shut up and love me

di Bubble_Dae
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Is always HIS fault! ***
Capitolo 3: *** Harry shut up...please! ***
Capitolo 4: *** Moodiness ***
Capitolo 5: *** What?!!? ***



Capitolo 1
*** Prologue ***




Penso che a ogni ragazza sia capitato di incontrare almeno una volta nella sua vita quel tipo di ragazzo che praticamente io definisco il nemico delle donne. Ovvero è quel ragazzo che sa di piacere e per suo divertimento non si tira indietro alle avance di nessuna,avendo così una ragazza diversa nel suo letto ogni notte. Ecco il mio vicino di casa purtroppo è così,solo che non ci sarebbero problemi se ci ignorassimo a vicenda,l’uno ignaro dell’esistenza dell’altra ma ovviamente le nostre madri sono migliori amiche. Io ci ho provato a mettere da parte i pregiudizi che avevo nei suoi confronti ma ogni volta quel ragazzo riesce a vanificare tutti i miei sforzi. Mia madre mi rimprovera sempre per il fatto che ogni volta che mi chiede di accompagnarla dalla sua amica io storco il naso,però che ci posso fare se è più forte di me?
An sì dimenticavo lui è l’individuo più egoista,presuntuoso,cascamorto e perfetto che io abbia mai conosciuto,no aspettate ho detto perfetto bè dimenticatelo ok? In più aggiungete il fatto che insieme alla sua boy band,i One Direction sono arrivati terzi ad XFactor e da tre anni a questa parte sono gli idoli delle ragazzine in preda ad una crisi ormonale. Questo era il mio vicino di casa Harry Edward Styles.


Angolo scrittrice
*sbuca da un angolino*Salve a tutte,questa è la mia prima FanFiction sui 1D quindi siate buone. Questo è solo il prologo ma prometto che pubblicherò i capitoli se vedo che la storia piace quindi se recensiste mi farebbe davvero un grande piacere :)
Baci Julie xx

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Capitolo 2
*** Is always HIS fault! ***


