUE LETTERE D'AMORE!"

" BENE! VORRà DIRE CHE ME NE comprerò UNO ALLORA!"

 E detto ciò girò i tacchi e lasciò la tana sbattendo la porta seguita, dagli sguardi sorpresi della signora e del signor Weasley, era davvero infuriata che ora non voleva vedere né sentire più nessuno.

George si avvicinò a Ron e li poggiò una mano sulla spalla" ah fratello caro, con le donne tu non ci sai proprio fare!" e scoppiarono ancora ridere.

Ginny scosse la testa e guardò suo fratello " CHE DIAVOLO VUOI PURE TU!" disse Ron brusco Ginny corrucciò lo sguardo " ehi, ma che è successo ti ha morso la tarantola!" e detto ciò girò i tacchi anche lei, Ron rimase finalmente solo, diede un calcio ai piedi del suo letto e si sedette su di esso con lo sguardo corrucciato e le braccia conserte. Continuava a sbuffare si guardava intorno con aria corrucciata e si chiedeva mentalmente perché doveva prendersi tanto veleno per una come quella, Sbatté nuovamente un piede a terra.Poi si alzò dal letto, aveva i nervi a fior di pelle. Girò almeno una decina di volte attorno alla camera poi vide Leo piuttosto spaventato, gli si avvicinò, e il piccolo gufo sbatté le penne, Ron lo prese   nelle mani cercando di prestare attenzione a non stritolarlo, non era sua intenzione usare Leo come antistress. lo guardò e gli disse" e tu non ti azzardare mai più ad andare da quel rimbambito hai capito!" il gufetto emise un flebile suono, come se avesse annuito, Ron soddisfatto lo lasciò andare e scese di sotto per mangiare qualcosa.Le scale in legno scricchiolavano, Ron si chiedeva se un giorno avrebbero ceduto.

Giunto in salone, vide i piatti strofinarsi e asciugarsi da soli.Sua madre stava lavorando a maglia era il passatempo preferito della signora Weasley che appena vide suo figlio gli lanciò un’occhiata torva e tornò al suo lavoro.Ron alzò gli occhi al cielo, perché se la prendevano tutti con lui, era solo colpa di quella ragazzina stupida. Così prese dei biscotti e si sedette sul tavolo a quattro posti di distanza dalla madre. Sembrava non gli volesse fare la predica, per fortuna ci mancava solo quello, pensò Ron sgranocchiando il primo di una serie di biscotti. Se li gustò ben bene, poi dopo aver finito decise di salire in camera sua.Appena si mosse dalla sedia sentì la voce di sua madre che esclamò " dove credi di andare Ronald?" Ron spalancò gli occhi, era un pò spaventato sua madre era imprevedibile nelle ramanzine.

" ehm io ... di sopra..." Rispose Ron in tono balbettante.

" non prima di aver sentito quello che ho da dirti!" disse lei in tono piuttosto severo ma non nascondeva la sua dolcezza materna.

" ah..s..sì o..ok" Ron annuì con sguardo impaurito e si sedette di nuovo.

" allora Ronald, che diamine hai fatto a Hermione e a tua sorella?!"

 Ron tirò un sospiro, sua madre era tranquillissima continuava il suo lavoro a maglia mentre parlava con il figlio.

" non ho fatto nulla!"

" Non mentire! Ho sentito tutto, cosa credi che sono sorda?! Hai mandato al diavolo tua sorella e hai fatto una scenata a Hermione perchè ha usato il tuo gufo!"

" LEI NON ME L'AVEVA CHIESTO!"

" non urlare !"

Ron deglutì e annuì " scusa"

" allora, se proprio vuoi saperlo ho accordato io il permesso a Hermione di usare leotordo per mandare una lettera a Viktor, appena lei me lo ho chiesto!"

Ron mise il broncio" ma Leo è mio, devo dec..."

" sentiti, sembri un bambino di tre anni!"lo zittì la signora Weasley " non voglio più sentire nulla, mi ha scocciato figliolo, vai di sopra riflettere sulle stupidaggini che hai commesso in solo cinque minuti e appena torna chiedile scusa.

Ron annuì scocciato e pensò tra sé è sé che non avrebbe mai chiesto scusa a Hermione.

 Harry quella mattina si svegliò e inforcò i suoi occhiali.

Quella dormita gli aveva fatto proprio bene, la stanchezza era andata via completamente, si sentiva davvero bene. Guardò l'orologio era matitina presto così decise di indossare la divisa, ancora non aveva capito a che ora c'erano gli allenamenti ma siccome l'idea di pulire un'altra volta il campo di quiddich non gli piaceva particolarmente preferì scendere all'alba. Quando fu pronto rivolse un'occhiata alla stanza vide la lettera di Ron ed Hermione che non era ancora riuscito a leggere, avrebbe tanto voluto rispondere ma purtroppo non en aveva proprio il tempo....

Scese e s'incamminò verso il campo, non vide nessuno all'orizzonte, si avvicinò sempre di più, nulla non c'era nessuno. Si rese conto solo ora di quanto il campo di quiddich fosse pulito e ..bello ed era stato merito suo, proprio un bel lavoro pensò tra sé... " dopo tutta la fatica che ho fatto...." Aggiunse Harry a tono cupo.

In quell'istante arrivò qualcuno dietro di lui

" come cercatore fai proprio schifo ma come giardiniere non sei niente male!"

Era Il signor Gruff, e gli poggiò una mano sulla spalla

Harry decise di trattenere la sua occhiata torva verso di lui

" ieri sei arrivato troppo tardi e oggi troppo presto!"

Aggiunse l'allenatore

" Tra 20 minuti fanno la colazione se vuoi seguirmi"

Harry annuì e fece come l'allenatore gli aveva detto, entrarono in un gran portone come quello degli spogliatoi, vide una grande tavolata, quasi quanto quella della sala grande di Hogwarts, sicuramente erano lì che si sedevano per mangiare.Era incredibile era lì da due giorni e non aveva ancora toccato cibo. Un cameriere lo fece accomodare "Grazie" gli disse Harry che si guardava intorno per vedere l'intera sala.Il soffitto non era bello come quello della sua scuola, decorato a seconda della giornata era un semplice bianco panna, c'erano luci poste dappertutto ognuna poteva avere lo spazio di un metro che la divideva dall'altra.Anche lì c'erano diversi scaffali con coppe, trofei o fotografie delle varie squadre passate, Ne vide una della squadra attuale, lui ovviamente non c'era.Riconobbe tutti, uno solo non l'aveva mai visto, si concentrò su di lui, stava accanto a Kris klint    che teneva in mano  il boccino d'or con un grande sorriso sulle labbra, rimase un pò esterrefatto  aveva visto tutte le espressioni possibili sul viso di Kris tranne che di felicità.Il ragazzo accanto a kris gli somigliava tantissimo, forse potevano essere gemelli.... ma dov'era ora?perché non era in squadra? Mentre si poneva queste domande arrivarono i suoi compagni di squadra alcuni lo salutarono altri lo ignorarono. La coazione era servita  per ogni singolo giocatore né di più né di meno,Harry fu il primo ad essere servito, ma con educazione aspettò che furono serviti gli altri per incominciare a mangiare.

Doveva ammettere che era tutto buonissimo ,mangiò una calda brioche alla crema,un delizioso cappuccino e del pane con burro d'arachidi e per finire un energetico succo d'arancia.

Appena finita la colazione s,dovevano  fare gli allenamenti ,Harry,sperava  che non fossero come ieri.Si sparpagliarono nel campo al fischio dell'allenatore ,Harry era piuttosto determinato quel giorno e riuscì a prendere il boccino per ben otto volte! Lui fu molto orgoglioso di se stesso. Ma il mister gli assicurò che poteva fare di meglio! Era già tanto se non si era beccato un " fai proprio schifo"  L'allenamento durò non molto ,e dopo aver pranzato tutti si ritirarono nelle loro aule,Harry stava per fare lo stesso quando incontrò Demy che stava parlando con Kris, non poté fare ameno di origliare " dai, lo so che è difficile,nessuno sarà meglio di lui però  cosa ci ricavi a trattare così  Potter?" era Demy che parlava  rimase ancora un pò ad ascoltare ma riusciva a capire ben poco. Fu un attimo e Demy  e Kris sparirono, possibile che si erano volatilizzati nel nulla  poi si guardò alle spalle ,Kris era dietro di lui che lo guardava più infuriato che mai, non disse nulla, lo afferrò per un braccio e lo  portò all'ingresso dello stadio ,davanti a una foto, simile a quella che Harry aveva adocchiato in sala mensa

" LO VEDI QUESTO!"

Kris fece cenno al ragazzo che agli occhi di Harry era uguale a Kris

" Sì...."

Disse Harry preoccupato ,non capiva dove voleva arrivare

" QUESTO RAGAZZO ERA IL MIGLIORE CERCATORE CHE SIA ESISTITO SULLA FACCIA DELLA TERRA!"

Harry alzò le spalle, se era il migliore perché lo avevano rimpiazzato  con lui?

" Capisco, ma se era il migliore perché lo avrebbero rimpiazzato con me? Probabilmente per qualcun'altro non era così bravo"

Kris si sentì infiammare di collera e senza pensarci diede un fortissimo schiaffo a Harry che reagì buttandolo a terra ,stava per dargli un pugno ma si fermò in tempo , non aveva voglia di sporcarsi le mani. Si alzò  e si massaggiò la guancia in cui aveva ricevuto lo schiaffo.

"  ERA IL MIGLIORE,MALEDETTO MOCCIOSO! E VUOI SAPERE perché L'HANNO RIMPIAZZATO CON TE?"

Harry annuì ,colmo di rabbia

" questo ragazzo, non solo era il migliore cercatore del mondo ma è anche mio fratello gemello !" Harry annuì , l'aveva capito erano troppo simili  per non essere almeno parenti

" E QUESTO RAGAZZO CHE è MIO FRATELLO GEMELLO E'STATO RIMPIAZZATOI DA TE PERCHE' E' MORTO!"

Harry  spalancò lo sguardo sorpreso, ecco perché non l'aveva visto,ecco perché lui si trovava lì tutto era più chiaro.

" Mi dispiace..io non.."

" COSA T DISPIACE? SAI COSA DISPACE A ME INVECe? CHE TU NON VALI NEMMENO UN QUESRTO DI QUELLO CHE ERA MIO FRATELLO!" Harry si sentì davvero colpito  e affondato, kris strinse un pugno avrebbe voluto fare Harry a pezzi con le sue mani, ma l'unica cosa che fece fu andarsene  senza rivolgergli un'altro sguardo. Harry rimase lì , fissò ancora la foto , doveva essere davvero bravo quel ragazzo  riusicva a vederlo. Ritornò in camera sua, avrebbe tanto voluto scrivere a Ron ed Hermione ma era troppo abbattuto  per  fare qualsiasi cosa. Si accasciò sul letto restò per un pò a pensare. Se solo ci fosse ancora Sirius ne avrebbe parlato molto volentieri con lui, di quanto si sentiva inutile in quel momento.Poi qualche minuto dopo si addormentò.

 

Hermione tornò a casa Weasley più allegra che mai,si era data allo shopping .Fu Ginny ad accoglierla per prima.

" ben tornata Hermione come va, meglio ora ?"

Hermione sorrise disse"  oh benissimo,perché dvrebbe andare male...." Ginny alzò gli occhi cielo Hermione e Ron erano entrambi di un orgoglio  insopportabile ,si limitò quindi ad un alzata di spalle.

" che hai comprato di bello" chiese la Rossina  guardando le buste che Hermione aveva in mano

" Oh un pò di vestiti " ne tirò fuori dei jeans,delle magliette  e due gonne una bianca e l'altra blu.

Poi Hermione tirò fuori come per magia una gabbietta,dentro c'era un bellissimo gufo  dello stesso colore di grattastinchi .

"  Vi presento Cherry, la mia gufetta "

La signora Weasley  diede al gufo un occhiata di infinita tenerezza  poi si rivolse a Hermione "  ma cara, non dovevi prenderti un gufo solo perché quello stupidotto di mio figlio si è arrabbiato .

" oh non si preoccupi, non l'ho comprata l'ho trovata  , sembra affamata, ho solo acquistato la gabbia"

"  davvero carina"

Disse Ginny sorridente

In quel momento scese Ron che guardò  Hermione disgustato e poi  il gufo " è orribile!"

" RONALD!" i caplli rossi di Ron di rizzarono dallo spavento sua madre sapeva essere molto glaciale

"  così almeno il signorino non dovrà più piangere  perché  Leo porta le mie lettere a Viktor!"

"Tsè! Giusto almeno il mio gufo non si sporcherà le zampe!"

" RON! HAI DAVVERO SUPERATO IL LIMITE A LETTO SENZA CENA! FILA IN CAMERA!"

 Ron annuì  e corse subito dove la madre gli aveva ordinato di stare.

