I'm not sure about this love

di breezyslaugh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Chapter one ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


*immaginatevi un bellissimo(?) banner che è ancora in costruzione t.t*

 

Prologo

 


La tensione era altissima, tra quelle quattro mura si poteva benissimo sentire quanto i presenti avessero paura.
Paura di cosa?
Paura di perdere Allyson. La figlia femmina più grande.
Erano anni che cercava di sfuggire da tutto quello, ma ormai erano rimaste poche ragazze in quel quartiere, e probabilmente quest’anno avrebbero portato via lei.
Ogni anno, venivano scelte cinque ragazze, tra i quindici e i diciotto anni, e venivano portate via dalle proprie famiglie.
Perché?
Per uno stupidissimo patto, che anadava avanti da anni ormai.
Prima del patto la gente quartieri ricchi distruggevale famiglie dei quartieri poveri facendo il possibile per mandarli via e rovinare, se possibile, ancora di più le loro vite.
Questo odio era nato a causa dei continui litigi. Non accettavano il rapporto con gente meno fortunata di loro. Pensavano che fossero inutili, che non valessero niente.
Così per finire quella tortura, i quartieri poveri fecero questo patto, essendo a conoscenza dell’interesse degli uomini ricchi nei confronti delle donne, beh più che altro verso il loro corpo.
Chiunque avesse proposto quel patto doveva essere una persona schifosa.
Nessuno avrebbe voluto perdere la propria figlia.
Ma ovviamente c’era che preferiva non essere sfigurato dalla gente dei quartieri ricchi.
La cosa che più incuteva terrore era che nessuna delle ragazze era mai tornata.
E ormai Allyson aveva 17 anni, era riuscita a sfuggire per ben due anni. Era stata molto fortunata.

Allyson non faceva trapelare nessun sentimento dai suoi occhi verde prato. Era sempre stata brava a nascondere le sue emozioni. Ma aveva paura.
 Era seduta comodamente sulla poltrona ad accarezzare i lunghi capelli dorati della sorella minore Karen.
Liam, il fratello maggiore di un anno rispetto ad Allyson sembrava il più stressato. Faceva avanti e indietro per il salotto del piccolo appartamento da ormai dieci minuti.
Aveva più paura di Allyson stessa, non sarebbe riuscito a prendersi cura della madre e di Karen da solo.
-Liam, smettila. Sei irritante- sbottò infastidita la ragazza.
-Come fai ad essere così calma?!- chiese il fratello con un tono abbastanza alto.
La ragazza non rispose, troppo interessata a guardare una crepa del muro biancastro che si trovava davanti a lei.

Dopo circa venti minuti passati in silenzio sentirono bussare alla porta.
Sapevano cosa volevano, anzi, chi volevano e sapevano anche che non potevano opporsi minimamente.
Allyson cercò lo sguardo rassicurante del fratello, ma tutto quello che trovò furono due iridi color nocciola impaurite.
Quella era la realtà, non avrebbe più rivisto la sua famiglia e sarebbe diventata la troietta di qualcuno.

 

 

LOOK AT ME NOW

Salve people c:
Eccomi con la mia nuova storia.
E’ molto strana come cosa,
ma spero di avervi incuriositi minimante.

Beh, fatemi sapere cosa ne pensate,
mi fareste un grandissimo favore si si

Vi avverto che ultimamente sono molto
impegnata con la scuola,
ma farò il possibile per aggiornare presto ;)

 

Ora vi lascio, addio(?)

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Capitolo 2
*** Chapter one ***


*immaginatevi ancora un bellissimo banner*


Chapter one

Tomlinson

 

