Le persone dicono che siamo pazzi e che non possiamo amarci ma a noi non importa.

di AbbieMiller
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa sta cambiando; ***
Capitolo 2: *** Jealousy; ***
Capitolo 3: *** I want to scream ***
Capitolo 4: *** That the plan begins. ***
Capitolo 5: *** He was experimenting with new feelings and made ​​him understand that kiss. ***
Capitolo 6: *** It was our moment, finally; ***
Capitolo 7: *** I don't understand anything; ***
Capitolo 8: *** Three words that I wanted to be different; ***
Capitolo 9: *** From that night we were a couple, a beautiful couple; ***
Capitolo 10: *** Last Day of School; ***
Capitolo 11: *** I love you; ***
Capitolo 12: *** Luck isnt on our side, justin. ***
Capitolo 13: *** Mums Are Here; ***
Capitolo 14: *** Nothing goes in the right direction; ***
Capitolo 15: *** It's an incest, we can't accept this; ***
Capitolo 16: *** E' stato lui? ***
Capitolo 17: *** The surprise; ***
Capitolo 18: *** AVVISO. ***



Capitolo 1
*** Qualcosa sta cambiando; ***


-Su,alzati Jay.- Ripetevo questa frase da 10 minuti ma quell'idiota di mio cugino non dava segni di vita.
-Justin,cazzo,alzati e porta il tuo bel sederino in bagno.Dobbiamo andare a scuola e siamo in ritardo.- Finalmente aveva aperto gli occhi ma a differenza da quello che avevo detto il coglione mi guardava. -Cosa?...ho qualcosa che non va? Lo sapevo che questo abbigliamento fa schifo e quest...- stavo iniziando a blaterale come quando ero nervosa ma Justin mi bloccò;
-Hey,hey,hey Emilie sta zitta.Stamattina sei perfetta,come sempre,non preoccuparti.- mi rispose con la voce di chi si è appena svegliato,e si era maledettamente sexy,cioè sexy come...come un...come un corno.
Pensando alla sua voce e a quello che mi aveva appena detto non mi resi conto che era già in bagno a prepararsi. 
Scesi di sotto per non ritrovarmi in momenti imbarazzanti quando sarebbe uscito dal bagno con solo un asciugamano alla vita.
Dopo un quarto d'ora scese le scale e indovinate un pò...era più bello che mai.
-Ooh ma con calma,non siamo in ritardo,dopotutto il professore aspetta noi per iniziare la lezione.- dissi in modo ironico alzando gli occhi al cielo.
-Ma Emilie lo sai che devo essere sempre perfetto.- rispose con un sorrisetto malizioso.
-Ma scherzi vero? Cugino tra poco vado da sola e così dovrai andare a scuola solo soletto.- dissi mentre guardavo in aria con fare da superiore.
-Ti ricordo che sono io quello che guida e che ha un'auto...cuginetta.- calcò l'ultima parola.
-Aaah ma lo sai che ti odio?- lo guardai in modo scherzosamente odioso(?)
-Anche io ti amo cugina.- Non so perchè ma quelle parole mi fecero sentire strana,me lo diceva ogni giorno ma stamane mi sentivo degli elefanti nello stomaco appena mi guardava...ma và,cosa vado a pensare,elefanti? pffh sarà stato il cornetto di stamattina a farmi questo effetto.
-Piccola siamo arrivati.- Non mi ero resa conto di nulla...
Ok,credo che stamattina sarà un inferno.
-Eh?!? Uh certo adesso scendo e si,ok.- Non capii nemmeno io cosa dissi.
-Hey è tutto ok?.- Ti sembra che vada bene Justin? No,spiegami cosa te lo fa pensare.
-Si non preoccuparti Jay.- Gli sorrisi e lui ricambiò.
Scesi dalla macchina e mi incamminai verso l'istituto.
Salve,mi chiamo Emilie Diez...si vi chiederete perchè ho un cognome spagnolo,indovinate? Sono spagnola...Sorpresaa! Ok,continuiamo.
Sono diffidente fin quando non conosco una persona fino in fondo,sorrido sempre anche quando sto male,odio piangere di fronte alle persone.
A scuola sono "famosa" solo perchè Justin Bieber è mio cugino,ma rimarrò sempre e solo una sfigata (parole dette da molte,molte scimmie che si trovano in questa scuola). 
Quando sto male c'è sempre qualcuno che mi fa ritornare il sorriso,si,è Jay. 
Siamo cresciuti insieme,non abbiamo segreti,l'imbarazzo...bhe l'imbarazzo è inziato a crescere quando siamo entrati nell'età dell'adolescenza,da quando eravamo piccoli non ci dava fastidio vestirci uno di fronte all'altro,eravamo solo bambini ma ora qualcosa è cambiato.Oh,ho dimenticato una cosa, viviamo ad Ottawa,Canada e si abitiamo nella stessa casa da quattro anni.
Entrata nel corridoio della scuola volevo entrare in aula ma qualcosa mi tratteneva.
-Ma WTF?- Mi girai e c'era il mio Jay che mi tratteneva per lo zaino sorridendo.
-Hey Emi ferma,non mi hai dato qualcosa stamattina- sorrise maliziosamente...dite che dovrei avere paura?
-Mmmh...che?-
-Ma questo cuginetta- mi prese,mi tirò verso di sè e abbracciandomi mi baciò sulla guancia. 
Stavo andando a fuoco,spero non se ne sia accorto.
Sorrisi -Hey,scusa...è tardi e dovremmo entrare in classe
-Uh certo però la prossima non ti dimenticare se no il cugino si arrabbia.- mise un braccio intorno alle mie spalle e ci incamminammo verso l'aula. 
SPAZIO AUTRICE; Macciao,sono di nuovo qui. Vi sono mancata? Bhè credo di no çç #foreveralone Allora che ve ne pare? Ho iniziato questa FF per scrivere un pò mentre completo l'altra. Fa un pò schifo...i know. Anyway...se vi è piaciuta recensite. Se non vi piace,recensite lo stesso. Vorrei avere un vostro parere. Ho scritto anche una OS,credo che la pubblicherò.

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Capitolo 2
*** Jealousy; ***


5 HOUR LATE.
Ed ecco che sono passate già cinque ore.
-E' ora di andare a mensaaa.- Urlo con gli occhi sognanti immaginando già l'odore del cibo sotto il mio naso,in quel momento sembravo una bambina che ha ricevuto la sua prima bambola. 
-Emi,sei una cogliona.- mi rispose Justin.
-Ma guarda un pò tu,si vede che abbiamo lo stesso sangue,cuginetto.- Risposi con le mani incrociate sotto il mento.
-Non chiamarmi cuginetto...1.mi da fastidio e lo sai 2.sono più grande di te di un anno.-
-ppff,capirai,cuginetto.- sorrisi vedendo stampata sul suo viso una smorfia di disapprovazione.
Camminavo più veloce di Justin perchè stavo morendo di fame.
-Eeeeemiii per favore non correre,non ce la faccio.-
-Ooh Jay ma per favore,devi fare un po di esercizio fisico. Sei un rammollito.- mi voltai verso di lui e sorrisi strafottente.
Nel frattempo mi raggiunse perchè mi fermai.
-Emi?.- mi chiamò e io non capì il perchè.
-Jay?.- risposi con una faccia da un'emerita idiota.
-Ma hai visto che ciccia che hai sui fianchi? E vuoi parlare di me che non riesco a correre?.- Mi gaurdò con un luccichio negli occhi,voleva sfidarmi? 
-Fanculo Jay.- dissi ed entrai in mensa.
Tutti gli sguardi erano rivolti verso di me o forse dietro le mie spalle,avevo dimenticato che dietro di me c'era Justin sonofigoetuttilosanno Bieber. 
Alzai gli occhi al cielo e mi incamminai al mio tavolo dove la mia "banda" mi aspettava. Justin sedeva sempre con i giocatori di basket e le cheerlader. Eravamo di scale sociali diverse ma a me non importava,stavamo tutto il giorno insieme,mezz'ora non mi cambiava nulla.
-Hey Emilie come va?.- mi domandò Jason venendomi ad abbracciare. 
-Ooh alla meraviglia tesoro mio.- gli sorrisi e lui mi baciò una guancia. 
Jason era il mio migliore amico,tutti mi dicevano che eravamo una coppia perfetta ma noi ridevamo perchè eravamo come fratelli,quel pensiero non ci attraversava nemmeno l'anticamera del cervello,ma devo dire che era bellissimo.
-Allora che mangiamo?.- chiesi.
-Oggi danno insalata e questa specie di carne.- rispose Abbie con uno sguardo che non saprei descrivere.
-Ma che schifo,io sto morendo dalla fame.Cosa mangerò adesso?.- chiesi disperata.
-Ma principessa,lo sai che porto sempre barrette di cioccolata nella borsa.- rispose Jason con sguardo furbo.
-Jason?.-
-Si?.- disse con una faccia perplessa.
Mi alzai mi sedetti su di lui e lo abbracciai baciandogli tutto il viso (tranne le labbra,ragazza cosa immaginate eh? lool?)
-Ma sei il mio angelo.- risposi con occhi sognanti scartando la barretta di cioccolata.
Mentre gustavo quella goduria ero seduta ancora sulle gambe di Jason e all'improvviso scrutando la mensa incontrai lo sguardo di Justin che mi guardava,anzi che guardava Jason con il fuoco negli occhi.
Mi chiesi cosa fosse successo,poi mi resi conto della scenata che avevo fatto poco prima con Jason e mi balenò un pensiero "Non è che è geloso?...Ma che vado a pensare,mio cugino geloso?...Pff...ma che cazzo...chi è quella troia che si struscia su di lui?...Ma adesso le tiro tutte quelle ciocche finte che ha nei capelli...ma guarda un pò tu". Mi resi conto dei pensieri che avevo appena fatto.
Ma quale Justin geloso,quella gelosa ero io e sapevo,forse,il perchè.
-Come si chiama quella troia?.- chiesi a Jason ... stava per venirmi una crisi isterica.
-Lara,un'amica dei giocatori di basket...indovina perchè.Però devo dire che non è male a letto e credo che tra un paio di giorni anche Justin lo dirà.-
-J...jason?.- Richiamai la sua attenzione stavo per scoppiare.
-Oh no,Emi no,per favore,non uccidermi,non commettere questo errore,guarda come sono carino e coccoloso,come potresti far del male ad uno con questo visino?.- mi disse facendo un sorrisino con la faccia da cucciolo.
-Ma quanto sei adorabilmente adorabile tu?.- Gli presi il viso tra le mani facendo cioppicioppi(?) e a lui scappò una risata che fece girare metà della gente che era nella mensa e tra quelli c'era anche Jay.
Lo guardai e lui iniziò a fare l'idiota con quell'ochetta. 
Pensai a come farlo ingelosire..."Cazzo,Emi è tuo cugino..." "ok coscienza,ma l'istinto omicida non è ancora andato via e non me ne frega nulla io lo farò ingelosire." ... Sto parlando da sola,sto davvero male.
-Cosa ho fatto per essere così stupida?.- dissi ad alta voce.
-Bhè Emi ce lo chiediamo sempre anche noi,vero ragazzi?.- Disse Jason e tutti gli altri annuirono come degli idioti.
-Ma sapete che vi odio?.- Dissi con gli occhi chiusi a due fessure.
-Ti vogliamo bene anche nooooi.- 
-Abbraccio di gruppo?.- Chiesi.
-Siiiii!.- Ci abbracciamo tutti e ridevamo come dei dementi,non ci interessava se la gente pensava che eravamo degli idioti, stavamo bene insieme e questo era l'importante.
La campanella suonò e ci avviammo ognuno nella propria classe mentre pensavo a come far ingelosire Justin.
Ecco la lampadina mi si accese,avevo trovato il piano bastava solo escogitarlo.



Et voilà.
Per la gioia di chiunque legga questa storia (la,la,la si illude che qualcuno  legga la sua storia la,la,la)
Ho aggiornato alle 1:23 solo per voi.
Ho ricevuto una sola recensione ma questo vuol dire che almeno qualcuno lo ha letto.
Ti ringrazio.
Adesso vado a dormire.
ps.ho scritto anche il prossimo capitolo che pubblicherò domani.
ps.del ps.http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1167223&i=1  
Ho scritto una OS...Se vi va leggetela. 
Grazie scimmie.#peace

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Capitolo 3
*** I want to scream ***


La scuola finalmente era terminata.
Stavo aspettando Justin vicino la sua auto.
Eccolo lì tra la folla che spingeva per ritorare a casa dopo una rottura di 6 ore.
Mi sbracciavo per farmi vedere ma appena mi accorsi di cosa stava succedendo abbassai le braccia e mi appoggiai al muretto chiudendo gli occhi e aspettando che quell'incubo fosse finito. 
Oh che sbadata,non vi ho detto cos'era appena successo?...
Ve lo dico subito,il mio caro,carissimo,amorevole cugino si stava baciando con Lola,Laura,Loren o come cavolo si chiama.
Avevo ancora gli occhi chiusi e mi sentii toccare una spalla.
-Aaaah.- strillai saltando da sopra il muretto e sbattendo contro l'auto di Justin.
-Cazzo,che male.- dissi fra me e me guardandomi la gamba.
-Aahahahha,Emi,oddio,ahahahah.- Mi girai e lo guardai apsettando che la smettesse di ridere.
-Hai finito?.- chiesi irritata dalla sua reazione.
-Ma ti rendi conto che scena comica hai...ahahahahha- Ora il mio sguardo era freddo,distaccato,avevo le mani sui fianchi e lo guardavo.
-Ok...ahah...ok,scusami.Però era da riprendere.- Disse alludendo alla mia figura di prima.
-Bla,bla,bla...Adesso andiamo a casa,sono stanca e devo studiare.- Lo dissi con tono così freddo che il polo nord mi faceva un baffo(?).
-Ok.- rispose semplicemente.
Il viaggio da scuola a casa fu silenzioso,avevamo solo la radio accesa ma ero così persa nei miei pensieri che non me ne resi conto.
-Siamo arrivati.- Disse solamente.
"Cos'è ora fa anche lui la persona arrabbiata?...Ma per favore."
Scesi dall'auto e lo aspettai,non volevo essere troppo cattiva...d'altronde non aveva fatto nulla.
Era mio cugino e io non potevo fare nulla,avrei sempre avuto torto.
Entrammo in casa e corsi subito in camera mia e mi ci chiusi dentro.
"Ora pensiamo al piano."
Presi carta e penna e scrissi tutto quello che mi passava per la testa.
Arrivai ad una conclusione,avrei fatto ingelosire Justin in questo modo:"Sarei stata con Jason molto tempo,non solo due o tre ore...saremmo stati sempre qui,poi sarei diventata la ragazza di Jason,ok si devo chiedergli se gli andava bene ma sorvoliamo,avrei studiato i suoi attegiamenti e avrei capito se provasse gelosia nei miei confronti,amore...STOP! Chiedo troppo,lui non mi ama come si ama la propria fidanzata,lui mi ama come una cugina,come una sorella".
Questo pensiero mi fece provare dolore,al cuore. 
Le lacrime iniziarono a bagnare il mio viso.
Dovevo rassegnarmi e vederlo solo come un cugino.
Ma il piano si svolgerà lo stesso.
Justin's TALKING
Da quando siamo usciti da scuola Emi mi ha tratto come se non ci conoscessimo,era fredda,distaccata.
Non so cosa sia successo,mi fa star male non poterla abbracciare e tenerla stetta a me.
Ogni giorno dopo scuola,torniamo a casa e ci mettiamo sul divano lei si accoccola sul mio petto e vediamo un pò di Tv.
Chi lo sa che cosa sta facendo.
Vado di sopra,provo ad aprire la porta della sua camera ma è chiusa a chiave. 
E' da un secolo che non si chiudeva in camera sua,siamo così legati che cose del genere non erano mai successe.
-Emi,per favore apri.- Dissi con calma.
-J...justin,io non voglio.- Cazzo,stava piangendo e questo mi faceva male,troppo male.
-Emi che succede? Perchè piangi?.- Domandai con una nota di tristezza e preoccupazione.
La serratura della porta scattò e dietro di essa vi era la mia piccola.
-Hey piccola,chi ti ha ridotta così?.- Era così innocente,così bambina.
Sì,le volevo un bene dell'anima ma in questi giorni sentivo qualcosa di diverso.
Sono più protettivo nei suoi confronti,per esempio stamane era in braccio a Jack,John o come si chiama e qualcosa nel mio stomaco e nella mia testa dicevano che Emilie doveva essere solo mia,doveva baciare solo me,doveva sorridere grazie alle mie battute,volevo fosse MIA.
Capito?. Io non riesco a capacitarmi di questo pensiero,la volevo MIA e di nessun altro.
Avevo pensato così tanto da non rendermi conto che la mia Emi mi aveva abbracciato e mi stava trascinando sul suo letto per parlare.
-Emi chi ti ha ridotta così?.- Ridomandai baciandole i capelli e stringendo i pugni dal nervoso.
Continuava a piangere e si accoccolava al mio petto.
-Piccola se mi dici chi è stato vado lì e...non so che combinerò.- Stavo morendo dalla voglia di sferrare un pugno a chiunque le facesse del male.
Emilie's TALKING 
-Piccola se mi dici chi è stato vado lì e non so che combinerò.- Aveva uno sguardo nervoso.
"Se solo sapessi Jay,se solo sapessi che queste lacrime che stanno rigando il mio viso sono a causa tua.Vorrei urlartelo e dirti che non voglio avere un rapporto solo familiare,non voglio essere solo "la cugina" ma vorrei essere la tua ragazza."
Quei pensieri mi fecero ancora più male.
-Jay,lui è magnifico.- sbottai in un secondo.
Mi guardò,e potei vedere nel suo sguardo delusione e tristezza.
Non capì il perchè,gli presi il viso tra le mani e lo accarezzai.
Accennò un piccolo sorriso e continuava a guardarmi.
-Come si chiama?.- Chiese con una voce fredda.
-Vorrei potertelo dire Jay,vorrei poter urlare il nome di colui che mi ha rubato il cuore da 3 anni ma non posso dirtelo...mi dispiace.- Risposi abbassando lo sguardo.
-Allora raccontami un pò com'è,cosa fa,perchè lo a...ami.- 
-Sicuro? Potrei finire di raccontarti anche tra tre ore.- Sorrisi.
-Non mi importa,l'importante è che tu ne parli,con me,ricordi? Come facevamo tempo fa...Quando passavamo giornate intere a parlare ognuno dei propri segreti e ci dicevano sempre che non sembravamo cugini ma fratelli.- Il suo sorriso era meraviglioso.
-Sì,ricordo tutto.- risposi.
-Allora,lo conosco da quando era piccolo. E' biondo cenere,due occhi che fanno invidia alle stelle,un sorriso che fa invidia al sole,le sue labbra...oh le sue labbra hanno un colore rosastro e sono morbide,vorrei poterle assaggiare sempre,ogni minuto.-
Iniziai a parlare e lui mi ascoltava,era questo atteggiamento che mi fece innamorare di lui,questo interesse che provava nei mie confronti sin da quando ero piccola... Dunque continuiamo,gli parlai delle sue labbra e lo vidi irrigidirsi appena dissi che volevo assaggiare per lui "le labbra di un ragazzo ignoto".
Justin's TALKING 
-Allora,lo conosco da quando era piccolo. E' biondo cenere,due occhi che fanno invidia alle stelle,un sorriso che fa invidia al sole,le sue labbra...oh le sue labbra hanno un colore rosastro e sono morbide,vorrei poterle assaggiare sempre,ogni minuto.-
Stavo sudando,ero nervoso,ero GELOSO.
Quelle ultime parole mi fecero male dentro,mi fecero sentire una fitta al cuore.
Parlava di quel ragazzo come se fosse Dio.
Si vedeva che lo amava e io dovevo solo annuire e sorridere falsamete,non potevo farle capire tutto.
Anche se nemmeno io avevo capito cosa mi stava succedendo.
Avrei scoperto il nome di quel ragazzo e lo avre ridotto a pezzettini,è una promessa.
Nessuno farà soffrire più la mia Emi.
Ma Justin non sapeva che si stava minacciando da solo.


