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Disclaimer: I personaggi non sono
miei ma appartengono a Sir. GoshoAoyama,
e io mi inchino ai suoi piedi v.v.
Panico
ShinichiKudo non era mai stato un
ragazzo particolarmente pauroso, ma mentre si trovava davanti alla porta dello
studio del detective KogoroMouri
sentiva scorrergli nel sangue un leggero brivido di panico.
Ran, accanto a lui, si toccava con nervosismo il vistoso, almeno per loro due,
anello di fidanzamento con il diamante incastonato sopra.
Dopo aver
superato, infatti, la gioia e la felicità iniziale, la ragazza si era resa
conto che dovevano dirlo al padre di lei. Shinichi
era scoppiato a ridere dicendo che non sarebbe stato un problema per lo zietto lasciare andare la sua bambina e farle vivere la sua
vita.
Sarebbe stato
veramente così?
Nel momento
esatto in cui Kogoro aprì la porta con aria assonnata,
Ran prese la mano di Shinichi,
che per risposta deglutì e sussurrò un << ciao Kogoro.
Possiamo parlarti? >> La fiducia di qualche ora prima era sparita ma, con
un coraggio che nemmeno lui sapeva da dove veniva, varcò la soglia dello studio
e si sedette, sempre accanto a Ran, sul divano. Kogoro si sedette davanti a loro e con aria rigida parlò <1?! Si rapido..>>
Shinichi prese un lungo sospiro che fece agitare ancora di più Ran,
e disse << Si tratta di Ran e …>> ma il
detective non lo lasciò finire. Scattò in piedi rosso di rabbia e urlò <<
Hai messo incinta la mia bambina? Stupido
schifoso Detective! >>
Heiji, che in quel
periodo stava a dormire da Kogoro, ridacchio dalla
cucina.
Shinichi sventolò le mani davanti al volto dicendo velocemente << No! Ran non è incinta, per ora >> Kogoro
sembrò sgonfiarsi per poi diventare viola, di nuovo .. << cosa intendi
con – per ora- ?>>
Fu allora che Shinichi ritrovò tutto il suo coraggio e la sua sfacciataggine
<< voglio dire che sposerò tua figlia Kogoro-san,
con o senza il tuo permesso.>> poi fece un altro sospiro e continuò con
voce calma << amo tua figlia ojisan2 e voglio renderla felice.
Voglio passare il resto della vita con lei. Amarla più di quanto sia umanamente
possibile da ogni essere umano vivente su questo pianeta >>
Aleggiò il
silenzio.
Le teste di Heiji e Kazuha spuntavano dalla cucina con in volto
espressione sorprese e shoccate.
Shinichi era in piedi, rosso come un peperone. La mano di Ran
ancora stretta nella sua.
Kogoro guardava dal ragazzo in piedi davanti a lui a Ran,
seduta sul divano con un’espressione speranzosa in volto.
Dopo aver
guardato negli occhi la figlia per un po’, Kogoro
fece un sospiro e, con un evidente sforzo balbettò << d’accordo ! hai la
mia benedizione >> poi si blocco e, con una serietà da far venire i
brividi, disse<< ma se tu …
>> puntando il dito contro il petto di Shinichi
<<… ti azzardi a farla soffrire …>> poi abbassò il tono di voce
<< …considerati sepolto sotto 6 metri di terra
>><oji-san. Nessuno può amare sua figlia più di me>> e
in quel momento Ran si alzò, si avvicinò al padre e
lo abbracciò. << Grazie papà >> sussurrò con le lacrime agli occhi
la ragazza. Poi si girò verso Shinichi e lo
abbracciò.
In quel preciso
istanti dei fischi di ammirazione partirono dalla cucine e i tre nel salotto si
girarono trovando Heiji e Kazuha intenti a
festeggiare con fischi e applausi.
*1 è così che Kogoro definisce Shinichi e Conan
in giapponese.
*2Zietto … Shinichi / Conan lo chiama così Kogoro.
Mi ero decisa di pubblicare questa
raccolta solo dopo averla completata ma conoscendomi non ci sarei mai riuscita,
quindi ho deciso di pubblicare subito il primo capitolo.
Le storie sono tutte scollegate tra loro e alcune
potrebbero non avere molto senso (xD), In certe la
coppia sarà solo un sottofondo. Quello che voglio raccontare sono Squarci di
vita, con o senza organizzazione, su loro due e sul rapporto con gli altri e con
loro stessi.
