Ballerini: dietro il sipario

di _itsmebitches
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 'Who? Megan Fox?' ***
Capitolo 3: *** 'La bambola più fortunata del mondo' ***
Capitolo 4: *** 'I can try' ***
Capitolo 5: *** Louis and Harry ***
Capitolo 6: *** 'They don't call me danger for nothing' ***
Capitolo 7: *** 'I believe in you' ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


“”Jamie, più dritte le braccia, su, impegnati”

“Si signora, mi scusi” dissi io.

“Devi impegnarti, il gran Galà è vicino”

 

Jamie, 17 anni, tipica ragazza irlandese trasferita a Londra per seguire il proprio sogno che pian piano sta diventando realtà.

 

“Liam, anche tu, fammi tre piroette, su”

“Si Signora.”

 

Liam, 18 anni, ragazzo londinese che cerca di realizzare il mio stesso sogno che pian piano sta diventando realtà.

 

“David, anche tu fammi tre piroette, avanti”

 

David, 20 anni, ragazzo newyorchese che insegue il suo sogno come tutti gli altri allievi di quella scola.

 

 

“Bene, per oggi è tutto, potete andare”

“Buongiorno signora” dicemmo tutti noi all'unisono.

“Ah Liam, cerca di essere puntuale domani, mmh”

“Si Signora, e scusi ancora per il ritardo di oggi” rispose gentilmente Liam.

 

Tranquillamente mi avviai per gli spogliatoi quando qualcuno mi prese per un polso bloccandomi.

“Lo muovevi bene quel culo Stewart” mi disse sensualmente Liam.

“Di certo non per te Payne, ora se vuoi scusarmi, io avrei un appuntamento” dissi io cercando di liberare il mio polso dalla sua presa fin troppo forte per i miei gusti.

“Mh, devi andare dal fidanzatino, vero?”

”Si, con permesso” dissi lasciando la presa definitivamente.

Ovviamente mentii, non avevo nessun ragazzo, l'unico che volevo era lui nonostante il modo in cui mi trattava.

 

****

 

“Tesoro, andresti a comprare il pane per favore?” mi chiese mia mamma.

“Certo mamma, metto le scarpe e vado” le risposi gentilmente.

“Va bene amore, ti metto i soldi sul tavolo”

Scesi le scale di fretta, stavo morendo di fame.

Presi i soldi e mi avviai al negozio vicino casa mia.

“Ah amore, non dimenticare il pane”

“Mamma, sto uscendo a posta per quello” dissi io ridendo

“Lo so amore, ma conoscendoti te ne dimenticherai”

“No mamma, tranquilla”

 

****

 

“Stewart” mi richiamò una voce

“Payne, ma che sorpresa” dissi ironicamente io.ò

“Andiamo da qualche parte, bella signorina?”

“Si, adesso ciao” risposi fredda io.

“Ma no, dove vai?”

“A prendere il pane”

“Non credo, vieni con me” disse lui tirandomi per un polso.

“Liam, mi fai male, lasciami subito” dissi io lamentandomi cercando di lasciare la sua presa.

“Liam, lasciami ho detto” continuai io nella speranza che facesse ciò che gli avevo appena detto.

“Oh sta zitta Jamie” mi zittì lui.

“Ma..”

“Ho detto sta zitta” mi ripeté lui.

“Entra in macchina” disse aprendomi lo sportello

“Dai, devo andare a prendere il pane”

“Non dobbiamo andare da nessuna parte, volevo stare un po in silenzio con te”

“E perché mai?” chiesi io

“Bhe..” disse baciandomi il collo

Piccoli brividi percorsero la mia schiena, chiusi gli occhi e misi le mani sulla sua testa per farlo avvicinare più al mio collo.

“Perché..” altri baci, altri brividi.

“Avevo bisogno di..” un altro bacio, cazzo io adesso svengo.

“Avevi bisogni di cosa, Liam?” lo incitai io

“Avevo..” adesso passa alla mascella, perfetto.

“Bisogno di..” un altro bacio, più lungo.

“Te..” disse finendo di baciarmi la mascella

Mi leccò l'angolo della bocca e si allontanò.

Avevo una faccia strana, che sarebbe potuta andare benissimo per Paperissima.

“De..devo andare” dissi io ancora in trance.

“No ferma, ti accompagno io”

“Non ce ne bisogno”

“Si invece”

“Ma devo comprare ancora il pane” dissi io giustificandomi

“Già preso” disse lui estraendo da uno dei sedili posteriori una bagette.

“Ma come..?” chiesi io.

“Jamie, ti conosco da due anni e mezzo, e so che ogni sera tua mamma ti manda a comprare il pane”

disse lui.

“Ma che sei? Uno stalker?” chiesi io incredula.

“No, semplicemente ti spio” disse lui tranquillamente.

“Questo è sinonimo di stalking Liam” dissi io sorridendo nonostante la situazione.

“Bene, adesso ti accompagno a casa e niente obiezioni” insistette lui.

“Va bene, grazie” decisi di non obiettare e lasciai che mi accompagnasse a casa.

Non ci rivolgemmo la parola per tutto il 'viaggio' e appena davanti alla mia porta lui decise di scendere dall'auto e di accompagnarmi fin sotto la porta.

“Bhe, allora buonanotte” disse lui avvicinarsi pericolosamente a me.

“Ma Liam, sono ancora le sei e quaranta” gli risposi io.

“Bhe allora che ne dici di andare a fare un giro, che ne so, andiamo da Starbucks” mi propose lui.

“No, ti ringrazio, va pure a casa, tranquillo”

“No, dai, non è un problema, ti porto a fare un giro dai” mi convinse lui.

“Okey, lascio il pane a mia madre e arrivo”

Suonai alla porta e mi aprì mia madre.

“Mamma, sono venuta a lasciarti il pane e adesso vado a fare un giro con Liam”

“Con chi, scusami?” chiese lei quasi incredula

“Con lui” dissi io indicando Liam

“Salve signora, io sono Liam Payne”

“Piacere mio, quindi sei tu il famoso Liam? Io sono Charlotte, e dammi del tu, grazie” rispose mia mamma stringendo la mano a Liam.

Figura di merda numero uno.

“Liam, perché non rimani a cena da noi?” continuò mia mamma.

Figura di merda numero due tra poco su questi schermi.

“Con molto piacere signora” disse Liam sorridendogli.

“Bene allora, potete accomodarvi in salotto, io finisco di preparare la cena.”

“Va bene mamma”

 

****

 

“Liam, dai, non toccare tutto” lo sgrido io allontanandogli le mani dalle foto esposte sul camino.

“Ma eri davvero carina quando eri piccola, sai?” disse lui sorridendomi dolcemente.

“Si lo so, ero carina”

“Ma no, sei bellissima mia piccola Jamie” disse lui accarezzandomi la guancia destra con una mano.

“Non è vero” obiettai io.

“Si..” disse baciandomi la clavicola.

Rincominciava perfetto.

“Che..” continuò sempre su quel punto.

“E'..” iniziò a succhiare.

“Vero..” concluse soffermandosi sempre sulla clavicola.

Quando si staccò mi sentì avvampare proprio in quel punto.

Ci guardammo e mentre stava per dirmi qualcosa mia madre lo interruppe.

“Ragazzi, è pronto”

“Arriviamo Charlotte” rispose senza scrupoli Liam.

 

****

 

“La cena è stata deliziosa Charlotte, davvero, grazie ancora” si complimentò Liam.

“Ma di nulla Liam, torna quando vuoi, mi raccomando” ma mia madre i cazzi suoi no eh?

“Bene quind..” mia madre m'interruppe.

“Orsacchiotta accompagna Liam alla porta” disse mia madre.

Orsacchiotta?