Come tutte le mattine mia madre,Grace venne a svegliarmi dato che la sveglia era per terra e  smontata come tutti i santi giorni. Non so come facevo ma appena sentivo quel trillo fastidioso le davo una manata facendola finire sul pavimento distrutta per poi tornare sotto le coperte.
<Molly avanti alzati che è tardi>,disse la voce pacata di mia madre spalancando la finestra facendo entrare la luce del sole mentre io mi ricoprii con la coperta borbottando:<Altri cinque minuti>.
<Ci sono i pancake per colazione>,sbuffò lei sapendo che al richiamo dei suoi pancake non sapevo resistere infatti due secondi dopo ero vestita in cucina con la bocca piena di quelle delizie.
<Molly certo che potresti comportarti in modo più femminile no?>,mi rimproverò lei spazientita mentre finiva di cuocere le uova con bacon per mio fratello Jake che dormiva ancora profondamente nel suo letto.
<Ma peschè scusha?Io scho benisschimo coshì!>,le risposi mandando giù l’ultimo boccone,mi alzai e andai a prendere il mio IPhone in camera e lessi il messaggio di Nicole:-Sono lì tra cinque minuti quindi sbrigati capito?-. Guardai l’ora erano le 7:45,poi guardai il messaggio della mia migliore amica e mi resi conto che era arrivato dieci minuti prima.
<Oh merda!>,imprecai prendendo la borsa e le chiavi del motorino,uscii in fretta e furia salutando distrattamente mia madre che ormai era abituata a quella scena. Una ragazza alta dai capelli neri  e un fisico mozzafiato era appoggiata al muretto di casa mia,l’abbracciai da dietro stampandole un bacio sulla guancia per farmi perdonare del ritardo.
<Lo sai che sono qui da più di dieci minuti vero?>,mi chiese lei secca inarcando un sopracciglio,io le sorrisi semplicemente trascinandola in garage per prendere il mio scooter. Lei mi guardò perplessa mentre montavo sul sellino lanciandole un casco.
<Che intenzioni hai Molly?>,mi domandò allarmata infilandosi il casco stando attenta a non spettinarsi per poi montare dietro di me.
<Tieniti forte si parte!>,le dissi accendendo il motorino a sfrecciando a tutta velocità fuori dal garage,appena uscii nel vialetto per poco non investii un ragazzo. Lui mi stava guardando sgranando gli occhi come se fossi una pazza così io sbuffai alzando gli occhi al cielo.
<Volevi per caso uccidermi Cross??>,mi chiese lui appoggiando una mano sulla parte anteriore del mio veicolo,inarcai un sopracciglio e guardai contrariata la sua mano.
<No Styles anche se non mi dispiacerebbe affatto non vedere la tua faccia per un po’>,replicai premendo il piede sull’acceleratore per fargli capire che doveva spostarsi ma lui non si mosse di un centimetro.
<Ammettilo che piangeresti come una fontana al mio funerale>,insistette lui facendo uno di quei suoi odiosi sorrisi a trentadue denti che avrebbero fatto sciogliere il cuore di ogni ragazza,per mia fortuna il mio no.
<Sì aspetta e spera!>,gli risposi accelerando di nuovo così lui finalmente si spostò e io potei partire ma poco dopo le sentii urlare:<Ci vediamo a scuola!>,sbuffai e sfrecciai verso le strade caotiche di Londra.
Dopo circa dieci minuti eravamo arrivate davanti all’istituto scolastico,appoggiati al cancello c’erano due ragazzi che riconobbi subito. Appena quello dai capelli scuri e due occhi verde smeraldo si accorse di noi mi fece un dolce sorriso un po’ imbarazzato che ricambiai a mia volta. Ecco lui si che è il ragazzo perfetto;dolce,bello,simpatico,bello,generoso e bello ma credo di averlo ripetuto almeno un centinaio di volte. Quando lo raggiunsi intrecciai le mie braccia dietro il suo collo e lasciai che le nostre labbra si sfiorassero per poi finire in un lungo bacio. Ace mi prese per mano e entrammo a scuola mentre sentivo il solito baccano all’entrata segno che Harry e i suoi amichetti erano appena arrivati. Feci una smorfia così il ragazzo di fianco a me mise un suo braccio intorno alle mie spalle stringendomi,io gli sorrisi iniziando a percorrere il corridoio. Dopo poco lo salutai lasciando che andasse in classe mentre io feci per entrare nella mia insieme a Nicole.
<Ace ci vediamo durante la pausa pranzo?>,gli chiesi,lui sorrise e annuì con il capo così contenta andai a sedermi al mio solito posto vicino alla finestra. Nicky era di fianco a me e mi stava raccontando qualcosa quando Harry entrò in classe seguito dai suoi amici e venne a sedersi proprio dietro di me. Decisi di fare finta di niente,pensando che era solo per un ora poi avremmo cambiato classe. Stava andando tutto bene quando sentii un fastidio alla schiena così mi toccai la nuca e mi resi conto che qualcuno mi aveva infilato delle palline di carta dentro la maglietta. Mi voltai e incenerii il riccioluto con lo sguardo minacciandolo:<Allora ci tieni proprio ad andare sotto terra?>.
Lui si lasciò sfuggire una risata attirando l’attenzione della professoressa che ci guardò contrariata così mi voltai facendo finta di niente.
<Come sta il tuo amichetto?>,mi chiese nell’orecchio con tono di sfida così senza voltarmi gli risposi acida:<Bene e la ragazza con cui hai passato la notte ieri sera?>.
<Non saprei di solito quando mi sveglio non ci sono più>,ribatté lui cercando di fare l’ingenuo ma scoppiò di nuovo a ridere così la professoressa ci urlò:<Styles,Cross in presidenza!Sono stufa delle vostre conversazioni tra fidanzatini!Certe cose fatele all’esterno della mura scolastiche>. Io rimasi scioccata e feci per ribattere quando Harry mi tappò la bocca trascinandomi fuori dalla classe tra le facce divertite nostri compagni. Finalmente quando mi lasciò cominciai a dargli dei pugni sulla spalla:<Perché mi hai fermato?Dovevo chiarire  che ha frainteso tutto!>.
<Ti faccio così schifo?>,mi domandò lui guardandomi negli occhi serio. Solo in quel momento mi resi conto che erano di un verde brillante e limpido,erano veramente stupendi. Mi ripresi e alzai gli occhi al cielo incrociando le braccia:<Avanti Styles smettila di fare il bambino!Finiamo sempre nei guai perché tu non mi lasci mai in pace. E’ sempre colpa tua se finiamo in queste situazioni!>,sbraitai camminando davanti a lui per non fargli vedere che ero leggermente rossa in faccia.
<Se magari tu la smettessi di insultarmi riusciremmo ad andare più d’accordo ma è solo una mia opinione>,rispose lui raggiungendomi così stavolta fui io a fermarlo e a guardarlo negli occhi seria.
<Ok vuoi che ti dica tutto quello che penso di te?Bene,credo che il tuo comportamento nei confronti delle donne sia pressoché orribile,sei presuntuoso,ottuso,egoista e non hai un minimo di rispetto per tutte quelle povere ragazze che ti ritrovi nel letto ogni mattina!Con questo penso di aver finito,soddisfatto ora?>,gli sbraitai contro ma stavolta non ricevetti nessuna reazione. Forse avevo esagerato ma era lui quello che mi provocava e stuzzicava sempre e se non reagivo avrebbe continuato ancora più pesantemente.
Entrammo nell’ufficio della preside che ci guardò per un secondo per poi ritornare alle carte che aveva in mano. Rimanemmo in piedi e in silenzio per un periodo che mi parve interminabile poi la vecchia iniziò a parlare:<Allora stavolta che avete combinato?>. Feci per rispondere ma Harry mi precedette e aspettai che mi desse la colpa come faceva ogni santa volta che finivamo in quell’ufficio,e fidatevi c’eravamo molto spesso.
<E’ stata tutta colpa mia quindi lasci tornare in classe Molly,poi potrà scegliere la mia punizione come meglio crede>,disse lui con il capo chino mentre lo guardavo con gli occhi fuori dalle orbite.
Che cosa?Ho sentito bene Harry Edward Style si sta assumendo la colpa di qualcosa?La fine del mondo è vicina quindi??”,pensai senza staccargli gli occhi di dosso,la preside tossì per riportare la mia attenzione su di lei.
<Ragazzi mancano solo tre giorni al termine dell’anno scolastico quindi se mi promettete che non vi ritroverò di nuovo qui lascerò correre. Dopotutto avete diciotto anni dovreste comportarvi come due persone mature>,rispose lei così ci congedò e ritornammo in classe.
Per tutto il resto della giornata Harry non mi tormentò più,proseguirono così tutte le ore all’interno di quella specie di prigione per poi uscirne alla solita ora. E’ strano come in qualche e diciamo insolito il fatto che Harry non mi punzecchiasse mi desse quasi “fastidio”,devo smetterla di fare certi pensieri contorti con il mio solito modo di pensare. Insomma io quello non lo sopporto quel riccioluto,glielo ho pure detto in faccia quindi perché adesso il fatto che non mi stuzzichi mi infastidisce? Accidenti non mi capisco più nemmeno io!E a causa di tutto questo non ho nemmeno visto Ace durante la pausa pranzo. Tutta colpa di quello là!



Salve a tutti*saluta con la manina*Questo è il primo vero e proprio capitolo che scrivo quindi spero vi piaccia,fatemi sapere che ne pensate recensendo se vi va :) Non siate troppo critiche vi prego >.< ovviamente anche le critiche costruttive sono ben accette,se posso migliorare voglio saperlo. Sappiate però che la lunghezza è un mio difetto.
Baci Julie xx

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Capitolo 3
*** Harry shut up...please! ***


