I just want to love you

di xheyidol
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


"Capitolo uno"

Era la solita mattinata mamma mi chiamava perché dovevo andare a scuola mentre io mi maledicevo di non essere andata a dormire prima, morivo dal sonno mentre mia madre continuava ad urlare perché era tardissimo sobbalzai dal letto dopo l’ultimo urlo di mia madre.
A: Ok ok sono sveglia.
Fortunatamente avevo preparato il mio zaino e quello che dovevo indossare, la sera prima. Così andai a farmi una doccia veloce, mi truccai mentre mi infilavo la tuta, feci la coda ed andai ad aspettare l’autobus.
Misi le cuffie ed ascoltai le mie canzoni preferite come ogni mattina, non mi andava per niente di ascoltare le solite gallinelle che parlano di trucchi, vestiti firmati, scarpe con il tacco ecc.
Nel frattempo mi presento. Io sono Arianna ho 16 anni a giugno 17 frequento il terzo anno di liceo e sono di una piccola e odiosa città della puglia.
L’autobus arrivò finalmente alla fermata della mia scuola, e che la tortura abbia inizio.
Entrai nella mia classe.
A: ‘Buon giorno’. Dissi senza guardare nessuno e andai subito al mio posto.
Prof: ‘signorina russo, le dispiacerebbe spegnere la musica?’
A: ‘scusi’ dissi prendendo il libro di italiano.
Iniziò la lezione, ma io guardavo fuori la finestra persa nei miei pensieri. Ero stanca, non ne potevo più della mia vita, non avevo un’amica, non interessavo a nessun ragazzo e i professori mi odiavano.
Finalmente la campanella dell’ultima ora suonò, non ne potevo più di sentire le battuta squallide dei miei compagni di classe. All’uscita trovai mio fratello Carlo con il suo motorino.
A: ‘Che ci fai qui?’
C: ‘La mamma ti deve dire una cosa’.
A: ‘Ma è successo qualcosa?’
C: ‘Nono tranquilla va tutto bene’.
A: ‘O-okkei’.
Arrivati a casa buttai lo zaino sul divano e andai in camera mia, sul letto trovai un biglietto. Iniziai a spaventarmi così mi misi comoda e lessi quel biglietto con il cuore a mille vidi “New york” con le lacrime agli occhi andai da mia madre.
A: ‘Cosa vuol dire?’
Mamma: ‘Che tuo zio dopo che si trasferì a new york si è aperto un piccolo ristorante italiano li e tuo cugino una scuola di ballo quindi io lavorerò al ristorante e tuo fratello alla scuola di ballo’
A: ‘quindi questo vuol dire, quello che sto pensando?’
M: ‘a patto che tu lavorerai con noi nel pomeriggio’
A: ‘tutto quello che vuoi’ iniziai a piangere, saltare e gridare saremmo dovuti partire la settimana dopo ancora non ci credevo. Tutta quella settimana non andai a scuola e mia madre andò a parlare del trasferimento e che continuavo gli studi li in america.
Quella mattina mi svegliai preparai le valigie e alle 11:00 era tutto pronto. Andammo all’aereoporto non ci potevo credere stavo per salire su quell’aereo che avrebbe fatto realizzare tutti i miei sogni una volta per tutte. Ero sul serio troppo agitata, non vedevo l’ora di atterrare in america, ma ancora 10 ora mi aspettavano dovrei arrivare in america alle 22:00 ora italiana quindi 16:00 ora americana.
Notai che mia madre e mio fratello si erano addormentati mentre io guardavo le nuvole da fuori il finestrino. C’era una ragazza dietro di me che continuava a muoversi.
A: ‘Ehi che succede?’
X: ‘Non lo senti continuare a russare questo?’
A: ‘Hahaha no avevo le cuffie’
X: ‘Beata te hahah. Comunque piacere Veronica’
A: ‘Arianna. *sorrisi* ma sei sola?’
