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di camjlla
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1.Love without tragedy. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2.Don't stop the music. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3.Take a bow. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1.Love without tragedy. ***


Capitolo 1.Love without tragedy. -da leggere con 'Rehab' di Rihanna.-

Camminavo felice per la strada, con un sorriso da ebete stampato sulla faccia. 'Finalmente registro.' pensai. Sì,avevo già in mente la canzone da cantare. Si sarebbe chiamata 'Rehab'. Amavo quel titolo. Dietro di me c'era la solita guardia del corpo che mi scortava,stando attenda ad ogni mio movimento. 'Non cè bisogno che mi segui così,Johanne.' le dissi. 'La devo proteggere,signorina Rihanna. E' il mio lavoro.'mi rispose,guardandosi intorno. Accennai un sorriso,poi tornai a concentrarmi su di me. Stretto nelle mani avevo il cellulare che in quel periodo stavo odiando. Chris mi perseguitava con quello. Così,per scacciare questo pensiero,lo nascosi nella borsa. Arrivai finalmente all'edificio di registrazioni di New York. Entrai,facendomi spazio tra i cantanti emergenti che stavano facendo il provino. 'Rihanna,per di qua.'mi disse Sally,la mia assistente discografica. Mi condusse nella sala registrazioni più grande,per una canzone migliore. Entrai nella porticina di vetro,la chiusi e mi sedetti al centro della stanza,aspettando che arrivasse Zac,il produttore discografico. Intanto vidi il cellulare lampeggiare nella borsa. 'Che scocciatura.'pensai,dopo aver visto un messaggio di Chris,il mio ragazzo. 'Rì,ti devo parlare,date le circostanze,dobbiamo parlare urgentemente.' Spensi il telefono e lo rimisi in borsa. Nel frattempo,Zac era arrivato e dopo avermi salutata incominciammo a registrare. La mia voce era soave e accesa quel giorno. Per la prima volta,mi piaceva la mia voce. Intonai le prime parole della canzone incoraggiata da Zac. Poi,fu tutto più facile. Mi ricordavo il testo a memoria e fortunatamente non sbagliai un vocabolo. Verso la fine dell'incisione della canzone,vidi Chris seduto su una sedia dietro a Zac. Che cosa ci faceva lì? Non era mai venuto a prendermi dopo le registrazioni. Non avevo tempo per pensare a lui,dovevo finire la canzone. ' 'Brava Rihanna, sei magnifica,come sempre.'mi disse Zac, sorridendomi. Poi uscii dalla sala registrazioni. 'Amore.'Chris mi prese una mano. 'Ciao! Che cè?'gli dissi,sorridendo. 'Dobbiamo parlare.'mi disse,corrucciando il viso. Così,scortata dal mio ragazzo,uscii dall'edificio. 'Andiamo a casa.' mi disse. Per la prima volta in vita mia,avevo paura dell'amore. Che voleva farmi Chris, sta volta? Un mese prima aveva preso un bastone e me l'aveva lanciato addosso, ridendo. L'aveva tirato forte, tanto che mi aveva rotto un legamento. Avevo sempre sospettato che lui fosse stato ubriaco quel giorno. Amava il wisky e le droghe leggere. Per fortuna, quando ne usufruiva, io ero in tour, scortata da mille guardie del corpo. Ma cazzo, Chris era il mio ragazzo...Come potevo disprezzarlo tanto? Avevamo passato un'intera estate insieme, tra i pub infuocati di New York e Las Vegas. C'eravamo conosciuti quando lui era in tour. Anche lui è un cantante, proprio come me. Chris Brown per i fans. Per me era Chris e basta. Il mio Chris. Ma da quel giorno in cui mi aveva lanciato quel bastone addosso, era cambiato. Non gli andava bene niente di quello che facevo, ed era geloso anche del più piccolo dei miei fans. Non voleva capire che io amavo solo lui. Ma perchè non l'avevo lasciato? Semplice. Dopo essersi accorto di avermi fatto veramente male, mi disse:'Rì, per favore, non lasciarmi. O il dolore di questa volta sarà moltiplicato per tre alla prossima.' E da lì, ho avuto sempre paura di lui, ma non così tanta da lasciarlo. Ma quel giorno, dopo la registrazione, Chris sembrava incazzato veramente con me. Cosa avevo fatto questa volta? 'Sali in macchina.' mi disse, spingendomi dentro la sua Porche metallizzata. Guidò velocissimo fino a casa nostra. Frenò e fermò l'auto. Io scesi, con la borsa a tracolla. Mi prese per mano e mi tenne stretta, fino a quando entrammo in casa. Poi mi lasciò la mano. 'Cazzo hai fatto?'mi chiese, sbraitando. 'Quando?' gli risposi, sedendomi a tavola. 'Rihanna, non fare la troia, dimmi che cazzo hai fatto con quei tipi.' disse. Si stava innervosendo, lo vidi allontanarsi e aprire l'armadio della camera. Io non avevo fatto niente. Non sapevo di cosa stesse parlando. Da quando stavo con lui non avevo guardato minimamente altri uomini, perchè a me bastava lui. 'Chris, calmati, non ho fatto niente.' gli dissi, alzandomi dalla sedia e andando verso il bagno. Quando vide quello che stavo facendo si mise a correre. 'Fermati bastarda!' urlò. Io riuscii a chiudermi a chiave in bagno. Iniziai a piangere, ero sconvolta da quello che stava succendendo. 'Dio, e ora che faccio?'pensai, tra le lacrime. Sentii Chris tornare a passi pesanti da dove

