Just give me a reason.

di haroldjsmine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** neve. ***
Capitolo 2: *** To live like this. ***
Capitolo 3: *** fede. ***



Capitolo 1
*** neve. ***



''harry, perchè?''
''perchè ti amo''
---
Era sull'aereo, pronta all'università.
pronta ad una nuova vita. Pronta ad abbandonare la merda, che aveva contornato la sua vita, per 17 lunghi anni. 
Quasi le vennerò le lacrime agli occhi pensando al futuo che l'aspettava. 
LEGGE. Aveva scelto legge, il suo soprannome era sempre stato ''l'avvocato delle cause perse'''
Adesso era arrivato il momento di vincere. 

''Darcy, stai bene? sei ancora con noi esseri viventi?''
la voce della sua amica Liz la svegliò dai sui pensieri, in cui si stava perdendo e non riusciva a trovare una via d'uscita. 
Si girò di scatto e dopo essersi tolta quell'aria da cucciolo perso, accennò ad un sorriso. La'altra giovane capì che voleva essere lasciata sola con i suoi pensieri. 
Lo faceva spesso, ma questo sembrava aiutarla e la lasciò fare. 
 
Due ore dopo, erano in Inghilterra. Pronte a prendere il treno che le avrebbe portate a Londra.
''Sono felicissima Darcy, ti ricordi quando otto anni fa ci siamo promesse che saremmo rimaste insieme per sempre?'Ancora non ci credo che los tiamo facendo davvero''
''Io ci credo invece, anche troppo, e la cosa è abbastanza sospetta..''
''senti, non puoi deprimerti ora, quindi vedi di fare un sorriso a 360° perchè stiamo iniziando una nuova vita e stavolta la iniziamo col piede giusto!''
''Hai ragione, scusa Liz'' rispose l'amica prendendo dalla borsa i biglietti e dirigendosi al binario 8. 

Dopo un'altra ora, in cerca della casa, le due si buttarono sul letto, e stringendosi la mano come se fossero state incollate l'una a l'altra.
accesero la tv. 

''darcy cosa mangiamo?''
''esco, vado a prendere del cinese'' le rispose l'amica con un piccolo sorriso. Aveva studiato inglese per 7 anni, e voleva uscire e sperimentare cosa aveva imparato. 
Camminava per oxford street, con il cibo in una busta. 
Un ragazzo la urtò.
''cazzo!'' urlò lei vedendo la sua borsa rovesciata per terra.
'''vaffanculo!'' urlò lui. 
una mano si avvicinò al telefono di lei, sul marciapiede. 
''ehi! lascia il mio telefono!'' 
''scusa volevo solo aiutarti!'' le rispose un riccio.
''ok.. puoi passarmi quel quadernino?''
Lui lo prese e glielo ridiede solo 2 minuti dopo, lei non ci face caso. 

tornò a casa, mangiarano e darcy raccontò all'amica quello che era successo. 
La sera, quando stava per scrivere gli avvenimenti importanti sul quadernino, vi trovò dentro un foglio. 
''7896654 mi chiamo harry. chiamami.''

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Capitolo 2
*** To live like this. ***


-Ho paura. 
- Perchè dovresti? ci sono io, e non ti lascerò. 


----------

''Pensi di chiamarlo?''
''No', non sono una troia e non mi importa se uno sconosciuto mi ha dato il numero''
''Nessuno ti ha mai dato della troia! Pensavo solo che non avendo un ragazzo da circa 3 mesi, ti andasse di conoscere gente nuova''
''Siamo appena arrivate a Londra Liz, ci sarà tempo per conoscere gente nuova. ''

Dopo una settimana di puro nulla le due furono costrette a tornare alla vita di studentesse. 
Si alzavano presto la mattina, preparavno la colazione, si sedevano a controllare la posta, una doccia quando c'era tempo, e poi uscivano per andare a scuola o andare a lavoro. 
Non che ne avessero bisogno, erano tutte e due di buona famiglia. Del resto se non avessero avuto i soldi, non sarebbero dove sono ora. 
Una al Dams, l'altra a economia e commercio. 
Pronte a costruirsi un futuro. Pronto ad essere cittadine del mondo, ma sopratutto cittadine di loro stesse. 
O almeno così era per Darcy. 

''ehm, son chi parlo?''
''ehy sono harry, tu chi sei?''
''Ehm, sono Liz.. senti volevo dirti..''


