Perchè una storia non basta

di Agnese_san
(/viewuser.php?uid=64005)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Panico ***
Capitolo 2: *** Bugia ***
Capitolo 3: *** Fantasma ***
Capitolo 4: *** Filo ***
Capitolo 5: *** Scherzi Notturni ***
Capitolo 6: *** Amore ***
Capitolo 7: *** Pioggia ***
Capitolo 8: *** Attesa ***



Capitolo 1
*** Panico ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Panico

 

Shinichi Kudo non era mai stato un ragazzo particolarmente pauroso, ma mentre si trovava davanti alla porta dello studio del detective Kogoro Mouri sentiva scorrergli nel sangue un leggero brivido di panico.

Ran, accanto a lui, si toccava con nervosismo il vistoso, almeno per loro due, anello di fidanzamento con il diamante incastonato sopra.

 Dopo aver superato, infatti, la gioia e la felicità iniziale, la ragazza si era resa conto che dovevano dirlo al padre di lei. Shinichi era scoppiato a ridere dicendo che non sarebbe stato un problema per lo zietto lasciare andare la sua bambina e farle vivere la sua vita.

Sarebbe stato veramente così?

 

Nel momento esatto in cui Kogoro aprì la porta con aria assonnata, Ran prese la mano di Shinichi, che per risposta deglutì e sussurrò un << ciao Kogoro. Possiamo parlarti? >> La fiducia di qualche ora prima era sparita ma, con un coraggio che nemmeno lui sapeva da dove veniva, varcò la soglia dello studio e si sedette, sempre accanto a Ran, sul divano. Kogoro si sedette davanti a loro e con aria rigida parlò <1?! Si rapido..>>

Shinichi prese un lungo sospiro che fece agitare ancora di più Ran, e disse << Si tratta di Ran e …>> ma il detective non lo lasciò finire. Scattò in piedi rosso di rabbia e urlò << Hai messo incinta la mia bambina?  Stupido schifoso Detective! >>

 

 Heiji, che in quel periodo stava a dormire da Kogoro, ridacchio dalla cucina.

 

Shinichi sventolò le mani davanti al volto dicendo velocemente << No! Ran non è incinta, per ora >> Kogoro sembrò sgonfiarsi per poi diventare viola, di nuovo .. << cosa intendi con – per ora- ?>>

Fu allora che Shinichi ritrovò tutto il suo coraggio e la sua sfacciataggine << voglio dire che sposerò tua figlia Kogoro-san, con o senza il tuo permesso.>> poi fece un altro sospiro e continuò con voce calma << amo tua figlia ojisan2 e voglio renderla felice. Voglio passare il resto della vita con lei. Amarla più di quanto sia umanamente possibile da ogni essere umano vivente su questo pianeta >>

Aleggiò il silenzio.

 

Le teste di Heiji e Kazuha spuntavano dalla cucina con in volto espressione sorprese e shoccate.

 

Shinichi era in piedi, rosso come un peperone. La mano di Ran ancora stretta nella sua.

Kogoro guardava dal ragazzo in piedi davanti a lui a Ran, seduta sul divano con un’espressione speranzosa in volto.

Dopo aver guardato negli occhi la figlia per un po’, Kogoro fece un sospiro e, con un evidente sforzo balbettò << d’accordo ! hai la mia benedizione >> poi si blocco e, con una serietà da far venire i brividi, disse  << ma se tu … >> puntando il dito contro il petto di Shinichi <<… ti azzardi a farla soffrire …>> poi abbassò il tono di voce << …considerati sepolto sotto 6 metri di terra >>  <oji-san. Nessuno può amare sua figlia più di me>> e in quel momento Ran si alzò, si avvicinò al padre e lo abbracciò. << Grazie papà >> sussurrò con le lacrime agli occhi la ragazza. Poi si girò verso Shinichi e lo abbracciò.

 

In quel preciso istanti dei fischi di ammirazione partirono dalla cucine e i tre nel salotto si girarono trovando Heiji e Kazuha intenti a festeggiare con fischi e applausi.

 

*1 è così che Kogoro definisce Shinichi e Conan in giapponese.

*2Zietto … Shinichi / Conan lo chiama così Kogoro.

 

 Mi ero decisa di pubblicare questa raccolta solo dopo averla completata ma conoscendomi non ci sarei mai riuscita, quindi ho deciso di pubblicare subito il primo capitolo.

