Make Me Come Alive

di LostInParadise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 2.1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2.2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2.3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 2.4 ***



Capitolo 1
*** Chapter 2.1 ***


* Mehehe non mi sono mai scordata di voi ♥ *



 

 

Chapter 2.1

 

Cinque mesi dopo…

- Aiha!
Linsday se ne sta seduta sul divano del soggiorno, la radio accesa con delle musica rilassante, ha tanto l’aria di essere blues.
Louis entra subito in soggiorno con l’aria preoccupata avendola sentita gridare. Fa una frenata di botto davanti alla porta, bloccandosi allo stipite, lo sguardo rivolto verso la diciottenne.
Lei si è portata un dito alle labbra, lo toglie, lo guarda, lo vede colorarsi leggermente di roso e se lo porta nuovamente alle labbra, forse nel tentativo di fermare la esigua fuoriuscita di sangue. Sposta lo sguardo verso la porta e vede Louis preoccupato che comincia anche da assumere una faccia a mo di punto interrogativo.
Lei sorride e scuote leggermente la testa, mostrandogli l’indice ferito.
- Mi sono punta con l’ago
Louis si mette a ridere portandosi una mano alla faccia, passandosela lungo il viso.
- Ma certo che sei proprio impossibile ah?
Linsday assume un finto broncio sul volto e scuote la camicia che ha ancora nell’altra mano, alzandola in aria.
- Guardi signorino Tomlinson che le sto aggiustando la camicia. Potrei anche lasciarla senza un bottone eh!
Darsi del lei è un modo che usano spesso per prendersi in giro. Da un po’ di tempo a questa parte, agli occhi dei vicini che hanno conosciuto la loro storia sin dal principio, i due sono sempre sembrati sin troppo in sintonia, e per giunta da un momento all’altro.
Louis si è già girato di spalle, diretto verso la cucina mentre invece Lins brandisce ancora la camicia mentre gli parla da dietro le spalle.
- Magari la prossima volta chiedi alle ragazze che ti porti a letto di non strapparti la camicia di dosso ma di TOGLIERE i bottoni! Pff
E la ragazza si rimette a lavoro sulla camicia, o almeno è quella l’intenzione se non fosse che…
- L’AGO, DOVE STA L’AGO???
Infatti la ragazza dai capelli caramellati si alza dal divano, spostando persino i cuscini ma senza riuscire a trovare l’ago. Si china per terra, guarda sotto al divanetto, alla poltrona vicina, si rimette in piedi e scrolla a due mani la camicia nella speranza che il famigerato ago si sia impigliato lì in mezzo ma niente, proprio niente.
Sbatte la camicia sul divano con un moto di stizza per poi passare dalla faccia arrabbiata nera a quella in cui sorride.
- Ma che sono scema…
- SI SAPEEEEEVA
Già, il commento di Louis dalla cucina non tarda ad arrivare. Ma Lins non ci fa caso sentendosi realizzata da una scoperta a dir poco sensazionale (?). Ecco lui, l’ago. Stava sul tavolo e, giustamente, infilzato nel puntaspilli. Si batte la mano sulla fronte e poi afferra il famoso ago. Una volta afferrato l’oggetto tra le mani, si risiede sul divano e riparte con la sua opera di cucito, o almeno, nuovamente l’intenzione ci sta visto che all’ago manca il filo.
- Ma tutte a me oggi?
Prende il rotolo di filo bianco e ne taglia un po’, fa il nodino ad una estremità mentre l’altra è quella destinata a passare nella cruna. Falla facile!
Lins si umetta le labbra e ci passa sopra il filo inumidendolo leggermente poi, con tanta di lingua di fuori ad un lato della bocca e un occhi strizzato, avvicina ago e filo all’occhio aperto per effettuare la manovra di precisione.
Ce l’ha quasi fatta, il filo è quasi dentro se non fosse che il caro Divoratore di Anime non sa fare altro che divertirsi ad esasperarla. Senza che lei se ne accorgesse, lui è riuscito a dirigersi fino alle spalle del divano, posto al centro del salone, e precisamente alle spalle della ragazza.
Le spunta da dietro facendola saltare in aria con un:
- BUH!
- AAAAAAH!
La ragazza si gira male e con lo sguardo accigliato nella sua direzione mentre lui, a pochi passi dal suo viso se la ride alla grande.
- Che ti ridi? Ci ero quasi riuscita e per colpa tua ora devo rifare tutto daccapo!
- Ma tu mi ami, mi adori, faresti questo e altro per me.
E lo dice con quel tono persuasivo che si usa con i bimbi piccoli di cinque o sei anni per far capire loro cosa è giusto e cosa è sbagliato.
- Ovvio
Gli risponde con tanto di sorriso la ragazza, gli occhi luminosi e lo gote rosate.
- Ecco… Una patatina?
E caccia da dietro il divano un pacchetto di patatine, probabilmente quello che è andato a prendere dalla cucina poco prima.
Porta la mano che lo sorregge, oltre la spalliera del divano e glielo mette davanti alla faccia, così vicino che Lins è costretta a indietreggiare con la schiena per riuscire a metterlo a fuoco.
- Uhm… - e arriccia il naso – no, voglio mantenermi bella, lo faccio per te!
Louis le scompiglia i capelli con l’altra mano, quella libera, facendole diventare quella ordinata e liscia chioma un groviglio tridimensionale di capelli sopra la sua testa.
- Ma come sei brava!
Infila la mano nel pacco, portando altre tre o quattro patatine alla bocca.
- Dovresti fare anche te così!
- E chi sei per dirmelo? Mia nonna?
Le fa un cenno con la mano, quasi a voler dire di lasciar stare la cosa mentre si dirige fuori dal salotto di buona lena.
Lei invece cerca di sistemarsi i capelli alla bene e meglio, passando freneticamente entrambe le mani al di sopra della sua testa, lasciando uscire ogni tanto un “aih” di protesta per i dolore dei nodi che non scivolano oltre le sue dita. Mentre fa questa operazione, la sua faccia ha un che di contrariato, una smorfia di stizza, come se si fosse scocciata di stare a tentare di togliere nodi; ad un certo punto si stufa e sbuffando riprende ago e filo in mano.
- Ma guarda questo qua…
Ritorna nella sua posa concentrata, gli occhi entrambi puntati sul filo, la fronte corrugata nel tentativo di risultare il più precisa possibile.
Nel frattempo invece Louis sta in cucina e sta preparando una bibita per Lins.
Con mortaio e pestello sta sminuzzando due erbe da un odore acre insieme ad un po’ di sciroppo alla fragola, giusto per rendere odore e sapore più gradevoli, una volta che ha ottenuto una pappetta piuttosto uniforme, riempie un bicchiere con dell’acqua e sette gocce di un liquido, fortunatamente rosso poiché rende ancora meglio l’idea di una bibita alla fragola. Aggiunge la pappetta preparata prima e mischia il tutto.
Questa cosa la fa due volte a settimana da ben cinque mesi, da quando era successa tutta quella storia di Niall.
Da allora Marianne era scomparsa, non si era fatta più vedere e non era tornata a casa.
- CE L’HO FATTA!
Già, questa è Lins che esulta per essere riuscita ad infilare il filo nell’ago.
Comunque, sparita Marianne, Louis ha sentito sin da subito la necessita di avere una che lo servisse a modo, magari con un po’ più di dolcezza, rendendogli la sua presenza più piacevole, una che le obbedisca sempre, in tutto e per tutto.
- Lins, il tuo succo alla fragola!
Louis raggiunge il soggiorno con il bicchiere pieno di liquido rosso destinato alla ragazza.
- Aspetta eh che attacco questo bot...to…n…FATTO!
Esulata la ragazza di fronte alla impresa riuscita. Si alza dal divanetto e trotterella verso il Divoratore di Anime decisamente felice.
- Brava tesoro, ora bevi però.
La ragazza prende il bicchiere tra le mani, annusa l’odore che arriva dal liquido, socchiude le palpebre inebriandosi di quella essenza alla fragola.
- Ma come mai non lo bevi anche te? È così buono!
- Non fare troppe domande. Tu bevi
E le sorride. Lins tracanna il contenuto tutto di un sorso e non appena lo beve, Louis le toglie il bicchiere di mano.
Lins spalanca gli occhi e si irrigidisce di botto, poi le iridi si girano sin dietro, mostrando il bianco che si trova dietro agli occhi; Louis in tutto questo se ne sta impassibile ad osservarla, come fosse la prassi tutta quella scena. Una manciata di secondi e Lins si scioglie, le iridi tornano al loro posto, e il sorriso si dipinge sul suo volto.
Se non posso soggiogarla di mio, allora ho bisogno di un piccolo aiutino

