Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Ciao a tutti ragazzi!!! Siamo Cicci12 e Viky4forever! In onore della nostra
amicizia nata per caso su msn, ma che è diventata
davvero bella, abbiamo deciso di unire le menti e scrivere insieme questa ficcy, che racchiude i nostri personaggi preferiti con i
nostri due personaggi inventati (messi nelle nostre altre ficcy),
ossia, Ayako, la sorella minore di Goku che in questa Fic avrà 19
anni, e Viky la nipote di Vegeta che ne ha 16. ne vedrete delle belle, spariamo tanto che vi piaccia!
Commentati in tanti! Bacioni! Cicci
& Viky
CAP1: UN PICCOLO
IMPREVISTO
-Ahi,
mi fai male! –
-Ma
se ti appiccichi è ovvio che ti pesto il piede! – sbraitò il più piccolo dei Son, ormai non tanto piccolo.
-Vi
prego, ragazzi, ce la dobbiamo fare, mia madre ne sarà entusiasta se tutto
filerà liscio, Bra, ti prego, stai buona per 5 minuti!
– disse il fratello alla sorellina di soli 5 anni.
-Ehi,
ehi! Si sente la voce di mio padre, stanno arrivando! – esclamò Gohan.
-OK,
adesso tutti in silenzio, dietro il tavolo, e che nessuno fiati! – sbottò Trunks spingendo chi aveva davanti, facendo attenzione a
non essere troppo aggressivo con Ayaco.
Dal corridoio si sentivano dei passi
accompagnati dalle squillanti voci di Bulma, ChiChi, qualche volta di Goku ma
mai di Vegeta, anche se tutti sapevano benissimo che era lì presente.
-Allora,
stasera dove festeggiate? – chiese ChiChi all’amica
cambiando discorso mentre camminavano per il lungo
corridoio.
-Festeggiare?
Il nostro anniversario? Bèh…mai festeggiato…mio marito è liscio come l’olio…-
-Tsè – fece lui.
-Vegeta?
E come mai non la porti fuori? – disse Goku col
sorriso da ebete.
-Mi
prendi in giro Kakaroth?! –
sbraitò lui.
-No,
vabbè, sarebbe bello qualche volta – continuava
cercando di prendere tempo non sapendo se gli altri erano
pronti o meno. ChiChi gli lanciò un’occhiata che
diceva di andare, ormai lo dovevano essere da un bel po’. Così la mora non si
fermò più ogni minuto ad osservare e commentare i vari soprammobili e quadri
sparsi per la casa ed entrò nel grande salotto dove le luci erano spente.
-Ma
che diavolo è…queste luci spente! Donna, accendile! – sbottò Vegeta entrando in
salone.
-Ora…-
bisbigliò Trunks.
-BUON
ANNIVERSARIO!!!!! – esclamarono tutti sbucando da
dietro il tavolo facendo prendere uno spavento più a Vegeta che a Bulma.
-Papinooooooo!!! – disse la piccola Bra saltando al collo del padre.
-Grazie,
a tutti, grazie, davvero!!! – diceva Bulma con le lacrime agli occhi salutando.
La stanza era agghindata alla perfezione.
C’era un enorme e colorato striscione con la scritta “buon anniversario”, il
tavolo pieno di manicaretti preparati da ChiChi con
l’aiuto di 18, lo stereo era pronto per far musica e tutti erano vestiti
eleganti e pieni di allegria per festeggiare quell’occasione
che per molti anni fu trascurata.
Bulma si diresse dal figlio
e dalla nipote.
-Grazie
ragazzi, so che siete stati voi gli artefici di tutto, non è vero? –
-Bèh,
si, ma senza gli altri non ci saremmo mai riusciti! – rispose un po’ rosso Trunks.
-È
vero zia! – rispose la nipote.
-Fatevi
abbracciare! – disse lei con le lacrime agli occhi stringendoli a sé.
La festa continuò in allegria e i quattro
adolescenti, Trunks, Goten,
Viky e Ayako si radunarono
come era solito fare. Si divertivano un mondo anche se Trunks
e Ayaco, la sorella di Goku,
dovevano sempre assistere ai litigi di Viky e Goten.
-Hai
visto? Mi hai sporcato tutta la gonna, ma non potevi stare un po’ più attento?! – sbraitò la ragazza.
-Io
non ho fatto proprio niente! Te la prendi sempre con me, sei
isterica! –
-Ah,
isterica io? –
-Dai
ragazzi, piantatela, non mi sembra il caso di litigare anche adesso – cercò di
calmarli Ayako.
-Aya, fatti i cavoli tuoi! – rispose il nipote.
-Guarda
che anche se ho 2 anni in più di te, sono sempre tua zia! –
-Ehi
ragazzi, ma che succede qui…ACCIDENTI! –iniziò a dire Goku
raggiungendo il gruppetto ma fu interrotto da un black
out improvviso che fece sussultare i presenti.
Buio, rumore, un flash di luce improvviso, un
urlo e subito dopo la luce torno fra le strilla di Bra e l’agitazione di ChiChi.
Ma un urlo lacerò la situazione. L’urlo di Bulma.
-Ve,vegeta, che diavolo ti è successo? - disse
lei sotto shock.
Il principe dei sayan
era tornato…un bambino! Con tanto di coda!
-Ciao,
ma chi sei tu? – gli disse la piccola Bra aggrappata
alla gonna della madre.
-Ma
cosa diamine mi è successo?! Perché sono
un moccioso, PERCHè ? – urlò lui.
-Lo
so io cosa è successo – disse serio Goku guardandosi
intorno.
-Non
mi dire che…-
-Si,
è proprio lui. Ferigas, era la sua aura –
-E
chi sarebbe scusa? – chiese Bulma.
-Maledetto…-
disse tra i denti Ayako – il fratello di Broly. Mi chiedo come mai se la sia presa con Vegeta e non con
Goku o Gohan o Goten –
-Chissà,
avrà sbagliato – propose Trunks.
-Non
lo so. Fattostà che dovete recuperare entro un anno
le sfere del drago altrimenti Vegeta non tornerà mai più adulto – disse Junior
emergendo dal fondo della sala.
-E
perché scusa? –
-Perché
è stato lui ad usare per ultimo e sfere, e ha espresso proprio questo –
-Bèh,
che ci vuole, le andrò a recuperare domani stesso – sorrise Goku.
-Mi
spiace…ma ha anche espresso il desiderio di spargerle
per l’intero universo – li informò Dende.
-COSAAAAAAAA!?
– sbottò il piccolo sayan. A Goten
veniva da ridere ma si trattenne di forza.
-Per
fortuna ho una navicella fresca di laboratorio che porta fino a 4 persone –
disse Bulma tra le lacrime.
Tutti si girarono verso Trunks,
Goten, Viky e Ayako.
-P,perché, ci fissate? – balbettò Goten.
Gli altri 3 adolescenti avevano già capito
tutto.
Continua…
Mi raccomando aspettiamo le vostre recensioni. Baiconi!
- Goten, non urlare!- esclamò Chichi,
allontanandosi di qualche centimetro.
- E perché dovremmo essere proprio noi
4 a partire?!- continuò il moretto abbassando la voce.
- Perché siete i più giovani e sarete molto
più veloci di noi adulti, figliolo!- cercò di spiegargli pazientemente il
padre.
- Ma non è giusto!! Non posso partire!
Come faranno le mie fans senza di me?-
- Ah, come minimo moriranno! Quando
torneremo le troveremo tutte stecchite!- lo prese in giro Viky.
- Fai del sarcasmo?- chiese il sayan,
sollevando un sopraciglio. ( FIGOOOOOOOOOOOO!!! NdViky)(@_@ NdCicci)(^/////^
NdViky).
- Ma bravo! Sei perspicace! Da cosa
l’hai capito?!-
- Viky, io ti…- disse Goten, sollevando
una mano.
Ma fu fermato da una mano di Ayako,
posata sulla sua spalla.
- Goten, smettila! Non è litigando tra
di voi che otterrai ciò che vuoi! Noi partiremo! Oggi stesso!- gli intimò la
mora.
- Ma Aya…-
- Niente ma! Fino a prova contraria
sono io la più grande e sono anche tua zia, quindi tu partirai con noi!
Chiuso!-
Lo disse con un tono che fece capire a
Goten che non era il caso di ribattere.
Così stette zitto, andandosi a sedere
pesantemente sul divano.
Ayako fece un profondo sospiro: sapeva
che per lui non era facile, per nessuno lo era, ma dovevano farlo.
- Allora io vado a dare un’occhiata
alla navicella!- avvertì Bulma, dirigendosi verso il laboratorio.
- Vengo a darti una mano, mamma!- disse
Trunks seguendo la turchina, lanciando prima uno sguardo alla giovane Son,
quasi a volerla rassicurare.