era venuto. Feci un sospiro di sollievo. Lo sentivo bestemmiare e imprecare contro di me attraverso le pareti del bagno. Ero chiusa a chiave, non poteva farmi niente. Così, mi alzai da terra dov'ero e mi sciacquai la faccia. 'Non mi farà niente.'mi tranquillizzai. Poi, mi accorsi che avevo ancora la borsa a tracolla e con un panico indescrivibile cercai il cellulare per chiamare la polizia.

'Pronto?'

'Salve, sono Rihanna Robyn Fenty, la cantante. Ho bisogno d'aiuto, ora.'

'Stia tranquilla, sappiamo già qual'è la sua abitazione, tra cinque minuti saremo lì.'

'Grazie.' dissi, attaccando il telefono. Proprio in quel momento, il vetro della porta si ruppe ed entrò Chris, che nella mano teneva una mazza da baseball. L'aveva usata per rompere la porta ed entrare. Si avvicinò a me e mi colpì. Sentii un dolore tale che persi i sensi. Poi non vidi più nulla.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2.Don't stop the music. ***


Capitolo 2.Don't stop the music.

'Cazzo, fatemi passare, è la mia migliore amica!'

'Si calmi Katy. Si è appena svegliata dalla rianimazione.'

'Forse voi non avete capito che quella è la mia migliore amica. Levatevi di mezzo, stronzi.' le prime parole che sentii da quando Chris mi aveva picchiata. Mi continuavo a benedire per avere chiamato la polizia. Se non fosse arrivata, probabilmente sarei morta. Avevo gli occhi socchiusi, non vedevo bene. Ma riuscivo a sentire tutto ciò che Katy diceva. 'Lo sapete che cosa le è successo, vero?'

'Certo.' 'Scusatemi per la mia stronzaggine, ma appena vedo quel coglione giuro che gli spacco la faccia.' disse ai medici, poi scoppiò a piangere. 'Stia tranquilla, si rimetterà presto.' cercarono di tranquillizzarla, seppure invano. Avevo dolori dappertutto, non sentivo più le gambe e il busto. Menomale che riuscivo almeno a pensare e a sentire. 'Aspetti qualche ora, poi potrà entrare, glielo prometto, Katy' disse un medico.

'Grazie.' poi la sentii allontanarsi, e con lei i medici. Bene, ero sola. Perchè Chris mi aveva fatto questo? Era di nuovo ubriaco? Dio, ora l'alcool era più importante della vita. Non riuscivo a capire perchè provava tanta rabbia verso di me, la sua ragazza. Lui era il mio tutto. Come poteva avermi picchiata in quel modo? Ah che stupida che ero stata a non chiamare prima la polizia. Non l'avevo fatto perchè non volevo che lui finisse chissà dove in carcere...Ma d'altronde, non potevo morire per un suo capriccio. Presa da questi pensieri e da un ansia folle, mi addormentai.

