Now I'm alone

di Miele__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo . ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Jalisse: Foto ***



Capitolo 1
*** Prologo . ***


Prologo;

 

La dolce bambina stava ancora correndo a piedi nudi,sulla grande distesa di erba color verde acceso, quel giardino non aveva piu' segreti per lei , lo conosceva bene , nonostante la sua grandezza non ci si perse mai . Era solo una semplice ragazzina di sette anni, ancora piccola per affrontare  il mondo ; ma lei era sicura di sé , era sicura di poterlo affrontare ,ma non sapeva quello che le aspettava.
Ormai stanca si fermò prendendo fiato,osservò l'intera bellezza di quel giardino , c'era perfino una grande fontana ,sì,era di buona famiglia .
Regnava il silenzio in quel posto , si sentiva solo il dolce fruscio dell’acqua della fontana insieme al cinguettio degli uccelli .
Quanto amava quel posto, c’era tutta la sua vita . Anche quando c’era ancora la mamma , era sicura fosse la donna piu’ pura dell’universo, ma si sa , ciò che è caro è piu’ facile  perderlo .E’ proprio questo il motivo del suo amore per quel giardino, adorava quando la mamma si metteva seduta al bordo della grande fontana e iniziava a cantare ,aveva una voce delicata che unita al fruscio dell’acqua creava qualcosa di indescrivibile che riusciva a distogliere dai pensieri brutti o belli la dolce bambina, come se entrasse in un altro mondo,  migliore .
La bambina si distolse  dai suo pensieri scuotendo la testa in un colpo secco, cominciò di nuovo a correre quando giunse alla grande villa , la sua . Quel pomeriggio sarebbe dovuta restare tutto il tempo lì fuori,  il padre doveva parlare d’affari .
Ma la bambina incuriosita ,per sua esperienza;  riuscì ad arrampicarsi su un ramo , origliò , origliò quello che non avrebbe mai voluto sapere . Ed era lì che il padre si era accorto della sua presenza, facendole il peggio.
Era ormai chiaro come il sole,  sarebbe di nuovo rimasta sola .La verità era che si trovava semplicemente un padre orribile, era stato capace di fare una cosa del genere a sua figlia , ma lei , del canto suo avrebbe trovato la speranza, ma questo non potè che non cambiare le cose .

9 anni dopo.

-.Voltati.- le avevano ordinato. Si voltò trattenendo le mani al proprio posto ,avrebbe tanto voluto mettersi le mani in faccia ,tanto per sentire meno dolore , ma comunque sarebbe dovuta restare immobile , in attesa del prossimo calcio che sia in faccia, sullo stomaco ,ovunque .
Quel dannato ragazzo, Harry, era di nuovo riuscito a procurare guai alla ragazza. 
Quel dannato ragazzo, che continuava a maltrattarla peggio del padre .

Ma infondo solo Harry aveva il permesso di ucciderla dentro.

Era giunta all'esasperazione, e da lì a poco avrebbe dovuto iniziare la scuola; avrebbe lavorato e studiato.
Il conforto non l'aveva, nonostante la casa fosse sempre piena nessuno l'aveva mai degnata di un'attenzione, di uno sguardo, niente .
Il padre l'aveva mandata in una casa-famiglia, ma non una normale , una che provava gusto nel farla soffrire, una che desiderava non darla via per torturarla la vita, ma la cosa peggiore è affrontare quel ragazzo che gli si presentava sempre dietro, sempre con quei suo strani amici, come lui del resto . 
Ma una semplice ragazza, persa, vuota ma piena di dolore, e orribilmente secca, senza neanche un amico, figurati il ragazzo, mai avuto; non poteva affrontare tutto questo, ma del resto era ancora lì, esasperata ma c'era , sempre pronta ad aspettare il prossimo, il prossimo per prenderla a calci.
Non osava immaginare la scuola, sarebbe stata la classica ragazza o la classica vittima di bulli, ma lei la risposta già la sapeva, e di certo Harry non avrebbe migliorato le cose, anzi avrebbe trovato un altro modo per metterla nei guai. 



