Immortality

di blueroses
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Immortality.

Camminavo per quella stradina che doveva portarmi al college.Avevo scelto di vivere una vita il più umana possibile, anche se non ero umana, dovevo sembrarlo.Dopo circa 600 anni di vita, volevo provare qualcosa di nuovo diciamo.Per tutti questi secoli non avevo fatto altro che dissanguare umani insieme a mio fratello David.Eravamo diventati delle bestie feroci senza un pizzico di sentimenti uccidevamo persone in continuazione, perdipiù lo facevamo per divertimento.Adesso se ripenso al mio passato mi fo schifo da sola.Pensare a tutte quelle povere anime innocenti che sono dovute morire solo per soddisfare le volontà sadiche mie e di mio fratello.Certo uccidevamo anche per sopravvivere, ma da circa 50 anni ho scoperto che noi vampiri possiamo nutrirci anche di cibo umano.Io ho scelto questa via,ma mio fratello no.Lui si nutre ancora di sangue umano.Certo non uccide come faceva prima, lui ruba le sacche di sangue dall'ospedale, qualchevolta bevo anch'io il sangue, ma ciò accade raramente, lo faccio solo quando mi sento particolarmente debole. Come sono diventata ciò che sono ora? Beh è una lunga storia. Se non mi sbaglio era il 1431, avevo circa 18 anni a quell'epoca visto che ero nata l'11 luglio del 1413, io e mio fratello eravamo in Bulgaria. Io mi innamorai perdutamente di un certo Ivàn Cerkovski. Anche lui era innamorato di me, io sapevo della sua vera natura, sapevo che era un vampiro, cosi gli chiesi di trasformarni cosi saremo stati insieme per sempre.A quei tempi tutti sapevano dell'esistenza dei vampiri, e li davano la caccia e la notte del 1433 lo uccisero davanti ai miei occhi,io e mio fratello riuscimo a scappare, e da quel giorno cominciai a provare odio per gli umani, mi avevano tolto l'amore della mia vita.Trasformai anche David.Lui uccideva per divertimento, aveva sempre avuto questo lato sadico e perverso dentro di sè, io lo facevo per vendetta, ma ora mi sono ricomposta. Penso: Perchè vendicarsi? Non serve a nulla, farà solo aumentare la tua ira e la tua voglia di uccidere.La vendetta non porta mai a nulla di buono.Forse è vero..si...ti sfoghi e tutto questo, ma poi ti rendi conto che tutto ciò che hai fatto non è servito un ganchè, solo ad aver distrutto la vita a dei innocenti.Mi ricordo che una volta, prima di diventare vampiro, i miei litigarono.Da quando nacqui io e mio fratello litigvano in continuazione, non facevano altro, ma quella volta arrivarono addirittura alle mani e mio padre anche alle armi, io mi intromisi e con il coltello, che mio padre usava per minacciare mia madre, mi fece un taglio sulla guancia, ancora oggi ne porto il segno: una cicatrice che va dallo zigomo fino ala collo. I miei genitori ormai sono morti, non li ho uccisi io, nessuno li ha uccisi, il tempo ha fatto il suo dovere. Sono morti annegando nella sofferenze e nel dolore di aver perso i propri figli.Entrambi provavano disgusto l'uno nei confornti dell'altro, non sono mao stati felici nella loro vita. Non si sposarono per amore, ma perchè furono costretti dai loro parenti. A quei tempi, in Scozia, chi si sposava con persone nobili godeva di una vita piena di ricchezze. Entrambi i miei genitori, essendo nobili, sposandosi non fecero alto che aumentare il loro patrimonio e la loro fama. E' vero avevano tutto ciò che desideravano, ma non hanno mai avuto il vero amore, dentro non avevano nulla. I loro cuori erano vuoti. Io e mio fratello siamo gemelli. Gli voglio davvero bene.E' stato e lo è anche ora la mia ancora. E' molto protettivo nei miei confronti, a volte è una cosa buona ma a volte diventa davvero pesante. Ah..si giusto che sbadata non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Mariah Eve Campbell, mio fratello David Cameron Campbell, siamo scozzesi. Abbiamo entrambi gli occhi verdi come smeraldo, ma diventano rosso come il sangue quando mostriamo la nostra vera natura. Anche se siamo siamo gemelli, lui ha i capelli rossi io invece ce li ho castani, abbiamo la pelle bianchissima e lentiggini che ci copriono un pò gli zigomi. Sono piuttosto magrolina, non mi definisco bella, sono accettabile. Ritornando al presente. Finalmente arrivai dalla segreteria del college. Una donna piuttosto buffa, un pò in carne e di colore, i capelli ricci, il naso un pò grosso, con un neo sul mento e con un paio d'occhiali da vista.

