The Book Of Life - Sequel di ''Odi Et Amo''

di Harmonia__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Visite. ***
Capitolo 2: *** Il Ritorno. ***
Capitolo 3: *** Il Trasloco. ***
Capitolo 4: *** Primo giorno da insegnante. ***
Capitolo 5: *** Finalmente,rivelazioni. ***
Capitolo 6: *** Here you are . . . ***
Capitolo 7: *** Can't you remember me? ***
Capitolo 8: *** You will belong to me, I swear. ***
Capitolo 9: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 10: *** Un contatto che brucia. ***
Capitolo 11: *** Cooking, Again. ***
Capitolo 12: *** Le tue mani, anche domani. ***
Capitolo 13: *** Un Disperato Bisogno. ***
Capitolo 14: *** Sei Bellissima. ***
Capitolo 15: *** La Sua Mezzosangue. ***
Capitolo 16: *** L'invito. ***
Capitolo 17: *** Chiudi gli occhi, ti farò ricordare. ***
Capitolo 18: *** Siete Bellissimi. ***



Capitolo 1
*** Visite. ***


Ecco qui il Sequel di Odi et Amo  tanto atteso da molti di voi e, con il mio ritorno, spero tanto che mi seguirete
come avete fatto con la storia precedente,che ho molto a cuore :)

Potete seguire i miei spostamenti,spoiler,notizie o altro nella mia pagina facebook dove spero che
accorrerete in molti e vi auguri dunque una buona lettura :D 



The book of life.

 

1° Capitolo.

Visite.

'' ..Ti ho preso una cosa..''

''..Per me..? Davvero? Quando?..''

''..Ti ho preso un libro... insomma.. ti ho preso un passatempo..''

 

 

''Draco..''

''Dimmi..''

''Sei bellissimo..''

 

 

'' Oh,non riesci proprio a starmi lontana.. vero?''

 

''Draco..Io credo.. credo di Amarti...''

 

Mi svegliai di botto,come oramai accadeva ogni notte da quell'episodio... Sudavo freddo,gli occhi lasciavano cadere lacrime che rigavano le guance arrossate sul mio viso,un viso scavato dal sonno e dalla malnutrizione. Sognavo ogni notte quelle parole,vaghi flash della mia vita passata,una vita passata con lei...

Mi alzai dal letto,conscio del fatto che non sarei riuscito ad addormentarmi ancora. Feci qualche passo e mi girai per guardare quel letto vuoto. Quello dove un tempo ...

'' Draco.. Io credo.. credo di amarti..''

Ancora i ricordi a lacerarmi il petto. La sua voce incancellabile dalla mia testa,il suo profumo,la sua pelle diafana. I suoi capelli ondulati..

L'unica donna che io sia riuscito ad amare oramai era solo questo. Un ricordo.

Indossai una tuta e scesi al pian terreno che era ancora buio pesto..Accesi qualche luce e mi diressi in cucina.

Lei non era li,a mangiarsi il solito toast con burro e marmellata ..

Cacciai indietro altre lacrime. Due mesi dopo l'accaduto ed ancora ero molto provato.

Non avevo fame,provai a mangiare un pezzo di pane ma conati di vomito me lo impedivano. Avevo lo stomaco chiuso,l'unica cosa che riuscivo a fare era bere acqua,passavo gran parte del mio tempo sotto la doccia dai freddi getti d'acqua,oppure seduto apatico sulla poltrona,a fissare quella che un tempo era la sua...

Ogni tanto la vedevo. Voglio dire.. so che non è lei,ne un fantasma,ma la vedo.

È li che legge un libro,sorride quando mi vede,si alza e tende le braccia per abbracciarmi,ma prima di un desiderato abbraccio.. lei svanisce e mi lascia solo con me stesso e le mie angosce..

Eppure la sento. Sento il suo profumo quando sono seduto su questa poltrona,sembra quasi che lei sia sempre vicina a me,come se non avesse mai lasciato questa casa.

Passavo i giorni in questa apatica maniera,senza mangiare quasi mai,senza ridere,parlare.

Il mio elfo domestico badava alla casa,ma poi gli regalai il primo indumento che avevo tra le mani e lo liberai,in memoria della lotta che Hermione faceva per difendere i diritti degli elfi.

Ora la casa era polverosa,con le finestre chiuse,così come il mio tormentato cuore.

Sono il fantasma di Draco Malfoy... sono morto lo stesso giorno in cui morì lei.. e da quel giorno ne un sorriso,ne una minima emozione,se non di dolore,mi hanno toccato.

Ogni tanto Harry Potter,colui che ho sempre odiato,mi faceva visita. Apriva le persiane,mi incoraggiava a mangiare. Anche lui era messo male,ma sicuramente era più forte di me.

Ha accettato la cosa,lui era come lei. Avrebbe fatto ciò che fece lei,ma ... lui era un Grifondoro ,in fondo,lui sapeva gestire queste cose da eroi.

Io invece no.

Addirittura Weasley veniva a farmi qualche visita,di certo più breve,si limitava a parlarmi,accettando il fatto di non ricevere risposta,e prima di andarsene mi dava una pacca sulla spalla.

Ogni tanto,i miei occhi non sbattevano nemmeno più le palpebre,diventavano rossi e lacrimavano,un po per la tristezza,un po per il dolore.

Oggi sono due mesi esatti che lei non c'è più.

Se fosse in grado di vedermi,chissà cosa avrebbe detto.

'' Ah,sarebbe questo il re delle serpi? Il purosangue più purosangue che si può? Pf,mi ricordi una vecchietta vedova. Come potrei amarti?''

Avrebbe avuto ragione. Come mi ero ridotto? Solo che senza lei .. che scopo ha sorridere?

Un tonfo nel salotto mi fece capire che qualcuno si era smaterializzato,non ebbi nemmeno la voglia di controllare chi fosse.

Harry e Ron uscirono dal salone e mi raggiunsero,Ron andò ad aprire le finestre,ed Harry si mise in piedi davanti a me.

'' Che succede?'' Chiesi poi,guardando lo strano atteggiamento di entrambi.

Si scambiarono uno sguardo complice ed annuirono.

'' Che succede?'' Ripetei con la voce rauca,a causa del mio ripetuto silenzio.

Non mi diedero ascolto,si avvicinarono e mi presero per le braccia,trascinandomi per qualche metro prima che riuscissi a divincolarmi dalla presa.

'' Siete impazziti? Che avete intenzione di fare?'' Quasi lo urlai,guardandoli serio,mentre loro ridacchiavano.

'' Malfoy,stai esagerando. Siamo tutti addolorati per la sua morte.. ma tu stai uscendo dai gangheri.''

'' Dai che cosa?''

Harry estrasse la bacchetta e me la puntò contro. La mia non ricordavo nemmeno dove fosse.

'' Se non ti lasci aiutare da noi,noi ti aiuteremo lo stesso,con la forza.''

'' Fammi capire,se non smetterò di farmi del male,me lo farete voi per farmi smettere?''

Si guardarono interrogativi...

'' All'incirca.'' Annuii poi Ron.

'' Oh ma andiamo..!'' Dissi io,risedendomi sulla poltrona.

I due si scambiarono una seconda occhiata,e poi un fascio di luce uscì dalla bacchetta di Harry, e non vidi più nulla.

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Capitolo 2
*** Il Ritorno. ***


Vi pubblico subito il capitolo seguente per non lasciarvi a bocca asciutta :) Il prossimo però lo tengo per mercoledi ^^ Buona lettura :D

2° Capitolo.

Il ritorno.

Quando ripresi coscienza mi trovavo sdraiato nel letto,con nuovi indumenti indosso,la camera era completamente cambiata.

Le pareti ora erano illuminate dalla luce che emanava il sole dalla finestra aperta,il vento che muoveva leggermente le tende,mi guardai intorno,non c'era traccia di polvere.

Andai in bagno,mi guardai allo specchio.

I capelli erano tornati puliti,lucenti come un tempo,le occhiaie erano sparite,cosi come il rossore dagli occhi. La pelle del viso non era più spenta,grigia,bensì aveva ottenuto il colore di un tempo,quando le cose andavano per il verso giusto.

Mi tolsi la felpa e notai che sul petto avevo delle nuove fasciature. Si,durante l'ultimo scontro ho riportato una ferita all'altezza del petto,la trascuravo cosi tanto che credo che rimarrà la cicatrice,cosi come la cicatrice che ha preso il posto del ''marchio'' sul braccio. Una volta sparita,non sentii più dolore.

Scesi le scale e l'ambiente che mi trovai davanti fu simile a quello nella stanza,arieggiato,illuminato,pulito,profumato. In cucina c'erano delle pietanze pronte,le credenze piene,pane e marmellata sul tavolo gia pronti.

Altre lacrime..Le ignorai ed andai nello studio,dove la solita poltrona era li ad aspettarmi,invece andai verso la libreria e cominciai a sfiorare con la punta del dito il dorso di alcuni libri.

Senza la polvere a coprirli,le lettere dorate dei titoli sembravano rinate,desiderose di essere lette.

Poi,scorrendo con il dito,un libro catturò la mia attenzione. Seppur tolta la polvere,aveva l'aspetto di un libro vecchio e mal ridotto,lo presi e lo maneggiai qualche secondo in mano,sfogliando le pagine scritte in qualche lingua sconosciuta.

Un flash back mi tornò in mente..

Un mercato magico,bancarelle,lei che incantata si era soffermata da un venditore di libri.. lui gliene prese uno,uno particolare,rovinato,il più rovinato di tutti,il più misterioso,quello che aveva attirato di più la strega.. quando poi glielo porse,lei lo ringraziò con un bacio sulla guancia,nel villaggio che esisteva solo nella mente dell'elfo..

Mi misi sul divano e sfogliai qualche pagina di questo libro,scrutandone le immagine in lento movimento e i simboli che erano incisi con dell'inchiostro nero.

Arrivato a fine libro,vidi una strana immagine che era diversa dalle altre,una foto con un paio di occhi ... occhi chiari,grandi,tondi,che mi guardavano tristi. Lacrimavano,eppure erano estremamente familiari,sembravano occhi di una bambina,una bambina tremendamente sola e triste.

I simboli che c'erano sotto l'immagine erano diversi da quelli precedenti,quasi gli stessi,ma vibravano,come impazienti di essere letti.

Questo libro proveniva da un passato lontano,questa bambina potrebbe essere chiunque.

Eppure quella luce,quell'espressione,non poteva non ricordarmi Hermione.. Quella volta che le regalai quel libro,lei assunse un ingenua espressione da bambina,e quello sguardo,seppur triste,non poteva che ricordarmi i dolci occhi chiari di lei,ogni volta che si incastravano con i miei.

Chiusi il libro nell'udire dei passi provenienti dalla cucina.

Presi la mia bacchetta e la puntai verso la porta che collegava cucina e salotto.

Blaise Zabini alzò le mani e sorrise.

'' Ehi ehi,sono solo io,amico. Scusa se non ti ho avvertito,non ho avuto modo. Ti trovo meglio..''

Si avvicinò cauto. L'ultima volta che venì a farmi visita ero ridotto male,e fu sorpreso di vedere un cambiamento tale.

'' Sono stati Harry e Ron.. credo.. abbiano dato una pulita..''

'' Beh lo so.. ho dato una mano anche io a farlo.. anche Daphne si è impegnata,lei ha pensato di cucinare. Draco siamo preoccupati per te..''

'' Grazie del pensiero..- dissi sedendomi sulla poltrona - .. ma non serve a nulla .. lei non...''

'' So bene che non tornerà,Drà..ma tu oramai sei chiuso qui dentro da due mesi. Esci,prendi aria. Vieni con noi,stiamo rimettendo Hogwarts in piedi,ci stiamo lavorando tutti ed è quasi arrivata l'ora di riaprirla per le nuove generazioni.. non vuoi farci un salto?''

'' Beh..''

'' Dai Draco ti farebbe bene... in più ci serve una bacchetta in più e tu in incantesimi sei sempre andato bene.. Che ne dici?''

La maga per eccellenza in incantesimi era lei... se ci fosse stata lei.. ma da una parte,l'attacco al castello è stata causa mia,io ho fatto entrare i mangiamorte attraverso l'armadio...

'' Ok.. ok verrò..''

Il viso di Blaise si illuminò e mostrò un sorriso a trentadue denti.

'' Allora andiamo cazzo! Si! Il Principe delle Serpi sta tornando bastardi!''

Urlò a se stesso,alzando le braccia al cielo.

In fondo,amici veri ne avevo ancora.

Mi alzai e guardai il libro posato sul tavolino,quel libro mi ricordava lei. Come se la stessi salutando,feci un cenno con la mano al libro.

'' Torno subito..'' Sussurrai,attento che Blaise non potesse sentirmi.

'' Coraggio,sono pronto.'' Dissi poi al mio amico,che mi circondò con il braccio le spalle e ci smaterializzammo un secondo dopo.

Quando riaprii gli occhi,il cuore prese a galopparmi velocemente nel petto. Le mura del castello erano li davanti a me,intatte,ed il ponte sul quale mi trovavo era stato restaurato.

'' Entriamo..'' Blaise parlava cautamente,ma sorridendomi,e mi aiutò ad avanzare mettendomi un braccio dietro la schiena.

Avanzammo verso le mura,e più mi avvicinavo,più forte il cuore galoppava.

Una volta entrati nell'atrio,salimmo qualche scala e percorremmo qualche corridoio.

Una volta arrivati,il cuore decise di fermarsi qualche secondo per poi ripartire.

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Capitolo 3
*** Il Trasloco. ***


Scusate il ritardo per la pubblicazione del capitolo :( Ma un fulmine ha colpito vicino casa ed ha mandato in tilt elettricità e connessioni,per ora è tornata e posso pubblicare :)
Spero vi piaccia e grazie a tutti che mi seguite e che avete messo la storia tra i seguiti,preferiti e ricordate ^^ Siete tantissimi <3

3° Capitolo.

Il trasloco.

Entrammo nella Sala Grande,che era decisamente cambiata dall'ultima volta che la vidi,di fatti,nuove candele erano tornate ad illuminare il soffitto,le macerie avevano dato il posto ad un pavimento pulito e ampio,i quattro tavoli erano stati riposti come se nulla li avesse spostati. Un gruppo di ragazzi e ragazze stavano facendo levitare una colonna per riporla al giusto posto.

'' Hey,guardate un po chi vi ho trovato!'' Urlò Blaise con mio enorme disappunto.

Tutti gli occhi erano puntati su di me,increduli,avanzarono maghi e streghe di cui non ricordavo o non conoscevo il nome..

'' Tu sei Draco Malfoy?'' Intervenì una maga avvicinandosi lentamente.. con uno strano sguardo in viso.

'' Sono io..''

La ragazza si avvicinò ulteriormente.

'' Sono .. Elizabeth .. lieta di conoscerti.. mi dispiace per la tua perdita.. qui siamo tutti addolorati.. uhm.. Beh.. è bello averti qui.''

La ragazza arrossì violentemente e mi porse la mano,che strinsi in segno di gratitudine.

'' Io sono Steven Polbutt... Serpeverde.. sai? .. Ti ammiriamo molto qui..Hai fatto la cosa giusta e sei stato d'esempio ad alcuni della Casa.. ''

'' Io sono Greta Stewart.. Tassorosso.. Terzo anno..anche noi ti siamo vicini,Draco..''

Molti altri si riunirono intorno a me e si presentarono,alcuni di loro li avevo gia visti a scuola,altri mi erano totalmente ignoti.. Mi sorpresi nel vedere tale interesse e cercai Blaise con lo sguardo..

Lui capii al volo e si avvicinò..

'' Draco,qui tutti conoscono la storia.. ecco.. come Hermione si sia sacrificata e come tu l'abbia protetta e .. di cosa si era instaurato tra di voi.. oltretutto ti ammirano perchè pur essendo stato .. Mangiamorte.. hai deciso di fare la cosa giusta.''

Abbassai il capo,al nome di Hermione.. una fitta al cuore mi fece trasalire.

'' Avete visto Harry?'' Chiesi poi ad ognuno di loro.

'' Dovrebbe essere al campo di Quidditch ad aggiustare alcune torri con altri ragazzi..'' Disse una di loro.

'' Ti ringrazio.. Blaise,torno subito.''

Mi smaterializzai all'interno del campo,l'erba verde e fresca era umidificata da gocce di rugiada,mi girai intorno in cerca di Harry e di coloro che dovrebbero aiutarlo nel rimettere a posto ma.. non vidi nessuno.

'' Harry?'' Gridai il suo nome,ma nessuno mi rispose. Le torri erano al loro posto,tutto era normale,avevano gia finito?

D'un tratto,un boato pazzesco mi fece alzare gli occhi al cielo,come un tuono,Harry sfrecciava sulla sua scopa e si faceva un giro di campo,sorrisi.

'' Hey,Draco!'' Una voce familiare mi fece abbassare lo sguardo.

Ronald Weasley aveva in mano una scopa e avanzava dagli spogliatoi verso di me,sorridente.

'' Sei uscito allora! - alzò gli occhi al cielo in cerca dell'amico - .. è tanto che non ti fai un giro? Tieni,prendi,vediamo se tuo padre ti ha comprato anche il talento!''

Sorrise e sorrisi anche io,prendendo in mano la scopa.

'' Oh,mio padre credo piuttosto che comprarmi qualcosa mi ucciderebbe direttamente.. ''

Maneggiai la scopa,una bella Nimbusduemila,ci salii sopra e sfrecciai in alto,alla ricerca di Potter.

Quando lo vidi in lontananza,accelerai per raggiungerlo,e quando gli fui dietro lui si accorse della mia presenza e rallentò.

'' Hey Draco! Sei qui?! Come stai?''

Mi porse la mano e la strinsi.

'' Lasciamo stare.. tornare qui è bellissimo,anche se.. Beh,che mi dici? Che lavoro c'è per me?''

Restare in equilibrio su quella scopa era fantastico,il vento fresco mi carezzava il viso e un senso di libertà mi pervase i polmoni.

'' Ah vuoi renderti utile? Beh .. in realtà c'è ben poco,oramai siamo arrivati quasi alla riapertura della scuola. Cerchiamo professori temporanei che insegnino ai ragazzi del primo anno che arriveranno il primo settembre.. vogliamo far tornare le cose come stavano.. sai.. prima della guerra. So che a pozioni eri molto bravo,ti va di prendere il posto di insegnante almeno per qualche mesetto?''

Insegnante di Pozioni? Da disadattato a insegnante il passo è lungo,forse troppo.

'' Non lo so,ci devo pensare Harry... sono ancora un po scosso,non so se ho voglia di .. integrarmi.. ''

Il suo viso assunse un'espressione delusa,ma sorrise debolmente,comprendendomi.

'' Draco.. io ti capisco,ho perso la mia migliore amica.. la mia ragazza.. i miei genitori,il mio padrino...e molto altro,a causa di Voldemort. Ma bisogna essere forti.. lei.. lei avrebbe voluto cosi.''

Mi misi le mani sul viso,massaggiando le tempie. Aveva ragione,dovevo rimettermi in moto.. trovare una soluzione per non morire di depressione...Magari mi avrebbe distratto un po tornare tra i banchi di scuola in veste di professore.

'' Ok accetto,ma solo finchè non avrete trovato qualcuno con più competenze!''

Il viso di Harry si aprì splendente e annuì contento.

'' Grande!'' Disse Harry prima di calarci in picchiata,scendemmo dalle scope e raggiungemmo Ron,che stava distribuendo delle scope all'interno degli spogliatoi,poi tutti insieme ci dirigemmo al castello e finimmo gli ultimi preparativi.

Restaurammo varie stanze maggiormente colpite,il cortile tornò in perfette condizioni grazie all'aiuto di alcuni dei professori rimasti. Senza rendercene nemmeno conto,arrivò la sera,e ci riunimmo tutti per la cena.

'' Draco,tra qualche giorno si inizia.. La materia la conosci bene quindi prendi i libri che usavamo noi per le lezioni..dovresti andare a prendere le tue cose a casa.. vuoi che ti dia una mano con il trasloco?'' Harry mi sedeva accanto nella Sala Grande mentre cenavamo insieme agli altri ex alunni,decisamente ridotti rispetto al normale. Tutti insieme avremmo riempito solo due tavoli dei quattro che c'erano.

'' No grazie,non peseranno molto i bauli e poi voglio concedermi un po di tempo per..allontanarmi da quell'ambiente. Comunque il programma da fare me lo compongo io,se permetti. Ho buona memoria delle lezioni del caro professor Piton. Dopo cena vado. Ma i professori,quali sono rimasti?''

Harry non fece in tempo a rispondermi che Ron accorse a sedersi accanto a noi,salutandoci frettolosamente e addentando un grosso pezzo di pollo e patate dolci.

Una volta terminato di mangiare decisi che era ora di andare. Mi smaterializzai nella casa dove abitavo prima con Hermione,al centro del salotto,mezz'ora dopo la fine della cena. Salii in camera e cercando di non guardare il letto che avrebbe fatto affiorare troppi ricordi, presi le cose necessarie,vestiti,scarpe,cambi. Riposi tutto in un baule e scesi di sotto,avanzando verso la libreria.

Presi dei testi utili per Pozioni e poi li riposi insieme ai vestiti,quando il mio sguardo venne catturato dal libro rimasto sul tavolino davanti la poltrona,il suo libro.

Lo presi e lo tenni stretto al petto,sentendo una scossa attraversarlo. Guardai la copertina logora,non sapendo se portarlo o meno nelle mura di Hogwarts. Magari lo avrei tradotto,passando il tempo,come voleva fare lei...

Lo misi nel baule insieme agli altri e andai nello studio in cerca delle mie vecchie pergamene di Pozioni.. quando vidi pergamene piene di scritte e di appunti sugli Horcrux .. Li gettai a terra e li bruciai con un incantesimo.

'' Vaffanculo.. Vaffanculo!'' Gridai contro quegli studi inutili,i miei sforzi.. le mie speranze.

'' Draco..''

La sua voce. Impossibile. Corsi in salotto,ma lei non c'era. Eppure l'ho sentita.

'' Hermione?'' La chiamai piano,dolcemente,più che chiamarla,la stavo pregando di rivelarsi.

Ma lei,ovviamente,non c'era.

Che stupido che sono.. anche le allucinazioni,adesso,mi tormentano.

Presi le ultime cose,compreso il libro,e diedi un ultimo sguardo alla casa,soffermandomi sulla poltrona,sulla libreria.. e quando i ricordi cominciavano a fare troppo male..spensi le luci con un gesto della bacchetta e mi smaterializzai all'interno di Hogwarts.

Posai il baule vicino l'entrata,com'era consuetudine fare quando ero solo un alunno,e mi spostai verso la Sala Grande,che gia ospitava delle persone.

Vidi Potter al suo tavolo di Grifondoro,e gli andai incontro.

'' Ehi,Harry,eccomi.'' Gli diedi una pacca sulla spalla e mi sedetti accanto a lui,Ron ci sedeva davanti.

'' Draco! Terminato il trasloco?' Mi chiese Harry ricambiando il gesto.

'' Si,a proposito,dove devo depositare la mia roba? Insomma,in quale ..''