 

OOOOOOOOOOOOOOOOOH
 
faccio orribilmente schifo lo so ..sono tre volte che la modifico ma fa schifo lo stesso D; aiutateeeeeeeemi 

Qualche recensione anche solo con scritto che fa schifo peeeer favore ciccini (?) lol

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo uno:

Rifugiarsi nelle stelle.



Erano ore che tentava di ricacciare in dietro le lacrime, ma quei quattro continuavano ancora a prendersela con lei, in quel momento avrebbe tanto voluto sparire dalla faccia della terra, andava sempre a finire così, era costretta ad assistere ai party di Harry, ma non per divertirsi, ma per fare o da schiava o da ragazza da prendere a pugni come quelli che si usano negli allenamenti di resling; Ma la cosa che la spaventava di più era che Harry,o uno dei suoi amichetti, potessero perdere il controllo, come già succedeva spesso, ma questo era un caso particolare, era da un pezzo che Harry non si faceva vivo, almeno ne avrebbe sopportate di meno.
La rossa si avvicinò al tavolo per ripulirlo dai bicchieri pieni di scarti di sigaretta, raccolse qualche bicchiere per poi andarlo a posare i cucina, riuscì a intravedere una folta chioma di ricci, ricci che conosceva come le sue tasche, il quell'istante il suo minimo di speranza era già volato, intenta ad osservare immersa nei pensieri andò a sbattere contro una sagoma nella penombra, si capiva perfettamente chi era, Zayn. Sobbalzò dalla sorpresa. In una frazione di secondo tutto ciò che aveva in mano, volò proprio sulla camicia bianca ben stirata del pakistano, ciò lo alterò altamente, e fu cosi che la rossa ricevette una sberla in pieno viso, già arrossato dal disagio.
.-Idiota. Hai visto cosa hai fatto ?! -. Le urlò in faccia il moro, Jalisse si limitò ad abbassare lo sguardo sussurrando un lieve .-Scusami .- non ebbe il coraggio di guardarlo, sarebbe scoppiata in un pianto, e di certo questo avrebbe permesso a Zayn di approfittarsene .
.-SCUSA UN CAZZO.-Urlò Zayn andandosene .
Rimase immobile in mezzo alla folla, sentiva ancora il peso enorme sulla guancia, come se fosse evidenziata ,ma allo stesso tempo sentiva quella sensazione di tutti i giorni, lei era inutile, e ancora non riusciva a capire il motivo della sua esistenza, lei era il niente per tutti. Aveva tante volte pensato al suicidio ma era troppo codarda per farlo, ma era sicura che da un giorno, mese, o anno l'avrebbe fatto. Sarebbe arrivata al limite. Ma lei già lo era .
Era illuminata solo dalle abbaglianti luci colorate, quella sensazione l'aveva talmente scossa da non permettersi piu' di sentire la forte musica, che fino a pochi minuti prima risuonava in ogni angolo della grande villa , se lo sentiva, da li a poco sarebbe scoppiata.
Così fu.
Senza pensare a nulla , alle conseguenze si accasciò per terra con ancora l'odore di fumo invaderle le narici, scoppiò a piangere, lei aveva di nuovo perso e gli altri avevano di nuovo vinto, a quel punto era convinta che davvero esistessero due persone al mondo, lei e tutti gli altri, lei la perdente, inutile e gli altri vincenti e perfetti.
Il desiderio di scappare le ardeva il cuore, ma lei sapeva benissimo di non poterlo fare.
Pianse per tutto ciò che le faceva passare Harry , pensava a tutte le volte che veniva umiliata davanti a tutti i suoi amici, quando lui le tirava un forte calcio o solo riferiva che era solo una poveraccia orfana, sì perchè il padre l'aveva perso solo un anno fa.
Era sicura fosse lei nel torto, lei non conosceva la vita come era realmente senza l'aspetto buio, non poteva confidarsi non aveva mai visto cos'era davvero l'amore o forse anche l'amicizia.
Non poteva immaginarlo minimamente perchè l'unica cosa che conosceva era la sofferenza.
Un sussurro la fece sussultare, era Harry con la sua voce fredda sempre piena di cattiveria.- Hai deciso di fare da tappeto o vuoi che ti appendi come quadro? .- disse aggiungendo una risatina alla fine. Si sentiva terribilmente presa in giro ,ma lui lo sapeva benissimo, e continuava a divertirsi a modo suo.
Prese coraggio e rispose .- Tu non capisci Harry.- sussurrò impastata dai singhiozzi, non si fece quasi sentire, ma a lui non sfuggiva mai nulla .
.-Io capisco sempre idiota.-Disse lui aggiungendo un irritante risatina.- Ma ti sei vista? Non servi a niente nella vita, servi solo da giocattolo, serva tutto quello di cui ho bisogno io.-
.-No,tu sei cieco e non capirai mai.- La ragazza si pentì subito delle sue parole, sentì il ragazzo fare una smorfia di rabbia, Harry stava letteralmente fumando dalla rabbia, era incredulo, non poteva credere che la ragazza poteva tirar fuori un coraggio del genere, questo lo faceva incazzare ancora di più .
La prese per il polso portandola nel bagno della casa, "no un'altra volta no" Pensò Jalisse
La ragazza sperava con tutto il cuore che le cose andassero per il meglio, ma nessuno lassù la ascoltava.
Harry fece cenno agli amici di seguirlo, in quel momento la ragazza avrebbe voluto uccidersi, lo sapeva .

