Nothing Like Us

di heyitseriza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 ***



Capitolo 1
*** Prologue ***



come previsto dal regolamento.
link storia originale : http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=65266&textsize=0&chapter=1
autorizzazione autore inglese : Image and video hosting by TinyPic


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La mia testa pulsava violentemente mentre cercavo di ricordare qualcosa di ieri sera. Non era affatto una cosa buona. Come se non bastasse  questa mattina mi sono svegliata sotto ad un tavolo. Per fortuna quello del mio appartamento.  "Dove cazzo sei?" La voce di Tristan mi arrivò talmente forte che avrei potuto perdere l’udito.  Oh, buon pomeriggio, Tris." dissi con sarcasmo a mio fratello gemello che era ovviamente di cattivo umore. Ogni volta che non c’era del cibo sulla tavola nel nostro appartamento si innervosiva. Si, viviamo insieme perché a quanto pare i nostri genitori hanno abbastanza fiducia in lui per far si che si prenda cura di me. E tutto ciò solo perché è di sei minuti più grande. Sì, è una cosa molto, ma molto stupida. "Saresti stata molto gentile se avessi pulito un po’ dopo esserti svegliata, questo posto ha un aspetto orribile." Il party , ovviamente, è stato una sua idea. Si è concluso alle 3 del mattino e non abbiamo avuto il tempo di fare le pulizie visto che ci siamo subito addormentati .. si, sul pavimento, sotto un tavolo. E 'stato molto divertente, tranne  il momento in cui alcuni ragazzi hanno rigettato. Non è stato uno bello spettacolo vederli vomitare. Basta party, mai e dico MAI più li farò . O almeno non a casa nostra. "Sarò lì tra dieci minuti, devo prendere un caffè e nel frattempo pulisci!" Mi guardai intorno per controllare che non passassero macchine. Sentì uno strano mormorio che non riuscì a capire così aggiunsi : "Non sarebbe  giusto se pulissi te visto che è stata tua l’ idea -" Prima che potessi capire cosa stesse succedendo, sentì un paio di forti braccia stringermi intorno alla mia vita . "Attenzione!" E fu allora, quando caddi a terrai, che sbattei fortemente la testa contro il marciapiede. Udì soltanto la voce di un’anziana signora gridare aiuto. Feci di tutto per restare sveglia, ma il dolore lancinante nella mia testa non me lo permise per molto. "Soph, Soph, Soph! Che cazzo sta succedendo? "Fu l'ultima cosa che sentì prima che tutto si fece nero.

 
 

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Capitolo 2
*** Chapter 1 ***


