La nave dei sogni di AsukaSoryu (/viewuser.php?uid=293)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Goodbye ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - My body is on the boat, but my heart is with you ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - When love drives us crazy ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - Regrets ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 - Goodbye ***
La nave dei sogni
By AsukaSoryu
Allora, questa è la mia prima FanFiction a capitoli su
EVA, fino ad ora ne avevo fatta anche un’altra, (“Special Night”), ma era di un
solo capitolo. Naturalmente cercherò di impegnarmi a finirla presto, per il
momento vi auguro buona lettura, CIAOOOO!!!
Capitolo 1: Goodbye
Fredda. Quella mattinata poteva essere definita con
un solo aggettivo, e quell’aggettivo era proprio “fredda”. Anzi, gelida. La
valigia di Asuka era già pronta e Shinji, entrando in cucina per fare colazione,
non poté fare a meno di notarla. Un mezzo sorriso glaciale gli si dipinse sul
volto. Non aveva chiuso occhio per tutta la notte, da tanto quel pensiero lo
tormentava. Asuka partiva. Sarebbe tornata in Germania con la nave che partiva
quella mattina, alle 9.00 dal porto di Neo Tokyo 3. Asuka che se andava…avrebbe
dovuto esserne felice, lui? Non lo sapeva. Per quanto lei lo avesse torturato
in quei due-tre anni che avevano vissuto sotto lo stesso tetto, non riusciva a
provare gioia per la sua partenza. Si sedette al tavolo della cucina, e invece
di fare colazione, rimase a fissare il vuoto. Lui era…triste?? Triste? Ma per
che cosa?? Non doveva forse saltare di gioia?? Dopotutto, il suo “incubo
peggiore”, una “tale” Asuka Soryu Langley, avrebbe lasciato il campo libero!!!
Perché non riusciva a gioire per una tale “fortuna”? Perché, la sera prima,
quando gli era stata comunicata la notizia, non aveva esclamato, allegrissimo,
un bell’ “EVVIVA!!!” ??? Perché si era limitato a fissare il pavimento, e a mormorare
un “Ah, va bene” tutt’altro che convinto???
In quell’istante, Asuka si materializzò sulla porta
della cucina. Era già vestita e si fermò a guardare Shinji, anzi,
“Stupi-Shinji”. Lo fissava come se, tutto d’un tratto, si fosse resa conto di
avergli fatto dei torti. Come se si fosse accorta solo in quel momento di
averlo ferito, e non lo avesse voluto.
Shinji la osservava con la coda dell’occhio, e,
improvvisamente, vide qualcosa di luccicante cadere a terra. Il parquet si era
bagnato. Alzando lo sguardo, Shinji incontrò gli occhi lucidi di Asuka.
- Asuka…
La ragazza, senza smettere di fissarlo, si asciugò le
lacrime e raccolse i suoi bagagli. Dopodiché, con una voce completamente
diversa dal solito, mormorò:
- Addio, Stupi-Shinji…
Shinji la seguì fino alla porta d’ingresso, poi,
senza dire una parola, restò a lungo a guardarla mentre caricava i propri
bagagli su un taxi. Quando ebbe finito, Asuka si voltò a guardare un’ultima
volta il ragazzo, poi salì nell’auto senza nemmeno salutarlo.
Shinji stette per parecchio tempo immobile sulla
porta, anche quando il taxi era già ripartito. Cosa avrebbe fatto ora? Beh, era
sicuro di saperlo, fino a pochi mesi prima. In quei giorni, che ora gli
sembravano passati da secoli, aveva imparato ad apprezzare Asuka per quello che
era, la VERA Asuka, non quella che si nascondeva dietro una maschera di ragazza
perfetta, che diceva addirittura che la sua non era una recita. Era
cambiata…ora mostrava apertamente i suoi sentimenti, ora poteva lamentarsi
quanto voleva, senza preoccuparsi di recuperare il suo voltafaccia
all’improvviso. Shinji non sapeva chi l’aveva cambiata, sapeva solo che si era
trasformata…e non solo caratterialmente, ma anche fisicamente…era ormai una
donna, anche se il suo aspetto era ancora quello di due anni prima, quando
l’aveva vista per la prima volta, ed era davvero…bella. Sì, decisamente una
bella ragazza, con dei begli occhi, una capigliatura lucente e un sorriso
radioso, e poi…e poi anche il resto del suo corpo, le sue forme da “wonder
girl”… si rese conto che pensare quelle cose non lo
scandalizzava più, non lo facevano più sentire un
“maniaco”…era un adolescente, e pensava che dopotutto immaginare certe cose
erano normali (o almeno questo era quello che gli aveva detto Misato).