'' Nell'ufficio di Piton,lui dopotutto era il professore di Pozioni prima di te,gli alloggi credo che li conosca tu.''

'' Benissimo,allora.''

Mangiammo in silenzio quasi per tutto il tempo,poi quando andai nei sotterranei e posai li le mie cose,entrai negli alloggi di Piton.

La stanza era polverosa e odorava di chiuso,aprii dunque delle finestre,rivelando per ciò che davvero fosse quell'ambiente poco ospitale.

Le pareti erano di mattoni verdastri,il pavimento marmoreo ed il letto a baldacchino,con tende oramai strappate dal tempo.

'' Reparo.'' Le tende si sistemarono,cosi come le lenzuola e le fodere dei cuscini.

L'ambiente era cosi polveroso che tossivo ogni due minuti,puntai la banchetta e l'agitai,facendo sparire gran parte della polvere.

Una scrivania in legno scuro era poggiata al lato della stanza,con una piuma d'aquila e un barattolo di inchiostro secco sul banco.

Vi poggiai le mie scartoffie e buttai la valigia sul letto,intento a mettere in ordine i vestiti nell'armadio accanto alla scrivania.

Entrai nel bagno,dove la situazione non poteva che esser peggio.

La muffa era in ogni dove,umidità e sporcizia regnavano nel bagno,e dovetti pulire anche quello con vari incantesimi.

Tornai nella camera e notai una porta verde semi-nascosta dietro una tenda del medesimo colore,che aprii,rivelando all'interno varie fiale con pozioni di ogni genere,ingredienti per le medesime e vari appunti.

''Perfetto..'' Dissi tra me e me,almeno non sarei dovuto andare a Diagon Alley per le spese.

Stanco come non mai,mi cambiai e mi misi nel letto,lasciando la finestra aperta per cambiare l'aria viziata,e mi addormentai,stringendo a me il cuscino,sperando che al mio risveglio,dormiente e bellissima,ci fosse non più un cuscino,ma la mia Hermione.

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Capitolo 4
*** Primo giorno da insegnante. ***


Visto il ritardo nel pubblicare l'altro ho deciso di pubblicare subito questo capitolo in segno di perdono ^^
Buona lettura :3
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4° Capitolo.

Il primo giorno da insegnante.

 

Mi svegliai di buon ora in un ambiente decisamente più arieggiato,mi lavai e dopo essermi vestito,mi diressi in Sala Grande,dove a breve,sarebbero entrati i primi nuovi alunni di Hogwarts.

Salutai Harry,Ron e gli altri che preparavano gli addobbi e gli venni in contro.

'' Buongiorno! Serve aiuto?'' Domandai cortese,tra uno sbadiglio e l'altro.

'' Oh no no tranquillo,abbiamo finito. Tra poco la McGranitt farà entrare gli alunni ,tu accomodati pure al tavolo,ora arriviamo!''

'' Harry... per le vesti di Preside..ci penserai tu?''

Harry abbassò lo sguardo imbarazzato..

'' Beh,no. Ci sarà la professoressa Mc.Granit,io insegnerò difesa contro le arti oscure ..''

'' Beh,mi sembra normale!Sei il più adatto qui! Ed il Rosso? Come si renderà utile lui?''

'' Oh lui è portato per il Quidditch! Insegnerà le basi agli alunni... Madama Bump ha saggiamente deciso di ritirarsi per andare a vivere con la famiglia in Svizzera. Ah e ovviamente chi non ha finito gli studi durante la guerra proseguirà da dove non ha terminato quindi la scuola non è poi cosi vuota...''

Mi voltai verso i tavoli dove un tempo sedevo io stesso,e notai che almeno la metà di tutti e quattro era occupata,eccetto quella di Serpeverde,che era solo ad un quarto. Non me ne stupii,molti di loro o sono ad Azkaban o scappano per non entrarci.

Sorrisi al ricordo di quei giorni tranquilli e andai a sedermi al posto del mio ex professore di Pozioni. Davanti a me,il cappello parlante al centro del palco. Nel mio stesso tavolo sedevano gia Hagrid,al quale feci un cenno di saluto,alunni che non conoscevo ma di cui ricordo il viso,probabilmente sostituivano anche loro dei professori,Madama Chips,il professor Vitious e li finiva la lista dei professori.

Quando la porta principale si aprii,distolse la mia attenzione sul tavolo,ed i miei occhi andarono ad incontrarsi con quelli della nuova Preside,che si dirigeva a gran passi verso il tavolo,seguita da una schiera di nuovi alunni alle sue spalle.

Mi venne da sorridere spontaneamente,alla vista di quei bambini,ricordando il mio primo giorno di scuola. Se solo fossi stato una persona diversa...

'' Benvenuti ad Hogwarts.''

Disse la Preside una volta preso posto davanti al tavolo dei professori.

'' E ben tornati a coloro che gia hanno fatto parte di questa grande famiglia. Come ben sapete.. cose terribili sono successe,ma il coraggio,la forza,la validità delle nostre azioni,si basa sulla forza di volontà,sulla forza di rimettersi in piedi. Questa scuola ha vissuto episodi terribili,che finalmente,grazie al coraggio di tutti,non si ripeteranno più. ''

Un applauso generale si levò nella sala,e a battere forte le mani,c'ero anche io.

'' Ora,per i nuovi alunni,io vi chiamerò uno ad uno e voi sederete qui,su questo sgabello ed io porrò sul vostro capo questo cappello,che vi condurrà alle vostre nuove case,che saranno la vostra famiglia durante il vostro stallo ad Hogwarts. Bene,cominciamo allora! ''

Molti degli alunni presenti furono finalmente smistati,e quando la cerimonia finì,il banchetto ebbe inizio.

Mangiammo cibi ottimi,cosi come è sempre stato ad Hogwarts,poi furono incaricati alcuni alunni di ogni casa più anziani di riportare i propri compagni al proprio dormitorio. I Prefetti varcarono la soglia della Sala Grande,portandosi dietro tutti gli alunni,nuovi e non.

Finalmente mi alzai e mi sgranchii un po le gambe,poi qualcuno mi diede una pacca sulla spalla ed io mi voltai,per guardare negli occhi Harry,sorridente e raggiante.

'' Che ne dici?'' Disse con un sorriso a trentadue denti.

'' Spettacolare..'' Ammisi io,compiaciuto nel vedere la scuola andare avanti a testa alta.

'' Le sarebbe piaciuto molto..''

Un tuffo al cuore,al pensiero di come sarebbe stato averla accanto.

'' Gia.. sarebbe stata sicuramente felice..''

Si avvicinò Ron con passo veloce e dopo poco anche Blaise ci raggiunse.

'' Ehi - prese parola il moro – è passato un sacco di tempo dall'ultima cerimonia di smistamento vero?''

'' Gia..'' Annuirono Ron ed Harry.

'' Ne è passato di più dalla nostra cerimonia. Accidenti,come eravamo minuscoli.''

La voce di Ron era sognante ed il suo sguardo era perso nel vuoto,nei suoi occhi,si vedevano chiaramente i ricordi del primo giorno ad Hogwarts.

'' Beh,io andrei a prepararmi,dopotutto la prima lezione comincia tra poco. Ho Serpeverde e Grifondoro,nemmeno a farlo apposta!'' Mi pronunciai allora,seminandoli alle mie spalle in direzione del mio ufficio.

'' Ci vediamo dopo!'' Mi salutarono ed io proseguii verso i corridoi.

Alcuni di essi erano sbarrati da degli incantesimi perchè non erano sicuri al passaggio e dovevano essere ristrutturati. Avanzai verso il mio alloggio e presi il baule con dentro i libri necessari e mi avviai verso la sala dove avrei tenuto le lezioni.

Quando entrai,erano gia tutti presenti ed avevano appena finito di sedersi.

Alcuni di loro li riconobbi,erano più piccoli di me di qualche anno.

'' Buongiorno. Molti di voi non mi conoscono,io sono Draco Malfoy e sostituirò il vostro professore di Pozioni per un po. Voi siete del ...quarto anno,sbaglio? Bene,avete i libri,giusto?''

Annuirono in silenzio e deposero i loro libri sul banco,erano sporchi e vecchi,e non tutti avevano una loro copia. Trovare il materiale dopo la guerra è un'impresa.

'' Tranquilli se tutti non hanno un loro volume,è normale. Scriverò le cose più importanti sulla lavagna, affinchè possiate leggerli tutti. Allora, riunitevi in gruppi di quattro ed ogni gruppo deve avere a disposizione un calderone, ce ne sono alcuni in fondo alla classe se non ne avete di vostri. Prendetene e disponetevi per bene.''

Attesi che la classe finì di sistemarsi,devo dire che erano molto più tranquilli di quanto mi immaginassi.

'' Molto bene,adesso,a pagina ventisette troverete la ricetta per la pozione molto facile da fare per oggi. Abbiamo due ore,quindi avete tempo a sufficienza. Se pensate di aver raggiunto il livello ottimale,ne ponete un po in una fiala,che porterete alla mia cattedra,ed io la esaminerò,giudicandone l'esattezza. La pozione,una volta completata,deve essere di colore avorio e odorerà di muschio bianco. Tutto chiaro?''

La classe annuii vigorosamente e si misero in moto in men che non si dica. Di certo la tensione che c'era un tempo tra Serpeverde e Grifondoro ora si è raddoppiata,ma prima o poi metteranno via le asce da guerra. Come abbiamo fatto, dopotutto, io con Harry e Ron, che ora sembrano andare d'accordo anche con Blaise.

Mi misi seduto sul mio posto e tirai fuori dei libri per la lezione a seguire, tra i quali notai che c'era anche quello che regalai ad Hermione.

Gli carezzai la copertina, e sfogliavo lentamente le pagine come mi ritrovai a fare pochi giorni prima. I codici col quale è stato scritto il libro sono incomprensibili, quindi io mi soffermai sull'ultima pagina,meno ingiallita delle altre, dove c'era la foto degli occhi di una bambina, che mi fissavano vispi e attenti. Sorrisi a quegli occhi cosi dolci, e questi si assottigliarono leggermente, segno che la bambina stava rispondendo al mio sorriso, con un altro sorriso.

'' Mi scusi,Professor Malfoy.. noi abbiamo completato la pozione. Può.. darle un'occhiata?''

Posai il libro ed alzai lo sguardo su una ragazza dai capelli lunghi e scuri,raccolti in una treccia. Era Grifondoro.

'' Gia finito?'' Domandai incredulo,prendendo la fiala contenente la pozione. Il colore era quello,ma l'odore era nauseabondo.

'' Oh,no no. C'è qualcosa che non va,questo non è muschio,sembra muffa! Avrete messo troppo di un ingrediente e troppo poco di un altro.. provate ancora.'' La incoraggiai,restituendole la fialetta.

Il suo sguardo però era concentrato sul libro sul mio banco,quello di Hermione.

'' Qualcosa non va?'' Domandai incerto.

'' Oh,no Professore,mi chiedevo solo se lei riuscisse a decifrare l'Elfico Antico.''

'' Elfico...antico,dici?''

'' Si Signore,mio padre studia le lingue antiche e questa è molto rara da trovare,io ne so qualcosa,sa. Volevo seguire le sue orme sin da bambina. Dove lo avete preso?''

Chiese curiosa,ma la mia mente era altrove per rispondere alla domanda.

'' Scusami,tu quindi potresti aiutarmi a decifrarla?''

'' Oh,beh si. È difficile,ma si,le do volentieri una mano.''

Penso che in quell'istante,feci il mio più grande sorriso come non succedeva da tempo. Avrei completato l'operato di Hermione,in suo onore, ed avrei scoperto il perchè quella bambina fosse li, chi fosse, come si chiamava.

'' Ok,uhm.. dopo le lezioni,dalle quattro alle cinque e trenta,può andare?''

'' Si Signore,va bene.'' Disse lei convinta,con un sorriso cortese.

'' Grazie infinite,ci vediamo qui nell'aula allora,questo pomeriggio.''

La congedai,e lei andò a sedersi al suo posto,gettando via la pozione sbagliata e cominciando da capo.

Qualche studente mi mostrò la propria fiala senza successo,eppure era una pozione cosi semplice.

'' Mi chiedo cosa ci sia che non va. Qual'è la difficoltà?'' Mi alzai dal mio seggio ed andai tra i banchi,tutti gli ingredienti erano giusti, eppure c'era qualcosa che mancava.

'' Oh Salazar! È normale che non vi venga la Pozione! Avete confuso i passaggi, dovete girare tre volte in senso orario prima della zanna di pipistrello e tre giri in senso antiorario dopo. Sulla lavagna c'è scritto bene, vedete?''

Indicai la lavagna sul quale c'erano scritte le indicazioni giuste,ma a causa del vapore dei calderoni, vederli dalla distanza dei banchi era difficile e avrebbero potuto confondere.

'' Non importa, non importa, l'ora è finita quindi ora potete andare, ci penso io a pulire qui, la prossima volta prestate più attenzione. Per domani voglio una pergamena di cinquanta parole soltanto a proposito dell'utilizzo delle zanne di pipistrello nelle Pozioni magiche.Arrivederci.''

Li congedai e cosi loro uscirono uno ad uno dalla stanza.

'' Evancesco.''

Le pozioni nei calderoni sparirono e con un rapido gesto di bacchetta gli oggetti si misero al loro posto senza difficoltà. Usare la magia tra le mura di Hogwarts a proprio piacimento era un vantaggio che gradivo molto.

Andai a sistemare gli ingredienti nello scaffale,erano tanti e tutti sovrastati l'uno sull'altro. Dovevo fare rifornimento di alcuni di essi per le lezioni avvenire.

Il mio sguardo cadde sulla cattedra,dove il libro di Hermione giaceva tranquillo,finalmente quello stesso pomeriggio,avrei scoperto i segreti che celavano,grazie all'aiuto dell'alunna di Grifondoro.

Mi avvicinai e lo presi in mano,rigirandolo nelle mani,sfogliando velocemente le pagine. Mi soffermai come sempre sugli occhi,e come se potessero sentirmi o capire quel che dicevo,parlai a loro.

'' Finalmente scoprirò chi si cela dietro questi diamanti,sei contenta?''

Gli occhi fanciulleschi si socchiusero in un sorriso,richiusi il libro con cura e lo depositai sulla cattedra come poco prima.

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Capitolo 5
*** Finalmente,rivelazioni. ***


Visto che siete cosi tanti a seguire la mia storia e a recensire,non potevo non accontentarvi con un capitolo anche oggi ^^ 
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Buona lettura, recensite e ditemi se avete gradito questo colpo di scena ^^ 

  5° Capitolo.

Finalmente,rivelazioni.

 

 

Andai a pranzo e mi sedetti accano Ron, nuovo professore di Quiddicht, e ad Harry.

'' Insomma, com'è andata la prima lezione?'' Chiesi ad entrambi, che si accingevano a mangiare puré di patate.

'' Oh, una meraviglia! E a te, Ron?'' Chiese Harry al rosso che trangugiava vagonate di puré.

'' Beh io ancora non ho fatto lezione di Quidditch, gli allenamenti cominciano dopodomani! ''

'' Harry, quando pensi che ci sostituiranno con professori veri?'' Chiesi tanto per curiosità.

'' Oh.. beh in realtà non lo sappiamo con esattezza. Abbiamo mandato dei gufi a tutti quelli che secondo noi potevano essere disponibili ed appropriati, anche la McGranitt ha mandato lettere su lettere ma purtroppo ci hanno risposto in pochi, e sono state risposte negative. Il fatto è che dopo gli avvenimenti molti devono mettere ordine nella loro vita,piangere i cari, o affari loro, quindi... dobbiamo solo aspettare.''

'' Capisco..'' Mangiai l'ultimo boccone di patate e non volli toccare alcun dolce,poichè ero sazio, il pranzo giunse dunque al termine ed io andai a sgranchirmi un po le gambe prima della prossima lezione con Tassorosso.

'' Ci si vede in giro'' Salutai gli altri e andai alle sponde del Lago Nero, le quali onde si increspavano dal freddo autunnale imminente. Sebbene ci fosse il sole, il vento soffiava e squiteva le folte chiome degli alberi.

'' Pensieroso,Drà?'' Comparve Daphne dal nulla, preceduta da un tonfo.

'' Ma ci si può ancora smaterializzare all'interno di Hogwarts?'' Chiesi curioso, mentre mi alzavo per salutarla.

'' Ancora fino a stasera. Come stai biondino?'' Si sedette ed io la imitai, sedendomi dove mi ero posato fino a pochi minuti prima.

'' Beh non c'è male..'' Mentii io, e sembrò accorgersene, ma non disse niente. '' Tu?'' Aggiunsi per cambiare discorso.

'' Beh.. non c'è male '' Sorrise debolmente appoggiando la testa alla mia spalla.

'' Con Blaise?''

'' Va benissimo con lui, non me l'aspettavo, era tanto che volevo provarci. '' Ammise arrossendo.

'' Lo so, si vedeva benissimo che vi piacevate. Sono felice per voi .. ''

Mi rabbuiai subito, come una candela al quale viene spenta la fiamma. Loro erano felici, chissà se io ed Hermione lo saremmo stati a questo punto, se solo lei fosse ancora viva.

'' Draco.. - si mise dritta sulla schiena e parlava lentamente – so com'è perdere una persona cara. Io ancora tremo e piango al pensiero che mia sorella non c'è più.. Ma sono sicura che non vorrebbe vedermi morire di dolore, vorrebbe che io sorridessi, e anche Hermione vorrebbe che tu facessi lo stesso.''

Dopo un lungo silenzio, nascosi il mio viso tra le braccia stese sulle ginocchia, e sosprirai a lungo tentando di non cacciare fuori le lacrime che sentivo, stavano gia punzecchiando gli occhi.

Il braccio di Daphne si andò a posare intorno alle mie spalle, che carezzava con amore materno.

'' Scusami, Daphne. Dovrei consolare io te, che hai perso una persona che ti era ancora più vicina di quanto Hermione non lo fosse per me.. ma..''

'' So bene che Hermione è stata l'unica a cui hai tenuto in maniera nuova, Draco. So bene che è stato un punto di riferimento, una persona che ha trovato in te l'amore, cosa che non era mai successa. Non devi pentirti, è giusto sentirsi soli quando si ha perso l'unica cosa che si aveva davvero.. ma tu non hai solo lei,Draco. Hai me, Blaise, ora hai anche Harry e Ron che si sono rivelati molto gentili con noi, e non vogliamo che tu passi tutto il resto della vita a piangerti addosso. Ti vogliamo bene, ricordati questo.'' Mi posò un bacio sulla tempia e andò, senza smaterializzarsi, verso l'ingresso del castello, lasciandomi li, mentre il vento soffiava più cattivo.

Aveva ragione, Hermione era l'unica cosa che io abbia mai ottenuto di bello nella mia vita, ed averla persa cosi mi aveva distrutto, ma c'è chi ne ha passate di peggiori. Harry non aveva mai avuto dei genitori, ne una vera famiglia, e quando l'aveva quasi ottenuta grazie a Sirius, Bellatrix ha ucciso anche lui. Anche Ginny è morta, ed era la sua ragazza. Eppure è ancora in piedi, coraggioso come non mai. Ed io sono qui a piangere come un bambino.

Senza rendermene conto, erano gia le tre e mezzo ed io avevo una lezione con Tassorosso. Mi sbrigai ad entrare nel castello e a scendere nei sotterranei, cosi in fretta che fui li in meno di dieci minuti. Solo dopo ricordai che era ancora concessa la Smaterializzazione.

Entrai nella classe e gli alunni erano seduti e attendevano il mio arrivo.

'' Salve a tutti, il mio nome è Draco Malfoy e sarò il vostro insegnante di Pozioni fino a nuovo avviso. A che anno siete?'' Chiesi ad un ragazzo in prima fila.

'' Terzo anno, Signore.''

'' Molto bene.. terzo anno. Cominceremo dunque con una Pozione facile, giusto per riprendere la mano. Disponetevi in gruppi da tre con un calderone ciascuno, prendete un calderone a gruppo più gli ingredienti che troverete a pagina ... quindici sul vostro libro. Gli oggetti sono in quegli scaffali in fondo, prego.'' Presi il libro di Pozioni e scrissi con la bacchetta gli ingredienti sulla lavagna ed il loro corretto metodo d'uso.

'' Per chi non avesse un testo, ho scritto qui tutto il necessario. Ora cominciate, una volta finita la Pozione deve essere colorata di sfumature azzurre e verdi, deve profumare di incenso. Ne metterete un po in una fiala e me la consegnate sul banco con il vostro nome scritto sopra. Tutto chiaro?''

La lezione si svolse velocemente e questa volta quasi tutti erano riusciti con le Pozioni, eccetto un ragazzo che aveva annusato la sua e gli erano spuntati dei foruncoli sul naso della grandezza di uno scarafaggio.

'' Vai da Madama Chips, per il resto, bravi tutti. Non avete compiti per domani, ora andate.''

Attesi che tutti uscirono dalla sala e la ripulii come le ore precedenti e poi mi sedetti in attesa dell'alunna di Grifondoro che mi avrebbe aiutato con la decifrazione del libro.

Poco dopo, in preciso orario, entrò la ragazza con delle pergamene in mano.

'' Salve, Signore.''

'' Buona sera ... uhm, perdonami, come ti chiami?'' Le chiesi, mentre la invitavo a sedersi davanti a me.

'' Evelyne, Signore.'' Disse,sedendosi e posando le pergamene al lato del tavolo.

'' Qui ci sono dei miei appunti in caso servissero, ho pensato potessero essere utili.''

'' Grazie mille Evelyne, il libro è questo – le passai il manufatto – Puoi dirmi qualcosa a proposito?''

Lei lo maneggiò con cura tra le mani e ne sfogliò le pagine con cura.

'' Si Signore,ricade a tempi lontani, in terre Elfiche, probabilmente del sud. Ecco perchè sono cosi rare, gli Elfi del sud sono tutti estinti,Signore. Non erano come quelli di oggi, ma sono i loro prozii, diciamo. Infatti loro avevano sembianze decisamente più umane,e scrivevano con codici come questi, vede? Allora, questo sembra essere un libro di fiabe, Signore. Riconosco i simboli qui. E guardi questo – indicò un disegno scritto con inchiostro azzurro al lato della pagina – questo è il simbolo delle terre Elfiche Antiche, Signore.''

'' Molto bene, Evelyne, ma.. sapresti dirmi che cosa.. significa quest'immagine qui?'' E le mostrai gli occhi fanciulleschi all'ultima pagina. Lei sembrò sgranare gli occhi.

'' Signore... '' Guardava il libro con incredulità stampata in viso.

'' Che succede?'' Chiesi allarmato, vedendola reagire cosi.

'' Signore questo non appartiene proprio al libro. Non direttamente, almeno. Questa bambina non è ..Elfica, loro avevano gli occhi con delle perle ai lati, Signore, questa bambina appartiene ad un passato più vicino al nostro che al loro, questa bambina è ..''

Si mise a leggere i codici scritti sotto come se li avesse notati solo ora.