Le storie sono tutte scollegate tra loro e alcune potrebbero non avere molto senso (xD), In certe la coppia sarà solo un sottofondo. Quello che voglio raccontare sono Squarci di vita, con o senza organizzazione, su loro due e sul rapporto con gli altri e con loro stessi.

Dovrebbero essere 25. 5 ne ho già scritte e sono pronte ma per le altre dovrete attendere. ( chi mi conosce e mi segue sa quanto sono pigra xD).

Sul titolo della raccolta O.O … non so come mi sia venuto …

 

A presto

                                                                                                                                         

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bugia ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Bugia

 

Il buio li avvolgeva.

Le guardie se n’erano andate. Non li consideravano pericolosi anche se tra loro c’era lui, Shinichi Kudo, uno dei loro incubi, svenuto per terra con i polsi legati e i lividi e le ferite he ne costellavano il corpo martoriato.

Ran in un angolo singhiozzava appoggiata al muro. Davanti alla loro cella, vicino alla parete in fondo, Heiji e Kazuha, uno arrabbiato, l’altra totalmente all’oscuro della faccenda.

<< Heiji !>> sussurò lei facendo sobbalzare gli altri due << chi sono quegli uomini vestiti di nero? E csa vogliono da noi ?>> il suo sguardo era un misto tra confusione, terrore e disperazione, gemello del volto di Ran.

<< Da voi nulla, signorinella che tra poco andrà in paradiso! >> disse una voce proveniente dal corridoi oscuro alla loro vista.

Un Gin gignante apparve davanti alle loro celle facendo rabbrividire le ragazze.

<< Ma dal vostro amichetto ficcanaso invece … >> continuò lui girandosi verso Shinichi che, in risposta, aprì gli occhi lentamente per guardarlo << voglio sapere dov’è Sherry … o forse >> un altro ghigno crudele << … forse dovrei dire Haibara Ai>> concluse mentre Shinichi e Heiji impallidivano , se possibile, ancora di più, per la sorpresa. << co…come >> disse Shinichi a fatica << come avete fatto a … >> tosse di sangue1 << … a scoprirci ? >> concluse il ragazzo cercando di rimanere sveglio.

<< Chi ve … >> ma una fitta forte nel petto lo fece raggomitolare ancora di più e gli fece sbarrare gli occhi dal terrore mentre Ran cercava di avvicinarsi come poteva a lui << Shinichi >>  urlò prima di ricevere una gelida occhiata da Vodka.

<< Lei non lo sa vero? >> disse con un altro ghigno Gin << vedi cara… >> iniziò lui << il piccolo Conan Edogawa .. >> “ dov’è Conan? Dove lo avete portato? >> chiese preoccupata << Ragazzina …>> sussurrò << non mi piace essere interrotto . una pallottola sfioro la testa di Shinichi come avvertimento. “e comunque adesso lo scoprirai dov’è finito il povero Conan “  disse guardando Shinichi e concludendo le ultime parole con voce alterata.

Il sienzio scese da quel momento in avanti nel sotterraneo. I gemiti di dolore del diciottenne  risuonavano per i corridoi fino a quando le fitte aumentarono, lo sguardo si fece, se possibile, ancora più sfocato. Il pettò sembrò scoppiargli e con un grido Shinichi si trasformò sotto gli occhi sbalorditi delle ragazze. Heiji ringhiò una imprecazione verso il biondo.

Il piccolo Shinichi/Conan si volse verso Ran che lo guardava con gli occhi vuoti. << mi dispiace Ran >> sussurrò con le lacrime agli occhi.

<< Mi hai mentito tutto questo tempo>> le sfuggì dalle labbra. I suoi occhi andarono però a posarsi interrogativi sull’uomo.

<< A causa dell’apotoxin 4869, creata dalla piccola Sherry per noi, le cellule del corpo, le ossa, tutto tranne il sistema nervoso regrediscono fino allo stadio infantile. Ovviamente il vero scopo era di creare un veleno ma è riuscito male purtroppo.>> poi si inchinò leggermente ancora ghignante verso il bambino << saresti dovuto morire quella sera a Tropicol Land ma ora, fidati, rimedieremo ai nostri errori on appena il capo ci darà il permesso. >> dopodiché si diresse verso la porta e si addentrò nei corridoi con Vodka che lo guardava adorante2.

Dopodichè venne il silenzio.

Ran lo spezzò3 dopo pochi minuti. << è a causa loro che sei sparito? >> chiese cercando di avvicinarsi al ragazzo con le catene.

