not just friends.

di lukesmoves
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Never mind, I'll find someone like you. ***
Capitolo 2: *** Why did you leave? ***
Capitolo 3: *** The world is better, with a friend like you. ***
Capitolo 4: *** You’re beautiful. ***
Capitolo 5: *** I will not leave you alone. ***
Capitolo 6: *** Maybe I love him. ***
Capitolo 7: *** I want to be with you forever. ***
Capitolo 8: *** Yes,he's my boyfriend. ***
Capitolo 9: *** But you're perfect to me...  ***
Capitolo 10: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Never mind, I'll find someone like you. ***


Caro Conor,
Sono passati tantissimi mesi dall’ultima volta che ci siamo visti. Ma devo dirtelo… mi manchi da impazzire! Sento la tua mancanza in ogni cosa che faccio, in ogni cosa che vedo, e ripenso a tutti i bellissimi momenti che abbiamo passato insieme. Ho conosciuto moltissima gente da quando sei andato via,o meglio,da quando mi hai lasciata da sola ad affrontare il mondo. Vorrei farti tantissime domande,abbracciarti, coccolarti e dirti quanto sei importante per me. Anche se,dicendo la verità,sono furiosa. Lo so che sto sbagliando,come dice un detto: se ami qualcuno lascialo libero, ma non avevi il diritto di lasciarmi da sola. No,non lo avevi. Potevi almeno mandarmi un messaggio, magari la sera,prima di andare a dormire. E in effetti ho sbagliato a dirti che mi manchi, perché non è così. Chi vorrebbe un amico che da un giorno all’altro sparisce e non si fa più sentire o vedere per quasi un anno? Hanno ragione gli altri a dirmi che devo lasciarti perdere. Mi dicono che devo stare alla larga dalle persone come te,che un giorno ci sono e un giorno non le trovi più. Ti sei mai chiesto che fine abbia fatto la tua migliore amica Alice? Non credo. Allora fai una bella cosa: vai a fare in culo. Non voglio mai più vederti!
 
Continuavo a piangere,non riuscivo a fermarmi. Avevo bisogno di sfogarmi,e ogni volta che pensavo di farlo con accanto una persona che mi avrebbe capita pensavo subito a lui, Conor. A quel pensiero prendevo subito il telefono e componevo il numero,ma poi mi bloccavo e tornavo alla realtà. 
‘Alice, lui non c’è più. Dimenticatelo. È andato via.’
Cercavo disperatamente un nuovo pacchetto di fazzolettini di carta per asciugarmi le lacrime e la matita calata sulle guance. Ad un tratto sento il campanello suonare.
Tutta singhiozzante penso: ‘Chi cazzo è adesso?’
Mi sciacquo la faccia super velocemente,scendo le scale e sbircio nello spioncino. 
Io:“Cosa? Non c’è nessuno? Giuro di aver sentito suonare…”
Per curiosità apro la porta,e davvero non c’è nessuno. Poi,mentre sto per richiudere mi sono accorta che a terra c’è un mazzo di rose rosse come il fuoco. 
Io:“Oh mio dio,sono meravigliose”. Guardo bene che non ci sia nessuno,richiudo la porta e vado in cucina. Meravigliata,prendo un vaso gettando dei fiori marci che uno spasimante aveva regalato a mia madre,ci metto un po’ d’acqua e le metto sulla mensola della mia camera. Continuavo a pensare e ripensare a chi potesse avermeli regalati,ma non ne venivo a capo. 
Io:“Ronald?… No,impossibile che sia stato lui. Martin? Ahahahahah,nemmeno per scherzo mi regalerebbe un fiore”.
Mi sono arresa; non ne ho idea. Mentre scendo per prendere uno snack,mi accorgo di essermi dimenticata qualcosa. Ma certo; il bigliettino! Come ho fatto a non pensarci prima? Corro su per le scale e afferro il vaso con le rose. Frugo in mezzo ai rami pieni di spine tagliuzzate dal fioraio e trovo un pezzo di carta rosso immerso nell’acqua. Cerco di tirarlo fuori con cura e lo leggo. L’inchiostro è tutto rovinato,gocciolante e sbiadito,ma si riesce a leggere comunque.  
Ore 16:30 in spiaggia. 
Non mancare!  :)
 
Non c’è scritto il mittente,ma ho voglia di andare,sono troppo curiosa. 
Apro alla svelta il cassetto delle magliette e ne prendo una nera,a cui abbino sopra una maglia larga color prugna. Sbircio fuori dalla finestra,per rendermi conto se ciò che ho preso vada bene. Mi ricredo. Fuori è una bellissima giornata, qui a Brighton fa abbastanza caldo durante l’estate. Riapro il cassetto e lancio dentro quello che ho preso;troppo invernale! Prendo una magliettina sexy ma non troppo,abbastanza scollata sul davanti,color nocciola. Sono una diciassettenne e posso permettermi certi vestiti. Sono magra e abbastanza alta,ho gli occhi scuri,di un marrone intenso. Quella maglietta mi dona, soprattutto per i miei capelli, mossi, castani scuro e le punte appena bionde,che mi si schiariscono con il sole. Prendo un paio di jeans, i miei preferiti,un paio di slip e mi fiondo in bagno. Do un’occhiata all’orologio: sono le 16:10, devo sbrigarmi se voglio arrivare in tempo! Mi vesto e mi lavo,spruzzo il mio profumo preferito e mi do una passata di trucco. Qualcosa di semplice, non voglio un mascherone. Giusto un po’ di cipria,eyeliner e rimmel. Mi guardo velocemente allo specchio,faccio una coda di cavallo,ma poi la sciolgo e lascio i capelli scendermi lungo la schiena. Prendo il mio iPhone,ricontrollo l’ora e sono le 16:25. 
Prendo la prima borsa che mi capita sotto mano,le cuffie,saluto Rody,il mio cane ed esco. La giornata si fa sempre più calda,il cielo è limpido e c’è un sole che ti acceca. Le strade sono piene di persone che passeggiano,ma soprattutto di ragazzi della mia scuola che escono e si divertono sugli skateboard. Passo vicino ad un gruppo di ragazzi e ragazze della classe accanto alla mia. Le femmine mi squadrano dalla testa ai piedi,mentre i maschi si soffermano sul fondoschiena. Sempre i soliti! Comunque continuo a camminare senza fermarmi e nel giro di 5 o 6 minuti sono arrivata in spiaggia. Mi affaccio e non vedo nessuno. La cosa mi sembra molto strana. Aspetto altri 5 minuti e poi mi incammino. Mi sfilo le scarpe e rimango a piedi nudi sulla sabbia. Raccolgo qualche conchiglia carina e intanto cerco qualche segno di vita. 
Le spiagge qui,vicino casa mia non sono molto frequentate. La gente preferisce di gran lunga andare a spasso per i grandi marciapiedi assolati di Brighton. Girando la testa qua e là mi accorgo di un piccolo palloncino legato ad un sassolino. Corro, e leggo il biglietto che svolazza,attaccato alla cordicella che tiene in aria il palloncino. Dice: 
Se sei arrivata fin qui vuol dire
che ti interessa. Un’ultima cosa,
ti ricordi quell’albero che
ci piaceva tanto?
Sclero.
L’albero di cui parla il biglietto è la quercia nel bosco dopo la fine della spiaggia. Quel albero lo conosciamo solo in due. Io e… CONOR!





CIAU A TUTTI.
Questa è la mia prima fanfiction,non sono molto brava ma ho voluto provare. Cercate di essere clementi,e se ho fatto qualche errore scusatemi. Per ora della storia non si capisce quasi nulla,e se ne avrete piacere continuerò a pubblicare capitoli :)  bye.