Finì nell'angoletto appena accanto al lavandino, sapeva cosa stava per succedere e infatti non si sbagliò.
Il primo calcio di Harry arrivò dritto nello stomaco facendo venire un senso di nausea alla ragazza.
.-Ehi rossa chi è che non capisce qui ?.- esordì ironicamente Harry.
Jalisse inghiottì silenziosamente .
Zayn si avvicinò e con rapidità caccio un puggo nell'occhio diretto a Jalisse, quest'ultima cadde a terra dolorante, imprecava la madre lassù ma nessuno sembrava sentirla. Un calcio puoi un altro, sempre nello stesso punto, sullo stomaco, la loro strategia .
Un ragazzo fece capolinea sulla porta del bagno e con un sorriso divertito attirò l'attenzione di quasi tutti gli invitati.
Harry prese Jalisse per un braccio portandola al centro della sala, in modo tale che tutti potessero godere del bellissimo spettacolo.
La rossa scoppiò nuovamente in lacrime ,silenziosamente, osservava ciò che aveva davanti,un mare di persone divertite, faceva davvero cosi tanto ridere ?
Lei era intenta ad osservare e Zayn non perse occasione di buttarle su un altro pugno sullo stomaco, Harry aspetto per fare la sua parte, non sapeva il motivo ma continuava a fissare malignamente Jalisse negli occhi, il suo intento era spaventarla. E ci riuscì perfettamente
.- Sdraiati.-Ordinò freddo, la ragazza lo guardò sconcertata  .-Giù.- esordì di nuovo. Sì e ora era pure un cane. La ragazza obbedì .
Harry rivolse il suo guardo ne suo occhi facendola sussultare, le arrivò un calcio dritto sulla pancia, sputò sangue, ma non ebbe la compassione di nessuno, anzi ridevano di gusto. Li osservava ridere, sentendo come se il cuore le stesse per esplodere dal petto, e si giurò che quell'immagine non se la sarebbe mai scordata.
Buio.