<< Già >> disse lui << non potevo dirti nulla, ti avrei messa in percolo ma …  poi si bloccò e la guardò con mortificazione << … ti ho messa in pericolo comunque. Mi dispiace da morire Ran.<< finì spostando lo sguardo al soffitto, non riusciva a guardarla negli occhi.

<< Stai tranquillo >> disse Heiji dall’altra cella << ora dobbiamo solo trovare il modo per uscire di qui >> iniziò deciso per poi guardare perplesso Shinichi che ridacchiava << Stai tranquillo, non sono così scemo da farmi catturare senza prima aver avvertito qualcuno. >> e nello stesso istante un grosso boato si sparse per la base4

 

*1nel senso che sputa sangue, per chi non avesse capito.

*2 Non ho resistito xD, non riesco mai ad essere seria … XD

*3Il silenzio ovviamente :)

*4 una bomba che esplode o quello che vi pare. Via all’immaginazione ;)

 

 Sono molto contenta che questa Raccolta si seguita e spero di non avere deluso nessuno con questa. Venerdì prossimo ne pubblicherò un’altra e sarà parecchio inquietante xD..

 

L'anello che avevo in mente nel primo capitolo è questo http://img165.imageshack.us/img165/9318/anellokc2.jpg, è semplice, ( e si vede anche male xD) ma spero vi piaccia comunque. (adoro Nana *__*).



A presto                                                                                                                                         

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Fantasma ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Fantasma

 

Scuola. Verso sera.

La ragazzina di 7 anni stava correndo per i corridoi della scuola. Aveva il fiatone per lo sforzo, dietro di lei si potevano udire i passi di qualcuno che la inseguiva.

“ non mi deve raggiungere … non deve scoprirlo “ La piccola svoltò un angolo e andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, della sua stessa altezza.

“Alicia presto, devi nasconderti o lui ti troverà e ti ucciderà” sussurrò l’amica agitata guardandosi alle spalle “ Forse non dovreste girare per la scuola da sole, piccoline. “ disse una voce alle loro spalle “ qualche malintenzionato potrebbe farvi male “ un uomo spuntò dalle spalle di Alicia, che urlò terrorizzata mentre un ghigno soddisfatto compariva sulla faccia del Killer.

Tutto quello che si sa sul resto della storia fu solo che la classe in cui le bambine si erano rintanate fu trovata ricoperta del loro sangue  e ancora oggi, a distanza di decenni, si dice che la notte del solstizio d’Inverno, giorno del massacro, si possono sentire l urla disperate delle bambine, ed Eisuke giura di aver visto una bambina ricoperta di sangue girare per i corridoi >>

 

Un urlò interruppe la storia e smorzò l’atmosfera creata e Shinichi sbuffo divertito. Ran, acciambellata sulle sue gambe, aveva le mani che le coprivano la faccia.

Alcuni compagni di classe risero e Sonoko, che stava raccontando la storia con una torcia in mano, ghignò.

I ragazzi della sez F avevano deciso di fare una serata “Horror” dentro la scuola. Ognuno doveva raccontare una storia di fantasi e Sonoko era la prima.

Eisuke, seduto accanto a Shinichi, annui alle sue parole .

Ran è solo una storia, non c’è niente di vero. “ commentò shinichi stringendola un pochino a se, divertito della sua paura.

Akishi1 sghignazzo e disse, rivolto ai due “ evitate di farci un bambino qui voi due, disse rivolto alla coppietta. “ ci fate venire il diabete “ concluse mentre Ran era tenuta da Shinichi,   completamente rossa e pronta a mollargli un pugno dei suoi in testa. Il fidanzato si girò verso Akshi e ghignò “ sei solo geloso perché nessuna ti si è mai filata e ti ammazzi di … 2

Sonoko interruppe questo battibecco, capendo che si stava degenerando, dicendo all’improvviso

 “ Che ne dite se esploriamo la scuola ? Dividiamoci e cerchiamo la bambina … “

 

Così, mentre Ran veniva trascinata a forza da Shinichi ed Eisuke verso l’ala ovest e Akishi e Sonoko scuotevano la testa, la classe di divise.

Sonoko era in testa al gruppo con una tori in mano, sicura di se. Eisuke le stava dietro con Akishi e Ran, per ultima, era attaccata la braccio di Shinichi che sghignazzava con quest’ultimo.

“ Vi odio “ sussurrò all’improvviso qualcuno mentre i ragazzi erano vicini all’aula di Musica. “ non esagerare Ran … non c’è nessuno qui “ commento shinichi passando il braccio sulle sue spalle. Ran, in risposta lo guardo di traverso “ guarda che io non ho detto nulla “ commentò con voce bassa stringendosi a lui con più forza.