HOLA; 
Ma come sono belle quelle 3 recensioni lì ewe.
Ora,il capitolo l'ho scritto ieri notte quindi fa un pò...troppo,schifo.
Per favore fatemi sapere che ne pensate ... Grazie *^*
E' troppo lungo?...Ah dimenticavo...nel prossimo capitolo Emilie escogiterà il piano e Justin sarà...ohohoh...mi dispiace non vi dico nulla alla prossima babes!
#peace

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Capitolo 4
*** That the plan begins. ***


E' passata una settimana da quando parlai con Justin.
Le cose sono migliorate...per lui,ma da parte mia fa sempre tutto schifo.
Ricordate quando una settimana fa Justin stava baciando Lara?
Bhe...adesso stanno insieme.
Non sapete come mi sento.
Viene tutti i pomeriggi a casa e fa l'ochetta con lui.
Vi chiederete cosa faccio io?
Semplice mi chiudo in camera e ascolto musica a tutto volume per non sentire loro che "amoreggiano".
-Aye principessa.- Oh ecco il mio angelo che viene verso di me con un sorriso mozzafiato.
-Jasssssson.- Gli salto in braccio facendo voltare tutte le persone che erano vicino i loro armadietti,verso di noi.
-Come mai tutta questa felicità oggi,principessa?.-
Amavo quando mi chiamava così,mi dava l'impressione che fossi importante per qualcuno,mi faceva sentire speciale.
-Amo quando mi chiami così,lo sai?...E' come se a qualcuno importi di me.- Stupido cervello,stupidi pensieri...
-Emi,spero tu stia scherzando.Non è "come se a qualcuno importi di me" è "A Jason,mio migliore amico,importa di me.".- E sorrise.
-Oooh,ma cangurello(?) quanto sei amorevole?.- Dissi con gli occhi che mi brillavano. 
Gli volevo bene,fin troppo bene. 
Avevo paura che da un giorno all'altro sarebbe andato via e mi avrebbe lasciata sola.
Avevo paura che con il mio piano avrei rovinato la nostra bellissima,magnifica amicizia.
-Ehm,cangurello?- Domandò con un'espressione che mi fece morire dal ridere.
-Sì,il MIO cangurello.- calcai la parola "mio" per fargli capire che doveva essere,appunto,solo "mio".
-Io sarò sempre tuo Emi. Comunque la prossima volta cerca di trovare un soprannome più carino.- Mi prese in giro.
-Senti JJ...Dopo dovrei parlarti vieni a casa mia dopo scuola,ok? ok.- Sorrisi soddisfatta.
-Adesso tesoro mio andiamo in classe,sta per suonare.- lo dissi con un tono di voce basso e calmo.
Jason non dava segni di vita,mi fissava e io odio essere fissata.
-J..jason che c'è?.- Sorrideva e si avvicinava sempre di più.
Sembrava una calamita,le sue labbra erano una calamita.
"Emi cosa stai facendo?...Emilie Diez smettila di avvicinarti alle sue labbra."
Ooh fanculo la mia coscienza. 
Eravamo a due millimetri di distanza.
-Ehm,ehm...La campanella è suonata ed Emi deve venire in classe con ME!.- Ma chi poteva essere se non quel bellissimo e idiota di un cugino.
Guardò Jason con fare minaccioso mentre calcava la parola "ME"...
Mi mise un braccio intorno alla vita in modo protettivo.
Ma dico io,da dove spunta fuori e fa il geloso con il mio migliore amico?.
-O...ok,a dopo principessa.- Jason mi fece un'occhiolino e andò via.
-A dopo principessa,gne,gne,gne.- Justin imitò le parole di Jason con una voce da idiota,facendo strane smorfie.
-AHAHAAHAH,cugino ma che ti è preso?.- chiesi ad un certo punto.
-A me? Nulla,che doveva prendermi,eh? Stavo solo assistendo ad una scena di mia cugina e il suo migliore amico che stavano per baciarsi.Dimmi tu che doveva essermi preso eh?.- Disse tutto d'un fiato.
-Hey,hey,hey Jay (ho fatto una rima,strana,ma vabbè)...Calmo,e poi che dovrebbe fregare a te di cosa faccio io?.- chiesi con tono di disappunto.
-Nha,non lo so è che quando stavate per,bhè si quello,io...io...ero...- Si bloccò e divenne rosso dall'imbarazzo.
-Jay,ahaahhaha,eri geloso...- sorrisi strafottente e lo guardai.
-Ma che stai dicendo? Razza di idiota,io non sono geloso,perchè dovrei essere geloso di mia cugina? Me lo spieghi?.- Aveva una nota di nervosismo nella voce.
-Ooh ma che dolce,mio cugino è geloso,è geloso,la,la,la.- iniziai a cantare e danzare nel corridoio,ormai vuoto. 
Iniziò a ridere,oddio,il suono della sua risata rieccheggiava tra quelle mura,era un suono delicato,dolce. 
Ti veniva voglia di ascoltare la sua risata e non smettere mai più.
Approposito del corridoio.
Oh no. Avremo una punizione assicurata.
-Justin cazzo,corri. Stiamo da 10 minuti qui terra e la lezione è iniziata da un quarto d'ora.- urlai per poi correre verso il corridoio che portava alla nostra classe,almeno credo.
-Ehm...Emi?.-
-Sì?.- Aveva un sorrisetto,tra poco avrebbe iniziato a ridere.
-La classe si trova al piano superiore.- Ecco come non detto,iniziò a ridere e si poggiò al muro per non cadere.
-Certo,si,ma io volevo andare al distributore,per...per prendere uan bottiglietta d'acqua.- Risposi poco convinta.
-Si,certo,come no...Adesso andiamo.- 
Inizammo a correre verso le scale,ecco la porta.
La aprimmo ed entrammo.
-Buongiorno ragazzi.Oh bene,oggi siete con un quarto d'ora di ritardo.Record per i cugini,ragazzi.- Esclamò il professore in modo ironico.
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.
-Come mai questo ritardo?.- Ci chiese.
Justin-Emilie:-traffico-sveglia rotta.- dicemmo in coro.
Ci guardammo e subito ci correggemmo. 
-Cioè Justin voleva dire che c'era traffico perchè avevamo fatto tardi a causa della sveglia rotta.- Subito trovai una scusa.
Justin rideva sotto i baffi.
Stamattina sarebbe andato tutto alla grande,mi dicono.
-Ok,per oggi vi crederò.Adesso mettetevi ai vostri posti e fate silenzio.-
Mi avviai ai banchi dell'ultima fila.
Mi girai per dire a Justin di sedersi vicino a me ma non c'era.
Scrutai la classe,eccolo lì,vicino la sua bella fidanzatina.
Ooh che nervoso.
Iniziai a seguire la lezione.
6 HOUR LATE.
Ero sul muretto affianco alla scuola. 
Aspettavo che uscisse Jason,quel pomeriggio gli avrei parlato del piano.
-Emilie,Emilie.- Sentivo gridare il mio nome.
Mi voltai,era lì. 
"Mmmh..non avevo mai fatto caso alla sua bellezza.E' proprio un bel ragazzo."
Ma cosa vado a pensare?.
-Jason,dai andiamo che è tardi.-
AT HOME.
-Ed è tutto.- Sorrisi soddisfatta del mio piano.
-Cioè tu vuoi dirmi che devo essere il tuo ragazzo per far ingelosire Justin?.- Mi chiese.
-Sì.- 
-Tu non sei sana di mente.- Si sedette sul letto sbuffando.
-Daii JJ...Ti preeeeeeeeego.- Dissi facendo gli occhi da cucciolo.
-Ma questo vuol dire che,potrò baciarti,toc...- Alzai gli occhi al cielo.
-Jason,si,si e si. Dovremo fare tutto ciò che fanno i fidanzati.- 
-Questa proposta è allettante,accetto.- Ecco lo sapev...cosa? 
-Odddio,grazie,grazie,grazie.-
Gli saltai in braccio e cademmo sul letto abbracciati.
-Scusate,volete qualc...- Justin si affacciò in camera proprio in quel momento e divenne rosso dalla rabbia.
-Oh ma con comodo.- disse prima di sbattere la porta e scendere in cucina.
-Credo che Bieber sia già geloso ora...non so che cosa mi farà se vedrà che ci baciamo.-
Quelle ultime parole mi sembravano strane,non avrei mai pensato di baciare il mio migliore amico.
-Scendiamo JJ...E da oggi il piano avrà inizio.- Sorridemmo e scendemmo.
Caro Justin,da oggi ti rovinerò la vita. xoxo (gossipgirl...AHAHHA.no!-.-) Emilie.


Eccomi con il quarto capitolo.
Vi piace?...In questo momento amo il terzo capitolo ma dal prossimo le cose diventeranno serie.
Anyway,adessi vi posterò le immagini di Emilie,Jason e Justin e mi dite che ve ne pare ok?
Grazie per le recensioni *^*.

 

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Capitolo 5
*** He was experimenting with new feelings and made ​​him understand that kiss. ***


Justin's TALKING 
Li sentivo scendere le scale e avvicinarsi alla cucina.
La risata di Emi rieccheggiava in tutta la casa.
Adesso ho capito chi era il ragazzo che aveva descritto una settimana fa.
Capelli biondo cenere,labbra rosastre,occhi cioccolato.
E' lui,ne sono più che sicuro e sono ancora più sicuro che se si azzarda a mettere una mano sulla mia Emilie non vedrà più la luce del sole.
"Ma a me cosa importa poi?...Ho una ragazza e sono felice,forse."
-Jay.- Saluta Emi.
-Ciao Justin.- Oh mi saluta anche questa razza di,di...Ok è un bel ragazzo,forse più bello di me.
Feci un cenno col capo a tutti e due.
Ero arrabbiato con loro,di più con Emilie.
-Emilie,cosa volete mangiare?.- Chiesi in modo freddo.
-Mmh...non so! Tu cosa desideri,amore?.- Chiese a Jaso...un momento lo aveva chiamato amore.
Cosa mi ero perso?.
Cosa era successo in meno di un giorno?.
-Io vorrei un panino,principessa.- le sorrise.
Mi prudevano le mani,se avessere continuato così non so cosa sarebbe successo.
-Bene,preparatelo.- dissi.
Guardai Emilie per farle capire che non le avrei rivolto la parola per un bel pò di tempo e corsi di sopra.
-Ooh...Credo che il piano stia funzionando alla perfezione.- esclamò Jason.
-Già.- continuò Emilie.
Emilie's TALKING
Era geloso lo si leggeva in faccia.
Il suo sguardo gelido,le sue parole fredde.
Forse non avrei dovuto fare quel piano,forse mi sto già pentendo,forse sono solo un'idiota.
Lo amo,voglio averlo mio.
Non so cosa fare,siamo cugini,cazzo.
-Jason,io non voglio farlo soffrire.- Dissi piangendo.
-Hey,allora non continuare questa cosa.- Mi rispose.
Gli sorrisi.
-No,questa cosa andrà avanti.- 
EVENING.
-AAAAAAAAH,Justiiiiin.- Urlai.
-Cosa,Emilie,che è successo?.- Entrò di corsa in camera mia.
-Justin,aiuto.- Dissi indicando un punto indefinito sulla parete.
-Emilie,cosa?.- Rispose sbuffando.
-Un...un ragno,eccolo.- Si avvicinò alla parete per controllare.
Prese un di quei fazzoletti che porta dietro il culo (finezza portami via...LooL)
lo avvicinò alla parete e uccise il ragnetto.
-Ecco Emilie adesso è tutto apposto,il ragno "cattivo" non c'è più.- Mi parlava come una mamma parla ad un figlio per rassicurarlo.
-Grazie.- Gli sorrisi.
Rimase a fissarmi per un pò,poi stava per andarsene.
-Jay,per favore resta.- Lo dissi in un sussurro,avevo paura della sua reazione.
-Non chiamarmi Jay,Emilie.Il ragno non c'è più dormi tranquilla,buonanotte.- Qualcosa nel petto scoppiò.
-Buonanotte.- Mi rintanai nelle mie coperte e piansi.
A DAY LATE.
Mi svegliai e andai a lavarmi.
Entrai in bagno e mi guardai allo specchio.
Ero ridotta male,malissimo.
Gli occhi erano rossi e gonfi,per il pianto di ieri notte,i capelli erano arruffati.
Decisi di farmi una doccia.
Ero in camera per scegliere ciò che avrei indossato quella mattina.
Avevo deciso,oggi avrei cambiato look.
Avrei indossato un vestito,oggi non c'era scuola,poi avrei chiesto a Justin di uscire un pò per scusarmi.
(http://www.polyvore.com/abiti_emilie/set?id=53993405)
Misi un pò di matita e voilà.
Ero pronta.
Uscì dalla camera e mi avviai verso quella di Justin.
Bussai ma nessuno rispondeva,bussai una seconda volta ma non c'era anima viva.
Aprì la porta di scatto e nella camera non c'era nessuno.
Il letto era ancora disfatto,dopotutto erano le 9:00.
Alcuni vestiti erano sparsi per la stanza,e la cosa che mi colpì era il suo profumo.
In camera c'era il suo profumo.
Richiusi la porta e scesi le scale.
Girai per tutta la casa ma ovviamente lui non c'era.
Non se ne era mai andato senza avvertirmi o senza prima avermi svegliata.
Decisi di chiamare Jason.
-Pronto?.- Oh,ok...lo avevo svegliato.
-Jason,ti ho per caso svegliato?.- chiesi.
-Bugia o verità?.- Mi disse e si sentì una piccola risata.
-Bugia.- Sorrisi.
-Ma no principessa,ero sveglio come un leone(?).- Rispose sbuffando 
-Ma quanto sei adorabile di prima mattina,cangurello.- Dissi.
-Non chiamarmi cangurello,hai capito pulce?.- Cosa,cosa,cosa? 
-Pulce? Amore caro non chiamarmi più così.- Dissi innervosendomi.
-Allora che volevi?.- 
-Mmmh...non è che...- Stavo per parlare ma mi bloccò.
-A che ora e dove?.- Ma quanto lo adoravo?
-Oooh...adesso.- Risi.
-Ok al parco tra 10 mintui.- 
-Ok...Ciao cangurello.-
-Ciao principessa.- Lo sussurrò,fu una cosa magnifica.
Mi passarono alcuni brivi sulla schiena ma non ci pensai molto.
Iniziai a camminare per andare al parco e pensavo a dove poteva essersi cacciato Justin.
-Emilie.- Sentì qualcuno che mi chiamava.
Mi voltai era Jason.
Wow si era vestito molto...wow.
Sinceramente mi sentivo a disagio,io avevo tacchi,vestitino.
Lui era molto sportivo.
Indossava una maglia nera a maniche corte,un jeans che come tutti gli altri portava sotto il sedere e un cappellino carino,carino(?).
-Ciiiaoooo.- Gli urlai volevo corrergli in contro ma caddi,almeno credevo perchè due braccia mi tennero.
Alzai lo sguardo,Jason mi guardava sorridendo.
-Sta più attenta.- Mi disse.
Diventai rossa dall'imbarazzo.
-Ehm...grazie,allora andiamo?.- Chiesi cambiando discorso.
-Certo.- 
Eravamo arrivati al parco.
-Andiamo a prendere un frullato?.- Chiesi facendo gli occhi da cucciolo.
-Ooh e va bene.- Disse alzando gli occhi al cielo e sorridendo.
Entrammo in un bar,trovai un tavolo libero e ci andammo a sedere.
-Che gusto preferisci?.- Gli chiesi.
-Nocciola.- 
-Mmh...io a.- Fui interrotta da lui,lo trovava divertente oggi interrompermi?.
-Fragola,lo so.- Mi sorrise.
Quanto era tenero.
Prendemmo i frullati e poi andammo in giro per il parco.
All'improvviso mentre camminavamo Jason mise un braccio intorno alla mia vita e mi strinse a sè.
-Jason che fai?.-
-Ssh,c'è Justin ed è in buona compagnia,vedo!.- Esclamò.
Mi voltai nella direzioen in cui guardava e il mondo mi crollò addosso.
Lui era lì che rideva e scherzava con quell'ochetta.
Ci sedemmo su una panchina molto vicina a loro ma senza farlo di proposito.
-Allora principessa,come ti senti?.- 
Capiva ogni cosa,non dovevo dire nulla bastava che mi guardasse negli occhi per capire ciò che provavo.
-Male,ferita,inutile,vuota,con un cuore spezzato.- Dissi con le lacrime agli occhi.
-Emi mi dispiace,non so che dire. Che razza di migliore amico sono?.- Si chiese
-Tu sei magnifico,sei l'unico che riesce a capirmi,sei colui che mi aiuta sempre quando sono in difficoltà,sei il mio migliore amico,sei come un fratello,e non dire che fai pena,non è assolutamente vero.- Gli sorrisi e piano piano ci avvicinavamo senza rendercene conto.
I nostri nasi si sfioravano,le fronti era attaccate,sorridevamo.
Piano piano le nostre labbra si toccarono.
Mille emozioni,mille brividi mi invasero il corpo.
Sorriddemmo ognuno sulle labbra dell'altro.
Provavo qualcosa,nel mio petto qualcosa iniziò a battere veloce.
Nel mio stomaco sentivo mille farfalle svolazzare.
Era magnifico,era il bacio che avevo sempre desiderato.
Ma lo avevo sempre sognato con un'altra persona.
Ci staccammo,avevo il sapore delle sue labbra sulle mie,sapevano di ciliegia.
Ci sorriddemmo e ci alzammo per andare ognuno a casa.
Autore's TALKING 
Si erano baciati,Emilie provava qualcosa per Jason,Jason era innamorato di lei già da molto.
I ragazzi erano felici ma non sapevano che qualcuno li aveva osservati,qualcuno che era innamorato di lei,qualcuno che era suo cugino,quel qualcuno che si chiamava Justin.
 

Heilà,scusatemi per il ritardo.
Il capitolo l'ho scritto di fretta perchè ci sono i miei cuginetti.
Si sono baciati AAAAAAh!
Dal prossimo capitolo ci saranno colpi di scena,litigi,amori(?).
Sinceramente questo capitolo è un pò noioso ma dovevo conservare le idee per il prossimo.
Stasera vedrete I Teen Choise Awards? 
Ooh speriamo che Justin vinca ewe. 
Al prossimo capitolo,ci si vede.
Fatemi sapere che ne pensate.
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** It was our moment, finally; ***


Mi trovavo vicino casa non riuscivo a muovermi,ancora.
Quel bacio mi aveva scombussolata.
Entrai in casa eliminando per un pò quei pensieri.
-Sono a casaaaa.- Urlai,credo,solo a alle scale.
Nessuno rispose,bene.
-Ooh ma che solitudine e malinconia in questa casa,non posso starmene sempre sola,chi lo sa dove si è cacciato.-
Parlavo tra me e me mentre salivo le scale.
-Ma perchè non mi ha avve...- Stetti in silenzio e ascoltai meglio,forse mi ero sbagliata.
Ok,non mi ero sbagliata,sentivo una voce nella stanza di Jay.
Avevo leggermente paura.
Aprì piano la porta.
Era disteso sul letto con le mani sugli occhi.
-Justin.- lo chiamai ma non si girava.
-Justin.- Ripetei.
Mi sedetti sul letto,mi avvicinai a lui.
Gli tolsi le mani dal viso e ... (Leggete la parte successiva con questa: http://www.youtube.com/watch?v=X8d6gbEf7bc)
-Justin,perchè piangi?.- Chiesi preoccupata.
-Cazzo,non toccarmi Emilie.- Esclamò guardandomi negli occhi e coprendosi.
-Justin per favore dimmi perchè piangi.-
Si alzò e si sedette al mio lato.
-Vuoi saperlo? davvero vuoi saper...lo Emilie?.- Mi chiese piangendo sempre più forte.
-Si Justin.- Esclamai con le lacrime agli occhi.
-Per una persona che non merita il mio amore,piango per una persona che non si rende conto che la amo,piango perchè non potremo stare insieme,piango anche perchè adesso...lei...- Si bloccò,le lacrime rigavano il suo volto.
-Lei?.- Chiesi per farlo continuare.
-Lei,nulla,Emilie,nulla.- Mi guardava,vedevo delusione nei suoi occhi,vedevo tristezza,malinconia.
-Justin,dimmi chi è.- Dissi.
Stavo piangendo anche io,non ce la facevo a stare lì e guardarlo soffrire.
Si alzò e mi guardò.
-Cazzo,Emilie,sei TU.Sto piangendo a causa tua.- Urlava e piangeva.
Quelle parole,oh,quelle parole mi fecero crollare.
Piangeva per me.
Aveva detto che mi amava.
Aveva detto anche che non saremmo mai stati insieme.
Mi alzai anche io avanzando verso di lui.
-Justin.- 
-Cosa c'è?.- Lo sussurrò.
-Tu piangi per me. Perchè?.- 
-Non te ne sei resa conto? Non ti sei accorta che io ero lì?.- Urlava ancora e mi guardava,piangeva come mai aveva fatto.
-Hai visto tutto?.- Chiesi piangendo ancor più di prima.
-Si,cazzo.Tu,la mia stella,il mio sorriso,la mia luce,colei che mi ha rubato il cuore,la ragazza che AMO stava baciando un'altro.- 
Era sfinito,scivolò lungo la parete e guardava il pavimento.
-Io,Justin,scusami,scusami per tutto.- Mi abbassai alla sua altezza e gli alzai il viso.
I nostri occhi si incontrarono.
Quella distesa di grano lottava contro quell'oceano in tempesta.
Non riuscivamo a spezzare quegli sguardi.
Gli asciugai le lacrime e lo tirai per un braccio facendolo alzare.
Lo abbracciai,era un'abbraccio fantastico.
Eravamo solo io,lui e il nostro amore.
Mi stringeva a sè come mai aveva fatto prima.
Lo stringevo così tanto che forse non riusciva a respiarare molto bene.
Ci staccammo,eravamo vicini,vicinissimi.
Volevo che accadesse,volevo che quelle labbra così perfette incontrassero le mie e si unissero.
Desideravo tenerlo stretto a me per l'eternità,come una di quelle favole disney in cui i personaggi si sposano e vivono felici e contenti per sempre.
Lo amavo con tutto il mio cuore.
-Justin io...-
-Sssh.- Sussurrò e si avvicinava.
I nostri nasi si sfioravano,le nostre labbra si toccavano.
Mi spinsi sulle punte e puf.
Le nostre labbra erano unite,erano finalmente insieme.
Quanto avevo desiderato quel momento.
Sorrise sulle mie labbra.
Era il bacio più bello della mia vita.
Era il bacio perfetto,quello che si ricorderà per tutta la vita,era uno di quei baci che vorresti ogni giorno.
Era solamente un bacio tra me e lui. 
Era il NOSTRO bacio.
Ci staccammò e mi sorrise.
I suoi occhi brillavano di una luce diversa.
Quella luce mi dava felicità,amore.
Quella luce mi faceva sorridere.
-Io,io non so cosa dire.- Esclamai tutta rossa in viso.
-Non dire nulla,abbiamo già detto tutto. Non rovinare questo momento. Non rovinare questo momento con le parole,lo sai,possono rovinare tutto,anzi rovinano sempre tutto.Rimaniamo qui,solo io e te nel silenzio più assoluto e guardiamoci,questo è il nostro momento e non lasciamecelo scappare.- Disse.
Mi fece sorridere,non avevo mai sentito quelle parole così dolci.
Aveva ragione.
-Si,siamo solo noi.- Gli sorrisi.
Era il nostro momento,finalmente.