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** L'arrivo ad Hogwarts ***


CAPITOLO 8 " Harry,coraggio scendi la colazione è pronta!" Harry era già preparato , ma aspettava che fosse proprio la voce del suo padrino a chiamarlo .Con un sorriso sulle labbra scese al piano di sotto, anche perché cercava i suoi occhiali che , in camera sua, non aveva trovato come di solito. Probabilmente li aveva lasciati sul tavolo del salotto. LA sera scorsa era andato a dormire molto tardi , Sirius l'aveva portato in braccio nel suo letto lasciando giù i suoi occhiali. Pensava Harry ,che vedeva tutto sfocato,forse se quei maledetti Dursley l'avessero portato dall'oculista a quest'ora non dovrebbe più portare gli occhiali . Una volta in cucina ,vide Sirus con un grembiule a scacchi rossi e verdi ,era davvero ridicolo pensò Harry sorridendo sotto i baffi...solo una cosa lo rendeva ancora più ridicolo... " Come stò Harry? Non sembro un 'intellettuale?" Harry rise e disse ,con tono falsamente arrabbiato " Ecco dov'erano! ridammeli ,sarei potuto cadere giù dai gradini!" Sirius si era messo i suoi occhiali , stava davvero malissimo,in senso buono certo. " Ah scusa Harry , ma devi essere proprio ciecato , li ho messi 5 minuti e mi è venuta la nausea!” Harry ,assunse un aria offesa e rispose " certo! ed è tutta colpa di quegli stupidi Dursley!" Sirius rise,Harry era così contento di vederlo sorridere, aveva avuto poche occasioni per vedergli quel viso radioso,ma ora, non doveva più contare sulle dita le volte in cui Sirius era felice , viveva assieme a lui, come se fosse il suo vero papà,anche se,per Harry ,Sirius era più un fratello maggiore che un padre. E poi...non doveva contare nemmeno più sulle dita le volte in cui se stesso era felice... Harry si sedette , su di una sedia in legno che si avvicinava al giallino ,il tavolo era dello stesso materiale, davano un bel contrasto con il pavimento ,di un legno molto scuro. I muri di tutta la casa erano bianco panna , delle finestre con tendine leggere di un verdino rilassante rendevano più leggeri e piacevoli i raggi solari ,che quasi tutte le mattine erano piuttosto forti. Una piccola luce coperta da una plafoniera bianca illuminava artificialmente le loro giornate quando faceva buio o quando pioveva . Tutta la casa era arredata molto bene, specialmente la cameretta di Harry,aveva tutto l'occorrente che un ragazzino di sedici anni potesse desiderare e un letto super comodo. Harry aveva tantissimi soldi grazie ai suoi genitori ,che,ancora non aveva capito quale lavoro potessero aver mai fatto per essere così ricchi,avrebbe dovuto chiederlo a Sirius,ma ogni volta se ne dimenticava. Sirius ,ora lavorava al ministero della magia, all'inizio parecchi provavano diffidenza nei suoi confronti, ma ormai si erano abituati e avevano capito che persona era . Harry per questo era davvero felicissimo,tutti sapevano la verità su di Sirius ,sapevano che era innocente , e ora tutti credevano anche al ritorno di Voldemort . Harry ,mangiava il suo latte e cerali seguiti da burro di arachidi,crepes al caramello , Siuris era davvero bravo a cucinare preparava delle vere e proprie delizie, si stava abituando ad essere viziato. Dopotutto Sirius gli stava dando tutto quello che in 15 anni non aveva avuto,anche se sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto restituirli i suoi genitori. Harry aveva appena finito di mangiare,Sirius lo premiò con una cioccorana,e se ne mangiò una anche lui. andarono fuori, la loro casa era immersa nel verde .più avanti c'era una spiaggia, quando faceva molto caldo Harry e Sirius ci andavo per rinfrescarsi , ma non solo il suo padrino gli teneva lezioni di nuoto,Ed ora Harry riusciva a stare a galla. Seduti sul gradino a mangiare cioccorane( per la verità ne mangiava più Sirius che harry dato che ,a quest'ultimo non piacevano poi così tanto) Sirius Guardò Harry e gli spettinò più del dovuto i capelli corvini ,con un gesto affettuoso della sua mano .Harry sorrise e si appiattì i capelli più che poteva. " So che non dovrei chiedertelo, lo so che è egoista però.." " cosa..? dimmi pure tutto ciò che vuoi Harry" gli rispose Sirius rassicurante. Harry tirò un sospiro ,rivolse gli occhi al cielo e disse " ...torneresti mai indietro..." Sirius lo guardò con aria interrogativa " voglio dire... ora che è successo tutto, non hai mai pensato di tornare indietro e cambiare le cose..." Sirus ,lo guardò come se stesse guardando la cosa più dolce e tenera che avesse mai visto in tutta la sua vita.Non disse nulla, annuì e basta poi abbracciò Harry ,che si guardò bene dal trattenere le lacrime" io ci penso sempre sai...se solo codaliscia non avesse tradito i mie genitori... tutta la mia vita sarebbe bellissima" Sirus annuì dispiaciuto e poi disse con aria seria " lo so ,Harry ma vedrai che io cercherò di riempire tutto il vuoto che ti ha colmato la tua vita" Harry si staccò dalle braccia di Sirus e disse" sono sicuro che ce la farai" Siurs gli scombinò di nuovo i capelli con quel solito gesto che a Harry dava tanto fastidio, così tirò fuori la bacchetta e gliela puntò contro... " Sirius...ti avevo detto di non farlo più.." Sirius non parlò, sorrise e cominciò a correre mentre harry gli lanciava maledizioni come il rictusempra ,facendo attenzione a non beccarlo sul serio . Harry si sentì agguantare alle spalle era Sirius che si era trasformato in felpato,e lo aveva buttato a terra leccandogli la faccia " ah Sirius fai davvero schifo a volte!!!" e prese a ridere.... non era mai stato così felice,mai! Ad un certo punto tutto quanto diventò buio,una risatina rimbombava all'interno, Harry rivide quella maledetta scena porsi davanti ai suoi occhi,e lui non poteva farci nulla,lo stava solo guardando,come se stesse davanti la tv ,a occhi sbarrati e colmi di terrore la rivide... " Sembrò che Sirius ci mettesse un secolo a cadere:il suo corpo si curvò in un arco aggraziato mentre cadeva all’indietro attraverso lo sbrindellato velo agganciato all’arcata. Harry vide lo sguardo di paura mista a sorpresa della faccia sciupata,una volta bella,del suo padrino mentre cadeva attraverso l’antico portale e scompariva oltre il velo,il quale fluttuò per un momento come se un forte vento si fosse infiltrato in quel posto." Harry lanciò un urlo di puro terrore " SIRIUUSSSSSSSSSSSSSSSSSSS" Si svegliò di colpo con una mano sul petto,ansimava,tremava...si guardò intorno ,ancora spaventato, chiuse gli occhi,trasse un lungo respiro ,inforcò gli occhiali,era un solo un sogno,o meglio un incubo... Harry non lo faceva più da tempo quel maledetto sogno così reale... Come sogni che faceva sul dipartimento dei misteri,quelle cose però accadevano realmente, mentre lui che viva con Sirius ,felice, quello non si sarebbe mai realizzato...Era così arrabbiato...Da tanto non si poneva queste domande " perché diavolo ho permesso che Sirius venisse al dipartimento dei misteri?" " perché ho creduto a kreacher? " " perché in questa mia maledetta vita faccio errori sopra errori.... solo io l' ho resa un inferno... penso a come sarebbe stato se Peter non avesse tradito i mie genitori e Sirius, penso a come sarebbe bello poter tornare indietro e avvertirli proprio come ho fatto al 3°anno di hogwarts per salvare Fierobecco e me stesso...me la sto prendendo con il mondo intero per le mie sventure ma in realtà dovrei solo prendermela con me stesso , io non dovevo nascere , così mia madre e mio padre non sarebbero morti per salvarmi... Sirius non sarebbe finito per 12 anni ad Azkaban ,Hogwarts non sarebbe ogni anno in pericolo, Cedric Diggory non sarebbe morto, ma soprattutto Sirius sarebbe ancora vivo!" I suoi pensieri furono interrotti dal bussare alla porta, era chiaro che non era Kris,era un battito delicato,quasi piacevole,si alzò dal letto, le lenzuola che stava stringendo per la rabbia un secondo prima, erano quasi rotte. Andò ad aprire la porta,era Demy " Ciao Harry" lo salutò la ragazzina ,Harry ricambiò " va tutto bene?" Chiese Demy con tono un pò preoccupato " oh,sì ..benissimo" Demy colse una nota di sarcasmo nelle parole del ragazzo, e sorrise leggermente " beh ,sai ti ho sentito urlare" Harry ,trasalì, possibile che aveva urlato così forte?... La guardò con aria mortificata " ah... mi dispiace..." "Demy scosse la testa " non preoccuparti ,la mia stanza è accanto alla tua e non c'è nessun altro, l'intera squadra è al 3° piano" Harry annuì " dai su , mettiti la divisa e vai a fare colazione ...non vorrai pulire di nuovo il campo di quiddich?" Harry scosse la testa " ok scendo subito,grazie" " sì prego, ma non prenderla come abitudine" " ok , m’ impegnerò" Harry come il giorno prima, fece colazione, allenamenti che furono più leggeri rispetto agli altri giorni passati ,in più era riuscito a prendere quasi sempre il boccino e non si era beccato dell'idiota incapace. Finalmente ebbe il piacere di pranzare, da quando era lì non l'aveva mai fatto, era sempre troppo stanco. Mangiò benissimo ,e dopo andò in camera sua per vedere se finalmente riusciva a leggere la lettera di Ron ed Hermione per risponderli . Così si mise sulla scrivania ,immerse la penna nell'inchiostro... Si svegliò la mattina dopo completamente impiastrato dal liquido nero , si era addormentato di nuovo,la maglia che aveva indosso era praticamente da buttare e si mise sotto la doccia,per fortuna i fluido nero andò via. Trascorse le seguenti settimane con i soliti ritmi, colazione ,allenamenti , pranzo, riposo,allenamenti, cena e dormire. Fino a chè arrivò il 1° di settembre...Demy iniziava Hogwarts ,il suo 6°anno,a causa di problemi di salute aveva studiato privatamente,Harry avrebbe tanto voluto tornarci anche lui ,ma il solo pensiero di rivedere Piton lo allontanava da tutto ciò anche se Hermione ,Ron e tutta la combriccola gli mancavano tanto ,oltre tutto non era mai riuscito a rispondere a una sola lettera dei suo amici , il tempo si sgretolava così veloce davanti a lui, come una clessidra che non poteva essere fermata,veloce,veloce.Un pò ,però gli dispiaceva che Demy se ne andava ,avevano sviluppato una grande amicizia, inoltre veniva sempre a chiamarlo la mattina per non fargli fare tardi...aveva migliorato decisamente i rapporti con Kris proprio grazie a lei che aveva un potere sovrannaturale su quel ragazzo tanto scontroso,ma infondo poteva capirlo ,sapeva cosa voleva dire perdere un persona cara,fin troppo bene,anche meglio di