Gli sarebbe mancata moltissimo, lo sentiva. Gli
sarebbero mancate le critiche e le prese in giro di Asuka sul suo modo di
combattere, le sue risate, la sua voce, la sua solarità, le sue lamentele…
Senza neanche rendersene conto, prese la propria
bicicletta e cominciò a pedalare a tutta velocità verso il porto…
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 - My body is on the boat, but my heart is with you ***
La nave dei sogni
By AsukaSoryu
Benvenuti al 2° capitolo della mia FanFiction!!! Premetto
che non sarà molto lungo, spero comunque che la storia finora vi sia piaciuta,
e per i capitoli che seguiranno cercherò di impegnarmi al massimo^__^!!!
P.S. : il titolo, tradotto dall’inglese, significa “Il mio
corpo è sulla nave, ma il mio cuore è con te”
CAPITOLO 2 : My body is on the
boat, but my heart is with you
Asuka era seduta su una panchina davanti al molo, dove
poco dopo la nave che l’avrebbe riportata in Germania avrebbe attraccato.
Nell’attesa guardava il mare, fino a dove la linea del mare piatto si fondeva
con quella dell’orizzonte, un cielo sereno, ma per lei peggio di qualunque
tempesta.
“Torno
a casa”, pensò, ma perché non riusciva a sorridere ripetendosi mentalmente
quelle parole?? Perché la sua mente non era in grado di aggiungere la parola
“finalmente” a quel pensiero?? Perché non era contenta di partire?? Per quale
assurdo motivo, quella mattina, fissando Shinji con lo sguardo perso nel vuoto,
quelle stupidissime lacrime avevano iniziato a scendere dai suoi occhi
rigandole le guance? C’era una motivazione valida a tutta quella sofferenza??
Una lacrima non era certo una cosa che si vedeva spesso sul suo volto. Ma aveva
pianto davvero?? Per cosa?? Per chi?? Per Shinji...Shinji?? Quello stupido?? Inconsapevolmente al
pensiero del ragazzo, il suo cuore cominciò a battere ad un ritmo sfrenato,
sentiva il proprio sangue pulsare dentro di lei ad una velocità che trascendeva
i limiti del tempo…che cos’era quel senso di profondo calore all’interno del
suo corpo? Lo stesso senso che aveva percepito quando, quella sera di mesi e
mesi prima, aveva preteso un bacio da lui. Shinji non se ne era reso conto, ma
Asuka lo aveva costretto a rubarle il suo primo bacio…ed era stato un bacio
vero. Almeno, secondo lei. Shinji sicuramente in quel momento si stava
concentrando per fingere, magari, che ci fosse stata Ayanami invece che
lei. Dio, ora la odiava ancora di
più!!! Quel bacio, per lei, non era stato, secondo logica, un dispetto nei
confronti di Kaji, come si sarebbe potuto pensare, ma un vero e proprio
bacio…ma allora…a lei piaceva Shinji?? Ma era assurdo!!! Eppure il primo bacio
non lo si dà a chiunque, ci deve essere un sentimento di fondo: affetto,
attaccamento, dolcezza e…amore. AMORE??? Come le era venuta in mente quella
parola che non centrava assolutamente NULLA con i rapporti tra lei e Shinji??!!
Una relazione tra lei e Shinji? Ma quando mai? Oltretutto, anche se fosse stato
così (caso immaginario), lui non l’avrebbe mai corrisposta!!! Ma allora, cosa
era significato per lei quel bacio??
