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Konnichiwaminna! Sono kia85, fanwriter che
fino ad ora era totalmente potteriana (H/Hr ^///^
tanto per chiarire!). Ma ho deciso di allargare i miei orizzonti e dedicarmi
all’altra coppia che mi ispira esattamente come H/Hr, ovvero Sakura/Syaoran. Li
amo alla follia, sia in Card Captor Sakura che in
TsubasaChronicle.
Questa storiella non è esattamente
la prima che scrivo su di loro. L’altra è in fase di conclusione e spero di
cominciare a pubblicarla al più presto. Questa è nata all’improvviso ed è una
storiella molto leggera, che ha avuto moltissime fonti di ispirazione. Insomma
io ho solo unito tutti questi elementi in un’unica storia. Quindi non ho grandi
pretese su “Crosseddestinies”.
Spero sia comunque di vostro
gradimento.
Buona
lettura.
“Crosseddestinies”
Capitolo
1: “Prince Syaoran”
Giappone,
epoca Kamakura (1192-1333). Nel regno di Yang
viveva la regina Li Yelan, una regina buona e generosa, amata
da tutto il popolo. La regina era l’unica sovrana di quel regno, in quanto il
suo consorte, il re Li Yang, era morto qualche anno
dopo la nascita del loro ultimogenito, il principe Syaoran. Dopo il triste
evento, la regina
Yelan non si risposò più: nessun altro uomo, oltre il suo
amatissimo consorte, era riuscito ad ottenere la sua fiducia e
stima e nessun altro uomo poteva essere un padre affettuoso e premuroso
per i suoi cinque figli.
Nonostante
ciò ci fu un momento in cui la regina era vicina a un secondo matrimonio: aveva
incredibilmente accettato la corte del principe Huang, il fratello minore del re
Yang. Costui aveva avuto un figlio con una contadina, che, però, morì dando alla
luce il piccolo Shen Te (vuol dire
‘divino’. NdA). Ma, per un caso fortuito, la
regina scoprì che Huang la stava ingannando con un incantesimo del sacerdote di
corte Mo Shu (vuol dire ‘magico’.NdA). Il vero scopo del principe Huangera il trono
del regno di Yang. Per aver ingannato la regina, il sacerdote Mo Shu e il
principe Huang vennero banditi per sempre dal regno e
il piccolo Shen Te fu costretto a seguire il padre in quell’esilio.
Dopo lo
spiacevole evento, la regina decise di governare da sola, fino a che il principe
Syaoran non fosse stato abbastanza grande da prendere le redini del
regno.
Il piccolo
principe crebbe, circondato dall’amore della madre e delle sue quattro sorelle
maggiori, le principesse Sheifa, Fuutie, Feimei e Fanran.
All’età di
quasi 19 anni, gli unici interessi del giovane erano i libri, soprattutto quelli
di storia, e le passeggiate all’aperto in groppa al suo cavallo Spinel.
Il primo
giorno di aprile la regina decise che era giunto il
momento di discutere dei suoi piani con il principe, perciò lo convocò al suo
cospetto.
Quel giorno
il principe Syaoran se ne stava tranquillamente seduto all’ombra di un ciliegio,
a leggere uno dei suoi amati libri; quando, all’improvviso, venne raggiunto dal suo scudiero, Eriol.
“Principe,
Sua Maestà richiede la vostra presenza immediatamente.”
Syaoran
alzò lentamente lo sguardo dal libro e guardò il suo unico amico, dai capelli
nerissimi e gli occhi blu notte: “Come mai tutta questa
fretta?”
“Deve
parlarvi con urgenza di qualcosa di molto importante!”
“Qualcosa
di molto importante?- ripetè Syaoran, alzandosi in
piedi- Che cosa sarà mai?”
“Non saprei
dirvi, Vostra Altezza!”
“Non
importa. Vorrà dire che lascerò la compagnia di questo meraviglioso ciliegio e
raggiungerò la mia carissima madre!” disse il principe, avviandosi verso il
palazzo.
“Sì, Vostra
Altezza!”
“Però…Eriol, chiamami pure Syaoran in questi casi. Siamo pur
sempre amici, no?”
“Certo…Syaoran!”
Syaoran
sorrise e, insieme al suo amico, entrò nel palazzo, recandosi subito nella sala
del trono, dove la madre lo aspettava, seduta sul regale mobilio. Sia il
principe sia Eriol fecero un inchino al cospetto della
sovrana.
“Mi avete
fatto chiamare, madre?” chiese Syaoran.
“Sì, mio
caro. Vorrei discutere con te riguardo qualcosa di molto importante per il tuo
futuro.”
“Per il mio
futuro?”
“Esatto!”
“Nostra
madre ha grandi progetti per te, fratellino!” intervenne la principessa Fanran, che li raggiunse insieme alle altre
sorelle.
“Quali
sarebbero questi progetti?” chiese Syaoran.
“E’ molto
semplice. Tu ormai sei cresciuto e sei pronto a prendere in mano le redini di
questo regno. Sai benissimo che sarai tu a salire al trono, in quanto unico
figlio maschio, una volta che io abdicherò in tuo favore. Ma, figliolo, vorrei
anche che tu esaudissi un altro mio desiderio.”
“Quale,
madre?”
“Vorrei
tanto che tu ti sposassi.”
Le quattro
principesse cominciarono a ridacchiare fra loro, mentre Syaoran sentì un leggero
giramento di testa. Lui avrebbe dovuto sposarsi? Proprio lui che non si era mai
avvicinato a una ragazza per la troppa timidezza?
“Ma…madre…io…non conosco nessuna
ragazza da sposare.”
“Oh, mio
caro. Non ce n’è bisogno. Tu sei già promesso a una graziosa principessa, da quando entrambi siete venuti al
mondo!”
“Non…non
credo di aver capito bene!” rispose lui, cercando di mantenere un po’ di
lucidità, cosa che sembrava un’impresa impossibile soprattutto a causa delle
risate delle sue sorelle.
“Hai capito
perfettamente. La tua promessa sposa è la graziosa principessa Sakura, del regno
confinante con il nostro, il regno di Clow!”
“Sa…Sakura…ma…Madre, io non la conosco nemmeno. Come faccio a
sposare una ragazza che non ho mai visto in vita mia?”
“Syaoran,
avrete tempo di conoscervi. Lei sarà presentata come tua futura sposa la sera
del tuo compleanno, il 13 luglio. Per quella sera abbiamo invitato tutta la
famiglia reale del regno di Clow. Inoltre, io e il re
Fujitaka, il padre della principessa, abbiamo fissato
il matrimonio per il 31 luglio. Per quella data, infatti, avrete entrambi
compiuto 19 anni. Lo sai che lei compie 19 anni proprio oggi? Le ho mandato un
piccolo pensiero da parte tua.”
Syaoran
sentiva uno strano moto dentro di sé; era disgustato e sconcertato. Come poteva
sua madre desiderare che lui sposasse una perfetta sconosciuta? Come poteva
desiderare per lui un matrimonio senza amore?
“No, non mi
importa niente! Io non voglio sposarmi!” esclamò il principe, uscendo di corsa
dalla sala del trono.
Ma,
probabilmente, Syaoran aveva letto troppi libri. I libri potevano anche essere
cattivi consiglieri, soprattutto in questioni di amore e Syaoran lo stava
scoprendo proprio in quel momento. Tutti quei romanzi, quelle poesie, gli haiku (brevi
composizioni poetiche tipiche della letteratura giapponese. NdA)dei più famosi poeti
avevano plasmato nella sua mente e nel suo cuore un’idea molto elevata
dell’amore. L’amore era qualcosa di estremamente puro, era saggezza e follia
nello stesso tempo, era qualcosa per cui perdere
completamente la testa, era qualcosa per cui morire. E lui non era pronto a fare
questo per una sconosciuta.
L’amore di
Syaoran non aveva mai avuto nome né volto, ma sicuramente non sarebbe stata
Sakura.
Allora, che ve ne pare come inizio?
Mi spiace che il capitolo sia così corto, ma vengo da storie che hanno capitolo lunghissimi, quindi ho deciso di accorciarli, giusto
per cambiare la struttura della storia.
Il prossimo capitolo si intitola,
naturalmente, “PrincessSakura”,
ma potremmo anche chiamarlo “Quello stesso giorno nel regno di Clow”.
Giappone,
epoca Kamakura (1192-1333). Regno di Clow: il sovrano Fujitaka era un
re magnanimo, molto amato dai suoi sudditi. In verità, tutta la famiglia reale
era ben voluta, soprattutto dopo la morte prematura
della regina Nadeshiko. Il re Fujitaka aveva mostrato una grande forza in quell’occasione e non si era mai lasciato abbattere. Anzi,
sorrideva sempre. Tra la gente comune si vociferava che avesse fatto una
promessa alla giovane moglie, la promessa di sorridere sempre. La regina se
n’era andata lasciando due figli: il primogenito era il principe Touya, la secondogenita era la principessa Sakura. La
giovane principessa aveva solo tre anni quando la madre
morì, ma, crescendo, era diventata una ragazza forte e, nello stesso tempo,
molto dolce. Era sicuramente la più amata della famiglia reale.
La principessa
Sakura
trascorreva molto tempo all’aperto, passeggiando sul suo cavallo Cerberus, insieme alla sua dama di compagnia Tomoyo. Era decisamente il suo passatempo preferito:
trascorrere ore in mezzo a ciò che Madre Natura donava con tanto amore agli
uomini, ad ammirare la bellezza di ogni paesaggio, la calma che sapeva infondere
un albero secolare, l’ allegria del canto degli
uccelli, la dolcezza dei cuccioli della foresta…
Anche nel
giorno del suo compleanno, il 1° aprile, la principessa amava festeggiare
l’evento all’aperto con tutta la sua famiglia, in quel giardino pieno di
ciliegi, così tanto desiderato dalla regina Nadeshiko:
infatti, se la regina avesse avuto una bambina, l’avrebbe chiamata sicuramente
Sakura. Così, quando nacque la principessina, il re Fujitaka fece preparare quel giardino in onore del suo
piccolo amatissimo fiore di ciliegio.
Nel giorno
del 19° compleanno della principessa tutta la famiglia reale stava consumando un
piacevole picnic nel giardino del palazzo, insieme a Tomoyo e all’amico d’infanzia del principe Touya, Yukito. La principessa
Sakura aveva ricevuto molti regali, anche da parte dei suoi
sudditi.
“Le persone
di questo regno sono davvero molto gentili, non trovate anche voi, padre?”
esclamò la principessa, sfoggiando uno dei suoi più bei
sorrisi.
“Certo, mia
cara. Ne sono convinto!”
“Non
pensavo che mi avrebbero mandato tutti questi regali!”
“E’ solo
perché non ti conoscono davvero. In realtà, sei la principessa dei
mostriciattoli!” commentò Touya, con un ghigno
beffardo sul volto.
“FratelloneTouya…- disse lei, con
incredibile calma, che in questi casi era sempre la soluzione
migliore- Non lo sai che il giorno del compleanno non bisogna prendere in giro la
festeggiata?”
“Suvvia,
Sakura...- intervenne Tomoyo- Il principe Touya non pensa davvero queste cose! Tu sei amata dai
sudditi perché sei molto buona e bella!”
“Grazie,
Tomoyo!”
“Tomoyo ha ragione, Sakura. Sei diventata una ragazza molto
bella…e, a questo proposito, vorrei parlare con te di qualcosa.”disse il
padre.
“Di cosa si
tratta, padre?”
“Prima
dovresti aprire quest’ultimo regalo…”
Il re Fujitaka le porse un piccolo contenitore quadrato e sottile,
di velluto color verde smeraldo con rifiniture dorate.
“Un altro
regalo?” esclamò Sakura, prendendo tra le mani il prezioso
oggetto.
“Aprilo
pure!”
Sakura aprì
lentamente il regalo, scoprendo all’interno una catenella d’oro, molto fine, ma
estremamente preziosa, e un piccolo pendente di colore rosa inteso, con
striature che variavano dal rosa più chiaro al bianco.
“Questa
pietra è la rodocrosite, la pietra dell’amore…- spiegò il re con un sorriso- …Il
suo compito è dare sostegno nella ricerca di un nuovo amore, ma è importante
tenerla sempre all’altezza del cuore affinché funzioni.”
Sakura
sorrise e indossò subito il pendente: “E’ bellissimo! Grazie,
padre!”
“Non è da
parte mia!”
Sakura
guardò il padre, pensierosa: “Chi lo manda allora?”
“Il
principe Syaoran!”
“Non ho mai
sentito il suo nome. Lo conosciamo?”
“Non
proprio. Lui è il futuro sovrano del regno di Yang.”
“Quello che
confina con il nostro regno?”
“Esatto!”
“Allora
sarà più facile ringraziarlo! Potremmo andare a trovarlo.”
“Non
temere, lo conoscerai presto.”
“Quando?”
“Il giorno
del suo 19° compleanno, il 13 luglio. Siamo invitati alla sua festa.”
“Davvero?
Come mai?”
“Perché
quella sera succederà qualcosa di molto importante. Verrai presentata al tuo promesso
sposo!”
In un primo
momento Sakura non disse niente, sembrava non aver capito. Ma la gioia che prima
illuminava il volto della principessa era improvvisamente
sparita.
“Cosa vuol
dire, padre?” chiese poi sconcertata.
“Tesoro, io
non sono eterno. E quando non ci sarò più, vorrei
saperti al sicuro, con un compagno al tuo fianco che possa proteggerti. Per
questo io e la regina
Yelan del regno di Yang abbiamo programmato il tuo matrimonio
con Syaoran, per la fine di luglio. In questo modo anche i nostri due regni si
uniranno.”
“Ma…padre…io non conosco questo
ragazzo. Non voglio sposarmi così!”
“E’ solo
per il tuo bene, Sakura. Ti prego di comprendermi!”
Sakura si
alzò in piedi: “No, padre. Sono io a chiedervi di comprendermi. Come potete
desiderare questo per me?”
“Principessa Sakura, io sono tuo
padre e devo pensare al tuo bene prima di ogni altra
cosa, anche se questo dovesse andare contro la tua
volontà.”
Sakura
sembrava stesse per scoppiare a piangere e corse dentro al palazzo. Perché suo
padre desiderava un matrimonio senza amore per sua figlia? Fin da bambina Sakura
aveva sognato di incontrare un principe che l’amasse
più di ogni altra cosa, un principe che anche lei potesse amare con tutto il suo
cuore, proprio come succedeva nelle favole che le raccontava il
padre.
E, invece,
questo suo sogno, nel giorno del suo compleanno, si era frantumato in mille
pezzi, proprio come il suo povero cuore.
Ecco il secondo
capitolo…sinceramente, rispetto al primo capitolo, ne sono meno soddisfatta.
Comunque spero vi piaccia. Sono molto contenta che ci siano state tante
recensioni positive per il primo capitolo!!
^///^
Il prossimo si intitola “First encounter”. ^_^
Passiamo ai ringraziamenti più che
doverosi.
Sakura182blast: mi fa piacere che la storia ti
incuriosisca. A me invece incuriosisce il tuo nick. Per caso blast si riferisce
al manga nana? Io adoro l’anime.^^
Manu: grazie per la recensione. Sono
contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo e spero che ti piaccia anche
questo…
Shainareth: ti ringrazio per la tua bella
recensione. Come vedi ho aggiornato presto, soprattutto per una come me che non aggiornava le altre sue storie da tanto
tanto tempo!! -_-‘ ma con
questa dovrei riuscire a mantenere un buon ritmo…speriamo. Quella frase che hai
citato nella recensione, ti sembrerà strano, ma io non ne sono molto convinta.
Cioè quando scrivo le storie sono una super romanticona, ma in realtà sono molto cinica su questa cosa.
Ahimè! È una bella contraddizione…
Piajoe22: sì, sì, w i green day. Mi piacciono
da basket case!! Che bella! ^^. Anche a me piacciono le
fanfic ambientate nel passato, soprattutto quelle in
Giappone. Amo tutto ciò che è japan!!! Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto.
_AqUaPrInCeSs_: grazie per la recensione. Sei molto gentile.
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…però se hai delle critiche da fare, le accetterò molto
volentieri.
Sakurabethovina: sì, anch’io vedo bene syaoran come
principe diffidente, soprattutto perché il suo carattere è proprio così. Spero
di riuscire a mantenere questi personaggi fedeli agli
originali…
Yumemi: mi fa piacere che la storia ti
stia piacendo. Sul fatto che syaoran sia più piccolo di
sakura, non so che dirti: io mi sono affidata alle schede dei personaggi che
erano sul manga e i compleanni sono quelli. Alla fine c’è una differenza di tre
mesi e due settimane, no?
Il principe
Syaoran raggiunse camera sua in pochi attimi e si lasciò cadere sul letto: era
furioso e non riusciva ancora ad accettare l’idea totalmente assurda di quel
matrimonio. Aveva bisogno di tranquillizzarsi immediatamente perché davvero non
era più in sé, non riusciva a ragionare con lucidità. E solo una passeggiata a
cavallo e un po’ di allenamento con la spada avevano quel potere su di lui.
Perciò si cambiò, indossò abiti più comodi e semplici e raggiunse la scuderia
del palazzo.
Qui Eriol stava spazzolando il manto nero di Spinel e, non appena si accorse del principe, emise un
sospiro di sollievo.
“Oh…Syaoran…tutto bene? Sei scappato
così rapidamente…”
“No…non
proprio!” rispose il principe, accarezzando il collo di Spinel con uno sguardo vago.
Eriol intuì lo stato d’animo dell’amico e
sorrise: “Allora…ti serve Spinel.”
“Esatto!”
disse Syaoran, sospirando.
Perciò
Eriol sellò il cavallo e porse le redini al
principe.
“Tieni…vai
e cerca di calmarti, ma anche di riflettere su quello che tua madre desidera per
te. Lei vuole soloil tuo bene!”
“Eriol, io posso anche rifletterci tutto il pomeriggio…ma
credo che non accetterò mai il suo piano. Comunque, grazie lo
stesso.”
Il principe
Syaoran montò a cavallo, sistemando la cintura con la spada alla
vita.
“Ti sei
vestito così per passare inosservato?” gli chieseEriol.
“Sì, ogni
tanto fa piacere vestirsi come la gente comune!”
Eriol sorrise e diede una pacca sul collo
del cavallo: “Buona passeggiata!”
Syaoran
incitò il cavallo a partire e questo cominciò a correre, allontanandosi dal
palazzo. Non sapeva bene dove volesse andare. Ciò che contava davvero era andare
il più lontano possibile.
******
Nella sua
camera, Sakura pianse molto, seduta accanto al proprio letto, con il viso
nascosto tra le braccia. Yue, il suo gattino di tre
mesi dal pelo color madreperla, faceva le fusa, miagolando e strofinandosi
contro le sue gambe; ma Sakura era inconsolabile. Dentro di sé sentiva che non
avrebbe mai potuto più essere felice. Il giorno del suo compleanno stava
diventando il giorno più triste della sua vita.
Riuscì a
calmarsi quando ormai non aveva più lacrime da
piangere. In quel momento aveva un unico desiderio: andare via da quel palazzo e
dalle persone che volevano imporle un matrimonio senza amore. Perciò chiuse la
porta a chiave e si cambiò, indossando un paio di pantaloni e una maglia larga:
erano gli abiti che indossava suo fratello quando era
più giovane per andare a cavallo e per le lezioni di spada. Ora quei vestiti non
erano più adatti per Touya, così li aveva presi Sakura
per i momenti in cui desiderava passare un po’ di tempo
all’aperto, sola con se stessa, ed essere solo Sakura e non più la
principessa del regno di Clow. Inoltre quegli abiti le
conferivano un aspetto molto diverso e non particolarmente femminile: insomma
sembrava davvero un ragazzo. Sakura, guardandosi allo specchio, si sentì
decisamente soddisfatta. Era proprio quello che ci voleva in un momento simile.
E per rendersi ancora più irriconoscibile, legò i capelli con un laccio. Era
pronta per uscire, ma fu assalita da una terribile paura: se Tomoyo l’avesse vista conciata in quel modo, sarebbe andata
su tutte le furie. Decise, quindi, di usare il passaggio segreto che si apriva
vicino al balcone.
“Mi
raccomando, Yue, non dire niente a Tomoyo, ok?” disse la principessa,
con un dito sulle labbra.
Per tutta
risposta Yue miagolò e si accoccolò sul suo letto,
incurante della raccomandazione della sua padroncina.
Sakura
sorrise ed entrò nel passaggio segreto: esisteva da tante generazioni e fu
costruito per l’incolumità della famiglia reale in caso di pericolo. Ma, per
fortuna, non ce n’era mai stato bisogno.
Tramite il
passaggio segreto, Sakura raggiunse le stalle, sellò Cerberus e partì a cavallo verso la foresta che confinava
con il giardino del palazzo.
“Cerberus, portami lontano, lontano…in un posto dove
la principessa
Sakura non è costretta a sposare il principe Syaoran!” disse
Sakura, accarezzando il bianco cavallo.
Non
riusciva ancora a credere a quell’idea assurda. Se
solo avesse potuto fuggire per sempre dal regno di Clow, non sarebbe stata costretta a sposare il principe
Syaoran. Ma lei non aveva il coraggio di lasciare suo padre, suo fratello, Yukito, Tomoyo e la sua
meravigliosa gente. Erano la sua famiglia, le persone più importanti della sua
vita. Come poteva vivere senza di loro? Con che coraggio poteva
abbandonarli?
La
principessa a cavallo arrivò in mezzo alla foresta e notò diverse specie di
alberi: c’erano cedri giapponesi, larici, salici e cipressi. I loro rami
filtravano la luce del sole, che, con i colori delle foglie, creava delle
splendide sfumature verdi in tutta la foresta. Sakura ne rimase
incantata.
All’improvviso, però, la principessa
sentì dei rumori: il nitrito di un cavallo, dei passi svelti, l’aria sferzata
dai colpi di una lama…
Così fermò
Cerberus e scese a terra, avvicinandosi in silenzio al
luogo da dove provenivano quei rumori. Cominciò finalmente a scorgere qualcosa:
vicino a un piccolo laghetto, c’era un bellissimo cavallo nero e un ragazzo alto
poco più di lei, con i capelli castani, che si stava allenando con
la spada.
Sakura scostò il ramo di un albero che copriva la visuale del
volto del ragazzo e cercò di scorgere i suoi occhi: erano color cioccolato,
erano occhi molto dolci.
La
principessa si avvicinò sempre di più, facendosi largo tra i rami di un salice
piangente; era tremendamente curiosa: quel ragazzo sembrava molto turbato, era
come se con quella spada volesse sfogarsi per qualcosa. In quel volto, infatti,
Sakura riconobbe esattamente ciò che stava provando lei in quel momento:
frustrazione, rabbia, tradimento.
La giovane
principessa appoggiò una mano a un ramo e si spinse ancora in avanti: ormai
aveva una visuale perfetta del ragazzo. Ma il ramo si spezzò e il rumore
improvviso spaventò il ragazzo, che si voltò con un rapido scatto verso
Sakura.
“Chi è là?”
esclamò lui.
Quel
movimento rapido e inaspettato con la spada aveva fatto indietreggiare
rapidamente Sakura, che cadde inciampando nella radice
del salice.
“Ah!”
Il ragazzo,
accorgendosi di lei, venne subito in suo soccorso e le porse la sua
mano.
“Scusami,
ti sei fatto male?” le chiese lui.
Sakura,
notando la dolcezza di quegli occhi rivolta a lei, arrossì vistosamente e il suo
cuore fece una piacevole capriola all’indietro: che cosa le stava
succedendo?
“N-no…” balbettò lei, alzandosi con il suo
aiuto.
“Sembri
turbato…sei sicuro di star bene,
ragazzino?”
Ragazzino?
Credeva davvero che fosse un ragazzo? Certo, Sakura si era vestita in quel modo
proprio per non farsi riconoscere dalla gente del suo regno, ma non avrebbe mai
creduto che il suo piano di farsi passare per un ragazzo potesse
funzionare.
“S-sì…” rispose Sakura.
In fondo,
questo era quello che voleva, quindi perché fargli notare questo piccolo
particolare? Neanche lei lo aveva mai visto prima. Poteva benissimo continuare
questa farsa.
*****
Syaoran
osservò meglio quel ragazzo, doveva essere molto giovane: aveva dei lineamenti
delicati, una pelle bianchissima e degli occhi di un verde intenso. In quel
momento il principe provò una strana sensazione, che non era in grado di
spiegare bene: quegli occhi avevano lo straordinario potere di infondergli un
vago senso di disagio, nonostante fosse la prima volta che incrociavano i
suoi.
“Scusami
tanto, ma mi hai spaventato! Ero molto concentrato.”
“Scusatemi
voi, signore, non avrei dovuto spiarvi!” disse il ragazzo.
“Mi stavi
spiando?- chiese divertito Syaoran- Come
mai?”
“Ah…io ero
solo…curioso. Non vi ho mai visto da queste parti!”
“Sì,
infatti, vengo dal regno di Yang.”
“Come…come
vi chiamate?”
Già, come
si chiamava? Non poteva dire di essere il principe Syaoran. Se sua madre avesse
scoperto che se ne andava in giro vestito in quel modo,
probabilmente gli avrebbe vietato di andare a cavallo per i prossimi mesi oppure
avrebbe anticipato il matrimonio con la principessa Sakura.
Così, il primo nome che gli venne in mente
fu…
“Eriol. Sono lo scudiero della famiglia
reale!”
“Eriol…”
“E tu come
ti chiami, ragazzino?”
“Ah…mi
chiamo…Yu-Yukito!”
Syaoran
ridacchiò: “Yu-Yukito?”
“Volevo
dire…Yukito, mi chiamo Yukito!”
“Beh…piacere di conoscerti, Yukito!” disse Syaoran, stringendogli la
mano.
Yukito sorrise: “Piacere mio, Eriol!”
Chiedo perdono per
questocapitolo che termina proprio sul
più bello, ma il quarto, “New friend”, arriverà presto, se non domenica,
sicuramente lunedì. Anche per il secondo capitolo ho ricevuto delle belle
recensioni e ne sono molto contenta, ma se avete critiche costruttive da fare le
accetterò volentieri, per cercare di migliorare la storia e il mio stile.
^_^
Passiamo ai
ringraziamenti…
Piajoe22: grazie per la recensione. Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto. Sugli aggiornamenti penso che saranno
abbastanza frequenti, almeno due volte a settimane. Devo assolutamente finirla
entro novembre.
Sakura182blast: sì, mi piace molto l’anime di nana. Il mio personaggio preferito è nobu…poverino…-_- il tuo? Sono
contenta che ti sia piaciuto il capitolo scorso.
Manu: grazie
anche a te per la recensione e i complimenti. Spero che anche questo sia di tuo
gradimento.
Yumemi:l’ incontro fra i due c’è stato ma è stato troncato da me sul
più bello. Come sono perfida…°_° ma nel prossimo
avranno modo di conoscersi meglio, sarà tutto incentrato su di loro e chissà che
non avranno modo di rivedersi…*_* basta, non dico più niente. Spero ti sia
piaciuto il capitolo!!
Shainareth: la tua
recensione mi ha fatto piacere, spero tanto che questo capitolo ti sia piaciuto.
Tengo molto all’opinione dell’autrice di quella splendida “Sakura, Shaoran and love memory”. Se hai critiche,
dì pure, ok? ^^
Sakurabethovina: grazie
mille per la recensione.
L’incontro c’è stato, ma l’amore a prima vista mi sa che è un
po’ difficile per syaoran. Per quanto riguarda sakura, ne sapremo di più nel
prossimo capitolo!^_^
Sakura
aveva conosciuto un giovane, che sembrava simpatico e molto gentile. Provava una
sensazione di benessere a stare insieme a lui, anche se
lo conosceva da pochi minuti. Purtroppo, però, era stata costretta a fingere di
essere un ragazzo; per la precisione, era stata costretta a prendere in prestito
l’identità del migliore amico di suo fratello, Yukito.
Il suo fu il primo nome di ragazzo che le venne in mente.
Questa
situazione, però, si stava già rendendo complicata: come poteva spiegare quel
rossore improvviso sulle gote comparso non appena gli occhi di Eriol si erano posati su di lei e che era perdurato nel
momento in cui lui l’aveva aiutata ad alzarsi?
Tuttavia,
gli dei avevano sempre avuto tra le loro grazie
la principessa
Sakura e fecero in modo che Eriol non
se ne accorgesse.
“Allora…signor Eriol, come mai siete venuto in questo
regno?”
“Molto
bene! – disse Syaoran, sorridendo- Sono venuto qui solo
per…allenarmi con la spada!”
Ammirando
quel sorriso, Sakura arrossì, ma scosse il capo per tornare in sè: “ Come mai proprio qui?”
Syaoran
guardò il laghetto con aria malinconica.
“C’erano
dei problemi a palazzo…”
Dei
problemi…chissà se avevano a che fare con quelli di
Sakura…
“Se non oso
troppo, posso chiedere che tipo di problemi?”
“Il…principe Syaoran è stato
promesso in matrimonio alla principessa Sakura del vostro regno; ma lui è
contrario a questo matrimonio.”
“Per quale
motivo?” chiese Sakura, provando una sempre più crescente
curiosità.
“Semplicemente perché non vuole
sposarsi con una persona che non ha mai conosciuto e che sicuramente non
ama.”
Sakura si
portò un dito sulle labbra, pensierosa. Eriol non
poteva neanche lontanamente immaginare quanto lei comprendesse appieno i sentimenti del principe
Syaoran.
“Sì,
comprendo bene. Credo che anche la principessa Sakura si
senta allo stesso modo!”
Syaoran si
sedette per terra, ma guardò verso Yukito: “Senti,
Yukito, posso chiederti una
cosa?”
“Che cosa?”
domandò Sakura, sedendosi poco distante del giovane.
“La principessa Sakura…che
tipo di persona è?”
Questa sì
che era una bella domanda, soprattutto considerato che era rivolta alla
principessa stessa.
“Beh…non la
conosco bene, però…so che è molto legata a suo padre, a suo fratello e alla sua
dama di compagnia. I suoi sudditi la amano moltissimo e per lei questo è di
estrema importanza: ha sempre sostenuto che la felicità e il benessere dei
cittadini sono gli obbiettivi più importanti da raggiungere per il sovrano di un
regno. Inoltre, ogni anno, per il suo compleanno i sudditi le mandano tanti
regali e questa devozione nei suoi confronti la rende molto felice. Ma
nonostante ciò è una ragazza semplice.”
“Sembra
davvero una bella persona…”
Prima che
quel complimento la potesse far imbarazzare, Sakura
rivolse la stessa domanda a Eriol: “E, invece, com’è
il principe Syaoran?”
Beh,
Syaoran doveva aspettarsi una domanda simile.
“E’ un mio
amico d’infanzia, ma è anche un tipo solitario che gradisce spesso la sola
compagnia di un buon libro e del suo cavallo. Vuole molto bene alle sue sorelle
e a sua madre, però, in questo momento, credo sia molto arrabbiato per la
questione del matrimonio.”
Sakura
sospirò: “Chissà…magari se avessero il tempo di conoscersi, potrebbero anche
innamorarsi…”
“Può darsi,
ma non penso che avranno il tempo di conoscersi meglio prima del matrimonio. Si
incontreranno per la prima volta alla festa di compleanno del principe, ovvero
il 13 luglio. E il matrimonio avverrà circa due settimane dopo.”
“Capisco…”
Subito dopo
calò un imbarazzante silenzio tra i due e Sakura, seduta vicino al ragazzo, ne
approfittò per guardarlo meglio: aveva un bellissimo profilo anche quando era
pensieroso, lo rendeva serio, maturo e terribilmente affascinante. Per quello
strano pensiero il cuore della principessa cominciò a battere più velocemente.
Sakura scosse il capo: era confusa, non riusciva davvero a capire che cosa le stesse accadendo. A cosa era
dovuto quel batticuore improvviso?
“Tutto a
posto, Yukito?” chiese Syaoran, intromettendosi
bruscamente nelle sue riflessioni.
Sakura
sussultò: “C-cosa?”
“Stai
bene?”
Sakura
sorrise, provando a calmare il suo cuore: “Sì…sto bene,
benissimo!”
Syaoran
rise: “Lo sai, Yukito? Sei davvero
buffo!”
Anche
Sakura rise. Doveva stare attenta a fingere di essere un maschio. Se continuava
ad arrossire per così poco, chissà cosa avrebbe potuto pensare Eriol…
Tuttavia,
stare insieme a lui quei cinque minuti aveva reso il
giorno del suo compleanno il più bello di tutta la sua vita. E pensare che fino
a pochi minuti prima la principessa aveva sostenuto il
contrario.
Lo sguardo
di Sakura si posò poi sulla spada del ragazzo, abbandonata a terra quando lei era caduta. Questo le ricordò tutte le volte
che aveva cercato invano di convincere il padre e il fratello a prendere lezioni
di duello con la
spada. Purtroppo, secondo la loro opinione, una principessa
come lei non poteva dedicarsi ad attività maschili, anche se queste la
interessavano o le potevano tornare utili. Poteva andare a cavallo, leggere i
libri, studiare, ricamare…ma duellare con la spada assolutamente no! E ciò la
mandava su tutte le furie. Improvvisamente, le balenò un’idea in testa: Yukito non era una principessa, era un ragazzo. E non ci
sarebbe stato nulla di sbagliato se un ragazzo avesse espresso il desiderio di
imparare a maneggiare una spada.
“E-Eriol…potrei chiederti un favore?”
“Che tipo
di favore?”
“Mi
piacerebbe tanto imparare a duellare con
la spada. E,
dato che tu sei molto bravo, mi chiedevo se potessi impartirmi qualche
lezione?”
“Lezioni
con la spada?” esclamò Syaoran, incredulo.
“Ti
prego…”
Syaoran
fissò intensamente quegli occhi verdi, sentendo una strano
brivido percorrergli la schiena. Che cosa avevano di speciale quegli occhi per farlo sentire in quel modo?
Erano solo gli occhi verdi di un ragazzino, erano assolutamente
normali…
Nonostante
ciò, Syaoran decise di accettare quella proposta: era pur sempre un modo per
allontanarsi da palazzo. E solo gli dei sapevano quanto
Syaoran avesse bisogno di una valvola di sfogo proprio in quei
giorni…
“Va bene.
Allora domani mattina ci vediamo qui. Hai una spada?”
“Sì, posso
recuperarla!”
“Molto
bene!- disse Syaoran, alzandosi, raccogliendo la spada e montando a cavallo - Si
è fatto tardi ora. Vai a casa, Yukito. Domani sarà una
dura giornata per te.”