Dovrebbero essere 25. 5 ne ho già scritte e sono
pronte ma per le altre dovrete attendere. ( chi mi conosce e mi segue sa quanto
sono pigra xD).
Sul titolo della raccolta O.O
… non so come mi sia venuto …
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miei ma appartengono a Sir. GoshoAoyama,
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Bugia
Il buio li
avvolgeva.
Le guardie se
n’erano andate. Non li consideravano pericolosi anche se tra loro c’era lui, ShinichiKudo, uno dei loro
incubi, svenuto per terra con i polsi legati e i lividi e le ferite he ne
costellavano il corpo martoriato.
Ran in un angolo singhiozzava appoggiata al muro. Davanti alla loro cella,
vicino alla parete in fondo, Heiji e Kazuha, uno arrabbiato, l’altra totalmente all’oscuro della
faccenda.
<< Heiji !>> sussurò lei
facendo sobbalzare gli altri due << chi sono quegli uomini vestiti di
nero? E csa vogliono da noi ?>> il suo sguardo
era un misto tra confusione, terrore e disperazione, gemello del volto di Ran.
<< Da voi
nulla, signorinella che tra poco andrà in paradiso! >> disse una voce
proveniente dal corridoi oscuro alla loro vista.
Un Gin gignante apparve davanti alle loro celle facendo
rabbrividire le ragazze.
<< Ma dal
vostro amichetto ficcanaso invece … >> continuò lui girandosi verso Shinichi che, in risposta, aprì gli occhi lentamente per
guardarlo << voglio sapere dov’è Sherry … o forse >> un altro
ghigno crudele << … forse dovrei dire Haibara
Ai>> concluse mentre Shinichi e Heiji impallidivano , se possibile, ancora di più, per la
sorpresa. << co…come >> disse Shinichi a
fatica << come avete fatto a … >> tosse di sangue1 <<
… a scoprirci ? >> concluse il ragazzo cercando di rimanere sveglio.
<< Chi ve
… >> ma una fitta forte nel petto lo fece raggomitolare ancora di più e
gli fece sbarrare gli occhi dal terrore mentre Ran
cercava di avvicinarsi come poteva a lui << Shinichi
>>urlò prima di ricevere una
gelida occhiata da Vodka.
<< Lei
non lo sa vero? >> disse con un altro ghigno Gin << vedi cara…
>> iniziò lui << il piccolo Conan Edogawa
.. >> “ dov’è Conan? Dove lo avete portato? >> chiese preoccupata
<< Ragazzina …>> sussurrò << non mi piace essere interrotto .
una pallottola sfioro la testa di Shinichi come
avvertimento. “e comunque adesso lo scoprirai dov’è finito il povero Conan “ disse guardando Shinichi
e concludendo le ultime parole con voce alterata.
Il sienzio scese da quel momento in avanti nel sotterraneo. I
gemiti di dolore del diciottennerisuonavano
per i corridoi fino a quando le fitte aumentarono, lo sguardo si fece, se
possibile, ancora più sfocato. Il pettò sembrò
scoppiargli e con un grido Shinichi si trasformò
sotto gli occhi sbalorditi delle ragazze. Heiji
ringhiò una imprecazione verso il biondo.
Il piccolo Shinichi/Conan si volse verso Ran
che lo guardava con gli occhi vuoti. << mi dispiace Ran
>> sussurrò con le lacrime agli occhi.
<< Mi hai
mentito tutto questo tempo>> le sfuggì dalle labbra. I suoi occhi
andarono però a posarsi interrogativi sull’uomo.
<< A
causa dell’apotoxin 4869, creata dalla piccola Sherry
per noi, le cellule del corpo, le ossa, tutto tranne il sistema nervoso
regrediscono fino allo stadio infantile. Ovviamente il vero scopo era di creare
un veleno ma è riuscito male purtroppo.>> poi si inchinò leggermente
ancora ghignante verso il bambino << saresti dovuto morire quella sera a Tropicol Land ma ora, fidati, rimedieremo ai nostri errori
on appena il capo ci darà il permesso. >> dopodiché si diresse verso la
porta e si addentrò nei corridoi con Vodka che lo guardava adorante2.
Dopodichè venne il silenzio.
Ran lo spezzò3 dopo pochi minuti. << è a causa loro che sei
sparito? >> chiese cercando di avvicinarsi al ragazzo con le catene.