- Gohan, tesoro, perché non vai anche
tu a dare una mano?!- propose Chichi al figlio maggiore.
- Si, mamma, vado!- e anche lui
scomparve seguendo i due Brief.
- Urka Vegeta! Come sei piccolo!-
esclamò Goku piegandosi davanti al principe, arrivando all’altezza del suo
viso.
- Ehi, Karoth, anche se sono un
bambino, ti posso disintegrare lo stesso!- disse arrabbiato, sferrando un
debole pugno allo stomaco dell’altro sayan, suscitando l’ilarità dei presenti.
Con le sue dimensioni era diminuita anche
la potenza.
- Uff! Accidenti, come siamo acidi
oggi!- osservò Goku, portandosi una mano al punto colpito.
- Cerca di capirlo, fratellone, è
appena stato rimpicciolito! Non deve essere divertente, soprattutto per uno
orgoglioso come lui!- gli spiegò la sorella sorridendo.
- Se mi capita quelFerigas tra le mani, giuro
che…-
- Rilassati zio! In quelle condizioni
non puoi fare niente a nessuno!- cercò di calmarlo Viky.
- Tua nipote ha ragione! Lascia che i
ragazzi trovino le sfere e Ferigas sarà tutto tuo!- gli promise Videl
(Grrrrrrrrrr!!! è_è NdViky)(Viky, rilassati! Dobbiamo continuare con la storia!
NdCicci)(U.U NdViky).
- Sgrunt! – fu il commento del
principe.
Viky si avvicinò allo zio e lo prese in
braccio.
- Ehi! Che diavolo stai facendo?!- Urlò
Vegeta, sgambettando per cercare di scendere. (Che carino Veggy che
sgambetta!!! ^_^ NdCicci)(Vuoi morire?! NdVeggy)(@_@ NdCicci e Viky).
- Sai zio, è strano vederti così
piccolo!-
- Mettimi giù! E non chiamarmi zio!-
continuò ad urlare e ad agitarsi il sayan.
La scena fece ridere tutti i presenti,
provocando un visibile rossore sulle guance di Vegeta.
Ayako voltò lo sguardo verso il divano,
dove suo nipote era ancora seduto, senza proferire parola.
- Ehi!- attirò la sua attenzione
sedendosi accanto a lui.
Il ragazzo la guardò per pochi secondi,
per poi distogliere lo sguardo.
- Non te la sarai presa per quello che
ho detto prima, vero? Non volevo essere aggressiva, ma dobbiamo farlo!-
- Mmh…- mugugnò il giovane sayan.
- Dai, ci divertiremo! I fantastici 4
di nuovo insieme, come quando eravamo piccoli!-
Il moro si voltò verso di lei e sorrise
annuendo.
- Oh, così mi piaci!- esclamò la
ragazza, scompigliandogli i capelli.
In quel momento arrivò Gohan correndo.
- Ragazzi! Sarà meglio anche andiate a
preparare le valige; la navicella è quasi pronta!-
Così i 4 ragazzi si diressero verso le
rispettive camere per raccogliere quelle poche cose che potevano servir loro
per il viaggio.
Quando furono pronti, si diressero
verso il laboratorio che conteneva la navicella.
I ragazzi stavano contemplando la
grande macchina, mentre Bulma e Gohan sistemavano le ultime cose.
- Non voglio partire!- si lamentò
Goten, sottovoce.
- Ma sempre a lamentarti tu?- lo
rimproverò Viky che lo aveva sentito.
Il moro aprì la bocca per ribattere, ma
fu fermato dalla zia.
- Non ricominciate voi due! Siete
peggio dei bambini! Adesso noi saliremo su quella navicella e andremo a cercare
quelle sfere!- (Ma sbaglio o è un po’ isterica? NdViky)(Un pochino! NdCicci)
Entrambi non aprirono più bocca, limitandosi
ad abbassare lo sguardo.
Anche se Ayako aveva parlato con
convinzione, dal suo sguardo si poteva capire che qualcosa non andava, e solo
Trunks se ne accorse.
- Ehi, va tutto bene?!- le chiese
toccandole un braccio.
- Si, tranquillo!- lo rassicurò lei con
un sorriso.
- Aya! Ti conosco bene! Cos’hai?!-
La ragazza sospirò: quel sayan era
sempre riuscito a leggerle dentro. (FIGOOOOOOOO!!! NdCicci)(E poi sarei io la
pazza?! NdViky)(^////^ NdCicci).
- Ti confesso che non sono molto
entusiasta di questo viaggio!-
- Guarda che se vuoi possiamo
rinunciare!- le disse Trunks premuroso.
- NO! Dobbiamo partire! Ci siamo presi
questo impegno e lo rispetteremo! Lo dobbiamo fare per tuo padre!-
Il giovane le sorrise e lei ricambiò.
- Ragazzi! Siamo pronti! Salite!- li
informò Bulma.
Così i 4 andarono a salutare i
famigliari e gli amici.
- Mi raccomando, ragazzi, fate
attenzione!- disse la turchina abbracciando la nipote e il figlio.
- Si, mamma!-
- Tranquilla zia!-
- E se incontrate quel farabutto di
Ferigas, non dovete toccarlo! È mio!- ordinò loro Vegeta.
- D’accordo papà!- lo tranquillizzò
Trunks.
- Stai attento piccolo mio! Torna a
casa tutto intero! E ricordati di lavarti i denti prima di andare a dormire!-
intimò Chichi al figlio minore, riempiendolo di baci con le lacrime agli occhi.
- Si, mamma!- rispose lui arrossendo.
- Ehi, sorellina! Lo so che è inutile
dirtelo, ma fai attenzione!- disse Goku ad Ayako, abbracciandola.
- Non ti preoccupare, fratellone! Andrà
tutto bene!- rispose, ricambiando la stretta.
I 4 salirono sulla navicellae si sedettero ai loro posti, allacciandosi
le cinture.
Sentirono il tetto del laboratorio
aprirsi, così Trunks accese i motori.
Bulma apparve sul monitor.
- Bene ragazzi! Siete pronti?! Al mio
tre!-
I 4 sayan si guardarono e annuirono
contemporaneamente.
- 1…2…3… Partenza!-
Il sayan alla guida premette il
pulsante del decollo e in pochi secondi la navicella cominciò a sollevarsi e a
dirigersi verso il cielo aperto.
Dopo pochi attimi, scomparve tra le
nuvole.
Ed eccovi il secondo chappy!
Speriamo che vi sia piaciuto!!
La suspance cresce! ( Ma dove?!
NdTutti) ma dovrete aspettare il prossimo chap per vedere cosa combinano i
nostri eroi nello spazio! ( Guardate che noi viviamo lo stesso! NdTutti) ( ç_ç
NdCicci e Viky)
Ringraziamo:
Sirenis: grazie mille per la recensione! Speriamo che
anche questo chap ti sia piaciuto! Baci!
Giugiu94: eccoti il continuo! continua a seguirci!
Baci!
Erika93: non c’è problema! Goten non rimarrà a corto
di coccole! E grazie della fiducia! Baci!
Chicca: in effetti l’idea di Veggy bambino ha fatto
ridere da subito anche noi!! Grazie per la recensione! Baci!
LORIGETA: certo che ne succederanno delle belle!!!
Hihihi!!!! E ti lasciamo immaginare di che tipo! Continua a seguirci! Baci!
La convivenza a bordo della navicella fu più o meno pacifica
Ciao a tutti ragazzi!!Eccoci col 3^ capitolo,
speriamo davvero tanto che vi piaccia…ringraziamo di cuore: Giugiu94, Ale, Chicca,Lorigeta, SerenaChiChi, Erika93 e Jessy16...continuate a seguirci!! Bacioni.
Cicci & Viky
CAP3:
IL PIANETA BLU
La
convivenza a bordo della navicella fu più o meno pacifica. Più o meno perché Viky e Goten erano sempre ad
azzuffarsi e i poveri Trunks e Aya
erano costretti a cercare di fargli fare pace ma molte
volte erano costretti a dividerli.
Questi
ultimi sfruttavano molto tempo dentro la piccola gravity
room della navetta, per allenarsi. Erano prudenti, volevano evitare spiacevoli
sorprese quindi si allenavano duramente.
Ormai
era passata una settimana dalla loro partenza e la sfera era stata avvistata su
un pianeta poco distante, appena 4 ore da dove si trovavano in quel momento.
-Goten, guarda che non è la tua camera, non
devi lasciare tutta questa confusione in giro! – esclamò sua zia vedendo tutti
i suoi vestiti sparsi per terra.
-Hai
ragione Aya, ma lui è sempre stato così – le ricordò Trunks scansandosi dalla roba dell’amico, che non si
trovava in quel momento.
