NEVER THINK

di Crys_Pattinson87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trailer ***
Capitolo 2: *** Drowning ***
Capitolo 3: *** The good and the bad ***
Capitolo 4: *** Boulevard of broken dreams ***
Capitolo 5: *** Clashes ***
Capitolo 6: *** Open my heart ***
Capitolo 7: *** Good Night little girl ***
Capitolo 8: *** Drop in the ocean ***
Capitolo 9: *** tell me what you want to hear ***
Capitolo 10: *** The Girl Under The Rain ***
Capitolo 11: *** My heart...is Broken ***
Capitolo 12: *** Need You ***
Capitolo 13: *** Inside World ***
Capitolo 14: *** It's All on you ***



Capitolo 1
*** Trailer ***


NEVER EFP

Never Think
Trailer






Tyler è un ragazzo pieno di sogni e desideri da realizzare... un ragazzo che ama la musica sopra ogni cosa.
La sua chitarra è la sua migliore amica...  e lui non chiede niente di meglio....
Ma proprio quando pensa di aver raggiunto tutta la serenità che sognava.... un tragico incidente cambierà completamente la sua vita, facendolo sprofondare nell'abisso della sofferenza e dell'odio, verso se stesso, verso quella vita che l'ha tradito, verso tutto e tutti... anche verso la musica che tanto amava.
Non vuole più saperne della sua chitarra, non vuole più saperne di vivere.... soprattutto se questa vita comporta dover affrontare ogni giorno la dura realtà che lo circonda e  i sensi di colpa che lo divorano dentro.

Ma nulla è lasciato al caso....
Quando crede di aver toccato il fondo, arriva una ragazza misteriosa, una ragazza diversa dalle altre... una ragazza che nasconde un segreto...
un segreto che darà a Tyler la forza di ritrovare se stesso e la sua musica.


Never Think
presto su EFP


____________________________________________________________________________

Spero di aver stuzziacato il vostro interesse.
Attendo con ansia i vostri pareri...e chi lo sa... magari il primo capitolo arriverà prima di quanto possiate immaginare.

A presto
Crys

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Capitolo 2
*** Drowning ***


NEVER 1

Ciao a tutti!

Per chi non mi conosce ancora, io sono Cristina ^_^ ma chiamatemi pure Cry / Crys 

come preferite!

Una delle mie tante passioni è scrivere... non riesco a spiegare come mi sento quando mi perdo in quei mondi paralleli che creo... so solo che mi piace, e spero di riuscire a trasmettervi questa mia passione attraverso ciò che scrivo.

Robert Pattinson è colui che ispira ogni mio racconto, che sia con il suo nome, o con uno di quelli dei personaggi che ha interpretato, riesce a far viaggiare la mia fantasia.

Non so che altro dire se non che spero davvero che la mia storia vi piaccia, e non vedol'ora di leggere ciò che pensate!!! 

Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherete... :)

Drowning





Una mattina ti svegli  e l'unica cosa che ti viene voglia di fare, l'unica che ti da la forza per alzarti dal letto, è vomitare.
Non ricordi  nulla della notte precedente, ma il tuo alito e lo snervante mal di testa che ti opprime da quando ti sei alzato, bastano a farti capire che hai stretto un patto con il diavolo: l'alcool.

La mattina segunte, quella successiva e quella dopo ancora... sono esattamente le stesse.
Tu, il tuo mal di testa, lo stomaco devastato e.... una sconosciuta che dorme nuda nel tuo letto.

Non ricordo quando è stata l'ultima volta che mi sono svegliato da persona "normale".
E' passato troppo tempo per ricordare, o forse troppo poco per dimenticare.
Esco nel terrazzo a prendere una boccata d'aria e mentre aspiro avidamente la nicotina dalla mia sigaretta, butto giù un'altra birra.
Non sono una di quelle persone che crede nei rimedi post-sbornia. Ne tanto meno mi interessa farmela passare.
Preferisco rimanere nel mio stato semi-incoscente, estraniarmi dal mondo e spegnere i pensieri.
Troppi pensieri.
Si accalcano nella mente senza lasciarmi tregua.
Voglio solo non pensare. Voglio solo mettere a tacere quelle voci che urlano nella mia testa.

Il telefono squilla ma sono troppo pigro per alzarmi e andare a rispondere.
Non ho tempo.
Non ho voglia.
Non sono in casa....per nessuno.

Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocCo da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo. 
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.

- Buon compleanno Tyler -
- Michael ma... - non crevedo ai miei occhi, non poteva essere vero. Sotto quella carta regalo color  blu cobalto, si nascondeva l'oggetto del mio desiderio. La cosa che desideravo di più al mondo...
Era il mio 18esimo compleanno e finalemente avevo ricevuto una chitarra.
Michael, mio fratello maggiore, mi aveva regalato una fantastica ___________ .
- Allora che te ne pare fratellino? -
- E' fantastica davvero!! grazie - lasciai che le mie dita accarezzassero le corde tirare, chiusi gli occhi perdendomi nella melodia che stavo  involontariamente componendo...

-
Ehi.... posso sapere dov'è il bagno? - una voce femminile blocca i miei pensieri, riportandomi alla realtà.
La ragazza con cui avevo passato la notte, ma di cui non riuscivo a ricordare il nome, appare con indosso una mia maglietta, o meglio, una maglietta di Michael.
- Che ci fai con quella maglietta addosso? - la mia voce prende un tono poco cortese.
- Preferivi che restassi nuda? -
-  Togliti quella maglietta ed esci da sta cazzo di casa...subito! -  cerco di manterene un filo di calma, ma mi riesce difficile.
- Ma che diavolo.... - sconvolta, raccoglie la sua roba, e inizia a rivestirsi imprecando a voce bassa.
- Per favore vattene...ho mal di testa e la tua voce mi snerva -
- Sei uno stronzo Tyler! - i suoi occhi  cioccolato mi fissano con rabbia.
- Grazie...... - esito , non ricordo il suo cazzo di nome
- Valery - esclama con tono irritato - Nemmeno il mio nome ti ricordi... che schifo! -
- Senti Valery - scandisco bene il suo nome  - Mi dispiace averti offesa, sono sicuro di essermi divertito ieri sera con te....ma...ero ubriaco e... avevo bisogno di una scopata...e .... nient'altro...quindi ora mi faresti un enorme favore se te ne andassi! - sorrisi , ma ci guadagnai solo un sonoro schiaffo sulla guancia destra.
- Fanculo! - urla prima di sbattere forte la porta e sparire finalemente dalla mia visuale.

Sono seduto al solito posto, della solita tavola calda, con davanti la mia solita tazza di caffè fumante, perso tra le pagine del mio diario. Non trovo nemmeno più la forza di scrivere.
Prima era tutto più facile, le parole uscivano come dettate dal cuore, non dovevo fare altro che prendere la penna in mano...
Ora è tutto diverso, non riesco nemmeno a tenerla la penna in mano... quando cerco di farlo, inizio a tremare, come spaventato da quello che potrei scrivere.
Rileggo quegli appunti scritti alla rinfusa, stralci di vita impressi in un foglio bianco. Emozioni, e pensieri di un Tyler che non c'è più. Piu' li leggo e più mi sento distante dalla persona che ero, più li leggo e più mi accorgo che non sono più il ragazzo di quelle pagine.

Quel ragazzo è perso ormai da tempo.
Quel ragazzo non tornerà mai più.


-Tyler! - sento una voce chiamarmi mentre il mio sguardo continua a vagare perso tra quelle pagine.

-Sei proprio tu?- una ragazza si avvicina sorridendomi

-S..si- cerco di ricordarne il nome ma come sempre mi viene difficile, non sono bravo con i nomi, ma quel viso ha qualcosa di famigliare.

-Ally, Ally Craig- esclama prima di sedersi di fronte a me - davvero non ti ricordi?abitavo a fianco a casa tua quando avevo 12 anni...-

La mia espressione titubante le fa intendere che mi è davvero difficile ricordarla.

-La ragazza paffutella con le lentiggini e le trecce che te e tuo fratello tormentavate!-

-quella Ally??- sgrano gli occhi incredulo. Non era più la ragazza cicciottella e appiccicosa che io e Michael non sopportavamo.

-Vedo che finalmente ti sei ricordato!-

-Perdonami, è che... ho problemi di memoria, riesco a malapena a ricordarmi il mio di nome, in questo periodo!- 

-Non sei cambiato per niente Tyler Hawkins, si certo ti sei fatto più alto e ...anche carino, ma hai sempre il solito visetto da ragazzaccio che ricordo!-

-Non posso dire lo stesso di te!- sorrido ironico. - sei.... diciamo più interessante di quella che riesco a ricordare- mi sfugge un ghigno.

-Certo!adesso non puoi più chiamarmi "Cicciabomba" o "cotechina"... o aspetta, aspetta...come mi chiamavate sempre... "Ally Chubby"...se non sbaglio avevate inventato pure una canzoncina-

Scoppio a ridere ricordando tutte le volte che cantandole quella canzoncina,l'avevamo fatta correre via piangendo.
 -Eravamo pessimi come amici..lo ammetto!-

-Pessimi??? pessimi è riduttivo!! eravate dei veri bastardi!- inizia a ridere insieme a me.

-Che fai nella vita adesso?oltre...ammiccare con vecchie amiche ?- allunga una mano fino al cestino delle patatine e ne ruba una.

-Niente di interessante- rispondo vago. -tu?-

-Studio giornalismo, vado alla facoltà qui di fronte! E tuo fratello invece?-


Il cuore mi si gela.
E Michael?
Cosa avrei dovuto rispondere?
La verità, o come sempre avrei dovuto semplicemente deviare il discorso evitando di parlare di lui. Di certo non avrei mai raccontato ad una "sconosciuta" i fatti miei.

-Alla grande grazie!- mi alzo e inizio a raccogliere le mie cose -Scusami ma, devo scappare, sono in ritardo...è stato un piacere vederti Amanda, stammi bene!-

-Ma...Tyler...-

Lascio una banconota da 20$ sul tavolo ed esco di corsa.
Mi accendo una sigaretta, e mentre il fumo caldo mi brucia in gola, sento dinuovo i miei pensieri farsi strada nella mia mente.

Non voglio.
Non voglio pensare.
Lasciatemi in pace, lasciatemi solo.
Devo spegnerli.
Devo spegnere i miei pensieri....


-Non ci credo che sono riuscito a scollarti da quella chitarra per una sera!!-

-Simpatico! Guarda che sei stato tu a regalarmela 2 anni fà-

-Ok, mi culpa! Ma per stasera, niente poesie smielate e canzoni strappalacrime, ti voglio attivo fratellino, hai 20 anni.... VIVI!!-

-E per vivi intendi bere fino a vomitare e scopare con la prima che mi capita?-

-Esattamente!! Vedo che impari in fretta!-

-Imparo dai migliori!-

-Modestamente!.... comunque sia, stasera NIENTE regole!-

-Michael hai 24 anni, quando crescerai?-

-MAI!-
Le sue mani spinsero all'interno della radio il suo cd preferito.
Iniziò a scuotere la testa a tempo di musica, e urlando a squarciagola intonò le parole della canzone dei Green Day.

Apro il frigorifero e stappo un'altra birra.
E' fredda, ghiacciata. Come i miei sentimenti.
Fredda e amara come me.
Il telefono squilla.
Questa volta allungo il braccio e lo afferro, ma non rispondo. Lo scaravento contro la parete che ho difronte.
Continuo a buttare giù birra come se fosse acqua, chiudo gli occhi cercando solo di dimenticare, di non ricordare. Cercando di spegnere quei pensieri che fanno male, quei ricordi che non fanno che urlarmi "E' colpa tua".


-Salve ragazze! Mi presento... io sono Michael, e lui è mio fratello Tyler....i vostri nomi?-
Ci avvicinammo a due ragazze che avevano passato la serata a guardarci e scimmiottare tra loro. Ero talmente ubriaco che nell'istante stesso in cui ci avevano detto i loro nomi, io li avevo già dimenticati.
Michael rideva e scherzava con molta disinvoltura, nonostante il suo tasso alcolico fosse sicuramente più alto del mio, ma le due sconosciute non sembravano per niente disturbate dalla nostra presenza, al contrario si dimostrarono molto disponibili e generose... in tutti i sensi.


-Ok lo ammetto!!! è stata una serata fantastica!!!-

-Te l'avevo detto fretellino!-

Barcollammo fino alla macchina, cercando di reggerci l'un l'altro.

-Dammi le chiavi Michael guido io, tu sei troppo ubriaco per farlo!-

-Stai scherzando forse? Tu mica hai bevuto acqua tonica! Ce la faccio pivello!-

Scoppiammo a ridere, e senza tanti teatrini salimmo in auto.


-Alza il volume questa mi piace!!!-

Assecondai la rischiesta di Michael e girai la manopolina al massimo, le casse vibravano all'interno della macchina, la musica copriva le nostre urla.
Iniziammo a saltare sui sedili, cantando in modo indecente.
Accesi due sigarette, e ne passai una a Michael.
La musica stava sconvolgendo ogni nostro senso.
Inebriati dall'alcool ci lasciammo andare a quell'attimo di follia...che durò poco.

La sigaretta di Michael cadde ai suoi piedi.
-Cazzo!!- urlò cercando di recuperarla -Tieni il volante Ty!-
Ebbi appena il tempo di afferrarlo quando vidi 2 fari bianchi accecanti puntare dritto verso di noi.


Sento bussare insistentemente alla mia porta.
E solo allora mi rendo conto di essermi addormentato per terra, in una pozza di birra.

-Cazzo!!- raccolgo le bottiglie da terra e cerco di accatastarle tutte in un angolo.
Continuano a bussare.

-Arrivo cazzo!!!- snervato e barcollante mi avvio verso la porta.

-Ma che diavolo di fine hai fatto?- la voce di mia madre irrompe in casa fulminandomi.

-Avevo da fare- rispondo allontanandomi da lei.

-Puzzi di birra! Tyler sei ubriaco?-

-Bingo! - eclamo ironico.

-Ma quando la finirai di comportarti da immaturo? Quando la smetterai di nasconderti dietro l'alcool?-

-Sei venuta a farmi la predica? Te la risparmio, tanto sono ubriaco e me la dimenticherei!-

Accendo una sigaretta e mi accomodo sul divano.

-Non sei venuto oggi!-

-Non mi andava...-

-Tyler.... è tuo fratello!!!! non credi che meriti un pò di rispetto?-


Aprii gli occhi, anche se mi sembrava la cosa più difficile da fare.
Ero disteso su un letto, ricoperto di tubicini, un monitor teneva sotto controllo i battiti del mio cuore.

-Tyler- mi voltai verso quella voce famigliare. Era mia madre, che con le lacrime agli occhi mi strinse la mano.

-Ma...mamma- sospirai a stento

-Tesoro mio ti sei svegliato...-

-Cosa...cosa è successo?-

-Avete avuto un incidente. Avete perso il controllo della macchina e siete finiti contro un'altra automobile-

La sua voce venne spezzata dai singhiozzi. Si portò una mano davanti alla bocca cercando di trattenersi.

-come sta Michael?-

Abbassò la testa appoggiandola sul mio petto.

-Tuo fratello.....-

- mamma... DOVE.E'.MICAHEL.!-

-E' in coma Tyler... -

-Ma si risveglia vero? Io.... io l'ho fatto -

-la situzione è più complicata per lui...non....non ci sono speranze. E anche ci fossero.....non potrà più camminare, non potrà più parlare...rimarrà un vegetale per il resto della sua vita!-

Il mio cuore si bloccò in quell'istante.
A quelle parole sentii tutta la mia vita passarmi davanti e sgretolarsi sotto i miei occhi.
Era tutta colpa mia.
Se solo avessi impedito a Michael di mettersi alla guida.
Se non fossimo andati a quella stupida festa.

-Voglio vederlo!!-

-Tesoro non puoi...devi riposare, hai avuto un trauma non indifferente, hai ancora i punti in testa...e non puoi alzarti da qui finchè non te lo dicono i medici. La situazione di tuo fratello non cambierà di certo....ora pensa a rimetterti...-

-Mi stai ascoltando??? Tyler!!!- urlò spazientita

-Sei stata tu a dirmi che con o senza di me la situazione non sarebbe cambiata comunque...quindi, perchè sarei dovuto venire con voi e guardare mio fratello disteso su un letto che non parla, non si muove e non mi sente??? Dovevo mettermi un bel vestito e sorridere come se nulla fosse successo? Come fai tuuu?? come fa papà?? No grazie...passo!-

Uno schiaffo, forte e deciso colpì il mio viso.

-Come ti permetti di parlarmi in questo modo? Sai bene che oggi è il suo compleanno...il minino che potevi fare era venire e stare con noi!-

-Non festeggio il compleanno di una persona che ormai non sa nemmeno di compiere gli anni!-

-VERGOGNATI TYLER! È anche colpa tua se tuo fratello è lì...potresti smetterla di ubriacarti fino a perdere i sensi e fare lo strafottente...dov'è finito il Tyler dolce, affettuoso e altruista che conosco? Dov'è finito il MIO Tyler?-

-E' morto mamma!!! è morto in quella cazzo di macchina mesi fà-
Guardo i suoi occhi riempirsi di lacrime, ma non muovo un passo. Rimango fermo immobile senza dire altro, la guardo mentre le mie parole dure come lame di un coltello la feriscono dritto al cuore.

-Bene. Se vedi quel ragazzo, digli che suo fratello è lì che lo aspetta.- Esce senza aggiungere altro.

La porta si chiude lasciandomi dinuovo solo in quell'inferno.
Mi lascio cadere a terra e affondo la testa tra le mie ginocchia.

Perdonami Michael....

_________________________________________________________________

Allora? che ne pensate?

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto, leggeranno e commenteranno...

Ma un ringraziamento speciale va alle mie adorate amiche, nonchè sostenitrici, MARTINA ( MartyBet ) e ANTONELLA (Melina) .
Vi amo con tutto il cuore, siete davvero troppo importanti per me.

Aspetto con ansia le vostre recensioni ;)

grazie di cuore

Crys

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Capitolo 3
*** The good and the bad ***


NEVER 2

Cap. 2 The good and the bad


Non ho il coraggio di entrare, sono passate settimane dall'ultima mia visita, e l'idea di vederlo sempre nelle stesse condizioni... statiche ... mi uccide.
Vorrei esserci io al suo posto. Lui non meritava tutto questo, non meritava una vita, se vita si può chiamare, artificiale.
Mi avvicino lentamente alla porta, esito per un secondo, poi la apro.


I suoi occhi sempre chiusi, le sue braccia sempre immobili stese lungo i suoi fianchi.
Fa male.
Il dolore che provo nel vederlo in quello stato mi brucia dentro.

-Sono pessimo- dico avvicinandomi al letto -Non ho il coraggio di venire a trovarti, ogni volta che ti vedo non posso che odiarmi per quello che è successo- sospiro e mi siedo sulla poltrona vicino al letto.

-Potevo evitarlo! Potevo... - mi blocco senza finire la frase, respingendo le lacrime che cercano di avere la meglio sul mio autocontrollo.

-Sai, non suono più...non riesco più a trovare l'ispirazione, non riesco più a trovare solievo nella musica, riesco solo a provare rancore e odio... verso di lei e verso tutto ciò che mi ricorda te.-


-Ci pensi mai al futuro? A cosa vorresti fare, come vorresti essere...-

-Naaa.... io non amo progettare il mio futuro o immaginarlo...preferisco vivere alla giornata, godermi ogni attimo, assaporare ogni emozione come se fosse l'ultima...così non rimango troppo deluso se le cose non vanno come volevo...-
Si accese una sigaretta e buttò giù un sorso di birra. 
- Non sono come te fratellino...tu sei sempre stato il più saggio dei due, il più maturo...quello che diventerà qualcuno un giorno... Io sono la pecora nera della famiglia-

-Perchè vuoi esserlo Michael...perchè hai scelto tu di esserlo quando te ne sei andato di casa abbandonando il college-

-Te l'ho detto Tyler sei tu quello che farà grandi cose non io!- sorrise e mi diede una pacca sulla spalla -Io ti vedo già, artista tormentato che con la sua musica conquisterà il mondo...e rimedierà scopate facili!-

-coglione!- scoppiammo a ridere.


Il sole stava tramontando, era uno spettacolo meraviglioso. Dal tetto del palazzo dove abitava Michael riuscivo a trovare la mia pace, e la mia ispirazione, ci passavo le serate con la mia chitarrà lassù.
Io suonavo e lui si lasciava coinvolgere. Era un piacere per lui sentire quello che le mie mani riuscivano a comporre.
Le nostre serate su quel tetto sembravano interminabili... birra, musica, sigarette... io non chiedevo di meglio, lassù avevo trovato il mio piccolo angolo di paradiso.


-Avessimo 2 donne qui ora sarebbe perfetto!-

-Sempre il solito!- sorrisi mentre continuavo a lasciarmi trasportare da quell'atmosfera.



-Perchè deve essere tutto così complicato? Perchè non puoi semplicemente svegliarti e tornare ad essere il coglione che eri? Io non posso vederti così...non voglio vederti così...-
Stringo la sua mano inanimata e fredda, attorno a noi solo il silenzio, un assordante silenzio spezzato solo dai "bip" di quel dannato apparecchio che lo tiene in vita.

-Non so quando tornerò...in qualsiasi caso, ti voglio bene Michael...-


Esco a testa bassa, tirando su il cappuccio della mia felpa, voglio nascondermi dal mondo, nascondermi da me stesso. Voglio dimenticare quel maledetto giorno, e smetterla di stare male così.

Continuo a camminare a testa china, e mentre sto per uscire vengo urtato da qualcosa, o meglio...qualcuno.


-Guarda dove metti i piedi cazzo!- mi urla isterica.

Alzo la testa innervosito e fisso la ragazza che ho davanti. Che sfacciata!

-Sei tu che mi sei venuta addosso, hai solo da non correre!-

-Vaffanculo!- 

-Che razza di maleducata!- dico; ma è già scomparsa dietro le porte dell'ospedale.


__



-Il solito caffè Tyler?-

-Oggi preferirei una birra, grazie-

-Giornataccia?-

-Direi...-

-Come va la fronte? Hai ancora i segni dell'incidente...-

-Meglio grazie- cerco di troncare lì la conversazione, non mi va di parlare con nessuno, men che meno con la cameriera di una tavola calda.


Alla sesta, o forse settima birra decido che forse è il caso di tornarmene a casa prima che le mie gambe non abbiano più la voglia di farlo.


-Tyler ciao!- una voce mi blocca mentre sto per uscire.

-Ciao Ally-

-Come stai?-

-Alla grande grazie!- 

-Mmm...vedo...- mi squadra da capo a piedi -hai bevuto?-

-Si... una birra, forse due...- sorrido -Va tutto a meraviglia!-

-Posso darti un passaggio fino a casa?-

-No tranquilla, mi farà bene camminare un pò- 

-Insisto...non voglio trovarti in qualche angolo a vomitare-

-Guarda che sto benissimo - 

e mentre cerco di fare due passi verso la porta, quasi inciampo e cado a terra.

-Si, si non lo metto in dubbio- afferra il mio braccio e se lo porta sulle spalle.



__



-Eccoci arrivati- Le indico dove fermarsi.

-E' casa tua?-

-Si...cioè in realtà è di mio fratello-

-Capito...carina..- dice storcendo il naso.