V: ‘si mia madre si è trasferita il mese scorso, io dovevo recuperare a scuola e ora la sto raggiungendo, tu vacanza?’
A: ‘no no ci stiamo trasferendo?’
V: ‘Oddio sul serio? Allora poi dovremo fare un giro insieme’
A: ‘Volentieri. Anzi ora di scrivo il mio numero su un foglietto così potremo tenerci in contatto’
V: ‘Grande si, va bene’
A: ‘Scusa provo a dormire ora’ Quella ragazza era simpaticissima, sentivo che saremmo andate molto d’accordo. Rimisi le cuffie e mi addormentai.
Dopo una lunga dormita venni svegliata da alcune risate.
V: ‘Finalmente ti sei svegliata hahaha’
Mamma: ‘Tra un po’ atterriamo, ho conosciuto la tua nuova amica è simpaticissima’
V: ‘grazie signora anche lei. Approposito arianna quando arriviamo ti va di fare un giro insieme così parliamo meglio?’
A: ‘certo’
Finalmente arrivati a New York ancora non ci credevo, il mio più grande sogno si era avverato. dissi a Veronica di rimanere con noi così poi potevamo andare direttamente via insieme.
V: ‘oddio ma abitiamo anche vicine non ci credo.’
A: ‘allora facciamo così, andiamo a casa mia lascio le valigie e poi andiamo a casa tua’
V: ‘perfetto andiamo.’
Andammo nella mia nuova casa, era a dir poco stupenda la casa che ho sempre voluto, lasciai la valigia nella mia nuova camera che era ancora vuota, e veronica aveva promesso che mi aiutava ad arredarla e io poi aiutavo lei. Andammo a casa sua che era davvero a pochi passi da me c’era sua mamma che aspettava veronica mentre guardava la tv.
V: ‘mammaaa’
Mamma veronica: ‘tesoro finalmente’
V: ‘mamma lei è Arianna la ragazza che ho conosciuto sull’aereo, ti ho detto che venivo con lei perciò dovevi stare tranquilla’.
A: ‘Ciao signora *sorrisi*’
V: ‘Mamma noi andiamo a fare un giro per fare più amicizia ci vediamo dopo va bene?’
Mamma veronica: ‘va bene ma torni tardi? Non voglio stare sola’
A: ‘Perché non vai a casa mia? Mio fratello sarà andato a scuola di ballo e mia madre di sicuro è sola potete diventare amiche anche voi’
MV (mamma veronica): ‘Non so, mi vergogno’
V: ‘Dai mamma, è simpaticissima ti accompagniamo noi’
MV: ‘va bene’
Accompagnammo la madre di veronica a casa mia e iniziarono subito a parlare così finalmente potevamo andare in giro a spassarcela un po’ anche se ero abbastanza stanca.
V: ‘che strano siamo della stessa città e ci siamo appena conosciute comunque io sono Veronica Calibri e ho 17 anni compiuti a gennaio tocca a te’
A: ‘Ok, allora. Io sono Arianna Russo ho 16 anni ma ne compio 17 fra tre mesi, ovvero a giugno’
V: ‘abbiamo anche la stessa età? Noi due diventeremo grandi amiche, senti ti sei già iscritta a scuola?’
A: ‘No tu?’
V: ‘si, ti iscrivi nella mia? Così mia madre ci farà mettere in classe insieme’
A: ‘certo quando inizi ad andare a scuola?’
V: ‘allora oggi è martedì, quindi lunedì prossimo’
A: ‘perfetto mia madre mi andrà ad iscrivere domani quando torniamo le parlo sulla scuola’
V: ‘perfetto *sorrise* senti un po’ hai idoli?’
A: ‘yes, cody simpson tu?’
V: ‘Adoro Cody ma il mio idolo è Conor’
A: ‘E io adoro Conor *^*’
Dopo aver fatto un giro un bel giro decidiamo di ritornare a casa erano già le 21:00 ed eravamo stanchissime per via del viaggio.
A: ‘allora ci vediamo domani?’
V: ‘ovvio, mi sono divertita tantissimo’
A: ‘Anch’io, a domani’
Raccontai tutto a mia madre, e anche lei e la madre di veronica andavano d’accordissimo andai a farmi una doccia e poi mi infilai sfinita nel mio letto dove non persi nemmeno un minuto ad addormentarmi.