Al mio risveglio, vidi con la coda dell'occhio Katy. Dio, almeno lei era lì con me. Mentre la fissavo rintronata, lei mi vide e si mise ad urlare. 'Tesoro, cazzo! Stai bene? Dio come sono felice.' si avvicinò ad abbracciarmi. Sentii il suo profumo intorno a me e ritrovai la pace. 'Shh, fai arrivare qua tutti i medici.' le dissi, accenando un sorriso come potei.

'Oh, scusa. E' che tutto quello che voglio è che tu stia bene.' mi disse.

'E tu sei tenera come al solito.'

'Lo sono sempre stata.' disse, sedendosi dov'era prima. 'Come sono, Katy? Non mi sento la faccia, cazzo.' le dissi. 'Meglio che ti guardi allo specchio.' mi disse, prendendo dalla sua borsa uno specchietto portatile. Me lo diede. Feci un respiro profondo e lo aprii, davanti a me. Mi guardai. 'Sono orribile.' dissi, mentre le lacrime scendevano. Avevo la faccia piena di lividi e rigonfiamenti. Poi c'erano graffi qua e là. 'Sei sempre bellissima.' mi disse Katy, asciugandomi le lacrime con un fazzoletto. 'Ci vorrà un pò di tempo, poi ritornerai quella di prima.' mi disse, sorridendo. 'Katy...Conciata così non potrò più cantare.' le dissi. 'Tu sei Rihanna. E nessuno ti può abbattere, capito?' 'Tutto quello che voglio è la mia musica...Non posso fermarmi.' le dissi. 'Non lo farai. Passato un pò di tempo ritornerai quella di prima, fidati di me.' poi mi abbracciò. Amavo i suoi abbracci. Gli abbracci della mia migliore amica. 'Oh, oggi sei vestita normalmente.' le dissi,ridendo. 'Oh merda, è vero.' mi disse, guardandosi. Poi scoppiammo a ridere. Katy era dentro da più di un ora nella mia stanza. Ero ancora stesa nel lettino freddo dell'ospedale, ma almeno non ero sola. Poi entrò un medico. 'Rihanna, si è ripresa, finalmente.' mi disse, sorridendo. 'Katy, è tardi, deve uscire. Le dobbiamo fare altre analisi.' disse poi rivolgendosi alla mia migliore amica. 'Okok vado... Ma quando la dimetterete?' chiese Katy, raccogliendo le sue cose. 'Tra quattro giorni dovrebbe essere a posto.' rispose il medico. 'Ok.' balbettò Katy, dandomi un bacio sulla guancia. Poi se ne andò. 'Ciao bella, ritorno domani.' mi disse uscendo. Ero sola di nuovo. Ah no, c'era il medico. 'Scusi, ma in quanti sanno quello che mi è successo?' chiesi, a bassa voce. 'Katy ne ha dato l'annuncio. E' su tutti i giornali signorina.' mi disse, aggiustando le coperte del lettino. 'Oh cazzo.' dissi. Odiavo la stampa. Ma d'altronde, dovevo avvisare i miei fan che non avrei potuto fare il tour previsto per quei mesi e nemmeno partecipare ai cinquantesimi Grammy Awards. Poi il medico mi sorrise e uscì. Dovevo restare in quell'ospedale per quattro giorni. Probabilmente gli unici della mia vita senza la musica.

 

 

Spazio d'autrice.

Salve a tuttii. Spero vi siano piaciuti i primi due capitoli...Ho visto che molti hanno letto il primo e sono felicissima.c: Però,mi fareste un favorino? Lascereste una recensione? Grazie mille <33. Ah,volevo anche dire che se non si era capito,in questo capitolo la migliore amica di Rihanna è Katy Perry,cantante che mi ha cambiato totalmente la vita dopo Rihanna. Ok,sta diventando troppo lungo,lol. Al prossimo capitolo.c: <33 C.