Eccomi;
L'ultima parte mi fa emozionare.
Anyway, ecco come immagino il bacio
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=361716027183436&set=a.341450825876623.80626.289243177764055&type=3&theaterfbid=297035873714807&set=a.151667754918287.39012.128384413913288&type=3&theater 
Questo è l'abbracciohttp://www.facebook.com/photo.php?fbid=346455215376184&set=a.341450825876623.80626.289243177764055&type=3&theater
Sto scrivendo ogni giorno una nota da mettere in qualche capitolo.
#lool
Aah.aah. *schiariscelavoce* 
Grazie per le recensioni,non vi ho risposto perchè non ne ho avuto il tempo.
Allora,vi piace?
:3. Alla prossima. #peace ...
Ieri notte Bieber è stato grandioso. 

*O*
 

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Capitolo 7
*** I don't understand anything; ***


Era sera e io e Justin non riuscivamo a parlarci.
Era imbarazzante,due cugini che si baciano e si amano,no non è affatto normale.
-Emilie,per favore verresti un attimo qui sul divano a parlare?.- Mi urlò dal salotto.
-Eccomi che c'è Justin?.- Chiesi diventando rossa.
-Volevo parlare di ciò che è successo oggi.- Disse abbassando lo sguardo.
-Justin non c'è nulla da dire,è stato uno sbaglio.Siamo cugini,due cugini non possono baciarsi e dirsi che si amano,non ce ne siamo resi conto.-
Guardava un punto indefinito oltre la mia spalla e non mi rispondeva.
-Justin?.- Lo richiamai.
Non mi guardava.
-Terra chiama Justin,terra chiama Justin.- Sventolai la mano difronte ai suoi occhi.
-Ehm,si certo,lo penso anche io,dopotutto stai con Jason e io con Lara e quello che abbiamo fatto non è concepibile.-
Oddio,lo avevo dimenticato,Jason.
Come potevo dirglielo,come potevo dire a Justin che era tutto una finta?.
Come potevo dire a Jason che avevo baciato Justin?.
-Capito?.- Mi chiese Justin.
Ok,non avevo ascoltato il resto del discorso.
Annuì,poco convinta.
-Non mi hai ascoltato vero Emilie?.- Chiese alzando un sopracciglio.
-Ehm,no.- Sorrisi imbrazzata.
-Oh menomale.- Sospirò.
-Cosa avevi detto Bieber?.- Chiesi guradandolo di sottecchi.
-Io,niente,nulla di importante.- Era nervoso.
Mi alzai e lo guardai.
-Ok,ok,ok,ho detto che quel bacio è stato...magnifico.- Divenni rossa dall'imbarazzo.
Mi sorrise,credo che si accorse di quel rossore che avevo sulle guance.
-Sei in imbarazzo?.- Chiese avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
-Eh...eh io?.- Mi indicai.
-No,il divano.- Sorrise sarcasticamente.
-Ma quanto siamo simpatici AH.AH.- Alzai gli occhi al cielo sbuffando.
-Andiamo a mangiare che è meglio.- Dissi.
Non sapevo come me ne sarei uscita da quella situazione.
La cena passò nel silenzio più totale.
Poi ognuno andò nelle proprie stanze.
Mi misi nel letto e non riuscivo a dormire.
Sentivo ancora il sapore delle sue labbra,sentivo ancora le farfalle,altro che farfalle,
sentivo rinoceronti nel mio stomaco.
"Perchè devo sempre innamorarmi dell'impossibile?" 
Non riuscivo a capire perchè dovevo innamorami di mio cugino.
Come avrei voluto che fosse solo un'amico,così saremmo potuti stare insieme.
Come avrei desiderato conoscere i suoi,ma erano solo i miei zii.
Come avrei voluto poter uscire mano nella mano,avrei voluto stare abbracciata a lui in strada,
ma le persone ci avrebbero presi per pazzi.
Avrei voluto tante cose ma ormai era questa la realtà e dovevo accettarla.
Chiusi gli occhi,ormai stanca e caddi in un sonno profondo.
 
All around the world,people want to be loved.
All around the world they no different than us.
 
Mi svegliai con le note di quella canzone,con al voce di quell'angelo di mio cugino.
Mi alzai e andai in bagno a lavarmi.
"Non ho voglia di andare a scuola." pensai.
Ma cancellai questo pensiero subito e andai a scegliere cosa mettere.
(http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=54198245).
Uscì dalla camera per andare a fare colazione.
Entrai in cucina e c'era Justin senza maglietta e solo con un jeans.
-Giorno.- Sussurrai e mi sedetti.
-Buongiorno Emilie.- Si girò e mi sorrise.
-Che cucini?.- 
-Frittelleee.- Disse con una voce da bambino.
-Ahahah,ok.Sbrigati però,non voglio fare tardi.-
-Okok.- 
Quando lo guardavo era come se non fosse successo nulla tra noi.
Non dava segni di imbarazzo quando ne abbiamo parlato.
Era come se non gli avesse fatto nè caldo nè freddo.
Aveva detto che mi amava, ma credo fossero solo cazzate.
Lui non mi ama realmente o almeno mi ama come si può amare una cugina.
-Emi ci sei?.- Mi chiese Jay mettendomi le frittelle d'avanti.
-Grazie.- Riuscì a dire.
Dopo aver fatto colazione aspettai Justin.
-Justin seii prontooo?.- Urlai vicino le scale.
-Arrivo,ma perchè mi aspetti?.- Mi chiese all'improvviso assumendo un tono freddo.
-Come scusa?...Justin dobbiamo andare a scuola.- 
Scese le scale e si avvicinò.
-Emi io devo passare a prendere Lara,la mia ragazza.- Disse senza guardarmi.
-Oh,ok. Ci si vede a scuola,Justin.- 
Chiusi la porta alle mie spalle e iniziai ad andare a scuola mentre gli occhi mi inziarono a pizzicare.
Non si erano sentiti per tutto il week-end.
Mi ha baciata sapendo di avere una ragazza.
Mi ha illusa dicendo che mi amava.
Non me lo aspettavo,non mi aspettavo che mio cugino fosse così.
Mentre pensavo non mi accorsi di essere arrivata.
Scrutai ogni viso finchè non trovai quello del mio migliore amico.
Mi avviai verso di lui e lo trovai con una ragazza,ridevano e gli sguardi che si lanciavano non dicevano nulla di buono.
Bene,mi sta abbandonando anche lui.
Cambiai direzione e mi avviai verso il mio armadietto presi alcuni libri e ne posai altri.
Mi voltai verso l'entrata della scuola sentendo tutte le persone che in coro e con un tono melodrammatico facevano un "Aaaaw".
C'era Justin con la sua ragazza.
Camminavano nel corridoio come se si trovassero in una di quelle scene in cui tira il vento che fa scompigliare i capelli e con la camminata che rende sexy vai verso il tuo armadietto.
Purtroppo non era un film,ma pura realtà.
Non so cosa significassero quei "Awww" perchè io di "Aww" non ci trovavo nulla(?)
Ok,sto diventando gelosa.
"Calma il tuo istinto omicida verso quella specie di finta ragazza e immagina i coniglietti e gli unicorni."
Col cazzo. 
Tra tre minuti mi sarei messa a correre verso di lei e le avrei strappato tutti i capelli,ne ero più che sicura.
Mi voltai aspettando che se ne andassero e intravidi Jason.
Si stava avvicinando e mi sorrideva.
Cavolo sorridi?.
-Hey principessa.- Mi abbracciò.
-Principessa un corno.- E mi liberai.
-Che succede,mattinata difficile?.- Mi prendeva in giro?
-Mattina difficile? gne.gne.gne..- Lo imitai.
-Senti non voglio litigare e comunque il tuo cuginetto ci sta guardando e dovremmo baciarci,ricordi?.-
-Ricordo eccome,non me ne frega più un cavolo.Torna dalla tua bambolina,guarda ti sta aspettando.
Sai non me lo sarei mai aspettata da te.- Dissi incavolata.
-Ooh,Emi scusami.- 
-Non me ne faccio nulla delle tue scuse.-
-Ma sai che ti dico?. Vaffanculo cara Emilie,vaffanculo.- Disse andando dalla sua presunta ragazza.
-Ma fottiti bastardo.- Urlai.
Forse non dovevo farlo perchè metà degli alunni si voltò verso di me.
-Cosa volete eh?.Non avete mai visto litigare due persone?.- Chiusi il mio armadietto con forza e me ne andai in classe.
-Emilie aspetta,aspetta.-
Ooh ci mancava anche lui adesso.
-Che vuoi Justin?.- 
-Mi dispiace,vedo che siete durati molto.- Sorrise sotto i baffi.
-Bastardo.- Mi avviai al mio banco.
-Ok,ok scusami davvero.Mi dispiace per ciò che è successo,ma così sarai libera.- Aveva gli occhi sognanti.
-Ma scordatelo Justin,hai una ragazza,và da lei.-
Mi sedetti al mio posto e lui si mise affianco a me.
-Comunque mi piace come ti sei vestita oggi.- Mi sorrise.
-Grazie.- Dissi gelida.
La campanella suonò e tutto il branco di scimmie entrò in classe compresa Lara e il mio ex migliore amico.
Durante la lezione Justin messaggiava con Lara e Jason mi lanciava occhiate.
Mi vibrò il cellulare.
 
2 nuovi messaggi.
Lessi il primo.
"Scusami,io non volevo dirti quelle cose stamattina,oggi dirò a Cloe che non possiamo combinare nulla. -Jason"
Decisi di rispondergli.
"Ma fottiti,con tante affetto -Emilie"
Poi lessi il secondo messaggio.
"Mi manchi. -Justin"
"Ma sei scemo o cosa?...Credo che tu abbia sbagliato il mittente.-Emilie"
"Non ho sbagliato nulla. -Justin"
"Ti sei scocciato di scrivere alla tua dolce metà e hai deciso di rompermi un pò le palle? -Emilie"
"Lei non è la mia dolce metà,al limite lo sei te e comunque no,avevo voglia di scriverti -Justin"
"Ooh ma che dolce :3 ... Vaffanculo -Emilie" Non sapevi se quelle parole che mi aveva detto fossero reali.
"Grazie. Fanculo anche a te -Justin"
"Ti distruggerò Bieber -Emilie"
"Contaci,ma non ne sarei tanto sicuro -Justin"
"Mi hai rotto. -Emilie"
"Ahahah la tua faccia è epica. -Justin"
Lo guardai e incontrai il suo sguardo.
"La smetti di fissarmi e poi vorrei seguire la lezione,grazie -Emilie"
"Suvvia non ti è mai piaciuto il francese,allora preferisci seguire quella materia noiosa o parlare con un figo come me? -Justin"
Risi coprendomi la bocca.
"Vedo che ti faccio ridere,bello. Ti voglio bene cugina -Justin"
"Ti voglio bene anche io Jay. -Emilie"
Spensi il cellulare e seguì quella noiosa lezione fin quando la campanella suonò.
Per il resto delle ore le passai in solitudine.
Fino ad una settimana fa Justin era sempre con me tranne in mensa quando si sedeva con i giocatori di basket.
Mi mancava.
2 HOUR LATE.
Ero a casa.
Stavo aspettando Justin per mangiare.
Sentì la porta aprirsi e mi voltai sorridendo.
Ma il sorriso si tolse appena vidi Lara aggrappata a Justin,che si avviavano verso di me.
-Ciao.- Mi salutò con quella sua voce da oca.
-Ciao.- Finsi un sorriso e mi diressi in cucina con loro.
-Lara non sapevo venissi quindi ho cucinato solo due porzioni di spaghetti alla bolognese.Vuoi che ti cucini qualcosa?.-
Chiesi con tono indifferente.
-Ehm...- Stava per parlare ma Justin la interruppe.
-Emilie perchè non dai la tua porzione a Lara e mangi un panino?.- Mi chiese
-Ma Justin,è il mio piatto preferito.- Mi lamentai.
-Che bella idea amoruccio,grazie.- Disse Lara e prese il mio piatto.
Iniziarono a mangiare.
Ridevano,parlavano dei loro amici e mi sentivo il terzo incomodo.
Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso le scale.
Non riuscivo a sopportare quando parlavano figuratevi quando si sbaciucchiavano.
Mi chiusi in camera e inziai a piangere.
Volevo mia mamma o la zia che mi abbracciassero in questo momento.
Erano in viaggio per lavoro,avevano una propria azienda e decisero di lasciare me e Justin qui per continuare gli studi.
Non le vedevo da tre anni.
Chiamavano raramente e quelle poche volte mamma mi chiedeva solo come andava con la scuola e poi doveva attaccare.
Ma quando era qui era diversa.
Mi abbracciava,mi chiedeva sempre come stavo.
Era perfetta.
Mi distesi nel letto e decisi di dormire,dimenticando per un pò tutto ciò che mi stava accadendo.
 
 
Hello People!
Questo capitolo mi fa schifo,decisamente.
Allora cosa ne pensate?
Non avevo idee perchè pensavo
alle cose che sarebbero successe nei 
prossimi capitoli.
Anyway,fa tutto schifo.
Dal prossimo capitolo
farò le cose più
intriganti.
Vi dico solo una cosa.
Nel prossimo capitolo 
si fidanzeranno
dopo qualche avvenimento 
che non sto qui a dirvi.
Grazie per le recensioni.
Spero che vi piaccia
anche se...
non dico altro.
Ciaoo!

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Capitolo 8
*** Three words that I wanted to be different; ***


La mattina seguente fui sveglita da Justin che mi accarrezzava i capelli.
-Buongiorno.- Dissi sbadigliando,non potevo fare a meno di sorridere.
-Giorno piccola,preparo la colazione e poi diritti a scuola.- Sbuffò e alzò gli occhi al soffitto.
-Ok,scendiamo allora.- 
Aspettai che fosse uscito e mi cambiai,quando dormivo avevo solo una canotta e un mini pantalocino.
-Che si mangia?.- Entrai in cucina sedendomi su uno degli sgabbelli.
-Ehm,ho bruciato le frittelle quindi Starbucks?.- Mi sorrise imbarazzato.
-Maccerto.- Gli sorrisi per rassicurarlo.
-Va a vestirti ti aspetto qui.- Mi spinse sulle scale e andai in camera.
Mi vestii così : http://www.polyvore.com/vestiti_emilie_uscita/set?id=54587533
Scesi le scale e mi avviai verso Jay che mi aspettava seduto sul divano.
-Eccomi.- Si voltò.
Mi guardava da capo a piedi e non proferiva parola.
-Justin,hai finito? Lo sai che non mi piace essere guardata.- Dissi,forse nemmeno mi aveva ascoltata.
-Tu.non.uscirai.da.questa.casa a meno che non.copri.tutta.quella.scollatura.- Disse scandendo ogni parola e guardando mio decoltè.
-Allora 1.Alza gli occhi,i miei sono qui.- E gli presi il viso alzandolo.
-E 2. A me sta bene così,poi non è scollata questa maglia.- Esclamai.
-Ma scherzi?. E' troppo scollata questa maglia,tu non uscirai in questo modo,ci sono troppi ragazzi a scuola che sono dei pervertiti.- 
-Justin?.- 
-Si?.- 
-Anche tu sei un pervertito.- Dissi squadrandolo con fare superiore.
-Oh,si,ma io non...Senti Emi o ti cambi o oggi ti chiuderò in casa.-
-Ma non se ne parla,io non mi cambio.-
-Ok,ci rinuncio,andiamo a fare colazione.- Sbuffò.
Eravamo appena usciti da casa,stavamo andando da starbucks ma io non mi resi conto di nulla almeno per un secondo perchè Justin mi prese per mano.
-Siamo arrivati?.- Chiesi stufa.
-No perchè?.- Mi chiese sorridendo e voltandosi verso di me.
-Questi tacchi mi stanno uccidendo.- Mi lamentai.
-Ma ti stanno una meraviglia,anche se ti stanno uccidendo.- Sorrise sinceramente e strinsi di più la presa delle nostre mani.
ARRIVATI DA STARBUCKS
-Io prendo un frullato alla fragola.- dissi alla cameriera che da quando era arrivata al nostro tavolo guardava Justin.
-Mi sente?...Ho detto che vorrei un frullato a fragola.- Nessun segnale.
Justin mi guardava ridendo e poi squadrava la ragazza.
-Ma cazzo ragazzina,ti ho detto che vorrei un frullato a fragola e per favore la prossima volta si faccia pensierini su qualcun altro,lui è MIO.- Dissi innervosendomi.
Justin a quel punto inziò a ridere e la ragazza divenne rossa dall'imbarazzo.
-Mi scusi,è che il suo ragazzo è molto carino,complimenti,comunque lei un frullato a fragola e lei cosa desidera?.- 
Ma WTF? ... Stava scherzando spero.
Prima che Justin potesse parlare le risposi io.
-Per lui un frullato alla nocciola e un muffin,la ringrazio.- La fulminai con gli occhi e lei andò subito via.
-Allora,mhmh...- Perchè non parlava?.
-Justin,sputa il rospo.-
-Hai detto che sono tuo.- Disse con un luccichio negli occhi.
-Justin non farti film mentali,l'ho detto solo perchè così se ne sarebbe andata.- Dissi guardando altrove.
-Oh.- Esclamò.
-Ragazzi,le ordinazioni.- Quella ragazzina mi ha salvata da un momento imbarazzante,ma la odio lo stesso.
-Grazie.- Le sorrisi falsamente.
Mangiammo tutto e ci avviammo a scuola.
Eravamo d'avanti l'entrata quando tutti gli occhi erano rivolti verso di noi.
Massì,che fillm mentali che mi faccio,c'è JUSTIN BIEBER al mio fianco che mi aspettavo?.
Eravamo nel cortile della scuola,vicino un muretto aspettando gli altri.
-Hey Diez,stamattina sei una bomba.- Chi poteva essere se non Tom Red il capitano della squadra di Basket.
-Grazie,grazie.- Gli feci un gesto con la mano per mandarlo via.
-Emilie,oggi sei uno schianto.- Oddio ma che volevano,sino a ieri non ero cagata da nessuno e oggi tutti mi conoscono solo perchè porto una mini scollatura.
Vidi Jason da lontano ma non lo salutai,non lo avrei mai perdonato.
 -Emi,stai bene?.-Justin si accorse che avevo un'espressione triste.
-Certo.- Gli sorrisi.
Iniziammo a camminare verso l'entrata e si sentivano fischi di apprezzamento per me.
-Se non la finiscono tra tre secondi li ammazzo tutti.- Justin stava stringendo la mascella. 
Era nervoso.
-Non dargli retta.- E ci incamminammo verso gli armadietti,il mio era al lato opposto di quello di Justin.
Lo stavo aprendo ma una mano me lo impedì.
Alzai lo sguardo e incontrai quello di Tom.
-Che cazzo vuoi?.- Esclamai.
-Come sei fine ragazza.- Mi chiuse tra l'armadietto e lui.
-Lasciami in pace,fino a poco tempo fa non esistevo e ora mi conosci?...Ma fanculizzati.-
Mi strinse i polsi e si avvicinò al mio viso.
-Sei bellissima,ma non ti mostravi al mondo,adesso se ti bacerò sarai la più famosa della scuola quindi...-
Non finì nemmeno di parlare che qualcuno,quel qualcuno lo lanciò sul pavimento.
-Sparisci coglione.- Disse Justin.
-Ooh ma che dolce,difendiamo la piccola cuginetta.- 
-Ho detto sparisci.- Justin si stava avvicinando a Tom.
A quel punto capendo quali fossero le intensioni di Justin,Tom andò in classe saluntandomi con un'occhiolino.
-Andiamo in classe.- 
-Ok.- Risposi.
5 HOUR LATE.
-Finalmente a casa,oggi sono stanchissima,credo che non mi muoverò per tutta la giornata dal mio bel letto.-
Dissi a Justin.
-Emi,volevo parlarti di questo,stasera i miei amici hanno organizzato un'uscita.- Mi sorrise.
-E quindi?.- 
-Quindi stasera preparati che si va in discotecaaaaa.- Urlò ridendo.
-Ma sei scemo o cosa?. Io odio le discoteche,e poi non conosco molto bene i tuoi amici,se sono quelle scimmie dei giocatori di basket,no grazie.- Risposi avviandomi verso la cucina.
Mi seguì.
-No,andiamo io,tu,chaz,ryan,harry e cloe.- Disse sorridendo.
-E la tua ragazza che fine ha fatto?.- Chiesi.
-E' acqua passata,l'ho trovata con Luke,e l'ho lasciata,tanto non mi interessava.- Disse con  un'espressione soddisfatta.
-Oh,oh...- Volevo sorridere ma mi contenni.
-Allora vieni?.- Mi chiuse tra l'isola che c'era al centro della stanza e le sue braccia.
-1.Vengo,2.Togliti.- Dissi sfidandolo.
-E se non mi togliessi?.- Sorrise maliziosamente.
-Dovrai dire addio al tuo bel amichetto,aspetta come lo chiamano le tue fan?.-
-Belieber.-
-Si,loro,ehm...Jack,Junior,...-
-Jarry.- Sorrise.
Ma cosa sorridi ogni secondo,io ti sto minacciando e tu sorridi?.
-Sto minacciando di far male a jerry e tu sorridi?.- 
-Non lo faresti mai,ecco.- 
-Vuoi proprio sfidarmi?.- 
-Se vuoi,ma non ce la farai.- 
Dovevo farlo.
Gli diedi un calcio,piano vicino al ginocchio.
-Questa me la paghi,inzia a correre.-
-oooh che spavento.- Mi voltai non pensando alle parole che disse.
Ma non dovevo farlo,mi prese in braccio e mi portò fuori al giardino.
-Che vuoi fare?.- Chiesi ridendo.
-Immagina.- 
-Vuoi buttarmi in piscina come tutti?...Ooh roba passata caro Jay,e poi l'acqua è calda quindi mi faresti anche un piacere.-
Dissi prendendolo in giro.
-Non quello.-
Mi mise a terra e io mi voltai per rientrare in casa,lo sapevo che non voleva farmi nulla.
All'improvviso sentì dell'acqua gelida sulla mia schiena,mi voltai e capì che quell'idiota aveva preso la pompa.
-Sei un idiota.- Iniziai a camminare verso di lui.
-Non puoi farmi nulla Emi,solo io ho un'arma.- Mi puntò la pompa di fronte.
-Oh,ok...- Inziai ad avvicinarmi a lui e prendergli il viso tra le mani.
-Che stai facendo?.- Chise imbarazzato.
-Io,nulla.- Mi avvicinai piano,lo stesso fece lui.
Appena chiuse gli occhi lo spinsi in piscina e iniziai a ridere.
-Sei una cogliona.- Esclamò mentre si rialzava dalla piscina.
-Grazie eh,ti voglio bene anche io cugino.- Dissi alzando gli occhi al cielo.
Il suo viso divenne triste.
Non sapevo il perchè.
-Hey,che c'è?.- 
-Nulla.Adesso vado a cambiarmi,stasera dobbiamo uscire.- 
Si avviò in salotto.
Lo seguì.
-Ok...Vado a prepararmi anche io.- 
-Hey.- Mi chiamò così dolcemente che gli sarei saltata addosso e lo avrei abbracciato senza mai lasciarlo.
-Ti voglio bene.- Lo sussurrò.
Come avrei voluto che quella frase fosse diversa.
Avrei desiderato un bacio adesso,come tutti i ragazzi "normali" ma noi non potevamo.
-Anche io.- Gli sorrisi malinconicamente e salì al piano superiore.
Questa sera sarebbe stata diversa me lo sentivo.
Questa sera sarei cambiata,avrei fatto uscire l'altra parte di Emilie Diez.
Questa sera mi divertirò e non penserò per un pò a mio cugino.
 