Smise
di pensarci poiché vide la nave arrivare
davanti ai suoi occhi, quindi raccolse la valigia e si avviò sulla
scaletta che portava all’ingresso. Prima di entrare, si fermò un attimo, si
voltò verso il molo e pensò che forse sarebbe stata contenta se avesse visto
Shinji correre verso di lei gridando:
-
Asuka, non partire!!!-……
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 - When love drives us crazy ***
La
nave dei sogni
By AsukaSoryu
Bene bene, eccoci al 3° capitolo della mia 1° “saga” a
capitoli su EVA. Prima di lasciarvi a questa mia ennesima “fatica”, vorrei dire
una cosa a Shinji, che ha recensito la mia 1° FF “Special Night”: c’è un
semplicissimo motivo per cui gli eventi si sono svolti così in fretta:
l’autrice è leggermente “baka”, non mi piacciono le storie con troppe
riflessioni, anche se in “La nave dei sogni” ce ne sono molte e lunghe!!! In
ogni caso, spesso l’amore è una cosa che salta fuori all’improvviso e nei
momenti più impensati, e poi Asuka l’ha detto il motivo per cui ha deciso di
rinunciare a Kaji, poi lo sai com’è fatta, è una che cambia idea alla velocità
della luce, non mi stupirei se, improvvisamente, preferisse davvero Shinji a Kaji
(e nella serie questo è un dato di fatto, visto che lei si innamora davvero di
Shinji).
Torniamo al cap.3 : il titolo significa “Quando l’amore ci
fa diventare pazzi”
CAPITOLO 3: When love makes we crazy
E, mentre l’immaginazione di Asuka correva lontano, sentì
una voce chiamarla, una voce che in quel momento avrebbe riconosciuto
all’istante…
Si
girò di scatto e vide Shinji che correva sul molo, urlando il suo nome con
tutto il fiato che aveva in gola, gridandole il suo unico desiderio, quello che
lei non partisse.
-
Shinji!!!
Asuka
dovette resistere alla tentazione di corrergli incontro, poiché in quel momento
una sirena annunciò la partenza della nave, e lei venne trascinata dentro dalla
folla che saliva sulla nave.
Appena
poté, si liberò dalla mischia e corse sul ponte, si sporse più che poteva,
quasi a rischio di cadere, ma non vide Shinji…se n’era andato?? Proprio in quel
momento, sentì che il suo corpo stava scivolando in avanti…
- Oh, Mein Gott*....
Era
scivolata, o forse si era sporta troppo e ora stava per precipitare...ma
proprio quando era certa che la fine fosse segnata per lei, qualcuno le afferrò
entrambi i polsi e la sollevò aiutandola a ri-scavalcare la ringhiera. Asuka
teneva gli occhi chiusi dalla paura e, quando si voltò, non vide subito in
volto il suo “salvatore”, si limitò a stringere le braccia fortissimo attorno
al suo collo. Intanto, costui la sollevò tra le braccia facendole passare anche
le gambe sopra la ringhiera, poi cadde seduto a terra con Asuka stesa sopra,
che stringeva ancora forte la camicia del “misterioso eroe” con entrambe le
mani. Ad un certo punto, l’eroe le passò un dito sulla schiena, facendole
venire i brividi
-
Hey, Asuka, guarda che è tutto finito…
Asuka
fece un salto dalla paura perché:
1.
la persona conosceva il suo nome
2.
in quella posizione sembrava che i due stessero facendo
“cose indecenti”
3.
lei aveva già capito benissimo chi l’aveva salvata
Si
rimise in ginocchio alla velocità della luce, cercando di mostrare indifferenza
e fingendo di non aver avuto nessuna paura, ma Shinji scoppiò a ridere:
-
Ultimamente il tuo modo di recitare è peggiorato, cara la mia Asuka-chan!!!
-
Cooosa?? Scemo!!!E non provare mai più a farmi quella specie di solletico!!