Bene, figura di merda numero tre.

“Bene, grazie ancora Charlotte, buona notte” disse Liam abbracciando mia madre.

“Vieni Liam, ti accompagno” dissi facendogli cenno di seguirmi.

Arrivammo alla porta e mentre stavo aprendo la porta lui mi blocca la mano e la chiude.

“Bene orsacchiotta, dove eravamo rimasti?”

“Da nessuna parte orsacchiotto” dissi io ridendo

“Io credo che abbiamo una partita in sospeso” continuò lui.

Mentre si avvicinava nuovamente al mio collo lo allontanai.

“Liam, ti prego..”

“Sssh..” mi zittì lui.

Mi bacio la parte centrale del collo, io volevo allontanarlo ma non ci riuscivo.

Iniziò a succhiare su quel punto e io buttai la testa all'indietro.

Si staccò e ci guardammo negli occhi.

“Adesso tutti sapranno che sei mia, dolce notte Jamie, a domani” disse uscendo da casa mia, io ancora in trans mi appoggiai allo stipite della porta.

L'indomani avremmo dovuto parlare.

Oh si se dovremmo parlare.

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Capitolo 2
*** 'Who? Megan Fox?' ***


“Mamma io vado a danza, a dopo”

“Ciao amore” rispose semplicemente mia madre.

M'incamminai per la scuola di danza quando incontrai Rosalie per la strada, una mia amica nonché compagna di danza.

“Ehi Rose” la salutai io

“Jamie, ciao” rispose abbracciandomi.

Camminammo per più di quindici minuti e arrivate li entrammo negli spogliatoi dove incontrammo tutte le altre ragazze del corso.

 

****

 

“Allora ragazzi, prima che ve ne andiate, devo dirvi chi di voi affronterà l'audizione per il gran Galà”

“Oddio, ci pensi che vengo presa? Sarebbe splendido” disse Monique, una delle migliori allieve

“Allora, ho scelto: Rosalie, Liam, Monique -appunto- David ed infine Jamie. E' tutto ragazzi, grazie”

Io mi sentivo morire dentro, cioè, sono stata presa per una delle audizioni più importanti della mia scuola.

“A domani ragazzi” ci salutò cordialmente la nostra insegnante.

Mentre stavo per uscire una mano bloccò il mio polso.

“Liam..”

“Ciao Jamie” disse lui avvicinandosi a me.

“Tranquilla, volevo solo darti un bacio sulla guancia.” disse lui rassicurandomi

“...”

“Senti, vorresti venire a fare un giro con me?” mi chiese lui sorridendomi dolcemente.

“Certo” risposi subito io

“Bene, ti aspetto fuori allora”
“Si, faccio presto”

Mi incamminai verso gli spogliatoi.

“Indovina chi esce con Liam Payne?” dissi io guardando Rosalie.

“Chi? Megan Fox?”

“AH-AH-AH che simpaticona..no, io” dissi io sorridendo compiaciuta.

“OH-MIO-DIO” urlò lei.

“Sssh, zitta.” dissi tappandole la bocca.

“Che ci fai ancora qui? Va da lui, muoviti” mi disse lei indicandomi la porta.

“Vado, ciao Rosalie” dissi baciandole una guancia ed uscendo.

“Ciao, e buona fortuna”

Corsi verso la porta d'ingresso e vidi Liam poggiato allo stipite della porta che guardava l'orizzonte.

“Ehi..”

“Ciao piccola”

'Piccola' avvampai.

Mi aveva davvero chiamata 'piccola'?

Cioè intendo, io? Piccola?

Ma se son..

Mi baciò il collo.

“Liam..” lo allontanai e non so neanche con quale forza.

“Hai ragione, andiamo in macchina” disse trascinandomi.

“Va bene, ma niente cose sconce chiaro?” dissi io puntandogli un dito contro.

“Non preoccuparti piccola Jamie” rispose lui.

Entrammo in macchina e l'episodio del pomeriggio prima si stava ripetendo.

“Liam, smettila, avevamo detto niente cose sconce, ricordi?” chiesi io allontanandolo dal mio collo.

Non è che non lo volessi, anzi, ma non mi piaceva il fatto che mi trattasse come una bambola.

“Ssh..” iniziò a baciarmi ma stavolta sulle labbra.

Era una sensazione unica, mai provata prima.

Sentì lo stomaco in subbuglio.

Mi colse di sorpresa quando mi morse il labbro inferiore come per chiedermi il permesso di entrare e ovviamente io cosa ho fatto?

L'ho allontanato?

Si, come la cogliona del giro.

No scherzo, l'ho fatto entrare, non rinuncio a Liam ilsaporedellamiaboccatisorprenderà Payne, skst.

“L-liam?”

“Si?”

“Hai un buon sapore” ma che cazzo ho detto?

“Anche tu non sei male sai?”

“G-grazie” ma oggi sto dando i numeri o cosa?

“Di nulla piccola mia, adesso ti porto a fare un giro”

“Dove?” chiesi io guardandolo.

“Sorpresa” disse lui lasciandomi di stucco.

“Mmh, come vuoi” dissi io fingendo l'offesa.

“Dai Jamie, vieni qui” disse allargando le braccia.

“No” dissi io facendo finta di piangere.

“Su, vieni nelle braccia di Liam”

“Ho detto di no” conclusi girandomi dal lato opposto.

“Come vuoi” disse.

Io essendo girata non potevo vedere Liam e quest'ultimo mi colse di sorpresa facendomi il solletico.

“Oddio, Liam, ti prego, smettila” dissi dimenandomi da una parte all'altra.

“E allora abbracciami”

“Va bene, ma smettila” dissi io quasi sfinita.

Mi avvicinai per abbracciarlo e lui mi baciò di nuovo.

Lo guardai e sorrisi, così fece anche lui.

“Bhe, io direi che possiamo andare”

“E io direi che puoi dirmi dove stiamo andando”
“Jamie, ho detto di no” disse secco Liam.

“E che faccio?”

“Dormi, è abbastanza lungo il viaggio.”

“Bene, allora svegliami quando arriviamo”

“Va bene, dormi piccola Jamie” disse dandomi un bacio sulla fronte.

Chiusi gli occhi e mi addormentai subito.

 

Due ore dopo

“Jamie, svegliati” disse dolcemente Liam.

“Jaaaaamie”

“Liam, il cocco” mugugnai io.

“Cosa?” chiese lui divertito.

“Liam, il mare” continuai a mugugnare io.

“Jamie, ma che stai sognando?”

“Liam, rimettiti il costume” continuai io ancora dormendo.

“JAMIE” urlò Liam nel mio orecchio.

“Chi minchia è il ricchione che mi ha inculato l'orecchio in questo modo di merda?” urlai io sussultando.

“Ehi che finezza”

“Dio mio, Liam scusami tanto, non volevo, ma un po di dolcezza quando una dorme non guasterebbe”

“Scusami tanto, ma non facevi che dire 'Liam, il cocco' oppure ' Liam, il mare' oppure 'Liam, rimettiti il costume' e mi hai spaventato” disse lui ridendo.

“I-io..non credev..”

Mi baciò, un'altra volta, zittendomi definitivamente.

“Adesso vieni con me ma chiudi gli occhi” disse lui sorridendo.

“Ma se cado?” chiesi io.

“Ci sono io, non ti lascerei mai cadere”

“Va bene, grazie Liam”

Chiusi gli occhi e scesi dalla macchina. Sentì Liam prendermi la mano, rabbrividì a quel gesto.

“Attenta a dove metti i piedi eh”

“E come faccio se non ci vedo?” chiesi io.

“Hai ragione..ho avuto un'idea”

“E sarebbe?”

