All the evil does not come to hurt

di Cecia94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Quando ti vedo... ***
Capitolo 3: *** Luce ***
Capitolo 4: *** Era un sogno... ***
Capitolo 5: *** Prova a prendermi! ***
Capitolo 6: *** E chi è chesto guaglione??? ***
Capitolo 7: *** SCAPPIAMO! ***
Capitolo 8: *** Il tramonto ***
Capitolo 9: *** Non andare... ***
Capitolo 10: *** Ti amo... ***
Capitolo 11: *** La luna e le stelle ***
Capitolo 12: *** Pioggia ***
Capitolo 13: *** Perdonami ***
Capitolo 14: *** Shock ***
Capitolo 15: *** Nightmare ***
Capitolo 16: *** Sterben Für Dich ***
Capitolo 17: *** Capodanno ***
Capitolo 18: *** Un giorno pieno di sorprese ***
Capitolo 19: *** Il rapimento ***
Capitolo 20: *** La confessione ***
Capitolo 21: *** L'anniversario ***
Capitolo 22: *** The Joke ***
Capitolo 23: *** La felicità ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Seduta in quella sala d'attesa,si tormentava la gamba con le unghia."Cavoli,ma quanto ci mettono?"pensò la ragazza.In quel momento stava rivivendo,come se fosse stato un film,i momenti dell'incidente:Giorgio che attraversa la strada,quell'auto che letteralmente lo schiaccia,il suo urlo agghiacciato,la corsa in ospedale e poi i medici che portavano il ragazzo in sala rianimazione,dicendo a lei di aspettare."Già,aspettare...come se fosse semplice!!!"
-Signorina?-disse un medico in camice bianco rivolto ad Emma.
-Si?-rispose stancamente la ragazza.
-Suo fratello è in coma...tutto dipende da stanotte...-
-Cioè potrebbe sopravvivere e svegliarsi,rimanere in coma o morire?-
-Esatto...mi dispiace per lei.-
"Ma perchè i medici sono così falsi?E' ovvio che non gliene importa un tubo di mio fratello!"pensò la ragazza con rabbia.
-Se vuole,tra una ventina di minuti può andare a trovarlo...-continuò il medico.
-Si,grazie...-replicò Emma accasciandosi sulla sedia.Ma ormai non riusciva più a trattenere le lacrime,e lasciò che scorressero copiose sul suo viso.
-Perchè piangi?-chiese una voce in perfetto tedesco.
-Perchè,non dovrei?-replicò lei sempre in tedesco,non facendo caso a quello che diceva.Già,perchè ormai parlava il tedesco talmente bene da non dover tradurre nella sua mente quello che sentiva o diceva...lo parlava come se fosse la cosa più naturale del mondo,esattamente come se stesse parlando in italiano.
-Una ragazza così bella non dovrebbe piangere...come mai stai piangendo???-insistette l'interlocutore.
-Mio fratello è in coma dopo aver subìto un incidente stradale...-rispose lei."Come è facile aprirsi agli estranei...tanto poi non li rivedrai mai più..."pensò nel frattempo.
-Mi dispiace tanto per tuo fratello...che dice il medico?-
-Ma non l'hai sentito????-chiese lei.
-L'ho sentito,ma non ho capito ciò che ha detto...sai,io non parlo in italiano...-
-E lei che ci fa qui??-cambiò discorso Emma.
-Mio fratello è stato investito...-
In quel momento un medico uscì dalla sala bussando sulla spalla del ragazzo,e dicendogli che suo fratello era fuori pericolo,ma che avrebbe dovuto passare la notte in ospedale.
-Ehm,sorry,I don't speak Italian!-rispose il ragazzo in un inglese stentato,al che Emma gli tradusse quello che aveva detto il medico.-Ma lei non parla nemmeno inglese?-chiese spazientita.
-Ma perchè continui a darmi del lei??Non vedi che ho più o meno la tua età??-chiese il ragazzo.
Lentamente Emma si voltò a guardarlo."Ha ragione",pensò.Il ragazzo non dimostrava più di diciotto anni,aveva un bel viso liscio,occhi nocciola,abbelliti da un piercing al sopracciglio destro,e lunghi capelli neri.Cosa ancora più strana,aveva gli occhi truccati pesantemente di nero e unghia lunghe e smaltate."Però,quel trucco non gli sta affatto male..."dovette ammettere a sè stessa Emma.
Il ragazzo la osservò."Si,avevo ragione,è proprio bella!"pensò.Lunghi capelli castani,occhi verdi e labbra carnose ma non troppo (cosa che la rendeva molto orgogliosa,dato che le sue labbra erano naturali,come non si stancava mai di ripetere a chi glielo chiedeva).
-Io ti ho già visto...-asserì la ragazza.-Ma non ricordo dove...-
-Io invece non ti ho mai vista...come ti chiami,misteriosa ragazza dagli occhi verdi?-
-Emma-disse la ragazza con un leggero sorriso che la rendeva ancora più bella.-E tu,misterioso ragazzo dai lunghi capelli??-
-Bill-rispose l'altro.
-Aspetta un attimo...Bill...Bill...Bill Kaulitz!Ecco dove ti ho già visto!!-asserì Emma.
-Mi hai scoperto!-disse Bill.
-Un attimo...se tu sei Bill Kaulitz,e tuo fratello ha subìto un incidente stradale vuol dire che...che Tom Kaulitz è stato investito da una macchina?????-
-Hai colto nel segno...-
-Povero Tom!!!Chissà che paura che ti sei preso!!!-
-Bhè si...-
-Scusate se interrompo...signorina può andare a vedere suo fratello...solo dieci minuti però!-si intromise un medico.
-Oh,grazie...-sospirò Emma.-Adesso vado a trovare il mio fratellino...-disse poi,rivolta a Bill.
-Posso venire con te?-le chiese il moro.-So che ti potrà sembrare strano,dato che non lo conosco,ma vorrei vederlo lo stesso e...aspetta!Hai detto "fratellino"?-
-Si,l'ho detto...mio fratello ha due anni meno di me...-
-Povero piccolo!-asserì Bill.-Andiamo a trovarlo,forza...-continuò.

Alla vista del fratello con tutti quei tubicini che uscivano da tutte le parti,Emma scoppiò in lacrime e si accasciò accanto al letto del fratello.-Giorgino,piccolino mio,perchè a te???-disse,con voce rotta dal pianto.
-Coraggio,vedrai che entro domani starà bene...-le disse Bill aiutandola a rialzarsi e abbracciandola.
-Non lo so...è tutto così orrendo...l'anno scorso la mamma e ora lui...sono un'idiota!Se solo l'avessi trattenuto!!-pianse ancora la ragazza.
-Ssst!Vedrai che andrà tutto bene...-
-Ragazzi,dovete uscire!!-disse con la sua solita delicatezza un medico,entrando in camera.
-Adesso vieni con me a trovare Tom?-le chiese Bill.
-V-va bene...-rispose lei,piangendo ancora.
-Basta piangere...-sussurrò Bill,asciugandole le lacrime com delicatezza.

-Tomi???-
Il ragazzo rispose con un grugnito.
-Andiamo,svegliati...non vorrai farti vedere addormentato da Emma!-
-Emma?-chiese Tom,con un sonoro sbadiglio.-Chi è Emma?-
-Sono io...-rispose timidamente la ragazza.
Tom la osservò.Era carina,ma era più il tipo di Bill.-Sei una giornalista?-
-No,sono una ragazza come tante altre...-
-Come mai Bill ti ha portata qui?-
-Perchè volevo sapere come stavi...-rispose lei.
-Ma ci conosciamo?-
-L'ho conosciuta mezz'ora fa,ed è stata molto gentile,mi ha tradotto ciò che ha detto il medico...-rispose Bill,un po' scocciato che Emma dedicasse tutta la sua attenzione a suo fratello.
"Schrei!- Bis du du selbst bist Schrei!- Und wenn es das letzte ist Schrei!- Auch wenn es weh tut Schrei so laut du kannst!"
-Scusate,è il mio cellulare!-disse Emma un po' imbarazzata,rispondendo.

Dopo cinque minuti Emma disse:-Vi dispiace se la mia migliore amica ci raggiunge?-
-Certo che no!!!!-risponde subito Tom.

Non molto tempo dopo,qualcuno bussò alla porta.



Ecco il primo capitolo!!Ho cancellato "I sogni son desideri" perchè non sapevo come continuare,ma credo che questa storia vi intrigherà...

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Capitolo 2
*** Quando ti vedo... ***


Qualche giorno dopo,il fratello di Emma fu dimesso,e la ragazza,per festeggire,era uscita con alcuni amici.


-Ma porcamiseria!Poteva farmi entrare quel medico!!!-esclamò Josephine.
-Eddai Jo!Ha buttato fuori anche me,quindi puoi consolarti!-le rispose Emma.
-Vabbè,tanto ti sei fatta dare il numero,no?-le disse Jo.
-Ehm...-cominciò Emma.
-NON TI SEI FATTA DARE IL NUMEROOOOOOOOOOO???MA SEI PAZZA??HAI SPRECATO LA PIU' BELLA OCCASIONE DELLA TUA VITA!!-strepitò Jo.
-Calmati!!E poi ero sconvolta!Avevano investito mio fratello,e io dovevo stare lì a pensare di farmi dare il numero di cellulare di Bill Kaulitz??-le disse l'amica indignata.
-Hai ragione,scusami!!-
-Allora,venite o no????-le chiamò Christian.
-Si,arriviamo!!-

-Christian,smettila di mandarmi il fumo in faccia!!!-esclamò Emma.
-Hai paura che poi i tuoi capelli odoreranno di sigaretta?-le rispose l'amico,sbuffandole il fumo direttamente nel naso.
-S-scusate,devo prendere un po' d'aria...-fece Emma,alla quale il fumo faceva girare la testa...era per questo che non avrebbe mai toccato una sigaretta:dopo essere svenuta,qualche anno prima,proprio a causa di un po' di fumo,aveva preso questa decisione.

Appena arrivata fuori dal locale si accasciò a terra,senza forze.
-Ehi,tutto bene?-chiese una voce in tedesco.
-Nemmeno un po'-rispose lei sempre in tedesco.
-Ma ci incontriamo sempre nelle situazioni più brutte??Tirati su,forza!!-continuò lo sconsciuto.
-Grazie...-disse lei,voltandosi a guardre il suo interlocutore.-Bill???-domandò incredula.
-Eh,già...come mai ti sei sentita male?-
-Il fumo delle sigarette mi fa questo effetto...-
-Ma allora non fumare!-
-Infatti io non fumo,genio!Ho solo respirato il fumo di sigaretta...tsk,se fumassi credi che sarei ancora qui????-
-Hai ragione...sono uno scemo!Ma quando ti vedo...-
-Quando mi vedi...?-
-Emma ti senti bene???-la voce squillante di Jo le penetrò nelle orecchie come lo squillo di una tromba.
-Si,grazie!A proposito,lei è Josephine,per gli amici Jo...lui invece...-
-So chi è!-la anticipò l'amica.
-Billuccio!!Non vieni???-lo chiamò una voce.
-Tomi,ma devi chiamarmi per forza Billuccio???Nemmeno se avessi tre anni!!-
-E tu perchè mi chiami sempre Tomi??-chiese il ragazzo,avvicinandosi.-E loro chi sono???-continuò.
-Io sono Emma...E lei è Josephine,per gli amici Jo.-
-Piacere di conoscerti,Jo...-disse Tom,con un sorriso da seduttore.
-Piacere mio,Tom...-rispose la ragazza,con uno sguardo seducente.
-Unitevi a noi!-esclamò Bill.
-Ok!-risposero in coro le ragazze.
Tom e Jo si sedettero sul divano,cominciando chiacchierare e ad avvicinarsi sempre di più.Accorgendosi della situazione,Emma afferrò Bill per un braccio e gli disse:-Andiamo a ballare,dai!-
-Ok-rispose lui,sorridendo lievemente.Non poteva nascondere a sè stesso di stare soffrendo,perchè quella ragazza non dimostrava alcun interesse per lui,ma non voleva darlo a vedere.
Emma,dal canto suo,soffriva perchè era convinta che Bill,che le piaceva molto,non avesse alcun interesse per lei.
-Scateniamoci!!!-gridò lei,cominciando a muoversi a ritmo di musica,seguita a ruota dal ragazzo.
Il DJ impugnò il microfono e disse:Yo Yo!!!Tra poco ci si diverte sul serio!!-
Appena ebbe pronunciato l'ultima parola,i muri cominciarono a spruzzare schiuma.
-Ehi,ma non sembra schiuma normale!-disse Emma.
-Infatti...ehi!Ma è Champagne!!-fece Bill,che si trovava proprio davanti al getto e che quindi fu colpito in pieno dalla bevanda.
-Haha!!Sei tutto bagnato!!-lo canzonò Emma.
-Ah,Si????Ora ti faccio vedere io!-rispose il moro,trascinandola sotto il getto,accanto a sè.
-Ehi!Ma sei pazzo?-
-Si!-"di te" avrebbe voluto aggiungere,ma si trattenne.
-Jo mi ha appena madato un sms...sta andano via...tuo fratello ti sta aspettando...-disse Emma.
-Mio fratello che non si porta a letto una ragazza???Comincio a preoccuparmi per lui!-esclamò Bill,facendo scoppiare a ridere Emma.
-Allora ciao,e buonanotte...-gli disse lei appena si calmò.
-Buonanotte...mi dai il tuo numero?-chiese il moro.
-Ok...-rispose la ragazza segnando il suo numero sul cellulare di lui.
-Ecco fatto!-Bill le restituì il telefono dove aveva segnato il proprio numero.
-Ci sentiamo,allora!!!-esclamò Emma,felice come non mai.
-Certo!-le rispose Bill,anch'egli contentissimo.








Eccoci al secondo capitolo!!!!Adesso che succederà???E come mai Tom non ha portato Jo a letto???Booooooooooooooo!!!

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Capitolo 3
*** Luce ***


-Bill!!Spicciati,sennò ti mollo qui!-la voce spazientita di Tom risuonò nel buio.
-Arrivo,arrivo!Ehi,ma dov'è Jo?-
-Se n'è andata a casa,genio!Ma come mai sei tutto bagnato?-
-Che vuol dire "Se n'è andata casa"?-
-Semplice:mi ha salutato ed ha cominciato a camminare verso casa sua!-
-Non fare il cretino!Sai benissimo che voglio dire!-
-No,non so che vuoi dire!-
-Andiamo!Di solito ti porti a letto la prima ragazza che ti capita a tiro!Che succede?-
-Ma niente...è che non mi sento attratto da lei!-
-Non dire stronzate!!Che cosa è successo?-
-Ma niente!-
-Bugiardo!-
-E va bene:mi ha detto che non vuole andare a letto con il primo che le si presenta,e non le frega niente se il primo che le si presenta sono io!Contento ora?-
-Haha!!!Tom Kaulitz che viene respinto!!!Già mi immagino le facce di Georg e Gustav!!-
-Non puoi farmi questo!Mi prenderanno in giro per tutta la vita!-
-E chi dice che non posso??-
-Provaci e ti uccido!-
-Ohhhhhh!!Che paura!!!!-
-Smettila deficiente!Perchè sei bagnato??-
Nel frattempo erano arrivati in hotel.
-Ora sono stanco,vado in camera mia...Buonanotte Tomi!!-
-Non mi hai risposto!!Perchè sei bagnato?-chiese ancora Tom,ma suo fratello aveva già chiuso la porta della sua camera a chiave.-Mah,ho un fratello scemo...-si disse prima di chiudersi a sua volta in camera.


L'indomani mattina...


-Jo!Sei sveglia?-chiese Emma entrando nella stanza dell'amica.
-Ora s-s-si!-rispse Jo con un sonoro sbadiglio.-Ma tu come hai fatto a entrare a casa mia?-
-Ti ricordo che hai un paio di chiavi sotto lo zerbino davanti alla porta...-
-Uff!Vero!Ma perchè mi hai svegliata?-
-Jo,ti rendi conto che sono le dieci e mezza del mattino?-
-E allora??-
-Non hai intenzione di svegliarti?-
-No,stavo facendo un sogno bellissimo...-
-Cioè un sogno sconcio!!-
-Ma perchè la devi sempre mettere su questo piano??E poi ho diciotto anni,posso fare ciò che voglio!-
-Ciò non significa che devi essere una sporcacciona!-
-Ha parlato quella che gemeva nel sonno qualche tempo fa...-
-Cosa?-
-Ti ricori quando siamo andati in gita in Toscana?-
-Certo che mi ricordo!Eravamo in stanza insieme!-
-Ecco,l'ultima sera mi sono svegliata per andare in bagno e quando sono tornata ti ho sentita gemere e dire:"Bill...Bill...Mi fai impazzire...Oh Si..."-
-Non è vero!!!!!-ululò Emma arrossendo violentemente.
-Si che è vero...sembrava che stessi scopando veramente con Bill...-
-Ho diciotto anni!!!Non posso sognare il ragazzo che mi piace da tempo???-
-Ma tu non lo hai sognato...hai sognato di essere a letto con lui...-
-Anche tu stavi sognando di essere a letto con Tom...a proposito...che avete combinato ieri sera?-
-Niente...lo sai che io non sono una che si concede tanto facilmente...e poi non voglio essere "una delle tante"!-
-Non sperare troppo che si innamori di te...-
-So che nel suo vocabolario non esiste la parola "Ti amo",non ricordarmelo...-disse Jo con aria triste.
-Vabbè dai,vestiti,che andiamo a fare shopping!-
-Solo se prometti che poi andiamo al parco e ci rilassiamo un po'...-
-E va beeeeeeeeeeeeene!!-


Due ore dopo,le ragazze si diressero verso il parco.