-
Oh, andiamo!!! Non te la prenderai per una sciocchezza simile??
- E
invece sì che me la prendo!! Guarda che so cosa vuol dire quel solletico che mi
hai fatto sulla schiena!! Voi maschi lo fate per sentire se una ragazza porta
il reggiseno, non è così, brutto maiale?
- Ma
io l’ho fatto solo per…
-
Niente scuse, adesso tu vieni con me!!
Così
dicendo lo afferrò per un braccio e lo trascinò verso una scala che conduceva
ad un lungo corridoio. Qui Asuka si guardò intorno, come cercando qualcosa, e
infine la trovò:
-
Ah, eccola qui!! Vieni dentro, signor 3rd children!!! C’è una cosa che devi
spiegarmi!
Detto
questo, aprì una porta con scritto su una targhetta : “stanza no344---Soryu
Asuka Langley” e lo spinse dentro, richiudendo la porta a chiave alle sue
spalle. Fatto questo, si voltò all’improvviso verso di lui e gli si piazzò
davanti con le braccia conserte e un atteggiamento molto serio.
-
Senti un po’, Mister Ikari, cosa diavolo ci fai tu qui???
-
Ehm…io…
-
Non volevi che partissi, non è così?!
-
Ehm..esatto!!!- disse lui, con un’espressione ben poco convincente…
-
Ah…e perché non volevi?
Questa
era la domanda che Shinji temeva di più in quel momento…come avrebbe
giustificato quel salto quasi mortale che aveva compiuto per salire al volo
sulla nave?
-
Shinji, mi ascolti?
Il
ragazzo cadde letteralmente dalle nuvole
-
Eh? Cosa??
Asuka
sospirò e disse:
-
Quando la tua fervida mente avrà terminato il suo viaggio nell’interspazio, ti
spiacerebbe aiutarmi a disfare i bagagli, visto che ho perso l’intera ora di
pranzo per parlare con te??
-…ma
Asuka, tu non vuoi che risponda a…
Asuka
scosse la testa.
-
Non importa. Mi fa piacere che ti preoccupi così tanto per me!!- sorrise in un modo così radioso che Shinji
arrossì furiosamente e si voltò dall’altra parte.
Ci
misero così tanto a disfare i bagagli di Asuka che trascorsero quasi tutto il
pomeriggio in quella stanza. Ogni tanto Shinji si voltava a guardarla, a
guardare il suo volto e la sua figura sullo sfondo del tramonto, e gli
sembrarono qualcosa di irraggiungibile, qualcosa che lui non avrebbe mai potuto
avere con sé…già una volta si era perso a fissare una ragazza davanti a una
finestra, quella volta si era trattato di Ayanami…ma ora le cose erano
cambiate…quello che improvvisamente tempo prima si era accorto di provare per
Asuka, amore, attaccamento, attrazione fisica…, tutto questo gli aveva fatto
capire che l’unica ragazza che amava davvero non era Ayanami…
All’improvviso
si accorse che Asuka lo stava fissando con aria stupita.
-
Sono così affascinante, Shinji?-
domandò con aria maliziosa
-
Ehm, ecco..sì
Ecco,
ce l’aveva fatta. Gliel’aveva detto, e ora non poteva più tornare indietro e
rimediare. La frittata era fatta. Immerso com’era nei suoi pensieri, non notò
minimamente che la ragazza si era avvicinata a lui, e, trovandosela davanti
all’improvviso, per poco non gli prese un colpo. Lei sorrise, erano così vicini
che Shinji poteva sentire il suo profumo, poi Asuka si avvicinò al suo orecchio
e sussurrò in modo quasi sensuale:
- Danke schon*...
Gli
diede un bacio sulla guancia e poi mormorò:
- Ich möchte deine Küsse*, Shinji...
