Here again.

di ItsJulyPenniman
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The after show ***
Capitolo 2: *** I love you. ***
Capitolo 3: *** The marriage. ***
Capitolo 4: *** The sunset ***



Capitolo 1
*** The after show ***


Questo va contro tutto quello che mi ero imposta.
Innazitutto questo è il link per la prima parte di storia, L'origine sei tu. Dato che è a rating rosso magari qui su efp non è accessibile a tutti, quindi vi metto il link che vi manda sul mio livejournal :)
Poi, vado contro a quello che mi ero prefissata perchè NON ho finito di scrivere tutti i capitoli, e a dirla tutta non so nemmeno quanti saranno. Sono pessima, vabè. Ah e tra le altre cose ringrazio Giordana perchè sto scrivendo questa storia insieme a lei e...niente, tanto amore.
Ora vi lascio alla lettura. Mi scuso come sempre per la cortezza dei capitoli, ma oh, meglio di così non posso fare lol


 

The after show.

Dopo aver cantato all'Heaven di Londra, Mika si sentiva come se si fosse tolto un peso: aveva detto tutta la verità, aveva detto che amava un uomo, e lo amava come nessun'altro. In un certo senso si sentiva fiero di sé.
Appena finito il concerto Mika si diresse verso il retro del palco, ma vide Joe e si sentì come se qualcosa lo costringesse a stare fermo, non riusciva a fare nemmeno un passo. Non se lo aspettava di trovarlo lì. E poi come aveva fatto a passare?
All'improvviso Joe gli corse contro e lo abbracciò. Allora Mika gli prese il viso, lo guardò un attimo negli occhi e si perse in quelle sfumature che gli erano mancate terribilmente in quei mesi . Restò a fissarlo e senza rendersene conto appoggiò la fronte a quella del biondo. Averlo di nuovo vicino lo faceva sentire bene.
Joe sorrise appena e si sporse in avanti per intrappolare le labbra del moro nelle sue. I due ragazzi si fecero trasportare da quel bacio che, da dolce, divenne sempre più appassionato. Mika si sentiva bene, benissimo. Gli era mancata quella sensazione di spensieratezza e leggerezza, quella sensazione di essere amati, di non essere solo. Gli era mancato Joe e il potergli dimostrare quanto lo amava. Non gli importava della gente che li circondava, di tutti gli sguardi addosso. Lui era con la persona che amava, tutto il resto non aveva importanza.
-Ti amo.- Mika lo disse piano, quasi incerto. -Ti amo!- e questa volte lo disse un po’ più forte, quasi ridendo, sicuro di sé.
Baciò di nuovo Joe e prima di separarsi da lui gli sussurrò:
-Saluto i fans e andiamo a casa. Ti amo.
Joe sorrise e rispose con un semplice “Ti amo anche io”.
Mika uscì e le persone che erano lì ad aspettarlo si meravigliarono di vederlo uscire così presto. Salutò tutti, firmò qualche autografo, scambiò qualche parola ma poi disse di dover andare via.
Raggiunta la sua automobile vide Joe lì vicino ad aspettarlo. Salirono e il viaggio verso casa fu decisamente silenzioso, ma appena varcata la soglia il biondo esordì.
-Mi sei mancato così tanto!- e lo baciò -Credevo che non ti avrei mai più rivisto, che avessi trovato qualcun altro, che non mi amassi più,- un altro bacio –ma poi ho visto che saresti tronato a Londra, sai all’inizio dell’estate ero impegnato, non potevo venire a vederti, ma questa sera, era perfetta!- un altro bacio ancora -Ho preso subito un biglietto e…contavo i giorni che mancavano per rivederti. E poi tu hai delle quelle cose così dolci, mi sono commosso, e… Ti amo.- lo baciò, per l’ultima volta prima di smetterla di parlare.
Mika era rimasto in silenzio, ad ascoltare e a farsi riempire di baci, cosa che di certo non lo disturbava.
Una lacrima gli rigò una guancia, e subito abbracciò Joe.
-Mi sei mancato tantissimo anche tu, subito dopo essere partito volevo tornare indietro, mi sono sentito in colpa per averti lasciato qui, per aver lasciato mia sorella… Ma poi il lavoro andava bene, ho incontrato un sacco di nuove persone e grazie a loro ma soprattutto a te sono tornato a scrivere, ho scritto Origin Of Love e poi tutto il resto. Piano piano ho montato i vari pezzi e nonostante mi mancassi terribilmente e volessi tornare da te mi dicevo: “No, finché non hai concluso non tornerai da lui” ma ora ho finito, ora è tutto pronto e questa sera, che tu ci fossi stato o no, io sarei venuto a cercarti. Nel profondo del mio cuore speravo tu venissi, è per questo che prima dello show ero agitatissimo, e poi ti ho visto, tu eri davvero lì, non ci potevo credere. E allora ho detto tutto, dovevo farti capire in qualche modo che avevo e ho ancora bisogno di te. Perché sei tu, sei tu, - e sorrise – sei tu l’origine dell’amore!