'' Che c'è scritto? Evelyne, chi è questa bambina?''

'' Signore..''

'' Evelyne? Leggi che c'è scritto!'' Insistetti io, guardandola dritta negli occhi.

'' Signore.. il libro recita “ Colei la quale anima andò persa, giace qui assieme ad essa, Colei che era strega adesso è Ricordo, il Ricordo della strega stessa, giace qui assieme al Re.” ''

'' Strega? Chi giace? Chi giace con chi?'' Non avevo capito molto di ciò che c'era scritto nel libro, turbato, guardai Evelyne con occhi supplicanti.

Lei sembrò scioccata dalla mia ignoranza, ed emanando un leggero sbuffo, posò il libro ma mantenendolo aperto sugli occhi della bambina.

'' Signore, gli Elfi erano legati ai maghi e alle streghe dell'epoca e lottarono insieme in svariate occasioni. Durante una guerra una strega salvò la vita al Re Elfico Daharamak e da quel momento, streghe e maghi hanno la protezione di quest'ultimo, anche se è oramai morto da millenni. Quando morì, infatti, lanciò un incantesimo su alcuni oggetti che, se venuti a contatto con maghi o streghe dall'anima pura, quest'ultimi la custodivano e la proteggevano. Qui c'è una strega Signore, qui nel libro. Questi occhi appartengono all'ultima strega che ha toccato questo libro e poi è deceduta,Signore. ''

Hermione...

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Capitolo 6
*** Here you are . . . ***


6° Capitolo.

Here you are..

 

 

Questi occhi appartengono all'ultima strega che ha toccato questo libro e poi è deceduta,Signore.”

Questi occhi appartengono ad Hermione ...

'' Sei sicura di ciò che dici,Evelyne?'' Chiesi io, sussurrando appena.

'' Si Signore.. chi.. chi è la strega?'' Domandò, certo che lei sapesse gia la risposta.

'' Hermione..''

Rimase in silenzio. A guardare quegli occhi da bambina. Da bambina, certo. Ma Hermione non era una bambina quando è morta, allora perchè questi occhi..

'' Evelyne, Hermione ha toccato questo libro prima di morire, ma lei non era una bambina, perchè questi occhi invece sono cosi.. ''

'' Signore, questo non lo so, ma so per certa che se Hermione ha toccato questo libro e poi è deceduta, e solo dopo è apparsa quest'immagine ... vuol dire che c'è lei dentro.''

'' E come la.. tiriamo fuori?''

La domanda mi sembrò cosi assurda che sgranai gli occhi al sol sentirmela pronunciare.

'' Non ne sono sicura ma .. credo bisogna ricorrere ad una Pozione da versare sulla pagina, ma non ne sono sicura al cento per cento Signore, potrebbero insorgere complicazioni, nessuno è più uscito da un libro Elfico Antico da.. non ricordo nemmeno da quanto.''

'' Che genere di complicazioni?'' La mia voce era fredda, calma, ma nascondeva dietro il tono una quantità immensa di emozioni.

'' Beh, non lo so, mi dispiace.''

'' Tu conosci gli ingredienti per la Pozione?'' Con un filo di voce le domandai, prima di guardarla intensamente negli occhi.

'' Signore.. si li conosco. Non sono estremamente facili da trovare ma molto difficili da preparare. Serve un pelo di criniera di giovane Unicorno,quindi d'oro. Due piume di fenice adulta, squama di coda di Sirena e ... non ricordo bene.. mi sembra.. un ricordo della persona che si deve far tornare in vita,Signore.''

Unicorni,fenici,sirene. È tutto ciò che serve ed è tutto a portata di mano. Gli unicorni, ricordo che Hagrid al quinto o al quarto anno ce ne fece vedere un paio giovani, la fenice sta nell'ufficio della Preside e le Sirene nel Lago Nero.. il ricordo però.. come ce lo metto? Un flash back di Piton che depositava una sagoma di fumo bianco argenteo che ha tirato fuori dalla tempia con una bacchetta,e depositato in un recipiente che conteneva acqua e altra sostanza simile al fumo.. mi pare si chiamasse il Pensatoio o cose cosi. Piton lo teneva nell'ufficio, me lo ricordo bene. Se ci fosse ancora io potrei ...

'' Evelyne.. ti prego aiutami con la Pozione, rimediami i primi due ingredienti, io penserò alla scaglia di Sirena e al ricordo.. tu.. sapresti prepararla?''

La guardavo supplicante, e lei sembrava titubante, insicura, ma poi si fece coraggio ed annuì sorridendomi. L'istinto di abbracciarla non riuscii a trattenerlo, cosi la strinsi forte a me e la ringraziai un milione di volte prima di lasciarla e notare due guance rosse colorarle il viso.

'' S..Signore, vado a prendere .. le cose. ''

'' Si, grazie infinite, chiedi ad Hagrid del pelo della criniera.'' Dissi io, sorridendo ancora come un ebete, prima di vederla sparire dietro la porta.

Presi in mano il libro, gli occhi mi guardavano pensierosi ma sorridenti. Hermione.. ti tirerò fuori di li.

Riposi il libro nella scrivania e corsi fuori dall'ufficio, all'esterno del castello. Più mi avvicinavo al tremendo, gelido, pericoloso Lago, più il mio viso si illuminava di sorrisi, non mi interessava a cosa andavo contro, ma potevo farla tornare. E questo sarebbe stato l'incoraggiamento più grande.

Man mano che mi avvicinavo alla riva mi tolsi un indumento alla volta. Felpa,camicia,scarpe e pantaloni. Rimasi mezzo nudo sulla riva del Lago, afferrai la mia bacchetta e cominciai ad avanzare nell'acqua gelida.

Oramai mi era arrivata alle ginocchia quando sentii una voce chiamarmi.

'' Senti cosi caldo da farti un bagno gelido,Draco?'' Harry avanzava sulla riva e si fermò prima dell'entrare nell'acqua, guardandomi sorridente e sorpreso.

'' Harry!'' Mi avvicinai di corsa a lui, schizzandolo con l'acqua per sbaglio, nemmeno mi scusai e più mi avvicinavo, più il suo sguardo sembrava dire questo-è-pazzo.

'' Harry, ho trovato Hermione! Ho trovato il modo di tirarla fuori! È nel libro, in quello Elfico, in quello che le regalai io! Mi serve una squama della coda di sirena e altra robba e ..''

'' Frena frena frena, Draco, comincia da capo, che stai dicendo?''

Tremavo dal freddo e mi sentivo la faccia cambiarmi colorito.

'' Ho.. d-d-etto che s-so come fa-fa-far tornare in v-vita Herm-mione..''

I suoi occhi indugiarono un po, e sembrava riflettere sul grado di pazzia che aleggiavano i miei occhi.

'' Draco..''

'' Te lo g-giuro Ha-rry.. So com-me fare.. d-d-d-evo solo.. p-prendere la... la squama..''

'' Ne.. sei sicuro? Sul serio?''

'' S-si... posso fa-farlo perchè.. la sua an-nima è nel.. nel libro,Harry! Co..come un Horcrux benevolo!''

Sembrò pensarci ancora, poi mi guardò negli occhi, uno sguardo indecifrabile. Poco dopo si stava gia togliendo la maglietta e le scarpe, un grande sorriso apparì sul mio viso.

'' V-vuoi aiutarmi?'' Chiesi incredulo al moro che si era gia tolto i pantaloni.

'' Si, mi fido di te. Non faresti una cosa simile se non avessi fonte certe. Giusto?''

'' Sei un vero a-am-amico Har-Harry..''

'' Figurati.. Aspetta, prendiamo l'alga branchia! Ci sarà utile per nuotare sott'acqua.''

Senza sapere di cosa stesse parlando,si smaterializzò di colpo, tornando due minuti dopo con in mano due viscide alghe.

'' Le ho prese dal tuo ripostiglio degli ingredienti. Queste le ho usate anche nel Tornei Tre Maghi,ricordi? Mettila in bocca, ti cresceranno le branchie!''

Me ne porse una e feci come mi aveva detto Harry, costringendo il mio palato ad un sapore vomitevolmente disgustoso.

Avanzò nell'acqua anche lui e, armati di bacchetta, ci tuffammo nelle gelide e scure acque profonde.

Dopo poco sentii il bisogno di respirare, e vidi Harry che aveva due branche sul collo, cosi provai a respirare e sentii l'acqua scorrermi dentro la gola, dandomi una sensazione di freschezza e sollievo.

Anche l'acqua sembrava meno fredda, ed insieme ad Harry, partimmo alla ricerca di una Sirena.

La trovammo poco lontano, intenta ad accarezzarsi i capelli con una conchiglia enorme.

Il suo viso era sicuramente diverso da quello che ci si aspetta da una sirena. Occhi gialli e infossati, labbra sottilissime e denti aguzzi che spuntavano da esse. La lunga coda guizzò in avanti non appena ci vide la sirena e lei balzò contro di noi, nuotando veloce.

Un incantesimo uscì dalla bacchetta di Harry e la immobilizzò, io mi avvicinai a lei e le tolsi tre squame dalla coda con la bacchetta. Feci segno ad Harry di liberarla dall'incantesimo e di fuggire prima che si vendichi.

Non appena la sirena fu libera,però,scappò via e noi facemmo lo stesso.

Risalimmo verso la riva e finalmente, usciti dall'acqua, le branchie sparirono come niente fosse, ed il freddo tornò a pungermi la pelle. Mi vestii facendo attenzione a non perdere le squame, e quando incontrai gli occhi di Harry, lo vidi tremante e blu in viso.

'' B-b-bene.. ora..dimmi d-d-i più sulla Po-po-pozione.'' Lo vidi tremare mentre si vestiva anche lui in fretta e furia,sebbene i vestiti fossero freddi.

'' Dob-biamo anda-anda-re nel mio ufficio, se tu-tto va b-bene Evelyne ha gli a-altri ingredienti..''

Per quanto il freddo ce lo concedeva, cominciammo a correre e poco dopo fummo nel mio ufficio, dove Evelyne sembrava appena arrivata.

'' Le piume le ho ed anche il pelo della criniera, Hagrid ne aveva un unicorno proprio per una lezione di quelli del terzo anno. Voi avete la..''

'' Abbiamo anche la squama, ora manca solo il ricordo.''

'' Si ecco.. Professore, non so bene come procurare un ricordo tangibile..'' Si scusò la ragazza, arrossendo.

'' Io si. '' Estrassi la bacchetta e me la puntai alla testa, sotto lo sguardo sbigottito di Evelyne e quello fin troppo consapevole di Harry, estrassi dalla mia tempia destra un filo argenteo fumoso che conteneva il ricordo di Hermione.

Presi un calderone e ce lo misi dentro, aggiungendo le piume e il pelo della criniera, compresa la squama, attesi. Non succedeva un bel niente. Gli ingredienti erano li dentro,uno sull'altro e non succedeva un bel niente.

'' Evelyne?''

'' Ah, scusi. Uhm, ci vuole l'incantesimo.''

Le feci cenno con la mano di avvicinarsi e di fare la magia necessaria per la Pozione, e lei, titubante, si avvicinò con la bacchetta in mano.

'' Ok.. Rianimatus.''

Dalla bacchetta uscì un filo argenteo che andò a mescolarsi con gli ingredienti, creando un vortice di fumo che dissolse le piume, il pelo di unicorno, la squama e il ricordo invece si fece più grande,più luminoso, più azzurro che mai. Man mano che si ingrandiva, io e gli altri facemmo qualche passo indietro, e dal calderone uscirono spruzzi argentei e fumo, luce bianca che mi accecava gli occhi.

Non vidi nulla per qualche secondo, poi, aprendo gli occhi che mi bruciavano, una figura snella, dalla pelle diafana, con lunghi capelli ondulati e gli occhi da bambina, era sdraiata a terra come se dormisse, vestita solo della sua pelle.

Hermione era tornata.

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Capitolo 7
*** Can't you remember me? ***


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7° Capitolo.
Can't you remember me?

 

La mia Hermione era sdraiata per terra, nuda, viva. Mi tolsi la camicia e mi affrettai ad avvolgerla per coprirla, poi la sollevai e la presi in braccio. Mi rivolsi ad Harry.

'' Harry.. sentile il polso, corri!''

Harry, che aveva lo sguardo sorpreso, si affrettò a prenderle il polso con due dita, e dopo un esame veloce, annuì sorridente.

'' Viva.. lei è .. viva. Draco, portiamola da Madama Chips!''

Tutti e tre andammo in direzione dell'infermeria, ed io tenevo tra le braccia Hermione, che respirava sul mio petto, stringendosi al calore di esso, e senza nemmeno rendermene conto, i miei occhi lacrimavano e le mie labbra erano curvate in un grande sorriso.

Non proferimmo parola fino a quando non ci trovammo davanti le porte dell'infermeria, e una volta che Evelyne le aprì, Madama Chips ci vide, e quando spostò gli occhi su Hermione, dalle mani le caddero fiale di Pozioni, cospargendo il pavimento di liquido arancione fluorescente.

'' Possibile? È davvero.. lei?'' La voce di Madama Chips era ridotta ad un sussurro, mentre si incamminava nella nostra direzione con un braccio teso, come se volesse toccare con mano il miracolo che avevo in braccio.

'' Madama Chips, l'abbiamo salvata, è lei, è proprio lei. Non si è ancora svegliata, ha bisogno di cure!''

'' S..si. Subito, portatela qui sul letto.''

La adagiai sul letto alla nostra destra, e con un gesto della bacchetta Madama Chips la vestì con un abito comodo a vestaglia.

Mi rimisi la camicia ed attesi una qualche mossa della Professoressa, che accorreva a destra e a manca in cerca di Pozioni.

'' Non so bene quale darle.. non mi è mai capitato di curare una morta! Oh..scusate, sono stata indelicata. Beh.. proviamo con questa, la farà svegliare.''

Prese una boccetta di un liquido rosso intenso e la adagiò alle labbra di Hermione, e fece colare il liquido all'interno della sua bocca.

'' Bene.. ora dobbiamo solo attendere. Nel frattempo, potete spiegarmi? Non si resuscitano i morti. Lei come fa ad essere qui?''

Andò a chiudere la porta dell'infermeria e tese le orecchie in direzione mia e di Harry, guardando la ragazza Grifondoro come se si stesse sforzando di ricordarsi chi fosse.

'' Una storia lunga, professoressa. La verità è che lei non è mai morta, ha presente Voldemort, che per vivere più a lungo ha conservato frammenti di anima dentro oggetti qualunque? Gli Horcrux.. beh, ad Hermione è successo inconsapevolmente lo stesso. Quando era in vita io le donai un libro antico, un libro che apparteneva ad un Re Elfico e tramite un patto che aveva conservato con maghi e streghe, chi toccava un oggetto da lui scelto, in questo caso un libro, avrebbe salvato l'anima del mago o strega la cui anima fosse pura. Il libro era un Horcrux, ma benevolo, e senza nemmeno saperlo, l'ha salvata. Evelyne, questa ragazza qui – e indicai la grifona – era a conoscenza di questa storia e mi ha aiutato a compiere la magia. Ora Hermione è tornata in vita perchè in realtà non è mai morta davvero.''

Madama Chips annuii lentamente, poi sembrò rifletterci un attimo.

'' Credo sia il caso di andare a chiamare la Preside ed informarla dell'accaduto.''

'' Ci penso io.. voi restate con lei.'' La voce di Evelyne comparve da dietro le mie spalle, e con un sorriso la ringraziai. Lei,dopo aver ricambiato, si affrettò verso l'ufficio della McGranitt.

'' Bene .. io vado a prendere qualche Pozione in caso si svegliasse, voi sorvegliatela, intesi?''

La sua voce nascondeva molta emozione e felicità allo stesso tempo, e poco dopo sparì dietro una porta in cerca di Pozioni.

Io ed Harry ci guardammo raggianti, sorridevamo senza farne a meno, eravamo felici come non lo eravamo mai stati.

'' Draco.. le hai salvato la vita, ancora una volta. Devo davvero ringraziarti.. Ho perso tutto, sai. Tutta la famiglia che mi ero lentamente andato a costruire. Lei ne faceva parte e perdere anche lei mi ha distrutto notevolmente. Grazie a te ora la mia amica è di nuovo qui, non so come ringraziarti.''

La sua voce tremava dall'emozione, ne fui seriamente commosso. Non riuscii a dire nulla, nemmeno lui sembrava voler aggiungere altro, cosi ci sedemmo e aspettammo il risveglio di Hermione.

'' Harry, non credi che Ron voglia.. sai.. saperlo?''

Harry annuii vistosamente e si dette dello stupido per non averci pensato prima, si alzò e corse ad andare a cercare l'amico.

Rimanemmo solo io e lei, la mia strega, la mia amata Hermione. Le presi una mano nella mia, stringendola, portando il palmo della sua mano alle mie labbra, e lo baciai per secondi interminabili, finchè finalmente, Hermione scosse leggermente la testa, si stava svegliando.

Attesi con il cuore in gola, era li, pronta a svegliarsi, con la sua mano nella mia.

I suoi occhi si aprirono lentamente, sbattendo le palpebre e mettendo a fuoco la situazione. Strinsi leggermente la sua mano dall'emozione, e lei la notò.

Vide la mano nella sua e non riusciva a capire di chi fosse, finchè non alzò lo sguardo verso di me, e quello che accadde dopo fu assolutamente inaspettato.

Divincolò la sua mano dalla mia con rabbia, quasi con disgusto negli occhi, che avevano assunto un espressione inorridita.

'' Herm...ione?'' Sussurrai io, cercando di capire l'atteggiamento che aveva assunto.

'' Non osare toccarmi, Malfoy.''

'' Cosa?'' Uno strappo al cuore, sentivo i pezzi andare in frantumi, no, non può essere.

Nello stesso momento in cui cercai di spiccicare parola, entrarono la McGranitt seguita da Evelyne, e la prima accorse accanto al letto guardando Hermione con occhi spalancati ed emise un gridolio stridulo prima di mettersi quasi a piangere.

'' Allora quel che ha detto Evelyne era.. vero..'' Disse in un sussurro, ricevendo uno sguardo confuso da Hermione.

'' Che cosa ha detto di vero Evelyne? Che.. che mi è successo? Perchè sono in infermeria!''

'' Tesoro – cominciò la Preside – sei ... sei stata portata qui da Draco, non ricordi? '' Disse cauta.

'' Non ricordo che lui mi abbia mai aiutata in vita sua, in realtà.''

'' Hermione.. ma che stai dicendo?'' Chiesi stupito io, davvero non si ricordava nulla?

Nello stesso momento entrarono Harry e Ron, e quest'ultimo, nel vedere Hermione, quasi inciampò sui suoi stessi piedi e la guardava come si guarda un fantasma per la prima volta.

'' Ma che avete tutti da fissarmi cosi?'' Sbottò lei, incrociando le braccia.

Ron corse ad abbracciarla, e lei arrossì violentemente, sentendo le lacrime di Ron scendergli sulla spalla.

'' Sei viva.. non ci posso credere..'' Singhiozzava il rosso tra le sue braccia.

'' Non dovrei esserlo?'' Disse ironicamente lei, alzando le spalle e inarcando le sopracciglia.

'' Tesoro.. non ricordi nulla?'' Chiese nuovamente la McGranitt.

'' No .. ricordo solo che cercavo in tutti i modi di studiare un piano per sconfiggere Voldemort, e ci sono arrivata, forse. Lui ha..''

'' No,no cara - la McGranitt la interruppe – Voldemort è stato sconfitto.. è.. morto.''

Gli occhi di Hermione uscirono fuori dalle orbite.

'' Cosa? Come? Quando!''

Ci guardammo tutti interrogativi, di certo non potevamo dirle che lei era un Horcrux, che si è uccisa per uccidere Voldemort e che poi si era svegliata in infermeria. Suonava assurdo persino a me.

'' Dacci.. dacci un minuto, cara. Tu riposa, torneremo da te in un attimo.''

La McGranitt ci prese tutti da parte dietro le tende di un lettino lontano da quello di Hermione e con aria minacciosa ci disse.

'' Non mi sembra sia il caso di dirle la verità tutta insieme. È evidente che ha perso la memoria, non è il caso darle troppe informazioni ora, dirle della morte dei suoi amici, della sua stessa morte, dirle che ha avuto un rapporto con Draco e che lei era un Horcrux e che si è suicidata. Diciamole che Voldemort è morto dopo una lotta contro la scuola, che lei durante lo scontro è rimasta ferita e si è svegliata solo ora,diciamole che ora è tutto alla normalità. Se entro un paio di mesi non recupererà la memoria, provvederemo noi e le diremo la verità.. informerò gli altri alunni dell'accaduto questa sera stessa,a cena. Nel frattempo, voi ditele lo stretto necessario e non allarmatela troppo. Chiaro?''

Annuirono tutti, ed io rimasi sconcertato. Quando avrebbe creduto Hermione alla storia?

Ci avvicinammo a lei, che si era messa a sedere sul letto.

'' Hermione, Voldemort è morto, abbiamo vinto, stiamo cercando di mandare avanti la scuola e siamo tutti felici che tu stia bene.'' Disse la McGranitt lentamente.

'' Non riesco a crederci ... non ricordo nulla dell'accaduto. Mi è stata modificata la memoria?'' Chiese minacciosa, e stranamente puntò il suo sguardo severo su di me.

Mi affrettai a negare facendo ''no'' con la testa, e lei sembrò calmarsi.

'' L'hai persa, tutto ciò che è successo dopo il tuo ultimo ricordo l'hai totalmente cancellato..''

Dissi con voce da funerale. Aveva scordato di me, di noi, di come la salvai.

'' E tu – si rivolse a me – perchè non sei ad Akzaban? Essere Mangiamorte ora non basta più per entrare in quella prigione?''

Una fitta mi lacerò dentro il petto, quando nel suo sguardo non c'era traccia di dolcezza, ma solo di odio ostile, e nella sua voce giaceva la cattiveria che ci scambiavamo reciprocamente un tempo.

'' Lui ti ha salvata, Hermione!'' Sbottò Harry, ricevendo un occhiata più che sorpresa da parte di lei, che rimase in silenzio a guardarmi di sottecchi.

'' Lascia stare,Harry. Non .. ricorda.'' Furono le mie ultime parole, poco dopo scomparii dietro la porta dell'infermeria e vagai per i corridoi senza nemmeno conoscere la direzione da prendere.

L'unico pensiero in testa...Mi ha dimenticato.

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Capitolo 8
*** You will belong to me, I swear. ***


Ciao a tutti ^^ Eccomi con un nuovo capitolo :) Che dire.. venite a trovarmi nella mia pagina facebook ----->  http://www.facebook.com/pages/Always%CF%9F/175282829285644?ref=ts&fref=ts

E nel mio profilo personale, per spoiler o aggiornamenti sulle storie ^^
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8° Capitolo

You will belong to me, I swear.

Non poteva aver dimenticato tutto, non poteva essere successo davvero. Camminavo velocemente nei corridoi fino a raggiungere i miei alloggi. Mi rinchiusi dentro e cercavo di capire il perchè mi avesse scordato, tutto ciò che era successo lo ha rimosso. Perchè non si ricorda di noi?