In realtà la palazzina dove abitava mio fratello, non era il massimo...Era una costruzione di fine '800, la facciata stava quasi cadendo a pezzi; gli inquilini per la maggior parte erano extracomunitari che non parlavano nemmeno la nostra lingua, e i restanti abitanti, delinquenti dei peggiori ghetti di New York.Non era per niente un posto  tranquillo dove vivere, ma a Michael non interessava e a me, nemmeno.
A lui bastava stare bene e vivere alla giornata.

A me restare lontano dalla mia famiglia e vivere solo in quell'inferno che era diventao il mio rifugio. 

-ti va di salire? Beviamo qualcosa...-

-Davvero vuoi ancora bere qualcosa? Ma che stomaco hai?-

-Lo stomaco di uno che se ne fotte!- sorrisi ironico.

_


Entrati in casa la testa comincia a girarmi. Mi appoggio al muro e inizio a ridere senza motivo.

-Tutto bene Ty?, credo...che tu abbia bisogno di riposare un pò- dice accompagnandomi verso il divano.

-Io invece credo che ho bisogno di distrarmi un pò...- rispondo avvicinando le mie labbra alle sue.

-Ty..Tyler, fermati!Non mi sembra il caso- la sua voce è un sussurro. Poggio una mano sul suo seno e sento il cuore batterle all'impazzata e il suo repiro diventare irregolare non appena le mie labbra si posano sul suo collo. -Tyler...no- cerca di divincolarsi ma sento chiaramente quando invece mi desidera. Il suo corpo fa il contrario di quello che le sue parole vogliono farmi credere.

-Su...dai, rilassati...e divertiamoci un pò...- la spingo contro il muro facendo aderire il mio corpo al suo.


Il suo resispiro, le sue mani, i suoi baci...
Tutto in un groviglio di corpi che si danno senza limiti.

La faccio mia con violenza e passione, le sue mani mi stringono forte mentre mi implora di non fermarmi.
Raggiunto l'apice del piacere, mi lascio cadere al suo fianco e attendo che il mio respiro ancora affannato torni regolare.

Mi rialzo e dopo essermi rimesso boxer e maglietta, mi accendo una sigaretta. La sbornia mi sta passando, la testa sta riprendendo il suo giro naturale e lo stomaco ha smesso di fare i capricci.

-Perchè ridi?- chiedo sentendo la sua risata.

-L'ironia del destino... ti odiavo con tutta me stessa quando avevo 12 anni, e ora sono sdraiata nuda sul tuo pavimento- ride ancora -E pensare che avevo una cotta per tuo fratello...-

-Bhè ti è andata male!-

-Non mi mi sto lamentanto..sia chiaro.- fa un pausa  -ma ...tuo fratello che fine ha fatto? Vive qui con te?-

-Si- mi litmito a rispondere.

-Perchè quando si parla di lui diventi freddo e distaccato?-

-Fai troppe domande-

-E tu dammi le risposte-

-Hai provato a pensare che forse non voglia dartele?- comincio a innvervosirmi, apro il frigo e mi prendo una birra.

-avete litigato?-

-Ancora!! ma cos'è un'interrogatorio?- alzo il tono della voce.

-Tratti così tutte quelle che porti a casa?-

-No, solo quelle che mi scopo!- dico acido

-Perchè devi fare lo stronzo?-

-Perchè lo sono!-

-Mi ricordo com'eri Tyler, non eri tu lo stronzo dei due fratelli, volevi far credere di esserlo perchè ti piaceva imitare tuo fratello, ma non eri così-

-si cambia nella vita Ally...si cresce...-

-Si cerca di migliorare nella vita non di regredire- mi sfida con tono altezzoso.

Piu' parlava più mi urtava i nervi. Possibile che ogni ragazza con cui andavo a letto era buona ad aprire bocca solo per fare altro?

-Senti, non mi va di iniziare una discussione sul senso della vita e balle varie, quindi se non ti dispiace, ora vorrei farmi una doccia e uscire quindi...-

-Tranquillo...levo subito il disturbo!- 

La guardo rivestirsi e andare via senza dire una parola, sbattendo la porta.

Non sono fatto per le relazioni interpersonali.
Non sono fatto più per nulla ormai. E più passa il tempo più mi rendo conto che sto meglio da solo.
Perchè da solo è tutto più semplice. Non devo conto a nessuno, di quello che dico, di quello che faccio...
ne preoccuparmi di essere qualcosa che non sono.

Il vecchio Tyler era quello bravo in queste cose. Era il ragazzo perfetto, dal cuore d'oro. (Come dice mia mamma).
Il nuovo Tyler è già tanto se riesce a sopportare se stesso. Non è fatto per i sentimenti. Non piu'.
Lui non ha bisogno di nessuno. Non ha bisogno di questa merda.




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Ciao a tutte.

Non ho letto molte recensioni e la cosa mi dispiace, ma spero che con l'evolversi della storia il vostro interesse cresca e così anche i vostri pareri.

Quindi ringrazio tutte le splendide persone che hanno voluto iniziare questa nuova avventura con me ;)

e augurarmi che anche questo capitolo vi sia piaciuto.

Un bacio

al prossimo.

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Capitolo 4
*** Boulevard of broken dreams ***


NEVER 3

Cap. 3 Boulevard of broken dreams

I raggi del solo filtrano fastidiosamente dalla finestra, sento il calore battere sul mio viso.

Mi alzo di controvoglia con il solito mal di testa, e la voglia di mettermi due dita in gola per porre fine alla tortura che il mio stomaco mi infligge.
Mi preparo un caffè doppio, amaro, per riprendermi dallo stato pietoso in cui mi trovo... e decido che forse è meglio  uscire a fare due passi ed evitare il frigorifero pieno di birre.


Guardo il sole nascondersi tra i rami degli alberi di Central park, mi lascio cadere sull'erba e chiudo gli occhi per bearmi del tepore di quel calore e del venticello che si è alzato.

Il miglior modo per ritrovare un pò di tranquillità è venire qua.

Adoro isolarmi negli angoli più sperduti del parco e rimanere solo...lontano dal caos della vita, e dai ricordi che fanno male.

E' tutto così diverso quando mi perdo nel silenzio della natura...riesco a staccare dalla realtà a illudermi che tutto sia diverso, che questo brutto incubo finirà presto.


-Possibile che tu non abbia ancora una ragazza?-

-non ho trovato quella giusta...-

-e quale sarebbe la ragazza giusta? sentiamo...-

-Non lo so...forse quella che mi fa venire voglia di cantare per lei...quella che renderà la mia musica poesia... solo per lei...- sorrisi mentre accarezzavo la mia chitarra.

-Tyler caro...sei un così bravo ragazzo...-

-grazie nonna-

-sai, quando conobbi tuo nonno, non andavamo molto daccordo...lui, era uno sbruffoncello d'altri tempi e io non lo sopportavo per niente...poi però, un giorno iniziai a conoscere dei lati di lui che non credevo avesse...- sorrise – questo per dirti figliolo che non sempre l'amore si veste di quello che immaginavi, a volte si nasconde dietro camuffamenti insoliti, a volte non bastano gli occhi per trovarlo...serve guardare con il cuore-

-per il momento sto bene così nonna, mi basta la mia musica...e... la tua meravigliosa crostata di Mirtilli!-
Il suo viso si illuminò di un sorriso raggiante.
Appoggiò una mano sulla mia spalla ...

-perchè non mi fai sentire qualcosa?- chiese chiudendo gli occhi e aspettando che la mia musica la portasse in un luogo più felice, forse di nuovo insieme a l'uomo che amava e che non c'era più.



Mi alzo e rimango per un pò a fissare il vuoto. Due bambini  si rincorrono sommersi dalle risate, poco distanti da me.
Uno di loro ha i capelli biondi tagliati a scodella...l'altro scuri e leggermente più corti.
Possibile che ogni cosa che guardo, che sento, che dico...deve irrimediabilmente riportarmi a lui?
Mi chiedo se vale ancora la pena continuare a vivere una vita così...piena di sofferenza.
Anche quando non voglio, mi perdo nel sentiero dei sogni infranti ... fino a sprofondare nel buio tetro dei rimorsi.

- Lo sai che tanto sono più veloce di te-

- Non è vero...Io sono più veloce di te...io sono Superman-

-E io...io..io sono l'uomo invincibile!-

-Tyler...non esiste l'uomo invincibile-

-Si che esiste- dissi imbronciato

-No! non esiste...-

-Si invece- piagnucolai

-Michael non fare piangere tuo fratello!-

-Stiamo solo giocando mamma... Ok Ty...tu sei l'uomo invincibile...prendimi se ci riesci-

Correvamo felici...con i sorrisi a far da cornice ai nostri visetti paffutelli.

Non posso continuare a vivere di ricordi.
Non mi bastando più.
Rivoglio Michael. Rivoglio mio fratello.

Prendo la mia bicicletta e decido di andare da lui...fa male, ma...stargli così lontano lo è ancora di più.


-

Fermo sui gradini dell'ospedale mi fumo l'ennesima sigaretta. E mentre il calore della nicotina mi brucia dentro, le parole del Dottor Jacobs risuonano nella mia mente.

-Signor Hawkins,  mi dispiace darle sempre la solita risposta...ma...suo fratello è in condizioni pessime. Abbiamo provato di tutto, ma il suo coma e irreversibile. L'unica cosa a tenerlo ancora in vita sono quelle macchine.-

-Non è possibile cazzo! ci deve essere qualcosa...una cazzo di cura che possa aiutarlo!! e voi DOVETE trovarla-

-Abbassi la voce...le ricordo che siamo in un ospedale...noi abbiamo già fatto tutto quello che potevamo fare...mi dispiace-

-Non è abbastanza-

Quelle parole non facevano che girare nella mia testa, continuando a torturarmi, continuando a far crescere i miei sensi di colpa.

-Hai intenzione di rimanere tutto il giorno su quelle scale o...mi fai passare?- alzo lo sguardo verso quella voce irritante.

-Ma...chi si rivede! quella che va addosso alla gente e la manda pure a fanculo!- 

-Sei tu che mi sei venuto addosso...se non camminassi incapucciato come un serial killer, forse vedresti oltre il tuo naso-

-Simpatica oltre che molto educata, devo dire-

-Come ti pare-

-che vuol dire 'Come ti pare?'-

-Non ho tempo da perdere...se permetti...-

-Sempre così di buon umore?- ironizzo mentre mi alzo per farla passare.

-Fan...- si interrompe - lasciamo stare...- e se ne va con il solito passo accellerato.

Quella ragazza è davvero irritante.

__


-Una birra e un cheesburger, grazie-
Mi siedo su un tavolino vicino alla finestra, nell'angolo più isolato possibile, non sono mai stato in questo locale prima d'ora, ma non sembra essere male. 
Dopo tutto, l'importante è mettere qualcosa sotto i denti prima di svenire.

Non ricordo quand'è l'ultima volta che ho mangiato qualcosa di decente. La maggior parte delle volte non mi ricordo nemmeno di farlo, e le poche volte che mi decido a mangiare, butto giù i soliti hamburger pieni di formaggio o le solite patatine ultra unte. Non che mi spaventi per la mia linea, anzi... mi farebbe anche comodo mettere su qualche chilo, ma la mia testa in questo periodo pensa a tutto meno che al cibo.

-Hey Bet, una coca light e una porzione di patatine fritte grazie-

Sento una voce femminile, vagamente famigliare alle mie spalle.
Mi volto e vedo la simpatica ragazza dell'ospedale davanti al bancone.

-Come mai da queste party? oggi non è il tuo giorno libero?-

-Si, mi trovavo di strada visto che sono stata in ospedale oggi-

-Tutto bene tesoro?-

-Al solito...-

Mi trovo ad origliare quella conversazione, senza volerlo.

-Domani te la senti di venire a fare il turno?-

-Si, si...tranquilla! è tutto ok.... domattina sono qui!-

I
mprovvisamente si volta e mi coglie proprio nell'attimo in cui mi sono voltato a guardarla.
Abbozzo un sorriso per togliere l'imbarazzo di essere stato beccato mentre origliavo la sua conversazione.
Alza gli occhi al cielo e si dirige verso un tavolo poco più in là del mio.
Cerco di concentrarmi sul mio panino ma involontariamente il mio sguardo va sempre verso di lei.
Le gambe incrociate sopra la sedia, e il viso perso nel vuoto. Continua a giocherellare con le dita contro il bicchiere di coca cola, e ogni tanto afferra qualche patatina.

- Hai intenzione di fissarmi tutto il tempo?- dice all'improvviso voltandosi verso di me.

- No...finchè non finisco di mangiare - sorrido, non potendo ormai negare l'evidenza.

-Come ti pare!-  e torna a fissare il suo piatto.

Non posso fare a meno di ridere. Quella ragazza è davvero strana.
Irritante e strana.

-Perchè ridi?-

-Perchè mi fai ridere tu....-

-Woe... non sapevo di essere un clown!-

-No è che....sto ancora cercando di capire che senso ha, dire 'come ti pare'-

-Deve per forza avere un senso? non posso ...dirlo senza che necessariamente questo abbia un senso?-

La guardo perplesso.
-Sei strana forte!- dico prima di tornare a mangiare il mio cheesburger.

-E invece te che fissi la gente che mangia....sei nomalissimo!- alza nuovamente gli occhi al cielo, e quell'espressione buffa non può che farmi ridere ancora.


Finisco di mangiare il mio panino e ordino un'altra birra.
La vedo con la coda dell'occhio che traffica con il suo zainetto, finchè non estrae un diario e si mette a scrivere.
E' persa con lo sguardo in quelle pagine, mi ricorda me qualche mese fa. Prima che tutto cambiasse e io non riuscissi più a trovare l'ispirazione per scrivere anche solo i miei pensieri.
Chissà cosa sta scrivendo, chissà se anche lei ha una storia come la mia. Chissà perchè anche lei, passa molte delle sue giornate in quell'ospedale...
Quando mi rendo conto che la sto dinuovo fissando, e troppo tardi, i suoi occhi verdi sono nuovamente sui miei, fulminandomi.

-Ok... ora mi preoccupi. Cosa....cosa sei? una specie di maniaco che spia le persone? perchè se così fosse sappi che ho una bomboletta al peperoncino nella mia borsa-

-No scusa- rido  - è che... a volte mi perdo nei miei pensieri e non mi accorgo di fissare le persone... giuro, che non lo faccio apposta-

-e poi sono io quella strana- dice raccogliendo le sue cose e avvicinandosi verso il bancone.
Lascia una banconota stropicciata alla cameriera e poi si volta di nuovo verso di me.

-Bhe...ciao maniaco! è stato un piacere cenare con i tuoi occhi addosso- dice ironica prima di uscire dal locale.

-Come ti pare!- dico contraccambiando il saluto.

__



Non riesco a dormire.
Non riesco a smettere di fare sempre lo stesso stra-maledetto incubo.

I fari di quell'auto che puntano verso di noi, il suono delle ambulanze e la pioggia incessante che bagna il mio viso.
Non riesco a muovermi, non riesco a parlare, sento solo delle voci chiamare il mio nome, cerco di aprire gli occhi ma ho freddo e non riesco a vedere cosa c'è oltre quella luce accecante.

Mi alzo in un bagno di sudore, il respiro spezzato, il cuore che batte all'impazzata.
Quando finirò di pagare per i miei errori?

Mi accendo una sigaretta e rimango per un pò nel buio della mia camera a fissare il nulla.
Sento un peso nello stomaco da cui vorrei liberarmi, vorrei piangere, vorrei urlare, vorrei spaccare tutto... ma non ci riesco.
Non riesco a liberare le mie emozioni, non riesco più a fare nulla.
Continuo a camminare come uno zombie in un mondo che non mi appartiene più, vivendo una vita che non voglio più vivere.

Vado in cucina e resto per qualche secondo a fissare il frigorifero.
Vuoto.
L'unica cosa a non mancare sono, ovviamente, le birre. Ne afferro due e ritorno a letto. Bere mi aiuterà a dormire.
O almeno spero.


- Possibile che non hai un sogno...un qualcosa che vuoi realizzare nel tuo futuro?

-Te l'ho detto Tyler, sei tu il sognatore, l'artista incompreso, non io.

-Non dire stronzate Michael! Quando eravamo piccoli non facevi che ripetermi quanto amassi disegnare, e fino a qualche anno fa ti dedicavi alla pittura...perchè hai deciso di abbandonarla?

-Si cresce fratellino! Quando crescerai e capirai che perdere tempo a giocherellare con pennelli e pastelli non ti aiuterà a pagare le bollette, allora comprenderai le mie ragioni!

-Stronzate! Io non abbandonerei mai la musica, per nessun motivo al mondo! E' parte fondamentale di me, del mio essere...

-Ti auguro di cuore che la vita non ti dia mai buoni motivi per abbandonare la tua passione... Se credi davvero in ciò che fai allora dovrai lottare per tenertelo...perchè fidati fratellino, la vita fa schifo... non è sempre come la progettiamo... per questo io preferisco vivere alla giornata ed evitare delusioni colossali! 

-Io credo in quel che faccio...credo nella musica, la MIA musica.

- "E un giorno il mondo si inginocchierà sotto il suono di una chitarra.... quella di Tyler Hawkins"

Le sue braccia mi avvolsero in un abbraccio pieno d'affetto.
Uno degli ultimi abbracci dio mio fratello.


___________________________________________________________________________________________

Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Il caratterino di Mallory sta saltando fuori.... cosa porta quella ragazza ad essere così dura?
Fate le vostre ipotesi....o ...semplicemente aspettate i prossimi capitoli, e saprete cosa c'è dietro quel visino d'angelo e quegli occhi verdi misteriosi....

a presto tesorine e grazie ancora di cuore a tutte per le recensioni T___T siete dei tesori...davvero T___T

crys




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Capitolo 5
*** Clashes ***


NEVER 4



Cap.4 Clashes 




E anche oggi mi sveglio con un'emicrania fortissima. L'alito sa ancora di birra e riesco a sentire un odore nauseante provenire dalla destra del mio letto.
Vomito.
Mi alzo e quasi inciampo. La testa gira ancora vorticosamente.
Resto fermo qualche secondo, seduto sul bordo del letto, nascondo il mio viso tra le mani...
Che schifo di vita!

Dopo aver ripulito il pavimento, decido di buttarmi sotto l'acqua gelida della doccia. E' l'unico modo che ho per provare ad uscire dallo stato penoso in cui sto.
Alzo il viso verso il getto e quasi sento l'acqua entrarmi dentro fino a fondersi con il gelo che ho nel cuore.
Riuscirà mai il mio cuore a tornare caldo come un tempo? Mi sembra quasi impossibile...

Sento bussare alla porta, e Dio solo sa quanto spero non sia mia madre o peggio ancora, mio padre, con le solite paturgne.
Non ho davvero voglia di rovinare la mia ''finta , bella'' giornata.
Apro la porta e per fortuna i miei desideri, per una volta, sono stati esauditi.

-Heilà -
-Aidan! - esclamo piacevolmente sorpreso di vederlo alla mia porta.

Aidan è il mio migliore amico. La persona che più di tutti è stata al mio fianco nell'ultimo periodo.
Ci conosciamo da quando eravamo dei marmocchi che sezionavano vermi e lombrichi. Praticamente, da una vita intera.
E' partito una settimana fa con la famiglia per una delle loro ricorrenze ebree, un lontano cugino che celebrava una specie di rito con un nome strano.

-che ci fai qui? non dovevi tornare la prossima settimana?-

-mi ero stufato! i soliti Bar mitzvah!! I miei parenti festeggiavano allegramente la crescita di mio cugino, mentre io mi davo al tavolo del rinfresco!-

-il solito coglione- scoppio a ridere

-te piuttosto, come va? sei andato da ..... lui?-

-si-

-ci sono ...novità? -

-niente di nuovo. Sempre il solito-

-mi dispiace...-

-ti va un caffè?- cerco di cambiare discorso e rallegrare un pò l'atmosfera

-cosa?? uno di quegli intrugli schifosissimi che fai tu e che ti ostini a chiamare... CAFFE'? ... No grazie! preferisco andare a prenderne uno commestibile e che non mi dia spiacevoli effetti collaterali-

-Coglione!- Gli do una spallata e scoppio a ridere.
Mi era mancato il suo sottilissimo ironismo capace di distrarmi dai miei pensieri depressi.

__

 
Entriamo nella tavola calda in cui ero stato la sera prima, era vicina all'ospedale e visto che Aidan aveva tanto insistito per andare a trovare mio fratello, decido di fermarmi lì.
Entrando noto subito al bancone la ''ragazza strana'' dell'ospedale.
Improvvisamente ricordo la conversazione che aveva avuto la sera prima con l'altra cameriera.
Lavorava lì. Mi guarda entrare e involontariamente sorrido.

-Alt!Alt! cos'è quello?-  Aidan mi guarda dritto negli occhi con l'aria di chi ha scoperto un segreto inconfessabile.

-Quello cosa?- rispondo mentre mi accomodo nello stesso tavolino della sera prima.

-Quel sorrisetto e quello sguardo da: ''ehi ciao...lo sai che sono pazzo di te'' ?-

-Aidan, stai bene?- lo guardo perplesso -Di che diavolo stai parlando?-

-Ehi amico... ti conosco bene, sei entrato e hai guardato quella ragazza in un modo strano... e il tuo sorrisetto la dice lunga!-

-Chi? quella?? - domando con tono sconcertato. -Quella è solo una con cui ho avuto una spece di battibecco tre volte di fila, è una tipa strana forte!-

-Sarà pure strana... ma è davvero.... sexy cazzo! Ma hai visto che viso ha?- la fissa con occhi famelici, e io mi volto a guardarla.

Effettivamente era molto bella. La codina di cavallo metteva in risalto le forme morbide del suo viso.
I suoi occhi brillavano ogni volta che sorrideva.
Ed ecco che di nuovo vengo beccato mentre la fisso.
Mi guarda e viene verso di noi.

-Ma guarda chi c'è!!! Il maniaco con.... il suo fidanzatino?!-

-Heyyy!!! siamo solo amici....- puntualizza Aidan -E comunque... ciao, io mi chiamo Aidan, e tu ...sei?-

-Come ti pare- dice ignorandolo ed estraendo dal grambiulino un taccuino.

-ma che...ma che vuol dire come ti pare? - 

-lascia stare, non perderci tempo... tanto non ne trarresti un fico secco!- commento guardando il menu.

-vedo che impari in fretta!Non pensavo...cosa vi porto?-

-per me doppio cheesburger e una birra, per te Aidan?-

-lo stesso- dice con voce da cane bastonato.

Miss simpatia si allontana dirigendosi verso la cucina.

-Avevi ragione .... quella è strana forte!-

-te l'ho detto io- puntualizzo

__


Qualche minuto dopo essermi sorbito il noiosissimo racconto di Aidan sulla "maratona di sesso" con una tizia conosciuta a quel raduno famigliare, eccola arrivare con le nostre ordinazioni.
 
- ecco a voi! cheesburgers e birre.... buon appetito, se avete bisogno....- si sforza di sorride

-grazie a Dio!!! ti devo un favore!- esclamo  riferendomi al salvataggio dal porno-racconto.

Mi guarda stranita e torna al suo lavoro.

-Ti piace -

-Non mi piace- rispondo mordendo avidamente il mio panino

-te la mangi con gli occhi-

-Smettila di dire stronzate! l'unica cosa che mangio è il mio cheesburger...e dovresti fare anche tu lo stesso-

-Io non mi sbaglio mai amico... quella ragazza lì ti piace- insiste con la sua aria da saputello.