Okkei so che fa schifo, ma è la mia prima fan fiction.
Non sono brava a scrivere lo so, ma è la mia passione
quindi ci provo.
Vi chiedo solo per favore di lasciare una piccola recensione
e dirmi cosa ne pensate.
Potete anche dirmi che non vi piace, va bene tutto.
Accetto qualsiasi tipo di critica.
Ma ditemi che ve ne pare e se devo continuare o no.
Detto questo, scusate il disturbo e grazie mille a tutti in anticipo.
:)

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


“Capitolo Due”

Ormai passò quella lunga settimana, per me e veronica stava per iniziare il primo giorno nella nostra  nuova scuola.
Così quella mattina mi svegliai prestissimo feci una doccia e scesi di sotto a fare colazione. Dopo un quarto d’ora arrivò Veronica con la madre perché doveva accompagnarci lei, siamo riuscite a stare in classe insieme per il motivo che eravamo entrambe nuove. In classe i professori ci fecero presentare io ero agitatissima mentre veronica faceva sempre battute, ed io a momenti svenivo.
Dopo la fine delle lezioni io dovevo correre al ristorante.
A: ‘Vero io devo andare al ristorante ci vediamo alle 18:00’
V: ‘Vengo con te tanto mia madre tra un po’ andrà al lavoro’ Andammo al ristorante dove c’era già un sacco di gente. Dovevo servire un sacco di tavoli per fortuna mio zio disse che veronica poteva aiutarmi.
Dopo alcune orette veronica iniziò a chiamarmi ripetutamente.
V: ‘Arianna’
A: ‘Veronica aspetta non posso parlare’
V: ‘Arianna!’
A: ‘Che c’è?’
Veronica fece segno verso un tavolo, improvvisamente i miei occhi diventarono lucidi feci cadere senza volerlo quello che avevo in mano, veronica mi abbracciò mentre io continuavo a piangere così vidi un angelo che mi guardava.
C: ‘tutto ok?’ Disse.
A: ‘Non risposi, lo guardai continuando a piangere e lo abbracciai’ Veronica pianse vedendomi abbracciare il mio idolo, era contentissima per me abbracciò Cody e io mi asciugai le lacrime.
A: ‘Puoi farti una foto insieme a me?’
C: ‘Certo’ mi sorrise. Non capivo se era la realtà o io ero in paradiso e quello era un angelo. Veronica scattò la foto, e lui andò a sedersi, le persone mi guardava in un modo strano. Continuai a lavorare ma non ci potevo credere che il mio idolo era li a pochi passi da me, ma non potevo disturbarlo infatti continuavano a dire che dovevano andare via.
Mi avvicinai al suo tavolo e presi le ordinazioni, avevano preso qualcosa da mangiare veloce.
Pagarono ed andarono via, chissà quando lo avrei rivisto potevo fargli un sacco di domande ma non potevo disturbarlo e io dovevo anche lavorare. Veronica mi parlava mentre io nemmeno l’ascoltavo.
V: ‘Oh mi ascolti?’
A: ‘Come faccio ad ascoltarti? Cavolo il mio idolo era qui, l’ho abbracciato. Ora posso anche morire felice.
Veronica abbassò lo sguardo.
A: ‘Scusa Veronica, non ci avevo fatto caso. Perdonami, ti aiuterò a farti incontrare il tuo idolo te lo prometto’
V: ‘Non preoccuparti.’
A: ‘Io ti aiuterò e basta, ti va di fare un giro?’ Fece di si con la testa l’abbracciai e andammo a fare shopping volevo urlare dalla felicità ma mi trattenni e feci finta di niente per non far soffrire Veronica.
Tornate a casa mi informai su qualsiasi concerto di Conor, trovai il concerto in inghilterra non ci pensai nemmeno due volte e comprai due biglietti ma non dissi niente a Veronica.
Quella sera non volle stare a casa mia, voleva stare un po’ sola e potevo capirla ma non poteva avercela con me.
La mattina dopo non mi mandò nessun sms forse stava ancora dormendo e non doveva venire a scuola, così mi preparai ed andai a casa sua.
A: ‘Buon giorno signora c’è veronica?’
MV: ‘Dorme si è svegliata con la febbre così non può venire a scuola’
A: ‘Posso andare da lei?’
V: ‘Certo’
Andai di sopra ed entrai nella sua camera.
A: ‘Vero dormi?’ sussurrai.
V: ‘Nono entra’ Entrai posai il mio zaino sulla poltrona e mi sdraiai accanto a veronica.
V: ‘Ma cosa ci fai ancora qui? È tardissimo’
A: ‘Non voglio lasciarti sola, per un’assenza non succede niente’
V: ‘Te l’ho già detto che ti voglio bene?’
A: ‘No ma ora si, te ne voglio anch’io’ Entrò la madre di Veronica.
MV: ‘Arianna ma tu non vai a scuola?’
A: ‘No voglio stare con Veronica, può avvisare lei mia madre per favore?’
MV: ‘Certo’
A: ‘Allora come mai questa febbre improvvisa?’
V: ‘… Boh’
A: ‘Devi dirmi qualcosa?’
V: ‘No perché?’
A: ‘Avanti parla, cosa è successo?’
V: ‘Ho pianto … tutta la notte’
A: ‘Cosa? e perché?’
V: ‘Perché ho realizzato che non incontrerò mai il mio idolo’ Rimasi in silenzio la rassicurai e cambiai subito discorso. Veronica iniziò a sentirsi meglio, guardammo un film e io dovetti andare a lavoro.
Passarono già 3 giorni e Veronica aveva ancora la febbre io andai sola durante questi giorni a scuola e feci amicizia con un sacco di ragazze. Mi sentivo strana senza veronica, erano 3 giorni che la vedevo solo 10 minuti perché andavo a scuola, uscivo e andavo a lavoro uscivo dal ristorante andavo a trovarla 10 minuti e poi tornavo a casa a studiare.

Ecco questo è il secondo capitolo,
lo so non è granchè, piano piano parlerò di più su Cody.
Nel primo capitolo ho avuto una sola recensione da una ragazza
che ringrazio tantissimo. :)
Io però ho bisogno di sapere se vi piace o no, se continuarla o lasciar perdere.
Vorrei tanto un vostro giudizio e anche un consiglio.
Mi farebbero tantissimo piacere
:)

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


“Capitolo tre”