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Capitolo 2
*** Why did you leave? ***


Io: “ODDIO”.
Scoppio in lacrime. Inizio a correre per la strada mentre le persone che passeggiano mi guardano con la faccia strana. Mi fermerei e gli urlerei in faccia: ‘Che minchia guardi?’. Però sono troppo agitata. Penso che sto per rivedere il mio migliore amico che non vedo da quasi un’anno. Sono super arrabbiata con lui,ma il solo pensiero di rivederlo mi fa riempire gli occhi di lacrime. La sensazione che provo in questo momento è un minestrone tra felicità,tristezza,emozione e paura. Felicità ed emozione perché ancora non credo che sia davvero lui,la persona che con un solo sorriso cessa tutte le cose brutte che costellano la mia vita,la persona che mi aiuta ad affrontare i problemi,anche i più inisignificanti. Tristezza e paura perché,adesso che lo sto per riabbracciare,non lo lascerò più,e se un giorno deciderà di andarsene di nuovo io soffrirò il doppio. Cavolo però,adesso non devo pensare a nulla,solo a correre,a piangere dalla felicità ed a fiondarmi tra le braccia di colui che mi ha sempre aiutata e a cui voglio un bene dell’anima. 
La strada scorre velocissima,e in pochissimo tempo la spiaggia termina,con le rocce che indicano l’inizio del bosco. Prendo una scorciatoia in una stradina,e appena mi trovo a pochi passi dalla quercia mi fermo. Eccolo lì,l’albero in cui Conor ed io abbiamo passato i momenti più belli. Abbiamo letto,guardato le foglie cadere e la pioggia creare delle grandi pozzanghere accanto a noi,ci siamo abbracciati,coccolati come due grandi amici,abbiamo parlato dei nostri segreti e problemi. Quella quercia è come il simbolo della nostra amicizia. Ci siamo conosciuti lì. 
Era quando ero molto piccola. Mia madre mi aveva portato nel bosco per fare una passeggiata,e mentre lei parlava al telefono con il suo datore di lavoro,mi sono allontanata un po’. Mi sono seduta sotto la quercia e dopo qualche minuto è arrivato anche lui,Conor. Un bambino bellissimo,con gli occhi nei quali ti ci perdi per quanto sono intensi e profondi,con quei capelli nei quali ogni ragazza vorrebbe affondarci le dita. Insomma una persona all’apparenza perfetta. Si sedette vicino a me,io mi scansai (ero molto fredda con i bambini a quel tempo). Poi però lui mi parlò. Aveva una voce celestiale,e anche se era la voce di un bambino,era davvero stupenda. Parlammo finche mia madre non finì la telefonata,mi venne a cercare e conobbe la madre di Conor. Cominciarono a parlare e fecero amicizia. Da quel giorno divenne il mio migliore amico,il mio confidente,la persona che non mi ha mai tradita.
Sospiro a quel pensiero,cercando di dimenticarmi dei mesi di tristezza e solitudine che mi ha fatto passare. Esitai; non avevo voglia di rivederlo,mi aveva fatto soffrire talmente tanto. Non lo avrei mai dimenticato,e questo dovevo dirglielo. Dovevo sapere perché lo aveva fatto. Questo pensiero scacciò fuori dalla mia testa gli altri. Correndo e urlando il suo nome lui si accorse di me. Si alzò automaticamente e mi venne incontro. Piange anche lui. Questo mi fa capire che è dispiaciuto,che è pentito. O almeno spero!
C:”AMORE MIO!”
Io:”Oddio sei davvero tu? Non ci credo amore!”
C:”Mi sei mancata così tanto!”
Ci abbracciamo; un abbraccio lungo,interminabile. Mi vennero i brividi quando sentii una sua lacrima scendermi sulla schiena dentro la maglietta. Quando mi abbraccia il cuore mi batte fortissimo,come un tamburo. 
Io:”Mi sei mancato anche tu. Tantissimo,ti giuro!” 
C:”Lo so,lo so! Ehi,basta piangere,ora sono qui.”
Io:”Si,ora sei qui,ma forse domani non ci sei più.”
C:”Sediamoci.”
Io:”ok.”
Ci sediamo come quando eravamo piccoli. Adesso però siamo vicini con il corpo,ma lontani con l’anima. 
C:”Ehi,vuoi prendermi a parolacce? Fallo,ne hai tutto il diritto”.
Io:”No…non ci riesco. Non riesco a guardarti in faccia”.
C:”Perché? Dimmelo,ho bisogno di saperlo”.
Io:”NO. Smettila! Sono io che ho bisogno di sapere delle cose. Inizio con il chiederti: Perché lo hai fatto?”
C:”Bhe,avevo bisogno di staccare. Volevo cambiare aria,luogo,persone. Tutto qui!”
Inizio ad alzare la voce.
Io:”Volevi cambiare… certo. Cambia,fai quello che vuoi. Ma io non ci sto più. BASTA. Mi sono rotta le palle,ti giuro”. 
C:”Shhh,basta. Sono qui adesso,ti chiedo scusa per tutto quello che ho fatto.”
Io:”Mi dispiace,non posso. Ci vorrei provare ma non ci riesco. Scusami”.
Mi alzo e me ne vado. Mi metto a correre. Le lacrime continuano a scendermi sul viso e non riesco a controllarle. Sento che il mondo mi sta abbandonando,soprattutto adesso che l’ho perso definitivamente. Ho perso il mio migliore amico,la mia vita,la mia ragione per cui vado avanti. Mi giro di scatto,sperando di trovarlo dietro di me,che corre per spiegarmi e per farsi perdonare,ma non lo vedo purtroppo. Lui è sempre stato così,quando si arrabbia è finita. Spero che non si sia arrabbiato perché l’unica arrabbiata qui dovrei essere io. 



 
EHI,CIAU. 
La mia storia non l'ha cagata nessuno,e avete ragione,fa abbastanza schifo. Però è la 
prima volta che la faccio,quindi mi accontento e continua a pubblicare :) 
Questo capitolo è un pò corto,ma fa nulla,il prossimo sarà meglio. 
Per favore,recensite per farmi capire che ci siete, se no mi scoraggio:( 

                                                francesca xx

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Capitolo 3
*** The world is better, with a friend like you. ***


Mi svegliai presto quella mattina. Infilo le ciabatte,e guardo fuori dalla finestra. Il cielo era cupo, cupo come il mio umore. Ero a pezzi,mi sentivo uno straccio. Tiro via le coperte e trovo una miriade di fazzoletti bagnati. Già,avevo pianto tutta la notte. 
Scendo per fare colazione ma ancora non c’è nessuno. Decido di andare a fare una passeggiata,così riuscirò a dimenticare. Mi vesto, mi trucco ed esco senza dire nulla a mia madre. 
Le strade sono vuote,desolate. Sembra ancora buio per quanto è scuro il cielo. Metto le cuffie e scelgo una canzone,come al solito,quando sono triste ascolto musica lenta. Mi avvio per le stradine che portano al bosco e mi siedo sotto la folta chioma della quercia. Sfilo le cuffie per pensare e le metto nella borsa. Rifletto se ho fatto bene o male a comportarmi così con Conor. Forse avrei dovuto perdonarlo,dargli un’altra possibilità. 
Sento dei passi,ma non ci faccio molto caso. Sento una presenza accanto a me;spero che non sia Conor. Non sono in vena di litigare oggi. Invece no,non è lui. È un ragazzo che sta nella mia stessa scuola,si chiama Lucas. È un anno più grande di me,e devo dire che è un bel ragazzo; occhi verdissimi e capelli scuri. Non mi dispiacerebbe averlo accanto. 
Si siede accanto a me. Ci guardiamo e mi sorride. Io accenno un sorriso,ma non più di tanto. Si accorge delle mie lacrime,mi passa la mano sulle guance per asciugarle ed inizia a parlare.
L:”Non devi piangere,dolcezza”
Io:”Hai ragione.”
L:”Certo che ne ho. Ti va una caramella?”
Io:”Mmm,ce l’hai quella alla fragola?” dico scherzando.
L:”Vediamo.” tira fuori dalla tasca del giacchetto due o tre caramelle. “Allora,ecco a te quella alla fragola!”
Io:”Grazie mille!” 
 