Shi-Shinichi !? “ balbettò Eisuke che si era fermato e guardava la finestra di traverso  a loro. “ guarda lì “ indicando la finestra “ ve l’ho già detto ragazzi. Non esistono i fantasmi “ detto questo il ragazzo si girò verso il corridoio ma le parole che voleva dire si bloccarono in gola.

In fondo al corridoio, ad una 10 di metri da loro, c’era una bambina di non più di 8 anni che singhiozzava. Aveva lunghi capelli neri, gli occhi verdi e una splendente  veste bianca.

Akishi fece un passo verso di lei superando Shinichi che la guardava perplesso sussurrando a Ran che era sbiancata “ tranquilla, si sarà persa. “ ma non sembrava molto convinto.

“ che ci fai qui, piccolina? “ disse con quella voce che si fa quando si parla ai bambini3. Alzò la mano per invitarla ad avvicinarsi e la ragazza fece un passo in avanti mentre Akishi sorrideva soddisfatto.

Il sorriso gli morì in gola quando la veste bianca della piccola iniziò a macchiarsi di qualcosa di rosso, la pelle si imbiancava, gli occhi si scavavano e i denti ingiallivano. “ Vi odio “ sussurrò ancora la piccola Alicia “ è colpa vostra “ ripete “ è colpa VOSTRAAAA “ Urlò lei  ma quando la bocca  si apri e la mascella si abbassava, assumendo la faccia più spaventosa di questo mondo4, i ragazzi si svegliarono e corsero vi terrorizzati. In quel momento la bimba lanciò un grido di dolore.

Dopo molti corridoi e parecchie sbandate Sonoko urlò “ Nel Teatro “  mentre un altro grido squarciava il silenzio irreale. Shinichi chiuse con un calcio la porte e gli si appoggiò contro per poi dirigersi verso Ran che tremava visibilmente. L’abbracciò da dietro e stavolta non arrivò nessuno commento da Akishi che aveva gli occhi sbarrati, appoggiato ad una delle sedie.

“ Che cazzo era?! “ sussurrò Eisuke  rivolto verso Shinichi che sembrava l’unico in grado di ragionare, ancora abbraccio a Ran. Questo in risposta sussurrò “ dobbiamo pensare in modo Razionale “ inizio cercando un appiglio per lo sguardo “ magari siamo ubriachi e abbiamo avuto una allucinazione collettiva … “ continuò respirando pesantemente. Sonoko lo guardò male “ Le bottiglie Di alcolici non le abbiamo toccate, errano per dopo, ricordi? “  constatò.

 

ihihihihih !!!!! “ una risata malefica blocco il discorso di Shinichi e Sonoko. Dal palco spuntò un’ombra e mentre Sonoko si attaccava ad Eisuke e Akishi sprofondava nella poltrona, Shinichi trasalì e strinse Ran di più a se, lei aveva ripreso a tremare.

Una ragazza a grandezza umana spunto dal palco.

In risposta Ran Svenne mentre Sonoko cercava di scappare dalla stanza. Questa venne fermata da delle risate…

 

Ad uno ad uno i compagni di classe uscirono dal teatro sbellicandosi dalle risate. Shinichi si esibì in un comodo “ Stronzi”. Akishi Imprecò e Eisuke riprendeva colore.

“ non vi facevamo così fifoni “ disse uno “ ci siamo divertiti un mondo “ disse un altro.

Dopo qualche ceffoni e una lunga serie di Calci dovuti al risveglio di Ran, i ragazzi si avviarono verso l’uscita della scuola. Shinichi stava chiacchierando con uno dei suoi compagni di squadra

“ …  è stata una fortuna trovare il vestito per la bambola in mezzo al corridoio “ “ trovare ? non l’avete fatto voi? “ chiese Shinichi mentre un brivido gli saliva sulla schiena.

“No ! Abbiamo sentito un urlo e preoccupati ci siamo diretti verso il corridoio e lo abbiamo trovato. “ Ran si avvicinò a loro  “ volete dire che non eravate voi a manovrare la bambola della bambina nel corridoio? “ chiese perplessa. “ Bambina? Quale bambina scusa ?! “ Ran e Shinichi si lanciarono una occhiata perplessa mentre il ragazzo chiedeva informazioni sulla bambina.

Non i accorsero degli occhi arrabbiati che seguivano loro dal corridoio dell’ala Ovest.