''Draco..Io credo.. credo di Amarti...''

Come si scorda l'amore? . . .

Sentii bussare la porta, lentamente andai ad aprire e vidi Harry, che invitai ad entrare.

'' Come sta?'' Chiesi con un filo di voce, torturandomi le mani mentre mi sedevo su di una poltrona. Harry si sedette sul bordo del letto e mi guardava triste.

'' Sta bene, ora è in infermeria e la Preside sta radunando tutti gli alunni in Sala Grande per spiegare la situazione. Sembra che non voglia traumatizzarla di più. Per adesso le abbiamo solo annunciato la morte... la morte di Ginny e lei l'ha presa, ovviamente, male. Quindi procederemo passo per passo... Draco, si ricorderà di te. Prima o poi la memoria le tornerà, vedrai.''

Mi guardava con una luce di speranza negli occhi, speranza che io invece non vedevo nei miei.

'' No.. Harry, lei non si ricorderà di me. È tardi, l'ho persa, di nuovo.'' Dissi con voce spezzata dalla tristezza.

Mi misi la faccia tra le mani e trattenni le lacrime.

'' Non me ne va mai bene una, Harry. '' Dissi, sempre con il viso coperto.

'' Dai, lei è viva! È gia un enorme passo avanti, e poi se non le torna la memoria,l'hai conquistata una volta, no? Che ci vuole per uno come te a conquistarla di nuovo?'' Cercò di sorridere, ma vidi che era un sorriso forzato, non credeva nemmeno lui a ciò che diceva, non del tutto almeno.

'' Harry, era diverso. Eravamo solo io e lei, in casa mia. Eravamo costretti a stare insieme ventiquattro ore su ventiquattro. Normale che prima o poi avremmo trovato qualcosa di cui parlare. Ma ora? Ora quali sono le motivazioni? E non so nemmeno se lei rimanga

o meno ad Hogwarts, dopotutto ha finito gli studi, vorrà fare qualcos'altro.''

Mi alzai ed andai verso le finestra, guardando il paesaggio nostalgico. Molto lontano, dietro quelle colline, c'è la dimora in cui è nato il nostro rapporto d'amore, un rapporto vero e proprio, ed ora sono qui, e lei nemmeno mi vuole vicino.

'' No, lei rimarrà. Ha accettato di fare parte del corpo docenti e aiutarci. Lei insegnerà Incantesimi poiché il professor Vitious ha preferito insegnare Erbologia quest'anno, dice che è sempre stata la sua passione. Avrete molto tempo per stare insieme, molto tempo per riconquistarla.''

Se davvero Hermione avrebbe insegnato ad Hogwarts, le mie speranze di conquistarla forse erano più elevate, ma di certo non sarebbe stato facile.

'' Molto bene.. ci .. ci proverò. Ma tu mettici una parola buona, eh, Harry? '' Sorrisi al moro, e lui contraccambiò annuendo il capo sorridente.

'' Allora ci vediamo a cena, Malfoy.'' Scherzò Harry, allontanandosi dal letto e uscendo dalla stanza.

È ufficiale, Signorina Granger, lei mi aparterrà, di nuovo, e stavolta per sempre.

 

°°°

 

Decidi di alzarmi dal letto dell'infermeria, che in quel momento era vuota, certa di poter stare in piedi senza cadere. Indossavo una semplice vestaglia di colore, con le mezze maniche e la gonna che cadeva leggera. Ero a piedi nudi, e quando toccai il suolo con la punta delle dita, una scossa mi percorse lungo tutto il corpo, non ci badai molto, forse era solamente il freddo.

Mi alzai completamente dal letto e caddi subito dopo a terra, reggendomi alle lenzuola la caduta fu attenuata, ma quasi mi ruppi il polso, che ora mi doleva da morire.

'' Che succede..'' Sussurrai tra me e me, sbattendo le palpebre a causa della vista che si era momentaneamente appannata.

Non riuscivo a camminare, quanto tempo ero stata senza farlo? Quanto tempo era passato?

Arrampicandomi malamente sul bordo del letto e reggendomi ad esso, tentai di rimettermi in piedi e lentamente, a tentoni, mi avvicinavo ad una finestra, reggendomi contro il muro.

Passo dopo passo arrivai all'apertura sul muro, dal quale dolci raggi rosei entravano nella stanza, creando magici effetti di luce. Il tramonto si stendeva sulle montagne che circondavano Hogwarts, e come per alcuni istanti, ebbi dei flash back degli anni passati, quando un Harry aveva preso il volo per la prima volta su una scopa, o qualche anno dopo, sopra un ippogrifo.

Di una bambina dai capelli rossi sorridente e spensierata, una bambina di nome Ginny..

Ricacciai indietro le lacrime, era inutile piangerla. Non sarebbe tornata ..

Le porte dell'infermeria si spalancarono, facendo entrare una donna minuta dai capelli raccolti in uno chignon. Madama Chips si avvicinava a me con aria preoccupata.

'' Oh no tesoro, devi stenderti ancora un po, dopo ti prometto che ti aiuterò ad andare a cena, ti serve qualcosa?''

La voce della donna tremava, sebbene fossi stata in infermeria più di una volta, per una paralisi causata da un basilisco e dalla quasi completa trasformazione in un gatto, Madama Chips non si era mai comportata in quel modo con me.

'' No.. grazie. Posso andarci da sola a cena, si tranquillizzi, ce la faccio. Devo solo sgranchire un pochino le gambe.'' Sorrisi per rincuorarla, ma nel suo viso c'era una strana espressione, mista a pena e preoccupazione.

'' Mi scusi, sa dove sia la mia bacchetta?'' Le chiesi gentilmente, ricevendo un sorriso da parte sua.

'' Oh deve rivolgersi al signor Malfoy per questo.''

Sulla mia faccia devono essersi mescolate espressioni di odio, confusione, rabbia, e ancora confusioni cosi in fretta che Madama Chips spalancò gli occhi.

'' Che ha a che fare Malfoy con la mia bacchetta?'' Sussurrai scandendo bene le parole, i pugni chiusi, lo sguardo vitreo.

'' Oh.. è .. stato lui a salvarla.. uhm.. si insomma, durante la lotta. Ha lui i suoi effetti personali. Credo.''

Nemmeno il tempo di sentire tutta la frase che gia mi dirigevo oltre le porte dell'infermeria, in cerca di un capo biondo platinato dalla faccia da stronzo che sicuramente girovagava tranquillo per Hogwarts.

Per i corridoi non c'era nessuno, alcuni erano sbarrati quindi dovetti cambiare direzione più volte.

Assurdo, figlio di un Mangiamorte, Mangiamorte, profondamente incline alle arti oscure, e deliberatamente libero e sciolto da ogni accusa. Mentre gli altri stanno ad Azkaban lui fa la bella vita. No, manco per niente!

Ero ancora a piedi nudi quando varcai le soglie delle immense porte della Sala Grande quando notai che essa era piena di alunni intenti ad ascoltare la McGranitt, che aveva appena terminato un discorso di non so quale natura, e si accingevano a mangiare, ma quando mi notarono, distolsero l'attenzione dai loro piatti per guardare me, ancora sulla soglia della stanza.

Cercai velocemente nel tavolo dei Serpeverdi, una chioma come la sua era impossibile non distinguerla, ma sembrava non essercene alcuna.

Alcuni bofonchiavano, la McGranitt si era alzata e stava per venirmi in contro, quando io avanzai lungo la sala e cercandolo a tutti i tavoli disposti nella stanza. Nessuna testa bionda, nessuno stronzo in vista. Fino a quando..

'' Hermione!'' Harry mi chiamò dal tavolo dei professori, aveva il viso profondamente sorpreso, gli feci un rapido sorriso, che sparì immediatamente, alla vista del ragazzo in piedi davanti a lui.

Il biondo, fottuto biondo platinato.

Non so se stavo correndo, sentivo solo il vento tra i capelli e la sua figura sempre più vicina, tanto che gli fui ad un millimetro di distanza non molti secondi dopo, a puntargli il dito sul petto.

'' Se l'hai spezzata, persa o chissà che altro, io ti giuro, t'ammazzo.''

'' C.. come scusa?''

'' LA BACCHETTA, LA MIA BACCHETTA, MALFOY.''

'' Ah.. ehm, è a casa.. mia.'' Sussurrò lui, tanto che dovetti avvicinarmi di più per capire le ultime due parole, una volta capite, connesse, lo incendiai con lo sguardo.

Gli presi il polso trascinandolo lungo il corridoio, fuori dalla Sala Grande, nemmeno mi scomposi per allontanarmi da esse che sbraitai in faccia a Malfoy.

'' QUALE SAREBBE LA RAGIONE PER IL QUALE LA MIA BACCHETTA è A CASA TUA?''

Gridai forte, guardandolo dritto negli occhi. Occhi grigi.. cosi stranamente familiari.

Cielo e terra.

Mi strofinai gli occhi con il dorso della mano e tornai a guardarlo severa.

'' Herm.. ehm... Granger, è a casa mia perchè l'ho portata a .. luci..dare? Si a lucidare. L'ho portata a lucidare e poi non sapevo dove altro tenerla.''

Lo guardai storto.

'' A lucidare. Tu. La mia bacchetta. Tu. '' Misi le mani sui fianchi, arricciando le labbra.

'' Si.. perchè che c'è di strano? Non si può?'' Si appoggiò con la spalla al muro, mettendo le mani in tasca, parlando noncurante. Un mezzo sorriso spuntò sul suo viso, un sorriso che.. Ricacciai in dietro immagini sfocate.. cercando di concentrarmi sulla conversazione.

'' Ti senti bene?'' Mi domandò poi, posandomi una mano sulla spalla, chinandosi leggermente.

Mi scansai velocemente da lui, togliendogli la mano dalla spalla bruscamente, confusa.

'' Da quanto ti preoccupi per me?'' Chiesi accigliata, sul punto di piangere.

'' Ti ho sempre ricordato come uno che mi sfotteva - proseguii - che mi derideva per puro piacere personale, che mi disprezzava solo perchè ero di origini babbane! Solo per questo, mi chiamavi Mezzosangue! Mi hai fatta soffrire per lunghi anni, Malfoy. Non credere che io dimentichi tutto solo per un gesto cordiale da parte tua.'' Terminai con voce strozzata, dal dolore che provavo per i ricordi che stavo facendo riemergere da dentro di me. Eppure, soffrivo per altro. Il suo viso era contratto in cerca di reprimere ogni espressione, di rimanere impassibile. Deglutiva e si nascose le mani in tasca, guardandosi attorno, evitando di proposito i miei occhi.

'' Guardami.'' Gli dissi io, con voce ferma e più tranquilla.

'' E quindi.. è andato tutto perso, non è cosi?'' La sua voce era rotta dall'emozione, se fosse rabbia o altro, non seppi dirlo.

'' Che cosa è andato perso?''

'' Niente.. lascia perdere. Ti restituirò la tua bacchetta. Ci vediamo.''

Girò le spalle e se ne andò a lunghi passi, lontano da me, che ero rimasta immobile vicino le scale, ancora a piedi nudi, con mezza Sala Grande che stava cercando di origliare.

Che cosa era andato perso? Perchè mi faceva quello strano effetto stare in sua presenza? Perchè, sebbene avessi cercato di odiarlo, non riuscivo? Perchè, per un istante, l'ho trovato.. attraente?

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Capitolo 9
*** Un nuovo inizio. ***


9° Capitolo.

Un nuovo inizio.

 

Quando le avevo restituito la bacchetta nemmeno mi ha degnato di uno sguardo, si è limitata ad afferrarla con velocità dalla mia mano, e senza un grazie, un ''Ciao!'', senza nemmeno un cenno del capo, si girò dandomi le spalle e percorrendo il corridoio della scuola.

Mi faceva diventare matto, matto da legare. Come si può restituire la memoria ad una persona che l'ha persa? E lei quando avrebbe riacquistato la sua? Quando si sarebbe finalmente resa conto che pochi mesi prima ci eravamo uniti dichiarando il nostro amore?

Camminavo a passo svelto lungo i corridoi verso l'aula di Pozioni. Il weekend era passato molto in fretta, ed ora mi sarebbero toccati Corvonero e Grifondoro nella stessa giornata, prima di pranzo, e dopo pranzo Serpeverde.

Le lezioni erano un susseguirsi continuo ed io volevo solo incontrare Hermione, per parlare, appacificarci. Invece lei era spesso impegnata con le sue lezioni di Incantesimi, e sebbene le nostre aule non fossero troppo lontane tra loro, ci incontravamo di rado nei corridoi, e lei era sempre di fretta, invece durante i banchetti lei nemmeno mi rivolgeva lo sguardo e sedeva a tre posti lontano da me, sulla destra.

Erano passate ben due settimane dal suo risveglio e l'ultima volta che mi ha parlato lo ha fatto per chiedermi la salsa a cena.

Oramai credevo di averla perduta per sempre, quando cercavo di parlarle lei fuggiva via, con lo sguardo infuriato. Nemmeno l'avessi colpita con un incantesimo.

Finite le lezioni ed avendo un po di tempo libero il pomeriggio mi decisi che era ora di uscire, sfogare la mia mente da tutti questi pensieri che erano assai pesanti e sempre presenti.

Uscii dal castello e l'aria era gelida, pungeva come aghi nella pelle e si infilzavano fino alle ossa, spinti dal vento incessante. Mi riparai dietro una quercia larga abbastanza da farmici poggiare di schiena, chiusi gli occhi e mi coprii con la sciarpa il viso, fin sopra il naso.

Tenevo scoperti solo gli occhi, i guanti di pelle di drago erano caldi, ma non abbastanza da non permettere al freddo di intorpidirle un po.

Mentre socchiudevo gli occhi per assaporare un po di libertà dalle lezioni, una voce calda e vispa mi chiamò.

'' Malfoy! Ehi, Malfoy!''

Hermione si dirigeva a gran passi verso la quercia dove sostavo, indossava una pesante sciarpa color rame, un giacchetto marrone che le arrivava alle cosce e un paio di stivaletti del colore della sciarpa. Il cappellino di lana che portava in testa quasi le volava via a causa del vento, e dovette trattenerlo con la mano.

Mi alzai e attesi che si avvicinasse, dopo pochi secondi era davanti a me, col naso rosso e gli occhi ridotti ad una fessura.

'' Possibile che debba venire a cercare fin qui? Cos'è, hai voglia di farti prendere un malanno?''

Chiese, con voce palesemente sorpresa e scocciata.

'' No, mi piace il freddo.'' Tentai di apparire il più '' normale '' possibile, come mi aveva consigliato Harry, dovevo comportarmi naturalmente.

'' Perchè mi cercavi, comunque?'' Chiesi, fingendo noncuranza.

Lei sbuffò impercettibilmente e si mise una mano sul fianco.

'' Harry ci ha chiesto un favore, visto che oggi non abbiamo lezioni, dobbiamo andare a prendere dei materiali a Diagon Alley.''

Concluse, guardandomi come se si stesse per aspettare una risata o una sfuriata.

Alzai le spalle e annuii, ricevendo un'occhiata obliqua da Hermione.

'' Davvero?'' Chiese lei, inarcando un sopracciglio.

'' Non dovrei dargli una mano?'' Chiesi ironicamente alla mora, che ora riparava le mani dal freddo nascondendole nelle tasche della giacca.

'' Si.. è che credevo.. lascia perdere. Allora andiamo, il camino del professor Vitious ha ancora della Metropolvere.''

Ci avviammo a passo svelto verso il castello, riparandoci dal vento prepotente che soffiava nella direzione opposta alla nostra.

'' Uhm.. Granger, come ti trovi a insegnare Incantesimi?''

Sembrò sorpresa della mia confidenza, ma rispose educatamente.

'' Beh, bene... Certo è un po strano, ma divertente.. ''

Cercai di smezzare un sorriso, comportarmi naturalmente con lei dopo che non si ricordava di noi era più dura di quanto pensassi. Comportarmi come ero un tempo dopo tutto quello che abbiamo passato...

'' Eccoci arrivati.'' Entrammo nel suo nuovo ufficio, un tempo appartenuto a Vitious e ci avvicinammo al camino. Hermione prese della polvere in un vasetto argentato e appeso al lato del caminetto, leggermente più basso del normale, la buttò all'interno e delle fiamme verdi e vispe spuntarono dal nulla. Feci cenno di entrare per prima ad Hermione, e una volta che ebbe pronunciato chiaramente il nome della destinazione, scomparve con un vortice.

Presi anche io della polvere e dopo aver fatto le medesime azioni di Hermione, mi ritrovai risucchiato e poi buttato fuori dal camino, e quel che avevo davanti dopo essermi trasportato, era una via contornata da negozi magici in ristrutturazione, alcuni erano aperti, ma nell'aria si sentiva ancora la chiara presenza della fine della guerra.

Hermione era andata avanti, fermandosi davanti un negozio messo male tanto quanto gli altri, le cui pareti erano bruciate, i vetri rotti, l'insegna era a caratteri dorati, un tempo, mentre ora erano anneriti e se ne leggeva almeno la metà, e recitava "Olivander - fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C." .

Mi avvicinai a lei, cercando di scrutarne l'espressione. Quando l'ebbi affiancata, sul suo volto erano dipinte preoccupazione e angoscia.

'' Tutti abbiamo preso le bacchette da Olivander.. Come.. come sta lui?''

Chiese con un filo di voce, avanzando lentamente verso la porta d'ingresso, sbarrata con delle travi.

'' Lui.. non ne ho idea, ma non credo sia.. morto. Comunque, che cosa dobbiamo prendere ad Harry?'' Le chiesi per distrarla, e cosi feci. Lei tirò fuori dalla tasca una pergamena piegata in quattro, la aprii e c'erano scritti in inchiostro nero alcuni materiali suddivisi per categoria e utilizzo.

'' Beh, servono delle nuove palle da Quidditch .. che troverai da Accessori per il Quidditch di alta qualità.. e poi dei nuovi telescopi, nuovi volumi per Incantesimi e Pozioni, ed in farmacia, dove dobbiamo prendere roba per Madama Chips.''

'' Bene, i soldi dove li prendiamo?''

'' Uhm, io ho dei risparmi qui..'' Prese un sacchettino di pezza dalla tasca e ne estrasse qualche galeone.

'' Non basteranno nemmeno per il materiale di Quidditch, quei pochi spiccioli. Vieni, facciamo un salto alla Gringott e prendiamo dei soldi miei, pagheremo con quelli.''

Si fermò in mezzo alla via, guardandomi sbigottita.

'' Senti – la presi per mano e la trascinai nel primo vicolo stretto che trovai, poi la poggiai al muro e la trattenni per le spalle – no, calma, non voglio farti male. Voglio farti capire... solo perchè sono stato un deficiente nella mia vita, non significa che lo sia rimasto. Voglio darvi davvero una mano, tu non te lo ricordi.. certo. Ma io ti ho.. salvato la vita, in un certo senso. Io ti ho protetta, Hermione, questo perchè tengo a dimostrarti che sono cambiato, voglio be... voglio bene a Harry e a Ron, anche loro mi sono stati vicini.. non fare quella faccia, non ci guadagno nulla a dirlo se non lo penso.. e voglio.. bene anche a te. Voglio.. cominciare da capo, con tutti voi. Hermione.. voglio cominciare da capo... soprattutto con te.. - poi le lasciai le spalle, e la mia voce si ridusse ad un sussurro – ma non posso, se prima non mi dai una seconda possibilità.''

Il mio discorso l'aveva visibilmente turbata, teneva lo sguardo fisso nei miei occhi, e stavo cominciando a chiedermi quando avrebbe sbattuto le palpebre.
Poi, finalmente, parlò.

'' Credo.. che si possa.. fare. ''

Si abbottonò distrattamente un bottone del giacchetto e uscì dal vicoletto, diretta alla Gringott.

La seguii e anche se camminavo poco dietro di lei, per evitare il suo sguardo, il mio sorriso era rinato sul mio volto, e non me ne resi conto finchè non mi facevano male le guance.

Non mi accorsi che poco dopo eravamo gia davanti la banca dei Maghi più famosa in Inghilterra, Hermione era gia sulla soglia della porta ad attendermi.

La superai e percorsi il lungo corridoio, dove ai lati lavoravano i folletti, ed arrivai alla fine del percorso dove da un alto bancone di marmo spuntava la testa di un folletto anziano, dall'aria arcigna.

'' Sono Draco Malfoy, voglio ritirare del denaro dalla mia camera blindata, la numero settecentosessantasei.''

Il folletto si chinò leggermente verso Hermione, guardandola storto.

'' Oh, si si, può venire. ''

Feci cenno al folletto, che scese dal bancone e con dei piccoli passi svelti ci faceva cenno di seguirlo.

Per poco non vomitai, quando finalmente scesi dal mezzo di trasporto che somigliava più ad una montagna russa, che ci aveva condotti sottoterra, molto sottoterra, in una caverna dall'ampia apertura e da due colonne marmoree a sostenere l'entrata.

'' Seguitemi, prego.'' Squittì la voce del folletto, e ci accingemmo a seguirlo fino ad una larga porta nera, con sopra lo stemma di un serpente ed una grande ''M'' d'oro sulle ante, e sopra di essa, il numero seicentosessantasei brillava dello stesso materiale dell'iniziale del mio cognome.

'' Allontanarsi, prego.'' Il folletto toccò la porta con la mano ed essa, dopo vari scatti, finalmente si aprii, rivelando le ricchezze contenute all'interno, sotto lo sguardo sbigottito di Hermione.

Presi una bella manciata di monete d'oro, le deposi in un sacco di seta che trovai sullo scaffale, accanto a delle coppe dorate, ed uscii dalla stanza, deponendo il denaro nelle mani della strega.

'' Beh, Draco, direi che come inizio non c'è male.''

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Capitolo 10
*** Un contatto che brucia. ***


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Ciao a tutti ^^ Sono felice che mi stiate seguendo fino a qui ^^ In questo capitolo vi ho regalato una chicca per Paqua ^^ 
Auguri e buona ammucchiata di cioccolato :3 <3
Lulù.

10° Capitolo.

 

Un contatto che brucia.

 

Una volta comprato il materiale necessario, ci accorgemmo di quanto poco tempo ci avessimo messo per fare acquisti, e chissà da quanto tempo io non uscivo dalle mura di Hogwarts.
Decisi che per rientrare a scuola era ancora presto, magari una passeggiata non poteva farmi male.

'' Draco.. senti.. non so da quanto tempo sono stata incosciente, ma desidererei moltissimo starmene ancora un poco fuori, sai.. non ho voglia di tornare subito ad Hogwarts.''

Guardai il ragazzo fermarsi, girare il capo verso di me con una strana espressione di sorpresa stampata in viso.

'' Ah.. molto bene, allora. Vuoi che.. ti lascio sola oppure..''

Mi sentivo a disagio, in realtà. Avere una conversazione normale con Malf..Draco.. era strano. Di solito mi aspettavo insulti e prese in giro, mentre ora, che si comportava come una persona normale, era addirittura .. accettabile, come presenza.