quanto kris credeva. Demy però era anche parecchio strana e inquietante, di notte girava con quella sua vestaglia bianca,che abbinata al suo aspetto fisico:pelle bianchissima,capelli lunghi mossi e nero corvino,occhi di un viola chiaro,la facevano sembrare un vero e proprio fantasma,così almeno non si sarebbe preso un colpo ogni volta che la beccava nei corridoi. comunque l'avrebbe rivista ad Hogwarts e chissà se lì avrebbe fatto lo stesso. " Chissà in quale casa capiterai?" le disse Harry curioso che davvero non riusciva ad immaginarsi una casata che avesse le sue caratteristiche mistero,inquetudine, ma aveva di certo la superbia e l'altezzosità di una serpeverde...Ma non poteva capitare lì, era troppo simpatica e questa non era una caratteristica di quella casata...ma a pensarci tutto sommato non era vero Harry, si faceva sempre delle grandi risate a vedere Malfoy e la sua banda,se non altro erano utili a qualcosa aveva bisogno di ridere dopo tutto. " uhmm non saprei mi va bene qualsiasi casa , a proposito quali sono le casate non me lo ricordo" Harry rimase sbalordito Hogwarts era molto famosa ,e anche se lei non c'era mai stata avrebbe dovuto saperlo, le rispose in tono ovvio " Grifondoro,serpeverde,corvonero e tassorosso" "uhmm" disse Demy pensierosa e ... quali sono le loro caratteristiche ? Harry rispose..." mah... il cappello parlante dice sempre "Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore. O forse è a Tassorosso la vostra vita, dove chi alberga è giusto e leale: qui la pazienza regna infinita e il duro lavoro non è innaturale. Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio, se siete svegli e pronti di mente, ragione e sapienza qui trovan linguaggio che si confà a simile gente. O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!" Demy l'ascoltò, attentamente e soppresse un sorriso " la sai a memoria??" "La dice ogni anno anche se ultimamente ha cambiato filastrocca ,ma il senso è sempre quello" " capisco" annuì Demy , suo padre e quel giardiniere cieco le avevano portato il baule, con lo stemma di Hogwarts, era arrivata una carrozza ,tutta per lei,suo padre l'avrebbe accompagnata fino a king's cross " quindi le classifica con: Grifondoro la migliore solo perchè c'è stato il preside, e quindi solo gente impavida ci entra....poi corvonero i cervelloni,serpeverde i buffoni e tassorosso i più buoni e pazienti..." Harry era rimasto piuttosto male dai luoghi comuni che la ragazza aveva dato alle varie casate... " Bè ma non è vero che grifondoro è..." Demy non lo fece finire " ah,lo dici solo perché stai te" " bè ma non è nemmeno vero che serpeverde..." " ah lo dici solo perchè il cappello ti ci voleva mandare" Harry sbuffò " comunque in una ci dovrai pure andare...." " Già,purtroppo" " Harry decise che era meglio lasciar perdere quella conversazione , il padre di Demy le fece Cenno di salire sulla carrozza Demy annuì e baciò Harry sulla guancia facendolo rimanere di sasso. Demy sorrise compiaciuta " ehi, era solo un bacio sulla guancia,però che tenero che sei !" Harry si toccò la guancia in cui aveva ricevuto il bacio e Demy,ormai sulla carrozza che aveva fatto appena pochi metri si sporse dal finestrino e lo salutò gridando " CI VEDIAMO TRA UN MESE" Harry la salutò a sua volta e dopo di che tornò nella sua stanza a prepararsi,a breve avrebbe avuto gli allenamenti.Si accorse solo ora che Kris era dietro un angolo forse stava guardando Demy,in effetti sembravano molto amici. " Mi raccomando Demy,ricordati non fare l'arrogante come tuo solito , non voglio vederti tornare a casa prima del previsto siamo d'accordo?" Disse il signor Callagher con aria supplichevole alla sua bambina che al contrario lo guardava con aria stufa " Ma sì non ti preoccupare!" Tagliò corto lei " Sono più sollevato ora" e detto ciò le scoccò un bacio sulla fronte. Demy lo respinse come indignata da tale gesto " ah ,dimenticavo , non se più una bambina" le disse suo padre in tono affettuoso. Demy sbuffò e volse lo sguardo da un'altra parte " è ora che salga sul treno" " e già.... beh buona scuola" Demy annuì prese il suo bagaglio ed entrò nell'espresso di Hogwarts, camminò per alcuni corridoi ma erano tutti pieni di gente che non conosceva così decise di restare in piedi , forse dopo avrebbe continuato a girare per i corridoi,da quello che le aveva detto Harry,il viaggio durava quasi un giorno. 2 ore dopo, vide avanzare un ragazzo dai capelli rossi,abbastanza alto, pieno di lentiggini,dietro di lui c'era una ragazza dai foltissimi e mossi capelli castani che le incorniciavano il viso ,avevano entrambi un'aria matura, forse studenti dell'ultimo anno si chiedeva Demy, in più avevano un p sulla divisa , da come le aveva spiegato Harry dettagliatamente era la spilla dei prefetti. Demy cambiò subito il suo commento sull’ aria matura" il ragazzo dai capelli rossi era inciampato goffamente sul suo baule .Demy lo guardò con aria di pietà infinita,ma non solo lei ,la ragazza che gli stava accanto lo riproverò come se fosse sua madre" Ma insomma Ron,possibile che dovunque vai devi sempre fare brutte figure?Ma vedi dove metti i piedi??Sei proprio impossibile!" Demy si calò a tirar su il baule piuttosto scocciata ,ora quei due si stavano mettendo pure a litigare " IO GUARDO DOVEVA VADO! SOLO CHE QUESTO BAULE è IN MEZZO AL CORRIDOIO ,COSì è UN PERICOLO PUBBLICO!!" Demy lo fulminò con lo sguardo,fu la ragazza dai folti capelli a rispondergli di nuovo " se lo avessi visto , non ci saresti inciampato sopra!" " COMUNQUE,IL BAGAGLIO NON DEVE STARE IN MEZZO AI CORRIDOI! è INGOMBRANTE!" Demy era davvero seccate prese il bagaglio e si spostò ,prima però si voltò e disse al Rossino " Io, darei retta a tua madre , non ha tutti torti..." I due si guardarono , straniti " Mia madre?" disse il ragazzo lentigginoso Demy, scosse la testa ,vide però dall'espressione della ragazza che lei almeno aveva capito la sua battuta, ma disse ugualmente " mi riferivo alla tua ragazza" e detto ciò si voltò di nuovo.In quel preciso istante vide un ragazzo, con un viso dal colore pallido, poteva fare a gara con Demy, due occhi azzurri e capelli biondo platino, sembrava star gustandosi la vicenda con metà del corpo fuori del suo scompartimento. Lo fissò re poi lo vide applaudire " Come vedo, non sono il solo pensare queste cose complimenti " si riferiva a Demy che sollevò le spalle " perché non vieni a sederti con noi, ti dirò tutto su quei due perfetti idioti” Demy non trovava così stimolante parlare dell'idiozia di quei due ma del resto non c’era posto e passare tutto il tempo così, rischiando di fare inciampare qualcun altro, non le andava proprio ,così accettò. " Io sono Malfoy, Draco Malfoy" Demy annuì e disse un normalissimo " piacere" " e tu?" Le chiese il biondino " Demy Callagher" Malfoy alzò un sopracciglio " ah, la figlia del signor callagher ,il direttore della squadra londinese di quidicch... una persona importante, benissimo" Demy levò gli occhi al cielo, quel ragazzo stava pensando di lisciarsela ben bene " Sì già, proprio mio padre" rispose Demy con aria indifferente e un sorrisetto stampato sulle labbra. " Lui è Tiger, e il ciccione che gli sta accanto è goyle" Demy annuiva, e si chiedeva perché non potevano presentarsi da soli quei due, e poi perché quando l'ha chiamato ciccione non ha detto nulla..doveva essere il capo banda" " e lei è .." " Io sono Pansy Parkinsson" Demy annuì di nuovo, aveva davvero una faccia antipatica quella Pansy, per di più la guardava pure storto ma che voleva? " Quindi,sei quella famosa ragazza di cui mi ha parlato mio padre, non sei mai stata ad Hogwarts per problemi personali, e solo ora cominci il 6° anno" Demy annuì ormai faceva solo quello " Quindi sarai smistata insieme agli altri del primo anno" esclamò tiger " proprio così" finalmente Demy rispose senza annuire " Sai già in che casa vorresti andare?" Demy rispose con un'alzata di spalle " uhm non ancora, sono sicura che il cappello parlante deciderà il meglio per me" " allora capiterai in serpeverde, io sto lì , se vuoi il meglio" Demy sorrise ma allo stesso tempo fece una faccia falsamente seria " ah sì,sicuramente " Il viaggio continuò così:Draco le faceva tante domande sulla squadra di quiddich, e poi le fece una dettagliata descrizione sulla maestosità dei purosangue, e sull'indegnità dei mezzo sangue, a questo discorso andò a parare su Hermione Granger, e le disse di quanto fosse sudicia e stupida…che era stupida l'aveva già capito da sé però... e poi l'altro Rossino scoprì che si chiamava Ron Weasley, anche su di lui ebbe una accurata descrizione ,era un puro sangue ma sfigurava questo titolo, la sua famiglia era povera e non poteva permettersi nulla , usavano roba usata su usata ecc,ecc... poi parlò di suo padre e di quanto alto fosse il suo nome la giustificò che non lo conosceva perchè lei non era mai stata a Hogwarts e altre stupidaggini varie..tutto sommato era simpatico la faceva ridere... Finalmente il treno si fermò erano arrivati alla stazione, poi le carrozze,come spigato da Draco gli avrebbero portati a Hogwarts, metre gli alunni del primo anno ci andavo con delle canoe, sempre spiegato in modo raffinato da Draco. così salirono sulle carrozze ,Demy stette in compagnia sempre di Draco ,ormai era abituata alla sua stupidità, e conoscere qualcun'altro così, francamente non le andava. Arrivarono a Hogwarts , era davvero bella... Demy non aveva mai visto un castello così maestoso, appena dentro ne fu affascinata il soffitto proiettava il cielo che vi era fuori, tutti i tavoli erano forniti di prelibatezze di ogni genere,Demy era rimasta davvero incantata . tutto procedeva bene,stava conoscendo i professori, e ora il preside stava facendo l'introduzione dell'anno che stava per iniziare. ascoltò molto attentamente poi... il fatidico smistamento e Demy ,lei fu proprio la prima.... andò lentamente verso di esso, si sedette e sentì il cappello poggiare sulla sua testa corvina.... " Uhm...davvero molto difficile...di certo l'unica cosa che ti manca è sicuramente la pazienza ,quindi escluderei tassorosso...uhmmm..io dico che per te è perfetta...." Draco stava guardando attentamente lo smistamento di Demy " Sì credo che la casa perfetta per te sia…" Harry era diseso sul letto a pensare che ora lo smistamento doveva essersi svolto,chissà se Demy aveva già fatto amicizia con Ron ed Hermione,e chissà in che casa sarebbe mai capitata...."