 

*1 Personaggio Inventato ma non ho la più pallida idea se esista davvero nella classe loro :D

*2 non voglio essere volgare u.u

*3 Voce da stupidi per capirsi…

*4 Non so quanti di voi abbiano visto ESP – Fenomeni paranormali, ma per chi non lo avesse visto qui http://www.youtube.com/watch?v=EniEQJj3dt8 al minuto 1.48 si vede una ragazza. Quella è l’espressione che intendo. Vista la cinema fa un certo effetto xD.

 

 

Avevo promesso una ficcy inquietante e spero vi sia piaciuta. Non so come mi sia venuta in mente ma questo è per farvi capire che non saranno tutte romantiche. :D

 Scusate se è un pochino tardi ma la parte che scoccia più di tutto è il riscrivere al computer. Scrivo tutto a mano perché mi risulta più semplice ma ogni volta devo ricopiarlo su word … è da spararsi x|.

A presto

                                                                                                                                         

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Filo ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Filo

 

Odio quel piccolo moccioso da strapazzo.

Lo vorrei stritolare e disintegrare ma so che non posso. La mia bambina non sarebbe felice senza di lui e lo vedo tutti i giorni nei tuoi sospiri e nei tuoi sguardi.

Fin da piccoli ho sempre cercato di bloccare la vostra amicizia, sapevo che prima o poi ti avrebbe fatto soffrire. E così è stato. È stato lontano per tutti quei mesi e il tuo sguardo si faceva vuoto sempre di più.

Ma adesso mi devo ricredere.

Ora, bambina mia, che ti vedo ridere sul divano tra le sue braccia mi do continuamente dello stupido per tutte quelle volte in cui ti ho detto di lasciarlo perdere ma tu, piccolo fiore, non mi hai ascoltato. Ed è un bene.

Perché vedere quel brillante sorriso sulle labbra mi da più calore del sole stesso. I tuoi occhi cristallini che ridono di gioia sono più musicali dell’orchestra più brava di questo universo mentre i suoi, aimhe ! vedo che sono puri e senza la traccia d’inganno, ma questo l’ho sempre saputo. Non sono cambiati mai in 17 che lo conosco.

 Pieni d’amore fin da piccolo per quella che ora non è più la mia bambina. È una donna capace di scegliere la sua vita.

Voi non ve ne siete mai accorti, ma io ho visto subito quel brillante filo dal colore rosso più intenso che io abbia mai visto, brillante come il fuoco, legato ai vostri mignoli.

 

 

 Mi rendo conto che questa è più corta delle altre ma è decisamente la mia preferita. È vista dal punto di vista di Kogoro – san, questo è facilmente intuibile :D.

Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, tra le seguite, chi legge in silenzio e chi recensisce.

 

Kiss. Kiss.                                                                                                                                         

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Scherzi Notturni ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Scherzi Notturni

 

Shinichi  e Heiji erao piegati in due dalle risate. Ran e Kazuha non erano dello stesso parere.

 

I Quattro , insieme a Makoto e Sonoko, avevano deciso di passare le vacanze nella casa estiva, una delle tante, di quest’ultima.

I Due li avevano preceduti alla villa ma Heiji, che guidava, aveva sbagliato strada e si era perso per il bosco. Shinichi non riusciva ad orientasi per capire da che parte era l’autostrada.

Quindi, per la gioia delle ragazze, dovettero fermarsi sulle rive di un fiume e passare la notte in macchina.

 

Per riuscire a capire il motivo delle risate di quei due ragazzi scalmanati  bisogna, però, arrivare alla notte.

 

Erano circa le 2 quando ran, presa da un attacco di sete, si avvicinò al fiume per bere.

Non si accorse di Shinichi dietro di lei che le si stava avvicinando con una maschera che gli copriva il volto.

 

Nello stesso istante Heiji stava nascondendo nel cappuccio della felpa di Kazuha una delle ricetrasmittenti collegate al Papillon cambia voce di Shinichi.

 

Il seguito successe tutto con molta rapidità.

 

Shinichi urlo un BHU! Alle spalle di Ran, che cadde spaventata nel fiume con uno strillo mentre Heiji, sceso dalla macchina, mimò un ululato nel papillon e Kazuha, svegliatasi all’improvviso, scattò fuori dalla macchina terrorizzata. Il silenzio del successivo secondo fu interrotto dalle risate di Shinichi e Heiji.

 

 Il detective dell’Est si avvicinò, ancora ridendo, alla ragazza in mezzo all’acqua.