 

Casa Justin-Emilie.
Camera Justin: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=166986266741257&set=a.157384981034719.27092.147451788694705&type=3&theater

Camera Emi: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=166986303407920&set=a.157384981034719.27092.147451788694705&type=3&theater

Salotto e piscina: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=168467359926481&set=a.168464973260053.29696.147451788694705&type=3&theater

Cucina: http://www.google.it/imgres?q=cucine+isola&hl=it&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbnid=8uosr52iQ_4BGM:&imgrefurl=http://www.matrimonio.it/forum/viewtopic.php%3Fp%3D4111962&docid=XBNS0joWSyh-_M&imgurl=http://www.arredamentidiotti.it/public/cucine-classiche/431/Asolo%252520azzurra%252520isola%252520cucina%252520big.JPG&w=700&h=623&ei=MSIXUMr_OI_gtQaG4IGQDA&zoom=1&iact=hc&vpx=1087&vpy=311&dur=82&hovh=212&hovw=238&tx=159&ty=93&sig=103776144715479193696&page=2&tbnh=151&tbnw=161&start=18&ndsp=22&ved=1t:429,r:11,s:18,i:176

Bagno: http://www.google.it/imgres?q=bagni+moderni&start=18&num=10&hl=it&biw=1366&bih=667&addh=36&tbm=isch&tbnid=Er6kz927X_Q1PM:&imgrefurl=http://www.ideare-casa.com/piastrelle-per-il-bagno/&docid=TVq3c1mq31t92M&imgurl=http://www.ideare-casa.com/wp-content/images/2009/03/bad_bernina_1-540x326.jpg&w=540&h=326&ei=0yIXUI-9Cc7ItAaB74DADQ&zoom=1&iact=hc&vpx=850&vpy=239&dur=75&hovh=174&hovw=289&tx=145&ty=77&sig=103776144715479193696&page=2&tbnh=142&tbnw=211&ndsp=22&ved=1t:429,r:14,s:18,i:50

Non ho detto una cosa: il nome Emilie,è spagnolo quindi si legge (Emiliè Dièz) l'ho scelto perchè così quando Justin le urla contro(?) o le parla dolcemente è più bello.

As Long As You Lolololooooolololoooolololo Love Me!

Scusatemi per il ritardo.
Lo so,lo so potete uccidermi.
IL capitolo fa schifo perchè non ho avuto tempo.
Ho dormito dalla nonna,sono andata al compleanno di 18 anni.
Scusatemi,perdonatemi please.
Anyway,ditemi che ve ne pare.
Per me fa schifo. 
Grazie per le 400 visualizzazzioni nel primo capitolo e 200 in tutti gli altri.
Vi amo;
Vi ho postato le immagini della casa e non è proprio quello che immaginavo ma mi piace.
Ditemi che se ve gusta.
Alla prossima.

 

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Capitolo 9
*** From that night we were a couple, a beautiful couple; ***


Stavo facendo una doccia,erano le 20:30 e non sapevo ancora cosa indossare.
Mi affrettai ad uscire dal bagno e corsi in camera.
Aprì l'armadio ma non riuscivo a trovare nulla,poi mi ricordai dei vestiti che mia madre mi conservò.
Andai nella sua camera,ormai chiusa da tempo e presi un baule dal vecchio armadio.
Riandai in camera mia e ne pulì la superficie coperta da uno strato di polvere.
Iniziai a prendere i vari vestiti e poggiarli sul letto.
Mi colpì un vestito in particolare.
(
http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=54911828)
Lo indossai,misi un'ombretto leggerissimo nero,lucidalabbra color carne ed ero pronta.
Scesi le scale aspettando Justin,alcune volte era peggiore di una donna quando doveva uscire.
Dopo 10 minuti fece il suo "ingresso in sala" e si bloccò guardandomi.
-Emiliè?-
-Si,Justin?.- Chiesi sapendo già cosa stesse pensando.
Era quello il mio intento.
Farsi desiderare da mio cugino.
-Sei wow,cioè volevo dire,wow.- 
-Ahahah,grazie,comunque siamo in ritardo e stai bene anche tu.-
-Oh questo lo sapevo già.- Sorrise soddisfatto della sua risposta.
-Modestia a parte.- Gli presi la mano e lo portai fuori casa dove Ryan e gli altri ci aspettavano.
Entrammo in macchina.
-Buonaseraaa.- Salutai scherzosamente conoscendoli già.
-Wow,Emi,sei bellissima stasera.- Chaz mi sorrise.
-Grazie.- Risposi solamente.
Non vedevo l'ora di andare in discoteca e divertirmi.
Stasera non avrei fatto la ragazza di casa,quella che viene considerata una strana,semplicemente una sfigata.
-Dovremo stare attenti ad Emi,qualcuno potrà farci un pensierino.- Esclamò Cloe.
-Ma sta zitta,sei fantastica te,sei cento volte più bella di me.Credo che staremo attenti a te.- Dissi alludendo alla sua bellezza.
Harry abbracciò Cloe,erano fidanzati,già...
Eravamo arrivati.
Per tutto il tragitto Justin era stato molto silenzioso.
Mentre ci avviavamo verso l'entrata della discoteca Justin mi sussurrò all'orecchio.
-Mi raccomando,fa la brava.- Mi prese la mano ed entrammo.
La prima che facemmo fu andare a trovarci un divanetto su cui sedere quando saremmo stati stanchi.
-C'è un divanetto libero lì,seguitemi.- Esclamò Ryan.
Lo seguimmo e ci sedemmo sui divanetti.
-Allora che desiderate bere?.- Chiese Chaz.
-Io vodka alla pesca.- Esclamarono Justin e Cloe.
-Io birra.- Disse Ryan.
-Dai amico,siamo in discoteca e ti prendi una semplice birra?.- Domandò Harry.
-E va bene,Chaz prendimi un Gin Lemon.- Si sorrisero.
-E tu bellissima ragazza che ha già fatto colpo?.- Esclamò Chaz.
-Io un Angelo Azzurro.- 
-Uuuh,trasgessiva stasera eh?.- Dissero in coro tutti.
Sorrisi alle loro espressioni.
-Già,stasera voglio divertirmi e dimenticare per un pò tutto ciò che mi sta accadendo.-
Dissi guardando Justin.
Chaz andò a prendere i nostri alcolici.
Bevvi tutto in un sorso.
La mia gola bruciava ma non me ne importava.
Mi alzai dal divanetto.
-Ragazzi io vado in pista.- 
Andai al centro della pista e inziai a muovermi prendendo piano piano possesso della musica.
Molti ragazzi mi si avvicinavano,ma non erano lui.
Avevo sperato di ritrovarmelo dietro e di averci ballato ma di lui non c'era traccia.
Andai al bancone e ordinai 3 bicchierini di vodka.
Dopo il 2 giro mi sentivo finalmente libera,leggera,senza problemi o cugini per la testa.
-Vogliamo ballare?.- Un ragazzo,molto carino,mi chiese se volessimo ballare.
Ci pensai un secondo e poi mi buttai in pista con lui,non capivo nulla,ero ubriaca.
Mi avvicinavo a lui e gli sorridevo ad un centrimento dalle labbra quando credeva che lo baciassi.
Mi girai e inziai a ballare sensualmente intorno a lui.
Mi strinse a sè e inziò a far vagare le sue mani sul mio corpo.
Vidi Justin che ci guardava.
Ero ubriaca ma un pò di lucidità era rimasta.
Lo respinsi e andai a sedermi al divanetto.
Scrutai con lo sguardo ogni persona che si trovava in quella immensa sala e così lo rividi.
Era una di quelle scene che non avrei mai voluto vedere in vita mia.
La mora gli si strusciava addosso e tra poco potevo anche assistere allo strozzamento di Justin 
tanto che la tipa gli ficcava in gola la lingua.
I miei occhi pizzicavano.
Non potevo piangere,non dovevo piangere.
I miei occhi non riuscivano a staccarsi da quei due.
Mi alzai e mi avviai verso l'uscita.
Le lacrime inziarono ad uscire.
Le persone mi spitonavano,mi chiudevano la strada.
La muscia assordante non esisteva più.
Tutto era buio per me,vedevo solo quella porta che mi avrebbe salvata.
Piangevo tanto che la vista mi si appannò e andai a sbattere contro qualcuno.
Quel qualcuno.
-Hey sta più attenta.-Mi disse in modo freddo e arrogante.
Alzai lo sguardo incrociando il suo.
-Emilie?.- 
-Vaffanculo coglione.E tu troia del cavolo ficcagli la lingua in gola la prossima volta.Divertitevi.-
Corsi verso l'uscita.
Non ce l'avrei mai fatta a rimanere un altro pò lì dentro.
L'aria fredda fuori mi fece riprendere.
Respirai a fondo e sentì i polmoni leggeri.
Mi asciugai le lacrime,non serviva a nulla piangere.
Mi sedetti,ero distrutta.
Sapevo che non dovevo venirci,sapevo che sarebbe successo un disastro.
Sentì la porta sbattere e dei passi.
"Per favore fa che non sia lui,fa che non sia lui."
-Emilie.- 
Ma fanculo,pregare non serve ad un emerito cazzo.
-Che cosa vuoi?.- Chiesi alzandomi e inziando ad essere nervosa.
-Perchè piangevi?.- 
-Perchè fai l'idiota?...Lo sai.- 
-Hai ragione.- 
-Ho una matta voglia di dirti un bel vaffanculo.- 
-Perchè sei corsa fuori?.- 
-Io,io non so cosa mi sia preso.- Dissi a Justin.
-Emi,hai fatto una sceneggiata per nulla.Era solo una ragazza.-
-E' questo il punto Justin.- Non ce la facevo più dovevo dirgli tutto,lui non aveva capito ancora.
-Non capisco Emi.- Aveva un'espressione indecifrabile sul volto.
-Jay,cazzo io...io...io Ti amo.- Ecco lo avevo detto,finalmente dopo 4 anni gli avevo detto ciò che provavo.
-Ma,ma cosa dici?...Noi,noi non possiamo Emi.- Eccole quelle parole che mi uccisero. 
-Perchè non possiamo Justin?.Io Ti piaccio tu mi piaci...nulla può ostacolarci.- Non riuscivo a resistere le lacrime attraversarono il mio viso cadendo sul pavimento. 
-Hey Emi,per favore non piangere.- 
-Come faccio a non piangere Justin?.Io Ti Amo,ma tu...-
-Emi anche io Ti Amo,te l'ho detto,ricordi il primo bacio qualche settimana fa?.- 
Il mio cuore iniziò a battere velocissimo.
Non credevo che quelle parole di quel giorno fossero reali.
Ma allora perchè mi trattava così?.
-Perchè allora mi tratti così?.-
-Perchè so che soffriremo stando insieme.- Disse afflitto.
-Proviamoci ok?...Vediamo fin quando resistiamo e se dovesse accadere qualcosa saremmo solo dei semplici cugini.-
-Io non potrei più vederti solo come una cugina.- Esclamò.
-Justin.- 
-Emilie.-
-Io ti amo ok?...Gli avvenimenti di stasera li ho cancellati,da ora in poi saremo solo noi.-
-Andrà tutto per il verso giusto...-
-Già.- 
Ci avvicinnammo piano e ci baciammo.
Questa volta eravamo consapevoli che dopo stasera saremmo stati una coppia,une bellissima coppia.
Da quella sera sarebbe finalmente esistito un "Noi".




Galassia.

When i say Justen you say Bieber.
Jasteeeeen...Biebeeeeeeeeeeeer

#lol.
Allora,finalmente si sono fidanzati.

Aaaaaaw :3.
Non so voi ma io amo questo capitolo.
Come avete potuto notare,ho scritto il capitolo
in corsivo perchè è il più importante.

Allora che ve ne pare?.
Se dite che non vi piace vi uccido perchè l'ho scritto per voi alle 4:00 del mattino.
Non è vero accetto anche critiche.
Anyway,
AAAAAAAAAAAAAAAAH.
5 recensioni nell'ultimo capitolo?.
Ditemi sto sognando?.
Vi amo ragazze,ve lo giuro.
L'immagine qui a lato credo non si veda era questa comunque
http://www.google.it/imgres?q=galassia&um=1&hl=it&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbnid=mO5i_K0S8iGkIM:&imgrefurl=http://www.robertoalajmo.it/index.asp%3Fact%3Dviewtxt%26id%3D1556&docid=VpAct-vCPX-dmM&imgurl=http://www.robertoalajmo.it/public/images/galassia.jpg&w=400&h=300&ei=uocYUNK2D6mJ0AWEtoCwCA&zoom=1&iact=hc&vpx=356&vpy=77&dur=36&hovh=194&hovw=259&tx=181&ty=49&sig=103776144715479193696&page=4&tbnh=144&tbnw=182&start=67&ndsp=24&ved=1t:429,r:1,s:67,i:354.

Grazie ancora per le recensioni.
Alla prossima pulci.
#peace 
-A

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Capitolo 10
*** Last Day of School; ***


