Sono malato….?
Era sera quando riaprì gli occhi e la prima cosa che pensò
fu il forte odore di bruciato che gli arrivava al naso. Non era l’odore che
accompagnava gli incendi, piuttosto era mischiato al odore di carne sul fuoco
ed sakè. Si alzò stiracchiandosi e ritornò al villaggio. Già da lontano potè
vedere il fuoco della pira scoppiettante. Tutt’ intorno i paesano ballavano con
i gesti tradizionali accompagnati dal suono del flauto e di un vecchio liuto.
Anche se lontano Koga scorse la figura di Sagome. La ragazza
indossava un Kimono leggero di colore verde foglia con ricami più scuri. Stava
davvero molto bene ed insieme a Sango, anche lei indossava un kimono celeste
con ricami cobalto, ballava e rideva come una ragazza comune.
C’erano anche Miroku e Scippo, uno, impegnato ad adulare le
belle ragazze presenti alla festa ed allo stesso tempo a guardar bene se un
qualunque essere di sesso maschile si avvicinasse ad una in particolare; il più
giovane invece si strafogava di dolci ed osservava i piccoli fuochi d’artificio
che scoppiettavano luminosi in mille colori.
Koga si avvicinò e subito fu atterrato dai suoi due
sottoposti.
“KOGAAAAAA!” singhiozzavano “dove eri finito Koga!? Non ti trovavamo
più! Neanche il tuo odore era rintracciabile! Pensavamo fossi andato a cercare
Naraku senza di noiiii!”
“Naraku?” Koga si fece spiegare la situazione venendo a
conoscenza del motivo della calma del gruppo di Kagome.
^ bene! Allora per ancora quattro giorni possiamo stare
tranquilli!^
riferì ai suoi sottoposti la decisione di fermarsi al
villaggio e si avviò raggiungendo Kagome. Quelli alla notizia della pausa quasi
saltarono felici! Per tre giorni non avrebbe dovuto inseguire il loro capo che
correva come una furia per i monti.
“Kagome!”
“Koga! Eri sparito, i tuoi amici erano preoccupati” disse
guardando nella direzione di due strani ballerini con le code lupo.
“non ti preoccupare! Io sono forte! Non sono mica deboluccio
come il cagnaccio!” ma a quella affermazione poco felice gli occhi della
ragazza si rattristarono.
“scusa scusa Kagome! Non volevo insultare InuYasha! Mi è
venuto naturale lo sai, in fondo facciamo sempre così!” cercò di giustificarsi
il demone lupo sventolando le mani davanti al viso come per sdrammatizzare.
“..e solo che..” disse lei in tono lamentoso “..che abbiamo litigato e ora che è ferito
non vuole nemmeno che mi avvicini..sono preoccupata!”
“Kagome, quel cagnaccio è difficile da ammazzare, si
riprenderà presto!”
“ma è già tre giorni che non si muove! Miroku ha detto che
le ferite infertegli da Naraku erano più gravi di quello che immaginava!”
^ma tu guarda se quel cagnaccio deve farla preoccupare in
questo modo!^
“tu non ti preoccupare Kagome, rilassati e divertiti. Mi
occuperò io di quel idiota.” Finì con un ghigno poco rassicurante.
“no guarda, Koga, è meglio se lasci perdere…” fece con una
smorfia preoccupata Kagome.
“oh fidati Kagome! Entro tre giorni starà mooolto meglio! E non
vedrà l’ora di fare pace!” e senza esitare si avviò verso la casa della vecchia
sacerdotessa. Accanto ad essa c’era una piccola capanna da dove era
intravedibile un fuocherello tranquillo.
Si fermò proprio davanti ad essa ed esitò un attimo ad
entrare. Era da due giorni che non lo vedeva, e da quello che aveva detto
Kagome doveva proprio stare male…che
pena!
Quasi si stupì della poca tempra che il mezzodemone
mostrava! Combattevano da moltissimo e quello stupido non era morto nonostante
tutti i loro incontri, invece doveva arrivare quel Naraku, che non solo aveva
fatto uccidere molti suoi compagni, ma ora voleva pure ammazzare il suo
principale rivale!
Provò il forte impulso di tirare un pugno a qualcosa ma
qualcuno gli si parò davanti.