Tornata a casa mi buttai sul divano esausta mentre mia madre spadellava dietro fornelli in cucina,era abituata al fatto che appena mettessi piede in casa mi accoccollasi sul nostro divano in pelle rossa.
<Tesoro dopo verso le sei io vado da Anne e tu ovviamente devi venire con me>,mi informò così mi misi seduta e sbuffai. Non avevo voglia di vedere quello là dopo quello che era successo a scuola quindi iniziai ad elaborare una scusa plausibile per la quale potessi rimanere a casa.
<Mamma mi spiace ma non mi sento proprio bene. Solo per oggi non posso fare a meno di venire per favore non vorrei attaccare qualcosa a qualcuno>,cercai di essere il più convincente possibile infatti qualche minuto dopo venne verso di me e mi guardò preoccupata.
<Se stai così male allora va bene puoi rimanere a casa però adesso vai su a cambiarti ok?>,mi invitò lei comprensiva tastandomi la fronte così salii le scale e mi chiusi in casa. Indossai un paio di shorts color fragola,una canottiera bianca e una felpa lunga. Presi il cellulare e ci infilai le cuffiette e ascoltai la mia canzone preferita “Shut up and love me” di Demi Lovato.
Lessi un messaggio di Ace che diceva:-Ehi tutto bene ho sentito che sei andata dalla preside insieme a…Styles-.
-Sì tutto ok comunque mia mamma esce per le sei se vuoi venire che ti spiego tutto però non farti vedere perché è a casa di quello lì(Harry)-,gli risposi scrivendo più veloce che potevo. Mia madre aveva conosciuto Ace e lo riteneva un bravo ragazzo ma la sua preferenza per Harry era sempre evidente. Io non riesco a capire che ci trovi in quel ragazzo,senza offesa si è molto bello e ammetto che ha due occhi magnetici che catturano lo sguardo ma per quanto riguarda il carattere non ci siamo proprio.
Ricevetti una chiamata di Nicole così le risposi fermando la musica:<Niki che succede?>.
-Sai per quanto riguarda quest’estate,dovevamo andare da mia zia al mare no? Bè mi ha appena chiamato dicendo che purtroppo la casa è stata affittata ad una coppia e quindi non possiamo usarla. Ha bisogno di qualche spicciolo extra quindi…-,mi spiegò lei con tono sconsolato ma d'altronde avevamo programmato quel viaggio dall’inizio della primavera e vederlo svanire così su due piedi non era facile.
<Mi spiace Niki,ma se tua zia proprio non può vorrà dire che ci arrangeremo in qualche altra maniera no?>,la incoraggiai io aspettando una risposta impaziente.
-Ecco siccome lei ha avvertito prima i miei genitori loro hanno prenotato un viaggio all’estero e quindi passerò l’estate con loro,scusa-,aggiunse lei con un tono sempre più cupo.
<Niki fa niente sono felice per te,ci vediamo domani a scuola. Mancano solo due giorni no quindi godiamoceli appieno ok?>,continuai io cercando di non sembrare troppo sconvolta e con successo dato che la mia migliore mi salutò poco dopo con il morale un po’ più allegro.  Mi buttai sul letto sconvolta,avevo aspettato quella vacanza così tanto dato che ci saremmo dovute andare anche con Ace e il fidanzato di Niki. I miei sogni di una romantica estate solo noi quattro era svanito per lasciare spazio al mal tempo londinese che avrei dovuto affrontare in solitudine.
<Molly io vado da Anne ci vediamo dopo ok? Chiama se hai bisogno>,mi salutò mia madre dal piano di sotto chiudendo la porta dietro di sé.
Aprii la porta della mia camera e scesi in salotto per aspettare Ace che sarebbe arrivato da lì a poco. Scelsi un film a caso da guardare insieme al mio ragazzo mentre continuavo a fissare ansiosa la porta per sentire il campanello suonare. Presi un pacchetto di semi di mais e li misi in una pentola per farli cuocere fino a diventare popcorn. Insieme all’insalata e i tramezzini erano le uniche cose che ero in grado di “cucinare”,feci per voltarmi ma un paio di mani mi strinsero da dietro. Ace appoggiò la sua testa sulla mia spalla stampandomi un bacio sulla guancia. Ero sorpresa perché non lo avevo nemmeno sentito arrivare ed poi ero sicura che la porta fosse chiusa a chiave dato che mia madre era uscita. Mi voltai e gli accarezzai i capelli corvini per poi avvicinare le mie labbra sulle sue,era strano quanto lui sapesse come prendermi. Lui fece scivolare le sue mani sui miei fianchi mentre io incrociavo le mie dietro il suo collo,le nostre bocche si rincontrarono per non staccarsi per un tempo interminabile.
<Ciao>,gli disse staccandomi sorridendogli mentre mi accarezzava la guancia con quel suo sorriso perfetto dolce come pochi.
<Se mi salutassi così tutte le volte che ci vediamo dovrei venire più spesso>,rispose lui sbirciando i fornelli e lasciandosi uscire una risata per aggiungere:<Ma tu non cucini,mai>.
<Infatti sono popcorn e a giudicare dallo scoppiettio che fanno sono pronti direi>,spiegai io con aria furbetta aprendo la pentola dove un popcorn mi arrivò in piena faccia così la chiusi subito. Il ragazzo mi girò verso di lui dopo aver preso il popcorn tra i miei capelli con aria leggermente spazientita ma divertita:<Potevi rimetterci un occhio>.
<Ciò significa che non sarò mai una buona cuoca quindi rassegnati perché non ti preparerò mai da mangiare>,lo informai riempiendo una ciotola con quei salatini e andando verso il divano seguita da ragazzo.
Mi sedetti con le gambe incrociate con Ace di fianco a me,la ciotola era l’unica cosa che ci separava e con l’inizio del film entrambi spiluccavamo da essa. Dopo un po’ le mie dita incontrarono quelle di lui e in breve tempo si intrecciarono così il ragazzo si avvicinò e mi strinse a sé. Ace mi appoggiò con la testa sul bracciolo mentre iniziava a baciarmi,appoggiando le sue morbide e calde labbra sulle mie leggermente screpolate. Sentivo le sue mani accarezzarmi il braccio destro  che era scoperto dal tessuto della felpa provocandomi dei piccoli brividi. Le sue labbra si spostarono sul mio collo,sentivo la pelle leggermente tirare a causa dei suoi piccoli morsi. Ace fece scivolare le sue mani sui miei fianchi alzando la mia canottiera di poco,poi riprese a baciarmi sulle labbra finché non si fermò perché un colpo di tosse ci interruppe. Sulla soglia di casa mia appoggiato allo stipite c’è Harry che ci fissava con uno sguardo sbalordito. Sentii le mie guance infiammarsi e il mio cuore accelerare di battito,Ace si alzò e lo raggiunse con un’espressione contrariata.
Si mise di fronte al ragazzo e gli chiese:<Styles TU che ci fai qui?>. Ace era veramente incavolato nero e temevo che avrebbe presto a pugni Harry,è vero non lo sopportavo ma non potevo permettere che quei due si azzuffassero.
<Mi spiace di avervi interrotti ma la madre di Molly mi ha chiesto di venire a vedere come stava ma le dirò che era in dolce compagnia>,rispose lui facendo per andarsene con un sorriso furbo stampato in facci così lo presi per un braccio:<Ti prego non dire niente a mia madre>.
<E sentiamo perché no?Lei sa che tu e lui uscite insieme no e se fate certe cose non dovrebbe scandalizzarla giusto?>,replicò lui con quel suo sorrisetto ancora stampato su quel suo bel visino,tutto questo mentre inarcava un sopracciglio,mi accorsi che aveva enfatizzato il “lui” rivolgendosi ad Ace.
<Harry stai zitto…ti prego>,lo supplicai lasciando pian piano il suo braccio a capo chino,sapevo di avere gli occhi di entrambi puntati addosso e la cosa mi innervosiva. Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi di Harry che mi stava rivolgendo uno sguardo serio e con un pizzico di rammarico. Lui annuii guardando me e poi Ace uscendo da casa mia con i pugni serrati e passo svelto. Continuai a fissare la sua figura finché non lo vidi entrare in casa sua e scomparire dalla mia visuale.
Mi voltai verso Ace che sembrava essersi calmato ma anche lui come me aveva continuato a fissare la sagoma di Harry fino a quando non era stato fuori dal suo campo visivo. Lo abbracciai e in punta di piedi mi avvicinai alla sua bocca per dargli un ultimo e lungo bacio.
<Ace mi dispiace ma forse…>,non feci in tempo a finire la frase che lui mi accarezzò una guancia rivolgendomi uno sguardo comprensivo concludendo la mia frase:<E’ meglio che vada adesso. Ci vediamo a scuola>,mi salutò e uscii da casa mia. Quando salì sulla sua moto e partì chiusi la porta scivolando sul pavimento,presi le gambe e le portai al petto stringendole con le braccia.
Io per la prima volta in tutti questi anni ho chiamato Harry per nome,mi ero ripromessa di non farlo per non dargli troppo confidenza  ma dentro di me l’ho spesso chiamato così. Solo che dirlo ad alta voce e tutta un’altra cosa,che mi sta succedendo proprio non riesco a capirmi.