La mattina seguente mi svegliai sorridendo.
Quel giorno sarebbe stato magnifico,me lo sentivo.
Mi lavai e indossai i primi abiti che vidi.
(http://www.polyvore.com/cgi/set?.locale=it&id=54971125)
Oggi sarebbe stato il nostro ultimo giorno di scuola.
Non vedevo l'ora di passare un'estate con il mio nuovo ragazzo/cugino.
Mi sembrava ancora impossibile.
E se fosse stato solo un sogno?.
Macchè,pensiamo positivo.
Scesi in salotto e lo vidi.
Più bello che mai.
Guardava i cartoni e rideva come un'idiota.
Mi sedetti vicino a lui.
-Buongiorno.- Dissi sorridendogli.
-Cciao.- Fece uno di quei sorrisi che resteresti a guardare per ore.
Mi voltai e iniziai a guardare la televisione.
Mi sentivo leggermente fissata.
Mi voltai.
-Ehm,cosa?.- Chiesi facendo un'espressione perplessa.
-Ma sei scema o cosa?.- Chiese.
-Cosa ho fatto?.-
-Io.te.fidanzati.bacio del buongiorno.- Mentre parlava alternava le mani tra lui e me.
-Ooh...- Mi avvicinai e lo baciai sulla guancia.
Volevo proprio vedere che cosa avesse fatto.
-Ma questo lo chiami bacio del buongiorno?.- 
Si avvicinò piano e mi prese il viso tra le mani.
-Questo è un bacio.- 
Poggiò le sue labbra sulle mie e iniziò a baciarmi dolcemente.
Le sue labbra erano morbide,dolci,stupende.
Una volta che le avevi provate non potevi più farne a meno.
Ci staccammo dopo qualche minuto.
Sorrideva soddisfatto.
-Questo va bene.- Mise un braccio intorno alle mie spalle e si voltò verso la televisione.
-Io vado a fare colazione che tra poco si va a scuola.-
Mi alzai dal divano ma mi trattenne per il polso.
-Perchè non saltiamo questa giornata?.- Sorrise.
-Mi prendi in giro? E' l'ultimo giorno di scuola Justin,oggi non si farà nulla a scuola.- Sorrisi a mia volta e andai in cucina.
-Ma io voglio passare una giornata intera insieme alla mia ragazza,non posso?.- Urlò dal salotto.
Il cuore prese a battermi fortissimo.
Bum.bum.bum...
Sentivo solo quello e quelle due parole.
"La mia ragazza."
Finalmente quello che desideravamo si era avverato.
-Ma abbiamo un'estate intera Jay.- Urlai anche io mentre preparavo una tazza di latte e cereali.
Venne in cucina mentre inziavo a mangiare.
-Sono Jusin Bieber,posso non andare a scuola quando voglio.- 
-Foffa Juffin fono figo Bieber vai a veftirti.- Dissi ingoiando i cereali.
-Cosa hai detto?.- Rise.
-Ho detto che devi andarti a vestire e subito a scuola.-
-Per salire su però ho bisogno di carica.- Alzai gli occhi al cielo.
-Va bene.- 
Mi alzai e mi sporsi verso di lui.
Mi alzai con le punte e lo baciai a fior di labbra.
Sorrise dolcemente e salì in camera sua.
Dopo un quarto d'ora scese le scale pulito e profumato(?).
-Finalmente.- Sbuffai e andai verso la porta d'entrata.
Mi seguì a ruota.
-Andiamo in macchina o a piedi?.- Mi chiese.
-Macchina,logico,mica vuoi far morire di caldo la tua ragazza?.- 
-Ok...- Rise e mi afferrò la mano portandomi in auto.
Arrivammo a scuola in anticipo.
Durante il tragitto Jay aveva messo la radio ad un volume altissimo e avevamo cantato a squarciagola.
Non mi sentivo così felice da molto tempo.
Mentre entravamo nel giardino della scuola Justin mi disse:
-Emi,divertiti che da domani sarai solamente Mia.-
Gli sorrisi e gli spettinai i capelli.
-Oh Emi cosa hai fatto?.- Disse indicando i capelli.
-Io nulla.- Dissi ridendo.
Iniziò a rincorrermi per tutto il giardino e i ragazzi si voltarono verso di noi.
Correvo ma mi prese e mi abbraccio da dietro.
Io ridevo come una matta e poi mi resi di una cosa.
-Justin?.-
-Si?.- 
Mi voltai verso di lui e gli sussurrai.
-Jay,ci hanno guardato tutti,siamo cugini,non possiamo comportarci in questo modo.-
Nel frattempo mi abbracciava tenendo le mani legate attorno il mio bacino.
-Siamo cugini Emi,possiamo scherzare come vogliamo.- 
-Jay è troppo evidente.- Dissi abbassando lo sguardo.
Mi alzò il viso.
-Non preoccuparti ok?.-
Annuì.
Si voltò verso gli spettatori.
-Allora che avete da guardare? Lo so che sono figo ma basta.-
Fece alzare risate da tutti i ragazzi.
-Realmente io e mia cugina- Calcò sull'ultima parola -Stavamo solo scherzando un pò,dai ragazzi è l'ultimo giorno di scuola,
cho non sarebbe felice oggi?.-
Tutti i ragazzi allora si voltarono e se ne andarono.
-Aaw grazie Jay.- Lo abbracciai,stava per baciarmi ma voltai il viso 
e quindi le sue labbra si posarono sulla mia guacia.
-Justin non possiamo baciarci in pubblico.-
-Sinceramente,già non ne posso più.-
-Ma che dici?.- 
-Io voglio baciarti in strada,tenerti la mano,sorriderti come un ragazzo innamorato,urlare che ti amo al mondo.- 
-Justin.- Volevo piangere ma mi trattenni.
-Io Ti Amo Emi,ma questa farsa non direrà per molto,prima o poi lo verranno a sapere e ne sarò felice.-
-Ti Amo anche io Justin.-
-Adesso entriamo.- Gli dissi.
Mi prese la mano e andammo in classe.
Mi sedetti,con alcune ragazze che conoscevo,agli ultimi banchi della fila sinistra.
Justin si sedette nella fila opposta.
Entrò il professore in classe.
-Buongiorno ragazzi.- Esclamò sorridente.
-Buongiorno.- Dicemmo in coro.
-Ragazzi oggi è l'ultimo giorno quindi fate quello che vi pare ma non esagerate.- Disse guardando Justin e i suoi amici
nonchè giocatori di basket.
-Grazie prof.-
Ci sedemmo e inziammo a parlare tra di noi.
Evelyn la ragazza più solare del gruppo inziò a parlare di ragazzi.
-Ero fidanzata con Tom,ma mi lasciò appena vide la nuova arrivata.- Disse malinconicamente.
Le altre la guardarono annuendo.
-E tu Emi,come va con i ragazzi?.- Chiese Ronnie.
-Mmh,bene.- 
-Cosa ci nascondi?.- 
-Io nulla.- 
Divenni rossa dall'imbarazzo.
-Dai Emi dicci cosa è successo.- 
-Ehm,io,cioè,sono fidanzata.- Dissi velocemente.
-Uuuhuhh.- 
-Chi è il fortunato?.- Domandò Clara.
In quel momento mi voltai verso Justin.
Incrociai il suo sguardo.
Da quanto mi stava fissando?.
JUSTIN'S TALKING.
Ecco i soliti idioti che inziano a parlare delle ragazze più fighe della scuola.
In quel momento avevo solo una ragazza per la mente ed era la mia piccola.
-Allora Justin,chi è la fortunata?.- Chiese Josh.
-Fortunaata?.- Chiesi non capendo.
-Ma come,si vede lontano un kilometro che c'è una ragazza?.-
-Allora come si chiama?.-
Mi voltai e la vidi.
Parlava con le sue amiche e sorrideva arrossendo.
Quanto era perfetta?.
Era mia cugina,eravamo cresciuti insieme.
Vedi il destino che combina.
Ero innamorato di lei da quando inziò a vivere da me,ovvero 4 anni fà.
Osservavo ogni suo dettaglio.
Capelli neri come la pece,occhi di un magnifico azzurro.
Le avevo sempre detto sin da bambini che i suoi occhi erano un bellissimo oceano,
in cui mi sarei sempre perso.
Il suo fisico era asciutto.
I suoi atteggiamenti erano dolci.
Amavo il modo in cui gesticolava quando era imbarazzata,
amavo quando parlava a vanvera quando era nervosa,
amavo semplicemente lei.
Chiuso nei miei pensieri non mi accorsi che si era voltata e mi guardò.
Le sorrisi e sorrise a sua volta.
Quel sorriso magnifico,quelle labbra dolci e morbide.
Era troppo perfetta,era troppo per me.
Io non potevo stare con una ragazza come lei.
EMILIE'S TALKING
Mi sorrise,quanto era perfetto?.
Mi voltai imbarazzata.
-Allora vuoi dirci come si chiama?.-
-No,ma posso dirvi come è successo tutto.-
-Racconta dai.- 
-Ci conscosciamo da quando eravamo piccoli.Piano piano siamo cresciuti e ci siamo resi conto che ci amavamo.
Quando inziammo a capirlo non ci parlavamo molto,eravamo imbarazzati.
Poi un giorno,lo vidi piangere,gli chiesi cosa fosse successo e mi disse che mi amava.
Non potevo crederci,il ragazzo che amavo da quattro anni aveva detto di amarmi.
Ci baciammo,un bacio tenero,dolce,c'eravamo solo noi e nessun altro.-
-E com'è?.-
Mi voltai verso Justin e inziai a parlare guardandolo.
-Oh,è bellissimo,è perfetto.
Le sue labbra sono morbide,dolci,magnifiche.
I suoi occhi del colore del miele mi fanno sempre incantare,
il suo fisico e perfetto come tutto in lui.
I suoi capelli che toccherei sempre,sono morbidi e biondicci.
Il suo profumo,resterei ad annusarlo per ore.
Il suo sorriso è magnifico.
Quando sorride non sai più quale potrebbe essere il sole,
perchè il suo sorriso è anche migliore del sole.
Amo i suoi atteggiamenti.
Amo le parole dolci che mi sussurra.
Amo tutto di lui e lui ama me.- 
Sorrisi fissandolo ancora.
-Ma sei innamorata seriamente.-
-Quanto siete dolci.-
-Sei fantastica Emi.-
-Ragazze tra poco suona,che ne dite di uscire già?.- Domandai alle tre ragazze.
-Certo.-
Ci alzammo e uscimmo in giardino.
AUTORE'S TALKING
L'ultimo giorno di scuola passò così.
Tra sguardi che si lanciavano Emilie e Justin e risate con gli amici.
Tra abbracci di addio e pianti.
Tra barzellette e finte risate dei professori.
Stava inziando l'estate e tutto ciò che era accaduto quel giorno sarebbe solo migliorato nel tempo.


 

Ciao pulcii mie; 

Come và?.
Ho scritto oggi perchè dopodomani vado in vacanza ma credo che porterò la chiavetta e cercherò di pubblicare.
Questo capitolo fa cagare.
Volevo dirvi una cosa.
Quando Emilie descrive Justin nell'aspetto è quello che penso realmente.
Diciamoci la verità il nostro idolo è perfetto.
AAAAAAAAAAAH.
Visto il video di ALAYLM?
E' wow...tipo che la ragazza si è divertita precchio secondo me.
Sorvoliamo.
Ma,ma,ma...552 visualizzazioni.
Ma uccidetemi se sto sognando.
Grazie per recensioni nel capitolo precendente.
Io ora vado a preparare la valigia e poi vedrò per altre 10 volte il video di Justin.
Se stasera ho tempo mi connetto e pubblico anche il prossimo.
Devo trovare un saluto.
Chi è che andrà al concerto di Justin a marzo?
Mancano solo 234 giorni.
Sono emozionata yoyo.
Alla prossima.
#peaceandswag(?) 
-A

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Capitolo 11
*** I love you; ***


Allora,come ve la passate gente?.
Io alla grande.
Ieri è terminata la scuola e con i ragazzi siamo andati a festeggiare in un mini locale.
Io e Justin volevamo abbracciarci,festeggiare insieme ma non era possibile.
Dovevamo dare meno nell'occhio.
Adesso sono nella mia camera a scrivere tweet senza senso.
Il bello è che le persone li RT senza problemi.
Mentre sto scrivendo un tweet,questa volta intelligente,la mia timeline inzia ad impazzire.
Indovinate un pò?.
Justin si era collegato.
Inziai a scorrere tra i tweet e man mano che leggevo il mio sorriso si faceva spazio sul viso.
Quelle ragazze erano così dolci e lo amavano.
Lessi un tweet che mi colpì.
"@justinbieber Siamo felici per te,speriamo che il tuo sorriso non andrà più via dal tuo viso,speriamo che ti faccia felice."
Inziai a farmi alcune domande...
Chi non doveva farlo soffrire?.
Nel frattempo aggiornai la pagina e la stessa ragazza stava sclerando.
Justin l'aveva RT e risposta.
Andai nel suo profilo e lessi alcuni tweet senza significato,poi eccolo lì.
"Ho finalmente incontrato la luce della mia vita,colei che mi fa sempre sorridere,spero che durerà,la amo,lei ama me,
non sono mai stato così felice in tutta la mia vita...Mi scuso con voi Beliebers,spero che non mi abbandonerete,vi amo."
Mi sentivo la testa scoppiare,forse perchè non stavo respirando.
Il cuore batteva all'impazzata.
Aveva scritto che era fidanzato,lo aveva svelato al mondo intero.
E ora i paparazzi,che non si facevano sentire da molto,verranno sempre qui.
Tutti cercheranno di scoprire chi è la fortunata e poi scopriranno che è la cugina.
La cugina...vi rendete conto?.
Chiusi il pc e scesi dal letto.
Andai vicino la sua camera e bussai lentamente.
-Entra Emi.- Aveva una nota di felicità nella voce.
Aprì piano la porta era di spalle,seduto sul letto e con il pc sulle ginocchia.
-Allora che fai di bello?.-
-Mmh,sono su twitter,e rendo felici le mie Beliebers.-
Sorrise con una luce diversa negli occhi.
Quando parlava di loro il suo sorriso era stampato sul viso,
i suoi occhi brillavano.
Quando nominava quella parola "Beliebers" era come se nominasse la cosa più bella del mondo.
Infondo erano stupende.
-Aaaw.- Esclamai dolcemente
-Dai accomodati vicino al tuo bel ragazzo.-
Lo guardai.
-Come scusa?...Bel ragazzo?...Pft...non sai con chi stai parlando.- Dissi alzando gli occhi al cielo.
-Dai,scherzavo...vieni qui.-
Mi distesi al suo fianco e guardavo un pò cosa combinava su twitter.
All'improvviso vidi tutto buio.
Mi ero addormentata (penstavate fossi morta? ewe).
Mi svegliai sentendo delle labbra sul mio viso.
Aprì gli occhi e trovai quelli di Justin a pochi centimetri.
-Ooh finalmente,sembrava fossi in letargo.- Esclamò ridendo.
-Perchè?.- Chiesi assonnata.
-Stai dormendo da 3 ore,letteralmente,la prossima volta credo che nemmeno una trombetta possa svegliarti.-
-Cosa hai detto?.-
Mi scaraventai su di lui facendolo aderire con la schiena al materasso.
Gli feci il solletico e poi gli baciai una guancia.
-Ma ahahhaha la smetti di ahahahaha baciarmi solo sulla guancia? aahahha.-
Mentre rideva (e che risata) mi disse quelle parole.
-Mmmh,non so,forse non ti bacerò per tutta la serata,dopo quello che hai detto.-
Mi guardai le unghie con fare superiore.
-Non riuscirei a resistere,non puoi.- Si fece serio.
-Oh si che posso.- 
Restammo in silenzio e poi mi resi conto in che posizione eravamo.
Ero letteralmente sdraiata su di lui.
E credo non gli dispiaceva perchè non accennò a nulla.
Anzi mi abbracciò.
-Justin,dovrei alzarmi e comunque scherzavo con i baci.- Dissi sorridendo.
-Davvero?.-
-yesssa.- Mi alzai dal letto e lui mi seguì a ruota.
Scendendo le scale inziò a cantare.
-La,la,la la mia ragazza mi bacerà per tutta la serata,la,la,la.- 
-Ahahah,Jay finiscila.-
Scendemmo l'ultimo scalino,mi abbracciò da dietro poggiando il mento sulla mia spalla.
-Come vorresti muoverti in questo modo?.-
-Ma io voglio abbracciarti,non si può dimostrare il proprio affetto?.-
-Certo.- 
-Allora va bene così.-
Sorrisi pesando a quanto fosse idiotamente cuccioloso il mio ragazzo.
Andai in cucina con lui avvinghiato a me.
-Ora però cuciniamo.- 
-Ok.-
-Facciamo una cosa prima?.- Domandai.
-Dipende.- Mi guardò maliziosamente.
-Ma che pervertito,volevo fare una gioco.- Dissi lamentandomi.
-Ma anche io intendevi quello.-
-Se,certo.-
-Allora di cosa si tratta?.-
-Ehm,ora facciamo un gioco chi perde dovrà pulire la casa e cucinare per una settimana.- 
Sorrisi.
-Ci sto,tanto perderai.- 
-Se sei convinto.-
Ci mettemmo di fronte e inziammo a guardarci negli occhi.
La cena di quella sera era sul tavolo,praticamente solo un panino.
Chi lo avrebbe preso per primo avrebbe vinto.
Inziai ad avvicinarmici piano e Justin faceva lo stesso.
Poi ci allontanammo.
-Forza,perchè non lo prendi?- Domandai.
-Non sarà così facile Emi.-
-Ok.-
Sapevo che a Justin piaceva darmi piccoli baci sul collo.
Mi spostai i capelli di lato e misi il collo in esposizione.
-Che caldo.- Esclamai.
Era incantato.
Guardava le mie labbra e il mio collo.
Quando mi resi conto che era ormai in un'altro mondo mi avvicinai al panino e lo presi.
-Yeeeeeeeah,ed Emilie Diez vince ancora.- 
Mi alzai dallo sgabello e inziai a cantare felicemente.
-Mi dispiace tesoro mio,divertiti a lavare il pavimento.-
Gli sorrisi strafottente.
-Sei una cogliona adorabile,anche se mi hai imborgliato.-
-Come avrei potuto imbrogliarti?.- 
Feci la finta tonta.
-Sai che mi piace il tuo collo.- 
Assunse un'espressione strana.
-Scusami ma dovevo farlo.- 
-Mi vendicherò.- 
-Ok.- 
Non ci credevo.
Dopo aver mangiato il panino andai sul divano con Justin e inziammo a vedere la Televisione.
Inziò un film romantico e drammatico.
-No,ma guardali,sono adorabili,non è vero?.-
Domandai a Justin.
Mi guardò e riprese a guardare la televisione.
-Mi hai sentita?.-
Non rispose.
-Ma mi senti?.-
Si voltò verso di me e stette zitto.
Per l'ennesima volta.
-Ma sei idiota?.-
-Che vuoi?.-
Era nervoso.
-Ho detto che sono dolci.-
-Mhmh.-
Annuì.
-Mi dici che succede?.-
-Io non ti parlerò finchè la mia "punizione" non sarà finita.-
-Quindi per una settimana non parleremo perchè hai perso?.-
Non rispose.
-Oh ok,allora vuol dire che faremo solo questo.-
Mi avvicinai alle sue labbra,stavo per sfiorarle.
-No,non possiamo nè parlare nè fare cose del genere.-
Disse alludendo al bacio.
-Ok,secondo me perderai,per la seconda volta.-
-Non contarci.-
-Ok,ci sentiamo tra una settimana.-
Rise.
La mia non era una battuta.
Per una settimana dovevamo essere sconosciuti.
Credo che non ce l'avrei fatta.
A DAY LATER.
Mi svegliai e iniziai a cercare mio cugino/fidanzato.
Era in cucina.
Mi ero dimenticata della scommessa.
Presi un cornetto che era sulla tavola e mi sedetti sul divano.
Anche dire "buongiorno" era proibito.
Era il primo giorno e già ero stufa di questo giochetto.
La mattina passò così.
Io abbandonata sul divano che vedevo puntate di Punk'd e lui che puliva la casa.
Dopo pranzo decisi di uscire un pò.
A Justin non potevo chiederlo.
Mi preparai e uscì di casa.
Mentre passeggiavo mi voltai alla mia destra.
C'era un negozio.
Non me ne ero mai resa conto.
Mi avvicinai alla vetrina.
I miei occhi brillavano.
C'era un vestito sul manichino.
Era spettacolare.
(
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=219995334683726&set=a.212772552072671.69358.179700692046524&type=3&theater)
Era uno di quei vestiti che indossi solo per sentirti una principessa.
Peccato,costava molto.
Accarezzai la vetrina,come se avessi potuto toccare il vestito.
Sorrisi malinconicamente e andai via continuando la mia passeggiata.
JUSTIN'S TALKING
Stava uscendo.
Decisi di seguirla.
Non potevo mandarla in giro da sola,poteva esserci qualche ragazzo idiota.
Uscì di casa e io la seguì.
Camminava con lo sguardo basso.
Volevo andarle vicino ma dovevo continuare il mio "scherzo".
All'improvviso si fermò.
Avevo un'espressione perplessa,era voltata alla sua destra.
Mi voltai anche io.
Un negozio.
"Vorrà sicuramente comprare qualche cappellino,lei li ama."
Si avvicinò alla vetrina e lì mi resi conto.
Non era un negozio di cappelli.
Era un negozio in cui vendevano abiti di tutti i modi.
Però,quel negozio sembrava magico.
Accarezzò la vetrina e sorrise.
Non riuscivo a vedere cosa ci fosse.
Andò via.
Mi avvicinai al vetro.
Sul manichino c'era un abito.
Un bellissimo abito.
Lo immaginai indosso a lei.
Sarebbe stata magnifica,sarebbe stata la mia principessa.
Ecco cosa "accarezzava".
Entrai nel negozio e decisi di comprare quell'abito.
Uscì soddisfatto.
Ne sarebbe stata felicissima ne ero sicuro.
Tornai a casa,prima che arrivasse lei.
Adagiai il vestito sul suo letto e andai a riposare nella mia camera.
EMILIE'S TALKING
Ritornai a casa.
Ero stanca e avevo in testa ancora quel vestito.
Aprì la porta d'ingresso.
Era tutto buio,dopotutto erano le 21:00.
Mi avvicnai alle scale e piano salì nella mia camera.
Aprì la porta e vi entrai sospirando.
Finalmente potevo risposare.
Accesi la luce e subito andai in bagno a farmi a doccia.
L'acqua scorreva sul mio corpo.
L'acqua mi faceva dimenticare per un pò tutti i pensieri e mi faceva risposare.
Mi piaceva in un certo senso.
Finita la doccia,infilai il pigiama e andai in camera.
Stavo per prendere il pc dalla scrivania quando sul letto notai un vestito.
Mi avvicinai e
-Oddio,non posso crederci.-
Stavo sorridendo e forse qualche lacrima voleva scorrere sul mio viso.
Di fianco al vestito c'era un biglietto.
Lo aprì.
Come potevo non riconoscere la SUA scrittura?.
Eravamo cresciuti insieme.
Conoscevo tutto di lui e lui di me.
Mi aveva comprato il vestito dei miei sogni.
Come potevo non amarlo?.
Lessi il biglietto.
"Amore mio,il gioco che stiamo facendo dice che non possiamo parlarci e baciarci ma possiamo scrivcerci.
Volevo dirti che,credo che ti arrabbierai molto,ti ho seguita.
Già,avevo paura che qualche ragazzo potesse avvinarsi a te.
Suvvia,anche da "cugini" ero geloso ricordi?.
Comunque,mentre camminavi ho notato che ti eri avvicinata ad una vetrina.
Quando sei andata via ho visto il vestito.
Era magnifico.
Come potevo non comprartelo e far finta di non averlo visto?.
Sono entrato nel negozio e l'ho comprato.
Ti starà una meraviglia,sarai la mia principessa.
Ora per favore indossalo.
Anche se non ti vedrò.
Poi mi dirai se ti è piaciuta la sorpresa.
Ti Amo Emilie."
-Justin.- 
Sussurrai con le lacrime agli occhi.
Era magnifico quel ragazzo.
Indossai l'abito e mi guardai allo specchio.
Mi sembrava di essere una principessa.
Mi sentivo bella con quel vestito.
Me lo sfilai e rimisi il pigiama.
Corsi nella camera di Justin.
Aprì la porta di scatto.
Stava dormendo.
Mi distesi al suo fianco e lo guardai.
-Justin.-
-Justin svegliati.-
-Fanculo al gioco,justin per favore parlami,volevo dirti grazie.- Stavo piangendo di felicità.
Nel biglietto troppo presa dal pensare al vestito non mi ero resa conto che aveva detto che mi amava.
-Grazie Justin,perchè...perchè sei sempre stato un cugino perfetto e ora sei il mio ragazzo.
E' un incesto,lo sappiamo entrambi,ma ci amiamo.
Grazie per la sorpesa.
Quel vestito mi sta d'incanto.
Anche io ti amo Justin.
Buonanotte.-
Stavo per alzarmi ma una mano mi bloccò.
-Non devi dirmi grazie,amore.-
-Come farei a non dirti grazie?...Mi hai sempre reso la ragazza più felice del mondo,da quando eravamo piccoli.
Sai una cosa?.-
-Dimmi.-
-Ero sempre convinta che questa non era la mia casa,che New York fosse la mia vera casa.
Qui non mi sentivo me stessa ma ho capito che sentirmi a casa non vuol dire vivere in un luogo.
Ho capito che "casa" è una persona.
Sei tu,Justin.-
Gli sorrisi.
Non ero mai stata così aperta.
-Emilie,Ti Amo.-
-Ti amo anche io amore.-
-Ripetilo per favore.-
-Ti Amo anche io.-
-No l'altra parola.-
-Amore.-
-Quanto sei dolce?.- Mi sorrise.
-Ahah,adesso dormiamo,sono stanca.-
-Dormi con me,perfavore?.-
-Sicuro?.-
-Certo.-
Mi avvicinai a lui e mi infilai sotto le coperte.
Mi strinse a sè e mise un braccio dietro la mia schiena.
-Buonanotte.-
-Buonanotte amore.-
Mi baciò a stampo e ci addormentammo entrambi cullati dal respiro dell'altro.