Passò una settimana Veronica ormai stava bene le era venuta l’influenza ma sua madre diceva che non era causato dal pianto. Andai come al solito a scuola e poi a lavoro Veronica andò a studiare quindi non venne con me. Per fortuna non c’era tanta gente quindi ero dietro il bancone connessa su twitter, dopo un po’ qualcuno aprì la porta mio zio mi ordinò di andare a servire i nuovi clienti così lasciai il cellulare e mi avvicinai al tavolo.
A: ‘Salve cosa ordin… http://images.wikia.com/wizardsofwaverlyplace/images/b/be/Tumblr_m1nzrpta2f1r7davho4_500.gif Cody? oh mio dio.’
C: ‘Ciao’ mi sorrise e ordinò.
A: ‘Arrivo subito’ feci preparare subito la sua ordinazione e glielo riportai.
C: ‘wow veloci grazie’
A: ‘oh no..no.. di niente’ risposi incantandomi nei suoi occhi.
Zio: ‘Arianna puoi andare a comprarmi alcune cose? Portami anche i soldi da quel tavolo’
A: ‘Va bene’ mi tolsi il grembiule e vidi che Cody era andato via portai i soldi a mio zio e me ne andai.
Mentre camminavo qualcuno mi bloccò per il braccio.
C: ‘Hey’
A: ‘Oddio che spavento. Cody?’
C: ‘Così ti chiami Arianna?’
A: ‘Come fai a saperlo?’
C: ‘Ti chiamavano in continuazione’
A: ‘Già, ero esausta’ dopo poco sentimmo delle urla.
C: ‘Oh no, sono tantissime scappiamo’ mi prese per mano e iniziò a correre trascinandomi con lui, non sapevo dove stavamo andando ma non mi importava ero con lui, con il mio idolo.
A: ‘Cody fermiamoci non c’è la faccio più’ si fermò in una via dove era quasi isolato mi piegai con le mani sulle ginocchia cercando di riprendere fiato avevo bisogno d’acqua ma li non c’era assolutamente niente.
Cody si mise a ridere, mentre respirava a fatica.
A: ‘Ma dove siamo?’
C: ‘Non lo so’
A: ‘Ma come? Non dirmi che ci siamo persi’
C: ‘Ma no tranquilla’ mi prese la mano. –‘vieni sediamoci qui’ iniziammo a parlare e scherzare gli raccontai che sono italiana e del perché mi sono traferita. Passarono alcune orette veronica continuava a mandarmi messaggi ma io non la rispondevo.
A: ‘Oh no mi sono dimenticata di comprare quello che mi aveva chiesto mio zio, devo andare’ lo salutai ed andai via, ma poi tornai indietro. – ‘Ma… dove vado?’
C: ‘Hahaha vieni ti accompagno io’ andai a comprare quello che mi aveva chiesto mio zio insieme a lui, ci stavamo divertendo un sacco era troppo bello non potevo credere che stavo vivendo tutto questo se era un sogno non volevo svegliarmi.  Tornai al ristorante lasciai quello che mi aveva chiesto mio zio e corsi a casa di veronica per raccontarle tutto. Usai la scala di emergenza così entrai direttamente dalla camera di veronica.
V: ‘Ma sei pazza?’
A: ‘Volevo fare prima’
V: ‘Dov’eri?’
A: ‘In giro’
V: ‘Sola?’
A: ‘Sei diventata della polizia?’
V: ‘Cos’è questa foto?’ mi mostrò una foto in cui ero con cody che ridevamo.
A: ‘Oddio, dove l’hai trovata?’
V: ‘Su twitter’
A: ‘ma se, se ne è appena andato come hanno fatto?’
V: ‘Allora eri con lui?’
A: ‘No quella è una mia sosia’
V: ‘Dai. Racconta’
A: ‘Sei sicura?’
V: ‘Certo non preoccuparti.’ Le raccontai tutto dall’inizio alla fine senza lasciare un minimo dettaglio.
V: ‘Oh mio dio non ci credo. Ti ha detto qualcosa se vi rivedete o no?’
A: ‘No ma spero venga al ristorante’
V: ‘Tranquilla verrà’ poi mi squillò il cellulare, era mia madre.
*Mamma: E’ arrivata una busta, non l’ho aperta’
A: ‘No non aprirla arrivo’*

V: ‘Che succede?’
A: ‘Spero sia quello che penso. Devo andare, racconto dopo’
Scesi dalla scala di emergenza, e tornai di corsa a casa trovai la busta sul divano e mi catapultai per aprirla.
A: ‘Finalmente’ urlai.

Ed ecco il terzo capitolo per me forse è quello che è uscito meglio
fatemi sapere cosa ne pensate.
E' piccolo lo so, ma purtroppo devo scappare :|
Ringrazio veramente di cuore simpsonizer143
Non so, ditemi come sta uscendo questa storia, vale la pena continuarla o no?
Un bacione a tutti c:

P.s non so quando pubblicherò il quarto capitolo per colpa del wi-fi cercherò
di pubblicarlo il più prima possibile.
:) 

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


“Capitolo quattro”