 

 

 

 

 

Primo Capitolo!
Che poi a leggere la scritta all'inizio 2.1 mi fa venire la nostalgia...
Comunque, come promesso eccovi quello che aspettavate tanto
e per il quale mi avete mandato diversi messaggi privati
che mi hanno fatto capire quanto ci tenete:
il seguito della mia prima FF Another World, oh yeah.
Se siete nuovi/e lettori/lettrici, vi invito a cliccare qui per leggere l'inizio.
Non è un grosso sbatti perchè è solo di undici capitoli che possono aiutarvi a capire meglio questa ;)
Se vi dicessi di andarvene a leggere una di 25, già potrei capire, sono lettrice anche io xD
Certo, potete partire direttamente a leggere il sequel eh, però se leggete anche la precedente, avrà più senso ecco :)
Comunque, ciancio alle bande, fiato alle trombe (?)...
Benritrovati!
Spero che accoglierete questo sequel con lo stesso entusiasmo dell'altra FF o, perchè no, ad majora u.u
Chiaramente il mio impegno starà nel sorprendervi ed emozionarmi come, mi avete detto, ho fatto nella precedente <3
Ora, diciamo che abbiamo dato un inizio col boom!
prima di parlarne nel dettaglio, voglio giusto darvi una linea generale di come siamo rimasti dall'altra parte:
• Abbiamo scoperto che Marianne era innamorata di Niall
• Niall è stato ucciso da Louis, il quale lo ha privato dell'anima e l'ha rinchiusa in una boccetta RIMASTA in mano a Marianne
• Linsday è spaventata all'idea di dover vivere con Louis temendo che le possa fare lo stesso.
E l'ultimo capitolo è finito con la scoperta del testo dell'ultima pagina del diario di Marianne.
Ora invece...
• Lins e Louis sono amorevoli e si comportano come una dolce coppietta. Coooosa?
• Di Marianne non si è saputo nulla da quando, cinque mesi fa, Niall è morto. Dov'è finita?
• Louis fa bere regolarmente a Linsday un 'succo alla fragola'. E mo che è 'sta roba?
Lo scopriremo leggendo *w*
Allora il volto di Linsday è rimasto invariato (Pretty_As_A_Picture DA)
mentre invece per quanto riguarda Marianne ho scelto un'altra bionda, made in Victoria's Secret,
e l'ho messa anche in banner, yee (Candice Swanepoel)
Gli altri non credo abbiano bisogno di essere specificati xD
Ora spero solo di avervi incuriosita con questo inizio e non lasciatemi sola ç.ç
Se mi seguite/preferite/ricordate, sappiate che vi vorrò bene;
se mi leggete semplicemente, vabbè, vi voglio bene lo stesso
anche se pigiare un pulsantino non costa niente a voi ed è un sorriso in più per me :)
Uh, e recensite anche, voglio sapere che ne pensate ;)
Keep in Touch
LostInParadise 