 

                                                                                 Ciao;

Sono tornata dalla vacanza.
Mi mancava scrivere.
E' passata una settimana,spero che leggiate sempre la mia storia.
Scusatemi.
Ho provato ad aggiornare durante questi giorni
ma non ho potuto.
Anyway,spero che riceverò anche almeno 3 recensioni.
Grazie di tutto.
Comunque mi è mancato Justin in questi giorni.
Ok,non so cosa centri questo ma vabbè.
Non posso scrivere su twitter,sono in limit.
Approposito questa sono io:

@AlysonBiebz
Alla prossima ragazze e ragazzi.
#peace. Ü

 

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Capitolo 12
*** Luck isnt on our side, justin. ***


Swag,swag,swag on you;
Sono di nuovo qui per entarare nei vostri peggiori incubi(?).

Lool.
Ho scritto questo capitolo che sarebbe l'introduzione del prossimo.
Eggià,nel prossimo capitolo ci capiteranno molte,molte cose.
Grazie per le recensioni :3.
Sono un pò delusa,solo due recensioni ...
Ma vabbè,per come erano scritte per me valgono come 10 recensioni.
Ora,quante volte ho ripetuto recensioni?.
Che ve ne pare del capitolo ragazzee??.
Da oggi in poi scriverò sempre qui,è lolloso.(?)
Ora pulci,se non ricevo almeno 3 recensionine non continuo.
Sta a voi decidere.
Mi impegnerò sempre di più per farvi felici.
Alla prossima babe!
Approposito avete visto la ragazza napoletana che ha fatto al foto con Justin?
Domani gli darà anche varie lettere delle Beliebers italiane.
Se lo avessi saputo prima.
Ho diecimila lettere da dargli.
Ma sarà per la prossima volta.
Buona lettura.


@AlysonBiebz on twittah.
Follow back,non preoccupatevi. 

Bye.

 

                           Luck is not on our side, justin.

 

Erano passati due mesi da quando stavamo insieme e le cose andavano alla grande.
-Amore,vieni un pò qui.- Dissi a Jay.
-Arrivooo.- Sorrise maliziosamente e correndo si tuffò su di me.
-Justin,ahahah,per favore togliti,mi fai male.- 
Ci fermammo.
-Justin?.-
-Si?.-
-Ti vibra il culo.- Esclamai ridendo.
-Oh,aspetta.-
Si alzò e rispose.
-Pronto?.-
-Mamma ciao,si come state?.-
Stava sorridendo.
Non sentiva la mamma nonchè mia zia,da molto.
-Si non ti preoccupare stiamo bene,salutami anche la zia.-
-Mamma quando?.-
-Domani?.-
Assunse un'espressione triste e preoccupata.
-Ok mamma,a domani,si non preoccuparti,ciao.-
-Tutto chiaro,bye.-
Staccò e si voltò verso di me.
-Siamo fottuti.-
Lo guardai.
-Come scusa?.-
Chiesi perplessa.
-Zia e mamma ritornano domani.-
Era triste,lo si leggeva negli occhi.
-Che facciamo?.-
Stavo diventando nervosa.
-Non ne ho idea ok?,non essere nervosa e sta zitta.-
Aveva assunto un tono di voce alto.
-Come ti permetti di dirmi di stare zitta? Tu non sei nessuno ok? ok.-
Alzai di un ottavo la voce.
Mi guardò e stette zitto.
Mi voltai e salì in camera.
Mi distesi nel mio letto e inziai a piangere.
Sapevo che sarebbero tornate,sapevo che non dovevamo stare insieme.
Sapevo anche che tutto non poteva andare alla grande.
Dopotutto la fortuna non è mai stata dalla mia parte.
Mi ha urlato contro dicendo di starmene zitta.
Come se io non fossi nervosa e preoccupata.
Mentre stavo pensando sentì dei passi dietro la porta.
-Emilie,posso entrare?.-
-Vai via.-
Aprì la porta di scatto e venne verso di me.
-Ho detto che devi andare via.-
Stavo piangendo.
-Per favore,scusami.-
-Scusami un corno,non ti rendi conto che sono nervosa anche io?.-
-Si,è che ci hanno dato la notizia all'improvviso e scusami per favore.-
Aveva lo sguardo basso.
Mi ricordai quando eravamo piccoli.
FLASHBACK
"-Dai Justin,scusami.- 
La bambina dai lunghi capelli neri,stava chiedendo scusa a suo cugino per il disastro che aveva combinato.
-No,mi hai reso stupido d'avanti i miei amici.-
Rispose il bambino imitando un falso broncio.
-Ma io non volevo,ti prego scusami.-
-Credo che non accetterò le tue scuse Emilie.-
Il bambino era arrabbiato con la cugina e lei piangeva perchè gli voleva bene.
-Scuami per favore.-
La bambina abbassò lo sguardo.
A quel gesto il piccolo Justin fece un passo e l'abbracciò.
Non riusciva a vederla soffrire.
Le voleva bene e sapere di farla soffire faceva stare male anche lui.
-Scusami Justin.-
-Non ti preoccupare Emilie.- 
-Ti voglio bene.-
-Ti voglio bene anche io.- 
I due bambini si abbracciarono e tornarono in casa."
-Justin?.-
Alzò lo sguardo.
Gli sorrisi e lui capì.
-Grazie e scusami ancora.-
Mi abbracciò felice.
-Come faremo adesso?.-
Domandai preoccupata.
-Glielo diremo,prima o poi,facciamo finta di nulla i primi tempi e quando saremo pronti lo diremo.-
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò la fronte.
-Ok.-
-Hey,andiamo a mangiare qualcosa? Ho un certo rumorino qui.-
Disse ridacchiando e indicando il suo stomaco.
-Ahahah,andiamo.-
Scendemmo di sotto.
-Allora cosa desidera madame?.-
-Mmh,non so monsieur.-
Alzai gli occhi al cielo pensando.
-Dobbiamo per forza cucinare?.-
Lo guardai.
-McDonald's?.-
Dicemmo insieme.
-Per me va benissimo.-
-Andiamo allora.-
Mi prese sottobraccio e uscimmo di casa mentre saltellava cantando una stupida canzone.
-Justin,la finisci?.-
-Cosa sto facendo amore?.-
Fece il finto tonto.
-Nulla,solo che stai cantando una canzone che forse non esiste nemmeno e saltelli come un coglione.-
Inziai a ridere.
-Mi offendi.-
-Scusa.-
Entrammo in auto e andammo al McDonald's.
La giornata passò così.
Tra risate,scherzi,baci,sorrisi.
Ma non sapevamo che dal giorno successivo tutto sarebbe cambiato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 13
*** Mums Are Here; ***


Buongiorno;
Non so davvero come possa aver fatto questo ritardo con il capitolo.
Mi perdonate?.
Grazie.
#lol
Il capitolo fa schifo,praticamente.
Sapete perchè?
Sto pensando già tra al fatto che loro li scopriranno e succederanno un miliardo di cose.
Non so come far finire la storia.
Drammaticamente tipo morti,malattie o felicemente.
Credo felicemente,sì.
Grazie per le 4 recensioni nel capitolo precedente.
Ne voglio anche qui 4,grazie.
Avete visto lo scherzo organizzato a Justin su twitter?
A me piaceva di più quello dei follower,molte ragazze si stanno lamentando per sto scherzo.
Io sono in limit,non posso TT.
Vabè.
Ci vediamo al prossimo capitolo ragazze.
#peace
@AlysonBiebz  on Twittah.
Follow back.


                                                                         Mums are here;

-Buongiornoo.-
Entrai in camera di Justin,urlando.
Ma lui non c'era.
-Justin?.-
Nessuno rispondeva.
"Emilie,che stupida che sei.E' andato a prendere tua mamma e zia."
Che idiota.
Me ne ero dimenticata.
All'improvviso il mio umore cambiò.
Da felice passò a triste e malinconico.
Come saremmo riusciti a non abbracciarci,baciarci e sorriderci?.
Io non potevo farcela.
1. Dovevamo comportarci come due cugini che si vogliono "soltanto" bene
2. Non sapevamo come dire che stavamo insieme,che ci amavamo.
Che problema.
Mi incamminai in cucina e preparai la colazione per tutti e quattro.
Finito decisi di andarmi a fare una doccia.
Così almeno mi sarei schiarita un pò le idee.
Mentre l'acqua scorreva sul mio corpo sentì delle voci.
Le loro voci.
Sorrisi,finalmente avrei potuto rivedere mamma,ma anche qualche lacrima scivolò sul mio viso.
Non sapevo se fossero lacrime di gioia o di sofferenza.
Finita la doccia andai diritta in camera mia.
Decisi di indossare qualcosa di semplice.
(http://www.polyvore.com/arrivo_della_famiglia/set?id=56622507#fans)
Eggià quella scritta sul top si addiceva eccome.
Essere liberi,già...
Mi preaparai.
Mentre stavo infilando le scarpe la porta si aprì di scatto e un angelo mi si presentò d'avanti.
-Hey.-
Mi salutò sorridendo falsamente.
-Come stai Justin?.-
-Bene perchè?.-
-Dai,devo far finta di non aver visto quel falso sorriso?.-
-Sto una merda Emilie,una merda.-
Mi avvicinai e lo abbracciai.
-Lo so Justin,ma non abbatterti noi ce la faremo ok?.-
Volevo rassicurarlo,volevo fargli capire che ci saremmo riusciti.
-Grazie amore.-
Mi baciò.
-Ti Amo.-
-Ti Amo anche io Justin.-
Un ultimo bacio e scendemmo di sotto.
Appena misi un piede in salotto le due donne si voltarono verso di me.
-Emilie.- Esclamò mia mamma.
-Mamma.- Sussurrai.
Le lacrime si stavano facendo spazio per passare.
Non so spiagare ciò che provai verso mia mamma in quel momento.
Delusione perchè non mi aveva più chiamato,dopo mesi,anni,non so nemmeno quanto è passato,si presenta qui.
Felicità perchè potevo finalmente abbracciarla,raccontarle tutto ciò che mi era capitato.
Corsi ad abbracciarla.
Stavo piangendo.
-Mamma.- Ripetei.
-Piccola mia.-
-Ti voglio bene mamma.-
-Anche io te ne voglio.-
Quel momento non avrei mai potuto dimenticarlo.
-Tutto bene amore mio?.-
Mi chiese.
-Si mamma,sono successe tante cose.-
Le sorrisi.
-Piano piano mi racconterai tutto,ok?.-
-Ok.-
-Ora andiamo a mangiare?.-
Chi poteva rovinare quel momento se non il mio caro,bellissimo ragazzo/cugino.
-Ma sei sempre il solito tu.-
Esclamò Pattie.
-Mamma,mi sono alzato stamane alle 5:00 per venire a prendere voi e ora ho bisogno di zuccheri per inziare a passare l'inferno.-
-Noi siamo l'inferno?.-
Domandò mamma.
-Zia,non tu ma mamma.- Sorrise e mi guardò.
Era uno sguardo preoccupato,felice,triste.
Tutte quelle battute,tutti quei sorrisi erano una maschera per Justin.
Stava male e fortunatamente riuscivo a capirlo solo io.
Iniziammo a mangiare.
Justin si sedette alla mia destra e mamma e zia di fronte.
-Chi ha preparato questa colazione?.-
Chiese zia Pattie.
-Ma chi poteva prepararla?.-
-C'era solo Emilie in casa,mamma.- 
Justin alzò gli occhi al cielo e poi guardò Pattie.
-Giusto.- 
Mentre mangiavamo Justin iniziò a prendermi la mano,a sorridermi,ad abbracciarmi.
-Justin,finiscila,stai esagerando.- Sussurrai mentre eravamo abbracciati.
-Emilie,scusami.- 
-Fa niente ma la prossima volta contieniti.-
-Ok ok.-
Alzò le mani in segno di resa e finì la colazione.
-Ma come siete dolci.-
Esclamò Loren (è il nome di mia mamma,la chiamerò così.)
-Già.- Acconsentì Pattie.
-Sembrate ancora più uniti di quando siamo andate via.-
-Ne è passato di tempo,mamma.-
Quella frase mi uscì spontanea.
Mi guardò,uno sguardo in cui potevo leggere delusione,scuse,malinconia.
-Allora che vogliamo fare oggi?.-
Justin,oh il mio salvatore.
-Non sappiamo,Pattie vogliamo uscire un pò oggi?.-
-Certo Loren.- Si sorrisero.
-Ok,noi resteremo qui,vero Justin?.-
-Si,Emilie.-
Ci sorridemmo e corremmo subito in camera senza dare spiegazioni.
-Già mi manchi.-
-Anche tu.-
Ci avvicinammo e ci baciammo.
Durò qualche minuto,credo,le emozioni erano tante.
-Justin...dobbia...mo gestire megli...o quest...a sit..uazione.- 
Non mi lasciava parlare,ad ogni parola un bacio.
-Gi...à.- 
-Ma la finisci?.-
Inziai a ridere.
-A me piaceva.-
Si lamentò.
-Ooh allora dovremmo continuare a fare questo?.-
Mi avvicinai e lo baciai.
Sentimmo la porta aprirsi.
Ci abbracciammo subito,terminando il bacio.
-Ma che carini,vi volete così bene.-
Esclamà Pattie.
-Già mamma.-
Le sorridemmo.
-Cazzo Justin,non hai chiuso la porta a chiave.-
-Ooh non preoccuparti e poi è venuta e non ci ha detto nemmeno cosa volesse.-
-Come faccio,poteva vederci,ti rendi conto?.-
-Aah io già non ne posso più.-
-Justin,possiamo lasciarci anche adesso.-
-Ma che cazzo dici Emilie?.-
Iniziò ad innervosirsi.
-Tu hai detto che non ne puoi più,ok,finiamola qui.-
-Non puoi già cancellare tutto,io ti amo Emilie,noi resteremo insieme,anche se tutto andrà male,noi ce la faremo.-
-Grazie Justin.-
-Ti Amo.-
Ci baciammo e scendemmo di sotto.
Sarebbe stata una lunga giornata.

 

 

 

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Capitolo 14
*** Nothing goes in the right direction; ***