-Emma,io devo andare in bagno!Ci vediamo vicino al laghetto!-
-Va bene...non metterci troppo però...-
Detto questo Emma si diresse al laghetto,ma si accorse che nel posto da loro occupato di solito,c'erano già due persone.Con fare indifferente si diresse nella stessa direzione e cominciò a passeggiare sulla riva.
-Emma!Che piacere rivederti!-
-Bill!Tom!Anche voi qui??-
-Eggià...dopo aver fatto shopping con mio fratello devo rilassarmi...-rispose Tom.
-Che strano:Jo dice la stessa cosa ogni volta che viene a fare shopping con me...-disse Emma pensierosa.
-A proposito:dov'è Jo?-chiese il rasta.
-Ha detto di dover andare in bagno,ma sicuramente sta tornando...-
-Infatti sono qui!-fece Jo spingendo la sua amica in acqua.
-Tu sei una testa di cazzo!!!!!!!!!!!!!!-strillò Emma.-Ora sono tutta bagnata!-continuò a sbraitare.
-Uff,quanto la fai difficile!!Andiamo a casa tua e ti cambi,tanto abiti proprio dietro l'angolo!-
-Vabbè ciao ragazzi è stato un piacere rivedervi...-
-Non possiamo venire???-chiese Bill con aria supplicante.
-Ma certo!-si affrettò a rispondere Jo.

-Wow,è proprio bella casa tua!-esclamò Bill appena mis piede in casa di Emma.
-Mah,se lo dici tu...-
-Ma ci vivi da sola?-
-Si,certo...-
-Che vuol dire "si certo"?Quanti anni hai???-
-Diciotto...e poi ci sto bene da sola,senza mia madre che rompe!Vabbè io salgo e mi cambio...-


Poco dopo Bill salì al piano di sopra e si accorse che da una delle stanze si sentiva la melodia di "Heilig",ma una voce cantava sopra la sua.


-Emma?Posso?-
Il moro rimase strabiliato da quello che vide.Emma gli dava le spalle,non aveva ancora la maglietta addosso,la stava scegliendo e nel frattempo cantava.
"Però devo ammettere che ha una bella schiena..."pensò,ancora imbambolato.
-Bill?Ma che fai dormi??-disse Emma,sventolandogli una mano vicino al viso.
-Eh?Cosa?Chi?Quando?Come?Dove?-rispose lui,risvegliandosi dal suo sogno.
-Ti sei imbambolato?Da quanto tempo sei qui??-
-Abbastanza da aver sentito la tua esibizione...-
-Quale esbizione?-
-Ti ho sentita cantare "Heilig"...sei bravissima...-
-No,non è vero...-
-Invece si...canta ancora qualcosa,per favore...-
-Adesso?-
-Si...-
-Ma Jo e Tom ci stanno aspettando!-
-Veramente se ne sono andati poco fa...-
-Ti hanno detto dove andavano?-
-Si,ma forse è meglio lasciarli soli...-
-Hai ragione...quei due si piacciono troppo...-
-Allora,mi canti qualcosa???-cambiò discorso Bill.
-Ma,non so...-
-Eddai!!Scelgo io una canzone...Ecco...Elisa?Chi è Elisa?-
-Una cantante italiana molto brava...-
-Ok,allora cantami questa..."Luce"...-
-Va bene,ma ti avverto:non sono poi così brava...-

Quando la canzone finì,Bill era di nuovo imbambolato.

-Bill?Bill!Sveglia!Ho fatto schifo vero?-
-No...sei bravissima...e bellissima...-sussurrò lui con voce roca.
-Non ho capito l'ultima parola...-
-Sei bellissima...-sussurrò lui ancora più piano.
-Puoi ripeterlo?-chiese Emma avvicinandosi al ragazzo.
-Basta,non ce la faccio più!-disse lui.
-Non ce la fai più a fare cosa?-
-Non riesco più a trattenermi!-
-Trattenerti da cos...-
Emma non riuscì a finire la frase perchè Bill aveva unito le labbra con le sue.Quando si staccò,disse:-Ecco,ora mi sento meglio!Adesso però non vorrai più vedermi probabilmente,quindi me ne vado...-
Detto questo si girò e cominciò a scendere le scale,quando Emma lo bloccò.-Che cosa ti fa pensare che io non voglio più vederti??-gli chiese.
-Guarda che mi sono accorto di non piacerti...-
-Ah,si?-disse lei baciandolo.-Io pensavo di non piacere a te!!-gli disse,quando si staccarono.
-Non dire stupidaggini...come facevo a non perdere la testa per te?Sei così bella,gentile,dolce...-
-Ssst!-disse Emma poggiandogli l'indice sulla bocca.-Basta parlare...-continuò.
-E allora che facciamo?Ci guardiamo negli occhi?-
-Non mi dispiacerebbe affatto,sai?-
-Mmm...io ho un'idea migliore...-sussurrò il ragazzo,spingendola contro il muro e appoggiandosi al corpo di Emma.Rimasero un po' così,fino a quando la ragazza non sussurrò:-Ora basta...-
-Non ti lascio andare...-rispose il moro.
-E allora baciami...-disse lei cingendogli il collo con le braccia.
Bill non se lo fece ripetere e annullò la distanza tra le loro labbra.Le loro lingue ingaggiarono una danza dolce,misteriosa,a ritmo dei loro cuori.
Quando si staccarono,ad Emma sembrava di sognare.-Vieni,scendiamo...-disse al moro,trascinandolo in salotto,sul divano.


Dopo qualche ora passata a baciarsi,i due si accorsero che erano le nove.


-Piccolina,è tardi...devo andare...-sussurrò lui.
-Resta un altro po'...-
-Ma dai...adesso devi cenare,poi andare a letto...-
-E non puoi cenare con me?-
-Ma no,non voglio disturbarti...-
-Tu non disturbi affatto!Devi solo aspettare che cucino...-
-Ma no,dai,non ti disturbare...-
-Dai,resta con me...-
-Ok...ma non preparare nulla di complicato,mi raccomando...-

-La cena è pronta!!!!!-
-Mmm,che profumino...-
-Spero ti piaccia...-
-Certo che si...io adoro le linguine al pesto...-
-Allora buon appetito...-

-Mmm...sei la cuoca più brava del mondo...-
-Ma che dici!!-
-E' vero...-disse lui baciandola.
-Vieni,saliamo...-disse Emma.
-Mi canti qualcos'altro???-
-Devo cantare tutta la notte???-
-Se ci riesci...-
-Facciamo così:cantiamo una canzone ciascuno...-
-Va bene...cominci tu però!-
-Va bene...-

Ore dopo,erano entrambi stanchissimi.
-Bill,adesso si dorme...-
-Un'ultima canzone...-
-Va bene...ti canto questa,che ho anche la base senza parole...-
-Come si chiama???-
-Forse un angelo sei...la cantano gli Studio 3...-
-Mi piace il titolo...-
-In effetti potrei dedicarti ogni singola parola di questa canzone...peccato che sia in italiao,non capirai molto...-
-Dopo mi fai la traduzione???-
-Va bene...-

Finita la canzone,Emma la tradusse e Bill,appena lei ebbe detto l'ultima parola,la abbracciò e la baciò.
-Nessuno mi aveva mai dedicato una canzone d'amore...-
Il bacio fra i due si fece più rovente.
La ragazza mise le proprie mani sotto la maglia di Bill,accarezzandogli la schiena.
Il moro le tolse la maglietta e continuò a baciarla.
Lentamente,tutti i vestiti finirono a far compagnia al tappeto.
Emma si distese sul letto e Bill scese dalla bocca,al collo,al seno,alla pancia di lei per poi risalire.
Piano piano,lentamente,con la testa,lievemente...dice una canzone di Tiziano Ferro.
E così fecero...piano piano,dolcemente,innamorati,appassionati.Vennero insieme,e poi si addormentarono abbracciati.






Ciaooooooooooooooo!!!!!Un po' lunghetto forse,ma è quello che mi piace di più (finora...)!!Che avranno combinato Jo e Tom???Kuss alla prossima!!!

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Capitolo 4
*** Era un sogno... ***


Emma si svegliò quando i raggi del sole penetrarono in camera sua."Allora è stato tutto un sogno!!!Jo che mi getta nel lago,io e Bill che lo facciamo...ma era così reale!!!"pensò,accorgendosi che aveva addosso il suo pigiama preferito e che era sola nel suo letto."Ma che ore sono????Le sette????Porca trota,meno male che mi sono svegliata,sennò a quell'antipatico di Rossi chi glielo diceva????"pensò ancora,ricordandosi che doveva andare al lavoro.

Alle otto in punto si trovava in ufficio,perfetta come sempre.
-Ecco la mia modella preferita!!-disse Rossi appena la vide.
-'Giorno signor Rossi...allora,che scatti ci sono in programma per oggi???-
-Oggi dobbiamo fare in fretta,perchè dopo lo studio fotografico serve a un gruppo di cantanti...come si chiamano???Ah,si:Tokio Hotel.-
"Fantastico!"pensò Emma."Almeno li rivedo...e poi mi piacerebbe conoscere Georg e Gustav...sempre se Bill si ricorda di me..."
-Emma,in quell'armadio ci sono i vestiti che devi indossare...-le disse Marc,il fotografo.

Appena Emma ebbe indossato il primo completo,Marc le disse:-Ti giuro tesoro,ti giuro,che se fossi etero ti scoperei subito!-
-Fortuna che sei gay!!!!-ridacchiò Janet,un'altra modella.-Ma,tesoro,quando ti deciderai a venire con noi in giro per il mondo?-continuò,rivolta a Emma.
-Janet,sai benissimo che non ho intenzione di fare questo lavoro a vita!-
-Uff,ma quanto sei noiosa!Come fai a non adorare il lavoro di modella?-
-Troppe costrizioni,troppe diete...e poi io adoro mangiare...-
-Tu sei strana forte...-
-Ha parlato quella che considera tutti i suoi ex gay!-
-E sono carini i tuoi ex?????-si intromise Marc.
-Ma non sono gay!E' una convinzione personale di Janet!!-
-Oh...peccato!-fece il fotografo,un po' deluso.

Qualche ora e centinaia di scatti dopo...

-Ok,adesso lo studio serve a noi!!!!-esclamò un ragazzo con dei vestiti larghissimi,con aria d'importanza.
-Tom,la vuoi smettere????Sembri una di quelle ragazze che se la tirano...-lo apostrofò un altro ragazzo con i capelli sparati in aria.
-Sempre a litigare,vero???-ridacchiò Emma.
-E tu che ci fai qui????-chiese Tom.
-Non si vede?Ci lavoro!-
-Emma,chi sono questi????-si intromise Marc.
-Sono la band che devi fotografare!-
-Sono molto lieto di conoscervi...-
-AHIAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-
-JULIA!!!!Che succede????-strillò il fotografo.
-Sono caduta e...AHIA,testa di cazzo,non toccarmi la caviglia!!!!-
-Perfetto,ora dobbiamo annullare il servizio fotografico perchè la truccatrice è fuori uso!-gridò Marc in preda al panico.-Aspetta!!Emma,oggi farai pure da truccatrice!!-continuò.
-Coooooooooosa???Ma che,sei matto???-
-Eddai,te lo pagano extra!!-
-E va bene,ve bene...dove sono gli attrezzi????-
-Proprio lì!-
-Bene...chi vuole essere il primo????-
-IO!-scattò subito Bill.
-Ok,allora fermo...perfetto...ok bellezza,puoi andare!!Il prossimo!-
Georg le si sedette di fronte,e poi fu il turno di Gustav.
-Tom,spicciati!-
-No,io non mi faccio truccare!-
-Bene,allora tutte le voste fan vedranno quegli orrendi brufoletti che ti ritrovi!-
-Uff,e va bene!Certo che sai come convincere la gente,eh?-
-Oh,per così poco...diciamo che ci sono cose per le quali uso le "maniere forti"-
-Tipo quali cose???-
-Tipo quando mio cugino mi ha nacosto le All Star...-
-Che gli hai fatto???-
-Oh,niente...ho solo minacciato di distruggergli la batteria...-
-Sei sadica,lo sai???-
-Questo non me l'avevano ancora detto!!-
-Allora siamo pronti???????-
-Si,Marc,agli ordini!-lo canzonò Emma.
-Forza forza forzaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!-

Ore ed ore dopo...

-Finito,finalmente!!-
-Emma,forza che si ricomincia!!!-
-Arrivo!!!!!!-
-Ehm...Marc?-disse Bill.
-Si,cosa c'è,dolcezza?-
-Posso restare a guardare???-
-Certo,perchè no???Siediti là!-
-Ok,grazie!!-
"Quanto è bella con quei vestiti!!Com'è elegante!Non mi stupisce che il fotografo la adori...e magari sono pure fidanzati,dato che la abbraccia sempre..."pensava Bill,osservando la ragazza.
-Emma,hai finito il turno???-
-S...Ma tu che ci fa qui???-
-Volevo guardarti mentre lavoravi...posso chiederti una cosa????-
-Ma certo,dimmi pure!!!!-
-Ecco...per caso sei fidanzata con Marc??Ti abbraccia spesso!!-
-Fidanzata?Con Marc???-
Emma era piegata in due a causa delle risate.
-Che c'è da ridere??-chiese Bill.
-E' che...è che...oh,insomma,non ti sei accorto che Marc è gay??????-
-Ecco perchè mi ha chiamato "dolcezza"!!Sono proprio un idiota!!!!!!-esclamò il moro scoppiando a ridere a sua volta.
-Scusami un attimo,mi stanno chiamando al cellulare....Pronto?Jo?Si,è con me...Niente di quello che pensi tu!!Sei una porca,io l'ho sempre detto!!!Che devo dirgli??Ah,state uscendo insieme...ah,ok,glielo dico...si si,ciao!!-Emma concluse la chiamata.-Bill,tuo fratello e Jo escono insieme stasera.-
-Uhm...Ok!E tu?Hai da fare??-






E ora???Che dirà Emma??
P.s.Vedete,a volte le apparenze ingannano,infatti io non ho "bruciato le tappe"...era tutto un sogno!!!!Hehe!!!
Kuss!!!!

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Capitolo 5
*** Prova a prendermi! ***


-Mmm...sono libera...perchè???-"Non vorrà chiedermi di uscire???"
-Ti va di uscire con me?-"Dì di si,ti prego,dì di si..."
-Va bene...andiamo in discoteca???-"Stasera esco con Bill Kaulitz...Stasera esco con Bill Kaulitz...Se è un sogno non svegliatemiiiiiiiiiiii!!!!!"
-Per me va bene...-"Evvai!!Evvai!!Ma che mi metto?Devo essere perfetto!"
-Allora ci vediamo alle 22 qui davanti,ok?-"Anche prima,anche prima...dillo,dillo!!Dì che possiamo vederci anche prima"
-Mah,per me possiamo vederci anche prima...-"Non vedo l'ora!!"
-Facciamo le 21 allora???-"Dì di si...dì di si..."
-Ok,allora ci vediamo alle 21!!-
Bill tornò tutto agitato all'Hotel.
"Acciderbolina!E ora che mi metto???Oddio!!Oddio!!Devo ancora farmi lo shampoo,la doccia,la piastra,scegliere i vestiti,le scarpe,gli accessori e truccarmi come si deve...Ok Bill,calma,calma,sono solo le 18:30...ommiodio non ce la farò mai!!!!!!!!!!!"pensò disperato."Ok,calma e sangue freddo...ce la posso fare...ce la devo fare!!!!!!"

Intanto,Emma...

"Ok,ok,ok...calmati...calmati Emma..."pensò.-ODDIO STASERA ESCO CON BILL KAULITZ!!!!!!!!-urlò appena entrò a casa."Ok,adesso hai scaricato l'eccitazione-da-appuntamento-con-il-tuo-idolo...che ne dici di cominciare a vestirti???"
La ragazza salì in camera sua e cominciò a uscire dall'armadio tutti i suoi abiti.
"Ho bisogno di lui...ho bisogno di lui!!!"pensò,afferrando il cellulare e telefonando a Marc.
Quando il fotografo arrivò a casa sua lei gli gettò le braccia al collo:-Marc,sono disperata!!Ho bisogno di un consiglio...anzi,di centinaia di consigli!!!!!-gli disse.
-Ok,amore,non c'è problema!Il tuo fotografo nonchè tuo personale consulente di moda è qui per darti una mano!-
-Ti amo,Marc!-
-Ricordati che sono gay!!!!!!-
-Era per dire!!!!-
-Allora,con chi devi uscire???-
-Ricordi il ragazzo con i capelli neri sparati i aria???-
-Quel gran pezzo di figo?-
-Esatto...devo uscire con lui...-
-Ma allora mettiti un cosa qualunque,no????-
-Ma che cazzo sei,scemo????-
-Perchè,ti vestiresti in modo particolare se uscissi con me????-
-Che c'entri tu????Tu sei gay!!!!-
-Appunto!!-
-Ma appunto cosa????Quel ragazzo è etero!!!-
-Cosa????Porca troia,e io che pensavo di poterci provare...-
-Non ti azzardare a dire ma più,e sottolineo mai più,che Bill Kaulitz è gay,altrimenti giuro che avrai un urgentissimo bisogno di una rinoplastica!!!!-
-Cooooooooooosa???Non osare toccare il mio naso!!!!!-
-E allora aiutami!!!!Che mi metto???-
-Dove andate???-
-Discoteca-
-E allora mettiti questo,questo,questo e questo.-
-Ok-

-Allora????Come sto??-chiese Emma appena ebbe finito di vestirsi.
-Tesoro,sei sempre stupenda,e lo sai!!!!-
-Non dire cretinate!!!Sei tu che sei il migliore!!!-
-Ora va' prima che sia tardi...e mi raccomando...-
-Non bere,non ti drogare,non accettare le caramelle dagli sconosciuti,non accettare passaggi dagli sconosciuti,lo so,lo so...-concluse Emma per lui.

Alle 21 in punto Emma era fuori dallo studio fotografico.