-Accidenti
Goten, ma dove…YAP! – la giovane sayan
scivolò tra una di quelle t-shirt sudate, buttate lì per terra,
maTrunks che era li accanto, venne travolto
anche lui così da finire per terra, uno sopra l’altro.
-Ehi,
ma perché gridate…ooooh!! –
si lamentò Goten sbucando dal bagno, ma appena vide i
due appiccicati per terra il suo sguardo cambiò totalmente.
-Ma
guarda che carini! Uno sull’altro! Trunks, finalmente
ti sei svegliato! – continuò il moro prendendoli in giro. Tutto quel trambusto
fece svegliare Viky dal suo pisolino pomeridiano ed
uscì dalla sua camera in pantaloncini cortissimi e un toppino.
Goten la squadrò e Aya se
ne accorse.
-Ma
che succede qui? – chiese la rossa stropicciandosi gli
occhi ancora assonnati.
-Guardali!
Uno sull’altro! - scherzò Goten tornando con lo
sguardo sui due a terra che si stavano rialzando.
-Io
non ci trovo niente da ridere…poi con tutte le porcherie che lasci in giro! –
replicò lei svegliandosi.
-Porcherie?!
È la mia roba!! –
-Una
porcheria! –
-Ma
la smettete voi due!? – sbottò Trunks.
La
rossa andò nella stanza accanto non rispondendo e Goten
prese la strada opposta. Trunks e Aya
rimasero soli in silenzio.
-Ti
sei fatta male?- le chiese.
-Io
no, tu piuttosto, ti sono finita di sopra! –
-No
tranquilla…-
Ancora silenzio, ma fu Goten
ad interromperlo ritornando da loro.
-Ragazzi,
fra poco si scende! –
Le ore passarono svelte e, fra un preparativo
ed un altro, l’ora dell’atterraggio al pianeta Kion
arrivò. Il territorio circostante era molto tranquillo e collinoso, la
temperatura era tra i 23-24 gradi e la vegetazione ricordava molto quella della
terra.
-Finalmente
sul primo pianeta! – esclamò Viky andando avanti
entusiasta.
-Adesso
è arrivato il momento di cercare questa benedetta sfera! – ricordò Goten un po’ scocciato.
-Si,
non dovrebbe essere molto distante. 12 o 13 km al massimo! –
I ragazzi camminarono finché da lontano
scorsero un enorme palazzo Blu scuro, che spiccava in
mezzo a tante casette azzurre. Il gruppo formato dai 4 sayan
lo osservava attentamente.
- Il radar dice che si trova lì – bisbigliò Aya.
Erano molto presi e quando una voce dietro loro parlò, saltarono in aria.
- Salve! –
I 4 si girarono e videro un essere azzurro
alto più o meno quanto i ragazzi, vestito di blu scuro, con un sorriso alle
labbra.
- ehm…salve…- ammiccò Trunks.
- Siete terrestri, non è vero? – chiese lui.
- Si, siamo venuti qui
per una richiesta. Potremmo far visita a quell’enorme
palazzo blu? –
- Ma certo! Nel palazzo mercurio abita il
nostro re. È una persona pacifica, sarà un piacere per lui conoscere dei
terrestri!- spiegò il Kioniano.
- Ma sei sicuro che non darà fastidio al re? –
chiese timoroso Goten.
- Potete stare tranquilli. Io sono Unìvo, il figlio del re Juniv –
sorrise il gentile ragazzo turchese.
Durante la strada che conduceva al palazzo, Unìvo si fece raccontare la storia dai 4 ragazzi.
Unìvo a prima vista era
sembrato un tipo socievole e simpatico, e i sayan
speravano altrettanto per il re.
-Ma
come mai in giro così? Voglio dire, un principe da solo,nella foresta…- cercò di domandare Viky senza essere troppo invadente.
-Perché
mi andava di fare un giro. Io odio la vita di corte, è una noia! –
-Sempre
la solita storia, il principe non ama fare il principe ed evade dal controllo
di papà! – esclamò Goten, ma vedendo l’espressione
seria degli amici più quella un po’ triste dell’alieno, non continuò il suo
scherzò facendo il serio anche lui.
-Come
mai la solita storia? Anche da voi è così? –
-No,
cioè si, cioè più o meno! Continua pure… – rispose confusamente Viky.
-Bèh…è
tutto. Sono scocciato di essere sempre sotto l’attenzione di tutti, non posso
scappare, non mi va! A mio padre voglio molto bene, e in assenza di mia madre
che è morta 5 anni fa, devo aiutarlo. E poi voglio aiutare voi! È brutto vedere
il proprio padre piccolo! – disse con un sorriso alle labbra voltandosi verso Trunks.
-Già!
– fece il violetto ridendo e facendo ridere tutti.
In
poco tempo arrivarono a corte. Tutti i camerieri e funzionari del palazzo
salutavano con rispetto ed educazione il principe e
ovviamente lanciavano occhiate stranizzate ai 4
estranei.
-Dov’è
mio padre? – chiese ad un essere azzurro con l’espressione di chi la sapeva
lunga.
-È
nel suo studio signorino. Ma loro chi sono? –
-Sono
dei miei amici. Devono parlare con mio padre –
-Veramente
è impegnato, sta scrivendo…-
-Non
importa, la faccenda qui è importante. A dopo – rispose secco attraversando il
turchino e subito entrarono nel famoso studio dove trovarono il nobile re
intento a scrivere. Appena vide i 4 terrestri fece una faccia storta ma che
subito si trasformò in un largo sorriso e si alzò dalla sua scrivania.
-Ma
che piacere vedervi, era da un po’ che vi aspettavo! –
-Aspettava?
Noi? – chiese Trunks stupefatto da quell’affermazione.
-Ma
si certo…seguitemi, prego! –
E sempre con quel sorriso soddisfatto, li
condusse via dallo studio per portarli nell’immensa sala del trono ricca di
diamanti azzurri che la decoravano, dove aprì un piccolo scrigno contenente la
sfera dalle 6 stelle.
- Ma lei, come faceva a sapere che…- iniziò Aya, ma lui la bloccò con un cenno di mano.
- A dopo le spiegazioni, adesso conviene che
andiate a riposare. Domani dovrete superare 3 prove ed è già abbastanza tardi –
- Delle prove?!- chiesero all’unisono i 4
ragazzi.
- Esattamente!- rispose il re, sorridendo.
- Ma dice sul serio?!- chiese Goten, ancora
incredulo.
- Mai stato così serio!-
- E in cosa consisterebbero queste prove?- si
fece avanti Ayako.
- Ce ne sono 3: una d’intelligenza, una di
forza e una di coraggio!-
I 4 sayan si guadarono, ancora stupiti da
quella strana situazione.
- Ma ora basta con le domande! Andate a
riposarvi, che domani sarà una giornata molto dura per voi!- disse poi il re di
Kion.
Così gli amici furono condotti alle loro
stanze: Ayako e Viky in una, Trunks e Goten in quella a fianco.
- Buonanotte!- si salutarono, ancora un po’
preoccupati.
Nonostante tutta quella situazione, non
faticarono a prendere sonno: il viaggio li aveva sfiniti!
La mattina seguente vennero svegliati da un
rumore tremendo; solo quando ricordarono i particolari del giorno precedente,
si resero conto che quel frastuono era stato provocato da numerose trombe.
Dopo essersi sistemati, i 4 uscirono dalle
rispettive camere e si incontrarono nel corridoio.
- Non so voi, ma questa faccenda delle prove
mi preoccupa parecchio!- commentò Viky.
- Anche a me! per quanto riguarda la prova di
forza e di coraggio, nessuno problema, ma l’altra…- disse Goten.
- Si, lo sappiamo che l’intelligenza non è il
tuo forte!!- lo prese in giro la sayan più giovane.
- Tu pensi di essere più furba di me?!-
- Questo è sicuro!-
I due si stavano fronteggiando, con i loro
visi a pochi centimetri di distanza, quando Aya si intromise.
- Non incominciate! Anche di prima mattina vi
dovete mettere a litigare voi due?!-
- Ha cominciato lei!- si lamentò il giovane
Son.
- Se fossimo partiti con due bambini, sarebbe
stato meno stressante!- commentò la mora, alzando le braccia al cielo e facendo
sorridere Trunks.
Come era stato detto loro la sera precedente,
si diressero subito nello studio del re, dove li attendeva.
- Oh, vi siete svegliati finalmente! Siete
pronti per affrontare le prove?-
- Crediamo di si!- rispose Ayako per tutti, guardando
i suoi compagni.
- Molto bene! Allora non perdiamo tempo! Due
dei miei funzionari vi porteranno in una stanza speciale! Lì vi dirò quale sarà
la vostra prima prova!- li informò.
Così i sayan vennero portati nel luogo
indicato dal re e, dopo essere entrati, la porta fu chiusa alle loro spalle.
