Dear

di mrs_horan93
(/viewuser.php?uid=251942)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dear ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***



Capitolo 1
*** Dear ***


Dear...

 
Amore ciao, mi manchi tanto. Sai, stavo ripercorrendo i ricordi della mia vita con te e non ho potuto fare a meno di ricordarmi la prima volta che ci siamo appartenuti. Te la ricordi tu, amore mio?

Bene, io mi ricordo quel giorno come se fosse ieri. Ormai ti amavo, oh sì se ti amavo, perché... beh, il mio cuore aveva deciso di esplodere solo quando arrivavi tu.
Avevamo deciso di andare dai tuoi, mi volevi assolutamente presentare ai tuoi, dicevi che era una cosa importantissima, dovevi dire loro che mi amavi. Mi dicevi di sapere che di sicuro loro ti avrebbero riso in faccia perché un ragazzo bello come me non poteva amare una come te. Sì, eri proprio fuori di testa tanto lo stress che avevi.
Tu... quella sera eri stupenda. Quella maglietta ti stava benissimo.
Peccato che tu non l’abbia tenuta addosso per molto tempo. Ahahahhaha
Subito dopo cena tu ti chiudesti in cucina con tuo padre mentre io ti aspettavo in camera, seduto sul bordo del letto; ero abbastanza nervoso a dire la verità.
Dopo poi interminabili minuti ti ho visto uscire, allungando l’occhio nel corridoio, a testa bassa dalla cucina. Temevo davvero il peggio ma, man mano che camminavi, vidi spuntare un sorriso sul tuo volto, uno di quelli sinceri che mi aveva fatto perdutamente innamorare di te.
Hai alzato piano la testa e poi hai iniziato a correre verso di me urlando un: «Gli piaci» che mi fece balzare il cuore in gola...
Mi hai abbracciato con così tanta foga da riuscire a farmi stendere sul letto mentre io ti tenevo a pochi centimetri sopra di me prendendoti per le spalle.
Ho lanciato un’occhiata alla porta e tu ti sei alzata a chiuderla a chiave. Pensavo fossi impazzita: insomma i tuoi erano al piano di sotto e tuo padre mi aveva appena “accettato” ma non sembrò pesarti tanto perché tornasti esattamente nella stessa posizione di prima.
Ho sentito piano la tua mano spostarsi sul mio collo, passare per il pomo d’Adamo e salire piano sulla mascella, fino a finire sulla mia guancia. Ti giuro che non ho mai pensato che un tocco potesse farmi provare una simile sensazione, eppure tu, maledetta perfezione; ci sei riuscita.
Così ho congiunto le mie labbra alle tue, entrambe troppo vogliose per fermarsi ad esplorare solo quelle dell’altro.
Così, per la prima volta, l’unica cosa di cui ebbi fame eri tu.
Avevo fame delle tue labbra, della tua pelle, del tuo corpo, della tua anima. Non volevo fare altro che riuscire a congiungerci in modo che tutto questo non finisse mai.
Penso di esserci riuscito perché ora, a distanza di tempo, e a molta altra distanza che non posso controllare; io continuo a essere fottutamente innamorato di te, continuo ad amarti senza mai nessun freno...
 
Amore mio, perché hai deciso di fermare tutto questo? Perché hai deciso di andartene senza motivo? Scommetto che questa lettera ti arriverà anche lì su piccola mia.
Te lo ricordi tutto questo? Io fin troppo bene.
 
Ti amavo troppo.
Cazzata.
Ti amo troppo.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Non so esattamente come mi sia uscita fuori, avevo solo voglia di scrivere e l'ho fatto.
Potrei continuare con le lettere dato  che riesco a scrivere meglio
senza dover         perforza introdurre una storia.
gradirei sapere cosa ne pensate, se è stata solo una cazzata o vi ha incuriosito.
Bye Bye Gente twitter @withoutyouniall
.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2. ***


Dear...


Amore mio, ciao come va? Sai, non pensavo di prenderci la mano eppure eccomi di nuovo qui a scriverti una stupida lettera che spero, leggerai.
 