 

 


Dedicato a tutti voi intrepidi che avete voluto guardare oltre la fine
Grazie per avermi sostenuta ♥

 

 

 

 

 

[qui ci sta anche l'altra mia ff che sto scrivendo se vi va di sbirciarla ;)]

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Capitolo 2
*** Chapter 2.2 ***


* Lo studio uccide ♥ *



 

 

Chapter 2.2

 

Sono le otto di mattina e Lins se ne sta seduta sul letto in camera sua, la faccia sconvolta, gli occhi secchi e lo sguardo abbattuto dal sonno.
Pare che la ragazza dai capelli caramellati non abbia avuto sonno facile.
Sta con lo sguardo puntato verso il vuoto, o meglio su un punto a random del muro rosa fiocamente illuminato.
Le gambe stanno al lato del letto, i gomiti poggiati alle ginocchia e le due mani che sorreggono la testa, la schiena della ragazza è ricurva e i capelli sono tutti scombinati.
Dietro di lei si può vedere come il letto sia stravolto per quella che probabilmente è stata una notte per niente tranquilla.
Sente poi del movimento dalla stanza accanto, come se da quella stanza per tutta la notte non fosse arrivato abbastanza movimento.
Insomma ci siamo intesi vero?
Praticamente Louis si è portato anche stasera un’altra ragazza solo che stavolta sono stati particolarmente casinisti quei due.
Il rumore che la ragazza sente è quello dello scatto della porta. Sospira pensando al fatto che comunque, nonostante la sua innegabile stanchezza, potrà far felice Louis andandogli a sistemare la stanza dove ha fatto baldoria tutta la notte.
Perché lei è contenta se Louis è felice, e visto che farle passare una notte insonne per divertirsi comunque lo lascia di buon umore, non può che esserne felice anche lei, giustamente.
Decide di alzarsi dal suo letto, si dirige verso la finestra e gira la manovella che serve ad alzare la tapparella della finestra, lasciando che la luce del mattino inondi la sua stanza.
Strizza leggermente gli occhi portandosi la mano libera di fronte ad essi, un mugugno, per poi girarsi di schiena alla fonte di luce con l’intenzione di uscire dalla sua camera.
Apre la porta e sente delle voci provenire da sotto. Probabilmente Louis sta accompagnando la ragazza fuori.
Se non le ha già tolto l’anima vuol dire che stavolta è un’altra Divoratrice come lui oppure ha intenzione di finire il lavoro alla seconda puntata.
Si trascina dentro alla camera di Louis e si poggia allo stipite della porta emettendo un sospiro rumoroso alla vista della stanza, consapevole che toccherà sistemare a lei.
Le coperte sono tutte rigirate nonostante di coperte non ce ne sia affatto bisogno visto che si troviamo alle porte di settembre e quindi tutto questo freddo non ci sta affatto. Una cosa che le salta subito è la…camicia di Louis!
La stessa camicia per colpa della quale adesso ha un cerotto attorcigliato intorno al dito. Ed è proprio verso la camicia che si fionda, andandola a rigirare tra le mani, inizialmente sembra apposto ma…
- NO! NON PUO ESSERE!
Louis dal piano di sotto interrompe un attimo la chiacchierata con la ragazza, lei aggrotta la fronte e guarda in direzione delle scale.
- Louis ma…hai qualche mostro in casa?
Lui ridacchia leggermente scuotendo la testa.
- Nah, è la mia domestica
E fa un paio di spallucce per poi tornare con l’attenzione a quella ragazza che ha davanti, la quale sembra abbastanza turbata dalla 'domestica' in questione.
Mentre invece sopra Linsday sta per passare alla fase di bufalo inferocito. Stende la camicia sul letto e si mette subito a contare i bottoni della camicia: ne manca uno ed è proprio quello che aveva sistemato il giorno prima.
Con i denti digrignati afferra la camicia e scende le scale facendo un tonfo ad ogni passo, rendendo molto teatralmente quella che dovrebbe essere la sua rabbia, con un passo rumoroso per ogni gradino, la camicia che po’ si trascina a terra e un po’ no.
Va spedita verso la ragazza con la quale Louis sta parlando e le si avvicina tanto con volto al suo, fissandola negli occhi con quello che dovrebbe essere un fare dolce, molto a presa in giro. Addirittura le parla sbatacchiando le ciglia
- Piccola domanda…
Poi il suo volto cambia forma donandole un aspetto piuttosto adirato ed inferocito, brandisce la camicia davanti al suo volto, quasi volendogliela sbattere in faccia.
- MA SAI COME SI SBOTTONA UNA CAMICIA ALMENO???
Louis alla reazione della ragazza dai capelli caramellati, si tiene la pancia e inizia a ridere, cacciandosi all’indietro e facendo anche leggermente dondolare la testa.
L’altra divoratrice di anime la guarda a dir poco allibita, squadrandola dalla testa ai piedi con uno sguardo piuttosto clinico, come a volerle fare una radiografia; la sua faccia però è allo stesso tempo schifata.
- Senti UMANA, vedi di prenderti meno confidenze con me sai?
E la ragazza si mette in piedi iniziando ad acuire lo sguardo, probabilmente si tratta di una Divoratrice della prima setta, quelli che assorbono le anime con lo sguardo.
- Ma poi come ti permetti a parlarmi, serva!
E fa un passo verso Lins, la quale ha ancora lo stesso sguardo infervorato di prima solo che è uno sguardo che man mano sta andando ad opacizzarsi; più il contatto visivo con la divoratrice aumenta, più gli occhi della diciottenne si opacizzano.
Louis capisce subito che sta succedendo e si alza immediatamente dalla sedia, smettendo di ridere e buttandosi addosso a Lins, spingendola via da quel contatto visivo.
- Ma che sei matta?
Chiaramente si riferisce alla bionda che ha continuato a seguire con lo sguardo Lins, adesso a terra dopo lo spintone da parte del Tomlinson.
Lei sposta lo sguardo, ancora luccicante, verso Louis e indica con un braccio la ragazza per terra, che ora sta seduta a massaggiarsi la testa.
- Ma hai visto come mi stava parlando?
- Senti, esci tanto ti sei divertita, mi sono divertito e basta.
La ragazza lo guarda accigliata e gli punta gli occhi addosso, facendoli nuovamente illuminare ma stavolta in quelli del padrone di casa. Lui porta una mano in avanti a coprire la visuale dei suoi occhi, non modo da non far avvenire alcun contato visivo con la bionda.
- Non attacca Kairi. E ora conviene che te ne vai prima che tu faccia una brutta fine
E detto questo abbassa la sua mano sorridendole, le si avvicina e le poggia una mano dietro alla schiena, accompagnandola verso la porta.
La ragazza chiaramente obbietta ma Louis la spinge oltre l’uscio e glielo chiude davanti.
Torna in salotto vicino a Lins e la guarda ancora seduta per terra a massaggiarsi la testa.
- Stai bene?
Lei alza lo sguardo, ritornato del colore naturale, segno che la ragazza non era riuscita ad impossessarsi di lei; Louis alla quella vista sorride lievemente, temeva che la sua anima non fosse più piena.
Lins annuisce, Louis invece sposta lo sguardo verso la porta dove la ragazza sta continuando a bussare come una forsennata.
- Mamma che palle
- Te le scegli – ecco la saggia risposta che gli da Lins.
Louis le sorride nuovamente e sposta casualmente lo sguardo sul tavolo dove ci sta poggiata la borsa di Kairi.
La afferra e fa per portargliela ma Lins lo blocca, alzandosi di botto da terra. Sfarfalla le ciglia verso di lui.
- Posso portarla io?
- Ahah, ma certo.
Le lascia la borsa mentre invece lei gli molla la camicia su di un braccio, e con la borsa in mano si dirige verso la porta.
Quando la apre vede che la bionda aveva già preso la via verso il cancelletto stando quindi di spalle alla porta con l’intenzione di andarsene.
- QUESTA E TUA!
E la diciottenne le lancia contro la borsa, colpendola dietro alla testa. Inutile dire che la bionda, si gira con lo sguardo infuocato ma è anche vero che Lins e chiude la porta ridacchiando.