Liam mi prese in braccio come un sacco di patate e mi mise sulla sua spalla.

“Liam, mettimi giù, dai ti prego”

“Ssh, siamo arrivati”

“Bene, mettimi giù adesso”

“Apri gli occhi”

Aprì piano gli occhi, tanto per godermi il momento.

“Che stai facendo?” chiese lui ridendo

“Mi sto godendo il momento, che c'è? Non posso?”

Rimasi senza parole alla vista di quel paesaggio.

“Liam, sono senza parole.”

“E' bello vero?” chiese lui.

“Bello? E'..è..”

“E'?”

“Non so cosa dire Liam, davvero”

“Ecco, non dire niente”

Mi baciò di nuovo, non so fino a quando le gambe avrebbero retto.

Sapevo solo che se continuava così avrei finito per amarlo.

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Capitolo 3
*** 'La bambola più fortunata del mondo' ***


Perché mi hai portata qui?” chiesi.

Dato che non abbiamo mai avuto occasione per parlare, ti ho portato nel luogo che preferisco sin da bambino così da poter sapere più cose su di te”

Bhe, non c'è molto da sapere. Sono figlia unica, mio padre morì quando avevo tredici anni e da quel momento mia madre iniziò a bere, l'anno scorso però mi promise che non l'avrebbe più fatto e infatti, da quasi un anno non beve più, sono molto orgogliosa di lei, la nostra situazione economica è ottima e ho un cane di nome Max” dissi.

Lui mi guardò e disse:” Mi dispiace molto Jamie”

A me no” risposi fredda.

E perché mai?” chiese lui

Abusava di me” disse abbassando lo sguardo.

Oh, capisco..” disse

E quali sono i tuoi interessi?” continuò per cambiare discorso.

Amo scrivere, leggere, cantare, ballare, come ben sai, e girare per la città con la mia macchina fotografica” dissi tutto d'un fiato.

Abbiamo due cose in comune” disse lui.

Davvero? E quali?” chiesi io poggiandomi sul fianco sinistro guardandolo.

La danza-come ben sai, disse imitando la mia voce- e il canto, amo cantare, lo faccio sin da bambino” disse lui sorridendomi

E non hai mai frequentato nessuna scuola di canto?” chiesi.

No mai” rispose semplicemente.

Ci fu qualche istante di silenzio imbarazzante quando lui si decise a parlare.

Come si chiama il tuo ragazzo?” chiese prendendomi alla sprovvista.

I-io non..non ho un ragazzo” dissi abbassando lo sguardo.

Ah perfetto” disse lui, io 'sorrisi' nella mia testa.

Allora” disse alzandosi.”Si?” chiesi io.

Andiamo a fare un giro, ti va?”

Certo”

Presi la mia roba, misi il cellulare in tasca e m'incamminai al suo fianco quando mi colse di sorpresa prendendomi la mano.

M'irrigidì di colpo ma poi al contatto caldo della sua pelle mi rilassai e la strinsi dolcemente.

Si fermò.

Mi guardò per qualche minuto e disse:”Jamie, io..”

Mi squillò il telefono.

Qui parla Jamie” risposi io.

Signorina Stewart, stiamo portando sua madre al pronto soccorso, la pregheremmo di recarsi qui quanto prima”

S-si, la ringrazio..arrivo..subito” balbettai.

Iniziai a tremare e a piangere.

Mi accasciai per terra, portando le gambe al petto e poggiando la testa su di esse.

Liam prontamente si abbassò e mi prese in braccio portandomi in macchina senza chiedere spiegazioni, sospettai che avesse sentito la telefonata per il volume alto di cui disponeva il mio telefono.

Mi poggiò sul sedile accanto a quello del guidatore e si piegò sulle ginocchia per potermi guardare negli occhi.

Sta tranquilla Jamie, vedrai che non è nulla di grave” disse abbracciandomi.

L-liam..me lo aveva promesso..” dissi singhiozzando.

Lo so, ora ti porto subito da lei” disse entrando in macchina.

Io non voglio entrarci in quel posto orribile, non di nuovo” dissi chiudendo gli occhi.

Ci vado io, ti assicuro che non sarà nulla di grave” cercò di rassicurarmi lui.

Dopo un piccolo tragitto arrivammo all'ospedale.

Come deciso in precedenza entrò lui e io rimasi in macchina

Dopo bene un'ora Liam uscì recandosi in macchina.

Allora?” chiesi subito io.

Allora, la dovranno tenere in ospedale per circa una settimana e le hanno fatto una lavanda gastrica” disse lui.

'una settimana' e ora chi mi cucinerà il pranzo e la cena?

cazzo

cazzo.

cazzo.

Mi venne un lampo di genio.

Liam, tu sai cucinare?” chiesi speranzosa.

Certo, perché?” chiese lui.

Ti trasferisci da me per una settimana, va bene?” dissi.

No, sei tu che vieni a stare da me per una settimana” disse lui.

E Max dove lo lascio secondo te?” chiesi

Lo darai a Rose, no?” disse lui ovvio.

Va bene” dissi semplicemente.

Passammo da casa mia, presi Max e il mio spazzolino e dopo averlo lasciato da Rose ci dirigemmo verso casa sua e mentre stava per aprire la porta mi accorsi di non aver preso neanche il pigiama.

Liam non ho preso la cambiata da casa” dissi.

Ci andremo domani” rispose semplicemente

Fa come se fossi a casa tua” continuò

E' bellissima” affermai.

Ti ringrazio” disse lui sorridendomi

Cenammo e salimmo in camera sua.

Era piena di poster, con i muri rossi e una scrivania in legno d'acero, un letto da una piazza e mezzo e un tappeto verde e arancio.

Ti do una mia maglietta”

Va bene, grazie”

Mi diede una maglietta blu ed uscì per farmi cambiare tranquillamente ma io semplicemente mi sedetti sul letto fissando il vuoto.

Dopo cinque minuti entrò trovandomi sempre nella stessa posizione.

Jamie” disse

Jamie, perché non ti sei cambiata?” insistette lui.

Ho capito, faccio io” disse e nonostante ciò non opposi resistenza.

Mi sfilò la felpa della Hollister scompigliandomi i capelli, poi mi tolse la maglietta.

Ero in reggiseno e prese a lasciarmi una scia di baci umidi sul collo e quando arrivò alla clavicola si fermò, mi guardò e mi chiese scusa, proprio come quando un bambino per sbaglio rompe un oggetto della propria mamma a lei tanto caro.

Presi coraggio e gli dissi ciò che volevo dirgli da tempo.

Insegnami a fare l'amore Liam” sussurrai al suo orecchio.

Lui mi fece adagiare sul letto e si mise sopra di me ancora incredulo.

Iniziai a baciargli il collo, lui portò la testa indietro.

Voglio sentirti mia” sussurrò.

E io voglio sentirti mio” risposi di rimando.

Gli tolsi la maglietta accarezzandogli gli addominali ben scolpiti.

Prendemmo a baciarci con passione.

Con un gesto esperto mi tolse i jeans aderenti facendo sfiorare le nostre intimità.

Sfuggì un gemito ad entrambi.

Stanotte ti farò sentire amata, amata dalla persona giusta, Jamie, ti insegnerò a fare l'amore, proprio come mi hai chiesto tu”.

Piccoli brividi percorsero la mia schiena facendomela inarcare quando mi baciò il basso ventre.

L-liam”

S-si?” chiese lui soffocando dei gemiti.

Ti..ti amo” dissi.

Lui non mi rispose, mi baciò e basta.

Che cazzo ho fatto?

Non mi ha risposto, ciò vuol dire che non ricambia.

Che cogliona che sono stata.

Cogliona.

Cogliona.

Cogliona.

Una grandissima cogliona.