<< Già
>> disse lui << non potevo dirti nulla, ti avrei messa in percolo
ma …poi si bloccò e la guardò con
mortificazione << … ti ho messa in pericolo comunque. Mi dispiace da
morire Ran.<< finì spostando lo sguardo al
soffitto, non riusciva a guardarla negli occhi.
<< Stai
tranquillo >> disse Heiji dall’altra cella
<< ora dobbiamo solo trovare il modo per uscire di qui >> iniziò
deciso per poi guardare perplesso Shinichi che
ridacchiava << Stai tranquillo, non sono così scemo da farmi catturare
senza prima aver avvertito qualcuno. >> e nello stesso istante un grosso
boato si sparse per la base4 …
*1nel senso che sputa
sangue, per chi non avesse capito.
*2 Non ho resistito xD, non riesco mai ad essere seria … XD
*3Il silenzio ovviamente
:)
*4 una bomba che esplode
o quello che vi pare. Via all’immaginazione ;)
Sono molto contenta che questa Raccolta
si seguita e spero di non avere deluso nessuno con questa. Venerdì prossimo ne
pubblicherò un’altra e sarà parecchio inquietante xD..
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Fantasma
Scuola. Verso
sera.
La ragazzina di
7 anni stava correndo per i corridoi della scuola. Aveva il fiatone per lo
sforzo, dietro di lei si potevano udire i passi di qualcuno che la inseguiva.
“ non mi deve
raggiungere … non deve scoprirlo “ La piccola svoltò un angolo e andò a
sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, della sua stessa altezza.
“Alicia presto,
devi nasconderti o lui ti troverà e ti ucciderà” sussurrò l’amica agitata
guardandosi alle spalle “ Forse non dovreste girare per la scuola da sole,
piccoline. “ disse una voce alle loro spalle “ qualche malintenzionato potrebbe
farvi male “ un uomo spuntò dalle spalle di Alicia, che urlò terrorizzata
mentre un ghigno soddisfatto compariva sulla faccia del Killer.
Tutto quello
che si sa sul resto della storia fu solo che la classe in cui le bambine si
erano rintanate fu trovata ricoperta del loro sanguee ancora oggi, a distanza di decenni, si dice
che la notte del solstizio d’Inverno, giorno del massacro, si possono sentire l
urla disperate delle bambine, ed Eisuke giura di aver
visto una bambina ricoperta di sangue girare per i corridoi >>
Un urlò
interruppe la storia e smorzò l’atmosfera creata e Shinichi
sbuffo divertito. Ran, acciambellata sulle sue gambe,
aveva le mani che le coprivano la faccia.
Alcuni compagni
di classe risero e Sonoko, che stava raccontando la
storia con una torcia in mano, ghignò.
I ragazzi della
sez F avevano deciso di fare una serata “Horror” dentro la scuola. Ognuno
doveva raccontare una storia di fantasi e Sonoko era la prima.
Eisuke, seduto accanto a Shinichi, annui alle sue
parole .
“Ran è solo una storia, non c’è niente di vero. “ commentò shinichi stringendola un pochino a se, divertito della sua
paura.
Akishi1 sghignazzo
e disse, rivolto ai due “ evitate di farci un bambino qui voi due, disse
rivolto alla coppietta. “ ci fate venire il diabete “ concluse mentre Ran era tenuta da Shinichi,completamente rossa e pronta a mollargli un
pugno dei suoi in testa. Il fidanzato si girò verso Akshi
e ghignò “ sei solo geloso perché nessuna ti si è mai filata e ti ammazzi di … 2“
Sonoko interruppe questo battibecco, capendo che si stava degenerando, dicendo
all’improvviso
“ Che ne dite se esploriamo la scuola ?
Dividiamoci e cerchiamo la bambina … “
Così, mentre Ran veniva trascinata a forza da Shinichi
ed Eisuke verso l’ala ovest e Akishi
e Sonoko scuotevano la testa, la classe di divise.
Sonoko era in testa al gruppo con una tori in mano, sicura di se. Eisuke le stava dietro con Akishi
e Ran, per ultima, era attaccata la braccio di Shinichi che sghignazzava con quest’ultimo.
“ Vi odio “
sussurrò all’improvviso qualcuno mentre i ragazzi erano vicini all’aula di
Musica. “ non esagerare Ran … non c’è nessuno qui “
commento shinichi passando il braccio sulle sue
spalle. Ran, in risposta lo guardo di traverso “
guarda che io non ho detto nulla “ commentò con voce bassa stringendosi a lui
con più forza.