??? Pov
“Poi quella ragazza bionda era sparita, non stava più davanti alla loro casa.
Come se si fosse smaterializzata con tutta la sua gnoccaggine e la sua borsetta.
Mi sa che quella Kairi veramente se la portò a letto Louis un po’ di tempo fa… Mah.
Sorpassai quel cancello che per anni avevo passato col sorriso e con l’idea di raggiungere il mio amico; solo che stavolta quel cancello aveva un che di freddo.
Sentivo anche quello scricchiolino famigliare delle mie scarpe lungo il vialetto. Stavo per bussare alla porta quando invece una spiraglietto mi saltò all’occhio, segno che Lins non aveva chiuso bene la porta.
Poggiai così la mano sulla porta e la feci aprire piano piano; non ci furono scricchiolii o simili.
Ci fu solo la mia faccia, allibita forse, di quando vidi Louis e Linsday avvinghiati tra loro a baciarsi in un modo per niente casto e puro.
Tomlinson si accorse per primo della mia presenza, infatti mise fine al bacio staccando le sue labbra da quelle della diciottenne per voltare verso di me le sue iridi ghiaccio.
E il suo sguardo, dapprima ammonitore si tramutò in sbalordito”
- E poi?
- E poi niente, mi sono svegliato e ti sto a raccontare questo sogno. Ma dici che potrebbe avverarsi?
Harry fa un paio di spallucce evidentemente non sapendo rispondermi
- Sai, voglio andare a controllare
- Ma sei pazzo??
- Voglio riprendermi ciò che è mio, Harry. Lei non è mai stata sua.
- E con Marianne come la mettiamo scusa?
A quella domanda non gli ho risposto avendo ormai già varcato la soglia della stanza.
Sento Harry seguirmi a dietro dicendomi che forse è meglio aspettare, che non vanno fatte cose azzardate.
Ma io non l’ho ascoltato visto che ora sono fuori dalla porta, diretto a casa di Louis.

