No Expression

di Aurora_Sogna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** "Their tears are filling up their glasses" ***
Capitolo 2: *** "Hide my head I want to drown my sorrow " ***
Capitolo 3: *** "The dreams in which I'm dying..." ***
Capitolo 4: *** "...Are the best I've ever had" ***
Capitolo 5: *** "I find it hard to tell you " ***
Capitolo 6: *** "I find it hard to take" ***
Capitolo 7: *** "Look right through me" ***
Capitolo 8: *** "It's a very very...Mad World" ***



Capitolo 1
*** "Their tears are filling up their glasses" ***


Spalancò gli occhi nel buio.
Quei rumori.
Quei sospiri.
Lui li sentiva di nuovo.
E non se li stava immagginando come ogni notte da quando aveva scoperto.
Quell'essere viscidio e cattivo era di nuovo in casa.
In quella stanza.
In quel letto.
Su quel ragazzo.
Che sarebbe dovuto essere suo fratello.
I gesti partirono da soli.
E, forse per un'insana curiosità.
Si spinse di nuovo dietro la porta di Edward.
Colpo di fortuna: era socchiusa.
Ma Edward era solo.
Ranicchiato a terra.
Se non l'avesse conosciuto, e se non avesse saputo che era troppo orgoglioso per farlo.
Avrebbe scommesso che stava piangendo.
Il mono in cui la schiena veniva scossa da quelli che sembravano singhiozzi.
Le mani che artigliavano la testa.
Si.
Sembrava proprio stesse piangendo.
Alzò il volto.
Lui trasalì.
Tornò in camera sua e si buttò sul letto.
Aveva di nuovo quella dannatissima voglia di piangere.
Ma non ci riusciva.
Di nuovo.
Strinse il lenzuolo con una mano.
Quella fitta all'altezza del cuore.
Quella capriola del suo stomaco alla vista delle lacrime di suo fratello.
Lo facevano sentire così...
Inutile.
E per quanto volesse sforzarsi di pensare
"Ben gli stà"
Non ci riusciva.
E voleva piangere.
Ma gli occhi non accennavano a pizzicargli.
Voleva scaricare tutto con le lacrime.
Invece, il dolore gli si era bloccato in gola.
Quasi non riusciva a respirare....
Edward.
Così deciso.
Così forte.
Così Orgoglioso.
Era ranicchiato in terra.
Stava piangendo.
Cosa che lui, pur volendone ossessivamente voglia.
Non riuscì a fare.
Neanche una lacrima.
In tutta la notte.
E non dormì.
Preso da un insensato disagio.
E non riuscì a spiegarsi il perchè.
Edward piangeva.
Lui non ci riuscì.
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Allora...Ecco la Fan Fiction seguito di "Mad World" e "Very Mad World"...
Un sentito grazie a Kira7 che mi ha invogliato a scriverla, grazie alla sua recensione e al quale mi sento quasi in dovere di Dedicarla.
Commentate
Baci
Lily123

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Capitolo 2
*** "Hide my head I want to drown my sorrow " ***


Si rigirò nel letto.
La fronte impregnata di sudore.
Aveva appena fatto un brutto sogno.
Non lo ricordava, ma doveva essere stato terribbile.
Preferiva stare sveglio che dormire male...
Diede uno sguardo all'orologio sul comò.
Le 5 del mattino.
Erano passati 3 giorni.
Ma da quando l'aveva visto in quelle condizioni
Aveva cominciato ad evitarlo ancora di più.
E incontrarsi sotto lo stesso tetto era diventato un caso più unico che raro.
Scese dal letto.
Non avrebbe riprese sonno.
Non voleva riprendere sonno.
Camminando a tentoni, arrivo in cucina.
Ma la luce era gia accesa.
Ed Edward era seduto a fare colazione.
Di già?
Erano appena le cinque del mattino...
Indietreggiò piano.
Fu preso dall'agitazione.
Il respiro divenne pesante.
Era in panico.
No.
Non era pronto per reggere il confronto...
[
-Al, vieni qui...-
[
Scosse la testa indietreggiando ancora.
No.
Non voleva reggere il confronto.
Sbattè contro il muro dietro di lui.
Edward lo guardava.
Lui guardava Edward.
Per un attimo.
Si guardarono.
Si voltò e corse in camera sua.
[
-Al...-
[
Non si girò.
Salì le scale due a due.
Ma inciampò e all'ultimo scalino cadde a terra.
A pancia sotto.
Steso interamente.
Non si alzò.
Si sentiva troppo debole.
E, molto probabilmente non per la botta.
E neanche perchè era da tempo che non dormiva abbastanza.
Il dolore lo stava logorando.
Sussultò.
Restò fermò senza muoversi.
E finalmente, gli occhi gli pizzicarono e le candide guance si bagnarono di nettare salato.
Singhiozzò appena.
Si mise in ginocchio lentamente e guardò verso il soffitto.
Perchè si sentiva così?
Perchè quel dannato giorno aveva deciso di fargli una sorpresa ed era tornato prima?
In questo modo, avrebbe per sempre vissuto nel sogno del suo puro e forte Nii-san.
Un sogno.
Avrebbe vissuto in una menzogna.
Ma non gli importava.
Nella menzogna di un bambino.
Nella menzogna dove lui e, quello che una volta era il suo Nii-san, sarebbero vissuti insieme.
Per Sempre.
Felici.
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Ed ecco il secondo capitolo! Spero sia stato di vostro gradimento.
Ringrazio che ha letto e in modo particolare Kira7, Lovva_Chan e Bad Girl che hanno recensito lo scorso capitolo.
Scusate se non vi ringrazione meglio, ma sono un pò di fretta^^
Commentate
Baci
Lily123