Si staccò da me e si tolse i pantaloni rimanendo in boxer, la sua erezione era ben evidente.

Io ero in intimo da un bel po'.

Mi sentivo una bambola in quel momento.

Un bambola nelle sue mani.

Ma ero la bambola più fortunata del mondo.

Slacciò il gancetto del reggiseno facendolo cadere delicatamente sul pavimento.

Mi accarezzò il seno destro con una mano e con l'altra mi accarezzava i capelli dolcemente.

Presi in mano la situazione e mi misi a cavalcioni su di lui.

Mi fermò.

Mi toccò le labbra.

Queste sono mie” disse e le baciò.

Mi toccò le mani.

Queste sono mie” disse e le baciò.

Mi toccò i seni.

Questi sono miei” disse e li baciò.

Mi toccò le guance.

Queste sono mie” disse e le baciò.

Infine mi prese per i fianchi e mi sollevò leggermente dalla posizione in cui ci trovavamo.

Tu sei mia” disse e mi baciò.

Tu sei mio” risposi.

La stanza per tutta la serata fu invasa dai nostri gemiti.

Quando uscì da dentro di me ci accasciammo entrambi sul letto portando le lenzuola su di noi.

Ci guardammo imbarazzati, e dopo che io mi girai su di un lato lui mi circondò la vita con le sue possenti braccia.

Spense la luce e mi disse:” Buonanotte piccola, sogni d'oro”

Non risposi, semplicemente mi beai di quell'atmosfera, del suo profumo, delle sue morbide mani e del calore dei nostri corpi uniti da quel sentimento che ancora circondava l'interno di entrambi.

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Capitolo 4
*** 'I can try' ***


Il mattino dopo la luce calda del sole mi riscaldava leggermente la spalla destra.

Mi voltai sul lato opposto sfiorando qualcosa, o in questo caso qualcuno.

“Buongiorno Jamie” disse Liam baciandomi la testa accarezzandomi dolcemente i capelli.

Mugugnai qualcosa e richiusi gli occhi riaddormentandomi definitamente.

 

 

Quattro ore dopo.

 

“Jamie, svegliati, dai.”

Un profumo di bistecca e patatine fritte si fece spazio nelle mie narici.

Aprì leggermente gli occhi e subito una forte luce travolse il mio viso.

Li richiusi immediatamente quando Liam si sdraiò sul letto accanto a me.

“Non sei una tipa mattutina vero?” chiese lui.

Mugugnai un 'no' e mi tirai la coperta fin sopra la testa nonostante fosse già maggio.

“Jamie, è mezzogiorno, devi svegliarti, dai” insistette Liam.

“Liam, un altro pò” sussurrai io

“No, alzati”

“E va bene” mi arresi io.

Mi 'alzai' dal letto mettendomi a gambe incrociate.

“Ti ho portato il pranzo” disse lui.

“Mh, grazie” dissi io ancora assonnata.

Mi baciò la fronte e mi avvicinò il vassoio.

“Buon appetito” dissi.

Lui prese il suo vassoio e prese a mangiare con me.

“Liam, più tardi ti va di andare a fare un giro? Non mi va di rimanere a casa” ammisi.

“Certo, prima mangiamo, poi ci prepariamo ed usciamo, andiamo in spiaggia”

“Perfetto”

 

Un'ora dopo

 

“Oggi non dobbiamo andare a provare, vero?” chiesi io mentre uscivo la mia macchina fotografica dalla borsa.

“Oh si che dobbiamo” rispose lui

“E a che ora? Me ne sono completamente dimenticata” dissi.

“Verso le cinque, abbiamo due ore piene di classico” disse

“E se non ci andassimo?” chiesi io

“E se non ci andassimo ho già un programma”

“E quale sarebbe?” chiesi io sorridendo

“Bhe- mi prese in braccio in modo da far aderire perfettamente le mie gambe al suo bacino- per ora andiamo a casa, poi penseremo al resto.” disse.

“Oh bhe, già mi piace come base sai?” dissi prendendogli il viso tra le mani baciandolo.

“Mh mh, la porto io mia principessa” disse scherzando.

“Ma grazie mio principe”

Arrivammo a casa sua dopo dieci minuti di camminata.

Tolsi la giacca e l'appesi insieme alla mia borsa.

Mi buttai come un sacco di patate sul divano, lui mi raggiunse e disse:” Vediamo un film?”

“Si dai, scelgo io?”

“No, scelgo io” disse lui.

“Va bene”

“Io voto per Paranormal Activity”

“Non se ne parla proprio”

“Allora Saw”

“No Liam, odio gli horror, a parte The Ring e Final Destination.”

“E allora vediamo Final Destination”

“Okay, vediamo quello” dissi

Lo inserì e prima che potessero pronunciare la prima parola mi addormentai su di lui.

“Ho capito” disse

“Andiamo in camera” mi prese in braccio a mo di principessa e salì le scale portandomi in camera da letto.

Mi fece sdraiare e mi tolse le scarpe.

Mi aiutò a mettermi il pigiama lasciandomi qualche bacio sulla clavicola.

“Liam, non mi sento bene” dissi chiudendo gli occhi.

Mi toccò la fronte e ritrasse subito la mano.

“Ma tu scotti” affermò

“Mh mh” dissi senza capire bene di cosa stessimo parlando.

“Ora ti metti qui e ti riposi, io arrivo subito”

“Ti amo anch'io”

Mi baciò la fronte nonostante il calore che essa emanava.

Lo sentì parlare al telefono.

Salve sono Liam Payne, volevo avvisare che io e Jamie Stewart oggi mancheremo a lezione per problemi di salute”

Va bene, porteremo la giustifica appena starà meglio”

Si, buongiorno Signora”

Non resistetti ulteriormente e mi addormentai immediatamente.

Mi svegliai quando era già buio pesto fuori trovando Liam su di una sedia accanto al letto.

Decisi di non svegliarlo e mi alzai piano dal letto ma mi girava parecchio la testa, nonostante tutto mi feci forza e nel momento in cui stavo per oltrepassare la soglia della porta svenni e sentì subito due possenti braccia posarmi di nuovo sul letto.

“Sei pazza?” mi chiese.

Mi risvegliai subito per fortuna.

Vidi che si sdraiò nel letto con me.

“Che fai? Così ti prenderai la febbre anche tu” dissi preoccupata.

“Non fa nulla, non ti voglio lasciare sola e poi vorrei sapere perché ti sei alzata” disse.

“Avevo fame, comunque Liam, credo si sia abbassata la temperatura” affermai.

“Io ora vado a prenderti qualcosa dalla cucina e tu non ti alzare” ordinò.

“No, io voglio alzarmi, diventerò una mummia a furia di stare qui”.

“E allora io amerò una mummia” disse

Sorrisi automaticamente.

“Ma io voglio il cocco” dissi.

“Va bene” disse ridendo.

“Anzi no, fragole” dissi fiera.

“Sicura? Ancora cambi idea” disse lui.

“No no, tranquillo voglio una pesca” dissi.

“Facciamo che prendo tutto eh?” chiese.

“Ah Liam, visto che ci sei, prendimi anche una stecca di cioccolato, grazie” dissi sdraiandomi di nuovo in quel letto che stranamente sembrava una nuvola nelle braccia di una dea.

Mi riaddormentai e mi svegliai presto, mi sentivo meglio così scesi in salotto visto che non trovai Liam.

“Liam?”

“Liam dove sei?” chiesi.

Non lo trovavo più, minchia.

Dove si era cacciato quello stupido adesso?
“Jamie, ti sei svegliata” sentì una voce richiamarmi.

“Liam, si, mi sento meglio sai?” dissi.

“Si effettivamente, non scotti più, però sarebbe meglio restare un altro giorno a casa” disse premurosamente.