La testa le girava terribilmente , aprì lentamente gli occhi scorgendo lo sguardo, era nella sua stanza, le passò per la testa il ricordo della sera precedente, iniziò a pizzicarle il naso, si ributtò a peso morto sopra il letto, presa dal panico guardò la sveglia, erano le dieci.  Doveva essere sveglia già da due ore. Perfetto l'avrebbero ammazzata, le conveniva non presentarsi, si alzò fece una corsa in bagno e in poco tempo indossava già i suoi quotidiani vestiti con il solito grembiulino allacciato in vita.
Si avviò frettolosamente verso la porta della sua stanza, ma qualcuno la precedette.
Una donna dai capelli castano scuro e due occhi brillanti rivolse un sorriso alla giovane, la ragazza era incredula del suo gesto, non si sarebbe mai aspettata una persona che la guardasse con simpatia, e non con il solito disprezzo da orfana.
.-Oh ciao sono Anne tu dovresti essere la ragazza..uhm...-. Disse dolcemente non sapendo continuare, i suoi occhi erano indescrivibili, aveva le labbra rosee accompagnate da un leggero rossore sulle guance, i capelli le ricadevano leggeri sulle spalle ..dando un senso di tranquillità.
.-Ciao sono Jalisse la domestica e..insomma la ragazza..orfana.- disse con imbarazzo, quella donna le ispirava sicurezza ne era certa, di sicuro era la madre di Harry se non si sbagliava, ma sembrava troppo..diversa nei modi per esserlo, forse sotto sotto ma sotto anche il figlio era cosi , ma ne dubitava .
.-Non sapevo fossi una domestica, mio figlio non me ne ha mai parlato.- si era convinta, era la madre di Harry questa presunta Anne.
.-Oh comunque sono la mamma di Harry. Immagino come siete amici...- Continuò finendo la frase con del sottinteso poco casto .
.-Signora si sbaglia io … - arrossì Jalisse imbarazzata, quella donna la stava mettendo in imbarazzo, e lei odiava quelle situazioni, non che non ce ne fosse abituata ma, non le andavano giù lo stesso, era capace di stare mesi chiusa in casa per una semplice scena imbarazzante, oppure, per un’umiliazione di Harry. Ma non poteva starsene a casa a deprimersi, avrebbe dovuto affrontare tutti i giorni la stessa storia.
L’unica cosa a cambiare le sue giornate erano le condizioni meteo.
.-Non ti preoccupare ragazza, è normale divertirsi alla tua età.- Sputò fuori con fare scherzoso la donna.
Jalisse stava impazzendo. Lei divertirsi? Ma per piacere. Lei più che altro che divertirsi era lo scopo degli altri .
.-Senta signora, glielo dico forte e chiaro, io con suo figlio non ho niente a che fare tanto meno me ne diverto. Sono qui solo per non stare sotto i ponti.- Sbottò Jalisse con are calmo ma veramente irritato.
.-Ora con permesso dovrei lavorare, arrivederci.- La sorpassò la rossa con fare brusco.
Tutto quel coraggio non sapeva da dove fosse uscito .L’unica cosa che sapeva era solo che adesso sarebbe ritornata la classica ragazzina muta e impaurita.
Il suo sogno era il coraggio, voleva avere il coraggio, per scappare via da quella casa, o magari anche dal mondo. Voleva avere il coraggio di abbandonare tutto e darsi solamente ad una nuova vita.
Sognava che magari un giorno avrebbe incontrato il ragazzo che le rapisse il cuore.
Sognava una vera e propria vita, come quella nei film Americani, classica villetta, il cane che la mattina porta il giornale, il tuo amore, tuo figlio, i pranzi con i vicini del sabato.
Ma questi si dividevano in film e sogni. Nel caso suo sogni.
Lei aveva la speranza, ma sapeva benissimo che era un’arma che sarebbe rimasta lì nel cuore per sempre.
In quel momento non vedeva l’ora della sera, sarebbe andata di nascosto sopra il tetto, ad osservare le stelle a sognare.
Le stelle per lei erano una sorta di sogno, loro erano tutto quello che lei avrebbe voluto essere, una stella.
La stella era libera nel cielo blu. Sarebbe illuminata per sempre senza neanche un ostacolo.
Lei si rifugiava nelle stelle, sperava fossero lì i sogni.


Le stelle stanno in cielo, i sogni non lo so,
so solo che son pochi quelli che si avverano.

-Vasco Rossi



 

SCUSATEEEMI SONO IN RITAAARDO VABBBUO' SONO ESATTAMENTE LE 22:17 lol
NE HO APPROFITTATO PER FINIRE IL CAPITOLO LOL SCUSATE SE NON è LUNGO mlmlmlmlmlml 
Ma è il primo dai su :3 
Vorrei una recensione almeno, non chiedo altro vi prrrrrieeggo lol .

baci miele ( lol mi piace miele problemi?!Okay.) 
lol ah si a proposito, amo i lol si vede ? lololololololol 

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Capitolo 3
*** Jalisse: Foto ***


Sono qui a scassare il cazzo a voi perchè:
 

Allour (?) questa fottuta foto che vi sto per mettere rappresenta Jalisse, tanto per farvi un'idea poi se non vi piace trasformatela come vi pare
lol a presto :3 


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