“Sì!”
esclamò Sakura, sorridendo.
“Ciao!”
La
principessa guardò il ragazzo andare via di corsa, sul suo cavallo. Quando,
ormai, il giovane Eriol non si vedeva più, Sakura
sospirò, portandosi una mano sul cuore, lì dove stava la rodocrosite regalatale
dal principe Syaoran.
“Eriol…”
Lentamente
Cerberusle si accostò e le
toccò una spalla con il muso.
“Oh…Cerberus…che cos’è questo strano
sentimento?”
Cos’era
quell’improvvisa tristezza per la partenza di Eriol? E quella voglia di rivederlo subito? Da che cosa
dipendevano?
Sakura
strinse la pietra con una mano, ma non si accorse di quel bagliore rosa pallido
emesso dalla rodocrosite proprio in quel momento.
Come promesso ecco il quarto
capitolo. Spero che con questi scambi di identità non si sia creata confusione.
-_-‘ Il prossimo si intitola “Homecoming” e sarà il capitolo conclusivo di questa
giornata. Mi spiego meglio, come avrete notato i primi cinque capitoli si
svolgono nell’arco di una sola giornata e il prossimo sarà appunto la fine della
giornata, con le prime impressioni di Syaoran e Sakura. Lo svolgimento della
storia non sarà più così lento, perché non voglio fare una storia lunghissima.
Saranno al massimo 20 capitoli. Passiamo ai
ringraziamenti.
Piajoe22: io invece vengo scambiata per 16enne anche se ho 22 anni,
-_-‘…pazienza! Certa gente ha le fette di salame sugli occhi! ^_^ ad ogni modo,
sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e spero che anche questo abbia lo
stesso effetto!
Manu: in effetti questa cosa di sakura scambiata per
maschio mi ha sempre lasciata un po’ perplessa, ma desideravo tanto scrivere una
scena così e devo dire che ne sono soddisfatta ora che è piaciuta!!^_^ comunque,
non preoccuparti…non sono fratelli e non lo saranno mai!!
>_<
Sakura182blast: diciamo il loro primo incontro in
questa storia l’ho sempre immaginato così. Spero che ti sia piaciuto. Il
personaggio più antipatico di nana ora come ora è assolutamente takumi, anche se mia sorella l’adora. Boh, chi la capisce!!-_-‘
LizDreamer: ah,sono
contenta che anche tu, come quasi tutti, abbia definito il capitolo precedente
strano. Era proprio quello che volevo! Così sono sicura di aver inserito qualche
elemento originale in questa storia. Spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo. Ah, bel nick!
Yumemi: anch’io adoro syaoran in tsubasa, così come in card captor
sakura. Uh, non saprei decidere fra i due!! E se
syaoran ti è piaciuto in questo capitolo, chissà cosa penserai di quello che
succederà fra qualche capitolo! Ahahah…non dico
niente!! ^_^
Sakurabethovina: esatto! Per l’incontro vero fra
sakura e syaoran bisognerà aspettare un pochino! Perché nel frattempo succedono
tante altre cose! Spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo!
Shainareth:sono contenta che ti sia piaciuto il
capitolo precedente. E spero che anche questo abbia avuto lo stesso effetto. Io,
a dire il vero, preferisco il capitolo 3. questo non è
venuto come avrei voluto!
Il principe
Syaoran rientrò a palazzo al tramonto. Non appena Eriol lo vide entrare nelle stalle, gli andò incontro,
afferrando le redini di Spinel, mentre Syaoran
scendeva a terra.
“Allora,
come è andata la passeggiata?” gli chiese Eriol.
“Sono
arrivato fino al regno di Clow…”
“Come
mai?”
“Veramente
non me ne sono neanche accorto. Ero distratto e Spinel
mi ha portato in quella foresta. Ci siamo fermati in prossimità di un laghetto e
qui ho incontrato un ragazzo, che mi ha detto dove mi
trovavo!”
“Un
ragazzo?”
“Sì, ha
detto di chiamarsi Yukito. Ma deve essere ancora molto
giovane, aveva dei lineamenti così delicati da sembrare quasi femminili.”
“Non poteva
essere davvero una ragazza?” chiese Eriol, sistemando
Spinel nella sua stalla.
“Se fosse
stata una ragazza, perché mai avrebbe indossato degli abiti maschili e avrebbe
detto di chiamarsi Yukito. Suvvia, Eriol…sarà stato sicuramente il figlio di qualche contadino.
Mi ha anche chiesto di insegnargli a usare la spada. Hai mai visto una ragazza
maneggiare una spada, Eriol?”
“No, ma non
ci troverei nulla di sbagliato se una ragazza volesse imparare a duellare con la
spada.”
“Su questo
potrei anche essere d’accordo. Torna sempre utile una spada se si viene aggrediti dai banditi!”
Eriol lo guardò, sorridendo: “Quindi
domani devi incontrarti ancora con lui, giusto?”
“Sì, e
credo proprio che ci andrò. Mi ha fatto bene passare un po’ di tempo lontano da
qui. “
“E…hai
pensato al matrimonio?”
“No, ed è
proprio questo il bello. – rispose Syaoran, diventando subito dopo pensieroso- Anche se…in effetti, c’è stato un momento in cui
mi è tornato in mente.”
“Ma
davvero?”
“E’
successo perché ho chiesto a Yukito di parlarmi della
principessa Sakura: sembra che anche lei non sia molto entusiasta di questa
situazione. E, da come ne ha parlato Yukito, sembra
davvero una bella persona!”
“Quindi la
sposerai?”
Syaoran lo
guardò, aggrottando la fronte: “Certo che no! Farò di tutto per impedire questo
matrimonio!”
“Ah, quasi
dimenticavo. Ho detto a Yukito che sono Eriol, lo scudiero della famiglia reale!” esclamò Syaoran,
sorridendo all’amico.
“Che cosa?
Sei impazzito?”
“Eriol, Eriol, Eriol…- iniziò a dire Syaoran, scuotendo lievemente il capo-
…come pensi che reagirebbe mia madre se venisse a
sapere che suo figlio, l’erede al trono del regno di Yang, se ne va in giro per
la foresta a dare lezioni di spada ai figli dei
contadini?”
Eriol si portò una mano sulla fronte e
sospirò: “Sì, anche questo è vero…”
*******
Non appena
la principessa
Sakura tornò a palazzo, sistemò Cerberus nelle scuderie e raggiunse camera sua tramite il
passaggio segreto.
“Sakura?!”
Seduta in
una poltroncina vicino al balcone, c’era Tomoyo, che,
appena si accorse della principessa, le corse subito
incontro.
“To-Tomoyo?” balbettò Sakura, temendo una bella ramanzina da
parte della sua migliore amica.
“Ma dov’eri
finita?- esclamò l’amica, scrutandola preoccupata da capo a piedi- E
soprattutto…come ti sei vestita?”
“Avevo
bisogno di una passeggiata all’aperto. E questi vestiti sono adattissimi, anche
perché non volevo farmi riconoscere.”
“Sì,
ma…questi sono di tuo fratello. Se me l’avessi detto avrei confezionato per te
dei vestiti più carini!”
“Non
importa. Questi sono perfetti!”
“Vuoi dire
davvero che nessuno ti ha riconosciuta?”
“Certo…e ti
dirò di più. Mi hanno anche scambiato per un ragazzo!” rispose Sakura,
sorridendo.
Tomoyo sembrava scandalizzata: “Chi? Chi è
stato?”
“Un ragazzo
che ho conosciuto nella foresta: si chiama Eriol ed è
lo scudiero della famiglia reale del regno di Yang.”
“Come mai
era nel nostro regno?”
“Ha detto
che voleva allontanarsi un po’ da palazzo per via di questo assurdo matrimonio:
anche il principe Syaoran non ha preso bene la notizia e sembra che ci siano
stati dei problemi con la sua famiglia.”
“Un po’
come te, Sakura…”
“Sì, è
vero. Però, sai…incontrare Eriol ha reso questa
giornata molto piacevole!” esclamò Sakura, con aria
sognante.
Tomoyo la vide arrossire e sorrise: “Ti
sei innamorata di lui, per caso?”
“Oh, no,
Tomoyo. Innamorata è una parola troppo importante.
Posso solo dire che trovo sia un ragazzo simpatico, molto dolce e carino. Ed è
per questo che gli ho chiesto di incontrarci di nuovo
domani…”
“Scusa…cosa
hai fatto?”
“Gli ho
semplicemente chiesto di insegnarmi a duellare con la spada e lui ha
accettato.”
“Ma…Sakura…perché l’hai fatto?- domandò Tomoyo, che
sembrava sul punto di svenire- Tuo padre non approverebbe
mai!”
“Infatti mio padre non saprà nulla.”
“E se
qualcuno dovesse vedervi?”
“Senti,
Tomoyo…nessuno ci riconoscerà. Lui non appartiene al
nostro regno e io, così vestita, grazie al volere degli dei, sembro davvero un
ragazzo. Ho anche detto a Eriol che mi chiamo Yukito!”
Tomoyo impallidì improvvisamente: “Yu-Yukito…l’amico di tuo fratello?”
“Esatto!”
“Oh,
Sakura…”
Sakura le
prese una mano e le sorrise: “Stai tranquilla, Tomoyo.
In questo momento sento di aver davvero bisogno di questo svago. Ti prego, non
dire niente a nessuno!”
Tomoyo, preoccupata, la guardò in viso per
qualche attimo. Conosceva bene la principessa e sapeva che era di un’incredibile
testardaggine quando aveva delle idee in mente. Non era
capricciosa, non lo era mai stata…era semplicemente
cocciuta!
Così
sospirò: “D’accordo! Se ne sei davvero convinta… ”
“Grazie,
Tomoyo!” esclamò Sakura, sorridendo e
abbracciandola.
“Però vado
subito a prepararti un completo adatto a duellare!”
“Ma…Tomoyo…”
“Non ti
preoccupare, sembrerai ancora…Yukito!” disse lei,
ridacchiando allegramente.
“D’accordo!” sospirò Sakura,
rassegnata.
Evidentemente quello era il prezzo
da pagare per il suo silenzio.
Non appena
Tomoyo uscì, Sakura si sedette sulla poltrona vicino
al balcone e venne subito raggiunta dal suo gattino
Yue, che miagolò e le saltò in grembo, facendo le
fusa.
“Ciao,
Yue. Ti sono mancata?” chiese Sakura, accarezzando il
morbido pelo madreperla.
Per tutta
risposta il gattino miagolò, raggomitolandosi sulle sue gambe per dormire, e
Sakura sorrise.
“Perdonami,
piccolino.”
La
principessa si perse con lo sguardo da qualche parte fuori
dalla finestra. Dalla sua camera poteva vedere in lontananza il regno di
Yang; lì, proprio in quell’imponente castello,
viveva lo scudiero del principe Syaoran, Eriol. Fin da
quando era piccola, ammirava quel castello con interesse, chiedendosi come
fossero i suoi nobili residenti. Non avrebbe mai immaginato che un giorno
sarebbe stata promessa in sposa all’erede di quel regno, né tanto meno che
avrebbe conosciuto lo scudiero del suo promesso sposo e ne sarebbe rimasta così
affascinata.
Eriol…Chissà se stava pensando a lei in
quel momento…
“Ma che
sbadata!” disse fra sé e sé.
Come poteva
pensare a lei? L’aveva conosciuta da neanche un giorno. E, anche se fosse stato
così, Eriol non avrebbe pensato a lei come a una
ragazza, ma come Yukito, il ragazzo che gli aveva
chiesto di insegnargli a duellare.
Sì, si
stava illudendo troppo.Presto
Eriol si sarebbe stancato di Sakura, anzi, di Yukito. E lei avrebbe sicuramente sofferto molto. Dunque,
era meglio mettersi il cuore in pace subito. Per Sakura, Eriol sarebbe stato un nuovo, ma
semplice amico, che le avrebbe insegnato a duellare con la spada. Anche perché
Sakura era destinata al principe Syaoran, il quale, stando alle parole di Eriol, sembrava un giovane dabbene. Nonostante la sua forte
contrarietà a questo matrimonio, Sakura non avrebbe mai potuto ribellarsi a una
decisione del padre. Non ne aveva il coraggio. Dunque…avrebbe sposato il
principe Syaoran.
Ecco qui il quinto
capitolo!! Come vi è sembrato? Il prossimo si intitola
“Smileaway”, che vuol dire
praticamente alleviare col sorriso sulle labbra, una cosa del genere. Penso che
arriverà lunedì! Passiamo ai ringraziamenti…
Piajoe22:ok, spero il
capitolo sia bello come la canzone dei green day e solo tu che sei esperta puoi
dirlo! Quindi fammi sapere.
Manu: quando
hai detto che la storia ti sta intrigando ero davvero felice. Questa storia sta
superando ogni mia aspettativa. Che bello! Sono contenta!
Yumemi: è
vero, syaoran di tsubasa è praticamente perfetto, però
quello di CCS è adorabile quando cerca in tutti i modi
di dichiararsi a sakura e non ci riesce se non quando deve tornare in cina. Quando arrossisce poi è kawaii!! ^///^
Sakura182blast: purtroppo manca ancora un pochino
a quel momento. Certo, takumi è antipatico, ma solo
quando sta con nana. Lei deve stare con nobu!!! >__<
Sakurabethovina: in
effetti, avevi ragion, almeno per quanto riguarda sakurina! che sbadata sono! Ci
vorrà ancora qualche capitoluccio prima che scoprano le loro vere identità! Spero che questo capitolo ti
sia piaciuto!
La principessa
Sakura
si svegliò di buon ora la mattina dopo. E, al momento di vestirsi, nella sua
stanza comparve Tomoyo.
“Buongiorno,
principessa!”
“To-Tomoyo, che succede?”
“Sono stata
sveglia tutta la notte per prepararti questi vestiti. Anche se Eriol crede che tu sia un ragazzo, devi comunque indossare
qualcosa di adatto.”
Sakura
sospirò: “Va bene!”
“Ma, prima
di qualunque altra cosa, Sakura, devi avvolgere questa intorno al petto.”
Detto
questo, Tomoyo le mostrò una fascia bianca di lino e
Sakura la guardò perplessa.
“Se devi
sembrare un maschio, dobbiamo rendere meno evidente tutto ciò che non appartiene
a un maschio, non trovi? E, soprattutto, con questo sarai anche più
protetta…anzi, mi sa che la fascia sarà più utile per questo che per altro.”
Tomoyo rise, mentre Sakura, imbarazzata,
arrossì e indossò tutto ciò che l’amica aveva preparato per lei.
Tomoyo le aveva confezionato un haori, ovvero un soprabito smanicato che arrivava fino alle ginocchia, di colore bianco
con i bordi bordeaux. Sotto le aveva fatto indossare
una maglia leggera a maniche lunghe di colore nero e dei pantaloni lunghi,
anch’essi di colore nero. (sì, sì, come quello che indossa Syaoran di
TsubasaChronicle negli
ultimissimi episodi della seconda serie.^_^NdA)
“Manca solo
l’ultimo tocco!” disse Tomoyo e le allacciò un nastro
giallo in vita.
“Grazie
Tomoyo...ma non dovevi stare sveglia per
questo!”
“Per te
questo ed altro, Sakura!”
Sakura le
sorrise: “Grazie mille! Sei l’amica migliore che si possa desiderare!”
Tomoyo arrossì lievemente:
“Ah…principessa, ti ho portato anche la spada che mi hai chiesto e gli onigiri, che ho messo nella sacca!”
Sakura
prese in mano la spada che Tomoyo aveva recuperato
nell’armeria: era leggera, la lama era molto sottile e lunga e l’elsa era molto
semplice, di colore rosso scuro. Se Sakura avesse portato una delle pregiate
spade forgiate dagli armaioli più bravi del regno di Clow, certamente Eriol si sarebbe
insospettito.
“Bene…ancora tante grazie, Tomoyo.- esclamò Sakura, allacciando la cintura con la spada
in vita- Allora, io vado!”
“Sakura,
divertiti, ma fai attenzione, ok?”
“Sì, stai
tranquilla!”
“Se hai
bisogno di me, sono in camera mia a dormire!” disse Tomoyo, sbadigliando.
“D’accordo,
vai pure a dormire!”
Sakura non
poteva fare a meno di sentire una certa agitazione in corpo, un’ agitazione che, tutto sommato, era anche piacevole e le
faceva provare un senso di leggerezza. E, con questa sensazione, la principessa
attraversò il passaggio segreto e corse nelle scuderie. Fortunatamente non c’era
nessuno in giro.
“Buongiorno, Cerberus…-esclamò Sakura, accarezzando il bianco cavallo-…ti
va di fare una passeggiata con me?”
Cerberus nitrì e Sakura
sorrise.
“Allora,
sarà meglio fare una bella colazione!”
Detto
questo, la principessa procurò al suo cavallo una bella porzione di fieno e
avena e, mentre questo mangiava, gli spazzolò il candido manto.
Quando
furono pronti per partire, Sakura sellò Cerberus e vi
montò in groppa.
“Andiamo,
amico mio…più veloci del vento!”
Così,
Sakura, a cavallo di Cerberus, raggiunse il lago nel
centro della foresta, il luogo dove aveva incontrato Eriol e dove avevano appuntamento anche quel giorno. Doveva
fare attenzione a non lasciarsi coinvolgere troppo da Eriol, doveva cercare di non imbarazzarsi davanti a lui e
doveva sempre ricordarsi che ai suoi occhi lei era un ragazzo. Aveva già tante
preoccupazioni, non voleva cacciarsi in altri guai, come far scoprire a Eriol che proprio lei era la principessa
Sakura.
Tuttavia
ogni pensiero, ogni preoccupazione svanì nel momento stesso in cui Sakura vide
Eriol: lui era già lì, seduto per terra, a lucidare la
spada con un panno.
“Buongiorno, Eriol!” gli disse lei, con un sorriso.
Syaoran,
udendo la voce del ragazzo, si voltò verso di lui: “Buongiorno, Yukito!”
Quella
mattina Syaoran si era svegliato molto presto: un buon insegnante non poteva
arrivare in ritardo alla sua prima lezione. Infatti, lui, per sicurezza, aveva
raggiunto il luogo del ritrovo almeno un quarto d’ora prima dell’arrivo di Yukito e aveva approfittato di quei minuti per lucidare la
preziosa spada di suo padre, che era passata a lui, dopo la morte del
re.
“Allora,
Yukito…sei pronto?”
Sakura
scese a terra: “Sì!”
Detto
questo, la principessa sguainò la spada, con un gesto sorprendentemente fluido,
che impressionò parecchio il suo maestro.
“Mmm…ottimo, davvero…sei sicuro di non aver mai preso una
spada in mano?” chiese Syaoran, stupito.
“Certo!”
rispose Sakura, ridendo.
Nel sentire
quella risata sincera e cristallina, Syaoran sentì una stretta allo stomaco; ma
si destò immediatamente, sorvolando su ciò che aveva appena provato. Aveva un
compito da svolgere.
“Bene…ehm…allora,
cominciamo!”
*****
Nonostante
Sakura avesse sguainato la spada con estrema agilità, il suo inizio non fu
altrettanto sorprendente. Aveva impiegato una buona mezz’ora a trovare la
posizione giusta e, se Syaoran non avesse avuto i riflessi pronti, più volte
avrebbe rischiato di perdere qualche arto del corpo.
Tuttavia,
dopo un inizio alquanto complicato, Sakura cominciò a destreggiarsi abbastanza
bene con la spada nei movimenti più semplici.
“Beh…non
c’è che dire. Impari in fretta, Yukito!”
“Ma ho
rischiato di farti male tante volte!” ribattè Sakura,
che tante volte si era già scusata quella mattina con lui.
“Non ti
preoccupare. È assolutamente normale! Devi anche tenere conto che, quando ho
accettato questo compito, sapevo perfettamente a cosa sarei andato incontro!-
esclamò Syaoran, tranquillizzandolo- E, a parte l’inizio, adesso riesci a
maneggiare molto bene la spada nei movimenti più semplice. Te ne sarai accorto
anche tu, no?”
“Sì, ma
siamo solo all’inizio, giusto?”
“Questo è
vero, però se continuerai con questo passo diventerai molto abile in pochissimo
tempo. Evidentemente eri davvero portato al duello con la spada.”
“Infatti anche mio padre e mio fratello sono molto
bravi!”
“Posso
chiederti come mai non ti hanno insegnato loro?”
E ora? Cosa
rispondeva? Non potevacerto dirgli: “Perché sono
una principessa”.
“Beh,
pensano che sia ancora troppo giovane!” mentì lei.
“E’ meglio
avere il primo approccio con la spada da piccoli.”
“Tu hai
imparato da piccolo?”
“Sì, mi
allenavo insieme al mio sc…ehm…mi allenavo con il
principe Syaoran.”
Accidenti!
Per poco non si tradiva da solo, con le sue stesse parole. Fortunatamente Yukito non se n’era accorto, ma
Syaoran doveva assolutamente stare più attento.
“Quindi
anche lui è abile come te!”
“Certo,
siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso gli studi e gli
allenamenti!”
“Capisco…”
“Però io
sono più bravo. Lui è sempre così impegnato e, al contrario del sottoscritto,
non ha molto tempo per allenarsi!” esclamò Syaoran,
sorridendo.
“Beh, è un
principe!” commentò Sakura.
Perché ogni
sorriso che lui le rivolgeva era sempre più bello? Perché gli illuminava il
volto con una dolcezza infinita che la faceva sentire improvvisamente debole?
Anche se era fortemente convinta di non lasciarsi
coinvolgere in questo modo dal giovane Eriol, Sakura
diventava sempre più vulnerabile davanti a quel sorriso.
“Senti,
Eriol…-disse Sakura, sedendosi per terra e aprendo la
sua sacca- …gradiresti un onigiri?”
“Onigiri? Sì, grazie. Tutto questo allenamento mi ha fatto
venire fame!”
Sakura
porse un onigiri a Eriol e,
insieme a lui, iniziò lo spuntino. In effetti, Sakura
cominciò a sentire la stanchezza impossessarsi di lei: non aveva mai provato un
allenamento di quel genere in vita sua e, non essendo abituata, era naturale che
si sentisse così stanca dopo poco tempo.
“Squisito!
Li hai preparati tu?”
“Oh…no, li
ha preparati…mio padre!”
Questa sì
che era una bugia, l’ennesima bugia di Sakura. Gli onigiri li aveva preparati il cuoco del castello, ma non
poteva certo dirlo a Eriol e suo padre fu la prima
persona che le venne in mente.
“Come mai
lui? Tua madre non cucina?”
“A dire il
vero…- disse Sakura, guardando per terra- …in famiglia siamo solo noi tre. Mia
madre è morta tanti anni fa. Io avevo solo tre anni!”
Syaoran
guardò il profilo di Yukito, diventato improvvisamente
triste: “Scusami!”
“Oh, non
preoccuparti! Non potevi saperlo! E poi…anche se la mamma non c’è più, siamo
felici, perché sappiamo che lei ci guarda sempre da lassù. Le persone che amiamo
non ci lasciano mai definitivamente, sono sempre accanto a noi,
vero?”
Sakura si
rivolse a lui e gli sorrise. In quel sorriso era
nascosto, però, un pizzico di malinconia che turbò Syaoran. Una malinconia che
anche lui provava molto spesso, ogni volta che desiderava avere il padre accanto
a sé, ogni volta che aveva bisogno di lui…ma lui non
c’era. Eppure il sorriso e le parole di Yukito fecero
riaffiorare nella sua mente ciò che gli diceva sempre sua madre quando lui era piccolo, parole a cui Syaoran non aveva
mai creduto e che aveva sempre tenuto nascoste nel suo cuore, nel suo
inconscio.
“Sì, ti
capisco. Anche mio padre è morto quando ero ancora
piccolo…”
“Davvero?”
“Già!”
“Mi
dispiace tanto!”
“Perché?
L’hai detto tu stesso: le persone che amiamo sono sempre accanto a noi. Io non
mi sono mai soffermato a riflettere su questa cosa: mia madre me lo diceva spesso quando era piccolo, subito dopo la morte di mio padre,
ma io pensavo solo che lui se n’era andato. E ogni volta che avevo bisogno di
lui, per giocare, per allenarmi con la spada, per imparare ad andare a cavallo e
per tante altre cose, mio padre non c’era. Invece, le tue parole e il sorriso di
poco fa, anche se malinconici, erano sinceri e mi hanno fatto cambiare idea. Ne
sono davvero convinto adesso, grazie a te!”
Sakura
sorrise: quello che aveva appena detto Eriol era
bellissimo, era la cosa più dolce che le era mai stata
rivolta in tutta la sua vita.
Vedendolo
sorridere, anche Syaoran provò una sensazione di pace e gioia. Nonostante lo
conoscesse da appena un giorno, quel ragazzo gli stava cambiando la vita. E lui ne era davvero
felice.
Ecco qua il sesto
capitolo. Spero sia stato di vostro gradimento. Il prossimo si intitola “Heartthrob”, ovvero Batticuore. Capirete a cosa è dovuto il batticuore!!!! ^__^
Ringraziamenti…
Piajoe22: ma perché ti definisci esasperata? Spero
che il capitolo ti sia piaciuto, non credo mi sia venuto molto bene, almeno non
come lo volevo io…-_-‘
Sakura182blast: non ho detto che syaoran mi piace
di più in ccs, a essere sincera non saprei proprio
scegliere. Mi piacciono tanto tutti e due: quello di ccs perché è il primo syaoran!! E
quello di tsubasa perché è perfetto!!! Quindi hai ragione a dire che è carinissimo in tutte e
due le serie!! In nana continuo a sperare in nobu/hachi e magari in takumi/reira!!^_^
Yumemi:
diciamo che sakura e syaoran versione ccs sono
tremendamente carini proprio per l’atmosfera di dolcezza e purezza di tutto il
manga. In tsubasa, invece, sono affascinanti
perchési
tratta di una storia in cui sono un po’ più maturi e quindi affrontano
situazioni da adulti, come il fatto dell’alcol! Cmq,
anch’io mi sto spoilerando sui capitoli che stanno
uscendo in japan perché sono curiosissima!!Quindi posso
capire lo spoiler a cui ti stavi
riferendo.
Sakurabethovina:
siccome la prima parte della storia è totalmente sul romantico e sul melenso,
non so se vedremo sakura che maneggia una spada. Ci saranno dei riferimenti come
in questo capitolo, ma lezioni di spada vere e proprie
no, perché mi servono per l’altra storia!! Spero comunque che ti sia piaciuto il
capitolo!!
Maddy94: che bello! Una nuova lettrice! Sono
contenta che la mia storia ti stia piacendo e spero che continuerai a seguirla.
Grazie per la recensione.
Manu: grazie
anche a te per la
recensione. Sono davvero felice di come sta andando questa
storia. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Per
la principessa
Sakura e il principe Syaoran quelle settimane trascorsero molto
velocemente l’uno in compagnia dell’altra. Le lezioni che Syaoran impartiva alla
principessa erano davvero dei momenti piacevoli e, grazie ad essi, i due giovani riuscivano, anche solo per poco tempo, a
non pensare al matrimonio organizzato dai loro genitori.
Nessuno dei
due avrebbe mai potuto pensare di trovarsi insieme al proprio promesso sposo;
tanto meno Syaoran, che non immaginava neanche lontanamente quale fosse la vera
identità di Yukito. Sakura, invece, era consapevole che quello che stava
provando per Eriol non era più una semplice amicizia, anzi, non lo era mai
stata: inconsciamente quel sentimento si stava trasformando di giorno in giorno,
diventando estremamente complesso e confuso.
Con la metà
di maggio arrivarono anche le prime calde giornate che annunciavano l’estate
imminente. Ma le lezioni per Sakura continuavano: il suo era davvero un ottimo
maestro e chiedeva un sempre maggiore impegno da parte sua. Soprattutto perché
Sakura stava diventando davvero brava.
“Credo che
tra qualche settimana potremmo concludere le lezioni.”
Sakura, a
quelle parole, fu colta da improvvisa tristezza: “Di già?”
“Beh, sì.
Ci siamo allenati per molte ore tutti i giorni. È
normale che tu abbia imparato in fretta.”
“Oh...d’accordo!”
Syaoran
notò una nota di tristezza nel tono della sua voce e gli
sorrise: “Però, potremmo continuare a incontrarci per allenarci
insieme!”
“Intendi
non più come maestro e allievo?”
“Esatto!”
Sakura
rise: “Che bello!”
“Senti…-
disse poi Syaoran, avvicinandosi al laghetto -…che ne dici di farci un
bagno?”
Sakura non
comprese molto bene: “Un…che?”
“Un bagno
nel lago. Con questo caldo e, dopo il duro allenamento di questa mattina, è
proprio quello che ci vuole!”
“Ma…ma…”
Sakura non
fece in tempo a ribattere che Syaoran si era già tolto stivali, maglia e
pantaloni e si era tuffato nel lago. La principessa arrossì violentemente,
sentendo le gote prendere fuoco, e si sentì mancare il respiro: non aveva mai
visto un ragazzo…così. Una parte di lei le diceva di voltarsi immediatamente
dall’altra parte, perché non era buona cosa, soprattutto per una principessa; ma
l’altra parte voleva continuare a guardarlo: era così bello, il suo torace era
scolpito perfettamente e con i capelli bagnati era terribilmente
affascinante.
“Ehi…Yukito, che fai? Non vieni?”
esclamò Syaoran.
Incapace di
muoversi, come se fosse paralizzata, Sakura scosse lievemente il capo: “N-no…è
meglio di no!”
Come poteva
lei, la principessa del regno di Clow, fare il bagno con un ragazzo??
“Perché?
Dai, vieni. Si sta benissimo!”
Sakura
cominciò a non sopportare più questa insistenza e sospirò, rassegnata: c’era
un’unica soluzione per mettere fine a quell’
insistenza. Una soluzione che, tutto sommato, non avrebbe permesso a
Eriol di scoprire la sua vera identità.
“D’accordo!”
Il cuore le
batteva rapidamente, come se da un momento all’altro dovesse saltarle fuori dal petto. Nonostante ciò Sakura si mosse lentamente,
si tolse prima gli stivali, poi il nastro legato in vita e infine il soprabito
haori, restando con i pantaloni e la maglia neri.
Syaoran
ridacchiò: “Non vorrai farti il bagno così?”
“S-sì,
perché?”
“Ma così
non c’è gusto, non potrai sentire l’acqua fresca direttamente a contatto con la
tua pelle.”
“Però…”
“Ho capito,
ti vergogni! Ma non ce n’è bisogno! Siamo solo noi due!”
Ecco, era
proprio questo il problema. Sakura divenne sempre più rossa: ma perché mai si
trovava in quella situazione??
“Dai,
togliti almeno un’ultima cosa.”(syaoran, sei un
pervertito!!^_^nda)
Ecco un
difetto di Eriol: doveva diventare giusto un pochino meno insistente e poi
sarebbe stato perfetto.
Perciò
Sakura pensò a cosa togliersi: la maglia sicuramente no, dunque avrebbe tolto i
pantaloni. Era la soluzione migliore, anche perché la maglia le arrivava almeno
a metà coscia. E così fece; dopodiché entrò nel lago.
Ma Syaoran
rimase turbato da qualcosa: le gambe di Yukito erano così sottili, bianche e
sembravano anche molto lisce. Per essere le gambe di un ragazzo erano davvero
molto…strane…
Per
scacciare quel pensiero, Syaoran scosse il capo violentemente: non erano
pensieri da fare in un momento simile.
“Avevi
ragione, Eriol…l’acqua è molto fresca, anche se fuori fa caldo!” disse Sakura,
facendo qualche bracciata.
Doveva,
però, fare attenzione a non slegarsi i capelli, altrimenti lui avrebbe potuto
cominciare a sospettare qualcosa sulla sua vera identità.
“Questo
perché gli alberi fanno ombra sul lago, quindi il sole non batte direttamente
sull’acqua.”
“Già, è
vero!”
“Che dici?
Nuotiamo un po’?” propose Syaoran.
“Sì!”
******
Dopo
qualche minuto passato a rinfrescarsi nel lago, la principessa e il principe si
sdraiarono sull’erba per asciugarsi al sole. Sakura si sentiva tremendamente in
imbarazzo, mentre Eriol sembrava essersi addormentato. Perciò la principessa si
mise a sedere e guardò il ragazzo.
Era
possibile che lei si stesse…innamorando di lui? Sakura non era sicura della
risposta, ma certamente lui era molto attraente, soprattutto il suo volto. I
suoi lineamenti, i suoi occhi, le sue labbra…tutto di lui la attirava. Anche in
quel momento.
Sakura si
avvicinò a lui, chinandosi sul suo volto, e rimase a guardarlo a pochi
millimetri di distanza. Riusciva a sentire il suo respiro che le sfiorava la
pelle e chiuse gli occhi: sarebbe rimasta così per tutta la vita se avesse
potuto. Era una bellissima sensazione che le riempiva il cuore di felicità e
amore, una sensazione a cui lei non poteva più fare a
meno. La principessa si avvicinò ancora di più e con le dita della mano destra
gli sfiorò il petto, riscaldato dal sole. Arrossì vistosamente, ma non si tirò
indietro. Voleva continuare a guardarlo da così vicino, toccarlo con delicatezza
e lasciarsi inebriare da quel calore che, da dentro il suo cuore, si stava
espandendo in tutto il corpo.
Se solo
avesse potuto dirgli chi era veramente, dirgli tutta la verità sui sentimenti
che provava per lui…forse ci sarebbe stato un lieto fine anche per
loro.
Ma che
stava pensando? In questo modo lo avrebbe perso per sempre. Era meglio lasciare
tutto così com’era e fargli credere ancora di essere un
ragazzo.
A un certo
punto, Syaoran cominciò a svegliarsi e Sakura tornò rapidamente al proprio
posto.
“Ah…ben
svegliato!” gli disse lei, cercando di nascondere il batticuore che si era
scatenato nel suo petto.
“Mm…mi sono
addormentato?”
“Sì!”
“Mi
dispiace!”
Sakura
sorrise, si alzò in piedi e si rivestì: “Non importa, Eriol! Dico sul
serio!”
Syaoran
guardò Yukito e quelle gambe, che stavano diventando per lui una vera
ossessione. Chissà poi per quale motivo…
Fortunatamente Sakura si rivestì in
fretta, così anche il turbamento di Syaoran ebbe termine, almeno per il
momento.
“Sarà
meglio andare! Si è fatto tardi.” disse
Sakura.
“Ah, sì!”
esclamò Syaoran, iniziando a rivestirsi.
Sakura
appoggiò le mani sulla sella di Cerberus, evitando di guardare per l’ennesima
volta il ragazzo: “Domani…ci vediamo ancora qui?”