Liam andò ad aprire la porta sperando per un secondo di ritrovarsi davanti il postino, pur sapendo che non era così.
Gli si presentarono due uomini sulla quarantina abbastanza alti e robusti.
Un brivido di paura percorse la schiena di Allyson alla vista dei due.
-Devi essere tu Allyson Payne, giusto?- disse l’uomo più alto alludendo alla ragazza.
Lei fece segno di si con la testa per poi alzarsi in direzione dei due uomini.
-Saprai già perche siamo qui vero?- disse l’altro con un ghigno divertito che fece irritare parecchio Liam.
La ragazza non rispose. Si avviò verso la sua camera per prendere i pochi vestiti che aveva e metterli in un borsone. Non aveva molti vestiti o cose del genere data la loro situazione economica.
Come ultima cosa prese la foto che si trovava sul comodino di fianco al letto.
Vi era raffigurata la sua famiglia, che si stava per distruggersi ulteriormente. Già dopo la morte del padre era difficile come situazione, perdere Allyson sarebbe stato un colpo altrettanto forte.
La ragazza tornò verso l’ingresso sussurrando un flebile “sono pronta”.
No, non era pronta, avrebbe voluto urlare a quei due uomini che non si sarebbe mai smossa da quella casa, dalla sua famiglia. Volava urlare a tutti che quel patto era una grandissima cazzata, avrebbe voluto mettersi a piangere ed essere rassicurata dai due fratelli, ma nulla di tutto ciò sarebbe successo.
Il suo destino a quanto pare non era quello di essere felice, se c’era qualcuno lì sopra, doveva proprio odiare quella povera ragazza.
Liam chiese ai due se potevano lasciare dieci minuti ai tre per salutarsi. Si, erano solo in tre, la madre era troppo codarda per vedere portarsi via una figlia. Questo era quello che pensavano i tre fratelli, ma forse c’era un altro motivo per quel comportamento.
Diedero solo cinque minuti ai fratelli.
-Mi mancherete- disse Allyson abbracciando Karen.
Ormai la sorella minore stava già piangendo, facendo in modo di far scappare una lacrima dagli occhi verdi della sorella maggiore.
Poi fu il turno di Liam, strinse la ragazza come se fosse l’ultima volta che l’avrebbe mai più vista, ma lui sapeva  che si sarebbero rincontrati, non gli importava se due giorni dopo o anni dopo, era sicuro che l’avrebbe ritrovata, che l’avrebbe riabbracciata, e che le avrebbe dato tutto quello che non ha potuto avere nella sua vita.
Quel momento fu spezzato dal suono del campanello.

Era ora di andare.

Allyson salutò per l’ultima volta i fratelli e seguì i due uomini, senza mai girarsi dietro, sapeva benissimo che se l’avesse fatto si sarebbe messa a piangere.

Buttarono la povera ragazza dentro ad un camion buio e umido. Disgustoso, in poche parole.
Dentro vi erano altre quattro ragazze.
Erano spaventate, anche Allyson lo era ma non lo faceva notare.
Per tutto il viaggio le altre ragazze urlavano, piangevano. Ma lei no. Lei non si sarebbe fatta sfigurare in quel modo, lei aveva un briciolo di dignità, non avrebbe mai supplicato quegli uomini per lasciarla stare.

Arrivarono dopo un viaggio che sembrava interminabile in un cantiere deserto sicuramente in un quartiere ricco.
Vennero portate in una stanza.

Dopo una decina di minuti arrivò un uomo calvo sulla cinquantina.
-Bene mie care ragazze- fece una pausa, notando il volto disgustato di una delle presenti -C’è una semplicissima regola che dovrete rispettare- continuò ignorando lo sguardo di Allyson.
-Dovete fare ogni singola cosa che i vostri “padroni” vi chiederanno di fare- disse ghignando.
Allyson deglutì a vuoto, non voleva neanche immaginarsi cosa avrebbe dovuto fare.
-Portatele dalle loro famiglie- continuò mimando le virgolette all’ultima parola.

Uno dei due uomini che avevano preso Allyson la mattina stessa la portò verso una macchina indicandole di salire.
La ragazza avrebbe voluto scappare, tornare dai suoi fratelli, ma sapeva che avrebbe solamente peggiorato la situazione. Salì schifata.
Dopo un viaggio abbastanza lungo arrivarono davanti ad una villa bianca davvero bella.
-Ecco la casa della famiglia dove starai- disse facendo una pausa.
-I Tomlinson-

 

 

 

SALVE PEOPLE

Salve belle bimbe(?)
Mi sento molto nonna t.t
Allora, ecco il primo capitolo yeah
Cosa ne pensate?
A me fa cagare il cazzo lalalala
Non so cosa centra quel lalalala
ma mi andava di scriverlo u.u

Ringrazio tutte quelle che hanno
recensito il prologo, chi ha messo
la storia nelle preferite/seguite/ricordate
e ovviamente ringrazio anche i lettori
silenziosi c:
Grazie mille, vi adoro tanto tanto tanto si si

Ora vi abbandono, adios

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