Tattarataaaaaaa!
Boh io spero solo che questo capitolo vi sia piaciuto, che non abbia deluso chi ha seguito anche la prima parte di storia e...non lo so. Fatemi sapere, hanno inventato le recensioni apposta uù
Vi lascio il mio Twitter, il mio Facebook (addirittuuura!) e il mio LiveJournal.
Ciao e a settimana prossima! (in teoria)
Giulss

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Capitolo 2
*** I love you. ***


Buondì! Ho aspettato domenica per aggiornare perché avevo bisogno di tempo e perché ho deciso che d'ora in poi aggiornerò nei week-end, faccende varie permettendo.
Piccolo avviso: questa storia per ora è gialla, ma probabilmente presto diventerà rossa. Perché? Beh, perché per ora non ci sono ancora scene, come dire? ...calde? ahaha quando queste inizieranno a comparire (perché compariranno, amici miei) il rating della storia cambierà.
Or dunque, questo è un piccolo salto nel passato, quindi...Buona lettura! Ci si vede sotto :)


I love you.



AMBIENTAZIONE: Nel lontano 2010 (di nuovo)


*Toc! Toc!*
-Oh ciao Mica, entra pure. Come mai qui?
-Ciao Yas.- disse il ragazzo, stampando un bacio sulla guancia alla sorella. -No niente, volevo parlare un po’ con te.
-Dai, dimmi, sembri tanto felice in questi giorni. Che è successo? Sei tornato a scrivere?
-Non esattamente…
Mika raccontò alla sorella di lui e Joe, del fatto che uscissero insieme da qualche tempo e, senza entrare nei particolari, del fatto che avessero passato insieme una notte.
Yasmine era stupida e…
-Cavolo! Cioè, il fratello di Paul! Nel senso, sono davvero tanto felice per te, ma non me lo aspettavo davvero. Quel ragazzo è così strano.- e fece una faccia pensierosa.
Mika continuò:
-Beh, lui è fantastico, è dolcissimo, adoro il modo in cui sorride e la sua risata è la cosa più dolce del mondo! Per non parlare dei suoi occhi! Tra il verde e il marrone, sono a dir poco stupendi.
-Oh Mica, Mica! Sono così felice per te! Non ti vedevo così raggiante da una vita. E’ bello vedere che sei tornato quello di una volta. Ma quindi…è una cosa seria tra voi due?
-Spero di sì, insomma, io credo proprio di essermi innamorato. Cielo! Io lo amo!
 