'' No no, se vuoi puoi.. non so.. farmi compagnia. Volevo andare a comprarmi dei vestiti, sai.. non so perchè non ho più nulla da mettere, i miei effetti personali sono spariti!''

I suoi occhi si sbarrarono, e le sue guance si colorarono di un rosso cremisi molto intenso.

'' Che.. succede?'' Chiesi incerta, quasi preoccupata, sperando che non stesse avendo un non so quale attacco d'ansia o roba da purosangue.

'' Ah, ho capito! Fare shopping non ti piace, è normale. Sei un maschio!'' Sdrammatizzai io, notando che la sua espressione non cambiava.

'' Herm.. mione. Ti dirò una cosa che sicuramente ti farà uscire dai gangheri ma.. non è come pensi o come penseresti o come.. non è come credi, ma.. i tuoi vestiti.. ce li.. ho io..''

Io ci provavo, dico sul serio, a non odiarlo o a non incazzarmi con lui, ma tutto ciò rendeva ardua la mia impresa.

'' Comesarebbeadire.'' Ringhiai a denti stretti, con i pugni chiusi stesi lungo i fianchi.

'' Ecco.. sai, non avevano altro posto dove metterli e mi sono offerto di tenerli io, niente di personale, non ci ho.. uhm, fatto un incantesimo sopra, e nemmeno me li sono messi io, a dirla tutta..''

'' DI CERTO NON L'HO SOSPETTATO, QUESTO. '' Gridai fuori di me, tanto che i passanti si girarono incuriositi.

'' Shh shh... ok ok, senti.. te li porto domani, che ne dici?''

'' No, andiamo a casa e me li prendo ora! Forza.'' Lo presi per la manica della giacca e circondai il suo braccio con il mio, in attesa di un'imminente smaterializzazione.

'' Beh? Che aspetti?''

Sembrò pensarci un attimo, poi, il suo viso cambiò espressione e senza guardarmi, fissò un punto dritto davanti a se, come se volesse darsi forza, incoraggiarsi da solo.

Un attimo dopo ci smaterializzammo.

Quando aprii gli occhi, mi trovai in un ambiente del tutto estraneo al mondo di Diagon Alley. La casa sembrava totalmente babbana, senza accenni a oggetti magici o lussuosi, cosa che uno si aspetta da Draco Malfoy, ma li non c'era traccia di lussi o di elfi schiavizzati a suon di frusta o atrocità del genere. Nemmeno mi resi conto di essergli ancora attaccata al braccio, che quando lo notai mi scostai frettolosamente, imbarazzata, e iniziai a girarmi intorno.

C'era una biblioteca fornita di molti libri, e la poltrona accanto sembrava molto invitante e leggere qualcosa in quel momento sembrava una bell'idea, ma mi limitai a gironzolare in giro. La cucina era un open space con la sala da pranzo, barattoli di marmellata erano sparsi per le credenze, mi immaginai seduta alla sedia a capo del tavolo a mangiarne un po con del pane imburrato, sorrisi all'idea di un pasto semplice e sostanzioso. Mi voltai verso Draco che aveva una strana espressione sul viso, sembrava stesse... soffrendo.

'' Tutto bene?'' Chiesi avvicinandomi, sembrava si stesse sentendo male.

'' Oh.. tutto bene. Pensavo solamente..'' Si bloccò all'istante, scuotendo la testa.

'' A cosa pensavi?'' Lo incoraggiai a finire la frase, ma i suoi occhi erano rossi, gonfi, lucidi. Gli misi una mano sulla fronte, e la ritirai subito dopo, la sua pelle bruciava.

'' Hai la febbre.. Dov'è il letto?''

Sembrò non sentirmi, cominciò a sudare freddo, le gocce sulla fronte gli inumidivano i capelli che gli arrivavano scomposti sulla fronte, la pelle era più bianca del solito e si reggeva a malapena in piedi.

'' Ok.. mi arrangio. Se tu non rispondi, cercherò da sola.'' Misi un suo braccio intorno alle mie spalle e gli cerchiai la vita con il mio, conducendolo verso una porta chiusa, la prima che mi si parò davanti, e quando la aprii lo condussi subito nel letto matrimoniale al centro della stanza.

Quando lo feci sedere sul letto, l'occhio mi si andò a posare sull'ambiente che mi circondava, e senza conoscerne il motivo, sentii una strana morsa allo stomaco, che decisi di ignorare.

Aiutato Draco a sdraiarsi, andai alla ricerca di qualche medicinale in bagno, non trovandone nemmeno uno. Presi un asciugamano di medie dimensioni e lo piegai su se stesso, bagnandolo con acqua fredda, tornai in camera e lo misi sulla fronte del mago, che sembrava essersi addormentato, ma respirava a fatica, e quando gli sfiorai la guancia con la mano, la sentii bollente.

Mi sedetti al bordo del letto, accanto a lui, bagnandogli il viso con il panno, cercando di fargli abbassare la temperatura.

Guardai il letto, le lenzuola candide, una strana sensazione si impadronì di me. Immagini confuse, sfocate, un braccio attorno la mia vita.. degli occhi nei miei, un bacio.. due baci.. morsi.. labbra socchiuse, sospiri, sfioramenti, emozioni.

Senza accorgermene, il cuore prese a galoppare furiosamente, che mi stava succedendo?

Immagini cosi sbiadite, forse di un sogno. Forse, invece, frutto della mia sola immaginazione. Ma stare accanto a quel ragazzo...

Chiusi gli occhi, continuando a sfiorargli il viso con i polpastrelli, percorsi il suo profilo, incontrando le sopracciglia, poi gli occhi, sfiorai i zigomi alti, le guance, ed arrivata li, sulle sue labbra, ancora una morsa nel petto, un déjà vu percorse i miei ricordi, ma so per certa che una cosa del genere non sarebbe mai successa. Aprii gli occhi, con le dita ancora poggiate sulle sue labbra, e feci quel che l'istinto mi diceva di fare, mi avvicinai al suo viso.

Poggiai la mia fronte sulla sua, scostando il panno bagnato, respirando il suo profumo, il respiro era ancora irregolare, scosso dai brividi, ma richiusi gli occhi, e nel cuore mio credevo che quella scena, quell'aneddoto, fosse gia accaduto, nello stesso modo.

Non seppi con esattezza cosa mi venne in mente dopo, dovevo levarmi da quella posizione, se si fosse svegliato in quel momento avrebbe frainteso.. o.. avrebbe reagito in chissà che modo, prendendomi in giro, magari. Pensai, senza ancora togliermi dal suo viso, quando una sensazione di fresco mi invase il collo. Il suo respiro era tornato regolare, si stava muovendo.

Prima ancora che riuscissi ad allontanarmi, Draco, del tutto sveglio e cosciente, prese la mano che prima avevo posato sulle sue labbra, la strinse nella sua, prima di lasciarla andare e di cingermi i fianchi con lo stesso braccio. Ero incollata a lui, cercai di proteggermi mettendo le mie braccia sul suo petto, cercando invano di scansarlo, di respingerlo, ma non misi tutta la mia forza, e non seppi il perchè, fin quando non sentii l'umidità delle sue labbra sulle mie.

Rimasi sconcertata dalla dolcezza di quel bacio, da quel sentimento che sembrava aver preso la forma di un abbraccio, di una nostalgia. Non riuscii a scansarmi, e per un istante, forse un minimo attimo, ricambiai il bacio, chiudendo gli occhi, stringendomi a lui.

Ma non ero io, non ero io a baciarlo, era il mio corpo. La mia mente lottava, il mio cuor aveva preso a battere come le ali di un colibrì infuriato, l'eccitazione del momento mi devastò completamente.

Dovevo riprendermi, ancora avvinghiata a quelle labbra, che si erano dolcemente occupate di mordere le mie, provocando brividi lungo tutto il corpo. No, Draco Malfoy non è in grado di essere dolce, non è in grado, non lo è mai stato, un lampo balenò nella mia testa, immagini di lui, al primo, al secondo, al terzo e in tutti gli anni a venire nei confini di Hogwarts, ogni volta che lo vedevo non mancava occasione di prendermi in giro, e se stesse facendo la stessa cosa? Prendermi in giro, giocare con i sentimenti fino a questo punto. No.

Gli mollai uno schiaffo cosi forte sul viso che l'impronta della mano era visibile attraverso segni rossi sulla guancia, ora rivolta verso il cuscino, gli occhi coperti dai capelli lunghi.

Guardai le sue labbra, socchiuse, in segno di sorpresa. Vidi le sue braccia scivolare via dai miei fianchi e andare a posarsi sulla faccia ora diventata rossa a metà per lo schiaffo.

Quando voltò lentamente il volto, ebbi paura di incrociare il suo sguardo. Mi avrebbe cruciata? Colpita? Derisa? Ma quello che vidi sul suo viso, era solo delusione.

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Capitolo 11
*** Cooking, Again. ***


11° Capitolo.

Cooking, again.

 

Mi alzai dal letto con la guancia ancora dolorante, ancora rossa, che bruciava, ma mai quanto bruciava il mio cuore, il mio cuore che da tempo credevo non ci fosse, un cuore che a quanto pare, Hermione non sentiva.

'' Perdonami, deve essere stata la febbre ad indurmi a baciarti, di certo non lo avrei fatto in circostanze diverse. '' L'orgoglio di un Serpeverde, di uno sciocco, mi indusse a risponderle male, con tono brusco, quasi seccato. Ma lei non sapeva che con quel tocco delicato sul mio viso, aveva risvegliato in me la voglia di lei, mi aveva scatenato un magone nello stomaco che solo lei riesce a farmi venire.

Non riuscii a guardarla in viso, andai verso l'armadio e le presi i vestiti che cercava, scarpe, sciarpe, cappotti e oggetti che appartenevano a lei, e che un tempo, appartenevano all'armonia di questa casa.

Presi tutto e lo misi in una borsa, mentre lei era ancora sul letto a guardarmi sbalordita, confusa. Posai la borsa accanto a lei, senza ancora guardarla in faccia, e me ne andai in sala, ad attendere il suo arrivo per poi tornare ad Hogwarts.

Non attesi molto, infatti poco dopo arrivò lei con in spalla la borsa e si diresse verso di me.

Aveva il volto chino, rosso, probabilmente era arrabbiata, l'orgoglio dopotutto l'aveva anche lei.

Poi, qualcosa catturò la sua attenzione, e fissò la poltrona sul quale si sedeva sempre lei. Forse stava cominciando a ricordare, forse non è persa l'ultima speranza..

'' Ti piace?'' Chiesi, riferendomi alla poltrona, e lei annuii distratta, senza togliergli lo sguardo.

'' Si, è solo che da quando sono entrata.. ho come l'impressione di esserci gia stata qui dentro, sai.. quasi come se.. non so.. lasciamo stare. Comunque perdona anche me.. per prima. Riconosco di essere io la causa di quel.. bacio. Non dovevo.. baciarti e ne schiaffeggiarti, scusa.''

Le sorrisi debolmente, era cosi dolce, cosi tenera, racchiusa nel suo guscio di timidezza.

'' Non devi scusarti, non per il bacio, almeno.''

La vidi sussultare appena, diventare rossa tutto insieme, e poi guardarmi come se non fosse successo nulla.

'' Beh, le mie cose ce le ho. Andiamo?''

Andarcene? Proprio ora che stava cominciando a ricordare qualcosa? No, doveva passare più tempo possibile in quella casa, più tempo passava, più lei ricordava.

'' Sai.. avrei prima un po fame, di va di mangiare qualcosa? Non saprei.. magari del.. risotto ai succhi di mare, del pesce.. o quel che vuoi.''

Mi guardò torva, come se avessi appena sputato fuoco arancione dalle orecchie.

'' Uhm.. risotto ai frutti di mare.. vorrai dire..''

'' Fa lo stesso... avrei voglia di quello.. ti va?'' Chiesi speranzoso, poiché la prima e l'ultima volta che io ed Hermione cucinammo insieme, cucinammo proprio il risotto ai strutti.. succhi.. frutti di mare e del salmone, e ricordo quel giorno come se fosse ieri..

'' Adoro il pesce, in effetti...'' Disse lei, nascondendo un sorriso imbarazzato sul viso.

'' Allora che sia. Vieni, andiamo in cucina.'' La condussi nell'altra stanza, aprendo le mensole e tirando fuori qualche pentola.

'' Hermione, credo che gli ingredienti li conosca tu.. ''

'' Ah, si certo.'' Agitò abile la bacchetta e ne fece apparire l'occorrente per cucinare. Tutto era tornato a qualche mese prima, la stessa atmosfera, più o meno, stessa occasione, stessa bella Hermione.

Iniziamo a cucinare, ed io feci il pesce, lei il risotto. Ricordo di come ci scambiammo un bacio quel giorno, dopo aver cucinato insieme, di come la baciai delicatamente le labbra.. in fondo se c'ero riuscito una volta...

Lei prese un cucchiaino e lo affondò nel riso, prendendone una buona porzione e me lo portò alla bocca, che subito accolse quel miscuglio di sapori eccezionale.

''Hermione, è disgustoso.'' Le dissi, come le dissi l'ultima volta, e la sua espressione fu come quella precedente, delusa, amareggiata, ferita nell'orgoglio. Subito sorrisi a quel ricordo, e lei mi guardò interrogativa.

'' No dai non fare cosi – dissi ridendo – stavo scherzando non vedi come rido? È buono, molto buono, sei stata brava''

Forse avevo colto nel segno, mi guardava perplessa, pensierosa.. e con cura pronunciò le stesse parole d'allora.

'' Uno scherzo ..di poco gusto''

Mi guardò stranulata.. confusa.

'' Scusa mi.. mi sento strana, è come se..''

'' Come se avessi gia vissuto questo momento.. non è cosi?''

'' S.. si..''

'' Dai.. apparecchiamo la tavola.'' Le sorrisi, poggiandola una mano sulla schiena e conducendola verso il tavolo, che apparecchiai, cercando di ricreare la stessa tavola di quel giorno.

Dopo ci sedemmo e finalmente mangiammo, a lei piacque molto e chiacchierammo allegramente, del più e del meno, del nostro passato, per conoscerci meglio. Lei mi confessò di essere sempre molto insicura, e per questo cercava di essere la prima in ogni cosa, e che quando un ragazzo magari la guardava, anche se lui pensava che lei fosse carina, lei credeva che lui la guardasse solo perchè la trovava strana, stavo per strozzarmi però, quando lei mi pose una domanda che non mi sarei mai aspettato.

'' Ehm.. scusa.. puoi ripetere?'' Chiesi, fingendo a me stesso di non aver capito, anche se la domanda mi era arrivata come un coltello al cuore.

'' Ti ho chiesto se tu ti sei mai innamorato.'' Disse, con tono calmo e sereno, come se si stesse chiedendo del tempo.

'' Ehm.. s.. si mi sono innamorato.. una volta, una sola.''

'' Davvero?'' Chiese stupita lei, con la forchetta a metà tra il piatto e le labbra.

'' Si.. e tu?''

'' Io? No io no.'' Spiegò lei con un sorriso, che feci anche io, perchè se solo ricordasse, se solo si ricordasse tutto, saprebbe di sbagliarsi.

'' E di chi ti sei innamorato, se posso?''

Una fitta al cuore, come dirle che la donna che amavo, che amo, che amerò sempre è lei?

'' Oh.. una ragazza delle mie parti.. sai..''

Lei riprese a mangiare e mentre la guardavo, dentro di me il mio cuore ed ogni altro organo, tessuto o cellula, gridava il suo nome.

Sono innamorato di te, Hermione.

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Capitolo 12
*** Le tue mani, anche domani. ***


Lo so, mi merito la morte. Scusate il ritardo.. ho avuto settimane di inferno tra compiti, interrogazioni, ricerca di lavoro e altro :( 
Ma eccomi qui, e non tarderò ad aggiornare mai più, è una promessa :(
Come sempre vi ricordo di passare nel mio profilo di facebook :)  
Nelle mie pagina facebook  :)
 Una è questa ^^ Always.     
Questa è Pab. :)    
E poi c'è  ☆ I Could Die For You ☆ ^^

12° Capitolo.

Le tue mani, anche domani.

 

 

Passarono tre giorni da quel giorno, in cui andai a casa sua per recuperare i miei averi, e da quel giorno non passa un momento che io non pensi a quel che è successo tra quelle mura.

Tutto mi sembrava cosi familiare, tutto era cosi estremamente vicino al mio cuore che mi fece quasi spavento. Più di tutto, il contatto avuto con Malfoy, mi ha scombussolata come non mai.

Entrambi abbiamo assunto atteggiamenti che mai mi sarei aspettata da nessuno dei due, soprattutto perchè nemmeno pensavo potessimo andare mai d'accordo, non è possibile.

No.

Oltre tutta questa carrellata di domande, me ne si poneva una ancora più grande.

Perchè la sensazione di aver gia vissuto quei momenti?

Non può essere sempre questione di déjà vu.., ma quei mobili, quel profumo, quella pelle.. la sua pelle, io è come se l'avessi gia sfiorata, come se avessi.. vissuto una vita precedente tra quelle mura. Mi era tutto troppo familiare..

'' Oh, ciao Hermione!'' Una voce allegra ruppe il mio momento di riflessione mentre percorrevo i corridoi della scuola, diretta in aula.

Draco si avvicinava a gran passi, raggiungendomi sorridente, una mano levata in segno di saluto, una scatola di legno sotto l'altro braccio.

'' Ciao!'' Risposi io, cercando di nascondere i pensieri che fino a pochi attimi prima mi erano causa di tormento.

'' Che giornata, eh? Stai andando a lezione?'' Disse, indicando i libri che tenevo stretti in petto.

'' Ah, si. Anche tu?'' Indicai come lui la scatola che portava sotto il braccio sinistro, chiusa a dovere e ben sigillata da una catena.

'' Oh, no. Oggi no, vanno ad Hogesmade quelli del quarto anno quindi per oggi ho la giornata libera. Questa scatola devo darla ad Hagrid, contiene uno Schiopodo che credo gli sia fuggito pochi giorni fa a lezione, si è divorato metà delle mie scorte di Pozioni, è un miracolo che non sia diventato un soprammobile impagliato.''

Infatti, ora che osservavo meglio, la scatola si agitava debolmente sotto la stretta presa di Draco.

'' Ricordo l'esperienza con gli Schiopodi..tremendi.. per fortuna questo è ancora un piccolo. Beh, io devo andare a lezione ora o farò tardi, ci si vede a pranzo.'' Sorrisi e feci per andarmene, ma il braccio libero del mago mi bloccò il polso.

'' Ehm, Hermione.. volevo chiederti una cosa.''

'' Certo, dimmi pure.'' Teneva ferma la presa sul mio polso. Leva quella mano...

'' La McGranitt ti ha parlato del ballo di inaugurazione per il nuovo anno? Quello per festeggiare la riapertura della scuola.'' Leva la mano..ti prego leva quella mano.

'' Ma certo, tra quattro settimane, giusto?'' Finsi disinvoltura, temendo che lui possa percepire la mia agitazione attraverso il forte battito del mio cuore... Se solo avesse mollato la presa...

'' Beh, mi sono proposto per occuparmi dei preparativi e mi chiedevo se volessi aiutarmi.. hai molte capacità con gli incantesimi, sei brava e una bacchetta in più fa sempre bene. Non che voglia disturbarti, certo, ma Ron ed Harry sono impegnatissimi di questo periodo e la persona più affidabile e brava che conosca sei tu.. Certo, se ti va, ovviamente. Non sei costretta e in caso non volessi io non..''

'' Mi va. Okay, accetto.''

'' Davvero? Sei.. sei sicura?'' Lo sguardo indagatore, un debole sorriso incredulo, la sua mano ancora sul mio polso.

Annuii con forza, sorridendo appena.

'' Grazie Hermione, allora cominciamo domani pomeriggio, va bene? Uhm, facciamo nel mio studio verso le sei?''

'' Oh.. no non posso a quell'ora, sto dando ripetizioni ad un'allieva del secondo anno, ma se ti va comunque bene dopo cena sono disponibile, se non è troppo tardi..''

'' No assolutamente, va benissimo. Allora dopo cena, va bene?''

'' Abbiamo un patto.'' Sorrisi io, ed un sorriso ancor più splendente invase il viso di Draco, che fece cessare di battere il mio cuore per un attimo.

''A domani, allora.''

'' A domani.''

 

 

°°°

 

A domani..

Oggi è domani, oggi, per le nove di sera, è domani...

E non riesco ad attendere domani con tranquillità...

Ma se mi garantisci che ci sarai...

Che resterai anche domani..

Io domani ci sarò, io domani resterò, per te.

Perché oggi è già domani, ed oggi sarai mia, fino a domani.

 

Mi ritrovo a sorridere da solo sotto il getto d'acqua calda, il vapore nel bagno annebbia lo specchio che devo spannare con il bordo del mio asciugamano, e finalmente vedo il mio riflesso.

I capelli biondi ancora bagnati per la doccia sono sparsi sulla fronte umida, goccioline d'acqua scendono dal collo e dalle spalle, eppure non sento freddo, vestito solo della mia pelle.

Mi specchio a lungo, cercando il conforto dal mio riflesso, un consiglio, un aiuto. Sono nervoso, eppure sorrido.

'' Dai che ce la fai, ce la fai, no? In fondo che ci vuole... che ci vuole? Ci vuole una tagliata a queste liane che ho nella testa, ecco che ci vuole!''

Mi ritrovo a parlare da solo a me stesso, a prendere le forbici e a tagliare i capelli, accorciando la loro lunghezza di qualche centimetro, li lascio più lunghi sopra, e li tengo alzati, scompigliando leggermente i capelli ai lati. Ora sembro uno spolverino. Ottimo Draco, ottimo.

Va bhè, li lascio cosi e mi affido alla sorte. Esco dal bagno e scelgo accuratamente gli indumenti esatti. Un maglione verde prato di cashmere con scollo a ''V'' e un paio di jeans beige, accosto il tutto con scarpe abbinate al maglione, una cintura in cuoio infine a chiudere il tutto.

Okkay, sei pronto, non fare il deficiente, non essere scortese, offrile da bere..whisky incendiario magari..

Whisky? Ad Hermione? Ottimo Draco! Ancora una volta hai dimostrato un deficit mentale di cui noi tutti eravamo a conoscenza!

Tiro fuori dalla dispensa due bottiglie di burrobirra e le poso sulla scrivania del mio ufficio. Certo che l'aspetto qui dentro è tetro..

Accendo qualche candela in più e mi metto seduto ad aspettarla, mi torturo le mani, batto il piede sul pavimento, no. Non si può stare cosi! Mi alzo e mi metto a ciondolare davanti la finestra, le mani dietro la schiena, ecco, quando entrerà mi vedrà cosi. Si, cosi va bene, meglio di prima sicuramente.

Passano tre minuti e di lei nessuna traccia. Non se ne sarà scordata? A cena non ha detto nulla a proposito, forse è arrivata mentre ero in doccia e non ho sentito bussare.. No, m'ammazzo se è andata cosi, non può essere. Decido che cosi non posso rimanere, mani dietro la schiena tutta la notte in attesa del nulla. Vado da lei.