Qui non smette di piovere ed io continuo a ricordare. Non posso farne a meno, da quando te ne sei andata, qui non c’è molto da fare. Ho trovato una foto che mi ha fatto bloccare il cuore. Pensavo che l’avessi buttata quando abbiamo litigato, ricorderò anche quello magari. Pensavo l’avessi fatta a pezzi. Pensavo che, addirittura, l’avessi bruciata.
Invece è qui davanti a me. Incredibile.
È la foto che ci fece mia madre quando eravamo sul divano.
Ti ricordi che è sempre stata una maniaca della foto? Ha fotografato anche il bacio che ci siamo dati a casa mia. Tu accettasti di darmelo solo perché pensavi che i miei fossero in cucina invece mia madre era lì, dietro lo stipite della porta.
Io scoppiai a ridere quando scoprii cosa aveva fatto mentre osservavo le tue guance tingersi di rosso. Eri stupenda anche così, non si poteva dire niente in contrario.
Quella foto uscì benissimo.
Tu ed io eravamo sul divano, con la finestra dietro, siamo venuti incredibilmente controluce e si vede chiaramente solo la tua mano sulla mia spalla; ma è questo che amo.
Guardando la foto sembriamo un’unica persona, si vede il mio braccio che circonda avidamente il tuo bacino costringendo il tuo petto al mio. Il tuo viso schiacciato dolcemente verso il mio, mentre i miei capelli corti scombinati si fondono con i tuoi lunghi e ricci. Ha una sola pecca quella foto: Non si vedono le nostre labbra che si plasmano a vicenda.
Le nostre labbra, i nostri corpi, le nostre mani giunte, le nostre lingue. Non avrei mai voluto staccare da te, non mi avresti mai stancato. Eppure, evidentemente, tu lo hai fatto, ti sei stancata.
 
Ancora mi chiedo perché hai deciso di lasciarti andare, di non lottare. Tu eri davvero così stanca da lasciarmi? Non pensi a come sia stanco ora io, qui da solo senza di te? Le gocce che si posano piano sulla finestra mi ricordano te. Fanno poca strada ma la fanno correndo, andando a destra e a sinistra e, alcune, si congiungono con altre. Spero davvero che smetta di piovere amore mio, voglio uscire per ricordare ancora meglio.
 
 
Le nostre labbra combaciavano perfettamente.
Cazzata.
Le nostre labbra combaciano perfettamente.
                                                                                      

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ormai ho in mente una storia e continuerò.
Ricordo che nei generi è incluso il "Drammatico"
ed è così che, purtroppo, finirà.
Spero che lascerete anche solo una piccola recensione per sapere come va...
 Per qualsiasi informazioneTwitter: @Nialls_mouth
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3. ***


Amore mio, come va? Spero sempre bene. Ha smesso, finalmente, di piovere. Sai, qui fuori al parco riesco a scrivere molto meglio.
Tu non hai idea di quanti odori che ci sono in questo parco, forse non me ne sono mai accorto perché ero troppo occupato a riempirmi le narici del tuo profumo... ormai sta iniziando la primavera e quel grande albero che c’è al centro sta iniziando a fiorire. Lo abbiamo mai guardato insieme? Oh, forse tu sì.
Mi ricordo quando venivamo al parco e tu ti sistemavi sulla panchina esattamente di fronte all’albero e alle giostre. Ogni volta parlavamo di qualcosa di diverso.
Quella volta iniziasti a guardare i bambini e in ognuno di loro trovavi una cosa mia e una cosa tua, ripetevi a ognuno di loro che poteva essere nostro figlio.
Io ero steso con la testa sulle tue gambe. Tu giocavi distrattamente con i miei capelli mentre io guardavo il tuo viso.
Era una vista meravigliosa.
Iniziasti a fantasticare sul nostro futuro con lo sguardo fisso su quell’albero. Mi facesti promettere che avremmo passato la nostra vita insieme. Che ci saremmo sposati solo noi due senza nessuno intorno. Mi facesti promettere che non avremmo aspettato la prima notte della luna di miele, per questo non ci doveva essere nessuno alla cerimonia. Che avremmo fatto almeno due figli, perché uno solo poteva annoiarsi e disturbarci. Ahahah pensavi solo a noi...
 
E ora? Ora che io ti ho promesso tutte queste cose perché tu te ne sei andata? Perché non mi hai dato il tempo di mantenere la mia parola? Volevo solo farti felice.
 
La nostra vita sarebbe stata perfetta.
Cazzata.
La nostra vita era perfetta.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

 

ed eccomi con la terza lettera. devo ammettere che non  stanno
avendo molto successo , ma io le sento come parte di me, quindi.. continuo a publicarle.
spero non vi annoii troppo.

informazioni su twitter: @niallsound
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1620169