“oh Kami1! Ran ti amo “ disse tirando su la ragazza scoccandoli un bacio sulle labbra mentre lei, improvvisamente rossa, balbettava qualcosa molto somigliante ad una “ Baka2” .

 

Mentre i due innamorati si lanciavano in effusioni che farebbero concorrenza a dei gatti in calore,

 Heiji e Kazuha stavano discutendo animatamente.

“ Sei un vero idiota!! Come ti è saltato in mente fare una cosa del genere?? Mi hai fatto venire un infarto”  urlava la ragazza incavolata come una belva. “ Ma quanto storie! Era uno scherzo. Ridici su e smettila di fare l’acida” rispondeva il ragazzo cercando di calmarla ma l’altra non voleva starsi zitta.

Non trovando altri modi per zittirla, Heiji la tirò di scatto verso di se e la baciò.

Questa rimase immobile prima di rispondere con impeto aggrappandosi a lui con forza.

 

Silenziosamente, scambiandosi uno sguardo veloce, Shinichi e Ran si allontanarono da loro rientrando nella macchina.

“non ce la facevo più a sopportare  gli sfoghi amorosi di Heiji “ commentò Shinihi “ siamo in due “ scherzo Ran

 

*1  Dio

*2 Scemo

 

 

No, non sono morta, se ve lo stese chiedendo xD.

Non so come mi sia venuta in mente una storia del genere ma mi sono divertita un mondo a scriverla.. Non è molto Shinichi-Ran ma volevo fare anche qualcosa di diverso da loro due.

Kiss.

Kiss.

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Amore ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Sir. Gosho Aoyama, e io mi inchino ai suoi piedi v.v.

 

Amore

 

Shinichi aveva sempre avuto una attenzione particolare per quella buffa bambina piagnucolona.

Era sempre con lei, anche se questa non era consapevole con pienezza.

 

Era con lei durante la sua prima lezione di karate solo per farla stare tranquilla, per rasserenarla e per farla ridere, e c’era riuscito.

“ Ehi marmocchio! “ l’aveva sgridato l’insegnante “ ch ci fai qui? “ l’aveva preso per il colletto  dopo averlo sorpreso nascosto nel magazzino.

Qualche istante prima di essere buttato fuori dalla palestra aveva visto il sorriso di Ran, che rideva per la figuraccia.

 

Per lei Questo ed Altro

 

Era con lei quando la madre se n’era andata di casa.

Si era intrufolato nella scuola per prendere in prestito il bambù con i fogli-desiderio del Tanabata1 fatto a scuola dove Ran aveva desiderato che la madre tornasse a casa e portarlo ad Eri, che in segreto non gli stava molto simpatica, ma l’insegnante l’aveva scoperto e gli aveva dato una punizione da record.2

 

Per lei Questo ed altro.

 

Era con lei durante il primo incontro di Karate.

Il ragazzo con il volto coperto che aveva urlato nel microfono dei presentatori  “ Vai Ran ! Distruggili TUTTI!!! “

Quella volta non aveva avuto problemi, per fortuna.

 

Per lei Questo ed altro.

 

Era con lei quando ha preso per la prima volta l’aereo per andare a New York.

Quando le aveva salvato la vita proteggendola con il suo stesso corpo.

M aera con lei anche nei piccoli momenti quotidiani.

Quando faceva la spesa, quando risolveva un caso dell’ispettore Megure e, alla fine, era con lei perché viveva nella stessa casa.

 

*1 Il Tanabata è una festa giapponese che si svolge a inizio luglio. È solito prendere, durante questa festa, delle piante di bambù e appenderci dei foglietti con scritti dei desideri che vogliamo realizzati.

*2 La storia è presa dal Magic File 3, la punizione l’ho inventata io però :D.

 

Sono ancora viva U_U

Mi dispiace per il riardo ma spero che questa vi piaccia, anche se non ne sono totalmente soddisfatta.

 

Kiss.Kiss.

Agnese_San

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Pioggia ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Gosho Aoyama

 

Pioggia

 

La maggior parte delle persone rimane dentro casa la sera, soprattutto con la pioggia battente di quel giorno.

I Parchi sono vuoti cos’ come i Lunapark.

Tropicolandia1 oggi è deserto ma se si giarda attentamente nel parcheggio si può veder un’auto e, appoggiato a essa, un ragazzo di circa 18 anni ha il volto rivolto verso il cielo nero. Il suo sguardo è assente, perso in ricordi troppo vicini per essere dimenticati. Sul suo corpo cadono uno dopo l’altra gocce ghiacciate, ma non come il suo cuore

 

Solo qualche settimana prima rideva e scherzava con i Detective Boys ed Ai.