Sulla parete di fronte vi era un monitor, su
cui apparì l’immagine del turchino.
- Perfetto! Allora, come vi ho già detto al
vostro arrivo, la prima prova sarà di intelligenza! E si tratterà…. di un
indovinello!-
- Un indovinello?!- chiese Goten, più
preoccupato che stupito: gli indovinelli non erano il suo forte.
- Proprio così! La soluzione dell’indovinello
vi servirà per scoprire dove è nascosta la sfera! Avete capito tutto?-
- Si!- rispose Trunks.
- Benissimo! Questo è l’indovinello:
Ho un orologio che batte le ore
Non ha le lancette e quadrante non ha
Vive tra i rami di un albero in fiore
E, se si ferma, morire mi fa.
Che cos’è?
Avete tutto il tempo che volete! Quando l’avrete risolto,
premete quel pulsante che vedete sotto al monitor! Buone fortuna!- e l’immagine
del re scomparve.
- Bene, ragazzi! Mettiamoci al lavoro!- li spronò Ayako.
Così tutti e quattro si misero a pensare. ( Strano ma
vero! Stanno pensando! NdCicci e Viky)( @_@ NdTrunks,Ayako,Viky, Goten).
- Potrebbe essere un orologio rotto!- esclamò Goten, dopo
qualche minuto di silenzio.
- Mi spieghi come ti vengono in mante queste idee così
stupide?!- lo rimproverò Viky.
- Bè, non ha quadrante né lancette! Potrebbe essere
rotto!-
- Si, e secondo te uno può morire per un orologio rotto?!-
Il giovane sayan abbassò il capo.
- Dobbiamo pensare a qualcosa che bette!- disse Aya.
Tutti si concentrarono nuovamente.
- Potrebbe essere collegato al fatto che se si ferma si
può morire!- propose poi Trunks.
- Già, ma cosa può essere?!- fece la giovane Son.
A nessuno veniva in mente nulla.
Poi all’improvviso la più vecchia della compagnia alzò il
capo.
- Aspettate! E se invece di battere si usasse la parola
palpitare?!-
- Giusto! E se smette di palpitare, si può morire!-
osservò il lillà.
- IL CUORE!!!- esclamarono poi tutti e 4 in coro.
Viky si precipitò verso il pulsante indicato poco prima
dal re e lo premette.
La figura di quest’ultimo apparve.
- Avete risolto l’indovinello?!- chiese loro.
- Si! È il cuore!- gli disse la ragazza dagli occhi verdi.
- Risposta esatta! Complimenti!-
Gli amici esultarono, mentre la porta della stanza veniva
riaperta.
Vennero riaccompagnati nello studio del capo, che li
attendeva con il sorriso sulle labbra.
- Molto bravi! Avete fatto presto! Ora passiamo alla
seconda prova: quella di forza!-
- Cosa dobbiamo fare?-
- Dovrete combattere contro 4 dei più valorosi combattenti
del nostro pianeta!- li informò.
I nostri eroi tirarono un sospiro di sollievo: finalmente
qualcosa che rientrava nella loro routine quotidiana.
Vennero scortati fino ad un immenso ring, situato dietro
al palazzo.
Era presente tutto il regno, curioso di vedere in azione
quegli stranieri venuti da lontano.
- Sarà come combattere ad uno dei nostri tornei!- disse
Ayako, cercando di tranquillizzare tutti.
- Già! Hai ragione! Non dobbiamo preoccuparci!- ripeté
Goten, più per convincere se stesso che gli altri.
- Bene! Siete pronti? Scenderete in campo in ordine di
età: dal più piccolo al più grande!- rivelò loro il re.
I 3 sayan maggiori si voltarono verso Viky, che era la più
giovane del gruppo.
- Perché devo iniziare io?- chiese infastidita la ragazza.
- Perché così è stato deciso!- le rispose il turchino.
- Dai, Viky, non preoccuparti! Sarà facile! Siamo o non
siamo sayan?! E poi sei pur sempre la nipote di mio padre!- cercò di
tranquillizzarla il cugino.
- Già! Speriamo in bene!- sospirò la ragazza salendo sulla
piattaforma.
- Il primo sfidante si faccia avanti!-
Un essere immenso, tutto blu, si posizionò davanti alla
giovane.
Lei lo guardò, puntando gli occhi verso l’alto.
- È enorme!!!!- commentò.
- Dai, piccola non farti prendere dal panico!!- la
rassicurò Ayako.
- Se hai troppa paura puoi ritirarti!- la prese in giro il
giovane Son.
- Io non ho paura!- gli urlò la ragazza, dirigendosi verso
il colosso.
Viky si mise in posizione di combattimento, deglutendo.
- Pronti… iniziate!-
Il gigante si slanciò verso la giovane Brief, con un pugno
alzato.
Lei lo schivò agilmente; lui continuò ad attaccare e lei a
sfuggire.
- Ora basta!- esclamò alla fine la giovane.
Ed attaccò; con un pungo nello stomaco e un calcio ben
assestato lo mise al tappeto.
- SIII!!!- esultarono i suoi amici.
- Viky, sei stata grande!!- le fece i complimenti Ayako,
facendo arrossire la ragazza.
- Molto brava! Avanti il prossimo!-
Goten salì sul ring.
- Buona fortuna!- lo incoraggiò sua zia.
L’avversario del sayan si fece avanti.
Questo era più grande di quello precedente.
I due cominciarono a lottare; il giovane era in
difficoltà, così si trasformò in super sayan e con un colpo secco lo sbattè
fuori dalla piattaforma.
- Bravo, amico!- si complimentò il lillà.
- Tsz! Ti sei anche dovuto trasformare! Io il mio l’ho
sconfitto senza problemi!- lo prese in giro la Brief.
- Ti faccio notare, carina, che il mio era più grosso!!-
le rispose, avvicinando il suo viso a quello della ragazza, trovandosi così a
pochi centimetri di distanza.
Viky lo guardò nei suoi profondi occhi scuri, poi distolse
lo sguardo arrossendo; il cuore le batteva forte.
Perché?
Fu distolta dalle suo riflessioni dalla voce del re, che
annunciava il combattimento seguente.
Suo cugino si stava preparando per attaccare, ma prima
notò che si era scambiato un’occhiata con Ayako, che aveva annuito come per
incoraggiarlo.
Anche questo combattimento fu abbastanza veloce, ma anche
il giovane Brief fu costretto a trasformarsi.
L’ultima a scendere in campo fu la Son; davanti a lei vi
era un colosso di almeno 3 metri.
Solo alla fine dei combattimenti avevano capito che la
grandezza dei loro avversari aumentava con il crescere dell’età.
Ma la mora non sembrava preoccupata: si trasformò subito
in super sayan e iniziò a combattere.
Questa volta non fu così facile.
Con un potente calcio, il gigante scaraventò la ragazza
dall’altra parte del ring.
- Aya!!!- si preoccupò subito Trunks, ma la giovane si
stava già rialzando.
- Ho affrontato di peggio!- disse lei, più a se stessa che
al suo avversario.
E aumentando la sua aurea, gli si scagliò contro e lo
gettò fuori dal campo.
Il re del pianeta rimase per un momento sbigottito: quelli
erano i guerrieri più potenti di Kion.
- Bravissimi! Avete sconfitto tutti i vostri avversari!
Ora vi resta l’ultima prova! Quella decisiva!- disse dopo essersi ripreso.
- E in cosa consiste?!- chiese Ayako, che aveva raggiunto
i compagni.
- La vedete quella foresta laggiù?!- chiese loro,
indicando un folto agglomerato di alberi dalla chioma blu.
- Ecco! Quello è il luogo dove si svolgerà la terza prova!
Dovrete entrare la dentro e trovare l’ultimo indizio per arrivare alla sfera!
Ovviamente la ricerca sarà resa difficile dalla presenza di numerosi ostacoli,
come le belve feroci!-
- Bè, questo è il nostro pane quotidiano! Non sarà
difficile!- si rilassò Goten.
- Allora partiamo subito! Prima troviamo l’indizio, prima
arriviamo alla sfera!- osservò Viky, così tutti e 4 si incamminarono nella
direzione a loro indicata.
- Fermi! Non ho ancora finito!- intervenne il re,
bloccandoli.
- La ricerca avverrà a coppie! Formate da un ragazzo ed
una ragazza! Per la precisione… Goten con Viky e Aya cono Trunks!-
Vi chiediamo umilmente perdono per l’enorme ritardo nello
scrivere il 4° chap, ma con la scuola, il karatè e la pallavolo, siamo sommerse
dagli impegni!
Come vedete le cose si fanno intrigate!!! E
interessanti!!! ^_^
Ovviamente ringraziamo tutti quelli che ci seguono e in
modo particolare Erika93, Giugiu94, Lorigeta, Chicca e
Jessy16.