“Shi-Shinichi !? “ balbettò Eisuke
che si era fermato e guardava la finestra di traversoa loro. “ guarda lì “ indicando la finestra “
ve l’ho già detto ragazzi. Non esistono i fantasmi “ detto questo il ragazzo si
girò verso il corridoio ma le parole che voleva dire si bloccarono in gola.
In fondo al
corridoio, ad una 10 di metri da loro, c’era una bambina di non più di 8 anni
che singhiozzava. Aveva lunghi capelli neri, gli occhi verdi e una
splendenteveste bianca.
Akishi fece un passo verso di lei superando Shinichi
che la guardava perplesso sussurrando a Ran che era
sbiancata “ tranquilla, si sarà persa. “ ma non sembrava molto convinto.
“ che ci fai
qui, piccolina? “ disse con quella voce che si fa quando si parla ai bambini3.
Alzò la mano per invitarla ad avvicinarsi e la ragazza fece un passo in avanti
mentre Akishi sorrideva soddisfatto.
Il sorriso gli
morì in gola quando la veste bianca della piccola iniziò a macchiarsi di
qualcosa di rosso, la pelle si imbiancava, gli occhi si scavavano e i denti
ingiallivano. “ Vi odio “ sussurrò ancora la piccola Alicia “ è colpa vostra “
ripete “ è colpa VOSTRAAAA “ Urlò leima
quando la boccasi apri e la mascella si
abbassava, assumendo la faccia più spaventosa di questo mondo4, i
ragazzi si svegliarono e corsero vi terrorizzati. In quel momento la bimba
lanciò un grido di dolore.
Dopo molti
corridoi e parecchie sbandate Sonoko urlò “ Nel
Teatro “mentre un altro grido
squarciava il silenzio irreale. Shinichi chiuse con
un calcio la porte e gli si appoggiò contro per poi dirigersi verso Ran che tremava visibilmente. L’abbracciò da dietro e
stavolta non arrivò nessuno commento da Akishi che
aveva gli occhi sbarrati, appoggiato ad una delle sedie.
“ Che cazzo
era?! “ sussurrò Eisukerivolto verso Shinichi
che sembrava l’unico in grado di ragionare, ancora abbraccio a Ran. Questo in risposta sussurrò “ dobbiamo pensare in modo
Razionale “ inizio cercando un appiglio per lo sguardo “ magari siamo ubriachi
e abbiamo avuto una allucinazione collettiva … “ continuò respirando
pesantemente. Sonoko lo guardò male “ Le bottiglie Di
alcolici non le abbiamo toccate, errano per dopo, ricordi? “constatò.
“ihihihihih !!!!! “ una risata malefica blocco il discorso
di Shinichi e Sonoko. Dal
palco spuntò un’ombra e mentre Sonoko si attaccava ad
Eisuke e Akishi sprofondava
nella poltrona, Shinichi trasalì e strinse Ran di più a se, lei aveva ripreso a tremare.
Una ragazza a
grandezza umana spunto dal palco.
In risposta Ran Svenne mentre Sonoko cercava
di scappare dalla stanza. Questa venne fermata da delle risate…
Ad uno ad uno i
compagni di classe uscirono dal teatro sbellicandosi dalle risate. Shinichi si esibì in un comodo “ Stronzi”. Akishi Imprecò e Eisuke
riprendeva colore.
“ non vi facevamo
così fifoni “ disse uno “ ci siamo divertiti un mondo “ disse un altro.
Dopo qualche
ceffoni e una lunga serie di Calci dovuti al risveglio di Ran,
i ragazzi si avviarono verso l’uscita della scuola. Shinichi
stava chiacchierando con uno dei suoi compagni di squadra
“ …è stata una fortuna trovare il vestito per la
bambola in mezzo al corridoio “ “ trovare ? non l’avete fatto voi? “ chiese Shinichi mentre un brivido gli saliva sulla schiena.
“No ! Abbiamo
sentito un urlo e preoccupati ci siamo diretti verso il corridoio e lo abbiamo
trovato. “ Ran si avvicinò a loro“ volete dire che non eravate voi a manovrare
la bambola della bambina nel corridoio? “ chiese perplessa. “ Bambina? Quale
bambina scusa ?! “ Ran e Shinichi
si lanciarono una occhiata perplessa mentre il ragazzo chiedeva informazioni
sulla bambina.