“Certo!”
“Bene!-
esclamò Sakura, montando in groppa al cavallo- Allora…a
domani!”
“Sì!
Ciao!”
Sakura
incitò Cerberus a partire e Syaoran la vide andare via. Con una mano si toccò il
torace, all’altezza del cuore, percependo un calore molto particolare, che
proveniva da dentro di sé.
Gli stava
accadendo qualcosa di strano: se quel sentimento fosse stato davvero amicizia,
perché allora si sentiva così confuso quando c’era
Yukito? In certi momenti sembrava proprio che Syaoran perdesse il controllo
della sua mente, dei suoi pensieri…Arrivava addirittura a pensare…sperare che
Yukito fosse…una ragazza. Ma, questo non era possibile! Yukito non poteva essere
una ragazza.
Ciao! Ecco il settimo
capitolo! Vi è piaciuto? Spero di non aver fatto sembrare Syaoran troppo
maniaco!!-__-’ Ho pensato di
aggiungere solo un po’ di pepe (come dice una mia carissima amica che in questo
sito ha il nick di mamogirl) in questa storia giusto per movimentarla un po’. Il
prossimo capitolo si intitola “Disclosed secret” cioè…ihihih, non lo dico perché
si capisce!!
Ringraziamenti…
LizDream: non ti preoccupare. Lo so che con la
scuola il tempo scarseggia! Ci sono passata anch’io e all’università è peggio,
però almeno riesci a organizzarti. Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Il
capitolo del segreto di Sakurarivelato sta per
arrivare!!
Manu: sono contenta che ti piacciano le scene
sakura in versione yukito e syaoran in versione eriol! Sono belle anche da
scrivere! Il bello di cui parlavi spero tu l’abbia trovato anche in questo
capitolo!
Piajoe22: beh, se ti è piaciuto il capitolo
precedente, allora questo dovrebbe avere lo stesso effetto! Fammi sapere!!^_^
Sakuretta94: grazie per la recensione, sono
contenta ti stia piacendo la mia storia! Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!!
Yumemi: come vedi, il batticuore del titolo ha
colpito un po’ tutti e due. Spero che ti sia piaciuto! Sui tre OAV di tsubasa
riguardanti i fatti di Tokyo, sì, lo sapevo. Mi piacerebbe vederli perché ho
visto qualche scan relativa al manga…ma non vorrei
spoilerarmi ancora di più su quei momenti very drammatic!! So già che piangerò
come una fontana!! ç_ç
Sakura182blast: hai ragione, perché scegliere fra
i due tipi di syaoran?!?! Sono stupendi tutti e due!
D’altronde sono made in clamp!! Comunque il momento
della verità si avvicina sempre di più!! Continua a
seguire la storia!
DenaDena: che bella recensione, grazie mille! Sei
davvero gentile! Sono molto contenta che la mia storia ti stia piacendo e spero
che anche questo capitolo sia di tuo gradimento!!
Maddy94:
alla domanda ‘quando scoprirà syaoran che sakura è una ragazza?’,
rispondo: il titolo del prossimo capitolo dice già troppo! spero che questo
capitolo ti sia piaciuto!!!^_^
La principessa
Sakura, tornando a palazzo, rifletté su
cosa aveva appena fatto. Se Eriol non si fosse
svegliato, lei avrebbe continuato a osservare attentamente il suo viso e,
probabilmente, attirata da quelle labbra sottili, lo avrebbe addirittura
baciato. Perché, inconsciamente, era quello il suo scopo. Certe azioni si
compiono solo quando si è innamorati; dunque, lei, che
non si era mai comportata così e non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo nei
confronti di qualsiasi altro ragazzo…era innamorata di Eriol.
Non aveva
potuto fare a meno di innamorarsi: lui era davvero speciale e riusciva a farle
provare emozioni uniche, assolutamente inedite. Il suo sorriso le faceva venire
il batticuore, i suoi occhi le infondevano un’infinita dolcezza e, ogni volta
che lui la sfiorava, Sakura sentiva un brivido che le percorreva tutto il
corpo.
Però…questa
situazione era quanto mai problematica e ciò la rendeva triste…una tristezza che
le stringeva il cuore, come se non avesse potuto più essere
felice.
In sostanza
il problema era uno solo: il matrimonio con il principe Syaoran, a cui lei era contraria. Un unico,
ma enorme problema!!
Tuttavia,
lei non poteva fare a meno di vedere Eriol, non poteva
fare a meno di lui.
Così il
giorno dopo, Sakura indossò gli abiti che la rendevano Yukito e uscì più presto del solito da
palazzo. Il suo Cerberus cavalcò velocemente verso il
luogo del ritrovo, il luogo che per lei era quasi come una seconda casa: lì si
era innamorata per la prima volta, lì, ormai, risiedeva il suo cuore da quella
meravigliosa prima giornata di aprile, quando aveva conosciuto Eriol.
Non appena
Sakura arrivò, non vide nessuno: di solito Eriol era
già lì, quando lei arrivava. Ma non quel giorno. Improvvisamente, fu colta da
grande tristezza e da un senso di solitudine. Non voleva che lui la lasciasse
sola, avrebbe voluto averlo sempre accanto a sè.
Però era
anche vero che Sakura era arrivata piuttosto in anticipo quel giorno. Quindi,
sicuramente, Eriol sarebbe arrivato molto
presto.
“Ehi,
ragazzino!”
Era
lui!
Sakura si
voltò, ma impallidì: si ritrovò circondata da due uomini, dall’aria non
particolarmente rassicurante.
“Non parli,
ragazzino?” esclamò uno di loro, con un ghigno.
“Sì,
signore…” rispose lei, con voce tremante.
Aveva
paura, proprio lei che si fidava di tutti. Pensava solo a come cercare di
scappare da quella situazione.
“Ehi, hai
sentito, Shotoku? Ti ha chiamato signore?” disse
ridendo l’uomo più vicino a
Sakura.
L’ uomo di
nome Shotoku, con una folta barba nera come la pece,
si trovava proprio di fronte alla principessa.
“Stai
zitto, Kotoku!” gli ringhiò
contro.
“Cosa…cosa
volete…da me?”
“Giusto,
ottima domanda, ragazzino!- disse Shotoku - Dammi
tutte le monete d’oro che hai e noi non ti faremo niente di
male!”
E, così
dicendo, le puntò la spada sul cuore. Sakura cominciò a tremare, ma mantenne un
minimo di lucidità che le fece portare la sua mano sulla sua spada. Kotoku se ne accorse, la agguantò da dietro, portando un
braccio intorno al suo collo e le tagliò la cintura con la spada, che cadde per
terra.
“Io…non
ho…niente…davvero!”
Aveva
voglia di piangere, urlare, chiamare aiuto, ma sembrava che non fosse più in
grado di emettere alcun suono per la troppa paura.
“Dai, non
dire stupidaggini! Un signorino fine come te, con questi abiti raffinati!”
esclamò Shotoku, avvicinando ancora di più la spada al
cuore della principessa.
Sakura non
riusciva più a respirare normalmente, si sentiva quasi soffocare: “Credetemi…vi
prego…io non ho niente!”
“Ehi,
fratello, prendiamogli questo haori! Sembra un tessuto
prezioso!” propose Kotoku, sfiorando con la mano la
spalla di Sakura, che, inorridita, chiuse gli occhi.
“E’
vero…potremmo pur sempre guadagnarci qualcosa.”
Sakura
cominciò a piangere: era terrorizzata e nessuno poteva aiutarla! Era
completamente sola…
Shotoku, con un unico gesto rapido della
spada, le tagliò l’haori proprio all’altezza del
cuore. Ma, in questo modo, anche la maglia che aveva sotto il soprabito si era
stracciata.
“Ehi,
voi!”
Le lacrime
che Sakura stava piangendo, le si fermarono
improvvisamente negli occhi. Quella voce…apparteneva a Eriol.
“Eriol!”
Syaoran
quel giorno era arrivato in ritardo. La sera prima il principe aveva fatto molta
fatica ad addormentarsi: c’era qualcosa che lo stava
tormentando da quella mattina, trascorsa ancora una volta insieme a Yukito, qualcosa che riguardava proprio quel ragazzino. La
sua mente concepiva strani pensieri, il suo cuore era pieno di dubbi…insomma
Syaoran era in preda a una insopportabile confusione
che non voleva dargli un momento di tregua. Così la sera prima si era addormentato
molto tardi e, di conseguenza, quella mattina si svegliò tardi.
Arrivando
nel luogo del ritrovo, Syaoran aveva sentito in lontananza delle voci e,
incuriosito, era sceso da cavallo, avvicinandosi in silenzio. Quando scoprì cosa
stava succedendo, non esitò un secondo di più e corse a salvare il suo giovane
amico.
“Lasciate
stare il mio amico!” intimò Syaoran, spada alla mano.
Shotoku si voltò verso di lui, ridendo
beffardamente.
“Amico?
Semmai, vorrai dire amichetta…”
Kotoku sciolse la coda dei capelli di
Sakura con un gesto rapido e indelicato e la lasciò cadere a
terra.
“Apri gli
occhi, ragazzo!” esclamò Shotoku, che, con la punta
della spada, allargò i lembi della maglia di Sakura.
Syaoran
osservò incredulo Yukito: i capelli chiari, sciolti,
che ricadevano ai lati del suo viso rigato dalle lacrime e la fasciatura stretta
intorno al petto che copriva…tutto questo portava alla conclusione che Yukito non fosse un ragazzo, ma una ragazza. La scoperta
appena fatta lo lasciò stordito per qualche attimo, incapace di elaborare un
qualunque pensiero, che avesse un minimo di logica.
Fino a
quando non sentì di nuovo la voce di quell’uomo.
“Sorpreso?”
La
sconvolgente rivelazione riguardante Yukito e i
singhiozzi sommessi della ragazza gli fecero ribollire il sangue nelle vene. Non
si trattava in questo modo una fanciulla. Perciò Syaoran, tornando in sé,
attaccò Shotoku e i due cominciarono a duellare,
mentre Kotoku, spaventato, scappò via.
La principessa
Sakura, per la brutta esperienza che le
era capitata, aveva lo sguardo fisso per terra, ma perso chissà dove: era caduta
in una specie di trance.
Syaoran
continuava a duellare, ma il suo avversario non era molto abile con la spada e,
a un certo punto, inciampò, cadendo a terra. Syaoran gli puntò la spada alla
gola: aveva una voglia incredibile di fargli male, molto male. Guardò poi la
ragazza a terra e sentì una stretta al cuore.
Era troppo
facile uccidere quell’uomo. No, Syaoran lo avrebbe
portato a palazzo e lo avrebbe fatto rinchiudere nelle celle della sua prigione,
dove avrebbe meditato sulle sue sporche azioni per il resto dei suoi anni.
Perciò, tenendolo sotto tiro, richiamò Spinel e prese
la corda appesa alla sella: legò mani e piedi del bandito e lo caricò su Spinel.
Poi, con un
tuffo al cuore, si inginocchiò di fronte alla ragazza e la guardò dolcemente,
accorgendosi immediatamente di un pendente di colore rosa all’altezza del suo
cuore. Quella pietra emanava un bagliore rosa intenso e Syaoran la riconobbe:
era la rodocrosite.
La conosceva bene perché sua madre gliene aveva regalata una qualche anno prima.
Il
principe, però, si destò immediatamente dai suoi pensieri e scosse il capo,
arrossendo violentemente: non si era reso conto che la stava fissando ormai da
qualche minuto. Per un principe come lui quello non era certo il modo giusto di
comportarsi nei confronti di una fanciulla.
“Stai…bene?”
Sakura,
udendo la voce del suo amato Eriol, uscì da quello
stato di trance e lo guardò. Ritrovandoselo così vicino, arrossì e cercò
immediatamente di coprirsi, sovrapponendo i lembi della
maglia.
“S-sì!” rispose lei, tremando.
Syaoran se
ne accorse e si tolse il suo soprabito, porgendoglielo.
“Tieni,
indossa questo! Ti accompagno a casa!”
Sakura lo
vide raggiungere Spinel, dandole le spalle, e
sistemare la sua spada nella cintura. Così indossò il suo soprabito,
allacciandolo sul davanti.
“Grazie!”
gli disse lei, accennando un flebile sorriso.
Syaoran la
guardò con la coda dell’occhio e arrossì lievemente: “Di…di
niente!”
Così, il
piccolo grande segreto di Sakura era stato scoperto.La principessa aveva vissuto una
terribile esperienza, eppure in quel momento, fissando il rossore sulle gote di
Eriol, si sentì molto più leggera. Era difficile
continuare a mentirgli sulla sua vera identità. Ma ora che lui aveva scoperto
che Yukito, in realtà, era una ragazza…Sakura sentì
una dolcissima voglia di aprirgli anche il suo cuore.
Sorpresa!! Ho
aggiornato molto presto questa volta. D’altronde la storia è pronta, mancano
solo gli ultimi 4 capitoli da scrivere, quindi perché aspettare a
pubblicarla?? ^__^ Spero tanto che il modo in cui si
scopre il primo segreto di Sakura vi sia piaciuto!! Ho
detto primo, perché naturalmente Syaoran dovrà scoprire prima o poi che lei è
anche una principessa!! Bene, bene, il prossimo
capitolo si intitola : “ In the depths of heart”, ovvero nel più
profondo del cuore.
Ringraziamenti…
Piajoe22: il capitolo precedente è stato
divertente anche da scrivere, mentre questo è stato molto emozionante. Spero si
possa provare la stessa cosa leggendolo…
Sakura182blast: tranquilla, syaoran non è gay e
nel prossimo capitolo capiremo tutto quello che sta provando in questo momento,
dopo aver fatto una scoperta moooolto importante,
riguardante la nostra sakurina!! Bene, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!!
Sakuretta94: sono molto contenta che ti sia
piaciuto il capitolo precedente e spero che anche questo abbia lo stesso
effetto! Fammi sapere! ^_^
Sakurabethovina: prima
di arrivare al compleanno di syaoran ci vorrà ancora qualche capitolo, non
tanti, promesso!^_^ nel frattempo, spero che questo capitolo ti sia
piaciuto!
Manu: a
volte mi piacerebbe vedere le facce dei lettori mentre
leggono la mia storia! Sarebbe davvero interessante!!
Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto! Per il momento syaoran ha solo
scoperto che yukito è una ragazza, ma prima o poi
arriverà il momento della verità!!
^_^
Maddy94: tranquilla, la storia non rimarrà in
sospeso. Certo, nelle altre mie storie sto aggiornando
con molta meno frequenza, ma non le ho abbandonate. Inoltrequesta è già
pronta, quindi devo solo pubblicarla. Ti ringrazio per la bella recensione e
spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Shainareth: che
bello! Sei tornata!! Sono molto felice per la tua
recensione, mi fa piacere che la mia storia ti stia
piacendo!! In effetti per questa storia mi sono
ispirata a quelle favole molto in stile disney, anche
se ci sono alcuni elementi non proprio disneyani!!.
Spero tanto che ti sia piaciuto anche questo capitolo. L’anime a cui ti stai riferendo è TsubasaChronicle, vero? Su Youtube ci sono tutti gli episodi della prima e delle seconda serie (gli episodi vanno dal 27 al 52) e
ancheil film.
Il principe
Syaoran avrebbe voluto accompagnare la ragazza a casa, ma lei, non appena furono
fuori dalla foresta, lo ringraziò per tutto quello che
aveva fatto e disse che avrebbe proseguito da sola. Perciò lui la guardò
allontanarsi per qualche secondo e prese la via verso
casa.
Si
costrinse a non pensare a quello che era appena successo: ci avrebbe riflettuto
meglio in un secondo momento.
Arrivato a
palazzo, affidò il bandito alle guardie reali, affinché lo rinchiudessero nelle
prigioni sotterranee, e corse nella sua camera. Si avvicinò alla sua scrivania e
appoggiò una mano sul primo cassetto, aprendolo. Cercò in fondo e trovò una
scatoletta di velluto verde con rifiniture dorate: dentro vi era la rodocrosite,
la pietra dell’amore, la stessa che indossava la ragazza che lui credeva essere
Yukito. Ma non aprì la scatoletta. Ripensò,
invece, al giorno in cui sua madre gliela aveva
regalata: era il giorno del suo 12° compleanno. Quando Syaoran vide la pietra,
chiese a sua madre che cosa fosse.
“Mio caro Syaoran…-aveva detto sua
madre-…questa pietra è la rodocrosite. È una pietra molto rara e viene chiamata pietra dell’amore perchè il suo compito è
aiutare la persona che la indossa a trovare la propria anima
gemella.”
“L’anima
gemella?”
“Esatto. Una persona con cui
trascorrere tutta la vita e, soprattutto, una persona da amare. Un giorno,
Syaoran, conoscerai una ragazza che ti farà innamorare e che ti amerà con tutto
il suo cuore!”
“Ma come farò a sapere che è lei la
mia anima gemella?” aveva chiesto Syaoran.
“Perché ogni volta che penserai a
lei, ogni volta che le sarai accanto, la tua pietra si illuminerà intensamente!
La rodocrosite è davvero una pietra magica: quando la persona che la possiede
trova il vero amore, la pietra acquisisce poteri
incredibili!”
Syaoran non
aveva creduto a quelle parole, però, dopo aver visto quella stessa pietra al
collo della ragazza da lui salvata, gli era sorto qualche dubbio. Forse
funzionava davvero, forse anche la sua pietra in quel momento brillava. Il cuore
di Syaoran batteva forte e lui respirava con fatica. Decise che avrebbe aperto
la scatoletta.
La prese tra le mani, ma…
In quel
momento, qualcuno bussò alla porta. Syaoran sobbalzò per lo spavento e appoggiò
la scatoletta sulla scrivania.
“Avanti!”
La porta si
aprì ed entrò Eriol.
“Syaoran!
Ho visto Spinel nelle scuderie. Sei tornato presto
oggi…” lo chiamò Eriol.
“Sì!” disse
lui, pensieroso.
Eriol si accorse dello stato d’animo
dell’amico e gli si avvicinò.
“E’
successo qualcosa? Se vedessi la tua faccia…”
Syaoran si
sedette sul letto, appoggiando il gomito destro sul ginocchio e il mento sul
palmo della mano. Sempre più preoccupato, Eriol si
sedette accanto a lui, aspettando una risposta.
“Eriol…ricordi Yukito?”
“Il ragazzo
a cui stai insegnando a duellare con la
spada?”
“Beh…quello
non è un ragazzo! È…una ragazza…”
Eriol sorrise: “Capisco…e come lo hai
scoperto?”
Syaoran,
con un lieve rossore sulle gote, gli raccontò per filo e per segno ciò che era
successo nella foresta.
“Mm…ti sei
comportato come un vero principe che salva la giovane donzella dai
malintenzionati! Che bravo!”
“E dai,
smettila di prendermi in giro!- esclamò Syaoran, alzandosi in piedi e camminando
nervosamente nella stanza-Non riesci a capire come mi sto
sentendo in questo momento?!”
“Perché non
provi a spiegarmelo?” gli chiese lui dolcemente.
Syaoran
sospirò, cercando le parole adatte a esprimere il suo tormento: “ Io…ho sempre
pensato a lui come a un ragazzo, quindi in questo momento credo di essere
confuso perché…insomma…Yukito è una ragazza, io ho
passato tutto questo tempo con lei e…lei mi ha sempre
mentito!”
“Beh…ma,
Syaoran…anche tu le stai mentendo dall’inizio sulla tua vera identità.”
Syaoran
guardò l’amico, fermandosi in mezzo alla stanza: sì, in effetti…Eriol aveva ragione. Chi era lui per giudicare il
comportamento di quella ragazza? Inoltre era stato lui ad averla scambiata per
un ragazzo quando si erano conosciuti…era colpa sua.
Sicuramente lei, quel giorno, non aveva voluto dirgli niente per non metterlo in
imbarazzo e si era dovuta adeguare alla situazione.
“Sei sicuro
che il motivo della tua confusione non sia un altro?” domandò maliziosamente
Eriol.
La domanda
fece arrossire violentemente il giovane principe.
“Un altro
motivo…”
“Prova a
rifletterci un attimo!”
Syaoran
chiuse gli occhi, concentrandosi sui momenti trascorsi insieme a lei: “C’è sempre stato qualcosa in Yukito che mi ha fatto sentire strano. I suoi occhi, primi
fra tutti, sono davvero speciali: hanno la capacità di farmi provare qualcosa di
unico, un turbamento intenso mai provato prima. Mi sono sempre sembrati strani
per appartenere a un ragazzino come Yukito. Inoltre,
ieri…l’ho costretta a fare il bagno con me…”
E qui
Syaoran venne travolto da un’improvvisa ondata di
calore; ma si sentì anche tremendamente in colpa nei confronti di quella
ragazza.
“Questo
invece non è molto principesco da parte tua!” commentò Eriol, ridacchiando.
“Lo so!-
esclamò Syaoran, tornando a sedersi sul letto, con le mani tra i capelli- Oh,
quanto sono stato stupido!! Lei mi aveva anche detto
che si vergognava e invece io l’ho spinta a…ah, che idiota!!! Avrei dovuto capire che c’era qualcosa sotto. Chissà cosa
deve aver pensato di me!”
“In
effetti, quello che hai fatto, considerando che lei è una ragazza, non è stato
proprio carino, però…- disse Eriol, sorridendo fra sé
e sé-…tu non potevi sapere qual’ era la sua vera
identità. Quindi, Syaoran, come mai ci tieni così tanto a
difenderla?”
“Difenderla…io?” chiese Syaoran,
incredulo.
“Ma certo!
Ti stai dando dello stupido e cerchi in ogni modo di discolparla per quello che
è successo!”
Syaoran non
riusciva a capire dove volesse arrivare Eriol e questo
lo rendeva ancora più confuso. Tanto valeva essere diretti: erano pur sempre
amici.
“Cosa stai
cercando di dirmi, Eriol?”
“Sto
cercando di dirti, amico mio, che potresti
essere…innamorato…”
Innamorato…Syaoran…di quella
ragazza…Allora la confusione che gli tormentava anima e corpo in quei giorni
era dovuto a quello? Syaoran corse alla scrivania e,
senza pensarci due volte, aprì la scatoletta di velluto: la pietra brillava
intensamente e il giovane principe la prese tra le mani, fissandola con un
sorriso. Dopo aver preso coscienza di quel sentimento che lo aveva travolto in
quei giorni, Syaoran si sentì improvvisamente calmo e sereno e un dolcissimo
tepore si impossessò di lui.
“Inconsciamente credo di aver sempre
sperato che fosse una ragazza!” disse poi il principe.
“Però…c’è
il problema del matrimonio con la principessa Sakura…”
aggiunse Eriol.
“Già, se
questa ragazza fosse la principessa Sakura, il
problema sarebbe risolto. Ma le principesse non vanno in giro a farsi credere
ragazzi!”
“E i
principi non vanno in giro a farsi credere scudieri!” ribattè prontamente Eriol.
Syaoran
sorrise, guardando l’amico.
“Seriamente, Syaoran…che cosa farai
adesso? Continuerai a vederla?”
“Certo…soprattutto perché vorrei
sapere chi è veramente e vorrei anche chiederle scusa per il mio comportamento
di ieri; però…- disse Syaoran, mentre un dubbio atroce lo assaliva-…dopo quello che è successo oggi, non so se lei tornerà nella
foresta domani!”
Eriolgli
sorrise e gli mise una mano sulla spalla: “L’unico modo per sapere se lei
verrà è quello di recarti lì, domani mattina. Proprio come facevi gli altri
giorni!”
Sì, Eriol aveva ragione. Quello era l’unico modo per poterla
vedere di nuovo. E nessuno poteva immaginare quanto lui desiderasse rivederla, starle accanto, sentire la sua risata,
perdersi nel verde speranza dei suoi occhi…
Syaoran
indossò la rodocrosite al collo e annuì: “D’accordo. Ci
andrò!”
*****
Non appena
la principessa
Sakura si assicurò che Eriol non la
seguiva più con lo sguardo, tornò a palazzo e, tramite il passaggio segreto,
raggiunse camera sua. Qui Yue le corse incontro,
miagolando.
“Ciao,
Yue!” lo salutò lei, prendendolo in
braccio.
Le tornò in
mente la brutta esperienza di quella mattina e le sue gambe divennero
improvvisamente molli. La principessa si lasciò cadere per terra, stringendo a
sé Yue. Tutta la paura che aveva provato la fece
tremare nuovamente.
Il gattino
miagolò e, in quel momento, nella camera entrò Tomoyo.
Vedendola a terra, la dama di compagnia si preoccupò e le si
inginocchiò di fronte.
“Sakura,
cos’è successo?” chiese Tomoyo, notando che la
principessa indossava un haori diverso dal
suo.
Sakura la
guardò con occhi infinitamente tristi e le raccontò ogni cosa: di lei poteva
fidarsi, era la sua migliore amica.
Alla fine
del racconto, Tomoyo era inorridita: “Oh..Sakura,
che brutta esperienza! Stai bene?”
“Sì, ho
solo avuto molta paura. Ma grazie a Eriol sto
bene!”
“Già, per
fortuna è arrivato subito!”
Sakura
sorrise, ma era un sorriso che nascondeva una sorta di
malinconia.
“Che
succede, Sakura? Non sei d’accordo?”
“Sì…però…”
“Però
cosa?”
“Eriol ha scoperto che non sono un ragazzo e, se venisse anche a sapere che sono la principessa promessa sposa
al suo amico d’infanzia…non mi vorrà più vedere. E questo mi spaventa più di
ogni altra cosa!”
Sakura, con
il terrore di perdere la cosa più bella che le fosse
capitata in quei 19 anni di vita, cominciò a piangere e a singhiozzare tra le
braccia di Tomoyo, mentre Yue riuscì a sgattaiolare via dall’abbraccio della sua
padroncina.
L’amica la
guardò con stupore: “Sakura…tu…ti sei innamorata di lui?”
Nonostante
piangesse disperata, Sakura annuì e Tomoyo sospirò,
divenendo improvvisamente pensierosa.
Dopo
qualche minuto in cui cercò di consolare la principessa, Tomoyo la fece sollevare e le porse un fazzoletto per
asciugare le lacrime.
“Coraggio,
andrà tutto bene!- le disse Tomoyo, sorridendole
dolcemente- Tu vuoi continuare a vederlo?”
“Sì!”
rispose Sakura, stringendo il fazzoletto tra le mani.
“Allora,
domani torna da lui!”
“Ma se lui
non ci fosse?”
“Non penso
che sarà così. Da quello che ho capito, oggi non ti ha chiesto qual è la tua
vera identità.”
“Esatto!”
“Ecco, e
sono sicura che in questo momento Eriol stia morendo
per la curiosità di sapere chi sia la bella fanciulla
che ha salvato da quei brutti ceffi, la bella fanciulla che per tanto tempo è
stata accanto a lui sotto le spoglie di un ragazzo e che gli ha addirittura
chiesto di insegnargli a duellare con la spada! Quindi domani lui ci sarà. E
tu…tu gli dirai che sei Tomoyo, la dama di compagnia
della principessa Sakura.”
Sakura
sbatté le palpebre perplessa: “Ma…così sarebbe
mentirgli di nuovo!”
Tomoyo sbuffò, sorridendo:
“Oh…sottigliezze! In amore e in guerra tutto è concesso. E questo è l’unico modo
per continuare a vederlo, Sakura!”
“Hai
ragione, Tomoyo!- esclamò Sakura, sorridendo- Gli dirò
proprio così!”
Sakura si
strinse nel soprabito donatole da Eriol, lasciandosi
inebriare dal suo profumo e dal calore che proveniva dal suo corpo. Era una
sensazione molto dolce ed estremamente intima, che rese
la principessa molto felice.
La felicità
era tornata di nuovo negli occhi verde smeraldo della principessa e la sua felicità era l’unico scopo che si
era prefissata Tomoyo. Purtroppo c’era sempre il
problema del matrimonio con il principe Syaoran e questo lo sapeva bene anche
la principessa.
Ma Sakura era troppo felice per pensare all’evento che si
avvicinava sempre di più. Ciò che contava davvero era assicurarsi che Eriol volesse continuare a frequentarla anche dopo aver
scoperto che lei gli aveva mentito.
E, quella
notte, Sakura sognò il suo amato Eriol, con la
speranza che un giorno, proprio lui avesse potuto
diventare il suo principe.
Ciao! Piaciuto il
capitolo? Spero di sì. Sakura dovrà mentire ancora al suo Syaoran, però, come
dice Tomoyo, in amore e in guerra tutto è concesso. Il
prossimo capitolo si intitola “Makefriendsagain”, ovvero
riallacciare un’amicizia!
Prima dei
ringraziamenti, un piccolo spot pubblicitario: se a qualcuno di voi interessa
una fanfic su sailor moon,
leggete “beyondgood& evil” pubblicata da mamogirl, ma
scritta a 4 mani insieme alla sottoscritta ben 6 anni fa, sui banchi di scuola!
Che brave, eh? ^_^
Ringraziamenti…
Shainareth: il
capitolo di oggi ha già risposto alla tua domanda. Syaoran non scopre che lei è
una principessa adesso. Passerà ancora un po’ di tempo. Io mi costringo a
scrivere anche quando non ho l’ispirazione. Quando poi arriva, rifinisco il
capitolo! Anche se, come mi hai fatto notare, ci scappa sempre qualche errore,
nonostante lo rilegga più volte prima di pubblicarlo. Vorrà dire che d’ora in
poi conterò sul tuo occhio attento per gli errori! Grazie
mille!^_^
Sakura182blast: esatto, sarebbe un vero spreco!
Sono contenta che ti sia piaciuto il modo in cui Syaoran scopre che Yukito in realtà è una ragazza. A dire il vero avevo molti
dubbi a riguardo. Per fortuna è andata bene.
Sakurabethovina: grazie
per la recensione.
Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!
Piajoe22: ah, sono contenta che il capitolo
precedente sia stato emozionante. Questo magari è un po’ più lento e noiosetto, però spero ti possa
piacere allo stesso modo.
Manu: sì,
per fortuna Syaoran è arrivato e ha salvato la sua Sakura! È un bellissimo
personaggio da descrivere, soprattutto il suo animo gentile. Spero solo di
rendergli giustizia in questa storia e spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!
Sakuretta94: grazie per la recensione. Spero che il
capitolo ti sia piaciuto!
Yumemi: sono
davvero contenta che ti siano piaciuti questi due capitoli. Comunque, non devi
preoccuparti, prima di mettere la parola fine a questa storia devono passare
ancora come minimo una decina di capitoli, perché la prima parte è tutta veryromantic, nella seconda parte
ci sarà un po’ più di action!^_^
Maddy94: grazie per la recensione. Sono contenta
che ti stia piacendo. Tutte queste idee dove le prendo? Boh! °__° No, seriamente…sono il risultato di tanti elementi
messi insieme: i libri, per esempio,stimolano moltissimo la mia
fantasia e per rendere i personaggi più veri prendo qualcosa anche dai sogni
delle persone. Chi non vorrebbe avere uno come Syaoran al proprio fianco?^///^
*kia in versione mad*
Syaoran non
chiuse occhio per tutta la notte. Voleva incontrare ancora
quella ragazza, eppure si sentiva spaventato come non lo era mai stato. Proprio
lui, il coraggioso principe del regno di Yang, aveva paura…di una semplice
ragazza. Perché quella ragazza, con un semplice sguardo, riusciva ad arrivare al
cuore del giovane principe e a fargli provare un sentimento importante, talvolta
troppo ingombrante, che Syaoran stava imparando a conoscere solo in quei
giorni.
Non appena
albeggiò, Syaoran si preparò e scese a prendere Spinel. Eriol non c’era:
evidentemente dormiva ancora. Perciò preparò il suo
cavallo.
“Coraggio,
Spinel…andiamo!”
Il
destriero e il suo cavaliere si incamminarono verso la foresta. Syaoran sentì il
proprio cuore battere più velocemente a ogni passo del cavallo. Improvvisamente
gli balenò nella mente l’ipotesi di voltarsi e tornare a palazzo. Ma questo
significava perdere per sempre la possibilità di rivedere quella ragazza.
Syaoran non poteva scappare da quella situazione, anche perché, essendo un
rispettabile gentiluomo, doveva assolutamente chiederle scusa per il suo
comportamento.
Fu così che
arrivò nel luogo del ritrovo, dove si erano conosciuti e avevano condiviso tanti
bei momenti. Syaoran scese da cavallo e si avvicinò al lago, specchiandosi poi
nell’acqua limpida. Lui era ricorso a tutto il suo
coraggio per poter essere lì, quella mattina; ma se lei non fosse venuta? Se non
avesse avuto il coraggio di affrontarlo dopo quello che
era successo il giorno precedente? Davvero Syaoran non l’avrebbe più rivista.
Il principe
si portò una mano sul cuore: al pensiero di perderla in quel modo, sentì una
dolorosa fitta proprio nel suo petto, lì dove brillava la
rodocrosite.
“Verrà…sono
sicuro che verrà…”
Doveva
assolutamente venire: era la prima volta che provava un amore così intenso e
travolgente per qualcuno. E non aveva alcuna intenzione di rinunciarci.
Per
scacciare quei dubbi che gli stavano facendo crescere una terribile ansia,
Syaoran si sciacquò il viso con l’acqua fresca del lago. E, in quel momento,
sentì un rumore provenire dalla sua destra.
“Buongiorno…Eriol!”
Solo una
persona poteva chiamarlo con quel nome. Perciò si alzò lentamente e si voltò,
asciugandosi il viso con una manica. Lei era venuta e gli stava sorridendo
timorosa: era vestita ancora da Yukito e i suoi bei
capelli erano legati nel solito codino.
“Buongiorno!”
Sakura fu
estremamente felice di vederlo lì: Tomoyo aveva
ragione.
Perciò si
avvicinò a lui: “Pensavo di non trovarti qui, oggi…”
“A-anch’io…però…c’erano alcune cose
che volevo chiedervi!”
Sakura
rimase turbata dal quel tono rispettoso: perché Eriol
le parlava in quel modo? Era arrabbiato con lei?
“Sì,
capisco…”
“Ieri non
ve l’ho chiesto perché…scoprire che in realtà siete una ragazza mi ha confuso
non poco. Dunque, ero curioso di sapere chi siete
veramente e come vi chiamate.”
Sakura
sospirò: stava diventando sempre più difficile mentirgli. Era come se il calore
e la dolcezza dei suoi occhi inducessero la persona che gli stava di fronte a
dire sempre la verità.
Però quello era davvero l’unico modo per continuare a
vederlo.
“Mi chiamo
Tomoyo, sono la dama di compagnia della principessa
Sakura!” disse Sakura, chinando il capo per non guardarlo negli
occhi.