Ma salve ragazzuole(?)
Spero che vi piaccia questo capitolo,non è granchè e forse è un po' lunghetto. La scena del divano tra Ace e Molly è come dire un po' imbarazzante soprattutto quando entra Harry dalla porta ma spero vi piaccia. 
Baci Julie,fatemi sapere che ne pensate con una recensione xxx

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Capitolo 4
*** Moodiness ***


La mattina dopo mi svegliai di malavoglia,come sempre ma oggi ero veramente di pessimo umore. Infatti mia madre si riguardò dal chiedermi qualcosa per quanto riguardava il giorno prima,semplicemente aveva messo i pancake in un piatto e me li aveva passati. Avevo mangiato poco niente,mi ero vestita e truccata per andare a scuola poi ero scesa in garage per prendere lo scooter. Dopo aver ingranato la marcia ero partita verso la bellissima prigione comunemente conosciuta come scuola. Ace mi aveva aspettata come tutte le mattine appoggiato al muretto così avevo cercato di sorridere ma con gran poco successo. Come ogni santo giorno le urla delle ragazzine fuori dall’entrata rimbombavano dentro la mia testa dandomi più fastidio del solito. Aspettai che Harry e i suoi amici mi passassero davanti dato che non riuscivo a trovare le chiavi di casa,frugai dentro la mia borsa ma li fissai con la coda dell’occhio contandoli: 1,2,3,4…
Quando fui sicura che fossero ben lontani mi voltai per controllare meglio e mi resi conto che il riccioluto sciupa femmine non c’era,il che era strano. Andai in classe e prima di entrare salutai Ace,mi sedetti al mio solito posto aspettando che arrivasse Nicole,avevo proprio bisogno di parlare con lei ma le ore passavano e lei non si faceva vedere. Le ore passavano e il mio umore non migliorava,il banco di fianco al mio era vuoto come quello dietro dove era solito a sedersi il riccio. Come il giorno precedente provavo una fastidiosa sensazione di solitudine e il fatto che lui non mi stesse stuzzicando non mi piaceva per niente. Non avevo fame,la bocca del mio stomaco era come irritata e sentivo uno strano vuoto che mi assillava dalla sera prima. Stavo guardando fuori dalla finestra aspettando che quella antipatica della professoressa di storia entrasse e cominciasse a spiegare qualcosa a cui di sicura non sarei mai riuscita a stare attenta. Ad un certo punto la sedia di fianco alla mia si spostò con un stridio sordo e qualcuno si sedette di fianco a me. Mi voltai e incontrai due occhi azzurri come il fare e un sorriso smagliante sistemato da un apparecchio quasi invisibile. Lo guardai stranita e solo allora mi resi conto che era Niall Horan,uno degli amici di Harry nonché uno dei componenti della loro boy band. Il biondino continuava a fissarmi con un sorriso stampato in fronte e la cosa mi irritava un po’,non mi piaceva quando la gente mi fissava senza dire nulla.
La lezione cominciò e io non avevo idea di cosa stesse parlando tanto ero assorta nei miei pensieri mentre guardavo il cielo spruzzato dalle bianche nuvole. Sentii una leggera gomitata toccare il mio gomito così guardai il ragazzo con aria contrariata ma lui con la penna indicò il suo quaderno. Aveva disegnato uno sgorbietto simile ad un gatto anche se si intuiva sola dalle orecchie a punte e da un paio di baffi,era veramente brutto ma buffo e così mi lasciai sfuggire una risata,la prima di quella mattinata. Niall sorrise a sua volta e trattenemmo dei risolini quando la prof si girò verso di noi con aria contrariata poi sbuffò e tornò alla sua spiegazione.
<Finalmente hai sorriso,pensavo saresti rimasta con quell’aria imbronciata per tutta la giornata>,disse sottovoce il ragazzo provocando di nuovo un mio sorriso. Forse gli amici di Harry non erano poi così male come me li ero sempre immaginati,forse solo lui era così odioso e forse io li avevo giudicati male.
<Ehm…grazie…pensavo che non si vedesse così tanto>,risposi imbarazzata e leggermente lusingata dal fatto che si fosse accorto che ero di pessimo umore,non fraintendetemi non che mi piaccia che la gente veda il mio malumore ma avevo bisogno che qualcuno si preoccupasse per me. Non era la prima volta che parlavo con Niall,stranamente con lui ero sempre andata d’accordo perché per qualche strana ragione mi ricordava un po’ mio fratello dato che anche lui era biondo con gli occhi nocciola però.
<Non si vede molto e so che non abbiamo mai parlato molto ma io sinceramente vorrei poter parlare di più con te>,sorrise di nuovo e lo feci pure io. Mi ero sbagliata,non tutti gli amici di Harry erano come lui forse valeva dare una possibilità a Niall.
<Anche a me piacerebbe>,annuii così io e il biondino iniziammo a parlare del più e del meno,scoprii molte cose su Niall e io sorprendendo me stessa gli raccontai molto di me a mia volta. La campanella suonò ma noi continuammo a chiacchierare e a scherzare quando un ragazzo dalla carnagione color caramello,due occhi color nocciola e dei capelli castano scuro quasi tendente al nero pettinati in un ciuffo un po’ troppo esagerato. Sorrise al mio nuovo amico e gli diede il cinque per poi portare la sua attenzione si di me facendo un sorrisetto beffardo,sorriso che mi ricordo quello che Harry sfoggiava spesso in mia presenza.
<Niall,amico noi andiamo a mangiare qualcosa volevamo chiederti di venire con noi ma vedo che sei impegnato>,fece l’occhiolino all’amico e poi mi guardò sorridendo mentre io alzavo gli occhi al cielo,possibile che i maschi quando una ragazza parla con uno di loro pensano che debba per forza finire tutto dentro un letto? Mi correggo per ore Niall era l’unico degli amici del riccioluto che si salvava.
<Niall vai pure con loro io devo andare adesso. Ci vediamo e grazie ancora>,gli sorrisi mentre prendevo la mia borsa e me la caricavo sulla spalla,lanciando un’occhiataccia a Zayn Malik. Uscii dalla classe e mi iniziai a percorrere quel lungo corridoio quando una mano mi afferrò e mi tirò dentro un bagno. Avevo la schiena contro la parete fredda e gli occhi di Ace mi fissavano intensamente,mi teneva incollata al muro e sentivo una strana paura crescere dentro di me,non lo avevo mai visto così.
<Ace che ti prende?>,gli chiesi preoccupata alzando il tono della mia inconsciamente,lui si avvicinò di più e mi baciò con forza stringendo la mia vita con l’altra mano.
<Tu non hai mai sopportato con quelli là e adesso invece ci parli persino insieme,Molly che ti succede?>,mi chiese staccando le sue labbra dalla mie,lo guardai negli occhi e gli accarezzai la guancia sorridendo dolcemente.
<Ace non essere geloso ok? Io sto con te quindi non ti preoccupare>,gli dissi rassicurandolo,in punta di piedi gli diedi un bacio sulla guancia e presi la sua mano stringendola.
<Ti va di riaccompagnarmi a casa?>,aggiunsi lui annuì così uscimmo da scuola e salimmo sulla sua moto che inchiodò davanti a casa mia. Lo salutai ma lui mi prese per il braccio trattenendomi a se avvicinando di nuovo le nostre bocche che si sfiorarono ma con dolcezza stavolta. Sorrisi e entrai in casa continuando a guardare Ace infatti per poco non inciampai nello scalino davanti alla porta.
Entrai in casa con un umore opposto a quello con cui ero uscita ore prima,mia madre mi sorrise ma con un’espressione sconsolata. La abbracciai e lei ricambiò baciandomi la fronte,il pranzo era già in tavola,mangiammo in silenzio che fu interrotto da Jake che entrò in casa sbattendo la porta. Lanciò le chiavi della macchina per terra e salì le scale di fretta sbattendo anche la porta della sua casa. Mia madre sospirò e fece per andare da lui ma la fermai scuotendo la testa:<Vado io mamma>. Salii le scale e andai fino in fondo al corridoio,passai con lo sguardo tutte le foto nelle quali c’eravamo noi tre più nostro padre che pian piano scompariva da quelle immagini come dai miei ricordi. Bussai ma senza ottenere risposta così dato che la porta era aperta entrai e trovai mio fratello sdraiato a pancia in giù sul letto con la testa sotto il cuscino. Mi sedetti di fianco a lui,Jake aveva solo due anni in più di me ma era sempre stato protettivo nei miei confronti dopo che nostro padre ci aveva lasciati scomparendo dalle nostre vite per sempre.
<Jake che succede?>,gli chiesi appoggiando una mano sulla sua schiena così lui si girò e mi resi conto che era arrabbiato ma i suoi occhi erano lucidi e il suo naso aveva iniziato ad arrossarsi. Lo abbracciai stringendolo forte verso di me,non mi piaceva per niente vederlo triste e volevo consolarlo perché lui c’era sempre per me e io volevo esserci per lui.
<E’ solo una stronza,mi ha tradito e non ha nemmeno avuto il coraggio di dirmelo in faccia e allora spiegami perché ci sto così male?Lei non mi merita!>,sbraitò lui guardando il suo cellulare con disprezzo così mi sistemai davanti a lui con le gambe incrociate.
<Chi Carol?Ma ne sei sicuro insomma state insieme da quasi un anno  e lei non mi sembra il tipo che fa certe cose>,cercai di tranquillizzarlo ma senza grande successo perché lui si prese la testa tra le mani per poi guardarmi mentre una lacrima gli rigava il viso.
<L’ho vista poco fa fuori dal lavoro con un tipo,si stavano baciando e credimi non era un bacio tra amici. Dio io che ho anche investito tempo e sentimenti nella nostra storia,sono un vero idiota!>,continuò lui asciugandosi con la manica della felpa la guancia,lo abbracciai di nuovo con gli occhi che pizzicavano.
<Mi dispiace tanto Jake ma dovresti parlare con lei e chiarire tutto,è la cosa migliore>,spiegai accarezzandogli i capelli mentre lui stringeva la mia maglietta. Si stacco dal mio abbraccio e mi sorrise:<Grazie Molly però ora vorrei stare un po’ da solo>. Sorrisi a mia volta e tornai giù da mia madre che aspettava davanti alle scale. Lei probabilmente aveva sentito la nostra conversazione dato che la porta era aperta e Jake aveva alzato la voce. Lei fece un sorrise con un po’ di amarezza così mi avvicinai a lei e le sorrisi.
<Penso che preferirebbe parlare anche con te,è parecchio scosso>,le dissi lei annuì e iniziò a salire le scale ma si bloccò e voltandosi verso di me aggiunse:<Molly va a casa di Anne,lei oggi è fuori e mi ha chiesto se potevo andare a dare un’occhiata a Gemma ma vorrei parlare prima con tuo fratello quindi potresti andare tu?>.

Ciao,spero che questo capitolo vi piaccia,so che magari la storia può esservi risultata un po' noiosa ma col tempo potreste anche cambiare idea no? ;)
Baci Julie xx

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Capitolo 5
*** What?!!? ***




Annuii presi le chiavi di casa e uscii dirigendomi verso la villetta del mio antipatico vicino di casa,Gemma era la sorella minore di Harry ed era un vero tesoro di bambina. Ogni tanto,quando Anne era fuori per lavoro e Harry era a divertirsi con i suoi amici chissà dove andavo a giocare con lei perché non rimanesse da sola.
Arrivai davanti alla porta della grande villetta e incerta premetti con il mio indice il pulsante che fungeva da campanello un po’ incerta. Deglutii e pochi minuti dopo vidi la porta aprirsi,solo che ad aprirmi non fu né Gemma e nemmeno il riccio ma una bellissima ragazza bionda,con gli occhi scuri e in intimo. La guardai sbigottita mentre lei mi squadrava da capo a piedi,feci per girarmi sui tacchi quando la voce del ragazzo mi fece sussultare,stava abbracciando la ragazza da dietro e con voce squillante e allegra domandò:<<Chi è…Molly che diavolo ci fai qui?>>. Mi voltai meccanicamente e mantenendo la calma dissi:<<Ehm…sono venuta a prendere Gemma la porto al parco giochi dato che mia madre non può quindi se la andresti a chiamare mi faresti un piacere>>. Harry si staccò dalla ragazza e le fece cenno di andare in cucina ma prima che lei scomparisse le diede un lungo bacio davanti a me,sbuffai e alzai gli occhi al cielo:”Ma perché deve fare certe cose davanti a me?Insomma a me non mi interessa con chi passa la notte mica sono la sua fidanzata anche perché io il ragazzo fisso ce l’ho”.
<<Che c’è,gelosa Molly?>>,mi chiese lui appoggiandosi alla porta con quel suo solito sorriso beffardo che mi innervosiva più di ogni altra cosa.
<<Di chi?Di lei?Ma fammi il piacere con tutto il rispetto ma non mi sento inferiore a lei sotto ogni aspetto>>,risposi secca impaziente di andarmene,avevo mentito mi sentivo nettamente inferiore di fianco a quella bellissima ragazza. Solo abbassando lo sguardo mi resi conto che anche Harry era in intimo così lo spostai immediatamente sugli alberi del giardino che incorniciava la villetta. Sapevo di essere rossa come un peperone in faccia e il mio cuore batteva molto,molto veloce e non ne capivo il motivo.
<<An sì bè a giudicare dalla tua faccia non si direbbe dato che sei rossa come un pomodoro>>,ribatte lui lasciandosi sfuggire una risata,mi voltai e lo guardai inarcando il sopracciglio e sorridendo maliziosamente mi avvicinai al suo viso.
<<Credimi sono molto più brava di quanto credi ma se non mi credi dovresti chiedere ad Ace,l’ultima volta che lo abbiamo fatto non si è lamentato anzi>>,sapevo che lo stavo provocando e a giudicare dalla sua faccia c’ero riuscita eccome. Gemma non era ancora scesa e dato che Harry non l’avevo chiamata decisi di andarmene,si sarebbe arrangiato benissimo insieme alla sua “amichetta”. Mi voltai e feci per andarmene ma una mano mi afferrò il polso ritrovandomi a pochi centimetri dal volto del ragazzo,di nuovo. Aveva uno sguardo serio e i suoi occhi si riflettevano nei miei azzurro cielo,deglutii di nuovo perché sapevo di non poter reggere quel contatto ancora per molto.
<<Davvero avete già scopato?Quante volte?E a te è piaciuto?>>,mi bombardò di domande facendomi arrabbiare,davvero credeva che gli avrei parlato di quello che facevo con il mio ragazzo,mica io gli chiedevo se gli piaceva quello che faceva con le sue amichette anche se immaginavo già la sua risposta.
<<Harry lasciami e poi ti sembrano domande da fare queste e sinceramente credi davvero che ti racconterò certe cose?!!?Davvero mi fai schifo!>>,mi liberai dalla sua presa e arrivai fino al cancello arrabbiata come non mai quando la sua voce mi bloccò,aveva un tono di sfida:<<Bene allora quest’estate di farò cambiare idea Molly!>>.
<<Cosa?Che intendi dire?Davvero credi che sia disposta a passare del tempo con te?Sei davvero stupido come credevo Styles>>,ribattei io senza capire a cosa si riferisse ma il sorriso astuto che si fece strada sul suo volto mi fece rabbrividire.
<<Tua madre non te lo ha ancora detto?Dato che le tue vacanze con quello là sono andate in fumo andremo la tua famiglia e la mia tutti insieme appassionatamente al mare nella stessa casa>>,mi informò lui con aria trionfante vedendo la mia espressione esterrefatta,feci sbattere il cancelletto di casa sua e mi diressi verso la mia,volevo delle spiegazioni,le pretendevo.
Entrai in casa e sbattei la porta così forte che mi sembrò di aver sentito i muri tremare,a passo deciso feci scalino dopo scalino fino a raggiungere la stanza di mio fratello. Mi fermai con la schiena appoggiata al muro,mia madre stava parlando con mio fratello che stava piangendo come mai prima. Non potevo irrompere lì su due piedi,Jake aveva bisogno di tranquillità e mia madre lo stava consolando,non riuscii a rovinare quella scena così scesi e misi il cappotto uscendo di casa. Infilai le mani in tasca e iniziai a camminare senza meta,avevo bisogno di stare per conto mio ma avevo anche bisogno del sostegno di qualcuno che fosse disposto ad ascoltarmi e che fosse estraneo a tutto ciò,che fosse neutrale. Mi ritrovai per le strade di Londra,camminavo a passo lento senza curarmi del fatto che guardavo i miei piedi e che sarei potuta andare addosso a qualcuno.
Perché,perché,perché deve sempre essere così maledettamente irritante?Io proprio non lo capisco,si diverte a stuzzicarmi eppure appena ieri mi ha detto che vorrebbe smetterla e allora perché?Se lui mi tormenta mi da fastidio eppure se lui non si comporta in questo modo io mi innervosisco ancora di più!Non ci capisco più niente,non mi capisco più…che mi sta succedendo?”,pensavo mentre gli occhi iniziavano a pizzicare lasciando scendere delle salate lacrime rigare il mio viso. Avevo la visuale completamente annebbiata e non vedevo ad un palmo dal mio naso infatti poco dopo sbattei contro qualcosa. Quasi caddi per terra se non fu che un braccio mi afferrò appena in tempo,alzai lo sguardo contro voglia almeno per ringraziare e scusarmi con il malcapitato. Con mia sorpresa mi trovai davanti il ragazzo di quella mattina,quello con il ciuffo esagerato e due occhi scuri profondi come un pozzo. Quando si rese conto di chi fossi e anche del fatto che stessi piangendo la sua espressione cambiò radicalmente. Sembrava preoccupato così mi liberai dalla sua presa:<<Scusa,grazie,ciao>>,lo sorpassai velocemente accelerando il passo,mi infilai dentro il primo parco che trovai. Stavo cercando una panchina quando una mano mi afferrò di nuovo,mi voltai e ritrovai gli occhi dell’egiziano riflettersi nei miei ancora.
<<Ehi tutto ok?>>,mi chiese ancora con quell’espressione preoccupata,abbassai lo sguardo mentre lui teneva ancora stretto il mio polso,le lacrime mi rigavano il volto e scorrevano sempre più numerose sulle mie guance.
<<No ma non sono affari tuoi. Ti ringrazio per l’interessamento ma adesso lasciami andare>>,risposi aspettando che la sua mano color caramello lasciasse il mio polso molto più chiaro ma lui rimase immobile.
<<So che non sono affari miei ma non posso lasciare una ragazza in lacrime come se niente fosse quindi tieni>>,ribatte lui con voce calma ma ferma tirando fuori un fazzoletto dalla tasca del giubbotto porgendomelo,lo accettai titubante mentre il mio sguardo si era posato su una panchina. Tremavo come una foglia e le mie gambe avrebbero potuto cedere da un momento all’altro così Zayn,accortosi della situazione,mi accompagnò fino alla panchina sedendosi di fianco a me.
<<Grazie…ancora e scusa se ti ho risposto in quel modo,è solo che>>,non feci in tempo a finire la frase che la mia voce si incrinò prima che la completassi. “E’ solo che cosa?Cosa avrei voluto aggiungere?”,pensai quando la voce del ragazzo interruppe i miei pensieri:<<Riguarda Harry per caso?>>.
<<Cosa?Perché dovrei piangere per un idiota,pervertito,egoista,cascamorto,presuntuoso e insensibile del genere?>>,chiesi guardandolo asciugandomi una guancia con il fazzoletto che mi aveva prestato,lui si lasciò sfuggire un sorriso:<<Proprio perché è un idiota,pervertito,egoista,cascamorto,presuntuoso e insensibile. Sai lui ci parla spesso di te e del fatto che voi due bisticciate da quando vi conoscete. Lui non sembra molto contento di questo anche se non lo da a vedere>>.
<<Se gli dispiacesse veramente allora forse non direbbe o farebbe cose come quelle ha fatto poco fa. E poi anche se dice sempre che vorrebbe smetterla di litigare con me come i bambini dell’asilo alla fine è sempre lui il primo a ricominciare e io finisco col non capirci più niente>>,spiegai guardando il ragazzo che sembrava avere un’espressione un po’ più serena vedendo che mi ero calmata,almeno un po’.
<<Sai Harry non è molto bravo a mostrare i propri sentimenti davanti agli altri,credo per il fatto che si senta vulnerabile da quella volta…>>,continuò lui distogliendo lo sguardo per fissarsi sul terriccio morbido del prato,adesso era lui quello preoccupato.
<<A cosa ti riferisci con “quella volta”?>>,chiesi incuriosita dato che non sapevo a cosa si riferisse così appoggiò le braccia allo schienale della panchina fissando il cielo stavolta:<<Durante un performance del nostro primo singolo,Harry alla fine della canzone aveva un assolo che sapeva fare alla perfezione ma quella sera lo sbagliò. Più tardi sul web iniziarono ad attaccarlo e a insultarlo,lui sapeva di aver sbagliato e si sentiva veramente male per questo. Dopo l’esibizione non fece parola con nessuno di noi,semplicemente si chiuse in camera e chiamò sua madre. Volevamo confortarlo ma non sapevamo come fare,il nostro rapporto è speciale perché ormai ci sentiamo come una famiglia e ci consideriamo come dei fratelli e vedere uno di noi difficoltà e non sapere come aiutarlo è davvero frustrante. Hanno scritto cose veramente pesanti su di lui,il fatto è che lui non riusciva a capire il perché del loro odio>>.
<<Io…non sapevo di tutto questo…se lo avessi saputo prima forse io…Dio sono una stupida!>>,dissi prendendomi la testa tra le mani,Harry aveva passato tutte quello cose orribili e io non avevo fatto altro che dargli dell’imbecille e dell’insensibile,ero io quella insensibile e priva di sentimenti.
<<Non ti preoccupare Hazza è comunque un ragazzo forte,col tempo è riuscito a fregarsene delle cattiverie che scrivono su di lui anche se a volte è difficile mandare giù certe cose. Non fartene una colpa ok?>>,mi consolò Zayn appoggiando una mano sulla mia schiena,alzai lo sguardo e gli sorrisi e aggiunsi:<<Zayn mi dispiace,vi ho sempre giudicati male e questo mi ha sempre fatto avere dei pregiudizi nei vostri confronti. Forse se vi avessi conosciuti meglio avrei capito quanto mi sbagliavo,me ne sono accorta solo ora e forse è troppo tardi per buttare giù quel muro che ho costruito>>.
Il ragazzo mi sorrise alzandosi dalla panchina e mi porse una mano così l’afferrai,non mi ero resa di quanto tardi fosse,avrei già dovuto essere a casa. Presi il telefono dalla tasca del cappotto e guardai l’ora;erano le 19:00,mia madre era di sicuro preoccupata non vedendomi rientrare.
<<Posso riaccompagnarti a casa Molly,si è fatto buio e non mi va di saperti in balia delle strade londinesi>>,disse imbarazzato passandosi una mano tra i capelli raccolti nel ciuffo,mi lasciai sfuggire una risata e annuii. Camminammo uno di fianco all’altra e il fatto di essermi ricreduta sugli amici di Harry non mi era dispiaciuto per niente,e aver saputo certe cose anche su di lui mi aveva fatto riflettere. Dopo un po’ arrivammo davanti a casa mia,Zayn mi salutò ma prima di andarsene mi chiese:<<Molly posso avere il tuo numero di telefono?Non fraintendere,è solo che mi sono trovato bene a parlare con te e mi farebbe piacere quattro chiacchierare ogni tanto,so che sei fidanzata quindi>>,cercò di giustificarsi lui così lasciai uscire un’altra risata.
<<Zayn è tutto ok,anche io mi sono trovata bene a sfogarmi con te quindi apri le orecchie e segnati il mio numero perché non lo ripeterò due volte>>,dissi scherzosamente dettandogli il mio numero telefonico mentre lui lo segnava sul suo IPhone,mi sorrise di nuovo e ci salutammo definitivamente così entrai in casa. Appena varcai la soglia ricevetti un messaggio da un numero sconosciuto:-E questo è il numero,segnatelo perché non te lo rimanderò ;D Ci vediamo a scuola Molly. Zayn-. Sorrisi e risposi a quel messaggio sotto lo sguardo stranito di mia madre che aveva osservato alla scena attraverso la finestra della cucina. Non dissi niente semplicemente salii le scale e andai in camera mia,infilai le cuffiette e ascoltai la mia canzone preferita,la sapevo a memoria e così iniziai anche a cantarla. Poco dopo entrò Jake che mi sorprese con una spazzola in mano,in piedi sopra il letto intenta in un’esibizione improvvisata. Mi bloccai di colpo vedendo la sua faccia divertita,si avvicinò e si sedette sul tappeto continuando a fissarmi.
<<Perché ti sei fermata?Non ti va di cantare per il tuo fratellone?>>,mi chiese un po’ sconsolato così sorrisi e ripresi a cantare un po’ imbarazzata perché sapevo di non essere poi così brava nonostante alle recite scolastiche dell’asilo venivo sempre presa per gli assoli. A fine “performance” mio fratello applaudì e vidi che mia madre era sulla porta così scesi dal letto appoggiandoci sopra la spazzola.
<<La cena è pronta ragazzi,devo anche parlarti di una cosa Molly che riguarda questa estate>>,aggiunse mentre scendevamo le scale per andare in sala da pranzo.
<<Se ti riferisci al fatto che passeremo l’estate con Anne,Gemma e Harry lo so già dato che me lo ha detto proprio lui questo pomeriggio quando sono andata a casa loro. Solo avrei preferito evitare la figura dell’idiota che ho fatto quando me lo ha detto. Quando partiamo?>>,le chiesi con tono deciso e leggermente freddo,notai che la sua espressione era stupita e così in silenzio ci sedemmo a tavola.
<<Domani,verso sera. Mi dispiace Molly di non avertene parlato prima ma pensavo l’avresti presa male…>>,disse mia madre mentre serviva il roast beef con tanto di purè di patate e verdure varie nei nostri piatti,appoggiai la forchetta e la guardai,feci un sorriso forzato vedendo quanto fosse dispiaciuta.
<<Non importa più ormai mamma,solo dove andiamo?>>,le chiesi sorridendo leggermente stavolta notando che anche lei aveva abbozzato la stessa espressione.
<<Sai siccome Harry sarà occupato anche con il suo lavoro,avranno da fare delle performance così verranno anche i suoi amici e andremo tutti a Miami>>,rispose lei,sgranai gli occhi e anche Jake era sorpreso.
<<Miami,ciò in America?E mi stai anche  dicendo che oltre a noi ci saranno anche gli altri amici di Harry e io quindi sarei l’unica donna,salvo te, Anne e Gemma>>,lei annuì e poi aggiunse:<<Non ti preoccupare tesoro ho già pensato anche a questo,noi alloggeremo a casa di tua zia Kate mentre i ragazzi staranno nell’altro loft>>.
<<An pensavo,quindi rivedrò anche Nina?>>,chiesa agitata al ricordo della mia pazza e bellissima cugina,mia madre annuì con un cenno del capo ancora una volta così finito di mangiare tornai in camera mia e andai a dormire con il sorriso sulle labbra.
Il giorno seguente la solita routine stava per cominciare ma quel giorno era speciale perché sarebbe stato l’ultimo e poi avrei passato tre mesi di vacanza.  Dopo aver fatto una bella doccia poi avevo scelto cosa indossare dato che prima di partire non avevo voglia di cambiarmi,presi un paio di jeans slavati,una maglietta maniche corte con una stampa,il giacchino sempre di jeans e le converse blu scuro. Scesi e dopo aver fatto colazione,messo tutto il necessario nella borsa,compreso il cellulare e essermela caricata sulla spalla andai a prendere il mio scooter che non avrei rivisto per un po’. Una decina di minuti dopo ero davanti a scuola e come al solito Ace e gli altri mi stavano aspettando al cancello. Sorrisi a tutti e entrammo nell’edificio che non avremmo più rivisto per molto tempo,in atrio mi fermai a parlare con delle ragazze. Non feci quasi caso al baccano che si creò quando i cinque entrarono,non li ignorai facendo smorfie come al solito,incrociai lo sguardo di Zayn e quello di Niall così li salutai con un gesto della mano sorridendo che ricambiarono. Poco dopo i miei incrociarono anche quelli verde smeraldo di Harry ma istintivamente abbassai il volto tornando a parlare con le mie amiche.
Le lezioni volarono e in men che non si dica eravamo tutti liberi,appena uscii respirai a pieni polmoni l’aria fresca stiracchiandomi:<<Sì addio per sempre manicomio di vita,io sono una donna libera adesso!>>.
<<Sì finalmente è finita!Pronta per le vacanze?>>,mi domandò una voce che riconobbi,mi voltai e incontrai gli occhi nocciola di Zayn così gli sorrisi annuendo.
<<Lo sapevi già che passeremo tre mesi tutti insieme appassionatamente?>>,continuai lui alzò gli occhi al cielo facendo finta di niente così inarcai un sopracciglio e lui annuì,in quel momento arrivò Nicole con Ace così presi a braccetto la mia amica e salutai il ragazzo per andarmene con i miei amici.
Passammo il pomeriggio a svaligiare i negozi in centro città,Ace mi stava leggermente a distanza così apposta avevo indossato un abito molto succinto e quando sono uscita alcuni ragazzi dentro al negozio mi guardarono con volti molto poco casti così Ace a forza mi spinse dentro il camerino e appena fui dentro lo baciai dolcemente. Andammo a prendere poi un caffè da Starbucks e facemmo anche un giro per un parco così me approfittai per avvicinarmi al mio ragazzo,dopo verso il quattro tornai a casa accompagnata da lui appunto. Mi rifugiai in camera finito di salutare mia madre e Jake che stava giocando con dei suoi amici alla X-Box,presi il portatile e mi informai un po’ sui cinque ragazzi con cui avrei passato l’estate. Ascoltai anche delle loro canzoni e devo dire che alcune le ho trovate molto carine e lo ammetto sanno come prendere le ragazze,finito di informarmi iniziai a fare la valigia.
Verso le sette e mezza caricammo tutto in macchina e ci dirigemmo verso l’aeroporto dove prendemmo ovviamente l’aereo per andare a Miami. Io e Harry non ci eravamo ancora parlati e nessuno dei due sembrava intenzionato a fare il primo passo.

Angolo Scrittrice:
Ma salve funghette(?) 
intanto so che questo capitolo non è granchè quindi scusate,forse è anche più lungo del solito mi sa >.< Comunque spero che continuiate a leggere e seguire la storia di Molly dato che adesso cominciano le vacanze estive. Tra breve incontrerete anche la cugina di Molly,Nina e potrebbero esserci degli sviluppi interessanti forse,chi lo sa...
Che ne pensate del fatto che Niall e Zayn si siano avvicinati a Molly dimostrandole che alla fine non sono poi così male come credeva,anche Louis e Liam ce la farenno e sopprattutto cosa succederà con Harry dato che Ace non c'è?

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