"Stai a vede' he mi da' buca???Tanto può avere ragazze molto migliori di me,lui è Bill Kaulitz!!!"pensò.
-Emmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa scusa per il ritardo!!!!!Sono imperdonabile!!!!!!!!-ululò una voce da dietro le sue spalle.
Emma si voltò,e la scena che le si presentò per poco non la fece scoppiare a ridere.
Bill correva come un matto,incurante del fatto che gli si potessero scompigliare i capelli,aveva tutto il viso rosso e dall'espressione che aveva sembrava mortificato.
"Ora mi diverto"pensò Emma.-Lo sai che non si deve fare aspettare una ragazza??-chiese,fingendosi offesa.
-Ti prego,perdonami!Non succederà mai più!-implorò il moro.
-Non ci sarà nessuna prossima volta...-disse lei freddamente.
Bill la guardò sbigottito.
-A meno che non riesci a prendermi!!!!-concluse lei,voltandosi per fargli una linguaccia.
-Mi hai fatto prendere un colpo!!!Adesso me la paghi!!!-le rispose lui con aria minacciosa.
-Ah,si??Prova a prendemi!!-lo canzonò lei per poi cominciare a correre,incurante della gente che la fissava male.
-Ora ti prendo-urlò Bill rincorrendola."Cavoli,ma quanto è veloce???"pensò il moro,vedendola allontanarsi sempre di più."Ok,adesso faccio sul serio!"
Bill cominciò a correre sempre più veloce,fino a raggiungere la ragazza.
-Accidenti!!Ma come hai fatto a raggiungermi???-gridò lei voltandosi un attimo.
-Così!!-rispose Bill afferandola.
Questo brusco movimento,però,fece perdere l'equilibrio ad entrambi,che caddero a terra.
Emma lottava per liberarsi,Bill per non mollare la presa,e alla fine si ritrovarono uno sopra l'altra.
-Sei bellissima...-
-Come dici???-
-No,niente...-
-Rimaniamo tutta la sera distesi a terra?-
-Oh,scusami!!-rispose il ragazzo,aiutandola ad alzarsi.
-Allora...andiamo???Ti porto in un posto stratosferico!!!-disse Emma.

Arrivati alla discoteca si accorsero di un avviso: "TUTTE LE DISCOTECHE RIMARRANNO CHIUSE PER PROTESTARE CONTRO LE INTRUSIONI DEI POLIZIOTTI AL LORO INTERNO"
-Fantastico!!-disse Emma.-La nostra serata è rovinata...mi dispiace...-
-Mica è colpa tua!!!Andiamo in quache altro posto!!-
-Ooooooooook!!Uhm,si ti porterò lì...-
-Lì dove??-
-Ci divertiremo,fidati!!-






Dove avrà intenzione di andare Emma???Alla prossima!!!!!!!!!!!

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Capitolo 6
*** E chi è chesto guaglione??? ***


-Ecco,ci siamo!-
-Non vorrai entrare in quel pub,vero?-
-Invece si... spero di non ripetere l'esperienza della prima volta che ci ho messo piede...-
-Perchè??Che è successo??-
-Hehe...magari te lo dico dopo-
-No,aspetta!Che ti è successo??-
-Dai,entriamo!-disse Emma trascinandolo per braccio.-Oh,no!-esclamò appena entrò.
-Che c'è?-
-E' proprio come la prima volta!-
-Cioè?-
-Un gay-party!-
-Ehi,bella figa!-fece una donna dai capelli neri mettendo un braccio attorno alle spalle di Emma,con fare sensuale.
-Sparisci,non sono ancora così disperata da essere passata all'altra sponda!-la allontanò Emma.
-Allora,che ti è successo la prima volta ch hai messo piede qui???-
-Una lesbica ha cercato di baciarmi...mi fa schifo ancora adesso!!!-
-Poooooooooooooooovera piccola!-la canzonò Bill.
-Ora non sfottere!-
-Ehi,bel fusto...-disse un omone alto almeno due metri cingendo la vita di Bill e stingendolo a sè.
-Ehi!Ma che cazz...-si ribellò il moro,ma non potè finire la frase perchè l'omone tentò di baciarlo.
-Ehi-lo chiamò Emma.
-Che vuoi?-le rispose sgarbatamente l'uomo.
-Lascialo stare,quel ragazzo non è gay.-
-Che sfiga!Per una volta che ho trovato un ragazzo così bono...-si lamentò l'omone allontanandosi.
-Fiuuuuuuuu!!Grazie mille,mi hai salvato il culo!-
-Di niente!Forse è meglio andare via,ti porto dal Generale!-
-Chi è il "generale"????-
-Un ristorante carinissimo qua vicino...solo cibo genuino,tutto italiano...-
-Andiamo,allora!!-

-Vittorio!!!-
-Oh,buonasera,Emma.E chi è chesto guaglione???-chiese Vittorio,il Generale,con il suo simpaticissimo accento napolentano.
-Un amico...-
-Oh,non ci credo,secondo me ti piace!-le rispose il Generale facendo l'occholino a Bill,che lo guardò stupito.
-Vitto' lui non parla italiano...-
-Ah,si??Allora posso dirtelo...-
-Dirmi cosa???-
-Che è cotto...-
-Ma cosa è cotto???-
Emma,sveglia!!O' guaglione è cotto di te!!-
-Ma dai,che dici!!-
-Puoi anche non credermi...solito tavolo???-
-Si,grazie-
Appena si sedettero,e Vittorio si allontanò,Bill chiese:-Di che parlavate??-
-Nulla d'importante...-rispose lei distogliendo lo sguardo.
-No,non è vero!Stai mentendo!!-
-E tu che ne sai se sto mentendo o no???-
-Hai guardato in basso a sinistra,quindi stavi mentendo!!-
-Uff!!E va bene mi arrendo!Vittorio mi ha chiesto che fine avesse fatto Jo!-
-Stai mentendo di nuovo!-
-Non è vero!!-
-Ti prego,dimmi la verità!!-
-Vittorioèconvintocheiotipiaccia!-disse Emma tutto d'un fiato.
-E tu che hai risposto?-
-Ma come hai fatto a capire che cosa stavo dicendo??Non c'era mai riuscito nessuno!-
-Guarda che anch'io a volte parlo molto velocemente...quindi riesco a capire quello che dici!!Che cosa gli hai risposto?-
-Uff!!Che non è vero...-rispose Emma,con voce triste.
-E ora perchè sei triste??In fondo io non ti piaccio,quindi se io sono cotto di te o meno non dovrebbe interessarti...-
-Seiononfossipazzaditemagarinonmiiporterebbeminimamentemadatochemipiaciuncasinomiimportaeccome!!-rispose Emma sperando che lui non capisse.
-Dimmi che non stavi scherzando!!-
-Oddio hai capito tutto???-
-Si,ho capito tutto...allora,non stavi scherzando,vero??-
-No...-rispose lei arrossendo.
-Quindi io ti piaccio???-
-Si...-
-Ehi...è così interessante il pavimento???-le chiese Bill,sollevandole il mento con un dito.
-Molto interessante...soprattutto perchè ho appena commesso un errore fatale...-
-Quale errore fatale???-
-Ti ho appena confessato che mi piaci un casino...-
-E questo è un errore fatale??-
-Si,lo è...-
-Perchè???-
-Perchè io non ti piaccio!!-
-Ne sei sicura??-
-Si...-
-Allora devi ricrederti!!-
-Perchè??-
-Per questo...-le sussurrò Bill,prima di unire le loro labbra.
"Se è un sogno non svegliatemi!!!"pensarono ragazzi contemporaneamente.
-E' un sogno??-chiese Emma quano si staccarono.
-No,piccolina,è la realtà...-
-Visto che avevo ragione????-chiese Vittorio,che aveva assistito alla scena in silenzio.

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Capitolo 7
*** SCAPPIAMO! ***


-Mmm...che bel sogno...ci siamo baciati...-mormorò Emma cominciando a svegliarsi.Ma appena aprì gli ochhi si accorse che c'era qualcosa che non andava.-Ma come mai non sono nel mio letto?E perchè indosso gli stessi vestiti el sogno?-
-Quale sogno amore?-mugugnò una voce accanto a lei.
-Bill?Ma allora non era un sogno!!!-
-Che cosa non era un sogno?-
-Siamo usciti e mi hai baciata,vero?-
-Mmm...-il moro si portò un dito sul mento fingendo di pensare.-Si,direi di si...non era un sogno...-e così dicendo unì le loro labbra.
-Ma io che ci faccio qui?-si chiese Emma.
-Ieri ti sei addormentata in taxi...così ti ho portata qui,visto che non so dove abiti...-
-Buttigghia di San Crispinu fumatu e ammazzatu!!Che figura di merda!!-
-Bu...cosa?-
-Un modo di dire coniato da un mio amico siciliano...vuol dire letteralmente:"bottiglia di san crispino fumato e ammazzato"...-
-Mah!Voi Italiani siete proprio strani!!-
-Spiritoso...ehi ma che ora è?-
-Le nove,perchè?-
-Oh,nooooooooooooo!!Ho appuntamento con Jo alle dieci meno un quarto!!!-
-E vabbè,vuol dire che arriverai un po' in ritardo!-
-Nonono!!!Se arrivo in ritardo perdo la scommessa e se perdo la scommessa...-
-Quale scommessa?-
-Che non sarei mai arrivata in ritardo ad un nostro appuntamento altrimenti...-
-Altrimenti?-
-Altrimenti mi costringerà a baciare una lesbica!!!Bleah!!-
-Allora corri a casa e ti cambi,no?-
-Accompagnami,così mentre mi faccio la doccia mi scegli i vestiti ok?-
-Perchè,non possiamo farci la doccia insieme?-
-E poi dici che il maiale è tuo fratello!!-
-Infatti!!-
-Ma ti rendi conto del fatto di avermi chiesto di farci la doccia insieme?-
-Eddai piccolina!Scherzavo!!-

Appena Emma mise piede in casa sua indicò a Bill la propria stanza e gli disse i sceglierle qualche vestito,dato cheaveva un ottimo gusto per queste cose.
-Oooooooooook!!-le rispose il moro.
"Mmm...questa T-shirt...questa mini...anzi ci sta meglio questa T-shirt...leggins...e scarpe col tacco...Il mio tesoro sarà uno schianto..."pensò il ragazzo frugando nella stanza di lei.
Sentendo qualcuno cantare si avviò verso il bagno,dal quale proveniva la voce.
-Emma,sei tu che stai cantando?Posso entrare?-chiese,e senza aspettare risposta entrò.
-BILL!ESCI SUBITO!-strillò la ragazza.
-Scusami...non credevo che fossi...-
-Coperta solo da un asciugamani???Ma secondo te io la doccia la faccio vestita?-
-N-no,ma pensavo ti fossi portata la biancheria...-
-Infatti!-rispose lei,uscendo dal bagno.-Aspettami qui,io vado a vestirmi!-
-Ok...i vestiti sono sul letto...scusami ancora...-mormorò il moro,ancora rosso in viso.

-Emma,posso entrare?-
-Si entra pure...-
Emma gli dava le spalle,e non aveva ancora indossato la T-shirt.
-Mmm...che cos'è quello?-
-Quello cosa???-
-Hai qualcosa dietro il collo!!-
-Ah,si,è il mio numero fortunato...-
-E quale sarebbe?-
-Indovina!!-
-Mmm...483?-
-Esatto!!Andiamo che facciamo tardi...-

-Noooooooo pensavo che saresti arrivata tardi!!!!!!!!!!-
-E invece sono in orario!!!Oh,buongiorno Tom...-
-'Giorno Emma,'giorno fratellino...hai dormito stanotte?-
-Certo,che domande!!-
-Guarda che mi sono accorto che hai portato Emma in camera tua...-
-Sei un porco!!Emma si era addormentata!!!-
-Si si...immagino...-
A questo scambio di battute le ragazze si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere.
-Che avete da ridere?-
-Noi???-
-Che fate,ci prendete per il culo???-
-Assolutamente no!!!-sghignazzarono le ragazze.
-PRENDIAMOLE!-
-SCAPPIAMO!-
Dopo una breve fuga le ragazze si trovarono con le spalle al muro.
-E ora?-chiese Emma.
Bill per tutta risposta le sollevò le gambe facendogliele intrecciare dietro la sua schiena e la baciò con passione.
-Ti stai dando da fare,eh fratellino???-
-Vaffanculo Tom!!!-

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Capitolo 8
*** Il tramonto ***


-Sorellona?!?!?-
-Giorgio?E tu che ci fai qui?-chiese Emma stupita.
-Mamma vuole farti avere questo...-rispose il ragazzo frddamente.
-Grazie ma...cos'è?-
-Scoprilo da sola!-rispose lui sgarbatamente.
-Si può sapere che cazzo hai?Smettila di rivolgerti a me in quel modo!-
-Altrmenti?-
CIAFF!
-Emma,sei una stronza!Non dovevi colpirmi!-
-Invece si,testa bacata!Adesso tu mi dici che hai!-
-E se io non volessi?-
CIAFF!
-Sorellona non farmi incazzare ulteriormente!-
-Dimmi che hai!-
-No!-
CIAFF!
-Adesso basta!Sono incazzato perchè ti ho appena trovata a baciare Bill Kaulitz!Contenta?!?-
-No!Io ho diciotto anni,posso baciare chi voglio!-
-No,tu puoi baciare chi dico io!-
CIAFF!
-Cerca di farti passare queta gelosia de cazzo,chiaro?Ci vediamo!-lo congedò Emma freddamente.
-Emma,chi era quello?-chiese Tom.
-Mio fratello...che razza di idiota!-
-Perchè,che ha detto?-
-Uff,vero,voi non parlate italiano...-
-Emma,amore...ho sentito il mio nome...c'entro io per caso?-
-Lo stronzetto s'è incazzato perchè è geloso...-
-Geloso?-
-Già...è convinto che io abbia bisogno del suo permesso per baciare qualcuno!Che rabbia!-
-Ancora con la sua gelosia del tipo mia-sorella-non-si-tocca?-chiese Jo.
-Tombola!-
-E vabbè dai...gli passerà...comunque che c'è nel pacco che ti ha mandato tua madre?-
-Boooo,aspetta che apro...YAHOO!I morselletti!!-
-I morse...cosa?-chiesero all'unisono i gemelli.
-Sono dei biscotti buonissimi...-rispose Jo con gli occhi che luccicavano.
-Hehe...-ridacchiarono gli altri.
-Smettetela di prendermi per il culo!Comunque...ora devo andare...-disse la ragazza,afferando al volo un morselletto.
-Jo!Jo!Aspettami!Ti accompagno!-urlò Tom inseguendola.
-Bill...-
-Si?-
-Apri la bocca e chiudi gli occhi...-
Emma prese un pezzo di morselletto e lo mise in bocca al ragazzo.
-E' davvero...è...è...wow!-esclamò lui.
-Hehe...la mia cara mammina è un'ottima cuoca...-
-Mmm...già...-
-Vieni andiamo a sederci laggiù...-
In poco tempo i morselletti finirono,e Bill,con aria delusa,disse:-Quanto vorrei sentire ancora una volta il sapore di quei biscotti...-
-Si può rimediare...-sentenziò Emma,unendo le proprie labbra a quelle del ragazzo.
-Mmm...miele...-fece lui appena si staccarono.
-Seguimi,ti porto in un posto bellissimo...-disse Emma.
-Dove?-
-Sorpresa!Girati!-ordinò lei bendandolo.
-Ehi,che stai combinando?-
-Niente...dammi la mano...-

Dopo dieci minuti passati nel silenzio più totale,Emma si fermò e tolse la benda al ragazzo.
-Allora?-
-Emma...Io...Non ho parole...-

Si trovavano su una collina dalla quale si vedeva tutta la città.
Era il tramonto.

-Sssht...non c'è bisogno di parlare...-sussurrò lei poggiandogli il dito indice sulle labbra.
-Hai ragione...non c'è bisogno di parlare...-
Emma poggiò la testa sul petto di Bill,ascoltando i battiti del suo cuore.
Il moro la circondò con le braccia,e le diede un tenero bacio sui capelli,prima di appoggiarvisi.
-Emma...-sussurrò con voce roca,sollevandole la testa.
-Si?-
-Dovevo dirtelo tempo fa...-
-Che cosa?-
-Ti amo...-
-Anch'io...-
Bill la strinse ancora di più a sè,per assicurarsi che non fosse un sogno.
-Emma,devo chiederti una cosa...-
-Dimmi pure...-
-Tu sei una ragazza o un angelo?-
-Non lo so...tu che dici?-
-Tranquilla,non dirò agli altri angeli che sei qui...-
Emma chiuse gli occhi,nascondendo il proprio viso nell'incavo della spalla del ragazzo.
-Non nasconderti...fatti guardare...sei così bella...-
Emma sollevò il viso,e si perse completamente negli occhi color nocciola di Bill.
Il ragazzo chiuse gli occhi e la baciò.
Lei si lasciò andare,dimenticandosi di tutto,la litigata col fratello,i morselletti,Jo,Tom...In quel momento per lei esisteva solo Bill.

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Capitolo 9
*** Non andare... ***


-Brr!Che freddo!-
-Non capisco di che ti lamenti...in fondo per uscire ti sei messa solo quella magliettina a maniche corte!-
-Che fai,sfotti?-
-Chi io?Nooooooooo,non mi permetterei mai!-
-Sempre il solito scemo!-
-A chi hai dato dello scemo?-
-Mmm...a un certo ragazzo con i capelli neri...lo conosci?-
-Ora te la faccio vedere io!-
-Tanto non mi prendi...Tanto non mi prendi...-
Emma cominciò a correre per sfuggire alle grinfie del moro.Nemmeno si accorse che,automaticamente stava correndo verso il laghetto del parco.
-Presa!-ululò il ragazzo spingendola in acqua.
-Questa me la paghi!-
-Si,si...ci credo...-
La ragazza per tutta risposta lo trascinò in acqua per il polso.
-Oh,nooooo!Emma,mi hai rovinato la piastra!-
-Poooooovero piccolo!!-
-Che fai,mi prendi in giro?-
-Mmm...fammi pensare...-disse Emma portandosi un dito al mento,fingendo di pensare.-Si amore,ti sto prendendo in giro!-
-Sei proprio una stronza a volte,sai?-
-Cosa hai detto?-chiese Emma,girandosi dall'altra parte e fingendosi offesa.
-Eddai,lo sai che scherzavo!-
-Vaffanculo!-"Sono proprio una brava attrice!"pensò la ragazza mentre parlava.E infatti Bill ci cadde con tutte le scarpe.
-Ma ti sei arrabbiata davvero?-
-Certo,scemo che non sei altro!E ora voglio proprio vedere come farai a farti perdonare!-
-Mmm...io avrei un'idea...-
-E cioè?-
-Hai mai baciato quacuno sott'acqua?-
-Che cosa vorresti far...-
La ragazza non riuscì a finire la frase perchè Bill aveva annullato la distanza fra le loro labbra,e contemporaneamente l'aveva trascinata sotto il pelo dell'acqua.
"Oddio..."pensò il moro."Perchè provo un irrefrenabile impulso di baciarla ogni secondo,ogni minuto,ogni volta che sto con lei?"
Quando riemesero erano entrambi col fiato corto.
-Allora?Sono perdonat...-
-Sssht!Basta parlare...accompagnami a casa,che si è fatto tardi...-
Il tragitto fino a casa di Emma fu silenzioso.Ma quando,sulla porta,stavano per salutarsi la ragazza lo prese pe un braccio.
-Bill...resta con me,ti prego...non andare...-sussurrò.
-Che succede?-
-Niente...voglio solo che resti con me...-
-Che succede?-ripetè il moro.
-Non voglio separarmi da te...-
-D'accordo...rimarrò con te...-
-Grazie...sei un tesoro...-
-Ora entriamo,che tu sei tutta bagnata e fa freddo...-
-Vieni,ti mostro la camera dove puoi dormire...-
-Grazie amore...buonanotte,e sogni d'oro...-
Dopo un po',Bill ebbe sete e decise di andare in cucina.
"Ma io non so dov'è la cucina!Non vorrei svegliare Emma...potrei esplorare la casa...Kaulitz,ma che diamine dici?E se combinassi qualche disastro?E vabbè,correrò il rischio di svegliarla..."
Il ragazzo aprì piano la porta della camera di Emma,e la vide agitarsi nel sonno.
-In mir wird es langsam kalt
wie lang könn' wir beide hier noch sein
Bleib hier
Die Schatten woll'n mich hol'n
ab heute wird die uhr durch´n countdown ersetzt
Doch wenn wir gehen,
dann gehen wir nur zu zweit
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Immer werden wir uns tragen
Egal wohin wir fahr'n
Egal wie tief

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

Ich höre
wenn du leise schreist
Spüre jeden Atemzug von dir
Und auch wenn
das Schicksal uns zerreißt
Egal was danach kommt
das teilen wir

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

In die Nacht...irgendwann
In die Nacht...nur mit dir zusamm'

Halt mich. sonst treib ich alleine in die Nacht
Nimm mich mit und halt mich
sonst treib ich alleine in die Nacht

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt-
La voce angelica di Bill riempì le orecchie della ragazza,che si calmò e il ragazzo,sorridendo,la abbracciò e si addormentò accanto a lei.