Andai in camera mia, trovai un sacco di chiamate sul cellulare da parte di veronica ma se la rispondevo voleva sapere il perché ero scappata via e così avrebbe rovinato la mia sorpresa. Studiai un po’ anche se il giorno dopo non avevo scuola perché era domenica, ma se studiavo, domani potevo andare in giro senza problemi poi mi feci una doccia ed andai a dormire. Chissà cosa avranno detto su quella foto, iniziai a pensare mille cose e tra un pensiero e l’altro mi addormentai. Il mattino dopo controllai il cellulare e non trovai nessuna chiamata di veronica andai a chiedere a mia madre se era passata e mi aveva risposto di no, così presi quella busta ed andai da lei. Suonai alla porta e aprì la madre.
A: ‘Buon giorno, c’è Veronica?’ Dissi.
MV: ‘E’ in camera sua, entra pure’
A: ‘Grazie signora’ Andai in camera di Veronica, la porta era chiusa a chiave, bussai ma non rispondeva nessuno.
A: ‘Veronica sono io apri’ Niente, nessuna risposta. –‘So che sei li, dimmi solo perché non mi parli più’
V: ‘Perché ieri sei scappata senza motivo e non ti sei fatta più sentire’ urlò.
A: ‘Il motivo c’è’
V: ‘Allora spiegami’
A: ‘Se mi apri te lo faccio vedere’ Urlai. Veronica aprì lentamente la porta e io le mostrai la busta.
V: ‘Cos’è?’
A: ‘Tieni, apri e guarda tu stessa’ Prese la busta e lentamentel’aprì, tirò fuori i biglietti e li guardò per qualche minuto.
A: ‘Mi perdoni?’
V: ‘Oh mio dio, certo che ti perdono. Sei fantastica grazie’ Iniziò a piangere.
A: ‘Se te lo dicevo ieri, avresti rovinato la sorpresa. Partiamo sabato mattina’
V: ‘Ancora non ci credo, realizzerò il mio sogno. Grazie a te. Ti voglio bene’
A: ‘Anch’io, andiamo?’ La domenica io e Veronica  stavamo via tutta la giornata, mangiavamo fuori e tornavamo la sera. Fuori un negozio trovai Emily una nostra compagna di classe era simpaticissima dolcissima e bellissima era sempre vestita perfettamente e io la invidiavo tantissimo.
E: Oddio Arianna ho visto la tua foto con Cody, come hai fatto?
A: Ehm.. storia lunghissima.
V: ‘Già scusaci ma dobbiamo andare ci si vede a scuola, ciao’
A: ‘Hahah ma povera non l’hai fatta nemmeno rispondere’
V: ‘Io non la sopporto quella’
A: ‘Non è vero è simpaticissima’
V: ‘Poi mi darai ragione’
Quella serata passò velocemente e dal lunedì era sempre lo stesso scuola, ristorante, compiti, dormire.
Di cody nessuna traccia non veniva più al ristorante, ovviamente aveva i suoi impegni non poteva stare sempre li. Il venerdì sera veronica dormì a casa mia così quel sabato mattina andammo all’aereoporto io ho ascoltato per tutto il tempo le canzoni di Cody mi mancava davvero tanto, ma nel frattempo ero agitatissima di andare al concerto di Conor con la mia migliore amica.
Mancava solo un’ora e il sogno della mia migliore amica filnalmente si sarebbe realizzato, eravamo li, sotto quel palco le luci si spenserò improvvisamente tutte le fan urlavano me compresa, si prova un’emozione veramente indescrivibile. Veronica era una fontana, finalmente arrivò il momento che tutte aspettavano si sentì una voce, partì la musica e Conor era li d’avanti a noi.
Il concerto finì era stato tutto fantastico Veronica non smetteva di  ringraziarmi, era tardissimo ma per fortuna c’era un gruppetto di ragazze che tornavano in america quindi non eravamo sole.
V: ‘Ary ma Cody?’
A: ‘Per favore non mi va di parlarne, avrà i suoi impegni non potrà di certo pensare ad una come me.’
Arrivai a casa ero stanchissima e veronica non smetteva di parlare non riuscì a farmi nemmeno una doccia mi distesi sul letto e mi addormentai senza riuscire nemmeno a mettermi il pigiama.
Mamma: ‘Arianna alzati è tardissimo devi andare a scuola Veronica è qui.’
A: ‘Oh no’ Mi catapultai nella doccia, mi infilai la tuta e andai di sotto.
A: ‘Corri veronica o perdiamo l’autob…’
V: ‘E infatti ci tocca andare a piedi. Dai su al mio tre pronta? Uno, due, tre. Corriii’ Non di nuovo, pensai mi stavano stancando queste corse.
A: ‘Fermiamoci. Ho … bisogno … d’acqua.’
V: ‘Siamo arrivate ancora un altro po’’ Finalmente arrivammo ma dovevamo subirci la lamentela della prof.’
X: ‘Compito a sorpresa’
A: ‘Questa giornata fa veramente schifo’ e infatti presi una C.
Alla fine delle lezioni mi chiamò mia madre.
*A: ‘Dimmi’
M: ‘non venire a lavoro oggi, devi studiare quindi verrai a lavorare solo il martedì e il giovedì’
A: ‘finalmente una buona notizia, ok mamma’*
V: ‘Stasera c’è una festa in discoteca, ci saranno tutti e noi non possiamo assolutamente mancare’
A: ‘Si forse dopo questa brutta giornata un po’ di divertimento mi farà bene’
V: ‘Ci vediamo alle 8’ Tornai a casa, pranzai sola dato che mio fratello preparava uno spettacolo di ballo e mia madre era al ristorante così poi andai a studiare.
Si fecero subito le 18:30 così iniziai a prepararmi arricciai i capelli indossai una maglia azzurra che scendeva su una spalla, un pantaloncinò di jeans e veronica mi ordinò di indossare i tacchi e dato che io non ne avevo mi prestò un suo paio. Finalmente ero pronta, Veronica arrivò e l’unico problema? Non sapevo portare i tacchi, camminavo come un dinosauro.
V: ‘Dai andiamo mia madre e qui che ci aspetta, ci accompagna lei’
La madre di veronica ci fece una bella ramanzina ‘non accettate niente da estranei’ ‘non date nessuna confidenza agli astranei’ e bla bla bla.
Finalmente arrivammo in discoteca, c’era tantissima gente sentivo che mi sarei persa. La verità è che le discoteche io non le ho mai amate così tanto, le scarpe iniziarono a farmi molto male ballai due minuti e poi andai a bere qualcosa al bar.
X: ‘Hey ti va di ballare?’
A: ‘No grazie’
X: ‘Dai splendore, balla con me’
A: ‘Ho detto di no, lasciami’
X1: ‘Hey’ sentì ulrare. ‘Non l’hai sentita? Ha detto di no’
A: ‘Coodyy’
C: ‘Finalmente ti ho trovata, ti va di uscire così possiamo parlare?’
A: ‘Certo’ Posai il bicchiere, Cody mi prese per mano e mi tirò con se attraversando quella folla.