Sembrava che fossimo ritornati a dieci anni fa. È un ragazzo di poche parole,ma è davvero dolce. 
L:”La smetti di piangere?”
Io:”Si,non preoccuparti”.
L:”Invece io mi preoccupo,e anche molto”. dice arrossendo.
Invece nulla,non riesco a smettere. 
Io:”Abbracciami”. uhm,forse troppo affrettato,ma ne avevo davvero bisogno.
L:”Certamente”.
Ci abbracciamo. Un abbraccio di conforto,l’abbraccio di un amico. 
Io:”Grazie..”
L:”Ehi,ti va di fare una passeggiata?”
Io:”Perché no!”
Mi aiuta ad alzarmi e ci incamminiamo. Mentre chiacchieriamo mi accorgo che ancora non mi ha chiesto il motivo della mia tristezza. Ma forse è meglio così. Forse l’ha capito. 
Da lontano vedo Conor,che cammina con le cuffie. Mi passa quasi accanto senza guardarmi,ma poi si gira e mi ferma. Chiede a Lucas di lasciarci soli,lui mi guarda come per aspettare il mio consenso. Io gli faccio cenno con la testa e lui si allontana. Conor mi guarda,stupito.
C:”Già mi hai rimpiazzato?” dice in tono sarcastico.
Io:”No,non ti ho rimpiazzato. Lui è il mio ragazzo”. 
COSA? Ma che gli ho detto?! Lucas non vorrà più vedermi…
C:”DAVVERO? E quando vi siete messi insieme?”.
Io:”Qualche mese fa”. mento spudoratamente.
C:”Non mi hai mai detto nulla!”
Io:”Per forza,sei andato via senza dirmi niente”.
C:”Mi manchi”.
Io:”Tu no”
C:”Vieni con me.”
Io:”Non voglio!”
C:”Invece tu vieni. Dobbiamo stare insieme,passare il tempo che abbiamo perso per colpa mia. Sono stato uno stupido,cretino,imbecille. Ma non posso stare senza di te. Tu mi dai la forza di vivere,io ho bisogno di te come un bambino ha bisogno del suo lecca lecca”.
Quelle parole mi rimbombano in testa. Anche io avevo bisogno di lui. Avevo infinitamente bisogno di lui. Dovevo dargli un’altra possibilità! 
Io:”Queste cose che mi hai detto devono valere per tutta la vita. La prossima volta che penserai di cambiare aria ricordati quello che mi hai appena detto. Ricordati che qui ci sono persone che soffrono. Per favore,non farlo mai più”.
C:”Vuol dire che mi hai perdonato?”
Io:”Si”.
C:”GRAZIE!” dice felicemente.
Mi abbraccia. Sento di nuovo i brividi. Mi è mancato davvero troppo. 
C:”Aspetta devo fare una cosa”.
Si allontana e va a parlare con Lucas. Ecco,adesso sono morta. Vedo che parlano. Poi Lucas mi guarda con aria triste e arrabbiata,si volta e se ne và. Conor torna da me.
C:”Ok,adesso non state più insieme,sei solo mia”.
Io:”CHE COSA HAI FATTO?”
C:”Nulla,nulla. Non preoccuparti,adesso andiamo!”
Passammo un pomeriggio fantastico. Mangiammo un gelato,parlammo molto,lo invitai da me e guardammo un film. Mi mancavano i pomeriggi come questi,a pensare solo a noi due. 
 
Io:”Grazie.”
C:”Di cosa?”
Io:”Per essere tornato. Il mondo è migliore con un’amico come te accanto”.
C:”Ehi,sei mia,ricordatelo sempre”.
Io:”Me lo ricorderò la prossima volta che te ne andrai”.
C:”Non me ne andrò mai più,ti giuro”.






 
BONJOUR.
cccome va mayniacs?**
avete sentito del concerto a Roma e a Milano del 18 e 19 aprile? Appena l'ho saputo sono scoppiata in lacrime.
spero solo che i miei mi mandino. non vedo l'ora**
vabby,vi piace fino ad ora la storia? lo spero tanto.

                                               francesca xx

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Capitolo 4
*** You’re beautiful. ***


La sveglia continua a suonare da cinque minuti ormai,ma io non voglio alzarmi. Stavo facendo un sogno molto strano,uno di quelli che non ti saresti mai immaginata. Sognavo che io e Conor mentre passeggiavamo per le strade,ad un tratto ci baciamo. Ed era il bacio più bello che io abbia mai visto, meglio di quelli dei film. Perché ho fatto questo sogno? Io e Conor siamo solo buoni amici,niente di più. 
Comunque quella mattina mi sentivo euforica,non ne so il motivo ma è così. Scendo saltellando le scale e incontro mia madre e mia sorella Prim che fanno colazione. Saluto Rody,il cane più brutto che abbia mai visto. Lo odiavo a morte anche se a volte mi stava simpatico. Mamma e Prim lo adoravano a tal punto che lo abbiamo dovuto adottare per forza,ma appena io mi avvicino al suo spazio,quello accanto al divano lui comincia a ringhiare. Ma lo fa solo con me,perché sia mia madre che Prim possono comodamente stare per ore nel suo spazio senza che lui dica nulla. 
Mia sorella Prim è un angelo,nel vero senso della parola. Non fa mai nulla,è sempre chiusa nella sua camera a fare i compiti o a leggere,oppure,la maggior parte delle volte, durante l’estate và al lavoro con mia madre,quindi rimango sola tutto il giorno. Ha un sorriso bellissimo,ha dodici anni,ma sembra morta. Io alla sua età ero sempre fuori con gli amici a divertirmi,invece lei è tutto il contrario,come mia madre. Sono letteralmente uguali. Io invece ho ripreso da mio padre,uno sbarazzino fuori controllo. È morto quando avevo solo sei anni per un incidente di lavoro. Stavo malissimo a quei tempi,e anche mia madre lo stesso. Aveva appena partorito Prim,da meno di un’anno.
Saluto tutti,prendo dei biscotti e una tazza di latte fresco e vado in camera. Mi sdraio sul letto e accendo la televisione. Dopo appena due minuti mi arriva un messaggio. È di Conor e dice: 
 
“Ciao dolcezza,che fai oggi?”
 
Non avevo nulla in programma quindi rispondo. Sento di nuovo il telefono squillare. 
 
“ci vediamo,che ne dici?”
Accetto. Dovevamo recuperare il tempo perduto dopotutto.
Mi vesto con una camicetta e un paio di leggins,mi trucco,saluto mamma e Prim ed esco. L’aria è fredda,come se fosse appena iniziato l’autunno,il che è molto strano.Mi avvio verso la casa di Conor, ma lui mi precede,e ci scontriamo. Ci mettiamo a ridere e ci abbracciamo. 
 
C:“Allora,che vuoi fare?” 
Io:“Non lo so,decidi tu”.
C:”ok,allora,ti va se andiamo in un centro commerciale?”
Io:“Perfetto,ci voleva proprio un po’ di shopping!”
 
Arrivati giriamo qua e là per mezz’ora,poi arriviamo davanti a un negozio,e Conor mi ferma, appiccicandosi alla vetrina. 
C:“Ti piace questo vestito?” dice indicando un abito rosso nella vetrina.
Io:“Oh,si è stupendo”. 
C:“Va beh,andiamo”.
 
Prendemmo un gelato e qualche caramella da gustare lungo il tragitto per tornare verso casa. Da lontano vidi una di quelle macchinette giocattolo che se tu inserisci il gettone si muovono. È una cosa da bambini,lo so,ma a me e a Conor piacciono un sacco!
Io:“Conor,guarda lì” dico indicando il giocattolo.
C:“NNOOOO,che meraviglia!”. iniziamo a correre verso la macchinetta e ci accorgiamo che c’è un bambino che sta facendo un giro da solo. Ci guardiamo,e con la voce da cattiva gli dico: 
Io:“Ehi,sgomma nano malefico”.
Il bambino impaurito corre via piangendo. Io e  Conor scoppiamo a ridere,e poi a turno facciamo un giro sul giocattolo. 
Ormai era tardo pomeriggio,e noi camminavamo per le strade piene di gente. Ad un tratto scorgo Lucas in mezzo alla folla. Lui mi guarda con aria arrabbiata  e poi distoglie lo sguardo. Gli vado incontro per salutarlo,ma lui mi evita. 
Io:“Ehiiii”. lo fermo con la mano.
L:“Cosa vuoi?”
Io:“Che ti succede,ieri eravamo così felici insieme!”
L:“ieri era ieri,oggi è un altro giorno”.
Io:“Sei bello stano…” dico a bassa voce mollandogli il braccio.
L:“Ah sarei io quello strano?” dice in tono rabbioso.
Io:“si,proprio così”. faccio per andarmene,ma sento che dice qualcosa che mi fa ribollire il sangue nelle vene. 
L:“Vai dal tuo amichetto,puttana”.
Io:“COSA HAI DETTO? Ripeti se hai il coraggio!”
L:“P-U-T-T-A-N-A”.
C:“EHI EHI EEEHI,che sono queste parole?!”
L:“Non sono affari tuoi,chi sei il suo ragazzo?”
C:“Si,qualche problema?”
L:“Senti,non voglio discutere per questa troia,ok?”. ok,questo è troppo. Allontano di scatto Conor, mando a quel paese con il dito Lucas e ce ne andiamo.
Io:“Chi se lo sarebbe mai aspettato da lui…” vedo che Conor è furioso. 
C:“Scusa se ti ho fatto passare per la mia ragazza,ma avevo perso il controllo”.
Io:“Fa nulla…”. anche se mi sarebbe piaciuto fosse vero. ma cosa dici Alice,ti sei impazzita per caso?! 
C:“Bene,siamo arrivati. La prossima volta che lo vedo gli spacco la testa”. 
Io:“Smettila,non provarci nemmeno a litigare con qualcuno per me”.
C:“Mi dispiace ma non posso,sei troppo importante per me. Nessuno ti deve toccare”. mi sentivo lusingata nel ricevere tutte queste attenzioni. 
C:“Ah,non te l’ho ancora detto;dall’anno scorso sei cambiata moltissimo fisicamente!”.
Io:“Spero sia un complimento”. 
C:“Certo.” mi posa le labbra sulla fronte e mi da un piccolo bacio,poi continua la sua frase andandosene “Sei stupenda”.
 