“La dama di
compagnia della principessa?” ripetè Syaoran,
sbalordito.
“Sì!”
Syaoran fu
molto sorpreso: conoscere così per caso quella che sicuramente era la confidente
della sua futura sposa e innamorarsene era una situazione che complicava ancora
di più tutti i suoi problemi.
“Allora
…devo chiedervi scusa per come mi sono comportato l’altro giorno! Sono
addolorato per avervi messa in imbarazzo!” esclamò Syaoran, arrossendo
lievemente e inchinandosi profondamente.
Sakura,
intuendo a cosa si stesse riferendo Eriol, arrossì, ma gli mise una mano sulla spalla. Syaoran
la vide sorridere e sollevò il busto.
“Ti prego,
Eriol, non preoccuparti per quello che è successo. Non
potevi sapere chi fossi
veramente!”
“Però avrei
potuto intuirlo. I vostri lineamenti sono delicati ed estremamente graziosi per
appartenere a un mio coetaneo.”
Sakura
sorrise nervosamente, sentendo le gote prendere fuoco: di solito non amava tutti
quegli apprezzamenti su di lei, però quel complimento la rese estremamente
felice perché le dava la certezza che Eriol non fosse
arrabbiato con lei.
“Grazie…ma
a questo punto, devo chiederti un favore, anzi due!”
“Ditemi!”
“Vorrei
chiederti di perdonarmi per averti mentito e vorrei tanto continuare a
essere…tua amica…”
In quel
momento continuare quella amicizia era l’unico desiderio della principessa:
anche se lei era già perdutamente innamorata, non poteva rischiare di
allontanare Eriol, confessandogli subito i suoi
sentimenti. Lui aveva ammesso di essere rimasto particolarmente confuso dalla
rivelazione del giorno precedente, però era tornato da lei: se Sakura gli avesse
anche aperto il suo cuore, lo avrebbe davvero perso per sempre. Era meglio
compiere un passo alla volta.
“Non c’è
niente che io vi debba perdonare perché fui io il primo a credervi un ragazzo. E
sarei onorato di essere ancora vostro amico, Tomoyo!”
Sakura
sorrise e gli strinse la mano: “Non vostro…tuo amico.”
Il sorriso
della ragazza non era cambiato, era sempre pieno di dolcezza e calore, eppure,
in quel momento, con la consapevolezza che quel sorriso apparteneva a una
ragazza e non a un ragazzo, Syaoran sentì una stretta alla bocca dello
stomaco.
“Sai, Eriol, sono davvero contenta che tu non sia arrabbiato con
me! Pensavo che non volessi più vedermi!”
“Non sono
queste le cose che mi fanno arrabbiare. Ed inoltre, dopo quello che è successo ieri, penso sia meglio fare ancora
qualche lezione con la spada!”
“Davvero?”
“Certo! Nei
miei insegnamenti non avevo preso in considerazione il fatto che tu fossi una
ragazza. Questo cambia molte cose!” disse seriamente
Syaoran.
Ma Sakura
era al settimo cielo per la felicità e non riuscì a trattenersi dal ridere.
Syaoran
sarebbe rimasto lì, a guardarla mentre rideva, per
tutta la vita.
Perché la dolcezza, il calore, la purezza che emanava quella
ragazza, non sarebbe riuscito a trovarli in nessun’altra fanciulla. Ora ne era davvero convinto: era lei la
sua anima gemella.
Ciao! Mi spiace, questo capitolo è
un po’ più corto. In compensoil prossimo sarà un po’ più lungo,
si intitola “shadow of
love”.
Ringraziamenti…
Manu: sì,si
mentiranno ancora, ma non sarà per
molto. Ancora un paio di capitoli e comincia il bello!!
^_^
Sakura182blast:
sì, hai capito bene. Per adesso ho
previsto 21 capitoli. Speriamo di non doverne aggiungere ancora. E dire che
all’inizio avevo previsto al massimo una decina di
capitoli, sigh…-_-‘ ma d’altronde la storia sta
piacendo quindi, tanto meglio!! Spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo!
Piajoe22:
è un po’ scocciante che si debbano mentire ancora, l’avevo pensato pure io, però questa
volta sarà per poco! Un altro paio di capitoli poi si scoprirà tutto! Promesso!
^_^
Yumemi: no, tranquilla. Io sono una
sostenitrice del”…e vissero per sempre felici e contenti…”. Anche nelle mie
storie su hp c’è sempre l’happy ending, o al massimo non c’è una vera e propriaconclusione, ma
si capisce sempre che va tutto bene!! ^_^ per sakura che deve mentire ancora…ah,
mi serviva così, spero solo che alla fine, quando si scoprirà tutto, piacerà
allo stesso modo.
Sakurabethovina: come ho già detto, non manca molto,
anzi manca molto poco. Nel frattempo spero che questo
capitolo ti sia piaciuto!
Shainareth: anche a me è dispiaciuto che lei
dovesse mentirgli ancora, ma sono sicura che syaoran sarà molto buono e
comprensivo con lei quando scoprirà la verità…^_^ e poi anche lui le sta
mentendo dall’inizio!! Ad ogni modo, spero che questo
capitolo ti sia piaciuto!
Sakuretta94:
grazie mille per la recensione,
spero che questo capitolo ti sia piaciuto come il
precedente!
Maddy94:
per quanto riguarda il comportamento
di syaoran nei confronti di sakura, in questo capitolo c’è stato un primo
assaggio, ma nel prossimo ci sarà qualche cosa di più! ^_^ ti ringrazio molto
per la bella recensione, sei davvero gentile!
Eragon1001: grazie per la recensione! Sono
contenta che la mia storia ti stia piacendo! Spero continuerai a seguirla. Gli
episodi della seconda serie di tsubasa li ho visti su
youtube qualche tempo fa: li trovi in lingua originale
con i sottotitoli in inglese o spagnolo! Purtroppo in italiano sono difficili da
trovare.
Dal giorno
in cui Syaoran si era, per così dire, chiarito con Tomoyo, ogni momento trascorso insieme a lei era qualcosa di estremamente prezioso per lui. Tomoyo continuava a indossare degli abiti maschili,
probabilmente perché, essendo la dama di compagnia della principessa del suo
regno, non voleva farsi riconoscere dai sudditi; eppure Syaoran, nonostante lei
fosse vestita in quel modo, trovava fosse straordinariamente graziosa in ogni
suo lineamento, in ogni suo sorriso, in ogni suo gesto.
Le lezioni
che il principe le impartiva continuarono per tutto il mese di giugno. Sakura
era diventata molto brava: se qualcuno avesse osato attaccarla come qualche
settimana prima, questa volta sarebbe stata perfettamente in grado di difendersi
da sola. I nuovi insegnamenti di Eriol si
concentravano proprio su questo punto: mantenere sangue freddo e lucidità per
poter agire rapidamente contro chiunque volesse
attaccarla nuovamente.
Ogni giorno
Syaoran duellava con lei e ogni volta rimaneva impressionato dai suoi
miglioramenti: era veramente notevole la forza e l’impegno con cui Tomoyo era riuscita a superare la brutta avventura che le
era capitata.
“Sai, Tomoyo…-le disse un giorno, Syaoran, mentre duellavano-…sei
diventata bravissima!”
Sakura
sorrise: “Grazie!”
Gli
attacchi della principessa lo stavano facendo indietreggiare rapidamente, verso
un salice piangente.
“Ho paura
che tu stia superando il tuo maes…”
Improvvisamente Syaoran inciampò in
una radice superficiale del salice e Sakura scoppiò a
ridere.
“…tro!- terminò Syaoran, massaggiandosi la schiena- Non lo trovo
divertente, Tomoyo. È tutta colpa di questi rami e
queste radici sporgenti!!”
“Io,
invece, trovo che la tua espressione, mentre stavi
cadendo, fosse assolutamente divertente!!”
Syaoran,
osservandola ridere di gusto, sorrise fra sé e sé. Dopodiché Sakura gli porse
una mano e lo aiutò ad alzarsi.
“Ti sei
fatto male,Eriol?”
“No, sto
bene!”
Ritrovarsela così vicino, dopo
essersi alzato in piedi, gli fece mancare un battito. All’improvviso Syaoran
ebbe un unico desiderio: sentirla il più possibile vicino a sé, abbracciarla e
farle capire il sentimento così importante che lei aveva fatto nascere nel suo
cuore. Perciò non lasciò andare la mano che lei gli aveva porto, anzi la strinse
di più, ma con dolcezza.
Sakura, per
quel gesto, arrossì:perché la stava guardando in quel
modo, con quegli occhi così carichi dello stesso sentimento che lei provava per
lui? La principessa non voleva conoscere la risposta, aveva…paura e non sapeva
neanche per quale motivo fosse così spaventata da
quello sguardo. Così indietreggiò di un passo e, delicatamente, ritirò la sua
mano dalla presa di Eriol.
“Signor
maestro, credo che vi siate dimenticato della regola
più importante in un duello…-disse Sakura- …e cioè, mai distrarsi mentre si
combatte. Se non mi avessi fatto quel complimento,
Eriol, probabilmente non saresti
inciampato!”
Sakura
gli sorrise con un’espressione da snob e si avvicinò al
suo Cerberus. Syaoran, divertito, la
seguì.
“Potresti
avere ragione, Tomoyo. Non avrei mai dovuto farti quel
complimento!”
“Proprio
così! Soprattutto perché non corrispondeva alla realtà. Tu sei veramente in
gamba, Eriol, ti alleni da
quando eri piccolo e io, che ho imparato a tenere in mano la spada solo
da qualche mese, non sarei mai in grado di superare il mio abilissimo
maestro!”
La serietà
con cui lei gli disse quelle parole, lasciò Syaoran molto turbato, tanto che
arrossì e Sakura rise, non perché lo trovasse divertente, ma perché, arrossendo,
Eriol dimostrava di apprezzare veramente le sue
parole. La principessa decise, tuttavia, di toglierlo
da quel momento di imbarazzo..
“Eriol, ti ho portato un regalo!” esclamò Sakura, prendendo
la sacca appesa alla sella di Cerberus.
“Un
regalo…per me?”
“Sì!”
rispose Sakura e gli consegnò la sacca.
Syaoran la
guardò con curiosità: “Che cos’è?”
“Ciliegie!”
“Ciliegie?”
“Esatto.
Nel nostro palazzo c’è un grande giardino di ciliegi, che quest’anno hanno
prodotto tantissimi buoni frutti! Così ho pensato di portartene un
po’!”
“Grazie, è
stato un pensiero molto carino!”
Sakura
sorrise, arrossendo lievemente.
“So che,
probabilmente, tu ne avrai già assaggiate tante, però…perché non le mangiamo
insieme?” chiese Syaoran, sedendosi per terra.
“Sì!”
Sakura lo
raggiunse a terra e insieme cominciarono a mangiare le ciliegie portate dalla
principessa.
“Sono molto
buone!” commentò Syaoran.
“Sì!”
“
Evidentemente i vostri giardinieri curano molto bene gli alberi.”
Un velo di
malinconia coprì il viso della principessa: “Hai ragione. I giardinieri li
curano molto bene perché tutta la famiglia reale tiene particolarmente a questo
giardino. È uno degli ultimi ricordi della regina Nadeshiko!”
“La vostra
regina non c’è più, se non ricordo male!”
“Già! Quel
giardino è stato tanto desiderato dalla regina, almeno quanto lei ha desiderato
avere una figlia di nome Sakura. E, quando nacque la principessa, il re fece
piantare il giardino dei ciliegi in onore della sua amata consorte e,
naturalmente, della figlia!”
“Alla
regina Nadeshiko doveva piacere molto il fiore di
ciliegio!” disse Syaoran.
“Sì, per
questo la principessa si chiama Sakura!”
“E’
veramente un bel nome!”
Perquell’affermazione Sakura provò una sorta di gelosia: certo,
le parole di Eriol erano rivolte a lei, ma lui non
poteva saperlo. Era proprio come se Eriol avesse
espresso un complimento nei confronti di un’altra ragazza.
Syaoran si
accorse di quella tristezza sul suo bel viso, ma sorrise: “Però, anche Tomoyo è un bel nome!”
Sakura, per
la situazione che si era creata, cominciò a ridere: adesso lui stava parlando di
lei, però, effettivamente, si stava riferendo a Tomoyo. Che situazione paradossale!
“Perché
ridi?” le chiese Syaoran,
perplesso.
Sakura gli
rivolse uno sguardo molto dolce: “Un giorno te lo
spiegherò!”
“Non
potresti spiegarmelo adesso?”
Eriol in preda a quella curiosità era uno
spettacolo troppo divertente e Sakura dovette ricorrere a tutte le sue forze per
non scoppiare a ridergli in faccia.
“Adesso è
troppo presto!”
Syaoran
sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo si comportava
davvero in modo strano e lui non riusciva ancora a capire quale fosse il motivo
di quel suo atteggiamento.
Parlando di
Tomoyo, alla principessa venne in mente che la sua
dama di compagnia aveva lavato, già da qualche settimana, l’haori prestatole da Eriol. Ma
Sakura se l’era completamente dimenticato.
“Senti,
Eriol, ricordi che…quel giorno…mi avevi prestato il tuo haori?”
“Sì!”
“Mi
dispiace tanto di essermelo dimenticato in questi giorni. Però, prometto che
domani te lo riporto!” cercò discusarsi
Sakura.
Syaoran
sorrise: “Non preoccuparti. Puoi tenerlo se vuoi…”
La risposta
di Eriol la lasciò alquanto
sorpresa: poteva tenerlo…
“Potresti
considerarlo un segno della nostra amicizia. Ogni volta che lo guarderai ti
ricorderai del tuo amico Eriol, che ti ha insegnato a
duellare con la spada!”
“Lo terrò
con molta cura, grazie.- disse Sakura, felicissima all’idea di poter tenere con
sè qualcosa che appartenesse
a Eriol- Però…non ho bisogno di questo per ricordarmi
di te. Sarai per sempre il mio più bel ricordo!”
Syaoran
arrossì, facendo fatica a reggere il suo sguardo. Forse anche lui avrebbe dovuto
dirle qualcosa: per esempio che si sarebbe sempre ricordato di lei oppure che
lui…si era innamorato di lei. Eppure non ci riusciva, sembrava che avesse perso
improvvisamente l’uso della parola. In quel momento poteva percepire solo i
battiti del suo cuore, così rapidi che da un momento all’altro il cuore gli
sarebbe saltato fuori dal petto, e quel calore che si
stava espandendo dentro di lui, nel punto in cui la sua pietra toccava il suo
torace.
A proposito
della pietra, Syaoran si ricordò che anche Tomoyo ne
aveva una al collo e si chiese per quale motivo.
“Ascolta, a
proposito di quel giorno…- cominciò a dire il principe, mentre dentro di lui
tornava un po’ di calma-…non ho potuto fare a meno notare che indossavi una
strana pietra!”
Sakura,
imbarazzata, si portò una mano sul cuore: “Ah…sì…”
Sorvolando
sul fatto che Eriol si fosse accorto di quella pietra
all’altezza del suo cuore, la principessa desiderò vivamente che lui non le
chiedesse di mostrargliela. Erano ormai diversi giorni che quella pietra
brillava intensamente ogni volta che lei era in compagnia di Eriol oppure pensava a lui. E sarebbe stato imbarazzante
dovergli spiegare il motivo di questo luccichio.
“Posso
sapere dove l’hai trovata?”
Che razza
di domanda…come faceva a rispondere? Certo non poteva dirgli che gliela aveva
regalata il principe Syaoran…
“Me l’ha
regalata…mio padre!”
In fondo
era stato suo padre a consegnargliela, anche se era un regalo del principe
Syaoran.
“Capisco…sai, la rodocrosite è una
pietra molto rara e preziosa!” disse Syaoran.
“Davvero?
Questo non lo sapevo…”
“Immagino,
però, che tu sappia a cosa serva, considerato che la
indossi!”
“Sì, lo so.
Trovare l’amore vero è molto difficile, ma penso che sia il più bel sogno che un essere umano possa desiderare. È per questo motivo che
siamo disposti a tutto pur di realizzare questo sogno…anche affidarci ad aiuti,
diciamo, sovrannaturali. Tu credi che sia sbagliato credere nel suo
potere?”
“Assolutamente no. Anch’io credo che aiuti a trovare il vero amore! E sono
anche convinto che, quando questo accade, la pietra acquisisca dei poteri
incredibili!”
“Che tipo
di poteri?”
“Non ne ho
idea, però…più l’amore è sincero e forte, più grande sarà il potere che ne
deriva!”
Sakura
sentì, improvvisamente, un brivido che le percorse
tuttala schiena.
Se la sua pietra brillava, allora il sentimento che provava era
vero amore. E se la sua pietra brillava ogni volta che lei pensava a Eriol, allora il suo unico, vero amore era proprio lui.
Avrebbe tanto voluto confessargli i suoi sentimenti, ma non poteva farlo, perché
sarebbero sorti troppi problemi: prima o poi lui avrebbe scoperto che lei era
la principessa
Sakura e non avrebbe più voluto vederla, perché sapeva che lei
era la promessa sposa del suo amico d’infanzia. Quei pensieri le provocarono una
tristezza infinita e una dolorosa fitta al cuore.
“Sai, Tomoyo…sono sicuro che riuscirai a trovare il vero amore e a
far avverare il tuo sogno!”
Sakura
fissò la sua espressione fiduciosa e accennò un sorriso.
“Grazie!”
*****
Il principe
Syaoran tornò a palazzo nel primo pomeriggio: sistemò Spinel nelle scuderie, ma la sua mente era rivolta a ben
altra parte. Con quel discorso sulla rodocrosite, il principe si ricordò che, il
giorno in cui aveva scoperto il segreto di Tomoyo, la
pietra della ragazza brillava. Ciò poteva significare solo che lei era
innamorata e, probabilmente, proprio di lui. Quell’ipotesi era estremamente allettante e piacevole, però
poteva causare troppi problemi. Si avvicinava il giorno del suo compleanno, il
giorno in cui lui avrebbe conosciuto la principessa Sakura.
SeTomoyo avesse scoperto la sua vera
identità, le si sarebbe spezzato il cuore. Syaoran non
poteva permettere che fosse proprio lui la causa della sua sofferenza. Doveva,
quindi, accertarsi prima di tutto che quello che provava per Tomoyofosse un sentimento
corrisposto e poi avrebbe trovato un modo per evitare quel
matrimonio.
“Syaoran!”
Il principe
si voltò verso l’entrata delle scuderie: un trafelato Eriol stava correndo rapidamente verso di
lui.
“Ehi, Eriol, che succede? Come mai tutta questa fretta?” chiese
Syaoran.
“E’
successa una cosa stamattina!” rispose Eriol,
ansimando e riprendendo fiato.
Syaoran,
preoccupato, guardò l’amico: “Cosa?”
“Stamattina, mentre tu eri via, è
arrivato lui!”
“Lui
chi?”
“Ahi, ahi,
ahi, Syaoran…- esclamò una voce maschile, proveniente dall’entrata delle
scuderie-…non ti sarai già dimenticato del tuo caro cuginetto?!”
Finalmente
Syaoran riconobbe il giovane uomo che si stava avvicinando a lui: “Shen
Te!”
Syaoran non
lo vedeva da quando lui, suo padre e il sacerdote Mo Shu erano stati cacciati
dal regno. Shen Te all’epoca era piccolo, proprio come Syaoran, ma adesso era
molto cresciuto: era diventato alto almeno quanto il cugino, i suoi capelli
erano neri come la pece e i suoi occhi erano freddi e azzurri come il ghiaccio,
gli stessi occhi di suo padre Huang.
“Ah, allora
ti ricordi di me. Mi fa piacere!”
“Perché sei
tornato?” gli chiese Syaoran, con freddezza.
“Suvvia,
Syaoran, l’esilio non valeva per me. Ora che mio padre e Mo Shu sono morti, ho
anch’io diritto a vivere in questo palazzo!”
In effetti,
il ragionamento di Shen Te non faceva una piega, era
più che giusto. Però, Syaoran non poteva fare a meno di sentirsi inquieto per il
suo ritorno.
“Inoltre,
non potevo mancare al tuo matrimonio. Tutto il regno attende quel giorno con
fibrillazione. Lo stimato principe Syaoran si sposerà con la principessa
Sakura, una fanciulla che dicono sia estremamente
graziosa.”
Syaoran
aggrottò la fronte: “Cosa sai tu della principessa
Sakura?”
“Non molto.
Ma le voci che mi sono giunte, riguardanti la principessa, esaltano la sua
infinita bellezza e bontà d’animo.”
Proprio
come gli aveva detto Tomoyo.
“Immagino
che tu stia morendo dalla voglia di conoscerla, vero Syaoran?” esclamò Shen Te,
divertito.
Syaoran gli
rivolse uno sguardo infastidito.
“Ascoltami
bene, Shen Te. Puoi restare a palazzo, ma se ti azzardi a creare il minimo
problema a me o a chiunque altro, non esiterò un solo momento a mandarti in
esilio come fece mia madre con tuo padre! Sono stato
chiaro?”
“Più chiaro
di così non si può, Vostra Altezza!” esclamò Shen Te, con un ghigno sulle
labbra.
Syaoran
sospirò e si voltò dall’altra parte: “Andiamo, Eriol!”
Per quale
motivo Shen Te era tornato? E perché Syaoran si sentiva
così irrequieto? Il principe era sicuro che ci fosse un altro motivo che aveva
riportato Shen Te nel regno di Yang. Ma, ora come ora, Syaoran non poteva fare
niente, se non tenere d’occhio il cugino.
Ecco, come promesso, un capitolo più
lungo. È entrato in scena un nuovo personaggio…chissà cosa succederà. Non so se
mi conviene dire il titolo del prossimo capitolo…ma sì, dai. Allora il prossimo
sarà “Partingkiss”, ovvero
bacio d’addio. ^_^
Ringraziamenti…
Sakura182blast:
sono contenta che ti sia piaciuto il
capitolo precedente e spero che anche questo abbia lo stesso effetto, anche
perché il titolo “Shadow of love” è lo stesso di una
canzone molto bella dei trapnest!^_^
piajoe22: a dire la verità io non avevo
proprio pensato a syaoran che continuava le sue lezioni per il motivo che hai
pensato tu. Però ci sta tremendamente bene anche questo motivo più maliziosetto! ^o^
Sakuretta94: tra un paio di capitoli si scoprirà
la verità! Nel frattempo, spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
LizDreamer: riguardo eriol e tomoyo…siccome non li vedo
molto bene insieme, sto ancora pensando su cosa fare. In effetti, in questa storia potrei anche
vederli bene insieme, visto che lui non è la reincarnazione di un mago, ma un
semplice ragazzo. Perònon prometto
niente!
eragon1001: grazie per la recensione!! Spero
tanto che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!^_^
yumemi: come vedi il capitolo è davvero un
po’ più lunghetto degli altri. Hai ragione, syaoran è
davvero pucciosissimo. Ci fossero più uomini come lui
in giro!!! -_-‘
manu: non devi scusarti per il ritardo.
Capita a tutti di avere dei problemi con i computer e quando succede a me mi arrabbio davvero!! Beh, l’importante è che il capitolo ti
sia piaciuto. E non ti preoccupare, il capitolo della verità si avvicina sempre
di più!!^_^
sakurabethovina: grazie per la recensione! Spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto!!
Quei giorni
trascorsi insieme a Eriol stavano facendo uno strano
effetto sulla principessa Sakura. Era come se non fosse mai stata felice in
tutta la sua vita. Non che prima di conoscere Eriol
non lo fosse: suo padre, suo fratello, Yukito e Tomoyo erano delle persone fantastiche e lei amava tutti
loro con tutto il cuore. Ma con Eriol era tutto
diverso, provava per lui qualcosa che non aveva mai provato prima d’ora. Un
sentimento unico, un amore vero, profondo, purissimo.
Esattamente
quello che provava Syaoran per lei: la dolce Tomoyo era piombata nella sua vita proprio quando lui ne aveva più bisogno, dandogli la certezza
che l’amore vero esistesse. La persona con cui Syaoran avrebbe voluto
trascorrere tutta la sua vita, la persona che lui amava e per
cui sarebbe stato disposto a morire era Tomoyo.
Ma, tra
l’avvicinarsi del suo compleanno e il ritorno di suo cugino Shen Te, Syaoran si
sentiva ogni giorno più inquieto. Fortunatamente Shen Te non aveva ancora causato alcun problema e, probabilmente,
Syaoran sbagliava a dubitare di lui. Doveva solo cercare di rilassarsi un
po’!
E, alla
fine, il 13 luglio arrivò. Nei regni del principe e della principessa ci fu un
gran trambusto già alle prime ore del mattino, soprattutto nel regno di Yang,
dove erano in corso i preparativi per la festa del principe. Tuttavia sia
Syaoran che Sakura riuscirono anche quel giorno a sgattaiolare fuori dal palazzo e raggiungere il lago nel centro della
foresta. Non avrebbero mai rinunciato a essere per l’ultimo giorno Eriol e Tomoyo, due persone che
avrebbero potuto vivere il loro amore liberamente. Al contrario di Sakura e
Syaoran, che stavano vivendo quell’amore segretamente
e non potevano neanche confessarlo alla persona amata perché ciò avrebbe
comportato un’enorme sofferenza per entrambi.
“Buongiorno, Tomoyo!” le disse Syaoran, vedendola
arrivare.
“Buongiorno!- esclamò Sakura,
scendendo da cavallo ed estraendo la spada dalla custodia- Anche oggi sono
pronta per una nuova lezione!”
Syaoran
sospirò: quella sera, alla sua festa, ci sarebbe stata sicuramente anche Tomoyo, essendo la dama di compagnia della sua promessa
sposa. E avrebbe scoperto la sua vera identità. Dopodiché Syaoran non avrebbe più potuto stare insieme a lei. Quella era l’ultima
occasione per confessarle i suoi sentimenti e essere sincero con se
stesso.
“Che ne
dici se oggi facciamo una pausa?” propose Syaoran,
dolcemente.
Sakura lo
guardò sbalordita: “Come mai?”
“Beh, oggi
è il compleanno del principe Syaoran, il nostro futuro sovrano. Quindi è festa
per tutto il regno. Oggi non lavora nessuno, neanche io!”
“Ah,
capisco! Allora, cosa facciamo?”
“Potremmo
parlare di quello che succederà stasera tra i nostri
principi.”
Sakura
divenne improvvisamente triste: “E’ meglio di no! La principessa Sakura è
ancora contraria al matrimonio, ma non se la sente di sottrarsi alla decisione
presa per lei da suo padre, perché lei gli vuole molto
bene!”
“Hai
ragione. Meglio evitare! Credo che anche Syaoran provi la stessa cosa in questo
momento.”
Rimasero in
silenzio qualche minuto, ognuno a riflettere sulla propria situazione, non
sapendo che questa coinvolgeva anche la persona di
fronte.
Il silenzio
fu interrotto da un cinguettio che proveniva da uno degli
alberi.
“Lo senti
anche tu?” chiese Sakura.
“Sì. Dev’essere un uccellino!”
“E’ molto
vicino. Come può essere?”
“Probabilmente sarà un uccellino
caduto dal nido.”
“Bene,
abbiamo trovato cosa possiamo fare!”
Syaoran le
rivolse uno sguardo emblematico: “Cioè?”
“Trovare il
piccolo uccellino e riportarlo nel suo nido!”
“D’accordo!”
Così,
entrambi si misero a cercare attentamente per terra, tra le radici degli alberi,
seguendo il cinguettio. Non dovettero cercare molto perché Sakura notò un batuffolino dalle piume marroncine sul dorso e rosse sul
petto proprio alle radici di un albero dal grosso tronco.
“Eriol, vieni…l’ho trovato!”
Syaoran la
raggiunse, mentre lei si chinava a prenderlo tra le sue mani: era piccolissimo e
leggerissimo.
“Oh, guarda
com’è piccolo! È adorabile! Che tipo di uccellino è?” chiese
Sakura.
“E’ un
pettirosso!”
Syaoran
accarezzò il petto del piccolo uccellino con un dito e sentì il cuore
dell’animaletto battere a un’incredibile velocità.
“E’ spaventatissimo. Sarà meglio portarlo nel suo nido.”
“Il nido
sarà su questo albero?”
Entrambi
guardarono tra i rami dalle verdi foglie dell’albero e notarono un nido
piuttosto in alto.
“Lo porto
io!” disse Syaoran.
“No, me ne
occupo io!”
“E’ molto
alto, potresti farti male!”
“Sono
perfettamente in grado di arrampicarmi su un albero!”
“Non ho
detto il contrario!”
“Allora
fidati di me!”
Syaoran
sospirò, rassegnato: certe volte Tomoyo era di una
testardaggine assurda ed era inutile contraddirla.
“D’accordo!”
Sakura
prese la sacca appesa alla sella di Cerberus, con
delicatezza vi sistemò all’interno il piccolo pettirosso e si mise la sacca
sulle spalle.
“Fai
attenzione, Tomoyo!”
“Tranquillo!”
Sakura
cominciò ad arrampicarsi, con molta agilità: fin da piccola le piaceva
arrampicarsi sugli alberi. La vera Tomoyo non sarebbe stata in grado di
farlo.
Ramo dopo
ramo, Sakura raggiunse il nido del pettirosso e si sedette lì accanto per tirare
fuori dalla sacca l’uccellino in tutta sicurezza.
Infine lo posò all’interno del nido, accarezzandogli la testolina con un
dito.
“Arrivederci, piccolo pettirosso.
Abbi cura di te!” gli disse Sakura, che poi riprese la sua
discesa.
“Sei stata
brava!” le disse Syaoran, stupito, seguendo ogni suo
movimento.
“Grazie. Te
l’avevo detto che ero in grado di arrampicarmi!”
“Quando hai
imparato?”
“Da piccola
mi piaceva arrampicarmi sugli alberi. Infatti non è la
prima volta che salvo un uccell…ah!”
Sakura non
si accorse di aver appoggiato male un piede su un ramo e scivolò, cadendo a
terra. Fortunatamente sotto di lei c’era Syaoran che la afferrò al volo tra le
sue braccia.
Sakura,
leggermente spaventata, arrossì, ritrovandosi in quella posizione, mentre
Syaoran rise.
“Sarai pure
brava ad arrampicarti, ma per scendere sei proprio negata!” le disse
divertito.
“Mi sono
solo distratta per colpa tua!”
Syaoran le
sorrise dolcemente e il cuore di Sakura fece una piacevole capriola
all’indietro.
“Allora,
perdonami!”
L’attenzione di Sakura si concentrò,
poi, sulle forti braccia di Eriol che la sorreggevano
e le stavano mandando in confusione.
“Eriol…potresti farmi scendere, per favore?” chiese lei,
timidamente.
“Sì,
scusa!”
Syaoran,
arrossendo lievemente, obbedì e la posò con delicatezza a terra. Ma averla avuta
tra le sue braccia, seppur per qualche secondo, smosse qualcosa dentro di lui.
Era giunto il momento di confessarle ogni cosa, era giunto il momento di
assicurarsi che lei ricambiasse il suo sentimento. Infatti, Sakura non fece in
tempo a fare un paio di passi più in là, che si sentì trattenere per un braccio.
Si voltò verso il ragazzo e rimase impressionata da quegli occhi che ora
ardevano di un sentimento a lei così familiare e che erano rivolti proprio nella
sua direzione.
“Eriol…che succed..”
Syaoran,
che inconsciamente l’aveva trattenuta, non resistette un secondo di più: la
attirò a sé e la baciò.
Baciò quelle labbra che avrebbero dovuto chiamarlo con il suo
vero nome, quelle labbra così morbide e dal gusto dolcissimo, quelle labbra che
avrebbero dovuto essere sue per sempre.
Sakura non
riusciva a credere che il suo più grande amore la
stesse baciando, eppure stava accadendo davvero. Le sue labbra sulle sue
erano vere, la sua mano che le sfiorava la guancia era
reale…
La
principessa era immensamente felice, ma, nello stesso tempo, immensamente triste
perché questo avrebbe reso la loro ormai prossima separazione ancora più
difficile.
Perciò si
allontanò da lui e lo guardò, ansimando per la grande emozione che lui le aveva
appena trasmesso.
Syaoran si
rese conto che lei non sembrava particolarmente entusiasta del suo bacio. Forse
si era sbagliato, forse Tomoyo non era innamorata di
lui.
“Scusa,
io…non so cosa mi è preso. Perdonami!”
Sakura
indietreggiò, raggiungendo Cerberus: “N-non importa. Adesso devo…devo proprio
andare!”
“Aspetta un
attimo, Tomoyo!” esclamò lui, mentre lei saliva in
groppa a Cerberus.
“Mi
dispiace, Eriol. Devo tornare a palazzo.
La…principessa avrà bisogno del mio aiuto per stasera!”
“Ti prego,
dimmi almeno se sarai alla festa anche tu.”
Sakura lo
guardò un ultima volta: “Sì!”
E detto
questo fece partire Cerberus alla volta del
palazzo.
Syaoran la
guardò andare via, provando un mix di emozioni: era felice perché era riuscito a
baciarla, deluso perché avrebbe voluto dirle che l’amava, terribilmente ansioso
perché quella sera lei avrebbe scoperto che era lui il principe
Syaoran…
Il giovane
principe si passò una mano tra i capelli: come avrebbe dovuto comportarsi
adesso? Adesso che sarebbe stato più difficile separarsi da
lei…
Non poteva
ribellarsi al volere della madre, ma non poteva neanche fare a meno dell’unica
ragazza che lo avesse fatto innamorare così
perdutamente. Quest’ultimo, però, era un desiderio più forte di ogni altra cosa,
era l’unico desiderio che lui avesse mai voluto veder realizzato in tutta la sua
vita…trovare il vero amore. Ora che l’aveva trovato, ora che aveva il nome e il
volto di una splendida ragazza della sua età, non avrebbe rinunciato a lei,
anche se questo comportava una soluzione estrema.
Allora, che mi dite? Il primo bacio
di Sakura e Syaoran…come vi è sembrato? Spero sia piaciuto! ^_^ Dunque, il
prossimo capitolo si intitola “Elopement”, ovvero fuga
d’amore.
Ringraziamenti…
Piajoe22:
allora, spero che la tua curiosità
sia sta un po’ placata da questo capitolo e spero anche che ti sia piaciuto!
Povero cuginetto di syaoran, come mai ce l’hanno tutti con lui?
<__<
sakura182blast:grassie mille per la recensione. Spero che il
capitolo ti sia piaciuto. L’addio non è proprio un addio visto che mancano 9 capitolo alla fine. ^_^ Hai ragione, la canzone shadow of love è molto triste, però è anche molto bella!!!