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Capitolo 10
*** Ti amo... ***


-Buongiorno,principessa

-Buongiorno,principessa!-

-Waaaaaaaawn!-

-La manina davanti alla bocca no,eh?-

-B-Bill?Ma allora non ho sognato!O si?-

-Sognato cosa,piccolina?-

-Hai cantato?-

-Quando?-

-Stanotte…-

-Si,ho cantato…eri troppo agitata,così…-

-Ssssht!-sussurrò Emma poggiandosi l’indice sulle labbra.-E’ la cosa più bella che potessi fare per me…Grazie…-aggiunse,per poi annullare la distanza tra loro.

-Voglio portarti in un posto…-

-Dove?-

-L’ho scoperto due giorni fa…vieni,usciamo…-

-Ehm…Bill,tesoro…non ti sembra di dimenticare qualcosa?-

-Eddai,la colazione la faremo al bar!-

-A parte la colazione,non stai dimenticando nulla?-

-No,che cosa dovrei ricordare?-

-Sei in boxer…e tra parentesi hai proprio un bel culo,lo sai?…e io sono in pigiama…-

-Cazzo,è vero!Vado a vestirmi…-

-Ok,ci vediamo tra venti minuti nell’ingresso…-

-Va beeeeeeeeeene!-

 

Mezz’ora dopo…

 

-Bill,amore sei pronto?-

-Si,eccomi…ah,tu hai l’auto,vero?-

-Si,perché?-

-Prendi le chiavi…-

 

-Nonono,Emma,vieni qua…deve essere una sorpresa…-così dicendo Bill la bendò,la fece accomodare sul sedile e cominciò a guidare.

Un’ora,due,tre,quanto tempo era passato?Emma ne aveva perso la cognizione.

-Quanto manca?-

-Arrivati!Ehi,ma che fai?-

-Mi tolgo la benda,no?-

-Nonono,ferma…la benda te la toglierò io quando sarà il momento…-

 

-C’è uno scalino…un altro…attenta…piano…un altro…ferma qui!Chiudi gli occhi!-

Emma obbedì e all’ordine del ragazzo di aprirli si trovo davanti ad uno spettacolo meraviglioso.

Gli uccelli cinguettavano,le fronde erano dolcemente accarezzate dal venticello mattutino e loro erano parte di quel meraviglioso tutto che si apriva ai loro occhi.

-Io…io…non ho parole…ma dove siamo?-

-Nella foresta…ho scoperto questa meravigliosa radura passeggiando…ti piace?-

-Oh,Bill,io…-calde lacrime rigarono il suo viso.

-Che c’è piccola?Perché piangi?-

-Oh,Bill,Bill,io…tu…noi…-

-Cosa c’è?-

-Avrei dovuto dirtelo tempo fa…-

-Cosa?-

La voce di Bill suonava preoccupata.

-Bill,io…-

-Tu?-

-Ti amo,Bill-

-Anch’io piccola…anch’io…-

Bill le si avvicinava sempre di più…

Sempre di più…

Fino ad annullare la distanza fra le loro labbra.

Le accarezzò la schiena.

I capelli.

Poi di nuovo la schiena.

Emma aveva le mani poggiate al petto di lui.

Persa in quel bacio che avrebbe voluto prolungare all’infinito.

Il moro infilò le mani sotto la maglia di lei,provocandole un brivido.

Emma si staccò dalle labbra del ragazzo,lo guardò dritto negli occhi e gli disse:-Bill…-

-Si,piccola?-

-Facciamo l’amore?-

-Qui?-

-Qui…-

-E se ci scoprono?-

-Non ci scoprono…-

-Come fai a esserne così sicura?-

-Intuito femminile…e poi questo è il mio sogno…-

-Cioè quale?-

-Fare l’amore con il ragazzo dei miei sogni in mezzo alla natura…-

-Emma…-

-Si?-

-Quello è il mio sogno…-

-Baciami Bill!-

Il ragazzo non se lo fece ripetere.

Insinuò nuovamente le mani sotto la maglia di lei e gliela tolse.

Lei fece lo stesso con la sua maglia,e gli accarezzò il petto e la pancia,facendolo rabbrividire.

Il moro la prese in braccio e la poggiò delicatamente a terra,sul muschio.

Il resto dei vestiti finì accanto ai loro corpi.

-Ti faccio male?-

-No,vai tranquillo…-

-Va bene,piccola…va bene…-

L’aria fu riempita dai sospiri e dai gemiti dei due,che si mescolarono al cinguettio degli uccelli.

Raggiunsero l’apice,e rimasero per un po’ così,abbracciati,ad osservare la natura.

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Capitolo 11
*** La luna e le stelle ***


-Tu devi avermi fatto qualche incantesimo…-

-Tu devi avermi fatto qualche incantesimo…-

-Perché?-

-Insomma…non capita a tutti di farlo in mezzo alla natura…per la prima volta…con la persona che si ama…-

-Era davvero la tua prima volta?-

-Uhm…si,se non ho sbagliato persona si…-

-B-Bill…non ho parole…quindi io…sono la prima…-

-Si…ti amo…-

-Cosa hai detto?Non ho sentito!-

-Ti amo-

-Ripetilo-

-Ti amo-

-Non smettere mai di ripeterlo-

-Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo Ti amo-

-Anch’io.-

Emma lo colse totalmente alla sprovvista baciandolo.

Gli accarezzò le spalle.

Si staccò da lui e nascose il viso nell’incavo della sua spalla.

-Facciamolo di nuovo…-

-Qui?-

-Qui…-

-Va bene…-

 

-Mmmmmmmm-

Emma gemette sensualmente,mordendosi il labbro e piegando il collo all’indietro.

-Bill,sai una cosa?-

-Cosa?-le chiese il moro ansante.

-Avevo ragione…-

-Riguardo cosa?-

-Il sesso è come una droga…se inizi non smetti più…-

-Sai chi mi ha sempre detto qualcosa di simile?-

-Mmm…fammi pensare… Tom?-

-JaJa…-

-Ma tuo fratello non sa una cosa…-

-Cioè cosa?-

-Il sesso senza amore non vale una cicca…solo se ami qualcuno hai un’emozione forte,paragonabile solo alla felicità pura…-

-Tu come lo sai?-

-Una volta,ho perso una scommessa e sono dovuta andare a letto con il primo che passava…ma con te è un’altra cosa…-

-Tanto per curiosità…quanti anni avevi?-

-Diciassette,e sono stata un’idiota…-

-Ehi…piccola idiota…-

-Si?-

-Ti va di uscire stasera?-

-Uhm…va bene…dove mi porti?-

-Cinema e cenetta al lume di candela…-

-Allora riaccompagnami a casa…-

-Aspetta!-

-Cosa?-

-Hai un corpo perfetto…sei bellissima…ti prego,rimaniamo qui ancora dieci minuti…giusto il tempo di farci un po’ di coccole…-

-Non fare quegli occhioni tipo Bambi…non riesco a dirti di no…-

-Infatti non devi dirmi di no…-

-Bill,coccolami…-

-Vieni qui…fatti stringere…-

-Mmm…profumi di vaniglia…-

-Ti piace?-

-Si che mi piace…-

 

La sera stessa,alle otto in punto…

 

-E-Emma…Ommiodio!Tu sei una fata!Anzi,una Dea!Anzi:un angelo. Si,ecco cosa sei:un angelo… -

-Esageraaaaaaaaaato!-

-Ma ti sei guardata?-

-Perché?Non sto bene vestita così?-

-Altro che…fatti guardare meglio…Mmm…mini in Jeans…Stivali al ginocchio…Maglioncino scollato nero…Tesoro,io-ti-adoro!-

-Ora non esagerare…-

-Non esagero affatto…Ma ora vieni,ti porto a vedere un film bellissimo…-

-Che film è?-

-Vedrai,ti piacerà…vieni qua…-

-Bill,che stai facend…-

Emma non riuscì a finire la frase perché il moro l’aveva presa in braccio.

-Nonono,Bill,mettimi giù,ti spezzerai la schiena!-

-Non mi spezzerò niente…ferma,che cadi!-

-Uff,va bene!-

 

Bill prese i biglietti e la afferrò per un braccio.

-Dai,che inizia il film!-

-Woooooooooow!Grazie amore! “Licenza di matrimonio”! Volevo vederlo da un sacco di tempo!-

 

Al termine del film,i ragazzi si tenevano ancora la pancia dalle risate.

-Hahaha,ma hai sentito quando la hostess ha detto: “Vi ricordiamo che a bordo è vietato fumare,ma appena arrivati in Jamaica potrete accendervi ciò che desiderate” ?-

-Hahaha,non ricordarmelo!Troppo forte Robin Williams!-

-Hehehe…ora…hihihi…andiamo…huhuhu…al…hohoho…ristorante!-

-Dove…hahaha…mi…hihihi…porti?-

-Sor…hahaha…presa!-

 

-Bill…-

-Si?-

-Questo posto è stupendo…grazie!-

-Per te questo ed altro piccola…-

 

Finito di mangiare nel locale si diffuse una musica dolcissima.

 

-Balliamo?-

-No,dai,Bill,io non so ballar…-

-Non fa niente…abbracciami…-

“In effetti è bellissimo ballare abbracciata a lui…lo amo…lo amo…”

-Emma?-

-Si?-

-Seguimi,c’è un’altra sorpresa…-

-Dove mi porti?-

-Sorpresa…-

-Oh,no,la benda no!-

-Oh,si,la benda si!-

 

 

-Siamo arrivati?-

-Si,puoi aprire gli occhi…-

-Bill…ma è…è…è…-

-E’ un pezzo di paradiso…-

Questa volta,il moro l’aveva portata in spiaggia,ed essendo la notte serena,si vedevano tutte le costellazioni.

I ragazzi si distesero a terra e dopo un po’ si addormentarono abbracciati,vegliati dalla luna e dalle stelle.

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Capitolo 12
*** Pioggia ***


-Ok,ragazze,per oggi abbiamo finito

-Ok,ragazze,per oggi abbiamo finito!-

-Finalmente! Devo vedermi con Jo tra dieci minuti…non ci riuscirò mai!Porca trota!-

-Eddai,piccola…ti do’ un passaggio io!-

-Davvero Marc? Oddio grazie! Ti amo!-

-Hai dimenticato che sono gay?-

-E tu che sono fidanzata?-

-E con chi? Con il bono dell’altra volta?-

-Si,proprio con lui! Adesso ci muoviamo?-

-Ok,ok…quanto sei antipatica!-

-Ehi!-

Marc per tutta risposta scoppiò a ridere.

-Miss…siamo arrivati a destinazione!-

-Mi prendi per il culo?-

-No,assolutamente!-

-Scimmia,fammi un favore…Vai a cagare!-

-Anch’io ti voglio bene!-

 

-Emma!Quanto tempo!-

-Più o meno due settimane,cara Jo!-

-Così tanto?Allora avrai delle novità da raccontarmi!-

-Un po’…ma prima partiamo da te e Tom…-

-Non è successo niente…-

-Nemmeno un bacio?-

-Si,un bacio si…-

-E basta?-

-Perché? Che ti aspettavi?-

-Mah,niente cenette,cinema,passeggiatine al chiaro di luna…-

-Si…ma tu stavi pensando ad altro,vero?-

-Si,conoscendo il Playboy della band,si,pensavo ad altro…-

-Ci ha provato…-

-Ma?-

-Ma io gli ho detto di no!-

-Perché gli hai detto no?-

-Perché altrimenti mi scoperà e poi mi butterà nella spazzatura,come è solito fare!-

-Ma tu non ti sei accorta di come ti guarda?-

-Perché? Come mi guarda?-

-Si vede lontano 1 Km che è cotto di te…-

-Si certo come no…-

-Ma non sto scherzando! Anche Bill ha notato che suo fratello è cambiato un casino da quando ti ha conosciuta!-

-Cambiato quanto?-

-Per esempio non si sentono più “rumori sospetti” provenire dalla sua camera…e Bill mi ha detto anche che due sere fa una ci ha provato con Tom ma lui non l’ha calcolata nemmeno un po’…e spesso ha lo sguardo perso nel vuoto,o fissa i tuoi sms ossessivamente!-

-Questo perché ancora non gliel’ho data…-

-Ma è mai possibile che tu debba pensare sempre in negativo?-

-Certe persone non cambiano mai!-

-Non è affatto così! Secondo me,almeno per stavolta,dovresti lasciarti andare!-

-Tu dici?-

-Dico,dico!-

-E va bene! Ma se succede quello che penso io,prima gli rompo le ossa e poi lo strozzo!-

-Sempre esagerata tu!-

-Non esagero affatto! Ma adesso dimmi di te e Bill…-

-Oh,niente di che…-

-Si,l’ultima volta che l’hai detto sei stata a letto con Christian…allora? Allora? Allora? Allora?-

-Ok,ok…l’abbiamo fatto,va bene adesso?-

-Lo sapeeeeeevo! Com’è stato?-

-Che devo dirti? Fantastico! Poi il muschio sulla pelle da’ proprio una bella sensazione,sai?-

-Muschio? Allora hai realizzato il tuo sogno…-

-Il nostro sogno…-

-Nostro di chi? Tuo e mio?-

-Certo che no,idiota! Mio e di Bill…-

-Cioè anche lui…-

-Si,anche lui!-

-Peccato non fosse la tua prima volta…-

-La mia no…-

-E con questo che vorresti dire? Che…? Wow! Era la sua prima volta?-

-Si,ma non c’è bisogno di urlare così!-

“Come and rescue me...I’m burning,cant you see?”

 -Scusa,è il mio...pronto?O ciao Tom… no,sono insieme a Emma…a ok… allora arrivo… ciao ciao! Era Tom…devo scappare,dice che ha una sorpresa per me… a domani!-

-Ciao,poi devi raccontarmi tutto!-

-Certo!-

“To me,you’ll be forever sacred...I’m dying but I know our love will live...”

-Pronto?Bill!Si,certo che sono libera!Ah…ok…ci vediamo tra un quarto d’ora…-

 

Quindici minuti dopo

 

-Ciao amore…- sussurrò il moro abbracciandola da dietro.

-Bill!Mi hai spaventata!-

-Scusami…vieni,ho voglia di stare con te…-

-Che si fa?-

-Una passeggiata…-

 

-Oddio,no!Piove!-

-Bill,laggiù c’è un portico…corriamo!-

-Uff…finalmente all’asciutto…bhè…insomma…siamo bagnati fradici…-

-Bill…-

-Si?-

-Sei bellissimo…-

-Anche tu…-le sussurrò il moro,catturando con le labbra alcune goccioline d’acqua che rigavano il volto della ragazza.

-Andiamo a casa…-sussurrò lei.

-Almeno aspettiamo che finisca di piovere…-

-No… passeggiamo sotto la pioggia…-

-Ogni tuo desiderio è un ordine…-

-Dai,non fare lo scemo!-

 

-Uff! Che corsa!-

-Sei fuori allenamento,bello mio…-

-Vogliamo provare? Andiamo a correre,poi vedrai se sono fuori allenamento…-

-Ma quanto siamo suscettibili…-

-Mi prendi in giro?-

-Certo che no…aspetta,dobbiamo cambiarci,altrimenti ci ammaleremo!-

-Mmm…io preferirei togliere i vestiti e basta…-

-E poi dici che il maiale è tuo fratello!-

-Infatti il maiale è Tom!-

-E allora che voleva dire quello che hai detto?-

-Che voglio farmi il bagno! Che avevi pensato?-

-Lo sai benissimo che avevo pensato!-

-Allora la maliziosa qua sei tu,cara mia!-

-Vai al diavolo! E comunque il bagno lo farò io prima di te!-

-Uff! Va bene,però devi sbrigarti!-

“Non l’ho mai visto così arrendevole…deve avere qualcosa in mente…”pensò Emma entrando nella vasca.

“Ci voleva proprio…”si rilassò,tanto da non sentire la porta aprirsi.

-Che fai,dormi?-le chiese il moro entrando in acqua e abbracciandola.

-Lo sapevo che avevi qualcosa in mente…- rispose lei,appoggiandosi al suo petto.

-Sai una cosa?-

-Cosa?-

-Sei bellissima con i capelli bagnati…-

-Ma tu hai ancora i capelli asciutti! Eh,no,caro Billuccio,adesso te la faccio vedere io!- esclamò la ragazza,afferrando il bocchino della doccia e inzuppandogli i capelli.