Mi dirigo verso la porta a grandi passi e quando la spalanco per poco non vado direttamente addosso alla diretta interessata del mio dilemma interiore.

Hermione, che ho quasi accidentalmente investito, aveva fatto qualche passo all'indietro per evitare un frontale che, diciamolo, non sarebbe stato il perfetto inizio di un semi-appuntamento.

'' Oh, oh accidenti scusa Hermione, ero.. distratto. Vieni entra, ti sei fatta male?'' La accolsi nell'ufficio mentre si massaggiava la fronte, con aria confusa.

'' Oh non è niente, tranquillo, una porta in faccia è sicuramente meno doloroso di un troll.. ''

Cercò di sorridere, ma le riuscì mezzo ghigno sbilenco che, lo so, sono un mostro, mi fece ridere.

'' Ah, è divertente adesso?'' Scherzò lei, mettendo le mani sui fianchi, con aria offesa.

'' Scusa scusa, no affatto. Anzi è molto, molto seria, la cosa. Coraggio – le dissi, avanzando verso di lei e allungando i polsi – arrestami per tentato omicidio.''

Lei rise e scansò le braccia con un colpetto con la mano, andandosi poi a sedere sulla poltrona dietro la mia scrivania. Mi sedetti anche io sulla poltrona accanto, servendole la burrobirra da prima preparata e prendendo due pergamene e penne d'aquila che spartii per entrambi.

'' Okay, che avevi intenzione di fare?''

'' Beh, volevo ... in realtà ancora non ci ho pensato, sono un completo disastro in questi .. affari qui!''

'' Capisco, beh cominciamo ad esempio a pensare alla musica e al tema, se si vuole fare un ballo a tema ovviamente, e poi alle luci, alle decorazioni, agli inviti, alla disposizione della sala e soprattutto a quale sala si vuole fare appello per il ballo.. decisamente la Sala Grande suppongo sia la più appropriata... e poi ..''

Parlava, e la sua voce era bellissima, tanto che sentivo il suono delle sue parole, ma non le parole stesse, mi ero sintonizzato solo sulle sue labbra, non percepivo niente che non fossero quelle.

'' D..Draco.. tutto bene?''

E le sue guance, vogliamo parlarne? Rosee, delicate..

'' Draco!?''

I suoi occhi, mi ci immergo ad ogni sguardo.

'' DRACO MA INSOMMA!''

Sobbalzai sul posto, momentaneamente disorientato.

'' Cosa.. ah si. Certo, hai perfettamente ragione.''

Mi guardò allibita, con la bocca aperta e gli occhi indagatori.

'' Draco, tutto bene? Ti vedo strano di questi tempi.. che.. che ti è successo?''

Era troppo da sopportare, troppo da nascondere.

Hermione, ricordati e basta, ricordati di me.

'' No.. dev'essere .. la febbre.''

'' Non puoi sempre dare la colpa alla febbre.''

'' Pensi si offenderebbe? Dai scherzo, e poi anche tu hai dato la colpa alla febbre quando..''

Mi bloccai all'istante, trattenendo il ricordo che affiorò in quello stesso istante... quel giorno che mai scorderò.

 

'' Che hai Hermione? Ti vedo spesso assopita,agitata,e non è per la recente scoperta,ne mi auguro sia per Potter. Dimmi,cosa ti ossessiona cosi tanto da dirmi addirittura che sono bellissimo?''

 

'' Non ho nulla,sarà che ho qualche tacca di febbre.''

 

'' Non hai la febbre,è qualcos'altro.''

 

Pochi istanti dopo le sue labbra erano strette alle mie, ed il suo corpo racchiuso sotto il mio.

Altri brividi, altri momenti in cui vorrei solo prenderla, baciarla, e farle ricordare tutto.

'' Lo vedi? Lo stai facendo ancora!'' Mi richiamò dai miei pensieri, incrociando le braccia.

'' Cosa?''

'' Ti fissi su di un punto e poi hai una sorta di black-out cerebrale! Ti immergi nel tuo mondo e lasci tutti fuori, Draco. Sei pensieroso..''

Penso a te, a te e a come potremmo stare bene insieme..

''Mi dispiace..''

Il suo sguardo si addolcì, e si chinò verso di me, sussurrando appena.

'' A che pensi, Draco? A che pensi quando ti isoli dal resto del mondo che ti circonda? Cos'è che ti sta facendo male?''

'' Io..'' Mi afferrò una mano e la strinse nella sua, guardandomi preoccupata.

'' Dimmi che cosa ti sta facendo male..''

Leva.. la mano..

'' Hermione.. io credo sia meglio che tu..''

'' Vuoi che me ne vada?''

'' No.. vorrei tu restassi qui.. restassi qui.. fino a domani.''

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Capitolo 13
*** Un Disperato Bisogno. ***


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P.S. Cerco Admin, almeno uno per pagina, quindi  se volete farne parte contattatemi con un messaggio privato.



Visto che ieri ho aggiornato con un disastroso ritardo, oggi pubblico un altro capitolo che farà da tramite, da ponte, per un successivo con più importanza. Ma consiglio a tutti coloro che stasera hanno bisogno di coccole, di leggerlo. :)
Grazie per l'attenzione ^^

13° Capitolo.

Un disperato bisogno.

 

 

'' No.. vorrei tu restassi qui.. restassi qui.. fino a domani.''

Non ebbi parole da esprimere, solo sconcerto, solo confusione, solo ... non seppi bene cosa mi stesse succedendo in quel momento, credetemi, non mi è mai capitato, ma in quel preciso istante, ho sentito come una bomba nel petto, un colpo al cuore, un bussare impertinente di un qualcosa che non mi appartiene.

'' Draco.. che stai.. dicendo?''

La sua espressione era supplichevole, esausta, spenta. Solo una luce brillava nei suoi occhi grigi, una luce che sembrava il riflesso della mia stessa immagine.

'' Ho bisogno di te.. Hermione, desidero che tu mi.. stia vicino. Non so dove trovo questo coraggio, non so come riesco a dirtelo, sto andando contro a molti dei miei principi più radicati nel mio carattere, mai cedere al sentimento. Ma con te è diverso, non è la prima volta dopotutto che cedo con te, non puoi ricordarlo, ma è cosi, Hermione. Sappi che per me le cose sono cambiate, voglio dimostrartelo, voglio avere la tua fiducia, la tua amicizia... il tuo am.. essere.. tuo amico. Si, Hermione, vorrei che tu.. stessi qui con me, che mi dessi almeno una sola occasione per dimostrarti che sono diventato quello che sono, non quello che volevano che fossi.. So che è una logica complicata, ma ti prego, se non riesci a capire, almeno lascia che ti mostri..''

La sua mano dalla bianca pelle, dalle dita lunghe e affusolate, si mise sulla mia, posata con un gesto leggero, uno sfiorarsi di pelli a contatto. È bastato quel tocco delicato, a farmi sobbalzare.

'' Cosa vuoi..''

'' Lascia che ti mostri..''

Oramai le nostre mani erano intrecciate l'una all'altra, il suo sguardo esprimeva ancora la supplica di essere ascoltato, uno sguardo da innocente bambino incompreso.. lo sguardo che aveva quel sesto anno ad Hogwarts.. quello di un ragazzo solo.

Il contatto visivo si ruppe momentaneamente, lui chiuse gli occhi, richiamando a sé, poco dopo, un elfo dall'aria bizzarra, molto più piccolo e tozzo del normale e dalle orecchie asimmetriche. Fece irruzione nella stanza smaterializzandosi al suo interno, e Draco aprii finalmente gli occhi, indicandoli sul nuovo arrivato, dalla strana aria familiare.

'' Ciao, scusa se ti disturbo, avrei bisogno del tuo aiuto. So che non sono più il tuo padrone, ma..''

'' Per me lei sarà sempre il mio Signore, Signor Malfoy. Sono onorato di servire lei, e la Signorina Granger. Dite cosa posso fare io per voi.''

La voce stridula ma controllata dell'elfo, ed il suo ben modo di parlare, mi entravano nella testa come mattoni, quella voce.. io già l'ho sentita.

'' Ti ringrazio..'' Malfoy che ringrazia?

'' Vorrei tu mi portassi nel luogo dove sei riuscito a portarmi la prima volta.. ti ricordi?''

'' Si Signore, sarà un piacere, Signore.'' L'elfo fece un profondo inchino, il lungo naso aquilino sfiorò il pavimento in pietra, e quando si rialzò, i suoi occhi gialli e rotondi andarono a posarsi sulla porta dal quale entrai poco prima, e fece cenno a Draco di avvicinarcisi.

Lui mi prese la mano e mi condusse davanti la porta, invitandomi a girare il pomello e ad uscire.

'' Vuoi che.. me ne vada?''

'' No, te l'ho detto, voglio che resti. Devi solo aprire la porta, ce ne andremo insieme.''

'' Andremo.. dove?''

'' Apri..''

Lo guardai per un lungo istante, negli occhi, in cerca di qualche indizio che conducesse la vicenda ad uno scherzo, ma era serio, completamente serio.

Mi girai verso la porta, che ora era dinanzi a me in tutta la sua altezza, e lentamente presi il pomello nella mano libera, l'altra ancora nella mano di Draco, e girai. Quando la serratura scattò, aprii la porta lentamente, quasi temendo di trovarci un assassino dall'altra parte, e quando fu completamente aperta, un mondo nuovo mi si prostrò davanti.

Non nevica nei castelli, ma quella che c'era davanti a me era bianca, candida neve gelida aldilà della porta, ed un cielo altrettanto bianco si stagliava all'orizzonte, coperto da nuvole cariche di freddo.

Guardai il viso di Draco, girandomi verso di lui, ero completamente sconvolta.

'' Come..''

'' Gli elfi possono compiere magie aldilà delle nostre competenze o conoscenze, Hermione.. Ti prego, seguimi..''

Mi strinse di più la mano, e mi aiutò a varcare la soglia della porta, ed una volta fatti i passi necessari affinché mi trovassi dall'altra parte, un gelido vento invernale mi scosse di brividi. Draco passò un braccio attorno alla mia vita, stringendomi al suo fianco, socchiudendo appena gli occhi per ripararli dal vento. Ci incamminammo senza dire nulla, in questo nuovo mondo fatto di colline innevate e foreste montane. Dopo non molto, ci trovammo al limitare di una collina, nel suo punto più alto, ed ai nostri piedi, un villaggio si spandeva per tutta la pianura, e le persone che vivevano al suo interno, festeggiavano allegramente l'imminente arrivo di Natale.

'' Questo posto..''

'' Lo so, lo hai gia visto, vero? Vieni..''

Mi condusse verso un sentiero che portava alla strada principale del villaggio, e dalle costruzioni e dagli abiti che indossavano i popolani supposi che fossimo tornati indietro nel tempo di qualche secolo. Non parlavano inglese, tedesco, italiano, polacco, russo.. non seppi con certezza la loro provenienza, ma camminando, finimmo per superare la folla di persone che sembravano non accorgersi minimamente di noi, ed arrivammo ad una stradina meno affollata con bancarelle di cibo, cianfrusaglie e ogni sorta di oggetto magico antico.

Quel posto mi era cosi familiare..

'' Hermione.. manca poco, resisti, tra poco staremo più caldi.''

Mi deconcentrò dalla mia ricerca tra le bancarelle e mi condusse verso un parchetto non molto lontano dalla via principale, dove dei bambini giocavano tranquilli con degli strani oggetti di legno.

Ci sedemmo su un muretto di pietra, non molto alto e sufficientemente largo da poterci star comodi.

La neve non c'era arrivata, perchè sulle nostre teste si stagliava un alta magnolia con grosse foglie verdi e marroni.

Ancora quella sensazione..

Mi girai verso di Draco, e sentii tra le mani la mancanza di qualcosa, come se mi stessi perdendo un oggetto che mai aveva sfiorato la mia pelle.

'' Mi sento strana qui.. in realtà è dal mio risveglio che.. Come mai mi hai portata qui?''

'' Sapevo ti sarebbe piaciuto. Hermione.. ''

Guardai negli occhi il mago seduto accanto a me, a meno di un metro di distanza, e non potei fare a meno di notare la bellezza della sua figura. Sullo sfondo il cielo bianco e nuvoloso si espandeva per tutto l'orizzonte, e gli occhi di lui sembravano far parte di quell'immenso.

'' Devo dirti una cosa..''

'' Cosa?'' Chiesi io, con l'ansia che si faceva spazio nel mio stomaco a gomitate.

'' Senti di esserci gia stata qui, vero?''

'' Si. È cosi, da un po. Mi è successo a casa tua.. anche in alcune parti del castello, mi sta succedendo qui e.. ogni volta che succede questo strano senso di déjà vu ci sei tu ed io non so che pensare.. Ho subìto.. dei colpi durante la battaglia?.. Ho..ho..''

'' Oh.. non si tratta della battaglia, non direttamente almeno. Hermione.. non devo essere io a dirti.. devi.. arrivarci da sola, purtroppo. Credimi, sarebbe più facile anche per me, dirti tutto ora, levarmi questo peso di dosso e.. ma non posso, per il tuo bene devo.. stare in silenzio, ma tu Hermione, sei davvero la strega più brillante che io abbia mai conosciuto e so che ci arriverai, con i tuoi sforzi, con i tuoi tempi.. Hermione.. saprò aspettarti.''

Quelle parole mi sconvolsero più di ogni altra cosa fosse successa in quel periodo. C'era qualcosa che mi si stava nascondendo? Qualcuno sa qualcosa di me che io stessa ignoro?

'' Draco che significa.. che.. cosa dovrei capire? E che significa che tu.. mi .. aspetterai..?''

'' Che sarò qui quando avrai capito tutto.. Dovessero volerci anni..''

Il suo sussurro mi arrivò dritto al cuore come un tuono in una stanza chiusa, vuota. Sentii le sue parole travolgermi come una valanga.

'' Ma che significa...''

'' Vieni qui..''

Sentii solo le sue braccia avvolgermi calde, per un momento. Tutto il resto, in quell'istante, sembrò svanire sotto il suo calore. Con il viso contro il suo petto, non seppi bene il motivo, cominciai a piangere silenziosamente.

Sentivo il bisogno del suo corpo come mai avevo sentito, ne tanto meno avrei mai pensato di averne bisogno. Ma in quel momento bruciavo, e lui solo era la mia acqua, la mia freschezza, la mia aria.

Quel corpo che tanto odiai, che tanto avrei voluto ferire, ora era li, stretto al mio, in un abbraccio che sapeva di parole non dette, di nostalgia, di .. amore.

Circondai la sua vita con le braccia, lo strinsi forte, forse me ne sarei pentita, forse il mio orgoglio avrebbe fatto le valigie e con un sonoro ''Ma vaffanculo'' mi avrebbe mollata li, ma non mi interessava. Mi abbandonai al suono del suo battito, al suono del suo respiro, ai lenti e regolari movimenti del suo petto. Alle sue braccia, al suo affetto.

'' Per qualsiasi cosa mi sia successa, mi stia succedendo e mi succederà... grazie, grazie per questo.''

Riuscii solo a dirgli questo, ancora con la guancia attaccata al suo petto, e lo dissi in un sussurro così delicato che forse non avrebbe sentito nemmeno una parola. Ma mi sbagliavo, mi strinse ancora di più, con più forza, con più bisogno.

Perchè in quel momento lui aveva bisogno di me, ed io, avevo un disperato bisogno di lui.

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Capitolo 14
*** Sei Bellissima. ***


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14° Capitolo.

Sei Bellissima.

 

 

Slegarsi da quell'abbraccio risultò più arduo del previsto, il suo profumo aveva invaso completamente i miei sensi, il suo corpo stretto al mio aveva risvegliato in me i ricordi di una vita che, oramai, sembrava appartenere a qualcun altro. Hermione, eppure, era stata mia, mia per davvero, e se mi impegnassi.. se portassi a termine ciò che abbiamo iniziato insieme, forse, con un po di sacrifici, si ricorderà, e torneremo ad essere una cosa sola, un solo insieme.

La guardai negli occhi, carezzando con il pollice la sua guancia, asciugando la lacrima che si era andata a fare scia su quella sua pelle, tanto ambita, tanto amata.

'' Che.. che cosa mi sono persa? Perchè mi sembri cosi diverso tutto di un botto?''

La sua voce era rotta dall'emozione, dalla confusione, dall'amore nascosto dalla sua memoria, nemmeno lei sapeva di averlo dentro.

'' Ti va di rincasare, adesso? Sai.. starsene per troppo tempo nelle fantasie di un elfo può..''

'' Essere pericoloso..'' Terminò lei con un sussurro, accigliando confusa uno sguardo sul mio petto.

'' Esatto.. ''

La presi per mano, e la strinsi, la strinsi come se fosse l'ultima volta, conducendola oltre quel sogno che si era andato a formare solo per noi, la condussi oltre, nelle mura del mio ufficio, bagnato dal rossore del cielo tramontante, andando a trasformare quell'ambiente, da tetra caverna sotterranea, ad un ambiente colorato cremisi e fiamme, fiamme, come quelle che bruciavano i miei istinti migliori, quelli che avrei lasciato a briglie sciolte e avrei cosi dato sfogo al mio amore, a quello incessante per lei.

Nel nostro rientrare nella stanza, l'elfo si Smaterializzò, e con un profondo inchino ci sorrise, ed io sorrisi di rimando, ringraziandolo per il favore svolto. Se ne andò lasciandoci soli, e quando ebbi abbastanza coraggio, mi voltai verso di lei, che se ne stava a meno di un metro di distanza, le braccia lasciate sciolte lungo i fianchi, il viso ammaliato dall'incantevole vista di quell'orizzonte aldilà delle finestre. La neve si dipingeva di arancione e le tiepide nuvole rosa, mosse dal vento freddo, si muovevano lente e armoniose, lasciando scoperti alcuni tratti di cielo.

'' Credo di aver trovato il tema per il tuo ballo, Draco.''

'' Che tema?''

'' Puoi lasciarmi carta bianca sulla decorazione? Voglio sia una sorpresa..''

'' Ma certo, mi affido a te, allora.'' Le sorrisi incoraggiandola, e lei, radiosa più dell'alba che si stagliava davanti a noi, rispose al sorriso con una carezza, che mi fece con il dorso della mano sul braccio. Tanta dolcezza in un unico gesto.

'' Allora non è stata una notte del tutto inutile..'' Sorrisi io, spingendola delicatamente con il gomito.

'' Scherzi? È stata una serata fantastica, Draco. Grazie per avermi fatto passare delle ore cosi piacevoli, sono stata davvero bene..''

'' Sono stato bene anche io, Hermione.''

'' Allora.. ci vediamo, eh?''

'' Ci vediamo..''

Mi diede un bacio sulla guancia, innalzandosi leggermente sulle punte, e uscì dallo studio, lasciandomi solo con il groppo in gola, e il cuore a mille, la guancia che ancora ardeva.

 

°°°

 

Ero nel mio letto pochi minuti dopo, a tormentare le mie unghie con i denti, cercando di non pensare a quel che è successo non molto tempo prima.

''Sarò qui quando avrai capito tutto.. Dovessero volerci anni..''

Ancora dubbi ad affliggermi. Che cosa dovrei capire, cosa, effettivamente, è successo senza che io ne fossi a conoscenza? Alcuni dei miei più cari amici sono morti, io sono stata in coma per quanto, effettivamente? Perchè tutti si comportavano in maniera diversa nei miei riguardi? Cosa ho fatto loro per farli comportare cosi?

Riuscii ad addormentarmi solo un ora dopo, e mi risvegliai alle undici di mattina, consona del fatto che da li a poche ore sarei dovuta essere a lezione con quelli del sesto anno.

Mi alzai dal letto ed il cielo si era annuvolato, ora, del cielo dipinto di rosso di poche ore prima ne rimane il ricordo, impresso nella mia mente come inchiostro indelebile su carta.

Mi feci una doccia calda ed uscii dai miei alloggi, dirigendomi a pranzo.

La Sala Grande era immensa e colma di studenti ed insegnanti, avevo appena fatto il mio ingresso che la Preside finì il suo abituale discorso e invitò al pranzo gli alunni, e montagne di cibo apparvero sui tavoli, merito degli elfi che, al piano sotto, lavoravano e sgobbavano sodo per queste prelibatezze. Ancora non mi ero scordata del C.R.E.P.A., ma sembraca che loro amassero, trassero piacere nel servire i maghi.

A distogliermi dai miei pensieri, fu Draco, seduto al suo posto, vicino ad Harry, a parlare amichevolmente, sorridendosi l'un l'altro. Mentre camminavo lungo il corridoio, non potei far a meno di notare quanto fossero cresciuti.

Rispetto al primo anno, Draco si era alzato notevolmente di altezza, lasciando ad Harry il beneficio del raso terra, poiché era di qualche spanna più basso, seppur comunque divenuto un bel ragazzo.

Pensai a Ginny, a come era innamorata di quegli occhi verdi, di come adorava immergersi nella spettinatezza di quei capelli corvini, di come.. Ma nemmeno tempo di finire i miei pensieri, che gia ero seduta al tavolo accanto a quest'ultimo, che mi baciò la guancia in saluto. Mi sporsi un po per salutare anche Draco, che mi sorrise dalle spalle di Harry, che era intento a divorare un pollo.

'' Harry, stai mangiando come Ron!'' Scherzai io, ed un colpetto sulla spalla mi fece girare verso la mia sinistra, dove sedeva il rosso, offeso e con la bocca piena di altrettanto pollo.

'' Che fosa forrefti fire? Cfe manfio male?''

'' Oh.. no Ron, non male, ma.. appassionatamente.''

Finalmente ingoiò l'ultimo boccone di coscia e mi guardò fingendosi ulteriormente offeso.

Il pranzo fu piacevole, anche se non ebbi molta fame sin dall'inizio, troppo presa dai miei pensieri.

L'unica cosa che avrei voluto fare in quel momento, era scavalcare Harry e gettarmi nelle braccia di Draco, essere capita come solo lui sa capirmi. Cacciai questo imbarazzante pensiero e divenni rossa sul viso, cosi presi a bere molta acqua per distrarmi, ottenendo un mal di pancia degno di un Troll che si è appena ingurgitato sei quintali di carne.

La McGranitt si alzò dal suo trono oro e, con un gesto teatrale, allargò le braccia, come per abbracciare tutti gli alunni presenti.

'' Un attimo di attenzione, prego. Come ben sapete, tra quattro settimane circa verrà presentato il ballo di inaugurazione per l'apertura di Hogwarts, organizzato da alcuni membri del corpo docenti, e siete tutti invitati, naturalmente. Questo ballo sarà soprattutto simbolo di rinascita, di vittoria contro le avversità affrontate, come simbolo di ringraziamento a tutti coloro che hanno sacrificato se stessi nella protezione del mondo magico e babbano contro la lotta di Voldemort.''

Un applauso generale crebbe di intensità nella sala, alcuni avevano le lacrime agli occhi, alcuni avevano lo sguardo fisso su di me.