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9... ***


CAPITOLO 9 Ci fu un boato alla tavolata di serpeverde,Demy era appena diventata una di loro. Demy sospirò, e si ricordò di averli classificati degli idioti ,se ne pentì, ora era un'idiota anche lei? "Fantastico Callagher,lo sapevo che saresti capitata nella casa migliore" Era stato Draco a parlare,Demy lo guardò e disse " ah sì certo, sono stata proprio fortunata" Ed evitò di mettersi a ridere. Pansy era furibonda, le sfuggì un leggero grugnito " BENVENUTA!!" Le urlò " Grazie ma nonc'è bisogno di urlare,ci sento benissimo" Pansy aggrottò le sopracciglia e voltò il viso da un'altra parte... " Lo sapevo quella non poteva che entrare in serpeverde!!" Affermò Ron guardando la tavolata di serpeverde con enorme disgusto,Hermione alzò gli occhi al cielo. Intanto Harry si stava scervellando a quale casata poteva essere capitata Demy,aveva un impulso di mandarle una lettera via gufo ma fu interretto prima dal pensiero che doveva scendere giù agli allenamenti. Gli allenamenti si facevano sempre più difficili, ma Harry stava rendendo molto più affine le sue abilità da cercatore, da una parte era molto soddisfatto, stava imparando molte più cose di quante ne avesse imparate a Hogwarts in 5 anni,da un altra era sempre affaticato, non aveva nemmeno il tempo di scrivere ai suoi amici, l'unica cosa che lo tirava sù ,è che avrebbero capito la sua situazione. Era passato quasi un mese dall'inizio dell'anno scolastico, e l'arrivo di Harry era prossimo. " Mancano 5 giorni all’arrivo di Harry, chissà come se la sarà cavata..." Disse Hermione ad alta voce ,era seduta su di una poltrona della sua sala comune,con un libro di grandi dimensioni, sicuramente più sofisticato che mai. Attorno a lei ,c'erano Ginny la sorella minore di Ron,era incredibile quanto fosse cresciuta, era alta quasi quanto il fratello e il suo volto,prima marcato da espressioni infantili ,dava spazio ad un'aria molto matura e fiera. Quest'ultima rispose ad Hermione " Già ,sarà diventato bravissimo ,anche se rimpiangerò di non giocare a Quiddich" Neville , che ultimamente aveva perso quasi ogni interesse per Hermione per dedicarsi alla bellezza di Ginny weasley ,era seduto su un'altra poltrona con occhi fissi sulla ragazzina dai capelli rossi la quale sembrava neanche farci caso. Seamus e Dean se ne stavano andando proprio ora ,a passo svelto in sala grande, era tempo di cenare. Ron era appoggiato al braccio della poltrona di Hermione,con aria scocciata e ogni tanto sbuffava . Hermione si stava spazientendo dei continui versi di Ron ,s'alzò di scatto dalla poltrona e posò il libro su di un comò ,facendolo cadere su di esso come un sasso .Neville sussultò e tolse finalmente gli occhi di dosso da Ginny che incrociò le braccia per il comportamento strano del fratello " Che hai Ron? Ultimamente sei sempre così scontroso!" Enunciò Ginny con una nota di rimprovero,Ron rispose sbuffando " Ohhh,basta sei tedioso! Vieni Ginny ,andiamo a cenare" " Sì è meglio" Ginny seguì Hermione a ruota,poi si voltò ,guardò Neville ancora seduto sulla poltrona e gli disse "Neville! Non vieni? Non vorrai stare qui a subirti il cattivo umore di mio fratello, su vieni con noi" Neville era rimasto ad occhi sbarrati vedendo il sorriso radioso della ragazzina e non riuscendo a proferire parola, accennò un sì con il capo e le seguì in sala grande. Ron si accasciò sulla poltrona dove prima era seduta Hermione e sbuffò di nuovo con uno sguardo al quanto accigliato,come diceva Ginny era un pò che Ron si comportava così. " Umph... chissà come si starà divertendo, lì in mezzo a tutta quella gente così importante..." Ron aprì con foga una cioccorana e le staccò avidatamente la testa, poi disse di nuovo con tono alterato " Chissà se si ricorderà ancora di me,il suo migliore amico..." Mandò giù un'altro boccone di cioccorana e proseguì " Non una lettera! Nemmeno una!" Ormai era chiaro ,Ron era arrabbiato poiché Harry non aveva risposto a nessuna delle sue lettere ,né aveva fatto modo di far sapere sue notizie. Ron andò di sotto solo mezz'ora più tardi, ma ormai non c'era quasi più nulla e il suo stomaco reclamava.Purtroppo una cioccorana non lo aveva saziato. Così fece retro front, ,dietro di lui c'era Hermione che gli diede una bussatina sulla spalla,lui si girò di scatto,la guardò,Hermione aveva un'aria compiaciuta e soddisfatta e Ron guardò subito da un'altra parte. " Beh...ti sei deciso! purtroppo per te è troppo tardi, hanno fatto fuori tutto" Ron tornò a guardarla,stavolta con aria falsamente interrogatoria e balbettò " N...non capisco a c...che ti riferisci!" Incrociò le braccia tornando a guardare altrove. Hermione gli si parò davanti e disse in tono ancora più compiaciuto della sua espressione " Oh...non eri venuto a mangiare?" Ron guardò di nuovo altrove e rispose " Ma certo che no,cosa vai a pensare! Stavo solo facendo un giro" Hermione sorrise divertita all'atteggiamento del ragazzo che la guardò infastidito " Che hai da ridere? E' così ridicolo farsi una passeggiata per Hogwarts?" " Ma no figurati!Hai ancora intenzione di startene in giro?" " E anche se fosse, a te che importa?" Hermione gli scoccò un'occhiata offesa e irata allo stesso tempo, così rispose gridando " CERTO CHE NON M'IMPORTA NULLA! LASCIAMI PASSARE!" Travolse praticamente Ron per andarsene nel suo dormitorio.Il Rossino alzò le spalle e dopo qualche minuto se ne andò anche lui nel suo dormitorio. Qualche giorno più tardi.... " Bene Harry... il tempo qui è esaurito velocemente... non credevo che potessi arrivare a tali livelli...." Harry era sorpreso ricevere un complimento dal Signor Gruff era un privilegio che a lui non era stato mai riservato,infatti gli rivolse un'occhiata sorpresa " Non fare quella faccia, se ti ho trattato con non troppo riguardo, era solo perché non volevo viziarti e far tirare fuori il meglio di te" Gli diede una forte pacca sulla spalla Harry non fece una piega e il signor Gruff rise compiaciuto " vedi ,non hai sentito nulla,questo significa che il tuo fisico si è rafforzato" Harry annuì, in effetti ora non era più il solito ragazzino anoressico, dall'aria malaticcia ,non troppo alto per la sua età .Ora il suo corpo aveva preso la forma di un vero uomo!(perchè prima aveva la forma di donna >_< ND Harry) i muscoli si erano rinvigoriti, il suo viso aveva un'espressione più seria,matura non più delicata e innocente , quegli esercizi sembravano averlo fatto anche crescere di statura, era più alto di quando era arrivato . Si chiedeva cosa avrebbero detto i suoi amici vedendolo così...magari non lo avrebbero nemmeno riconosciuto... ma poi pensò che era impossibile, aveva sempre i suoi soliti occhiali rotondi e ...la sua cicatrice a forma di saetta , era quella che lo faceva essere Harry Potter. Poi un infinita tristezza gli spiazzò il cuore,avrebbe voluto che anche Sirius lo vedesse così cresciuto, sarebbe stato molto fiero di lui. Rivolse lo sguardo per terra, era nell'ufficio del signor Gruff ,ora gli porse la mano come gesto di saluto Harry ricambiò sforzandosi di sorridere. Andò infine a salutare Il signor Callagher che appena lo vide lo salutò con un grande sorriso. Parlarono di come si era trovato quel mese e altre varie cose ,Harry rispose in modo positivo a tutte le domande del preside, intanto si guardava in giro , c'erano sempre le solite foto ma in più una sua con Demy al campo di Quiddich ,si ricordò di quel giorno,Harry ,allo scatto della fotografia aveva guardato Demy che sorrideva ,ed era uscito non tanto bene con gli occhi mezzi storti,rise a quel pensiero e riguardò il presidente che ora lo salutò definitivamente, dicendogli che, appena la A.M.Q si fosse radunata per prendere un decisione avrebbero subito avvertito Harry con un gufo. Gli ricordò che ci voleva molto impegno e se era convinto di farcela con la scuola, Harry annuì non curante e salutò il preside con una stretta di mano proprio come aveva fatto con il signor Gruff,solo che la presa del signor Callagher era molto più delicata. La squadra l'aveva già salutata tutta, ora erano ad allenarsi, uscì dall’ immenso campo di Quiddich e lo guardò...solo un mese fa gli era sembrato così maestoso, possente e un pò....pericoloso, ora invece sorrise per quanto quel campo gli sembrava piccolo ed insignificante . dopo qualche minuto arrivò lupin, gliaveva promosso che sarebbe venuto a prenderlo per portarlo il giorno stesso ad Hogwarts. " Ciao Harry" disse Lupin con la sua solita voce gentile e leggermente roca ,lui nonera cambiato per nulla aveva sempre la solita aria malaticcia i capelli un pò color grano un pò grigistri che gli ricadevano morbidamente sugliocchi, i vestiti un pò logori e un matello nero /grigio. " Salve professor Lupin..." disse Harry attrezzato di firebolt e baule " vedo che ti ha fatto bene stare qui per un pò di tempo,sei cresciusto... cambiato parecchio bene!" Harry non colse nessuna nota di sorpresa nella frase del professor lupin,sembrava che se lo aspettava dopotutto " già, dopo fatidici allenamenti..." Lupin annuì e disse infine " bene, vogliamo andare?hogwarts ci aspetta" Harry annuì a sua volta "seremo la polvere volante ?" chiese lui a lupin che gli sorrise e disse " bè se vuoi andarci in volo per me non ci sono problemi!" harry scosse la testa ed esclamò " no per un pò niente ,manici di scopa" Lupin rise di gusto " ah ne ero certo che mi avessi dato questa risposta....andremo a casa mia e dal mio camino passeremo inquello di Silente, ha detto ch enon cisono problemi " Harry a sentire quel nome ebbe un sussulto,solo 2mesi prima gli aveva distrutto qusi tutto l'ufficio, e sentito quelle rivelazioni..la profezia....Harry scacciò quei pensieri dalla sua mente e raggiunse lupin che intanto aveva proseguito qualche metro. arrivarono a casa di Lupin dopo 1 oretta , il professore diede priam d harry uan tazza di tè e poi siavviò al camino,harry lo seguì...non capiva perchè..fino a qualche giorno il suo primo pensiero era ritornare ad Hogwarts..ora invece non ne era più così convinto era come se avesse paura di tornare...esitò un pò p prima di entrare " cosa c'è Harry..." era comr se lupin avesse cpaito il suo stato d'animo ,harry scosse la testa per dire che non aveva nulla ma lupin aveva cpaito tutto e gli disse " vedria che andrà tutto bene" " sì" disse harry in tono rassegnato ed entrò nel camino prendendo una manciata di polvere volante e scandì forte " HOG-WARTS!" vide di sfuggita il saluto di lupin e in men che non si dica si ritrovò nell'uffico di Silente. Il preside non c'era, Harry si sentì un peso togliersi dallo stomaco e schizzò via velocemnte raggiungendo il suo dormitorio ,sperando di non trovare nessuno nonvoleva vederli, non voleva parlargl,i non oggi ,avrebbe affrontato tutto l'indomnai mattina . per raggiungere ilsuo dormitorio trovò Luna che lo vide e sorrise raggiante. Urlò con la sua vocina " CIAOOOO HARRY!!!!!" Harry le fece cenno di abbassare la voce " Ops scusa" disse Luna ,lo guardò da capo a pidi con la sua solita aria trasognante ed esclamò " Però, sei cresciuto tanto Harry!" Harry annuì ma le intimò di tenere il volume ancora più basso e finalmente luna assunse un tono ...normale " non dovevi tornare domani?" Harry annuì " beh, sono tornato prima per questo non deve saperlo nesuno ok? Sai sono un pò stanco e non voglio rispondere alle domande che di certo mi faranno in tanti... domani che sarò un pò più sveglio, magari" Luna annuì , nemeno lei era cambiata i soliti capelli biondicci arruffati, la bacchetta nell'orecchio destro , gli abiti un pò stropicciati e i suoi occhi grandi che teneva apert i più che mai. " beh allora se sei stanco ti lascio andare a dormire" Così Luna si stava per avviare al suo dormitorio con lo sguardo rivolto al soffito ma Harry ebbe l'istinto di chiederle " Luna!" La ragazzian si voltò " Sì?" " Mi stavo chiedendo..." Harry aveva una strana sensazione ,come ansia, priam di farle quelle domanda " Poi lei hai trovate quelle cose che ti avevano rubato alla fine dell'anno scorso ?" Luna lo guardò, aveva sgranato gli occhi ancora di più,sospirò e sorrise " Certo...." Harry ebbe un sussulto, come un crampo allo stomaco " Te l'avevo detto che alla fine tornano sempre..." E detto questo proseguì per ilsuo dormitorio lasciando Harry con le budella che gli si contorcevano....