“Va bene, così potrò riprendermi del tutto”

 

Pranzammo con ali di pollo e maionese accompagnati da coca cola e torta di mele, tutto ovviamente comprato.

“Ottimo, davvero tutto ottimo” affermò lui.

“Già” dissi semplicemente io

Mentre stavo per alzarmi dalla sedia però sentì qualcosa all'altezza dello stomaco.

“Liam m..” neanche il tempo di finire la frase che corsi in bagno.

Sentì subito Liam lì con me che mi sorreggeva la testa.

“Calma” disse.

“Ssh, calma” ripetè.

Finì e mi poggia su di lui, lui mi prese in braccio.

“Andiamo dai, non dovevi mangiare tutta quella roba” disse.

“E' colpa tua” disse piangendo.

“Non piangere” disse.

“Mi manca mia madre” dissi.

“Ci sono io, tranquilla” disse.

Inizia a prendere a pugni il suo petto tirando la sua maglietta.

“Tu non sei mia madre, io voglio lei”

“Lo so, tornerà presto, non preoccuparti, domani se stai meglio la andiamo a trovare, va bene?” chiese.

“S-si” sussurrai flebilmente.

“Adesso facciamo qualcosa?” chiese

“Si, vediamo un film?” proposi io.

“Che film?”

“Titanic, è il mio film preferito oppure C'era una volta in America, lo adoro o se vuoi un film qualsiasi di Harry Potter, so tutta la saga a memoria” dissi.

“Direi Harry Potter”

“Quale? Harry Potter e la pietra filosofale? Harry Potter e la camera dei segreti? Harry Potter e il prigioniero di Azkaban? Harry Potter e il calice di fuoco? Harry Potter e l'ordine della fenice? Harry Potter e il principe mezzo sangue? Harry Potter e i doni della morte?” chiesi tutta d'un fiato.

“Io direi C'era una volta in America” disse Liam.

“Ottima scelta” affermai.

Inserimmo il film e ci 'sdraiammo' comodamente sul divano.

Mi prese la mano e mi guardò.

“Ti proteggerò per sempre” disse.

“Non puoi proteggermi da tutto” gli dissi.

“Posso provarci” rispose.

Lo abbracciai forte e iniziai a capire cosa volesse davvero dire sentirsi amati.

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Capitolo 5
*** Louis and Harry ***


La mattina dopo mi svegliai presto stranamente, mi girai sul lato opposto e trovai Liam a fissarmi.

Hey, buongiorno” disse lui sorridendomi.

Buongiorno tesoro” dissi baciandolo.

Ti senti meglio?” chiese accarezzandomi il volto.

Si, grazie” risposi sorridendo.

E di che? Comunque, hanno chiamato dall'ospedale e hanno detto di richiamare il prima possibile”

Che succede?” chiesi allarmandomi

Non so, ti conviene chiamare amore e in fretta”

Si..”

Presi il telefono e mi diressi verso la porta sul retro.

'Pronto?' chiese una voce dalla parte opposta del telefono.

Salve, sono Jamie Stewart, mia madre è ricoverata da voi, e mi hanno detto di richiamare il prima possibile”

'Si, allora ragazza, tua madre ha bisogno di un'altra lavanda gastrica e dovrà essere trasferita in Svizzera per una terapia'

U-u-una terapia?” chiesi spaventata.

'Temo di si, ma non preoccuparti, durerà poco' rispose la segretaria.

Va bene, circa quanto?” chiesi.

'Mh, circa tre o quattro mesi'

Va bene, arrivederci” chiusi la telefonata e mi immobilizzai sul posto.

Ehi, che ti hanno detto?” chiese Liam

Devono trasferirla in Svizzera e deve rimanere lì per tre o quattro mesi Liam..” risposi.

Presi le mie cose ed uscì di casa.

Ferma!” ordinò Liam sull'uscio della porta.

Dove vai?” continuò.

A casa mia” dissi senza voltarmi.

Vengo con te” disse

No Liam, voglio andarci da sola” dissi.

Parole buttate al vento ovviamente.

Prese lo zaino che avevo in spalla e mi mise un braccio attorno alla vita.

Arrivammo davanti alla porta di casa mia, presi le chiavi ed aprì.

Svuotai lo zaino ed andai in camera mia, scesi dopo aver svuotato la mia roba ed entrai in cucina che fino a quel momento rimase chiusa.

Aprì la porta ed entrai, ma quando aprì il frigo, lo trovai vuoto, cioè, senza cibo ma pieno di bottiglie vuote.

Bottiglie di birra, vino, addirittura Vodka.

Subito chiusi la porta alle mie spalle a chiave così da non poter fare entrare Liam.

Non volevo vedesse le condizioni in cui mia madre aveva ridotto il frigo.

Lui sentendo il tonfo che feci fare alla porta si avvicinò.

Jamie, apri la porta” urlò.

Presi una bottiglia e la scaraventai per terra.

Jamie, cazzo, apri” urlò più forte.

Presi altre due bottiglie e feci come per la precedente.

Jamie, sfondo la porta, aprimi” urlò.

No” dissi urlando.

Lui prese a sbattere non so cosa sulla porta.

Cazzo, apri la porta” urlò.

Non gli risposi.

Semplicemente presi tutte le bottiglie che erano nel frigo, e ce n'erano molte, e le buttai a terra.

Mi accascia in mezzo a tutte quelle bottiglie rotte senza preoccuparmi di tutti i tagli e le ferite che mi stavo procurando.

Vidi il mio polso sanguinare e mi ricordai di cinque anni fa.

Ero solita tagliarmi a causa di mia madre.

Ma i miei pensieri furono interrotti dallo scattare della serratura della porta della cucina.

Liam entrò e rimase lì, immobile, non mi si avvicino.

Prese uno straccio e lo bagnò.

Si chinò accanto a me e senza preoccuparsi delle bottiglie rotte mi prese in braccio.

Mi posò sul tavolo e mi scostò i capelli dal viso.

Il mio viso era cupo, triste, vuoto, deluso, bisognoso di neanche io so cosa.

Mi prese le parti insanguinate e con lo straccio tolse il sangue.

Mi abbracciò.

Ne avevo davvero bisogno in quel momento.

Non era un abbraccio che ci si da tra innamorati, era un abbraccio da amici.

E a me questo bastava, anzi, forse era proprio quello di cui avevo bisogno.

No, Liam era quello di cui avevo bisogno.

Non farlo più” disse.

Rimasi zitta, non avevo la minima intenzione di parlargli.

Non avevo la minima intenzione di parlare in generale.

Jamie, guardami” disse alzandomi il viso.

Non farlo più, prefavore” ripeté.

Io annuì e scesi dal tavolo, scivolando però sul vetro rotto.

Delle lacrime coprirono i miei zigomi e con le mani mi coprì il volto.

Liam mi prese dalle braccia e mi tirò su.

Ti sei fatta male?” chiese premurosamente.

Feci 'no' con la testa.

Salì in camera mia e mi preparai per andare a danza.

Misi le calze ed il body.

Da sopra un paio di pantaloncini ed una canottiera blu elettrico.

Presi la borsa e scesi in salotto.

Trovai Liam pulire la cucina.

Lui mi vide e mi raggiunse.

Passammo da casa sua e prendemmo la sua roba.

Arrivati li ci separammo ed andammo nei rispettivi spogliatoi.

Una volta pronta mi recai nella sala e mi misi in un angolo aspettando che la lezione iniziasse.

Liam entrò e venne a sedersi accanto a me.

Sorrisi e lui mi abbracciò, tutti quelli intorno a noi iniziarono a bisbigliare tra di loro.

Liam si accorse della mia reazione e si alzò in piedi.