Yumemi: allora, sperando che il capitolo ti
sia piaciuto, passo a rispondere a quello che mi hai chiesto. Per me non c’è
alcun problema per il titolo della tua fanfiction. Anzi, non vedo l’ora di
leggerla!! Un mix tra ccs e
tsubasa…wow. Lo sai, anch’io ho fatto un capitolo
crossover nell’altra storia su ccs, però è solo un capitolo, che forse lo dividerò in due
perché è venuto un po’ lunghetto!! ^_^
sakuretta94:grazie per la recensione. Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto come l’altro, anzi magari di più!
^_^
manu: scintille tra i due cugini…mmm…chi lo sa!! Cioè, no, io lo so, ma non lo posso
dire!! ^_^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!!
eragon1001:come hai potuto leggere nel
capitolo, il compleanno di syaoran è già arrivato e durerà per altri tre
capitoli. Ihih!! ^_^
maddy94:purtroppo non è ancora il momento
del cugino di Shen Te. Da adesso ci saranno tre capitoli interamente dedicati a
Sakura e Syaoran. È arrivato il momento della verità!
^_^
Sakura
rientrò nella sua camera e si lasciò cadere sul proprio letto, guardando il
soffitto. Yue con un agile balzo la raggiunse e
cominciò a fare le fusa, richiamando la sua attenzione. Ma la principessa, in
quel momento, riusciva a pensare solo a Eriol e al suo
dolcissimo bacio. Tornando con la mente a ciò che era appena accaduto, Sakura
sentì il proprio cuore fare una capriola, che le fece provare una sensazione di
benessere assoluto.Era stato così
difficile separarsi da lui. Ciò che avrebbe voluto veramente era rimanere con
Eriol in quella foresta per tutta la giornata o,
addirittura, per sempre. Ma questo non era proprio possibile, soprattutto per
una principessa come lei.
All’improvviso qualcuno bussò alla
sua porta.
“Sakura,
sei qui?”
Era la voce
di suo padre, il re Fujitaka.
“Sì,
padre!”
Colta alla
sprovvista, Sakura corse ad aprire la porta.
“Buongiorno, mia
cara!”
“Buongiorno!” disse lei con un
inchino.
Dopodiché
lasciò entrare il padre nella sua camera.
“Sei tutta
rossa in viso, stai bene?” le chiese il re, appoggiando una mano sulla sua
fronte.
“S-sì…sto bene!”
“Non farti
salire la febbre.
Oggi è il gran giorno!”
Sakura
abbassò lo sguardo: “Lo so! Non vi preoccupate, padre.”
“Bene! –
esclamò il padre, notando poi l’abbigliamento della figlia- Sakura…ma come ti
sei vestita?”
Sakura,
imbarazzata, arrossì: se il padre avesse scoperto tutta la verità, sarebbero
stati grossi guai per la principessa.
“Ah…io…ho
solo fatto una cavalcata di prima mattina. Sapete quanto
ami stare all’aria aperta quando il tempo è così benevolo,
padre!”
“Hai
ragione, mia cara. E questo non può farti che bene!”
Sakura,
sollevata, cercò subito di cambiare discorso: “Allora, padre, volevate dirmi
qualcosa di particolare?”
“In effetti sì, principessina. Volevo solo dirti che sono molto contento che tu stia rispettando questa decisione.
È la cosa migliore per tutti!”
“Sì, lo
so!”
“Sono
sicuro che sarai felice accanto al principe Syaoran: è davvero un giovane
rispettabile.”
“Ne sono
convinta!”
“Ma…desideravo anche darti una
cosa…”
E così
dicendo, il re le porse una scatola di velluto rosa pesca, con decorazioni
floreali.
“Che
cos’è?”
“Aprilo!”
le disse il padre, con un sorriso.
Sakura aprì
il contenitore: dentro c’era un diadema d’argento, con delle perle di un leggero
colore rosato incastonate.
“E’…è molto
bello!” disse lei, vagamente.
“Lo
indossava tua madre, quando mi fu presentata come promessa
sposa!”
Sakura
guardò suo padre, sorpresa: “Anche voi non vi conoscevate prima di
sposarvi?”
“Esatto. E,
come vedi, nel breve periodo che abbiamo trascorso insieme siamo stati davvero
felici.”
“Sì…”
“Lo
indosserai stasera?”
Sakura
annuì, mestamente. Non poteva rifiutare nulla a suo padre, specialmente quando le rivolgeva il suo sguardo da padre,
pieno di affetto e fiducia.
“Magnifico!
Ci vediamo più tardi!”
Il padre se
ne andò e Sakura chiuse la porta. Appoggiò il diadema
sulla sua scrivania e rimase a guardarlo con malinconia. Il padre poteva avere
ragione, ma lei non avrebbe mai rinunciato a Eriol.
Era sicura che fosse lui la sua anima gemella, la persona con cui avrebbe dovuto
trascorrere tutta la sua vita.
*****
Il pomeriggio
tutta la
famiglia reale Kinomoto raggiunse il regno di Yang con
le carrozze. Qui vennero accolti dalla regina Yelan in
persona, che fu molto entusiasta di conoscere la principessa Sakura e la
trovò assolutamente perfetta per il suo unico figlio maschio. Tutti erano
eccitati per quella bellissima giornata, ma Sakura non riusciva proprio a
condividere il loro entusiasmo.
Dopo essere
stata ricevuta dalla regina, Sakura, insieme a Tomoyo,
venne accompagnata in una ampia stanza per prepararsi
per la sera.
“Sakura, ti
ho confezionato un abito bellissimo per stasera!” esclamò Tomoyo, eccitata, non appena furono rimaste da
sole.
“Grazie!”
“E’ un
kimono rosa antico, con stampe di fiori di ciliegio rosso scuro, e un hakama da cerimonia in seta, intonato con i colori del
kimono stesso. Sarai bellissima questa sera!” (l’hakama è una
specie di lunga gonna in seta con cinque pieghe sul davanti, da indossare sopra
il kimono nelle cerimonie importanti. Il colore è solitamente abbinato al
kimono. Tanto per dare un’idea, è quella che indossa Kurogane in Tsubasa nel paese di
Oto e Sakura di Ccs nell’episodio dell’anime in cui girano il film a casa di Eriol! ^_^ndA)
Tomoyo la guardò: la principessa, vicino
al balcone, osservava con una sorta di malinconia la foresta al confine tra i
due regni. Tomoyo notò che non vi era alcuna gioia in
quegli occhi così insolitamente tristi e, preoccupata, le si
avvicinò.
“Sakura…cosa ti succede?” le chiese,
mettendole una mano sulla spalla.
“Stasera
Eriol scoprirà chi sono e io…lo perderò per sempre…-
esclamò la principessa con le lacrime agli occhi- Non voglio assolutamente che
succeda!”
Tomoyo sospirò: era terribile vedere la
sua migliore amica soffrire in quel modo e non poter fare nulla per aiutarla.
Anche se, forse, una soluzione ci poteva essere.
“Sakura…non
posso dirti di andare contro la volontà di tuo padre, ma non voglio neanche che
tu viva con questa tristezza per tutta la vita!”
Sakura,
sorpresa, guardò l’ amica: “Cosa mi consigli di fare
allora?”
“Se per te
Eriol è davvero importante, allora…vai via con
lui!”
“Andare
via…con lui…”
“Lo so che
è difficile per te fare questo a tuo padre, ma è anche vero che la tua felicità
viene prima di ogni altra cosa. Si vive una volta sola e non si possono avere
rimpianti. Quindi, se non te la senti, vai alla festa stasera e sposa il
principe Syaoran alla fine di questo mese. Ma se vuoi rispettare la volontà del
tuo cuore, allora scappa da qui. Vai nella foresta e aspetta lì. Io, nel
frattempo, cercherò il tuo Eriol e gli dirò
tutto.”
“Faresti
davvero questo per me?” chiese Sakura, sbalordita.
“Certo, sei
la mia migliore amica e ti voglio un mondo di bene,
Sakura!”
La
principessa abbracciò Tomoyo: “Anch’io ti voglio tanto
bene, Tomoyo! Grazie.”
Sakura,
grazie alle parole della sua amica, era convinta di riuscire a compiere questo
gesto estremo, ma prima c’era una cosa che era doveroso
fare.
“Tomoyo, ascolta, prima dovresti farmi un ultimo
favore…”
“Quale?”
“Portare
qualcosa al principe Syaoran.”
****
Il principe
Syaoran, nel frattempo, era già pronto nella sua camera: indossava maglia e
pantaloni neri e sopra un elegante haori di colore
verde scuro, con bordi dorati. Ma non aveva alcuna intenzione di andare a quella
maledetta festa. Se Tomoyoera
venuta insieme alla principessa, allora lui l’avrebbe trovata e le
avrebbe chiesto di scappare con lui. Perché questo era ciò che lui desiderava
ardentemente.
La sua
attenzione fu richiamata da qualcuno che bussò alla porta.
“Avanti!”
Entrò una
ragazza dai lunghi capelli neri, raccolti in una graziosa pettinatura. Syaoran
non l’aveva mai vista prima. Probabilmente faceva parte del corteo della
famiglia Kinomoto del regno di Clow.
La ragazza
fece un profondo inchino.
“Buonasera,
principe Syaoran.”
“Buonasera!” la salutò
lui.
“Vengo da
parte della principessa Sakura. Porto un suo messaggio per
voi!”
Un
messaggio da parte della principessa Sakura? Che cosa stava
succedendo?
Incuriosito
dalla notizia, Syaoran prese la lettera che gli stava porgendo la graziosa
fanciulla e cominciò a leggerla:
“Carissimo
principe Syaoran, sono profondamente addolorata di dirvi questo, ma sono certa
che capirete il mio stato d’animo. Non posso sposarvi né ora né mai: sono sicura
che voi siate il più rispettabile dei gentiluomini, ma il mio cuore non
riuscirebbe ad accettarvi, perché appartiene già a un’altra persona. Quindi vi
prego di perdonare il mio comportamento e spero non porterete rancore a mio
padre, che non è ancora a conoscenza dei miei piani. Vi prego anche di
riprendere il regalo che mi inviaste il giorno del mio
compleanno e che vi mando ora tramite la mia dama di compagnia. Vi porgo ancora
le mie più sentite scuse e vi auguro ogni felicità.”
Syaoran
sorvolò su tutto il contenuto della lettera, soffermandosi sulle ultime parole:
la dama di compagnia della principessa Sakura era quella ragazza, che teneva tra
le mani il regalo da riportare a lui? Com’era possibile? Improvvisamente Syaoran
si sentì confuso e guardò la ragazza dai capelli neri.
“Scusatemi,
posso chiedervi come vi chiamate?” chiese Syaoran, con voce
tremante.
“Sì,
signore, mi chiamo Tomoyo!” rispose lei,
tranquillamente.
Syaoran ci
mise un po’ a capire: come poteva essere lei la ragazza di cui si era
innamorato? No, doveva essere un'altra Tomoyo.
“E,
ditemi…Tomoyo…la principessa Sakura ha
altre dame di compagnia, oltre voi?”
“No, io
sono l’unica!”
A questo
punto Syaoran si chiese chi fosse in realtà la sempre
più misteriosa ragazza che aveva conosciuto e lo aveva fatto innamorare. Se,
invece, si fosse immaginato tutto, se quella ragazza in realtà fosse stato il
frutto della sua immaginazione? Oppure quella ragazza poteva essere lo spirito
del bosco e lui poteva essersi innamorato di una specie di
fata…
Sempre più
confuso, Syaoran si avvicinò alla ragazza: “Scusatemi, posso vedere questo
contenitore?”
“Certamente, Vostra
Altezza!”
Tomoyo gli consegnò la scatola e Syaoran
si avvicinò alla scrivania e la aprì: dentro c’era la rodocrosite, una pietra
come quella di Syaoran, una pietra come quella che indossava la ragazza amata
dal principe. Una strana agitazione si impossessò del principe in un baleno e lo
lasciò stordito. Dopo qualche attimo di smarrimento, Syaoran si voltò verso la
giovane dama di compagnia, notando che aveva ancora qualcosa in mano…sembrava un
soprabito…un haori molto familiare...come quello che
lui aveva regalato alla ragazza conosciuta nella foresta.
“Potrei
vedere anche questo?”
Tomoyo strinse a sè ciò che aveva in mano: “A dire il vero,
Vostra Altezza, questo devo consegnarlo allo scudiero Eriol!”
Syaoran
sorrise fra sé e sé: “Allora, vi prego, Tomoyo, vi
devo chiedere un ultimo favore.”
“Dite pure,
Vostra Altezza!”
“Vi prego,
descrivetemi la vostra principessa.”
“Oh, sì,
signore. La
principessa Sakura è la più bella fanciulla sulla faccia della
Terra. Ha la pelle bianca, i lineamenti delicati, morbidi capelli biondi e occhi
che sembrano due brillanti smeraldi.”
No,
esisteva davvero quella ragazza, non era una fata, e ora Syaoran sapeva chi
fosse in realtà. Dopo quella rivelazione, il principe
sentì il bisogno di sedersi e guardò di nuovo la pietra che aveva in mano ela lettera: era
stata scritta dal suo unico amore, la principessa Sakura. E,
se la persona che possedeva il cuore della principessa fosse stato davvero lui,
allora non ci sarebbero più stati problemi per loro due.
Perciò,
emozionato, Syaoran si avvicinò a Tomoyo.
“Vi prego,
Tomoyo, portate subito questo messaggio alla
principessa Sakura!”
“Quale
messaggio?”
Syaoran si
inginocchiò di fronte a lei, le prese una mano e le
sorrise.
Ciao a tutti! Allora
Syaoran ha scoperto la verità sulla principessa Sakura. Come vi è sembrato?
Il
prossimo si
intitola “Truth and lies”.
Ah, avete visto il nuovo CLAMP in Wonderland? È bellissimo, soprattutto quando si incontrano Sakura e Syaoran di CCS con
quelli di Tsubasa!! Che carini!!^__^
Ringraziamenti…
Sakura182blast: no, no, syaoran non farà mai
l’insano gesto!! Anche se in giappone la percentuale di persone che compiono l’insano
gesto è da sempre molto alta!!Sigh…comunque, ti ringrazio per la recensione e spero che
questo capitolo ti sia piaciuto!
Sakuretta94: grazie per la recensione, spero che
il capitolo ti sia piaciuto, anche perché stiamo arrivando al momento cruciale!
^_^
Manu: sono
contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e spero che anche questo sia
di tuo gradimento. Ora di sera anche Sakura scoprirà la verità…uh, chissà se
andrà tutto bene! <__<
Piajoe22: che bello! Sono contenta per la
recensione che hai lasciato! ^_^ anche se quello di prima è il tuo capitolo
preferito, spero che anche questo ti sia piaciuto! XD
Eragon1001: non ti preoccupare, la soluzione
estrema che pensava Syaoran non era certo l’insano gesto!! Era la stessa cosa che voleva fare Sakura!! Ah, che cari! Pensano anche allo stesso modo!
^__^
Maddy94: grassie mille
per la recensione!! Spero che anche questo capitolo ti
sia piaciuto!! Nel prossimo anche Sakura scoprirà la
verità…ma come andrà a finire??O_o
Sakurabethovina: non ti
preoccupare, niente più scambi di persona!! ^_^ d’ora
in poi ci sarà la verità, tutta la verità!!
Sakura era
pronta per raggiungere il suo amore più grande e fuggire per sempre da quella
vita che non le aveva mai fatto mancare niente, ma che ora le stava imponendo di
rinunciare al suo sentimento più importante, quando, all’improvviso, nella sua
stanza entrò Tomoyo.
“Tomoyo…hai consegnato il messaggio al principe? Sei riuscita
a vedere Eriol?” le chiese
preoccupata, notando che aveva ancora tra le mani il suo haori.
“A dire il
vero…”
Tomoyo era stranamente ansiosa e la
preoccupazione di Sakura: “Che succede?”
“Anche il
principe Syaoran ha un messaggio per te!”
“Davvero?
Quale?” chiese Sakura, sorpresa.
Tomoyo annuì e le consegnò una busta.
La principessa
Sakura, ansiosa, la aprì e lesse il
messaggio.
“Carissima
principessa Sakura, comprendo perfettamente i vostri sentimenti, anche perché io
stesso sono innamorato di qualcuno. Ma vorrei chiedervi un favore: concedete ai
miei occhi il grande privilegio di incontrare i vostri solo per un istante. Se
le vostre intenzioni in seguito non fossero cambiate,
sarete libera di sottrarvi a questo matrimonio e io non serberò rancore né a
vostro padre né tanto meno a voi. Ma se il nostro incontro dovesse avere l’effetto da me desiderato, vi prego…unitevi a
me il giorno previsto per le nostre nozze e rendetemi l’uomo più felice della
terra!”
Sakura non
potè fare a meno di arrossire per le parole del
principe. Tuttavia non riusciva a dare un senso a quella richiesta. Perché se
anche lui era innamorato di qualcuno voleva ancora
incontrarla?
“Il
principe mi ha pregato in ginocchio di consegnarti questo messaggio!- aggiunse
Tomoyo- E nei suoi occhi c’era davvero il desiderio di
conoscerti, Sakura!”
Sakura,
estremamente turbata e confusa, si sedette sulla poltrona: “Ma perché? Non mi ha
mai conosciuto… Come fa a credere che possa innamorarmi di lui in una
sera?”
“L’unico
modo per saperlo è andare alla festa e conoscere finalmente questo gentile
principe, non trovi?”
A
malincuore Sakura annuì e rinunciò momentaneamente alla sua fuga d’amore:
momentaneamente perché lei non avrebbe potuto mai amare nessuno più di Eriol.
“D’accordo.
Andiamo a conoscere questo principe!”
“Allora…prendo il
vestito?”
“Sì!”
******
Il principe
Syaoran stava ricevendo tutti i suoi ospiti, insieme alla sua famiglia, nella
sala principale del palazzo, che per l’occasione era stata addobbata a festa.
Tutti gli invitati gli porgevano gli auguri per il suo 19° compleanno. Lui
ringraziava con un lieve inchino, ma era molto distratto, distratto a causa
della grande, bellissima scoperta appena fatta. Pensava alla principessa Sakura,
alla faccia che avrebbe fatto, scoprendo che il suo Eriol non era altri che il principe Syaoran. E se non fosse
venuta alla sua festa? No, no, no, sarebbe venuta. Sì, non l’aveva mai deluso,
sarebbe venuta da lui.
Poi,
finalmente, venne annunciato: “Sua Maestà, re Fujitaka del regno di Clow , Sua
Altezza il principe Touya, Sua Altezza la principessa
Sakura!”
La principessa
Sakura…era venuta…ed era davvero la
ragazza con cui Syaoran si incontrava nella foresta.
Il cuore di
Syaoran stava per saltare fuori dal suo petto: al
giovane principe tremavano mani e gambe. Ma doveva essere forte, anche perché
lei era davvero incantevole quella sera, era bella da togliere il
fiato.
Syaoran
avrebbe voluto correrle incontro, ma lasciò che lei lo raggiungesse. Il problema
era che Sakura non lo stava affatto guardando: il suo sguardo era costantemente
rivolto a terra.
Quando
giunsero al loro cospetto, il re e i due figli si inchinarono e lo stesso fecero
Syaoran e la sua famiglia.
“Vi diamo
il più caloroso benvenuto nella nostra dimora, re Fujitaka, principe Touya e
principessa Sakura!” disse la regina
Yelan.
“E’ un
piacere avervi alla mia festa!” esclamò Syaoran.
Re Fujitaka sorrise: “Il piacere è nostro, principe Syaoran. Vi
porgo i miei migliori auguri di buon compleanno!”
“Vi
ringrazio, Vostra Maestà!”
Syaoran
continuava a guardare Sakura con una certa impazienza: perché non alzava il suo
sguardo da terra?
Alla fine,
Syaoran si decise e si portò proprio di fronte a lei, prendendole una
mano.
“Sono
davvero lieto di conoscervi, principessa Sakura!”
Detto
questo, le fece un delicato baciamano e, non appena il suo sguardo si sollevò,
incrociò finalmente quello di Sakura.
La
principessa non riusciva a credere che quello davanti a lui, il principe
Syaoran, fosse la copia perfetta del suo Eriol. Era
rimasta con la testa china da quando aveva messo piede
in quella sala proprio per la paura di farsi riconoscere da Eriol, che sicuramente era presente. Ma mai avrebbe
immaginato di trovarselo lì, davanti a lei.
Il principe
Syaoran le sorrise: “Sorpresa?”
“Voi
siete…il principe Syaoran?”
“Proprio
io. Unico ed inimitabile!” le disse lui, in un sussurro.
“Sono…sono
davvero senza parole!”
“Non vi
preoccupate, principessa Sakura. Se stasera mi concedete l’onore del primo
ballo, saprò spiegarvi ogni cosa!”
Sakura
sorrise: “Vi concederò anche tutti i balli di questa sera, proprio per sentire
la vostra spiegazione, che, spero, sia soddisfacente!”
“Sono
sicuro che rimarrete molto soddisfatta!”
“Allora, vi
attenderò con impazienza, principe Syaoran!”
Sakura
gli sorrise un’ultima volta, fece un inchino e si
allontanò insieme a suo padre e suo fratello. Syaoran la guardò andare via,
ansioso di ballare con lei e spiegarle tutto.
Fortunatamente gli invitati erano
già tutti arrivati; in questo modo le danze cominciarono molto presto e, come
festeggiato della sera, toccava a Syaoran aprire le danze.
Il principe
si diresse, quindi, verso Sakura e, arrivato di fronte a lei, fece un profondo
inchino.
“Principessa Sakura, vorrei
chiedervi il privilegio di essere il vostro cavaliere in questo
ballo!”
Syaoran la
guardò e le porse la mano, attendendo una risposta.
“Principe
Syaoran, accetto molto volentieri!” disse lei, appoggiando la mano su quella di
Syaoran.
Il principe
le sorrise e la condusse al centro della sala, iniziando a ballare con lei. Dopo
di loro, molti altri si unirono nelle danze.
Sakura non
riusciva a distogliere il suo sguardo da quello di Syaoran, che la stava
guardando adorante.
“Allora,
prima dici di essere un ragazzo, poi sei la dama di compagnia della principessa
Sakura e, infine, scopro che sei tu la principessa mia promessa sposa. Fino a
poco fa pensavo che tu fossi solo il frutto della mia immaginazione oppure uno
spirito del bosco, magari lo spirito di un ciliegio…- disse lui,
ridendo-…invece… sei davvero Sakura!”
Sentirgli
pronunciare il suo nome con quello stesso tono che le aveva sempre rivolto fu
una grandissima emozione per la principessa.
“Però,
principe Syaoran…mi hai mentito anche tu! “
“E’ vero,
scusa! Mi dispiace tanto!”
“Non
importa. Anch’io ho mentito, due volte per giunta. Quindi non sono certo la
persona adatta per giudicarti!”
Sakura
gli sorrise e il cuore di Syaoran fece una piacevole
capriola, mentre lui la stringeva a sé.
“Ora
capisci perché desideravo conoscerti, Sakura?” le chiese lui, più
seriamente.
“Sì.
Immagino che tu abbia capito chi fossi veramente quando
ti ho mandato quel messaggio con Tomoyo…”
“Esatto. Il
regalo di compleanno che ti aveva mandato mia madre da parte mia era la
rodocrosite che ti ho visto al collo e Tomoyo aveva in
mano l’haori che ti avevo regalato…infine, per
un’ulteriore conferma ho chiesto alla tua dama di compagnia di descrivermi la
sua principessa e finora non ho visto nessun’altra
fanciulla con degli occhi così intensi!”
“Se penso
al messaggio che ti ho mandato…mi sento un po’ in imbarazzo!” disse Sakura,
arrossendo lievemente sulle gote e chinando il capo per sottrarsi allo sguardo
del principe.
“Perché?
Quel messaggio, invece, mi ha reso immensamente felice!”
Sakura,
perplessa, tornò a guardare Syaoran: “Come mai?”
“In quel
messaggio hai detto che il tuo cuore apparteneva già a qualcuno. Ho pensato che
sarebbe stato magnifico se fossi stato io quel qualcuno, se fossi stato io a
custodire il tuo cuore.”
La
principessa arrossì: “Syaoran…io…”
Ma il
principe Syaoran portò la mano di Sakura sul proprio cuore e le
sorrise.
“Sakura,
vuoi sposarmi?”
La domanda
di Syaoran la fece arrossire violentemente e per un istante le tolse il respiro.
In effetti, ora sapeva chi era il principe Syaoran; la persona a cui voleva bene era proprio lui e lei era la sua promessa
sposa. Eppure, in quel momento, Sakura si sentì stranamente
confusa.
Syaoran
rimase turbato nel vederla così esitante.
“Non vuoi
sposarmi?”
“E tu? Lo
desideri veramente?” gli chiese Sakura, con estrema
serietà.
Syaoran fu
molto colpito da quella domanda: “Certo. Perché pensi il contrario? Pensavo che
stamattina avessi capito quello che provo per te!”
“Non mi
sembra di avertelo sentito dire. Tu mi hai solo baciata. Come faccio a sapere
che quello non era un bacio d’addio?”
“Sakura,
cosa stai cercando di dire?”
“Quello che
voglio dire è: se io non fossi stata la principessa Sakura, ma la
sua dama di compagnia o una semplice contadina, tu mi avresti sposato
comunque?”
In quell’istante la musica terminò e i due si fermarono.
Syaoran guardava Sakura molto turbato. Perché all’improvviso gli aveva rivolto
quella domanda e quello sguardo quasi di sfida?
Sakura,
notando la sua esitazione, sospirò e con un inchino gli disse: “Vi ringrazio per il ballo e per la vostra
spiegazione, principe Syaoran!”
Dopodiché
si allontanò, lasciandolo allibito in mezzo alla sala.
Ok, ok, non
uccidetemi, vi prego! ^_^’ Sono sicura che faranno pace molto presto, magari nel
prossimo capitolo, che si intitola “Dream catcher”, il
titolo fa ben sperare, no? Allora, ho deciso di aggiornare più in fretta perché
tra un po’ inizio il servizio civile e vorrei terminare la storia il più in
fretta possibile! Speriamo bene!
Ringraziamenti…
Piajoe22: bene, grazie per la recensione. Spero
che anche questo sia tra i tuoi preferiti, anche se la fine è un pochino amara!! ^_^’
sakura182blast: sì,
nessun insano gesto per syaoran e speriamo neanche per sakura…no, scherzo!
Chissà se si risolverà tutto nel prossimo capitolo! Grazie per la
recensione!
sakuretta94: ah sì,
sakura lo ha scoperto in questo capitolo, però…è così piena di dubbi, poverina!!
Speriamo che faccia pace con syaoran!
LizDream: grazie
per la recensione.
Era da un po’ che non ti sentivo! Spero che ti stia piacendo
come si sta evolvendo la storia!
sakurabethovina: sì, in
effetti, sakura non è proprio bionda, ma non è neanche castana come syaoran. È
un biondo scuro, castano chiaro, no? Insomma una via di mezzo! Almeno secondo
me!
manu:
allora, non morire perché altrimenti non puoi leggere la fine della storia, no?
Ah, ad ogni modo, spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!
eragon1001: grazie
per la recensione.
Ilclamp in wonderland è un breve anime in cui si incontrano tutti i personaggi delle
clamp. Se vai su youtube li
puoi vedere tutti e due: il primo è uscito qualche anno fa e riguarda le opere
dal 1986 al 1995 (rayheart, clamp detective, tokyobabylon, ecc…), invece il secondo va dal 1995 al 2006 e
naturalmente comprende ccs, tsubasa, xxxholic, chobits, angeliclayer, kobato, X, ecc…Sono usciti
in dvd solo in Giappone, non penso che qui li
troveremo facilmente, purtroppo!
Per colpa
di Sakura e della sua strana domanda, Syaoran non pensò ad altro per i minuti
seguenti. Quando non era costretto ad invitare a ballare qualche nobile
fanciulla, il principe se ne stava seduto sul suo trono, il mento appoggiato al
palmo della mano destra, fissando la principessa Sakura.
Lei sembrava non accorgersi del suo sguardo insistente, mentre
parlava con la sua dama di compagnia o concedeva la sua mano per ballare a
qualche giovane cavaliere. Ciò dava molto fastidio al principe Syaoran, la cui
mente era interamente rivolta a lei: perché gli aveva
fatto quella domanda? Perché dubitava dei suoi sentimenti? Lui non le aveva mai
detto che l’amava, questo era vero, però il gesto di quella mattina era
abbastanza chiaro. E Syaoran era convinto che anche Sakura provasse la stessa
cosa per lui: lei aveva sempre sognato il vero amore, credeva nel potere della
rodocrosite e la sua pietra brillava quando lui era con
lei. Sakura doveva essere innamorata di lui, esattamente come Syaoran era
innamorato di lei…
In quel
momento Sakura accettò l’invito a danzare di Shen Te e Syaoran sentì una grande
rabbia esplodere dentro di lui. Ma, nonostante questa violenta ondata di
gelosia, il principe non poteva fare a meno di seguire ogni singolo movimento
della sua principessa.
Shen Te condusse Sakura nel centro della sala e i due cominciarono
a danzare.
“Principessa Sakura, sono davvero
lieto che abbiate accettato il mio invito!” le disse Shen
Te.
“Sì…anch’io!” esclamò Sakura, non
pienamente convinta.
Una
principessa non poteva mai rifiutare di ballare quando
un cavaliere la invitava con tanta educazione. Inoltre, Tomoyo in quel momento era stata invitata a ballare da un
giovane dall’aria gentile, quindi lei era sola e non aveva scuse per rifiutare
l’invito.
“Sapete…siete oltremodo bella. Le
voci sulla vostra bellezza non vi rendono giustizia.”
“Grazie!
Siete molto gentile!”
I soliti
complimenti, quelli che le davano più fastidio perché la mettevano in imbarazzo
e perché il più delle volte non venivano dal cuore.
“Ma…ditemi,
principessa…è vero che siete la promessa sposa del principe
Syaoran?”
Sakura
arrossì, non tanto per la domanda, quanto per aver finalmente incrociato lo
sguardo del principe Syaoran. Lui la stava fissando con occhi strani: sembrava
arrabbiato…E quello sguardo profondo, quasi pungente, le fece provare un brivido
lungo la schiena.
Come mai la stava guardando in quel modo? Era così insolito da
parte di Syaoran…
“Ehm…Perché
vi interessa saperlo?”
“Perché una
bellezza rara come la vostra sarebbe sprecata nelle mani di un giovane immaturo
come il principe! Voi siete molto più adatta al sottoscritto. Io saprei rendervi
felice!”
Il giovane
uomo la strinse a sé, sorridendole fastidiosamente.
Sakura,
perciò, si sciolse dall’abbraccio con un unico gesto e lo guardò, inorridita: le
sue parole le avevano fatto provare ribrezzo per quel giovane. Soprattutto
quelle sul principe Syaoran, che non corrispondevano a
verità.
“Signore,
vi ringrazio per il ballo, ma trovo che siate arrogante
a parlare in questo modo di persone e situazioni che non vi riguardano. Vi prego
di perdonarmi!”
Sakura
accennò un inchino, lasciando il suo cavaliere a metà della danza. Ma, prima di
allontanarsi, rivolse un rapido sguardo al principe Syaoran, quasi a volergli
comunicare qualche cosa. Dopodiché Sakura uscì nel giardino circostante.
Purtroppo c’era pochissima luce, solo la luna illuminava il giardino. La
principessa non riusciva a vedere molto: c’erano un laghetto in mezzo al
giardino, su cui la luce della luna creava riflessi argentei, e diversi alberi
sparsi qua e là. Doveva essere un bellissimo giardino dai colori affascinanti
anche con la luce del sole.
Il principe
Syaoran lesse in quello sguardo un invito a seguirla. Se Sakura voleva parlare,
lui non poteva essere più d’accordo: in effetti, aveva un paio di cosette da
dirle. E così fece: si alzò dal trono, attraversò la sala, rivolgendo uno
sguardo minaccioso a Shen Te, che gli rimandò un sorriso enigmatico, e uscì nel
giardino. Lei si era avvicinata a un albero di ciliegio e, udendo dei passi
dietro di lei, si voltò.
“Allora…cosa avevi in mente,
accettando di ballare con tutti quelli che ti hanno invitata??” chiese Syaoran, tutto d’un fiato.
Fu quella
la prima domanda che gli venne in mente, una domanda dettata dalla forte gelosia
che stava provando nei confronti della principessa.
“Non
capisco…cosa intendi dire?”
“Lo hai
fatto apposta? Volevi farmi ingelosire solo perché pensi che i miei sentimenti per te non siano sinceri?”
esclamò lui, il fiato corto e la rabbia che gli faceva tremare le
mani.
Sakura
rimase colpita, vedendolo in quello stato, e si portò una mano sulle
labbra.
“Geloso…tu
sei geloso?” chiese lei, titubante.
Syaoran guardò per terra,
imbarazzato e rosso in viso, e annuì: “E’ naturale che io sia geloso: la ragazza
che amo ha ballato con tutti i giovani nobili presenti alla mia festa, dopo
avermi rifiutato!”
Sakura si
limitò a guardare altrove. Syaoran non aveva capito nulla: lei non l’aveva
rifiutato. Stava solo cercando di capire se lui l’amasse indipendentemente dal
fatto che lei fosse la sua promessa sposa.
Syaoran,
notando la sua espressione abbattuta, si maledisse: lei
non si meritava un trattamento del genere da parte sua, lei che lui adorava.
Così, con un po’ di coraggio, le si avvicinò e le prese
con dolcezza una mano. Sakura fremette e tornò a guardarlo, particolarmente
ansiosa.
“Sakura,
prima di scoprire che la ragazza che avevo conosciuto nella foresta, in realtà,
era la mia promessa sposa, avevo intenzione di fuggire via con te. – le disse
Syaoran, sorridendo- Ti avrei cercata dappertutto, anche se fossi stata una
semplice contadina, e ti avrei chiesto di scappare insieme a me, per poterti sposare e amare per tutta la vita. Perché io ti amo
immensamente e per te sarei disposto a tutto!”
Sakura
aveva le lacrime agli occhi, non per le parole di Syaoran estremamente dolci, ma
per la sincerità che riusciva a leggere nei suoi bellissimi occhi. Una sincerità
che era riuscita ad arrivare al suo cuore, a farla commuovere e convincerla
finalmente che il sentimento di Syaoran era sincero e purissimo. Il sogno di
trovare il vero amore si era avverato…
Prima che
potesse dire qualunque cosa, la principessa si avvicinò al principe e appoggiò
la fronte e le mani sul suo petto; e, in quello stesso momento, Syaoran sentì il
suo cuore fermarsi: stava morendo? Oppure quello era solo un bellissimo sogno,
il suo più bel sogno?