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** il ritorno di harry ***


cmq ecco il 10 capitolo... Harry emise un lungo sospiro, le parole di luna l'avevano profondamente colpito la vide allontanarsi e quando ormai non la vedeva più salì nella sala comune, il grifondoro, per fortuna non c'era nessuno solo alcuni fantasmi e i quadri parlanti che lo guardavano stralunati uno disse " oh Harry Potter è tornato" e un’altra “ buona sera signor Potter, passato una piacevole vacanza?" e infine un altro che teneva una pecora sulle spalle enunciò " Ecco vi finalmente, qui non si fa altro che parlare di lei signore" Harry scosse la testa non rispose a nessuno, guardò di sfuggita la sala comune, non era cambiata di una virgola, il solito camino le solite poltrone, i soliti addobbi, soliti mobili. " Meglio salire nel dormitorio prima che entri qualcuno..." Harry aveva pronunciato quelle parole come se fosse inseguito dalle guardie d’azkaban, nonaveva voglia di vedere nessuno per evitare le domande che gli avrebbero posto, era troppo stanco che non voleva vedere nemmeno ron ed Hermione, aveva visto Luna sì, ma era successo per caso. Così salì per la scala a chiocciola, posò il suo bagaglio e si sdraiò in modo un pò brusco sul suo baldacchino. In realtà er più stanco psicologicamente che fisicamente, infatti, nonriusciva a prendere sonno ma si stava davvero rilassando il materasso er aocsì morbido, molto differente da quello di dormitori della squadra di quiddich e anche le lenzuola erano più soffici. Chiuse gli occhi, anche se non li sentiva pesanti dal sonno, ormai per harry dormire significava fare sempre lo stesso incubo...., voleva non pensarci e si sforzò di spostare la sua mente da un'altra parte, e questa si spostò sulla profezia...ormai era inutile non c'er pensiero che non lo facesse preoccupare la sua vita in sei anni era cambiata talmente tanto, eranosuccesse troppe cose, pensava finalmente che a Hogwarts, lontano dagli zii sarebbe potuto finalmente diventare felice come tutti i ragazzini della sua età, certo avere degli amici come ron ed Hermione era la cosa che più lo faceva sentire felice come si dovrebbe, sentire che delle persone come la mamma di ron, suo padre, i suoi fratelli, sua sorella, gli stavano così vicino come una famiglia; anche questo lo faceva sentire felice e commosso e poi Scoprire di possedere un padrino era stata una svolta in cui Harry nonsi er a mai sentito così felice in vita sua... per lui sirius era tutto e nel giro di un paio d'anni è scomparso, sembrava che doveva pagare caro il fatto d’essere felicecoem un peggior reato ed ecco la pena da scontare. Harry, in quel momento avrebbe tanto desiderato un pensatoio, come voleva non pensare più a nulla. Pochi istanti dopo sentì Dei passi e una porta sbattere, schiuse un occhio per cercare di vedere chi fosse, rimase un pò sorpreso era Ron, un istinto più forte di lui voleva scendere giù dal letto per andare a salutarlo mentre l'altro gli diceva di starsene lì e aspettare di affrontare anche lui domani.Prevalse il secondo, Ron, alla vista di harry sembrava alquanto arrabbiato, e sapeva che lui era tornato, aveva adocchiato il suo baule e lanciò un occhiata al suo letto, che harry aveva prontamente munito di tenda.Il ragazzo dai capelli rossi e dalla pelle lentigginosa capi che il suo migliore amico stava dormendo e fece lo stesso anche lui. Harry trasse un sospiro di sollievo e cercò di addormentarsi, ci riuscì solo tre ore dopo.Il mattino seguente Harry si svegliò piuttosto presto per l’ora in cui si era addormentato si strofinò gli occhi aprendoli lentamente, anche se aveva provveduto a tirare la tenda i raggi del sole filtravano al suo interno ed erano alquanto fastidiosi. Dopodiché inforcò gli occhiali rotondi e cercò le ciabatte tastando terra con il piede sinistro, niente non le trovò così scese dal letto e guardò sotto di lui, ed, infatti, erano lì. Lanciò un’occhiata al letto di Ron, non c’era, molto probabilmente era già sceso giù a colazione. Andò in bagno per lavarsi, si guardò allo specchio.Gli faceva uno strano effetto vedersi così diverso… stare un mese ad allenarsi a quiddich con un ritmo così pesante lo aveva cambiato parecchio propri come aveva notato Lupin.Ora la sua attenzione si trasferì sulla cicatrice a forma di saetta, quella che gliene aveva fatte passare tante, che lo aveva fatto diventare famoso, che lo stava facendo diventare simile a voldemort. Harry scosse la testa.In seguito aprì il suo baule per mettersi la divisa di Hogwarts, la trovò in men che non si dica, non vi era molta roba. Per indossarla nonci impiegò lo stesso tempo per trovarla, era strettina, i pantaloni gli stavano bene di vita e tutto ma erano corti, la camicia a momenti non gli si abbottonava più, si guardò allo specchio ma non per fare della filosofia sui suoi cambiamenti o sulla sua cicatrice, lofece per sapere quanto sembrava ridicolo…. Ed, infatti, era fin troppo ridicolo, malfoy avrebbe sicuramente riso dì lui e fatto al battuta se anche lui era rimasto agli sgoccioli come i weaslyey per non permettersi un’altra divisa nuova. Si cambiò tenendosi su solo il mantello, che un tempo gli stava largo e lungo Tanto da farlo inciampare, ora era perfetto.Scese la scalinata a chiocciola nella sala comune udiva le voci di Seamus e Dean Thomas, tirò un lungo sospiro e scese a destinazione. Dean e Seamus sentendo i passi si voltranono all’unisono, harry era ormai sceso e li guardava piuttosto nervoso, come se stesse aspettando il commento di chissà quali critici che gli avrebbe cambiato la vita. Dean, un ragazzino di colore, lo guardava alquanto sorpreso,, e aveva il sopracciglio alzato da farlo nascondere tra i capelli e Seamus lo continuava a squadrare dalla testa ai piedi con un eusarente su è giù del capo.Harry ,dato che nessuno die due riusciva a dire qualcosa sia fretto a rompere il ghiaccio ,non ne poteva più di fare il fenomeno da baraccone “ Bè che aveva da guardare , piuttosto, è tanto che non ci si vede come state?” ora semus spalancò così tanto gli occhi che supervano di gran lunga quelli di luna, anche la voce di harry era un po’ cambiata, si era fatta più bassa aveva preso un timbro più maturo.Dean non credeva ai suo occhi e le sue orecchie , e cominciò a sbattere nervosamente le palpebre. “ Harry…. Hem.. Co….coo coo” Harry represse un sorriso ,e decise di venirgli in aiuto forse aveva indovinato cosa voleva dire quel verso da gallina. “ Come sto?” Seamus e Den annuirono contemporaneamente,Harry fece una smorfia sarcastica e proseguì “ Bene,bene grazie.E voi? La squadra? Raccontatemi” Seamus deglutì ,proprio tre mesi fa Harry era alto quanto lui e si sorprese d dover sollevare il capo per parlargli. “ Eh,bene sì ,la squadra anche però corvonero potrebbe raggiungerci per 30 punti.” “ Sì l’ultima partita di quiddich era contro di loro, Ginny si è fatta strappare dalle mani il boccino ,in compenso abbiamo fatto un buon risultato 260 per i corvonero e 200 per noi,Ron sta migliorando sempre di più ,infatti si è fatto sfuggire solo due goal. “ Bene” aggiunse Harry ,.Guardandosi intorno poiché le facce scettiche e sorprese dei due compagni di casata che gli stavano facendo venire il nervoso. “ Ehy Harry ora dicci di te co…com’è andato l’allenamento enlal squadra nazionale di quiddich?” “ ah sì lo sanno tutti Harry,non fanno che parlare di te, nemmeno ad oliver era stato lasciato il privilegio di Entrare in squadra seria di quiddich al sesto anno! Harry sorrise alquanto compiaciuto e disse “ Bè è stata dura all’inizio ma poi mi ci sono abituato ed ora guardatemi qua!” Dean e semus annuirono ancora più scettici ,con delle facce inebetite che facevano venire da ridere Harry che però si tratteneva per educazione.Ora sembrava più tranquillo, e rispose a tutte le domande dei due ragazzi incuriositi come lo era lui la prima volta che entrò nel mondo della magia. A Harry ,ora non dispiaceva stare con delle persone e parlare,rispondere alle loro domande,ma sapeva che se gli fossero state poste il giorno precedente avrebbe risposto a tono poco educato,il che lo avrebbe messo in luce come uno che si montava la testa. Scesero a colazione dopo mezz’ora di chiacchiere Dean e Semus si stavano abituando al “ nuovo Harry” E il loro sguardo sorpreso stava pian piano sparendo.Harry si stava chiedendo di quanto tempo ci avrebbero impiegato tutta la scuola a vederlo diversamente, ci avrebbero messo un’oretta oppure un giorno ,un mese. Ora che ci pensava bene Luna non si era per nulla sbalordita, o forse era che ormai harry si era abituato agli occhi grandi e sporgenti della stramba ragazzina che non se n’era accorto. A Passi lenti entrò nella sala grande, vide tutte e quattro le tavolate imbandite di ben di Dio,anche se nella squadra di quiddich non gli mancava nulla ,non riusciva mai a mangiare più del dovuto troppi impegni e la stanchezza gli facevano passare la fame anche quando era affamato. Riconobbe la folta acconciatura di Hermione ,La testa rosso fiammante di Ginny e Ron ,Harry allungò il passo e in quattro e quattr’otto era lì ,Hermione e Ginny si voltarono, e proprio come prevedeva Harry le due ragazze lo guardavano come avevano fatto Dean e seamus. Neville scoccò un occhiata di profonda tristezza a ginny Weasley che alla vista di Harry era leggermente arrossita . “ Ci…Ciao Harry!” Lo salutò la Rossina con una nota trasognante,che Neville e ron colsero all’istante e la gurdarno leggermente disgustati . “ Harry! Ma guardati un po’!” Esclamò Hermione ,che n’onera cambiata di una virgola tranne per ri capelli che le si erano allungati un po’ troppo. “ Hermione,ciao” Ricambiò Harry “ ma che entusiasmo?” aggiunse Hermione sarcastica ,dai dicci di te cosa ti successo ? sei così cambiato! Harry annuì,doveva farsene una ragione chissà quanti l’avrebbero assillato con questa cosa. “ E… tutto bene … “ Harry guardò Ron che evitava di fissarlo, non lo aveva nemmeno salutato ,Hermione sembrava essersene accorta e diede uno strattone al ragazzo dicendogli “ Ron, ma insomma Harry è appena arrivato e nemmeno lo saluti? Stai diventando sempre più strano!” Ron ,si teneva il viso con la mano destra poggiando il gomito sul tavolo girò lo sguardo verso Harry ,accennò un sorriso poco convinto e sollevo l’altra mano come cenno di saluto. “ Oh ma ,sei davvero impossibile in questo periodo Ron,Harry non lo vedi da tanto ed è così che…” Hermione non riuscì a finire la frase che Ron scattò in piedi e fece per andarsene dicendo “ Veramente arrivato ieri sera!” dopo ciò passò accanto harry senza degnarlo di uno sguardo ,e tutti non furono più sorpresi dal comportamento di Ron quanto alla differenza di qualche centimetro che mancava a Harry di essere della stessa altezza del Rossino. Hermione si alzò anch’essa per raggiungerlo , tutti li guardarono curiosi. Ginny rivolse un’altra occhiata trasognante a Harry, che proprio in quel momento si voltò dalla sua parte, la ragazza diventò paonazza e poi per nascondere l’imbarazzo disse “ Sono sicura che Ron è contento di rivederti come lo sono io” Harry sorrise e la ringarziò ,ginny arrossì di nuovo, com’era possibile stava accadendo di nuovo? La cotta per Harry,credeva d’averla sconfitta , probabilmente se fosse stata ancora con Dean non sarebbe accaduto. Ma forse lei cambiava da ragazzo in ragazzo proprio per sconfiggere quella cotta che aveva per harry,era convinta che non l’avrebbe mai ricambiata senza contare che c’era Cho , ma pensandoci bene ora Cho ed Harry non si guardavano nemmeno più.Una speranza si accese nella testa della ragazzina che aveva assunto un’aria alquanto strana. Intanto Hermione era riuscita a raggiungere Ron che la intimava di lasciarlo in pace ma lei non mollava “ Ma si può sapere cosa ti prende?fino a qualche settimana fa non vedevi l’ora che Harry tornasse!” Ron aveva preso un’insistente tic con il piede che continuava a far sbattere sul pavimento. E guardava tutto tranne che lei. La scena di Hermione che gli faceva al ramanzina si era ripetuta qualche tempo fa e sembrava che fossero tornati indietro con il giratempo se non fosse stato per l’argomento “ ritorno di Harry” “ allora? Rispondimi invece di continuare a guardarti intorno! Come uno stupido!” Hermione lo scrollò leggermente, Ron sembrava non volerle dire niente ora incrociò e braccia e sbuffò di nuovo. “ perché ?” Continuava Hermione come una fastidiosa cantilena ,Ron spazientito prese fiato e le disse “ Hermione, le cose stanno così:Harry se né stato un mese nella squadra di quiddich,senza dare sue Notizie,quante lettere gli abbiamo mandato e non ci ha mai risposto?” Hermione lo guardava alquanto sorpresa e leggermente dispiaciuta “ Non una lettera anche solo per avvertirci guardate, qui ho parecchio da fare e non ho nemmeno il tempo di rispondervi mi dispiace ci rivediamo a Hogwarts!… non penso che queste tre righe gli avrebbero impedito il suo corso di Body Building!” Hermione era davvero sconcertata ,il suo sguardo ce prima si era rattristato era diventato ,cupo e disgustato Per completare l’opera la ragazza scosse la testa come indignata. “ Bè cosa c’è adesso? Io ho finito ,posso andare a prendere i mie libri?” Hermione fece un respiro un po’ strozzato, e una lacrima le rigò il viso Ron spalancò lo sguardo come terrorizzato da un gigantesco ragno. “ Ehi no ti prego non c’è mica bisogno di mettersi a piangere ora…” Hermione si asciugò con la manica della toga nera la lacrimuccia che le stava arrivando fino alla punta del naso. “ Io non sto piangendo “ urlò , attirando l’attenzione di parecchi studenti che le passarono davanti senza farci troppo caso. “ shh… non c’è nemmeno bisogno di urlare!” Cercò di zittirla Ron con dei gesti maldestri delle mani “ Credevo che tu avessi capito, che fossi maturato! “ Ron la guardava con aria interrogativa tenendo un sopracciglio sollevato “ Anche due anni fa ti comportasti allo stesso modo infantile!” Ron comprese che si riferiva al torneo tre maghi, e della gelosia che lui aveva provato nei confronti di Harry . “ Ma senti Hermione, come ti ho detto prima harry va via per un mese e se ne torna con il titolo “ più bello trai maghi” Che cosa dovrei pensare? “ Hermione digrignò i denti e strinse i pugni per la rabbia,avrebbe voluto colpirlo più forte di quanto poteva “ SEI UNO STUPIDO! “ E detto ciò girò i tacchi per andarsene ,altri stuendendi piuttosto scettici guardarono Ron con disprezzo e lui si limitò a sorridere . Hermione tornò da Harry e ginny e con loro c’era pure Neville con un aria da funerale “ Allora che dice Ron?” Hemrione tirò un sospiro e cercò di trattenere la rabbia che ron le aveva fatto uscire “ lasciamo perdere, Harry non preoccuparti in questo periodo è sempre un po’ strano “ “ Già sbuffa sempre, d solito non è così acido” Aggiunse Ginny ,entrambe sembravano volere non far preoccupare Harry per il comportamento del ragazzo. “ Non preoccupatevi ,piuttosto qual è la prossima lezione?” Hermione tirò fuori l’orario,la sua borsa era piena di libri,chissà quanto doveva pesare si chiese Harry abbozzando un sorriso . Hermione Guardò Harry come se fosse accaduta la più rande catastrofe dell’universo “ ehm Harry….” “ Sì?” rispose lui curioso “ la prossima lezione è…” “ Sì?” disse Harry che ormai credeva di aver indovinato e la cosa non gli faceva né caldo né freddo “ Pozioni” dissero insieme Harry ed Hermione che posi sorrisero “ ah ormai , Piton,mi è indifferente ,ovvio lo odio sempre ma ho imparato a dargli corda” “ Bravissimo Harry” gli disse Ginny Neville accennò un’applauso che harry trovò in appropriato. Entrarono nell’aula di pozioni ,la lezione era assieme ai serpeverde . Draco vide arrivare Harry e rimase senza parole anche lui,infatti non lo insultò nemmeno e trovò postopiù avanti. Hermione si mise vicina a Harry,non aveva alcuna voglia di stare con Ron che prese posto assieme a Seamus. Dopo alcuni minuti Arrivò Piton, nemmeno lui cambiato;capelli neri unti,naso adunco e dei piccoli occhi anch’essi neri e iniettati d’odio. Sembrava fare tutt’uno con il mantello . Piton con un tocco della sua bacchetta fece apparire le istruzioni da eseguire per la pozione . Spigò con la sua voce suadente e bassa. Si voltò, vide Harry era accanto a Hermione ad uno dei primi banchi Gli lanciò un’occhiata fredda e gli si avvicinò com’era di suo solito per prenderlo di mira.Lo squadrò bene e sul viso apparve una smorfia di disgusto “ Bene,bene vedo che la pausa le ha fatto bene Signor Potter! “ guardandolo ancora più disgustato Harry annuì “ Spero solo che quanto cambiamento sia stato effettuato anche al cervello “ e l’espressione di disgusto cambiò con un sorriso trionfante. Harry non rispose ma sorrise beffardo anche lui ,fu un gesto che al Professor Piton non piacque e s’allontanò scoccandogli un’ultima occhiata colma di freddezza. La lezione proseguì abbastanza Bene,Harry era riuscito a non commettere nemmeno un errore , il voto che gli assegnò Piton fu abbastanza ingiusto “ A” Hermione voleva intervenire per spronarlo a mettergli un voto in più ma Harry la intimò a lasciar perdere per lui era una gran bella soddisfazione aver ottenuto un’A. Malfoy lo continuava a guardare anch’esso con lo stesso sguardo del professore Harry se n’accorse e disse “ Che cosa vuoi malfoy?una mia foto, con un mio autografo magari?” Harry sorrise compiaciuto nel vedere una nota di Rabbia nell’espressione di Malfoy “ Sei troppo timido per chiedermela? Oh che carino!” Harry gli passò davanti ridendo divertito , ora supera va di almeno 10 centimetri Draco Malfoy,che a delusione di Harry non aveva ancora proferito parola. In quello stresso istante uscì dalla’aula di Pozioni una ragazza dai capelli neri come l’ebano e due occhi violacei,che rinoccobbe Harry da dietro e gli andò icntro “Harry!” Demy gli si parò Davanti con un bel sorriso sulle labbra! “ sei cresciuto ancor a quando ci siamo separati e bravo!” Harry vide la ragazzina con lo stesso sguardo in cui in quella giornata lo guardavano tutti Alcune ragazzine passavano e puntavano gli occhi o gli indici Verso Harry, Demy scosse la testa “ Guarda sei diventato pure un rubacuori adesso! Bel colpo!” Harry non riusciva a dire nulla continuava a guardarla sconcertato “ ma cosa c’è non mi saluti nemmeno? Che maleducato” “ S…sì c… ciao!” Riuscì finalmente a dire Harry staccando gli occhi dalla divisa della ragazza “ sei strano Harry che ti prende” Harry scosse la testa e finalmente disse ,additando la divisa “ Tu sei …sei in serpeverde!”