"Buongiorno" dissi guardandola, ma non ricevetti alcuna risposta.

"Ho detto buongiorno, la prego di considerarmi, non ho tutto il tempo del mondo!" -veramente ce l'avrei ma sono solo dettagli- Finalmente la donna alzò la testa. Sentii che era arrabbiata, ma quando mi guardò sentii dentro di lei un misto di rabbia, timore e curiosità. Noi, vampiri, riusciamo a capire i stati d'animo di una persona.

"Buongiorno, tu chi sei?"

"Sono la nuova studentessa."

"Nome, congnome ed età prego"

"Mariah Eve Campbell, 18 anni."

La donna cominciò a scrivere a quel aggeggio elettronico comunemente chiamato computer,se non mi sbaglio.

"Segni particolari?"

"Questa cicatrice." mi tolsi gli occhiali da sole, alla vista della cicatrice la donna si irrigidì subito e un senso si inquietudine e timore la avvolse.

"O-ok" riprese a scrivere al computer.

"Ecco firma qui." non avevo quasi mai firmato qualcosa in vita mia, cosi scrissi solo le mie inziali MEC.

"Una domanda, come te la sei fatta quella cicatrice?" la guardai e feci un sorriso maligno.

"Lunga storia, signora." la paura si impossessò del suo corpo.

"O-ok, bene beh qui ci sono tutte le informazioni che ti servono" disse porgendomi un foglio "La tua stanza e la 381."

"Sto da sola?"

"Si."

"Ok, grazie."

Salii le scale e alla fine trovai la stanza. Davanti alla porta c'erano già le mie due valige.Aprii la porta e dentro ci trovai David.

"Hey fratellone!"

"

 

Hey Mary!"

"Vedo che ti sei già sistemato!"

"Si è un bel posticino, non c'è male!"

"Bene."

"Sei sicura che vuoi fare questo tipo di vita?"

"Si David, ne abbiamo già parlato!"

"Ok ok che cos'è quello?"

"Questo? E' il mio orario scolastico, credo..." guardai meglio quello che c'era scritto sul foglio "Si è l'orario scolastico"

"Fammi vedere...Psicologia, filosofia? Cara hai conosciuto Wundt il fondatore della psicologia, a che cosa ti serve studiare queste cose, quando le sai di già e le hai vissute quasi in prima persona?"

"Perchè mi voglio lasciare il passato alle spalle, voglio cominciare una nuova vita, da umana, so che non lo sono, ma ci voglio provare ok?"

"Ok...Mi mancherà uccidere le persone insieme alla mia sorellina."

"Beh a me no."

"Uh come siamo acide"

"Stai zitto, renditi utile che ore sono?"

"Le 7:30 am "

"Secondi quello che c'è scritto qui le lezioni iniziano alle 8, quindi devo muovermi." con velocità sovraumana mi preparai, misi un quaderno un agenda e una penna blu nella borsa.

"Buona fortuna sorella, e mi raccomando comportati nel modo più umano possibile, fai già paura solo quando qualcuno ti guarda negli occhi, poi anche quella cicatrice, insomma..."

"Si lo so, ho capito fo paura alla gente, so di fare schifo, grazie!"

"Non stavo dicendo questo!Dico solo che devi evitare di guardare la gente in modo inquietante, sii naturale!"

"Se devo essere naturale allora devo uccidere tutte le persone qua dentro!"

