A Gay's Life.

di TheRealRiddler
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un giorno comune. ***
Capitolo 2: *** Una vita al femminile. ***
Capitolo 3: *** Fragile dream. ***
Capitolo 4: *** L'immaginazione. ***
Capitolo 5: *** Il cielo in una stanza. ***



Capitolo 1
*** Un giorno comune. ***


(Mi presento, non utilizzo il mio nome reale per privacy, perciò chiamatemi Kyle.
Sono ancora giovane, solo 15 anni. Partirò raccontando di questa mattina )

Mi sveglio al solito orario per tornare in quell'orribile e sgradevole posto: la scuola.
Sento una mancanza; la sera prima ho passato un meraviglioso momento con lei, una magnifica piccola donna, di solo un anno più grande di me. Frequentiamo la stessa scuola ma non siamo insieme per quanto siamo compatibili e per quanto tenti a conquistarla.
Oggi la rivedrò ma le ho confessato un mio segreto estremamente intimo, probabilmente mi vedrà con differenti occhi. E ho terrore di ciò.
In questi recenti giorni, sono travolto da una terribile competizione interiore.
Io la amo, certo, ma da un diverso punto di vista.
E' definito un errore in questo terribile paese:
Non sono attratto fisicamente dalle donne, lei è l'unica eccezione.
Sono gay. (almeno credo)
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Solita colazione, mi devo preparare velocemente per non perdere il pullman.
Come al solito arrivo in tempo per un soffio, salgo e trovo la solita gente insensibile e monotona.
Il sorriso (falso) non manca mai, ridere alle battute ridicole che tutti conoscono, far finta che mi interessino le "avventure tra amici" passate il sabato con il tasso alcolico alle stelle e così via.
L'unico vero amico mi tiene sempre il posto, lui non sa' la realtà...
Come sempre arriviamo in classe in pochissimo tempo. La mattinata è lunga, la mia mente è sempre occupata da altro: Lei e la mia omosessualità.
Mi sono reso conto che vengo deriso per una stupida causa, sono un ballerino.

Dopo poco tempo la vedo, la saluto normalmente e sono felice. Forse c'è una piccola speranza.
Ma vedere gli altri utilizzare i sostantivi "gay","omosessuale" e simili come offesa mi fa' imbestialire. Per fortuna mi trattengo.
L'intervallo è il momento migliore: sto con lei.
Parliamo come nulla fosse, ridiamo, scherziamo questa volta non devo fingere.
Ma tutti i bei momenti hanno fine. Rientriamo in classe, ma per fortuna devo fare foto coppie e la bidella è imbranata. L'ora termina subito, oggi erano solo quattro. Torno a casa.
La famiglia è ignara delle mie tendenze sessuali. Mia sorella per quanto mi dispiaccia è omofoba.

Non ho un padre, l'ha portato via un infarto durante una partita di calcio, ed ecco perché odio questo sport. Si dice che chi cresce senza il padre sia destinato a vivere da gay, stessa cosa per chi ha diversi fratelli maggiori, ed io ne ho quattro. Sarà destino??

Mi sento vuoto, immagino esperienze sessuali con un uomo, nel desiderio che si avverino, però provo disprezzo... Per me stesso; non lo accetto.
La città in cui vivo è arretrata mentalmente, razzisti e omofobi... Non un posto per me.
Non conoscono nessuno come me, nessuno di cui fidarsi oltre lei.

Vedo gli altri ragazzi eccitati alla vista di una bella ragazza, ed io mi eccito di fronte ad un uomo...
Sono costretto a nascondere un erezione, durante il contatto fisico con un maschio.
Mi sento più sicuro, protetto al pensiero di stare con un uomo, ma non lo vedo nel futuro.
Però non ci vedo neanche una donna; ci sono solo dei bambini, miei figli che desidero avere, più di ogni altra cosa.

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Capitolo 2
*** Una vita al femminile. ***


(BISOGNA leggere la prima parte per comprendere il testo, pertanto vi invito a tornare indietro prima di cimentarvi nella lettura. Grazie, non vorrei essere antipatico)

Sin da piccolo, sono stato abituato a stare tra le donne, contando le mie due sorelle e mia madre. Ancora adesso la vita va' in questo modo.
Nella mia città essere ballerini significa essere "femminucce" in senso dispregiativo (senza nessun tipo di offesa), perciò nella mia accademia di danza sono l'unico ragazzo, oltre due bambini.
Le ragazze per la maggior parte sono amiche d'infanzia, totalmente ignare della mia svolta, anche se tra loro è presente anche Lei, la ragazza di cui vi parlavo.
Sarei da invidiare dagli altri ragazzi; vedere ragazze seminude tutti i giorni senza che si nascondino da me non è un dono per tutti. Ma a me non fa' nè caldo nè freddo.