Nothing like us

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Sentì uno strano rumore vicino l’orecchio, come quello delle macchinette dell’ospedale . Mentre lentamente svegliavo sentì una forte pressione sulle gambe.  Ci ho messo un po' a capire che ero in un ospedale. Che cosa ci facevo in un qui? La mia frequenza cardiaca prese velocità. I miei occhi si posarono sulla figura di un ragazzo appoggiato sulle mie gambe, mio fratello gemello Tristan. Era di fronte a me con la sua guancia schiacciata contro la mia gamba. Avevo molte domande da porgli, a partire da 'come sono finita in un ospedale?' . Lentamente anche lui cominciò ad aprire le palpebre che rivelarono subito due occhi di un azzurro intenso. Aprì la bocca ed emise uno sbadiglio. "Era ora, Soph."  Cercai di parlare ma mi resi conto ci avere la gola secca. Presi un bicchiere d'acqua e lo bevvi tutto bagnando le mie labbra. "Q-Quanto tempo è passato?" dissi  ignorando il dolore proveniente dalla mia testa. "2 giorni". Disse con un lieve sorriso. "Devi aver battuto fortemente la testa “  sentì dolore dietro la nuca ed allungai la mano. Feci una smorfia toccano  quello che sembrava uno squarcio sul lato destro della mia fronte fino alla metà della mia testa. " torno subito “ trascinò la sedia rivolgendomi un sorriso rassicurante prima di uscire dalla stanza. Mi misi a sedere, sbattendo gli occhi più volte. Qualcuno doveva raccontarmi nei minimi dettagli tutto ciò che era successo. "Ciao Sophi." Un medico entrò, insieme a mio fratello,  sorridendomi e cominciando a camminare avanti e indietro. Ho ricambiato con un debole sorriso, gli occhi si posarono sulla sua targhetta. Dr Steven. "Ho intenzione di farti un paio di domande, se non ti dispiace." annui col capo. «Sta bene ? "Tristan chiese preoccupato. Mi afferrò la mano e la strinse leggermente. "Vedremo." Il dottore rispose. "Va bene, iniziamo con la domanda più facile. Qual è il tuo nome? " mi venne quasi da ridere. Pensava che avessi avuto un’amnesia ? "Sophia Ann Evans." Scrisse qualcosa negli appunti che aveva in mano.  "E quanti anni hai?" "19."  Il Dr Steven annuì con la testa. "Sai dove ti trovi in questo momento?" Giuro che stava diventando stupido. "Londra." guardai Tristan con le sopracciglia accigliate.” Guardi  dottor Steven, penso si star bene. Sono Soph, ho 19 anni, mi trovo a Londra, ed è aprile. "dissi senza esitare un secondo di più. "Ho solo bisogno di sapere come sono finita qui." continuai. Guardò i suoi appunti prima di rivolgere lo sguardo su di me.  "È stata quasi investita da una macchina , un signore l’ha salvata ma è caduta sbattendo forte la testa ed è svenuta per due giorni." Un signore mi ha salvata? "Mi può dire…." Mi interruppi rendendomi conto di non aver idea su quale fosse il suo nome. «lui è..?" Non volevo dire la parola morto così ho lasciato la questione in sospeso. "Sta bene, è ancora incosciente ma sta bene." Mi disse con un sorriso rassicurante. "E 'proprio nella stanza accanto se vuoi fargli visita." Prima che potessi scivolare fuori dal letto, Tristan mi fermò. "Ti sei appena svegliata lo possiamo visitare un'altra volta." Dr Steven annuì. "Credo che andrò a trovarlo quando sarò sveglio." Mi sistemai meglio sul lettino sentendomi a mio agio. "Ottimo, se ti serve qualcosa, le infermiere sono qui per te." il Dr Steven sorrise ancora una volta prima di lasciare la stanza. "Come ti senti?" mi  chiese mio fratello  tirando la sedia più vicino al mio letto. Era da un po 'che non vedevo questo suo lato premuroso. Stava cominciando a piacermi. "Non credere che ti perdono per avermi lasciato a ripulire il casino” addrizzai la schiena. "Davvero, Tris, davvero? Ad ogni modo, sto bene. Sono giusto un po’ stordita ed affamata. "Proprio in quel momento il mio stomaco brontolò. "Vado a prendere un po’ di cibo, rimani qui." Si alzò dalla sedia, ed uscì lasciando la porta aperta . Ho bisogno di vedere chi mi ha salvata. Scivolai fuori dal letto portando i miei piedi nudi o contro la piastrella del pavimento dell'ospedale. Mi fermai fuori dalla stanza accanto alla mia. Girai la maniglia ed entrai in silenzio. Eccolo lì, le palpebre chiuse contro la luce fioca dell'alba e il suo respiro era profondo e rilassato, tutti i muscoli del suo viso e il corpo erano completamente in pace. Non una contrazione, non uno spasmo, tranne per il movimento del suo petto che si alzava e abbassava con ogni aspirazione di aria. C'era a malapena alcun suono, tranne il segnale acustico costante. I miei occhi andarono verso il suo volto, qualche graffio qua e là, ma sotto tutto questo, ho potuto vedere la faccia da bambino che potrebbe afferrare le attenzioni di tutti. I miei occhi viaggiarono fino alle sue labbra carnose ben chiuse. I suoi riccioli erano avvolti da una garza bianca intorno la testa. "E’ carino." Una voce mi fece trasalire. "Sei una ragazza fortunata." "Che?" inarcai il mio sopracciglio, confusa. L'infermiera mi strizzò l'occhio. "Il tuo ragazzo." "Oh, si sbaglia. Non lo conosco nemmeno. "Mi allontanai dal letto dirigendomi verso l’infermiera. Lanciai uno sguardo sui suoi appunti. Harry Styles. "Starà bene?" chiesi con la voce leggermente incrinata. "Alla fine si." L'infermiera mi sorrise. Mi riavvicinai al letto , afferrai la sua gigante mano e la misi sulla mia. Era morbida. "E 'colpa mia". "Non fartene una colpa, cara. Sarà bene prima o poi. “ scrisse qualcosa sul suo blocchetto. "Hai intenzione di rimanere?" guardai Harry e mi venne una fitta di senso di colpa alla bocca dello stomaco. Volevo restare, ma il pensiero di Tristan me lo impediva. "Non posso. Mio fratello è qui con me. " Proprio quando stavo per andare via, ho sentito una presa sulla mia mano che teneva quella di  Harry . Era sveglio.