Non i accorsero
degli occhi arrabbiati che seguivano loro dal corridoio dell’ala Ovest.
*1 Personaggio Inventato
ma non ho la più pallida idea se esista davvero nella classe loro :D
*2 non voglio essere
volgare u.u
*3 Voce da stupidi per capirsi…
*4 Non so quanti di voi
abbiano visto ESP – Fenomeni paranormali, ma per chi non lo avesse visto qui http://www.youtube.com/watch?v=EniEQJj3dt8
al minuto 1.48 si vede una ragazza. Quella è l’espressione che intendo. Vista
la cinema fa un certo effetto xD.
Avevo promesso una ficcy
inquietante e spero vi sia piaciuta. Non so come mi sia venuta in mente ma
questo è per farvi capire che non saranno tutte romantiche. :D
Scusate se è un pochino tardi ma la parte
che scoccia più di tutto è il riscrivere al computer. Scrivo tutto a mano
perché mi risulta più semplice ma ogni volta devo ricopiarlo su word … è da
spararsi x|.
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Filo
Odio quel
piccolo moccioso da strapazzo.
Lo vorrei
stritolare e disintegrare ma so che non posso. La mia bambina non sarebbe
felice senza di lui e lo vedo tutti i giorni nei tuoi sospiri e nei tuoi
sguardi.
Fin da piccoli
ho sempre cercato di bloccare la vostra amicizia, sapevo che prima o poi ti
avrebbe fatto soffrire. E così è stato. È stato
lontano per tutti quei mesi e il tuo sguardo si faceva vuoto sempre di più.
Ma adesso mi
devo ricredere.
Ora, bambina
mia, che ti vedo ridere sul divano tra le sue braccia mi do continuamente dello
stupido per tutte quelle volte in cui ti ho detto di lasciarlo perdere ma tu,
piccolo fiore, non mi hai ascoltato. Ed è un bene.
Perché vedere
quel brillante sorriso sulle labbra mi da più calore del sole stesso. I tuoi
occhi cristallini che ridono di gioia sono più musicali dell’orchestra più
brava di questo universo mentre i suoi, aimhe ! vedo
che sono puri e senza la traccia d’inganno, ma questo l’ho sempre saputo. Non
sono cambiati mai in 17 che lo conosco.
Pieni d’amore fin da piccolo per quella che
ora non è più la mia bambina. È una donna capace di scegliere la sua vita.
Voi non ve ne
siete mai accorti, ma io ho visto subito quel brillante filo dal colore rosso
più intenso che io abbia mai visto, brillante come il fuoco, legato ai vostri
mignoli.
Mi rendo conto che questa è più corta delle
altre ma è decisamente la mia preferita. È vista dal punto di vista di Kogoro – san, questo è facilmente intuibile :D.
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, tra
le seguite, chi legge in silenzio e chi recensisce.
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Scherzi Notturni
Shinichie Heijierao piegati in due dalle risate. Ran
e Kazuha non erano dello stesso parere.
I Quattro ,
insieme a Makoto e Sonoko, avevano deciso di passare
le vacanze nella casa estiva, una delle tante, di quest’ultima.
I Due li
avevano preceduti alla villa ma Heiji, che guidava,
aveva sbagliato strada e si era perso per il bosco. Shinichi
non riusciva ad orientasi per capire da che parte era l’autostrada.
Quindi, per la
gioia delle ragazze, dovettero fermarsi sulle rive di un fiume e passare la
notte in macchina.
Per riuscire a
capire il motivo delle risate di quei due ragazzi scalmanatibisogna, però, arrivare alla notte.
Erano circa le
2 quando ran, presa da un attacco di sete, si
avvicinò al fiume per bere.
Non si accorse
di Shinichi dietro di lei che le si stava avvicinando
con una maschera che gli copriva il volto.
Nello stesso
istante Heiji stava nascondendo nel cappuccio della
felpa di Kazuha una delle ricetrasmittenti collegate
al Papillon cambia voce di Shinichi.
Il seguito successe
tutto con molta rapidità.
Shinichi urlo un BHU! Alle spalle di Ran, che cadde
spaventata nel fiume con uno strillo mentre Heiji,
sceso dalla macchina, mimò un ululato nel papillon e Kazuha,
svegliatasi all’improvviso, scattò fuori dalla macchina terrorizzata. Il
silenzio del successivo secondo fu interrotto dalle risate di Shinichi e Heiji.
Il detective dell’Est si avvicinò, ancora
ridendo, alla ragazza in mezzo all’acqua.