Ciao a tutti!!Eccoci
col 5^ chappy, ringraziamo tutti coloro che ci
seguono, spero vi piaccia anche questo, bacioni, Cicci & Viky
Cap5
la prima sfera
I
4 si voltarono verso il re.
-
Che cosa? – sbottò Goten.
-
Si ragazzi, così è stato stabilito – sentenziò il re
serio.
-
Non posso crederci, io non ci entro nel bosco con quella, ci farà perdere! –
sbottò incrociando le braccia.
-
In effetti, con un incompetente come te, come dovremmo mai vincere? – rispose a
tono la ragazza offesissima.
-
Ma sentila! Hai preso veleno a colazione? –
-
Guarda che hai iniziato tu! –
Ayako si stava avvicinando per fermarli
maTrunks la bloccò.
-
è inutile che ci provi, tanto fanno sempre così! –
-
Mi danno fastidio però! per ogni minima cosa, un po’
di collaborazione! –
-
Ma dai guardali! – li indicò il ragazzo e Aya li
fissò litigare – secondo hanno un futuro –
-
Ma che dici! – rise lei.
-
Secondo me si, comunque…adesso è meglio che entriamo, sennò niente sfera! –
E
così, dopo aver fatto smettere i due di litigare, si inoltrarono nella foresta,
entrando da due entrate diverse.
-
Che brutto posto qui…- commentò Viky guardandosi
attorno nella scura foresta. Nonostante fosse mattina quel bosco era sinistro e
cupo, con strani rumori che provenivano da tutte le parti.
Un
fruscio più forte bloccò i due sayan.
-Cos’è
stato? – chiese Viky.
-Non
lo so, ma…-
Un
enorme essere volante sbucò dietro le spalle del giovane Son ma lui prontamente lo
schivò. Entrambi si trasformarono subito in super sayan
per evitare brutte sorprese.
-Ci
penso io – disse Viky e con due calci ben assestati e
un’onda d’energia finale lo fece fuori facendo guardare Goten
che tornò con i capelli neri.
-Fatto!
– si soddisfò dopo aver atterrato il mostro.
Camminarono
un altro po’ parlando della sfera da trovare e ovviamente con qualche
battibecco nel mezzo, ma dopo tutto fu una camminata
tranquilla.
Ad
un certo punto una luce celeste illuminò quel tetro bosco, attirando
l’attenzione dei due ragazzi.
-
Ma cosa…- iniziò Goten, ma una canzoncina lo
interruppe, era come un canto di bambini che si faceva più forte man mano che
si avvicinavano alla luce azzurra.
-
Uao…- si meravigliò la rossa.
Dei
piccolissimi esseri, alti più o meno 30 cm, facevano un girotondo attorno ad una
fiamma blu che emanava la luce. I due si avvicinarono lentamente.
-Ma quanto sono
carini! Ora chiederò informazioni ai piccoli folletti! propose mielosamenteViky.
-
Stai attenta…-
Lei
si avvicinò, seguita da Goten, inginocchiandosi agli esserini che si bloccarono appena videro la sayan.
-Ciao
piccoli! –
Uno
di loro andò verso di lei.
-
Chi sei tu? e cosa vuoi? – chiese spavaldo.
-
Uao, parlano…- bisbigliò Goten.
-
Ciao piccolo, io mi chiamo Viky e volevo chiedervi se
sapete indicarmi l’uscita da questa foresta, per favore –
-
Ma cosa siete venuti a fare qui? – continuò il folletto sempre meno calmo.
-
Questa è una specie di prova cui il re ci ha sottoposti e se, magari ci date
una mano, potremmo finire in fretta – sorrise lei.
Il
folletto con cui stava parlando si voltò verso i suoi simili, fece cenno con la
testa, si rivoltarono lentamente verso la ragazza che li osservava allegra e
nell’arco di una manciata di secondi le furono addosso. Viky
iniziò a gridare, ma quasi non si vedeva più perché tutti quei mostriciattoli
la ricoprivano interamente.
-
VIKY!! – gridò Goten in cerca di soccorrerla, ma come
poteva fare? Erano tutti su di lei, rischiava di colpire anche la ragazza.
Nello
stesso istante, dall’altro lato della foresta, Trunks
e Ayako si trovavano nella stessa situazione con la
differenza che i due erano molto avvantaggiati, dato
che nessuno di loro si era fidato al 100% e quindi avvicinato del tutto.
-Come
facciamo?!? Si aggrappano come sanguisughe!! – gridava Aya mentre gli esseri gli si attaccavano bruciandole la pelle.
-
Non lo so! –
Ma
Trunks decise di rischiare perché potevano
prosciugarsi da un momento all’altro rimanendo due scheletri, così creò una
sfera di energia tra le mani e già, solo questo, bastò per far allontanare
molti folletti.
-
Trunks, hai visto? Sono allergici alla luce!!! –
E
finalmente trovarono come sconfiggerli.
La
voce di Viky ormai non si sentiva quasi più, Goten era disperato non poteva assolutamente colpire
l’amica, ma alla fine decis e di provarci non poteva
lasciarla lì a morire; anche lui fra le mani fece nascere una
onda che colpì il corpo della ragazza facendo andare via tutti gli
esseri su di lei.
Anche
lui capì.
-
Aya, ce l’abbiamo fatta! –
sorrise Trunks soddisfatto, ma Aya
non rispose, Trunks si voltò e vide che era combinata
male nel braccio e subito le si avvicinò.
-
Ti sei fatta molto male? –
-
No, stai tranquillo, è tutto ok, davvero –
-
Ma no, non lo vedi il tuo braccio? –
-
Ma dai, sono una sayan, per un graffietto posso
andare avanti! –
In effetti non era una ferita enorme, così Trunks le sorrise teneramente porgendole la mano per
rialzarsi e continuare il cammino.
Goten respirava ancora affannosamente per lo sforzo
fatto per riuscire a prendere tutti quei mostriciattoli e cacciarli via con la
luce. Si voltò e vide distesa a terra Viky
interamente piena di ferite e bruciature. Si chinò su di lei e le alzò la testa
dalla nuca.
-
Viky, come ti senti? –
Lei
mugugnò qualcosa.
-Accidenti,
aspetta, dovrei avere qualche…- disse preoccupato mettendosi le mani nelle
tasche in cerca di qualcosa e quel qualcosa lo trovò, un fagiolo di Balzar che
subito mise in bocca alla rossa. Dopo qualche istante le ferite sparirono e si
sentì in ottima forma. Goten la fissava da non molto
lontano e lei, aprendo gli occhi, se lo ritrovò ad un palmo di naso.
-
Viky, ti senti…-
SBAM
La
ragazza, col trovarsi la faccia di Goten a pochi
centimetri si alzò di colpo per sbattere le teste fortissimo
tra di loro.
-Ahia!
Ma dico, sei scema? – esclamò lui con le lacrime agli occhi mentre si teneva la fronte.
-
Scusa Goten non volevo…-
Lui
la fissò incredulo.
-Non
replichi? Non mi stai insultando o cose varie? Non posso crederci!! Sarà che ti ho salvato la vita, lo sai che se non era per
me a quest’ora eri morta e sepolta, vero?? –
-
Hai avuto fortuna…-
-
e tu sei stata una sciocca ad avvicinarti subito a loro! –
-
Si certo, sempre mia è la colpa –
Goten la prese improvvisamente per mano mettendosi
a correre.
E
mentre, mano nella mano, correvano nella foresta che si stava facendo più
chiara a poco poco,
sorrisero fra se e se. Tutti e due.
-
Ma guarda chi si vede –
I
due amici si fermarono vedendo Trunks e Aya fermi davanti ad un grande muro, sembrava una rovina
antica. Subito Goten e Viky
si lasciarono la mano.
-
Anche voi qua? – chiese Goten.
-
Eh si –
Tutti
e 4 guardarono il grande portone con sopra un dipinto scolorito raffigurante un
cuore.
-
Quello è…-
Subito
entrarono e da lontano videro un piccolo altarino illuminato che raggiunsero in
fretta. Su di esso c’era un bauletto.
Dopo
qualche esitazione lo aprirono e vi trovarono la sfera con 5 stelle.
Dopo
di che il tempo volò in una maniera incredibile.
Il
re li mandò a prendere personalmente e li portò a palazzo facendoli riposare e
rifocillare. Si congratulò con loro per lo splendido lavoro di coppie e infine
ripartirono per il prossimo pianeta più vicino.
-
Certo che quei mostri erano davvero potenti nonostante la loro statura! –
sbottò Viky la sera stessa sulla navicella,mentre tutti e 4 erano sdraiati per terra girando sui
canali che riuscivano ad intercettare.