Dopo aver passato gran parte del pomeriggio a parlare del più e del meno Yasmine avvisò il fratello che doveva comunicargli una notizia abbastanza seria.
-Mica, siediti un attimo.
-E’ qualcosa di grave? Yas, mi stai preoccupando.
-Ma no, stai tranquillo, non è niente di che, solo mi sembrava giusto avvisarti.- fece una breve pausa –Io e Paul abbiamo deciso di rimandare il matrimonio. Ci siamo resi conto che ci sono ancora fin troppe cose da preparare e non vogliamo fare tutto di fretta.
-Ah beh, ma vi sposate ancora vero?
-Si, stai tranquillo!
---
La sveglia suonò. Mika ci rimase quasi male quando, aprendo gli occhi, non vide il viso di Joe come il mattino precedente. Con un po’ di malavoglia si alzò dal letto e andò a fare colazione e quando ebbe finito tornò in camera per vestirsi.
Un  ‘blup’ lo fece voltare e andò a recuperare il suo cellulare che aveva abbandonato da qualche parte. Dopo averlo trovato Mika lesse il messaggio di sfuggita.
“Ti va di venire a casa mia?”
Non appena il suo cervello fu abbastanza lucido per assimilare quelle parole un enorme sorriso si allargò sul suo viso.
“Certo, arrivo tra mezz’ora”
Il riccio si diede una veloce sistemata e poi uscì dal suo appartamento pronto per raggiungere Joe.
Arrivò a destinazione in pochi minuti e non appena varcò la soglia fu accolto da un leggero bacio. Non se lo aspettava, ma quel gesto lo fece decisamente sentire molto più a suo agio.
Con un velo di imbarazzo raggiunse il divano e si sedette, seguito dal padrone di casa. Ci fu un attimo di silenzio ma poi Mika parlò.
-Come mai volevi che venissi qui?
Joe arrossì leggermente.
-Oh beh, volevo vederti perché…si insomma, mi mancavi già.- sorrise imbarazzato e il rossore sulle sue guance si accentuò un po’ e comparve lievemente anche sul riccio.
-Anche tu già mi mancavi.- ammise il più grande.
Entrambi alzarono lo sguardo, si avvicinarono lentamente e si scambiarono un lungo bacio. Mika portò una mano sulla schiena del biondo e la percorse dal basso verso l’alto e viceversa, provocando mille brividi nell’altro. Poi lo spinse indietro fino a che il moro non fu sopra di lui. Il bacio continuava mentre le loro mani si intrecciavano e cercavano il corpo l’uno dell’altro.
Mika si separò da lui, si appoggiò sui gomiti e lo guardò fisso negli occhi sorridendo.
-Ti amo, con tutto me stesso.
Allora anche Joe abbozzò un sorriso.
-Anche io, e nulla potrà mai cambiare ciò che provo.







Rieccomi. Che dire? Ho voluto aggiungere questo missing moment per spiegare il perchè dello spostamento del matrimonio (sì, il prossimo capitolo parlerà di quello) e anche mostrare quest'altra scena molto tenera tra i due.
Come sempre se volete lasciare una recensione mi rendete solo una persona tanto felice e....non lo so, mi stava venendo una mezza idea per una os tra Mika e il componente di un'altra band, che per ora rimarrà segreta, ma non so se/quando la scriverò quindi non illudetevi.
Ciao e a settimana prossima, si spera :D
Giulss

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Capitolo 3
*** The marriage. ***


Penso che questo sia uno dei capitoli più lunghi che io abbia mai scritto in vita mia. Ma questo non vi interessa.
Ci vediamo sotto.



The marriage.