“oh Kami1!
Ran ti amo “ disse tirando su la ragazza scoccandoli
un bacio sulle labbra mentre lei, improvvisamente rossa, balbettava qualcosa
molto somigliante ad una “ Baka2” .
Mentre i due
innamorati si lanciavano in effusioni che farebbero concorrenza a dei gatti in
calore,
Heiji e Kazuha stavano discutendo animatamente.
“ Sei un vero
idiota!! Come ti è saltato in mente fare una cosa del genere?? Mi hai fatto
venire un infarto” urlava la ragazza
incavolata come una belva. “ Ma quanto storie! Era uno scherzo. Ridici su e
smettila di fare l’acida” rispondeva il ragazzo cercando di calmarla ma l’altra
non voleva starsi zitta.
Non trovando
altri modi per zittirla, Heiji la tirò di scatto
verso di se e la baciò.
Questa rimase
immobile prima di rispondere con impeto aggrappandosi a lui con forza.
Silenziosamente,
scambiandosi uno sguardo veloce, Shinichi e Ran si allontanarono da loro rientrando nella macchina.
“non ce la
facevo più a sopportaregli sfoghi
amorosi di Heiji “ commentò Shinihi
“ siamo in due “ scherzo Ran
*1 Dio
*2 Scemo
No, non sono morta, se ve lo stese chiedendo xD.
Non so come mi sia venuta in mente una storia del
genere ma mi sono divertita un mondo a scriverla.. Non è molto Shinichi-Ran ma volevo fare anche qualcosa di diverso da
loro due.
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Amore
Shinichi aveva sempre avuto una attenzione particolare per quella buffa bambina
piagnucolona.
Era sempre con
lei, anche se questa non era consapevole con pienezza.
Era con lei
durante la sua prima lezione di karate solo per farla stare tranquilla, per
rasserenarla e per farla ridere, e c’era riuscito.
“ Ehi
marmocchio! “ l’aveva sgridato l’insegnante “ ch ci fai qui? “ l’aveva preso per
il colletto dopo averlo sorpreso
nascosto nel magazzino.
Qualche istante
prima di essere buttato fuori dalla palestra aveva visto il sorriso di Ran, che rideva per la figuraccia.
Per lei Questo
ed Altro
Era con lei
quando la madre se n’era andata di casa.
Si era
intrufolato nella scuola per prendere in prestito il bambù con i fogli-desiderio
del Tanabata1 fatto a scuola dove Ran
aveva desiderato che la madre tornasse a casa e portarlo ad Eri, che in segreto
non gli stava molto simpatica, ma l’insegnante l’aveva scoperto e gli aveva
dato una punizione da record.2
Per lei Questo
ed altro.
Era con lei
durante il primo incontro di Karate.
Il ragazzo con
il volto coperto che aveva urlato nel microfono dei presentatori“ Vai Ran ! Distruggili
TUTTI!!! “
Quella volta
non aveva avuto problemi, per fortuna.
Per lei Questo
ed altro.
Era con lei
quando ha preso per la prima volta l’aereo per andare a New York.
Quando le aveva
salvato la vita proteggendola con il suo stesso corpo.
M aera con lei
anche nei piccoli momenti quotidiani.
Quando faceva
la spesa, quando risolveva un caso dell’ispettore Megure
e, alla fine, era con lei perché viveva nella stessa casa.
*1 Il Tanabata
è una festa giapponese che si svolge a inizio luglio. È solito prendere, durante
questa festa, delle piante di bambù e appenderci dei foglietti con scritti dei
desideri che vogliamo realizzati.
*2 La storia è presa dal Magic File 3, la punizione l’ho inventata io però :D.
Sono ancora viva U_U
Mi dispiace per il riardo ma spero che questa vi
piaccia, anche se non ne sono totalmente soddisfatta.
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Pioggia
La maggior
parte delle persone rimane dentro casa la sera, soprattutto con la pioggia
battente di quel giorno.
I Parchi sono
vuoti cos’ come i Lunapark.
Tropicolandia1
oggi è deserto ma se si giarda attentamente nel parcheggio si può veder un’auto
e, appoggiato a essa, un ragazzo di circa 18 anni ha il volto rivolto verso il
cielo nero. Il suo sguardo è assente, perso in ricordi troppo vicini per essere
dimenticati. Sul suo corpo cadono uno dopo l’altra gocce ghiacciate, ma non
come il suo cuore
Solo qualche
settimana prima rideva e scherzava con i Detective Boys
ed Ai.