-
Modestamente sono stato io a capire come si uccidevano! –
-
Non è vero! Soltanto perché non avevi altra scelta! –
-
In effetti ti avrei potuto lasciarti la, così adesso
non ti avrei più fra i piedi!! –
-
Io me la sarei potuta cavare benissimo! –
-
Ma per favore, ti rimanevano si e no, 10 secondi di
vita! Sei scarsissima! –
-
Ah, io sarei scarsissima! No tu che…-
-
Cos’è che dicevi prima Trunks? Un futuro? – ironizzò Aya mentre
i due continuavano a litigare.
- Goten!! Lascialo immediatamente!!! Quel
pezzo era mio!!!- urlò Viky, rivolta al moretto.
- E chi l’ha detto? Non c’è mica scritto il
tuo nome sopra!!- le rispose il giovane Son, tenendo il pezzo di pesce davanti
agli occhi, deciso a mangiarlo.
- GRRR!! Lo sai benissimo che io adoro i
gamberetti!!-
- Dovevi arrivare prima!!-
- Ma la smettete voi due?!?! Anche per il cibo
dovete litigare adesso?!- li rimproverò Ayako.
I 4 sayan erano seduti a tavola a gustarsi un
buon pranzo, dopo le fatiche causate dalle tre prove: ma in fondo ne era valsa
la pena.
Avevano recuperato la prima sfera, quella
dalle 5 stelle!!!
- Ha cominciato lui!- si lamentò Viky.
- Non mi interessa chi ha iniziato! Finitela!-
disse ormai sull’orlo di una crisi isterica la mora.
- Ah, ah! Ho vinto io!!- si vantò Goten.
Stava per avvicinare le bacchette alla bocca,
quando si vide sfilare il gamberetto da sotto il naso, per poi finire tra le
fauci di Trunks.
- Ehi!- si lamentò il moretto.
- Tra i due litiganti il terzo gode!- esclamò
il lillà con la bocca piena.
Gli altri 3 lo guardarono senza parole, poi
Aya scoppiò a ridere, mentre Goten rimaneva con gli occhi fissi sul posto dove
pochi secondi prima si trovava il gamberetto e Viky metteva il broncio, offesa.
Finalmente finirono di mangiare e si accinsero
a sparecchiare la tavola.
Erano tutti intenti nel fare ciò, quando la
navicella urtò qualcosa, facendola sbandare.
Tutti e 4 vennero catapultati sulla parete
opposta: Goten finì addosso a Viky, che aveva sbattuto la schiena, mentre
Trunks era riuscito a proteggere Ayako con il suo corpo.
- Trunks!! Stai bene?!- chiese preoccupata la
sayan.
- Si, tranquilla, tutto ok!!- le rispose
sorridendo.
- Ma che diavolo è successo?!- esclamò Goten,
sollevandosi dal corpo della rossa.
- Non è ho la minima idea!- rispose il giovane
Brief, dirigendosi verso la cabina di pilotaggio seguito da Aya.
- Ti ho fatto male?!- chiese poi il moro,
rivolto all’amica.
- N-no! Tranquillo! Sto bene!- rispose lei,
sperando che lui non vedesse il rossore sulle sue guance.
- Dannazione!- esclamò Trunks.
Goten lo raggiunse, mentre il respiro di Viky
tornava regolare.
Poi anche lei raggiunse gli altri.
- Che è successo?!- chiese preoccupato il Son.
- Siamo andati contro un meteorite!- rispose
l’altro sayan.
- E quindi?!- chiese la cugina.
- Sono state danneggiate alcune parti della
navicella! Dovremo effettuare un atterraggio d’emergenza!-
- Stai scherzando spero!!- esclamò Ayako.
- Magari! Purtroppo è la verità! Forza,
sedetevi e allacciate le cinture!- disse loro Trunks sedendosi al posto di
guida, assicurandosi al sedile, subito imitato dagli altri tre.
- Non per fare il guastafeste, ma dove avresti
intenzione di atterrare?! Ti ricordo che siamo nello spazio aperto!- commentò
Goten, urlando per sovrastare il rumore della navicella.
- Atterreremo su quel pianeta laggiù!- rispose
indicando un enorme pianeta verde davanti a loro.
L’intero mezzo cominciò a tremare, segno che
stavano per entrare nell’atmosfera di quel corpo.
- TENETEVI FORTE!!- li avvisò il giovane.
Gli altri 3 fecero com’era stato loro detto.
Il movimento della navicella si faceva sempre
più violento mano a mano che si avvicinavano al suolo.
Davanti a loro videro il terreno: la loro
velocità era troppa perché si fermassero in tempo.
Si schiantarono.
Poi il buio.
Il primo a riprendersi fu Goten.
Aprì gli occhi lentamente cercando di mettere
a fuoco ciò che lo circondava: si trovava in una grande stanza, tappezzata di
verde e dalla sua posizione capì di trovarsi sul pavimento di questa.
- Ma dove diavolo sono finito?! E cos’è
successo?!- chiese il moretto cercando di sollevarsi, tenendosi la testa.
- Ehi, guardate!! Si stanno svegliando!- sentì
delle voci accanto a se.
Alla sua sinistra vi erano alcuni ragazzi: due
di loro, uno moro con gli occhi verdi e uno biondo con gli occhi azzurri, erano
chinati su due figure stese su due divani: osservando meglio, il sayan si
accorse che si trattava di Viky ed Ayako.
Anche le due ragazze si stavano riprendendo.
- Maledizione! Che mal di testa!- esclamò la rossa
aprendo gli occhi, imitata dalla mora.
- Ben svegliate, terrestri!- le accolsero i
due ragazzi.
Davanti a Viky vi era un meraviglioso ragazzo.
- C-ciao!- lo salutò, specchiandosi nei suoi
occhi verdi.
Lo stesso stava accadendo alla mora: gli occhi
azzurri del giovane davanti a lei la incantavano.
- Ma dove siamo?!- chiese poi, sollevandosi.
- Siete su nostro pianeta! Si chiama Kuaf!
Benvenute!- rispose il biondo baciandole la mano, mentre Ayako si scioglieva
sotto il suo tocco.
- Piacere io sono Louis! E lui è il mio amico
Al! Possiamo sapere i vostri nomi, dolci signorine?!- chiese il giovane dagli
occhi color del prato, rivolto alla giovane Brief.
- I-io sono Viky! E lei è Ayako!- rispose
affascinata.
Goten, che aveva osservato la scena da lontano
notò lo strano comportamento delle ragazze e sembrava che… si fossero
innamorate!
Decise di svegliare il compagno: non aveva
intenzione di lasciare la sua amica e sua zia nelle grinfie di quei
bell’imbusti.
- Ehi, Trunks! Trunks, svegliati!!- disse
scuotendo l’amico.
- Mmmh… che c’è?!- chiese il lillà aprendo gli
occhi.
- Guarda là!-
Entrambi si voltarono verso quegli individui
così strani: le due giovani si erano alzate in piedi e stavano conversando
animatamente con Louis e Al; l’unico problema e che lo facevano stando molto,
anzi troppo vicini, a pochi centimetri gli uni dalle altre.
- Chi sono quelli?!- chiese Trunks, parendo
visibilmente alterato da quella situazione.
- Non ne ho idea!- rispose il moretto.
Proprio in quel momento entrambi gli
sconosciuti afferrarono il mento delle due giovani avvicinandosi
pericolosamente alle loro labbra.
Quando Trunks e Goten videro che le due amiche
non facevano nulla per fermarli, decisero di intervenire.
- Buongiorno!! Il mio nome è Trunks!- esclamò
il lillà, intromettendosi tra Ayako e Al.
- E io Goten!- disse il moro facendo lo stesso
con Viky e Louis.
- Piacere! Noi siamo Louis e Al!- rispose il
ragazzo dagli occhi verdi infastidito.
Il giovane Brief rivolse un sorriso tirato al
suo interlocutore, poi si voltò verso Aya.
- Si può sapere cosa diavolo stai facendo?!-
le chiese, quasi incollerito.
- Cosa vuoi che stia facendo?! Sto parlando
con Al!! Che male c’è?!-
- A me non sembra che stavate parlando!! Ti
stava per baciare!-
- E allora?! Che male c’è?! E poi perché ti
interessa?!-
- Ehm… ma non mi interessa infatti!- rispose
Trunks arrossendo.
- E allora spostati!-
La medesima conversazione si stava svolgendo
tra Viky e Goten.
- Forza, vieni via!- le disse il moro.
- E perché scusa?! Mi sto divertendo io! E poi
Louis è così carino!!-
- Carino?!- chiese stupito lui. – Bè, non mi
interessa! Vieni!-
- No! Io resto qui!-
- Ma non capisci che ti stava per baciare?!-
- E a te che importa?! Mica sei il mio
ragazzo!-
- M-ma che centra…- disse Goten titubante. –
Il fatto è che sei troppo imbranata!!-
- Allora lasciami andare!!- si oppose la
ragazza, scostandolo.
Entrambe le ragazze si allontanarono dagli
amici per tornare dai giovani appena conosciuti.
Ma i due sayan si intromisero nuovamente,
decisi a non dargliela vinta.
- Eh, eh… sono ancora qui!! Vorrei chiedervi
una cosa…- disse Trunks al suo rivale.
- Dimmi pure!- rispose l’altro con sguardo
accigliato.
- Ecco… non è che per caso voi possedete una
sfera del drago?! È piccola, rotonda, gialla con delle stelline rosse!-
Al alzò il sopracciglio.
- No, mi dispiace, non abbiamo nulla di
simile! E ora se non vi dispiace…- e con uno schiocco di dita ordinò a due
uomini di portare via i due giovani.
- Ehi, ma dove ci stanno portando?!- chiese
Goten, cercando di liberarsi, ma invano.
- Via di qui!! Sapete, vorremmo restare un po’
soli con le vostre amiche!!-
I due sayan vennero trascinati fuori dalla
stanza.
L’ultima cosa che videro prima che la porta si
chiudesse, fu le due ragazze che abbracciavano i loro rivali.
Eccoci di nuovo qua!!!
Come avrete notato Trunks e Goten erano
alquanto infastiditi dalle avances di Louis e Al…
Quale sarà il motivo?!
Lo scoprirete solo leggendo!!!! ^_^
Intanto ringraziamo tutti quelli che ci
seguono e in modo particolare miniserena e IkA.
I due ragazzi furono buttati fuori dall’edificio e si ritrovarono in una
specie di foresta
Salve a
tutti!!! Finalmente postiamo il 7° capitolo (guarda
che è colpa tua, sei tu che sei in ritardo V.V ndCicci; si lo so, e mi scuso
con tutti!! Ç_ç perdonatemi!!ndViky;
tsè ndTutti e Cicci).
Buona
lettura e se potete lasciateci un commentino anche negativo, sono sempre
graditi. Un bacio.
Cicci
& Viky
Cap7: il risveglio di Aya
I due ragazzi furono buttati fuori dall’edificio e si ritrovarono in una specie di
foresta. Piena di alberi verdi, solo che una cosa non li convinceva: il troppo
silenzio. Non un uccellino che cinguettava, non una foglie
che frusciava.
- Non ti sembra strano qui? –
fece notare Trunks all’amico mentre si guardava con sospetto attorno.
- Sembra così uguale alla
Terra questo posto…-
- Si, più che altro sembra
proprio di essere sulla Terra, solo che c’è fin troppo silenzio –
I due iniziarono a camminare,
dovevano pur fare qualcosa, non potevano stare lì fermi a contemplare il
silenzio.
-Dobbiamo trovare le ragazze,
cosa diavolo staranno facendo con quei due buoni a nulla? – sbottò Goten
all’improvviso.
-Non lo so, ma c’è qualcosa
che non và. Né Aya né Viky andrebbero così di botto con due sconosciuti! –
Si guardarono e annuirono. Le
ricerche iniziarono.
-Allora belle ragazze, dove
volete andare di bello? – chiese Louis sfiorando il volto di Viky mentre lei si
perdeva nel verde smeraldo dei suoi occhi.
-Non so, dove volete voi, il
pianeta è il vostro, quindi conduceteci dove volete voi! – rispose Ayako che
era meno imbambolata della rossa.
I due ragazzi si scambiarono un occhiata accompagnata da un ghigno.
Dopo aver camminato per un
po’, nel verde prato lussureggiante di quel parco immenso e tranquillo, due
panchine si vedevano all’orizzonte e subito i due ragazzi, che non mollavano
per nulla al mondo le due sayan, le raggiunsero sedendocisi.
-Ayako, ma lo sai che hai
degli occhi scuri meravigliosi? – diceva Al alla
moretta, accarezzandole i capelli.
-Grazie, sei gentilissimo –
rispose ammaliata.
Nella panchina accanto, la
stessa cosa faceva Louis con Viky, le accarezzava i capelli, le faceva i
complimenti e piano piano i due ragazzi si avvicinavano alle due sayan, sempre
più imbambolate.
In quello stesso istante
Trunks e Goten stavano volando sopra quegli enormi prati cercando di avvistare
le loro amiche e finalmente riuscirono a vederle in compagnia di Loui e Al..
-Eccole laggiù, ci sono anche
quei farabutti, presto, andiamo! – esclamò Trunks appena le vide e,
immediatamente, con Goten, scesero per raggiungerle.
Si piazzarono di fronte a
loro facendo apposta un po’ di rumore per attirare l’attenzione. E si
voltarono.
-Uffa, ma che diavolo ci fate
voi due qui? – sbottò seccata Aya staccandosi dall’abbraccio di
Al, anche lui molto seccato.
-Adesso basta. Aya, Viky,
venite subito con noi – disse il sayan avanzando verso la Son cercando di tirarla via
con la forza ma lei, alzandosi, gli diede uno
spintone.
-Trunks, cosa vuoi da me? Io
sono con Al, lasciami stare, non sono affari che ti
riguardano!! –
-Smettila di fare così zia, e
anche tu Viky vieni con me –
-Te lo scordi Goten, io non
mi muovo da qui! –
-Mi spiegate che cosa vi è
preso?? Avete visto questi due perfetti sconosciuti e
subito ci state? Ma dico, scherzate? –
-No che non scherziamo, a
adesso se per favore ci lasciate in pace –
-Le ragazze hanno ragione,
lasciate che facciano quello che voglio – si intromise
Luois ancora seduto, con un’espressione molto compiaciuta.
-Ma come osi
intrometterti, io…- iniziò Goten avvicinandosi al moretto, ma Viky si alzò per
bloccarlo.
-Non provare a toccarlo, sai?
–
-Viky…-
in quel preciso istante Al tiro a sé Aya prendendola dai
fianchi e le stava per darle un bacio, ma Trunks fu più veloce di lui,
prendendola per il polso facendola quasi cadere su di lui.
-L’hai voluta tu! –
E detto questo la baciò.
Goten spalancò la bocca dimenticando per un attimo la situazione, infatti la sua espressione si tramutò in una maliziosa, come
di solito fa con quasi tutto gli capita di vedere.
Ayako stava quasi per perdere
i sensi ma fu sostenuta dalle forti braccia del sayan.
-Aya che ti prende? Non stai
bene? –
La ragazza si teneva la
testa, come se le facesse male.
-Dannazione…- sussurrò Al.
-Aya!! Come stai!? –
La scosse un po’ e si
riprese. Guardò per un attimo Trunks negli occhi e poi assunse la sua normale
espressione.
-Trunks! Ma che è successo?? –
-Ti senti bene? –
-Io si, ma cosa è successo? E
loro due chi sono? – chiese guardando Al e Louis.
-Davvero non ti ricordi di
loro? – chiese sbalordito Goten alla zia che scosse la testa.
Neanche passò un secondo che
già Al e Louis erano in piedi con Viky al centro.
-Ehi, adesso lasciatela
andare, non so che diavolo avete fatto alle ragazze, ma non è roba vostra!! – sbottò Goten vedendoli.
-Mi dispiace, almeno una
dovete lasciarcela!! Altrimenti se anche lei torna
alla normalità cade il trucco – disse spavaldo Louis.
-Di che trucco state parlando?? –
-Non veniamo certo a dirlo a
voi, e adesso au ravoir! –
-No aspetta, Viky! – gridò
Goten, ma fu inutile dato che i due ragazzi scomparvero quasi come faceva Goku
con il tele trasporto.
-Oh no!!
Ragazzi dobbiamo trovarla e svegliare anche lei da questa specie di
incantesimo! – continuava lui agitato.
-Lo so Goten, lo so. E
dobbiamo anche sbrigarci prima che la situazione ci scappi di mano. Andiamo,
forza – gli rispose l’amico.
I tre si alzarono in volo
scegliendo una direzione a caso per trovare Viky, dato che non avevano la
minima idea di dove andare.
Aya era l’ultima e Trunks si
voltò per guardarla. I loro occhi si incontrarono per un secondo, poi ognuno
tornò con lo sguardo dritto.
- Che cosa? State scherzando spero? Io… stavo per andare
con quel tipo?- chiese Ayako sbalordita, dopo che Trunks e il nipote le avevano
raccontato ciò che era successo.
- No che non stiamo scherzando. Trunks ti ha baciato
appena in tempo, prima che lo facesse quel bell’imbusto.- le rispose Goten,
sottolineando che il lillà aveva baciato la mora.
I due si guardarono arrossendo.
- Bè, grazie…- disse la sayan, abbassando lo sguardo.
- Prego…- rispose lui titubante, guardando gli alberi sotto
di loro.
Goten, che si era accorto del comportamento dei due amici,
ma aveva fatto finta di niente, si bloccò di colpo.
- Che c’è?- gli chiese la zia, bloccandosi a sua volta.
- La sentite? È l’aura di Viky.- rispose il moretto.
Tutti e tre si concentrarono.
- Hai ragione è la sua aura. Ma non riesco a capire da
dove arrivi.- disse Trunks, preoccupato per la cugina.
- No problem. Attaccatevi a me: userò il teletrasporto.-
intervenne Ayako.
Così i due sayan misero una mano sulle spalle dell’amica
che, dopo essersi concentrata, si teletrasporto nel luogo in cui Al e Louis
avevano portato la rossa.
- Ma che diavolo…- esclamò il ragazzo dagli occhi verdi,
voltandosi verso i tre.
- Non avete tenuto conto del fatto che anche io so
utilizzare il teletrasporto, miei cari. E ora se non vi dispiace, ridateci la
nostra amica.- disse Ayako, con sguardo minaccioso.
- Spiacente, tesoro, ma la ragazzina rimane con noi.-
rispose Al.
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che un potente
calcio di Goten lo scaraventò lontano.
- Questo lo dici tu.- urlò il sayan.
Veloce prese il braccio di Viky, che sembrava in trans, e
la spinse verso il cugino, che l’accolse tra le braccia.
- Viky, Viky svegliati.- cercò di farla riprendere Trunks,
mentre Aya andava in aiuto del nipote.
- Maledetti. Ce la pagherete.- li minacciarono i due
alieni.
- Oh, no. Sarete voi a pagarla per quello che avete
fatto.- li corresse la sayan e si slanciò verso di loro.
Dopo pochi secondi di lotta Goten e la ragazza capirono
che erano ossi duri, così si trasformarono in super sayan, riuscendo a metterli
al tappeto.
Nel frattempo Viky si stava riprendendo.
- Viky…- la chiamò ancora una volta Trunks.
- Trunks, ma cosa…-
Appena la ragazza pronunciò queste parole qualcosa accadde
ai due alieni, diventando… verdi?
- Ma che diavolo e successo?- chiese Goten, rimanendo a
bocca aperta.
- Dannazione. L’incantesimo si è sciolto.- esclamò quello
che prima aveva le sembianze di un magnifico ragazzo dagli occhi azzurri, con
voce nasale.
- Incantesimo?- ripeté Ayako, scambiandosi uno sguardo
interrogativo con il nipote.
Appena i loro sguardi tornarono sui due mostriciattoli, i
sayan videro che cercavano di squagliarsela silenziosamente.
- Dove credete di andare?- chiese Goten, mentre lui e la
zia utilizzavano la supervelocità per bloccarli.
- Dovete spiegarci parecchie cose voi due.- aggiunse la
mora, mentre l’alieno nella sua mano scalciava, cercando di sfuggire alla sua
presa.
Li depositarono non molto delicatamente in uno spiazzo
verde, in modo che non potessero nascondersi tra gli alberi.
- Allora, si può sapere che cosa ci avete fatto?- chiese
Trunks, posto davanti a loro con le mani sui fianchi.
I due voltarono la testa di lato senza rispondere.
- Ho capito, vorrà dire che passeremo alle maniere forti.-
commentò Aya, scrocchiandosi le dita delle mani.
- No, no, no! Va bene… noi… avevamo fatto un incantesimo
su di voi.- disse uno dei due.
- Questo lo avevamo capito. Ma perché?- chiese impaziente
Goten.
- Bè, perché volevamo un po’ di compagnia femminile.-
rispose l’altro.
I 4 sayan li guardarono come se li vedessero per la prima
volta.
- Vedete, il nostro è un pianeta formato solo da esseri
maschili. Qualche anno fa abbiamo fatto un viaggio e siamo capitati sul vostro
pianeta d’origine, la terra. Qui abbiamo visto tanti esseri diversi da noi,
quelli che voi chiamate ragazze. Purtroppo allora non siamo riusciti a
catturarne nemmeno una, così appena siete capitati sul nostro pianeta ne
abbiamo approfittato.- spiegò l’alieno.
I 4 amici erano sbalorditi da questa storia, continuavano
a fissare i due mostriciattoli verdi a bocca spalancata.
- E così ci avete fatto… innamorare di voi?- chiese Viky,
un po’ disgustata.
- Esatto. Tutti voi ci vedavate come bei ragazzi, ma era
solo un’illusione creata da noi.-
- Pazzesco.- esclamò Ayako, ancora incredula.
- Ma ora siamo pentiti di quello che abbiamo fatto. E
vorremmo farci perdonare regalandovi questa.- rispose quello che prima doveva
essere Louis.
Nella sua mano vi era una piccola sfera gialla.
- La sfera del drago!- esclamarono all’unisono i sayan.
Tutti e 4 si avvicinarono per osservare meglio: era la
sfera dalle 2 stelline.
- Sapete che vi diciamo? Vi perdoniamo.- esclamò Goten,
impadronendosi della sfera.
E senza nemmeno aspettare una loro reazione, si alzarono
in volo, dirigendosi verso la navicella.
- Alla fine erano anche gentili.- osservò Ayako.
- Si, però erano brutti.- esclamò Viky.
- Pensa che stavi per baciare uno dei due.- le fece notare
Goten con tono di rimprovero, anche se sapeva che la colpa non era sua.
- Stai scherzando, vero?- chiese allarmata la rossa.
Il moro e il lillà fecero segno di no con la testa, mentre
Trunks scoppiava a ridere.
- Bleah! Che schifo!!- urlò la Brief, scuotendo la testa
come per scacciare via un brutto ricordo.
Arrivarono alla navicella, che per fortuna non aveva
riportato danni in seguito allo schianto.
Così ripartirono in fretta alla volta del pianeta
successivo.
- Viky, si può sapere cosa stai facendo in bagno?- le
chiese Goten, battendo sulla porta.
- Mi sto lavando la bocca con il bicarbonato.- rispose
lei, uscendo dalla stanza.
- Ho detto che lo stavi per baciare, non che l’hai fatto.
Grazie al cielo ti abbiamo salvato appena in tempo.- rivelò Goten, ridendo di
gusto.
- Già, ti è andata bene Viky.- commentò a sua volta la
mora.
- Zia, non fare tanto la furba. Quel tipo stava per fare
lo stesso con te, se Trunks non l’avesse fatto prima.- le disse il nipote,
alzando un sopracciglio con sguardo malizioso.
Ayako rimase immobile al ricordo.
- Che cosa?! Vuoi dire che mio cugino ha baciato Aya?-
chiese la rossa, tutta eccitata.
- Esattamente.- rispose lui.
- Aaaaaaaah!! Che bello!! Era ora che ti dessi una mossa,
cuginetto.- esultò la sayan, abbracciando Trunks, mentre la mora arrossiva.
- Viky, smettila.- la rimproverò il lillà, notando l’imbarazzo
dell’altra ragazza.
- Vado… vado un attimo a controllare le sfere.- disse
Ayako, uscendo dalla stanza.
Il Brief, temendo che la cosa le avesse dato fastidio, la
seguì per chiederle scusa.
- Aya…-
- Trunks.- esclamò lei, sussultando.
- Ascolta, volevo chiederti scusa per quello che è
successo sul pianeta. Io… volevo solo risvegliarti dall’incantesimo…- cercò di
giustificarsi lui.
- Vuol dire che l’hai fatto solo per quello?- chiese lei
un po’ delusa.
- No… cioè… non so… insomma…-
Senza aspettare che formulasse una frase di senso
compiuto, Ayako gli si avvicinò e lo baciò.
Trunks, dopo un primo momento di sbigottimento, rispose al
bacio, cingendole la vita.
Chiusero gòi occhi, perdendosi in quel bacio così dolce,
fino a quando una voce non li interruppe.
- Ah, lo sapevo. Adesso state insieme, eh furbacchioni!-
esclamò Goten, con tono malizioso.
I due si staccarono, arrossendo.
- Goten, smettila.- lo rimproverò la zia.
- Wiiiiiiii!! Che bello! Ora sei la mia cuginetta
acquisita.- urlò felice Viky, abbracciando la mora.
Ayako e Trunks si guardarono sorridendo: per fortuna
avevano accettato di fare quel viaggio.
Entrambi, al loro ritorno sulla terra, avrebbero dovuto
ringraziare Vegeta.
Eccoci qua. Chiediamo immensamente scusa per il ritardo…
(in effetti è colpa mia! ^///^ NdCicci)
Cmq sia, i 4 sayan hanno trovato un’altra sfera e c’è una
nuova coppietta a bordo (il mio Trunksino!!!!!!!!!!!!!! ^^ NdCicci)(Cicci,
contieniti… -_-‘ NdViky)( ehm, ok, scusate… ^///^ U.U NdCicci)