-Ma se non la conosco nemmeno...come fa a piacermi!!-

-ancora non lo sai... ma mi ci gioco la macchina... tempo qualche settimana e sarai cotto-

-TU non hai una macchina - puntualizzo  - e comunque...smettila di dire stronzate e mangia-

Finisco la mia birra e il mio panino e fortunatamente Aidan ha cambiato discorso, smettendola così di fare stupide e insensate supposizioni. Ora la conversazione verte su una specie di festa, nell'appartamento di uno dei suoi compagni di università, donne,alcool, fumo... tutte cose che fanno per lui... non per me.

-Te l'ho detto...ho chiuso con quelle cose...non ho bisogno di spazzi microscopici affollati da gente che si dimena a ritmo di musica spaccatimpani, se ho voglia di bere, bevo a casa mia- cerco di tagliare lì il discorso ma come sempre il mio migliore amico non si arrende, e continua ad implorarmi di andare con lui.

-Tyler, lo so che la tua vita ha preso una brutta piega nell'ultimo periodo, ma non puoi continuare a isolarti... hai bisogno di distrarti e io voglio solo aiutarti...ti prometto che non facciamo tardi, e che, chiameremo un taxi per tornare a casa-

Cerco di trattenermi dal mandarlo a fanculo, anche se la cosa mi riesce difficile.
Nonostante mi infastidisca il modo in cui parla della mia situazione , so che mi vuole bene, e che, a modo suo, cerca solo di ridarmi un pò della felicità che ho perso.


-Vi serve altro?- ed ecco che di nuovo torna in mio soccorso.
La guardo mentre sparecchia, e non posso fare a meno di notare  i lividi che ha sulle braccia. Così marcati su quella pelle color latte. Cerco di smettere di fissarglieli per evitare che mi colga nuovamente in flagrante.

- no grazie - le rispondo

- questo è il conto-

Lascio due banconote da 20$ sul tavolo, anche perchè se aspetto Aidan, finiamo a lavare i piatti.

-Ci si vede- 

-Sembra che sia inevitabile- alza le sopracciglia in una delle sue solite espressioni buffe.
Mi limito a sorridere a quell'affermazione acida, e seguito dal mio fedele amico ci avviamo verso casa.

__

- Dimmi di si, daii-

-Ti ho già detto di no-

-Dai Tyler, fallo per me, come regalo di compleanno-

-Ma se il tuo compleanno è tra 6 mesi-

-Bhe... ti faccio risparmiare un regalo fra sei mesi-

-Sei impossibile- alzo gli occhi al cielo stufo di sentire la sua voce petulante

-eddaaaii...solo 1 oretta...-

-ok...vengo! basta che ti tappi quella fogna di bocca!-

Finge di cucirsi la bocca e mi sorride compiaciuto. ODIO il mio migliore amico.

___


Come immaginavo, la musica (se così si può definire) assordante, invade l'appartemento del campus. Tentiamo di entrare facendoci strada tra la gente, l'odore di fumo e alcool impregna l'aria che respiro.

-Vado a prendere da bere- urlo all'orecchio di Aidan tentando di sovrastare la musica.
Lui annuisce mentre il suo corpo comincia a muoversi spasmodicamente cercando di azzeccare il tempo della musica.
Alcuni si voltano a guardarlo, e poi scoppiano a ridere.

Mi avvicino al tavolo colmo di bottiglie di ogni genere. Dalla vodka al room, è tutto disposto accuratamente. Afferro un bicchiere e lo riempio con uno dei miscugli che trovo su un enorme contenitore di vetro.
E' un cocktail strano, ma buono, decido di versarmene ancora un pò, e mentre mi volto vengo urtato da qualcosa, o meglio, qualcuno. Il bicchiere si rovescia completamente sulla mia maglietta...bianca.

-Cazzo!!! ma fai...- mi blocco quando mi rendo conto di chi ho davanti. Non può essere vero.
-TU??- esclamo sconvolto.

-Non ci posso credere....- scoppia a ridere

Era lei. Sempre la solita ragazza che ormai mi perseguitava.

-Non ridere, è la seconda volta che mi vieni addosso, e questa volta...- guardo la maglietta macchiata di quel liquido rosastro.

-Scusa...davvero, è che... daiii, sei sempre in mezzo ai piedi- continua a ridere divertita

-Io??? TU!-
 Cerco di tamponare con un fazzoletto la maglietta, ma ormai il danno è fatto.

-Ok dai, prometto che la smetto di ridere.- fa un lungo respiro e tenta di tornare seria -Che ci fai qui?-

-Mi ha costretto il mio amico a venire... frequenta questo college e conosce chi ha organizzato la festa!-

-Mmm... interessante, visto che è la mia amica Bet ad averla organizzata! e... non mi pare conosca...-

-Aidan- le rammento il nome.

-Ecco, Aidan...-

-Come al solito mi ha preso per il culo per convincermi a venire-

-Siamo in due, anche io odio questo genere di cose, ma puntualmente lei mi costringe a farne parte-

-comunque io sono Tyler- dico porgendole le mano -tra uno scontro e l'altro non abbiamo avuto il piacere di presentarci-

-Mallory- dice stringendomela

E per la prima volta le vedo fare un sorriso spontameno. Dolce. E non le solite smorfie da presuntuosa e arrogante.

-Mal!!! ma che fine avevi fatto?- la sua amica la raggiunge

-Ero venuta a prendere qualcosa da bere, lui è...-

-Tyler- dico porgendo la mano all'amica.

-Piacere, Bet- mi sorride -non frequenti questo college vero?-

-No! Sono un'imbucato!Il mio amico Aidan si però-


-Il ragazzo che era con te oggi alla tavola calda?-


-Esattamente-

-Poco fà l'ho visto dimenarsi come un posseduto coi piedi sopra il divano! se lo vedi...digli che gli spezzo le ossa appena lo becco!!- fa un sorrisetto ironico, poi torna a guardare l'amica -Mal, tesoro,puoi venire un attimo con me? - le dice mantenendo la sua aria da snob.

-ok!-

Si volta verso di me e mi sorride.
-Ciao Tyler! è stato un piacere "scontrarci" dinuovo-

__

Continuo a girare alla ricerca di Aidan, ma senza alcun risultato.
Aveva detto massimo un'oretta. Ne sono passate 2 e io sinceramente se butto giù un altro cocktail, rischio di vomitare sul preziosissimo divano di quella Bet.
Mentre continuo a girare come un povero fesso per tutto l'appartamento, vedo Mallory che parla con un ragazzo.
Non sembra molto interessata, a differenza sua, che continua a mangiarsela con gli occhi. Si volta e incrocia il mio sguardo.
Cerco di distoglierlo ma nei suoi occhi leggo una sorta di richiesta di aiuto.
Poco dopo infatti, la vedo venire verso di me.

-Tu mi dovevi un favore giusto?- dice sottovoce

-cosa?-

-senti...lo vedi quel ragazzo laggiù-

-si- dico spostando il mio sguardo sull'energumeno che dall'altra parte della stanza ci guarda.

-ecco! non fa che parlarmi della sua Bmw parcheggiata qua fuori, e delle sue due magnifiche moto... per scollarmelo di dosso gli ho detto che sei il mio fidanzato e che dovevo andare  prima che la tua furia omicida si scatenasse!- ride -non è che mi daresti un passaggio fino a casa?-

-Ok!- dico semplicemente, senza pensare al mio carissimo amico scomparso e al patto fatto con lui.
Eravamo venuti con la mia macchina, ma ci eravamo promessi di tornare in taxi, soprattutto conoscendo a che livelli eravamo capaci di arrivare io e lui quando toccavano alcool.

-Grazie!! Sei il mio salvatore!- mi dice afferrando il mio braccio.

-Come ti pare!- dico ironico.

Strana.
Strana forte. Ma avevo come l'impressione che dietro quel finto faccino scontroso, c'era molto di più di quello che voleva far vedere.
Come se volesse nascondersi... come se avesse paura di far trapelare troppo di se.
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Buongiorno splendori...scusare per l'attesa, ma tra le vacanze e il rientro a lavoro il tempo per postare è stato praticamente inesistente!! Mi farò perdonare...

Spero che questo capitolo sia stato di vostro gusto... finalmente le cose cominciano a prendere forma... Mallory e Tyler stanno muovendo i primi passi....che succedera nel prossimo capitolo?
Aspetto i vostri commenti :)

Intanto voglio ringraziarvi tutte per le splendide parole...spero che questa storia riesca ad entrarvi nel cuore....e spero che le lettrici continuino a crescere perchè sto mettendo molto impegno in questa nuova ff...e la trama è davvero buona...spero di riuscire a rendere tutti i capitoli che ho in testa... :)
Bacini
Crys

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Capitolo 6
*** Open my heart ***


NEVER 5



Cap. 5 Open my heart





-Posso?- chiede indicandomi il pacchetto di sigarette che ha in mano.

-Si, fai pure!-

-Grazie ancora per il passaggio!- 

-Figurati!- la guardo mentre appoggia le sue converse grige sul cruscotto della macchina.  -potresti...evitare di camminare sul mio cruscotto?-

Si volta a guardarmi come se avessi detto la cosa più stupida del mondo.
-Tecnicamente....non sto camminando sul tuo cruscotto, ho solo appoggiato i piedi-

-Ok.... allora visto che "tecnicamente" questa è la mia macchina, ti dispiacerebbe togliere i tuoi piedini d'oro dal cruscotto?-

-uff! come sei antipatico!- sbuffa rimettendo i piedi al suo posto.

-antipatico io?ti ricordo che non sei tu quella con una macchia di vino sulla camicia, e non sei tu quella che si è presa un vaffanculo senza motivo!- alzo le spalle fiero della mia osservazione.

-come ti pare!- dice aspirando avidamente la sua sigaretta.
Sorrido.
E' inevitabile, quella ragazza per quanto irritante è davvero capace di farmi sorridere. Ed è una sensazione strana. Non rido così da molto.

-ora gira a destra e  alla seconda traversa a sinistra-

-ok capo!-

Seguo le sue indicazioni e mi fermo davanti ad una casetta bianca, mal tenuta. C'è un piccolo giardinetto davanti e una staccionata bassa in legno. I segni del tempo avevano giocato un brutto scherzo a quella che una volta doveva essere stata una bella casa.

-siamo arrivati- le sorrido, e non so perchè, ma mi trovo a desiderare che lei rimanga ancora un pò con me.

-si...beh, grazie- scende dalla macchina e si gira per andare verso casa, ma prima che rimetta in moto  vedo sbucare la sua testolina dentro il finestrino.

-ti va una birra?-

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Eravamo seduti sul divano, l'aria era intossicata dall'odore si sigarette e birra. Il tempo sembrava scorrere senza che me ne rendessi conto e dopo vari discorsi su spiacevoli anedoti adolescenziali, e sul cibo-spazzatura che adoravamo, la nostra conversazione si era spostata sui film.

-Vuoi dirmi che non hai mai visto un film d'amore? uno di quelli strappalacrime tipo... I passi dell'amore, o che ne so... Titanic?-

-No!- dice alzando gli occhi al cielo -non la vedo una cosa così... strana...- afferra la sigaretta che avevo in bocca e l'aspira.

-Invece lo è! Sei una ragazza, e le ragazze amano queste cose- mi riapproprio della mia sigaretta.

Non riuscivo a credere che di tutti i suoi film preferiti, non ce n'era uno che avesse  una storia d'amore profonda.
Non era umana.
Cioè le ragazze della sua età non guardano quel genere di film che guarda lei...

-Solo perchè le altre ragazze guardano quei film non vuol dire che anche io debba farlo... cos'hanno "Scarface, Arancia Meccanica o Full Metal Jacket" che non hanno gli altri film?-

-Assolutamente niente- dico ridendo -Anzi, sono tra i miei film preferiti, ma...non ho mai sentito di ragazze interessate a questi generi... tutto qui- butto giù un'altro sorso di birra. Forse la terza. Ormai ho perso il conto, troppo occupato a stuzziacare quella piccola, irritante.... bellissima ragazza che avevo davanti.

La guardo con interesse, mentre continua a parlare di quei film, di quello che l'affascina nelle loro trame e di come adora i personaggi mentalmente instabili.
Conosco le trame a memoria, ma mi piaceva ascoltarla mentre me le ricordava, approfondendo ogni parte che più le piaceva, imitando di tanto in tanto la voce dei vari protagonisti (maschili) e le loro migliori battute. Non avevo mai affrontato un dibattito del genere con nessuno, figuriamoci, gli unici film che guarda Aidan sono quei semiporno-adolescendiali alla 'American Pie'.
E' molto più matura dell'età che ha.
Una ragazza a 21 anni pensa solo al colore di lucidalabbra che sta meglio con lo smalto appena comprato.
A lei invece sembra non fregagliene niente di quelle cose. Non parla da civetta, non si da arie da prima donna, non tenta spudoratamente di far colpo o di rimediare del buon sesso... a lei piace parlare, farsi conoscere... dimostrare che non è solo una bella ragazza nascosta dietro una canotta degli ACDC e a del trucco sbavato, ma è molto di più.

Più la guardo e più vorrei entrare nella sua testa ...vedere cosa c'è dentro, capire cosa nascondono quegli occhi verdi tremendamente profondi.
Come fanno ad attirarmi così tanto?
E' diversa.
Quella piccola irritante ragazza, stava davvero attirando la mia attenzione spingendomi a voler conoscere più a fondo la sua vita?

-ok....lo stai facendo dinuovo- dice interrompendo i miei pensieri.

-facendo cosa scusa?-

 -ti sei incantato a fissarmi con quello sguardo da maniaco...-

Non posso fare a meno di ridere.

-te l'ho detto, non lo faccio apposta-

 -ok, ma sappi che se hai brutte intenzioni.... può darsi che accidentalemente il vaso che vedi lì ti arrivi in testa- sorride

-il tuo umorismo mi lascia senza fiato!-

-lo so, me lo dicono in molti- dice con tono snob.

-Allora Mallory, a parte minacciare, andare addosso alla gente, rovesciargli  sostanze liquide sulle camice e mandarle a quel paese, che fai di bello? vivi da sola?-

-Detta così mi fai apparire come una ragazzaccia! potrei offendermi!- dice con tono provocatorio -Comunque Si- torna seria -Vivo sola da un pò ormai...Mia madre è morta 3 anni fà di cacro e...mio padre, beh, nemmeno mi ricordo di averlo avuto un padre, ci ha abbandonate quando avevo 4 anni-

-Mi spiace.- dico sincero.

-Non ti preoccupare... non sono la prima ragazza sfigata sulla terra!- abbozza un sorriso -e tu invece? Tyler-maniaco?-

-Anche io sono un tipo solitario... diciamo che non ho un bel rapporto con la mia famiglia da un pò di tempo a questa parte...per via-
mi blocco prima di finire la frase. Mi rendo conto di quello che stavo per dire.
Stavo per parlarle di Michael, dell'incidente....ed era una cosa che non avevo mai fatto prima, soprattutto con una sconosciuta.

-Non devi parlarmene per forza!- mi sorride avendo intuito che l'argomento e tutto fuorchè felice.

-...per via di mio fratello- non so per quale motivo, ma sentivo che avevo davvero bisogno di parlargliene, e quei suoi occhi così dolci, così belli, non facevano che darmi conforto. - 5 mesi fà ebbi un incidente con mio fratello maggiore, Michael, eravamo appena usciti da una festa, avevamo bevuto parecchio, lui guidava...e....perse il controllo dell'auto...- mi fermo, ricordando la luce accecante di quei fari -io riuscii a svegliarmi dopo un paio di settimane, Michael invece...è ancora in coma, e i medici dicono che non c'è speranza che lui si svegli...-

-cavolo Tyler, mi spiace... - la sua mano accarezza il mio ginocchio. -è lui che vai a trovare in ospedale vero?-

-Si... mi sento responsabile di quello che gli è successo, perchè avrei potuto impedirlo...ma, non l'ho fatto e ora..io sono qua, e lui è là...-

-Tyler non è colpa tua. Purtroppo la vita non è sempre giusta come crediamo. Ti può dare tanto, e poi toglierti tutto. Non hai possibilità di scelta. Devi solo... cercare di andare avanti... provare a prendere il dolore che hai dentro e trasformarlo in qualcosa di buono, allora ritroverai la felicità che credevi persa. Non vivere con il rimorso, non vivere di "se" e di "ma" ... VIVI...giorno per giorno...perchè quando meno te l'aspetti tutto potrebbe finire-

Le sue parole sono  forti, dure....vere. Le sento entrarmi dentro.
Mi chiedo come faccia ad essere così forte, dove trova la forza di andare avanti...nonostante quello che le è successo.
Le sue parole continuano ad echeggiare nella mia testa, e non posso fare a meno di pensare quanto siano così vicine ai pensieri di Michael.

-Sembra di sentir parlare mio fratello...lui era fissato con queste balle del vivere alla giornata, non progettare mai il futuro troppo meticolosamente...-

-Bhe, è la verità Tyler, e credo che a tuo fratello non farebbe piacere vederti così, non vorrebbe che tu continuassi a colpevolizzarti- la sua voce è morbida, diversa dal tono altezzoso che usa per punzecchiarmi.

-Non ho mai parlato con nessuno di Michael...-

-Mi fa piacere che tu l'abbia fatto...sai a volte può aiutare aprirsi con qualcuno-  mi sorride mentre la sua mano continua ad accarezzarmi il ginocchio. -Verdai Tyler, non sarà sempre tutto nero...presto comincerai a vedere di nuovo a colori-

-Come fai a dirlo? come fai a...ad andare avanti?-

-Non è facile, non posso mentiere. Anche io come te credevo di non farcela quando persi mia madre. Sai lei, era tutto per me. Ma...piangere e chiudermi in me stessa non mi avrebbe aiutata a riportarla in vita. Ho iniziato ad affrontare la mia sofferenza ricominciando a vivere...e ho capito che... anche se la vita è ingiusta, vale la pena viverla... tu puoi ancora combattere Tyler, non arrenderti a quello che i medici hanno detto... tu credi in Michael? allora stagli vicino, aiutalo a lottare...e se questo non servisse, bhe, almeno ci hai provato...e vivrai con il ricordo di aver lottato accanto a lui. Io l'ho fatto...io sono stata accanto al letto di mia mamma durante tutta la malattia, ogni giorno...ogni minuto...finchè non l'ho vista chiudere gli occhi.... e per quanto la cosa mi uccidesse, so di averle dato tutto il mio amore, sempre.-

Rimango incatenato ai suoi occhi lucidi.
Le mie mani scivolano sul suo viso, portando via la lacrima fuggita al suo controllo.
Sento il bisogno di baciarla.
Di confortarla.
Voglio assaggiare il sapore delle sue labbra...

-Tyler...non...- si allontana da me poco prima che riuscissi a sfiorarla.

-Scusa, non volevo...-

-Forse è meglio che tu vada a casa...è tardi e io domani, lavoro- mi interrompe.
Si alza avvicinandosi alla porta -grazie ancora del passaggio e della bella serata- abbozza un sorriso imbarazzato.

-Grazie a te Mallory- appoggio le mie labbra sulla sua guancia lasciandogli quel bacio che avrei preferito darle sulle labbra.





Chiudo la porta alle mie spalle, e mi trascino fino alla macchina.
Mi volto a guardare verso la finestra e intravedo nella penombra la sua figura intenta ad accendersi una sigaretta.
Tiro un lungo sospiro...non riesco a credere di essermi aperto per la prima volta dopo mesi con una persona.
C'è qualcosa in lei, che mi da sicurezza...qualcosa che mi spinge a fare cose che pensavo di non riuscire a fare.
Michael è sempre stato una cosa mia. Come un segreto da custodire.
Non volevo che nessuno entrasse nella mia vita, che nessuno vedesse la mia sofferenza... non volevo fare pena a nessuno ne tanto meno essere compatito. Non volevo che le persone cercassero di aiutarmi, io non meritavo l'aiuto di nessuno... ne dalla mia famiglia ne dal mio migliore amico. Tenere per me il mio dolore era un modo per pagare i miei errori, era la mia condanna personale.

Perchè allora hai permesso che lei sapesse?
Perchè hai aperto una parte del tuo cuore Tyler?


Guido e ripenso ai suoi occhi lucidi, le sue mani delicate che sfiorano la mia gamba, la sua voce morbida mentre mi diceva quelle cose.
Mallory non è la ragazza dura che vuole far credere... dietro quella corazza si nasconde un'altra persona, completamente diversa da quella che pensavo e sicuramente diversa da quella che lei vuole fare credere di essere.

Chi sei Mallory?
Cosa c'è dietro quella tua arroganza?
Cosa c'è dietro quelle lacrime che cerchi di nascondere?
Cosa è che ti fa così paura?

Ho letto nei suoi occhi il terrore mentre l'accarezzavo. Quando le mie dita hanno sfiorato il suo viso, e mentre le mie labbra tentavano di avvicinarsi alle sue, leggevo la paura nei suoi occhi...
Perchè ti nascondi Mallory?

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Bene, spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto ^^
la canzone che ho messo è una delle mie preferite...ne ho anche fatto un video su Edward e Bella ^^ lo trovare sul mio canale di Youtube se foste interessate:
Cmq video a parte, ringrazio tutte le squisite persone che mi seguono, siete davvero speciali!!! Poche, ma buone!!
Il fatto che questa ff sia poco seguita a differenza di altre non mi spaventa...anche perchè per me quello che conta è scrivere...amo scrivere e sapere che ci sono comuque persone che lo apprezzano mi rende felice. Non importa se poche o molte, l'importante è continuare a credere nelle proprie passioni...e lo dico proprio come consiglio per tutti... non fermatevi davanti agli ostacoli, lottate per ciò in cui credete!!

Come sono saggia U.U
sono proprio un buon esempio XD ahahahahahah
bene, finisco di sparare stronzate!! e attendo con ansia le vostre opinioni.
grazie davvero di cuore ragazze!

Crys


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Capitolo 7
*** Good Night little girl ***


NEVER

Cap. 6 Good Night little girl

Guardo il monitor  che registra i deboli battiti del cuore...
il suono di quell'apparecchio penetra nella mia testa, lasciando poco spazio alla speranza.
Dopo tutto, che speranza si può avere quando tuo fratello è sdraiato su un letto di ospedale con la probabilità di svegliarsi pari allo 0?
Resto piegato con i gomiti appoggiati sul letto e il viso immerso nelle mie mani, nel silenzio di quella stanza d'ospedale...

 
“....devo continuare a sperare Michael? Ti prego... dammi un segno, fammi capire che starti vicino può aiutarti a ritornare da me...” faccio un lungo respiro, trattenendo quello che vorrebbe invece uscire. Non permetterò mai alle lacrime di avere la meglio.

 
“...ieri ho parlato di te, per la prima,  volta ad una sconosciuta...e per la prima volta mi sono sentito libero...libero da questo peso che mi tenevo dentro...ma non libero dai sensi di colpa...Non so perchè l'ho fatto, ma sentivo che dovevo, e lei...bhe, lei mi ha ascoltato, senza giudicare, senza compatirmi...mi ha ascoltato e ha detto delle cose, delle cose che...fino ad allora avevo sentito solo da te... è...è una ragazza un pò strana! Ma simpatica e ...molto carina. Ti piacerebbe.”

 
Mi ritrovo a parlare di lei, con qualcuno che non mi sente... è per quanto la cosa sia pateticamente strana, mi aiuta a sentirlo vicino... mi da l'illusione che lui riesca ad ascoltare le mie parole e magari sorridere del suo fratellino che tenta in modo goffo di parlargli di una ragazza.