21 Maggio 2013. Questa era la data che Yasmine e Paul avevano scelto per il loro matrimonio.
Quel martedì mattina Mika si alzò molto presto, si vestì e uscì di casa. Andò a fare un giro in un parco, si sedette su una panchina e sorrise mentre ricordi lontano affioravano nella sua mente. Respirò a pieni polmoni e poi il suo telefono squillò.
-Pronto?
-Michael! Ma dove sei?
-Buongiorno anche a te, Joe. Sono al parco, perché?
-Grazie al cielo, credevo ti avessero rapito e…mi sono spaventato da morire quando non ti ho più trovato.- A Mika scappò un sorriso.
-Torno subito a casa così ci prepariamo per la cerimonia.
-Sì certo, a dopo.
Mika riappese subito e in pochi minuti tornò al suo appartamento dove Joe lo stava aspettando con ansia.
-Grazie al cielo sei tornato!
-Ma davvero pensavi mi fosse successo qualcosa? Ahah!
-Scusa se mi preoccupo per te, la prossima lascerò che qualche stalker psicopatico ti uccida, okay?
Mika continuò a ridere. -Per me va bene!- e in tutta risposta si ritrovò un cuscino del divano in faccia.
-Vuoi la guerra?- chiese con aria di sfida al biondo, che aveva già afferrato un altro cuscino.
-Sì!- rispose quello deciso.
-Bene, allora dovrai aspettare, perché se arriviamo tardi alla cerimonia al posto che ucciderci tra di noi verremo uccisi da Yasmine.
-In effetti…- e posati i cuscini i due ragazzi si diressero verso la camera da letto per mettersi in abito da cerimonia.

---

-Vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!
Un boato di applausi si alzò dalle panche della chiesa e i due novelli sposi, dopo essersi scambiati il bacio, aspettarono che gli invitati uscissero dalla chiesa, per poi seguirli ed essere inondati di riso e petali.
Mika, dopo qualche manciata, si era messo da parte, lasciando la sorella e il novello marito ad amici e parenti vari. Si appoggiò ad un muretto poco distante e rimase ad osservare quella scena: sua sorella era così felice, ed era stupenda in quell’abito bianco. Il ragazzo si trovò a pensare a se stesso, in un abito grigio da cerimonia, con al suo fianco Joe, senza neanche rendersene conto. Il biondo dopo poco gli si avvicinò; Mika essendo sovrappensiero non se ne accorse e quando il più giovane gli toccò appena una spalla, lui sobbalzò.
-Non ti avevo sentito arrivare.
-Ho notato. A che pensi?
Mika sorrise appena alzando lo sguardo verso la nuova coppia felice. -Nulla di importante.
-Sicuro?
-Sì, sta tranquillo. Oh guarda, ora dobbiamo andare al rinfresco, dai muoviamoci che sto morendo di fame!
 
Finito il rinfresco, che si era tenuto in una grande sala di un ristorante, tuti gli ospiti si spostarono in un’altra ala dell’edificio dove furono accompagnati ai loro posti per poi dare inizio al pranzo. Dopo qualche minuto Paul fece calare il silenzio sulla sala colpendo il proprio bicchiere con la forchetta. Tutti gli ospiti ammutolirono e lui iniziò:
-Volevo solo ringraziare tutti voi per essere qui. E’ bello rivedere vecchi amici e conoscenti, quindi grazie e buon appetito!
Non era stato un discorso vero e proprio perché, si sa, quello sarebbe arrivato dopo, al momento della torta, quella era stato più che altro ‘via’ al banchetto.
 