 

 

 

 

 

- Secondo Capitolo -
Se siete nuovi/e lettori/lettrici, vi invito a cliccare qui per leggere l'inizio.

Prima di tutto, come avevo anche scritto sopra sopra, devo scusarmi con tutte per aver tardato
ma purtroppo il periodo pre vacanze è critico per tutti, che farci...
Allora, questo doveva essere un altro capitolo di passaggio molto nello stile del primo per far cambiare le cose nel terzo
Ma non mi andava di farvi aspettare o di fare un capitolo monotono troppo simile all'altro...
Comunque andiamo con i nostri soliti punti dai xD
• La seconda volta, la stessa camicia, anche io sarei impazzita giuro!
• Louis che la difende e caccia di casa quell'altra
• Linsday che le lancia in testa la borsa AHAHAH lo so che è demenziale ma volevo assolutamente scriverla
• E poi... QUEL POV DI CHI E? CHI STA RACCONTANDO A HARRY QUELLO CHE NOI CREDEVAMO FOSSE VERO MA CHE INVECE ERA UN SOGNO?
Lo scopriremo leggendo *w*
Ora, il primo capitolo ha avuto la bellezza di 17 recensioni! MA POSSO AMARVI?????
Ora spero tanto che continuiate a recensire e che non si sia trattato solo della foga da primo capitolo çç
E poi siete già tantissimi/e (perchè non so se ci sono anche lettori fanciulli xD) a seguire questa storia
Veramente, sono stra felice credetemi **
Ora, davvero, spero solo che continuiate su questa via: voi avete sprecato uno o due minuti, credo, per recensire
Io invece ho avuto 17 sorrisi in più ad illuminarmi le giornate :)
Keep In Touch
LostInParadise

 

 

 


Dedicato a tutti voi intrepidi che avete voluto guardare oltre la fine
Grazie per avermi sostenuta ♥

 

 

 

 

 

[qui ci sta anche l'altra mia ff che sto scrivendo se vi va di sbirciarla ;)]

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Capitolo 3
*** Chapter 2.3 ***


* Neanche a farlo apposta, ecco il vostro flashback ♥ *



 

 

Chapter 2.3

 