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Tutto torna a posto.... ***


Cap 11 In quell’istante gli si avvicinarono Hermione, Ginny e seamus.Ron decise di guardarsi la scena da qualche metro in lontananza con sguardo piuttosto torvo. Malfoy passò vicino Ron e gli diede una spallata “ levati di mezzo Weasley” Ron non disse nulla, si limitò a guardarlo disgustato. Demy si guardò la divisa poi Harry, sorrise leggermente e disse “ sì, e allora?” Harry scosse la testa leggermente sconcertato… “ ma… serpeverde e grifondoro..insomma c’è un o…” Demy non lo fece finire di parlare che esclamò “ oooh possibile che hai una mentalità così chiusa?colo perché io sono tra i serpevrde non è detto che d’ora in poi non dobbiamo più guardarci in faccia!” Harry la guardò alquanto scettico “ ah no …certo che no…” “ ma dai lo dici in un modo! Tu non vuoi questo…perché io non lo voglio!” “ no…infatti” Ad interrompere la discussione tra Harry e Demy fu Hermione “ Harry!…tu la conosci?” Hermione e Demy si erano riconosciute subito, infatti, la ragazza dai capelli neri disse “ Oh ma guarda chi si rivede la mammina petulante.” Hermione le lanciò un’occhiata irata “ ah sei la ragazza nuova!” Harry non ci stava capendo niente continuava a lanciar occhiate curiose alle due ragazze che si lanciavano frecciate continue. “ Harry conosci questa qua?” Esclamò Demy con aria indignata “ Si dia il caso che questa qua ha un nome! Mi chiamo Hermione Garnger! E cero che mi conosce sono la sua migliore amica!” Demy mandò un’occhiata pietosa a Hermione e sorpresa a Harry “ Davvero? Harry dice la verità?” Harry annuì “ Certo, lei e Ron sono i miei migliori amici da quando frequento Hogwarts!… e ovviamente anche Ginny e Neville sono cari amici miei” Aggiunse in fretta accorgendosi che la ragazza dai capelli rossi sembrava leggermente offesa Demy si portò una mano sul viso “ Oh santo cielo harry, dovevi essere proprio messo male se hai scelto queste persone come tuoi amici “ Disse guardando in direzione di Ron… Harry sembrava essersi arrabbiato ma di più dispiaciuto era convinto che sarebbero potuto andare tutti d’accordo “ Senti non ti permetto di giudicarli così, li conosci appena” Demy alzò gli occhi al cielo, Ron intanto aveva cominciato ad avviarsi nell’aula di Erbologia che era la prossima lezione. “ Mi è bastato conoscerli sul treno! Quell’idiota del tuo amico dai capelli rossi e lentigginoso è inciampato sul mio bagaglio, e non sai che tragedia a messo su, in più mi sono dovuta sorbire i loro battibecchi” annunciò infine la ragazza indicando con lo sguardo Hermione. “ Alla fine me ne sono dovuta andare perché erano veramente tediosi” “ Non prima di offenderci!” Aggiunse Hemrmione come se volesse giustificarsi con Harry “ offeso? Io? Ho solo detto se non sbaglio ti consiglio di dare retta tua madre, non mi sembra che questa sia un’offesa, in tal caso sei proprio permalosa!” Sorrise Demy compiaciuta nel vedere che hermione si stava arrabbiando sul serio ma decise di non risponderle. Ginny non aveva ancora aperto bocca, e nemmeno Neville. “ Ok, ora basta” disse Harry in tono pacifico “ Sì, non ne vale la pena” Aggiunse Hermione, Demy non rispose alla provocazione “ Ascoltate, avete sicuramente iniziato con il piede sbagliato, perché non ricominciate da capo come se nulla fosse successo?” Le due ragazze si guardarono torve, poi tirarono un sospiro e d Hermione disse “ Dopo tutto, gli amici di Harry sono anche amici miei…” Demy annuì ed aggiunse “ E io non posso certo evitarlo solo perché sta con voi…” Harry alzò gli occhi al cielo, certo che poteva dirlo in un altro modo, ma sembrò che Hermione non ci aveva fatto caso…. E tirò un sospiro di sollievo. Le due ragazze s stavano tendendo la mano,Harry sorrise soddisfatto,ma inquello tesso momento arrivò Malfoy che prese Demy per un braccio e l’allontanò da Hermione come se fosse chissà quale pericolo. Demy lo guardò stupefatta “ Sei per caso diventato matto? Che diavolo fai?!” Il ragazzo dalla fina chioma Biondo platino, il viso appuntito e alquanto pallido indirizzò gli occhi azzurri con espressione abbastanza disgustata e sorpresa “ ah io? Ma ti stai rendendo conto di quello che stavi per fare?” Harry ed Hermione guardavano la scena divertiti “ Che cosa sta facendo avanti?” Chiese Demy guardando Malfoy in modo strano “ stavi per dare la mano a quella….a quella mezzosangue!” Demy fece sollevare di parecchi centimetri il suo sopracciglio “ oh ma che tragedia!” affermò con sarcasmo la ragazza dai lunghi capelli neri Harry ed Hermione risero , anche Ginny stava per scoppiare “ Tu non capisci!” Enunciò Draco dall’aria seriamente preoccupata “ Senti, tu sei fuori di testa !” Concluse Demy e fece per andarsene,ma prima si voltò facendo roteare la chioma color ebano. “ Ciao Harry, ci si vede!” Harry annuì accennando un saluto con la mano,Draco lanciò occhiate di profondo disgusto sia a Hermione sia Harry poi seguì Demy a ruota per convincerla dell’enorme sbaglio che stava facendo. “ Harry dove l’ hai conosciuta?” Chiese Ginny incuriosita,Harry non rispose subito “ oh…bè Lei è Demy Callagher “ “ Oh… questo lo sappiamo” “ già quel che non sappiamo e come fate a conoscervi siccome noi di grifondoro non facciamo molto facilmente amicizia con i serperverde e poi sei arrivato qua solo ieri notte.” Esclamò Ginny ancora più curiosa. “ Lei è la figlia del presidente del’associazione Mondiale di quiddich,il signor Callagher,una gran brava persona.” “ Capisco” annuì Ginny mordendosi le labbra “ ecco perché malfoy le sta così appiccicato,dopo che suo padre non può più mettere piede a Hogwarts,al ministero né dare sue notizie .Ha pensato bene di leccare i piedi a qualcun altro” Spiegò Hermione con la solita parlantina da saputella “ Che persona ignobile” Esclamò Neville “ lasciamo stare ,pensiamo a cose più importanti…. Qual è la prossima lezione?” Chiese Harry augurandosi che non fosse divinazione “ Erbologia” rispose Neville con un gran sorriso sulle labbra,quella era l’unica materia incui il ragazzo andava più che bene non che la sua preferita. Harry sembrava ringraziare il cielo “ Bene!” Esclamò infine Così si avviarono tutti insieme,tranne Ron che era nella serra già un quarto d’ora. Harry nel tragitto guardò con attenzione ogni particolare di Hogwarts, anche il castello non era cambiato,i soliti quadri , arazzi, colonne, armature e l’aria che si respirava era….magica! Ora Harry spostò la sua attenzione sugli alunni ,che nonostante fosse lì da sei anni non aveva ancora imparato tutti i volti a memoria per ogni casata poteva conoscere una 10 di persone. Un volto che si ricordava molto bene era quello di Cho Chang,una ragazza dai lineamenti asiatici, Capelli Neri , frequentava l’ultimo anno in corvonero. Gli passò davanti proprio ora, lei si voltò a guardarlo con la stessa espressione sorpresa con cui ormai Harry stava abituando ad essere guardato,non sembrava volersi girare, qualche tempo prima a Harry avrebbe fatto molto piacere ricevere un occhiata così insistente dalla cercatrice di corvonero ,aveva avuto una cotta per lei E aveva avuto anche il “piacere” di ricevere un Bacio e di uscirci assieme.Ma Cho era la tipica ragazza che a Harry non piaceva :petulante,noiosa e per di più piagnucolosa , non c’era momento in cui lei non piangeva! E non appena Harry decise rilasciarla nel suo brodo, andò nelle braccia di un’altro ragazzo,il ragazzo di Ginny per giunta.Tutte queste cose messe insieme avevano tolto a Harry ogni tipo di attrazione per Cho ,infatti la guardò distrattamente niente di più. Ginny si era accorta di come Cho aveva guardato Harry, e pensò tra sé se aveva già mollato Michel Corner,ma tanto a lei non importava più nulla,guardò Harry,era davanti a lei e arrossì. Per arrivare alla serra di Erbologia dovevano uscire dal castello,Harry ispezionò bene anche quello ,L’autunno era arrivato da poco e le foglie degli alberi si stavano colorando dei tipici colori della stagione, un venticello fresco muoveva le cose più leggere come l’erba e i fiori. Harry vide nelle vicinanze il campo di quiddich,era incredibile quanto sembrasse insignificante confronto allo stadio di Londra,Harry era certo che ormai affrontare una partita sarebbe stato uno scherzo per lui. “ Ecco ,su Ginny dopo di te” Esclamò Neville con una nota di galanteria. “ Grazie” Rispose Ginny sorridente. La combriccola prese posto ,la lezione si svolgeva assieme ai corvonero Luna adocchiò Harry e lo salutò con un imbarazzante sventolio della mano “ Ciaooo Harryyyyy” Harry sembrava abbastanza imbarazzato ,Hermione e gli altri sorrisero sotto i baffi “ ciao luna” Disse Harry che non ci mise lo stesso entusiasmo della ragazzina che finalmente aveva smesso di agitare la mano. La lezione proseguì con un ritmo più piacevole da quella di Pozioni,la professoressa Sprite,una donna bassa e tarchiatella, non si ritirò dal dire” oh Harry è incredibile quanto tu sia cresciuto!”il commento fece cadere Harry nell’imbarazzo peggio del saluto di Luna. Hermione e Neville fecero guadagnare alla casata 5 e 10 punti ciascuno. La giornata proseguì abbastanza bene, all’ora di pranzo Demy si avvicinò a Harry per augurargli un buon appetito,scaturendo sguardi scioccati da parte di tutta la tavolata di Grifondoro,mai un serpeverde si era rivolto a Harry in modo tanto amichevole . In seguito,ci fu la lezione di trasfigurazione con la Mcgranit che accolse Harry in modo moto affettuoso, e anche lei fece il solito commento di quanto fosse cresciuto in così poco tempo. Ebbero il resto del pomeriggio Libero,Hermione ne approfittò di andare in biblioteca per mettere al corrente Harry dei nuovi programmi che stavano affrontando nelle varie materie ,Harry stette in ascolto abbastanza interessato. “ Sai dovrei andare a diagon alley” Disse Harry ad Hermione “ Ah sì? E come mai?…” Chiese lei senza alzare il capo dalla sua complicata lettura. “ E che non mi sta più la divisa” Rispose Harry alzando le spalle “ ma la divisa te la danno qui a Hogwarts non ti devi preoccupare” “ già però la tessa cosa vale per i vestiti, quelli non meli darà la scuola” “ uhmm..non ci avevo pensato!” rispose Hermione alzando finalmente la testa dal libro. “ mi stai chiedendo di venire con te?”chiese Hermione rivolgendo di nuovo l’attenzione sul libro “ Bè se puoi “ rispose Harry “ ok d’accordo” “ Grazie” Dopo due ore passate in biblioteca Harry perse di vista Hermione ,così andò nella sala comune ,sprofondò in una poltrona e si assopì. Intanto Hermione…. “ Ron! Finalmente ti ho trovato” Aveva il fiatone e i capelli ancora più arruffati del dovuto Il ragazzo la guardò con aria indifferente “ Che cosa vuoi?,se sei venuta a farmi un’altra predica puoi pure tornartene da dove sei venuta!” Esclamò il ragazzo con ara scocciata. Hermione levò gli occhi al cielo “ nessuna predica non ti preoccupare” “ ma bene,Grazie!” disse Ron in tono sarcastico. Hermione scosse la testa “ Ascolta domani mattina alle 10 e 30 sei libero? “ Chiese lei sempre con il fiatone che si era un po’ calmato Ron la guardò stupito “ perché?” chiese il ragazzo “ così mi accompagnavi a Diagon alley! Harry dice di essere stanco,Ginny non può ha gli allenamenti di quiddich e Neville… bè lui vorrà restare a guardarla immagino..” Ron assunse una smorfia completamente divertita e rise come avesse sentito chissà quale barzelletta. “ Bè..cosa c’è da ridere?” Gli disse Hermione cupa ,Ron non la smetteva di ridere quasi gli uscivano le lacrime dagli occhi. “ scusa ma…prima mi tratti male chiamandomi idiota e poi mi vieni a chiedere sposso accompagnarti in giro?” e rise di nuovo “ comunque la risposta e no!” Ron diventò incredibilmente serio “ ma dai! Sono venuta qua proprio per chiederti scusa!” “ sì solo perché ti conviene” Disse Ron a braccia conserte “ No,non è vero mi è dispiaciuto averti detto quelle brutte cose!” Ron la guardò,sembrava realmente in vena di scuse,sorrise e disse “ e va bene, ti accompagno!” “ahhh! GRAZIE!” e detto ciò gli diede un bacio ulla guancia di sfuggita, non sembrava nemmeno rendersi conto del gesto che aveva fatto che corse subito nella direzione opposto facendo rimanere Ron di sasso e con la faccia più rossa dei suoi capelli. Il giorno Dopo alle 10.30 Ron si fece trovare appena fuori al castello come gli aveva chiesto Hermione,ma lei non c’era . “ che le sarà preso di solito non è mai in ritardo… una nuova occasione per prenderla in giro!” Pensò Ron sorridendo compiaciuto. Sentì dei passi e penso di nuovo tra sé che anche se erano solo quattro minuti era lo stesso in ritardo il sorriso gli coprì tutta la faccia. Ma quei passi non erano di Hermione “ Harry?” “ Ron?” “ che ci fai qui?” Dissero all’unisono “ aspetto Hermione” “ anche io” disse harry In quello stesso istante avevano capito entrambi al paino che Hermione aveva messo in atto “ uffa me ne torno indietro ciao” Disse Ron scocciato Harry lo vide girare i tacchi ma l’istinto gli fece uscire dalla bocca… “ No aspetta!” Ron si voltò lentamente con il solito sguardo torvo che aveva assunto da quando Harry era tornato. Il ragazzo dalla ribelle acconciatura corvina era un po’ indeciso se chiederglielo o no ma si decise “ Dai, visto che hermione ci ha dato…” buca” perché non ci andiamo io e te a diagon alley è tanto che non facciamo una bella chiacchierata come i vecchi tempi.” Harry aspettava nervoso la risposto dell’amico che aveva l’aria di uno che pensa a cosa è meglio fare…. “ MA sì ok…” Decise infine Ron,Harry fu sollevato e rise contento “ Grazie” I due presero la carrozza che gli avrebbe portati a destinazione, harry comprò quel che doveva più un regalo per tutti suoi amici voleva farsi perdonare per nonaver datosue notizie durante il suo periodo di permanenza nella squadra di quiddich, A Ron comprò una felpa nera,che il ragazzo sembrava gradire molto ma nongradiva allo stesso modo il prezzo. A Hermione prese Un libro di dimensioni abbastanza massicce e a Ginny prese un enciclopedia sui Gatti datoc che le piacevano tanto. In seguito andarono a vedere le vetrine e per concluder in bellezza entrarono nel Pub a testa di Porco, per bere una Burro Birra e parlare di tutto quello che dovevano dirsi,Ron gli confessò di aver detto a Hermione che la posto di allenamenti di quiddich aveva svolto degli allenamenti da Body Building.Harry Sorrise divertito a questa affermazione e rispose che in effetti nonaveva tutti torti quegli allenamenti erano molto simili anzi peggio. Tornaronoad Hogwarts uno ora prima della cena ed entrando nella sala comune di Grifondoro c’era Hermioen ad aspettarli in attesa di sapere come si erano svolte le cose. Appena li vide era raggiante, Ron ed Harry stavano parlandosi come prima e ridevano contenti “ Allora siete riusciti a perdonarvi l’un l’altro!” Esclamò la ragazza felice I due si guardarono e sorrisero “ Ovvio!” Si davano una spallata come per rafforzare la loro amicizia “ sono così contenta!” Già una cosa simile era successa due anni fa,ed Hermioen era scoppiata a piangere abbracciandoli,servano che non l’avesse fatto di nuovo,infatti per loro sollievo non lo fece. “ Bè dovete ringraziare Me !” Ammise Hermione fiera di sé più di quando prendeva delle E.Ron l si avvicinò e le pizzicò una guancia facendo attenzione di non staccargliela “ Tu sei una streghetta furbetta!” Disse con tono scherzoso e un sorriso a 32 denti stampato in volto,Hermione arrossì ma poi rise come ora stavano facendo i due amici da poco riconciliati. Era bello che tutto fosse tornato come prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La vita è mia e me la gestisco io! ***