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Capitolo 3
*** "The dreams in which I'm dying..." ***


Respirava piano.
Il petto andava su e giu lentamente.
Si girò di lato verso la porta.
La osservò fino a quando le paolpebre non diventarono pesanti..
Faticava a stare sveglio.
Finalmente sarebbe riuscito a dormire...
Avrebbe sognato qualcosa di bello.
Almeno lo sperava.
La sua camera divenne sempre più sfocata...
E all'improvviso non era più in camera sua.
Sebbene, non sapesse dove fosse.
Era troppo buio.
Cominciò a camminare protendendo le braccia in avanti così da non sbattere contro un eventuale muro.
Ma sembrava non ce ne fossero.
Proseguì su una rotta guidata dall'istinto.
Vide un fascio di luce nel buio.
Si avvicinò, piano.
Al centro di questo vi era qualcuno.
Le ginocchia al petto avvolte dalle braccia e il viso nascosto dentro.
I capelli biondi e lunghi gli cadevano scomposti.
Era completamente nudo.
Scosso dai singhiozzi.
Piangeva.
Cominciò a correre verso quella figura...
Ma più si avvicinava più questa si allontanava.
Allungò la mano come a volerla afferrare.
Finalmente la raggiunse ansiamante.
Si abbassò alla sua altezza.
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-Edward...-
[]
Ma questi non si alzò.
Continuò a piangere.
Lo fissò.
Cosa fare?
Lui non lo sapeva.
Ed era così inutile.
Una risata sadica gli ghiacciò le vene.
Alzò il voltò.
Un'altra figura sovrastava entrambi.
Incrociò lo sguardo con quello di ametista.
[]
-Envy...-
[]
Si svegliò scattando a sedere e artigliando le lenzuola.
Era solo un sogno.
Un incubo...
Lasciò di nuovo cadere la testa sul cuscino.
Guardò il soffitto.
E quei tanto odiati rumori gli arrivarono di nuovo alle orecchie.
Se le tappo massaggiandosele.
Gli bruciavano.
Gli sembrava stessero sanguinando.
Avrebbe voluto poter perdere l'udito e poi riacquistarlo quando voleva.
Con uno schiocco delle dita.
Perchè se l'incubo era stato terribile.
La realtà forse lo era di più.
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Ed ecco il terzo capitolo!
Grazie a chi ha letto e a:
Kira7 : Hai ragione, "Mad World" è una canzone stupenda e mi da così tante emozioni che era quasi dovere scrivervi una Fan Fiction. Grazie per i complimenti! Mi fa piacere che tu abbia notato i versi della canzone che ho messo come titoli e che l'idea ti sia piaciuta!..Spero vivamente che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci_Ivic
Bad Girl : Tesoraaaaa come sempre le tue recensioni mi fanno arrossire perchè così piene di complimenti >////<...Che dire, grazie mille...E mille grazie!! ^^...Confidando che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Baci _Ivic
Lovva_Chan: Inizio con un emoticons, come nostro solito : u.u ...Sono felice che addirittura tu abbia definito i capitoli "magnifici"...Grazieeeeeeeee...u.u u.u u.u...E che mi dici di questo? Baci _Ivic.
Commentate!
Baci
Lily123

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Capitolo 4
*** "...Are the best I've ever had" ***