''LIZ, PORCAPUTTANA CHE CAZZO FAI?''
''cosa ha fatto?''
''Mi ha chiamato un certo Harry, non mi ascolti mai, se ti ho detto di no, ho detto no!''
''Mi sono stancata di vederti a casa, tu esci!''
''Con uno sconociuto che non conosco e che non so neanche se è normale!''
''Senti, è interessato, prova a uscirci!''
''no.''
''Ti do un centone''
''una cena un centone?''
''si''
''ok va bene'' del resto aveva voglia di una nuova borsa e diciamo che non era delle più economiche. 
Era solo una cena. Per cento euro avrebbe sopportato quel tizio per qualche ora. 

Suonò il citofono. 
''chi è?''
''Harry''
''si, scendo''
''non uscirai così vero?'' interruppe Liz
''che cosa c'è che non va?''
''senti ok è solo una cena, ma non vuol dire -vestiti da barbona-''
''fatti i cazzi tuoi Liz, gia è tanto che ho accettato.''
''Non mi frega nulla, adesso ti vai a cambiare!'' urlò, poi prese il citofono e disse ad Harry ''scende tra un po' scusala'' 

 

------------
 

''Ti ricordi che come ci siamo conosciuti?'' disse lei coperta di farina dalla testa ai piedi. 
''mi rocordo che mi urlasti -giu le mani dal mio telefono- come inzio direi che era molto particolare''
 Le sue labbra si posarono su quelle di lui, la sua mano era intrecciata con la sua, lei respirava lentamente, era difficile capire cosa stesse succedendo, nonostante la loro storia andasse avanti da vari mesi. 
Lui la guardò neglio occhi. 
''Comunque, penso che la pizza sia venuta buona, anche se ora forse dovremmo ripulirci''
disse lui guardando le loro magliette infarinate e sporche di sugo. 
Lei si slegò i capelli, lasciandoli cadere sulla spalle nei loro piccoli boccoli, facevano come gli pareva, ma i soi gli avevano sempre raccontato che da piccola aveva i capelli molto lisci. Non gli erano mai dispiaciuti, ma forse se fossero stati biondi, le sarebbe piaciuto di più. 
''Beh lo vedremo tra circa mezz'ora'' poi accennò a un sorriso prima di girarsi e correre velocemente le scale.
 


 

ANGOLO SCRITTRICE (?)

So che come capitolo è corto e non è un granchè ma
volevo aggiornare. 
Purtroppo non è una storia facile per me :( Comunque 
spero vi piaccia e se avete qualcosa da suggerire
potete scrivere una recensione :) 

-Lì :) x

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Capitolo 3
*** fede. ***


 ''Perché dovrei ancora fidarmi di te?''

''Forse perchè ti amo, forse perchè sono sincero e forse 
perchè potrei aspettare anni pur di averti con me''
 
 
 
''Piacere, Darcy'' disse la ragazza a testa bassa, quasi svogliata. 
''Piacere, Harry'' le rispose il castano che aveva davanti. 
''Bel sorriso, begli occhi, bella bocca, bei capelli, 
bella merda.''
pensò la ragazza in quell'istante.
 
 
 
''Senti non voglio che per te sia una scocciatura..''
''Invece è una scocciatura'' lo interrompette lei, senza lasciargli finire la frase. 
''Poco male, la tua amica mi ha minacciato ''
''Ha minacciato anche me''
Il ragazzo rise, passandosi una mano nei capelli e facendo segno alla giovane di salire in macchina.
Per la prima volta in venti minuti lei alzò lo sguardo. 
I due si guardarono negli occhi per qualche minuto. 
''So che sono bello, ma pensi di continuare a guardarmi?''
''Sei uno sbruffone'' gli rispose lei a tono. 
''Bene, la carrozza è arrivata, può anche scendere ora'' 
''Adesso mi dai del ''lei''?'' Il suo tono era scocciato, ma provava a far andare la serata nel senso giusto.
Lei non toccò quasi cibo e la serata passò con Harry che faceva domande di cui la maggior parte senza risposta. 
''Adesso basta, sembri una mummia Darcy, vieni con me'' 
 
 
20 minuti dopo.
 