Buonsalve(?)
come state? sono riuscita a prendere i biglietti per il concerto di Roma,sono al settimo cielo.
bene,vi lascio il capitolo,ciaaaaao.

 

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Capitolo 5
*** I will not leave you alone. ***


SEI BELLISSIMA…
Sentirsi dire “bellissima” è una cosa stupenda. Davvero. 
Vorrei correre e abbracciarlo;dirgli che anche lui è bellissimo. Io non capisco… che cosa provo? Perché il sentirmi dire che sono bellissima da Conor mi fa essere così felice e euforica? 
Mi sento benissimo,come se fossi la ragazza più felice della terra. È così strano,mi piace Conor? No, impossibile… lui è il mio migliore amico,non posso rovinare la nostra amicizia per una cosa che neanche so cos’è. Sicuramente non lo amo. È un ragazzo stupendo,fisicamente e di cuore; quando sono con lui sto bene,più che bene. È bellissimo,molto simpatico,dolce,sensibile,insomma, il ragazzo perfetto,ma non per me. Io sono la sua migliore amica,la sua confidente e non altro. 
Basta. Cerco di scacciare questi stupidi pensieri dalla mente. Alzo i tacchi e entro in casa. Sono sola,come al solito; non c’è nemmeno Rody,il cane,si vede che lo hanno portato a fare una passeggiata. Mi chiudo in camera e mi sdraio sul letto,con le cuffie nelle orecchie. 
Quando ascolto la musica tutto il resto passa in secondo piano. Siamo solo io e le mie cuffie. 
Appena si fa sera,scendo per prepararmi un panino e vedo che mia madre,Prim e Rody sono tornati. Prim sta leggendo,mamma prepara la cena mentre Rody rosicchia un’osso. 
Dopo cena salgo in camera e vedo che mi è arrivato un messaggio. È Conor.
 
“eeeeeehi,c’è una festa in discoteca,ci andiamo? Ti pregoooo”
Gli rispondo ok,ma non ne sono tanto convinta. Le discoteche non mi sono mai piaciute più di tanto. Tanti ubriachi che ballano,che divertimento c’è? Però voglio recuperare il tempo perso quindi accetto.

Mi metto un vestito nero,lucidissimo e molto attillato. Insomma,molto sexy. Sento suonare il campanello,faccio per scendere ma qualcuno mi precede: Prim.
P:“Ehi ciao bellezza!”
C:“Ciao Prim”.
Si,Prim è innamorata di lui. Lo so,sembra strano ma è così,sin da quando era bambina.
P:“Sei venuto per portarmi a ballare, bello” dice in tono scherzoso.
C:“No,cioè si,sono venuto per portare a ballare… tua sorella!”.
P:“Ah… AAAAALICEEEEE,C’È CONOR”. urla.
Io:“ARRIVO”.
 
Scendo. O mamma mia,è un figo. Ha una giacca che gli sta magnificamente e poi i suoi capelli sono così perfettamente perfetti… per un secondo rimango impietrita,ma poi mi riprendo. Anche lui sembra meravigliato.
Io:“Ehi Conor!”
C:“C-C-CIAO”.
Io:“Stai bene?”
C:“No… cioè si…”
Io:“Sicuro? Al limite facciamo un’altra volta”.
C:“NO. Andiamo…”.
 
Appena usciamo dalla porta lui si ferma e mi bacia sulla fronte. I brividi salgono ancora una volta. 
Arrivati davanti alla discoteca vedo un gruppo di ragazzi e ragazze. Conor si fa largo tra quel gruppo mentre io rimango fuori dalla mischia. Saluta un ragazzo,ma non riesco a capire chi sia. Poi si avvicina ad una ragazza e la abbraccia. Lei un po’ ubriaca scioglie l’abbraccio e gli piazza un bacio sulle labbra. Automaticamente mi volto,e mentre sto per andare via sento qualcuno che mi tiene il braccio. Mi giro di scatto e  vedo che Conor si è scansato dalla presa di quella ragazza. Accanto a me c’è un ragazzo,alto,con dei bellissimi capelli lucenti,che vanno sulle tonalità del marrone e rossiccio. È bellissimo,ma non l’ho mai visto prima. Somiglia molto a Conor,per come sorride ma anche per l’espressione; sono identici. Mi sta sorridendo e  io ricambio il sorriso. È dannatamente bello cavolo. Per un secondo mi sono dimenticata di tutto il resto,anche di Conor. Poi invece mi riprendo e vedo Conor che si avvicina. 
C:“Alice. Voi vi conoscete?”
x:“Uhm,no. L’ho fermata perché se ne stava andando”.
C:“Perché andavi via?”
Io:“Te lo spiego dopo…” dico furiosa.
C:“Vabbè,io vado a salutare gli altri voi conoscetevi” dice allontanandosi.
x:“Bhe,piacere,Jack”.
Io:“Alice,molto piacere”.
J:“Entriamo?”
Io:“Okok”.
Sembra strano,ma con quel ragazzo mi trovavo benissimo. Abbiamo ballato tutta la sera,senza smettere. Adesso stiamo ballando l’ultima canzone prima di andare via,e mentre mi scateno vedo Conor,ovviamente ubriaco,che bacia una ragazza di sua spontanea volontà. Il sangue ribollisce nelle vene come l’acqua in una pentola sul fuoco,io sono l’acqua nella pentola e lui è il mio fuoco. Quella ragazza è quella biondina di prima. È molto bella,e sicuramente lui ne è innamorato. Lascio la sala e vado verso l’uscita del parchetto della discoteca quasi in lacrime. Non ne so il motivo,ma avevo gli occhi lucidi. Jack mi ferma. 
J:“Ehi piccola,che ti succede?”
Io:“Nulla,grazie. Adesso vado,ci vediamo presto”.
J:“Io non ti lascio sola. Andiamo,ti accompagno a casa”.
Mentre camminiamo lui cerca in tutti i modi farmi dire quello che mi turba. Invece io non voglio parlarne per nulla al mondo. Inizia a piovere,a piovere molto forte. Ci bagnamo completamente,e appena arrivati sulla via della mia casa lui mi ferma e mi dice: 
J:“Grazie per oggi”.
Io:“Grazie a te”.
J:“Ti prego,dimmi che ci rivedremo presto”.
Io:“Non vedo l’ora”. 
Prende la mia mano e la bacia,poi si allontana.
È stata la festa  migliore della mia vita,perché mi sono divertita,ma anche la peggiore,per Conor. Non è la persona adatta a me,mi fa soffrire,e io non voglio soffrire. Ripenso a lui,a lui che bacia quella bionda cotonata. Salgo in camera facendo attenzione a non fare rumore,e vado in bagno. Vedo le forbicette di mia madre nello sportelletto. Per un momento ho l’istinto di prenderle e farmi male ai polsi,ma poi mi riprendo. 
Non voglio farmi del male per una cosa così ‘stupida’. Però soffrivo troppo,avevo un assoluto bisogno di sfogarmi.


 


CIAO,COME STATE MAYNIACS?
Io bene,apparte la scuola che mi riempie di impegni.
vi dò un bacio e vi saluto,ccciao.
                           