 
“bhe...ora vado...ci si vede Michael”.

 
Esco chiudendo la porta alle mie spalle. Rimango per qualche istante poggiato su questa, a chiedermi quanto ancora andrà avanti questa farsa.
Quanto ancora dovrò fingere di stare bene mentre parlo con una persona quasi...

 NO!!
mi rifiuto di dirlo...mi rifiuto di credere che quella è o sarà la fine di Michael.
Lui non morirà, lui non è morto... ha bisogno di tempo...solo un po' di tempo per riuscire a riprendersi appieno.

 
Resto qualche secondo ad aspettare l'ascensore che tarda ad arrivare, decido così di scendere di corsa dalle scale, ed è lì che la vedo.
Codina di cavallo, tuta e scarpe da ginnastica, e il suo Ipod sempre all'orecchio.
Il suo viso è più pallido del solito. Un velo di occhiaie contorna i suoi occhi.

 
“Ehy...ciao” dico non appena alza il viso e mi guarda.

 “Ciao Tyler” Si toglie le cuffiette e accenna un sorriso, ma poco convinto.  “Sei venuto a trovare Michael?”

 Annuisco.

 “come stai?” le chiedo cambiando discorso.

 “bene...grazie”

 “Sicura? Ti vedo ...un po' pallida...”

 “sarà la stanchezza...”

 “Scusa per”

 “Tranquillo...non devi scusarti di nulla. Ora...ora devo andare, sono di fretta. Scusa. ci si vede ok?”

 “ok” mi limito a rispondere mentre rimango a guardarla correre via.

 
Esco dall’ospedale e mi accendo una sigaretta. Lascio che il sapore caldo e aspro della nicotina bruci nella gola…e i miei pensieri tornano a lei.
Non riesco a capire per quale motivo passa gran parte del suo tempo in quel posto.

Perché o per chi va...

E proprio quando cerco di non pensarci, mi rendo conto di quanto invece mi importi scorpire cosa nascondono quel viso snello e perfetto, e quel sorriso impacciato che tira fuori quando è in imbarazzo.

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"Le pagine della nostra vita" esclamo materializzandomi davanti a lei che versava del caffè ad un cliente. 

"Cosa scusa?"

Tiro fuori il dvd appena affittato e glielo mostro. "Le pagine della nostra vita " ripeto. "Non hai mai visto un film romantico, e credo sia ora che tu metta da parte il tuo lato thriller..."

"Tyler... ehm, sto lavorando...non mi sembra il caso...." si allontana dal tavolo e facendo cenno alla sua amica Bet esce fuori e si accende una sigaretta.

"Tyler non puoi presentarti qui a lavoro e...."

"Lo so scusa... pensavo solo che sarebbe stato carino passare del tempo insieme, sai...non sono un tipo molto socevole ultimamente, ne ho una particolare vita mondana, passo le mie serate a bere birra fino a vomitarmi sulla moquette. Per quello mi chiedevo se ti andava di vedere un film...mi eviteresti l'ennesima serata patetica."

La vedo nascondere una risata dietro la mano. E non posso fare a meno di sorridere a mia volta.
"Giuro che non sono sempre così logorroico"

"e così mi stai chiedendo un appuntamento..."

"NOO!! cioè...Si. Forse. Voglio dire, è solo un film, se ti va..."

"Va bene Tyler, basta che non mi diventi nevrotico... ti aspetto per le 8.00"

"Perfetto. Alle 8.00"
"Alle 8.00"

Mi sorride un'ultima volta prima di rientrare al lavoro.

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Resto qualche  secondo fuori dalla porta,con la busta del take away del ristorante cinese  in una mano, e il dvd nell'altra.
Continuo a chiedermi se non abbia azzardato troppo...se forse era meglio inventarsi una qualsiasi scusa per disdire "l'appuntamento" che IO avevo programmato preso dall'euforia di voler passare un pò di tempo con lei.
Non capisco cosa mi stia succedendo, e soprattutto, perchè diavolo continuo a farmi queste stra maledette seghe mentali.
Che male c'è nel provare a passare del tempo con un'amica?  ... se così si poteva definire... dopo tutto, la conoscevo appena....
non sapevo nulla di lei... se non il suo nome, dove abitava, dove lavorava.... e il fatto che anche lei frequentasse lo stesso ospedale in cui era ricoverato Mike... e il motivo di ciò mi era ancora oscuro.

Presi coraggio, e cercando di tornare ad essere una persona quanto meno normale, bussai alla porta.

"Eccoti!! pensavo avessi cambiato idea" dice invintandomi ad entrare.

"scusa il ritardo...ho pensato di fare una sosta al ristorante cinese dietro casa mia, spero..."

"Perfetto! adoro il cinese! e poi, non sono una brava cuoca...quindi!" sorride mentre dispone  i contenitori di carta sul tavolino di fronte la televisione.

Il suo viso ha riacquistato un colorito più roseo di quella mattina, e le occhiaie che aveva erano diventate solo un leggero alone sotto i suoi splendidi occhi verdi.

"Vuoi rimanere in piedi a guardare il film, oppure ti siedi?"

Sorrido, e mi accomodo accanto a lei. La guardo rovistare tra i cartoni del take away.

"Spaghetti di riso al pollo! li adoro!! ottima scelta Ty!"

"Come mi hai chiamato?"  

"Ty!" dice col boccone pieno "Non ti da fastidio vero?"

"No no... figurati...e solo, che non mi sentivo più chiamare così da tempo..." ammetto infilando le bacchette nei miei spaghetti.

"Michael?"

Annuisco.

"Se preferisci, ti chiamo in un altro modo...tipo, Maniaco, Schizzofrenico, o semplicemente Tyler!" sorride, e non posso fare a meno di adorare il modo in cui il suo viso si illumina mentre lo fa. La dolcezza e la disinvoltura con cui trova sempre il modo di alleggerire argomenti che per me erano sempre stati taboo.

"Credo proprio di preferire Ty!" Lascio che il mio viso e i miei pensieri si alleggeriscano, e con lei sembra così semplice e naturale. Non devo nascondere quello che sono, non devo motivare quello che dico, o non dico....posso solo essere me stesso, senza paure.

______________________________

"allora? ti è piaciuto?" chiedo mentre i titoli di coda scorrono sullo schermo.
I suoi occhi erano rimasti incollati sulla televisione per tutta la durata del film. Avevo letto l'emozione nel suo viso mentre si lasciava trasportare dalla trama.

"Molto bello!"

"ma?" chiedo intuendo dal timbro della sua voce una leggera nota stonata al suo commento.

"...ma, è triste..."

"perchè muoiono?"

"no, certo che no!! Tutti noi prima o poi moriremo, non sono certo così scontata.... triste perchè dopo tutto l'amore che hanno provato l'uno per l'altra, dopo che hanno lottato fino in fondo per stare insieme, lei non ricorda più nulla del loro amore..."

"Bhe...non ricorda per via della malattia, ma il suo diario e Noah riescono comunque a darle per qualche istante il ricordo di quell'amore..."

"Si, si lo so...ma, non so...cioè non deve essere facile per lui sapere che lei non ricorda più quello che loro hanno vissuto..."

"L'importante per lui è che loro l'abbiano vissuto..."

"Si, hai ragione..." abbozza un sorriso "ma io avrei paura a vivere tutto questo e poi, all'improvviso non ricordarmelo più..."

"Ok ho capito, era meglio se affittavo Hannibal Lecter" scoppio a ridere

"Che stupido!!" mi tira un cuscino in faccia mentre si unisce alla mia risata. "Non ho detto che non mi è piaciuto " sbuffa

"Ma non sei tipa da queste cose" puntualizzo

"Non è detto che non lo possa diventare.... è solo che, non ho mai apprezzato questo genere di film perchè..."

"perchè?"

"perchè non credo nell'amore, cioè non l'ho mai provato, l'amore....quello vero ed eterno da film..."

La guardo mentre il suo viso si colora di un rosa più intenso. La sua voce lasciava trasparire l'imbarazzo di quella conversazione.
Aggressiva, testarda, a volte sboccata... ora però sembra così piccola ed indifesa...
Mi avvicino a lei sperando che non scappi via.

"Posso dirti un segreto?"

"Un altro?" scherza con un sorriso che le disegna due splendide fossette sulle guance.

"nemmeno io ci credo...."

E proprio mentre i nostri occhi si perdono gli uni negli altri, le mie mani le sfiorano il viso.
Non scappa via, ne tenta di allontanarsi da me. Il suo sguardo rimane incollato al mio e le nostre labbra sempre più vicine.
Sono così morbide, così delicate che quasi mi fa paura sfiorargliele.
Si uniscono in un bacio dolce, lento... la sento tremare sotto quel tocco, le mie mani afferrano i suoi fianchi portandola più vicina a me.
I nostri corpi si accarezzano delicatamente, le accarezzo la schiena mentre le sue dita giocano con i miei capelli.
Sembrava tutto così naturale... come se non aspettassimo altro. Come se in quel bacio si nascondesse molto di più di quello che entrambi volevamo far vedere. La sentivo così vicina... e mi piaceva quella sensazione, per la prima volta dopo tanto tempo, non mi sentivo solo.
Era come se quel bacio stesse colmando una piccolissima parte della voragine che si era scavata nel mio petto.
Non era come i soliti baci che davo alle altre... non aveva nulla a che fare col desiderio sessuale post-sbornia...
Era qualcosa di molto più semplice e naturale.... e mi sembrava davvero di non aver mai baciato in vita mia.

Le sue labbra si liberano dalle mie.

"Ty...non posso" si allontana da me.

Schiudo gli occhi  realizzando con tristezza che quell'attimo idilliaco è già terminato.

"scusa...non volevo..." dico sperando che mi creda.
 Davvero per la prima volta non stavo pensando a portarmi a letto una ragazza. Ma volevo solo....baciarla.

"no no, è tutta colpa mia...."

"Bhe sono io che ti ho baciato quindi tecnicamente, la colpa è mia!" sorrido cercando di alleggerire quel momento di imbarazzo.

"Ok...allora è tutta colpa tua! Sei proprio un maniaco che cerca di rubare un bacio ad una povera ragazza indifesa!"

"Bhe, tanto indifesa non direi" scoppiamo a ridere ricordando tutti i nostri piacevoli incontri, ed è in quel momento che noto di nuovo i lividi che ha sulle braccia.
Appena vede i miei occhi fermi su quei segni, tira giù le maniche della tuta.

"Posso chiederti una cosa?"

"Non ti darò un altro bacio...scordatelo!" sorride e afferra una sigaretta dal pacchetto.

"Perchè ti vedo spesso all'ospedale?"

Il suo sguardo si fa serio. La vedo esitare per un attimo.
"Nulla di che. Sono una donatrice di sangue...."

"per quello i lividi?"

Annuisce.

"Non sapevo che si potesse donare così spesso."

"No...infatti, non dono ogni volta che vado"

"e cosa fai allora quando non doni?"

"wow. quante domande, sei diventato un investigatore privato?"

"No scusa. Semplice curiosità"

"Bhe, sono volontaria al reparto di pediatria. Quindi a volte vado per giocare con i bambini ricoverati lì."

"capisco. è una bella cosa..."

"grazie" si alza e inizia a raccogliere l'immondizzaio che abbiamo fatto con il take away e le birre.

"si è fatto tardi è meglio che vada" mi alzo dal divano e l'aiuto a riempire il sacco nero.

"tranquillo faccio io. Grazie della serata Ty, è stata molto....interessante"

"Concordo. se ti va di replicare, non hai che da chiederlo"

"si ma il film lo scelgo io" mi fa l'occhiolino mentre mi accompagna alla porta.

"Promesso" le do un bacio veloce sulle labbra, preso dalla voglia irrefrenabile di sentirne ancora una volta il sapore. "Buona Notte piccola Mallory"

"Buona notte Ty". sorride di nuovo mentre delicatamente accompagna la porta fino a chiuderla.

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Buongiorno a tutte mie adorate lettrici ^_^

scusate per l'attesa, ma purtroppo tra lavoro e casa, il tempo si riduce notevolmente. Spero solo di avere la vostra comprensione e perdono *occhionidolci*

Spero che questo capitolo riesca A FARMI REDIMERE... XD

Per la prima volta Ty e Mallory si sono lasciati andare...ma come tutte le cose belle il loro momento è durato davvero poco... :(
perchè Lei ha così paura di spingersi oltre con lui?
perchè le viene così difficile parlare della sua vita privata?

Ora lascio a voi i commenti...
sono proprio curiosa di leggere che ne pensate...e se secondo voi, Mallory è davvero sincera con Tyler...oppure...nasconde davvero qualcosa....

vi bacio
al prossimo

Crys






 

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Capitolo 8
*** Drop in the ocean ***


NEVER

Cap. 7 Drop in the ocean



"ok ora mi sto preoccupando" dice avvicinandosi al tavolino dov'ero seduto. "poi una ragazza non deve girare con lo sprai al peperoncino nella borsetta!"

Sorrido continuando a bere il mio caffè.

"passerai le giornate seduto su un tavolino a fissarmi mentre lavoro?"

"Naaaa, non ho tutto sto tempo da perdere!"  rispondo ironico appoggiando la tazza vuota sul tavolo.

"Meno male!" si slaccia il grambiule e si siede sulla sedia di fronte alla mia.

Tornato dall'ospedale, mi ero fermato alla tavola calda dove lavorava, con la scusa del caffè ero rimasto tutta la mattina seduto su quel tavolino a guardarla mentre con disinvoltura girava tra i tavoli, prendeva le comande e sorrideva ai clienti. Avevo prestato attenzione ad ogni piccolo gesto...  effettivamente avevo proprio l'aria di un maniaco, questa volta non potevo darle torto, forse per via anche del mio aspetto trasandato.

Barba appena accennata, magliettine stropicciate e capelli perennemente arruffati coperti di tanto in tanto da un cappellino da baseball.
Devo ammettere che negli ultimi mesi ho dato poca, anzi, pochissima importanza al mio aspetto fisico... trasformandomi in una specie di grizzly, che puzza di birra e sigarette.

"allora sei venuto davvero solo per un'overdose di caffeina, oppure.... c'è dell'altro?"

"Vieni a fare due passi con me al parco?" chiedo rispondendo così alla sua domanda.

"Wow Tyler!! un secondo appuntamento in meno di 12 ore? potrei anche abituarmici...."

"Non è un appuntamento non montarti la testa!! solo due passi..."

"Mmm...non so, sai Ty, ho appena finito di lavorare, sono stanca, dovrei farmi una doccia e magari svaccarmi sul divano a guardare qualche film d'amore come fanno le ragazze comuni.... " fa una smorfia buffa mentre continua a prendersi gioco di me.

Bella.
Non posso fare a meno di pensare quanto sia dannatamente bella.
Senza trucco, con quei jeans aderenti e quella maglietta con il nodino all'altezza del fianco destro.

"vuoi che mi metta in ginocchio e ti implori??? SCORDATELO!!"

Scoppia in una sonora risata poi torna seria. O quasi.

"No per carità.... te l'ho già detto che io sono diversa... no fiori, no cenette romantiche a lume di candela o regali di alcun tipo..... ecco perchè due passi al parco posso ancora accetarli!" mi fa l'occhiolino poi afferra lo zainetto da terra e si alza.

"A domani Bet! ti chiamo stasera" saluta l'amica e usciamo dal locale.

1 punto per Tyler.

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"Vieni spesso qui?"

"Solo quando voglio spegnere i pensieri e sentirmi per un attimo di nuovo vivo" tiro fuori dal pacchetto una  marlboro , poi ne porgo una a lei.

"Sai, da piccola mi facevo portare sempre qui da mia mamma... adoravo 'Alice nel paese delle meraviglie' e ogni volta che venivo qui, mi sedevo proprio dove sei tu adesso e iniziavo a parlare con il Bian-Coniglio" si volta a guardarmi regalandomi un sorriso.

"Sarai steta una perfetta Alice! ne sono sicuro" ricambio il sorriso e aspiro avidamente la mia sigaretta. "Anche io e Michael venivamo spesso qui... da bambini...facevamo il giro di tutta la statua rincorrendoci... e puntualmente io cadevo e mi sbucciavo gomiti o ginocchia, lui rideva e mia mamma ci rimproverava..."

"Come mai non vai daccordo con i tuoi? cioè voglio dire... perchè dopo quello che vi è successo vi siete così allontanati?"

"Bhe, diciamo che non approvano le mie scelte di vita... dopo l'incidente ho deciso di andare a vivere a casa di Michael, e diciamo che.. lo stato in cui mi riduco quando sono solo e perso nei miei pensieri...non è propriamento quello che una madre vorrebbe vedere del proprio figlio. L'alcool tira fuori il peggio di me." 

"L'acool tira fuori il peggio di tutti se è per questo....comuque sia, tua madre è solo preoccupata per te Tyler, non puoi di certo biasimarla, ha quasi rischiato di perdere anche te..."

"E' proprio questo che mi fa rabbia!! il fatto che abbia dannatamente ragione!! il fatto che i suoi occhi compassionevoli non fanno che ricordarmi quanto lei abbia sofferto e stia  soffrendo. Ogni volta che la vedo, non faccio che pensare che quel dolore è causato da me, dai miei errori... quello che è successo a Michael potevo evitarlo... ma non l'ho fatto e...vivrò sempre con questo peso sulla coscenza...quindi per quanto lei continui a dirmi che non è colpa mia, per quanto anche tu possa ripertermelo...non me ne convincerò mai purtroppo.... il dolore che ho dentro è un dolore che non si può cancellare Mallory...." la mia voce era un sussurro ma era così fredda e pungente che leggevo la tristezza nel suo viso.  I suoi occhi mi guardavano con dolcezza...lucidi, brillavano illuminati dai raggi del sole che accarezzavano la sua pelle bianca.

"Non devi cancellare il tuo dolore...ma vedrai, un giorno questo dolore farà meno male diventando parte di te, ti ci abituerai e sarà allora che riavrai in mano la tua vita. Ce l'ho fatta io, ce la puoi fare anche tu...ne sono sicura" la sua mano si allunga fino alla mia. La sento accarezzarmi con delicatezza, quasi come se stesse  sfiorando un fiore dai petali invisibili.

"Ce la farai Tyler" sussurra ancora una volta prima che le sue  labbra fossero così vicine alle mie da sentirne ancora una volta il gusto intenso... quel sapore di burrocacao al lampone, che le rendeva morbide e vellutate... quelle labbra perfette che fuse alle mie sembrava quasi si sciogliessero.
Nel suo bacio c'era tanta dolcezza, ma anche un velo di  compassione.... Compassione per un ragazzo dal cuore a pezzi checercava invano di raccoglierne i cocci....
La sua mano stringe la mia.
Sento una lacrima bagnarmi la guancia, ma non è mia.... schiudo gli occhi e vedo quelle piccole gemme salate scendere dal suo viso accarezzando il mio.

"Hey..." sussurro allontanando le mie labbra dalle sue.

"scusa..." si asciuga il viso e tenta di abbozzare un sorriso "mi sarà andato qualcosa nell'occhio" tira su col naso mentre prova a sembrare divertente

"Grazie" mi limito a risponderle  avvolgendo il braccio intorno alle sue spalle.
La sua testolina si lascia cadere sulla mia spalla. "come ti pare..." tira ancora un volta su col naso e con il fazzoletto tampona quel che è rimasto di quell'attimo di commozione.

_____________________________________________________________________


In silenzio camminiamo nel il vialetto alberato costeggiato dalle panchine, che porta all'uscita di Central Park. Il sole filtra tra le foglie degli alberi regalando piccoli giochi di luce... di tanto in tanto la guardo. Il suo sguardo fisso sulla ghiaia, il cappuccio della felpa tirato sulla testa.
Un filo di venticello le scompiglia quella parte di chioma che scende sulle spalle.

"Mi piace il burrocacao al lampone" dico sorridendo mentre i suoi occhi mi guardano stupita.

"Idiota!" esclama dandomi una spallata. "Se vuoi te lo regalo!" tira fuori dalla tasca dei jeans il burrocacao e mi fa la linguaccia.

Ben mi sta.

"Preferisco assaporarlo in diverso modo" ribatto. E proprio quando finisco di dirlo le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
In punta di piedi con le braccia intorno al mio collo, mi regala un altro di quei baci che mi tolgono il fiato.
L'avvolgo in un abbraccio e mi rendo conto in quel momento di quanto sia piccola immersa nella mia figura.
Il gigante e la bambina.
La sua esile e delicata figura sovrastata da quella di un grizzly ammaestrato.

"Non prenderci troppo l'abitudine" soffia a fior di labbra mentre continua a baciarmi.

"tanto... lo so che muori dalla voglia di baciarmi .... almeno quanto me..."

Mi tira un pizzicotto e sorride ancora con le labbra poggiate sulle mie.

"Povero illuso!" si allontana divincolandosi dal mio abbraccio. "Sei tu quello pazzo di me!!"

"Pazzo???? esagerataaa.... Maniaco sì...ma pazzo NO...dai!"  le metto un braccio sulla spalla mentre con l'altra le scompiglio i capelli.

"Ahiii... mi rovini la messa in piega" sbuffa tirandomi una leggera gomitata sul fianco e liberandosi così dalla mia morsa.

"Messa in piega??? tuu??? ma se a mala pena sai farti una coda!!"

"...bhe ci vuole stile anche nell'arruffarsi i capelli... e io sono brava in quello!" alza il mento mostrandomi una smorfia da snob. "quindi tieni a bada le tue manacce"

"Agli ordini Madmoiselle"

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"Bhe grazie della passeggiata" si ferma davanti alla staccionata di casa sua. "Mi sono divertita molto"

"Bhe se vuoi possiamo ancora divertirci.... ti va un hambuerger o un thailandese??" chiedo sperando in una risposta affermativa.

"Per stasera passo Tyler...ho...ho da fare...ma grazie lo stesso" mi sorride con dolcezza e le sue guance si colorano di un rosa acceso.

"Pazienza...vorrà dire che passerò la serata a sorbirmi qualche stravagante racconto sessuale di Aidan" fingo un espressione afflitta, poi ricambio il sorriso.

"senti... segnati il mio numero...e chiamami se ti va....così non sei obbligato a venire a pedinarmi ogni giorno"

Come fa a trovare sempre la cosa giusta da dire? come fa a sapere quello che voglio prima che possa anche solo provare a farglielo capire?
Cosa sta succedendo a questo grizzly alcolizzato?

_______________________________________________________________________

"P..Pronto?"

"Scusa se ti ho svegliata..."

"Tyler???"

"Lo so è notte fonda, ma non riuscivo a dormire...e..."

"Hai bevuto Tyler?"

"No....forse. Qualche birra..." La sento sospirare. "scusa davvero..."

"perchè lo fai?"

"perchè sto male Mallory... ogni volta che sono solo con i miei pensieri... mi faccio del male, non posso permettere al dolore di averla vinta...e l'alcool sembra il mio migliore amico, l'unico che riesce ad alleviare per un istante ogni scheggia di dolore... sono qui che fisso la bottiglia di vodka ... e cerco di convincermi a non continuare a bere...sto cercando con tutte le forze di non ridurmi ad uno straccio...ma sembra l'unica soluzione"

"non lo è Tyler... l'alcool non è la risposta ai tuoi problemi..."

"vorrei che tu fossi qui Mallory..."

"parli così perchè hai bevuto..."

"No davvero... lo penso davvero Mallory... non so come fai ma quando sei con me riesco a ritrovare la parte umana di me...riesco a stare meglio...da quando Michael è in coma... bhe...mi sono sempre sentito perso, solo... come una goccia nell'oceano...insignificante... ma con te, è diverso..."

"Tyler..."

"non mi succedeva da tempo... nessuno aveva trovato il modo di farmi parlare...di aiutarmi ad alleggerire questo fardello che mi posto dentro. Non sono un pazzo psicopatico Mallory... ho solo bisogno di essere ascoltato...e tu sei l'unica che riesca a farlo... ho bisogno di qualcuno che mi sproni, che mi tiri fuori da questo stato vegetativo in cui mi sono ficcato...e tu ci riesci... non so come fai, ma ci riesci"

"non ho fatto nulla Tyler... hai più forza di quanto tu non voglia credere..."

"la forza di cui parli tanto, non la vedo...altrimenti non sarei qui ubriaco a farti questo monologo nel bel mezzo della notte."

"Hai solo bisogno di tempo Ty"

"No...ho bisogno del tuo aiuto..." sussurro. "e la cosa che mi fa più paura è che temo di diventarne dipendente. Ho paura di fare qualche stronzata, di commettere qualche altro passo falso...ho una paura terribile di rovinare tutto e farti scappare via... e non posso permettermi di perdere un altra persona in questo momento...soprattutto ora che ho più bisogno..."
Dall'altro lato della cornetta, nessuna parola, solo un silenzio assordante che mi fa esitare per un momento.

"Sono qui Tyler... non scappo da nessuna parte."

Quelle erano le uniche parole che volevo sentire, non serviva aggiungere altro.
Mi alzo prendo la bottiglia di vodka e mi avvicino al lavandino per svuotarla.

"Ci sei Tyler?"

"si ci sono..."

"Facciamo così, ora tu ti metti comodo sul tuo letto... e smetti di fissare qualsiasi cosa contenga alcool" sorrido.  "Se parlare è quello che ti serve...io sono qui ad ascoltarti... parlami, sfogati, o non dire niente....io sarò qui dall'altro lato della cornetta, anche per tutta la notte se necessario...finchè non ti addormenti... Vedrai,domani starai meglio Tyler...domani sarà un nuovo giorno."
_______________________________________________________________________________________________________

Alloraaaa????????
questi 2 che stanno combinando???? si stanno avvicinando sempre di più....
Ne vedremo delle belle....

Che ne pensate?
Spero di aver scaldato un pochino il votro cuoricino.... La song del capitolo è una delle mie preferite... vero MELINA ??? *_* ahhahaah tu lo sai bene u.u

Cmq, aspetto con ansia i vostri commenti spero di cuore che vi sia piaciuto *_*

Al prossimo capitolo stelline
crys

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Capitolo 9
*** tell me what you want to hear ***


NEVER


Cap.8 Tell me what you want to hear

Apro gli occhi uno per volta, i raggi del sole arrivano diretti sul mio viso facendomeli richiudere istintivamente. Mi giro cercando di trovare ancora qualche istante di pace raggomitolata tra le lenzuola calde e morbide del mio lettone, ma mi accorgo di avere il telefono ancora sul cuscino.
Lo afferro e stupidamente mi trovo a controllare se la persona, con cui avevo passato la notte a parlare fino a cadere in un sonno profondo, sia ancora dall'altro capo del telefono. Ovviamente non c'è nessuno se non il ripetuto TU-TU-TU della linea libera.

Mi alzo stiracchiandomi e sistemo le mutandine che puntualmente sono finite all'interno del mio fondoschiena.
Possibile che la notte prendessi parte a qualche strana lotta greca-romana a mia insaputa?
Raccolgo i capelli in una codina mal fatta e sorrido.

 "Ma se a mala pena riesci a farti la coda?”

 Riesco a ricordare chiaramente il suo modo dolce e spontaneo di stuzzicarmi, con quelle battutine che se pur non avrebbero dovuto lusingare una ragazza... a me facevano esattamente quell'effetto, oltre a farmi sorridere in un modo così naturale che non ricordavo più di saper fare.

 Sento bussare alla porta, insistentemente, come solo la psicopatica della mia miglire amica può fare, alle 8.00 del mattino.

 “Una radiosveglia che spara a tutto volume una canzone di Marilyn Manson, è meno fastidiosa!” dico spalancando la porta.

 “Pensavo fossi affogata nella vasca da bagno!!” dice entrando come un tornado e baciandomi le guance ad una velocità tale, da farmi quasi perdere l'equilibrio. “Ma deduco dal tuo abbigliamento estremamente sexy e formale che tu abbia ancora l'alito frivolo di chi si è appena svegliato!” mi squadra dalla testa ai piedi soffermandosi sulla mia t-shirt di Spongebob.

 “Stavo per andare a lavarmi” puntualizzo alitando a un filo dal suo naso

 “Babba bia Mal!” esclama sventolandosi la mano davanti alla faccia per cacciare via l'odore.

 “Eau de Alito per Madomoseille Bet!” scoppio a ridere mentre mi avvio verso il bagno.

 _________________________________

 “Come mai non mi hai chiamata ieri?” entra nel bagno con in bocca un croissant appena rubato dalla mia dispensa.

 “mi è passato dalla mente scusa...”

“non avrai mica passato la notte con quel maniaco?” fa una strana smorfia poi torna ad addentare il suo, o meglio, il mio, croissant.

“NO!!” dico con tono forse un po' troppo alto. “No” ripeto adagiando il livellodelle mie corde  vocali.

“Dal colore delle tue guance, e cioè più simile a quello di un pomodoro, piuttosto che ad un lenzuolo come tuo solito, deduco di aver detto qualcosa di imbarazzante!”

 “Ma che dici” le spruzzo un po' di schiuma in faccia e sorrido.
Beccata!

 “e allora? Non dirmi che quando sei uscita dalla tavola calda con lui avete solo fumato una sigaretta!”

 “abbiamo fatto due passi, e poi mi ha accompagnata a casa, nulla di che...” esco dalla vasca e senza nemmeno togliere via i ciuffi di schiuma rimasti incollati al mio corpo, mi avvolgo nell'asciugamano.

 “e....non è successo niente?” scodinzola dietro di me come una barboncina.

“niente di...importante!” cerco di non incrociare il suo sguardo o capirebbe subito che

 “L'hai baciato!!!”

 Ecco appunto! troppo tardi.

 “Non l'ho baciato... è ...successo e basta...ma, non succederà più!”

 “oddio Mal...più di una volta vero??” i suoi occhi sono sgranati e per poco la sua bocca non finisce a terra per lo stupore.

 “due...forse..tre volte al massino” sento il viso avvampare.

Possibile che la mia migliore amica faccia più paura di un leone affamato che fissa la sua preda?

“non guardarmi così Bet... “

"Mal...non lo conosci nemmeno..cosa sai di lui? Se ne va in giro con quell'aria da artista complessato, il viso perennemente perso nel vuoto, o nel tuo fondoschiena... e un amico ancora più sfigato di lui!” per un istante sento l'irrefrenabile voglia di strozzarla, ma poi la sua voce si fa dolce e i suoi occhi sinceri “Mal, sai quanto io tenga a te, e sai bene che nella tua situazione, e con quello che hai passato...un'altra delusione non farebbe che distruggerti!”

"LLo so, lo so bene.... ma non sto cercando l'amore, ne tanto meno marito... Tyler è...è solo un amico...”

 “un amico che baci?”

 “Bet!! non lo conosci...quel ragazzo..non è come sembra...ha solo bisogno di qualcuno che gli stia vicino...e..”

 “e tu sei diventata improvvisamente la sua psicanalista? Conosco bene i tipi come lui... fascino da poeta icompreso, un mare di false promesse che non verranno mai realizzate...e poi ti ritrovi col cuore a pezzi a piangere sulle spalle di un'amica”

 “Non stiamo parlando di Jason e della tua delusione d'amore Bet! Qui si tratta di me... e so fino a che punto posso arrivare con lui...non preoccuparti”

 “Lo dico solo per te tesoro mio, in questo momento devi pensare prima di tutto a te..e lo sai...”

Le sorrido comprendendo perfettamente le sue preoccupazioni. Non c'è persona a questo mondo che tenga di più a me. E dopo la morte di mia madre lei è stata la mia ancora di salvezza, l'unico motivo per cui non sono sprofondata sotto terra insieme a quella bara. Se c'è una persona che mi conosce davvero bene,   e con cui non ho segreti...bhe, quella è proprio lei. Non so cosa avrei fatto se non ci fosse stata lei  a raccogliere quello che era rimasto di me... non so cosa avrei fatto se quel maledetto giorno non ci fosse stata lei a salvarmi.

 

POV TYLER

Ripenso alla sua voce dolce che mi sussurra di stare tranquillo. Il suo respiro delicato dall'altro capo del telefono.
Le sue labbra morbide immerse nelle mie. Le sue mani calde che mi accarezzano. Le sue lacrime che si fondono con la mia pelle.
Ripenso a lei.
E non riesco a smettere di farlo.

 Butto giù il caffè che mi sono preparato e devo ammettere che Aidan non ha poi tutti i torti. Di sicuro non avrò mai un futuro come barista. Verso nel lavandino quel che rimane di quello che dovrebbe essere ,a mio avviso, un caffè e decido che forse è meglio prenderne uno vero.

Passo davanti ad una caffetteria ma proprio mentre sto per entrare mi fermo e decido di cambiare strada.
Chiamatemi pazzo, chiamatemi stalker del cazzo...ma il bisogno di caffè che sentivo fino a qualche istante prima si era trasformato in voglia di vedere LEI.

Busso alla porta due volte e quando pensavo di dover fare retro-front e tornare indietro, la porta si apre.

 “Cos'altro hai dimenticato Bet?”
La vedo comparire davanti a me e a stento riesco a trattenere una risata.
Pantaloncini corti,una T-shirt di Spongebob un pò sbiadita, capelli sciolti ancora bagnati, e pezzo forte...spazzolino da denti piantato dentro la bocca. 
Semplicemente perfetta

“Tyler?”

 “Buongiorno Genoveffa” rido mentre lei goffamente tenta di togliere via il dentifricio che si è accumulato nel lato della bocca.

 “Chi?”

 “Hai mai visto Cenerentola?”

 “ah ah ah sempre più simpatico”

 “posso entrare o preferisci che i tuoi vicini vedano la tua bellissima maglietta di Spongebob?”

 “Ma che diavolo avete tutti contro Spongebob?” esclama esasperata facendomi accomodare. 

_________________________________________

Mi prepara un caffè, decisamente commestibile paragonato al mio (ma credo che anche del catrame sarebbe oro a confronto).
Mi lancia un croissant confezionato che afferro al volo, e ne prende uno anche per lei.

"Scusa ancora per ieri ..." dico ad un tratto "Mi dispiace di averti chiamata nel cuore della notte...in quello stato"

"tranquillo...tanto la bolletta la paghi tu!!!" mi sorride mentre continua a bere il suo caffè.

"Dico sul serio Mallory... non volevo che tu mi sentissi...ubriaco..."

Lascia la tazza nel lavandino e si avvicina. Si siede accanto a me sul divano e allungando le sue gambe snelle e perfette, le appoggia sulle mie ginocchia.
Si accende una sigarette e mi porge il pacchetto.

"Te l'ho detto Ty, non importa...l'ho fatto volentieri...a cosa servono gli amici se no?"

Amici.
A quelle parole sento un velo di  tristezza. 

"Già..." dico "ma ci tenevo a precisare che tutto quello che ho detto è vero...cioè, sento davvero il bisogno di una persona che mi aiuti a combattere questo momento...a non cadere in depressione..."

"E io ero sincera quando ho detto che ci sarei stata!" mi interrompe. "Non ti lascio solo Tyler, sono qui se hai bisogno di urlare, piangere, sfogarti... o semplicemente stare in silenzio... non ti permetterò di farti del male, fidati di me" . 
Le sue parole, così semplici, dirette, sincere...mi arrivano dritte al cuore, riscaldandolo e dandomi la forza di sorridere e sperare.

"Ti ringrazio!" le sorrido e lei ricambia.

"Ora però ...massaggiami un pò i piedi va.... devi in qualche modo sdebitarti per la notte in bianco che mi hai fatto passare" muove  i pieidini sopra le mie ginocchia e capisco che in qualche modo vuole farmi pensare ad altro, vuole farmi cambiare discorso aiutandomi così a non pensare al mio dolore.

__________________________________

"E così Aidan ha scopato con una, durante il concerto di Jamiroquai? cioè mi stai dicendo...in mezzo alla folla? durante il concerto?"

"Giuro" dico continuando a ridere, e per poco non mi strozzo con il boccone di pizza.

"Cazzo!!! non è normlale!!"

"Aidan è esattamente il contrario di normale" le nostre risate continuavano a  colorare le ore passate insieme.

Senza che me ne accorgessi, si era fatta l'ora di pranzo e Mallory aveva messo in forno due pizze surgelate e mi aveva invitato a mangiare con lei, prima che andasse a lavoro. Avevamo parlato di così tante cose e il tempo era volato così in fretta  che mi sembrava di essere in quella casa da una vita. Era incredibile il modo in cui riusciva a farmi staccare completamente dalla mia patetica esistenza, portandomi in un universo parallelo dove riuscivo per poco a tornare il Tyler di un tempo.
Ridevo, ridevo così tanto che mi sembrava di farlo per la prima volta. Con lei era così semplice, non dovevo fingere di essere felice, perchè in quei pochi momenti che passavamo insieme, lo ero davvero. 
E lei...era così bella, così dannatamente bella che resistere alla tentazione di baciarla richiedeva un certo sforzo.

"Bet mi ricorda un pò il tuo amico! sai anche lei è una persona...strana...una di quelle che fa cose impensabili tipo, inzuppare la focaccia nel cappuccino, dare gomitate alla gente per arrivare sotto il palco durante un concerto, oppure fingersi incinta per superare le code al supermercato... ma credo sia proprio quello a farmela adorare!" 

"Dovremmo farli conoscere...sarebbero una bella coppia!"

"Bet e Aidan?" mi guarda come se avessi detto qualcosa di stupido e insensato 

"che ho detto di male?"

"no niente" scoppia in una sonora risata "è solo che Bet è una dai gusti particolari... diciamo che, se il suo conto in banca ha più di sei zeri...allora c'è speranza" 

"mmm... un pò superficiale..."

"non è come sembra!" dice tornando seria "lei non è superficiale...è solo...che ...ha sofferto parecchio, e questo l'ha fatta cambiare molto. A gli occhi di chi non la conosce può sembrare acida e superficiale, ma non lo è! E' solo che non vuole più mettere il suo cuore all'asta per il miglior offerente! preferisce...dievertirsi...senza complicazioni!"  abbassa lo sguardo distogliendo così lo sguardo dal mio.


"Stiamo parlando di lei adesso...o di te?" dico avvicinandomi e tirandole su il mento.

"Diciamo...che concordo con il suo pensiero" 

"Quindi preferisci divertirti senza complicazioni..."

"Non dirlo come se fosse una cosa squallida!!! dopo tutto voi uomini fate così continuamente... non vedo che c'è di male se anche le donne adottano questa filosofia!" il suo tono si fa pungente.

"Non ho detto questo"

"ma la tua faccia era tipo 'CHE SCHIFO' "

"NOOO!! Te lo giuro...è solo che, mi dispiace che tu creda che non valga la pena andare oltre..."

"Perchè dovrebbe?"

"Forse perchè bisogna rischiare nella vita??"

"Non ho tempo per rischiare, soprattutto se in gioco ci sono i miei sentimenti..."

"E se non ci fossero solo i tuoi?" mi avvicino di più a lei,portando i nostri visi a pochi centimetri di distanza.

"Non  farlo... non portarmi ad allontanarmi da te... ti prego..." fa un sospiro "dimmi cosa vuoi sentirti dire..."

"vorrei solo sapere se questa sensazione che provo quando sono con te, la provi anche tu..."
Prendo la sua mano e l'appoggio sul mio petto, facendole sentire il battito irregolare del mio cuore.

"può darsi...ma... non chiedermi cose che non so se potrò mantenere..."

"non lo farò...voglio solo sapere che non sono un pazzo che ha voglia di baciarti ogni volta che ti sta vicino , mentre tu no..."

"non sei un pazzo..." sussurra, e le sue guance subito si colorano di un rosso acceso.

"Allora se ti bacio non verrò accompato con un vaso da fiori?" sorride prima che le mie labbra si fondano con le sue.

La stringo a me perdendomi completamente in quell'attimo, godendomi ogni battito del mio cuore, ogni suo respiro, ogni mio brivido. 
Le sue  mani si perdono tra i miei capelli, la sento gemere mentre le mie braccia la stringono sempre di più facendo aderire così i nostri corpi. Sento il desiderio di farla mia, ho davvero voglia di sentire il sapore del suo corpo e il profumo della sua pelle bianca e morbida...ma so che rovinerei tutto, quindi cerco di trovare una piccola parte di lucidità in mezzo al marasma di emozioni che sto provando.

"Un passo per volta..." dico allontanando le nostre labbra "non ti chiederò mai niente che tu non voglia...". Appoggio la mia mano sul suo petto, proprio lì dove il suo cuore tamburellava impazzito. "mi basta sentire questo..." i suoi occhi si incatenano ai miei.  "e so che tu non sei quello che vuoi far credere... hai solo tanta paura...tanta quanta ne ho io..."

"voglio solo godermi quello che stiamo vivendo senza pensare troppo...senza dover necessariamente pensare al futuro...voglio vivere il presente" la sua voce è dolce, morbida...mi sembra quasi di poter leggere la sua anima attraverso i suoi occhi lucidi.

"voglio lo stesso anche io..." le do un bacio sulla fronte prima di stringerla nuovamente tra le mie braccia.

__________________________________________________________________________________________________-

Buonasera a tutte :) allora? come state? passato un buon week end? Spero di si...
Ora che la settimana è iniziata, daanimo buono che sono, ho postato il nuovo capitolo... 
spero che vi sia piaciuto *_*
questi due insieme mi fanno impazzire...si fanno sempre più coccolosi...sempre più vicini! Che succederà ora che entrambi hanno capito di significare qualcosa l'uno per l'altro?
Sanno di non poter parlare d'AMORE, perchè sarebbe davvero prematuro, ma sentono che qualcosa di bello li lega...dandogli la voglia di passare dle tempo insieme... sarà semplice come sembra, oppure la strada è ancora tutta in salita???
lascio a voi i commenti...

Intanto ci tengo a ringraziare TUTTE voi per il supporto e le recensioni che con affetto lasciate. siete davvero splendide.
Vi ricordo di seguirmi nellamia pagina fb dedicata alle mie FF, dove troverete Spoiler, aggiornamenti, foto ecc...e dove potrete fare le vostre domande o anche solo chiacchierare un pò con me per conoscermi :) vi aspetto numerose: Crys_Pattinson87 - EFP

Poooooiiii ci tenevo a precisare che il personaggio di Bet (forse l'avevo già accennato) è ispirato ad una delle mie migliori amiche... cioè MartyBet ma credo che già la conoscete...dopo tutto è una delle più seguite su EFP le sue FF sono una droga per tutti *___* ME IN PRIMIS visto che ho l'onore di leggerle in anteprima u_u ma che posso farci, sono la sua migliore amica *si vanta* XD ahahahahah
cmq tornando seri, è davvero ispirato a lei...cioè Marty non è così snob e acida come Bet (cioè...a volte lo è, ma solo con chi  la fa incazzare XD esempio Crudy *colpo di tosse* ) però posso dire che è davvero strana come Bet (cioè è normale che ad agosto che sono andata a Genova da lei mi abbia fatto prendere la focaccia da inzuppare nel cappuccino???? ahahahahh XD ) ma è anche doooolce, splendida e iperprotettiva come Bet... io non so davvero che farei senza la mia piccola, acida, sorellina-cacchina!! XD TI AMO BET lo sai!! 

E per finire, voglio ringraziare la mia amica CACCOLONA che mi da sostegno sempre!! per ogni ff...ma anche per ogni mio problema, lei c'è sempre!!! ringrazio il cielo che ti  ho qua a torino amore mio <3 sei davvero importante <3

Ringrazio anche la mia Melina, che sopporta i miei spoiler in fase di costruzione,,,e nonostante muoia dalla voglia di avere il capitolo...non mi da mai fretta (o quasi) ahahahah ma soprattutto che mi aiuta a trovare l'ispirazione, che mi incoraggia quando penso di non essere all'altezza... GRAZIE MELA MIA SEI DAVVERO UNICA!! TI AMO

Un altro grazie  alle mie sisters della Robsten Family, che mi leggono, mi supportano e mi regalano tutto il loro affetto in modo sincero ed incondizionato... sapere di poter contare su di voi è davvero qualcosa di indescrivibile... siete davvero una fonte d'ispirazione per me <3 vi adoro TUTTE una per una... 

E utlima, ma non per importanza...la mia SBUB...che anche se non ha ancora iniziato a leggere questa storia, so che muore dalla voglia di farlo... sai bene che questa storia è nata il giorno del tuo compleanno, mentre eravamo in macchina di peppo che ci avviavamo verso casa tua!! quella giornata a ROMA è stata un sogno...e questa ff è nata grazie all'amore e alla gioia che ho provato in quel giorno (mentre prendavamo per il culo Marty e il suo zainetto perso XD )  TI AMO AMICA MIA

ora chiudo...aspetto le vostre recensioni...VI AMO

Crys

 

 

 

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Capitolo 10
*** The Girl Under The Rain ***


NEVER

Cap.9 The Girl Under The Rain

Io e te. Stasera a cena.

Esito qualche istante prima di convincermi a premere il pulsante invio del mio telefonino.
So di averle promesso di andarci piano, di darle lo spazio di cui aveva bisogno... ma la sua presenza per me era diventata una droga....se non la vedevo sapevo benissimo come sarebbe finita la mia serata. E non volevo, le avevo assicurato che sarei stato ben lontano dall'alcool e sapevo che restare da solo...o peggio ancora, con Aidan, non mi avrebbe di certo aiutato.

 Mmm... non saprei...

Sorrido fissando quelle poco parole che appaiono sul display.

 Lo so che muori dalla voglia di vedermi...non fare la preziosa

 Premo invio e la sua risposta non tarda ad arrivare.

 La tua modestia mi lascia senza parole...

Sorrido di nuovo, e la immagino seduta sul divano con i pantaloni della tuta e una delle sue t-shirt antistupro, che si diverte a prendermi in giro. E proprio quel pensiero non fa che riportarmi alla mente il sapore delle sue labbra e la voglia pazza, che a stento ho trattenuto, di possederla su quel divano.

Tutte doti naturali... allora? Devo pregarti ancora per molto?

Il tempo di leggere sul display “Messaggio Inviato”, ed ecco la sua risposta.

Scordati ristoranti lussuosi con candele e luci soffuse!!

Come potevo non adorare quella piccola acidella dal viso d'angelo? Riusciva a farmi ridere...sempre.

Passo a prenderti alle 8.
Prometto che mangeremo con le mani e berremo da ciotole d'argilla...sarà tutto molto “primitivo” ... se vuoi paghi tu
;)

 
Sento il cuore iniziare ad animarsi al solo pensiero di vederla da lì a poche ore.
Mi sento un adolescente in piena fase ormonale...e se non fossi così pateticamente felice, mi prenderei a schiaffi da solo.

 Non esageriamo...ho appena fatto la manicure.
Fai 8.15. A dopo.

 

___________________

 

“Dove vai di bello?”

“Te l'ho detto Aidan...esco”

“A bhe...questo l'avevo capito... ma con chi? E' la terza camicia che cambi, e a meno che non puzzino tutte...hai un appuntamento!”

Finisco di abbottonare la camicia, la terza, come il mio amico ci tiene a precisare. E ignorandolo continuo a prepararmi.

“Ti sei fatto la barba e messo il profumo... esci con una ragazza!!” si alza di scatto, mi fissa con lo sguardo di chi ha appena fatto una scoperta eccezionale, e lo ammiro in tutto il suo splendore. Ancora in tenuta post-sbornia, con una bandiera dell'Italia messa a mo di mantello.
Si era fermato a dormire da me, dopo che ubriaco fradicio, mi aveva chiamato e implorato di andarlo a recuperare all'ennesima festa universitaria a casa di sconosciuti.

“Ti fai una doccia per favore? Puzzi ancora di vomito!!”

“E tu profumi di Prima Comunione!! mi vuoi dire con chi ti vedi?”

“Con nessuno...solo un amica...” rimango vago, e non perché non voglia raccontare al mio migliore amico di Mallory...ma perché per il momento non voglio diventare il suo zimbello, ed essere ricoperto di battutine snervanti. O peggio ancora di 'l'avevo detto io!!'

“esci con LEEEIII!!!!” i suoi occhi si spalancano, e per poco non escono fuori dalle orbite “esci con la pazza della tavola calda!”

“non è pazza!” dico prima di poter impedire alla mia bocca di aprirsi.

“TE L'AVEVO DETTO IOOOOOO!!”   Ecco appunto. Come non detto. “Lo sapevooo che sarebbe finita così!! ti sei innamorato!”

“Non sono innamorato!” rispondo snervato

“Sei cotto fratello, cotto marcio!” scoppia a ridere e a stento trattengo la voglia di stringere accidentalmente le mie mani intorno al suo collo.

“E' solo un'amica Aidan, non eccitarti!”

“Non c'è niente di male ad ammettere che ti piace”

“Ok mi piace!! sei contento ora?”

La sua risata da perfido antagonista dei cartoni animati mi irrita così tanto che non resisto, afferro il cuscino appoggiato sul divano e gli e lo tiro addosso.

“Come sei SUSCETTIBILE!!”

“E tu rompi palle!” cerco di nascondere la risata ma la sua faccia da pirla non riesce a farmi rimanere serio per più di 10 secondi.

“Voglio farti da testimone al matrimonio, sappilo! Dopo tutto, sai bene che io avevo già previsto tutto questo!” urla mentre mi avvio verso la porta.

“ma vaff...” la chiudo. Lasciando il Superman Italiano solo nel suo completo al vomito.

 

_________________________

 

“Wow...sei bellissima” dico non appena apre la porta.
Semplice nei suoi jeans scuri aderenti, la sua canotta un po' più scollata del solito che lascia il collo nudo, accarezzato solo da una collana con un ciondolo strano, che scende morbido sui suoi seni. Capelli sciolti, un filo di lucidalabbra e un accenno di mascara.
Vorrei prenderla e baciarla per tutta la sera senza mai staccarmi da quella bocca perfetta. Ma mi limito a guardarla incantato.

“no ti prego...non iniziamo con questi silenzi imbarazzanti da primo appuntamento!”

 Scoppio  ridere.

“Tecnicamente, non è un primo appuntamento!”

“Bhe...tecnicamente, se non ricordo male, i precedenti tu stesso non li hai definiti tali..quindi”
Mi limito a sorriderle mentre raggiungiamo la mia macchina.
Le apro la portiera e la faccio accomodare.

“Vuoi proprio fare colpo stasera!” continua a stuzzicarmi non sapendo quanto io adori quel suo modo di fare.

“Ci provo!”

Parto, cercando di tenere la mia attenzione sulla strada e frenando la voglia che ho di guardarla ogni secondo.

“Allora, dove mi porti? In qualche caverna a mangiare con i Flinstones?”

“ho provato a prenotare lì, ma era tutto pieno!”

La vedo sorridere.
Accenda una sigaretta e perde il suo sguardo nella strada che corre al di là del finestrino.

 

_______________________

 

“Cosa vi porto?”

“Per me un polletto della casa con contorno di patatine e da bere...una, una coca cola grazie” dico chiudendo il menù.

“Idem per me” chiude anche lei il suo e mi guarda accennando un sorriso “Bene, non scherzavi quando hai detto che avremmo mangiato con le mani!” dice osservando la tavola apparecchiata di tutto, meno che delle posate. Non aveva nemmeno provato a chiederle al cameriere, perché nel menù era esplicitamente scritto che la caratteristica di quel posto era proprio quella di mangiare come i primitivi; addirittura la gente buttava a terra le bucce delle noccioline. La musica era alta e di tanto in tanto qualcuno si alzava e ballava sulle sedie.

“Tranquilla ti ripago la manicure!” dico guardandole le unghiette mangiucchiate.

 

______________________

 

“Allora è una specie di talismano magico quello che hai al collo, o cosa?” dico guardandole la collana e cercando di non ustionarmi le dita con il pollo rovente.

“Era di mia madre”

Ma quanto sono idiota?

“scusa...non volevo”

“Tranquillo Tyler...non potevi mica saperlo” mi regala uno di quei suoi splendidi sorrisi.

“Ti do il permesso di offendere qualsiasi cosa mia la prossima volta, così siamo pari!”

Sorride mentre continua a leccarsi le dita.

“Ho tutti i polpastrelli ustionati!” ride divertita “ma questo polletto è fantastico!”

“Venivo spesso con Mike qui... non ci tornavo da un pò”

“Mi fa piacere che tu abbia deciso di portarci me...” sorride di nuovo in quel modo dolce e naturale che solo lei sa fare. Due fossette le si disegnano sulle guance.

"Grazie per essere venuta..." dico ricambiando il sorriso. 

____________

 

“Dannazione piove! Mettiti questo” le porgo la mia giacca cercando di coprirla ed evitare che si prenda un accidente.

“Io adoro la pioggia!” dice rifiutando la mia giacca e portando il viso verso il cielo.
La guardo chiudere gli occhi e farsi accarezzare da quelle piccole schegge d'acqua.

“Cosa fai?” dico non appena la vedo correre sotto quel diluvio e iniziare a fare giravolte su se stessa ridendo di gusto.

“Lo senti il profumo della pioggia Ty? L'odore d'aria fresca che ti riempie i polmoni e ti fa sentire viva? È meravigliosa la sensazione della pioggia sulla pelle...e come se ti liberasse da ogni pensiero, come se ti facesse sentire una persona diversa...” la sua voce era colma di felicità, per la prima volta vedevo una Mallory diversa... era una parte nuova di lei, spontanea...

“Vieni Tyler!! daii... come puoi perderti tutto questo? Vieni qui!” mi chiama porgendo le braccia verso di me. La raggiungo mentre la pioggia si fa sempre più fitta e la sua risata sempre più bella.
Mi prende le mani e mi fa segno di portare il viso verso il cielo.

“Non ti fa sentire vivo? Sai perché amo la pioggia Tyler? Perché è diversa...perché non è perfetta, perché tutti la detestano e la sottovalutano, mentre la pioggia è qualcosa di così bello e puro... Tutti non fanno altro che dire che rovina le giornate...quando lei non fa altro che ripulire l'aria che respiriamo...e quindi migliorarla...”  I suoi occhi tornano nei miei.  “Io sono un po' come la pioggia Ty...non sono perfetta, la maggior parte della gente mi sottovaluta solo perché sono una persona diversa...troppo introversa e scontrosa. Ma se mi accetti per quello che sono...posso riuscire a ..” 

“... migliorare l'aria che respiro...” dico stringendola tra le mie braccia.


Faccio una giravolta su me stesso mentre la sua amata pioggia continua a bagnarci, continua a cadere illuminando il suo viso di felicità.

Lei , la ragazza sotto la pioggia... la ragazza che stava ricomponendo poco alla volta il mio cuore infranto.
Le nostre labbra si sfiorarono, le sue mani delicate mi sfiorano il viso...ed era come se tutto intorno a noi stesse sfuamando. Non c'era la pioggia, non c'era il suono del clacson, ne il brusio delle voci della gente che passava... c'eravamo solo Io e Mallory....

Avrei voluto che quel momento durasse in eterno, perchè non riuscivo a sentirmi così vivo da troppo tempo.

 

______________

“E così questa è la tana segreta dello stalker?” dice accomodandomi sul mio divano e stringendosi nella coperta che le avevo appena dato.

“più che altro di un depresso alcolizzato” sorrido mentre raccolgo i rifiuti che Aidan a lasciato prima di andarsene. “Se lo prendo lo ammazzo!”

“Chi?”

“Aidan!!! quella sottospece di miglior amico che mi ritrovo...” chiudo il sacco nero con l'immondizia che gli avrei fatto trovare l'indomani davanti la porta di casa sua.

“Vado un attimo a togliere questi vestiti bagnati di dosso....ti porto un cambio anche a te”

“Grazie” dice stringendosi più stretta nella coperta.

 
“E questa cos'è? Un pezzo d'antiquariato?” urla dall'altra stanza.

Ritorno in salotto e la guardo mentre accarezza la custodia della mia chitarra.

“è la mia chitarra...” dico vergognandomi dello strato di polvere che la ricopre.

“dallo stato di decomposizione in cui si ritrova...deduco che non la suoni da un po'...”

“diciamo che la musica e io non andiamo più d'accordo...”

Il suo viso torna serio. Ha capito a che cosa è legata quella mia risposta, e mortificata si avvicina a me.

“fammi sentire come la suoni...”

“non posso”

“perché Tyler...” dice malinconica

“perché porterebbe alla mente troppi ricordi che fanno male...ricordi che tu riesci a soffocare, ma che sono ancora troppo vivi dentro di me”

“tu guardami dritto negli occhi...e suona...non permettere al tuo dolore di privarti di qualcosa che ami, guardami...” afferra il mio viso tra le sue mani “guardami, io sono qui per aiutarti a non farti vincere dai ricordi...guardami e suona Ty...”

Le mie mani tremano quando apro quella custodia e guardo quella che una volta era la mia migliore amica, la mia unica amica...
L'accarezzo...ed esito.

 

“cazzo! adoro quando le tue mani compongono fratellino! Se fossi una donna sarei pazzo di te!”

 

La voce di Michael risuona chiara nella mia testa.

 

“se accarezzi una donna come accarezzi quelle corde...le avrai tutte ai tuoi piedi”

“coglione!”

“ti voglio bene anche io fratellino”

 

“Tyler guardami...sono qui... non pensare,libera la mente! “

Le sue mani si appoggiano sulle mie ginocchia. La sua voce mi porta alla realtà. I miei occhi si riaprono...e la fissano.
Trovo la forza di tirarla fuori dalla custodia e continuando a guardare Lei negli occhi, inizio ad accarezzare le corde di quella chitarra che avevo amato e odiato allo stesso tempo.


Accarezzo quelle corde che toccavano la mia anima ogni volta che componevo...

Suonavo e fissavo i suoi occhi verdi profondi, farsi lucidi... 
Le mie mani diventarono di nuovo un tuttuno con la mia chitarra.
Le parole iniziano a uscire spontanee... 

Parole di una canzone che avevo iniziato a scrivere molto tempo prima, ma che non ero mai riuscito a finire, perchè ogni volta che buttavo giù due righe, sentivo che mancava qualcosa...non era una canzone dettata dal cuore, non ero mai riuscito a renderla come volevo... Ma stranamente, senza che me ne rendessi  conto, proprio in quel momento, la stavo completando.

Finalmente le parole che avevo sempre cercato, stavano uscendo dalla mia bocca.  Dettate dal cuore, dirette a lei.

________________________________________________________________________________________________________________

Allora???? ma quanto sono bravaaaa???
ho postato con qualche giorno di anticipo visto???
e poi non ditemi che non vi amo e non vi vizio u.u

*___________* non so voi, ma sto capitolo lo adoro...cioè mi è piaciuto un sacco scriverlo *_______*

Tyler finalmente sta riprendendo poco per volta la sua vita in mano....e mallory, bhe, lei è davvero brava ad aiutarlo in questo *_*
che ne pensate??

a voi i commenti *_*

Intanto grazie a tutte per le recensioni...come sempre, non posso fare a meno di dirvi che vi sono GRATA per tutto il supporto che mi date.

VI ADOROOO
Crys

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Capitolo 11
*** My heart...is Broken ***


NEVER

Cap. 10  My heart...is Broken

Avevo come l'impressione che le parole di quella canzone non fossero casuali... Ero rapita dalla sua voce, e dal modo in cui posava i suoi occhi prima sulle corde della sua chitarra poi su di me. Un brivido percorse la mia schiena.

Possibile che quelle parole fossero indirizzate a... me??

Scossi la testa cercando di togliermi quell'illusione dalla mente, e continuai a farmi incantare da quella melodia che stava componendo.

Non immaginavo che dietro quel ragazzo solitario, irrascibile e distaccato, si potesse nascondere un'anima così profonda. Quella musica e quelle parole stavano tirando fuori un lato di Tyler che non avevo mai visto e nemmeno immaginato.

Dietro il ragazzo perso nel suo dolore, si nascondeva una persona meravigliosa...che aveva paura di tornare ad essere felice, di tornare a vivere... per colpa di un rimorso che lo teneva legato al suo passato.

I suoi occhi continuavano a fissarmi ed era come se una calamita tenesse incatenati i nostri sguardi. Il mio cuore batteva all'impazzata, ed ebbi quasi la paura che scoppiasse da un momento all'altro.

La sua voce si fa quasi un sussurro, le sue dita accarezzarono ancora una volta le corde prima di fermarsi del tutto.

Vorrei dire qualcosa ma è come se le parole mi si fermassero in gola.

Lui accenna un sorriso prima di riporre la chitarra nella sua custodia.

"è...è stato incredibile" non trovo nulla di meglio da dire, in quel momento mi sebra che ogni parola sia priva di significato.

"era da un pò che ..."

"non avresti mai dovuto smettere!" lo interrompo e lui mi sorride di nuovo. "dico sul serio... sei ..bravissimo"

"ti ringrazio...ma credo che sia troppo presto... non sono pronto"

"Tyler tu sei fatto per questo...ti guardavo mentre suonavi, ho visto la luce nei tuoi occhi, era come se tu e quella chitarra foste una cosa sola...era come se..." mi blocco prima di dire quello che mi passa per la mente, prima di ammettere che sembrasse suonasse per me. "voglio dire, la musica ti fa stare bene, non devi rinunciarci"

"La musica mi ricorda lui..."

"Tyler non puoi  continuare a darti colpe che non hai, non puoi continuare a cercare scuse per punirti.." allungo la mano e l'appoggio sul suo ginocchio. I suoi occhi la fissano, poi la sua mano accarezza la mia.

"Lo sai cosa provo ogni volta che ti sfioro?"

Faccio cenno di no, e quasi ho paura ad ascoltare le sue parole.

"Quello che provavo ogni volta che suonavo" fa una pausa poi l'accarezza di nuovo "quella sensazione di benessere e spensieratezza che provavo quando prendevo in mano la mia chitarra... la provo ogni volta che sto con te, ogni volta che ti bacio..ogni volta che desidero toccarti ma mi impongo di non farlo per paura che tu possa scappare via"

"Tyler..."

"dico sul serio, tu mi fai stare bene, tu mi fai sentire bene... quando sto con te è come se tutta la merda che c'è la fuori ...sparisse! è come se non meritassi tutto questo dolore, è come se finalmente la mia vita stesse prendendo la giusta piega..." le sue mani afferrano il mio viso, deglutisco rumorosamente, e sento il cuore salirmi in gola.

Ho voglia di baciarlo.

Per quanto cerchi di negarlo, per quanto cerchi di respingere questo desiderio, sento la dannata voglia di perdermi in quelle labbra e dimenticare ciò da cui mi nascondo da troppo tempo.

"ti guardo e vorrei leggerti nell'anima Mal, vorrei vedere cosa c'è dietro quegli occhi verdi che mi incantano ogni volta...vorrei scrutare in quel cuore che batte forte" la sua mano è ora sul mio petto. Vorrei fermarlo, vorrei impedire che senta l'emozione che provo quando gli sto vicino, ma non ci riesco... sono paralizzata, persa nel suo sguardo così vero e sincero.

Il suo viso si avvicina pericolosamente al mio

"Lo sai che è pericoloso quello che stiamo facendo..." sussurro appoggiando le mie labbra sulle sue.

"l'unica cosa che mi spaventa adesso,è di non riuscire a fermarmi una volta che ho iniziato..." le sue labbra si schiudono assaporando il gusto della mia bocca.

"...allora non farlo" 

Lascio che le sue mani accarezzino il mio viso, scendendo poi sui miei fianchi.

Delicatamente mi fa distendere sul divano mentre il suo corpo si adagia sul mio.

Mi stavo cacciando in un bel guaio...sapevo che quello che stavo provando in quel momento era qualcosa che mi avrebbe distrutta, ma lo volevo troppo...non desideravo una cosa così intensamente da troppo tempo ormai.

Le sue mani erano morbide...mi sfioravano con delicatezza. Anche quando i nostri vestiti finirono in un angolo sperduto di quella camera, sentivo il calore del suo corpo riempirmi completamente.

Non riuscivo a fermarmi, più ne avevo, più ne volevo.

Il piacere che stavo provando in quel momento, era pari all'emozione che mi aveva dato mentre suonava quella canzone.

 

_________

 

POV TYLER

La guardo mentre ancora dorme,  sul viso un sorriso. Ho voglia di accarezzarla, di baciarla...ma non voglio svegliarla, così mi limito a guardarla in tutta la sua perfezione.

La notte passata insieme era stata qualcosa di indescrivibile, era stata un susseguirsi di emozioni, tutte meravigliose ed intense. Non mi sentivo così bene, così felice...da molto tempo.

Non pensavo di meritare tanto...ma lei era riuscita a ridarmi qulla parte di vita che avevo perso. Quel poco di umanità che credevo andata via per sempre.

 "mi...mi...stai fissando per caso?" dice tenendo gli occhi chiusi, con la voce ancora addormentata.

 Sorrido.

"sei troppo bella...non ho resistito"

 

"maniaco!" si stiracchia e poi finalmente, apre gli occhi.

"il lupo perde il pelo..."

"spero tu abbia dormito almeno"

 "Ovvio!! non sono mica un vampiro!"

 La vedo ridere mentre si nasconde sotto le lenzuola.

 "Scusa se mi sono addormentata"

 "Non ti avrei mai fatta tornare a casa ieri sera..."

 "E perchè scusa?"

 "Perchè dopo aver assaggiato il tuo corpo, sarebbe stato impossibile separarmene..."

 "scrivici una canzone"

 "lo farò" mi avvicino al suo viso e la bacio.

La stringo tra le mie braccia e lei si lascia fuggire una risata.
Adoravo il modo in cui lo faceva.

 

_________

 
POV MALLORY

"Ma buongiorno fiorellino!" la voce squittante di Bet mi accoglie appena varco la soglia della tavola calda.

Faccio un cenno con la testa mentre mi avvicino al mio armadietto per prendere il grambiule.

"allora?? hai perso l'uso della parola o hai fatto voto di silenzio?"

"ciao Bet!" dico con tono sdolcinato

 "non mi compri con i tuoi occhioni alla Bambi! sputa il rospo..."

 "non ho nessun rospo da sputare"

 "sono passata a casa tua stamattina...e non c'eri..." mi guarda con aria sospetta.

 "sono uscita presto stamattina"

 "...o non sei proprio rientrata!"  incrocia le braccia appoggiandosi al mio armadietto aspettando una mia risposta.

 "andiamo a lavorare o passiamo tutto il giorno a giocare al poliziotto e il sospettato?"

 Raccolgo i capelli in una coda, e mi dileguo prima che le sue domande diventino più mirate.

 -

"Bet io devo andare in ospedale oggi..." dico mentre finisco di sparecchiare l'ultimo tavolo.

"Ti accompagno..."

"Non c'è bisogno..."

"Non ho niente di meglio da fare..."

"Come ti pare!" le sorrido rassegnandomi alla sua determinazione.

 __

 
Mi accendo una sigaretta mentre ci incamminiamo verso l'ospedale.
Fortunatamente non è tornata a bombardarmi con le sue domande da detective.
Anche se posso percepire che freme dalla voglia di chiedermi qualcosa.

"cosa devi dirmi Bet?" domando con tono di voce quasi scocciato.

"ti fa male fumare..."

"da quando le mie sigarette ti preoccupano?"

"Da sempre Mal ...e lo sai"

"da sempre...." ripeto seria

"Mal...non so che ti prende, ma... non chiuderti con me! Mi hai sempre detto tutto, non capisco perchè ora tu debba mentirmi" accentua quella parola come fosse qualcosa di assolutamente disgustoso.

"su cosa di starei mentendo Bet?"

"su quel ragazzo.."

"ha un nome Bet!! è così difficile chiamarlo per nome??? TYLER" non mi riconosco più. Non ho mai alzato la voce in quel modo con la mia migliore amica, eppure...in quel momento lo stavo facendo.

"Vedi? ti metti sulla difensiva...ogni volta che si parla di Tyler, diventi nervosa..."

Ci fermiamo davanti all'ingresso dell'ospedale.
Per qualche istante il silenzio regna sovrano.

"ho passato la notte con lui Bet." la mia voce è più dolce, quasi rassegnata. Mi siedo sulla scalinata e lei accanto a me.

"Mal... cosa provi per lui?" la sua voce soffice è quasi un sussurro.

"Non lo so...non ne ho la più pallida idea. Lo conosco appena. Ma so solo che quando sono con lui sto bene. Mi sento.... viva"

"sa che..."

"NO!! assolutamente NO!! e.... non deve saperlo"

"Ma Mal..."

"Niente ma Bet! l'ultima cosa che voglio è la sua compassione...."

"Lo sai bene quanto me che dovrai dirglielo...soprattutto se vuoi continuare a vederlo!"

Le sue parole dirette e sincere non fanno che gettarmi nel panico.
Come posso dire a Tyler la verità? 
Come posso aprire completamente me stessa a una persona che conosco appena...

No.

Non ora.

"E' una decisione che spetta a me. Ok? Quindi, ti sarei grata se rispettassi le mie scelte!" mi alzo di scatto e mi avvicino alla porta.

"Ora devo andare. Ci vediamo domani Bet."

"Mal.."

"A domani Bet" entro in ospedale senza aggiungere altro.

So che ha perfettamente ragione...so che lo dice solo per il mio bene, solo per tutelare i miei sentimenti e ME.
Ma ciò che mi succede è affar mio...e sono io a decidere con chi voglio condividerlo.

__________________

 
"Come andiamo Mallory?"

"Me lo dica lei Dottoressa Sawyer! mi ha chiesto di venire qua...il prima possibile"

"Accomodati Mallory, ho bisogno di parlarti..."

"Dal tono della sua voce mi lascia intendere che sta per darmi cattive notizie..."

Mi siedo e appoggio lo zainetto nella poltrona affianco.

La dottoressa Sawyer, una persona che da due anni a questa parte frequento quasi abitualmente, inizia a scrutare dei fogli che tiene sulla sua scrivania, in una cartellina che riporta sopra il mio nome. Faccio un lungo respiro pronta a ricevere l'ennesima batosta.