Stava osservando la pioggia.
Seduto su una sedia accanto la finestera.
Le ginocchia al petto.
Un piumone che lo difendeva dal freddo.
E il rumore della pioggia.
Plic, Plic, Plic...
Un rumore rilassante.
Plic, Plic, Plic...
Lui lo odiava.
Almeno aveva iniziato ad odiarlo da quel giorno.
Gli riportava alla mente ricordi bellissimi.
Bellissimi quanto dolorosi.
Quando in inverno.
Pioveva a catinelle e, mentre fuori si moriva dal freddo.
Lui, Edward e la mamma erano raggomitolati in una coperta di lana davanti al fuoco.
Alle volte bevevano qualcosa di caldo.
Altre mangiavano Caldarroste.
E lui era così felice stretto tra la madre e il fratello.
Era così felice quando Edward, notando che aveva ancora freddo, lo abbracciava teneramente.
Oppure gli cedeva tutta la sua parte di coperta.
Era così felice...
Perchè ora non poteva più esserlo?
Plic,Plic, Plic...
Soffice rumore.
Plic,Plic, Plic...
Quasi diventato assordante per le sue povere orecchie.
Qualcuno bussò alla porta.
Qualcuno?
Erano soli in casa.
Quindi, per meglio dire
Edward bussò alla porta.
Non rispose.
Ma sentì lo scricchiolio di quella che si apriva.
Si prese a calci mentalmente.
Aveva dimenticato di chiuderla a chiave.
Non fece trasparire alcuna emozione.
E non si voltò a guardarla.
Ma la sua attenzione era tutta puntata su di lui.
Anche se non lo vedeva.
[]
-Ti ho portato questa...-
[]
Per forza dovette guardarlo.
Aveva una tazza di cioccolata fumante.
Zac!
Una fitta al cuore.
Come quando erano piccoli.
[]
-La poggio qui-
[]
La mise sulla scrivania.
Ma restò fermo.
Non se ne andò.
Si guardavano negli occhi.
Edward sapeva che lui sapeva.
Restarono così per pochi istanti.
Che a lui parvero intere ore.
[]
-Allora, se non hai più bisogno di niente...Io andrei...-
[]
Non rispose e voltò lo sguardo alla finestra.
Dietro di lui il fratello, lo fissò con sguardo rassegnato.
Come erano arrivati a questo?
Ma Edward lo sapeva.
Fingeva solo l'ignoranza.
Beata Ignoranza...
[]
-Sono giu...Se mi cerchi...-
[]
Uscì chiudendosi la porta dietro.
Non ebbe risposta.
Fece qualche passo e si appoggiò inerme al muro.
Non ci aveva creduto neanche lui a quello che aveva detto.
Probabilmente.
Alphonse, non l'avrebbe più cercato.
Perchè lui sapeva, che Alphonse sapeva.
Si lasciò scivolare a terra nascondendo la testa tra le mani...
Alphonse era rimasto immobile.
Fermo.
Ad osservare la cioccolata calda.
La prese in mano.
Anche se era impossibbile sentiva l'odore di Edward.
Scosse la testa.
Soffiò sulla cioccolata per farla raffreddare.
Un tuono ruppe il rumore frusciante della pioggia.
Fortunatamente, lui era in casa, al riparo.
Con un piumone che lo proteggeva dal freddo.
Ma, forse.
Il vero freddo lo aveva dentro.


Plic,Plic, Plic...
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E la mia Ficcy diventa sempre più "Felice" come diremmo io e Kira, il quale ringrazio infinitamente per la recensione! E' una cosa impressionante: riesci a capire tutti i significati della Fiction!..Davvero impressionante!
Beh..che dire!
Grazie a chi ha letto.
E a chi commenterà.
Commentate!
Baci
Lily123

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Capitolo 5
*** "I find it hard to tell you " ***


-Nii-San, ma non è giusto!-
Il piccolo Alphonse puntò un dito verso il fratello maggiore.
-Si, è giusto!..Anzi...Super-iper-mega-giustissimo! Perchè lo dico io!-
L'altro gonfiò le guance in un espressione imbronciata girandosi di spalle con le braccia in conseta.
Quando faceva così, il suo Nii-san era insopportabile!
Ma questa volta non l'avrebbe avuta vinta!
-No Al, non fare così dai...-
Lui non si girò, offeso.
-Allora anche io non ti parlo più!-
Alche Edward si girò di spalle con le braccia in conserta.
Alphonse sospirò voltandosi.
-Non puoi copiarmi, Nii-san!-
Questa volta l'altro non rispose
-Sei insopportabile quando fai così, Nii-San!-
Questi si girò, solo per fargli la linguaccia.
Il più piccolo lo guardò furioso.
-Stupido di un Nii-San!-
E fece anche lui la linguaccia.
-Non chiamare il tuo fratello maggiore stupido!-
Non potè trattenersi, scoppiò a ridere.
Anche Edward lo imitò poco dopo.
-E' l'ultima volta che te la dò vinta!-