'' Tengo dunque a precisare, che per festeggiare in onore ad una nuova era, saranno invitate le scuole di Durmstrang e Beauxbatons, che ospiteremo dalla prossima settimana in poi, per rafforzare i legami di amicizia da sempre custoditi con amore, da Silente in persona. Vogliamo ricordarlo con i migliori sentimenti, ed ora su, tutti a lezione!''

Mentre gli alunni si alzavano dalle loro postazioni, io ancora riflettevo su quello che aveva appena annunciato la Preside, ed una mano si andò a posare sulla mia spalla. Ron mi guardava accigliato, scuotendomi leggermente dai miei pensieri.

'' Hei, Hermione, è ora di andare! ''

'' Ah, si, perdonami. Ero distratta.'' Mi alzai e quando fui alla stessa altezza di Ron, notai che anche Harry e Draco erano rimasti indietro per aspettarmi, sorridenti e felici. Ci dirigemmo tutti verso l'uscita, insieme.

'' Insomma, state organizzando il ballo..'' Annunciò Harry con una punta di tono nella voce come se la sapesse lunga riguardo un qualcosa che, ancora una volta, mi era sconosciuto.

'' Gia, sto dando una mano a Draco.'' Risposi con troppa disinvoltura, ovviamente fasulla, e Harry sembrò accorgersene, ma tacque.

'' Ha gia scelto il tema, ma dice che sarà una sorpresa.'' Annunciò soddisfatto Draco, sorridendo ai ragazzi.

'' Già.'' Sorrisi compiaciuta, mentre varcavamo la soglia del portone di quercia della Sala Grande.

'' Sarà entusiasmante, vedrete, so degli incantesimi perfetti che ho..''

'' Trovato in biblioteca.''

Terminarono la frase gli altri tre, ridendo alle mie spalle, diedi loro un colpetto sullo stomaco ad ognuno e ridemmo ancora, ridemmo insieme come mai successe prima d'ora, ridemmo insieme com'era giusto che fosse.

Vi voglio bene, ragazzi..

Non mi resi conto delle lacrime, che scesero da sole, piene di felicità.

'' Perchè piangi..'' Chiesero insieme, preoccupati.

'' Perchè mi sento come se non vi avessi visto da mesi, mi siete mancati senza sapere perchè, anche se sono sempre stata con voi..''

Si guardarono, scambiandosi un rapido sguardo del quale non capii il significato, e tornarono tutti su di me. Il primo ad avvicinarsi fu Harry, che mi abbracciò forte, e ricambiai il suo abbraccio, nascondendo il viso nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla. Dopo qualche attimo sentii avvolgermi anche da altre braccia, il profumo inconfondibile di pasta dentifricia, muschio ed erba tagliata di Ron, e il delicato, deciso, avvampante profumo di Draco, che era un misto di brezza montana, limone e miele, semplicemente da abbracciare.

E questo fu il nostro patto, un abbraccio. Quattro matti sotto l'uscio di una porta, due ragazzi che ho sempre visto come fratelli, due persone per il quale sarei morta senza rancore, e poi lui, il nuovo del gruppo, il bad boy dal cuore grande, il mio nuovo amico, Malfoy.

Mai avrei potuto dirlo, i pianti che mi feci a causa sua durante gli anni scolastici sono ancora vividi nei miei ricordi, ma lontani dal cuore, cosi deboli che non caratterizzano più un problema, un muro. Ora lui si è aperto a me, e credo che potrebbe nascere un bel rapporto, di qualsiasi tipo esso sia.

Anche se, l'attrazione che mi lega alla sua figura, inutile oramai negare il contrario, mi disturba un po, poiché è strano, è un'attrazione nata cosi dal nulla, dal primo giorno, anche se lo trattai male, non potei fare a meno di fissare le sue labbra e di provare l'impulso di farle mie.

Sensazione che si annida in me ancora ora, e mentre Ron ed Harry si dirigono verso il campo di Quidditch, io mi dirigevo con Draco a lezione, per un tratto di strada avremmo dovuto camminare insieme, cosi cominciammo a parlare del più e del meno, a tirar fuori qualche idea per il ballo.

'' Dunque stai preparando una sorpresa, eh..''

'' Proprio così, spero vi piaccia.'' Sorrisi timida, impacciata.

'' Sono sicuro che ci piacerà, come potrebbe non piacerci..'' Il suo sguardo perso nell'orizzonte aldilà delle finestre dei corridoi, dal quale soffiava un pungente vento freddo.

'' Grazie dell'aiuto, Hermione. Davvero..''

'' Figurati..''

Restammo in silenzio, ma qualcosa dentro di me voleva uscire fuori, qualcosa dentro di me voleva guardarlo ancora, ammirare i suoi capelli liberi al vento, i suoi occhi persi in un vuoto, cosi infinito, ed i suoi tratti cosi ben delineati, cosi .. belli.

'' Draco..''

'' Dimmi..''

'' Sei...'' Mi bloccai all'istante, frenando l'istinto di dirgli.. qualcosa che.. Ancora déjà vu.. ancora con lui, perchè?

'' Hermione, posso dirti una cosa?'' Si bloccò davanti la porta della sua aula, con la mano sulla maniglia, pronto ad entrare.

'' Certo..''

Si avvicinò al mio orecchio, sussurrandoci dentro, bloccando i miei battiti.

'' Sei bellissima..''

 

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Capitolo 15
*** La Sua Mezzosangue. ***


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Grazie per essere arrivati fino a qui, siamo quasi alla fine della storia e sono felice di aver avuto l'occasione
di emozionare molti di voi, che mi hanno sostenuto e confortato,
che mi hanno spronato, asciugato il mio sudore e mi hanno abbracciato nei momenti del bisogno.
Un Grazie di cuore a tutti. 


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15° Capitolo.

La Sua Mezzosangue.

Sapevo stava per dirlo, sapevo stava per dire che ero bellissimo, come fece la prima e l'ultima volta..

Ancora ricordo il dolce colore rosso porpora sulle sue gote, quel giorno. Il suo sparire dietro il muro, nascondendosi in camera da letto, e ricordo ancora come fu bello poi, andare da lei, baciarla, stringerla.

Mentre ero a lezione riuscivo a pensare solo a lei, mentre gli alunni eseguivano un test di 40 domande in due ore.

Sapevo che oramai era questione di tempo, prima che ricordasse tutto. Deve ricordare, deve.

E lo farà, glielo farò ricordare io, dovesse costarmi il tempo di una vita.

 

°°°

 

Bum, bum, bum.

Il cuore ancora bussava sul petto come pugni sulla carta, qualche giorno dopo. Colpi troppo forti per una parete così fragile e vulnerabile, non reggo.

'' Sei bellissima..''

Sono bellissima, dunque. Per lui, lo sono. Io, la mezzosangue, sporca e viscida, odiosa so-tutto-io, bellissima, e per chi poi? Per Draco Malfoy, figlio di Lucius Malfoy, entrambi ex Mangiamorte, seguaci di Voldemort, acerrimi nemici dei figli dei babbani.

Ma sono bellissima, per lui.

E lui per me? Non nego, stavo per dirlo, stavo per fargli quel complimenti senza la minima dignità!

Camminavo per il lungo corridoio, ed era la millesima volta che pensavo a quelle parole, ed altre non ci furono per quattro giorni da parte sua, poichè ci vedevamo davvero poco, lui le sue lezioni, io le mie. Quando passavo nel corridoio della sua aula, sentivo che parlava ai suoi alunni da dietro la porta, sentivo che spiegava la sua materia preferita, la passione che provava per quelle fiale, quelle pozioni, quei calderoni bollenti. Mi vergognai, quando rimasi ad ascoltarlo da dietro la porta per cinque minuti buoni, quando poi non sentii più la sua voce, decisi che era il momento di andarsene, non essere scoperta ad origliare, non fare la figura della scema. Ad immaginarlo vicino a me, così vicino, immaginare le sue labbra sulle mie, o le sue mani a stringermi a lui, a farmi sua.

Sarebbe facile dunque pensare, che non mi avrebbe scoperta con le guance rosse e lo sguardo perso, il cuore a mille dall'emozione, ad origliare a quella porta, l'unica cosa che mi teneva distante da lui.

Ma se cosi non fosse successo, non ci sarebbe alcuna storia.

Dunque, l'unico muro tra noi due si infranse nell'esatto momento in cui lui aprì la porta di scatto, e finì quasi per venirmi addosso, ma si fermò, sorpreso, ed il colore scarlatto delle mie guance, se possibile, aumentò di tonalità.

'' Hermione, che ci fai qui?'' Chiuse la porta alle sue spalle, dando prima una rapida occhiata dentro l'aula, intimando il silenzio.

'' Oh, ehm, niente. Passo di qui per andare in Biblioteca.'' Mentii spudoratamente, cercando di convincerlo.

'' Ah, beh devo andarci anche io, in aula stanno facendo un progetto di gruppo per una pozione complicata e mi servono dei libri. Mi accompagni?''

'' Sicuro.''

'' Che ti è successo al viso? Sei rossa.. gli occhi lucidi.. Stai male?''

Mi posò una mano sulla fronte, a quel contatto divampai ulteriormente.

'' No, no. Sai, la stanchezza. Sto molto sui libri ultimamente.''

'' Tu stai sempre sui libri.'' Sorrise lui, scostando la mano e poggiarla sulla mia spalla.

'' Dovresti riposarti, se non ti senti troppo bene.'' Mi guardò più serio, più premuroso.

Impazzire. Si può impazzire per … che cos'era, attrazione?

'' Oh no, no tranquillo. Sto bene, sai, ci sono abituata. Che libro devi prendere? Posso darti un consiglio.''

Accettò di malgrado il mio cambio di discorso, e proseguimmo per il nostro percorso.

'' Oh, ehm.. sono dei volumi, in realtà, molto facili da trovare in biblioteca, eccezionalmente forniti di informazioni dettagliate e utili per chi voglia seguire al meglio questo corso. Ovviamente provengono dal Ghirigoro.''

'' Capisco, come vanno le lezioni?''

'' Devo dire egregiamente, sono bravi. Certo, anche io ero bravo.'' Finse di pavoneggiarsi, con quell'aria da ''Vecchio-Draco'' spocchioso e viziato, mi fece ridere, ricordare com'era. Se avessi saputo che sarebbe diventato cosi, per una qualsiasi ragione, forse lo avrei odiato di meno, in passato.

'' Anche se ti invidiavo molto. Venivo sempre secondo a Pozioni, dopo di te. Riuscivi negli Incantesimi, nelle Fatture, nelle Pozioni, cose che una figlia di Babbani dovrebbe conoscere meno rispetto a..''

'' Aspetta, fermati.''

Lo bloccai, e mi misi davanti a lui, prendendogli le braccia con le mani, guardandolo fisso negli occhi.

'' Ripeti.''

'' C.. cosa?'' Chiese lui, tra il confuso e lo spaventato.

'' Ripeti, quello che hai detto prima.''

'' Che ero.. invidioso di te..''

'' Dopo.''

'' Venivo secondo..''

'' No, ancora dopo. Come mi hai chiamata?''

'' F.. figlia di Babbani, credo.''

Lasciai cadere le braccia lungo i fianchi, morte, molli, incredule. La bocca spalancata a metà, lo sguardo perso, incredulo. Non poteva essere.

'' Io.. tu non mi hai mai chiamata figlia di Babbani!''

Ero quasi offesa, non so cosa mi stesse prendendo, ad un certo punto Mezzosangue non la percepivo più un offesa da parte sua, ma un contatto, una cosa che appartiene alla nostra memoria. Alla mia memoria.

'' Ti ho offesa?'' Chiese lui, accigliato, confuso.

'' No... anzi. Non mi hai offesa, perchè non mi hai.. Tu.. insomma, che.. ''

'' Dai Hermione, per me resti sempre la Mezzosangue, ma pensavo ti offendessi se ti ci avessi richiamato.''

Mezzosangue..

'' No, no non importa, ehm... Tranquillo.''

'' Quindi, rimani la mia Mezzosangue, si?''

'' La tu.. Si.. La tua Mezzosangue.''

Un sorriso innocente sul suo viso, un braccio a circondarmi le spalle, avanzammo per i corridoi, lui sorridente, tranquillo, io sconcertata, emozionata.

Impazzire, si può impazzire per... Affetto?

Si, si può.

Arrivammo in biblioteca due minuti dopo, prendendo il necessario, io finsi di cercare delle pergamene per gli appunti, cosi rimasi sola nella stanza grande, circondata da volumi di ogni genere, mentre Draco tornava a lezione con i suoi libri.

'' No, non va bene.. non va bene per niente.''

'' Parli da sola adesso?''

Una voce familiare ruppe i miei pensieri ad alta voce, e sentii dei passi alle mie spalle, e quando mi girai, Ron era alle prese con un libro sul Quidditch.

'' Ciao Ron!'' Gli sorrisi, salutandolo con una pacca sull'avambraccio, aumentato di diametro durante gli anni.

'' Cosa non va bene?'' mi chiese poi, con un sorriso.

'' Cosa.. chi?''

'' Tu prima dicevi che non va bene, non va bene per niente. Non capisco cosa non vada bene!''

Scherzò, sedendosi al mio tavolo.

'' Oh, nulla.. questi appunti, sai. Non ho più la mano di una volta!''

Finsi, facendo un sorriso poco convincente, sembrò non notarlo.

'' Ma il cervello è quello! Su che stai lavorando?''

'' Ehm..''

Non seppi i nomi dei miei libri finchè non li osservai per la prima volta da quando ero in quella Biblioteca.

'' Babbanologia? Ma Hermione, tu sai già tutto a riguardo!'' Rise confuso, passandomi il libro appena aperto.

'' Si, infatti, ma volevo conoscere meglio i pareri dei maghi, ecco, fare qualcosa!''

'' Si, capisco. Avida di sapere, eh?'' I suoi occhi erano davvero belli, pensai. Cosi fraterni, cosi amichevoli. In lui vidi la sicurezza.

'' Ron.. mi sta accadendo qualcosa di strano..''

La sicurezza necessaria per aprirmi a qualcuno.

'' Che succede?''

La sua voce era diventata apprensiva, premurosa.

'' Ho come dei.. flashback, déjà vu continui. Non so che mi succede, è come se a volte avessi gia vissuto una scena simile oppure.. mi vengono in mente immagini che non mi appartengono.. come per esempio..''

'' Per esempio?''

Mi bloccai, come potevo dirgli che nel sonno, sognavo di me e di Draco, in maniera cosi reale, cosi tangibile che quando mi svegliavo, ero convinta di averlo accanto.

'' Per esempio.. lasciamo stare, comunque cose che so che non sono mai successe ne tanto meno accadranno..'' Arrossi a quel pensiero. Era vero, mai successo, mai succederà. Una tristezza mi salì dal petto, facendolo lacerare all'interno.

Mi guardò interdetto, si girò la piuma d'aquila tra le dita, combattuto.

'' Ron, secondo te che cos'è?''

'' Oh.. beh.. potrebbero essere... dei.. sogni, sogni e basta, no? O magari.. non so..''

I capelli rossi gli ricadevano disordinati sugli occhi, si strinse nelle spalle come un cucciolo in cerca della madre.

Aveva paura.

'' C'è qualcosa che devo sapere?''

'' No, ma che, no! Non lo so, Hermione, prova a parlarne con la McGranitt, la sua esperienza è sicuramente maggiore alla mia.. Non posso, ne so come aiutarti, mi dispiace Herm..Ora devo andare, domani arrivano quelli di Dumstrang e Beatu..Batò.. insomma, l'altra scuola, e devo aiutare nei preparativi di benvenuto.''

Si alzò, lasciandomi con più drammi di prima, e mi passò accanto, carezzandomi una guancia con l'indice.

'' So solo che non ci devi badare più di tanto, Hermione. Se senti di voler fare qualcosa, tu falla. Non pensare troppo, agisci d'istinto.. Ti voglio bene.''

Mi oltrepassò ed andò verso la porta, dietro la quale sparì.

Se solo fosse possibile, la mia testa sarebbe esplosa da tutti i dubbi, le domande, i pensieri che conteneva.

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Capitolo 16
*** L'invito. ***


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16° Capitolo.

L'invito.

 

 

L'enorme Sala Grande straripava di alunni e docenti in movimento, tutti in agitazione per l'arrivo degli alunni delle scuole ospiti per il ballo.

Hermione appendeva stendardi con i simboli di tutte e tre le scuole, Hogwarts, Durmstrang e Beauxbatons, con eleganti movimenti di bacchetta. La Preside invitava i presenti a sedersi ai tavoli e a fare spazio ai nuovi arrivati, che a momenti avrebbero varcato la soglia della porta della stanza.

'' Fate silenzio! Fate silenzio... stanno arrivando.''

In un minuto tutti erano alle loro postazioni. Noi docenti in fila davanti il tavolo dei professori, mentre gli alunni in piedi ai loro rispettivi.

La Preside finalmente, con un gesto della bacchetta, aprì la porta, e da essa comparvero delle graziose ragazze, tutte esclusivamente bionde, bellissime e longilinee, che camminavano quasi fluttuando accompagnate da altrettanti attraenti ragazzi dagli occhi azzurri e capelli corvini, e dalle loro vesti azzurre uscivano stelle luminose, che andavano a disperdersi nella stanza come stelle comete.

Un applauso comune tra tutti gli alunni di Hogwarts, e gli ospiti si sedettero vicino alcuni Corvonero. Poi, un rullo di tamburi, e la mia attenzione e quella di tutto il resto della sala si andarono a concentrare ancora una volta verso l'entrata.

Una fila di ragazzi alti e muscolosi varcò la soglia, brandendo bastoni imponenti come scettri, la grande pelliccia che avvolgeva le loro possenti spalle era scura e si stendeva in un mantello che arrivava fino alle caviglie. Le loro divise erano rosse, nere e ricami d'oro.

Si andarono a mettere con i Serpeverde, seguiti anche loro da un applauso.

Dalla porta, in fine, entrarono i Presidi delle rispettive scuole, che andarono a salutare la McGranitt.

Finalmente banchettammo, la cena fu piacevole e tranquilla, e finì non molto tempo dopo.

Posai la forchetta sul piatto, avevo una pancia gonfia da far invidia a quella di Hagrid, avevo mangiato come un Troll.

'' Ragazzi, una passeggiata per smaltire?'' Chiesi agli altri seduti vicino a me, nelle stesse condizioni. Annuirono vistosamente e contenti dell'iniziativa, cosi andammo tutti nel cortile, anche se il freddo pungente ci faceva battere i denti, era stranamente piacevole un po d'aria fresca.

'' Ragazzi ho mangiato da star male..'' La voce di Ron era rotta dal freddo, debole ma felice.

'' Tu mangi sempre da star male Ron..'' Harry lo riprese, dandogli una pacca amica sulla spalla.

'' Ma qui cibo è zempre puono..'' Una voce profonda alle nostre spalle ci fece voltare, un ragazzo alto, magro, bruno, dalle folte sopracciglia e dai lineamenti forti e duri si fece largo nel cortile attraverso l'apertura di una siepe.

'' Ciao Herrmioni..''

'' Viktor!'' Prima di rendermene conto Hermione era corsa incontro al ragazzo abbracciandolo sorridente.

Gelosia, rabbia, il fuoco nelle vene. Lo ammazzo.

Non me ne accorsi, ma quando sentii una morsa al braccio, vidi la mano di Harry a tenermelo stretto, avevo gia sfoderato la mia bacchetta.

Prima che Hermione o Viktor potessero vedermi, la riposi subito, cercando di calmarmi.

'' Ciao anche a voi.'' Disse poi Viktor sciogliendo l'abbraccio.

'' Ciao Viktor..'' Salutarono all'unisono Ron e Harry, con un certo imbarazzo.

'' Parli molto meglio l'inglese!'' Osservò contenta Hermione, battendogli la mano sul braccio.

'' Io ho imparato a parlare meglio, si, ma ancora non capace molto bene, comunque, sono molto contento di vederti Herrmioni. ''

'' Si dice Hermione.'' Mi intromisi io, più duro di quanto avessi voluto. Hermione mi guardava confusa, Viktor non sembrava sconvolto più di tanto.

'' Ciusto, io ancora non so dire bene tuo nome, Ermione, credo mai riuscirò.'' Una cupa risata, e la situazione si alleggerì.

'' Quindi.. ehm - disse Ron rompendo il silenzio - giochi ancora in Nazionale?''

'' Oh.. si. Domani facciamo giro su scopa, si?''

Ron, tra l'imbarazzato e l'emozionato, annuii rosso in viso, che ora era perfettamente in tinta con i capelli.

'' Questo è bene.. ora io vado. Ciao a tutti, e..Ermione, sono molto felice di vederti, ci vediamo domani.''

Le baciò la guancia e se ne andò. Le nocche della mia mano erano strette cosi forte intorno la bacchetta che erano diventate bianche.

'' Ehm.. Io vado.. Ho molto sonno.'' Harry salutò tutti e si dileguò il più velocemente possibile, seguito da Ron.

'' Vado anche io, fa freddino.. Ehm, si. Buonanotte ragazzi..''

Rimanemmo cosi solo io ed Hermione, ma ero cosi arrabbiato che non potevo nemmeno guardarla.

'' Draco, tutto bene?''

'' Oh si. Benissimo.'' Mentii io, cercando con lo sguardo l'orizzonte, tutto piuttosto che guardarla in viso.

'' Stai mentendo, ti vedo strano..''

'' Ho detto che non ho niente, va bene?!'' Sibilai tra i denti, so di essere stato troppo duro, ma ora ero infuriato. L'immagine delle sue gote arrossate sotto le labbra di quell'energumeno Bulgaro mi hanno mandato in tilt il cervello.

'' Beh scusa tanto se mi preocc..''

'' Io vado. Scusami.'' Senza nemmeno rivolgerle uno sguardo, mi introdussi all'interno del castello e cercai di vagare per i corridoi, alla cieca, senza una vera meta.

 

°°°

 

Se sembra possibile che l'umore o il carattere di una persona cambino cosi all'improvviso? No, non sembra possibile. Eppure succede, e con Malfoy davvero troppo spesso.

Erano giorni che non mi parlava, nemmeno quando gli chiesi del ballo, mi disse solo che ci stava lavorando e si dileguò con una scusa.

Il ballo ci sarebbe stato di li a qualche giorno e lui nemmeno è a conoscenza del mio piano di decorazione della Sala Grande.

Mentre mi dirigevo a grandi passi verso l'atrio, venni sbattuta a terra con violenza, atterrando sul sedere, che per poco non spaccai a metà.

'' Chi è il defic...''

Alzai gli occhi verso Viktor, che si stava piegando per aiutarmi a rimettermi in piedi.

'' Scusami Herrmioni.. non ti avevo vista.''

Afferrai la sua mano e mi ritrovai quasi alla sua altezza, durante gli anni si era alzato notevolmente.

'' Oh, no non preoccuparti non l'hai fatto di proposito..'' Dissi abbozzando un sorriso e massaggiandomi il sedere.

'' Ti ho ferita, non volevo.'' La sua voce era preoccupata e imbarazzata, ma sorrisi con più convinzione e sembrò calmarsi.

'' Tranquillo.. Dove andavi cosi di fretta?''