Ps: mi sono resa conto solo dopo aver scritto questo cpaitolo che angelina Johnson non dovrebbe più frequentare Hogwarts, dato che nel 5° libro per lei er al'ultimo anno.Vi chiedo ancor aumilmente scusa , ma visto che questa è uan fan fiction spero ci chiudiate un occhio!Chiedo ancora scusa per l'enorme ritardo dal mio ultimo capitolo, ma sono stat molto impegnata,Grazie a chi continuerà a seguirmi! Era passata circa una settimana da quando Harry e Ron si erano riconciliati, a dir la verità Harry non aveva mai litigato con Ron, quest’ultimo se l’era un po’ presa poiché il suo migliore amico non aveva avuto la minima considerazione di lui per tutto il mese in cui era stato nella squadra di quiddich. Harry si era notevolmente abituato alle espressioni meravigliate delle persone e anche loro si erano fatti una ragione del “nuovo Harry”. Per lui, il ritorno a Hogwarts era davvero iniziato bene, non aveva ancora ricevuto nessuna punizione, nessuna D cosa che per lui era all’ordine del giorno. Si chiedeva però se i professori lo trattavano con un po’ di riguardo per quello che aveva passato al dipartimento dei Misteri, la perdita di un’altra persona cara…Harry non ci voleva pensare nemmeno, odiava quando la gente provava pena per lui. Quel Giorno lo richiamò Angelina Johnson, il capitano della squadra di quiddich del grifondoro Doveva chiedere una cosa importante a Harry.Lui non era per nulla incuriosito, sapeva benissimo che gli avrebbe chiesto se finalmente sarebbe tornato al suo posto in squadra rimpiazzando così Ginny. Non era niente del genere, qualcosa che Harry non si sarebbe mai aspettato. “Vuoi diventare capitano della squadra al posto mio?” Esclamò Angelina in tono entusiasta e con gli occhi che le brillavano. Harry la guardò stupefatto, assunse un’aria di uno che ci sta pensando su e qualche secondo dopo rispose con tono deciso “ Ehm..no!” Angelina era rimasta di sasso, e la sua felicità se n’andò subito dando spazio ad un’aria offesa e distrutta. “ Perché?” Fu l’unica cosa che Angelina riuscì a dire. “ perché, non me la sento di addossarmi questa responsabilità ho già troppe cose cui pensare….e poi tu sei davvero un buon capitano davvero!” Aggiunse Harry in fretta per non apparire troppo sgarbato. Angelina non sembrava per nulla contenta di quella risposta. “ Ma quali pensieri Harry,cosa dici? Sei stato in una vera squadra di quiddich, hai fatto allenamenti di un livello molto superiore e saresti perfetto come capitano!” Harry si stava cominciando ad arrabbiare, cosa vuole che ne capisca lei dei suoi problemi perché le persone parlano senza pensare? “ Ah bene Angelina, vedo che sai tutto della mia vita, fantastico!” Disse Harry in tono sarcastico e infuriato.La ragazza si sentì leggermente imbarazzata, Harry non aveva, torto lei non poteva nemmeno immaginare cosa Harry stesse passando da quest’estate. “ …no hai ragione non so quasi niente di te, ma io non capisco ora cosa c’entrino i tuoi problemi con la squadra di quiddich. Insomma stiamo parlando della squadra Harry ti rendi conto? Non possiamo certo perdere punti per una pecora nera.” Angelina stava superando il limite e lei lo sapeva, ma quando c’era di mezzo il quiddich non ragionava più. Harry stava perdendo la pazienza avrebbe voluto mandarla al diavolo e basta “ io non capisco quale sia il tuo problema Angelina, se mi vuoi chiedere di rimpiazzarti perché non sai fare il tuo lavoro come si dovrebbe, non so cosa dirti! Avresti dovuto pensarci prima di candidarti! Io non ho la minima voglia di stare dietro ad una squadra questo riesci a capirlo?” Il capitano bruciava di rabbia, era stata ferita nell’orgoglio “ tu non hai capito nulla! Non sai che occasione ti stai perdendo,tutti vorrebbero essere capitani della propria squadra lo sai?” Harry Sorrise beffardo “ Bene, io non sono tutti!” Harry stava per andarsene, lasciando Angelina nella più completa rabbia. Si voltò leggermente e disse in tono leggero “ E per quanto riguarda il mio ritorno in squadra non ti conviene sperarci troppo sto pensando di lasciare definitivamente il ruolo a Ginny.” Per Angelina questo era veramente troppo, non pensava che Harry potesse essere così meschino. “ Harry non puoi farlo!” Gridò lei in preda alla disperazione “ C’è in gioco il futuro della squadra” Harry non le diede ascolto e continuò a camminare verso il castello pensando che la prossima lezione sarebbe stata difesa contro le arti oscure, la sua materia preferita. Si chiese chi poteva essere il nuovo insegnante e sperava in qualcuno del tutto diverso dalla professoressa dell’anno scorso; la Umbridge che lo aveva preso per un bugiardo e glielo aveva pure marchiato sul palmo della mano, ne aveva combinate altre di diavolerie che era meglio non ricordarsele.In compenso aveva avuto quello che si meritava. Era arrivato nei corridoi di hogwarts, e si stava avviando per andare nell’aula di difesa contro le arti oscure.Incontrò Ginny che gli andò incontro sorridente e alquanto imbarazzata. “ C…ciao Harry come va?” Harry fu contento di vederla voleva comunicarle la bella notizia della sua ritirata. “ Ginny non sai quanto speravo di vederti “ Il viso di Ginny ora poteva benissimo confondersi con i suoi capelli, era diventato dello stesso colore. “ Da…davvero?” Esclamò la ragazzina felice nascondendo il suo imbarazzo. “ Sì certo” Sorrise Harry “ Sai devo dirti una cosa che ti farà felice, lo so” Ginny spalancò lo sguardo, l’unica cosa che l’avrebbe resa felice era che piacesse a Harry. “ Sì?” Disse lei con voce flebile e il cuore che batteva a mille. “ Ho deciso di lasciare la squadra di quiddich di grifondoro, ora il posto è tutto tuo. Contenta?” A Ginny ora battevano i denti per la notizia sconvolgente, altro che bella, a parer suo.Harry credeva davvero che lei ambisse al su posti e si augurava che non vi partecipasse più? “ Harry dici…Dici sul serio?” Affermò Ginny con una faccia da funerale. “ Certo! Sono convinto che non te lo aspettavi!” Esclamò Harry sempre allegro, e non si era nemmeno reso conto che la ragazza era tutto, fuori che contenta. “ infatti, non me lo sarei mai aspettato…” Ginny teneva la testa bassa, voleva evitare di guardarlo. Solo ora Harry si accorse che la notizia non era piaciuta tanto a Ginny “ Bè cos’è quella faccia non sei felice?” La ragazza alzò finalmente lo sguardo, aveva gli occhi lucidi, Harry ne rimase molto colpito.Che aveva mai detto per provocare quella reazione in Ginny? “ no, n…non ne s…sono per nulla co…contenta Harry, io non ho mai…mai sperato che tu mi cedessi il posto! Mi dispiace che io te l’abbia fatto pensare!” Disse lei singhiozzando, ora una lacrimuccia le rigò il viso dalle guance rosee. “ ehi, non c’è bisogno piangere, pensavo che ti piacesse fare parte della squadra come cercatrice ,poi sei anche molto brava e…” Ginny si asciugò le lacrime con la manica della toga nera. “ Certo che mi piace,ma non ho mai sperato che tu decidessi di lasciare la squadra per lasciarmi il posto!” “ Oh bè ne sono convinto, non ho detto questo, scusa se te l’ho lasciato immaginare. Ginny emise un altro singhiozzo e deglutì “ Ok, non importa, in ogni caso sappi che non sono per nulla contenta della tua scelta!” E detto questo se ne andò di corsa lasciando Harry completamente confuso. “ maledizione! Possibile che le persone non sono mai contente!” E detto questo decise di darsi una mossa per non arrivare tardi alla lezione e poi era sempre più curioso di sapere chi sarebbe stato il nuovo insegnate. Era a qualche metro di distanza, la curiosità era sempre più forte, entrò nell’aula il professore o la professoressa non era ancora arrivato. La lezione si sarebbe svolta assieme ai tassorosso. Harry vide Ron ed Hermione allo stesso tavolo, Ginny con Neville che la guardava molto preoccupato. Decise, quindi di sedersi da solo. Ron lo vide e lasciò Hermione che si sedette vicino ad una tassorosso. “ Ciao Harry” Harry alzò lo sguardo “ Ciao” Ricambiò e gli fece spazio Ron aspettava che Harry gli parlasse della sua decisione riguardo al quiddich non voleva fargli credere che quasi mezza scuola lo sapeva. “ Ron…” Il Rossino lo guardò sperando che gli raccontasse tutto “ Sì?dimmi pure?” “Chi è il nuovo professore di difesa contro le arti oscure?” Il suo entusiasmo calò e stava per aprir bocca per riferirglielo ma in quel momento entrò ed Harry assunse un aria di sorpresa assoluta, si sarebbe aspettato chiunque tranne lei. Ron vide la faccia stupefatta dell’amico e sorrise spigando che anche lui era rimasto molto colpito “ E’ lei ?Tonks è la nuova insegnate di difesa contro le arti oscure?” Domandò Harry non curandosi del dito indice che le teneva puntato contro “ Sì Harry Proprio io!” Rispose l’insegnate al posto di Ron. “ Qualcosa in contrario Harry?” Harry scosse la testa pensando che come il professor Lupin non ce ne sarebbero mai stati, ma era sicuro che Tonks andava più che bene. La lezione proseguì per il meglio e Harry fece guadagnare cinque punti alla sua casa. La professoressa cambiò colore dei capelli un infinità di volta e alla fine rimasero di quel rosa cicca, sembrava che lo adorasse perché anche le prime volte che l’aveva conosciuta decideva di mantenere quel colore. Alla fine della Lezione, Ron non riuscì a trattenersi e chiese spiegazioni a Harry riguardo al quiddich.Harry era piuttosto scocciato di quell’argomento e concluse il discorso con “La vita è la mia e me la gestisco io!” Lasciando gli amici molto perplessi per il suo comportamento, infondo il quiddich era la sua più grande passione, era incredibile che avesse deciso così tutto all’improvviso. Harry sentiva ovunque le frecciate degli altri, ma si diceva tra sé e sé che non glie ne importava nulla e di quante storie stavano mettendo su per la sua decisione di lasciare al squadra. Dovevano capirlo alla fine lui doveva pensare anche all’altra di squadra che era sicuramente più importante, poi quando dovevano chiamarlo ci sarebbe stato un continuo tira e molla oggi lui domani Ginny non era possibile una cosa simile. Si sedette alla sponda del lago dove ,tre anni prima una moltitudine di Dissennatori avevano attaccato lui e Sirius …Dove tre mesi fa si era seduto di nuovo per restare da solo pensando a come avrebbe potuto accettare la morte del suo padrino. Affondò le mani dentro l’acqua, non troppo pulita a causa delle foglie cadute, e si rinfrescò il viso.Infine si sdraiò sul manto erboso e fresco. Un venticello, gli rafreddò, il volto ancora bagnato, ma era piacevole. Sembrava che si stesse per addormentare immerso nei suoi pensieri purtroppo però non ci riuscì poiché un sasso lo colpì vicino all’occhio. Si alzò di scatto mettendo la mano sulla botta causata dal sasso.Strinse i denti per il dolore,e guardò il sasso,non era di grandi dimensioni ma gli aveva fatto male davvero, chissà con quale forza era stato tirato. In quel preciso istante Demy si precipitò verso di lui,preoccupata poggiandosi una mano sulle labbra. “ Harry scusa!” Si affretto a dire lei con tono mortificato “Ahi,sei stata tu!” Disse rivolgendole uno sguardo un po’ arrabbiato e sorpreso continuando a massaggiarsi la ferita che sanguinava . “ Sì scusami tanto, stavo lanciando i sassi nel lago e così…” “ ok non importa, non l’hai fatto apposta” Disse Harry ,il dolore era un po’ calato “ scusa…” Demy bagnò il suo fazzoletto nell’acqua e lo poggiò sul taglio,sopra al sopracciglio, che gli aveva procurato il sasso . “ AHIIIIIIIIIIIIIIIIIII” Gridò Harry spostandosi per evitare il fazzoletto bagnato che, messo sulla ferità, bruciava come non mai. “ Harry se non prendi precauzioni ti si gonfierà e ti uscirà fuori un livido!Non vuoi mica rovinarti il tuo bel visino” Harry la guardò scettico ,lei gli si avvicinò appena e delicatamente gli appoggiò di nuovo il fazzolettino .Harry la lasciò fare sta volta…Dopo qualche secondo di dolore allo stato puro si sentì bene. “ Grazie” Disse Harry “Prego” ricambiò Demy con un sorriso Dopo circa 20 minuti il sangue smise di scorrere e la ferita s’intravedeva appena. “ Ecco qui ,visto ora non si vede più nulla, un’altra cicatrice sarebbe stata il colmo per te Harry!” E sorrise ,anche Harry ne abbozzò uno leggermente forzato. “ Già” Disse lui infine,lanciò un’occhiata al fazzoletto “ è pieno di sangue” Demy guardò anche lei il pezzo di stoffa “ ah ,non ti preoccupare si toglie subito “ Ed esclamò un incantesimo facendo tornare bianco il fazzolettino. “ Visto?” Enunciò la ragazzina in tono compiaciuto. “ bene, non c’è più il problema allora” “ Harry…” “ Sì?” Disse lui guardandola con aria curiosa “ Perché vuoi lasciare la squadra di quiddich della tua casata?” Harry non sembrò scocciato come con gli altri quando gli formulavano quella domanda e rispose gentilmente “ Ho troppe cose cui pensare …sono troppo confuso e poi c’è anche l’altra squadra ,non posso fare 100 cose contemporaneamente..” Disse come se volesse giustificarsi “ Capisco…” Affermò lei rassegnata “ non immagini quanto Draco sia felice di questa cosa!” “ che io abbandoni il quiddich?” chiese Harry “ Sì!” “ ah non sai quanto ne sono soddisfatto!” Demy sorrise “ Ha detto,bene senza Potter la squadra è spacciata!” Harry assunse un’espressione di pura soddisfazione “ Però, mi dà così importanza?” “ E già! E tu vuoi che lui realizzi i suoi scopi?” “ non m’interessa niente ” Disse Harry rassegnato sdraiandosi di nuovo sull’erba. “ come non t’interessa niente,dai non vorrai mica che la tua squadra perda!” “ Ma tu sei o non sei una serpeverde? Dovresti essere contenta anche tu!” “ E’ vero, però non mi piace vincere con così facilità!” “ sei strana!” aggiunse Harry “ ma no,pensa se la mia squadra vinca contro di te! E contro di te non contro la tua squadra!” “ continuo a non capire!” Demy alzò gli occhi al cielo,sospirò e infine disse “Oh ma insomma, ti sei allenato per un mese nella squadra londinese ,io ho visto come hai affinato le tue qualità da cercatore e sai che partita sarebbe? Magari potessimo sconfiggerti! Se vinciamo e tu non ci sei che gusto c’è!” “ ah la pensi così? Bè è meglio no?” “ no che non lo è! Sai che Draco ha detto di non aspettare altro da quando sei tornato!?” “ Immagino…” “ E allora! Dai cosa devono pensare che hai paura o che non hai imparato niente?” “ non m’interessa quello che pensano!” disse Harry piuttosto rabbioso “ non pensavo fossi così rammollito” Harry alzò le spalle “ Dai per favore dimmi che ci penserai…ti prego prego !” Harry non ce la faceva più tirò un sospiro e disse “ Non lo so… ci penserò!” A Demy brillarono gli occhi e un largo sorriso le coprì tutta la faccia “ Evvai!” “ calma, ho detto che ci penserò!” “ Sì ,sì non importa ma ,a tutti hai detto un No! Diretto invece io ti ho quasi convinto! “ “ contenta tu!” “ ah Harry,la sai un’altra cosa?” “ cosa?” “ Sono entrata in squadra anche io,come portiere!” Harry si alzò di scatto un’altra volta “ Davvero?” “ Sì! Per questo ci tengo tanto che tu non lasci la squadra voglio batterti!” “ bè sai che la cosa è interessate…anche io vorrei misurarmi con te non ti ho mai visto giocare!” Demy sorrise tutta entusiasta “ Sono brava!” “ ne sono convinto” “ dai su tra qualche minuto abbiamo cura delle creature magiche “ Eslcamò Demy “ aH la fate anche voi?” “ Sì!” “ io non ho fretta posso arrivare quando voglio Hagrid è un mio grande amico mi giustificherà più che volentieri” Demy gli lanciò un occhiata da rimprovero “ Su su andiamo!” Lo afferrò per un braccio e lo trascinò ..intanto Malfoy li stava guardando da lontano con uno sguardo rabbioso e disgustato…