Cinque mesi prima…
In casa Tomlinson viene sbattuta forte una porta dal piano di sopra che crea un tonfo quasi assordante sentito da dentro alle mura dell’abitazione.
Lins ha un sussulto che la fa voltare di scatto verso le scale pur conoscendo la fonte del rumore.
Era Louis, quello che l’aveva trascinata con prepotenza in casa e che poi se n’era andato in camera.
Ora ci si era appena chiuso dentro. Probabilmente starà a versare lacrime di coccodrillo per quello che ha appena fatto al migliore amico.
Ci avrebbe dovuto pensare prima di togliergli l’anima; per cosa poi? Per lei, per Lins.
Che il divoratore dagli occhi cristallo ne fosse innamorato ma non sapesse dimostrarlo?
Che avesse dubitato della fiducia in Niall e che quindi sarebbe stato il biondo a prendersi la sua anima?
Non dimentichiamo che l’anima umana, se presa da un divoratore, le rende un essere umano completo, permettendogli di condurre un’esistenza senza la schiavitù delle anime.
Un po’ come i vampiri con il sangue, si nutrono di quello, di anime.
Nonostante abbiano un potere così potente da strappare via le anime, ciò li rende molto fragili, ed è una cosa che diventando umani cambierebbe.
Per quanto possano apparire degli essere dotati di qualcosa di straordinario, anche se orribile, hanno comunque quel grosso punto debole che può farli cedere da un momento all’altro, senza contare che gli si offre loro una possibilità di essere uccisi come niente.
Ed è quella la fine che ha fatto il biondo, li per terra in mezzo alla strada, quella strada che adesso le iridi cioccolato della diciottenne stanno guardando.
Penso che vi ricordiate tutti la scena che si materializzava davanti agli occhi della ragazza.
Adesso una lacrima solitaria sta scendendo lungo il suo volto alla vista di quella scena.
Si sente in colpa per delle cose che ha pensato su Marianne ma che invece avevano un senso.
Ora capisce tante cose, tanti comportamenti, piccoli gesti, tutte cose che si uniscono e che raggiungono il culmine in quel momento.
Lins si gira di scatto verso l’interno della casa quando sente il rumore, smettendo di reggere la tenda con la mano e lasciando che questa copra nuovamente la finestra, la semi oscurità ad invadere la sala.
Esce dal salone per dirigersi verso le scale, in quella insana curiosità di vedere che cosa stia veramente succedendo ai piani di sopra.
Lasciando la tenda ha visto solo quello che è stato il primo bacio di Marianne nei confronti di Niall, un primo bacio che ha dato però al suo corpo freddo e senza vita, su delle labbra secche di un rosa spento.
Ed è da quel momento che abbiamo saltato ben cinque mesi.
Forse sarebbe il caso di andare oltre quel momento.
Marianne poggia le sue labbra su quelle del biondo, gli occhi chiusi, i capelli davanti al volto, le lacrime che le rigano le guance e che bagnano la pelle diafana del ragazzo.
Allontana lentamente il volto dal suo, apre gli occhi e sbatte un paio di volte le palpebre per cercare di vedere meglio per via delle lacrime che le appannano la vista.
Niente. Niall ha ancora gli occhi chiusi.
Le si irrigidisce la mascella in quel moto di contegno che sta cercando di mantenere.
Vorrebbe urlare, scaraventare qualcosa a terra, ma tutto quello che fa è rimanere lì in ginocchio e stringere forte tra le mani quella boccetta, da essa arriva una luce azzurrina quasi irreale.
La tiene stretta vicino al cuore, raccolta in se stessa, gli occhi ora stretti per lo sforzo di non urlare.
Lascia andare un sospiro forte, la sua voce è tremante.
- Niall…
Riapre gli occhi la ragazza, per riportarli sulla figura di lui.
- Cosa posso fare per riaverti… Dimmelo Niall…
Scuote la testa, stringe ancora di più la boccetta con una mano mentre l’altra viene portata sul volto.
Rimane in quel silenzio, ormai la notte avanza sempre di più e a quell’ora ormai i dimidio animo si sono tutti rintanati.
Si muove sulle sue ginocchia, facendole sfregare sull’asfalto in dei minuscoli passettini fino a quando la punta di esse non sia arrivata in contatto con il fianco del ragazzo.
I suoi occhi, seppur appannati dalle lacrime, non si scostano neanche un attimo dal viso del ragazzo, magari nella speranza di non perdersi quel ritorno di un soffio di vita.
Poi allontana la boccetta da vicino al suo petto, se la porta davanti agli occhi osservando quella nube traslucida da una luminosità azzurrina che ci sta all’interno; i suoi occhi rimbalzano dalla boccetta a Niall e da Niall alla boccetta.
Con la stessa mano che regge la boccetta, sfila col pollice il tappetto che la teneva chiusa, l’altra mano già pronta all’uscita della boccetta per catturare la nube cristallina e non farla sfuggire.
Come sperava, quella nube va ad attorcigliarsi intorno alla sua mano ma senza scomparire, rimane tutta lì nel suo etereo luccichio.
E la tentazione di fare quell’anima sua, non le passa neanche un attimo nella mente, la osserva ammirata lasciando che quel timido bagliore le illumini la superficie appannata degli occhi.
Quelli stessi occhi che fa tornare sul ragazzo.
Prende un respiro profondo, ha un unico e solo tentativo.
Poggia la mano sul petto di Niall, pensando intensamente di fare una forza contraria a quella della sua natura: invece di assorbire, ricacciare l’anima.
Strizza un attimo gli occhi per concentrarsi e poi gli riapre sulla sua stessa mano mentre l’anima va scomparendo gradualmente come fosse polvere portata via dal vento.
E poi nulla. La sua mano non brilla e Niall è ancora fermo per terra.
Si porta entrambe le mani al volto, non riesce a piangere e neanche a gridare, vorrebbe solamente uccidersi, convinta di aver preso lei l’anima del biondo.
Vorrebbe andare ora da Louis e farsi uccidere perché tanto uccidere lui non avrebbe senso ora, almeno non per lei.
Se ne sta così, accucciata su se stessa e le mani in volto, il suo petto che ogni tanto sobbalza nel vano tentativo di trattenere i singhiozzi.
Poi una mano, calda, si poggia sulla sua spalla; sente la presenza di una figura accovacciarsi davanti a lei.
- Marianne… Guarda che è tutto apposto, ora.
Lei da dietro le mani, sgrana gli occhi e la bocca si spalanca; le fa scorrere lentamente davanti al volto fino a quando gli occhi non si poggiano sulla figura che ha davanti.
Maglietta rossa… Carnagione diafana… Capelli biondi
Si butta quasi su quella figura, stringendola in un abbraccio e quella fa lo stesso, accarezzandole la schiena per consolarla.
Si allontana da lei per sorriderle e ora, con le lacrime scese via dagli occhi, riconosce la figura di Niall davanti a lei.
Non può essere un’allucinazione perché lo sta abbracciando, non può essere un miraggio perché le sta parlando, non può essere qualcuno che gli somigli perché i suoi occhi li riconoscerebbe tra mille.
- Andiamo dai ragazzi ora, abbiamo bisogno di riposarci entrambi
Si alzano entrambi da terra, lui a fatica per via della gamba che ad ogni movimento gli lascia delle fitte allucinanti; Marianne si fa mettere un braccio intorno alle spalle per aiutarlo a camminare.
- Sai, non so come tu abbia fatto ma… Grazie
E lei di tutta risposta sorride.
Ce l’ha fatta.

 

 

 

 

 

- Terzo Capitolo -
Se siete nuovi/e lettori/lettrici, vi invito a cliccare qui per leggere l'inizio.