“Syaoran…ti
amo tanto anch’io. Perdonami per aver dubitato dei tuoi
sentimenti!”
No, il suo
cuore non si era fermato, batteva ancora, batteva forte. Syaoran era vivo e
quello non era solo un sogno, era un sogno avverato.
Syaoran
sorrise, abbracciandola più forte che poteva: “Non importa, Sakura.”
Sakura,
piangendo silenziosamente per la felicità, cercò il suo sguardo: “Io ti amo fin
da quando per te ero Yukito.
Ma ho sempre vissuto con la paura di perderti e, quando oggi ho scoperto chi eri
davvero, ho provato una felicità immensa, che mi ha lasciata stordita. Ho
cominciato a pensare che il bacio di stamattina fosse solo una sorta di addio
perché sapevi di essere destinato alla principessa Sakura e non avresti mai
avuto il coraggio di sposare quella che credevi che fossi. Scusami tanto,
Syaoran!”
Syaoran le
baciò il capo, accarezzandole i capelli.
“Amore
mio…tranquilla. Non devi scusarti di nulla. È più che comprensibile come ti sei
sentita dopo tutto quello che abbiamo passato.
Considera solo che d’ora in poi saremo felici insieme e che, in un certo senso,
eravamo destinati l’uno all’altra.”
“Destinati?”
“Certo,
pensaci bene. I nostri genitori avevano organizzato il nostro matrimonio, anche
se non ci eravamo mai conosciuti. Noi eravamo entrambi contrari, ma ci siamo
incontrati per caso e ci siamo innamorati. Questo significa che i nostri destini
sono incrociati fin dall’inizio, probabilmente da sempre. Il filo rosso del mio
destino è collegato a te e niente ci potrà dividere! Perché se è giusto che
questo avvenga, allora questo avverrà” (questa credenza riguardante il filo rosso
del destino è una leggenda greca e si ritrova spesso nelle opere delle clamp: wish, xxxholic…ndA)
Syaoran le
sorrise, infilando poi una mano sotto il suo haori:
prese la pietra che Sakura gli aveva restituito e la allacciò intorno al suo
collo. Sakura osservò la sua pietra, felice di riaverla con sé: ormai teneva
particolarmente a quell’oggetto che l’aveva aiutata a
trovare Syaoran.
“Eravamo
destinati davvero l’uno all’altra, Syaoran, perché il mio unico vero amore,
quello che sogno da sempre, sei tu! Sei tu che hai
fatto avverare quel sogno! - esclamò Sakura, arrossendo lievemente per ciò che
stava per chiedergli – E, adesso, Syaoran dovresti
ripetere…quello che mi hai chiesto prima…”
“Cosa?”
domandò Syaoran, fingendo di non capire.
Sakura,
sempre più rossa, gli diede una pacca sul torace: “Sai benissimo
cosa!”
Syaoran le
rivolse uno sguardo di pura dolcezza e immenso amore e le accarezzò il
viso.
“Sakura…vuoi
sposarmi?”
Sakura
rise, felice: “Oh, principe Syaoran, se me lo chiedete così gentilmente, non
posso certo rifiutare!”
“Allora,
dimmelo! – esclamò Syaoran, stringendola a sé con un braccio intorno alla vita-
Dimmi di sì…”
La
principessa si sentì mancare il respiro: gli occhi di Syaoran così dolci, eppure
così pieni di determinazione, in quel momento le erano sembrati
bellissimi.
“Sì,
Syaoran. Desidero sposarti sopra ogni altra cosa!”
Il principe
le sorrise, ma le rivolse anche lo stesso sguardo di quella mattina, uno sguardo
pieno di amore e desiderio, e si avvicinò al suo viso, fissando le sue labbra.
Sakura arrossì e cominciò a tremare, ma lo desiderava tanto anche
lei.
“Quindi…credo che non ci sia…niente
di male se…se adesso io…”
Syaoran
appoggiò la fronte a quella di Sakura e, per qualche istante, restò in quella
posizione, con gli occhi chiusi, per concentrarsi solo sui battiti del suo cuore
e sui respiri della sua principessa.
Sakura lo
guardava, sorridendo: era diventato il suo sogno più prezioso, il suo sentimento
più importante, che lei avrebbe protetto e custodito per sempre nel suo cuore.
La principessa gli accarezzò il viso con una mano e, a quel punto, Syaoran
la baciò.
Era un bacio così diverso da quello della mattina; era pieno di
amore, passione, desiderio proprio come il loro primo bacio, però aveva qualcosa
in più: era delicato, più…riflessivo. E forse proprio per questo Sakura amava
ancora di più il suo secondo bacio.
*****
“E’
incredibile! Non avrei mai immaginato che potesse accadere!” esclamò re Fujitaka, osservando incredulo la
scena.
La regina
Yelan
sorrise: “Caro re Fujitaka, a volte può accadere
davvero quello nessuno può immaginare!”
“E in
questo caso, secondo voi, Maestà, cosa è accaduto di
preciso?”
“E’ molto
raro, vero, innamorarsi di qualcuno senza sapere che quel qualcuno è il proprio
promesso sposo!”
“Sarà stata
la rodocrosite che avete regalato a mia figlia?”domandò il
re.
“Quella ha
contribuito sicuramente, ma loro erano senza alcun dubbio
destinati l’uno all’altra.”
Il re Fujitaka guardò la regina, perplesso: “Come fate a esserne
così sicura, Maestà?”
“Perché non
capita tutti i giorni di incontrare per caso il proprio promesso sposo e
innamorarsene sinceramente!”
“Volete
dire che si conoscevano già, prima di questa sera?”
La regina
Yelan
gli rivolse un sorriso emblematico.
“Non
capisco, come è potuto succedere?” domandò il re Fujitaka, sempre più confuso.
“Il destino
è misterioso e non ci è dato di conoscere i motivi che lo portano ad agire in
uno modo o nell’altro.Tramiteil filo rosso il destino lega ogni
creatura a quello che sarà il proprio fato. Se è giusto che qualcosa avvenga,
avverrà. Al contrario, se qualcosa è giusto che non succeda, non accadrà. E
adoperarsi per cercare di farlo avvenire in ogni modo, sarebbe soltanto inutile.
A nessuno è dato di poter di tessere il filo rosso del destino, ma solamente di
poterlo accettare.”
“Comunque…-
disse Fujitaka, guardando con un sorriso la figlia in
giardino tra le braccia del principe Syaoran-…sono lieto che sia andato tutto
bene!”
“Dite bene,
Maestà. L’importante è che insieme i nostri figli siano
felici!”
“Lo saranno
sicuramente! – commentò il re, assumendo una strana espressione curiosa- A
proposito, Maestà, voi come sapevate che mia figlia aveva conosciuto vostro figlio prima di questa sera?”
“Dirvi che
sono la figlia del sacerdote Mo Shu è abbastanza?”
“Oh, non lo
sapevo…quindi, voi siete in grado di usare la magia?”
“In un
certo senso…sì…”
Il re Fujitaka rise, divertito: “Siete incredibile, regina
Yelan!”
“Incredibile è questa serata, re
Fujitaka!” commentò la regina.
Sì,
incredibile era quell’atmosfera che avvolgeva i due
giovani principi: un’atmosfera pura, intensa, di pace, di amore…e, soprattutto,
un’atmosfera magica, perché era davvero magico ciò che era successo alla
principessa Sakura e al principe Syaoran.
Ahi, ahi, credo di aver fatto un po’
troppo melenso questo capitolo!! Spero comunque che vi
sia piaciuto!! Era quello che tutti attendevano, no?
Ok, il prossimo si intitola “Troubledsouls”…
Ringraziamenti…
Sakura182blast: grazie per la recensione. Come
vedi hanno fatto pace e spero che il capitolo ti sia piaciuto. Lo sai che dream
catcher è il titolo di una canzone di olivia, quella che da la voce a
reira dei trapnest?
Manu: grazie per la recensione e spero
che con questo capitolo sia terminato il tuo scombussolamento!
^_^
piajoe22: mi fa piacere che tu abbia
approvato i dubbi di sakura e spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo!!
Sakuretta94: ah, come vedi hanno fatto pace e
spero che ti sia piaciuto il modo in cui hanno fatto pace!^_^
Sakurabethovina: siccome vorrei vivere ancora
parecchi anni, come hai letto syaoran e sakura hanno fatto pace. Spero che il
capitolo ti sia piaciuto!
Eragon1001: mi sa che devi prendere uno come
syaoran, perché questo è occupato! ^_^ ad ogni modo, spero che il capitolo ti
sia piaciuto. E per le precisazioni…prego!
LizDream: grazie per la recensione e non ti
preoccupare se alcuni capitolo non li recensisci. Non
muore nessuno. Sono contenta che anche tu abbia approvato i dubbi di sakura e
spero che il capitolo ti sia piaciuto!
Monny: grazie per la recensione. Spero
che il capitolo ti sia piaciuto!
Maddy94: spero che il capitolo abbia
chiarito ogni tuo dubbio e spero che ti sia piaciuto. Non preoccuparti se non
recensisci ogni capitolo. Non casca il mondo!
Quella
notte, quella magica notte la principessa Sakura sognò colui che ormai da tanto
tempo era diventato il suo sogno più bello, il sogno più anelato…diventato
finalmente realtà.
La sera
prima, subito dopo quello che era successo in giardino
con Syaoran, Sakura fu così felice che, in certi momenti, non riusciva più a
ragionare con lucidità: rideva e non pensava ad altri che a Syaoran, quel
meraviglioso principe che la adorava e l’amava profondamente.
Dopo la festa
di compleanno di Syaoran, Sakura era ufficialmente la sua promessa sposa. Se
pensava che tra circa due settimane lei avrebbe sposato il suo Syaoran, la
testa le girava e le gote prendevano fuoco. Però era anche una meravigliosa
sensazione, soprattutto perché lei desiderava che accadesse.
Il giorno seguente
Sakura si svegliò prestissimo: Yuesi
sera addormentato accanto a lei, così la principessa lo accarezzò e lui si
svegliò.
“Buongiorno,
Yue!”
Yue si
stiracchiò sul letto e fece le fusa contro la mano della sua padroncina, che
sorrise.
“Oggi è una
bellissima giornata, non trovi anche tu, Yue?”
Il gattino
miagolò e Sakura lo prese in braccio, ma, in quel
momento, nella camera entrò Tomoyo.
“Buongiorno,
principessa Sakura, futura sposa del principe Syaoran!”
Sakura
rise, mentre Tomoyo apriva le tende della sua camera.
“Buongiorno,
Tomoyo!” esclamò Sakura, alzandosi in piedi.
Tomoyole si avvicinò, scrutandola attentamente in viso, e poi
sorrise.
“Oh,
Sakura, l’amore ti fa proprio bene!” commentò la dama di compagnia, divertita.
Perplessa,
Sakura si portò le mani sul volto: “Che dici, Tomoyo?
Ho qualcosa di strano?”
“No, tutt’altro, amica mia…sei talmente
radiosa stamattina! Basta guardarti per capire cosa ti sta succedendo!”
Sakura
chinò il capo, arrossendo: “Tomoyo…”
Tomoyo
rise, dopodiché cominciò a preparare il vestito di Sakura.
“A
proposito di questo, tuo padre stamattina si recherà nel regno di Yang per i
preparativi del matrimonio e pensava che avresti gradito unirti a lui!”
Sakura
sorrise felice: sprizzava gioia da tutti pori all’idea di rivedere Syaoran.
Perciò la principessa si preparò in fretta e furia, aiutata da Tomoyo, e raggiunse il padre in giardino, il quale, non
appena la vide, sorrise.
“Buongiorno,
padre!”
“Buongiorno!-
disse Fujitaka, guardandola dolcemente- Mia cara, sei
incredibilmente bella stamattina!”
“Grazie!”
“Merito del
principe Syaoran, immagino…”
Imbarazzata,
Sakura arrossì: “Padre, vi prego…così mi mettete in imbarazzo!”
“Scusami
tanto, tesoro, ma vederti così felice mi riempie il cuore di gioia!- esclamò il
padre, prendendole una mano- Andiamo?”
“Sì!”
Il re aiutò
la giovane figlia a salire sulla carrozza e partirono alla volta del regno di
Yang. Arrivati al palazzo, la
regina Yelan li accolse con gioia.
“Principessa
Sakura, sono estremamente felice di rivederti, soprattutto dopo ieri sera!”
disse sorridendo la regina, mentre Sakura si inchinava al suo cospetto.
Sakura
arrossì: “Vostra Maestà, se posso esservi d’aiuto…”
“Oh,
no…bambina, tu sei la futura sposa. Questo compito spetta a noi regnanti! –
esclamò la regina, prendendole entrambe le mani- Ora vai in giardino: Syaoran
ti raggiungerà subito.”
“D’accordo!”
Così Sakura
raggiunse il giardino del palazzo. Era proprio vero: con la luce del sole quel
giardino era ancora più bello.Al centro
il laghetto era costeggiato da un sentiero e uno steccato di legno. In tutto il
giardino l’erba era ben curata, proprio come gli alberi dalle forme più
disparate sparsi qua e là: azalee, salici piangenti, ciliegi, aceri rossi e
pini conferivano dei colori bellissimi a quel paesaggio naturale riprodotto in
miniatura. La principessa si avvicinò al laghetto, fermandosi sulla soglia di
una piccola insenatura composta unicamente da rocce, che si addentrava
nell’acqua. Era davvero un paesaggio incantevole anche di giorno, ma lei preferiva
la versione notturna, aveva per lei un significato molto particolare.
“Principessa
Sakura, che piacere rivedervi!”
Sakura sobbalzò,
destata dai suoi meravigliosi ricordi, e si voltò, riconoscendo il giovane che
la sera precedente l’aveva invitata a ballare, ma che aveva detto cose
spiacevoli sul principe Syaoran.
“Buongiorno!”
disse Sakura, con un inchino.
“Immagino
che d’ora in poi vi vedremo più spesso qui da noi, dico bene?”
“Credo di
sì!”
Il giovane
si avvicinò a lei e le prese una mano.
“E’ una
notizia bellissima. In questo modo potremmo conoscerci meglio!”
Sakura, con
delicatezza, ritirò la mano e questo gesto fece sorridere il ragazzo.
“Come
volete voi, principessa Sakura.”
“Principe
Shen Te!”
Quella voce
apparteneva a Syaoran, che li aveva raggiunti e stava ora fissando il ragazzo
con uno sguardo diffidente.
“Oh…è
arrivato il vostro promesso sposo, principessa Sakura. Dobbiamo proprio
separarci. A presto!”
Il principe
Shen Te si allontanò da Sakura e passò di fianco a Syaoran, senza degnarlo
neanche di uno sguardo. Syaoran, però, lo afferrò per un polso, costringendolo
a guardarlo negli occhi.
“Te lo
ripeto, stalle lontano. Se dovessi sorprenderti
un’altra volta a infastidirla, ti bandirò dal mio regno e questa volta sarà per
sempre!”
“Ai vostri
ordini, principe Syaoran!” esclamò Shen Te, con un sorriso sardonico sulle
labbra.
Non appena
si fu allontanato, Syaoran si voltò verso Sakura e le sorrise.
“Mi
dispiace, spero non ti abbia dato troppo fastidio!”
Sakura
scosse il capo: “No, non ti preoccupare!”
Syaoran,
sollevato dalla sua risposta, si avvicinò alla principessa, le prese una mano e
le fece un delicato baciamano: “Sono davvero felice di rivederti!”
“Anch’io!”
disse lei, arrossendo.
“Scommetto
che non hai mai visitato il nostro giardino, vero?”
Sakura
scosse il capo.
“Ti
piacerebbe fare un giro?” le chiese Syaoran, porgendole il braccio.
Sakura
sorrise e appoggiò una mano sul suo braccio: “Sì!”
“Allora,
andiamo!”
Perciò
Syaoran la accompagnò a fare una passeggiata in quel giardino che lei stava già
cominciando ad amare. Il principe si accorse di come Sakura guardava
affascinata ogni singolo particolare del giardino e questo gli fece molto
piacere, soprattutto perché le si era dipinta sul
volto una espressione molto bella, come quella di un bambino a cui viene
regalato il primo giocattolo.
“Ti piace?”
“Sì,
tantissimo! Perché non mi hai mai parlato di questo giardino?”
Syaoran
fece spallucce: “Non saprei…non ci ho pensato!”
“Comunque…sono
contenta di averlo visitato!” esclamò lei, sorridendo e stringendogli il
braccio.
“Mi fa
piacere, anche perché in questo momento hai un bellissimo sorriso!”
Syaoran le
sfiorò le labbra con la punta di un dito e Sakura arrossì.
“Sai, mia
dolce Sakura, stanotte per colpa tua non ho potuto dormire.”
Sakura, all’improvviso,
assunse un’espressione preoccupata e gli prese il viso tra le mani: “Come mai?
Cosa ti è successo?”
Vedendo
tanta preoccupazione per lui, Syaoran ridacchiò e coprì con una mano quella di
Sakura.
“Niente di
grave, mia cara. Ero talmente felice per quello che era successo…che sono stato
agitato per tutta la notte e non ho potuto in nessun modo prendere sonno!”
“Oh,
Syaoran…mi hai fatto preoccupare. Allora, stai bene?”
“Sì, sto
benissimo!” esclamò Syaoran.
E, così
dicendo, le rivolse uno sguardo molto dolce che la fece rabbrividire, mentre
lui si avvicinava lentamente al suo viso.
“Principe
Syaoran!!”
Eriol
sopraggiunse con passo svelto e, accorgendosi della principessa Sakura, le
rivolse un sorriso e un profondo inchino.
“Buongiorno,
Vostra Altezza!”
Sakura, con
le guance lievemente arrossate, sorrise all’uomo che li aveva appena raggiunti
e interrotti e che lei riconobbe essere il giovane a cuiTomoyo aveva concesso più di un ballo la sera prima.
“Sakura,
lascia che ti presenti il vero Eriol, mio scudiero,
ma, soprattutto, il mio più caro amico!” disse Syaoran.
Il nome di Eriol le fece provare ancora una forte emozione, ma ormai
sapeva che l’Eriol che aveva conosciuto non era altri
che il suo preziosissimo Syaoran.
“E’ un
piacere conoscervi, Eriol!”
“Il piacere
è mio, Vostra Altezza!”
Sakura lo
invitò ad alzarsi: “Vi prego, Eriol, chiamatemi solo
Sakura.”
“Lo
desiderate davvero? Non so se mi è permesso…”
“Certo, che
puoi Eriol! – esclamò Syaoran- Se è Sakura a
volerlo…”
“Allora,
d’accordo…Sakura!” disse Eriol, sorridendole
gentilmente.
“Dimmi,
adesso, Eriol…cosa è successo?”
“Riguarda il
principe Shen Te: ricordi che stamattina mi avevi chiesto di tenerlo d’occhio?”
“Sì,
ricordo perfettamente!”
“Beh… purtroppo
sembra che sia scomparso!”
Syaoran
divenne improvvisamente pallido e preoccupato: “Scomparso?!”
“Sì, poco
fa ero nelle scuderie e ho notato che il suo cavallo non c’era più. Sono andato
a cercarlo, ma nella sua camera non c’era più nulla che gli appartenesse! Sembra
quasi che non ci sia mai stato lì dentro!”
“Non
capisco, cosa gli può essere successo?!” chiese
Syaoran.
“Non so,
Syaoran. – rispose Eriol, altrettanto preoccupato-
Dobbiamo mandare qualcuno a cercarlo?”
Syaoran si
avvicinò allo steccato, vi appoggiò le mani e si perse con lo sguardo nel lago:
cosa aveva spinto Shen Te a scappare dal palazzo? Il principe non sapeva se
preoccuparsi oppure rasserenarsi per la sua improvvisa scomparsa. Forse era
meglio così. Una preoccupazione in meno per Syaoran in quel periodo così
impegnato non avrebbe potuto che fargli bene.
“Lasciamo
perdere! Penso che sia meglio così!”
“D’accordo.
Allora, mi dispiace di avervi disturbato! – esclamò Eriol,
con un inchino- A presto, principessa Sakura!”
“A presto, Eriol!”
Sakura
aspettò che Eriol si fosse allontanato, poi rivolse il
suo sguardo verso Syaoran, che, ancora preoccupato, fissava il lago al centro
del giardino. Perciò lo affiancò e appoggiò una mano su quella di Syaoran, il
quale, a sua volta, la strinse.
Syaoran la
guardò e, accorgendosi della sua preoccupazione per lui, le sorrise.
“Va tutto
bene, tranquilla!”
“Però mi
sembri molto preoccupato e mi fa tanto male vederti così! Vorrei poter fare
qualcosa per allontanare le tue preoccupazioni.”
Sakura gli
appoggiò una mano sul cuore e Syaoran non riuscì a trattenersi
dall’abbracciarla.
“Syao…Syaoran…” esclamò lei, presa alla sprovvista.
“Ti
assicuro che non c’è nulla di cui preoccuparsi, Sakura.- disse poi lui,
guardandola negli occhi- Niente potrà mai rovinare questi giorni meravigliosi,
tanto meno la scomparsa di mio cugino!”
“Tuo cugino?”
esclamò Sakura, incredula.
All’improvviso
le tornarono in mente le parole di Shen Te della sera precedentemente. Come
poteva Shen Te parlare male di suo cugino, soprattutto se questo cugino era una
persona amabile come Syaoran?
“Sì, il principe
Shen Te è mio cugino. Mio padre aveva un fratello, si
chiamava Li Huang. Poco prima
che io nascessi, mio padre scoprì che suo fratello si era infatuato di una
giovane contadina, che era rimasta incinta proprio di lui. Mio padre era
disposto ad accoglierla a palazzo, purché si sposassero. Ma la ragazza morì
dando alla luce Shen Te e Huang fu distrutto per questa dolorosa perdita.
Tuttavia, tenne il bambino e lo fece crescere a palazzo con me ed Eriol. Ma, dopo pochi anni, mio padre morì improvvisamente.
Il sacerdote di corte disse che era stato colto da un improvviso infarto. Come
puoi ben immaginare, furono giorni terribili in tutto il regno. Mia madre era
distrutta e, nonostante i consigli insistenti di suo padre, non aveva alcuna
intenzione di risposarsi.”
“Suo
padre?” ripeté la principessa.
“Sì, suo
padre era Mo Shu.”
“Il
sacerdote di corte?!”
“Proprio
così. Il sacerdote di corte era mio nonno: è sempre stato un uomo amabile, che
aveva a cuore sua figlia e il bene del popolo del nostro regno. Ma era anche un
uomo debole e la magia, di cui si era servito sempre per fare del bene, a un
certo punto si impossessò di lui. Quando non si riesce più a controllarla, la
magia diventa malvagia e questo è accaduto anche a mio nonno.”
“E’
terribile!” esclamò Sakura, portandosi una mano sulle labbra.
“Già! –
disse Syaoran, continuando il racconto- Il desiderio di vedere la figlia ancora
al fianco di uomo era così forte che propose a Huang di sposare mia madre.
Siccome lei era assolutamente contraria, Mo Shu le somministrò una pozione per
controllare la sua volontà. Fu così che, all’improvviso, mia
madre accettò la corte di Huang e decisero di sposarsi. Per fortuna, il
generale del mio esercito,YiChou(vuol dire
legno. Nda), un giorno, si accorse di come mio
nonno controllasse la volontà di mia madre.”
“Quindi il
matrimonio fu annullato!”
“Sì, e non
appena mia madre tornò in sé, bandì per sempre suo padre e Huang da questo
regno. Shen Te, naturalmente, seguì suo padre e da allora non abbiamo saputo
più niente di loro, a parte la morte di mio nonno qualche anno fa e quella di
Huang recentemente. Shen Te è tornato perché l’esilio
non contava per lui!”
“Ma allora
non hai nulla da temere.- esclamò Sakura- Devi avere fiducia in lui anche per
quel legame di sangue che c’è fra di voi: è pur sempre
tuo cugino. Inoltre, lui è tornato già da un po’ di tempo e non ha ancora dato
grossi problemi, se non sbaglio.”
Syaoran la
guardò, sconcertato: “Ma Sakura…non hai visto prima come ti stava
importunando?”
“Immagino
che questo suo comportamento sia dovuto ai tanti anni
passati in esilio. Syaoran, devi capire quanto sia stato
difficile per lui vivere per tanti anni lontano dalla sua casa!”
Syaoran si
allontanò da lei, tornando allo steccato, e le diede le spalle. Sakura rimase
piuttosto turbata da quella reazione.
“E’ assurdo
che tu la pensi in questo modo!” commentò il principe, estremamente seccato.
“Ma perché?
Cosa c’è di sbagliato nel credere che ci sia del buono in tutti noi, perfino in
lui?!”
“Sakura,
stai parlando di mio cugino senza conoscerlo veramente: la questione non ti
riguarda, anche perché tu sei talmente ingenua da fidarti di chiunque non ti
aggredisca!”
Syaoran
aveva parlato senza ragionare e senza pensare davvero quelle cose: infatti sì pentì immediatamente di averle detto quelle cose
orribili e si voltò giusto in tempo per vedere la sua principessa allontanarsi
di corsa verso il palazzo.
Ma che cosa
aveva combinato? Perché era stato così stupido da parlarle in quel modo?
Proprio a lei, così sensibile, così dolce, così preziosa per lui. Se ora Sakura
lo avesse odiato, probabilmente lui l’avrebbe capita perfettamente. Però il
solo pensiero che lei lo odiasse e che annullasse il
fidanzamento, gli faceva provare un dolore atroce nel petto. Doveva
assolutamente scusarsi con lei e farle capire che lui non pensava davvero
quelle cose. Syaoran, però, era anche convinto che lei fosse talmente
arrabbiata con lui che non avrebbe voluto vederlo, almeno per il momento.
Certo che questi due sono proprio
degli imbranati. Fidanzati da neanche un giorno e hanno già litigato! Ahi ahi! Beh, il prossimo capitolo si intitola “Cruelintentions”. Naturalmente, siamo
già arrivati all’ultima parte della storia, quella dove si trova un po’ più di
movimento. Non tanto,solo un pochino, perché non so se sono brava a raccontare
queste situazioni! ^_^
Ringraziamenti…
Monny: no, no, non è affatto finita. Al momento
la storia finisce al capitolo 21, quindi manca ancora un po’!!
sakura182blast: beh, nel prossimo capitolo
scopriremo se quel famoso cugino è davvero scomparso oppure ricomparirà
improvvisamente. Chissà. Ma la cosa è talmente banale, che si capisce
tranquillamente. ^_^ ilclamp
in wonderland 2 è proprio bello. A me piace anche la scena dove sumomo e kotoko di chobits si strofinano i nasini. Kawaii!!
*o*
sakura93thebest: grazie per la recensione! Spero che
continuerai a seguire questa storia!^_^
sakuretta94: grazie anche a te per la recensione. Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
manu: bene, sono contenta che ti sia
piaciuto il capitolo precedente!! Anche a me è piaciuto tanto, anche se il mio
parere non conta! -_-’ adesso spero che con quello che
sta per accadere non subirai un altro scombussolamento!!^_^
eragon1001: grazie per la recensione! Sono felice
di sapere che il capitolo precedente non era troppo melenso. Anche se forse ci
volevano più puccioserie per compensare quello che è
accaduto in questo capitolo!!^_^
sakurabethovina:ah,ah, mica scemi il re e la
regina!! ^_^ però, adesso, spero che non ti arrabbierai troppo con me per
quello che è successo in questo capitolo!!!
maddy94: grazie per la recensione! veramente non so se scriverò del matrimonio. In effetti ho finito di scrivere la storia, però mi manca
proprio il finale. Sono un po’ in crisi per questo! Speriamo di riuscire a
sbloccarmi!! ^_^
Sakura era
rimasta sconvolta da quelle parole terribili, che come lame taglienti le avevano
trafitto il cuore. Sentirle pronunciare poi dal suo Syaoran era stato ancora più
orribile. Quella che per lei doveva essere una delle più belle giornate della
sua vita, era diventata ora la più triste. Una parte di lei avrebbe voluto
odiare Syaoran, ma Sakura non ci sarebbe mai riuscita: non avrebbe mai potuto
provare un sentimento tanto duro per qualcuno, tanto meno per Syaoran, colui che
aveva fatto avverare il suo sogno.
Perciò la
principessa tornò a palazzo e non volle aspettare suo padre: era dispiaciuta di
lasciare il regno di Yang senza essersi adeguatamente congedata dalla regina
Yelan. Ma la sovrana avrebbe sicuramente capito il suo stato d’animo, una volta
spiegata quella terribile discussione fra lei e Syaoran, un
discussione che Sakura avrebbe voluto dimenticare al più presto.
Purtroppo, però, non ci riusciva: le parole di Syaoran continuarono ad aleggiare
nella sua mente per tutto il tragitto, come se volessero infliggerle la più
lenta e insopportabile delle torture.
Non appena
la carrozza si fermò all’entrata del palazzo, Sakura scese di corsa e raggiunse
la sua camera. Dopo aver chiuso la porta, la principessa rimase per qualche
istante in piedi, immobile, lo sguardo fisso fuori
dalla finestra, al palazzo del regno di Yang. E, improvvisamente, la sua
mente ripercorse tutti i momenti che lei aveva trascorso insieme a Syaoran,
da quando si erano conosciuti nella foresta a quella
discussione che li aveva separati quel giorno. Sakura raggiunse la poltroncina
di fronte al balcone, accorgendosi dell’ haori che Syaoran le aveva regalato, quando lei credeva
ancora fosse Eriol: la principessa si sedette,
prendendo tra le mani quel soprabito, e lo strinse a sé, cominciando a
piangere.
Dov’era
finito quello Syaoran? Quello che,
fingendosi Eriol, si incontrava di nascosto con lei
nella foresta, quello che rideva con lei, quello sempre così dolce e gentile con
lei? Il principe Syaoran non poteva essere lo stesso giovane uomo che le aveva
detto quelle terribili cose.
“Sakura?”
Sentendosi
chiamare, la principessa sobbalzò e guardò verso
l’entrata.
“Tomoyo?!”
La dama di
compagnia si avvicinò a lei di corsa e le si
inginocchiò di fronte, osservandola con estrema
preoccupazione.
“Sakura,
cosa è successo? Perché stai piangendo?”
Sakura, tra
i singhiozzi, cercò di raccontarle della discussione avuta qualche momento prima con Syaoran. Tomoyo ascoltò il suo racconto, pazientemente, e alla fine
le porse il suo fazzoletto.
“Certo,
quello che ti ha detto il principe Syaoran è davvero orribile, però…” disse
Tomoyo.
“Però,
cosa?”
“Quando ho
conosciuto il principe, ho avuto l’impressione che fosse una persona davvero gentile. Inoltre nello sguardo che
ti rivolgeva ieri sera c’era tutto l’amore di questo mondo, Sakura. –disse lei,
prendendole il viso tra le mani- Lui ti ama tantissimo, sono sicura che oggi ti
ha detto quelle cose solo perché era nervoso e
preoccupato, non perché le pensasse davvero.”
Sakura
strinse il fazzoletto tra le mani, ansiosa. Se fosse
stato davvero così, allora non doveva arrabbiarsi con Syaoran, perché, in
effetti, anche lei aveva notato quanto fosse preoccupato riguardo la scomparsa
di suo cugino.
“Sai, forse
hai ragione, Tomoyo…come sempre del resto!“ disse
Sakura, tornando a ridere.
Anche Tomoyo rise e, subito dopo, appoggiò una mano sopra quelle di Sakura.
“Sono
sicura che anche lui si sta struggendo dal dolore per averti detto quelle cose e
domani mattina presto sarà qui a porgerti le sue più sentite scuse!”
“Sì!”
Sakura
tornò un po’ più serena e balzò giù dalla poltrona, correndo ad affacciarsi sul
balcone, seguita dalla sua dama di compagnia.
“Syaoran…-disse Sakura, guardando il
palazzo del suo principe-…sbrigati a venire da me. Ho tanta voglia di
rivederti!”
Tomoyo osservò divertita quell’espressione da innamorata della sua amica: era davvero
felice e questo le riempiva il cuore di gioia.
“Ripeto
quello che ti ho detto stamattina…l’amore ti fa proprio bene!” commentò Tomoyo.
Sakura
guardò l’amica, sorridendo maliziosamente: “A proposito di questo, Tomoyo…lo sai chi era quel giovane
a cui ieri hai concesso più di un ballo?”
Tomoyo, presa alla sprovvista, arrossì:
“C-certo…era Eriol, lo
scudiero del principe!”
“Già, l’ho
conosciuto stamattina! È un giovane molto gentile, non
trovi?”
“S-sì, molto gentile!”
“Immagino
che questa sia la qualità che ti ha più colpita!” esclamò Sakura, osservandola
sempre più attentamente.
“Oh…Sakura,
mi stai mettendo in imbarazzo!” disse Tomoyo,
coprendosi il viso con le mani.
Sakura
sorrise felice: sarebbe stato bello se anche Tomoyo
avesse trovato la sua anima gemella proprio come era
successo a lei.
Improvvisamente, però, l’attenzione
delle due ragazze venne richiamata da una carrozza che
entrava a palazzo.
“Chi può
essere?” chiese Tomoyo.
“Sarà mio
padre. Deve essersi accorto della mia fuga e ora vorrà
sgridarmi!”
Tomoyo rise: “Sgridarti alla tua età?!”
“Beh, non è
stato un comportamento degno di una futura sovrana del nostro regno.”
“Ma tu lo
hai capito e questo è già un grande passo!- esclamò Tomoyo, appoggiando una mano sulla sua spalla- Inoltre, sono
sicura che tu sarai un’ottima regina, amata da tutti i tuoi sudditi, perché tu
piaci a tutti, Sakura!”
Sakura
arrossì e rivolse lo sguardo in basso, alla carrozza che si era fermata: aveva
ragione, era arrivato suo padre.
“Vedi, è…”
Sakura si
interruppe, mentre un’improvvisa ansia si impossessò di lei. Subito dopo suo
padre, dalla carrozza scese un giovane uomo che lei riconobbe essere…Shen Te.
Perché era lì? Che cosa voleva da suo padre?
“Era andato
via dal palazzo di Syaoran, ma perché ora è qui?”
“Non
so!”
Sakura
aveva un bruttissimo presentimento, provava la stessa preoccupazione che aveva
letto qualche momento prima negli occhi di Syaoran.
Doveva scoprire perché quel ragazzo era venuto nel loro palazzo. Perciò prese
Tomoyo per mano e rientrò in camera insieme a lei.