Poi,
Nel giro di
qualche minuto,
tutto era
cambiato.
Si erano
ritrovati prigionieri in una delle sedi degli uomini in nero.
I bambini
Incatenati e lui ed Ai torturati con mezzi di cui il ragazzo nemmeno sapeva l’esistenza.
Akai aveva dovuto rivelare tutto alla polizia giapponese. Tutta la verità. Senza omettere nemmeno un particolare
Lo Shock nella
sala era stato totale. Perfino Kogoro non era
riuscito a parlare, non era riuscito a commentare.
Grazie agli
oggetti inventati dal dottor Agasa e agli occhiali da
inseguimento di riserva di Shinichi, erano riusciti a
localizzare i ragazzi in qualche ora e con discrezione e abilità i migliori
agenti erano penetrati nella sede dell’organizzazione ed avevano portato in
salvo i bambini.
Appena erano stati
portati fuori Ai e Shinichi però era accaduto il
disastro.
Gli eventi si
ripetono nella mente del ragazzo all’infinito.
Le immagini sfrecciano
nei suoi occhi come per ridere di lui.
Per ricordagli
quello che era accaduto.
Per
ricordarglielo …
Per fargli
capire che non è un semplice film.
Jodie che lo
portava fuori reggendolo.
Ai stremata
accanto a lui,
poi la bomba
le grida
il panico
gli occhi
sbarrati
i pezzi della
bomba e degli oggetti li intorno che volano e si scontarno
contro tutto e tutti.
Il dolore
Lo svenimento
L’adolescente
ha ancora le Sue grida2 di dolore nelle orecchie
L’ultimo volto
visto prima di cadere nel vuoto e il primo a ricordarsi appena svegliato.
“Dov’è Ran?”
Poi gli occhi
che guardavano tutto tranne che nei suoi.
La paura
Le è accaduto
qualcosa?
La domanda
viene ripetuta
Questa volta il
ragazzo si alza dal letto d’ospedale con uno sguardo spaventato.
Le parole
pronunciate subito dopo suonano come una condanna, come delle campane che
rintoccano durante un funerale.
“Mi dispiace”
Nel corridoio
si sentono delle grida e dei singhiozzi3 mentre Shinichi
piomba sul letto come un peso morto
“ Non è
possibile”
Le ultime
parole pronunciate durane la giornata.
Le ultime
parole pronunciate durante la permanenza in ospedale.
Le ultime
parole Pronunciate.
Solo qualche
mugolio di assenso e di negazione.
Un mese dopo il
fatto era uscita di casa sbattendo la porta dietro di se borbottando un “ Mi
dispiace” alla madre a cui era andato addosso ed eccolo lì a TropicoLandia.
Lo sguardo
rivolto verso il cielo ripensando a tutto quello che era successo, a tutti quei
momenti passati assieme, a tutti gli scherzi, le risate, i sorrisi complici.
Le decisione
era premeditata.
Prese la
macchina e si diresse alla baia.
Forse suo padre
aveva capito cosa voleva fare.
Doveva
sbrigarsi.
Parcheggiò sulla
scogliera
Si diresse in
un punto dove sapeva che,
davanti a lui,
nel mare,
la corrente
marina era più forte.
Sentì il rumore
di un automobile che sgommava e sorrise.
Gli dispiaceva
per suo padre,
per sua madre,
per Ai
per i Detective
Boys
E si lasciò
cadere.
Non sentì l’impatto
con l’acqua
Ma solo l’urlo
disperato del padre…
“NOOOOOO!!!”
*1Se
l’ho scritto male, chiedo perdono …
*2Ran…
*3Kogoro,
Eri… scegliete voi…
Prima di tutto chiedo scuso per l’enorme ritardo.
Potrei dirvi che mi mancava l’ispirazione, il che non è una bugia, ma la verità
è che ho avuto veramente taaanto da fare. Sono iniziati
i corsi di recupero e tra sport e scuola non riuscivo a trovare un attimo di tempo
libero. Prometto che pubblicherò tutti e 25 i capitoli ma non vi so promettere
la regolarità, anche se ci proverò
La
Pioggia l’ho sempre considerata come qualcosa che lava via il Dolore e la
sofferenza ma in questo caso la pioggia lava via la voglia di vivere Di Shinichi. Forse per alcune sono andata OOC ma Per me Shinichi non può vivere senza Ran
e quando una persona che ami più della tua stessa vita muore, in fondo a causa
tua, questo può lavare via la tua stessa esistenza. Non so se è chiaro il mio
punto di vista ^^
È
la prima volta che scrivo una storia con un finale che non è a lieto fine e
probabilmente non sarà l’unica di questa raccolta.