Ok questo è il quarto capitolo,
so che non è granchè come gli altri ovviamente.
Io ho bisogno di sapere cosa ne pensate, sul serio.
alcune volte sono sveglia di notte per scrivere un bel capitolo
quindi io ho davvero bisogno della vostra opinione.
Anche un solo "mi piace" o "non mi piace"
a me basta.
:(
Un bacione a tutti <3

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque ***


“Capitolo cinque”

Fuori dalla discoteca continuò a camminare tenendomi per mano senza dirmi una parola. Alla fine mi portò sulla spiaggia e finalmente riuscì a togliermi le scarpe.
C: ‘Eccoci,ora qui possiamo parlare tranquillamente. Era da quasi due settimane che ti cercavo’
A: ‘Come mai? Cioè, perché cercavi proprio me?.
C: Tu sei diversa dalle altre.
A: ‘Cosa ne sai? Non mi conosci.
C: ‘Mi basta vederti sorridere per capire che sei diversa dalle altre, mi basta guardarti negli occhi. Io sorrisi.
C: ‘Lo sai che sei bellissima quando sorridi?’ disse sedendosi sulla sabbia.
A: ‘Non è vero’
C: ‘Sei diventata tutta rossa’ *rise*
A: ‘Dai smettila’ presi un po’ di sabbia e gliela buttai addosso.
C: ‘Oh no, no. questo non dovevi farlo’ Iniziai a correre per tutta la spiaggia mentre lui mi rincorreva. Riuscì a tirarmi per il braccio facendomi cadere ed io cercando di aggrapparmi lo feci cadere insieme a me.
Ci guardammo per alcuni secondi negli occhi, nessuno dei due parlava solo il suono del mare, un forte imbarazzo stava iniziando a crescere.
A: ‘I-io… devo andare’ Cody mi aiutò ad alzarmi.
C: ‘Ti accompagno io’ disse senza nemmeno guardami.
A: ‘Non c’è ne bisogno grazie’
C: ‘Dai tranquilla facciamo due passi’ durante il tragitto nessuno dei due riusciva a rompere il ghiaccio, ma qualcuno doveva pur farlo.
A: ‘Ehm.. Cody comunque grazie per prima’
C: ‘No, non ringraziarmi quel tipo non doveva osare toccarti’ *sorrise* Oh cavolo, sentivo che stavo per svenire, non sentivo più le gambe.
A: ‘Haha perché?’
C: ‘Perché … perché… ma tu eri venuta sola?’
A: ‘Oddio Veronica. La chiamai e dopo tre chiamate finalmente rispose.
*V: ‘Ma dove cazzo sei finita?’
A: ‘Stai calma, tu dove sei?’
V: ‘Fuori la discoteca ti aspettavo’
A: ‘Vai a casa, sto bene, poi ti racconto’* Riattaccai ero quasi arrivata a casa, avevo paura che non l’avrei rivisto ancora. Non so, con lui mi sentivo a mio agio, sapevo di essere al sicuro quando ero lui.
C: ‘Ma come hai fatto a dimenticarti della tua amica?’ Scoppiò a ridere.
A: ‘Cosa ridi?’ dissi dandogli una piccola spinta. – ‘Ogni volta che sono con te dimentico tutto’ lui mi abbracciò e io come al solito diventai un pomodoro.
C: ‘Sei timida vero?’
A: ‘Si abbastanza. Ecco io abito qui’ – ‘Buona notte’ dissi dandogli un bacio sulla guancia e andando ad aprire la porta.
C: ‘Aspetta’ si avvicinò. –‘Mi daresti il tuo numero?’
A: ‘Certo, presi il suo cellulare e gli scrissi il mio numero’
C: ‘Ti va di vederci nel pomeriggio?’
A: ‘volentieri’
C: ‘Passo a prenderti io alle 17:00 va bene?’
A: ‘Benissimo’ sorrisi.
Cody andò via io restai a guardarlo per un po’ e poi entrai.
Andai correndo in camera mia non potevo credere a tutto quello che mi stava succedendo ero davvero *Messaggio da: Veronica
“Che hai combinato?”
“Ti racconto tutto a scuola” risposi.*
Erano le 2:20 stavo per addormentarmi ma il mio cellulare squillò.
*Messaggio da: Sconosciuto. Feci un sorriso a 32 denti e aprì il messaggio.
“Sono stato davvero bene con te”
“Anch’io :)”* Misi la sveglia e mi addormentai.
La sveglia suonava e io non avevo forza di aprire gli occhi, ma non vedevo l’ora di raccontare tutto a Veronica. Così andai a farmi una doccia indossai un paio di jeans, converse rosse e una felpa. Presi lo zaino ed andai di sotto a fare colazione dove c’era già Veronica, stranamente ero puntuale finì di fare colazione e me ne andai.
V: ‘Allora vuoi parlare?’
A: ‘E’ ancora presto andiamo a piedi così ti racconto strada facendo’ Iniziai a raccontarle tutto dalla discoteca fino al messaggio.
V: ‘Oh mio dio hai un appuntamento con Cody Simpson’ iniziò a saltare e gridare ma la nostra felicità venne interrotta da una voce.
X: ‘Bene bene. Chi ha un appuntamente con Cody?. Ti avverto stai lontana da lui’ Disse puntandomi il dito contro. Jennifer era la gallinella della nostra classe, voleva comandare su tutto e tutti e voleva tutti i ragazzi ai suoi piedi ed era la migliore amica di Emily ed è anche per questo che veronica non la sopporta. Fermai Veronica che stava per prenderla dai capelli ed andammo via.
Arrivate a scuola molte ragazze e soprattutto Jennifer continuavano a guardarmi male.
V: ‘Sono tutte invidiose’ urlò prendendo i libri dall’armadietto ed entrando in classe. Anche in classe chiunque non faceva altro che parlare di me e Cody ed io ero stufa. Chiesi al prof. se potevo andare in bagno, ci pensai a lungo e presi una decisione. Mandai un sms a cody.
*Messaggio a: Cody
“Non c’è la faccio, mi dispiace”
“Cosa?” rispose.
“Perdonami ma meglio se non ci vediamo più” non rispose così tornai in classe. Alla fine delle lezioni andai a casa e studiai per tutto il pomeriggio, ero rimasta davvero male che Cody non mi avesse più risposto vuol dire che non gli fregava poi così tanto di me. Erano le 18:00 ormai, e nulla nessuna traccia di Cody nessun sms così mi preparai per andare a casa di veronica presi le chiavi e mentre stavo per chiudere la porta…
C: ‘Hey’.
A: ‘Cody.. Ciao’
C: ‘Scusami se sono venuto in ritardo e se non ho più risposto è che avevo mille cose da fare.’
A: ‘Non scusarti tranquillo’ dissi cercando di andare via.
C: ‘Aspetta.. Possiamo parlare?’
A: ‘ … Va bene’ lui sorrise, e come potevo dirgli di no?
C: ‘Torniamo sulla spiaggia?’
A: ‘Perché?’
C: ‘Non so, quando siamo li riusciamo a parlare tranquillamente ci siamo solo io e te.’ Feci si con la testa e tornammo sulla spiaggia, ero più distaccata e se mi innamoravo ancora di più? Avevo paura di perdere il mio idolo, e io non volevo questo.