-Nooooooo! Mi hai rovinato la piastra! Ti ammazzo!-

-Così va meglio…anche tu sei bellissimo con i capelli bagnati…-

-Sai che ti dico?-

-Mmm…no…-

-Mi sa che hai ragione…-

-Su cosa?-

-Il sesso è come una droga…anzi,tu sei la mia droga…-

-Dici?- sussurrò lei mettendosi a cavalcioni su di lui.

-Dico,dico…- le sussurrò in risposta,baciandole il collo.

L’aria si riempì dei loro sospiri e dei loro gemiti.

Raggiunsero l’apice.

Si guardarono sorridendo e si diedero un ultimo bacio,prima di uscire dalla vasca.

 

 

 

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Capitolo 13
*** Perdonami ***


-T-Tom…ma…è…-

-T-Tom…ma…è…-

-Bellissimo…come te…-

Il rasta la abbracciò da dietro e poggiò le proprie labbra sul suo collo.

-Jo…non so perché ma mi sento bene quando sono con te…mi sento sulle nuvole…credo di essermi innamorato di te…-

-Lo pensi davvero?-

-Io non lo penso…io lo so…-

-Non ho parole…-

-Nemmeno i…-

-Shhht…basta parlare ora…-

La bruna si rigirò tra le braccia del ragazzo e gli poggiò un dito sulle labbra.

-Fuori c’è un’altra sorpresa…-

Il balconcino era pieno di rose rosse.

Il cielo limpido permetteva loro di osservare le stelle.

-Tom…-

-Si piccola?-

-Ti amo…-

-Ti amo anch’io…vorrei rimanere tutta la notte abbracciato a te…-

Per tutta risposta Jo annullò la distanza tra le loro labbra,accarezzandogli la schiena.

Lui la prese in braccio e la portò in camera.

La fece sdraiare sul letto e le accarezzò la pancia.

Lei gli tolse la maglia e i pantaloni,abbandonandosi a quelle labbra tanto desiderate.

Il rasta la spogliò dolcemente,accarezzandole la schiena.

Quando oramai tutta la loro biancheria faceva compagnia al pavimento,lui scese dalle labbra al collo di lei,per poi risalire.

-Jo…sappi che non sarai mai “una delle tante”. Tu sei e sarai sempre mia. Solo mia.-

-Tu…tu non sei quello che credevo…-

-Lo so…ma quello che importa ora è che ti amo…-

-Anch’io…-

-Ti faccio male?-

-N-no…vai avanti…-

-Sicura?-

-S-si…-

Lentamente l’espressione di sofferenza della ragazza si tramutò in un sorriso.

-Tomi…-sussurrò con voce roca.

-D-dimmi…-

-Ti amo…-continuò,mugolando.

Raggiunsero l’apice e si addormentarono,ancora abbracciati,sorridendo.

 

 

 

 

 

 

-Ciao Emma!-

-Jo! Allora,qual era la sorpresa di Tom?-

-Mi ha fatto trovare la sua camera piena di candele profumate e il balconcino di rose…-

-Wow! E io che credevo che quello romantico fosse Bill…-

-Anch’io…e credevo anche che Tom non si sarebbe mai innamorato…-

-Te l’avevo detto io che tutti cambiano!!!!!!!-

-Ma che succederà quando dovranno andare via?-

-Ma come,non lo sai?-

-Cosa dovrei sapere?-

-Hai presente la villa che stanno costruendo nella West Side,nell’ottavo distretto?-

-Certo che ce l’ho presente…ma ora che c’entra?-

-C’entra,c’entra…sai chi sono i proprietari?-

-No!Non può essere!-

-Può essere,può essere!-

-Allora verranno ad abitare qui? Proprio qui?-

-Proprio qui!-

-Dobbiamo festeggiare!!! Stasera uscita a quattro,che ne dici?-

-Ma certo!-

 

 

 

-Ragazze,siete bellissime!-

-Voi dite?-

-Diciamo,diciamo!-

-Vabbè dai,entriamo,che sennò il nostro tavolo lo assegnano a qualcun altro…-

 

-Ci dovrebbe essere una prenotazione a nome Lennon,Emma-disse la ragazza.

-Si,vi accompagno subito al vostro tavolo-

-La ringrazio-

-Sei parente di John,per caso?-le chiese Tom.

-No,è solo un caso di omonimia…-

 

-Allora,io prendo questo,questo e questo…-

-Però,si tratta bene il nostro cantante…-

-Vai al diavolo Tom!-

-Calma,calma…non vogliamo mica rovinarci la serata,giusto?- chiese Jo minacciosa.

-Giusto…scusate…-

-Ecco signori,le vostre ordinazioni…-

-Grazie signorina!-

-Non c’è di che!-

 

-Mai mangiato meglio in vita mia!- asserì il rasta alla fine della cena.

-Questo perché ancora non sei stato dal…come si chiama quel ristorante dove mi hai portato la prima volta che siamo usciti insieme?-gli rispose il moro.

-Il Generale- asserì Emma.

-Lo hai portato da Vittorio? Già mi immagini che ti ha detto…”Chi è chesto guaglione?”-

-Eggià!-

 

 

-Scusate,vado un attimo hai servizi…- fece Jo.

-Ok- le risposero gli altri.

 

Ma al ritorno Jo vide qualcosa che non doveva vedere.

Tom era abbracciato a una biondina e la stava palpando per benino.

La ragazza,sconvolta,si diresse di corsa verso il loro tavolo.

-Emma! Non posso crederci!-

-A cosa non puoi credere?-

-Là dietro c’era…- le parole le morirono in gola.

-Chi c’era?-

-T-Tom…ma t-tu sei qui...ma allora...O Tomi,come ho potuto dubitare di te?-

-Jo…ti spiacerebbe spiegarci quello che sta succedendo?-

-Là dietro c’era un ragazzo identico a Tom e io…Tomi,ti prego,perdonami!-

-Certo piccola…non preoccuparti…-

-Devo farmi perdonare!-

-Ma ti ho già perdonata!-

-Sssssht! Vieni con me… ciao ragazzi,lo rapisco…-

-Ciao Jo!-

-Allora? Che si fa?-

-Sono stanchissima…mi porti a casa?- chiese Emma con un sorrisino malizioso.

-Ma certo piccola…- le sorrise Bill baciandola dolcemente.

 

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Capitolo 14
*** Shock ***


-Jo

-Jo! Ferma! Se quei due ci sentono siamo fritti!-

-Ma dai!-

-Jo! Solo perché sai che Emma tiene una chiave sotto lo zerbino non sei autorizzata a…-

-Entrare a casa sua di soppiatto? Ma allora il bello dove sta?-

-Ma se ci sente ci fa a polpette!-

-Se stai zitto non ci sente!-

-Jo…non dovremmo essere qui!-

-Zitto Tomi…saliamo di sopra…-

-Ma se stessero…?-sussurrò il rasta.

-È proprio questo il bello!-

-E poi il pervertito sono io!-

-Infatti mi hai contagiata! Vieni questa è la camera di Emma…-

Il moro era disteso a pancia in su e la ragazza,poggiata sul suo petto,dormiva placidamente,come lui del resto.

Erano coperti dal lenzuolo fino alla vita.

La schiena di lei era nuda.

E probabilmente anche tutto il resto.

-Ma guarda come sono carini!-

-Già…e bravo il mio fratellino…-

I due si cristallizzarono.

Emma si era appena mossa.

-Falso allarme,si stava solo girando nel sonno!-

-Jo,andiamo via…non vorrei che ci scoprissero…-

-Va bene…ma andiamo in albergo? È ancora presto…-

-Mmm…ai suoi ordini Miss…-

Ma non fecero abbastanza attenzione nel chiudere la porta d’ingresso.

Nello stesso momento in cui misero un piede fuori dall’appartamento,Emma,di sopra,tese le orecchie.

“Me lo sarò immaginato…ma guarda il mio bimbo come dorme…che dolce…”

La ragazza si puntellò sul gomito e lo osservò dormire.

Sembrava proprio un bimbo,coi capelli arruffati e l’espressione rilassata di chi è nel più profondo dei suoi sogni.

Il petto gli si alzava e abbassava dolcemente,al ritmo del suo regolare respiro.

Emma si poggiò al suo petto e ascoltò il suo cuore.

TUM TUM.

 TUM TUM.

  TUM TUM.

Lentamente girò la testa e gli depose un dolce bacio sul petto.

Guardò la sveglia e sorrise.

Le otto.

Si avvicinò all’orecchio di lui.

-Bill…-sussurrò.

Il moro emise un mugolio.

-Bill…-

Il fiato caldo della ragazza gli fece venire i brividi.

Lentamente aprì gli occhi.

-Buongiorno…- le sussurrò catturandola in un dolce bacio a fior di labbra.

-Buongiorno Signor Kaulitz…ha dormito bene?-

-“Dormito” è una parola grossa.-

-Ma se fino a due secondi fa eri nel mondo dei sogni!-

-Sognavo quello che è successo stanotte…-

La ragazza emise uno strano mugolio.

-Bill,mi fai le coccole?-

-Solo le coccole?-

-Scemo!- lo apostrofò lei lanciandogli un cuscino.

-Ehi! Scema sarai tu!-

-No tu!-

-Tu!-

-Tu!-

-Tu!-

-Tu!-

-Io!-

-Bravo,vedi che lo sai?-

-Non può essere!-

-Cosa non può essere?-

-Di solito ci si confonde e si risponde “No io!”-

-HeHe…quello è il mio trucchetto preferito…non posso cascarci!-

La radio accesa attaccò una bella canzone.

“Ciao che coincidenza
tu in questa stanza a casa di amici
cosa mi dici... vabbè
va meglio pure a me
può darsi non sia stato uno sbaglio
aver dato un taglio con te
e non vederci più non sentirci più
e adesso guarda tu
mentre ridiamo insieme

Scusa se ti chiamo amore
sei la sola parte di me che non so dimenticare
scusami se ho commesso io l'errore
di amare te molto più di me”

-Emma…che dice questa canzone?-

La ragazza gliela tradusse e alla fine lui aveva gli occhi lucidi.

-E’ bellissima…-

-Lo so,lo so…-

-Ehi,dove stai andando?-

-Tu resta a letto…torno tra cinque minuti!-

-Nonono,Emma! Aspetta! Dove v…-

La porta si chiuse con un tonfo.

-Mah,chissà dov’è andata così di fretta?-

Emma intanto se la rideva immaginandosi la faccia di Bill quando avrebbe visto cos’era andata a comprare.

“Michele è sempre Michele. Inimitabile!”pensò inspirando il profumo che veniva dal sacchetto.

Lentamente aprì la porta di casa,si tolse le scarpe e andò in cucina.

Qui prese un vassoio e vi sistemò su la colazione.

Poi cominciò a salire piano piano,per fare una sorpresa a Bill,che era ancora a letto e stava ascoltando Albachiara.

-Qualche volta fai pensieri strani
con una mano, una mano, ti sfiori,
tu sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori!-

-Emma! Mi hai spaventato!-

-Canto così male?-

-No! Ma sei spuntata così all’improvviso…-

-Scusami. Volevo farti una sorpresa.-

-Aspetta un attimo…sono cornetti alla Nutella caldi,quelli?-

-Si. Ti piacciono?-

-Li adoro! Come te!-

Emma gli si sedette in parte sul letto e si poggiò il vassoio sulle gambe.

-Emba tescioro…-

-Bill,se parli con la bocca piena potresti soffocare!- ridacchiò lei alla vista del suo ragazzo che biascicava qualcosa.

-Dicevo…sei sporca di Nutella!-

-Dove?-

-Qui.-

-Qui dove?-

-Qui.-

Il ragazzo la prese alla sprovvista baciandole il collo.

Lei gli accarezzò i capelli lasciandosi spogliare.

Gli salì a cavalcioni sempre lasciandosi baciare il collo.

I loro sospiri riempirono la stanza.

Non si accorsero nemmeno che la porta d’ingresso si era aperta.

-Jo…eccheccazzo! Torna qui!-

-Eddai! Staranno ancora dormendo,te lo dico io!-

-E se non stessero dormendo?-

-Eddai! Così li svegliamo!-

-Ma che ci trovi d’interessante a far terrorizzare la tua migliore amica?-

-Terrorizzare! Esagerato!-

-E tu come lo chiami sparare l’urlo di “Schrei!” a tutto volume nelle orecchie di qualcuno che dorme?-

-Svegliare!-

Lentamente Jo aprì la porta.

I due rimasero bloccati sulla porta,non sapendo che fare.

Tom fu il primo a rimettersi dallo shock.

Afferrò Jo dalla vita,la trascinò fuori e chiuse la porta,senza fare rumore.

-Contenta ora?- le chiese quando furono di nuovo in strada.

-Ma io come facevo a sapere che…?-

-Odio dirlo,ma io te l’avevo detto!-

-Ma…-

-Così impari a introdurti furtivamente nelle case altrui!-

-La smetti? Sembri mio padre!-

-…-

-Che c’è da ridere?-

-Scusa tesoro,ma hai una faccia…-

-Che faccia ho?-

-Lascia stare…che si fa?-

-A parte piangere perché domani parti?-

-Esagerata! E poi torniamo a Natale!-

-Ma Natale è tra un mese!-

-Eddai! E poi vi telefoneremo sempre!-

-Ma io non voglio stare così tanto lontana da te!-

-Per ora pensiamo a divertirci..e quando incontriamo Bill e Emma non facciamogli capire che li abbiamo visti,ok?-

-Tanto lo scopriranno!-

-Invece no!-

-Si!-

-No!-

-Si!-

-Ti amo!-

Il biondo la colse alla sprovvista con un bacio dolcissimo.

-Ora non pensiamoci,ok?-

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Nightmare ***


-Allora ciao bimbi…ricordatevi di noi

-Allora ciao bimbi…ricordatevi di noi!- Emma cercò di alleggerire l’atmosfera con una mezza battuta.

-Ma certo piccola! E ricorda che ti amo!- le sorrise Bill.

-E tu non mi dici nulla?-

-Non sono bravo con le parole ma…ecco,volevo darti questo.-

Tom prese una scatolina dalla tasca e invitò Jo ad aprirla.

-Tomi…è…-

-Un regalo speciale per una persona speciale!-

La scatolina conteneva una,anzi,due collane,coi ciondoli ad incastro.

Mezza stella nera,mezza bianca.

-Ma che carini…tu che dici Bill?-

-Che non riconosco più mio fratello!-

“Informiamo i signori passeggeri del volo 1317 diretto a Berlino che l’aereo decollerà tra dieci minuti. Siete pregati di affrettarvi. Grazie.”

-Allora è davvero il momento di salutarci?-

-Purtroppo si…ma torniamo tra un mese,ricordi?-

-Certo che ricordo…allora ciao,e comportatevi bene!-

-Ci puoi scommettere!-

Emma baciò Bill,poi si diresse verso il rasta.

-Tom…-

-Si Emma?-

-Ti voglio bene!-

E così dicendo si abbracciarono,come due amici di vecchia data.

-Gustav…ci siamo conosciuti solo ieri pomeriggio,ma so che mi mancherai…e lo stesso vale per te,Georg…-

Emma abbracciò gli altri due membri del gruppo.

Jo non riuscì a trattenere le lacrime quando i ragazzi fecero loro l’ultimo cenno con la mano prima di sparire.

Emma riuscì a controllarsi solo fino a fuori dall’aeroporto.

Poi anche il suo volto si rigò di lacrime.

 

La sera stessa…

 

“Il volo 1317 diretto a Berlino decollato alle 16:30 di oggi pomeriggio si è schiantato sulle Alpi. Non ci sono superstiti.”

La voce fredda del giornalista entrò nelle orecchie di Emma.

“Un attimo! Ma non era…?”

-BILL! TOM! GEORG! GUSTAV! NOOOOOOOOOOO!-

Il suo urlo rimbombò nel villino.

Senza rendersene conto era scoppiata in un pianto convulso.

Tirò un pugno allo specchio dell’ingresso.

Un calcio al mobile del corridoio.

Era un incubo.

Non c’era altra spiegazione.

Non poteva esserci altra spiegazione.

E,soprattutto, non doveva esserci altra spiegazione.

“Wir müssen nur noch 1000 Meere weit
1000 dunkle Jache ohne Zeit
1000 Sterne zieh'n vorbei
Wir müssen nur noch 1000 Meere weit
Noch 1000 Mal durch die Unendlichkeit
Dann sind wir endlich frei“

-Pronto?-

-Emma,amore,perché piangi?-

-Bill? Sei tu?-

-Ma certo! Chi vuoi che fosse?-

-Dio ti ringrazio!-

-Che succede?-

-Qual era il vostro volo?-

-1318,perché?-

-Oddio! Credevo fosse il 1317!-

-Perché? Che è successo al 1317?-

-Si…si è schiantato sulle Alpi…oddio! La mia mano!-

-Che succede alla tua mano?-

-Niente,non preoccuparti…-

-Ti prego…dimmi cosa è successo alla tua mano!-

La voce di Bill suonava preoccupata. Si sentiva benissimo che stava per scoppiare a piangere.

-Ma nulla,non preoccuparti!-

-Che ti è successo? Qualcuno ti ha aggredita?-

-Ma no,che vai a pensare?-

-Emma,dimmi che ti è successo!-

-Ssssht…basta piangere…-

-Dimmi che ti è successo….ti prego…-

-Ho rotto uno specchio…-

-Quale specchio?-

-Quello dell’ingresso-

-E perché l’hai rotto?-

-Quando ho sentito che quel volo era precipitato…e pensavo voi foste a bordo…ho perso la ragione…-

-E ora mi dirai che hai tirato pure un calcio al mobiletto del corridoi,scommetto!-

-Esatto…-

-Va a fasciarti la mano…ci sentiamo piccolina…e non provare,ripeto,non provare,a fare mai più una cosa del genere!-

-Va bene…-

-Prometti!-

-Prometto…ti amo…-

-Anch’io piccola…anch’io…-

CLICK.

-Dio ti ringrazioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!-

Emma accese la radio e sistemò la casa,sulle splendide note di “1000 Meere”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Jo! Ti muovi?-

-Arrivo,arrivo! Mamma,come sei impaziente!-

-Ha parlato Miss Pazienza! E comunque muoviamoci,che nevica!-

“Già…nevica. Ma,Bill,dove sei? Avete dovuto posticipare il ritorno,ma di quanto?”