''Scherzi? Una gabbia per tiratori di baseball?''
''Perchè non va bene? Almeno sfogherai la tua rabbia contro il mondo.''
''Io non sono arrabbiata con il mondo'' 
''Oh certo, e io sono Mary Poppins''
''Piacere singora Mary Poppins, Darcy Vitale.''
''Perchè odi tutti?''
''Non odio tutti'' Darcy, mantieni la calma.
''Si, invece, sei sembre scazzata.''
''Non è vero'' Darcy, dai calmati.
''Davvero? Non sembra''
''Senti idiota, non dovevo neanche essere qui!'' Ecco fatto, complimenti Darcy.
''Ora sei arrabbiata al punto giusto. Colpisci!'' Detto questo il ragazzo lanciò un palla verso la giovane che la colpì con la mazza. 
''Non male'' commqntò poi. 
Passò circa un'ora.
''Sono riuscito a farti sorridere alla fine'' 
Darcy si rese conto che la sua bocca stava dando segno di emozioni, non poteva permetterselo, guardò per terra. 
Il ragazzo si avvicinò pericolosamente a lei che si allontanò spingendosi sul suo petto.
''Ho, Ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?''
''No, scusami, sapevo che non avrei retto'' sussurrò appena lei. 
''cosa non avresti retto? Perchè non ti apri con gli altri?''
''Mi ferirebbero''
''Non tutti''
''Si invece, adesso scusami, ma finisce qui, per oggi. Io vado a casa''
detto questo si tolse il casco di protezione, lo lancio per terra, afferrò la borsa poggiata per terra e si allontanò. 
Harry era la spiazzato, le corse dietro. 
''Almeno fatti accompagnare'' 
Lei con gli occhi colmi di lacrime acconsentì. 
Il tragitto fu silenzioso, gli unici rumori che rompevano la quiete tesa erano i singhiozzi strozzati di lei. 
Harry non fede domande, la accompagnò a casa e tornò alla sua. Pensando alla serata. 

Quando la ragazza torno a casa evitò di farsi vedere da Liz, e si chiuse nella sua camera. 
era stata un'idiota, aveva pianto davanti ad un ragazzo, era crollata, aveva mostrato lei stessa. 
Bella stronzata, era riuscita a rovinare tutto, a fare l'ennesima figura di merda.



 
***
''Darcy? Dove sei?'', nulla. 
un sussurrò. 
Harry lo sentì e si recò nella stanza dalla quale veniva. 
''Ehi Darcy, non nasconderti! So che sei qui.''
Lui si richiuse la porta alle spalle, poi si avvicinò all'armadio; lo aprì di colpo. 
nulla.
Allora decise di provare sotto il letto. 
nulla. 
Nel bagno? 
nulla. 
Qualcuno bussò alla porta: ''Posso entrare?''
Il ragazzo riconobbe la voce della ragazza e la lasciò entrare. 
Lei rise quando realizzò che lui la stava cercando e gli lasciò un segno bianco  di farina sulla guancia destra. 
''E se guardassimo un film?''
''E se andassimo ad Hide Park?''
''E la pizza?''
''Non intendevo ora'' 
''Una passeggiata notturna?''
''Si più o meno, devo fasti vedere una cosa''

''Devo ringraziare tua mamma per questa pizza?''
''Uhm, sisi, tutto merito suo''
''Dovremmo andarla a trovare, magari la cucina anche lei!''
''E' molto commovente come tu consideri mia madre''
''Non preoccuparti, sai che le voglio bene. Ehi, sai che ore sono?''
''Mmh, circa le otto e mezza.''
''Dobbiamo muoverci!''
''Per cosa?''


''Dio harry, è tutto così stupendo.'' disse la ragazza sdraiata sul telo mentre guardava il cielo.

 
SPAZIO AUTRICE (?)
lol non mi sento come un'autrice, che cosa figa.
Non so se vi è piaciuta, spero di si. Mi sono impegnata per pubblicare un capitolo più ungo. 
Il problema è che ancora non so come far evovlere la storia, ho una vaga idea, ma non 
sono sicura di sapere come arrivarci. 
comuuuuuuuuunque, vi prego, se avete qualcosa da dirmi recensite perchè così posso migliorare. 
Non vi chiedo di farlo per forza, ma di sicurao aiuta, comuunqe(2)
se avete altre domande il mio account è '' @haroldssmjle'' qualunque cosa mi trovate l' c: 
detto questo, fatto. 
-Lì :)x
''


 

 

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