Poi,

Nel giro di qualche minuto,

tutto era cambiato.

Si erano ritrovati prigionieri in una delle sedi degli uomini in nero.

I bambini Incatenati e lui ed Ai torturati con mezzi di cui il ragazzo nemmeno sapeva l’esistenza.

 

Akai aveva dovuto rivelare tutto alla polizia giapponese.  Tutta la verità.  Senza omettere nemmeno un particolare

 

Lo Shock nella sala era stato totale. Perfino Kogoro non era riuscito a parlare, non era riuscito a commentare.

Grazie agli oggetti inventati dal dottor Agasa e agli occhiali da inseguimento di riserva di Shinichi, erano riusciti a localizzare i ragazzi in qualche ora e con discrezione e abilità i migliori agenti erano penetrati nella sede dell’organizzazione ed avevano portato in salvo i bambini.

Appena erano stati portati fuori Ai e Shinichi però era accaduto il disastro.

 

Gli eventi si ripetono nella mente del ragazzo all’infinito.

Le immagini sfrecciano nei suoi occhi come per ridere di lui.

Per ricordagli quello che era accaduto.

Per ricordarglielo …

Per fargli capire che non è un semplice film.

 

Jodie che lo portava fuori reggendolo.

Ai stremata accanto a lui,

poi la bomba

le grida

il panico

gli occhi sbarrati

i pezzi della bomba e degli oggetti li intorno che volano e si scontarno contro tutto e tutti.

Il dolore

Lo svenimento

 

L’adolescente ha ancora le Sue grida2 di dolore nelle orecchie

L’ultimo volto visto prima di cadere nel vuoto e il primo a ricordarsi appena svegliato.

“Dov’è Ran?”

Poi gli occhi che guardavano tutto tranne che nei suoi.

La paura

Le è accaduto qualcosa?

La domanda viene ripetuta

Questa volta il ragazzo si alza dal letto d’ospedale con uno sguardo spaventato.

Le parole pronunciate subito dopo suonano come una condanna, come delle campane che rintoccano durante un funerale.

 

“Mi dispiace”

 

Nel corridoio si sentono delle grida e dei singhiozzi3 mentre Shinichi piomba sul letto come un peso morto

 

“ Non è possibile”

 

Le ultime parole pronunciate durane la giornata.

Le ultime parole pronunciate durante la permanenza in ospedale.

Le ultime parole Pronunciate.

 

Solo qualche mugolio di assenso e di negazione.

Un mese dopo il fatto era uscita di casa sbattendo la porta dietro di se borbottando un “ Mi dispiace” alla madre a cui era andato addosso ed eccolo lì a TropicoLandia.

Lo sguardo rivolto verso il cielo ripensando a tutto quello che era successo, a tutti quei momenti passati assieme, a tutti gli scherzi, le risate, i sorrisi complici.

 

Le decisione era premeditata.

 

Prese la macchina e si diresse alla baia.

Forse suo padre aveva capito cosa voleva fare.

Doveva sbrigarsi.

Parcheggiò sulla scogliera

Si diresse in un punto dove sapeva che,

davanti a lui,

nel mare,

la corrente marina era più forte.

Sentì il rumore di un automobile che sgommava e sorrise.

Gli dispiaceva per suo padre,

per sua madre,

per Ai

per i Detective Boys

 

E si lasciò cadere.

 

Non sentì l’impatto con l’acqua

Ma solo l’urlo disperato del padre…

 

“NOOOOOO!!!”

 

 

 

*1Se l’ho scritto male, chiedo perdono …

*2Ran…

*3Kogoro, Eri… scegliete voi…

 

Prima di tutto chiedo scuso per l’enorme ritardo. Potrei dirvi che mi mancava l’ispirazione, il che non è una bugia, ma la verità è che ho avuto veramente taaanto da fare. Sono iniziati i corsi di recupero e tra sport e scuola non riuscivo a trovare un attimo di tempo libero. Prometto che pubblicherò tutti e 25 i capitoli ma non vi so promettere la regolarità, anche se ci proverò

 

La Pioggia l’ho sempre considerata come qualcosa che lava via il Dolore e la sofferenza ma in questo caso la pioggia lava via la voglia di vivere Di Shinichi. Forse per alcune sono andata OOC ma Per me Shinichi non può vivere senza Ran e quando una persona che ami più della tua stessa vita muore, in fondo a causa tua, questo può lavare via la tua stessa esistenza. Non so se è chiaro il mio punto di vista ^^

 

È la prima volta che scrivo una storia con un finale che non è a lieto fine e probabilmente non sarà l’unica di questa raccolta.