Din din din
Mika imitò il gesto che aveva fatto il neo-cognato all'inizio del pranzo per richiamare l’attenzione. Il pranzo era durato un’infinità di tempo, tanto che ormai erano già le quattro del pomeriggio, se non oltre.
Il fratello della sposa prese il microfono che gli stavano porgendo.
-Volevo fare un brindisi: a Yasmine - e scambiò uno sguardo con la sorella, sorridendo - e Paul. Non avevo mai visto mia sorella così felice e ringrazio il cielo che al suo fianco ci sia un uomo come te. Dal vostro primo incontro le vostre vite sono cambiate. E anche quelle di tutti i nostri familiari, anche la mia - e cercò con lo sguardo Joe, che seduto al suo posto non si era perso nemmeno una parola del suo ragazzo.
-Quindi grazie per quello che avete inconsapevolmente fatto. Ora voglio darvi il mio regalo.
Mika si girò dalla parte opposta e fece cenno di salire sulla pedana a qualcuno. Dal nulla sbucarono Tim, Max e Joy che si sedettero dietro al cantante.
-Loro sono alcuni membri della mia band. E ora….
Si girò di nuovo verso Tim, gli diede il tempo con la mano e….
“Love is a drug and you are my cigarette
Love is addiction and you are my Nicorette
Love is a drug like chocolate, like cigarettes
I’m feeling sick I’ve got to medicate myself!”
Cantò Origin Of Love, Relax, Step With Me, Grace Kelly, We Are Golden, Stardust e per finire Love Today. Tutti gli ospiti furono entusiasti e Yasmine, appena finite il mini concerto, andò ad abbracciare il fratello.
La sera si avvicinava sempre più e la coppia aveva deciso di portare tutti gli amici più intimi in un locale, per trascorrere una serata insieme senza troppi impegni. Joe però aveva altri piani per lui e il suo ragazzo.
Mentre tutti si prestavano a prendere la macchina per raggiungere il posto, lui annunciò:
-Michael, guido io.
Mika lo guardò perplesso. –Okey, tanto la macchina è tua.
-Ah giusto. Vabè, magari volevi guidare…
Dopo aver messo in moto uscì dal parcheggio e, invece di seguire la fila di altre automobili, andò nella direzione opposta.
-Ma dove stai andando? Guarda che il locale è dall’altra parte!
-Lo so.
-E quindi devi tornare indietro.
-No no.
-Ma che…- Joe non gli fece finire la frase perché gli stampò un bacio sulla bocca. Quando si staccò lo guardò con desiderio e Mika intuì le sue intenzioni.
Joe tornò a guardare la strada e continuò imperterrito per la sua strada. Ben presto Mika notò che si stavano dirigendo fuori città.
-Dove stiamo andando?
-E’ una sorpresa.- sorrise il biondo.
Dopo qualche altro minuto in macchina Joe si fermò. Mika non vedeva nulla a causa del buio e il suo ragazzo disse: -Aspettami un attimo qui, torno tra poco.
Mika annuì e aspettò il ritorno dell’altro.
-Seguimi!
Allora il cantante scese dall’auto e si incamminò nel buio. Joe si mise dietro di lui e gli mise le proprie mani sugli occhi. Lo guidò all’interno di un edificio, Mika lo percepì, finché non si fermarono. –Tu ora stai qui, ma tieni comunque gli occhi chiusi. Ti dirò io quando aprirli.
Joe si allontanò e il riccio lo sentì trafficare poco distante da lui. Nonostante tenesse gli occhi chiusi capiva che delle piccole luci si stavano accendendo.
-Puoi aprirli.
Mika riaprì lentamente gli occhi, si guardò intorno: non aveva idea di dove si trovassero. Tante piccole candele erano state accese per la stanza, che era abbastanza spaziosa; i divani erano stati spostati ai lati per lasciare al centro lo spazio per un telo, dove erano poggiati una bottiglia di vino, due bicchieri e una candela. Su quel telo c’era anche Joe, seduto ad aspettarlo. -Dai, siediti.
Mika si avvicinò e si mise al fianco del più giovane. -Di preciso quando hai organizzato tutto questo?
-Sono stato qui ieri con tua sorella, Yasmine, lei mi ha aiutato a sistemare tutto.
-Ah… In ogni caso, dove siamo?
-Ricordo la sera dell’incidente di tua sorella? Ti dissi che il giorno dopo sarei dovuto andare via con i miei genitori. Beh, a loro ogni tanto piacere venire in questa casa di campagna, e passiamo del tempo insieme, con anche tutti gli altri membri della famiglia.
-E’ meraviglioso, grazie per tutto questo.- fece una breve pausa. -Qual è il programma della serata?
-Beviamo,- e indicò il vino -parliamo e… -con un cenno della testa indicò il divano.
Allora Mika prese la bottiglia, la aprì e ne versò in entrambi i bicchieri, poi sollevò il suo e ne bevve un sorso. Scoccò la lingua e dopo aver riappoggiato il bicchiere a terra si spostò verso Joe e, quando anche lui appoggiò il bicchiere, lo baciò. Un bacio dolce ma allo stesso tempo pieno di passione.
Avevano passato gli ultimi tempi così indaffarati per i preparativi delle nozze, che non erano quasi mai riusciti a godersi un attimo solo loro. Ora però erano in una casa sperduta, da soli e con l’atmosfera perfetta.
Joe, continuando a baciare il moro, lo spinse indietro e si ritrovò sopra di lui. Allora si mise a cavalcioni e interrompendo per un attimo la sua precedete attività iniziò a sbottonare la camicia dell’altro, lasciandolo a petto nudo. Iniziò a baciargli il collo, poi il petto, poi tornò a concentrarsi sulle labbra morbide di Mika.
Quest’ultimo, in cuor suo, stava impazzendo. Infilò le mani sotto la maglietta del biondo e gliela sfilò, lanciandola da parte.
Lentamente tutti i loro indumenti finirono sparsi sul pavimento e quella notte la passarono così, in un misto tra passione e dolcezza, fino a che non si addormentarono l’uno tra le braccia dell’altro.