Questo capitolo forse un pò mi piace.
Perchè parlo un pò di più di Cody ed Arianna.
Comunque vedo che nessuno lascia recensioni, quindi io ho già scritto
il sesto capitolo ma se nessuno mi lascia recensioni 
non continuo.
Vorrei almeno 2/3 recensioni e se mi dite che
vi piace lo pubblico subito. 

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Capitolo 6
*** Capitolo sei ***


“Capitolo sei”

Eravamo fermi sulla spiaggia guardavamo il sole mentre il mare ci bagnava i piedi. Lo guardai poi cercai di andarmene.
C: ‘Cosa succede?’ mi fermai senza voltarmi –‘Perché non vuoi più vedermi?’
A: ‘Non c’è la faccio, perdonami’
C: ‘Ma cosa? non capisco’
A: ‘Senti tu forse ci sarai abituato, sei circondato da bellissime ragazze. Ma io non ci riesco, ci incontriamo per 5 minuti e su internet ci sono già 30 foto a scuola non fanno altro che guardarmi male e continuano a parlare di me e di te. Io non ci riesco perdonami. Per favore, torniamo ad essere idolo e fan.’ Dissi andando di nuovo via.
C: ‘Non posso’
A: ‘Perché?’
C: ‘Non so esattamente il perché, ma non posso.’ Urlò. Rimasi ferma dandogli le spalle lui si avvicinò e mi prese la mano.
C: ‘Ascolta mi dispiace, per quello che ti è successo a scuola io non voglio questo. Ma io con te riesco ad essere me stesso, non mi è mai successo questo e con te non ho bisogno di fingere su niente’. Lo guardai negli occhi avevo gli occhi lucidi, sono troppo sensibile, guardai la mia mano che era sopra la sua, lo guardai un ultima volta tolsi la mano ed andai via sussurando un “scusa non ce la faccio”.
Il giorno dopo raccontai tutto a Veronica e disse che avevo ragione su quello che ho detto a Cody cioè mi ero appena trasferita non volevo assolutamente problemi forse era la cosa giusta allontanarmi da lui.
Quella sera stessa io e Veronica andammo in un pub, entrai dirigendomi subito al bancone. Improssivamente Veronica si avvicinò a me.
V: ‘Heeeey’
A: ‘Hey’ dissi guardandola un po’ male.
V: ‘Ma lo sai che ti voglio tanto tanto bene?’ Mi stritolò dondolandomi da una parte all’altra.
A: ‘Ci stanno guardando male. Ecco i soldi’ dissi alla ragazza dietro il bancone a bassa voce.
A: ‘Andiamo a sederci’ dissi con il vassoio e voltandomi.
V: ‘No no, perché non ci sediamo vicino il bancone?’
A: ‘Perché dovrei farmi guardare mentre mangio? Dai veronica basta, sediamoci qui’ Mi voltai e vidi Cody mentre rideva e scherzava con una ragazza bruna, molto bella. Rimasi senza parole, lui si voltò verso me e non sapeva se sorridermi o voltarsi dall’altra parte così mi girai io guardai veronica e mi sedetti al tavolo proprio accanto al suo.
A: ‘Fai finta di niente, ignorali’
X: ‘Ciao scusa’ Mi voltai.
A: ‘Che meraviglia’
X: ‘Eh?’
A: ‘Oh… ehm.. la tua maglia’.
X: *rise* ‘ti sono cadute queste’. Disse dandomi le chiavi.
A: ‘Oddio le chiavi di casa, non so come ringraziarti’
X: ‘Beh possiamo sederci con voi?’
V: ‘E lo chiedi?’
X: ‘Io sono Loris, e lui è Erick’
A: ‘Io sono Arianna e lei è Veronica’ Dissi dando un piccolo sguardo verso cody. Iniziammo a conoscere questi due ragazzi davvero niente male, Veronica ormai era persa di Erick mentre io lo ammetto anche se loris era un bellissimo ragazzo il mio pensiero era verso Cody.
L:’Vi andrebbe di uscire con noi?’
A: ‘VOLETE USCIRE CON NOI? VOLENTIERI’ urlai per farmi sentire da cody.
C: *fece una finta tosse*’scusa un attimo devo andare un secondo fuori’. Ferocemente venni tirata per il braccio e portata fuori.
A: ‘Cosa cè?’
C: ‘Perché non vuoi più vedermi e ora esci con quello li?’
A: ‘Cody “torniamo ad essere idolo e fan” ricordi questa frase? Vuoi sapere il motivo? E’ li dentro che ti aspetta. Io sapevo che finiva comunque così.’
C: ‘Non capisci, io…’ Uscirono veronica e i due ragazzi e non fecero finire la frase a cody.
L: ‘Andiamo?’ disse.