Ho provato ha scrivere qualcosa che, effettivamente, non mi piace molto, cioè il finale catastrofico e senza lieto fine. Non mi piace, nonostante l’abbia scritto io ma spero che a voi non dispiaccia perché è comunque una storia su Shinichi e Ran. È la prima volta che scrivo una storia del genere quindi perdonati se non è di vostro gradimento.

Non sarà l’unica storia così perché ne sto scrivendo un’altra quindi preparatevi psicologicamente.

 

A voi è mai capitato di non voler fare una cosa, una cosa che odiate, ma vi siete imposti di riuscirci. Per me scrivere questa One Shot è stato così. Mentre la scrivevo cercavo di decidermi a cambiare finale e a farne uno con il lieto fine ma mi sono sforzata di scriverlo lo stesso, e vi giuro che mi stavo sentendo male a scriverla ma Nella vita reale a volte non c’è un lieto fine quindi nemmeno nelle storie che noi consideriamo reali , perché per me è reale, e far morire Ran è come far morire la Mia migliore amica, potrebbe non esserci il lieto Fine

 

 

Spero di non avervi annoiato.

 

                                                                                                                                         

Kiss.Kiss.

Agnese_san

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Attesa ***


Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono a Gosho Aoyama

 

Attesa

 

Ran era davanti al cancello della grande casa nel quartiere ricco della capitale del Giappone, Tokyo.

Aveva le mani coperte dai guanti e una morbida sciarpa rossa, che le aveva regalato shinichi a Natale, stretta attorno al collo. Il cappuccio nero con il pon-pon in testa.

Le ginocchia tremano per il freddo mentre muove lentamente gli stivali nella neve aspettando il ragazzo con il cuore in gola.

 

-          Perché ci mette tanto? – e ancora – e se gli fosse accaduto qualcosa? –

 

Si erano divisi subito dopo essere scesi dal treno dei misteri e lui gli aveva urlato di aspettarlo.

Dopo mezz’ora in cui la ragazza stava iniziando a congelarsi completamente mentre l’ansia cresceva sempre più e il cuore accelerava la sua corsa, Ran decise di entrare in casa spingendo il cancello e prendendo le chiavi di riserva nascose sotto il vaso a destra della porta.

 

La casa era calda e come sempre immensa, ma stranamente immersa nell’oscurità. Il tentativo di accenderle non servì a molto, probabilmente era saltata la corrente, peccato che la ragazza pensò subito a qualcosa di grave, se lo sentiva nelle ossa.

 

Inizio a dirigersi verso la camera di Shinichi lentamente, la conosceva a memoria quindi non aveva bisogno della torcia, ma quando sentì lo scricchiolio di una porta si bloccò , preoccupata di fare qualche passo in più nell’oscurità. La vista di un ombra che passava dalla porta del bagno ad una stanza li davanti la fece rabbrividire e inconsciamente la ragazza fece qualche passo indietro facendo scricchiolare le assi del pavimento e facendo volgere la figura nero verso di lei.

 

Con una faccia perplessa Shinichi illuminò Ran, che lanciò un urlo, con la torcia .

 

-che ci fai in casa mia? –

 

 Chiese incerto il ragazzo e il suo sopracciglio si alzò ancora di più quando Ran si lanciò singhiozzante fra le braccia.

 

-pensavo ti fosse successo qualcosa! –

 

Disse lei mentre la luce tornava nella casa. Shinichi la strinse a se con un sorriso non più perplesso ma rassicurante.

 

-          Te l’avevo detto che sarei tornato, no? – e poi aggiunse – grazie per avermi aspettato  ! –

 

 

Ed è tornata più in forma di prima (non è vero) la più pigra scrittrice della sezione :D

Ho promesso che avrei finito la raccolta quindi la finirò !!!(*Occhi che brillano*)

Ho pronte circa due o tre storie da secoli ma non le ho pubblicate perché … mi ero persa il quaderno su cui erano scritte  >.< e ovviamente non mi andava di riscriverle !!

Sembra stupido ma è così xD

 

Va un caloroso abbraccio a chi recensirà questa storia e chi mi ha seguito fino ad adesso nonostante tutto.

 

Kiss.Kiss.

Agnese_san

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=929953