                                                           -francesca

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Capitolo 6
*** Maybe I love him. ***


Apro gli occhi di scatto,e vedo tutto appannato. Li strofino per bene e riprendo a vedere. Non ricordo quello che è successo ieri sera,sono confusa. Poi un ricordo mi affiora nella mente… tiro su le maniche del pigiama e con il cuore in gola mi guardo i polsi. Lo sapevo. Sono una stupida; i miei polsi… perché ho fatto questo? Sono tutti rossi,pieni di tagli,ma non così tanto profondi. Fanno malissimo però!  Non so perché l’ho fatto,davvero non ne ho idea. Forse perché lo amo,oppure perché è il mio migliore amico,è solo mio. Ma non credo proprio che sia per la questione dell’amico. 
Devo riuscire a capire cosa provo,ma non per poi andare a dirglielo e capire se anche lui ricambia,ma solo per saperlo personalmente. Non glielo direi mai,perché se lo vedo che si abbraccia con una ragazza mi arrabbio così tanto,figuriamoci quando staremo insieme. Mi fa soffrire troppo,e questo un buon fidanzato non lo deve fare. Adesso c’è Jack,che mi fa stare bene. Speriamo che continui così, perché mi piace davvero molto.
Mi alzo dal letto con le lacrime agli occhi per il dolore che provo quando sfioro quei tagli. Corro in bagno e prendo il kit medico. Li disinfetto per bene e poi il nascondo sotto un maglione color prugna con le maniche lunghe. 
Scendo le scale e vedo solo mia madre che armeggia con il suo telefono cellulare che,dopo qualche mese ancora non è capace a usare. 
Io:“Ciao mamma”.
m:“Oh,ciao tesoro,non ti avevo vista”.
Io:“Ancora non hai capito come funziona?” 
m:“Già… ho visto che sei tornata molto tardi ieri! A che ora sei tornata di preciso?”
Io:“Bho,forse alle due”.
m:“uhm”.
Io:“mamma,come fai a capire se ami un ragazzo?”
m:“ahah,bella domanda. Conoscendolo e sperimentando,se lo ami sentirai il tuo cuore”.
Io:“E se già lo conosco da molto tempo?”
m:“Se è un tuo amico devi solo avvicinarti un po’ a lui e poi,se il tuo cuore sussulta quando siete vicini allora la risposta è ovvia!”
Io:“ok,grazie!”
m:“Perché mi fai queste domande? Ti piace qualcuno? Lo conosco? È carino?”
Io:“Mamma,FINISCILA” dico salendo in camera.
Mi irrita troppo con tutte queste domande.
Salgo in camera e mi sdraio sul letto. Ricevo un messaggio:
Alice,ci vediamo oggi? Me lo avevi promesso ieri
sera,ricordi?
                                Jack.
Chi gli ha dato il mio numero? Bho,forse qualche amico!
Ok,ho voglia di uscire. Alle 10 a casa mia va bene?
 
 
Gli rispondo. Mi preparo velocemente e indosso lo stesso maglione di prima,quello a maniche lunghe per coprire i tagli. Mi manda un messaggio con su scritto che era sotto casa mia. Scendo senza salutare nessuno e apro la porta. Eccolo lì,che guarda il telefono. Quanto è bello…
Io:“Buongiorno”
J:“Ehi bellezza!”
Io:“Che facciamo allora?” dico mentre gli bacio lentamente la guancia. 
J:“Quello che vuoi tu,sono a tua completa disposizione!”
Io:“Ok allora io decido di andare al parco divertimenti,va bene per lei?”
J:“Magnifico!”
Ci incamminiamo e dopo aver parlato un po’ lui allunga la mano e prende la mia. Glielo lascio fare, voglio capire cosa provo anche per lui. Arriviamo nel parco divertimenti e mi porta subito vicino ai chioschi dove di gioca a sparare alle lattine per vincere dei pupazzetti. Paghiamo due biglietti e cominciamo a sparare. Io ne faccio cadere tre su otto con un solo colpo,Jack le liscia tutte. Dopo tre colpi me ne rimane solo una,mentre lui ancora prova a centrare la seconda. L’ultimo colpo la centra in pieno,e lui sbatte sul bancone il fucile e fa la faccia arrabbiata. Mi regalano un pupazzetto a forma di panda,lo metto accanto alla faccia di Jack e gli faccio notare le somiglianze. Lui si mette a ridere, poi mi prende per mano e mi porta sulle montagne russe. Oddio,io le odio! Glielo dico,ma lui continua ad insistere e io lo accontento. Saliamo sul terzo vagoncino della fila,ci leghiamo con la cintura e aspettiamo il gong che fa partire la giostra. Sono agitatissima,ho tantissima paura. Poi Jack mi guarda,sorride, mi prende la mano e poi mi sussurra nell’orecchio,proprio nel momento in cui suona il gong: stai tranquilla,ci sono io,non ti lascio andare.
La giostra parte a razzo. Alziamo le mani al cielo,ancora strette l’una all’altra. Chiudo gli occhi e sento l’adrenalina nelle vene. Lancio un urlo e poi la giostra finisce il suo giro. Scendiamo e Jack mi chiede:
J:“Tutto ok?”
Io:“Wow,è stato stupendo,davvero”.
J:“Sicura? Tutto apposto?”
Io:“Sisi,sto più che bene. Ho l’adrenalina a mille!” ride.

Giriamo come delle trottole per il parco divertimenti e poi decidiamo di tornare a casa. Mentre camminiamo chiacchieriamo un po’ della nostra bellissima giornata. 
Poi cambia discorso e mi chiede:
J:“Cosa desideri in questo momento?”
Io:“Un bacio sotto la pioggia come nei film,tu?”
J:“Che inizi a piovere…”
Ad un tratto una nuvola nera copre le nostre teste e scende una pioggia fine,ma che ci bagna completamente in pochi secondi. Lui mi guarda e sorride. Io scoppio a ridere. Si avvicina a me piano piano,mi prende il viso tra le mani e sorride di nuovo. Io lo guardo,poi poggia le sue labbra sulla mia guancia. Lui mi fa stare bene,davvero. Poi è bellissimo,più lo guardo e più mi perdo nei suoi occhi. Chiude gli occhi,e li chiudo anche io,poi mi bacia. Sento di nuovo i brividi,come quando ho abbracciato dopo tanto tempo Conor. Conor,penso ancora a lui mentre sto baciando questa meraviglia,perché? Mi perdo in quel bacio così appassionante. Sento l’adrenalina di prima disperdersi in tutto il mio corpo. Le sue mani gelide sul mio collo mi fanno venire ancora più brividi. Poi si stacca da me lasciando il sapore delle sue labbra sulle mie. Mi sorride,mi dà la mano e insieme ci mettiamo a correre verso casa. Arrivati davanti al portone mi dà un bacio a stampo molto veloce che me ne fa desiderare un altro e poi un altro ancora. Si allontana correndo per non bagnarsi ancora di più ed io rimango lì come una stupida sotto la pioggia a guardarlo. Entro dentro casa solo quando sparisce nella pioggia. Spalanco la porta mi levo le scarpe e cercando di non sgocciolare vado al bagno. Mi spoglio ed entro in doccia. Mi faccio una lunga doccia con l’acqua calda mentre penso che forse mi sono innamorata davvero di Jack.
Poi esco,mi metto un asciugamano e pettino i capelli. Poi esco dal bagno e vedo che il telefono si illumina. C’è un messaggio. Sicuramente è di Jack,ma poi lo apro e scopro che è di lui,dell’ultima persona che io vorrei sentire adesso,Conor. E dice:
Ehi,non ti ho più visto ieri,che fine hai fatto?
 
Poi ne arriva un altro,anzi altri sette messaggi. E sono tutti suoi,e tutti dicono che gli sono mancata ieri,che non sapeva dove ero andata e con chi. L’ultimo messaggio dice che mi deve raccontare mille cose. Mi chiama,e io mi fermo un attimo e penso se rispondere oppure no. Poi rispondo incosciente lui mi saluta subito con un ‘ehi’. 
C:“Che fine hai fatto ieri?”
Io:“Sono andata via” dico fredda.
C:“E perché non mi hai chiamato? ti avrei accompagnata!”
Io:“Eri occupato,e poi mi ha accompagnata a casa un amico”.
C:“Non ero occupato,per te non lo sono mai!”
Io:“Bhe,ti stavi intrattenendo con una ragazza”.
C:“Chi?”
Io:“Non so,una biondina cotonata..”
C:“Intendi Rita?”
Io:“Non lo so chi è. Senti ho da fare. Ciao!”
C:“No,aspetta. Con chi sei tornata a casa?”
Io:“Te l’ho già detto,con un amico. Che ti frega a te?”
C:“Mi interessa perché io ti…” gli attaccai in faccia prima che potesse finire la frase.





 
SONO ARRIVATI I BIGLIETTI... AWWWW.
Bene,questo capitolo è più lungo del solito,e spero vi piaccia.
cosa succederà con Jack e Conor? 
                             