Era tardo pomeriggio.
La zia e mamma erano uscite.
Eravamo soli,finalmente.
-Che vogliamo fare,amore?.-
Justin inziò a parlare dopo minuti di assoluto silenzio.
-Non ne ho idea.- 
-Emilie?.-
-Cosa Justin?.-
Mi guardava sconvolto.
-I miei amici non si sentono da giorni.-
Era un pò triste.
-Credo che dovresti chiamarli e uscirci un pò.-
Gli sorrisi.
-Fantastico,li chiamo.-
Si alzò dal pavimento e andò a prendere il suo cellulare nella sua camera.
(Si,eravamo seduti in questo modo, Justin poggiato con la schiena al divano e seduto sul pavimento e io distesa sul divano.)
-Eccomi.-
-Chiama dai.- Lo incitai.
Scrisse il numero e mise il cellulare all'orecchio.
1 squillo...2 squilli...3 squilli...
-Hey brò.-
Esclamò Justin sorridendo.
-Justin,cazzo,da quanto non ci sentiamo.-
L'amico all'altro capo del telefono era felice,si sentiva.
-Chaz,tu e gli altri siete liberi per un'uscita tra coglioni?.-
-AHAHA brò certo che si,tra un'ora vicino al ritrovo,a dopo.-
-Ciao Chaz.-
-Emilie,io vado a preparmi.-
-Va bene Jay.-
Gli sorrisi e andò nella sua camera.
Andai anche io nella mia camera.
Mi distesi sul letto.
Muovendomi sentì un oggetto sotto il mio corpo.
Mi alzai e affacciandomi sotto le lenzuola,vidi il mio diario segreto.
Più che diario segreto erano pagine,erano lettere scritte per qualcuno che non esisteva.
Era come se questa persona inesistente potesse aiutarmi,potesse rispondermi in un modo.
Lo presi e inziai a scrivere.
"Caro Red,
non ti scrivo da un bel po' eh?.
La mia vita è cambiata in un mese,sai?.
Non so se esserne felice o meno.
Io e mio cugino Justin,si il ragazzo dolce e bello.
Stiamo insieme.
Già,hai capito alla meraviglia.
Io lo amavo da molto e finalmente ci siamo decisi.
Stiamo insieme da quanoo? Un mese credo.
Oggi sono tornate Loren e Pattie.
Non possiamo stare insieme in casa.
Che tortura.
Red,adesso Justin si sta preparando per uscire con gli amici.
Già,gli amici.
Che bella parola.
Amico.
Non ho mai avuto amici,tutti mi odiavano a scuola.
Forse perchè ero cugina di Justin Bieber o perchè forse sono solo una sfigata.
Non conosco realmente questa parola,non conosco realmente il significato che si può attibuire alla parola "Amico".
Puoi chiamare amico una persona che conosci solo di vista,amico può essere una persona che è con te da quando siete nati.
Il problema è che io non posso dire di avere anche un conoscente.
Nulla,zero.
Sono una sfigata totale.
Non posso dire di non essere gelosa di Justin.
Si,sono gelosa delle sue amicizie.
Gli stanno tutti intorno ad aiutarlo nel momento del bisogno,
gli dicono sempre che per lui ci saranno.
E invece io?.
Sempre qui,sempre o al pc o a leggere.
Posso dire di avere amiche su twitter,ma nemmeno.
Ti scrivono per una giornata intera e poi ti lasciano così.
All'improvviso le menzioni e pufh ti domandano chi sei.
E ci sto male,sto male per tutto questo.
Perchè io non sono brava con le relazioni.
Facciamo il caso che c'è una comitiva di ragazzi e io sono con loro.
Parlano tutti insieme,e io sono in silenzio.
Non ho voglia di immischiarmi anche io nell conversazione.
E quindi.
Preferisco stare sola.
In parte il fatto di avere amici è anche per colpa mia.
Scusami Red,ho scritto troppo.
Ci risentiremo.
Ciao Red."
Mentre scrivevo la lettera le lacrime inziarono a scorrere sul mio viso.
Arrivavano al mento e cadevano sul pavimento.
Facendo un rumore sordo.
C'eravamo solo io e loro.
Le mie amiche.
Solo loro erano mie amiche.
Mentre chiudevo il diario Justin bussò alla porta.
-Amore io vado.-
-Ok.-
Stava per chiudere la porta ma lo trattenni.
-Un bacio nemmeno mi dai?.- Chiesi facendo il broncio.
Sorrise e mi baciò.
-Va bene,ciao amore.-
Lo abbracciai e andò via.
"Cosa vogliamo fare Emilie?."
"Non lo so cervello,cosa preferisci fare?"
"Io non ne ho idea,andiamo a mangiare il gelato che è nel frigo?"
"Bella idea cervello."
-Oh mio dio,sto parlando da sola.-
Mi resi conto di aver fatto una mini conversazione da sola.
-AHAHAHAH.-
Inziai a ridere mentre andavo in cucina.
Credo che mi sarei annoiata,molto.
JUSTIN'S TALKING
-Hey brò.-
Chaz mi salutò con un abbraccio.
Quanto mi erano mancati i miei amici.
-Che cosa vogliamo fare Justin?.-
Mi chiese Ryan.
-Non lo so,andiamo un pò al ritrovo?.-
-Grande idea.-
Andammo al ritrovo,il posto in cui ci siamo conosciuti,il posto in cui conobbi per la prima volta mia cugina.
Sì,eravamo piccoli e non sapevamo di essere cugini.
FLASHBACK
"-Ciao,io tono Emilie Diez.- Si presentò la bambina.
Justin rimase a fissarla non sapendo cosa dire.
-E tu come ti chiami?.- Chiese.
-Io mi chiamo Justin Bieber.-
Justin voleva fare bella figura con la bambina che aveva di fronte,
era bella,non riusciva a trovarle un difetto.
-Giochiamo insieme?- Chiese la bambina sorridendo.
-Si.- Esclamò il piccolo biondino.
Inziarono a giocare con la palla.
All'improvviso il viso di Justin fu un tutt'uno con il terreno del parco.
-AHAHAHAH.- La bambina non riusciva a smettere di ridere.
-Aiutami,mi sono fatto male.- Disse il bambino.
-Certo.-
La piccola dagli occhi azzurri prese la piccola mano di Justin e lo aiutò.
-Grazie Emily.-
-Emiliè.- Esclamò la bambina.
-Emily.- Ripetè Justin.
-Mi chiamo Emiliè,è un nome spagnolo.-
-Ok,Emily.- Justin non riusciva a pronunciare il nome.
-AHAHAHAHAH.- La bambina rideva.
-Per te sarò Emily.-
Justin nel frattempo era rimasto incantato dal sorriso della bambina e da quei bellissimi occhi azzurri.
-Hai dei begli occhi Emi.-
-Grazie Justin,anche tu.-
Si sorrisero imbarazzati e ognuno andò dalla propria madre."
-Justin,justin,hey.- Chaz lo stava chiamando da molto ma Justin non lo ascoltava.
-Lo abbiamo perso brò,ormai è andato.-
-Cazzo,justin- Urlò Ryan.
-Cosa?.- Justin alzò lo sguardo.
-Ridevi come un coglione e non ascoltavi,a cosa stavi pensando?.-
-A nulla,allucinazioni ragazzi,soffrite di allucinazioni.-
Iniziarono a ridere e spintonarsi arrivando alla loro panchina.
EMILIE'S TALKING
Ho deciso di uscire.
"La notte è giovane" 
Che cazzo centra?.
Non lo so.
Comunque ho deciso di uscire.
Già lo avevo detto?.
Oh scusate.
Misi un top e un pantalone. 
Presi l'ipod e uscì.
Decisi di andare al giardino segreto.
Sì,lo chiamammo così io e Justin,nessuno sapeva dell'esistenza di quel posto.
Corsi vicino al cancello e lo scavalcai.
Mi tirovai in un immenso prato,con un gazebo,rose in ogni parte e grandi alberi.
Andai sotto il gazebo e mi distesi sulle panchine.
Misi le cuffiette nelle orecchie e partì LA canzone.
"I used to think one day we’ll tell, tell the story of us:
how we meet and sparks flew instantly.
And people would said “they’re the lucky ones”.
I used to know my place was a spot next to you,
 Now I’m searching the room for an empty seat,
 ’cause lately I don’t even know what page you’re on.
Oh, a simple complication, misscomunications lead to fall out:
so many things that I wish you knew,
so many walls that I can’t break trough.
Now I”m standing alone in a crowed room and we are not speaking,
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
when it all broke down,
 and the story of us looks a lot like a tragedy now.
Next chapter
How we ended this way?
See me nervously pulling my clothes and trying to look busy.
and you’re doing your best to avoid me.
I’m starting to think one day I’ll tell the story of us:
how I was losing my mind when I saw you here,
but you held your pride like you shouldn’t help me.
Oh, I’m scared to see the ending, why are we pretending this is nothing?
I’d tell you I miss you but I don’t know how,
I never hear silence quite this loud.
Now I’m standing alone in a crowed room and we are not speaking,
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
when it all broke down,
and the story of us looks a lot like a tragedy now.
This is looking like a contest
where people act like they’re careless,
but I liked it better when you were on my side.
The battle’s in your hands now,
but I will let my armor down if you say you’d rather love than fight.
So many things that you wish I knew,
but the story of us might be ending soon.
Now I’m standing alone in a crowed room and we are not speaking,
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
when it all broke down,
and the story of us looks a lot like a tragedy now.
Now, now, now
And you are not speaking
And I’m dying to know: is it killing you like it’s killing me?
I don’t know what to say since we twisted our game
’cause we’re going down,
and the story of us looks like a tragedy now.
The end"
Quelle parole.
E se un giorno avremmo detto alle nostre mamme che stavamo insieme?.
Come avrebbero reagito?.
Cosa sarebbe successo?
Se succedesse ciò che dice la canzone?.
"Ora sto in piedi da sola in una stanza affollata e non parliamo,
e sto morendo dalla voglia di sapere: ti sta uccidendo come sta uccidendo me?
Non so cosa dire da quando abbiamo complicato il nostro gioco
quando tutto è andato in pezzi,
e la storia di noi sembra molto una tragedia ora." 
E se si trasformasse davvero in una tragedia?
Se tutto ciò che stiamo creando andrà in frantumi?
Se io starò male e lui mi dimenticherà subito?
Chiusi gli occhi e mi rilassai.
Non dovevo pensare a tutto ciò.
Nulla è impossibile,quindi può darsi anche che le nostre mamme avrebbero accettato ciò.
Lo speravo con tutto il cuore.
JUSTIN'S TALKING
Eravamo seduti sulle panchine.
All'improvviso dal bar di fronte partì la canzone di Taylor Swift.
"The story of us"
Quanto erano reali quelle parole.
Se tutto all'improvviso andasse via?
E lei,se tutto dovesse crollare,io,io non riesco ad immaginare una vita senza di lei.
Chiusi gli occhi.
Decisi di rilassarmi e passare il resto del pomeriggio con Chaz e Ryan.
Mi sarei divertito.



 
I'M BAAAAAAAAAAACK.
Ciao,pincopalline c: ...
Finalmente,finalmente dopo mesi di luuunga attesa sono tornata.
Oggi dovevo studiare pochissimo quindi ho deciso di pubblicare il capitolo.
Lo avevo pronto da...da 3 mesi .O. 
LoL. Scusami per tutto questo tempo passato. .-.
In ritardo lo so ma devo dirlo.
BELIEVE TOUR IS COMING,BITCHES.
Swaaaaaaag.
Come state ragazze? 
Il capitolo vi è piaciuto?
Vorrei chiedervi una cosa,scrivetemi per messaggi privati o nelle recensioni
quello che  vorreste che accadesse in qualche capitolo.
Metterò tutte le idee insieme e ne creerò (?) un capitolo.
Luv ya; #peace 

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Capitolo 15
*** It's an incest, we can't accept this; ***


A MONTHS LATER 
-Che dici Justin,oggi è la giornata decisiva?.-
-Sì.- Esclamò preoccupato.
-Io non posso farcela,e se tutto andasse a rotoli,se non accetteranno tutto ciò?.-
-Emilie,amore mio,ascoltami,tutto andrà bene ok,non perdere la speranza,noi ce la faremo.-
Mi sorrise e ricambiai.
-Ti Amo.-
-Ti Amo anche io Emilie.-
Ci baciammo.
Mi prese per mano e mi portò di sotto.
Erano lì che guardavano la televisione e ridevano.
-Mamma,zia,dovremmo parlarvi.-
Justin mi teneva ancora la mano.
Mamma lo notò e forse capì qualcosa.
La guardai e inziai a parlare.
-Vorremmo dirvi qualcosa di importante,qualcosa che ci ha cambiato la vita e che forse cambierà anche la vostra.-
Iniziai a sudare,le mani mi tremavano e la voce stava andando a farsi fottere.
-Sì,per favore,sedetevi bene e ascoltate attentamente.-
Lo guardavo mentre parlava,sembrava così sicuro,sembrava così sereno e tranquillo.
-Andate al punto,già non ne posso più.- Esclamò mamma.
AUTORE'S TALKING
A questo punto arrivo io e vi dico come la vicenda si svolse.
La mamma di Emilie non ne poteva già più.
-Che cosa sta succedendo?.- Chiese preoccupata Pattie.
A questo punto Emilie decise di parlare,non voleva far dire tutto a Justin,quella vicenda apparteneva a tutti e due.
-Avete presente quando restate insieme ad una persona e piano piano inizi a studiare tutti i suoi attegiamenti,inizi a pensarlo la notte,senti la sua mancanza,vorresti sempre veder sorridere quella persona?.- Chiese Emilie.
-Sì,tutto ciò accade quando si è innamorati.- Disse Loren.
-Esatto.- Disse Emilie.
-Oh ma tesoro sei innamorata?.- Domandò Pattie.
-Mamma lasciaci parlare.-
Justin era freddo distaccato con la zia e la madre.
Stringeva la mano di Emilie così forte da farle male,ma il dolore morale era più forte che non riuscivano a sentire quello fisico.
-Ok,continuate.-
-Bhè,a me è capitata la stessa cosa,a Justin è capitata la stessa cosa.-
Stavano arrivando al punto.
Loren e Pattie forse stavano capendo.
-Allora?.-
-Allora un cazzo mamma,stiamo insieme ok?.- Urlò Justin lasciando la mano di Emilie e mettendo le mani nei capelli.
-C..come scusa?.- Loren e Pattie dissero le stesse parole.
-Stiamo insieme mamma,cazzo,ci amiamo.- Emilie stava piangendo.
Non riusciva a reggere quella situazione.
-Voi non potete,voi siete cugini.- Pattie era sconvolta.
-Tu sei una stronza,bastarda.- Esclamò Loren.
Emilie a quel punto inziò a piangere singhiozzando.
-Come puoi dire queste cose su tua figlia,sei una donna senza cuore.- Urlò Justin verso Loren.
-Tu stai zitto,è tutta colpa tua se è successo tutto ciò.Mia figlia non era così,da quando è venuta a vivere con te non la riconosco più.-
-Sei solo un ragazzo con gli ormoni a mille.- Loren sbraitava contro Justin.
Emilie non riusciva a smettere di piangere.
-Io te lo avevo detto Justin,nulla sarebbe funzionato,siamo degli idioti.- 
-Non dire così Emilie,il nostro è amore,abbiamo solo fatto ciò che volevamo,non siamo stupidi.-
-Dio,ragazzi basta,e tu Loren zitta un attimo.-
Pattie che da quando avevano iniziato a urlare era rimasta in silenzio adesso voleva dire ciò che pensava.
-Ragazzi sedetevi.-
Loren e Pattie si alzarono e fecero sedere Justin ed Emilie sul quel divanetto,che sembrava una trappola in quel momento.
-Voi siete cugini,come si è accesa questa scintilla?.-
Pattie sembrava calma ma dentro si domandava perchè aveva un figlio così.
Era delusa,amareggiata,nervosa,triste.
Non si capacitava del fatto che suo figlio e sua nipote stessere insieme.
-Zia- Emilie iniziò a parlare - Lo guardavo e dentro sentivo mille emozioni,osservavo ogni sua mossa in casa,studiavo tutti i suoi comportamenti,non so perchè ma ne sentivo il bisogno,sentivo il bisogno di abbracciarlo semprem,di tenerlo stretto a me e poi c'era la gelosia.-
Emilie chiuse gli occhi.
Non riusciva a sostenere tutte quelle emozioni.
La situazione stava peggiorando,sempre più.
Justin si voltò verso Emilie,le sorrise,le asciugò tutte le lacrime e l'abbracciò.
-Grazie.- sussurrò Emilie.
-Adesso basta.-
Loren li separò.
-Che vuoi ancora?.- Emilie si alzò e si mise faccia a faccia con la madre.
-Tu non usare questi toni con me,hai capito bastarda?.- Loren non riusciva a controllarsi.
Quel momento per lei era un inferno.
In un altra circostanza non avrebbe mai detto quelle parole alla figlia ma in quel momento era nervosa,incredula.
-Tu non puoi chiamarmi bastarda solo perchè amo un ragazzo.-
-E' un fottuto incesto Emilie,un incesto,non pensi alle persone? A ciò che diranno,a cosa diranno su di me?.-
-Ecco il tuo problema mamma,tu hai paura di fare una brutta impressione con le persone lì fuori...-
Emilie era esausta.
-Solamente,non ti importa di me.-
-A me importa di te,per questo,tu e tuo cugino non starete insieme.- Loren sembrava calma.
-Fottiti mamma.- Emilie stava andando via quando la madre la fermò per un braccio.
-Non puoi comportarti così.- 
Uno schiaffo arrivò sul viso di Emilie.
Uno schiaffo che le fece uscire del sangue dal labbro.
Uno schiaffo che le fece perdere tutte le forze.
Justin corse subito vicino le scale dove Emilie sedeva.
-Amore mio.- Emilie sorrise a Justin.
Justin non ricambiò,quel sorriso non era reale.
Quel sorriso chiedeva aiuto,forza.
-Oh mio dio,Emilie scusami.- 
Il viso di Loren fu rigato da lacrime.
Emilie si alzò con le poche forze che aveva e si avvicinò alla madre.
Loren aprì le braccia per abbracciare sua figlia ma Emilie arrivata ad una certa distanza le parlò.
-Tu non sei più mia madre.- 
Quelle parole spezzarono il cuore della madre.
Quelle parole le fecero male dentro,d'altronde lo meritava.
Pattie abbracciò Loren mentre Justin ed Emilie salirono in camera.
EMILIE'S TALKING
Aprimmo la porta della mia camera.
Sentivo ancora il bruciore di quello schiaffo sul mio viso o forse era il bruciore che avevo dentro.
Mi sedetti sul mio letto,ero esausta.
Justin prese qualche medicazione per il mio labbro.
Lo osservai,era stato così forte,si preoccupava ancora di me dopo tutto ciò che era accaduto...
Era la persona migliore che avessi mai incontrato.
-Justin?...- Lo chiamai.
-Amore mio.- Si affacciò con metà busto dalla porta del bagno.
-Ti Amo Justin,non dimeticarlo,accada ciò che accada io ti amerò sempre..- E dopo queste parole,
mi sentii debole,assente,ero morta dentro in quel momento.
Guardai il suo sorriso e poi buio.
JUSTIN'S TALKING
-Ti Amo Justin,non dimeticarlo,accada ciò che accada io ti amerò sempre..- 
-An...- Stavo per parlarle mentre le sorridevo ma Emilie chiuse gli occhi.
Mi avvicinai subito,era svenuta.
Il dolore che aveva provato quel pomeriggio era stato troppo,io non ho saputo proteggerla.
-Emilie,Emilie svegliati.- 
Dopo minuti di ansia la mia principessa aprì gli occhi.
-Justin.- Mi sorrise.
Una lacrima le scivolò lungo la guancia per poi cadere sulle sue labbra.
-Sono qui,sono con te,ci sarò sempre.-
-Grazie Jay,grazie.- 
-Riposa amore mio,andrà tutto bene.-
-Prometti?.- Mi guardò speranzosa.
-Prometto.- La baciai.
Emilie chiuse gli occhi.
Andai via.
AUTORE'S TALKING 
Mentre al piano superiore Justin aiutava Emilie,Pattie e Loren iniziarono a parlare.
LOREN'S TALKING
-Pattie,ti rendi conto che quei due non sono i nostri piccoli?.-
Loren disprezzava sua figlia.
-Loren,ascolta,sono i tipici problemi dell'adolescenza,loro non se ne rendono conto...-
Pattie iniziò a spiegare a Loren cosa stava accadendo a Justin ed Emilie.
-Ti rendi conto che hanno rovinato una famiglia?.-
-Chi altro lo sa se non noi?...Nessuno lo saprà,stai tranquilla.-
Loren la guardò spiazzata.
-Ma stai cercando di dirmi che accetti questa situazione?- 
Stava andando su tutte le furie.
-Non proprio ma se i nostri figli hanno deciso ciò,per me va bene...-
Una lacrima scivolò sul viso di Pattie.
-Pattie,perchè piangi?.- Loren era preoccupata,quella situazione stava uccidendo tutti.
-Ti rendi conto che si amano?...Noi non possiamo impedire ciò.
Li abbiamo trattati come se fossero dei barboni,come se non fossero figli nostri,
non hai visto i loro sguardi? Non hai osservato le loro espressione,i loro gesti?.
Sono come la felicità e i sorrisi,come l'inverno e la pioggia...
Uno non può stare senza l'altro.
Ricorcodi? Anche a me successe tutto ciò.
Io lo amavo,Jeremy,ricordi?.-
Loren si poggiò all'isolotto che si trovava al centro della cucina e sospirò.
-Ricordo tutto.- Il suo viso era mortificato.
-Ecco,i nostri genitori non volevano farci stare insieme e noi facemmo di tutto,ricordi?.
E tu,che ci difendevi,la sorella maggiore,colei che mi aiutava,sempre.-
Si sorrisero,ricordando i vecchi tempi.
Infondo si trovavano nella stessa situazione solo che in quel momento Justin ed Emilie ne erano i protagonisti.
-Non so cosa fare.- Esclamò Loren.
-Accetta tutto ciò,ci chiedono solo questo.- 
-No,non posso,loro sono cugini,è solo un incesto,vado via da questa casa,ritornerò tardi stasera.-
Loren andò via,piangendo.
Pattie rimase lì,a pensare a tutto che le era capitato in una sola giornata.
-Che cosa vi è accaduto Justin?.- Poggiò le mani sulla testa,parlando con se stessa.
-Siamo solo innamorati.- Rispose una voce dietro di lei,incrinata dal pianto.








I'M SEXY AND I KNOW IT!
Hey babe,i just read u and this is crazy but it's amazing and i love this babe (?) 
Oddio,ho scritto qualcosa di insignificante. 
Anyway,mi avete delusaa...zero recensioni nel capitolo precedente...
Solo che io sono brava e quindi pubblico il capitolo più importante della storia,per me.
Allora che ne pensate?
E' obbrobioso? 
Sì? Sì? 
Adesso vi picchio con dei castori.
Uuh sentite questa "salviamo gli alberi,mangiamo castori"
Se volete sentore altre cazzate seguitemi su twitter,tutto a costo zero (?)

@AlysonBiebz ... follow back babe. 
C'è,si,va bene.
Sono fusa.
Dal prossimo capitolo la storia sarà un pò drammatica.
Ma si concluderà bene bene uu
Allora come nel capitolo precedente vorrei fare questa cosa

"SCRIVETEMI NELLE RECENSIONI COSA VORRESTE CHE ACCADESSE NEL CAPITOLO SUCCESSIVO IO METTERO' TUTTE LE IDEE INSIEME E NE CREERO' UNO" c: (lollino) 
Quanto amo la parte di Pattie e Loren.
Ok,si,vado,ho parlato troppo.
Alla prossima.
#peace 

 

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Capitolo 16
*** E' stato lui? ***


E' stato lui?