"Allora non essere naturale, prova ad essere umana, nel senso non guardare le persone con sguardo da serial killer e sii più sciolta, non essere cosi rigida!"

"

 

Da quando dai indicazioni su cume un umano si deve comportare o no?"

"Cara sei più all'antica di nostra nonna. Non sai nemmeno che cos'è un i-Pod"

"Si che lo so che cos'è un i-Code!"

"Che avevo detto io?"

"Ok ok è vero!Non so che cos'è un i-Clone"

"I-Pod!"

"Si quella cosa lì!Oddio sono già le 7:40! Devo andare, continuiamo il discorso dopo!Ciao!"

"Ciao!"

Uscii dalla stanza e scesì le scale. C'erano tantissimi ragazzi accanto agli armadietti. Guradai il mio orario. Prima ora filosofia aula T67. Non so dove diavolo sia quest'aula.Andai nel mezzo del corridoio.

"HEY ASCOLTATEMI! C'E' QUALCUNO CHE VA NELL'AULA T67?" urlai e un paio mi mani si alzarono, ma mi fermai su un ragazzo che aveva alzato la mano ma poi l'avevo subito tirata giù, era un ragazzo abbastanza alto, biondo scuro con gli occhi color miele.

"Tu!" dissi indicandolo "Andiamoci insieme, io non so dove diavolo sia!"

"O-ok.." sentii che era un pò spaventato e imbarazzato.Camminamo per un pò.

"Allora sei nuova?" non avrei mai detto che sarebbe stato lui a cominciare a parlare, insomma tutto ciò che sentivo che provava era timore e imbrazzo.

"Si sono nuova, e fammi indovinare il tuo nome è Justin!"

"E-esatto.." sentii che il timore aumentò dentro di lui.

"Beh io sono Mariah Eve Campbell! Piacere di conoscerti!" dissi porgendogli la mano, lui la strinse un pò titubante.

"Piacere..."

Dopo un pò arrivamo davanti ad un aula.

"Siamo arrivati..." disse il ragazzo

Entramo dentro e ci sedemo, uno accanto all'altro. Sentii che era nervoso, imbarazzato, arrabbiato e timoroso... hmmm uno strano miscuglio. Beh spaventiamolo ancora di più. Noi vampiri sappiamo tutto di ogni persona. Ci basta guardarla per sapere il suo nome, età,a cosa sta pensando, vita e morte.

"Fammi indovinare Justin, hai 18 anni, una madre Patricia/Pattie Mallette, un padre Jeremy Bieber, una sorellina Jazmin o Jazzy e un fratellino Jaxon, ho indovinato?" lui mi guardò spaventato

"Si...e-esatto... come diavolo hai fatto?"

"Dote naturale, guarda lo vedi quello" dissi indicandogli un ragazzo nella prima fila

"Si..."

"Beh il suo sogno è diventare il più grande psicologo che ci sia al mondo, ha un cuscino che ha chiamato Lucy, è ancora vergine, fa finta di fare sesso con il cuscino, e gli piacciono i gatti e in questo momento sta pensando a Lucy."

"Oddio...fai paura...Ma come posso sapere che tutto ciò che hai detto è vero?"

"Beh quello che ho detto su di te è vero no?"

"Si, ma potresti essere una stalker, che ne so..."

"Haha no non lo sono"

"Allora dimostrami che ciò che hai detto su di lui è vero"

"Ok...HEY MARK COME STA LUCY? DIMMI COM'E' FARSI LE SEGHE CON UN CUSCINO?" questo Mark diventò rosso, abbassò la testa e uscì dall'aula correndo.

"Hahaha che ti avevo detto?"

"Oddio ma sei una sensitiva? Come cavolo fai?"

"Te l'ho detto dote naturale!"

"Wow sei strana forte te..."

"Me lo hanno detto in tanti...ah e il tuo nome completo è Justin Drew Bieber vero?"

"Si..." eravamo seduti nell'ultima file dell'aula, quindi nessuno ci sentiva.