 


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3.Take a bow. ***


Capitolo 3.Take a bow.
Mi alzai a  fatica, aiutata da un medico. Gambe indolenzite, ginocchia cadenti.
‘Potrei andare in bagno?’
‘Certo.’ mi disse il medico, aprendomi la porta.
Entrai. Chiusi la porta. Avevo in mano il mio beauty, con trucchi, elastici, smalti, assorbenti.
Lo appoggiai sul lavandino e con un moto di stizza, alzai la testa verso il grande specchio appeso alla parete.  ‘Chris, fottiti.’ dissi, osservandomi. Presi dal beauty i trucchi. Coprii i graffi e i lividi con correttore e fondotinta. Mm, lo stesso schifo di prima. Fu in quel momento che la vidi. Vidi una lametta dentro al beauty, quella che avevo sempre usato per  limarmi le lunghe unghie affilate. La presi. La osservai. Il mio riflesso si vedeva anche attraverso quella lama. Il mio orribile riflesso. ‘Basta’ pensai. Con velocità abbassai la limetta fino alle mie gambe e iniziai a graffiare. ‘Non credo di farcela.’ mi ripetevo, in lacrime. Il sangue scarlatto usciva timidamente dai tagli che mi ero fatta. Lentamente, iniziò a spargersi per terra. Una goccia. Due. Dieci. ‘Basta, ti prego.’ dissi a me stessa, continuando a graffiare. La parte superiore della mia gamba era sfregiata. ‘Cogliona, smettila.’ mi dissi, piangendo. Con le lacrime che uscivano come una tempesta, presi della carta igenica e asciugai il pavimento. Poi passai alle gambe. Sentii bussare alla porta. Evidentemente qualcuno mi aveva sentita piangere. Presi distrattamente il beauty e mi asciugai le lacrime con la mano. Buttai la carta igenica, tirai l’acqua. Diedi un ultimo sguardo al mio triste riflesso.
‘Apri questa porta.’ sentii una voce familiare gridare.
‘Emh…Arrivo.’ risposi con stizza.
Aprii la porta e davanti a me si parò Katy, con i suoi occhioni sgranati a fissarmi. Aveva una parrucca blu e portava delle scarpe tacco 20, che nemmeno una come me sarebbe stata capace di indossare.
‘Che stavi facendo?’ mi chiese, squadrandomi dall’alto in basso.
‘Emh…Niente. Ho messo un po’ di trucco sulle ferite, tutto qua.’ risposi, coprendomi instintivamente la gamba.
‘Mmh, non me la racconti giusta.’ disse prendendomi per mano.
‘Sisi, stai tranquilla.’ la tranquillizzai.
Poi, mano nella mano tornammo nella mia stanza d’ospedale.
‘Allora. Ti ho comprato delle cosette.’ mi disse la mia migliore amica, rivolgendomi un complice sorriso. Poi, estrasse da non so esattamente dove dei sacchetti.
Prada. Versace. Armani. Dolce e Gabbana. Le migliori marche italiane.
‘Oddio ma dove hai preso tutta questo ben di dio?’ le dissi, con gli occhi che brillavano.
‘Ahah, nel mio ultimo tour in Italia ho fatto compere. Ho aspettato a darteli, I don’t know why.’ mi disse compiaciuta.
Aprii i sacchetti stracolma di felicità, nonostante tutto. Due decollete Prada, profumo di Versace e di Armani, skinny jeans Armani e pantaloncini Dolce e Gabbana.
I due decollete erano tacco 25. ‘Cazzo, come faccio a metterli? Ahah.’ risi, osservando l’immisurabile tacco.
‘Beh, imparerai dalla maestra.’ mi disse, sfilando per cinque metri nella stanza con le sue Jimmy Choo tacco 20.
Ci mettemmo a ridere.
‘Tesoro, dimmi cosa cè.’ mi disse, preoccupata.
‘Il fatto è che non ce la faccio, Katy. Sono così sbagliata da dover venire picchiata dalla persona che amo di più? Sono così bastarda? Perché lo ha fatto, perché? E ora guardami, guarda il mio viso. Sono rovinata. Che faccio ora? Abbandono la mia carriera? Nossignore. E se lui verrà ancora da me? Io non vivo senza le mie canzoni, senza il mio mondo. Katy, ho paura di non farcela’ le dissi tra le lacrime.
‘E’ per questo che ti sei tagliata?’
Come faceva a sapere?
 
Spazio d’autrice.
Saalve c: Eccomi con un altro capitolo. Povera Rihanna, deve affronatre tante cose tutte insieme e ha troppi brutti sentimenti da assimilare. Come fa Katy a sapere la verità? Recensitee con il vostro parere.
Al prossimo capitolo.
C.

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