Ci troviamo bene tutti insieme (o dovrei dire tutte? No, la mia virilità rimane la stessa). 

Nella mia infanzia, spesso in famiglia ci divertivamo facendomi vestire al femminile, così per scherzo. Non pensavo arrivassi a questo punto; non mi vesto certo da ragazza, ma i gusti son quelli. 
Adesso nella mia classe sono deriso. Credo che notino in me un comportamento non tanto maschile, ma questa è cattiveria. Non sono di quelli che vanno in giro parlando come una cornacchia appena investita da un tir in corsa e che ad ogni piccolo movimento fanno quell'urlo tanto odioso da farmi vergognare di me stesso. Sono un normale ragazzo, forse un po' effeminato nei movimenti a causa dell'abitudine nella danza. Gli amici mi dicono che sono solo più "smolleggiato" del normale,più leggiadro; ma forse lo fanno per non offendermi.

Per fortuna Lei non esplicita nessun segno di omofobia, anzi! Mi aiuta come meglio può. E' fantastica, il mio angelo custode, capace di farmi sorridere anche quando sono nei momenti peggiori.
E pensare che la conosco da solo sei mesi. E' spiccata in alto tra tutte, la più semplice. Non un minimo di trucco, non un segno di superiorità o vanità che ti può portare ad odiarla. E' semplicemente la migliore: Si preoccupa per me quando sto' male, mi compatisce nei momenti tristi, mi diverte con quelle sue freddure, mi emoziona con le sue parole, appoggia i miei ideali, fantastica insieme a me per una possibile vita parallela a questa. Ma nonostante ciò, "non sono il suo tipo". Mi basta che mi abbia detto che sono importante per lei. Dice che sono un ragazzo straordinario, un grande amico, unico nel mio genere, ma molto complicato.

Rileggendo questi ultimi passaggi del testo risulto un ragazzo etero, ma ciò si verifica esclusivamente con lei. Mi sussulta il cuore quando la vedo, piango quando non risponde al cellulare (anche se so che non lo fa' appositamente), piango anche se risponde, nel pensiero che lei non sarà mai mia. Sono un ragazzo testardo però e continuo a provare in continuazione.
Ci lega anche una profonda passione dei libri. Lei è molto sullo stile classico, io più sul fantasy e psicologico-introspettivo. Ci scambiamo frasi che ci rispecchiano o ci fanno provare diverse e forti emozioni. E' così divertente parlare di Lei.

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Capitolo 3
*** Fragile dream. ***


La mia vita come sarà? Potrò continuare a seguire i miei sogni, nonostante le continue frecciatine che mi mandano?
Proprio oggi; in classe mia nessuno sa' niente, come già sapete...
Oggi, un ignorante bambino, incapace di stare al suo posto, mi ha fatto gli auguri. Vi rendete conto? Oggi è la festa della donna. E' stato terribile, cattivo, ripugnante...
L'ho zittito, lui però mi si è girato contro dicendomi: "Zitto tu, Froscio".
Gli ho strappato l'anima di dosso, fatto a pezzi con le mie stesse mani e l'ho visto perire davanti ai mie occhi. Poi mi sono reso conto di sognare...
Sono soggetto a continue domande del tipo "Ma sei gay?" a cui rispondo sempre con un secco NO. Lo nascondo, ed in questo modo inganno me stesso, il mio onore.

Mi hanno trovato perfino un soprannome; "pazzerello", rivoltante direi.
Una sola ragazza, in classe mia, difende i nostri diritti, anche se non le ho mai detto nulla.
A scuola abbiamo instaurato un progetto, con una psicologa. Sono già stato da lei, un giorno, solo per curiosità. 
Ho intenzione di tornarci, martedì stesso. Vorrei parlarle di me e dei miei problemi, ovviamente da soli.
Sembra essere simpatica e comprensiva, potrebbe aiutarmi?

In futuro sogno di poter diventare psicologo, ma è un desiderio fragile quanto i miei sentimenti. Dovrò frequentare diversi anni di studio, aver a che fare con omofobi da ogni paese, sopportare giudizi e insulti da tutti. Sogno la notte, quando tutto sarà già riuscito. Ora vedo un uomo al  mio fianco. 
Lo vedo alto, che mi abbraccia e si tiene cura di me, allontanandomi dai peccatori. Ed ecco che mi viene in mente la Chiesa.
Coerenza zero eh? Non voglio infastidire nessuno, ma credo che non ci sia più grande stato omofobo. Il Vaticano, che professa uguaglianza e umiltà e poi ci perseguita condannandoci all'inferno.
Non vi sembra sbagliato? Dovrebbero essere una speranza.
Sono sempre stato ottimista, ma la paura mi sovrasta, soffocandomi all'interno.