Un raggio di luce filtrava dalla finestra per arrivare a toccare il mio viso.
Sorrisi,quel calore mi faceva sentire tranquilla. Mi sistemai nel letto ma non essendomi resa conto di stare
sul bordo mi ritrovai abbracciata al pavimento,creando un forte trambusto.
-Ma che diavolo,dio,che male.- ero così addormentata che non avevo la forza di alzarmi da quel freddo e fastidioso pavimento.
Sentì la porta aprirsi e sperai in un miracolo del singore.
-Ma che diamine succede? Emilie sei caduta dal lett...- e iniziò una bellissima ma fastidiosa risata.
Cosa avevo detto,un miracolo del signore? Dimenticatelo.
-No,sai,il pavimento si sentiva solo e io l'ho abbracciato.- Mi guardava perplesso con le lacrime agli occhi a causa delle risate.
-Ma vuoi alzarmi da qui terra?- Mi stavo incazzando di brutto.
-Se proprio devo.- Alzò gli occhi al soffitto.
Mentre avanzava verso di me fece cadere una delle tante coperte del letto ai miei piedi ma non me ne curai,aveva il cellulare 
tra le mani,ma come avrebbe fatto ad alzarmi?.
Allungai le braccia e lui mi prese la mano,mentre facevo forza per alzarmi mi lasciò e come un'imbranata scivolai sulla coperta,quella coperta
e ricaddi sul pavimento. Justin rideva come un forsennato.Sentì un click come allo stopparsi di un video,ommerda,aveva registrato tutto.
-Justin,idiota,cancella quel video.- Avevo uno sguardo fulmineo.
Justin si mosse,corse subito verso le scale per arrivare in cucina.
Diciamo che quella mattina era iniziata una meraviglia.
Non sapevo cosa avrebbe fatto Jay con quel video,speravo nulla,non mi avrebbe messa in imbarazzo con le persone,non era da lui.
Mi alzai da terra,questa volta stando attenta a tutto e ripulì il pigiama.
Mi osservai allo specchio...
"Oh mio dio,sono un fake di un panda made in china" ero disperata.
Corsi in bagno pettinai i capelli,mi struccai e corsi in cucina dove Justin stava gustando la sua colazione.
-Che hai  intenzione di fare con quel video?.- domandai osservandolo.
-Cosa penfi ci foglia fare? Nulla.- Era buffo ma non avrei riso,l'orgoglio non me permetteva.
Presi posto a tavola e consumai la colazione in silenzio. 
Passarono forse cinque,dieci minuti.
Avevo addosso una sensazione strana,avete presente quando vi sentite osservati da qualcosa?
Alzai lo sguardo dalla tazza e incrociai il suo sguardo.
-Che c'è?.- credevo volesse scusarsi o magari che cancellasse il video ma era tutt'altro.
-Sai che giorno è oggi?.-
-Sabato,idiota.- ma che razza di domande faceva?.
-Emi,è venerdì,quindi credo che dovresti vestirti perchè stai facendo ritardo a scuola,dimenticavo io oggi non vengo.-
Stabuzzai gli occhi.
-E tu me lo dici adesso? Ma sei impazzito?.- Corsi per le scale e mi fiondai nell'armadio.
( http://www.polyvore.com/scuola/set?id=66367659 )
Scesi di corsa per le scale,presi la borsa vicino al divano e andai via,senza nemmeno guardare Justin.
Dopo un quarto d'ora mi ritrovai d'avanti la mia classe,bussai.
-Buongiorno Professoressa Carols,mi scuso per il ritardo,ho avuto degli imprevisti e ...-
-Cosa,non ti è suonata la sveglia?.- Uh la prof era nervosa,buon inizio.
-La sveglia è suonata anche troppo prof,forse a lei è successo qualcosa,ci racconti prof,cosa l'ha fatta arrabbiare così tanto?.-
quando ci voleva,ci voleva,come si permetteva?.
-Ma come si permette signorina,vada subito in presidenza.- 
-Suvvia prof,mi faccia sedere e continui a spiegare,susu.- 
-Eh va bene,ormai non possiamo fare nulla con lei,signorina Emilie.-
Le sorrisi ironicamente e andai a sedermi.
Sunò la campanella di fine lezioni e la profesoressa andò via senza nemmeno salutarci,l'avrei uccisa un giorno.
Tutti si alzarono dai propri posti e andarono in mensa.
Scrutai la mia classe vuota,misi i libri in borsa e uscì da quel deserto.
Nei corridoi tutto in silenzio.
"Non è che mi trovo in una scena di quei film horror dove al'improvviso salta fuori uno con la motosega?" 
Iniziai a ridere,come potevo solo immaginarlo?.
Posai lo zaino nell'armadietto e mi avvicinai alla mensa,aprì le porte e quella scena mi fece venire i brividi.
Perchè tutti ridevano e mi guardavano? Cosa avevo che non andava? 
Lasciai chiudere le porte alle mie spalle e mi incamminai ad un tavolo quando Jason mi si avvicinò.
-Emilie,devo parlarti.-
-Jason,non voglio parlare con te,per favore vai via.-
-Emi è importante,voglio dirtelo prima che tu lo venga a sape...-
-Aspetta che mi è arrivato un messaggio.-
Presi il cellulare ma Jason cercò di strapparmelo dalle mani.
Ma dico io,perchè devo vivere con persone del genere?.
-Emilie,non aprire quel messaggio,ti scongiuro.-
-Jason,dopo puoi parlarmi ma adesso non rompermi dicendo cosa posso e non posso fare.-
Aprì sorridendo quel messaggio ma la cosa che mi si presentò d'avanti mi fece diventare seria.
-Oh mio dio,non puo' essere.- Sussurrai con una mano alla bocca
-Mi dispiace Emilie.- Esclamò Jason.
Qualcosa mi spinse ad abbracciarlo,non poteavo crederci.
Justin non aveva potuto inviare quel video,non lo avrebbe fatto ma non sapevo cosa pensare in quel momento.
AT HOME 
Questa mattina non avevo voglia di andare a scuola,due ore di fisica erano troppo per me.
-Hey Justin,posso fare una chiamata?.- 
Sì,avevo invitato Chaz per passare un po' di tempo insieme.
-Certo,pero' non lunga eh.-
-Oh bro devo organizzare un'appuntamento con gli altri.-
-Okok.- Alzai gli occhi al cielo.
Nel frattempo che Chaz telefonava andai a sedermi sul divano e guardare un po' di tv.
Dopo dieci minuti Chaz si sedette affianco a me e iniziò a giocare con il mio cellulare.
-Bro,ma questa è Emilie?.- Iniziò a ridere come un idiota.
-Sì Chaz,stamattina le ho fatto uno scherzo ma adesso chiudi quel video.- Risi.
-Ok.- Mi voltai verso lo schermo del televisore quando Chaz mi chiamò sconvolto.
-Cosa Chaz,cosa?.- Sbuffai.
-Ommerda Justin,ho inviato il video a tutta la scuola.-
-Ma che cazzo combini Chaz,che ti passa per la testa?.-
Mi alzai dal divano con le mani tra i capelli.
-Che cosa dirà Emilie adesso,penserà che sia stato io.-
Chaz stava avvicinandosi ma lo scnasai.
-Chaz esci fuori da qui.-
-Mi dispiace fratello.-
-Via.- Perchè non avevo cancellato quel video,ero solo un coglione.
Giravo in tondo per il salotto quando il cellulare si illuminò,un messaggio.
Mi tuffai sul divano e lo presi.
Da Emilie: 'Mi hai ferita Justin,tutti stanno ridendo di me a causa di quel video,sono diventata la sfigata della scuola,non me lo aspettavo da te Justin,sei solo un'idiota.'
-Merda,merda.Non mi perdonerà mai,a meno che...-
Avevo deciso quella sera avrei organizzato un'uscita paticolare,molto particolare.


 

Uh lalaaaaaaaaaaaa

Mi scuso per il ritardo da più di un mese.
Tutto sta andando male,non so nemmeno se continuerò la storia,tutto quello che sta accadendo mi sta cancellando le idee dalla mente.
Allora,avevate chiesto di mettere parti divertenti e spero di esserci riuscita.
Grazie mille per le recensioni nel capitolo precedente.
Ho già idee per il prossimo capitolo,questo era solo una bozza.
Ah,il prossimo capitolo sarà troppo mieloso,attente a non prendere il diabete (?)
Ciao ragazze,alla prossima.
#peaceandlove 

Seguitemi su twitter ricambio beddee @AlysonBiebz

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Capitolo 17
*** The surprise; ***


The surprise




 

AUTORE'S TALKING

-Sono tornata,Justin.- Non voleva fare la bambina,avrebbe affrontato il problema di persona.
Sentì i suoi passi sulle scale,Emilie stava iniziando ad annaspare.
-Eccomi,Emilie.- si voltò e gli sorrise.
Justin credeva che tutto si fosse risolto in poche ore ma non era così.
-Dobbiamo parlare.- Il viso di Justin si incupì.
Justin si sedette al fianco di Emilie,i loro sguardi si incrociarono ed Emilie fu colta da mille brividi.
-Emilie non è come sembra io...- Justin cercava di dare spiegazioni ma Emilie lo fermò.
-Justin,siamo capitati in una situazione che nessuno vorrebbe vivere,dimentica il video,non fa nulla era solo uno scherzo,uno stupido scherzo...- 
guardò Justin di traverso.
-Emi scusami,ma di cosa parli?.- Justin non aveva le idee chiare.
-Justin,le nostre madri ci odiano,siamo cugini,abbiamo rovinato una famiglia,perchè non dimentichiamo tutto?.-
Emilie non era sicura di quello che diceva ma le sue parole erano reali,infondo pensava tutto ciò.
Justin capì tutto,il suo cuore iniziò a battere velocemente,mise una mano nel suo ciuffo biondo e una lacrima gli scivolò sulla guancia.
Non sapeva spiegarsi ciò che provava in quel momento,rabbia,tristezza,paura.
Emilie non lo guardava in viso,sarebbe stato troppo per lei,vederlo piangere e sapere che era lei la causa 
di quelle lacrime le avrebbe spezzato il cuore,si alzò.
-Scusami Jay ma non potrà andare avanti così.- La ragazza salì le scale e si sedette sull'ultimo gradino,nascosta dalla vista di Justin e iniziò a piangere.
Nel frattempo il nostro Justin ancora scosso da quella situazione chiamò l'amico Chaz e gli raccontò tutto.
^Chaz,Emilie ed io abbiamo litigato,sta andando tutto uno schifo,comunque ci vediamo stasera,la convincerò^ la chiamata terminò.
Emilie che era sulle scale ascoltò l'inizio della conversazione ma non la fine,per fortuna di Justin.
Ora sarebbe andato tutto secondo i piani,almeno credeva.

EMILIE'S TALKING

Andai in camera mia,erano le tre del pomeriggio e nessuno dei due aveva pranzato,meraviglioso.
Mi distesi sul letto e appena chiusi gli occhi il cellulare vibrò.
Lo afferrai subito e risposi scocciata.
^Pronto?^ 
^Emilie,sono Marta,ti ricordi di me vero?^
Marta? Io non conoscevo nessuna Marta,non avevo amiche,come faceva a conoscermi?
^Ehm...sì?!^ ero titubante
^Emily ero la tua migliore amica quando eravamo bambine,ricordi?^ la sentì ridere,quanto era tenera.
^Dio,Marta quella Marta^ esclamai sorridendo a trentadue denti e saltando per la stanza.
^Si quella Marta,volevo invitarti stasera ad ad andare al MC così parliamo un po',non ci vediamo da anni^
^Per me va bene,benissimo,oh sono così felice di poterti rivedere.^ 
Ci demmo appuntamento per quella sera e staccammo,Marta ah,la ringrazio per avermi un po' fatta distrarre.
Non ero ancora serena ma stavo meglio di prima così decisi di dormire un po',mi misi a letto e aspettai che il sonno mi avvolgesse.

JUSTIN'S TALKING

Il telefono mi squillò e risposi velocemente.
^Marta?^
^Justin,è andato tutto alla grande,stasera alle otto sarà davanti al MC^
^Dio sia lodato,allora ripetimi il piano^ non riuscivo a smettere di sorridere.
^Allora...Andiamo al MC e lì per caso incontriamo te,Chaz e il mio amico Mark,vi saluto e lei si avvicina,poi dici quello che devi dire,è sicuro che lei sarà incazzata nera e tu la porterai nel terrazzo che ha la vista grandiosa,e fate quello che dovete fare^
^Oh,brava Marta,credevo non ricordassi nulla^ 
^Hey Justin,non ho un'agenzia di appuntamenti per nulla eh^
^Ok,a stasera,grazie mille^
Staccai la chiamata e andai di sopra per preparare i vestiti che avrei indossato quella sera.
Era tutto perfetto,dovevo solo aspettare che passasse questo pomeriggio.
Mi distesi sul letto e pensando ad Emilie mi addormentai.

AUTORE'S TALKING

Emilie aprì lentamente gli occhi,dall'oscurità della stanza capì che era ormai sera.
Controllò il suo cellulare e l'orario le fece strabuzzare gli occhi.
Era in ritardo. Scese dal letto lentamente e andò verso il suo armadio scegliendo qualcosa di semplice.
( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=72534741&.locale=it )
Sarebbe andata solo al MC,no?
Uscì dalla sua camera e si avviò nel corridoio e si ritrovò davanti la porta della camera di Justin,
la tentazione di aprirla e di corrergli in braccio era tanta ma l'orgoglio la tradiva.
Sospirò e uscì di casa,aspettando in quel viale,l'auto di Marta.
Emilie stava osservando il cielo mentre dalle sue labbra uscivano nuvolette di vapore.
Un rumore le fece spostare i suoi occhi di ghiaccio su quella stradina e intravide Marta nella sua lamborghini nuova di zecca.
La salutò sventolando un braccio e sorridendo timidamente,si avvicinò alla portiera.
'sarebbe stato tutto perfetto? Suvvia Emilie,come sei pessimista oh.'
Arrivate al MC Emilie si avviò ad un tavolino e si sedette aspettando che Marta  portasse il vassoio con le ordinazioni.
Emilie si voltò verso il vetro che si affacciava su un parco pieno di luci e spostando lo sguardo vide un'auto,una ferrari bianca.
Le era familiare,osservò la targa ma non ricordava quale fosse quella di Justin 'Emilie ma scherzi? Starà in un pub o con amici'
Alzò le spalle e si voltò verso il bancone dove Marta stava appena prendendo il vassoio.
Arrivò al tavolo ed Emilie sorrise davanti a tutto quel cibo.
-Credo che non riuscirò a finire tutto.- Risero.
Iniziarono a mangiare e mentre parlavano di tutti gli anni passati Emilie aveva ancora il dubbio.
-Marta,ma non sembra l'auto di Justin quella?.- ed indicò con il capo fuori al parcheggio.
Marta tossì a causa di quella domanda -Ma cosa dici,ce ne saranno a migliaia a tenere quelle auto,Skyler.-
Emilie la guardò,ricordava quel nome,era il suo soprannome all'età di sette anni,non poteva crederci,aveva dimenticato tutto.
-Io mi ricordo di quel soprannome,dio Marta mi sei mancata così tanto.- 
Marta le sorrise -Allora,hai ancora il dubbio sull'auto?.- 
-No,hai ragione,ci sono dei ricchi sfondati come Justin ad Ottawa.- Addentò una patatina.
Nel frattempo a qualche tavolo più in là Justin con i suoi amici osservava Emilie,nascondendo il viso con il suo cappello.
(Justin: file:///C:/Users/Ciao/Desktop/Nuova%20cartella/Hi,i'm%20a%20belieber/Justin%3B/fMuyYZOVKZI_large.jpg )
-Hey bro,dovresti andare lì e salutarle,è quasi ora.- Mike lo intimò.
-Andrà tutto bene ragazzi?.- Justin non era sicuro.
-Andrà tutto bene Justin,non preoccuparti.- Chaz gli sorrise -In culo alla balena,fratello.-
-Fottiti Chaz.- Si abbracciarono e poi Justin si avvicinò al tavolo delle ragazze.
-Marta,Emilie ciao,oddio,da quanto tempo siete qui?.- le guardò.
Emilie tossì a causa del cibo andato di traverso,non poteva crederci.
-Dio Justin,che cosa ci fai qui? Oh siediti.- Marta lo fece sedere accanto a loro.
-Ma forse non è il caso sai...- Emilie si stava lamentando ma lo sguardo di Marta la fece subito zittire.
-Sono venuto con i miei amici,sai,serate da uomini.- Risero.
Justin tolse il cappello lo poggiò sul tavolino e si voltò verso Marta sorridendo.
-Allora,come stai? è da tanto che non ci vediamo.- -Oh Justin,tutto bene,stavo appunto raccontando a Skyler cosa ho fatto in questi anni.-
Justin osservò Emilie -Chi è Skyler?.- -Dio,Justin è Emilie,ci siamo solo noi qui a meno che io non abbia un amico immaginario.- Risero.
Nel frattempo Emilie era oersa neu suoi pensieri e si stava chiedendo perchè Justin fosse lì.
'Hai due scelte Emilie o fai finta che non sia successo nulla o tra tre secondi vai via'
'Oh stai zitta coscienza,ho le idee confuse'
'Ti ho dato due possibilità,scegli'
'Coscienza,non voglio fare nessuna delle code che hai detto'
'Sì ma io ti ho...'
'Non so se te sei accorta ma sto parlando con la mia mente'
'Cara Skyler,uh guarda Justin ti osserva che carino,non è dolce?' 'Cara mente,oh hai ragione perchè mi guarda e sta ridendo,cosa ho che non va? Insalata fra i denti?'
Emilie o meglio Skyler era un caso perso. Intanto Marta e Justin la chiamavano per  parlare ma non ricevevano risposta.
Justin prese l'iniziativa e impugnato il bicchiere di coca cola versò il liquido sui vestiti di Emilie.
-Ma che?- Emilie osservò i suoi vestiti macchiati. -Perchè?.- alzò lo sguardo e guardò prima Marta e poi Justin .
-Dai,non prendertela,era uno scherzo.- Marta salvò la situazione che si era creata.
-Massì dai,vi perdono.- si sorrisero e mentre parlavano Justin osservò il suo cellulare,era quasi l'ora della sorpresa.
Picchiettò sulla spalla di Marta,l'avvertì e poi si alzò dal tavolo delle ragazze per tornare dai suoi amici.
-Allora?.- gli chiesero,interessati -Credo che ce l'abbiamo fatta.- batterono il pugno.
Intanto Emilie.
-Ma che razza di cretino,non saluta nemmeno.- Emilie lo guardava mentre scherzava con gli amici.
-Uh Skyler...è tuo questo cappello?.- Si voltò verso l'amica -Uh?.- osservò l'oggetto tra le mani di Marta.
-E' di Justin,lo ha dimenticato.- -Oh aspetta che glielo porto.- Marta stava per alzarsi ma Emilie la bloccò.
-No.- le prese il polso -Che?.- Marta era perplessa -Cioè glielo porto io,tu intanto mangia,se no dopo si raffredda e ...- era in imbarazzo.
-Tieni,ho capito tutto,Skyler.- fece un piccolo ghigno e le passò il cappello.
-Ma cosa hai capito,devi solo...- la guardò e alzò gli occhi al cielo -Oh,ok hai ragione,vado.-
si avvicinò piano al tavolo dei ragazzi,tutti la guardavano curiosi compreso Justin.
-Cosa c'è Emilie?.- -Uh chiamami Skyler,sarò Skyler da questo momento in poi...- gli sorrise mentre Justin si alzò dalla sedia.
-Ok,allora Skyler cosa c'è?.- le sorrise.
La ragazza non proferì parola,Justin la guardava con un punto interrogativo stampato in faccia.
Emi si alzò sulle punte e si allungò con le braccia poggiando obliguamente il cappello sulla cresta di Justin.
Ritornò alla posizione iniziale,erano ad una distanza minima,Emilie o meglio dire la piccola Skyler gli sorrise e si voltà imbarazzata.
Iniziò a camminare quando due braccia le cinsero i fianchi e un respiro caldo le sfiorò la spalla. 
Abbassò lo sguardo,rossa in viso e sorrise.
-Sai,i cappelli non si metto in questo modo,Skyler.- lo sussurrò al suo orecchio così dolcemente che 'Skyler' chiuse gli occhi.
Risero insieme e Justin poggiò il mento sulla sua spalla.
-Vieni con me,devo farti vedere un posto.- ruppe quell'abbraccio e le afferrò la mano portandola in auto.
-Ma non ho nemmeno salutato Marta.- si lamentò.
-Lo farai presto.- le sorrise e iniziò a guidare.
Nel frattempo Marta,soddisfatta del suo lavoro afferrò la sua borsa,indosso il cappotto e si avviò verso l'uscita.
-Sono davvero una bella coppia vero?.- sentì una voce alle sue spalle e si voltò.
Un ragazzo con un ciuffo che gli copriva la fronte,le stava sorridendo.
-Già.- sorrise. -Uh non mi sono presentato,piacere Chaz,Chaz Somer...- 
-Somers,sì ti conosco Justin mi ha parlato di te;Piacere Marta,Marta Swan.- si diedero la mano 
-Che ne dice,donzella,di passare un'oretta con un ragazzo solo e conoscerci?.- Si guardarono.
Marta lo prese a braccetto -Affare fatto.- sorrisero e uscirono.
Sarebbe stata una lunga serata per tutti.


 

                                              Beibi i vuuuuuuuuuuuuuld,beibi i vuuuuuuuuuuuuld

Hey,what's up duuuude?
Mi siete mancate cos' tanto,finalmente sono tornataa da casa di nonna.
Sono diventata una polpetta ;^;
lol

Anyway,Da questo momento Emilie verrà sempre chiamata 'Skyler' ok? ok.
Che ne pensate? A me fa un po' schifetto.

Recensite, recensite , recensite.

Vi Amo tutte. @AlysonBiebz on twittah,così mi chiedete quello che volete.

#peace

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Capitolo 18
*** AVVISO. ***


Ho notato che le visualizzazioni ai capitoli sono diminuite. Non voglio continuare la storia,mi sembra inutile,la scuola mi sta uccidendo e poi non ha senso la mia storia. La vedo inutile a confronto delle altre che sono nella categoria 'Justin Bieber' ... continuerò a scrivere OS e pubblicherò una storia che mi piace molto americana. Quindi cancello la mia storia e inizio a tradurre quella americana e farvela conoscere. Vi ringrazio per tutte le recensioni alla storia,per gli incoraggiamenti che mi avete dato. Grazie per tutto. Non so quindi se andrò avanti. #peace ah ,se volete dirmi qualcosa io sono sempre qui @AlysonBiebz o recensite. Grazie mille per tutto.

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