[]
Si svegliò di soprassalto.
Aveva gli occhi bagnati.
Il viso rigato di lacrime.
Ma lui non era il solo a piangere.
Nel silenzio della notte.
Sentì dei singhiozzi.
Edward.
Stava ancora piangendo.
Un'altra volta.
Non potè non andare di nuovo fuori la sua porta.
Edward non era solo.
C'era anche lui.
Lo guardava mentre piangeva.
Senza fare niente.
Lo osservava solamente.
Fu preso da un lampo di rabbia.
Strinse i pugni.
Perchè suo fratello si era lasciato andare così in basso?
Abbassò lo sguardo.
Non sapeva minimamente cosa fare.
Sentì la finestra aprirsi.
Vide Envy andrsene.
Edward pianse più convulsamente stringendosi in un abbraccio.
Basta.
Aveva visto troppo.
Fece un passo indietro.
Il pavimento scricchiolò.
Il fratello fulmineo alzò lo sguardo verso di lui.
Era buio.
Ma sapeva che poteva vederlo.
Indietreggiò ancora.
Edward allungò una mano verso di lui.
Lui scosse la testa.
[]
-Al, vieni qui...-
[]
Suplicò.
Lui si fermò ma non si mosse.
Era così tremendo stare faccia a faccia con la verità.
Si era illuso che Edward non sapesse che lui sapeva.
E in questo modo, pensava che potesse fingere di dimenticarsene.
Ma era impossibbile.
Si voltò per correre via.
[]
-AL!-
[]
Un urlo disperato.
Non si voltò.
Sbattè la porta della sua camera.
Si lasciò cadere a terra.
Si sentiva debole.
Tremendamente debole.
Fisicamente.
Psicologicamente.
Le ginocchia al petto e la testa tra le mani.
[]
-Al...Ascoltami...-
[]
La voce proveniva da dietro la porta.
Silenzio.
E lui lo prese come un invito a continuare.
Tutto ad un tratto non sapeva cosa dire.
O meglio.
Lo sapeva.
E forse aveva troppo da dire.
E quel troppo non era esprimibile a parole.
Poggiò la mano sulla superfice legnosa e sopra vi adagiò la fronte.
Sospirò.
Aprì la bocca ma non vi uscì alcun suono.
Con la mano libera diede alcuni pugni.
[]
-Non voglio, Al...-
[]
Alphonse che aveva tenuto il capo chino sino a quel momento.
Lo alzò.
Cosa voleva dire con "Non voglio".
Cosa diavolo voleva da lui ora?!?
[]
-Non voglio che tu faccia la mia fine, Al...-
[]
La voce era leggermente alterata dai singhiozzi.
e di nuovo gli prese quella fitta al cuore.
Scosse il capo.
Non rispose.
E l'altro continuò a piangere.
Cosa stava facendo?
Ora piangeva anche davanti a lui?
Che fine aveva fatto il suo Nii-San.
Silenziosamente delle lacrime rigarono anche il suo volto.
[]
-Non volevo, Al...-
[]
Il minore scosse la testa coprendosi gli occhi con le mani.
Era così confuso.
Una parte di lui avrebbe aperto la porta e gli avrebbe urlato che non doveva piangere.
Un'altra parte di lui voleva aprire la porta e urlargli di andare a quel paese.
Nell'indecisione lui non faceva niente.
Niente di niente.
Ed ecco di nuovo il sentimento di inutilità.
[]
-Non volevo che questo cambiasse il nostro rapporto..-
[]
Continuò piangendo.
E Alphonse fu preso da un'infinita rabbia.
Come poteva non cambiarlo?
Come poteva?
Perchè glielo diceva ora.
Peggiorava le cose.
[]
-Buona notte, Al...-
[]
Sentì i suoi passi allontanarsi.
Cacciò un urlo.
Come per liberarsi.
Ma allora perchè quel groppo in gola non era scomparso?
Perchè si sentiva ancora male?
Perchè quella dannata sensazione di disagio faceva ancora parte di lui?
Perchè si sentiva ancora preso in giro dal fratello?
Perchè non riusciva a trovare delle risposte a queste domande?
Perchè se le stava facendo?
Perchè?
Scosse la testa artigliandosi i capelli.
La situazione era troppo pesante.
E lui si sentiva così piccolo.
Preferiva di gran lunga i litigi che faceva da bambino.
Finivano sempre con un abbraccio e una fetta di crostata.
A volte alle fragole.
Altre alle more.
Ma la sua preferita era quella al cioccolato.
E ne mangiava così tanto che poi si ritrovava nel letto piegato in due dal maldipancia.
Allora Edward si metteva accanto a lui e lo coccolova.
Gli diceva cosa aveva fatto quel giorno con Winry.
Prima diceva che si erano divertiti.
Poi notando lo sguardo triste del fratellino, si rimangiava tutto.
"Però non era lo stesso senza di te"
Sorrise a quei pensieri.
Ecco.
Stava di nuovo pensando a lui.
Ma questa volta no.
Non gliel'avrebbe data vinta.
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Anche questo cap è finito!
Grazie a Kira7, Bad_Girl e Lovva_chan che hanno recensito lo scorso.
Non ho tempo di ringraziarvi dovutamente...
Ho una febbre da cavallo e mi gira la testa^^
Commentate!
Baci
Lily123