Minchia guardate? Non posso neanche abbracciare la mia ragazza?” chiese

Si risedette e un momento dopo entrò l'insegnante.

Buongiorno ragazzi” disse lei.

Buongiorno” dicemmo tutti noi all'unisono.

Allora, dato che il gran Galà è vicino vi ho portato due ballerini del New York City Ballet, accoglieteli bene” disse.

Dalla porta entrarono due ragazzi, uno alto con i capelli ricci e l'altro un po più basso e con i capelli castano chiaro che ci sorrisero.

Loro sono Harry e Louis” disse.

Salve a tutti” disse uno di loro.

Ciao” disse semplicemente il riccio.

La lezione passò velocemente in compagnia dei due ballerini.

Verso la fine mi avvicinai a quello alto.

Ciao, io sono Jamie piacere” dissi allungando la mano.

Piacere mio, io non Harry”rispose stringendo la mia mano.

Arrivò l'altro ragazzo e si presentò anche lui.

Io sono Louis, piacere”

Jamie, piacere mio” risposi.

Vidi Liam arrivare verso di noi.

Liam, loro sono Harry e Louis” disse indicandoli rispettivamente.

Piacere, io sono Liam, il suo ragazzo” precisò.

Hey amico, non sarai mica geloso?” chiese Louis.

Si, abbastanza” rispose lui.

Non ne hai motivo” continuò Louis.

Già, noi stiamo insieme” disse Harry.

Ah, da-davvero?” chiese.

Si” risposero loro.

E' bellissimo ragazzi, davvero, e da quanto?” chiesi io.

Bhe, ci conoscemmo cinque anni fa in un'accademia e dopo esserci conosciuti per bene ci siamo messi insieme, è stato duro all'inizio poiché nessuno dei due sapeva se l'altro era omosessuale, ma dopo essercelo confidato è stato tutto più semplice” rispose Louis.

Bhè, voglio fare la damigella d'onore al vostro matrimonio allora” dissi sorridendo.

Certo” rispose Harry sorridendomi.

Bene, ragazzi, noi dobbiamo andare, è stato un piacere, a domani” disse Liam.

A domani, ciao” risposero.

Ci allontanammo ed andammo entrambi a cambiarci.

Jamie, io faccio una doccia, quindi ci metterò un po di tempo, tu aspettami fuori” mi avvertì Liam.

Va bene” dissi.

Mi si accese una lampadina.

Liam” dissi facendolo tornare indietro.

Dimmi” disse mettendomi le mani sui fianchi.

E se la facessimo a casa la doccia?”

Facessimo?” chiese con un sorriso perverso.

Si, non vorrai sprecare l'acqua” dissi.

Mh, no, sai quanto amo il nostro pianeta piccola” disse.

Bene, io ti aspetto fuori allora” dissi allontanandomi.

Arrivammo a casa.

Io vado in doccia” disse Liam.

La fai da solo la doccia” dissi ridendo.

Ma come? Avevi detto che la avremmo fatta insieme” disse.

Ironia amore, ironia” dissi.

Ma il bello è che lui non sa che io non sono mai ironica, mai.

Sentì salire le scale ed entrare in bagno.

Pian piano le salì anche io e avvicinai l'orecchio destro alla porta del bagno.

Era appena entrato in doccia e stava canticchiando..'Who let the dogs out'?

Seriamente?

Uau, che omaccione serio.

Vabbè, entrai in silenzio in bagno senza far rumore così da sorprenderlo.

Mi tolsi i vestiti ed aprì la doccia.

Entrai e notai che aveva gli occhi chiusi.

Mi poggiai sul suo petto bagnato e dei brividi percorsero la mia schiena.

Hey..” disse.

Non si spreca l'acqua, Liam” dissi.

Signorina ironia, ci si rivede” disse baciandomi.

Zitto e continua a baciarmi” dissi buttandomi sulle sue labbra.

La sua erezione era più che evidente.

Lo sai vero che non ti resisto?” chiese.

Mh, lo so bene, e sai che neanche io ci riesco?” chiesi di rimando.

Ora lo so” disse.

J-jamie, non resisto” disse

Presi il suo membro e inizia a pompare con le mani.

Poco dopo venne.

Il resto potete già immaginarlo.

Solo che ad un certo punto prese l'iniziativa e mi penetrò senza preavviso.

Urlai per il dolore, non mi aveva 'preparata'.

S-s-cusami” disse.

N-non preoc-cuparti” risposi tra una spinta e l'altra.

Non ti trattenere, urla, non ti trattenere” disse.

LIAM” urlai.

C-ci siamo quasi..piccola” disse.

Diede altre due spinte e venne dentro di me.

Venni anche io poco dopo.

Mi girai verso di lui e dopo avergli preso il viso tra le mani lo bacia.

Lui si staccò.

Ti amo” mi disse.

Ti amo”.

La mia seconda volta con lo stesso ragazzo. La mia vera seconda volta tanto quanto fu vera la prima qualche sera fa.

Io lo amavo davvero ed ora avevo la certezza che anche lui amava me.

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Capitolo 6
*** 'They don't call me danger for nothing' ***


Mi svegliai con comodo quella mattina.

Non trovai Liam in casa, così scesi in cucina e trovai un suo post-it.

'Buongiorno piccola, sono uscito per fare la spesa, ci vediamo a pranzo, ti amo, Liam'

Ero sola, bene.

Perfetto oserei dire.

Mi sedetti al tavolo e feci colazione, una volta finito mi diressi verso la camera da letto ed uscì un po' dei vestiti che mi ero portata.

Presi un leggins bianco ed una felpa dello stesso colore.

Andai in bagno e aprì l'acqua della doccia dato che volevo fare un bel bagno.

Feci partire la musica e mi immersi nei miei pensieri.

I don't wanna be anything other than a priser's god son, I don't wanna be anything other me, I'm surrender by liers everywhere I torn, I'm sorrender by identity crises everywhere I..” mi bloccai.

Sentì la porta sbattere, pensai fosse Liam così uscì dalla doccia e mi asciugai per bene.

Andai in camera e mi vestì, dopo scesi le scale e guardai fuori dalla finestra e notai che la macchina non c'era.

Cazzo, forse è entrato un ladro e ora mi stupra.

Oppure è entrato un pedofilo e mi stupra ugualmente.

Liam, ti ho sempre amato.

Mamma, ti ho sempre amata.

Max, sei il cane migliore del mondo.

Posso dire addio alla mia vita, quindi addio.

Tornai alla realtà e presi una pentola.

Svoltai in salotto e non vidi nessuno.

Qualcuno mi tappò la bocca da dietro e io d'istinto tirai un calcio all'indietro facendo urlare dal dolore il ladro-pedofilo.

C-chi sei?” chiesi puntandogli la padella davanti.

Lui cercò di alzarsi.

N-non avvicinarti” dissi avvicinando la padella al suo volto.

Alzò il viso.

Dio canguro se era bello.

Era stupendo, stupendo davvero.

S-sono il cugino di L-liam” disse.

E che cazzo ci f..oh..” dissi.

Mi chiamo Zayn e credo di aver perso la sensibilità dei miei gioielli di famiglia” disse avvicinandosi.

Io sono Jamie, e scusami per il calcio” dissi.

Non preoccuparti” rispose semplicemente.

Vieni, accomodati pure” dissi andando verso il salotto.

Grazie”

Allora Zayn, come mai qui?” chiesi interessata.

Bhe, vengo ogni anno a trovare Liam, è come un fratello per me, ma sono venuto a comunicargli una brutta notizia, almeno per lui” disse.

E sarebbe?”

Sua madre si risposa” rispose di getto.

Io rimasi senza parole.