Ho
provato ha scrivere qualcosa che, effettivamente, non mi piace molto, cioè il
finale catastrofico e senza lieto fine. Non mi piace, nonostante l’abbia
scritto io ma spero che a voi non dispiaccia perché è comunque una storia su Shinichi e Ran. È la prima volta
che scrivo una storia del genere quindi perdonati se non è di vostro
gradimento.
Non
sarà l’unica storia così perché ne sto scrivendo un’altra quindi preparatevi
psicologicamente.
A
voi è mai capitato di non voler fare una cosa, una cosa che odiate, ma vi siete
imposti di riuscirci. Per me scrivere questa One Shot
è stato così. Mentre la scrivevo cercavo di decidermi a cambiare finale e a
farne uno con il lieto fine ma mi sono sforzata di scriverlo lo stesso, e vi
giuro che mi stavo sentendo male a scriverla ma Nella vita reale a volte non c’è
un lieto fine quindi nemmeno nelle storie che noi consideriamo reali , perché per
me è reale, e far morire Ran è come far morire la Mia
migliore amica, potrebbe non esserci il lieto Fine
Disclaimer: I personaggi non sono miei ma appartengono
a GoshoAoyama
Attesa
Ran era davanti al cancello della grande casa
nel quartiere ricco della capitale del Giappone, Tokyo.
Aveva
le mani coperte dai guanti e una morbida sciarpa rossa, che le aveva regalato shinichi a Natale, stretta attorno al collo. Il cappuccio
nero con il pon-pon in testa.
Le
ginocchia tremano per il freddo mentre muove lentamente gli stivali nella neve
aspettando il ragazzo con il cuore in gola.
-Perché
ci mette tanto? – e ancora – e se gli fosse accaduto qualcosa? –
Si
erano divisi subito dopo essere scesi dal treno dei misteri e lui gli aveva
urlato di aspettarlo.
Dopo
mezz’ora in cui la ragazza stava iniziando a congelarsi completamente mentre l’ansia
cresceva sempre più e il cuore accelerava la sua corsa, Ran
decise di entrare in casa spingendo il cancello e prendendo le chiavi di
riserva nascose sotto il vaso a destra della porta.
La
casa era calda e come sempre immensa, ma stranamente immersa nell’oscurità. Il
tentativo di accenderle non servì a molto, probabilmente era saltata la
corrente, peccato che la ragazza pensò subito a qualcosa di grave, se lo
sentiva nelle ossa.
Inizio
a dirigersi verso la camera di Shinichi lentamente,
la conosceva a memoria quindi non aveva bisogno della torcia, ma quando sentì lo
scricchiolio di una porta si bloccò , preoccupata di fare qualche passo in più
nell’oscurità. La vista di un ombra che passava dalla porta del bagno ad una
stanza li davanti la fece rabbrividire e inconsciamente la ragazza fece qualche
passo indietro facendo scricchiolare le assi del pavimento e facendo volgere la
figura nero verso di lei.
Con
una faccia perplessa Shinichi illuminò Ran, che lanciò un urlo, con la torcia .
-che
ci fai in casa mia? –
Chiese incerto il ragazzo e il suo
sopracciglio si alzò ancora di più quando Ran si
lanciò singhiozzante fra le braccia.
-pensavo
ti fosse successo qualcosa! –
Disse
lei mentre la luce tornava nella casa. Shinichi la
strinse a se con un sorriso non più perplesso ma rassicurante.
-Te l’avevo
detto che sarei tornato, no? – e poi aggiunse – grazie per avermi
aspettato! –
Ed è tornata più in forma di prima (non
è vero) la più pigra scrittrice della sezione :D
Ho promesso che avrei finito la raccolta
quindi la finirò !!!(*Occhi che brillano*)
Ho pronte circa due o tre storie da
secoli ma non le ho pubblicate perché … mi ero persa il quaderno su cui erano
scritte >.< e ovviamente non mi
andava di riscriverle !!
Sembra stupido ma è così xD
Va un caloroso abbraccio a chi recensirà
questa storia e chi mi ha seguito fino ad adesso nonostante tutto.