Ordunque. Andiamo in ordine.
1.  Per prima cosa chiedo perdono per il colossale ritardo, ma ho trovato alquanto difficile scrivere un finale per questo maldetto capitolo. E quella che ho scritto mi fa comunque schifo, quindi chiedo scusa anche per quella.
2. Sempre parlando di finale, io volevo mettere tutta la scena e quindi cambiare il rating, ma poi, per fantasia che scarseggiava, non l'ho messa. E quindi a questo punto non so se ci saranno altre occasioni. :(
3. Ora sapete perchè ho parlato del matrimonio nel secondo capitolo.
4. Vi amo perchè la storia è già tra i preferiti di 3 ♥
5. Volevo scrivere un'altra cosa ma non me la ricordo più. YO!

Grazie per la pazienza, Grazie a chi recensisce: io vi amo ♥. Grazie a chi legge. Grazie a chi mi scrive su ask, amo anche voi ♥.
A presto (ma tanto ormai non ci crede nessuno).
Giulss


PS: Mi sono ricordata il punto 5: ringrazio Giordana per l'ispirazione della casa in campagna e NON ringrazio Federica (che probabilmente non leggerà mai questa cosa) perché è una persona inutile ♥

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Capitolo 4
*** The sunset ***


Vi prego di non mettervi a piangere, né di riempirmi di insulti, né di fare tante altre cose cattive. Io vi voglio bene.
GIOITE! MIKA E JOE SONO TORNAAAATIIII!
...leggete che è meglio.
 
 
 
The Sunset.
 
Il giorno successivo i due ragazzi lo avevano trascorso immersi nella natura, tra pic-nic e momenti di sfrenata dolcezza. Era stata una delle giornate più romantiche che avessero mai trascorso insieme.
Nel tardo pomeriggio Joe annunciò:
-Voglio portarti in un posto.
-Ora?
-Sì, ora. Fidati.
-Troppe sorprese in queste periodo.- disse Mika sorridendo.
Dopo pochi minuti i due erano già fuori casa e Joe guidava Mika verso il bosco.
-Non è che vuoi uccidermi? Poi tagli il mio corpo in piccoli pezzi e lo dai in pasto agli animali per far perdere le mie tracce?
-Ma che pensieri ti vengono? Anche se non è un’idea così malvagia…- e con questa frase il biondo si beccò uno spintone, che quasi lo fece finire addosso ad un albero.
 