Bhe ma è stupendo, perché dovrebbe essere una brutta notizia?” chiesi sorridente.

Perché il figlio del futuro sposo di sua madre è un ragazzo che Liam cerca di evitare da ben otto anni” disse.

Capisco, comunque dovrebbe tornare a momenti” dissi.

Si, ho letto il post-it” disse.

Mentre stavo per rispondere Liam entrò e appena vide Zayn gli corse incontro.

Zayn, quanto mi sei mancato” disse abbracciandolo.

Anche tu Liam” disse il moro ricambiando l'abbraccio.

Si staccarono e lui si girò verso di me.

Amore, ciao” disse baciandomi.

Ciao” dissi.

Vi siete già conosciuti a quanto vedo” disse guardandoci.

Si, è stato un po' strano ma ci siamo conosciuti” disse Zayn.

Si, l'ho scambiato per un ladro e gli ho dato un calcio nelle..nelle..hai capito” dissi.

Ahia, dev'essere stato doloroso” disse.

Abbastanza” disse.

Liam, devo dirti una cosa” disse Zayn.

Dimmi tutto” rispose.

Liam, ecco vedi..tua madre..” Zayn fu interrotto dallo squillo del telefono di casa.

Pronto?” rispose subito Liam

Ciao mamma!”

Io e Zayn ci guardammo avendo già capito come sarebbe andata a finire.

Scherzi vero?” disse grattandosi la nuca.

Mamma non puoi, non con lui almeno” urlò al telefono.

No cazzo, mamma, lo sai cosa ho passato per colpa di suo figlio” urlò ancora.

Non m'interessa” disse calmandosi un po'.

Va bene, ti aspetto, ciao” disse chiudendo la telefonata.

Si sedette accanto a me e io lo guardai.

Tutto bene?” chiesi speranzosa.

Jamie, mi stai chiedendo se va tutto bene? Seriamente?” chiese lui.

Cercavo di essere d'aiuto” dissi

Scusami..” rispose

Non preoccuparti” dissi accarezzandogli una spalla.

Ora che intendi fare?” chiese Zayn.

Mamma ha detto che tra un mese si trasferiscono qui” disse.

Lei e chi?” domandai.

Lei, il suo futuro marito Bobby e il figlio di quest'ultimo” disse pronunciando gli ultimi nomi schifato.

Capisco, ma si trasferiranno qui con te?” chiesi preoccupata.

No, hanno già trovato una villa nel centro, qui vicino” rispose.

Tra una chiacchiera e l'altra arrivarono le cinque e io e Liam dovemmo lasciare Zayn per andare a lezione.

Ci preparammo ed uscimmo.

Liam?” lo richiamai.

Dimmi piccola” rispose.

Non abbandonarmi mai” dissi.

Non lo farò” disse.

Promesso?” chiesi.

Promesso” rispose prendendomi la mano e baciandola.

Camminammo un po' e arrivammo all'accademia.

Intravidi Harry e corsi verso di lui.

Harry” dissi abbracciandolo forte.

Jamie, ciao” rispose ricambiando l'abbraccio.

Come stai?” chiesi.

Benissimo” risposi sorridendo.

Tu?” continuai.

Non come vorrei” rispose.

Perché?” chiesi.

Alcuni tuoi compagni prendono in giro me e Louis” dichiarò.

Se la vedranno con me e Liam, non preoccuparti. A proposito, Lou dov'è?”

Non è venuto” disse abbassando la testa.

Mh, capisco. Senti, stasera tu e Lou siete invitati a casa di Liam, voglio farvi svagare un po” dissi abbracciandolo di nuovo.

Ti ringrazio Jamie, non mancheremo” disse.

La lezione procedeva per il meglio, fino a quando mi accorsi che Liam non c'era.

Dove potrà essesi cacciato quel deficiente? Durante la lezione poi.

Chiesi il permesso di uscire all'insegnate ed andai nello spogliatoio per prendere il telefono così da poter chiamare Liam.

'Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile, la preghiamo di richiamare più tardi, grazie'

Fanculo, ora pure la segreteria.

Mi guardai intorno e decisi di farmi un giretto fuori, giusto per staccare un po' dalle prove.

Presi una sigaretta ed uscì.

Se solo fossi rimasta a lezione.

Mi girai verso sinistra e intravidi un ragazzo alto, con capelli castano chiaro dietro un cespuglio.

Avevo trovato Liam, grazie al cielo.

Mentre stavo per corrergli in braccio alle spalle vidi che stava baciando una...

Non può essere Liam, è impossibile.

Lui mi ha promesso che non mi avrebbe abbandonata.

E la cosa più brutta è che stava baciando Rosalie.

Le lacrime in questo caso erano più forti di me.

Scesero, io non seppi fermarle.

Entrai in sala e chiesi gentilmente alla mia insegnante di tornare a casa.

Lei non acconsentì e io dovetti restare a lezione.

Jamie” bisbigliò Harry avvicinandosi a me.

D-dimmi” risposi tra un singhiozzo e l'altro.

Che succede piccola? Perché piangi?”chiese.

L-liam stava b-baciando un'a-ltra” risposi.

E' impossibile” disse lui.

I-invece si H-arry” dissi.

Mi calmai dopo un lungo abbraccio di Harry.

Deduco che stasera non ci sia più nulla, vero?” mi domandò.

Certo che c'è. Solo..a casa mia, almeno mi farete compagnia”

Va bene,a stasera allora” disse Harry.

Finì la lezione e tornai direttamente a casa mia senza passare da Liam.

Erano circa le sette e qualcuno suonò alla porta.

Pensai fossero Louis ed Harry ma poi mi ricordai che non avevano il mio indirizzo solo dopo aver aperto la porta.

Jamie” disse.

Chi sei?” chiesi.

Oh, sono un tuo vecchio amico” disse lui.

Non ti conosco, sparisci” dissi cercando di chiudere la porta.

Oh piccola, adesso mi conoscerai.” disse entrando e chiudendo la porta a chiave.

Ho detto vattene o chiamo la polizia” urlai.

Liam.

Liam, dove sei?

Non ce ne sarà il bisogno, piccola” disse avvicinandosi a me.

Non avvicinarti” urlai.

Non mi chiamano 'pericolo' per niente” disse dandomi un pugno.

Svenni perdendo i sensi.

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Capitolo 7
*** 'I believe in you' ***


Liam.

Liam, dove sei?

Non ce ne sarà il bisogno, piccola” disse avvicinandosi a me.

Non avvicinarti” urlai.

Non mi chiamano 'pericolo' per niente” disse dandomi un pugno.

Svenni perdendo i sensi.

 

Pov's Harry

Io e Lou ci dirigemmo da Jamie e suonammo.

Aspettammo pochi minuti e dato che non rispose suonammo di nuovo.

Aspettammo ancora e nessuno venne ad aprire.

Presi il telefono e composi il suo numero.

Tu, tu, tu, tu.

'Pronto?

Jamie?” chiesi io.

'Oh, non sono Jamie'

Chi sei? Dov'é Jamie?” chiesi spaventato.

'Di al tuo amico Liam di venire nel vicolo tredici alle dieci e venti e mi raccomando, deve essere solo, ciao'.

Tu, tu, tu, tu, tu, tu.

Cazzo.

Lou, dobbiamo andare da Liam” dissi tirandolo verso la macchina.

Che succede?” chiese spaventato lui.

Hanno preso Jamie, non so ne chi ne quando, ma dobbiamo muoverci” urlai allarmato.

Merda, sali in macchina” urlò lui.

Arrivammo da Liam e con una velocità che neanche io pensavo di avere suonammo alla porta, lui venne ad aprirci.

Dov'é Jamie?” chiese lui preoccupato precedendomi sul tempo.