Asuka
sorrise notando l’espressione del ragazzo. Non aveva capito un’acca di ciò che
lei aveva detto. Quindi Asuka gli accarezzò la guancia calda e aggiunse:
-
Non ti preoccupare, stavolta non ti chiuderò il naso…
Shinji
sulle prime non capì il significato di quelle parole, e non ebbe tempo per
pensarci, Asuka gli mise le braccia al collo e lo baciò, come l’altra volta, ma
questo si poteva DAVVERO chiamare bacio. In un mare di sensazioni infuocate che
s’impadronirono dei loro corpi, Shinji la spogliò completamente e senza
smettere di baciarla la spinse istintivamente sul letto. Il ragazzo si liberò a
sua volta dei propri abiti, poi guardò Asuka, il suo corpo meraviglioso, i suoi
occhi blu e le braccia che stese verso di lui. La raggiunse in quell’abbraccio
rovente, e trascorsero la sera e la notte persi nel desiderio reciproco di
essere una cosa sola.
Il
mattino dopo Asuka si risvegliò tra le braccia di Shinji e, per svegliarlo, gli
diede un bacio sulla fronte. Il ragazzo aprì gli occhi, Asuka gli sorrise e gli
sussurrò all’orecchio le prime parole di una canzone:
- When love make we crazy…
[continua…]
Note
dell’autrice AsukaSoryu :
*Traduzioni
delle frasi in tedesco di Asuka:
Mein Gott: mio Dio
Danke schon: grazie mille
Ich
möchte deine Küsse:
voglio un tuo bacio
Non
sono andata molto nei dettagli con la descrizione della “notte di fuoco”, ma
almeno un po’ ne ho parlato. Ho la vaga sensazione che la mia FanFiction
assomigli sempre di più alla storia di “Titanic”, soprattutto quando penso al
seguito di ciò che scrivo!!! Intendiamoci, Shinji non fa un ritratto di Asuka
nuda, e Asuka non tenta il suicidio all’inizio della storia(anche se ci è
andata “molto” vicina!), ma la trama è simile. Ciao, e non dimenticate: voglio
recensioni e commenti!!
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 - Regrets ***
La nave dei sogni
By AsukaSoryu
CAPITOLO 4: Regrets
Shinji aprì gli occhi lentamente e Asuka gli sorrise.
- Guten Morgen, mein Liebling, dormito bene?
- Beh...con una ragazza stupenda come te accanto, è normale!!!
Asuka rise e si appoggiò al suo petto. Shinji la strinse forte tra le sue
braccia e la baciò sulla fronte. Dopo un po’, Asuka gli chiese:
- Cosa hai intenzione di fare ora? Quando la nave attraccherà in Germania,
intendo…
- Non lo so…tu cosa ne dici?
Asuka sembrò pensarci un po’ su, poi mormorò:
- Non lo so nemmeno io…l’unica cosa di cui sono certa è che sono contenta di
tornare a casa mia, ma non ce la farei a stare lontano da te…
- Davvero? Tu vuoi…stare con me?
Asuka lo guardò male
- Certo, Stupi-shinji! Perché credi che ti avrei chiesto un bacio e che sarei
venuta a letto con te, se non volevo stare con te??
- Io pensavo…che tutto quello che era successo la notte scorsa facesse parte
della mia immaginazione, che me lo fossi sognato…poi stamattina, quando mi sono
svegliato e ho realizzato che era successo tutto per davvero, mi sono detto che,
se Asuka Soryu Langley era venuta a letto con me, ci poteva essere una sola
ragione: stava fingendo che ci fosse Kaji al posto mio…
Asuka lo fissò con uno sguardo truce. Certo, aveva provato qualcosa per Kaji,
ma qualunque
sentimento avesse nutrito per lui, ormai non c’era più…Kaji era morto, e con
lui l’affetto che Asuka
avrebbe tanto voluto dargli, senza mai riuscirci...perché non ce l’aveva
fatta a confessarglielo? O meglio, c’era riuscita, ma lui le aveva detto che era
ancora una bambina, che non sapeva ancora cosa fosse l’amore…e lei subito aveva
pensato che non era quella la vera ragione. Il vero motivo aveva un nome, e quel
nome era Misato…sei lettere, una parola, un nome, che le aveva impedito di
essere ciò che voleva: la ragazza di Kaji…i sentimenti di Kaji per quella donna
le avevano negato di vivere una vita felice con lui. Morto Kaji, lei aveva
sofferto, come no, aveva pianto anche…certo, nascosta da tutto e da tutti, nella
sua stanza, durante la notte, così che nessuno potesse sentirla. Poi, una sera,
a tavola, non ce la fece più, era scoppiata a piangere sotto gli sguardi stupiti
e disorientati di Shinji e Misato. Non aveva neanche avuto la forza di alzarsi e
scappare in camera sua, o di fingere che fosse tutto uno scherzo…si era
appoggiata al tavolo e aveva singhiozzato, sfogando tutto il dolore che aveva
represso dentro di sé in quelle settimane, tremava, versava lacrime e...