                                                             -francesca xxx

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Capitolo 7
*** I want to be with you forever. ***


Gli ho attaccato in faccia. Se lo merita davvero? Mi dispiace un po’,infondo io non sono nemmeno la sua ragazza,non dovrei essere gelosa di lui,e ha ragione. Aspetta,cosa stava dicendo all’ultimo? “io ti…” qualcosa del genere. Io ti voglio bene? Io ti amo? Io ti considero come una sorella o come una fidanzata? Oddio,adesso rimarrò con il dubbio per tutto il resto della mia vita,ne sono sicura. Lo richiamo? Nah,capirà che mi importa moltissimo di lui e questo non va bene. Io lo odio… o forse il contrario. 
Tiro su le maniche dell’accappatoio e guardo intensamente i miei tagli. Questo è colpa sua,tutto per quello che è successo alla festa. TUTTA COLPA SUA,ripeto milioni di volte nella testa prima di infilarmi il pigiama e andare a dormire senza toccare cibo. Il mattino seguente mi sveglio molto serena,anche se non morta dentro. Ieri sera Jack non si è fatto sentire,e Conor non mi ha più richiamata. Ogni ragazza aspetta che sia il maschio a cercarla,ma stavolta lo faccio io. Se lo merita. 
Parte la chiamata a Jack,che non risponde subito. Appena lo fa ha una voce assonnata,forse dormiva ancora! 
J:“Oi”.
Io:“Dormivi ancora?”
J:“Si,ma non preoccuparti. Dovevi dirmi qualcosa?”
Io:“Mi mancavi,ho bisogno di parlare con qualcuno. Vieni? ti prego!”
J:“Ehm,volentieri,10 minuti e arrivo!”
Io:“Grazie, sei il migliore! Allora ti aspetto”.
 
Mi preparo e avviso mia madre che sta arrivando un amico. Lei annuisce solamente e si allontana in cucina. Dopo 10 minuti,come un orologio svizzero,suona il campanello. Corro ad aprire ed è Jack. Lo abbraccio e lo faccio entrare. Andiamo in camera e ci sdraiamo sul letto:
J:“Allora,volevi parlare?”
Io:“Si…”
J:“Di noi due? Se è così anche io devo dirti alcune cose”
Io:“Veramente volevo parlare di altre cose,volevo ‘sfogarmi’,ecco tutto”
J:“Okok. Racconta”
Io:“Non so,sto male. Hai presente Conor? Il ragazzo che ci ha presentati?”
J:“Ah,si a proposito di questo,devo dirti delle cose…”
Io:“Aspetta,non mi interrompere! Bene,lui è uno stronzo. Mi fa schifo,davvero! È il mio migliore amico, o meglio era. Non lo so il motivo ma sono gelosa di lui,moltissimo. Quando lo vedo con una ragazza mi ribollisce il sangue nelle vene. Guarda,questo è tutta colpa sua!” tiro su le maniche e gli mostro i tagli,che lentamente stavano migliorando.
J:“COSA? Te li ha fatti lui? Me la pagherà…”
Io:“NO. È per ‘colpa’ sua, non me li ha fatti lui. Li ho fatti io” confesso
J:“Ma perché? Sei matta?”
Io:“Non sono matta,soffrivo. L’ho visto con una ragazza,mentre si baciavano alla festa dell’altro giorno!” 
J:“E per quale motivo lo dici a me? Io sono quasi il tuo ragazzo. Ieri ci siamo baciati e siamo stati tutto il giorno insieme,e tu oggi mi vieni a dire che se lo vedi baciarsi con una ragazza diventi gelosa? Ma cosa hai nella testa?” inizia ad alzare la voce.
Io:“Hai ragione,non sei la persona adatta a me.”
J:“AH,ADESSO NON SONO ADATTO?”
Io:“Non intendevo questo,nel senso che non sei adatto per parlare di queste cose! E poi hai frainteso, io e te non stiamo insieme,e io non ho intenzione di stare con te!”
J:“Bene. Come vuoi… posso dirti un’ultima cosa?”
Io:“Si…”
J:“Non far soffrire la gente e non illuderla. Segui il tuo cuore”. Si alza e se ne va fuori la porta. 
 
Scoppio in lacrime e urlo di non andarsene perché lui mi fa stare bene. La porta si riapre e vedo Jack che è ritornato indietro. Mi alzo in piedi e corro da lui. Mi bacia appassionatamente e poi mi sussurra nell’orecchio: scusa,non pensavo ciò che ho detto!
Io:“No,scusami tu,sono una sciocca!”
J:“Ti amo”.
Io:“Ti amo anche io” dico baciandolo di nuovo.
 
Con lui mi sento bene,come se fossi protetta,tra le braccia di mio padre. 
J:“Non voglio farti nessuna pressione,ma allora stiamo insieme?”
Io:“Certo…” detto questo mi bacia. 
Ci sdraiamo sul letto e iniziamo a coccolarci. Poi sento mamma e Prim che escono di casa. Mi affaccio alla finestra e vedo che salgono in macchina. Siamo soli…
J:“Ehi,che succede?”
Io:“Siamo soli…”
J:“Ah,ok” risponde.
 
È questo che mi piace di lui. Non vuole solo fare l’amore come tutto il resto degli uomini. Ma quando lo vedo mi rendo conto che sono io che voglio lui. Ho voglia del calore del suo corpo sulla mia pelle. 
Salgo sopra di lui e lo abbraccio.
J:“Adesso? Sei sicura?” ha capito subito le mie intenzioni. Faccio cenno con la testa di si “Non sei obbligata,davvero!” mi dice,ma lo zittisco con un bacio.
Io:“Si,sono sicurissima”.
Mi bacia di nuovo e inizia a togliermi la maglietta. Io faccio lo stesso,con molta delicatezza. Lui prende il mio braccio e preme le sue labbra sui miei tagli. Mi bacia sul collo e sulla faccia. Poi mi sussurra: 
J:“Io ti amo,e voglio stare con te per sempre”.


 


SSSALVE. 
Non dico nulla di che,ma vi chiedo solo una cosa...
UNA RECENSIONE. vi prego! 
Così mi fate capire che ci siete. 


                     
                                                                      -francesca
xxx

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Capitolo 8
*** Yes,he's my boyfriend. ***


Mi sveglio di scatto,come se qualche rumore strano mi avesse svegliata. In effetti è così. Guardo dall'altra parte del letto e vedo Jack che dorme beato. Ancora non mi rendo conto di ciò che è appena successo,ma mi ha fatta sicuramente sentire bene. Prendo in fretta e furia un accappatoio e lo indosso. Mi affaccio alla finestra e sento una bambina urlare da sotto la mia testa. Mi sporgo un pochino e vedo la macchina di mia madre parcheggiata e mi rendo conto che la bambina che mi ha svegliato è mia sorella Prim. Stanno per entrare... COSA? ok,ragiona Alice... hai un ragazzo mezzo nudo nel letto che dorme beatamente,tu anche sei mezza nuda e tua madre e tua sorella stanno per tornare. In una frazione di secondo corro a svegliare Jack,che si alza di scatto e si riveste. Anche io faccio lo stesso,e mentre stiamo indossando la maglietta mi rendo conto dei muscoli che ha Jack,è davvero attraente. Sistemiamo il letto e prendiamo il computer. Ci sdraiamo e fingiamo di chattare,ridere e scherzare. Quando mia madre entra in camera cerchiamo di essere più reali possibile. Quando richiude la porta scoppiamo a ridere. Jack si avvicina e mi dice quasi sussurrando:
J:"È stato magnifico!"
Io:"Già. Grazie" dico arrossendo.
J:"Grazie a te!"

Continuiamo a giocherellare qua e là su internet,poi chiedo se possiamo fare qualche foto insieme. Prendo il telefono e inizio a scattare. Lui fa facce stranissime,io sono sempre seria. Non siamo fotogenici! Poi mi afferra il mento e mi da un bacio,dopo 3 secondi il telefono scatta una foto. La vediamo e la metto subito come sfondo del blocca schermo del telefono. Poi me lo ruba e inizia a guardare i messaggi. Io mi oppongo,ma lui continua a non ridarmi il telefono quindi io inizio con il solletico sperando che lo soffra. Inizia a ridere come un matto e poi mi dice:
J:"Ti lascio il telefono se tu smetti di farmi il solletico,va bene?"
Io:"Affare fatto!"
J:"Tu allontanati" faccio come dice e mi metto quasi accanto alla finestra. Lui sta per lasciar cadere il telefono sul letto quando scatta in bagno e si chiude a chiave con il mio telefono dentro con lui. Busso due tre volte chiedendogli di uscire,ma non ricevo risposta. Come risposta sento il telefono sbloccarsi e capisco che sta di nuovo leggendo i messaggi. Va beh,che c'è di male. Mi risiedo sul letto. 
Aspetta però... I MESSAGGI DI CONOR! Oddio,devo farlo uscire subito! 
Io:"Esci,devo andare al bagno!"
J:"Ok,tanto ho finito" dice aprendo la porta
Io:"S-sei arrabbiato?" 
J:"No, perchè dovrei?"
Io:"Uh,meglio così".