Camminarono per una decina di minuti, poi Joe rallentò.
-Ora preparati.
Mika era molto curioso di vedere in che posto l’avesse portato. Sbirciava avanti, e poteva capire che gli alberi andavano diminuendo perché la forte luce del sole al tramonto filtrava tra i rami. Una volta giunti al limitare del bosco, Mika non poté fare a meno di spalancare la bocca. Joe lo guardò soddisfatto e divertito.
Davanti a loro compariva un laghetto, non eccessivamente grande, ma sarebbe comunque riuscito ad essere letale per un nuotatore inesperto. La luce del sole si rifletteva sulla superficie, creando degli effetti che rendevano magica l’atmosfera.
Mika meravigliato da quel paesaggio, fece qualche passo verso la riva, e si sedette su un masso. Joe lo imitò, e si mise accanto a lui.
Passarono alcuni minuti in silenzio, osservando e ascoltando la natura, poi Mika, tenendo lo sguardo fisso sulla sfera di luce che andava sparendo dietro la linea dell’orizzonte, parlò:
-Sai ieri, subito dopo la cerimonia, quando ti sei avvicinato e mi hai chiesto a cosa stessi pensando?
-Sì.
-Ho immaginato me sull’altare, con te al mio fianco. Si è creata nella mia mente l’immagine di un nostro possibile matrimonio.- si bloccò.
Joe continuò al posto suo -Ma c’è qualcosa che ti turba.
-Esatto. Ma non riesco a capire esattamente cosa!
-E allora lascia perdere, non farci caso!
-E riguardo ai miei pensieri…?
-Io ti amo. Sono quasi tre anni che ci conosciamo. Lo so che per più di un anno e mezzo non ci siamo visti, né sentiti, ma in tutti quei mesi i sentimenti che provavo, che provo per te si sono intensificati. E’ stato più il tempo che abbiamo trascorso lontani che quello che abbiamo trascorso insieme, ma non mi importa. Lo farei altre mille volte, se sapessi, però, che poi ci ritroveremo sempre. Perché ti amo, più di quanto io abbia mai pensato di poter amare, e non posso immaginare una vita che non sia accanto a te.
Mika aveva gli occhi lucidi e un nodo in gola. Non sapeva cosa rispondere, così abbracciò Joe, respirando piano. Lo abbracciò con forza, ma non quella forza violenta, usata per provocare dolore, usò quella forza dolce, piena di amore: fu un abbraccio pieno di mille significati.
Poi Mika si separò e fissò quegli occhi verdi che amava con tutto sé stesso.
-E allora facciamolo! Sposiamoci! Passiamo il resto delle nostre vite insieme.
Joe lo guardò sbalordito. -Dici sul serio?
-Non sono mai stato così sicuro di una cosa in vita mia.- rispose con sguardo deciso.
Il biondo sorrise, poi scoppiò a ridere. I due ragazzi si scambiarono un tenero bacio mentre il buio calava lento su di loro.





Lo so che mi odiate, ne avete tutto il diritto. Ho sempre detto di far schifo con le storie a capitoli (a meno che io non le abbia già scritte tutte).
Passando a cose serie... Mika e Joe si sposano! WOHOOO Io sono felice per loro perché sono la mia otp del cuore ♥
Ho scritto questo capitolo un po' a caso, perché in realtà a me era venuto in mente un altro capitolo, che è quello con cui concluderò definitivamente questa storia (che ovviamente non ho ancora scritto, ma l'idea c'è, ed è quello l'importante). Quindi ora non so se scrivere un altro capitolo con anche il loro matrimonio/una scena della loro vita da coniugi o andare direttamente alla fine. Voi mi direte di inserire una delle due scene, anzi, vi conosco! Farete gli esagerati e mi direte di inserire entrambe le cose. Bé, voi conoscete me, sapete che lascerò questa storia in sospeso per altri sei mesi.
Detto questo vi saluto. Se volete i vari link li trovate nel capitolo precedente, sono pigra e non ho voglia di riinserirli.
Ciao e....a non so quando! Ahahaha
Giulss

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