gridava, sì, gridava “Perché?Perché?”, e malediceva tutti…e quando era stata ora
di andare a letto, Shinji era entrato in camera sua e le aveva chiesto se stava
meglio…lei non aveva potuto trattenersi, si era alzata dal letto e, avvicinatasi
a lui, si era appoggiata con la fronte al suo petto, piangendo di nuovo…lui non
aveva detto nulla, si era limitato ad accarezzarle dolcemente la testa, senza
sapere come consolarla …alla fine, dopo quasi un quarto d’ora che erano in
quella posizione, Asuka si era staccata da lui, si era asciugata le lacrime e,
squadrandolo da capo a piedi, aveva detto: “Ma guarda un po’ cosa mi sono messa
a fare! Io che mi faccio consolare da Stupi-shinji!! Bah, lo sapevo che a vivere
con te prima o poi si impazzisce!!!”. Shinji aveva sorriso, sapeva che quello
era il modo di Asuka di dirgli “Grazie”, quindi aveva deciso che era ora di
lasciarla sola…almeno era tornata l’Asuka di sempre…ma prima di andarsene,
Shinji le aveva detto, credendo che lei stesse già dormendo: “Asuka, qualunque
cosa ti succeda, ricorda che…io sono qui, e potrai dirmi quello che vuoi, potrai
darmi dello stupido tutte le volte che ti pare, basta che ti sfoghi…non tenerti
mai più tutto dentro…ci sono io, sempre…” (mi sa che sta diventando un vizio,
nelle mie FF, questo far dire a Shinji tutto mentre Asuka dorme [almeno, secondo
lui], in ogni caso mi pare che gli riesca meglio, dire la verità quando lei non
lo può sentire, sembra di più il vero Shinji… n.d.AsukaSoryu). Il mattino dopo,
in bagno, Asuka aveva guardato la propria immagine riflessa nello specchio e,
dopo essersi assicurata che nessuno poteva sentirla, si era detta: “Cara Asuka
Soryu Langley, Second Children, nonché pilota dell’EVA02, ti sei presa una bella
cotta per quello stupido Shinji Ikari…” poi aveva sospirato e aggiunto “avevo
ragione quando ho detto che vivendo con Shinji prima o poi si impazzisce…certo
ancora non sapevo che si impazzisse PER lui…”
Ma questo succedeva quasi due mesi prima…ora erano nel letto di una stanza,
su una nave che avrebbe dovuto dividerli e invece li aveva uniti più di
prima…cosa doveva dire, lei?
- Shinji…Kaji non…non lo amo più
- Senti, Asuka, non c’è bisogno che ti sforzi di mentire per me (e sarebbe la
prima volta)... dopotutto Kaji è morto, ma anche se certe persone ci lasciano,
il nostro animo non lascia che il loro ricordo ci lasci, giusto? Se ora siamo
insieme nello stesso letto, lo devo sicuramente al fatto che tu mi vedi come
“sostituto” di Kaji, che ciò che hai fatto con me, in realtà non è che quello
che avresti voluto fare con lui…beh, io sono stato felice, almeno per quel poco
che è durato, tanto ormai avrai capito qual è la verità, no?-
Mentre diceva questa parole, Shinji si era alzato e vestito, e ora si stava
avviando verso la porta. Si voltò un attimo indietro verso di lei e aggiunse:
- La verità è che ti amo, Asuka…questo è tutto ciò che ti volevo dire prima
che tu partissi, e non importa che tu mi abbia “usato”, sono semplicemente
felice che, almeno per una volta, tu mi abbia quasi amato, anche se non era
altro che finzione…addio, Asuka -
Asuka per un po’ rimase a guardare la porta, come se sperasse che da un
momento all’altro si riaprisse e Shinji tornasse…ma non sarebbe stato da lei
fare quello sguardo…si alzò, si vestì e lo seguì gridando:
-Ehi, dannatissimo Third Children, vieni fuori all’istante!!!