“Sakura?”
“Ascoltami
bene, Tomoyo. Io adesso vado a vedere perché Shen Te
si trova nel nostro regno. Tu resta qui!”
Tomoyo
le prese anche
l’altra mano: “Perché? Pensi che abbia delle cattive
intenzioni?”
“Ho…ho solo
un brutto presentimento.”
“Allora,
vengo con te!”
“No! Ti
prego, Tomoyo, resta qui!”
Quella
determinazione negli occhi di Sakura convinse Tomoyo
ad accettare la sua proposta, a una condizione.
“Però, se
non torni fra dieci minuti, vengo a cercarti!”
Sakura
sorrise e la abbracciò: “Va bene!”
“Fai
attenzione, ok?”
“Non ti
preoccupare. Ci sono mio padre, Touya, Yukito e tutte le nostre guardie. Non mi accadrà
niente!”
Detto
questo, Sakura uscì dalla sua camera e, lentamente, si incamminò verso la sala
del trono. Sicuramente suo padre doveva essere lì, insieme al suo ospite. La
principessa camminava, guardandosi attorno nervosamente: l’ansia cresceva ad
ogni passo, anche perché, stranamente, non c’era nessuno in
giro.
Alla fine
giunse nella sala del trono: quando entrò, però, vide solo il padre, seduto sul
suo trono.
“Padre, vi
ho visto arrivare con un ospite!” esclamò Sakura, accennando un
inchino.
“Hai
ragione, principessa. Sono sicuro che sarai molto felice di conoscere il mio
ospite!”
Sakura si
avvicinò, titubante: c’era qualcosa di strano in suo padre. Il tono della voce
era così freddo e lui non la chiamava mai solo ‘principessa’. Inoltre il suo
viso non trasmetteva alcuna emozione, era totalmente
apatico.
“Padre, che
vi succede?”
“Ho scelto
il tuo promesso sposo, principessa!”
La risposta
turbò la principessa: “Che state dicendo, padre? Il mio promesso sposo è il
principe Syaoran!”
“Non più,
principessa Sakura!” disse una voce maschile.
Da dietro
il trono di suo padre, comparve Shen Te.
“Domani
sposerai Shen Te!”
“Cosa?! Ma,
padre, io amo il principe Syaoran. E’ lui che voglio sposare!”
Shen Te rise e si avvicinò a Sakura.
“Cosa avete
fatto a mio padre?” domandò lei, indietreggiando.
“Io? Gli ho
semplicemente chiesto un passaggio e ho preso il controllo della sua mente con
un piccolo incantesimo.- spiegò Shen Te- Ah, ho anche addormentato tutti gli
abitanti di questo palazzo. Quindi è inutile che cerchiate di sfuggirmi. Nessuno
potrà aiutarvi, principessa!”
Detto
questo, con un semplice gesto della mano, Shen Te le causò un’immediata paralisi
di tutto il corpo, confermando i peggiori timori di
Sakura.
“Lasciatemi
andare!”
“Non posso,
mia cara Sakura!” esclamò lui.
Sakura gli
rivolse uno sguardo disgustato: “Non rivolgetevi a me con quel tono. Io non vi
appartengo!”
“Non
ancora, Sakura, non ancora!- disse lui, con un sorriso beffardo- Perché, come
avrete intuito, domani ci sposeremo e voi sarete unicamente
mia!”
“Preferirei
morire!”
Shen Te fu colto da improvvisa, ma fasulla, tristezza: “Oh, no,
no, no. Che brutta cosa! Non potrei mai uccidere la
mia futura sposa. Per me sarebbe troppo difficile. Quindi non datemi motivo di
farlo!”
Shen Te le
accarezzò una guancia e Sakura, inorridita, chiuse gli occhi, nella speranza che
quello fosse un terribile incubo. Al suo risveglio avrebbe sicuramente rivisto
il suo Syaoran, che le avrebbe chiesto scusa e poi l’avrebbe stretta fra le sue
braccia, trasmettendole tutto il suo meraviglioso amore.
“Ma che
cosa romantica, vero? Pensare a quell’idiota di
Syaoran, mentre sono io ad accarezzarvi!”
Sakura aprì
gli occhi, guardandolo con stupore: “Come…come fate a…”
“L’ho solo
immaginato, mia cara. Quando ci si innamora si diventa così prevedibili!-
esclamò Shen Te, ridacchiando- Purtroppo non sono in grado di leggervi
la mente. I
miei poteri non me lo permettono!”
“Poteri?”
“Sì, poteri
magici. Sapete, credo, che sono stato molti anni in esilio con mio padre e il
sacerdote Mo Shu. Ebbene, il potente sacerdote mi ha insegnato a usare la magia,
affinché un giorno potessi compiere la mia vendetta per l’ingiusto esilio a cui siamo stati costretti!”
“Ma vostro
padre e il sacerdote manipolarono la mente della regina Yelan. Un tale atto
merita l’ esilio!”
“State
zitta! Voi non capite cosa ho passato io in questi
anni…esiliato come un criminale della peggior specie!”
“Ma Syaoran
vi ha accolto, stava avendo fiducia in voi!”
“No,
Syaoran non ha mai avuto fiducia in me da quando sono
tornato. E ora pagherà caro per tutto quello che ho
subito!”
“Vi prego,
non commettete lo stesso errore di vostro padre. Sono convinta che potrete avere
una vita normale con l’aiuto di Syaoran!”
“Smettetela
di nominare in continuazione mio cugino. Mi state dando sui nervi!” le urlò
contro Shen Te, che con brusco movimento del braccio revocò la sua paralisi e la
fece sbattere a terra.
Dopodiché
le si accovacciò di fronte: “Dovreste odiarlo per come
vi ha trattata stamattina!”
“Io non
potrei mai odiare la persona che amo di più. Inoltre…che cosa ne sapete voi di
quello che è successo?” chiese Sakura, accorgendosi, a un certo punto, che Tomoyo stava osservando tutta la scena da un porta sul lato sinistro della sala.
Fortunatamente Shen Te le stava
dando le spalle e non se ne accorse.
“Come
faccio a saperlo? – disse Shen Te, cominciando a camminarle intorno - È
semplice. Il sacerdote Mo Shu, prima di morire, aveva previsto tutto quello che
sarebbe successo al suo caro nipote, compreso il vostro incontro e fidanzamento.
So tutto quello che vi è successo dal giorno in cui l’avete conosciuto. E
proprio non riesco a capire come fate ad amarlo ancora dopo quello che vi ha detto oggi!”
Mentre Shen
Te le parlava, senza guardarla, Sakura cercò lo sguardo di Tomoyo: la sua dama di compagnia sembrava terrorizzata, ma
Sakura con un semplice movimento delle labbra le disse di cercare aiuto. Tomoyo la guardò, incerta sul da farsi: probabilmente non
aveva intenzione di lasciarla lì, sola con Shen Te. Ma Sakura ribadì il concetto
con più decisione e Tomoyo fu costretta ad accettare.
Così Sakura la vide andare via, con la speranza che Tomoyo corresse ad avvertire Syaoran, e tornò a rivolgersi a
Shen Te.
“Perché…mi
ha rivolto quelle parole unicamente per colpa vostra. Era preoccupato e inquieto
e ora capisco che aveva ragione ad esserlo.”
Shen Te tornò di fronte a lei e le prese il viso con una mano:
“Però avete pianto.Avete pianto
molto per colpa sua e questo vi rende ancora più bella,
sapete?”
Sakura si
allontanò da lui, disgustata: “Non dovreste essere così tranquillo. Syaoran
arriverà presto e sarete davvero nei guai!”
“Oh, sì,
non vedo l’ora che arrivi Syaoran. Così la mia vendetta avrà finalmente
luogo.”
“Syaoran vi
sconfiggerà, siatene certo!” esclamò Sakura, fermamente convinta delle sue
parole.
“No, non
credo proprio. Dimenticate che voi siete in mano mia e questo
piccolo grande particolare sarà il punto debole di Syaoran. Lo torturerò
per un po’, dopodiché con la mia magia gli darò il colpo di grazia. E
voi…Sakura…assisterete a tutta la scena, senza poter fare nulla per il vostro
adorato principe!”
Sakura fu
colta da improvviso terrore e scoppiò a piangere: stava attirando Syaoran in
quella che sembrava una vera trappola ed era tutta colpa sua.
Shen Te rise: “Ah…questa è musica per le mie orecchie. Ma non
piangete, Sakura. Mi basterà un semplice incantesimo per poter cancellare questi
brutti ricordi e…Syaoran dalla vostra mente. Non voglio certo che la mia sposa
sia triste nel giorno delle nostre nozze, in cui diventeremo sovrani del regno
di Clow e del regno di Yang! Sì, sarà un giorno
memorabile!”
Dimenticare
Syaoran? No, non poteva dimenticarlo. L’aveva detto anche a
Syaoran, qualche giorno prima di scoprire le loro rispettive identità:
lui sarebbe stato per sempre il suo più bel ricordo. Sakura non avrebbe permesso
a nessuno di farglielo dimenticare.
******
Nel
frattempo Tomoyo corse più veloce che poteva in camera
di Sakura. Era terribile aver dovuto lasciare la sua migliore amica nelle
grinfie di quel pazzo, ma era anche vero che lei era la sua unica possibilità di
salvezza. Per fortuna, nel momento dell’incantesimo di Shen Te lei si trovava
nella camera di Sakura, una stanza che era invulnerabile a qualunque tipo di
magia, proprio perché lì si trovava il passaggio segreto che conduceva fuori dal palazzo.
Tomoyo raggiunse la camera della
principessa e indossò il suo mantello, sollevando anche il cappuccio per coprire
il capo. Dopodiché, tramite il passaggio segreto, uscì all’aperto, dirigendosi
verso le scuderie. Qui, sellò Cerberus e vi montò
sopra.
“Cerberus, devi correre più velocemente che puoi, d’accordo?
Dobbiamo salvare la nostra principessa!” gli sussurrò Tomoyo, accarezzandogli il collo.
Cerberus nitrì e cominciò a galoppare,
allontanandosi dal castello in direzione del regno di Yang. Tomoyo aveva un’unica meta da raggiungere, l’ unica persona che potesse salvare Sakura: il principe
Syaoran.
Ce la farà tomoyo a raggiungere Syaoran? Lo scopriremo nel prossimo
episodio, “Essential help”.
Scusate, oggi vado un po’ di fretta,
quindi ringraziamenti veloci…
Sakuretta94: ah, sì, sono sicura che
risolveranno presto quei due imbranati! ^_^ spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
monny: grazie per la recensione! spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
Ichigo_91: speriamo davvero di no! Ormai manca
poco alla fine, resisti!!^_^
sakurabethovina:meno male che non te la sei presa con me!! ^_^ povero
syaoran, anche lui ci è rimasto male, però!! Ma ora
sono convinta che faranno pace!!
sakura182blast: ma sì che faranno pace! Come
possono non fare pace quei due imbranati tanto dolci, teneri e pucciosi??!! Non potrei mai
permetterlo!!^_^
eragon1001: beh, era facile intuire che di
quello lì non c’era molto da fidarsi! Comunque, sono sicura che si risolverà
tutto!!
sakura93thebest: non so se l’altra sakura sarà
contenta della tua proposta!!! Comunque, spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
piajoe22: sono dei tontoloni tanto puccipucci!!^_^ spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
Syaoran,
quella sera, si sentiva davvero male: come gli era venuto in mente di rivolgersi
in quel modo alla principessa Sakura? Quanto era stato stupido. Certo, lui in
quel momento era inquieto per la scomparsa di Shen Te, ma Sakura non si meritava
un trattamento del genere da parte sua. Ora non gli restava altro che chiederle
perdono, sperando che la sua infinita bontà d’animo accettasse le sue scuse. La
mattina seguente si sarebbe svegliato più presto del solito e si sarebbe recato
nel regno di Clow per parlare con lei, perché quella
discussione e la loro separazione lo stavano torturando.
Per cercare
di rilassarsi, Syaoran uscì sul balcone della sua camera e il suo sguardo fu
attirato dal palazzo in cui viveva Sakura: avrebbero fatto pace sicuramente e
tra due settimane si sarebbero sposati. Così avrebbero potuto vivere per sempre
felici e contenti.
I bei
pensieri di Syaoran furono interrotti da qualcuno che bussò alla
porta.
“Avanti!”
Entrò Eriol, che lo raggiunse sul balcone.
“Allora è
vero che sei ancora sveglio!” commentò Eriol,
divertito.
“Sì, non
riesco a dormire!”
“Mmm…scommetto quello che vuoi che indovino
cosa…pardon, chi ti tiene sveglio e ti tormenta l’anima!” disse Eriol, maliziosamente.
Syaoran
arrossì lievemente e alzò lo sguardo al cielo, guardando quelle stelle che,
brillando alte nel firmamento, gli ricordavano gli occhi della sua amata
principessa: “Ho tanta voglia di rivederla, Eriol.
Voglio chiederle scusa per come l’ho trattata oggi!”
“Sono
sicuro che lei ti avrà già
perdonato!”
“Come fai a
dirlo?”
Eriolgli
sorrise: “Perché la principessa Sakura ti ama
tantissimo e ha un animo gentile, che le avrà sicuramente fatto capire che in
realtà tu non pensavi quelle cose!”
“Lo spero
tanto!”
“Andrà
tutto bene, vedrai!”
“Sì!-
esclamò Syaoran, guardando poi l’amico con un sorriso- E siccome domani vorrei andare da lei a porgerle le mie scuse, mi stavo chiedendo se,
per caso, volessi venire con me domani!”
“Vuoi un
sostegno morale?”
Syaoran
rise: “No! Pensavo, invece, che avresti voluto rivedere quella graziosa
fanciulla che l’altra sera ha danzato sempre con te!”
Eriol arrossì violentemente e Syaoran fu
molto sorpreso nel vederlo così turbato: era una versione inedita del suo
migliore amico.
“Immagino
tu sappia che lei è la dama di compagnia della principessa
Sakura…”
“Ah…sì,
certo!” rispose Eriol, guardando per terra più
imbarazzato che mai.
“Quindi,
mentre domattina io parlerò con lei, tu potrai stare insieme a Tomoyo!”
Per quell’ipotesi, Eriol sorrise fra
sé e poi guardò l’amico: “Credi che le farebbe davvero piacere se passassi del
tempo con lei domani?”
“Ma certo
che sì, Eriol! Ti rammento che l’altra sera ha
accettato solo di ballare con te. Questo vorrà pur dire
qualcosa!”
Eriol, pensieroso, incrociò le braccia
sul petto: “Già. Credo che tu abbia ragione!”
“E allora
coraggio!- esclamò Syaoran, dandogli una pacca sulla spalla-
Fatti sotto, amico mio. E cerca di rilassarti un
po’!”
Eriol lo guardò e
sorrise.
Lo
scalpiccio improvviso degli zoccoli di un cavallo attirò la
loro attenzione ed entrambi i giovani guardarono in basso. Syaoran ebbe
un tuffo al cuore: quel cavallo bianco che si stava avvicinando rapidamente era
terribilmente familiare.
“Cerberus?!”
“Il cavallo
di Sakura?” chiese Eriol.
“Sì!”
Se quello
fosse stato davvero Cerberus,
allora significava che lei era venuta da lui, ma perché a quell’ora? Syaoran non si diede alcuna risposta e si
precipitò fuori dalla camera, in direzione
dell’ingresso del palazzo. Corse a perdifiato, emozionato per l’arrivo di
Sakura, e la raggiunse, mentre Eriol afferrava le
redini del cavallo.
“Sakura?”
“Non sono
Sakura!” esclamò la ragazza, abbassando il cappuccio.
Syaoran fu colto da una strana
sensazione, per niente piacevole, accorgendosi che quella ragazza non era
Sakura, ma la sua dama di compagnia.
“Tomoyo?” esclamarono all’unisono Syaoran ed Eriol.
“Sì,
principe Syaoran. Perdonate l’ora, ma è accaduto qualcosa a palazzo!” disse
Tomoyo, mentre Eriol la
aiutava a scendere.
“Che
cosa?”
“Qualcosa
che riguarda tuo cugino, Syaoran!”
Il principe
si voltò e vide sua madre, che li aveva appena raggiunti.
“Madre? Che
sta succedendo?” domandò Syaoran,
preoccupato.
“Non
conosco i particolari, quindi sarà meglio lasciare parlare la giovane fanciulla
del regno di Clow!”
Tomoyo vide puntati su di sé tre paia di
occhi e raccontò di come Shen Te era arrivato nel loro
regno, aveva usato i suoi poteri sugli abitati del palazzo e ora teneva in pugno
la principessa
Sakura. Alla fine del racconto, Syaoran aveva abbassato il capo
e il suo sguardo era diventato estremamente cupo.
“E’ tutta
colpa mia. Avrei dovuto mandare subito qualcuno a cercarlo!” esclamò Syaoran,
portandosi le mani tra i capelli.
“Syaoran,
non è il momento di disperarsi. Devi ragionare con calma!” gli disse sua
madre.
A quel
punto, Syaoran si rivolse proprio a lei, sfogando la sua rabbia: “Voi? Voi
sapevate…perché sapevate cosa stava succedendo a Sakura e non mi avete detto
niente?”
“Hai
ragione, io lo sapevo. È stato mio padre a insegnarmi come prevedere il futuro
e, quando ho scoperto cosa gli stava succedendo, ho voluto vedere cosa sarebbe
successo a mio figlio, nel caso in cui qualcuno avesse voluto progettare una
vendetta nei nostri confronti. Però, Syaoran, a nessuno è concesso di modificare
il corso degli eventi. È per questo che non ti ho detto
nulla!”
“Ma,
allora, perché non avete fatto niente per prevenire questa cosa?!”
“Dici che
non ho fatto niente?- esclamò la madre, mettendogli una mano sul cuore, proprio
all’altezza della rodocrosite- Ti ho donato questa pietra e l’ho regalata anche
alla principessa Sakura.”
“La…la
pietra?” ripetè Syaoran, tirando fuori il suo
pendente, che ora brillava intensamente, più del solito.
“Se
ricordi, te l’ho donata qualche mese dopo la morte di mio padre. E’ anche grazie
a questa pietra che tu hai conosciuto Sakura e ti sei innamorato di lei. Non
credi nei suoi poteri?”
“S-sì…”
“Credere ai
poteri della tua pietra e di quella di Sakura è come credere nel vostro amore.
Se entrambi credete in questo importante sentimento che vi lega, allora andrà
tutto bene. Vi proteggerà!”
Syaoran
guardò la sua pietra e la ripose sotto la maglia. Finoa
qualche tempo prima, probabilmente, Syaoran non avrebbe mai creduto alla
magia racchiusa in quella pietra. Ma Sakura gli aveva cambiato la vita e lo
stava rendendo un uomo migliore. E lui per lei sarebbe stato disposto a tutto:
avrebbe ricorso a tutto il suo coraggio e a tutte le
sue forze per salvarla.
“Eriol!- disse Syaoran, guardando l’amico- Prepara Spinel!”
Eriol accennò un inchino: “Permettimi di
venire con te, Syaoran!”
“Eriol…”
“Non posso
abbandonare il mio migliore amico…”
Syaoran
sorrise, appoggiando una mano sulla sua spalla: “Grazie, Eriol. Allora, andiamo!”
Syaoran ed
Eriol fecero per allontanarsi, ma Tomoyo fece un passo in avanti: “Principe Syaoran,
aspettate!”
Piuttosto
sorpreso, Syaoran si voltò verso la giovane fanciulla.
“Principe,
ve ne prego, portatemi con voi!” esclamò Tomoyo.
“Tomoyo, potrebbe essere pericoloso! È meglio che restiate
qui, al sicuro!”
“Vostra
Altezza, perdonate l’arroganza. Non commettete l’errore di pensare a essere
unicamente voi a tenere alla principessa.- esclamò Tomoyo, rivolgendogli un profondo inchino- Non potrei mai
restare qui ad aspettare, mentre la mia unica amica si trova in
pericolo!”
Syaoran ed
Eriol si scambiarono uno
sguardo.
“In
effetti, Tomoyo potrebbe esserci d’aiuto. Lei conosce
il palazzo molto meglio di noi!” esclamò Eriol.
Il principe
sorrise e si avvicinò a Tomoyo, prendendole una mano:
“Tomoyo, voi ed Eriol avete
perfettamente ragione. Quindi potete venire con noi!”
“Vi sono
infinitamente grata, Vostra Altezza!”
“Molto
bene. Ora possiamo andare a salvare Sakura!- esclamò Syaoran, rivolgendosi poi
alla madre- Madre, noi partiamo immediatamente. Voi, nel frattempo, convocate il
generale e ordinategli di raggiungerci con il suo esercito. Una volta arrivati, accerchieranno il
palazzo.”
“Farò come
mi hai chiesto, ma Syaoran…stai attento!”
“State
tranquilla, madre! Andrà tutto bene!”
“Sì! Ne
sono convinta!”
Fu così che
Syaoran, Eriol e Tomoyo
partirono con i loro cavalli, alla volta del regno di Clow per salvare la principessa
Sakura.
ce la faranno i nostri eroi a
raggiungere la principessa e salvarla?? Lo scopriremo nel prossimo capitolo
ovvero “Never alone”. Mancano solo 3 capitoli alla
fine e io non ho ancora scritto la scena finale! Aiuto, sono in crisi!!
Passiamo ai
ringraziamenti…
Monny: grazie per la recensione. Sono
contenta che ti piaccia questa fanfiction. Spero che continuerai a seguirla,
tanto ormai manca poco.sigh…-_-
piajoe22: e i colpi di scena non sono ancora
finiti. I prossimi capitoli ne saranno pieni!^_^ spero che il capitolo ti sia
piaciuto.
sakura182blast: sì, in effetti era abbastanza
scontato che quello lì non aveva buone intenzioni. Speriamo che si risolva tutto
al più presto. ^_^
sakura93thebest: grazie per la recensione. Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto!^_^
sakuretta94: ah, sì, proprio un brutta coppia!
Per fortuna tomoyo è arrivata e ha chiamato syaoran!
Vedremo ora cosa succederà!
manu: povero shen te, chissà perché ce
l’hanno tutti con lui…^_^ scherzo! Sono sicura che syaoran lo sconfiggerà e
salverà la sua sakura! ^///^
sakurabethovina: sono sicura che eviterò di farti
arrabbiare!! Quindi, andrà tutto bene!!
eragon1001: già, bel casotto in tsubasa. Però le clamp sono sempre
fantastiche e, comunque, hanno assicurato che tsubasa
avrà un lieto fine, tranne per un personaggio. D’altronde come puoi far fare una
brutta fine a una coppia così puccipucci!!^_^ ad ogni modo nella mia storia nessuno
dimenticherà nessuno. O forse…mmm…basta, meglio non
aggiungere altro!^_^
Non appena
Syaoran, Eriol e Tomoyo
arrivarono in prossimità del palazzo, la dama di compagnia di Sakura condusse i
due giovani alle scuderie e lì sistemarono i cavalli. Dopodiché, con estrema
cautela, raggiunsero l’entrata del passaggio segreto.
“Tutti gli
ingressi sono bloccati da un incantesimo di Shen Te. Questo però è un passaggio
segreto, costruito per situazioni come questa!”rispose Tomoyo.
“E dove
conduce?”
“Nella
camera della principessa!”
“La…la
camera di…Sakura?!” ripetè
Syaoran, con voce tremante.
Una incredibile agitazione si impossessò
di lui all’idea di entrare nella camera della sua principessa, ma lo rendeva
anche felice, perché la considerava una cosa molto intima.
Non appena
entrarono nella camera di Sakura, l’agitazione di Syaoran aumentò ancora di più
e lui riuscì a percepire il suo profumo, che riempiva tutta la camera. La sua
attenzione, però, fu subito catturata da una poltrona, su cui era disteso il suo
haori, quello che lui le aveva regalato. Gli venne
quasi spontaneo ripensare a quel momento, al sorriso che lei gli aveva rivolto,
mentre gli diceva che lui sarebbe stato per sempre il suo più bel ricordo.
Syaoran non voleva essere solo un ricordo per Sakura, voleva passare tutta la
sua vita insieme a lei.
All’improvviso il principe sentì
qualcosa che si strusciava sulla sua gamba e sobbalzò per la sorpresa: Syaoran
guardò in basso e si accorse di un minuscolo gatto dal pelo color
madreperla.
Il gattino
miagolò e Syaoran gli rivolse un po’ di attenzione,
accarezzandolo.
“Oh, Yue! Non adesso!” esclamò Tomoyo,
prendendo in braccio il gattino.
“Si chiama
Yue?” chiese Syaoran.
“Esatto, è
di Sakura. Lei gli vuole molto bene. È un bravo gattino, vero Yue?” disse Tomoyo, dandogli una
grattatina dietro le orecchie.
Yue sembrò apprezzare il gesto e
miagolò soddisfatto. Ma Tomoyo lo appoggiò sulla
poltrona.
“Stai buono
qui, d’accordo Yue? Noi dobbiamo andare a salvare la
tua padroncina!”
Yue si accoccolò sulla poltrona e
chiuse gli occhi.
“Sarà
meglio andare adesso!” disse Tomoyo, rivolgendosi ai
due giovani.
“Sì!”
Perciò
Tomoyo li precedette e aprì la porta: si accertò che
non ci fosse nessuno in giro e poi uscì, seguita da Syaoran e Eriol. Cominciarono ad avviarsi in direzione della sala del
trono: Syaoran fu molto turbato da quel tetro silenzio che riempiva i
corridoi.
“Cosa
succede? Perché non c’è nessuno in giro?” chiese a un certo punto il
principe.
“Perché
Shen Te ha addormentato tutti con un
incantesimo!”
“E come mai
voi e la principessa non vi siete addormentate?”
“In quel
momento eravamo nella stanza di Sakura e la sua camera è protetta da qualunque
incantesimo per via del passaggio segreto. È così da
sempre!”
“Per
fortuna non siete state colpite dal suo incantesimo. Così avete potuto chiamare
aiuto!”
“Già. È
stata Sakura a dirmi di andare a chiamare aiuto. Io ero talmente terrorizzata
che non ci avrei mai pensato! Lei, invece, anche se era prigioniera di Shen Te,
ha cercato di prendere tempo e mi ha fatto capire di andare a chiamare
aiuto.”
“Una
principessa dal sangue freddo!” commentò Eriol.
“Sì, però…-
disse Syaoran, colto da un improvvisa tristezza-…lei
non ha chiesto di rivolgervi a me!”
Tomoyo si fermò e lo guardò negli occhi,
sconcertata: “Cosa intendete dire?”
“Forse lei
non vuole essere salvata da me!”
“Ma che
state dicendo? È naturale che Sakura desideri essere salvata da voi. Non c’è
nessuno che la ami di più e nessuno che lei ami di più.”
“Ma dopo
quello che le ho detto oggi…”
“Ascoltatemi, principe Syaoran, io
sono cresciuta insieme alla principessa Sakura e le sono stata accanto ogni momento della sua vita. Sono l’unica a sapere
tutto di lei: so quando è arrabbiata, so quando è
felice e quando è triste e, adesso, so quando è innamorata. Quindi credetemi se
vi dico che Sakura vi ha già perdonato per quello che è successo oggi.- disse
Tomoyo, guardando Syaoran direttamente negli occhi- Se
amate davvero la principessa, con tutto il vostro cuore, principe Syaoran, non
lasciatevi abbattere da quella discussione e pensate solo a salvare Sakura , perché siete l’unico che possa
farlo!”
Le parole
di Tomoyo gli infusero più fiducia e coraggio e
Syaoran estrasse la sua spada.
“Avete
ragione, Tomoyo. Vi prego di perdonarmi per questo
attimo di sconforto! – esclamò Syaoran con un sorriso- E vi prego di portarmi da
lei!”
Tomoyo sorrise e insieme proseguirono il
loro cammino.
Finalmente
arrivarono alla sala del trono e tutti e tre si affacciarono dalla porta per
vedere cosa stava succedendo dentro. Syaoran provò una rabbia quasi furiosa nel
vedere la sua
Sakura a terra, ai piedi del trono: i suoi bei capelli non
erano più in ordine, la sua veste era stracciata e le lasciava scoperte braccia
e buona parte delle gambe, su cui Syaoran non aveva potuto fare a meno di notare
dei graffi.
“Sakura…”
mormorò preoccupata Tomoyo.
Syaoran si
rivolse a Eriol: “Eriol,
prenditi cura di Tomoyo e cercate un modo per aprire
tutti gli ingressi, in modo da far entrare l’esercito appena arriva,
d’accordo?”
“E tu cosa
farai nel frattempo?”
Syaoran
guardò la sala del trono: “Io affronterò Shen Te!”
“Da solo?
Ma potrebbe essere pericoloso!”
“No! Non
sarò solo. Con me ci sarà sempre Sakura. Shen Te non ci potrà
sconfiggere!”
“Però…stai
attento!”
Syaoran gli
rivolse un ultimo sorriso e si avvicinò alla porta, giusto in tempo per sentire
parte del discorso di suo cugino.
“Mia dolce
principessa, è inutile continuare a sperare che qualcuno venga a salvarti.
Niente e nessuno mi impedirà di sposarti domani!” stava dicendo Shen Te,
inginocchiato di fronte alla ragazza.
“No…non
voglio…” disse Sakura, riversa a terra, con il viso bagnato dalle
lacrime.
“Devi
fartene una ragione. Ormai sei rimasta completamente sola in questo
palazzo!”
“Lei non
sarà mai sola!”
Finalmente
Syaoran si decise a entrare in scena e, quando incrociò lo sguardo di Sakura,
lei accennò un sorriso. Un sorriso che, nonostante tutto, riusciva a mantenere
la dolcezza che l’aveva sempre caratterizzata e questo riscaldò il cuore di
Syaoran.
”Syaoran…”
mormorò Sakura, flebilmente.
“Non ci
credo…sei venuto davvero, Syaoran! – esclamò Shen Te, alzandosi in piedi- Ti
credevo più codardo e invece…ah, sì, devi essere proprio
innamorato!”
Syaoran
ignorò il suo commento e si avvicinò a Sakura. Ma Shen Te fece comparire una spada tra le sue mani e la rivolse
contro di lui.
“Non
muoverti! Altrimenti farai una gran brutta fine proprio
sotto gli occhi della tua amata!”
Syaoran con
la sua spada allontanò quella di Shen Te da sé: “Devi prima
sconfiggermi!”
“Questo non
sarà un problema! Ho avuto come maestro mio padre, uno dei migliori spadaccini
del regno di Yang. La sua arte è stata tramandata al
sottoscritto!”
“Hai
ragione, tuo padre era uno dei migliori spadaccini e solo un uomo riuscì a
sconfiggerlo durante un duello. Quell’ uomoera mio
padre!”
Shen Te sembrò infuriarsi a quell’affermazione e attaccò Syaoran.
“Syaoran!”
esclamò Sakura, tesa.
La
principessa cercò di sollevarsi con le braccia e assistette a quello scontro con
un’ansia che le attanagliava il cuore. Si sentiva morire a ogni attacco che
faceva indietreggiare Syaoran. Però doveva avere fiducia in lui, perché era un
principe molto abile con la spada.
A un certo
punto Syaoran, con tutta la forza che aveva, respinse l’attacco di Shen Te, che
finì per terra. Syaoran ne approfittò subito per correre da Sakura, ma venne bloccato da un incantesimo di Shen Te, che si mise
proprio di fronte a lui, ridacchiando beffardamente.
“Oh,
Syaoran, ma come sei carino a preoccuparti per lei anche durante un
duello.”
“La
pagherai cara per quello che le hai fatto!”
“Sì, sì,
dicono tutti così i principi buoni… Tuttavia mi sembra che lei stia benissimo,
non trovi? – esclamò Shen Te, guardando Sakura- Certo, ha solo qualche
graffietto, ma se l’è cercata! Ha provato a scappare e ho dovuto pur fermarla in
qualche modo.”
Shen Te si
allontanò da Syaoran e raggiunse Sakura, accarezzandole un braccio: “E poi in
questo modo i miei occhi hanno avuto un piccolo assaggio di questo corpo, che da
domani sarà mio!”
Lo sguardo
lussurioso che ora lui le stava rivolgendo le fece provare ribrezzo e Sakura si
staccò immediatamente dalla sua presa.
“Non osare
toccarla ancora!” gli urlò contro Syaoran.
“Altrimenti
che mi fai? Sei lì, fermo, immobile come una statua! Potrei farle di tutto
proprio sotto ai tuoi occhi e tu non potresti fare
niente!”
La rabbia
in Syaoran crebbe e lui la sentì esplodere dentro di sé: un calore intenso gli
bruciava il petto. Syaoran riuscì di nuovo a muoversi e puntò la sua spada alla
gola di Shen Te. Era tutto merito della rodocrosite: sua madre aveva ragione
riguardo i suoi poteri magici.
“Alzati e
allontanati da lei!”
Shen Te,
evidentemente sorpreso, obbedì, ma sorrise: “Davvero notevole. Come hai fatto ad
annullare il mio incantesimo, Syaoran?”
“Io
possiedo qualcosa che tu non hai!”
Sakura,
ricordando il discorso di Syaoran sulla pietra, si portò una mano sul cuore:
allora, la pietra poteva davvero acquisire dei poteri
magici.
“E va bene,
vuoi fare il misterioso? Sai quanto me ne importa! Io ho la mia magia. È lei che
mi rende onnipotente!”
“Nessuno è
onnipotente! E tu sei debole, perché ti stai lasciando sopraffare dalla magia.
Proprio come era successo a mio nonno!”
Shen Te scoppiò a ridere e sia Syaoran che Sakura lo guardarono
turbati.
“Lo sai,
Syaoran, è proprio buffo che tu dica così!”
“Per quale
motivo?”
Shen Te gli
rivolse un sorriso sardonico: “Perché è la stessa cosa che disse tuo padre a Mo
Shu!”
“Come?”
esclamò Syaoran, guardandolo sempre più turbato.
“Hai capito
bene! Tuo padre si accorse quasi subito che il sacerdote era stato sopraffatto
dalla sua stessa magia e glielo fece notare!”
“Ma…perché
mi stai dicendo queste cose adesso?”
“Per farti
sapere la verità sulla morte di tuo padre.”
Le parole
di Shen Te fecero provare al principe un brivido che
gli percorse tutta la spina dorsale e Syaoran, con il cuore in gola, gli chiese:
“Qual è…la verità?”
“La verità
è che tuo padre è stato ucciso!”
Ah, bene! Ecco il 19° capitolo!