“che diavolo vuoi Lupastro?!”
inuYasha era di fronte a lui, sul entrata della capanna.
Indossava solo la parte inferiore del suo kariginu e una fasciatura che gli
copriva tutto il busto. Il suo viso non era più sporco e contorto dal dolore
come l’ultima volta. Era pulito, un po’ pallido si, ma con il solito ghigno
incazzoso che gli rivolgeva sempre. Questo, non sapeva perché, lo sollevò un
po’.
“allora Lupastro?! Che diavolo vuoi? Se vuoi batterti sono
sempre pronto!” righiò Inu sfoderando Tessaiga che teneva sempre con se.
“zitto Cagnolino! Non ho tempo da perdere! Lo sai che stai facendo preoccupare Kagome
con il tuo modo di fare da idiota?!”
“non sono fatti tuoi Cagnaccio!” ringhiò sulla difensiva.
“si che sono affari miei visto che Kagome è la mia donna! Mi
sono offerto di tenerti d’occhio finché
non potrai rimanere in piedi senza tremare perciò…”
“Kagome non è la tua donna quindi vedi di piantarla se non
vuoi che…COSA?! Come sarebbe dire che mi devi tenere d’occhio?!” sbraitò
sconvolto e incazzato.
“vuol dire esattamente quello che ho detto! Rimarrai sotto
la mia custodia finché non ti sarai rimesso!” continuò travisando un po’ ciò
che aveva detto a Kagome “perciò ora…” disse posando poco delicatamente una
mano sul petto di Inu Yasha e spingendolo di nuovo nella capanna “…tu rimani
qui dentro e riposi!”
“non ho bisogno di nessuno! Vattene!” sbraitò il mezzo
demone che cadde al indietro finendo sul letto di paglia dove poco prima stava
riposando. L’urto gli fece riaprire la ferita e la fascia che gli copriva in
petto fu ricoperta di sangue in pochi attimi.
“ma allora sei davvero delicato Cagnolino!” ghignò il lupo
nascondendo la preoccupazione. Kagome voleva che lo tenesse d’occhio non che lo
ammazzasse!
“vattene Lupastro schifoso! la tua presenza mi fa veramente
schifo! Sai solo fare danni! Sei inutile! Vattene se no ti ammazzo!” InuYasha
sparò fuori tutto con una rabbia cieca. Koga rimase stupito da quelle parole
taglienti, dette senza un motivo valido a suo giudizio. Si, a causa sua la
ferita si era riaperta ma non era il caso di reagire in quel modo!
Sta il fatto che al improvviso la presenza del cagnaccio gli
fu veramente pesante. Era ancora in piedi, si girò e uscì dalla capanna,
furioso, fregandosene di quel idiota.
Ma chi glie lo aveva fatto fare?! Come gli era venuto in
testa di stare a contatto ravvicinato con quel cagnaccio dal odore
nauseabondo?! Voleva far buona impressione a Kagome, si, ma quello era davvero
troppo! Dover passare delle ore con un mezzodemone, ferito e mezzo sanguinante
che a poco a poco si avvicinava alla morte!
Oh..?
O cazzo!
OH CAZZO!!!
Cosa aveva fatto!?!
Aveva lasciato da solo un mezzodemone ferito e sanguinante che si avvicinava
alla morte, ecco cosa!!! Si voltò di scatto e si mise a correre verso la
capanna. Merda! merda! Come faceva a dimostrare a Kagome che era migliore del
cagnaccio se si comportava in modo tanto idiota?! Gli aveva detto che l’avrebbe rimesso in sesto non che lo
avrebbe mandato più velocemente al altro mondo!
Entrò nella capanna senza tanti scrupoli aspettandosi di
trovare InuYasha riverso e mezzo stecchito sulla terra battuta. Non fu
esattamente ciò che vide.
Elencando…InuYasha..c’era. Il sangue..c’era. mancava
semplicemente la drammaticità del evento. Il mezzo demone, notandolo, sembrò
leggergli nel pensiero.
“che diavolo vuoi Koga? Speravi di trovarmi a terra
agonizzante? Mi dispiace illuderti ma non morirò così facilmente! ” e si girò
senza più considerarlo mentre tirava fuori da una scatola degli oggetti.