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Capitolo 6
*** "I find it hard to take" ***


Per lui non esisto più.
Per lui sono Edward.
Per lui non sono nessuno.
O Forse per lui sono
tutto.
Per lui, forse, sono
troppo.
E poi c'è l'altro.
Cosa sono io per l'altro?
Sò cosa
non sono.
E non cosa lui sia per me.
La confusione non mi abbandona.
Non volevo che finisse anche Alphonse in mezzo.
Il mio piccolo e indifeso Alphonse.
Che alla fine...
Non si è dimostrato ne piccolo ne indifeso.
Ha dimostrato una grande
maturità
E forse, dovrei abbandonare tutto.
E dovrei farlo per lui.
Per
lui che viene prima di tutto.

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100 parole esatte!
Ecco I pensieri di Edward.
Sino ad Ora ho scritto quali fossero i pensieri di Al.
Ma come si sarà sentito Ed, in tutto questo?
E così mi sono data una risposta!
Grazie a chi ha letto
E Grazie mille a Lovva_Chan che ha recensito! Grazie mille dei complimenti e degli auguri di guarigione!
Commentate
Baci
Lily123

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Capitolo 7
*** "Look right through me" ***


-E-Envy?...-
[]
Non poteva essere la sua voce.
Era tremante.
Insicura.
Ma la cosa che più lo scuoteva:
Era spaventata.
E quell'essere immondo lo guardava.
Nello sguardo una grande soddisfazione.
Come poteva guardare così suo fratello?
Quegli occhi occhi così famelici e perversi...
Assaporavano ogni parte di lui...
Macchiavano la sua figura soltando posandosi sopra.
[]
-Sono tornato, O'Chibi-San...-
[]
Anche il tono di voce era irritante.
Sembrava si prendesse gioco di lui.
Da dietro la porta, Alphonse strinse i pugni.
Come poteva, Edward, farsi trattare così?
Per di più da Envy.
E non sapeva come egli stesso riuscisse...
A frenarsi dal prendere a pugni il fratello e urlargli "E' Envy!".
E gli faceva tremendamente male.
Quanto soffriva.
Non per il fatto che quello fosse Envy.
Non perchè quell'Homunculus toccasse suo fratello
Non per questo.
O meglio, non solo.
Ma perchè Edward, sottostava a tutto quello.
Non era più lui.
Non ce la faceva più a vederlo così.
Come poteva continuare s orbire quella situazione?
Quella situazione di cui ormai faceva parte anche lui.
Non riusciva più a stare zitto.
A piangere in silenzio.
A prendere tutto passivamente.
Ma fino ad ora non aveva fatto niente.
E continuava anon fare niente.
Un bel niente.
Continuava a sguazzare nella sua inutilità.
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-Speravo non venissi...-
-Sperare servrebbe solo a spezzare il cuore, O'Chibi-San..-