Finalmente ho trovato la scena finale che, però, è venuta così lunga da
diventare un capitolo. Quindi i capitoli in totale sono 22. il prossimo si intitola “Desireforrevenge”.
Ringraziamenti…
Sakura93thebest: grazie mille per la recensione. Spero
che questo capitolo ti sia piaciuto. Syaoran diventa sempre più coraggioso.^_^
piajoe22: grazie anche a te per
la recensione.
Questo capitolo è finito con un altro colpo di scena che
chiariremo nel prossimo capitolo. Spero ti sia
piaciuto!
monny: hai ragione, sono riuscita a
trovare la scena finale che, però, è diventata un altro capitolo. Si vede che
avevo molta ispirazione quella sera. ^_^
sakura182blast: non so se syaoran farà proprio
quello che hai detto tu, però…boh, vedremo. Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto!
sakuretta94: e questo capitolo è finito pure con
un bel po’ di suspence. Eh, qua non ci sarà tregua
fino alla fine!! ^_^
sakurabethovina: i soccorsi sono arrivati per
fortuna, ma il matrimonio…chissà se so farà oppure no! ^_^ spero che il capitolo
ti sia piaciuto!
manu: grazie per la recensione! Sono
contenta che ti sia piaciuto e spero che anche questo ti possa piacere allo
stesso modo!
eragon1001: come ho già detto prima, siccome la
storia si è allungata improvvisamente di un capitolo, adesso mancano tre
capitoli alla fine. Spero di finirla per la fine di
novembre.
Quella
rivelazione aveva lasciato Syaoran estremamente turbato: improvvisamente nella
sua mente si creò una gran confusione, infiniti pensieri si accumularono e si
mischiarono e Syaoran non riuscì più a ragionare con lucidità. Sakura lo
guardava, provando un’immensa tristezza che le attanagliava il
cuore.
“Proprio
così! Tuo padre aveva scoperto cosa stava succedendo al sacerdote e aveva
intenzione di sospenderlo e rimpiazzarlo. Ma il sacerdote non aveva alcuna
intenzione di accettare. Così, dopo aver più volte discusso con il re, decise di
eliminarlo, somministrandogli un veleno.”
“Ma fu
proprio lui a dirci che…”
“Che era
stato colto da un improvviso infarto? Sbagliato. È stato proprio lui ad
ucciderlo!”
“Perché
nessuno lo sapeva?” chiese Syaoran, stringendo la presa della
spada.
“Lo sapeva
Mo Shu e, in seguito, quando il sacerdote pianificò il matrimonio di tua madre
con mio padre, anche mio padre ne venne a conoscenza!”
“Non
capisco perché nessuno ha indagato su questa storia all’epoca!” esclamò Syaoran,
scuotendo il capo.
“Forse
perché la parola del sacerdote è sempre stata verità per tutti. O forse il caro
re Yang non era poi così amato come credevi!”
L’affermazione di Shen Te fece infuriare Syaoran, che, perdendo il controllo di sé,
lo attaccò con la spada.
“Ah,
Syaoran…è proprio vero, sei talmente prevedibile. È facile prendersi gioco di
te!” esclamò lui, affrontando Syaoran.
“Taci,
maledetto!”
Syaoran
duellava con lui, ricorrendo a tutte le sue forze e a quel nuovo sentimento che
stava nascendo in lui: vendetta per la morte di suo padre. Shen Te,
effettivamente, era diventato abile a maneggiare la spada, maa Syaoran non
importava, perché lui l’avrebbe sconfitto a tutti i costi.
“Oh,
cugino…sei diventato proprio bravo!- ammise Shen Te, con stupore- Ma ora mi stai annoiando!”
E così
dicendo Shen Te sferrò un attacco con la spada, ma
Syaoran lo evitò prontamente, abbassandosi.
“Syaoran!”
esclamò Sakura, che per un brevissimo momento aveva temuto il
peggio.
Il principe
lo fece atterrare con un calcio e gli puntò subito la spada alla
gola.
“Ah…questa
proprio non me l’aspettavo!” disse Shen Te con un’espressione particolarmente
tranquilla.
“Ora ti
farò passare la voglia di fare lo sbruffone!”
Syaoran gli
spinse la spada ancora di più in gola e Sakura mormorò:
“No…”
Il giovane
principe, udendo quel mormorio provenire da Sakura, ritrasse di poco la spada,
ma non guardò verso di lei.
“Syaoran…non lo fare ti prego…” gli
disse lei, ansiosa, una mano sul cuore.
“Perché non
dovrei farlo?”
“Syaoran…sono sicura che tuo padre
non avrebbe voluto che tu ti macchiassi le mani di
sangue per vendicare la sua morte…”
Con un
tuffo al cuore, Syaoran fu costretto ad ammettere che Sakura aveva ragione: suo padre non avrebbe mai voluto che lui
diventasse un assassino per colpa sua.
“Inoltre…non è lui che ha ucciso tuo
padre, Syaoran. Per questo lui è innocente…”
Syaoran
chinò il capo e ritrasse completamente la spada. Le parole della principessa
erano vere. Shen Te non aveva nulla a che fare con
l’omicidio di suo padre. Che cosa stava per fare Syaoran? Non era da lui
desiderare la morte di un innocente, nonostante la rabbia che stava provando in
quel momento per il cugino.
Shen Te si
alzò in piedi, senza che Syaoran se ne accorgesse: il principe sembrava ora totalmente immerso nei suoi pensieri.
Sakura lo
notò e, intimorita, lo riportò alla realtà: “Syaoran!”
Syaoran
tornò in sé e, in quello stesso momento, Shen Te con un incantesimo lo
scaraventò dall’altra parte della sala del trono, scoppiando a
ridere.
“Lo
sapevo…ero certo che non avresti mai avuto il coraggio di finirmi! Sei proprio
un rammollito, Syaoran!!”
Syaoran si
rialzò immediatamente e, più furioso di prima, raccolse la sua spada, correndo
più veloce che poteva per attaccarlo. Ma Shen Te lo atterrò nuovamente con un
incantesimo e questa volta richiamò la spada di Syaoran.
“Oh…sì, è
proprio una spada di gran valore. Era di tuo padre, vero?” domandò Shen Te,
ammirando la spada che aveva in mano.
Syaoran
provò ad alzarsi sulle braccia: “Ridammela
subito…maledetto…”
“No, credo
proprio che la terrò.
D’ora in poi sarà mia, come sarà mia
Sakura!”
Syaoran
fece per buttarsi addosso a lui, ma fu paralizzato dall’incantesimo di Shen
Te.
“Oh,
povero, povero, Syaoran. Vedersi sottrarre la sua spada e ora anche l’amata
principessa solo perché non ha avuto il coraggio di farmi
fuori!”
“Non cantate vittoria. Io non vi appartengo!” esclamò Sakura, con
determinazione.
“Mia cara,
questo è vero, ma ancora per poco. Ve l’avrò ripetuto
un centinaio di volte, ormai: sto cominciando a stancarmi e quando mi stanco
divento nervoso!”
Sakura,
intimorita, indietreggiò, ma Shen Te le sorrise.
“Non
temete, principessa, non ho alcuna intenzione di farvi del male. Non potrei mai
mettere fine a una tal bellezza, soprattutto perché voglio questa bellezza tutta
per me e la voglio adesso!” esclamò Shen Te avido avvicinandosi a
lei.
“Stalle
lontano, Shen Te!” gli urlò Syaoran.
Ma Shen
Te ignorò l’urlo di Syaoran: “Sapete, Sakura, ho
pensato: perché mai aspettare domani? Perché non sposarci
stanotte?”
“Non
voglio!” rispose lei, tremando, mentre le lacrime ricominciarono a scorrere sul
suo viso, così stranamente pallido.
“A questo
possiamo porre rimedio. Dovete sapere, mia cara che esiste un incantesimo molto
utile per il nostro caso, che, guarda un po’, coinvolge anche Syaoran.- disse
lui, rivolgendo uno sguardo al principe immobilizzato- Avevo intenzione di
ucciderti, Syaoran. Ma tu mi hai risparmiato la vita, quindi io ricambierò il
favore, anche perché siamo cugini, e ti permetterò di vivere. Non solo: avrai
anche l’onore di essere l’unico ad assistere al nostro
matrimonio!”
Shen Te afferrò Sakura per un braccio e la costrinse ad alzarsi,
mentre Syaoran gli rivolgeva uno sguardo di puro odio.
“Sei un
vigliacco, Shen Te. Per portare a termine il tuo piano hai bisogno di
immobilizzarmi perché sai benissimo che in un leale duello io ti avrei
sconfitto!”
“Taci!
Lasciaci in pace. Tu ormai non sarai più nulla né per me né per
Sakura!”
“No! Non è
vero!” ribattè Sakura, provando a liberarsi dalla
presa di Shen Te.
Ma lui la
stringeva forte, tanto da farle male.
“Calmatevi,
Sakura, tra qualche minuto sarà tutto finito e voi dimenticherete il vostro
amato Syaoran!”
A quelle
parole, Sakura si fermò, come se qualcosa le avesse trafitto il
cuore.
“Il mio
incantesimo cancellerà dalla vostra mente ogni più piccolo ricordo di Syaoran.
In questo modo lui diventerà per voi un semplice estraneo e voi vi sentirete
finalmente libera di sposare me! Mi prenderò cura di voi per tutta la vita.”
Le lacrime,
ormai, scorrevano copiose sul suo viso e Sakura si sentì come se qualcuno le
stesse per togliere la linfa vitale, la sua unica ragione di
vita.
“Capisco
che possa sembrarvi triste come soluzione, ma sono costretto a farlo. Solo
dimenticando il vostro amore per lui, potrete sposare me!”
“Ma io non
voglio sposarvi!”
“Oh, per
l’amor del cielo! Finiamola con questa storia una volta per tutte!” esclamò Shen
Te e la fece sbattere per terra.
“Sakura!”
Shen Te puntò verso di lei una mano e, concentrandosi, mosse le
labbra in un silenzioso mormorio. Sakura chiuse gli occhi e
, con la mente, ripercorse tutti i momenti trascorsi insieme a Syaoran:
dal giorno in cui si erano conosciuti a quel momento, ogni secondo trascorso
insieme a lui era come una preziosissima gemma, un gioiello di inestimabile
valore. Non voleva dimenticare Syaoran né tutto l’amore che provava per lui.
“Guarda per
l’ultima volta la tua principessa, Syaoran, perché d’ora in poi sarà
mia!”
Sakura si
voltò rapidamente verso Syaoran, verso quello sguardo che da sempre era pieno di
amore per lei, un amore che sarebbe durato in eterno. Sakura non poteva esserne
più convinta.
All’
improvviso un fascio di luce gialla si sprigionò dalla mano di Shen Te, in
direzione di Sakura, e lei strinse tra le mani la pietra che portava al
collo.
“NO!”
Ç_Çsigh, siamo quasi alla fine. Spero che il
capitolo vi sia piaciuto! Il prossimo si intitola “Power of
love”.
Ringraziamenti…
Sakura182blast: eh già, ma se le famiglie dei
protagonisti delle fanfiction fossero normali non ci sarebbe più divertimento a
scriverle, no? Beh, spero che il capitolo ti sia piaciuto!!^_^
Sakura93thebest:beh, diciamo che cerco di trovare un
po’ di tempo dopo mangiato o prima. Tra lavoro e università è sempre difficile
trovare tempo, ma con un po’ di buona volontà e impegno. Si riesce! Spero che il
capitolo ti sia piaciuto!
Sakuretta94: chissà se anche sakura è innamorata
di lui nello stesso modo…vedremo vedremo… cmq, spero che il
capitolo ti sia piaciuto!
Ichigo_91: sì, ormai manca poco! Solo altri due capitoli e questa volta non ci saranno altre
modifiche!! Un po’ mi dispiace!!
Sakurabethovina: questa cosa dell’invito non
la sapevo. Cmq, per il momento la scena vera e propria
del matrimonio non c’è perché non avevo l’ispirazione giusta per scriverla. E
piuttosto che fare qualcosa che non mi piaceva non l’ho scritta. Ma ci saranno
altre scene pucciose…^_^ e non provate a rubare
syaoran! È di sakura!!^_^
Monny: sì, anch’io sono curiosa di sapere
se il finale piacerà oppure no! Speriamo. Questa è la prima long fic con più di 5 capitoli che finisco su efp!!-_-
Piajoe22: spero che il capitolo abbia
risposto alla tua curiosità! Fammi sapere se ti è
piaciuto!
“Maledizione, è impossibile! Non si
riesce ad aprire!”
Eriol aveva in tutti i
modi provato ad aprire la porta dell’ingresso, ma non ci riuscì. Anche
l’esercito al di fuori del palazzo aveva più volte provato a sfondare il
portone, ma senza alcun risultato. L’incantesimo che proteggeva l’ingresso era
molto potente.
“Che cosa
facciamo?” chiese Tomoyo,
ansiosa.
“Non ne ho
idea!” esclamò Eriol, a terra.
“A questo
punto l’unica soluzione è farli entrare dal passaggio segreto, però
impiegherebbero molto tempo!” commentò Tomoyo,
sospirando rassegnata.
“Aspettate,
proviamo un’ultima volta!” esclamò Eriol, scattando in
piedi.
“Ma abbiamo
provato già un’infinità di volte…”
Eriolle si
avvicinò e le prese entrambe le mani, sorridendole dolcemente: “Abbiate
fede, mia cara Tomoyo!”
E così
dicendo, il giovane scudiero si avvicinò alla porta.
“Comandante
YiChou
! Mi sentite?”
”Si, ditemi
pure, Eriol!” rispose il comandante, dall’altra parte
del portone.
“Provate a
sfondare il portone con un attacco combinato. Usate tutti gli uomini che
avete!”
“Sì!”
Mentre
l’esercito si preparava a sferrare quell’ultimo
attacco, Eriol prese Tomoyo
per mano e la condusse lontano dal portone. Dopodiché i due udirono il
comandante contare fino a tre. L’esercito si scagliò contro il portone, il
quale, però, si aprì prima di venire a contatto con i soldati. Eriol e Tomoyo, sconcertati,
corsero incontro ai soldati.
“Cos’è
successo?” chiese Eriol.
“Non
saprei.- disse il comandante YiChou- Il portone si è aperto prima che noi lo
toccassimo!”
Eriol e Tomoyo
si scambiarono uno sguardo, sorridendo.
*****
Tutta la
sala del trono venne investita da un abbagliante fascio
di luce bianchissima, che accecò Syaoran e Sakura. Quando la luce svanì, il
principe riuscì nuovamente a muoversi e si alzò in piedi, osservando ciò che era
successo: Sakura con una mano sul cuore, ansimando, guardava davanti a sé il
corpo di Shen Te. Titubante, Syaoran si avvicinò a Shen Te, udendo dei passi in
lontananza, e, con due dita sul collo, controllò che fosse ancora vivo. Il cuore
di Shen Te batteva ancora e, in quel momento, Shen Te
aprì gli occhi, guardandosi intorno disorientato.
“Do-dove sono?”
“Non ti
ricordi?” gli chiese Syaoran.
“No…-rispose lui, sollevandosi a
sedere-…Ma tu…chi sei?!”
“Sono
Syaoran!”
“Syaoran…chi?”
Syaoran
sospirò, tornando con la mente a qualche minuto prima: lui e Sakura avevano
urlato nello stesso momento quel ‘No’ e una luce
intensa si sprigionò dalla principessa, un luce che respinse l’incantesimo di
Shen Te. Probabilmente lui era stato colpito dal suo stesso incantesimo e aveva
perso la memoria.
“Principe
Syaoran!”
“Principessa
Sakura!”
Syaoran e
Sakura guardarono entrambi verso l’entrata della sala: Eriol, Tomoyo e tutto l’esercito
li stava raggiungendo di corsa.
Tomoyo si precipitò da Sakura per
accertarsi che lei stesse bene e subito dopo le due ragazze corsero verso il re
Fujitaka, che sembrava essere svenuto sul trono.
Sopraggiunsero anche le guardie del regno di Clow, che
portarono il re nei suoi appartamenti per ricevere adeguate
cure.
Eriol, intanto, si avvicinò a Syaoran:
“Stai bene?”
“Sì!”
rispose lui con un sospiro.
“Cos’è
successo?”
“Sakura ha
respinto un incantesimo di Shen Te, che gli si è ritorto
contro!”
“Dunque
ogni incantesimo che tuo cugino aveva applicato in questo palazzo è stato
annullato!”
“Sì,
immagino che sia andata così!- esclamò Syaoran, rivolgendosi poi al comandante- Portate a palazzo mio cugino e fatelo curare
da un dottore!”
Syaoran
vide l’esercito portar via Shen Te e guardò la pietra
che indossava al collo. Si sentiva esausto, non tanto per il duello, ma per la
paura così angosciante di perdere per sempre l’amore della principessa.
Fortunatamente era andato tutto bene, o almeno così credeva lui. Sakura si
ricordava ancora di lui?
In quel
momento la sua attenzione venne richiamata da
singhiozzi sommessi che provenivano da dietro di lui. Perciò Syaoran si voltò
lentamente: Sakura era scesa dal trono ed ora si trovava a pochi metri di
distanza da lui, tenendo le mani sul cuore. Piangeva in silenzio e gli stava
rivolgendo uno sguardo ancora troppo provato dalla paura che li aveva travolti
qualche attimo prima.
“Sakura…stai bene?” le chiese,
titubante.
Sakura
annuì, senza distogliere i suoi occhi da quelli di Syaoran. Era come se la
principessa gli stesse chiedendo qualcosa, era come se
lei avesse un bisogno disperato di sentire il suo amore. Sakura aveva bisogno di
lui e Syaoran…perché si stava sottraendo a lei? Prima che se ne accorgesse, Syaoran cominciò a correre verso di lei e Sakura
fece lo stesso. Non appena furono l’uno al cospetto dell’altra, Sakura gli gettò
le braccia al collo ed entrambi finirono a terra in
ginocchio.
“Syaoran…”
disse lei, piangendo e tremando tra le sue braccia.
Syaoran,
sorridendo, la abbracciò, accarezzandole la schiena e la nuca. Sakura continuò a piangere
tra le sue forti braccia, che erano diventate per lei il luogo più sicuro, il
luogo in cui non le poteva accadere nulla, e Syaoran la teneva stretta a sé:
averla ancora sana e salva lì, con lui, era un vero miracolo. Aver realizzato che lei si ricordasse ancora di lui lasciò il
principe così stordito che, per qualche minuto, lui non riuscì a pensare ad
altro che alla sua Sakura: il suo respiro, i suoi singhiozzi, il battito del suo
cuore, i suoi capelli tra le sue mani, il suo corpo tra le sue braccia…era solo
questo che contava ormai per lui.
Sakura
restò in quella posizione per un tempo infinito, come se non fosse sicura che
lui era lì con lei, come se volesse assicurarsi di ricordarsi ancora di
lui.
“Syaoran…mi
dispiace tanto…- disse poi Sakura, guardandolo negli occhi-…avrei dovuto darti
subito ragione!”
“No…sono io
ad aver sbagliato. Non avrei mai dovuto dirti quelle cose, Sakura: mi dispiace
tanto, non le meritavi!” esclamò Syaoran, appoggiando la fronte a quella di
Sakura.
“Non c’è
bisogno che tu mi chieda scusa, ti ho già perdonato,
mio principe…mio unico eroe…”
Syaoran
arrossì lievemente, ma le prese il viso tra le mani, asciugandole le lacrime e
guardandola intensamente. Sakura rabbrividì, ma amava quello sguardo che la
faceva sentire così viva.
“Sakura…io
ti amo!”
La voce di
Syaoran era così profonda, così calda, che Sakura sentì il suo cuore riempirsi
di tutto il suo amore e chiuse gli occhi, lasciandosi inebriare da quel
meraviglioso sentimento che aveva salvato le loro vite.
Syaoran si avvicinò al suo viso: la punta del suo naso così grazioso gli
sfiorava la guancia.
“Ti amo
anch’io, Syaoran!”
Quelle
parole, pronunciate con quel tono dolcissimo, erano la sola musica che Syaoran
avrebbe desiderato sentire per tutta la vita. E con quella musica nelle sue
orecchie, Syaoran eliminò la distanza fra loro e la baciò. Con quel bacio, tutte le
paure provate da entrambi svanirono in un istante, lasciando il posto a una
bellissima sensazione di amore e felicità. E in quel momento Sakura non poteva
essere più felice.
Allora, che mi dite? Piaciuto? Ecco,
questo doveva essere l’ultimo capitolo. Ma non mi convinceva come fine. Così mi
è venuta l’ispirazione per un capitolo conclusivo che si intitola “Happilyever after”. Mi sento già
triste! Sigh…
Ringraziamenti
Sakura182blast: ecco qua il penultimo capitolo.
Spero ti sia piaciuto! Non sono riuscita a far fare una brutta fine al cugino di
syaoran. In fondo mi piaceva come cattivo!^_^ e poi ci pensano già le clamp a riempire di
morti le loro opere, quindi meglio evitare! -_-‘
sakura93thebest: tanto pieno di suspance il capitolo precedente, quanto questo di amore.
Forse un po’ troppo! ma…che importa? Quando si tratta
di sakura e syaoran non è mai abbastanza! ^///^ spero ti sia
piaciuto!
Ichigo_91: grazie per la recensione! Spero che
il capitolo ti sia piaciuto! Ora il cugino di syaoran non è più pericoloso e
tutto si è risolto per il meglio!^_^
Sakuretta94: come vedi, sakura non ha perso
la memoria.
A due capitoli dalla fine sarebbe stato impensabile e forse
sarebbe diventato tristissimo! Comunque, spero che il capitolo ti sia
piaciuto!
Monny: ah, questa volta il capitolo non è
finito sul più bello, vero? Spero ti sia piaciuto!
Sakurabethovina: grazie mille per la recensione. Sono
contenta che questa storia non ti sia sembrata troppo banale! Anche se mi sa che
la fine, a cominciare dal titolo del prossimo capitolo, sia davvero banale!-_-‘
Era una
bellissima giornata di inizio settembre e la principessa Sakura aveva
espresso il desiderio di fare una bella passeggiata a cavallo insieme alla sua
dama di compagnia Tomoyo, allo scudiero Eriol e al suo amatissimo consorte, il principe Syaoran. Fu
così che tutti e quattro erano usciti dal palazzo con i loro cavalli; ma, non
appena furono in vista della foresta, Sakura incitò Cerberus, che cominciò a galoppare velocemente in quella
direzione.
“Che
succede?” chiese Eriol.
“Non ne ho
idea!- disse Syaoran, sospirando- Non vi preoccupate, vado a recuperarla
io!”
Così
dicendo, Syaoran spronò Spinel a correre, seguendo la
principessa.
Non appena
Syaoran scomparve nella foresta, Tomoyo ridacchiò
divertita, attirando l’attenzione di Eriol.
“Come mai
stai ridendo, mia cara?” domandò lui, avvicinandosi a lei.
“Credo che
sia colpa mia se Sakura ha avuto questa improvvisa voglia di allontanarsi!”
rispose Tomoyo, sorridendo.
“In che
senso?”
“Ieri sera
stavo aiutando Sakura a prepararsi per la notte e lei mi ha chiesto se…fra di noi andasse tutto bene!” disse lei, arrossendo e
chinando il capo.
Eriol sorrise: “E tu cosa le hai
risposto?”
“Le ho
detto che andava tutto bene, anche se, purtroppo, abbiamo poco tempo da
trascorrere insieme!”
Eriol prese una mano di Tomoyo tra le sue e gliela baciò delicatamente: “Hai
ragione, mia cara Tomoyo. Ma vedrai che tutto si
sistemerà tra un mesetto!”
Tomoyo lo guardò perplessa: “Perché? Cosa
succede tra un mese?”
“Ci
sposiamo!”
Tomoyo arrossì ancora di più e rimase a
bocca aperta, provocando un sorriso divertito sul volto di Eriol.
“Non vuoi,
Tomoyo?”
“Ma sì,
certo che lo voglio, Eriol! Mi hai solo un
po’…”
“Sorpresa?”
“Sì!”
“Era quello
che volevo!- esclamò Eriol, con un sorriso- Ma, nel
frattempo, godiamoci questo momento insieme! E ricordami di ringraziare
la principessa
Sakura, non appena Syaoran la riporterà
indietro!”
“Certo!-
disse Tomoyo, annuendo con il capo- E penso che dovrò
ringraziarla anch’io!”
*****
“Sakura?
Dove sei finita?”
Syaoran
stava seguendo Sakura in mezzo alla foresta, ma il cavallo di Sakura era davvero
veloce.
“Syaoran!
Vieni qui!” lo chiamò, all’improvviso, la sua
voce.
Syaoran,
seguendo la voce di Sakura, cominciò a capire dove lo stesse portando la sua
principessa.
Quella
strada la conosceva molto bene. Così Syaoran trovò Sakura in quel luogo dove era
cominciato tutto, dove si erano conosciuti e innamorati.
Sakura era
scesa da Cerberus e si era avvicinata al laghetto.
Udendo il rumore degli zoccoli di Spinel, si voltò e
sorrise al suo Syaoran.
“Hai visto
dove ti ho portato?”
“Già! –
rispose lui, scendendo a terra e affiancandola- E’ proprio un bel posto. Non so
perché ma mi è molto familiare!”
“Oh,
Syaoran…non scherzare. Io amo tantissimo questo luogo!”
“Lo so
perfettamente, Sakura!”
Sakura si
sedette per terra, riportando il suo sguardo sul laghetto: “Quando fuggii da
casa il giorno del mio compleanno, dissi a Cerberus di
portarmi in un luogo dove la principessa Sakura non era
costretta a sposare il principe Syaoran.”
“E lui ti ha portato comunque dal
principe Syaoran!” esclamò Syaoran, sedendosi accanto a
lei.
“Mi ha
portato in un luogo dove la principessa Sakura ha
imparato ad amare il principe Syaoran!” lo corresse
Sakura, guardandolo dolcemente.
“Però, alla
fine, tu hai sposato lo stesso questo principe Syaoran!”
“Già!
Perché lo amo tantissimo. E se vuoi saperlo, lo rifarei altre mille
volte!”
“Solo
mille? È un po’ poco…”
“Ah,
Syaoran!” esclamò la principessa, spingendolo a terra.
Syaoran
finì disteso a pancia in su, ma si portò dietro anche
lei, che si ritrovò proprio sopra di lui.
“Sei proprio incontentabile, Syaoran!” commentò lei,
arrossendo lievemente, ma guardandolo direttamente negli
occhi.
Syaoran
sorrise: da quando si erano sposati, Sakura sembrava ancora più bella, era
allegra e dolce come sempre, ma aveva qualcosa in più; qualcosa che Syaoran non
sapeva bene identificare, ma era comunque qualcosa di lei che lui amava
tantissimo. Chissà forse era semplicemente l’ essersi
sposata con lui…
Syaoran
sollevò di poco la testa e le rubò un bacio, mentre lei cominciò a giocherellare
con i capelli scuri di lui.
Ma ben
presto, Sakura fu costretta ad allontanarsi da lui e si stese al suo
fianco.
“Beh? Che
succede?” domandò Syaoran, voltandosi sul fianco per
guardarla meglio.
“Syaoran,
se qualcuno ci vedesse, chissà cosa potrebbe pensare dei futuri sovrani di
questo regno!”
“Penserebbe
semplicemente che anche loro sono esseri umani che si
amano e hanno il diritto di passare un po’ di tempo
insieme!”
“Hai
ragione, però…io ho tanta paura di governare questi meravigliosi regni e vorrei
che andasse tutto bene. Vorrei che la nostra gente
stesse bene, fosse felice e ci amasse!”
“Oh,
Sakura…- disse Syaoran, prendendole una mano e baciandogliela delicatamente-…la
nostra gente ti ama già tantissimo e tu, con il tuo animo gentile e dolcissimo,
sarai una splendida regina. Una grande, meravigliosa e bellissima regina! Il
nostro popolo non ha nulla da temere!”
Sakura
arrossì e sorrise.
“Syaoran…-disse Sakura,
accarezzandogli il viso-…se il nostro popolo starà bene, sarà perché il nostro
è un buon re, altruista e capace di comprendere appieno
i veri bisogni dei suoi sudditi.”
“Ma dietro
ogni buon re c’è sempre una grande regina!E tu sei la mia!” disse Syaoran, sporgendosi su di lei e imprigionandola
tra le sue braccia.
Syaoran la
guardava intensamente, ma le sue parole fecero rattristare improvvisamente la
principessa.
“Sakura…che
ti succede?- disse Syaoran, accarezzandole una guancia-
Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?”
Sakura
distolse il suo sguardo da quello di Syaoran e, con delicatezza, si scostò da
lui, alzandosi a sedere.
Syaoran,
preoccupato, la affiancò: “Sakura…”
Sakura
sospirò e si voltò per guardarlo ancora negli occhi, con una forte ansia che si
dipinse sul suo volto.
“Syaoran…noi siamo sposati da poco,
però volevo sapere una cosa.”
“Mia cara,
puoi chiedermi tutto quello che vuoi, lo sai bene!”
Sakura
annuì: “Volevo chiederti…è…è vero che se non riusciamo a…ad avere un…figlio…tu
puoi avere delle amanti?”
Syaoran
capì cosa la stava torturando: era più che giusto che fosse
infastidita.
“Sì, è
vero! Di solito il re le sceglie subito dopo il
matrimonio!”
Sakura
provò una dolorosa fitta al cuore e sentì gli occhi riempirsi di lacrime. Perciò
si voltò dall’altra parte per nascondere la sua sofferenza a
Syaoran.
“E tu…le
hai già scelte?” domandò Sakura, con voce flebile.
Syaoran
sorrise fra sé e le accarezzò i capelli: “Oh sì. La prima si chiama Sakura…la
seconda si chiama Sakura e la terza…mmm…dovrebbe
essere ancora Sakura…”
Sakura
chinò il capo, sorridendo, mentre qualche lacrima le percorreva le guance, e
Syaoran si avvicinò a lei e le baciò la
nuca.
“Sakura,
questa possibilità c’è davvero, ma nella mia vita non c’è posto per nessun’altra donna. Io non potrei amare e desiderare
qualcuno che non sia tu!”
Sakura si
voltò verso di lui e lo abbracciò: “Syaoran, sei
straordinario!”
Syaoran
rise e la strinse a sé: quello che le aveva detto era la pura e più sincera
verità. C’era solo una donna che lui poteva amare con tutto se stesso e quella
donna era Sakura, la sua
Sakura.
“Ma…Syaoran…-disse Sakura,
guardandolo negli occhi-…se dovesse accadere davvero
quello che ho detto prima…come faremo? Il nostro regno ha bisogno di un
erede!”
Syaoran
rise nuovamente e la fece stendere dolcemente a terra: “Allora…diamoglielo
questo erede!”
Sakura
arrossì violentemente: “Syaoran, sto parlando sul serio!”
Syaoran le
rivolse uno dei suoi sguardi più belli, quelli che riservava solo a lei, e le
sorrise.
“Quando
saremo re e regina, se dovesse accadere davvero qualcosa del genere, allora…noi
abdicheremo!”
“Cosa?”
“Hai capito
bene, Sakura. Io ho quattro sorelle e tu hai un fratello. Se noi non siamo in
grado di dare un erede al nostro regno, lo farà qualcun altro.”
“Ma…i
nostri genitori hanno sempre desiderato che fossimo noi due a regnare. Non possiam…”
“Sakura!-
la interruppe lui, alzando la
voce- Se il destino non ci darà la gioia di un figlio, io mi
rifiuto di ricorrere a questo stupido metodo dell’amante. Tu ed io, in quanto re
e regina, dovremo abdicare e lasciare il posto a qualcun altro. Preferisco stare
solo con te come un semplice abitante del palazzo, piuttosto che essere re e
avere un figlio da una donna che non sia
tu!”
Le parole
di Syaoran e quel tono così determinato la lasciarono a bocca
aperta.
“Spero che
tu abbia capito bene le mie intenzioni…- disse Syaoran,
tornando a essere più dolce-…perché non le ripeterò un’altra volta,
chiaro?”
Sakura
sorrise e annuì.
“Syaoran,
scusami per essermi lasciata prendere dal panico!”
“Tranquilla…amore mio. Non c’è
bisogno che tu mi chieda scusa!” esclamò lui,
baciandole la fronte.
“Il
problema è che…in questo momento sono davvero felice e ho paura di qualunque
cosa che possa turbare la nostra felicità!”
“Andrà
tutto bene, Sakura. Non devi preoccuparti del futuro. Devi solo avere fiducia in
noi!- disse Syaoran, sfiorandole con una mano la pietra che indossava al collo-
Ci penserò io a mantenere la tua felicità, mi prenderò cura di
te!”
Sakura
sollevò il capo e appoggiò la fronte a quella di Syaoran: “E io mi prenderò cura
di te!”
Syaoran non
poteva chiedere di meglio, così, sorridendo, la baciò.
Se si
fossero presi cura l’uno dell’altra, sicuramente sarebbe andato tutto bene. Il
destino li aveva fatti incontrare, li aveva uniti e non avrebbe potuto separarli
in alcun modo. Il sentimento che li univa era solido e sincero e avrebbe dato a
Syaoran e Sakura la forza necessaria per affrontare e superare ogni
ostacolo.
Fine
Bene…anzi, male, siamo arrivati
davvero alla fine! Qualcuno forse si aspettava che descrivessi il matrimonio
vero e proprio, ma mi sembrava un po’ troppo banale come fine e poi, come ho già detto, non ero ispirata per il matrimonio. Spero,
comunque, che questa storia e questa fine siano piaciute. Devo dire che mi sono
molto affezionata a questa storia, per cui mi sono
impegnata molto. Spero di aver trasmesso qualcosa di buono anche a voi, in
particolare il mio amore smisurato per dei personaggi così belli e complessi
come Sakura e Syaoran e per la coppia praticamente perfetta che formano. Per la
gioia di qualcuno sono riuscita a inserire in questa storia anche il pairingTomoyo/Eriol che non amo, ma che in questa storia ci stava bene, a
mio parere.
Sto trascrivendo a computer anche
l’altra mia storia su Sakura e Syaoran. Si intitola “Beyondgood & evil”: sarà ambientata subito dopo la fine del manga e terrà
conto solo degli eventi del manga. Anche le Sakura card prese in considerazione
saranno solo quelle che appaiono nel manga. In pratica è come se l’anime non fosse mai esistito. Ma non so ancora quando la pubblicherò, perché prevedo da qui a
febbraio dei mesi molto incasinati. E, sicuramente, non credo che potrò
aggiornare così frequentemente come è successo per “CrossedDestinies”.
Ringrazio tutti quelli che hanno
letto e quelli che hanno recensito e recensiranno: