Di canzoni e storie nonsense - Aki Version

di Cheche
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** None of them knew they were robots [DepressionShipping] ***
Capitolo 2: *** Never Enough [OldRivalShipping] ***
Capitolo 3: *** Mosquito Song [TokiwaShipping] ***
Capitolo 4: *** Gardenia [MangaQuestShipping] ***
Capitolo 5: *** The Great Gig in the Sky [FranticShipping] ***
Capitolo 6: *** A Day in the Life [BakuryuShipping] ***
Capitolo 7: *** According to Plan [OriginalShipping] ***
Capitolo 8: *** Lovely Rita [EarthDragonShipping] ***
Capitolo 9: *** Imagine [FeelingShipping] ***



Capitolo 1
*** None of them knew they were robots [DepressionShipping] ***



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La premiata ditta Pinete & co. è lieta (?) di presentarvi il suo ultimo sclero. Come avrete notato siamo in tre (io, Amy e Cre) e siamo ben decise a intasare il fandom con i nostri passatempi. La nostra ultima pensata? Sorteggiare coppie assurde e scrivere storie su di esse ispirandoci alle canzoni che appaiono nell'ordine casuale del nostro lettore musicale. Pubblicheremo quelle che ci soddisfano di più. La prima coppia che ho deciso di pubblicare è qualcosa di decisamente particolare: una DepressionShipping (Red/Silver). La canzone che il destino (suona bene) le ha abbinato è None of them knew they were robots dei famosissimi (no) Mr. Bungle. Sul mio ipod ho cose molto sconosciute, talmente sconosciute che spesso non hanno un link YouTube. In questo caso il link ve lo beccate perché l'ho trovato ( http://www.youtube.com/watch?v=mFvJU3NwAbc) Alla prossima! <3








#1. None of them knew they were robots [Mr. Bungle]

Silver era un ragazzo ricco. Ricco sfondato. Aveva tanti soldi e giochi al punto di non sapere cosa farsene. Il padre era sempre occupato, per questo l’aveva dotato di un amico con cui parlare.
“Red!” Esclamò Silver non appena lo vide all’ingresso della sua abitazione. “Cosa ci fai qui?”
“Tuo padre mi ha preso. E’ riuscito a fregarmi… sono pronto a seguire i vostri ordini, padrone.” Disse Red. Queste ultime parole si udirono fredde e metalliche, causarono in Silver numerosi brividi lungo la schiena. “Che sto dicendo?” Ridacchiò, ma in maniera rigida e meccanica.
“Red… tu…” Silver era scioccato. Gli toccò una spalla, con un movimento gentile e lento. “Cosa ti hanno fatto?”
“Non so. Mi hanno tramortito e poi… sono svenuto…” Il corpo di Red sembrò percorso da una scossa elettrica. Si piegò su se stesso, distrutto da un dolore che Silver non poteva condividere in alcun modo. “Vado a farvi un tè, padrone.” Disse, freddo come un robot, con gli occhi vacui.
Silver lo vide sparire verso la cucina. Era certo che Red non fosse mai stato nella villa, eppure sembrava sapere esattamente cosa fare e dove andare. Col tempo capì che era stato modificato nei laboratori del padre. Red era diventato un androide. Col trascorrere dei giorni avrebbe perso ogni sentimento.

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Capitolo 2
*** Never Enough [OldRivalShipping] ***


 


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Dunque eccoci già al secondo appuntamento. Non mi aspettavate così presto, eh? Beh, di storie ne abbiamo scritte a volontà, abbiamo solo da pubblicare quelle che ci sono uscite meglio. In questa storia la ripetizione di "abbastanza" è voluta, per spiegarvi il perché, non vi resta che leggere il titolo della canzone. Comunque il link è questo: http://www.youtube.com/watch?v=wpCecJAXYxY. Non sono un'amante della OldRival, notoriamente. Quando mi uscì questa coppia avrei voluto strapparmi i capelli. Alla fine sono riuscita a scrivere qualcosa che mi soddisfacesse. Spero che non vi dispiaccia e che voi fan della OldRival, se mai leggerete questo, non vorrete picchiarmi. *sorriso angelico* Alla prossima!

 








#2. Never Enough [Cure]


Non ne aveva mai abbastanza di sentir parlare quella voce acuta, capace di distrarre lui, Green, qualunque cosa egli stesse facendo. Quella voce femminile che lo chiamava. Eppure un giorno fu Blue a decidere che Green non era abbastanza. Non parlava abbastanza, non la guardava abbastanza, non la amava abbastanza.
In realtà Blue aveva equivocato il modo di amare di Green. Era un modo silenzioso e impacciato, una maniera intensa ma nascosta. In realtà era solo Blue a non amarlo abbastanza. Quei regali che trovava sul tavolo della cucina, con un biglietto di scuse e senza la presenza di Green da nessuna parte non erano sufficienti per lei. Non sarebbe stata disposta ad aspettarlo troppo.
Fu Blue, infine, a lasciare un biglietto. Quello definitivo. Addio.
L’amore non era abbastanza, per Blue. Le ci voleva qualcuno disposto a starle vicino, che la adorasse e la facesse sentire una vera dea. Quel qualcuno la ragazza ce l’aveva vicino e non era Green.

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Capitolo 3
*** Mosquito Song [TokiwaShipping] ***



View Full Size ImageEd eccoci già al terzo appuntamento. Alla prima turnata mi capitarono le peggio coppie, devo dirlo. *asd* Però sono contenta di aver avuto la possibilità di smontarle. Questa è molto AU. Green non è un vampiro alla Edward Cullen, dunque non si nutre di sangue di animali né sbrilluccica alla luce del sole (no, va a fuoco. Avete presente?). Quindi è un vampiro dal cuore umano, con tutte le inevitabili seghe mentali che ciò potrebbe comportare. Beh, non vi anticipo nulla. Semplicemente dico che vi trovate davanti ad una TokiwaShipping (Green/Kotone) e che la canzone è Mosquito Song dei Queens of the Stone Age ( https://www.youtube.com/watch?v=aE_3n9tU1_Q). Buona lettura!





#3. Mosquito Song [Queens of the Stone Age]


Green era un vampiro e non era per niente contento di esserlo. Essere immortale e dover succhiare il sangue alle persone era qualcosa che gli causava enormi sensi di colpa. Era un ragazzo arrogante a prima vista, però era anche buono, in fondo al suo freddo cuore di sanguisuga. Non poteva succhiare lo spirito degli animali: per lui era come un veleno. Perciò era costretto ad incantare donne, farle cadere ai suoi piedi ed addentare i loro teneri colli.
Una sera si innamorò di una giovane. Era una ragazza libera, allegra, pronta ad accettare la sua corte. Il suo nome era Cetra e la sua voce era dolce come quella del raffinato strumento a corde.
Se ne innamorò tanto che la volle a fianco a sé come vampira, ma a non permetterlo fu il buon sapore del suo sangue. Il sangue di una giovane donna soddisfatta e vivace, in salute, che mangia cose salutari. Come, nella loro stanza d’albergo, addentò il collo della ragazza, sentì di annusare la pelle più profumata e tenera che fosse mai capitata sotto i suoi denti.
Green era un vampiro dal grande cuore, capace di amare, ma l’istinto aveva prevalso e preso il sopravvento.
Il suo destino fu chiaro quando vide lei morta ai suoi piedi e sentì le proprie labbra e le dita grondare del sangue fresco.

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Capitolo 4
*** Gardenia [MangaQuestShipping] ***



View Full Size ImageQuarto appuntamento con una MangaQuest. E' una coppia che mi è indifferente, diciamo, e l'ho un po' smontata anche qui. Sono una donnina Angst, ormai dovreste saperlo. Tuttavia, chi ama le cose piccantine la apprezzerà, credo. Anche questa è collegata ad una certa opera di cui Amy sa. Il finale non è, ovviamente, definitivo. Per la canzone capitatami, mi sono ispirata più che altro al titolo e leggermente alle sensazioni (che sanno un po' di ebbrezza, forse) dell'apparato musicale. E' qualcosa di molto poco orecchiabile, ma ormai lo dovrete aver capito che nel mio ipod c'è di tutto. La canzone è Gardenia dei Kyuss, band predecessora (?) di quella del capitolo precedente. (https://www.youtube.com/watch?v=FJfMWP6qNKM)




#4. Gardenia [Kyuss]


A Gold Crystal non piaceva. La riteneva spocchiosa, noiosa, troppo coi piedi per terra e con la testa sulle spalle. Quadrata, non curvilinea come sarebbe stata la sua ragazza ideale, ovvero una in grado di godersi la vita. Una sera, tuttavia, Crystal riuscì a dimostrare a Gold di non essere ciò che lui credeva fosse. Gli si era gettata al collo e l’aveva baciato con fame e disperazione.
“Sei stata scaricata da qualcuno?”
“Zitto.” E si era spogliata davanti ai suoi occhi, mostrandogli una lingerie sexy.
“E questa cosa mi rappresenta?”
Crystal non amava ripetersi, quindi lo zittì in modo sensuale, con gesti.
E quella sera scoprirono di essere compatibili, di incastrarsi meglio di quanto anche la stessa Crystal avrebbe creduto. Aveva pianto nei giorni precedenti. Ora rideva, si arrabbiava e picchiava Gold. E, quando scendeva la sera, nella loro stanza veniva appiccato una specie di incendio e diverse fragranze si mescolavano.
Gold però sapeva che le cose belle giungono alla loro fine troppo velocemente. E Crystal non era abbastanza per tenerlo attaccato a sé come una calamita: avrebbe svolazzato su altri fiori. Dopo questa esperienza, Crystal cominciò a pretendere da un uomo la fedeltà prima di tutto.

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Capitolo 5
*** The Great Gig in the Sky [FranticShipping] ***



View Full Size ImageOcchei, questa storia è strana e vi dico subito che ha a che fare con gli UFO. Avete davanti una Frantic, coppia che, personalmente, amo moltissimo. Chi non li ama, chi? Nonostante Ruby sia mezzo scemo *ah, non completamente?*, ciò non intacca la bellezza di questa coppia, almeno dal mio punto di vista. La canzone che mi è capitato è dei celeberrimi Pink Floyd ed è un pezzo che io amo moltissimo, sebbene crei non poche grane perché è praticamente privo di lyrics. Dunque, per scrivere la storia mi sono basata sulle sensazioni che generava in me (dunque ascoltatela, nel caso foste interessati a capire il mio astruso punto di vista) e anche le suggestioni del titolo. The Great Gig in the Sky. (https://www.youtube.com/watch?v=UqCEPytSFqU)







#5. The Great Gig in the Sky [Pink Floyd]


Guardavano il cielo tenendosi per mano come i due adolescenti che erano. Sorridevano, mentre i fuochi d’artificio tingevano la loro unione ogni volta di una sfumatura diversa. Attendevano col cuore in gola, perché erano giovani e per loro il tempo scorreva più lentamente rispetto a quella di un adulto temprato dalla vita. Erano freddi i loro corpi, solo le loro mani unite facevano eccezione. Una folata di vento faceva cadere a lui il cappello e a lei la bandana, allora si guardavano. Ruby aveva la tentazione di coprirsi e Sapphire lo derideva affettuosamente. Erano giovani ed erano innamorati come solo i giovani sanno esserlo.
Quand’ecco tante luci accendersi davanti a loro. Un fascio li avvolse, caldo e accogliente, mentre loro si dicevano di non lasciarsi la mano e si guardavano sereni, mentre i loro piedi si staccavano con delicatezza dal terreno, portandoli in una nuova realtà.
Una realtà più adatta ad accogliere i loro sentimenti puri. Un mondo non corrotto, non maligno, che li avrebbe preservati giovani e innamorati.

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Capitolo 6
*** A Day in the Life [BakuryuShipping] ***



View Full Size ImageAnche se questa storia è più incentrata su Gold che su Sandra, ho comunque voluto mettere lei in icon. Non chiedetemi il perché. Questa storia è ispirata ad una what if, nei bei tempi in cui ruolavamo questi personaggi (da allora Gold si è stabilito a vivere nel mio cervello). Nella storia Gold è adulto e ha superato ormai i quarant'anni. E Sandra... ah, non lo diciamo, non si dice l'età delle signore! La canzone a cui mi sono ispirata per scrivere questa BakuryuShipping è A Day in the Life degli a tutti arcinoti Beatles. Tra le loro è probabilmente una delle mie canzoni preferite. Diciamo anche che adoro l'album dal quale è tratta. C'è stato un periodo in cui lo ascoltavo a ripetizione... beh, non ho intenzione di annoiarvi, quindi vi auguro buona lettura! (
http://www.youtube.com/watch?v=P-Q9D4dcYng)


 





#6. A Day in the Life [The Beatles]


Sandra intimava spesso a Gold di insegnare ai loro figli l’educazione, istruendoli su temi importanti. Il problema di Gold era che era sempre rimasto confinato nel suo piccolo mondo, fino ad allora. Della crisi economica non gli importava davvero, perché il suo unico interesse era vincere denaro attraverso il gioco e le scommesse. Da quando erano nati i gemelli, era stato difficile posare i piedi per terra. A poco a poco ce la stava facendo. Non fumava mai in presenza dei ragazzi, spesso la mattina lo vedevano intento a  recitare la parte del bravo padre, con il suo caffè e il viso nascosto dietro un grande quotidiano. E ne parlava a loro, fin da quando erano piccoli. Lo stesso Gold era ingenuamente meravigliato delle notizie sui giornali, da quel mondo ferito e disilluso, difficile. Ne parlava loro come se fosse stato l’ultimo kolossal uscito al cinema, con gli occhi sgranati e brillanti e uno stupore poco adulto dipinto sul viso.
E Sandra era contenta di essere riuscita a cambiare così radicalmente anche il suo interesse per il mondo esterno.

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Capitolo 7
*** According to Plan [OriginalShipping] ***



View Full Size ImageSolitamente preferisco le storie dove c'è più azione e trama, non tanto quelle descrittive. Però due tizie arrandom dicono di aver apprezzato particolarmente questa storiella, quindi mi sembrerebbe un peccato tenermela egoisticamente per me e non condividerla con voialtri. Chissà, cari i miei lettori inesistenti e forse esistenti, forse potete gradire anche voi questa piccola Original mangaverse. L'ultima frase l'ho ripresa da un manga, anche se lì era usata in modo più ironico e divertente. Mi è piaciuta e l'ho inserita in un contesto più serio. La canzone di oggi è According to Plan del gruppo I Love You But I've Chosen Darkness. (http://www.youtube.com/watch?v=I-WIw61K80g)








#7. According to Plan [I Love You But I've Chosen Darkness]
 

Red e Green avevano delle menti pronte ad ogni evenienza, soprattutto quando si trattava di combattere. Nonostante da ragazzi non andassero d’accordo, tra loro c’era sempre stata una sintonia più unica che rara in due esseri umani tanto differenti. Ciò consentiva loro di essere sullo stesso livello: Green, che sembrava tanto superiore, era stato sconfitto da Red, una volta. In realtà i due ragazzi si equivalevano. Le loro idee differivano, ma Green rimaneva sempre più affascinato dal modo di pensare di Red. Rimaneva stregato dal suo altruismo che, col passare degli anni, si faceva sempre più disinteressato.
“Red, dovresti distrarre il Rocket…”
“Quello all’entrata della base, lo so.” Red anticipò i pensieri del suo compagno, confermando la loro sintonia. Anche nei momenti d’ansia, la loro sincronia di pensiero non veniva a mancare. La freddezza di Green aveva contagiato Red in date situazioni, favorendo la sua capacità di ragionare.
Erano un’anima in due corpi.

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Capitolo 8
*** Lovely Rita [EarthDragonShipping] ***



View Full Size ImageD'accordo, evitate di chiedermi come diamine ho fatto a collegare questa canzone alla situazione. Sicuramente "standing by a parking meter" e "meter maid" non significano "parcheggiatrice". O almeno questo sento io, visto che non mi sono manco informata, intelligente come sono. E questa è la prima drabble stupida che posto. A fare cose deliranti le mie colleghe sono più brave, ma spero di riuscire a strapparvi un sorriso, cari lettori, se ci siete! Questa è una EarthDragon (Green/Sandra) ambientata nel nostro mondo. Green ha la patente e Sandra... Sandra boh, si sente una professionista ma in realtà fa quello che fanno i poveretti per le strade per guadagnare un po' di grana. Mi fa tenerezza. La canzone è Lovely Rita dei Beatles. (
http://www.youtube.com/watch?v=InNS281nfo4)







#8. Lovely Rita [The Beatles]


Green odiava i parcheggiatori, soprattutto se erano donne. Si chiedeva che cosa le avesse spinte a fare cose del genere. Questa era pure una bella donna, avrebbe potuto lavorare per la televisione. La osservò dalla testa ai piedi, con quei lunghi capelli azzurri legati e la divisa professionale e tanto fuori luogo. Chissà da quante ore era in piedi a ritirare i soldi degli sventurati che la incontravano.
Insomma, non aveva affatto una parvenza adorabile.
“Ora che ti ho indicato il parcheggio, mi devi dare i soldi.” Disse la donna, allungando la mano. “Altrimenti ti rigo la carrozzeria.” Aggiunse in tono minaccioso.
E dire che aveva avuto la mezza idea di rimorchiarla. In quel modo si sarebbe ritrovato a cena con il demonio.

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Capitolo 9
*** Imagine [FeelingShipping] ***



View Full Size ImageEd ecco di ritorno, dopo una lunga pausa, la premiata (?) ditta (?!) Pinete! Sono lieta di presentarvi questa romantica storiellina scritta durante il mio periodo di pessimismo cosmico (cominciate a predisporre la vostra fuga, gente). Dovrete probabilmente sorbirvi altre drabble intrise di pessimismo/nichilismo, perché ci sono molte drabble scritte tempo fa che attendono ancora di vedere la luce. Questa è una delle più carine, secondo il mio parere. Sono contenta di aver (penso) reso onore alla dolcezza della FeelingShipping, coppia che Creta adora e che anche a me devo dire inizia a piacere non poco. Comunque la canzone usata è Imagine di John Lennon. Probabilmente la conoscete, ma io metto comunque il link perché non si sa mai, no? (
http://www.youtube.com/watch?v=RwUGSYDKUxU)






#9. Imagine [John Lennon]


Nel cortile della scuola, due ragazzi sognatori si incontravano ogni giorno. Green e Yellow erano i loro nomi. Si sedevano su un blocco di pietra, troppo stretto per entrambi, ed erano così vicini che le loro braccia si sfioravano, quando c’era da indicare una pacifica nuvola che passava placidamente sopra di loro. Odiavano quel mondo pieno di guerre, odiavano anche il fatto di dover studiare per essere un giorno realizzati e contenti. Contenti? In quel mondo era davvero possibile?
Parlavano di utopie. Non si stancavano mai di immaginare paesaggi fiabeschi.
“Sei davvero un sognatore, Green.”
“Sono forse l’unico?” Green la guardò sorridendo.
Di una cosa erano però felici. Felici di aver incontrato qualcuno che potesse capire così a fondo il loro disagio. Felici di non sentirsi più soli sulla terra.

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