CIAO BELLI QUESTA E' LA MIA PRIMA FF SU JUSTIN! BEH SPERO CHE VI PIACCIA E SE E' COSI RECENSITE. ACCETTO DI TUTTO CRITICHE, INSULTI, INSOMMA TUTTO QUELLO CHE VOLETE! AIUTATEMI A MIGLIORARE!

ALLA PROSSIMA! BACI!

-Vanessa

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2



"Di dove sei?"

"Dalla Scozia!"

"E che cosa ci fa una ragazza scozzese in Canada?" disse sorridendo

"Beh è una lunga storia..." sentii che aveva cominciato a rilassarsi e ciò mi andava più che bene

"Io sono qui" sorrise ancora..che bel sorriso

"I miei sono morti in un incidente stradale l'anno scorso, io e mio fratello David abbiamo deciso di cambiare vita, quindi siamo venuti qui" mi inventai tutto sul momento, di certo non motevo dirgli che sono un vampiro di 600 anni.

"Oh...mi dispiace...davvero..." stava dicendo la verità, gli dispiaceva sul serio, che cosa dolce.

"Non ti preoccupare, ormai l'ho superata questa cosa."

"Oh...e...come te la sei fatta la..cicatrice?"

"Anch'io ero in macchina durante l'incidente, io ne sono uscita fuori solo con questa, grazie a Dio!"

"Forse era meglio se non ti chiedevo queste cose..."

"Perchè? Insomma ora sto meglio, sfogarsi a volte fa bene, devo ringraziarti per avermi ascoltata!"

"Beh io ci sono!" sorrise un'altra volta.

Restamo tutta l'ora a chiaccherare.Era davvero un ragazzo simpatico, ma c'era qualcosa dentro di lui che proprio non riuscivo leggere. Era come se avesse un muro dentro che mi ostacola, e questa cosa mi inervosisce parecchio, visto che con lui è la prima volta che mi capita questa cosa.

"Che materia hai ora Justin?"

"Trigonometria"

"Uh..che cosa brutta!"

"Lo so...te invece?"

"Filosofia...aula C167...ok...dove diavolo è?"

"Haha non ti preoccupare, ti accompagno io, tanto l'aula di trigonometria è di fronte a quella di filosofia!"

"Grazie!Davvero, se non era per te, chissà dov'ero ora...forse nei sotterranei del college! Haha"

"Prego! haha"

Andammo al suo armadietto, cosi poteva prendersi i libri che gli servivano, mentre stavamo parlando, un gruppo di ragazzi ci passarono accanto e spinserò Justin per terra.

"Che c'è piccola checca? Ti fa ancora male la gola? Non riesci più a cantare o cosa?" Justin si alzò in piedi, con lo sguardo rivolto verso il basso.Non mi piacque ciò che vidi.Justin era ormai diventato una sorta di amico per me e nessuno deve far del male agli amici dei vampiri, in più per Justin provavo anche un senso di protezione, sentivo come se quel ragazzo fosse davvero fragile e avesse bisogno di aiuto.In poche parole ero davvero incazzata.

"Hey tu scimione!Chiedigli scusa!" dissi a quel coglione

"E tu chi saresti scusa? Hey Bieber una ragazzina ti sta difendendo? Dio che checca! HAHA!" ero al limite, davvero, non potevo ucciderlo, anche se avrei tanto voluto farlo.Camminai lentamente verso quell'idiota.

"Senti scimmione senza cervello, se non vuoi ritrovarti attaccato a quegli armadietti chiudi quella fottuta bocca!" dissi guardandolo negli occhi.

"Mariah..davvero non c'è bisogno di tutto questo..." sentii dire da Justin, ma lo ignorai.

"Lo hai sentito vero Mariah?" camminavo lentamente verso quel ragazzo, si chiamava George, i miei occhi diventarono del color rosso sangue, lo guardavo con uno sgurado da serial killer, infatti sentii che cominciava ad avere paura.Quando mettevo paura alle persone, mi sentivo cosi forte, come se li avessi in pugno, come se bastase solo una mossa per farli fare tutto ciò che vuoi.Ormai tutta la scuola ci guardava. Vabbè non m'importa, mi piace essere al centro dell'attenzione.

"E se io non volessi? Se io volessi farti del male?" dissi con un sorriso cattivo sul volto, la mia voce divenne dura e roca.

"Te? Tzz ma fammi i...." non lo feci finire per chè lo incollai agli armadietti, lo tenevo stretto per la gola, stringevo fortissimo, lo sollevai, ma di poco, da terra.

"Chiedigli scusa se vuou che ti molli."

"Che...che cazzo hai fatto agli occhi?" mi chiese questo George

"Se te lo dico, poi dovrei ucciderti, per davvero, ora stai zitto e chiedi scusa a Justin!"

"Ju..Justin...scusa...fratello!" mollai la presa e George cadde a terra.

"Hai visto non è stato cosi difficile, se lo rifai un altra volta, non la passerai liscia te lo assicuro!" George si alzò spaventato, fece cenno di sì con la testa e andò via veloce insieme al suo gruppetto di ignoranti.

Tutte le persone mi guardavano spaventati, avevo ancora gli occhi rossi, cosi li chiusi e poi li riaprii, erano diventati veri smeraldo, mi gurai verso Justin che mi guardava spaventato e sconvolto, mi avvicinai a lui, ma lui indietreggiò un pò, scosse la testa in segno di no, poi si girò ed entrò nell'aula di trigonometria. Le persone continuavano a guardarmi.

"CHE COSA AVETE DA GUARDARE DIO BONO!" tutti ritornarono a fare ciò che facevano prima, cioè i cazzi loro.

Dopo un pò trovai l'aula di filosofia.Passarono tutte le altre 4 ore, e finalmente potevamo andare a pranzare. Per andare in mensa seguii un gruppo di ragazzi. Quel giorno non avevo voglia di cibo umano. Andai a sedermi ad un banco libero. Presi l'aggeggio elettronico che mi diede David, mi pare si chiamasse cellulare, era un I-phone, da quello che mi disse David, inoltre mi aveva detto che questi erano i cellulari più costosi e bla bla bla del mondo.Beh dei soldi non ci preccupavamo. Avevamo tantissimi soldi, poi se per caso finivano, potevamo sempre rubarli dalle banche, eravamo talmente veloci che neanche le telecamere ci potevamo vedere.All'improvviso sentii l'odore di Justin, questa volta però non era come prima, cioè ora sentendo il suo odore sentivo una voglia matta di bere il suo sangue, questa cosa non mi accaddeva da anni. Era davvero strano non avevo mai desiderato cosi tanto del sangue in tutta la mia vita. Sentii gli occhi diventare rossi e i cannini allungarsi.Dovevo controllarmi, dovevo trovare la forza di farlo.All'improvviso sentii la voce di Justin.

"Hey Mariah.."

Io avevo la testa tra le mani, provavo a controllarmi dal non dissangarlo. Presi un respiro profondo e sentii i cannini e gli occhi tornarmi normali.

Justin mi toccò la spalla.

"Hey tutto ok?" mi chiese

"Ehm..si.."

Si sedette davanti a me.

"Senti volevo dirti grazie"

"Per cosa?"

Sentivo che la paura che aveva prima di me, ora era ritornata.

"Per quello che hai fatto a George"

"Non c'è di che."

"Co-come hai fatto a muoverti cosi velocemente e poi dove diavolo hai trovato tutta quella forza, insomma quello lì è circa 90 kg di muscoli!"

Mi avvicinai a lui e gli sussurai.

"E' meglio che tu non sappia niente, credimi." un brivido percorse il suo corpo, paura ed eccitazione ecco cosa sentiva.




HEYLA' CIAO BELLE! BEH QUESTO E' IL SECONDO CAPITOLO E SPREO TANTO CHE VI PIACCIA, LO SO NON E' LUNGHISSIMO, MA MI FARO' PERDONARE CON IL PROSSIMO! RECENSITE E FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE! CIAO! BACI! ALLA PROSSIMA!
-Vanessa




 

 

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