A: ‘Certo.’ – ‘Ci vediamo’ dissi a cody senza guardarlo negli occhi e andai via.
Era già la fine di maggio Cody era sparito nel nulla, mi mancava un sacco ma dal suo comportamento ero sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta. Ma c’era qualcosa di strano, questo non è il vero Cody.
Le giornate erano sempre le stesse scuola, lavoro, casa. Continuavo a frequentare Loris, mi dava tantissime attenzioni è un ragazzo dolcissimo. Ero a casa di Veronica e parlavano di Erick e Loris.
V: ‘Sei troppo fredda con Loris, che succede?
A: ‘Non è vero non succede niente.’
V: ‘Sei la mia migliore amica ti conosco meglio di chiunque altro. Ascolta io ti voglio bene ma Loris non lo merita’
A: ‘Lo so’ dissi abbassando lo sguardo.
V: ‘Che succede?’
A: ‘Non lo so, Loris è un ragazzo fantastico ma c’è qualcosa che mi blocca.’
V: ‘O qualcuno’ abbassai di nuovo lo sguardo. –‘Perché non lo chiami?’
A: ‘E cosa dovrei dirgli?
V: ‘E’ passato un sacco di tempo. Come stai?’ Cercai di chiamare con il numero privato e dopo vari squilli rispose.
*C: ‘pronto? Pronto? Chi parla?’* riattaccai.
A: ‘Non c’è la faccio.’
-Pov Veronica -
L’abbracciai, non l’ho mai vista così era veramente triste e per più si stava per avvicinare il suo compleanno. Di nascosto presi il cellulare di Arianna e digitai e mandai un sms a cody.
*Messaggio a: Cody
Ho bisogno di parlarti se puoi venire a casa mia tra un po’?*
Risposta da: Cody
Va bene arrivo subito*
 Perfetto. pensai, non avevo nessun piano ma dovevo inventarmi qualcosa. Arrivò Cody ed Arianna era in camera sua, andai ad aprire la porta senza far sentire nulla ad arianna.
V: ‘Oh ciao Cody che ci fai qui?’
C: ‘Non so Arianna mi ha mandato un sms dicendo che voleva parlarmi così sono venuto subito’
V: ‘Aw che carino. Stavo andando via, ma vieni ti accompagno in camera sua.’
A: ‘Cody?’ guardai male veronica.
V: ‘Buona chiacchierata.’ Chiusi velocemente la porta a chiave. –‘Non vi farò uscire finchè non farete pace’ urlai.
-Pov Arianna-
A: Veronica apri subito la porta oppure esco dalla finestra.
V: ‘Cazzo, la scala di emergenza è vero.’ Scappò fuori e tolse la scala. Gesticolai dalla finestra che l’avrei uccisa.
C:’Ma che succede?’ disse.
A: ‘Ehm per quale motivo sei qui?’
C: ‘Mi hai mandato un sms dicevo che volevi vedermi e sono venuto subito. Guarda’ Mi mostrò il messaggio.
A: ‘Ascolta Cody io non ti ho mandato niente, è stata tutta colpa di veronica.’
C: ‘Non fa niente, almeno ora posso parlarti senza essere interrotto’ Mi voltai dandogli le spalle. –‘Voglio spiegarti quello che hai visto l’altra sera.’
A: ‘Non preoccuparti non devi darmi nessuna spiegazione’
C: ‘Lo so, ma ci tengo. Quella ragazza è solo un’amica io l’ho fatto per te se mi sono fatto vedere in giro con lei.’
A: ‘Per quale motivo?’
C: ‘Perché non volevo farti stare male. Hai detto che stavi avendo problemi anche a scuola e io non volevo questo per te.’
A: ‘Quindi l’hai fatto per me? Mi dispiace. E perché sei sparito per tutto questo tempo?’
C: ‘Perché sapevo che stavi uscendo con quel tizio’ Abbassai lo sguardo. –‘Stai ancora uscendo con lui?’
A: ‘Si’dissi con un filo di voce.
C: ‘AH’ squillò il mio cellulare era Loris. Guardai il cellularei e poi guardai Cody. –‘Tranquilla rispondi pure’
Ma non risposi e spensi il cellulare.
A: ‘Ora se dici a Veronica che abbiamo chiaritò di farà uscire. Tanto credo ci siamo già detti tutto’
C: ‘Voglio stare con te anche in silenzio non mi importa’ Andò a sedersi di spalle alla porta e io sotto la finestra guardandoci negli occhi senza dire nessuna parola. 

So che questa storia non la segue e non piace a nessuno.
Ma io continuerò a scrivere perchè amo farlo
e continuerò a farlo.
Ormai so che è inutile chiedervi una recensione tanto
non la lascerete mai.
Un bacione a tutti 

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