La mia gamba si muove nervosamente sotto il tavolo...inizio a mangiucchiarmi quel poco di unghie che mi ritrovo.

"Mallory, dalle ultime analisi abbiamo notato che la situzione non è per niente migliorata... con questo non voglio dire che le cure non stiano dando i risultati sperati, anzi.... ma non bastano!"

"Servirebbe molto di più di ricoveri giornalieri a base di flebo contenenti chissà quale farmaco....per far si che il mio cuore vada bene!"

"Non fare la scontrosa come al tuo solito Mallory, lo sai bene che sei in lista..."

"Si Dottoressa Sawyer...lo so bene, sono in lista da 2 anni ormai, e sembra che in due anni non si sia riuscito a trovare un cuore adatto a me!"

"non è facile per un paziente con gruppo sanguigno 0 Rh negativo, trovare un donatore.... sai che stiamo facendo il possibile per aiutarti..."

"Lo so...ma, sa bene quanto me che non potrò andare avanti ancora per molto... non sono una bambina, so cosa vuol dire essere cardiopatici, e so quanto nel nostro paese siano diffuse le morti per questo male!Sono stufa di aspettare..."

"Mallory, abbiamo fatto in modo che il tuo nome fosse messo in cima alla lista, nelle urgenze."

Quelle parole mi bastano per capire quanto sia grave la mia situzione.
Passare in cima alla lista voleva dire "allarme rosso".
Voleva dire un cerca persone da portare sempre con me.
Voleva dire sperare ogni giorno che suonasse, prima che a suonare fosse la mia ora.
Voleva dire che il mio cuore non ce la faceva più. 

"Questo è il tuo cercapersone. Quando la spia diventa rossa e inizia a suonare, vuol dire che finalmente abbiamo un cuore per te. Non devi fare altro che premere il pulsante per rispondere alla chiamata, ti verrà chiesto di presentarti subito in ospedale, dove verrà preparata immediatamente la sala operatoria. "

Sento gli occhi pungermi.
Non so se fosse la paura, o quel briciolo di speranza che mi faceva credere che forse quell'affare, avrebbe suonato davvero... ma sentivo che le lacrime avevano bisogno di uscire. Avevo bisogno di piangere.
Avevo bisogno di continuare ad avere fede... anche se negli ultimi due anni, era stato tutto un susseguirsi di emozioni contrastanti. Ero perennemente combattuta tra rabbia,odio,speranza,rassegnazione.... ma ce l'avevo fatta. Ero riuscita a mantenere stabili le mie condizioni.
Ora che però il mio nome era in cima ad una lista...sapevo che ciò che mi aspettava era un lento declino.

 "Grazie dottoressa Sawyer..."

 "Mallory...mi dispiace, ma vedrai...andrà tutto bene!"

"Lo dica al mio cuore dottoressa...non lo dica a me!" accenno un sorriso mentre mi avvicino alla porta.

 

"un'ultima cosa! cerca di non affaticarti...cerca di evitare qualsiasi cosa ti richieda sforzi. Il tuo corpo non deve affaticarsi...o..."

 

"Non aggiunga altro. E' stata più che chiara".

Chiudo la porta, e mentre stringo tra le mani il mio cercapersone...sento finalmente le lacrime farsi strada sul mio viso.
Mi lascio scivolare a terra, immergo la mia faccia tra le ginocchia cercando si soffocare quel pianto disperato.


_____________________________________________________________


oK....lo ammetto! sono stata una B**CH!! ahahhaha ma ho le mie buone ragioni e molte di voi lo sanno.
A parte il lavoro e la vita privata che mi hanno praticamente assorbito.... alcune di voi sanno che sono stata in una certa Londra...per una certa PREMIERE...dove guarda caso c'era un certo ROBERT PATTINSON...che guarda caso ho avuto a due cm dal mio naso e con cui guarda caso...HO FATTO UNA FOTOOO!!(anzi quasi 2...per via della mia macchinetta che non funzionava....ebbene si è tornata 2 volte a farsi la foto u.u )  ahahahahaha ok...la smetto di fare l'odiosa XD ma permettetemi.... SONO ANCORA 593821203982837182 METRI SOPRA IL CIELO XD hahahaahhaah
maaaa...ora mi farò perdonare....vedrete...

Il capitolo spero vi sia piaciuto...finalmente abbiamo scoperto cosa nasconde Mallory T_____________________________T e qui preparate a piangere...perchè il lento declino nn ce l'avrà solo lei....ma pure noiii T____________T c'ho già il magone a dover scrivere i prossimi capitoli T___T btw...spero vi sia piaciuto anche per.....la finally sex scene XD ahahahahahahah

attendo vostri commentucci *_* vi amooo

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Capitolo 12
*** Need You ***


NT




Cap.12
NEED YOU


Continuavo a fissare il telefono, nella speranza che il silenzio degli ultimi giorni  si rompesse. Ma nessun messaggio. Nessuna chiamata. Il suo telefono continuava a rimanere spento.
Erano passati 6 lunghissimi giorni dall'ultima "chiacchierata" e per quanto lei fosse stata chiara, continuavo a non darmi pace. Non riuscivo a capire cosa fosse cambiato in lei nel giro di un giorno.

Dopo essere passato a trovare Michael, decido di fermarmi a prendere un caffè da Mallory. La notte precedente era stata qualcosa di   sorprendente. Avevamo fatto l'amore ...ci eravamo donati l'uno all'altro senza paure...senza troppe parole, spinti solo dal desiderio...quel desiderio che cercavamo entrambi di sopprimere.
Entro sorridendole, convinto di essere ricambiato con lo stesso  sorriso, ma non succede.
Il suo sguardo torna rapidamente sui patti che teneva tra le mani e che stava asciugando con cura.

-Ehy...ciao – dico avvicindandomi al bancone

-Ciao Tyler-

-Pausa sigaretta?- dico scuotendole il pacchetto si Camel davanti

-5 minuti Tyler...ho...ho da fare-

-Promesso!!-

Si slaccia il grambiule e silenziosamente mi segue fuori.

-Ho pensato...che ne dici di una pizza da me  stasera? E magari un film...-
-Tyler...-

-Prometto che faccio scegliere a te! Smembramenti, sparatorie..qualsiasi cosa  vuoi!-

-Non posso....-

-allora domani...-

-Tyler...ascolta...voglio essere sincera, forse...stiamo correndo un pò troppo. Forse sarebbe meglio rallentare un pò....- le sue parole escono chiare e taglienti come una lama.

-Mallory che succede?- mi limito a chiedere confuso

-Niente Tyler...è solo che...è tutto troppo complicato. Tu...io...noi...non sono pronta.-

-E' per quello che è successo ieri sera?-

-NO!! Forse. Ma il fatto è che, non sono ancora pronta ad affrontare tutto questo...ci sono tante cose di me che non sai e...io...semplicemente non posso.-

-Non puoi...o non vuoi?- esclamo un pò acido.

-E' complicato.-

-Cerca di spiegarti!!! Perchè vedi...IO pensavo fossimo due persone adulte. Due persone che si conoscono e passano del tempo insieme...-

-Tyler...mi dispiace...ma, non sono la ragazza giusta per te. Non sono pronta.-

I suoi occhi verdi mi fissano per un'istante che sembra quasi interminabile, poi si volta e non trovo nemmeno la forza di fermarla. Resto lì a fissarla mentre si allontana, la guardo rientrare in caffetteria e rimango immobile, mentre le sue parole continuano a rimbombare nella mia testa.

 _____________________________________________________________________

MALLORY POV.


Continuo a fissare lo specchio, ripetendo all'imagine di me riflessa che ho fatto la cosa giusta. Ma sembra che ripetermelo all'inifinito non aiuti a crederci davvero.
Apro il rubinetto dell'acqua e mi rinfresco un pò il viso. Le occhiaie sono diventate ormai un ornamento sul mio viso. Non dormo più, e questo grazie alle nuove cure per il cuore, fantastiche.

-Mal sei caduta nel gabinetto?- la voce squillante della mia amica Bet tuona dall'altra parte della porta mentre con la sua solita delicatezza da ippopotamo, bussa insistentemente.

-Vuoi buttare giù la porta?- dico spalancandola

-Vuoi un saccottino al cioccolato?- esclama sventolandomi una delle mie merendine, presa dalla mia dispensa.

-No. Grazie. Non ho fame.- mi lascio cadere a peso morto sul divano, e afferro una delle riviste che Bet ha nella sua borsa.

-E sentiamo...quand'è l'ultima volta che hai ingerito del cibo?-

La ignoro, fingendomi interessata alla rivista  che ho davanti. Solo lei poteva ancora compreare quei giornaletti scandalistici...ma a chi importa  chi è "l'ultimo scopamico di Paris Hilton" o "quanti tatuaggi ha Rhianna"?

-Pff!!! Come se non ti conoscessi...- sbuffa con ancora la bocca impastata di saccottino al cioccolato. -Non fingere di essere interessata a quel giornale...e rispondi alla mia domanda!!-

-Scherzi???? come facevo a dormire stanotte senza   conoscere la marca di profumo che usa Jennifer Lopez!!- scoppio a ridere e richiudo il giornaletto.

-Stupida!- dice prima di lanciarmi il cuscino in faccia.

-A stare con lo zoppo...- le faccio l'occhiolino e afferro il telecomando.

Inizio a fare zapping tra un canale e l'altro alla ricerca di qualcosa di decente che possa distrarmi un pochino.

-Ti ha ancora chiamato?-

-Non lo so. Ho spento il telefono.-

-L'ho visto passare due giorni fà davanti la caffetteria insieme al ritardato del suo amico...  ha  guardato dentro la vetrina...poi ha abbassato lo sguardo e ha tirato dritto.-

Rimango in silenzio senza sapere bene cosa dire. Avrei voluto chiederle che faccia aveva, se sembrava triste, o se lo aveva visto tranquillo...ma mi limito a rimanere in silenzio a fissare la televisione.

-Non ha un bell'aspetto Mal...-

-Bhe...chi avrebbe un bell'aspetto dopo essere andato a trovare il fratello in coma.-

-Sai cosa intendo-

-Da quando prendi le sue parti Bet? Non eri tu ad avermi fatto mille paranoie? A ripetermi che stavo sbagliando ad uscire con lui?- esclamo esasperata.

-Si è vero. Ma...ho notato quanto sei cambiata da quando non lo vedi. Mal...non mangi, dormi a stento...ed esci sempre meno. Ridi solo su ricatto...e...parli giusto per farmi un favore-

-Bet...è colpa delle medicine. Mi fanno venire  le nausee . E ...sono solo preoccupata...passo le nottate a fissare il mio cercapersone pregando che quella maledetta spia rossa si illumini e che quell'affare inizii a suonare!-

-suonerà...vedrai...presto suonerà-

-e se non lo facesse Bet? Se non suonasse mai? Se mi prendesse una crisi cardiaca mentre sono sotto la doccia? O adesso? Mentre guardo la tv?-

-Ci sono io con te...e ci sarò sempre-

Le sue braccia mi stringono in un abbraccio mentre le mie lacrime scendono a bagnare la sua magliettina verde.

-Perchè non provi a parlargli...spiegagli -

-NOO!! Bet l'ultima cosa di cui ho bisogno e che lui provi pena per me. O peggio ancora...che si senta in obbligo di prendersi cura di me. Ha già la sua bella dose di sofferenza, non serve che io aggiunga sacchi al carico. Tyler non deve sapere! La cosa migliore per lui è viversi la sua vita senza intralci...io non sono la persona giusta per lui.-

-Sei sicura che sia solo per lui? Non centra nulla il passato vero?-

-Jason? No di certo. Lui non era il ragazzo che pensavo.  E per fortuna...è uscito dalla mia vita.-

-Dico solo...che magari...potresti dare una possibilità al ragazzo con la chitarra...-

-Fidati Bet...è molto meglio così- asciugo l'ultima lacrima   che bagna il mio viso e mi lascio coccolare dalle carezze dell'unica persona che c'è sempre stata per me...la mia migliore amica.

__

-Sei sicura di non voler chiamare un decoratore per dare il bianco?- guardo la sua faccia sconvolta mentre inorridita tenta di aprire la latta di vernice.

-Sicurissima! Ho bisogno di tenere la mente occupata...e questo mi sembra un buon modo per farlo!

-Certo...ma cosa centro io in tutto questo?

-Sei o non sei la mia migliore amica?
Fa un cenno con la testa poco convinto.
-Allora datti da fare, ti prometto che se ti rovini le tue preziose unghiette, sarà mia premura pagarti la manicure lunedì!

Scoppiamo a ridere mentre una canzoncina pop fa da sfondo a quella domenica pomeriggio insolita.
Era da tempo che non mi dedicavo a qualcosa che non fosse, il lavoro e l'ospedale. Non potevo laciare che i giorni passassero così, rimanendo immobile su un divano a sperare che una stupidissima spia rossa si illuminasse.
Dovevo riprendere in mano quello che rimaneva della mia vita, godermi quei pochi attimi che riuscivo ancora a cogliere, perchè nessuno me li avrebbe più ridati.
Era inutile rimanere ad aspettare in un miracolo.
Dovevo provare a crearmelo da sola il mio miracolo. E forse, passare un pennello di vernice su un muro bianco, non era il massimo della vita, ma almeno avevo qualcosa a cui dedicarmi e che mi staccasse per un pò dai miei pensieri,

-Lo sai vero che inalare tutta sta vernice non fa bene?- mi guarda severa, con il viso macchiato a tratti di vernice

-Bhe, di sicuro meglio che spalmarselo in faccia- dico scoppiando a ridere e porgendole un asciugamano per ripulirsi il viso.

Sento bussare alla porta.
Faccio cenno con la mano a Bet di stare zitta.

-Non puoi fingere di non essere in casa- sussurra a voce bassa

-Fatti i fatti tuoi!- la rimprovero a denti stretti mentre continuano a bussare.


-Mallory lo so che sei là dentro.
La voce di Tyler tuona dall'altro lato della porta. Ed è come se una lama mi entrasse dritta nello stomaco.
Faccio un lungo respiro e lentamente mi avvicino.
Apro, e lo vedo lì, davanti ai miei occhi e per un'istante è come se tutto si fosse fermato, come se sentissi solo i battiti del mio cuore tuonare dentro il mio petto.

-Devo...p...parlarti-

-Tyler, hai bevuto?- sento l'odore di birra uscire da ogni poro della sua pelle, due grosse occhiaie segnano il suo viso, e per un secondo rivedo me davanti allo specchio a cercare di coprire le mie, col correttore.

-Io...è meglio che vi lasci soli- Bet mi fa un cenno con la mano e se ne va, mentre aiuto Tyler a sedersi sul divano.

-Che diavolo ti prende Tyler? perchè cazzo sei venuto fin qui ubriaco fradicio!

-Avevo...bisogno....di vederti- dice a fatica, accarezzandomi il viso.

-Tyler, ti prego...- cerco di allontanare la sua mano che pesante scende sul mio collo

-Perchè sei sparita? io...ho bisogno...-

-Non sei nelle condizioni di affrontare un discorso... - dico cercando di farlo stendere -Ora stenditi e riposa, vado a prepararti qualcosa di caldo, tu... riposa-

________

Lo guardo mentre dorme.
Il viso rilassato, le mani strette al cuscino.
Lo accarezzo delicatamente sul viso...

-Tyler, quando imparerai a non comportarti da immaturo....- sussurro dolcemente mentre lui continua a rimanere immerso nei suoi sogni.
-Quanto vorrei poter essere sincera con te, quanto vorrei poterti raccontare tutto...ma non posso, non posso trascinare anche te in questo vortice, non posso permetterti di compatirmi o di prenderti cura di me...non dopo quello che hai passato e stai passando. Michael ha bisogno di te, più di quanto possa averne bisogno io, e non posso permettere che tu soffra anche per me.- lo accarezzo di nuovo, poi asciugo la lacrima che segna il mio viso.

Come posso fare per starti vicino senza farti male.
Come posso aiutarti, se non riesco nemmeno ad aiutare me stessa.
Come posso aggiustare il tuo cuore, se il mio è il primo ad essere difettoso.

Mi faccio piccola piccola, e mi stendo accanto a lui, faccio in modo che il suo braccio mi circondi. Ho bisogno di sentirmi protetta.
Ho bisogno di sentirlo vicino.



_______________


Eccomi tornata.
So che mi odierete per la mia assenza (quasi 1 anno), ma purtroppo ho avuto vari problemi..e balle varie che mi hanno portato ad allontanarmi dalla scrittura. Un pò anche il fatto che non mi sentivo più abbastanza ispirata o motivata... avevo deciso di abbandonare le FF.
Poi, non so, sarà che mi mancava scrivere, sarà che mi mancava dare sfogo alla mia fantasia...ho deciso di tornare.
Spero di avere il vostro perdono, e riacquistare la vostra stima.
Spero di leggere le vostre recensioni...e di sapere che ne pensate.
Il prossimo capitolo, lo posterò prestissimo, per farmi perdonare.
Penso già Lunedì ;)
quindti... STAY TUNED.

Crys




                           

                                                                   

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Capitolo 13
*** Inside World ***


ne

Cap. 13

INSIEDE WORLD



-Dimmi che non ho davvero dormito fino alle.....- ricontrollo l'orologio -13??- dico spalancando gli occhi mentre la guardo passare il pennello sulla parete.

-Mmm direi di si...- accenna un sorriso e poi torna a concentrarsi sul suo muro.

-Mi spiace, per essermi presentato qui...in quelle condizioni...non so che mi sia preso...- dico avvicinandomi a lei

-Non preoccuparti...-

-Posso?- le chiedo afferrando l'altro pennello dal nel secchio di latta

-Non sei obbligato- 

-Un modo per farmi pedonare....- dico iniziando a passare la vernice su un angolo della parete.

Lei mi sorride, e mi sento di nuovo bene.
Preferisco non dire nulla, non rovinare quel momento...non dopo tutti quei giorni senza vederla ne sentirla.

-Mi spiace se sono sparita...senza spiegazioni...ma è difficile- dice con tono malinconico -Non sono pronta per tutto questo, non sono pronta per quello che c'è tra noi...-

-Non sei pronta...o non vuoi esserlo?-

-Ty, è difficile...-

-Sono qui per ascoltarti, non voglio giudicarti, ma merito una spiegazione...non puoi entrare dalla mia vita e uscirne così senza darmene almeno una-

Lascio il pennello nel secchio di vernice e mi avvicino a lei.
Le tolgo il suo dalle mani e le afferro il viso.

-Guardami negli occhi Mal, sono io, Tyler, ti prego dimmi cosa ti spaventa, dimmi cosa c'è che non ti permette di essere felice, di lasciarti andare...-

-Non posso.- abbassa lo sguardo, ma io la costringo a guardarmi di nuovo.

-Sei tu che mi hai detto un passo alla volta ed io ti ho promesso che così sarebbe andata.... se ti sei pentita per l'altra notte..-

-No Tyler! non è quello...l'altra notte non centra nulla, è stata, magnifica...ma io, IO...non posso essere la persona giusta per te-

-Questo sono io a doverlo dire e non tu- la interrompo con sguardo severo

-Tyler, credimi...è meglio così-

-così come? che sparisco dalla tua vita, tanti saluti e baci e chi si è visto si è visto? No Mal, non finchè continuerò a leggere nei tuoi occhi il desiderio di starmi vicino-

I suoi occhi lucidi sono incatentai ai miei.
Mi scruta con un'espressione che non riesco a decifrare. Non riesco a capire se sta per urlare, se sta per sbattermi fuori casa o se ha solo voglia di piangere e mandarmi a cagare.

-Ti ho sentita mentre ti accoccolavi a me stanotte-
I suoi occhi si aprono imbarazzati. Le sue guance si fanno più rosee.

-Io...-

-Volevi sentirmi vicino, proprio come io volevo sentirti vicina quando ubriaco ho guidato fino a qui, quindi ti prego, non venirmi a dire che non t'importa o che è tutto complicato, perchè io non ho mai visto niente di più semplice...siamo noi Mal, io e te...non ti sto chiedendo di sposarmi, ne di venire a vivere con me...ti sto solo dicendo, diamoci una possibilità, aiutiamoci a vicenda...non meritiamo di stare soli...-

I suoi occhi si chiudono rassegnati mentre le mie braccia avvolgono la sua figura snella.
La lego in un abbraccio pieno d'affetto e sento le sue piccole mani legarsi ai miei fianchi.
Sento il cuore esplodermi dentro, le mie labbra si posano delicate alle sue, un gusto salato accompagna il nostro bacio.
Le accarezzo la schiena e sento la sua pelle riempirsi di piccoli brividi.
Restiamo nel silenzio di quella stanza, che profumava di vernice fresca e malinconia, senza dire nulla, stretti l'uno all'altro, beandoci di quel momento.

____________________________________________

MALLORY POV.

1 settimana dopo.

- 
Bet mi puoi sostituire domani pomeriggio?- chiedo con sguardo implorante mentre finisco di asciugare gli ultimi bicchieri della giornata.

-Certo....qualcosa non va?- 

- No, tutto ok, devo andare in ospedale, seduta extra questa settimana, ma nulla di cui preoccuparsi- sorrido cercando di sembrare convincente.

Purtroppo le cose non stavano migliorando. Il mio cuore continuava ad affiaccarsi.
Durante l'ultimo incontro con la Dottoressa Sawyer, avevamo deciso di fare una seduta in più a settimana, in modo da evitare il più possibile i rischi di arresto cardiaco. Avevo addirittura smesso di andare a correre.
Affannarsi non mi era di aiuto, quindi, dovevo evitare il più possibile attività motorie che potevano conportare un affaticamento al mio cuore.
Non avevo detto nulla a Bet, per non preoccuparla più di quanto già non lo fosse.
E poi, il suo continuo insistere sul fatto di dire o meno la verità a Tyler, mi stava già stancando, per cui, meno sapeva, meglio era sia per lei che per me.

-Ok- risponde ricambiando il sorriso -Con Tyler?-

-Tutto ok...cioè, stiamo procedendo un passo alla volta, sa che non sono pronta per una relazione seria, e lo rispetta...

-Ed è davvero quello che vuoi?

-Bhe, è quello che per ora posso dargli. Non posso buttarmi a capofitto in qualcosa che non so se riuscirò a portare a termine, non finchè non sapro' cosa sarà di me... - abbasso lo sguardo, cercando di nascondere quanto il pensiero di non sapere se mai avrò un futuro, mi faccia male.

-Non fa una piega. Ma, più tempo passate insieme più i vostri sentimenti cresceranno, sei davvero convinta che mentirgli sia la cosa giusta?
Questa volta la sua voce è più severa.

-Abbiamo già affrontato questo discorso Bet, e sai come la penso. Quindi per favore, non parliamone più.

-Come vuoi...- esclama rassegnata.

-Buongiorno!- sento una voce famigliare farsi strada

-Tyler! stavamo giusto parlando di te!-  

-Spero positivamente Bet- le fa l'occhiolino e si avvicina a me.

-Ciao Streghetta! ho una sorpresa per te!- la sua voce così entusiasta quasi mi spaventa.

-Devo preoccuparmi?- chiedo con sguardo perplesso, mentre lui tira fuori dalla tasca quattro biglietti.

-Ho i biglietti per il concerto dei WhoMadeWho, di stasera!- 

-Cosa??? stai scherzando vero??? erano tutti esauriti!!- urlo incredula.