[]
Basta.
Aveva visto abbastanza.
Aveva ascoltato troppo.
Aveva capito fin troppo bene.
Sperare servirebbe solo a spezzare il cuore.
Qualcosa di giusto lo diceva.
Ogni tanto.
Dio.
Quanto era vero.
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Andiamo ai ringraziamenti:
Kira7 che ho incontrato anche su FmaPlanet! Non preoccuparti per non aver recensito l'altro capitolo^^...E grazie per la recensione che come sempre mi lusinga!
Bad Girl (Tesorrrra) che mi fa arrossire sempre con i suoi mille complimenti! Grazie davvero!
Lovva_Chan che mi tira su msn e con le sue recensioni! Grazie mille!
Confido che vi sia piaciuto anche questo capitolo!
Baci
Lily123

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Capitolo 8
*** "It's a very very...Mad World" ***


Bussare o non bussare?
Era lì, con il pugno a mezz'aria.
Da un'ora.
E ancora non sapeva cosa fare.
Forse era meglio non bussare...
E aprire direttamente la porta.
E cosa gli avrebbe detto?
"Ciao, Nii-san! Tutto bene?"
Magari con un bel sorriso a tretaduemila denti.
Certo.
Fingendo che andasse tutto per il meglio.
E forse, confondendolo ulteriormente.
Abbassò lo sguardo e anche la mano.
Sospirò.
Meglio che le cose restassero così come stavano.
Forse il tempo davvero era quello che servivia.
No.
Quello che gli serviva, era il coraggio.
Il coraggio di guardarlo negli occhi e dirgli cosa pensava.
Ma...
Cosa pensava?
Si voltò.
Era troppo presto.
Si bloccò.
Presto?
Tardi.
Era troppo tardi.
Quello che non sarebbe mai dovuto accadere, era accaduto.
[]
-Al?-
[]
Dietro di lui Edward aveva aperto la porta.
Non poteva a vederlo, ma sapeva che lo stava osservando.
Era come se ruscisse a percepire il peso del suo sguardo addosso.
Edward aveva deciso per lui.
Non poteva tirarsi indietro.
Non voleva.
Lentamente si girò.
Lo guardò negli occhi.
Vi vide tristezza.
Spossatezza.
Ma sopratutto.
Vi vide rassegnazione.
Lui che non si era mai rassegnato...
Poi capì.
E gli sembrò tutto così ovvio.
Così palese.
Come aveva fatto a non arrivarci prima?
[]
-Smettila di guardarmi così...Nii-San-
[]
L'altro non rispose
Semplicemente gli buttò le braccia al collo.
L'aveva richiamato Nii-San.
Questo perchè,ora, aveva capito:
Lui era sempre stato il suo Nii-San.
Non era mai cambiato.
Aveva solo bisogno di aiuto.
Aiuto che lui non gli aveva dato.
L'aveva sempre visto così forte.
Che aveva quasi dimenticato che, forse, anche lui poteva aver bisogno di aiuto.
Meno male, l'aveva capito.
Troppo tardi?
Sorrise mentre ricambiava l'abbraccio.
Non è mai troppo tardi.
Sentì la spalla su cui era poggiato l'altro, bagnarsi appena.
La schiena del suo Nii-San fu scossa da un singhiozzo.
E delle lacrime rigarono anche il suo viso...
Ma erano lacrime che liberavano e non più che imprigionavano.
Si staccò appena dal suo Nii-San poggiandogli le mani sulle spalle.
Per poterlo guardare negli occhi.
Edward.
Il suo Nii-San.
Che era sempre stato suo.
Anche quando pensava che non lo fosse più.
E cos'ì senza spiegazioni,
senza dire niente.
Si chinò unendo le loro labbra in piccolo e innocente bacio.
Un contatto che, forse, avevano tanto desiderato tanto entrambi.
Quando si allontanò, l'altro aprì la bocca per dire qualcosa.
Ma lui lo zittì posandogli l'indice sulle labbra.
Non c'era bisogno di parole.
Perchè lui, ora, aveva capito.
Si abbracciarono ancora, mentre altre lacrime rompevano i confini dei loro occhi per atterrare coraggioe sulle loro guance.
Tra le lacrime sorrise.
Che strano.
Piangeva e rideva, nello stesso momento!
E abbracciava lui.
Che fino a poco tempo prima pensava di odiare.
Invece no.
Lo amava fin troppo.
E così ne ebbe la conferma:
Era davvero un mondo strano.
Un molto...
Molto...
Pazzo Mondo.
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[

E così si conclude la mia Fan Fiction!...Ringrazio Kira7, Bad Girl e Lovva_Chan che l'hanno seguita e l'hanno recensita! Grazie mille davvero!
Spero vi sia piaciuta!
Grazie anche a chi l'ha seguita anche senza recensire..
Beh
alla prossima!
Baci
Lily123

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