Don't make me sad, don't make me cry.
'Cause we were born to die.   

                                    

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Capitolo 4
*** L'immaginazione. ***


L'immaginazione gioca brutti scherzi alcune volte, portando alla continua ricerca di conquistare i propri sogni.
Capire che poi ciò che si vuol raggiungere è pressapoco irraggiungibile. 
Desiderare ardentemente un ragazzo tutto per me, viverci e condividere le nostre esperienze ed emozioni. Costruire una famigliola, una vita ed infine invecchiare insieme.
Fino a qualche giorno fa', come avevo appunto scritto, ero disgustato da ciò. Ora ne sono convinto, mi piace. Mi rende più giusto e libero.
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Lo vedo, al mio fianco. Dorme come un angelo Beato. 
Gli accarezzo leggermente il viso e si sveglia. Mi sorride e mi abbraccia senza un motivo preciso, ed io ne sono contento. 
Ci alziamo e ci dirigiamo nella cucina. Mi offre di prepararmi la colazione e lo ringrazio.

Potrei continuare, anche se non ho chissà che grande talento per la scrittura, ho molta fantasia. Che ne dite? Continuo a fantasticare sul mio futuro?
Decidete voi.

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Ogni giorno passato a scuola è come una disgrazia. Alcune volte sono preso di mira, come vi ho raccontato, ma prendersi in giro a vicenda chiamandosi "frocio", "ricchione" e così via, ferisce nell'orgoglio.
All'inizio, sembra andare tutto bene. Poi vedi la gente indifferente che continua a ripetersi, a farti sentire una merda, a farti odiare il tuo corpo, il tuo viso, le tue scelte. Senza pensare che esistono persone che, come me, sono in difficoltà.
Se dovessi descrivermi brevemente, direi che sono testardo, ma il mio problema più grande è l'onore... Mi è difficile resistere ad ogni insulto a Noi o ad ogni tratto della mia personalità. 

Menomale che Lei mi tiene sempre su'. Le ho mostrato un disegno, in cui ho espresso l'omosessualità in modo esplicito. Sono raffigurati due ragazzi, in un letto, che si abbracciano. 
Le ho chiesto se per lei fosse normale una relazione simile. Ha fatto un sorriso e mi ha risposto: "Non c'è nulla di sbagliato. Se non vuoi farlo notare agli altri, di' che è una ragazza con i capelli corti."
Le ho sorriso e ho cercato di reprimere la mia voglio di stringerla a me, per non attirare l'attenzione.

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Capitolo 5
*** Il cielo in una stanza. ***


Sto sognando? Eppure è così realistico. 
Ci stiamo stringendo l'uno all'altro. La ringrazio per tutto.
E' magnifica, ogni cosa che fa' mi tiene su'.
Mi ha detto, proprio ieri sera, che mi rimarrà amica, ad ogni costo.
Non osa pensare cosa sarebbe capace di fare se io dovessi mancare per un qualsiasi motivo.
Eppure l'abbraccio è stato solo un sogno, fantastico certo, ma finto.
Temo che la stia facendo soffrire, avrà già i suoi problemi adolescenziali no?
Ma mi dice di non preoccuparmi, che lo fa' per farmi stare bene, perché al pensiero che io stia male lei soffre.
E' una magnifica creatura, l'eccezione in questa schifosa società.
Quando la sento vedo le stelle; da solo in camera mia, che aspetto le sue risposte al cellulare.
Di persona ci vediamo tutti i giorni, però è diverso. Ci comportiamo solo da buoni amici, non da "fratelli" quali siamo.
Dicono che l'amicizia tra maschio e femmina non esista, che il maschio prima o poi proverà interesse per quella ragazza, ma si sbagliano.
Beh, sono gay, che interesse posso avere per lei? Le mia fantasie di avere una vita con lei sono finite orma.
Da quando mi sono accettato. Sì credo proprio di aver capito chi sono e cosa voglio.
Vedo nei ragazzi qualcosa di più, rispetto ad una normale ragazza.
Vedo la pura amicizia, il puro amore. Credo che l'amore da parte di un uomo sia più grande rispetto quello della donna,
per un semplice motivo. Noi siamo più "cuore di pietra" rispetto le donne, e se amiamo, amiamo davvero.
E' questo che mi attrae di un uomo, oltre il contatto fisico.
Forse, quando sarò maggiorenne, renderò pubbliche le mie scelte, determinando quindi la mia vita,
il mio futuro. Lei mi ha permesso di arrivare a questo punto, di vivere tra le stelle, rimanendo solo in camera mia. 

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