-Pensi a lui?-

-A lui chi?-

-A Bill,ovvio!-

-Si...mi manca,Jo! Da morire!-

-Lo so…ma che possiamo farci?-

-Magari possiamo farci una cioccolata calda al bar dell’angolo!- rise una voce alle spalle delle due ragazze.

-Ragazzi!!!!-

-Ci siete mancate un casino!-

-Anche voi!-

-E a noi niente feste?- si lamentarono Georg e Gustav.

-Ma certo!- le ragazze si avvicinarono a loro e gli stamparono due enormi baci sulle guance,guadagnandosi un’occhiataccia da parte dei gemelli.

-Ok,ok…volete fregarci le ragazze?-

-Gelosooooooooni!-

-Infatti!-

-Ma la cioccolata calda?-

-Gustav! Com’è possibile che pensi sempre a mangiare?-

-Ma ho freddo!-

-Scusate,è un nuovo sms…-

“Dv 6?”

-Ehi,Jo…è Karen…le dico di raggiungerci?-

-Ma certo!-

“Sn cn Jo al Mundial…c raggiungi?”

“Ma certo! Sto portando anke Miriam,ok?”

“Cetto!”

“Ok,allora arriviamo!”

-Arrivano Karen e Miriam…-

-Fantastico! Altre due belle fanciulle per noi!-

-Georg,sei un pervertito!-

-Uffa,ma che ho detto?-

-Assolutamente nulla!-

-Il tuo sarcasmo non è simpatico!-

-Vaffanculo!-

-Calma e sangue freddo,guys!-

-Ok,ok…allora,come sono queste due?-

-Karen è alta,magra,con gli occhi azzurri e i capelli neri,mentre Miriam è piuttosto bassa,bionda e con gli occhi neri come il carbone!-

-Mmm…penso che mi piaceranno queste ragazze…-

-Almeno una lasciamela!-

-Ciao raga!-

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Sterben Für Dich ***


Bill era seduto accanto ad un letto d’ospedale e versava lì tutte le sue lacrime

Bill era seduto accanto ad un letto d’ospedale e versava lì tutte le sue lacrime.

-Emma…ti prego,devi svegliarti…-

La ragazza non accennò ad alcun movimento.

Era entrata una settimana prima in coma,e non voleva saperne di uscire.

Bill singhiozzò.

Non ce la faceva.

Non mangiava da una settimana.

Non ci riusciva.

Quei maledetti AntiFan.

“Se trovo chi ti ha fatto questo,lo giuro,lo uccido!”

In un lampo si vide passare davanti tutta la scena.

 

*FlashBack*

-Ciao raga!-

-Karen! Miriam! Come va?-

-Noi benissim…ma loro sono i Tokio Hotel?-

-Si,certo…c’erano dubbi?-

-Georg,sei troppo vanitoso per i miei gusti!-

-Vaffanculo,Gustav!-

-Ma che cariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiini!-

-EHI,BRUTTO FROCIO!- ululò una voce maschile,rivolta a Bill.

-Scusa,com’è che hai chiamato il mio ragazzo?-

-NON SONO CAZZI TUOI! E ORA MUORI,BASTARDO!-

BUM!

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!-

Emma si parò davanti a Bill nello stesso momento in cui la pistola esplodeva un colpo.

-Maledetta puttana! Me la pagherai!-

-Emma! EMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! NOOOOOOOO! Non morire! Arriva l’ambulanza,non morire,resisti!-

-Bill…io…ti amo-

Le sue ultime parole.

Poi,il coma.

*Fine FlashBack*

 

-Bill…devi mangiare…-

-Non ho fame.-

-Ma è una settimana che non tocchi cibo!-

-Vattene.-

-Ma…-

-VATTENE VIA,TOM!-

Prese la mano della ragazza tra le sue e la baciò.

-Svegliati…- la implorò.

-Svegliati,ti prego…-

Bill incrociò le braccia e vi poggiò la testa.

Poi si poggiò sul letto e pianse.

Pianse come non aveva mai fatto.

Poi sentì una mano gentile accarezzargli i capelli.

La mano aveva dita lunghe e affusolate.

Lui sollevò la testa e incontrò il suo sguardo.

-Non piangere…-

-…-

-Ti prego,non piangere,non sopporto le tue lacrime…-

-EMMA!-

-Ma quanto tempo è che non mangi?-

-Che importa? L’importante è che tu stia bene!-

-Bill…-

-Si?-

-Cosa mi è successo?-

-Tu…tu mi hai salvato la vita!-

-E’ tutto così…confuso…-

-Un tizio mi ha sparato e tu ti sei messa in mezzo…stupida! Mi hai fatto prendere un infarto!-

-Io…cosa? Ma perché mi fa così male la schiena?-

-Perché la pallottola ti ha presa nella schiena…e tu…non avresti dovuto!-

-Meglio io che te!-

-Ma…ma cosa dici?-

-Ehi…non piangere…-

-Non ci riesco…io…è colpa mia!-

-No,non è colpa tua…calmati,coraggio…-

Emma lo teneva stretto a sé con una mano,e con l’altra gli accarezzava i capelli.

-Coraggio…su,su…-

Bill poggiò le proprie labbra sulle sue.

-Ben svegliata,signorina!-

-Oh,ehm…buongiorno dottore…-

-Ora coraggio,signor Kaulitz…vada a mangiare qualcosa…-

-Perché? Da quanto tempo non mangia?-

-Una settimana…è rimasto con lei tutto il tempo…-

-Bill…va’ a mangiare,coraggio…-

-Va bene…ma torno subito!-

-Invece tu vai a mangiare qualcosa di caldo! Sono stata chiara?-

-Cristallina!-

Bill fece un sorriso a trentadue denti.

Uscì dalla camera saltellando.

Quando la porta si chiuse alle sue spalle,Emma abbandonò l’espressione di serenità che aveva assunto per non far spaventare Bill.

-Dottore,perché mi fa così male la schiena?-

-Ecco…il proiettile si è conficcato in una vertebra…-

Emma sbiancò.

-…e l’operazione di estrazione è molto rischiosa…-

-Quali rischi comporta?-

-Ecco…se andrà bene nessuno,ma potrebbe rimanere paralizzata a vita.-

-Bene. Dov’è il modulo di consenso?-

-Lei…vuole farsi operare?-

-Si! Non posso vivere con un proiettile nella schiena…-

-Lei è molto coraggiosa,lo sa?-

-La ringrazio dottore…quando sarò operata?-

-Tra un quarto d’ora,quando la sala operatoria sarà pronta.-

-D’accordo.-

 

Quindici minuti dopo.

 

-Ne è sicura signorina?-

-Assolutamente!-

 

Otto ore dopo,un medico uscì dalla sala operatoria.

-Dottore! Dov’è Emma? Come sta?-

-Calma,calma,giovanotto. La sua ragazza sta bene. Ora sta riposando.-

-Perché l’avete portata in sala operatoria?-

-Per estrarle il proiettile.-

-E…com’è andata?-

-Magnificamente! Tra un paio d’ore la ragazza si risveglierà e sarà dimessa la settimana prossima!-

-Grazie dottore! Dal più profondo del mio cuore!-

-Dovere,giovanotto!-

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Capitolo 17
*** Capodanno ***


Una figura solitaria camminava nell’androne dell’ospedale

Una figura solitaria camminava nell’androne dell’ospedale.

Ma era troppo buio per distinguerne i lineamenti.

Dall’andatura si sarebbe detto che fosse una donna.

Molto alta.

Magra e agile.

La donna si accorse dell’altissima figura che sembrava stesse aspettando qualcosa.

O qualcuno.

Nell’ombra sorrise.

È lui” pensò.

Nessuno ha dei capelli così in tutto il mondo

-BILL!-

-EMMA!-

La ragazza cominciò a correre e gli saltò in braccio.

Si avvinghiò a lui con gambe e braccia. (tipo Koala,x intenderci XD)

-Piccolina mia…mi ero così preoccupato!-

-Ssssht! È troppo tempo che non mi baci…- sussurrò.

Il ragazzo unì le loro labbra e si mosse verso il muro.

Vi poggiò la schiena di lei.

Scese dalle labbra al collo.

-Avete intenzione di scopare?-

-Uffa Tom…ma non lo chiudi mai il becco?-

-Evidentemente no…e poi voglio anch’io un abbraccio!-

-E io non basto più?-

-Ma no amore,che dici?-

-Sei uno scemo…-

-Ma fanno sempre così?-

-Si Karen,fanno sempre così…se non peggio!-

-Ma come fate a sopportarli?-

-Eh,dopo un po’ si fa l’abitudine…-sospirò Georg con aria di chi la sa lunga.

-Ma zitto tu!-

-Ehi! Vuoi la rissa?-

-Gustav! Georg! E meno male che sono quelli più calmi!- esclamò Miriam.

-Già! Immagina se erano quelli più scalmanati!-

-Ma tu guarda…i piccioncini si baciano…-

CLICK.

-Ehi! Ma che cazz…-

-Ehm…scusate ma eravate troppo carini,non ho resistito…-

-Karen! La devi smettere di fotografare tutto!-

-Vaffanculo!-

-Grazie,altrettanto…-

 

 

 

 

 

 

 

-Auguri! Buon anno nuovo!-

-Si…hic…auguri…hic…-

-Fantastico! Iniziamo bene…quei due sono già ubriachi…-

-Da Tom me lo aspettavo,ma Jo…-

-Che vogliamo farci?-

-Senti…Georg e Miriam se ne sono andati da un pezzo…Gustav e Karen pure…che ne dici di andare pure noi?-

-E li lasciamo ubriachi?-

-Noi non siamo ubriachi,brutti stronzi che non siete altro!-

-Argh! Jo! Ma che è,spunti come i funghi?-

-Quasi…e comunque vi ripeto che non siamo ubriachi,quindi se volete andare…-

-Ok…ciao Jo…CIAO TOM!-urlarono i due,per farsi sentire dall’altra stanza.

-Ciaooooooooooo!-

 

-Finalmente soli…-

-Hehe…ho una sorpresa per te…-

-Cioè?-

-Seguimi…-

-Dove mi porti?-

-Qui! Ora siediti sul letto…-

-Non ti riconosco più…-

-A Capodanno si può fare uno strappo alla regola…-

La ragazza lasciò scivolare il vestito giù.

-E quello da dove sbuca?-

-Diciamo che mi sono fatta un regalino…-

-Vieni qua piccola…-

 

 

 

 

-Mmm…piccola,sai di cioccolato…-

-Dici,Bill?-

-Già…che ne dici di stare un po’ davanti al camino?-

-Ma certo…con questo freddo,poi…-

 

Emma si strinse contro di lui e gli diede un piccolo bacio sul petto.

Stesero un po’ in religioso silenzio,scambiandosi qualche carezza ogni tanto.

Poi decisero di salire in camera.

-Il bagno è mio!-

-No,mio!-

-Mio!-

-Mio!-

-Solleticoooooooooooooooooooooo!-

-Nonono,Bill,fermo! Fermo! Oddio!-

Quando si calmarono lei aveva il viso tutto rosso.

-Per colpa tua! Scemo!-

-Scemo a me?-

Bill le si avvicinò minacciosamente.

-Nonono Bill,scherzavo,scherzavo! Ti amo tanto!-

-Va bene…per ora…-

-Bill…-

-Si?-

-Sono in astinenza da coccole…che si fa?-

-Le coccole!-

 

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Capitolo 18
*** Un giorno pieno di sorprese ***


Sentiva il suo fiato caldo sul collo

Sentiva il suo fiato caldo sul collo.

Le sue mani delicate scivolare dolcemente sul suo corpo nudo.

I suoi gemiti le facevano correre i brividi lungo la schiena.

-…vengo- sussurrò,abbandonandosi su di lui.

Erano senza fiato.

Senza fiato ma felici.

-Buon compleanno tesoro…-

-Grazie…-

-Compi 19 anni,vero?-

-JaJa…ho una fortuna sfacciata,sai?-

-Perché?-

-HeHe…mi piace fare il compleanno il giorno dopo San Valentino…-

-Perché?-

-Perché così posso stare con te due giorni di fila senza scocciature…-

-Scemina…e comunque ti piace il mio regalo?-

-Mon amour…certo che mi piace…non sai quanto avrei pagato fino a ieri per passare due giorni à Paris…-

Le sorrise e la baciò.

Era pazzo di lei.

Non riusciva a capire come aveva fatto a vivere senza di lei in quei due mesi.

La chiamava ogni giorno.

La sognava ogni notte.

-Emma…-

-Si Bill?-

-Ti va di farlo di nuovo?-

-Si,certo che mi va…-

TOC TOC.

-…azz…-

-Fratellino,posso entrare?-

-Un attimo,vengo io…che c’è?-

-Io e Jo stiamo uscendo…voi venite?-

-No,preferisco restare…c’è Emma che dorme ancora…-

-Oh,non credo che stia dormendo…vabbè,allora ciao…-

Quando la porta si chiuse,i due scoppiarono a ridere.

-Credi che ci abbiano sentiti?-

-Mica abbiamo urlato…credo che lo immaginasse…-

-HeHe…dove eravamo???-

 

Intanto,nei Bois de Boulogne…

 

-Ehi,ma allora Emma non stava dormendo! Guarda,è laggiù!-

-Già! Emma!-

La ragazza non sollevò lo sguardo nemmeno per capire chi l’avesse chiamata.

-Emma!-

Niente.

Non rispondeva.

I due le si avvicinarono.

-Emma,ma mi senti?-

-Prego?-

-Emma,ma non ci riconosci?-

-Io non mi chiamo Emma…sono Jodie…-

-Scusaci,ma sei uguale a una nostra amica…!-

-Davvero? Cioè identica?-

-Si…perché,ti pare strano?-

-Portatemi da lei,vi prego!-

-Perché?-

-Allora…ho saputo l’anno scorso che i miei genitori mi hanno adottata…e che ho una sorella gemella…che potrebbe essere la vostra amica…! Mi portate da lei?-

-Certo! Seguici!-

 

In albergo…

 

-Bill! Emma! Aprite questa porta!-

-Ehi,calma! Che succede?-

-Dov’è Emma?-

-Emma! Vieni un attimo?-

-Si,cosa c…e lei chi è???-

-Ciao…io…ecco…sono tua sorella…-

-Un attimo…quale sorella? Io ho solo un fratello minore!-

-Ecco noi…siamo state separate alla nascita…-

-N…non può essere…-

-Dammi un tuo capello!-

-Cosa?-

-Dammi un tuo capello e ti dimostro che siamo sorelle!-

-Vuoi farci fare il test del DNA? Ma hai idea di quanto costi?-

-Non ho problemi di soldi,tranquilla…-

Gli altri tre non riuscivano a spiccicare parola per lo sconcerto.

Cioè,Emma avere una sorella gemella?

-Allora andiamo al centro analisi!-

 

Mezza giornata dopo…

 

-Pazzesco!!!!!-

-Cosa è pazzesco???-

-Voi non ci crederete ma Jodie è davvero mia sorella gemella!!!-

I tre restarono a bocca spalancata.

-Scusatemi un attimo ora…devo chiamare la mia cara mammina…-

-C…certo Emma…-

-Pronto? Mamma?-

-Si tesoro?-

-Per caso sai niente di mia sorella?-

-Quale sorella cara?-

-Tu non hai sorelle!-

-Invece si! Una certa sorella gemella,data in adozione quando siamo nate…-

-C…come lo hai scoperto?-

-E’ qui davanti a me!-

-Chi?-

-Jodie…la mia gemella!-

-Devo parlare con tuo padre…-

-NO! Tu adesso parli con me!-

-Tesoro devo scappare…-

-FERMA LI’ DOVE SEI!-

-Cosa devi chiedermi?-

-Perché ci avete separate?-

-Perché…o insomma,tuo padre non voleva due figlie femmine! Avrebbe preferito un maschio,a dire il vero!-

-Ah,si?-commentò lei freddamente.-Allora puoi dirgli che non deve mai più cercare di contattarmi in alcun modo. Cancellate il mio numero di telefono. Addio!-

-No! Emma! Aspetta,posso spiegar…-

CLICK.

Aveva le lacrime agli occhi.

“Questo è troppo!” pensò.

-Ehi,piccola…perché piangi?-

-Perché i miei genitori sono degli idioti! E mio padre avrebbe preferito un maschio a due femmine,quindi una delle due è stata data in adozione!-

-Calma sorellina…è tutto a posto…-

-No Jodie! Niente è a posto! Sono due idioti!-

-Quantomeno noi siamo intelligenti!-

Tutti scoppiarono a ridere.

 

Più tardi,in aeroporto…

 

Le due gemelle si abbracciarono.

-Ora devo tornare in Inghilterra…ciao,a presto,sorellina!-

-Ciao Jodie…ci sentiamo!-

-Certo! ByeBye!-

-Ciao! E dimenticavo… AUGURI!!!-

-Anche a te sorellina!-

Detto questo si voltò e scomparve alla loro vista.

 

 

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Capitolo 19
*** Il rapimento ***


-Jo

-Jo! JOOOOOOO!-urlò Emma nel frastuono della discoteca.

-Che c’è???-

-Io esco un attimo,ok?-

-Cosa dici? Non capisco!-

-HO DETTO CHE ESCO UN ATTIMO!!-

-OK!!!-

 

-Bill?-

-Amore! Allora,non starete combinando casini tu e quell’altra pazza!-

-Ma no! Siamo in discoteca e io non sento più un tubo!!-

-Ma non sento musica!-

-Sono fuori dalla disco in questo momento!!-

-Ah,giusto!! Allora,che mi dici???-

-Niente…il solito…tu?-

-Anch’io il solito…interviste,registrazioni,interviste e blablabla…-

-Bill!! Ti spicci?-

-Scusa amore…mio fratello chiama…-

-L’ho sentito! Allora a presto!-

-Si..ti amo…-

-Anch’io…-

Click.

Ora sì che si sentiva bene.

Solo pensare a lui le faceva bene.

Figuriamoci parlargli!!

-Ehi,bellezza!-

-Chi sei tu? E soprattutto:che vuoi da me?-

-Ehi,calma…non usare quel tono con me,bella…-

-E tu smettila di chiamarmi “bella”!-

-Ti ho detto di non usare quel tono con me!-

-D’accordo. Arrivederci,capo…-

Emma cercò di filarsela.

Ma lo sconosciuto fu più veloce.

Le impedì ogni via di fuga poggiando le proprie mani ai lati della testa di lei.

-Non chiamarmi-e ripeto,non chiamarmi-mai più capo,intesi?-

-Non ce ne sarà altra occasione,visto che non ho intenzione di rivederti.-

-E chi lo dice,che non vorrai rivedermi?-

-Io…problemi?-

-Si,bella…io ti voglio e quindi ora verrai con me!-

-E se io non volessi?-

-Tu sei una donna. E come tale devi fare ciò che dico io!-

-Cos’è che hai detto? Io devo fare quello che dici tu?-

-Certo!-

-Vai al diavolo!!-

-Questo non dovevi dirlo!-

Lo sconosciuto le stava baciando il collo.

Bè,baciando è una parola genitile.

La stava letteralmente leccando.

-Che schifo! Sparisci!!-

-Chiudi il becco!-

Le diede uno schiaffo talmente forte da farla svenire.

La caricò su un’auto nera e scomparve nelle tenebre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Allora Commissario,ci sono novità sulla mia amica?-

-No…ma ricominciamo da capo:è sicura che non avesse nemici?-

-Assolutamente no…è una ragazza così gentile e simpatica…-

-Sicura? Un ex fidanzato,un datore di lavoro al quale potrebbe avere fatto qualche sgarro?-

-No,lei è in ottimi rapporti sia con gli ex che con i suoi precedenti datori di lavoro…-

-Qualcuno che potrebbe averle chiesto favori che lei ha negato?-

-No…-

-Non so che dirle…ma sicuramente era un rapimento progettato…richieste di riscatto?-

-No,nulla del genere…-

-Niente telefonate,lettere minatorie o simili?-

-No,niente di niente…commissario,ho paura!!-

Jo scoppiò in lacrime.

-Coraggio signorina,coraggio…la ritroveremo,glielo prometto!-

-Ma è scomparsa da due giorni!! Comincio a credere che non la troverete viva!-

-Sia ottimista!! Possiamo farcela!!-

Il telefono squillò.

-Pronto?-

-Commissario,un uomo vuole parlarle. Sulla Uno. Glielo passo?-

-Certo. Signorina,posso mettere in vivavoce?-

-Faccia pure commissario,faccia pure…-

-Il commissario Johnson?-

-Sono io. Lei chi è?-

-Chi sono io non importa. Ho la ragazza che state cercando. È viva,sta benissimo. Domani a mezzogiorno la lascerò al Parco comunale. La troverete lì.-

Click.

-Commissario! Parlava di Emma,vero?-

-Si,parlava di Emma. Ragazzi! Da dove partiva la chiamata?-

-Da un cellulare. Tim sta rintracciando il numero.-

-Capo,ci siamo. Il numero è **********.-(numero censurato per ovvi motivi…)

-Mi sembra di conoscerlo. Forse l’ho già visto nella mia rubrica o in quella di Emma. Mi dia il numero,tornerò a casa e controllerò.-

La telefonata aveva dato a Jo nuova carica.

-Brava signorina! È così che si reagisce!-

-Arrivederci a tutti!-

 

 

 

Nello stesso momento…

 

 

 

-Rossi,lei è un bastardo!-

-Abbi un po’ di rispetto piccola!-

-E non mi chiami piccola!!-

-Sei in mio potere! E quindi ti faccio ciò che voglio!-

-A proposito,lei non mi ha ancora detto perché mi ha fatta rapire!-

-Semplice,cara,molto semplice. Sei molto bella. Hai un fisico stupendo. Io ti voglio.-

-Lei cosa? Rossi,lei è sposato!-

-Non me ne fotte un cazzo di mia moglie! Io voglio scopare te!!-

-Ma io non verrò mai a letto con lei!!-

-Ed è per questo che ti ho fatta rapire!-

-Rossi metta giù le mani! Si tolga di dosso! No! No! Noooooooooooooooooooooooo!-

Lo scempio era ormai compiuto.

Tremava.

Scalciava.

Urlava.

Quando finì gli mollò un calcione nei coglioni

-Quelli come lei meriterebbero quello che si fa ai gatti! Bastardo!-

-Ammettilo che ti è piaciuto!-

-Vaffanculo!-

-A,ne vuoi ancora? Non c’è problema!-

-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh!!!-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’indomani,a mezzogiorno,nel Parco comunale,un’auto nera si fermò sul selciato,buttò fuori qualcosa e ripartì sgommando.

O buttò fuori qualcuno?

-Emma!!!!!-

-Oddio! Jo!!-

-Emma! Che ti hanno fatto?-

I vestiti della mora erano strappati.

-Jo…è stato lui…-

-Lui chi?-

-Rossi…-

-Che ti ha fatto?-

-Lui…lui mi ha…-

-Ti ha picchiata?-

-SIGNORINA LEBOEUF! HA TROVATO LA SUA AMICA?-

-SI,COMMISSARIO! È QUI,VENGA!-

-È lei Emma Lennon?-

-S…si,sono io…-

-Che le è successo?-

-Il…il mio datore di lavoro…-

-Che le ha fatto?-

-Lui…mi…-

Non riuscì a finire la frase perché scoppiò in un pianto convulso.

-L’ha picchiata?-

La ragazza scosse il capo.

-No,peggio,molto peggio…-

-Non l’avrà violentata per caso?-

Lentamente Emma annuì.

Poi i suoi singhiozzi si mutarono in convulsioni.

-Un’ambulanza! Agente Stone,un’ambulanza!!-

-Subito commissario! Arriva!-

 

 

 

In ospedale,poco dopo…

-Allora dottore?-

-Abbiamo sedato la sua amica. Ma dai primi esami risulta che è stata violentata di recente.-

-Oddio! Sapevo che era un porco,ma non immaginavo fino a questo punto!-

-Signorina LeBoeuf,deve dirmi nome e cognome del datore di lavoro della signorina Lennon.-

-Guglielmo Rossi.-

-Bene. Finirà in galera a breve.-

-Commissario,la devo ringraziare…di tutto!-

-È il mio dovere. Arrivederci.-

-Arrivederci.-

 

 

 

 

 

 

P.S. Ogni riferimento a persone esistenti è puramente casuale. Io non conosco nessun Guglielmo Rossi,ho sparato un nome a caso.

 

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Capitolo 20
*** La confessione ***


Tutto andava come se non fosse successo nulla

Tutto andava come se non fosse successo nulla.

Aveva cercato di nascondere tutto a Bill,per non farlo spaventare.

E per telefono c’era riuscita.

Ma ora,che doveva guardarlo negli occhi,ci sarebbe riuscita?

Incontrandolo,avrebbe potuto rimanere impassibile?

Doveva farcela.

L’avrebbe incontrato dopo sei lunghissimi mesi.

Non voleva rovinare la festa a nessuno.

Eccoli.

Il momento della verità.

-Ciao amore!-

-Ciao cucciolo! Come va?-

-A me bene,e a te?-

-Ecco…io…- “Bene…forza Emma,dì che va tutto a meraviglia…”pensò.

-Bene. Va tutto a meraviglia,ora che sei qui!-

-Sono contento che tu stia bene! Ora andiamo? Gli altri sembrano affamati!-

-Ti preoccupi degli altri ma non mi hai ancora dato un bacio!-

-Allora ti mancavo proprio eh?-

-Scemo!-

La prese in braccio e le diede un dolce bacio.

-Allora,piccioncini,venite o no?-

-Uff! Tom,sei il solito rompiballe!!-

-Abbi rispetto! Sono più grande di te!-

-Ma sentitelo! Per dieci minuti!-

-Ma dovete litigare per forza? Ehi,ma Georg e Miriam dove sono?-

-Evidentemente volevano stare un po’ da soli…ma Gustav e Karen sono svaniti?-

-Mi sa che anche loro volevano un po’ di Privacy…allora,ci separiamo anche noi?-

-Ci puoi scommettere,fratellino! Ciao Emma,ci vediamo!-

-Ehm…ciao ragazzi…-

Jo si accorse che la sua amica la stava supplicando con gli occhi di non lasciarla sola con Bill.

Ma non poteva fare nulla,o si sarebbero insospettiti.

Le sorrise,infondendole coraggio.

O almeno così sperava.

-Allora,dove si va?-

-Mmm…ti va di tornare dal Generale?-

-Certo! Mi sono innamorato di quel posto!-

-Andiamo allora!-

L’entusiasmo di Bill le aveva quasi fatto scordare i suoi problemi.

Quasi.

Ma averlo accanto la faceva sentire bene.

-Emma! Allora,comme stai?-

-Ehm…bene Vitto’…-

-Sicura? Tutto apposto?-

-Certo! Hai ancora un posto per noi?-

-Pe’ te ho sempre nu’ posto!-

-Grazie Vitto’-

-Di che parlava?-

-Mi ha chiesto se stavo bene…sai,è un sacco di tempo che non vengo qui…-

-Allora dobbiamo ordinare il meglio del meglio!-

-Ma qui c’è solo il meglio del meglio!-

-E vabbè,il meglio del meglio che ha Fittorio!-

-Bill,si dice V-I-T-T-O-R-I-O.-

-E io che ho detto?-

-L’hai pronunciato alla tedesca,con la “F” al posto della “V”!-

-Davvero? Non me ne sono accorto!-

-Ragazzi,cosa ordinate?-

-Due pizze Margherita,grazie!-

-Arrivano subito!-

-Allora,ma non è successo proprio niente da quando siamo partiti?-

Sorridi Emma…dì che non è successo nulla…coraggio…coraggio…

-No,proprio nulla…ho intenzione di cambiare lavoro,però!-

-E come mai? Sembravi contenta di quell’agenzia!-

-Si,ma ne ho trovata un’altra dove mi pagano di più…-

-Capisco…ma ora tutti gli amici che ti eri fatta lì?-

-Amici…l’unico amico che avevo è Marc…e comunque,essendo il mio migliore amico,ci terremo in contatto!-

-Ma non è che poi ci prova con te?-

-Hai dimenticato che è gay?-

-Vero…ma non mi fido lo stesso!-

-Gelosone…-

-Le vostre pizze!-

-Grazie…Giorgio?!?!? Che ci fai tu qui?!?-

-Ci lavoro,almeno in estate…in inverno studio!-

-Ecco,bravo…-

-Ma non vuoi sapere se stiamo bene?-

-Se sei qui evidentemente stai benissimo,no?-

-E di mamma e papà non t’importa nulla?-

-Da quando ho scoperto quello che hanno fatto,no…-

-Va bene…non posso certo biasimarti…-

-Ah,Giorgio…tu-non-mi-hai-vista! Chiaro?-

-Cristallino,capo!-

-Vai a lavorare,scemo…Vittorio ti chiama!-

-Vado,vado…ciao sore!-

-Ciao!-

 

La serata si consumò tra l’allegria di tutti e due,alternati a momenti di silenzio totale da parte di Emma.

Ma il difficile fu il ritorno a casa.

 

-Bill,sediamoci qui,dai!-

-Ma non è un po’ tardi? Non dovresti tornare a casa?-

-Ma dai! È il 20 agosto. Fa caldo. Ho 19 anni. Avrò diritto a un po’ di libertà!-

-Giusto…ehi,ma qui non è dove…?-

-Dove l’abbiamo fatto insieme per la prima volta…-

La voce le si stava incrinando.

Respira Emma…respira…calmati…

Rimasero un po’ in silenzio abbracciati.

Bill annullò la distanza tra le loro labbra.

Insinuò le proprie mani sotto il top della ragazza.

Ma lei lo bloccò.

Stava sussultando.

-Che c’è piccola? Non vuoi?-

-M…meglio d…di n…no…-

-Va bene…ma perché tremi?-

-N…niente…-

-Dai,se mi menti mi farai stare male…-

I suoi occhi da cerbiatto vagavano in quelli della ragazza.

A quello sguardo dolce e gentile,lei non riuscì più a trattenersi.

Scoppiò in un pianto convulso.

-Ho detto qualcosa che non va?-

-N…no…è s…solo che…-

-Cosa?-

-I…io…-

-Se non vuoi dirmelo va bene lo stesso,ok? Non devi sentirti costretta!-

-Non ce la faccio più! Devo liberarmi!-

-Che è successo?-

-N…non sto cambiando lavoro perché nell’altra agenzia mi pagano di più…ma…ecco…vedi…-

-Si piccola?-

-Mi ha violentata!- sussurrò,tra i singhiozzi.

-Chi ti ha violentata?-

-R…Rossi…-

-Il tuo capo?-

-S…si…mi ha fatta rapire e poi mi ha violentata…-

-E ora dov’è il bastardo?-

-In carcere…-

-Sei stata coraggiosa,piccola…non sono molte le ragazze che l’avrebbero denunciato!-

-Grazie,amore…-

Emma abbozzò un mezzo sorriso.

-Bill?-

-Si?-

-Mi accompagni a casa?-

-Ma certo,piccola…andiamo…-

Mi sento così bene…come se non m’importasse più…ma in fondo sono passati sei mesi da quando è successo…e tra un po’ sarà il nostro primo anniversario! Non sono mai stata così felice…se avessi saputo prima che aprendomi sarei stata meglio…

Sì,perché durante quei sei,lunghissimi mesi,non aveva dormito per niente.

Il ricordo la tormentava di giorno e di notte.

Vedeva quel volto odioso dappertutto.

Ma ora c’era lui.

Nient’altro importava.

Solo lui.

Solo loro.

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Capitolo 21
*** L'anniversario ***


-Ti senti meglio ora

-Ti senti meglio ora?-

-Ora che mi sono sfogata? Sì!-

-Sono contento…allora buonanotte,a domani!-

-Ma che fai,mi lasci tutta sola soletta?-

Gli lanciò uno sguardo malizioso.

-Mmm…vero…potresti avere degli incubi…-

-Già…preferisco i sogni d’oro…-

Non le diede nemmeno il tempo di chiudere la porta che le era già addosso.

Quanto gli era mancata quella pelle delicata.

Quel collo sensuale.

Le tolse il top.

Lei insinuò le sue mani sotto la maglia del ragazzo.

Quasi gliela strappò di dosso.

La sua gonna sulle scale.

I suoi pantaloni in corridoio.

Si gettarono a peso morto sul letto.

Lui continuò a baciarle il collo.

Le tolse il reggiseno.

Con un colpo di reni lei gli si sedette a cavalcioni.

Piegò il collo all’indietro.

Lui le tolse gli slip di pizzo nero.

Si sollevò leggermente per togliere l’ultimo ostacolo.

I suoi boxer.

Si distesero sul letto.

Adesso la situazione si era ribaltata.

Le stava disteso sopra.

Le sorrise,come per chiederle il permesso,che gli fu “accordato”.

Emma mugolò.

Era dentro di lei.

Le baciò il seno.

La ragazza rabbrividì.

Sapeva dove toccarla.

Il che significava che lei era in suo completo potere.

Si spingeva dentro di lei.

Prima lentamente.

Poi più veloce.

Sempre più veloce.

Sempre di più.

Sempre di più.

I loro gemiti riempirono l’aria.

Vennero insieme.

Si abbandonarono sul letto.

-Bill?-

-Si amore?-

-Ti adoro…-

-Anch’io,angelo del mio cuore…-

 

 

 

 

 

 

 

Un mese dopo…

 

 

 

 

 

-Buon anniversario,tesoro!-

-Anche a te! Ehi! Che stai combinando?-

La bendò.

-Sarà una sorpresa!-

Le prese la mano e cominciarono a camminare.

Le persone per strada li guardavano divertiti.

Un ragazzo molto alto,magro,con i capelli neri mechati di biondo e gli occhi pesantemente truccati di nero che conduce per mano una ragazza bendata sembrerebbe strano anche a voi,no??

-Bill…dove andiamo?-

-Sorpresa,tesoro,sorpresa!-

-Dai,ho già perso il senso dell’orientamento! Dove siamo???-

-In un bel posto!-

-Uffa Bill!!!-

-Arrivati,signorina!-

-Allora posso togliermi la benda?-

-Nooooooooo!!!-

-Ma come no? Non hai detto che siamo arrivati?-

-Si,ma non ho detto che puoi togliere la benda.-

-Ma allora che faccio,rimango bendata?-

Bill sorrise all’espressione da bambina capricciosa che aveva assunto Emma.

-Ti toglierò io la benda…quando sarà il momento,è ovvio!!-

-E quando sarà il momento?-

-Presto piccola…prestissimo…-

La baciò.

Un bacio senza pretese.

Solo…un bacio.

Le mise in mano qualcosa.

Qualcosa di profumato.

Rose rosse.

Finalmente le tolse la benda.

La radura.

Quella radura.

-Ricordi?-

-Come dimenticarlo? La nostra prima volta insieme…-

-La mia prima volta…- sorrise Bill.

-Cos’è quello?-

-Quello cosa?-

-Non fare il finto tonto! C’è una scatola rossa enorme laggiù!-

-Ti giuro che non so cosa sia! Ma se sei così curiosa andiamo ad aprirlo!-

Emma lo squadrò con un sopracciglio alzato.

Era sicura che quel ragazzo avesse a che fare con quella scatola.

-Andiamo ad aprirlo,allora!-

-Emma! Aspetta! Io non sono agile come te!-

La ragazza raggiunse la scatola.

“Un pacco regalo…come sospettavo!!”

-Ooooooooh! Un regalo!-

-Fai sempre il finto tonto,eh??-

-Finto tonto?-

-Vorresti farmi credere che non c’entri nulla con questo?-

-Infatti non c’entro nulla!-

-Si si…vabbè,io lo apro!-

Emma sollevò il coperchio della scatola.

Carta.

Carta.

Ancora carta.

“Che Bill non c’entri nulla davvero?”

Porca miseria,ancora carta!!!

Un bagliore blu.

Lì in fondo.

Una scatola minuscola.

La ragazza sollevò il coperchio.

Dentro c’era solo un biglietto.

“Continua a cercare,piccola”

-Bill,sicuro di non c’entrare nulla in questa storia?-

-Noooooooooo!-

Faccia da angioletto.

Continuò a cercare.

Un altro bagliore.

Bianco,stavolta.

Altra carta?

No,stavolta no.

-Ma che diavolo…?-

Un vestito.

Un vestito bianco.

Un vestito da sposa.

-Sorpresa!- sorrise Bill.

Lei non riusciva a muoversi.

Ma cos’era,uno scherzo?

-Ma Bill…cos’è questo?-

-Come cos’è??? Un vestito da sposa!-

-E perché un vestito da sposa?-

-Emma…vuoi sposarmi???-

-I…io…non so che dire…-

-Dì di sì,piccola…ti prego,dì di sì…-

-Si…SI!!! SIIIII!! Ti amo Bill!-

-Anch’io piccola…e sono felice che accetti!-

-E io sono felice di accettare…-

Lacrime di gioia cominciarono a scorrerle sul viso.

Il suo sogno.

Avverato.

 

 

 

 

 

 

 

Bè…siamo quasi alla fine. Un po’ mi dispiace,a dire il vero…

Ciao a tutte!!!

Al prossimo capitolo!!!

 

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Capitolo 22
*** The Joke ***


-Come ha fatto ad azzeccare la misura

-Come ha fatto ad azzeccare la misura?-

-Fortuna,immagino…allora,sei pronta per il grande passo?-

-Sono agitatissima…JOOOOOO! Ma ti rendi conto che domani mi sposo?!?-

-Già…-

-Ehi…cos’è quell’espressione triste?-

-No niente…-

-Non ci credo…-

-No,davvero,non ho nient…-

-Non dire scemenze…ti conosco! È successo qualcosa con Tom?-

-No,no…-

-Tesoro,mi sembri troppo triste…-

-Ho un ritardo.-

-Di quanto?-

-Due settimane.-

Jo era terrorizzata.

-Hai fatto il test?-

-No…ho troppa paura…aiutami,ti prego!-

-Tesoro,andrò io a comprare il test…tu non ti muovere,ok?-

-O…ok…fa presto però!!-

-Torno prima di subito,promesso!-

“Merda,questa proprio non ci voleva!!! E se Jo è davvero incinta?”

-Ragazze,spicciatevi!-

-E’ già andata via?-

-Certo,demente,per chi mi hai presa?-

-Ma non ti pare di avere “leggermente” esagerato?-

-Ma no…in fondo era solo una scusa,quella del ritardo,no?-

-Si,ma lo sai com’è fatta Emma…a quest’ora si starà tormentando…-

-Uffa! Questa festa di addio al nubilato dovevamo organizzargliela,no?-

-Si ma ora spicciamoci che sta per arrivare!-

-Jo! Sono a casa…Jo! Dove sei?-

Silenzio.

-Jo?-

Nella sua voce c’era una nota leggermente preoccupata.

-Jo?-

Stava diventando isterica.

-JO!!!-

-SORPRESA!!!!!!-

-Oddio! Karen! Miriam! Mi avete fatto prendere un colpo! Jo dov’…un attimo! Quindi voi tre mi avete fatto fare una grandissima figura di merda in farmacia…e tu non sei incinta??? Non hai nessun ritardo?-

-Ehm…effettivamente no…-

-Comincia a correre!!-

Emma si lanciò all’inseguimento dell’amica per tutta la casa.

-Tanto ti prendo!-

-Non ci riuscirai mai,tappa!!-

-Presa!!!-

-Nooooooo!! Tom!! Bill! Georg! Gustav! Aiuto!!-

-Amore,che succede? Perché gridi??-

-Aiuto,questa pazza vuole uccidermi!!-

-Scusami chi è l’idiota che mi ha fatto credere di essere incinta?!?-

-Sei incinta?-

-No,tranquillo!-

-Stronza!-

-Che finezza!-

-Vaffanculo!-

-Mostrami la strada!-

-AUUUUUUUUU!!! ORA BASTA!-

La delicata vocina di Gustav riportò l’ordine nella stanza.

-C’è da organizzare un matrimonio qui! Voi due fuori!-

-Ma questa è casa mia!- protestò Bill.

-E io devo organizzarti la festa di matrimonio,quindi voi due fuori!-

-Ma perché anch’io?-

-Che domande! Sei la sposa,no? Andate a farvi una passeggiatina,forza!-

-Ma noi…-

-FUORI!-

-Uff…ma tu guarda se è il modo di trattare qualcuno…-

-E lasciamoli nei casini! Andiamo a fare una passeggiata!-

-Io avrei un’idea migliore…-

-Cioè?-

-Piccola,è il nostro ultimo giorno da fidanzati…-

-Si?-

-Ecco…sorpresa!-

La prese in braccio e le diede un bacio sulla fronte.

-Mi fido…- sorrise lei chiudendo gli occhi e poggiandosi al petto di lui.

Camminarono un po’ e poi il ragazzo la poggiò su qualcosa di morbido e duro allo stesso tempo.

Sabbia.

-Che bello…- mormorò la ragazza.

-Mai quanto te…-

Gli sorrise dolcemente.

Era quello giusto.

Se lo sentiva.

Emma raccolse entrambe le gambe al petto.

-Sai Bill…stavo pensando…-

-Cosa?-

-Questa spiaggia per me è sempre stata un luogo dove sfogarmi…quando avevo voglia di stare sola…di urlare…di piangere…-

-Le belle ragazze come te non dovrebbero piangere…-

-Me l’hai detto anche quando ci siamo incontrati per la prima volta,ricordi? In ospedale…-

-Si…-

-Non sai quante volte sono scesa quaggiù e ho versato le mie lacrime di fronte al solo che mi ascoltava…-

-E chi è?-

-Il mare…perché,vedi,mi p sempre successa una cosa strana…io,per gli altri,ci sono sempre…loro,per me,non ci sono mai…-

-Ehi…guardami negli occhi…e saprò portare via la tua malinconia…e ricorda che sono sempre con te…-

-Ma come siamo poetici oggi…-

-Solo oggi?-

-Scemo!!-

-Sarò scemo ma mi ami,vero?-

-Certo che ti amo…-

Le accarezzò i capelli.

Chiuse gli occhi per baciarla.

-No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life-

-Ma proprio ora dovevi chiamarmi???-

-Che ho fatto?-

-Lascia stare che è meglio…comunque che vuoi?-

-Volevo solo dirti che stasera devi dormire da Emma…-

-E come mai? Non avrete mica distrutto la casa?!?-

-No,no…tranquillo,fratellino…e comunque la festa deve rimanere una sorpresa…-

-E va bene,va bene…a domani allora…-

-Tchuss fratellino!-

CLICK.

-Che dice tuo fratello?-

-Posso dormire da te stasera?-

-Certo che domande…!-

-Dove eravamo???-

-Qui…-

Emma gli prese il mento e lo baciò.

In quel momento le venne in mente la Divina Commedia.

“Quando leggemmo il dïsiato riso

esser baciato da cotanto amante,

questi,che mai da me non fia diviso,

la bocca mi baciò tutto tremante”

Bill le sorrise.

Quel sorriso che solo lui sapeva fare.

-Andiamo a casa?-

-Si…domani sarà un lungo giorno…-

-Non vedo l’ora che arrivi…-

-Anch’io…a proposito…-

-Cosa?-

-Chi arriva per ultimo è un salame!-

-Allora sei una salama!-

-Una che?-

-Ci vediamo a casa!-

-Tanto ci arrivo prima io!!-

-No,io!-

Come non detto.

Emma arrivò a casa nello stesso momento di Bill.

-Che corsa,accidenti! Sono stanco morto!-

-Sei un pappamolle,ecco cosa sei! Entra a casa,sfaticato!-

-Meno male che dobbiamo sposarci…pensa se non potevamo sopportarci che mi dicevi!-

-Cos’è,non vuoi più?-

-Non pensarlo nemmeno!! Certo che voglio sposarti!-

-Sicuro?-

Bill la prese in braccio.

-Sicuro…- le sussurrò.

La portò in camera.

-Ti amo,Emma…-

-Anch’io,Bill…anch’io…-

I loro vestiti andarono a finire sul tappeto.

Sospiri.

Gemiti.

Raggiunsero l’apice e si addormentarono,sognando il giorno dopo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuu!!!

Scusatemi per il madornale ritardo,ma mi mancava l’ispirazione!!

Sniff…

Siamo davvero alla fine…

Un altro capitolo…

Forse due…

Ma ho già in mente una nuova storia!!!

Alla prossima tesore!!!

Tchuss!

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Capitolo 23
*** La felicità ***


Innanzitutto mi sento in dovere di scusarmi x l’enorme ritardo…ma i miei caaaaaari prof mi hanno caricata di compiti anche per

Innanzitutto mi sento in dovere di scusarmi x l’enorme ritardo…ma i miei caaaaaari prof mi hanno caricata di compiti anche per le vacanze…XD… comunque ecco a voi il capitolo conclusivo!!

P.s. è ambientato nel 2013 (ossia fra cinque anni).

 

 

 

 

-Bill,tesoro,sei pronto?-

-Un attimo,piccola. Arrivo!-

-Mamma! Pecchè papà è sempe in itaddo?-

-Papà è sempre in ritardo perché è molto lento a prepararsi e anche molto vanitoso…vero caro?-

-Uff! quanto sei noiosa!-

-Papà! Pecchè tu e mamma sete così atti e io no?-

-Perché tu sei ancora piccolina e devi crescere!-

-E pecchè devo chescee?-

-Perché hai ancora tre anni! Invece io e la mamma ne abbiamo ventiquattro ciascuno.-

-Ventiquatto? Come gio Tomi e gia Jo?-

-Si,Lidia. Come zio Tomi e zia Jo.-

-Ma stasea ci sono pue loro?-

-Certo! Così puoi giocare con Cornelia.-

-Che beo!! C’è Connelia!!-

-Si,tesoro,ma ora andiamo,ok?-

-Mamma! Lo sai che sei sempe più bea?-

-Grazie piccolina!- rispose la ragazza con un sorriso.

-Ma anche tu sei bellissima,lo sai piccola?-

-Gaccie papà!-

-E anche papà è bello stasera,non trovi?-

-Papà è sempe beo!-

-Ah,tu dici? E come mai è sempre bello?-

-Pecchè è il mio papà!-

Bill sorrise e abbracciò sua moglie.

La loro bambina era proprio bella.

Aveva i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri.

-Emma?-

-Mmm?-

-Secondo te Lidia dove ha preso gli occhi azzurri?-

-La mia bisnonna paterna li aveva di quel colore.-

Gliel’aveva ripetuto un sacco di volte.

Bill afferrò le chiavi del Mercedes.

-Coraggio,piccole donne,si parte!-

-Che beo!! Finammente vedo Connelia!-

 

 

 

 

Venti minuti dopo...

 

 

-Ma dov’è finito tuo fratello?-

-Sinceramente non so rispond...-

-Zia Emma! Zio Bill!-

-Cornelia! Mamma e papà dove sono?-

-Siamo qui fratellino... wow... posso fare i complimenti a mia cognata? Nonostante l’età sei sempre bella.-

-Ehi! Nonostante quale età?? Ho anch’io ventiquattro anni,sai?-

-Si,certo...io dico che ne hai molti di più!-

-Che cognato imbecille...-

-Che fratello sconclusionato...-

-Che marito scemo...-

-Ma ce l’avete tutti con me?? Vabbè,ho capito,vado dalle bambine!-

-Tomi...ehi,Tomi scherzavo! Dai,vieni qua!-

-Che bello! Papino gioca connoi!-

-Si,Cornelia,Papino gioca con voi perché la mamma,lo zio e la zia stasera sono un po’ fuori di testa!-

-Non ti sarai offeso,vero?-

-Ma no,Jo,certo che no!-

Repentinamente si voltò e le diede un bacio.

Lei rimase totalmente spiazzata.

-Mamma? Mamma? Papino,che ha mamma?-

-Ehm...non saprei tesoro...-

-Io lo so! È che gio Tomi le ha dato un bacino e le è piaciuto e pe quetto si è boccata!-

-Ehm...Lidia,ma che dici...-

-Ma è vero!!-

-Lidia,lascia stare...sono questioni da grandi...-

-Va bene mamma.-

-Ma tu guarda…ci si rincontra,a quanto pare…il mondo è proprio piccolo!- osservò una voce melliflua alle loro spalle.

-Rossi!! Che ci fa lei qui? Dovrebbe essere in prigione!-

-Calma tesoruccio,calma…sono uscito su cauzione…-

-Non mi chiami tesoruccio! Non sta mica parlando con sua sorella,stronzo!-

-Calma con gli insulti,tesoruccio…-

-Mamma! Chi è quetto signoe? Che cota vuole da te?-

-Niente Lidia,non preoccuparti…-

-Ecco…piccolina,lasciaci soli…-

-Soli un corno! Lei dovrebbe morire per quello che ha fatto a mia moglie!-

-Papà…pecchè dici quette cote?-

-Perché questo signore è tanto cattivo.-

-Ha fatto tanto male alla mamma?-

-Si. È stato tanto tempo fa,ma ha fatto tanto male alla mamma.-

-Tu sei cattivo! Non dovevi fare male alla mia mamma!-

-Calma,Lidia,calma…vieni Cornelia,andiamo al nostro tavolo…-

-Va bene gia Jo!-

-Allora,che cazzo vuoi da me ancora?-

-Ehi,ehi,ehi…modera i termini…-

-Io parlo come mi pare!-

-E no,tesoruccio…tu parli come dico io!-

A questo punto Bill non ne poteva più.

Ma come si permetteva quel bastardo stupratore del cazzo?

-Adesso lei se ne va. Sparisce dalle nostre vite. Chiaro?- cercò di dire con il tono più calmo possibile.

-Giovanotto,chiuda il becco. Questa è una questione tra me e questa bella signorina.-

-Questa- sottolineò Bill –è anche una questione che riguarda me. Chiaro?-

-E chi sei tu,sentiamo!-

-Mio marito! Ci sono problemi?-

-Direi di sì,tesoruccio…tu sei mia. Chiaro?-

Bill ormai non ci vedeva più.

Sferrò un cazzotto all’uomo che lo fece cadere a terra con il naso rotto.

-Bel colpo fratellino!-

-Grazie. Mi sono sfogato.-

-Ma ora ci conviene andare via da questo ristorante.-

-Tom ha ragione. Quando si sveglia potrebbe essere pericoloso.-

-JO!!! Prendi le bambine. Andiamo!-

-Papino,dove andiamo?-

-In un altro ristorante,Cornelia. Qui ci sono troppe persone cattive.-

-Ma alloa dove andiamo?-

-Emma,tu che dici?-

-Andiamo dal Generale?-

-Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!-

-Mamma! Pecchè papà fa così? Semba un bambino!-

-Perché è contento del posto dove andiamo.-

-Allora,chi guida?-

-Tu no!-

-Perché?-

-Perché sei troppo incazzato. Guida Emma,mi fido di più.-

-Ehi! E di me non si fida nessuno?-

-Io!! Io!! Ma,mamma,che vuol, dire “si fida”?-

-Non so come spiegartelo,cucciola…ma grazie lo stesso del supporto!-

-Prego! Zia,siamo arrivati?-

-Si,Cornelia. Siamo arrivati.-

-Buonasera,signori! Comme poss’ agghiutarvi?-

-Vitto’ sono io. Non mi riconosci?-

-Emma! Mamma mia,quanto sei grande! E quello è lo guaglione dell’altra volta?-

-Un po’ cresciuto,ma è lui.- spiegò la ragazza con un sorriso.

-E questa guaglioncella? La figlia tua?-

-Si,Vitto’. Figlia mia e di Bill.-

-Hai visto! E tu che nun mi vulevi credere quand’ to’ detto ch’era cotto di te!-

-E lei è Jo? San Gennaro,sto proprio invecchiando!-

-Si Si Vitto’, sono Jo. Lui è mio marito Tom e lei è mia figlia Cornelia.-

-Ciao Cornelia! Capelli rossi come la nonna,vedo!-

-Già!- commentò Tom storcendo un po’ il naso.

-E tu,comme ti chiami tu?-

-Lidia-

-Ma che bel nome. Tutti nomi romani!-

-Si Si…Comunque,Vitto’ cos’hai da offrirci?-

-Solo il meglio del meglio,comme sempre!-

 

 

 

 

 

Diverse ore,e svariate portate dopo…

 

 

 

 

-Lidia,hai messo il pigiama?-

-Si mamma! Buonanotte,vado a letto!-

-Buonanotte piccolina!-

Emma chiuse la porta della cameretta con un sorriso.

Quella bambina era la sua gioia.

Se le avessero chiesto di scegliere tra la sua vita e quella della bambina lei non aveva dubbi.

Avrebbe scelto quella di Lidia.

-Bill,esci dal bagno per favore?-

-Si,tesoro,un momento,devo finire di struccarmi!-

-Sbrigati! Me la sto facendo addosso!-

-Si,si,quanta impazienza!-

-Santa pace! Altro che impazienza con te ci vuole un santo!-

-Che vuoi dire?-

-Niente!-

Chiuse la porta appena in tempo.

Ora che l’aveva scocciato aveva tutte le scuse per coccolarlo e farsi coccolare un po’.

-Bill,cucciolo,sei già a letto?-

Lui rispose con un grugnito.

-Senti,volevo dirti…quello che hai fatto stasera per me è stato davvero…-

-Sssht! Non c’è bisogno di parlare…-

Poggiò delicatamente le labbra sulle sue.

-Bill…-

-Si?-

-Mi fai le coccole?-

-Ma certo piccolina…-

Le diede un tenero bacio che piano piano divento pi passionale.

Più aggressivo.

-Mmm…ho voglia di te…- mormorò il moro.

-Si,anch’io…ma chiudiamoci a chiave,non vorrei che Lidia…-

Il ragazzo scoppiò a ridere al solo pensiero.

E finalmente,capì che la vera felicità non è la fama.

Non è la gloria.

Questa è la felicità.

E si rese conto che non tutto il male viene per nuocere.

Se Giorgio non fosse finito sotto un’auto,quel lontano giorno loro non si sarebbero mai incontrati.

“Grazie,Giorgino!” pensò.

E,sorridendo,baciò sua moglie con tutto l’amore possibile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E così abbiamo finito…ma ho già un’altra storia in cantiere!!!!!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensita…ma non posso citarli tutti,altrimenti mi perdo da casa!!!!

Tchuss,alla prossima!!!!!!!!!

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