 



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Capitolo 3
*** Chapter 2 ***


Nothing like us 

Image and video hosting by TinyPic Il cuore  batteva come gli zoccoli di un cavallo su una strada sterrata. Ho cominciato a masticare le mie unghie, una vecchia abitudine che pensavo di aver lasciato alle spalle. Ho avuto paura. Tristan si era unito a me in attesa fuori dalla stanza di Harry, mentre il dottor Steven lo stava controllando. Ogni dolore che avevo provato prima svanì. Ora era solamente preoccupata per quel ragazzo che mi aveva salvata. E se avesse perso la memoria? E se si fosse scordato della sua famiglia? Che cosa sarebbe successo se .. avesse dimenticato l'amore della sua vita? L'amore della sua vita, sentì una pugnalata al petto, e non so neanche il perchè. Perché è così importante? Non conosco nulla di lui se non il suo nome. Il Dr Steven uscì dalla stanza . “Sta bene. Non c’è bisogno di preoccuparsi." Lasciai cadere la mia mano da sopra le labbra e gli diedi un forte abbraccio. Dallo sguardo sul suo volto capì che non si aspettava una reazione del genere. "Ma penso che è meglio se riposasse un po’, potrete vederlo domani."  Obbedì e tornai in camera mia. Obbligai Tristan a tornare al nostro appartamento anche se insisteva a voler rimanere. Era stato con me per due notti di fila, non potevo lasciarlo dormire su quella sedia scomoda . Potrei sembrare cattiva, ma ho un cuore e dopotutto è mio fratello. Non so da quanto tempo quel raggio di sole ha attraversato le tende della finestra fino ad arrivare verso la mia faccia. Mi strofinai gli occhi per scacciare il solle e per  cercare di ricordare quello che era successo la notte scorsa. E 'sveglio. Mi sono subito lanciata fuori dal letto, avevo bisogno di vedere come stava. I miei piedi nudi mi ha portato fuori dalla stanza e si sono fermati proprio davanti alla sua, dove c’era una donna di mezza età che si stava spostando da un posto all'altro come se stesse cercando di convincere Harry  su qualcosa. "Basta vattene." E 'stata l'unica cosa che ho sentito. Presto la porta si spalancò , rivelando la donna di mezza età. Le rughe sulle guance erano visibili, i suoi capelli color cioccolato erano tirati in una crocchia ordinata e gli occhi erano azzurri/ verdi con dei piercing . Mi spostai per farla passare. A prima vista sembra una di quelle donne con cui è meglio non bisticciare. "scusa?" vidi il ragazzo riccio guardare fuori dalla finestra. Sembrava impassibile ed era completamente sopra le nuvole. "Posso entrare?" La sua testa scattò sentendo il suono della mia voce. "Certo che puoi." Rimasi con cautela al bordo del letto. "Mi dispiace davvero." La mia gola era diventata quasi secca mentre guardavo i graffi sul suo viso e la garza bianca intorno alla testa. "E 'colpa mia." "Ehi, non è colpa tua." Accarezzò il bordo del letto, come per invitarmi a sedere cosa che feci subito, cercando di non toccare nessuna parte del suo corpo. Rise alla mia attenzione. "Non devi aver paura." Disse  con un sorriso sul  volto. Un paio di fossette sulle guance lo facevano