Un mese. Quasi un mese senza aggiornare. Faccio schifo veramente.
E per questo vi chiedo immenso perdono ma non ho avuto un briciolo di tempo.
Volevo man mano anticiparmi i capitoli in modo da non trovarmi inguaiata ma è comunque difficile.
Però alla fine ci sono riuscita, questo è l'importante no?
Secondo capitolo: 12 recensioni... ma...ma... Grazie sul seriooooo :D
Non vi ho risposto subito perchè ho pensato meglio di rispondere alle recensioni il giorno stesso dell'aggiornamento
Così vi avrei allo stesso tempo avvisate del nuovo capitolo ;)
Ora che lo sapete non vi corruccerete se non sarò immediata nella risposta
Ora veniamo a noi mie care donzelline belle u.u
In un paio di recensioni precedenti ho visto che mi si chiedeva di un flashback poichè non era chiara la cosa
Bene, era tuuuuuutto programmato ;P
Ho anche notato che molte sono state perplesse dai cambiamenti nella coppia Lins/Lou ma già nel primo capitolo è nascosta la risposta
Che poi, non prendetelo per oro colato, quello che avete lette nei primi due capitoli era il sogno di "???"
Ora non vado oltre ma passo ai nostri punti,anche se da questo capitolo non ce ne vogliono molti, se mi vengono altre cose, le scrivo dopo u.u
• Flashback a cinque mesi prima, il famoso giorno in cui Louis toglie l'anima a Niall
• Il Pov del capitolo precedente, come avevate già intuito in tante, era di Niall
• E Niall è tornato in vita grazie al tentativo da parte di Marianne
Ora penso di avervi detto tutto e spero veramente di non metterci più eternità ad aggiornare, promesso u.u
Non abbandonatemi, continuate a recensire e seguire questa piccola "cosa"
Perchè se voi avete impiegato due minuti per scrivere io ne ho vissuti più del doppio col sorriso, grazie **
Keep In Touch
LostInParadise

 

 

 


Dedicato a tutti voi intrepidi che avete voluto guardare oltre la fine
Grazie per avermi sostenuta ♥

 

 

 

 

 

[Per chi seguiva questa FF, l'aggiornamento fatto è un annuncio che non saprei fare diversamente ç.ç]

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Capitolo 4
*** Chapter 2.4 ***


* A volte ritornano, me compresa *



 

 

Chapter 2.4

 

Dal piano di sopra della villetta dei ragazzi si sente un gran fracasso, probabilmente è Harry che mette a soqquadro la stanza alla ricerca di qualcosa.
O almeno ogni volta e così.
E puntualmente dal piano di sotto Liam sbuffa sonoramente, gli occhi colore cioccolato che puntano verso il soffitto in quella sorta di esasperazione dalla quale non sembra uscirsene mai.
Lui è sempre stato quello più responsabile e attento del gruppo.
Ora sta in cucina, precisamente alla volta del lavandino, armato di spugna e sapone mentre strofina i piatti.
Zayn, seduto sul tavolo alle spalle del daddy, se ne sta con una sigaretta alla bocca, ispirandone la nicotina con una calma estenuante e con una indifferenza da farti cadere le braccia.
Ogni tanto Payne gira lo sguardo in sua direzione e lo vede sempre con quel mezzo broncio in faccia.
Probabilmente è da quando gli è stato detto che Niall era stato ucciso da Louis.
Insomma roba di poche ore visto che il misfatto era avvenuto poco prima della cena.
E loro sono nel dopo cena immediato, visto che il più responsabile si sta dedicando alle pulizie.
Ora si potrebbe pensare che Harry non stia semplicemente cercando qualcosa ma magari sta scaricando la sua rabbia.
Questo lo sapranno appena il riccio si deciderà di degnarli della sua presenza visto che se ne sta chiuso sin dall’arrivo della notizia.
Le voci corrono veloci, non c’è bisogno di scienza per venirne al corrente, soprattutto se si tratta di qualcosa di simile.
- Zayn, per piacere, è la quarta che fumi nel giro di mezz’ora
E il ragazzo dal ciuffo biondo viene immediatamente fulminato con lo sguardo dallo sciacqua piatti di turno nel momento in cui sente lo scatto dell’accendino per la quinta volta da quando hanno finito cena.
- Ora sono cinque
Liam scuote la testa senza premurarsi di non darlo a vedere visto che la sua disapprovazione è più che evidente.
Zayn invece da un calcio alla gamba del tavolo mollandoci un colpo col tallone.
Nel frattempo un forte tonfo dal piano di sopra fa sussultare Liam, stavolta si tratta di una porta chiusa forte, letteralmente sbattuta. Harry.
Zayn volta pigramente il volto verso le scale che dalla cucina arrivano al piano superiore, in attesa che spunti il riccio poiché è convintissimo che da un momento all’altro avrebbe fatto il suo ingresso.
Dei passi pesanti scendono le scale facendo rumore ad ogni gradino.
Harry si trascina giù per le scale, gli occhi arrossati, i vestiti tenuti indosso alla bene e meglio.
Le braccia ciondolano da sole lungo i suoi fianchi, le smeraldine non sono quelle solite, splendenti e limpide e sul volto non ci sta quel sorrisetto da pervertito che tradisce alla grande le fossette.
Quando fa il suo ingresso in cucina è proprio così lui, con le mani strette in due pugni e il respiro che a tratti diventa irregolare.
Zayn da sopra il tavolo continua a fumare la sigaretta accesa poco prima, lo sguardo in avanti affrontando la situazione con apparente nonchalance, le gambe che continuano a ciondolare giù dal tavolo.
La voce roca del pakistano rompe quel silenzio nella stanza, quel silenzio timidamente disturbato dal cozzare dei piatti che stava lavando Liam all’interno del lavandino.
- Cos’hai Haz? Successo qualcosa?
E il fatto che lui lo sesse dicendo con una certa nonchalance, fece andare ulteriormente in bestia il riccio dagli occhi smeraldini.
Harry si avvicina verso Zayn afferrandogli il colletto della camicetta a tema scozzese che ha indosso, scuotendolo anche un po’ per la foga, per la rabbia; le nocche strette intorno al colletto che iniziano a prendere un colore più pallido rispetto al resto della mano, gli occhi che sembrano schiarirsi nel tentativo di svuotare tutta la rabbia che ha sul ragazzo dal ciuffo biondo.
- Me lo stai anche chiedendo Malik? Niall è stato…
E il riccio di blocca di colpo portando la mano chiusa in pugno davanti alle labbra.
Gli occhi smeraldini ancora appannati dalle lacrime si spostano sulla figura del pakistano che continua a fumare la sua quinta sigaretta da quando sta i cucina con Liam.
Zayn sospira, lasciando uscire uno sbuffo di fumo molto folto fuori dalle labbra mentre sul suo volto fa spazio una nota di tristezza e rassegnazione.
Per come il silenzio sia calato tra loro si sente anche il rumore di quando Liam toglie il tappo lasciando svuotare il lavandino dall’acqua.
Harry si gira di spalle al ragazzo da ciuffo biondo, rimasto impassibile e seduto sul tavolo, le gambe che ormai hanno smesso di ciondolare nervosamente.
Payne smette di dare le spalle ai due ragazzi; dopo aver impugnato uno strofinaccio per asciugare i piatti, si poggia con il sedere al bordo del lavello e man mano prende i piatti da vicino a lui per togliere più acqua possibile e riposizionarli in una nuova pila più in là.
Il silenzio regna, ad eccezione del cozzare dei piatti tra loro, o almeno fino a quando non viene brutalmente spezzato dal suono del campanello della loro casa.
Harry si gira di scatto verso di loro, smettendo di porgere le spalle ai due ragazzi, la perplessità è palpabile negli sguardi di tutti e tre.
Liam si da una spinta allontanandosi dal lavabo, poggia il piatto che aveva in mano ancora abbracciato dallo strofinaccio, Harry invece si avvicina a Zayn poggiandogli una mano sopra al ginocchio mentre gli occhi sono fissi alla porta, quasi in cerca di un appiglio sicuro.
I passi di Payne sono quasi trascinati verso la porta, sembra tanto una scena a rallentatore: lui che abbassa lentamente la maniglia della porta di casa dopo aver fatto scattare la serratura con le chiavi e il volto triste e spento di prima cambia colore ed espressione.
Non ha parole per descrivere come si sente, si sente benissimo ed è estremamente felice. Non dice nulla, cinge solamente Niall e Marianne in un abbraccio.
- Ah Liam cazzo, mi fai male!
Al sentire quelle parole Zayn si raddrizza immediatamente da sopra al tavolo, gli occhi di Harry si illuminano di un guizzo che era rimasto del tutto assente da un paio di ore a questa parte.
Malik fa un balzo giù dal tavolo imboccando immediatamente il corridoio verso l’ingresso e non appena vede il biondo sulla soglia della porta che cerca con dolcezza (!) si scostare Liam e il suo doloroso abbraccio, disegna un grande sorriso sopra a quelle labbra rimaste increspate solo dalla presenza di una sigaretta nella ore precedenti.
- Ma che stai a fare lì sulla porta?!
Gli va incontro, scostando Liam con un braccio e sostituendo Marianne in modo da sorreggere il biondo nella sua camminata per niente semplice vista la gamba mal messa.
Liam invece affianca Marianne dopo aver chiuso l’uscio di casa e fa il suo ingresso in cucina insieme agli altri parlottando con la bionda, più che altro chiedendole come stia adesso, se ha bisogno di qualcosa eccetera.
Ma la scena che si presenta davanti gli fa stendere l’ennesimo sorriso della serata.
Harry. E il modo in cui ha posato le iridi smeraldine su Niall.
- Zayn, se mi stai facendo uno scherzo…ti faccio diventare femmina…
- Harry, sono Niall. Non è uno scherzo.
E il sorriso del biondo si allarga, anche se un po’ stentato visto che i dolori lungo tutto il corpo non gli permettono di sfoggiare un sorriso pienamente luminoso. Di conseguenza le labbra rosee del riccio si allungano disegnando delle fossette ai lati della bocca.
La felicità è troppa per poterla esprimere in gesti, quel sorriso basta a sostituire tutte le mille parole che potrebbero starci al momento.

