Fottuta libertà

di Melix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'indipendenza ***
Capitolo 2: *** I want to die, forse ***
Capitolo 3: *** Astinenza di uscire ***



Capitolo 1
*** L'indipendenza ***


Manca poco…tra poco sarò libera…libera da tutto, libera da tutti, potrò fare quello che voglio e quando voglio, senza dover pensare se ho da fare, se devo studiare, senza dover avvertire mio padre. Finalmente laureata, potrò cercare lavoro, affittare un appartamento e mostrarlo a papà. Oggi la mia chioma mora deve essere domata al più presto, non voglio fare tardi anche ora! Ripenso ancora a quando avevo 15 anni i miei amici mi avevano chiamato Fly, perchè significa volare, ero una ragazza un po’ strana, vivevo in un mondo tutto mio, per ogni giorno che passava non c’erano regole, tranne quelle di mia madre…trascuravo un po’ lo studio infatti i prof dicevano che potevo fare di più, come lo dicevano alle elementari, alle medie  e in questi anni di superiori. Mia madre sempre lì pronta a giudicarmi, a dirmi cosa fare e non fare, a dettarmi sempre regole…diciamo come Hitler…un giorno strano per noi era se non litigavamo o se non facevamo questione peccato che questo giorno non era ancora arrivato. Ora non so dove sia, com’è diventata, cos’ha concluso della sua vita ma sinceramente non me ne frega niente…

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Capitolo 2
*** I want to die, forse ***


E' così palloso stare a casa a 15 anni mentre le tue amiche escono e tu studi. E' la sesta volta che mia madre mi mette in punizione in questi 3 mesi...e io sto veramente per scocciarmi, l'unica cosa che mi salva dall'esasperazione sono i libri, mi piace leggere, immaginare di essere iola protagonisca, di viaggiare i quel mondo e allontanarmi da questo crudele, infame, egoista e noioso presente. Un giorno riuscirò a fare qualcosa di grnadioso e diventerò qualcuno...la scuola non serve a niente l'importante è sapere le regole di grammatica, saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisione, un po' di geografia  e l'inglese che è la lingua principale il resto è inutile come il latino.Odio la scuol, odio mia madre, odio i miei amici, odio la mia vita, odio i ragazzi, odio tutto ciò che mi circonda. La scuola crea solo conflitti con i genitori, mia madre infatti rompe sempre il cazzo, non riesce a capirmi e ha sempre da dire su tutto e sopratutto non si fida mai di me, i miei amici sempre se si possono definire così sono una banda di falsi, ipocriti, sfruttatori solo alcuni se ne salvano, la mia vita è inutile, io sono inutile, con mia madre ci litigo sempre, con i miei amici ci litigo sempre, a scuola non sono la prima della classe ma quasi l'ultima, nessun ragazzo mi vuole veramente, se invece mi vogliono o sono brutti o sfigati o entrambe le cose, odio tutto e tutti, vivere non serve a niente. Dopo questo si può dedurre che sono una ragazza molto positiva, allegra eh? Certo proprio così, in realtà sono gli altri che non me lo fanno essere. Tutti mi giudicano...anche se non mi conoscono, diciamo che sono abbastanza forte per sopportare tutto, come il libro "io sono  di legno", beh invece io sono di ferro. I ragazzi poi...sono la cosa peggiore che possa mai esistere, ma chi li ha inventati! Però per sfortuna anche la cosa più bella del tipo Giovanni, cazzo non ho mai visto labbra più belle delle sue, alto, capelli fantastici, non grasso ma neanche magro, simpatico anche chiuso, lui è un ragazzo da orgasmo, quando lo vedo mi vengono strane senzazioni nella pancia, i suoi amici però manco scherzano, uno più bello dell'altro. Voglio uscire, voglio uscire, voglio uscire! odio stare tutto il tempo su Facebook, tutta questa gente che fa stati sulla loro vita inutile, sul nonno/a che gli è morto/a, sulle "puttane", su film che stanno facendo in tv, ss i ragazzi che sono dei bastardi, battute squallide e così via diciamo sempre le stesse cose.

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Capitolo 3
*** Astinenza di uscire ***


Basta sono disperata, mi sono definitivamente scocciata di rimanere a casa, è una noia mortale quindi stasera scapperò di casa, andrò in discoteca con le mie amiche e ci divertiremo. Tornare da scuola dopo aver avuto due ore di latino, due di matematica e una di fisica è così faticoso per fortuna oggi è sabato, guardando fuori dalla finestra della classe nell'ora di matematica mi ha fatto pensare molto e una cosa che non voglio fare questa sera è rimanere di nuovo a casa. Ora entrerò a casa, mangerò tranquillamente, poi staserà nasconderò i vestiti sotto al divano, verso le 23 scenderò sgattaiolando via. O forse questo era il mio programma fino a quando mamma non mi ha beccata mentre stavo per chiudere la porta...credo quasi di avercela fatta ma non fu così. Mi fece ritornare a letto e con il suo tono minaccioso mi disse "domani ne riparliamo". Quella frase metteva quasi i brividi. Stavo nel mio letto pensando a qualche scusa finchè non sentii bussarmi alla finestra. Di corsa mi affacciai per vedere chi era. Eccola, arrivata a prendermi per salvarmi da quest'inferno, la mia cara amica Maya, una ragazza in primis sfondata di soldi dalla testa ai piedi, bellissima e la prima ad aver fatto sesso in tutta la scuola. La sorpresa più grande però fu che stava sul motorino di Giuseppe e affianco a loro c'era un altro motorino con Giovanni. Maya mi urlò di scendere, io mi misi una maglia e una gonna e scesi, però questa volta dalla finestra, perchè era abbastanza bassa da poter fare un salto e trovarsi giù.Salii subito sul suo motorino salutando tutti  e chiesi a Maya dove saremmo andati, lei mi rispose "dove ci porta il cuore". Non sapevamo dove ci trovavamo ne come fossimo arrivati ma solo che d'avanti a noi stava una grande spiaggia. Spensero il motore dei motorini e andammo sulla riva del mare. Io e Giovanni stavamo un po' più distanti da Maya e Giuseppe, che già si stavano dando da fare. Le loro labbra si intrecciavano come se fosse un labirinto, le mani scendevano sempre più e il sesso era sempre più vicino. Lasciando perdere quei due io e Giovanni ci mettemmo stesi sulla sabbia a guardare le stelle e a parlare conoscendoci meglio, era così dolce e cazzo adoravo le sue labbra. Vedi per un attimo l'ora e merda erano le 2 passate dovevo tornare, dissi vicino a Giovanni che mi doveva accompagnare assolutamente, stavo tutta sotto pressione. Lui si avvicinò a me e mi disse che dovevo stare calma e subito dopo sentii le sue labbra sulle mie, la sua lingua che eseguiva una specie di danza nella mia bocca, la sua saliva mischiata con la mia. Non me lo sarei mai aspettato.Ci girammo verso Maya e Giuseppe e lo stavano facendo, lo stavano facendo sulla spiaggia, d'avanti a noi. Giovanni disse che era meglio non disturbarli quindi mi accompagnò a casa, arrivati sotto il portone mi baciò lentamente potendo goderci il momento, scesi dal motorino e entrai a casa questa volta dalla porta principale per fortuna mamma stava ancora dormendo.

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