Il pomeriggio passa in fretta e si fa subito sera. Mia madre entra in camera e chiede a Jack se vuole rimanere a cena.
m:"Allora Jack,rimani con noi?"
J:"Volentieri!"
m:"Bene,allora scendete che è pronto!" 

Scendiamo e trovo a tavola già seduta Prim. 
P:"Ciao bellezza!" rivolgendosi a Jack
J:"C-ciao".
Io:"PRIM,SMETTILA!"
P:"Ok,ok".
Arriva la pasta e Jack mangia con molto appetito.
m:" Allora,voi due siete fidanzati?" domanda mia madre,curiosa.
Jack mi guarda mentre mi sto strozzando con uno spaghetto per la domanda imbarazzante che ha fatto mia madre.
J:"Si!" risponde. Io divento ancora più rossa e continuo a tossire.
m:"Quanti anni hai? Qual'è il tuo cognome? Nella tua famiglia ci sono componenti in prigione? Banditi? Ti droghi o fumi? Qual'è il tuo gruppo sanguigno?" domanda mia madre a Jack. Un'interrogatorio.
Io:"MAMMA LA FINISCI PER FAVORE?"
J:"No no,posso rispondere. Non c'è nessun problema. Allora,mi può ripetere le domande per cortesia?"
m:" Quanti anni hai?"
J:"16".
m:"Ti droghi o fumi?"
J:"No signora,e nella mia famiglia non c'è nessun malvivente!" dice scherzando.
Io:"Vado al bagno!"
m:"Aspetta,manca l'ultima domanda!"
Io:"mamma,mi scappa. Scusate!"

Mi allontano velocemente e salgo le scale. Entro nella mia camera e mi dirigo verso il bagno. Poi mi accorgo del telefono di Jack sul comodino; non si arrabbierà se gli do una sbriciatina? Nah,infondo lui l'ha fatto con il mio telefono. Lo sblocco e vedo che c'è un messaggio; è di Conor,ah già,sono amici. dice: Ehi bro,dove sei? vieni a cena?
BRO? Ma che soprannomi si danno i maschi? E poi perchè è rimasto a cena qua se doveva andare dal suo amico Conor?
Vado al bagno,poso il telefono e scendo. Hanno tutti finito la cena,Jack ringrazia,si alza e viene da me. 
J:"Ehi,io devo andare". 
Io:"Ok,ti accompagno!"
Prende il giacchetto e io gli porto il telefono e le scarpe dalla mia camera. Usciamo ma lui mi ferma e mi dice che non c'è bisogno che lo accompagni:
Io:"Insisto,sono curiosa di sapere dove abiti!"
J:"Non ti farebbe piacere,credo!"
Io:"Dai,posso?"
J:"Un'altra volta,ok?"
Io:"Ma perchè?"
J:"Non insistere,ti prego!"
Mi lascia un bacio e se ne va. Perchè non mi fa andare con lui? Allora,lo segiurò. VOGLIO SAPERE DOVE ABITA. 
Mi nascondo dentro la mia felpa nera in modo da confondermi nell'oscurità della notte. Fortunatamente la strada è poco trafficata e ci sono pochi lampioni. Eccolo lì,davanti a me,che cammina spedito. Entriamo in un viottolo stretto. Cerco di nascondermi il più possibile tra i cancelli delle varie case colorate che ci sono. Poi attraverso la strada per vederlo meglio. Si blocca. Forse ha sentito dei passi. Faccio appena in tempo a nascondemi dietro un grande vaso di rose che lui si gira per controllare. Per un pelo! Si rigira e continua a camminare a grandi passi. In un batti baleno Sale le scalette che portano ad una casa,molto bella. Dalla tasca estrae un mazzo di chiavi e apre il cancelletto che porta alla casa. Dal secondo piano vedo accendersi una luce e una figura si affaccia alla finestra. Metto a fuoco il viso di quella persona e mi rendo conto di una cosa: è Conor. 
Ma certo,questa è la casa di Conor, come ho fatto a non ricordarlo? Aspetta però,come fa Jack ad avere le chiavi di casa di Conor? Sposto lo sguardo su Jack che sta aprendo la porta di casa. Rimango nascosta dietro un vaso,e mentre Jack si chiude la porta alle spalle mi accorgo che Conor si mi sta guardando. 




 
CIAO A TUTTI.
Grazie per quello che avete detto della mia fanfic nella recensione e nel
messaggio privato. Ce la fate a scriverne un'altro per questo capitolo.
CRAZIE c:
                                               
                                                    -francesca x 





 

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Capitolo 9
*** But you're perfect to me...  ***


Il cuore inizia a battermi all’impazzata, e non riesco a fermare l’affanno che esce dalla ma gola. Mi nascondo meglio dietro il grande vaso e mi sporgo per vedere se c’è ancora Conor affacciato alla finestra. Dannazione,come ha fatto a vedermi? La luce si è spenta,forse non mi ha riconosciuto? Per precauzione cerco di andarmene il prima possibile da quel luogo,quindi indosso il cappuccio della felpa e cerco di camminare più in fretta che posso ma senza dare nell’occhio. 
Ho raggiunto una discreta distanza dalla casa quando finalmente il cuore inizia a rallentare. Mi calmo e rallento un po’. Ad un tratto sento qualcosa che mi prende il braccio e mi tira indietro. In quella frazione di secondo dentro di me si scatena la paura più totale. 
Apro gli occhi di scatto e davanti a me vedo Conor che mi sta guardando intensamente negli occhi. Quando mi guarda mi sento sulle nuvole,perché i suoi occhi azzurrissimi mi ricordano il cielo. 
C:“Ehi,mi hai attaccato in faccia l’altro giorno!”
Io:“Avevo da fare,te l’ho detto!”
C:“Va bene,va bene. Che ci facevi davanti casa mia prima?” 
Io:“Ho riaccompagnato il tuo amico Jack”
C:“Il mio ‘amico’ Jack?!” ridacchia
Io:“Si,qualche problema? Senti,non ho voglia di parlare con te! Lui mi piace,e mi fa stare bene. Se hai qualcosa da ridire non mi interessa,tu stai con Rita no? Se è tuo amico e non vuoi che stia con me per qualunque motivo non è un mio problema. Io lo amo!” gli dico liberandomi di tutto quello che ho dentro.
C:“Io non sto con Rita,l’ho baciata solo perché ero ubriaco se è questo che ti da fastidio”
Io:“Se lo dici tu…”
C:“Ma perché,sei gelosa?”
Io:“AHAHAHA,no,non sono gelosa”
C:“A me sembra di si!”
Io:“Pensala come vuoi tu! Senti,non ho tempo da perdere con te,ciao!” dico voltando le spalle e facendo un paio di passi avanti.
C:“Adesso tocca a me parlare! Io sono geloso di te,ok? Adesso te l’ho detto!” annuncia. Rimango sbalordita,forse è anche quello che provo io?
Io:“t-t-tu sei geloso di me? Perché?”
C:“Perché ti voglio bene,ma evidentemente tu preferisci mio fratello”
Io:“Non preferisco tuo fratello!”
C:“mi pare di si visto quello che hai detto prima! Aspetta,vediamo se capisci adesso: evidentemente tu preferisci mio fratello Jack”. 
JACK MAYNARD. Come ho fatto a non pensarci? Non gli ho nemmeno mai chiesto il cognome. Questo spiega tutto: il motivo per cui non mi ha fatto tornare con lui a casa,il messaggio di Conor, e il motivo per cui aveva le chiavi. Che bastardo! Mi sono confidata con lui dicendo le peggio cose su Conor e adesso vengo a scoprire che è il fratello?
Io:“Oddio,non sapevo fosse tuo fratello!”
C:“Rimane il fatto che lo ami,e io non posso far altro che lasciarvi in pace,giusto?” 
Io:“Tu cosa provi per me?”
C:“Io ti voglio bene!” dice insicuro.
Io:“E allora perché se mi vuoi solo bene sei geloso di me?”
C:“Perché evidentemente non ti voglio solo bene”
Io:“Ti riformulo la domanda,ma rispondi con sincerità: cosa provi per me?” lui abbassa lo sguardo senza rispondermi,quindi decido di levare il disturbo. Forse è confuso,meglio lasciarlo pensare. Mi allontano un po’ aspettando la sua risposta,ma non arriva nulla. Quindi mi giro e mi avvio verso casa. Lui però mi ferma.

