Ciao sono Kelly, e questa è la mia storia...
Tutto cominiò...bhè non ricordo la data... avevo 16 anni, e mi preparavo a cambiare
TOTALMENTE vita.
Frequentavo la 2° superiore, e quello sarebbe stato il mio ultimo anno di vita (umana)
ma allora non potevo saperlo! Sono sempre stata la ragazza "modello"voti alti, tante amiche, genitori cari...
ma non avete idea di come sia terribile avere una vita PERFETTA! Senza errori, senza pericoli! Tutto
terribilmente in discesa! Vivevo in una villetta con mia Madre, Rosalie, mio Padre Peter e le mie sorelline ,
due gemelle, Francesca e Giselle; identiche ma in perenne competizione! E il nostro cane Gary, un golden
retriver. Nonchè il mio migliore amico! Con Gary avevo un rapporto da sogno, come nei film! Mi ascoltava, si
faceva coccolare e mi faceva mangiare e dormire in pace, mentra agl' altri, sopratutto le mie sorelle, gli
saltava adosso, li spingeva, si spostava quando andavano a coccolarlo e iniziava ad abbaiare appena facevano
qualcosa che non gli piaceva. Il primo giorno di seconda superiore, arrivai in anticipo quindi ebbi il tempo di
scegliermi, insieme alla mia migliore amica Anne, il banco perfetto, optammo per l'ultimo alla fila di destra,
sulla finestra "Io dal' lato della finestra!" Dissi scaraventando lo zaino sull'banco,Anne si mise accanto a me.
Srutai attentamente l'aula, apparentemente vuota, per vedere possibili cambiamenti. E fù allora che notai una
figura elegante, di spalle, al primo banco accanto alla porta. Lancia un occhiata alla mia compagna per vedere
se si era accorta del nuovo compagno. Ovviamente era troppo impegnata a finire di prepararsi. Feci slaloom
fra i banchi fino ad arrivare al suo, era chino su un libro dalle pagine giallognole e maltrattate. Sembrava
antico. "Ciao io sono Kelly...sei nuovo giusto?" Dissi stendento la mano per salutare, il ragazzo alzò gl'occhi dal
libro e mi squadrò dalla testa ai piedi poi aggiunse freddo "Ciao, sì" e ritornò a leggere. Rimasi spiazzata
Che antipatico!O forse solo timido? Decisi di fare un' altro tentativo anche se qualcosa in me mi diceva di
allontanarmi "Come ti chiami?" dissi avvicinandomi "Io non mi chiamo...sono gli altri a chiamarmi" disse con un
sorrisetto Voleva essere spiritoso? O' era il suo modo di socializzare? Avevo molte altre domande ma in quel'
momento suonò la campanella della prima ora, del' primo giorno di terza media, e una valanga di persone entro
nel' aula fino ad allora occupata solo da noi tre. Rividi i miei vecchi compagni che non vedevo da mesi, e notai
con stupore come erano cresiuti tutti! Tranne me, ovviamente! Tutti con la pelle dorata e i capelli schiariti. Mentre
io non mi abbronzo e d'estate i capelli mi si rovinano, ero l'unica ragazza che rimaneva pallida d'estate. Fino
all' arrivo del'nuovo ragazzo che era addirittura più pallido di me!Ero impressionata! Dopo un quarto d'ora entrò
la professoressa di Arte, sempre in perenne ritardo perché si ferma a flertare con i bidelli. Era una tipa strana...
Aprì la porta praticamente disarcionandola e con un salto entrò in classe e gridando "Buongiorno ragazzi!!"
Rimanemmo qualche secondo stizziti e poi salutammo. La professoressa ci fece accomodare e ci presentò il
nuovo ragazzo. Lo fece alzare e lo presentò alla classe "Ragazzi questo è il nuovo compagno!" "è un ripetente?!"
Chiese Anne improvvisamente curiosa "No non sono un ripetente!" Rispose il ragazzo, quasi innervosito "vengo
da un'altra scuola...in un'altra città" "Come ti chiami?" chiesi sfidandolo... non aveva voluto dirmelo... ora lo
doveva dire alla classe! "Io mi chiamo Robert" rispose come se fosse una cosa scontata "Ok, grazie... Robert
ti puoi accomodare" disse la professoressa e Robert obbidì. Passò la noiosissima ora di Arte e subito entrò
la professoressa del' ora di Italiano che pensò bene di fare un compito a sorpresa sulle nostre vacanze, e io
fui fra le prima a consegnare, mi piace scrivere. Rob' fù il primo a consegnare, dopo 20 minuti aveva già finito
Notai subito che era solo nel banco e quindi la professoressa ci obbligò a metterci insieme finchè Anne
non avesse finito. Bene. Mi sedetti timidamente mentre lui mi osservava, come rapito...
come se mi oltrepassase con lo sguardo "Perchè mi guardi??" Chiesi curiosa "Hai un' aspetta invitante..."
rispose in modo che gli altri non sentissero"Invitante?" Chiesi sbalordita "Lascia stare..." "Senti ho notato che sei MOLTO
pallido... Più di me! E c'è ne vuole!!Non sei un Emo vero??" Chiesi curiosa, trattene una risata e mi mostrò i polsi.
Puliti. "Allora come mai sei così pallido?" "Diciamo che non ho un buon' rapporto
con il sangue" disse sorridendo maliziosamente, cosa intendeva? "Hai la leucemia?!" chiesi con l'aria di uno che
ha appena scoperto un grande mistero, questa volta non trattene la risata e la professoresso lo sgridò
"Sì... Ho la leucemia" Rispose ironico, lo guardai male. "Vabbene mi arrendo!" "Ok," disse "Te lo confesso! Sono
un vampiro!!" E fece finta di mostrarmi i canini, Scoppiai a ridere. "Dracula, come è vivere 300 anni??" "Eh, insomma
'na palla!!" e passamo tutta l'ora a ridere e scherzare cercando di non farci sentire dalla profesoressa.
Dopo la ricreazione tornai da Anne a cui raccontai tutta la conversazione con Dracula... e che soppiò a ridere
e alla fine aggiunse "comunque è BELL-ISSI-MO!!" Stranbuzzai gli occhi "Ma cosa dici?!!Carino ma niente di più!"
Non ci credevo nemmeno io. Arrivò il professore e fui costretta a sedermi. Ma per le 3 ore successive non feci
altro che volerlo accanto
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