Ho provato a chiamarla e mi ha risposto un ragazzo dicendo che ti aspetta nel vicolo tredici alle dieci e venti, ha detto di andare da solo, lui..lui ha preso Jamie” dissi tutto d'un fiato.

 

Pov's Jamie

 

Mi risvegliai in una stanza buia.

Jamie, ti sei svegliata”.

C-chi sei?” chiesi.

Te l'ho già detto, non hai bisogno di sapere chi sono” rispose lui.

Era sul biondo-castano, era bello, molto bello.

Sentì una macchina avvicinarsi a dove ci trovavamo noi due.

Oh, questo dev'essere il tuo ragazzo” disse.

Vidi, infatti, entrare Liam.

Liam” urlai.

Jamie” disse correndo verso di me.

Mi abbracciò forte, ma si dovette staccare quando il tizio tossì.

Lurido bastardo” disse prima di tirargli un pugno.

Lui senza pensarci due volte mi sparò un colpo alla gamba, io urlai dal dolore.

Prova a mettermi di nuovo le mani addosso e io la uccido” disse venendo verso di me e, circondandomi con un braccio il collo, mi puntò la pistola alla tempia destra.

 

Pov's Liam

 

Non sapevo più che fare, ero nel panico quando fortunatamente entrarono Louis ed Harry che si avvicinarono al ragazzo che aveva Jamie senza fare rumore.

Harry con un gomito lo colpì dietro il collo così che potesse lasciare Jamie, infatti così fece.

 

Pov's Jamie

 

Il ragazzo che mi aveva 'rapita' mi scaraventò per terra e Liam iniziò a picchiarlo davvero forte.

Un ragazzo biondo entrò dalla porta sparando un colpo di pistola in aria.

Tutti e cinque ci voltammo a guardarlo.

E' davvero lui..” sussurrò Liam.

Capo, li ho entrambi qui” affermò il ragazzo.

Si coglione, li vedo” disse lui avvicinandosi.

Payne, ci rivediamo” disse quel ragazzo.

Horan, ma che sorpresa” disse lui ironico.

E lei chi è? La tua ragazza?” disse avvicinandosi a me.

Non la toccare” urlò Liam lasciando definitivamente il ragazzo per terra avvicinandosi al biondo.

Non la toccare” ripeté scandendo meglio le parole.

E perché no? E' così carina” affermò avvicinandosi a me.

Ho detto che non la devi toccare” urlò Liam e nel mentre voleva buttarsi sul biondo, l'altro cercava di tenerlo fermo.

In quel preciso momento Louis ed Harry mi vennero incontro aiutandomi ad alzare.

Ti avevo detto di farlo venire solo” disse il biondo.

Davine, ti avevo detto di farlo venire solo” ripeté urlando.

Scusa capo, io gliel'ho detto” cercò di discolparsi il ragazzo.

Hai sbagliato troppe volte Davine, ciao” disse il biondo sparandogli un colpo.

Quel ragazzo cadde a terra senza più muoversi, lo aveva davvero ucciso?

Io terrorizzata abbracciai Harry affondando il viso nel suo petto iniziando a piangere, ero davvero spaventata.

Harry, p-portami v-via, t-i preg-o” lo supplicai sollevando leggermente il volto.

Lui senza rispondere o replicare mi prese in braccio e guardando Louis uscì lasciandolo lì dentro con Liam, un biondo ed un corpo senza vita.

Ero a dir poco terrorizzata.

Lui mi poggiò sui sedili posteriori della sua macchina e la chiuse a chiave.

Lo vidi tornare indietro, mi addormentai senza neanche accorgermene a causa del terribile dolore che avevo alla gamba.

 

Pov's Harry

 

Tornai dentro per aiutare Liam e Lou.

Vidi che non avevano bisogno del mio aiuto.

Ragazzi io porto Jamie a casa mia” annunciai.

No, portala a casa mia, lì c'è mio cugino Zayn” mi contraddisse Liam.

Va bene.” dissi.

Lou?” lo richiamai.

Dimmi piccolo” rispose lui.

Ti amo”.

Anche io, ora vai da Jamie e portala al sicuro” mi ordinò.

Senza rispondere o altro mi avviai in macchina e vidi che Jamie dormiva.

Aprì la macchina, entrai e guidai fino a casa di Liam.

Prima di prendere Jamie suonai e mi aprì quello che supposi fosse il cugino di Liam.

Senti, Liam mi ha detto di portare Jamie qui solo che le hanno sparato ad una gamba” dissi.

Come?” chiese lui quasi incredulo.

Hai capito bene, è lì in macchina” dissi indicando la mia auto.

Aiutami a portarla dentro” disse.

Lui lasciando la porta aperta venne con me in macchina per prendere Jamie.

Una volta dentro la posammo sul divano.

La sua gamba perdeva davvero molto sangue.

Quando feci per toccarla lei si svegliò urlando.

Non..non toccarla” urlò lei.

Jamie dobbiamo fare qualcosa” dissi io cercando di calmarla.

 

Pov's Jamie

 

La gamba mi faceva davvero male.

Vidi Zayn scomparire in cucina.

Hey, ho preso dell'acqua, uno straccio ed una fascia” disse.

Perfetto” rispose semplicemente Harry.

Ragazzi, vi prego..” li supplicai.

Andrà tutto bene tesoro, tranquilla” cercò di rassicurarmi Harry accarezzandomi la testa.

Mi strapparono i pantaloni con le forbici e iniziarono a tamponare con lo straccio.

 

Pov's Liam

 

Diedi un ultimo calcio a quel bastardo e 'soddisfatto' uscì da quel posto con Louis.

Liam, a casa tua?” chiese lui.

Certo” risposi io.

Lui guidò fino a casa mia e una volta lì riuscì a percepire delle urla.

Presi le chiavi ed aprì la porta.

Lo spettacolo che mi si presentò davanti era il peggiore che potessi mai aspettarmi.

Jamie che si dimenava sul divano, Harry che cercava di tranquillizzarla e Zayn che ripuliva la ferita.

Ha quasi finito, tranquilla” la tranquillizzò Harry.

Io mi avvicinai e le presi la mano.

Andrà tutto bene piccola, ha finito” dissi guardandola.

Lei annuì semplicemente.

Vidi Zayn alzarsi.

Ecco fatto, ho finito” affermò.

Lei ringraziò Zayn e io mi sedetti accanto a lei.

Ci sono io” le dissi accarezzandole la fronte scostando i suoi capelli.

Fa male” disse.

Ti porto in camera?” chiesi.

Si, ma fa piano, ti prego”

Va bene” dissi prendendola in braccio.

Inizia a salire le scale quando lei urlò.

Scusa, scusami” cercai di dirle.

Non..preoccuparti” sussurrò.

Arrivai in camera mia e le poggiai dolcemente sul letto.

Mi sdraiai anche io accanto a lei facendole poggiare il capo sul mio petto, presi la coperta che era ai nostri piedi e la tirai su di noi.

Dormi piccola, e cerca di dimenticare tutto” le dissi lasciandole un bacio a fior di labbra.

Se tu non avessi baciato Rosalie tutto questo non sarebbe successo” disse lei con gli occhi chiusi.

Cosa? Io non ho baciato proprio nessuno” dissi guardandola.

Va bene” disse lei.

Te lo giur..aspetta, cosa?” chiesi incredulo.

Ti credo Liam, se dici che non l'hai baciata io mi fido” rispose lui.

Ti amo, lo sai, vero?” chiesi.

Lo so e ti amo pure io” rispose addormentandosi.

Era davvero bella, sopratutto quando dormiva.

So già che non mi sarei addormentato, avevo troppa paure per lei.

Quel bastardo me l'avrebbe pagata cara.

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