Koga lo osservava per accertarsi delle sue condizioni, che
non gli piacevano. Di solito il sangue dopo un po’ si fermava invece vedeva che
la ferita continuava a perderne.
“ ti do una mano…” disse in tono neutro per prepararsi alla
prossima frase che doveva dire..
“cosa devo fare?”
“non voglio il tuo aiuto lupas…cosa?” InuYasha lo guardava
con gli occhi spalancati come se avesse detto che amava i felini.
“cosa devo fare? non posso lasciarti morire, Kagome non me
lo perdonerebbe mai!” affermò cercando di non spaccargli la faccia per
l’espressione idiota che aveva sulla faccia.
InuYasha lo osservò attentamente, senza scherno o rabbia
questa volta, ma come se stesse valutando la sua proposta. Dopo un lungo
silenzio parlò:
“prendi quelle bende e spiegale mentre pulisco la ferita.”
Dopo quella frase collaborarono silenziosamente per una
decina di minuti interrotti dagli ordini, che in realtà erano indicazioni, di
Inu Yasha. Alla fine il mezzodemone era curato e sembrava stesse bene.
“puoi andartene. Sto benissimo.”
“ho promesso a Kagome che sarei rimasto a tenerti d’occhio
perciò non fare storie perché da qui non mi muovo cagnolino.” Così dicendo si
appoggiò ad una parete della capanna e chiuse gli occhi come per dormire. Il
mezzodemone lo guardò per qualche secondo rassegnato.
“fa come vuoi..stupido lupo!” così si stese sul pagliericcio
che doveva fare da letto e, a causa della stanchezza, si addormentò dopo
qualche minuto.
Koga aprì un occhio e osservò il ragazzo dormiente poco
distante da lui. Il viso era pallido, troppo pallido. Koga si sentiva
responsabile del accaduto e non riusciva proprio a non preoccuparsi.
Pensare che un sacco di altre volte era stato lui a ferire
gravemente l’altro fregandosene..e ora si ritrovava in pena per una ferita che
non era stato lui ad infliggere.
Il mezzodemone si mosse nel sonno inquieto. Una mano si
spostò dal petto dove ora era appoggiata al lato del suo viso. Gli artigli
erano lunghi come sempre ma non sembravano affatto minacciosi. Le dita si
muovevano come a cercare qualcosa accarezzando solo l’aria inconsistente.
In un movimento inconsulto il braccio si allungò fino ad
essere a pochi centimetri da l demone lupo che registrava mossa del corpo
dormiente.
Koga non riuscì a spiegarsi per quale assurdo motivo
continuava a fissare InuYasha e nemmeno il perché della sua preoccupazione. Però
quando avvicinò la sua mano a quella del addormentata decise di essere strano.
Quando la tocco e sentì un brivido percorrerlo tutto dalla
punta del indice incriminato fino alla coda lupina decise di essere malato.
Quando la mano di InuYasha strinse il suo dito
innocentemente come solo un bambino può fare decise che era gravemente malato e
che doveva allontanarsi.
Quando però alzò lo sguardo ed si trovò ad osservare quel
volto così tenero, non contratto da una smorfia di ripugnanza quando lo
guardava, si disse che si, era strano. Veramente strano. Ma che non avrebbe mai
voluto essere in un altro posto.
Si. Era decisamente malato.
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evviva! Avete commentato angeli miei!!!
Sesshoyue: grazie mille! Sono felice che ti piaccia!!! Eh
si! È proprio una coppia unica^^ avevo proposto sul blog a dei veri scrittori
di fanfic di provare ma nessuno ha
tentato..così ecco qui il mio piccolo lavoro! Non vedo l’ora di leggere un tuo
prossimo commento! Mi raccomando dammi qualche consiglio e magari qualche
idea^^ grazie mille
Silvergirl: Grazie!!! Sei fantastica! La tua è la prima
recensione che ho ricevuto!!! Quando l’
ho letta ero così felice >/////////////< ti ringrazio!!! E spero che recensirai anche
questo capitolo! Qui Koga fa un po’ di cavolate^^ o meglio si sente strano a
causa di quel caro cagnolino^^ Ihih
spero ti piacerà!
Se hai qualche consiglio o idea di pure che ne sarei davvero felice^^
Grazie lettori e soprattutto carissime recensitici(si può
dire?)
A presto!
§mezzosecolo§