Intanto gli altri passeggeri della nave se ne stavano uscendo protestando
(dopotutto erano le 5 del mattino^_^!), ma ad Asuka non importava: cercò Shinji
per tutta la nave e lo trovò sul ponte. Per un bel po’ restarono fermi a
guardarsi, poi Asuka gli si avvicinò. Una volta davanti a lui socchiuse gli
occhi, trasse un grande respiro e gli tirò un pugno, facendogli voltare la
faccia a sinistra e facendolo sanguinare dal naso. Poi gli diede uno schiaffo
sulla guancia sinistra per fargli raddrizzare la testa. Lui la guardò con occhi
assolutamente inespressivi e lei lo ricoprì con un fiume di insulti in tedesco,
continuando a prenderlo a schiaffi. Shinji restò impassibile, come se pensasse
di meritarsi tutto. Poi, ad un tratto, proprio mentre stava per urlargli
un’altra parolaccia, qualcosa si incrinò nella voce di Asuka, facendola
piangere:
- Stupido Shinji, guarda che mi hai fatto, mi sono ridotta pure a piangere
per te…è tutta colpa tua, stupido, deficiente, cretino, MALEDETTO
IDIOTA!!!!!!!!!!
Shinji la ascoltò urlare, poi le afferrò il braccio e glielo strinse,
costringendola a guardarlo negli occhi. Lei lo fissò, poi con una voce più
calma, quasi sussurrando, disse:
- Scheiβe, Shinji…non sopporto più quel tuo sguardo…mi fa male…come può uno
che ho sempre definito stupido farmi male semplicemente guardandomi…COME FAI,
EH??!
Asuka abbassò lo sguardo sulla propria mano intrisa del sangue di Shinji; la
strinse a pugno, conficcandosi le unghie nel palmo; voleva lavare via quel
sangue. Scheiβe. Shinji non le aveva fatto nulla, non aveva reagito quando lo
stava picchiando, e neppure ora faceva una piega. La guardava, la fissava e
basta. Diavolo, quanto odiava quello sguardo su di sé. Serviva solo a farle
notare quanto in passato fosse stata SCHIFOSAMENTE BASTARDA con lui, serviva
solo a ricordarle che, la sera prima, aveva preteso amore da uno che aveva
sempre insultato. Si odiava. Sapeva di non aver colpa, ma non poteva permettere
a se stessa di buttargli le braccia al collo e implorare il suo perdono per
averlo colpito. Che diamine, in fondo (per quanto gli eventi della notte prima
facessero capire tutt’altro) lei era pur sempre Asuka Soryu Langley!!!
Però…Shinji non lo meritava, di essere picchiato, solo perché lei non aveva
chiarito niente e si era limitata a portarselo a letto. Ma chi aveva la colpa di
tutto??
- Asuka…
Il tono con cui Shinji aveva pronunciato il suo nome la costrinse a
guardarlo. Non era arrabbiato, né altro; ma quando Asuka alzò lo sguardo su di
lui, vide che Shinji stava guardando oltre le sue spalle, verso l’alto. Asuka si
voltò a guardare nello stesso punto, ma prima che potesse chiedergli “Che cosa
succede?”, vide la stessa cosa e si coprì la bocca con una mano.
- OMMERDA…
Sospeso pochi metri sopra la nave, grigio e minaccioso. Un angelo.
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