sembrare ancora più mozzafiato. "C-Come va la testa?" Chiesi. "Sento un po’ di dolore, ma niente di insopportabile." Lui rispose raggiante. "Ho un sacco di graffi freschi però.” Ero felice di vedere che stava bene. Non sarei stata in grado di andare avanti con la mia vita se gli fosse accaduto qualcosa di brutto per salvare me, che ero per lui una perfetta sconosciuta. "E te come stai?" La sua voce era roca e bassa e  . "S-sto bene." Mentalmente mi diedi uno schiaffo per aver balbettato. "Grazie per avermi aiutata. Farei qualunque cosa per ripagarti. " Aveva uno strano sorriso sulle labbra e capì che avevo detto qualcosa che lo divertiva.  «Credo che un bacio renderebbe tutto migliore." Un lampo di malizia era evidente nei suoi occhi. Ho esitato un po’, poi mi sono chinata dandogli un bacio sulla guancia. "Sto  meglio." I suoi occhi verdi brillavano come il sorriso sulle sue labbra. Mi alzai, pronta per uscire dalla sua stanza." Dove stai andando?" Batté le palpebre in stato di confusione e per una frazione di secondo sembrava perso ."Torno nella mia stanza. Mio fratello gemello sarà qui presto." "Beh, puoi stare con me." Mi guardai attorno, chiedendomi  se dovessi restare o andarmene ."Almeno finché non arriva." Alla fine ho ceduto e si è spostato un po’ per farmi sedere. "Allora, qual è il tuo nome, amore?" Stavo giocherellando con le dita per evitare l'imbarazzo. Mi ha chiamata 'amore'. Certo era solo un termine affettuoso ."E 'Sophia, ma tutti mi chiamano Soph." Lui annuì con la testa. "E 'un bel nome. Io-" "Harry." Un sorriso apparve sul suo splendido volto. La sua perfezione in qualche modo mi ha fatto sentire dentro qualcosa di nuovo .Non mi ero sentita così da secoli. Da quando ho iniziato  scuola ho cercato di mantenere una distanza con i ragazzi ad eccezione di Tristan e alcuni dei suoi amici. Non avevo assolutamente nulla contro i ragazzi ma ho avuto il cuore spezzato. "Soph! Ti stavo cercando. "La voce di mio fratello mi fece sobbalzare. "Scusate l'interruzione". Tristan mostrò un sorriso di scuse a Harry. Il suo sguardo cadde di nuovo a me. "Ho portato dei vestiti per te." Abbassai lo sguardo e mi resi conto di aver indossato lo stesso  camice in questi 3 giorni. "Devo andare." Mi diede un sorriso di conforto prima di annuire con la testa. "Grazie per la visita anche se..." Scivolai giù dal letto avvicinandomi. "Sto meglio." sorrise affettuosamente. Gli mostrai il pollice in su e tornai in camera mia. "Stai gioendo con lo sguardo, non è vero?" Tristan mi si avvicinò dopo che mi aveva mostrato delle t-shirt e un paio di jeans che aveva portato in precedenza. "Stai zitto, non ho intenzione di mettermi in gioco. Non dopo il terribile appuntamento con Brad. " Brad era il miglior amico di Tristan, ma non era terribile quanto lui. Ma non ho intenzione di ricordare. "E se gli piaci?" la domanda di Tristano mi fece rimanere in silenzio. Una piccola parte di me  sperava avesse ragione, ma era impossibile per lui non avere una ragazza. Voglio dire, basta  guardarlo.

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