C:“Mi hai chiesto cosa provo per te. Bene,adesso te lo dico! Io provo tutto per te,tutto quello che un ragazzo può provare per un’altra ragazza. Io ti amo dal primo momento che ti ho vista sotto quel albero quando eravamo piccoli,subito ti ho parlato ed ho cercato di farti capire ciò che provavo. Poi però ho visto che tu non ricambiavi,cioè mi vedevi come un migliore amico,nulla di più. Ogni volta che tu cercavi una carezza come consolazione io stavo male. Quando mi salutavi con un abbraccio e con un bacio sulla guancia il mio corpo andava a fuoco. Sognavo quei momenti tutte le notti,e a volte rimanevo sveglio a pensarti. Le tue chiamate per me erano un’agonia,perché tutti i pomeriggi aspettavo costantemente il telefono squillare. E se non si illuminava pensavo che avevo fatto qualcosa di male,per la quale ti avevo fatto arrabbiare o stare male. Ma i momenti peggiori erano quando mi dicevi ‘ti voglio bene’ e io dovevo risponderti ‘ti voglio bene anche io’.
Tutte le volte che sorridi io scoppio,e tutte le volte che mi guardi con quei tuoi bellissimi occhi io muoio dentro. Se sono andato via c’è un motivo: non ce la facevo più. Stavo malissimo,perché tu mi vedevi come un migliore amico,mentre io ti vedevo come un amore proibito,non ricambiato. Avevo bisogno di cambiare aria,così ti avrei dimenticata,e quando sarei tornato avremmo potuto riprendere ad essere amici senza che nessuno soffra,ma non ci sono riuscito,o meglio,pensavo di esserci riuscito,ma quando ti ho rivista tutti quei mesi in cui ho cercato di scacciarti dalla mente sono andati in fumo. Eri più bella che mai,e purtroppo non sono riuscito a dimenticarti!
Adesso mi odio a morte,perché ora tu penserai di fare un torto a me restando insieme a mio fratello,ma non devi preoccuparti. Sono riuscito a sopravvivere nel più totale silenzio per tutti questi anni,posso riuscirci ancora per un po’!
Promettimi che non smetterai di volermi bene come prima,anche se so che per colpa di quello che ho detto il nostro rapporto finirà in frantumi e non saremo più gli Alice e Conor di una volta,gli amici inseparabili che si volevano un bene dell’anima. E promettimi che quello che ti ho detto non rovinerà il tuo rapporto con Jack. Non voglio che voi due vi separiate per colpa mia, perché non ve lo meritate. Da quando state insieme lui torna a casa felice;tu lo rendi felice e non voglio per nulla al mondo che questo finisca. Voglio la vostra felicità e basta. Dimentica quello che ho detto se ci riesci, e continua la tua vita. Io mi toglierò di mezzo senza che sia successo nulla,siamo intesi? Smettila di piangere,devi sorridere,che quando lo fai sei ancora più meravigliosa!” 
 
Senza pensare a nulla e con le lacrime che mi rigano il viso mi avvicino a Conor e lo abbraccio. Lo so che con il mio comportamento lo sto ferendo. Non posso lasciar correre così tutto quello che mi ha detto. Non immaginavo che lui provasse questo per me,io l’ho sempre visto solo come un amico,e solo adesso mi rendo conto di quello che davvero prova. Questo abbraccio mi ha dato la forza di confidarmi come ha fatto lui; deve sapere ciò che provo,anche se non lo so nemmeno io.
Io:“Conor io…” dico singhiozzando
C:“Shhh,non dire nulla. Fai finta di niente,ti prego”
Io:“Non posso. Perché anche io provo lo stesso. Non da quando ci siamo conosciuti,ma è da quando sei partito che ho la sensazione che manca una parte di me quando non ci sei. Non la parte del migliore amico, ma la parte in cui si trova la persona con cui voglio passare tutta la mia vita. La persona alla quale voglio donare tutto l’amore possibile.
La persona con la quale voglio passare i momenti più belli.
Insomma,la persona che amo,e quella persona sei tu”.




 


CIAO BELLI. 
scrivendo questo capitolo mi sono emozionata,ahaha.
Bien,adesso Alice dovrà scegliere tra Conor e Jack, 
seguendo il suo cuore scoprirà e sceglierà la persona giusta! 
vi lascio.alla prossima!


                                                 -francesca xxx

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Capitolo 10
*** Epilogo. ***


 
EPILOGO.



Quando ripenso a quei momenti mi vengono le lacrime agli occhi. Non ne conosco bene il motivo, però il solo pensiero di creare sofferenza a qualcuno mi crea un vuoto dentro incolmabile. 
Ripenso costantemente alle sere in cui rimanevo chiusa in camera a pensare e a versare lacrime e mia madre veniva da me e cercava in tutti i modi di consolarmi,ma non ci riusciva. Ripenso ancora a come gli ho detto che avrei scelto mille e mille volte lui,senza ripensamenti. 
Ogni volta che lo guardo capisco tutta la sofferenza che gli ho causato,ma forse è stato meglio così. Adesso siamo tutti felici,o almeno spero. 
Ripensare a quella sera fa molto male,quella sera di cinque anni fa,quando lui mi è corso dietro e mi ha detto ciò che provava,e quella stessa sera in cui ho spezzato il cuore ad un’altra persona.
Mi sento un mostro per questa cosa,ma vedendo la felicità negli occhi delle persone che più amo,mi sento rinascere,e capisco che ho fatto la scelta giusta. 
Dal piano di sopra sento un rumore forte,e subito un lamento. Senza pensarci due volte scatto dal divano in cui ero sdraiata e salgo le scale. 
Spalanco la porta e lancio un sospiro di sollievo. È solo caduto un giocattolo.
Prendo la mia creatura tra le braccia e la bacio sulla fronte. 
Sono cambiate molte cose in questi ultimi cinque anni. Beh,la scelta che ho fatto,ha fatto cambiare molte cose. Partendo dal mio matrimonio. 
Si. Mi sono sposata esattamente due anni fa. È stato uno dei giorni più belli della mia vita,davvero. 
Quando abbiamo pronunciato ‘si,lo voglio’ mi sono sentita sulle nuvole.
E poi,dalla nostra unione è nata questa meraviglia che ho tra le braccia,mio figlio. 
Ha un anno appena compiuto ed è un bambino spettacolare. È un po’ monello,come suo padre d’altronde. Ha gli occhi azzurrissimi,e i capelli quasi castani,una meraviglia. Poi è così dolce e carino che ogni mamma lo vorrebbe come figlio. 
Io all’inizio non volevo rimanere incinta,ma lui ha insistito tanto per questo bambino che ho dovuto accontentarlo,se lo merita.
Lo lascio nella sua culla e gli stampo un bacio sulla piccola fronte,poi scendo le scale e mi risiedo sul divano. 
Quando ho scoperto che Conor e Jack sono fratelli sono rimasta di stucco proprio. Mi ha lacerato dentro sapere che la persona che pensavo di amare mi aveva mentito. 
Era inevitabile la mia scelta. Infondo io lo amavo,e lo amo ancora. Non posso giustificare tutto quello che mi ha fatto passare,ma ho imparato che perdonare fa sempre bene,quindi li ho perdonati entrambi,e loro hanno perdonato me per averli fatti soffrire. 
 
 
 
“Amore,sono a casa!”
“Amore mio”
“Come sta Jason? Passata la febbre?”
“Si,non preoccuparti”
“Mi siete mancati tanto oggi!”
“Sei via solo da questa mattina amore!”
“Lo so ma mi siete mancati troppo!”
“Anche tu a noi. Ti amiamo!”
“Io vi amo di più,siete la mia vita,sapete?”
 
Il ragazzo che ha appena detto di amarmi  è colui che ho scelto come accompagnatore di vita. La persona che amo con tutto il mio cuore più di chiunque altro essere umano sulla terra,oltre a mio figlio Jason,ovvio.
La persona che adesso mi sta baciando è quella persona con cui passerò i momenti brutti e belli che ha in serbo per me questa vita. La persona a cui ho detto SI sull’altare,e la persona a cui ho aperto il mio cuore quella sera. Quella persona che si chiama CONOR MAYNARD.
 
  
Lui ha il mio cuore,e io il suo,
PER SEMPRE.




 


ED ECCOCI ALLA FINE.
THE END*^*

Ho voluto finirla qui questa storia,al nono capitolo. 
Penso che abbiate capito chi ha scelto,asdfghjkl.
Bene,un bacione a tutti quelli che hanno letto la mia storia,vi aaaamo xx.
cieu.
                                 
                                                                        -francesca. 
  

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