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


premessA: scusate gli errori di battitura ma non ho avuto tempo di correggerli! Capitolo 13 Demy ed Harry arrivarono alla lezione di erbologia 5 minuti prima dell'insegnate. Hagrid ,come di suo solito aveva preparato una lezione ababstanza pericolosa. " Le lumache carinivore,coem potete vedere sul loro dorso,hanno degli aculei affilati, se qualcuno ne viene a contatto loro spruzzano un liquido sopporifero che ti fa addormentare sul colpo" Tutti erano molto attenti,malfoy aveva la sua solita aria da menefreghista,mentre mentre alcune ragazze e neville deglutirono spaventati" " Forza ogniuno di voi dobrà prenderne uno e staccare gli aculei,dovrete indossare questi guanti che sonofatti di pelel di drago,molto resistenti,quindi non correte alcun pericolo" Harry s'infilò subito i guanti e prese la sua lumaca,non era difficlissimo, bisoganva soloessere delicati ma determinati allo stesso tempo. nessuno ebbe problemi, ma,come sempre Neville ne combinò una delle sue,prese prima la lumaca invece di infilarsi i guanti. Hagrid levò gliocchi al cielo,tutti trasalirono nel vedere neville svenuto,altri studenti di serpeverde se la ridevano sotto i baffi mentre harry,ron ed Hermione si erano limitati ad alzare gli occhi come Hagrid ,anche se era un loro amico non potevano nascondere di quanto fosse sbadato. L 'insegnate si fece spazio tra la folla " Fate largo ,largo" Hagrid s'inginocchiò verso il ragazzo profondamente addormentato e lo prese in braccio dicendo " Lo porto da madama Chips, tranquilli è solo addormentato,voi continuate a finire il compito che vi ho assegnato,tornerò tra 10 minuti" I ragazzi seppur scossi eseguirono l’ordine del professore, e si impegnavano ad eseguirlo nel migliore dei modi,ma soprattutto facendo attenzione. Harry stava finendo si sfilare l’ultimo aculeo della lumaca,dovette impiegarci più forza degli altri ma alla fine ci riuscì. Harry si asciugò la fronte leggermente sudata per lo sforzo, si levò i guanti buttandoli in un secchio, e torando indietro si ritrovò a faccia a faccia con malfoy che lo guardava beffardo. Harry cercò di sviare senza degnarlo di uno sguardo,ma malfoy gli si parò di nuovo davanti. “ Ehy potter ..allora è vero che vuoi lasciare il quiddich?” Draco sorrideva compiaciuto,Harry gli rivolse un occhiata obliqua e rispose “ E questa cavolata da dove l’ hai tirata fuori?” “ Non fare finta di niente,Potter, lo so ,tutta la scuola lo sa” Harry annuì e fingendo di non sapere nulla disse “ Ah..capisco e così lo sa tutta la scuola,peccato che io non lo so…” Malfoy strinse un pugno ,stavolta parlò a tono alto “ Smettila Potter!!! Lo so che ti sei ritirato …avevi per caso paura di me? Sapevi che non avresti potuto niente contro di me?” Harry scoppiò in una sonora risata “ Ma certo sì, guarda se mai mi ritirerò dal quiddich, l’aver paura di te sarà proprio l’ultimo dei mie pensieri” Malfoy era livido di rabbia e prese Harry per il colletto della camicia. Harry gli lanciò un occhiata di sfida e aggiunse “ Ora non c’è più tuo padre che ti nasconde,quindi ti consiglio di stare attento a quello che fai” e con forza si stacco di dosso le mani di Malfoy, che tremava per la rabbia. Il ragazzo dalla chioma biondo platino,stava per raggiungere di nuovo harry ,ma fu fermato da uan mano sulla spalla che lo fece distrarre. “ Che vuoi?” S rivose a tono poco educato il ragazzo ,a Demy,era stata lei a disturbarlo . “ Draco non riesco a sfilare gli ultimi 2 aculei da quella lumaca,tu sei stato bravissimo potresti aiutarmi?” Draco scosse la testa “ possibile,che non ei capace di fare unacosa così stupida?” Demy repress ela sua voglia di prenderlo a pugni e dirgli che non si sarebbe mai rivolta a lui per un compito,ma era l’unico modo, per far concentrare l’attenzione di Draco da un’altra parte invece che su harry. “ Lo so hai ragione,allora puoi aiutarmi?” Malfoy alzò gli occhi al cielo e seguì Demy che stava appena facendo l’occhiolino a Harry e lui la ringfraziva con ungesto del capo. Dopo la lezione di cura delle creauture magiche,c’ea un apausa di un’ora e harry ne approfittò per recarsi dalla mcGranit , e comunicarle che non avrebbe lasciato la squadra. Così fece e la professoressa ne fu entusiasta ,anche se nonsi trattenne da dargli una bella strigliata che Harry però era convinto di meritarsela. Si congedò facendo le più sincere scuse alla professoressa e promettendo di impegnarsi quanto era nelle sue possibilità. Sotto consiglio della mcGranit andò ad avvertire il capitano della loro squadra che la contrariodella mcGranit non ne er amolto entusiasta. Aveva lo sgurdo accigliato e le mani poggiate sulla vita. " Bè come mai questa svolta?" disse Angelina in tono un pò freddino " Qualcuno mi ha fatto riflettere" rispose Harry annuendo " bene ok, avvisa Ginny weasley, e ricrda che gliallenametni sono il lunedì mercoledì e venerdì dalle 5 del pomeriggio alle 8 emezza disera!" disse nagelina in tono scocciato Hary se lo aspattava alla fine anche se credeva avrebeb fatto slati di gioia, ma non replicò e s ene andò a cercare Ginny lei sì che ne sarebbe stata felice. Cercò nella sala grande ,visto che era ancora ora di pranzo, ma niente della sua casa ceranosolo Seamus finnigan,dean thomas, Neville e altri 5 studenti. " Ciao Harry!" lo salutò a gran voce seamus che si stava alzando da tavola,Harry che s ene stava andando si fermò di colpo e si girò per ricambiare il saluto e gli venenin mente che forse loro potevano spaere dove si trovava la sorella di Ron. " Oh ciao Semaus,ciao dean ciao Neville" E loro ricambiarono con un sorriso,Harry nonfec ein tempoa formulare la sua domanda che seamus gli disse " Se stai cercando la granger e weaslye sono andati nella nostra sala comune a Hemioene raarirvata uan lettera e sembrarva molto importante perchè nonha voluta leggerla davanti a noi" Harry sembrava poco incuriosito dalla notizia e annuì e disse " Ah ho capito, ma io veramente cercavo Ginny ,sapete per caso dove si trova anche lei?" nesuno fece int empo a rispondere che subito Neville disse ocn voce preoccupata e insospettita " Come mai la cerchi?che vuoi da lei? di solito nonla cerchiami e ora che vuoi da lei?" Harry sbattè le palpebre più vote e assunse un aria seriamente preoccupata per quell interrogatorio,mentre gli altri 2 sorridevano divertiti " De...devo dirle una cosa" Rispose Harry molto lentamente coem se volesse stare attento a quello che diceva e intanto lancoiva sgurdi interrogatori a seamus e dean,nevilel ancora più preoccppuato e ora anche nervoso rispose velocemente " cosa devi dirle, glielo dico io riferisci a me!" Harry spalncò lo sgurdo e disse " Ah,sei molto gentile neville ma è uan cosa che devo dirle diperosna,quindi se sai dov'è me lo diresti...perfavore?" aggiunse in fretta vedendo che sembrava piùttosto irritato " Non mi disturbo affatto anci mi farebbe paicere!"! Seamus e dean ridacchairono e dissero " ma certo che non ti dispiaceebbe Paciok tu hai una cotta per la signorina weasley!" Neville diventò paonazzo e Harry assunse un esprssione di qualcunoche aveva capito dopo 2 minuti più tardi uan barzelletta talemente ovvia. "Non ti preoccupare Neville,devo solo dirle una cosa a proposito del quiddich!" Disse Harry e vide che neville aveva ripreso colore e gli occhi gli brillavano " Ah benisismo!!! quindi è solo per il quiddich??" Chiese il ragzzo impacciato che si fece piccolo piccolo,seamus e dean emisero un ennesima risatina " Ma certo e poi a me Ginny non mi nteressa, è solo una cara amica " Nevielle annuì sorridente e seamus diede a Harry una pacca sulla spalla e abbadonando la risata divertita assunse quelal di malizia " Bè Harry io ci penserei sù ,perchè Ginny al contrario di te sembra molto interessata" Neville lo fulminò con losgrdo e harry socsse la testa e non volendo portare avanti il discorso siaffrettò a chiedere a neville "Allora lo sai dov'è Ginny?" " mi aveva detto che andava in biblioteca spero per te sia ancora lì" Harry lo ringraziò e schizzò in direzione della biblioteca . Appena arirvato si girò ovunque ma di ginny nonc'era traccia così dopo everla esplorata in lungo e in largo decise di andare nella sua sala comune sperando di trovarla. salì la scalinata a chiocicola ,mnancavano pochi gradini quando vide qulcuno acocvacicato su uno di essi ,riconobbe subito la chioma rossa. Le poggoò uanamno sulla spalla e lei si girò di colpo coem spavantata " Ginny!" la ragazzina gli fece segno di stare zitto con il dito indice. " Harry siediti qui e nonfare rumore" Harry obbedì anche se un pò scettico,stetterò un pò in silenzio e sentivano le voci d ron ed Hermione " Ron basta con questa storia adesso stai esagerando!!" "ah io?????? ma per paicere Hermione, lo sai che quello ti sfrutta e basta" " No io non lo so! anxi non lo credo affatto!!!" Harry nonera sopreso di litigare ma nonsapeva qual'era il probelma così disse rivolegendosi alal ragzzina " ma di.." Ginny gli porse una mano sulla bocca e gli fece cenno di abbasare la voce ,così Harry si avvicnò all'orechio della Rossina e le bisbigliò " Di chi stanno parlando" le aveva fatto un pò di solletico ma per lei era sensazione piacevole sentire le sue labbra sul suo orecchio e èercepire il suo caldo respiro nonrispose subito e diventò rossa, era coem entrata in trance mapoi si sblocco e disse anche lei a voce bassissima " Sai..è arivata una lettera di krum ad hermione ron..." Harry spalancò la bocca e sollevò la testa per far capire che aveva afferrato tutto e nonc'era bisogno che spiegasse oltre. " ecco quindi sai com'èla situazione , sono venuta a controllare per vedere se le cose degenerano" Harry annuì ,restarono un pò insilenzio e ginny era così contenat di stare così vicna ad Harry ,le gunce divvennero di nuovo rosse ,avrebbe voluto che quel momento durasse per sempre. " Ginny,senti io devo parlarti" il cuore della ragazzina ebbe un sussulto "Davvero?e che devi dirmi ?" " è uan cosa a proposito del.." non fece in tempo a parlare che venne interrotto dalgi urli di ron ed Hermione " DEVI DIRLGI SIDI SMETTERLA DI SCRIVERTI!!!" disse Ron infuriato e livido di rabbia " TU SEI FUORI ! FATTI GLI AFFARI TUOI!" " HARRY è UN MIOAMCIO E FA PARTE DEI MEI AFFARI!" ! HARRY NONC'ENTRA NULLA ! ANCORA QUI VAI A PARARE??" " certo perChè mai ti scriverebbe???" Hemrione diventò paonazza e disse dopo qualche istante di sienzio " PERCHè GLI PIACCIO!!!!!!" ROn rimase spiazziato e alal fine scoppiò in uan fragorosa risata "COSA DIAVOLO HAI A RIDERE!!!" " Scusa ma ...credi davvero di paicergli? a un campione del quiddich?" Hemrmione era ancora più paonazza " Bè che c'è di male??????" Ron rise di nuovo " NESSUNO ,LUI IN PARTICOLARE S' INTERESSEREBBe MA I A TE!" harry e ginny si gurdavo sorprese Ron stava arrivando a dei livelli davvero alti doveva smetterla " QUESTO LO DICI TU!!!" " HERMIONE MA TI SEI VISTA UN Pò???COME POTRESTI PIACERLI" la rgazzian si tava offendendo e sembrava stesse per paingere ,nodisse nulla e avanzò verso la scala voleva andare il più lontanop pèossibiel da lui Harry e ginnyvedondoila avvicinarsi stavanoper scendere ma ron le si mise davanti " Dove vai ?" Le cheise il ragazzo,Hermioen nondisse nulla cercava di passarlgi ddavanti ,sapeva che se avesse proferito uan sola parola arebbe scoppiata in lacrime , ma niente nonci riusciva. Herry e ginny scendavano lentamente gradino per gradino senza distogliere lo sgaurdo dai 2 " Ron lasicami andare"! diceva la ragazza con voce tremolante " No hermione ascolta..." Hemrioen prese un grande respiro " Lasciamiandare Ron,lasicami" " No senti io nont lascio andare devo ditrti per quel tipo là..." Hermione ispirò un'altra volta " Basta ron..." " No ascolta..." " Basta..." " Hermione quel tipo" La ragazza siporse le manialle precchie per m nonsentire battè un piede per terra e urlo ocntutte le sue forze " BASTAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" con le lacrime copiose che le sgorgavano dagli occhi e risuci a sbarazzarsi di ron sce di ocrsa le scale fortunatamente harry e ginnyerano ormai alal fien dellsclainata e risucire a nasocndersi " uff che roba quei due..." " mio frtaello ès tato veramente un MOSTRO!!!!" " da sù non urlare anche te ora " " sì a propostito che dovevi dirmi?" disse ginny tutta contenta " ah sì che hodeciso di nonalsciare il quiddich!" Ginny fece un radioso sorriso e disse AHH SONO FELICISSIAM HARRY!!!" " LO sapevo, però dovrai sostituirmi quando io non potrò esserci sai per l'altra sqaudra" Ginnyannuiva felice e nondiss enulal poi presa da unoipeto di gioa gliscoccò un baciosulal guancia " asoclt aio ora vado hermioen a consolarla tu và da ron ok?" harry annuì e andò a cercare L'amico .Lo trovò seduto inslaa comune con sgurdo corrucciat andò d alui e gli disse " cosa succede? Come mai quella faccia?" " Ah lasciamo perdere ècolpa di hermione!!!" " è colpa di hermione o è colpa tua?" Ron lo gurdò consgaurod interrogativo " ....nonarrabbairti stavo vendendo insla comuen c'ervate voi che gridavate e nonvolevo disturbarbi e così ho sentito tutto mi dispiace" " ahh non fa niente!!!" " allora vuoi dirmiqual'è il problema?" Ron satava per spiegargleilo am arrivò il proffesor piton conla suo voce agghicciante " Vi racconterente i vostri segreti più tardi ,ora Potter vieni con me nel mio uffico" Harry non ne er pae nulal entisiasto e salutò Ron seguì ilprofessore con malavoglia spernado che il professore non gli avrebbe comunicato al cosa che temeva di più....

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=16094