 

 

 

 

 

- Quarto Capitolo -
Se siete nuovi/e lettori/lettrici, vi invito a cliccare qui per leggere l'inizio.

Bene, alla fine mi sono fatta coraggio e ho aggiornato.
Comunque vi confido che scrivere un sequel non è affatto facile e credo che no ne farò più xD
Anche perchè ho tantissime cose in mente per voi ma tutto mi viene bloccato da questa storia ç_ç
Aggiungo che questo sequel non avrà tantissimi capitoli, visto che è nato come continuazione di un finale.
Ora boh, sto stanchissima quindi non mi dilungo molto nelle note di autore
Non metto neanche in punti ma perchè non ci sta un effettivo bisogno
Niall torna a casa dai ragazzi, amen.
Ho delle sorprese comunque che vi butterò dentro questa fanfiction ma diamo tempo al tempo
Non vi prometto di aggiornare prestissimo perchè purtroppo è una promessa che non mi è facile mantenere, e avete visto
Comunque non posso che ringraziare tutte voi che mi sostenete (non togliendo la storia dalle seguite nonostante l'aggiornamento vecchissimo ecc)
e un ringraziamento particolare lo rivolgo ad As a binomial e ad hunger niall, incitazione costante :3
Boh, godetevi questo capitolo, con la speranza che il prossimo sia più veloce.
Keep in Touch
LostInParadise

 

Ohhh, se volete aggiungermi su twitter... toh xD
@LostInStardusts

 

 

 


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