Gli avevo parlato, qualche giorno prima, di quanto adorassi quel gruppo.
Non erano molto famosio, ma facevano della musica stupenda. Coinvolgente. Quel tipo di musica che ti entra dentro.

- Oddiooo!!! amo questa canzone!!- mi alzo dal divano di scatto - è così cazzuta!- 

-Cazzuta?- mi guarda perplesso

-Si cioè dai, ascoltala...- alzo il volume della stereo, iniziando a canticchiare Inside World.
Comincio a ballare, odeggiando a tempo di musica...


Take a listen to your heart beat!
Tell us what you gonna do
We are leaving baby up to you
It’s not a problem, it’s not a problem, it’s not a problem!


-La senti come ti entra dentro?- gli dico continuando a ondeggiare mentre lui mi guarda perplesso dal suo divano -ha quel motivetto che ti entra dritto in testa-

-E' molto bella, devo ammetterlo! non è il mio genere, ma...si ti entra dentro- lo guardo mentre i suoi occhi mi fissano, fino a scendere sulle mie gambe nude.
Ho addosso solo la sua maglietta, sarà forse per quello che mi guarda con gli occhi famelici di un leone che ha davanti la sua più succulenta preda.

Mi sorride e io ricambio.

-Tra qualche giorno suoneranno qui, in un locale a Chelsea, ho cercato i biglietti OVUNQUE ma erano già esauriti.- dico abbassando il volume della radio e sedendomi di nuovo accanto a lui. -Peccato, sarà per un'altra volta!- dico rassegnata afferrando una patatina dal pacchetto che teneva in mano.



-Bhe, diciamo che ho alcune conoscenze influenti...- afferma dandosi arie da super star.
Gli dò una spallata e scoppiamo a ridere.

-Ne ho 4, perchè Aidan muore dalla voglia di vederli...e gli ho promesso che avrei preso due biglietti anche per lui...spero non ti dispiaccia

-No no, anzi!! sono proprio curiosa di conoscere meglio questo Aidan, il fatto che abbiamo gli stessi gusti musicali è un punto a suo favore!!- sorrido entusiasta -potrei chiedere a Bet, di unirsi a noi!! se il quarto biglietto non è già prenotato!-

-Certo che puoi...credo che Aidan sarà più contento, l'alternativa era il fratellino 16enne punk-emo...quindi...

-perfetto!- esclamo eccitata -Bet, ti va di venire con noi ad un concerto stasera?- urlo da dietro il bancone verso la cucina.
La sento raggiungerci.

-Adoro i concertiiii!! Chi suona? Lady Gaga?  Britney Spears?- 

-I Who.Made.Who.-  dico scandendo bene ogni parola.

-Chi???- urlacchia quasi schifiata.
Sapevo già che non conosceva quel gruppo, ne tanto meno una sola delle loro canzoni, ma non poteva dirmi di no.

-Vedrai ci divertiremo...e poi, è da tanto che non andiamo ad un concerto! l'ultimo a cui siamo state è stato quello dei Backstreet Boys,dove mi hai portato con la forza, quando avevamo ancora l'apparecchio! Mi devi un concerto!-  esclamo soddisfatta

-TU, avevi l'apparecchio. E comunque, I want it that way era anche la TUA canzone preferita-

-Questo è quello che credi tu!- scoppio a ridere e Tyler mi segue a ruota.
Bet incrocia le braccia offesa e finge di farci il muso.

-E va bene, ci vengo...basta che non venga il tuo amico schizzofrenico...

-Ehm....in realtà Aidan, è già dei nostri!- replica divertito Tyler.

-Argh! Lo sapevo!!Vi odiooooo!- sbuffa lanciandomi il grambiule in faccia.

-A stasera!- le urlo mentre esce sbattendo la porta.

________________________

TYLER POV.

Quando apre la porta per un attimo rimango senza respiro.
la sua bellezza e semplicità riuscivano ogni volta a togliermi il fiato.
Niente vestitini succinti che lasciano poco all'immaginazione, niente tacchi vertiginosi da far slogare le caviglie, niente di tutto ciò.
Solo una semplice coda alta, un velo leggero di rossetto rosso, una felpa socchiusa, e un paio di pantaloncini che mostrano le sue gambe perfette.
Adoro il modo in cui esterna il suo essere. La sua semplicità.

-
Hai intenzione di rimanere lì impalato o mi fai uscire?- mi sorride e in quel momento lascio i miei pensieri per tornare alla realtà.

-Sei stupenda!- dico a voce bassa quasi per paura di sembrare troppo smielato.

Lei abbassa lo sguardo timidamente.
Non è quel tipo di ragazza a cui piacciono troppo i compliemnti, la mettono sempre in soggezione.

-Grazie, ora però...possiamo andare?-  dice storcendo il naso e abbozzando un sorrisetto.

-Bet?- chiedo non vedendo la sua amica

-Ci raggiungerà direttamente lì, preferiva venire per conto suo, non le piacciono granchè le uscite a 4 combinate!- alza gli occhi al cielo e io trattengo la risata.

-Aidan già lo conosci- dico aprendole la portiera della macchina e indicandole il mio amico seduto dietro

-Ciao ragazza strana!- 

-Puoi chiamarmi Mallory- gli dice facendogli l'occhiolino.

Guido con gli occhi fissi sulla strada, anche se ogni tanto, devo ammettere, faccio cadere lo sguardo su di lei, su quelle gambe snelle e delicate, piegate sul sedile.
Lei fortunatamente, presa dai discorsi con Aidan, non si è accorta del sorriso ebete che ho stampato sulle labbra e del solito sguardo "da maniaco", come direbbe lei, che esplora ogni angolo del suo corpo.
Continuavano a ridersela beatamente come se io non esistessi.

-....bhe come quella volta che mi sono finto cieco per rimorchiare ad una festa

- e ci sei riuscito?- gli chiede lei scioccata

Guardo dallo specchietto Aidan che, orgoglioso, fa cenno di si con la testa.

-Non ci posso credere, tu sei matto!- esclama Mallory scoppiando a ridere

-hai davanti un esemplare di Stallone Purosangue baby!

Mallory non riesce a smettere di ridere, cerca di dire qualcosa, ma le parole le si bloccano...ride, ride e ride....e quella risata non fa che rendermi felice e far sorride me a sua volta. 
Potrei stare in silenzio ad ascoltare quella risata per ore, è musica per le mie orecchie.
Cerca di ricomporsi e tornare seria, nonostante le riesca difficile.

-Stallone Purosangue- ripete prima di scoppiare a ridere di nuovo.

____

Arrivati davanti al locale, Mal fa cenno alla sua amcia Bet che è già in coda per entrare.

-Finalemente siete arrivati! Stavano per venirmi le vesciche ai piedi- 

-Con 16 cm di tacco, stanno venendo pure a me solo guardandoti- la stuzzicca Mallory mentre l'abbraccia per salutarla.

-Aidan lei è Bet. Bet, Aidan.- Faccio le presentazioni per distrarre Aidan dalla scollatura di Bet ed evitare quindi che lei si accorga della bavetta che per poco non si materalizza sulla bocca del mio caro vecchio amico.

-Finalmente ho l'onore di conoscere ufficialemente colui che ha quasi sfondato il mio divano durante una delle mie feste al dormitorio- 

Aidan fa uno sguardo perplesso e allunga la mano.
-Piacere di conoscerti...BET- scandisce bene il suo nome con voce sensuale. Con la coda dell'occhio vedo Mal coprirsi la bocca e voltarsi prima di scoppiare di nuovo a ridere.

-Bene entriamo muoio dalla voglia di vedere questi...... qui- cinguetta Bet non ricordando il nome del gruppo.

-WhoMadeWho- dicono in coro Mal e Aidan.
Questa volta sono io a scoppiare a ridere.
Sarà una lunga, intensa e divertente serata, penso mentre finalmente entriamo nel locale.
____

La guardo persa nella musica, mentre con le labbra mima ogni verso, di ogni canzone.
Ogni tanto accenna qualche movimento, sempre mantenendo il tempo della musica.
Sembra chiusa in una bolla, quasi fuori dal mondo. I suoi occhi brillano e le il suo viso è rilassato in uno splendido sorriso.
Non posso credere che quella ragazza scontrosa e quasi arrogante possa davvero essermi entrata così dentro.
La sento scorrere nelle mie vene, sento una scossa ogni volta che mi sta vicino, una scossa che mi ridona vita.
Più passano i giorni, più sento qualcosa crescere dentro di me, e la cosa mi fa paura...sento che questa finta quiete durerà poco...ho come la sensazione che ci sia ancora qualcosa a tenerla lontana da me, a non far si che riesca a lasciarsi andare come vorrebbe.

-Noi andiamo a prendere qualcosa da bere- mi urla Aidan all'orecchio, già alticcio.
Appoggia il braccio sulle spalle di Bet e la porta via con se.

-Potresti levermi le tue manacce di dosso?- gli strilla lei scocciata

-Già mi ama, lo sento...già mi amaa!!- mi fa l'occhiolino mentre si allontanano.

- Ci hanno abbandonati-  faccio segno a Mal, indicandole Aidan e Bet.

- Secondo te che si stanno dicendo?- mi chiede scrutandoli.
Anche lei ha notato, nonostante la distanza che ci separa, il modo in cui quei due si stanno punzecchiando.

- Smettila di fissarmi le tette Aidan!- esclama imitando la voce di Bet.

-Non è colpa mia se metti la tua balconata in bella mostra- continuo io

- Sei un maniaco!!! peggio del tuo amico!-

-E tu sei più acida della tua  amica!!-
 
 Arriccia il naso e poi mi sorride.
- Non sono acida- mi dice prima di avvicinarsi a me.

Le sue esili braccia si stringono intorno al mio collo e le sue labbra si posano delicate sulle mie.
Morbide.
Calde.
Le sento rimepirmi il cuore.
Ogni suo bacio riesce a risvegliare qualcosa in me, quel lato umano che credevo perso si fa strada per poi uscire ogni volta che sto con lei.

Mi stai riempendo di te Mallory. Mi stai riempendo del tuo essere.

Sei come una droga, e ti sento dentro.

La mia mente vola, libera.
La musica ci avvolge, ed è come se non ci fosse nessuno oltre a noi.
E' come se in quella sua bolla, in cui prima la vedevo avvolta, avesse fatto entrare anche me, salvandomi.

Tu mi stai salvando Mallory.

__________________________________________

Ma Buona seraaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
eccomi tornata!
Lo so, ho tardato di nuovo...non volevo. LO GIURO.
ma tra la premiere di K11 lunedì, e alcuni problemi di famiglia, sono stata fuori casa e dal cell mi era impossibile postare -.-
ora spero che questo capitolo vi sia piaciuto, spero di leggere le vostre opinioni, belle, brutte...basta che vi leggo xD
Vi consiglio di scoltare la canzone che ho citato, non so io la amo, e mi sono immagginata Mallroy spacca culi, che la cantava e ballava presa bene ahahahahah xD ogni tanto la mia fantasia se ne esce con ste cose xD
Ho voluto fare un capitolo tranquillo....perchè presto....inizieranno un pò di drammucci, cioè si scopriranno più cose su mallory..e bla bla bla...
so... Stay Tuned ;)

grazie per chi ha ancora voglia di seguirmi.

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Capitolo 14
*** It's All on you ***


NEVERT

Cap. 14
IT'S ALL ON YOU




Rimango incantato a guardarla, mentre lei dorme tranquilla.
Non riesco a prendere sonno, soprattutto se ho lei a distrarmi.
Le accarezzo il viso scostando una ciocca di capelli dalla sua fronte e subito un leggero sorriso si dipinge sulle sue labbra, continua a dormire stretta al cuscino, immersa nei suoi sogni.
Mi alzo lentamente cercando di non far rumore, entro in cucina e guardo la mia chitarra.
Era passata qualche settimana dall'ultima volta che avevo ritrovato la voglia di suonarla, quella voglia che lei era riuscita a farmi tornare.
Apro la custodia e accarezzo le corde. Un leggero tintinnio di note suona delicato.
L'afferro e chiudo gli occhi.

-Ho un gancio per te fratellino!- urla trionfante Michael buttandosi a peso morto sul mio letto -Un mio amico, conosce uno che ha un locale in centro, e mi ha detto che può mettere una buona parola per te, per farti suonare! Su avanti, inchinati ai miei piedi e baciameli!-

-Mike, lo sai che non ho mai suonato in pubblico e...- dico allontanando i suoi piedacci dalla mia faccia.

-E allora? avrai mica paura? Sei bravo, hai talento....meriti di dare un'opportunità a te stesso-

-No grazie- mi limito a rispondere

-Non fare il cagasotto!- 

-Non faccio il cagasotto! E' solo che la mia musica, è MIA e non sono pronto per condividerla con altri- raccolgo i miei vestiti da terra e sistemo i libri nello zaino

-Con me l'hai fatto!- incrocia le braccia assumendo un'espressione da snob -Non vedo cosa ti cambia canticchiare in un locale pieno di gente e di ragazze che magari a fine serata moriranno dalla voglia di slacciarsi il reggiseno e lancartelo sul palco!- inizia a dimenarsi fingendo di lanciare un reggiseno che in reatà è un mio calzino.

-Deficiente!- scoppio a ridere -E io sto per fare tardi a scuola!-

-Dai dimmi che suonerai...- incrocia le mani pregandomi

-No!- mi accendo una sigaretta e apro la porta della mia stanza -e non insistere perchè non cambierò idea-

-Sei un coglione fratellino!- mi tira una gomitata prima di uscire anche lui dalla mia stanza.

Riapro gli occhi e la mia mano stringe con forza la chitarra.
Mi mancava suonare, ma mi mancava molto di più lui.
Mio fratello.
Lui non ha mai smesso di credere in me, mi ha sempre incoraggiato, ha sempre voluto che il mondo conoscesse la mia musica, che non la tenessi per me...sognava per me qualcosa di grande.
Ma io non ero pronto, non ero pronto ad aprirmi agli altri, a me bastava suonare per me, quello mi appagava. La mia musica apparteneva a me, e non volevo venderla. Per me la musica significava libertà, e io mi sentivo esattamente così, ogni volta che tenevo in mano la chitarra.

Ora che non suono più però...mi sento vuoto, come se oltre che perdere mio fratello io stia perdendo anche me stesso.
Michael non vorrebbe questo.
Lui non vorrebbe vedermi così...non vorrebbe che io rinunciassi a quella parte di me.

Inizio a suonare, liberando la mente da ogni pensiero, dimenticandomi di Michael, dell'incidente, di me...di tutto. Mi concentravo solo sulla musica, sulle mie dita che danzavano su quelle corde.
Mi lascio trasportare dal mio cuore, e mentre suono, chiudo gli occhi e vedo il suo volto, i suoi occhi verdi, il suo sorriso...vedo Mallory, che danza su quelle note.

____

POV MALLORY.

Sento una musica dolcissima cullarmi, apro gli occhi e capisco che non la stavo solo sognando.
Mi alzo senza fare troppo rumore.

Tyler è seduto sulla sua poltrona in cucina, abbracciato alla sua chitarra, ha gli occhi chiusi e continua a suonare senza accorgersi della mia presenza.
Mi appoggio alla porta e rimango in silenzio ad ascoltarlo.
E' perso nel suo mondo, incatenato alla sua chitarra, le sue mani corrono veloci su quelle corde che sembrano esseregli schiave.
Non ho mai sentito nessuno suonare in quel modo, nessuno così totalmente perso nella sua musica  come lui in quel momento.
Lui è fatto per quello. La musica è fatta per lui.

Apre gli occhi all'improvviso e mi vede, gli sorrido.

-Ti prego non smettere- dico avvicindandomi a lui.

Lui ricambia il sorriso, quasi imbarazzato per non so quale motivo, e questa volta inizia a cantare.

There are pictures in her eyes, they're a thread up for the skies
So I wait
Now with our souls misunderstood
And our minds they saw a map of a way
For how looong.

Le parole escono dalle sue labbra e danzano perfettamente con la musica che le sue mani stanno creando. I suoi occhi fissi sui miei, sento il mio cuore iniziare a battere all'impazzata.

For how long, how long must you take.
I was set for that mistake but you moved.
And when there was nothing then that I couldn't take
Its all on you, darlin'
You took me when my eyes were turned
Its all on you, baby


Ed è come se ogni parola fosse stata scritta per me. Non so con quale presunzione riesca a dire questo, so solo che più lo ascolto cantare più i miei occhi si riempiono di lacrime.
Non so come sia riuscito a farmi questo. 
Mi ero promessa di non fargli del male, di stargli lontana, senza rendermi conto che però ero proprio io la prima a non riuscire a stare senza di lui. 
Era diventato davvero importante per me, e nonostante sapessi quanto questa relazione fosse rischiosa, non potevo più farne a meno.
Seduta con le gambe accavallate, davanti a lui, rimango immobile ad ascoltarlo, incantenata ai suoi occhi e alla sua voce.


You turned your back when I tried to learn
Still I cannot lift my eyes
If your hands are turning mine
But you dared not
What you said our souls could contain
They could contain
But now I'm gone
With a broken twisted soul in mind
But for how long?
Cause I've wasted this train of youth all on you, all on you
Its all on you
Its all on you
Its all on you

La sua voce spinge quelle ultime parole dritte al mio cuore, quasi impedendomi di respirare.
Una lacrima scende sul mio viso, nonostante abbia cercato a lungo di trattenerla.
Lui allunga la sua mano verso di me e l'asciuga.

-E'...è meravigliosa...- dico con la voce tremante

-Dici davvero?- lo vedo quasi arrossire ed è la prima volta che succede.

-Dico che non ho mai sentito nulla di così...profondo-

-Hai i tuoi meriti- dice sorridendo e mi fa l'occhiolino

-Bene, allora il titolo di questa canzone è ufficialmente Mallory!- scherzo cercando di cacciare via l'imbarazzo di quella confessione

-Non esagerare...- esclama pizzicandomi il fianco

In un attimo, posa la sua chitarra e le sue mani sono su di me.

-Il solletico NO!!- lo rimprovero mentre tenta di stuzzicarmi -Tyler Hawkins il solletico NO!!-ribadisco d'un fiato cercando di divincolarmi dalla sua presa. Ma è troppo tardi. Mi ha messa al tappeto, lui sopra di me, mi tiene in trappola sotto il suo corpo.

-Mallory odia il solletico!- esclama divertito con le mani che continuano a torturarmi.
Le nostre risate rimbombano in quella stanza dove pochi istanti prima la sua canzone aveva fatto vibrare le corde del mio cuore.

-Tyler ti prego- lo imploro

Ma lui continua senza darmi tregua.
Presto però i suoi movimenti diventano più dolci e delicati, fino a trasformarsi in carezze.
Carezze cariche di desiderio.
Le sue labbra sprofondano sulle mie mentre i nostri corpi si incastrano uno all'altro.
Le sue dita afferrano la zip della mia felpa e la aprono.
Le mie mani ormai avide fanno scivolare via la sua t-shirt e si ancorano alla sua schiena.
Il mio respiro si fa sempre più affannato mentre le sue labbra scorrono sul mio collo lasciando una scia di baci poco casti.
Mi lascio andare totalmente perdendomi nel suo corpo, lasciando che le sue mani accarezzassero me con la stessa vemenza con cui stavano accarezzando poco prima la chitarra.
Mi perdo in quella passione che infuoca il mio corpo.
Lo sento in me e mi sento finalmente felice.
Non esiste nient'altro, solo lui ed io, in quella stanza.
Niente poteva rovinare quel momento.

____________________________


Vorrei riuscire a dirgli la verità.
Quella verità che lui merita.
Ma non posso, non riesco. Non voglio.

Sola, su un letto di ospedale, scrivo sul mio diario, mentre la flebo ancorata al mio braccio mi ignetta chissà quale farmaco.
Stringo la penna forte nella  mia mano.
Per quanto tempo potrò reggere ancora tutto questo?

A volte penso, perchè proprio a me?
Perchè non posso avere una vita come tutti gli altri, un cuore, come tutti gli altri.
Ma subito penso che non sono l'unica, e non è nemmeno giusto augurare che sia qualcun'altro a dover sopportare tutto questo.
Vorrei solo che tutto finisca presto.
Vorrei solo trovare un cuore, non dover per forza stare seduta in un letto d'ospedale a scrivere su un diario mentre prego che il mio cuore regga ancora.

-
Mallory tutto ok?- la dottoressa Sawyer entra nella stanza e subito chiudo il mio diario.

-Si, alla grande!- mi sforzo di sorriderle

-Abbiamo quasi finito per oggi, ho aumentato le dosi quindi potresti sentirti più stanca del solito oggi pomeriggio, ti consiglio di non andare a lavorare e di riposarti- segna qualcosa sulla mia cartella clinica.

-Nessuna novità su....-

-Ancora niente, non abbiamo ancora un donatore compatibile, ma vedrai, presto arriverà- tampona con una pallina di cotone il punto in cui ho l'ago della flebo, e me lo sfila.

-un altro livido per la mia collezione!- esclamo continuando a tener premuto il batuffolo bianco.

-Ci vediamo dopo domani Mallory, se hai bisogno..chiamami- mi sorride con dolcezza prima di uscire dalla stanza.

So di essere spesso sgradevole con lei, e questo non per colpa sua, anzi, lei è sempre molto gentile con me, ma davvero non riesco a non odiare tutto questo.
Le sono grata per quello che fa per me, ma la paura che non sia abbastanza mi tormenta.
Ritiro le mie cose ed esco.
Mentre cammino per il corridoio, passo davanti ad una camera, attaccato a delle macchine c'è un ragazzo giovane, carino...che assomiglia molto a...

-Michael!- esclamo a voce bassa riconoscendo nonostante la fasciatura alla testa e la mascherina in bocca, il ragazzo che
Tyler abbracciava nella foto che avevo visto in camera sua.

Non so nemmeno cosa mi spinge a farlo, ma decido di entrare.
Mi avvicino lentamente al suo letto, sul comodino fiori, e una foto.
Un Tyler sorridente abbraccia suo fratello. 
Sento una fitta al cuore, e mi costringo a non piangere.

-Non puoi nemmeno immagnare quanto tua fratello stia male nel vederti così- dico a voce bassa mentre mi siedo sulla sedia li a fianco.
-Continua a darsi colpe e a credere di non meritare di essere vivo mentre tu sei qui.- faccio un lungo respiro -Spero che tu ti riprenda Michael, perchè non meriti questo, e nemmeno tuo fratello-
Mi alzo e gli accarezzo la mano.
-Ciao Michael, spero di conoscerti un giorno-
Esco dalla stanza e mentre chiudo la porta alle mie spalle non riesco più a trattenere le lacrime.

Non posso dire a Tyler la verita.
Non potrò mai dirgliela.
Non merita di soffrire ancora.

___________________________________________________________________________

Rieccomi
dopo tanta attesa con il nuovo capitolo.
So che mi odierete, ma...  purtroppo molti avvenimenti nuovi nella mia vita mi stanno impedendo di dedicarmi pienamente a questo xD
ma GIURO che nonostante questo, questa storia continuerà e finirà come è giusto che sia.

Ringrazio tutti coloro che mi seguono con affetto, e non hanno mai smesso di farlo. VI ADORO davvero, meglio pochi ma buoni ;)
e ringrazio le NEW ENTRY che mi stanno dando tanto affetto .... spero di non deludervi.

e ora...sono curiosa di sapere che ne pensate ;)

baci baci
a prestissimo.


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