'' A Quidditch con amico rosso!'' Sorrise a trentadue denti, e solo allora notai la scopa legata dietro la schiena.

'' Oh, beh niente male!''

'' Vuoi venire? Cosi tu puoi vedere!''

'' Ma certo, si con piacere.''

Ci dirigemmo verso i campi di Quidditch, il tempo era ideale. Le nuvole coprivano il sole, non soffiava vento e la temperatura non era eccessivamente fredda.

'' Ottime condizioni meteo, non trovi?''

'' Si, cosi noi giochiamo bene! Molto contento.''

Poco prima di varcare la soglia della porta d'ingresso, Malfoy vi entrava con dei libri in mano.

Ci vide, e non credo di essermi immaginata un lampo d'odio nei suoi occhi.

'' Ehi! Mafoe! Vuoi giocare?'' Lo chiamò Viktor, sbagliando in tutto e per tutto la pronuncia del biondo.

'' Si, Krem! Gioco anche io.'' Rispose brusco Draco, avvicinandosi e posando i libri sulla base di una statua.

'' Io no Krem!'' Disse Viktor quasi offeso.

'' E io no Mafoe!''

I due si guardarono in cagnesco, e poi Malfoy avanzò verso il campo di Quidditch con l'aria di uno che sta andando in guerra.

'' Che ha lui?'' Chiese Viktor una volta che Draco si allontanò abbastanza.

'' Non so cos'ha.. credo sia solo nervoso..''

'' Questo male.''

Ci incamminammo senza dire altro e in poco tempo io mi ritrovai sugli spalti e le due squadre in campo.

C'erano Malfoy e Ron che giocavano nella stessa squadra, nell'altra Viktor e alcuni Serpeverde.

Entrambi giocavano da Cercatori, incredibilmente, non vidi Harry.

Mi persi il fischio d'inizio poiché ero distratta, continuavo a pensare al comportamento di Draco di poco fa, del suo malumore, del fatto che nemmeno mi parlasse più.

E poi eccoli li, entrambi Cercatori, spalla contro spalla, a rincorrere una pallina d'oro.

Dentro di me una parte tifava per Vitkor, l'altra, per Draco. Non so bene quale delle due vincesse, ma per ora, nessuno dei due era riuscito a catturare il Boccino.

'' Coraggio!!'' Urlai incitando entrambi, ma ricevetti solo un occhiata torva da Draco. Viktor sembrava non aver sentito..

'' Si può sapere che ti ho fatto..'' Sussurrai al vento, pregando in una risposta che ovviamente non mi fu data.

Finalmente entrambi avvistarono nuovamente il Boccino, entrambi in corsa, entrambi che vogliono vincere.

C'erano quasi, entrambe le braccia allungate in direzione della palla, mancava poco e uno dei due l'avrebbe presa..

'' Coraggio... Draco..''

Un urlo agghiacciante si levò dall'altra parte del campo, distraendo i Cercatori, che si arrestarono all'istante, lasciando andare il Boccino.

Un ragazzo era caduto dalla scopa, probabilmente è stato colpito da un Bolide.

Allarmata, scesi dagli spalti insieme ad altri alunni e quando fui abbastanza vicina, un ragazzo dai capelli neri era accasciato a terra, dolorante, sanguinante, ma vivo. Un Grifondoro, a giudicare dalla divisa.

Un sospiro di sollievo generale, nessun morto.

'' Andiamo, ti aiuto ad alzarti.'' Draco afferrava il ragazzo per il braccio e lo caricò sulla spalla, lasciando il corpo di questo a penzoloni lungo la schiena del biondo.

'' Lo porto io in infermeria.. a dopo.''

Lo vedemmo allontanarsi insieme ad alcuni compagni del ragazzo ferito, sicuramente uno del secondo o terzo anno, a giudicare dall'altezza.

'' Beh, sarà meglio che entriamo, sta per nevicare.''

Ron sbucò dalla folla e mi circondò le spalle con il braccio, e andammo tutti insieme nel castello.

'' Bella partita, Ron.'' Si avvicinò Viktor, tenendo la mano alzata verso Ron, che la strinse in segno d'amicizia.

'' Gia, davvero niente male.'' Sorrise il rosso, levando il braccio dalle mie spalle per reggere la scopa che gli stava per scivolare.

'' Herrmioni, posso chiedere cosa?''

'' Certo..''

'' Posso chiedere cosa, da soli?''

Viktor guardò Ron con fare complice, e lui fu costretto ad affrettare il passo per distanziarci.

'' Che devi chiedermi, Vik?''

'' Sai, io sono molto felice di vederti. Molto bello essere qui, per ballo. Mi chiedefo se tu volevi venire con me, per Ballo, sai, come vecchi tempi.''

'' Oh..'' Mi bloccai all'istante, riprendendo il passo con fare vago, ma il gesto non sfuggì al Bulgaro, che mi guardava ansioso.

'' Beh, non vedo perchè no..'' In fondo nessuno me lo aveva ancora chiesto, e credo nessuno lo avrebbe fatto.. anche se..

'' Bene, sono contento Herrmioni.'' Sorrise imbarazzato lui, facendo trasparire un lato di lui che non conoscevo, quello dolce.

Non che quando non stavamo insieme fosse duro, ma era, più che altro, un tipo fisico, molto più diretto e senza mezzi termini.

'' Ci vediamo a Ballo, allora. Ciao Herrmioni.''

'' Ciao Viktor..''

Non so bene perchè, ma guardandolo allontanarsi, avrei voluto che i suoi capelli fossero biondi, l'andatura molto più sciolta, il fisico più asciutto. Non so bene perchè, ma a invitarmi al ballo, avrei preferito se lo avesse fatto qualcun' altro.

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Capitolo 17
*** Chiudi gli occhi, ti farò ricordare. ***


Eccomi qui ^^ Ebbene si, siamo quasi alla fine di tutto, questo capitolo però l'ho allungato parecchio, il prossimo probabilmente sarà l'ultimo :( Grazie a tutti di avermi seguita fino a qui, è emozionante e davvero gratificante sapere che molte persone apprezzano il mio lavoro, che dedico a tutti voi per la vostra dolce dedizione alla storia. Spero con il cuore che continuerete a seguirmi nelle prossime storie, un bacione, la vostra Lulù.

Capitolo dedicato alle mie colleghe preferite :)
Un bacione a GloriaMalfoy, HexLeviosa ed a Julie___ , che mi sono state di grande conforto in ogni mio capitolo, sempre pronte con un dolce incoraggiamento. A voi dedico il mio più grande capitolo della storia, un bacione, vostra Lulù. 

Non dimenticate di aggiungermi su  Facebook e di mettere ''mi piace'' alla mia pagina dedicata ad Harry Potter , Always. ^^

 



17° Capitolo

Chiudi gli occhi, ti farò ricordare.

 

La campagna si stende intorno a me, sono il padrone del mondo.

Ho cinque anni quando abbraccio per la prima volta la natura, interamente libera in un

tramonto rosso cremisi, le spighe di grano alte quasi quanto me, erano d'oro.

D'oro, i capelli di mia madre. Lei cammina al mio fianco,

fa oscillare il mantello, lei è bellissima. Spero di diventare affascinante come lei un giorno.

''Draco, guarda..''

Le dolci mani di mia madre accarezzano una spiga per qualche secondo,

e quando il delicato contatto si infrange, le sue mani si schiudono come un fiore

nelle quali si posa una farfalla.

Ha le ali gialle e nere, grandi e tutte spiegate. Ma non vola via, sta li perché le va,

nelle dolci mani di mia madre.

'' Mamma, perché hai lasciato che papà se ne andasse?''

Il viso di mia madre non mutò espressione, ma guardava con rispetto quella creatura nelle mani

e dopo, carezzandole le ali con la punta dell'indice, sorrise.

'' Tuo padre è dovuto andare via per un po, non portargli rancore per questo, tornerà.''

'' Ma ..perché lo hai lasciato andare via da noi? ''

'' Tesoro, sappi che per Amore, si lasciano andare le cose che ci piacciono tanto,

perché altrimenti si costringe una creatura al nostro volere..

Tuo padre è incline a questo tipo di trattamento, e si sbaglia, ma guarda..''

Alzò le mani, facendo volare via la farfalla dalle grandi ali gialle.

'' Se non imparassi ad Amare gli altri, nessuno tornerà mai.''

'' Ma mamma, la farfalla se ne è andata..a che serve l'amore?''

Il viso di mia madre arrivò all'altezza del mio, sorridente, magnifica.

'' Ti sbagli..''

Dopo poco più di un attimo, un leggero solletico sulla mia guancia, vi portai le mani, e quando afferrai la farfalla che vi si era posata sopra, credetti all'Amore per la prima volta.

 

°°°

 

 

 

'' Draco, fermati, per favore.''

Ignorala.. vai avanti, vai dritto, corri se necessario, va via..

 

'' Draco ma insomma! Sto parlando con te!''

La voce di Hermione era un frastuono nel corridoio deserto, impossibile fingere di non sentirla..

Mi fermo, finalmente, e lei mi raggiunge poco dopo, ansimante. Le sono di schiena, lei mi afferra un braccio, mi fa girare. Ora abbiamo un contatto, ho i suoi occhi nei miei, quanto vorrei poter sfuggire a quelle gabbie d'oro.

'' Scusa, sto andando di fretta..''

Basta soffrire, basta. L'hai persa, è tardi..

 

'' Non hai lezione ora, fermati per favore. Che ti succede? Perché mi eviti?''

Nulla, voglio solo smetterla di lottare.

'' Non ti evito, Hermione.''

'' A me sembra di si. Sono giorni che non mi parli, nemmeno mi guardi. Perché? Che ti ho fatto?''

Stava cominciando ad arrabbiarsi, la voce si stava alzando, le guance arrossendo, gli occhi si inumidivano.

'' Sono.. distratto, Hermione.''

'' Ah, sei distratto, eh?'' Chiese scettica, mettendosi una mano sul fianco e l'altra a strofinarsi il mento.

'' Si, con i preparativi per il ballo.''

'' Smettila, so bene che hai gia finito di preparare tutto, me lo ha detto la McGranitt. Dovevamo discutere anche di questo, ricordi? Tu me lo hai chiesto, tu mi hai chiesto il tuo aiuto.''

'' Lo so, Hermione mi dispiace, non ci faccio caso..Sono solo..''

'' Distratto. Beh, certo. Ma perché evitarmi? Non se ne può discutere insieme?''

La sua voce si era addolcita, ma si sentiva lontano un miglio la delusione che aleggiava nel suo cuore. Non voglio recarle dolore, ma sono troppo debole per riceverne altro.

'' Scusami, Hermione. Devo proprio andare..''

'' NO!''

Mi afferrò con forza il braccio, quasi scuotendomi, bloccandomi.

'' Devi dirmi perché non mi vuoi più..''

Mai smesso di volerti,

mai smesso di amarti.

Ma quando si ama qualcosa

che non ci appartiene

anche se ci piace tanto

bisogna lasciarla andare...

 

'' Ci vediamo, Hermione..''

 

°°°

 

Devo dire che è strano, perdere una cosa che non si è mai avuta e starci male è contro ogni senso.

Ma perché devo soffrire, dopo tutto.

Eppure sembrava diverso... Sembrava avesse accettato la nostra amicizia, sembrava ci tenesse a me.

Non posso averlo ferito, non gli ho mai torto un capello, che gli ho mai fatto?

Eppure mi manca. Sono stanca, ma nemmeno il sonno cura le mie ferite.

Il mio orgoglio è stato lacerato, il mio affetto è stato deturpato, i miei dubbi sono solo aumentati.

Può farmi così male? Preferivo le sue offese, i suoi ghigni, i suoi sguardi sprezzanti, alla sua dolcezza negata, al suo sguardo dolce, alle sue attenzioni.

Non è una felicità, è solo l'illusione. L'illusione di qualcosa che sarebbe potuto esserci, ma mi ha sottratto.

Draco.. Perchè mi fai questo? Pensavo stessi cambiando, stessi diventando qualcuno di affidabile, qualcuno da amare..

Butto l'ennesimo vestito sul letto, nessuno mi piace, nessuno mi fa sentire bella, vorrei solo lui addosso, lui, l'unico capace di farmi sentire sempre sospesa ad un filo tra Paradiso e Fantasia.

Ora l'idea di dover andare al ballo mi spaventa, non voglio.

Ma se ci fosse anche lui? Forse sarebbe peggio, o forse no. Capirebbe che non ci sto male, che non mi interessa. Si, lo so che è una cazzata. Ma almeno l'orgoglio voglio risanarlo.

Decido di prendere un abito blu di seta con il corpetto in pizzo, mi arriva fino alla coscia, ma con un lungo strascico dietro, fatto come fossero petali di un blu più chiaro che si sfumava in un bianco opaco.Scarpe con tacco bianco perla, una collana del medesimo colore, un leggero trucco azzurro e capelli lisci e sciolti sulle spalle. Non mi ero resa conto di quanto si fossero allungati, probabilmente avrei dovuto tagliarli di li a poco.

Mi guardai attentamente allo specchio, tutto regolare, decisamente un'estetica accettabile. Perché ora non provi ad ignorare questo?

Cosparsi di olio di rosa il collo e le mani, cosi da avere una leggera fragranza addosso. Ho sempre odiato gli eccessi, giusto una goccia avrebbe fatto al caso mio.

Le sette e zero zero.

Viktor verrà a prendermi a momenti. Finisco di sistemarmi i capelli e sento bussare alla porta, è arrivato.

'' Herrmioni, sono Vitkor.'' Lo sento parlare timidamente da dietro la porta, il fatto che ancora non sapesse pronunciare bene il mio nome un po mi irrita.

'' Arrivo, un secondo!''

Gambe in spalla Hermione, è ora di fare scena.

 

°°°

 

Attraversai la porta e quel che mi aspettava al di là di essa mi sorprese come nulla al mondo.

Il soffitto, al posto delle candele, faceva dondolare cristalli di neve delle dimensioni di una pallina da tennis, ma erano luminosi e creavano bellissimi giochi di luce sulle pareti, anch'esse decorate con setosi nastri bianco perla che ricadevano fluidi da coccarde a forma di chiave di violino.

La musica era rigorosamente classica, elegante, matura, seria, semplice. Perfetta. Si sposava alla perfezione con quel che era il simbolo del ballo : la rinascita.

I tavoli lunghi e rozzi erano spariti, al loro posto, deliziosi tavoli in ferro battuto circolari erano disposti intorno ad una pista da ballo in parquet, e le tovaglie erano dello stesso tessuto dei tendaggi appesi alle pareti.

Molti invitati erano presenti, e tutti sbalorditi quanto me. Hermione aveva fatto un lavoro eccellente, l'atmosfera era quasi regale, ma giovanile, serena.

I ragazzi erano quasi tutti rigorosamente in Smoking nero, mentre le ragazze vantavano abiti da cerimonia, chi pomposi, chi troppo stretti, chi neri, chi blu, insomma, un guardino di vestiti colorati.

Cercai tra quelle vesti, quella che potesse appartenere ad Hermione, ma non la vidi, evidentemente ancora non era arrivata.

Ma tra le facce conosciute riconobbi quella di Ron, vestito di tutto punto per l'occasione e con i capelli tirati indietro, nemmeno lo riconobbi all'istante per l'evidente cambiamento.

'' Ciao!''

'' Ehi Draco! Sei venuto! Dov'è Hermione?''

'' Non so..''

'' Pensavo ci veniste insieme..'' Ron sembrava sinceramente sconcertato, triste.

'' Tanto a che serve.. lei ormai è persa..''

'' Ma che stai dicendo! Miseriaccia Malfoy! Proprio tu? Tu mi stai dicendo che ti arrendi?''

Tratteneva a stento l'istinto di urlare, ma abbassò la voce senza perdere il tono deluso e arrabbiato che gli annebbiava addirittura gli occhi.

'' Ron, lo sai anche tu. Evidentemente non era destino, lei ora non mi calcola in quel senso..''

'' Non hai prove di ciò che dici, Draco. E lo sai anche tu!''

Parlare con lui era inutile, lui non sapeva, lui non conosceva i fatti. Mi girai verso la pista da ballo, ma l'occhio mi cadde per prima sulla porta d'ingresso, dove stava entrando in quel preciso istante una bellissima … Hermione. I miei occhi non l'avevano mai vista così... e al suo fianco c'è quel burbero ammasso di muscoli e segatura di Krem.

'' Vuoi la tua prova? Guarda con chi è venuta al ballo..''

Indicai a Ron la coppia appena entrata in sala, e sembrava che anche lui avesse perso l'uso della parola, poi si ricompose.

'' Non significa nulla, sono solo amici, si sa.''

'' Se non sbaglio anche al Ballo del ceppo erano insieme, giusto?''

'' Si..''

'' E se non vado errando, dopo tale data si sono fidanzati, dimmi se sbaglio, Ronald.''

'' Draco, le cose sono cambiate, non c'entra nulla. E sono sicuro che se ti dai da fare ce la puoi fare. Non arrenderti, sei un Serpeverde no?''

Lasciai Ron con la sua convinzione sul mio coraggio, sulla mia forza, che temo veda solo lui. Io non la vedo più, oramai è persa, è andata. Che senso ha?

'' Draco!''

Mi girai, e tutto potevo accettare tranne che quello. Hermione mi si era piazzata davanti, accompagnata dal bell'imbusto.

'' Ehi, come va Hermione? Ciao Krem.''

'' Krum.''

'' E io che ho detto? Come va, Krem?''

'' Ehm, Krum, ti andrebbe di andare a prendermi da bere?''

Il gigante mi riservò un'occhiataccia, poi andò al bancone del buffet a prendere quanto richiesto.

'' Qual'è il problema?'' Hermione era infastidita, e mi guardava confusa.

'' Non credo di capire quale problema tu giudichi problema.''

'' Cosa?'' Se possibile, la sua faccia aumentò di carismatica confusione.

'' Che c'è, Hermione?''

'' Perchè mi parli cosi?'' Ora era arrabbiata, le si vedevano chiaramente le gote infuocate.

'' Come dovrei parlarti?''

'' Oh non lo so, sai, magari con interesse? Educazione? Cortesia?''

'' Credevo di essere abbastanza educato e cortese, se ti ho mancato di rispetto devi perdonarmi.''

Misurai con attenzione ogni parola, ogni tono di voce, affinché capisse che tutto ciò che le stavo dicendo fosse una più che comprensibile presa per il culo.

'' Draco, cambia quel cazzo di tono o ti giuro ti rispedisco all'inferno!''

'' Ah, Hermione, ti facevo più educata. Che linguaggio di poco gusto..''

'' Smettila immediatamente.''

Mi afferrò un braccio con la forza di cento uomini, quasi me lo stritolò, e mi condusse verso la parete opposta a quella dove c'era il tavolo con le leccornie.

'' Resta fermo un secondo.''

Poggiò la bacchetta sul tendaggio largo un metro, e questo si scostò, e facendo attenzione a non essere vista, spinse il muro sottostante e questo si spostò al suo tocco.

'' Ma che diavolo..''

Non feci in tempo a capire bene, probabilmente non vidi nemmeno Hermione spingermi dentro il cunicolo e farmi inciampare su quello che spero non fosse un teschio, mi spinse sempre più avanti e la porta si richiuse dietro di noi.

'' Hermione che cos'è questa roba? Fammi uscire immediatamente!''

'' Sta zitto e cammina!''

Oh beh, certo, perchè camminare al completo buio in un corridoio di pietra tagliente e sconnessa era facile per lei. Per me, però, era complicato quanto cercare un filo di paglia in un cumulo di aghi.

O comunque simile.

'' Hermione dove mi porti? Vuoi farmi ammazzare solo perchè non colgo l'ironia di Krem?''

'' Smettila di chiamarlo cosi, non capisco perchè ti dia così fastidio.''

La sua voce era alle mie spalle, e mi spingeva poggiando i palmi delle sue mani sulla mia schiena, e più avanzavamo più l'odore di chiuso e di abbandonato si faceva intenso.

'' Oh no non mi da fastidio, Hermione, hai seriamente frainteso. Mi sta definitivamente sui coglioni.''

'' E poi sono io quella con il linguaggio scurrile mh?''

'' Sono uomo, da me è comprensibile. Ora ti prego, mi spieghi dove mi stai conducendo?''

'' Ci siamo quasi Principessina, puoi attendere altri due minuti per favore?''

'' Certo, tanto che ti frega, ci sono io in prima fila.''

'' Che uomo di coraggio!''

'' Non essere ironica con me, signorina.''

'' Non credo tu sia nelle condizioni di dare ordini a me.''

Sbuffai sonoramente, mi lasciai condurre ancora per qualche minuto per questo corridoio infinito, e finalmente vidi una luce in fondo al tunnel, che piano piano si allargava, e sembrava fosse in salita.

'' Ci siamo, spostati, devo aprire.''

La lasciai passare, ora finalmente ci vedevo qualcosa. Aveva i capelli un po scompigliati, le stavano dannatamente bene. Ricacciai indietro il pensiero, basta farsi illusioni.

Dalla bacchetta di Hermione fuoriuscirono scintille azzurre e le sbarre di ferro si allargarono fino a far apparire una porta finestra, l'aprì e ci entrò senza timore, invitandomi a seguirla.

Quando varcai la soglia, un ambiente del tutto diverso dalle aspettative mi si presentò davanti gli occhi.

Una stanza simile ad una caverna, adornata con pellicce appese ai muri, una poltrona immensa del medesimo tessuto, un letto in legno enorme, cosi enorme da farci entrare sei persone.

Un caminetto al limitare della stanza, un grande tavolo in legno e due sgabelli alti e grossi.

'' Dove siamo..'' Le chiesi, girando per la stanza, cercando di accendere delle candele qui e la, per illuminare meglio, anche se il fuoco appena acceso da Hermione aiutava molto.

'' Questo era il rifugio di Hagrid quando veniva qui a scuola, come vedi i mobili sono molto più grandi di come dovrebbero essere per quelli come noi, lo usava quando il Basilisco girovagava per il castello. Solo lui e Silente erano a conoscenza di questo rifugio, e alcuni compagni che ospitava Hagrid, gli unici che parlavano con lui, insomma. Me lo ha detto al secondo anno, ma c'ero entrata una volta soltanto.''

'' E perchè mi ci hai portato?''

'' Perché è ora di smetterla Malfoy. C'è qualcosa che non sopporto, e quel qualcosa è il non chiarire apertamente.''

'' E vuoi chiarire in una caverna?'' Chiesi sarcastico, certo aveva tutto un modo suo per comportarsi.

'' Voglio chiarire in una caverna, si. È l'unico posto che mi è venuto in mente in quel momento e poi è uguale, non importa dove, ma come. Dobbiamo chiarire. Prima ti comporti in un modo, poi in un altro, poi ti parte la brocca e cambi ancora! Spiegami, illuminami i confini della conoscenza perchè per ora io sono davvero all'oscuro dei tuoi ragionamenti.''

Camminava avanti e indietro per la stanza, ogni tanto rischiava di inciampare con lo strascico del vestito, le gambe snelle messe a dura prova sulla roccia con quei tacchi alti..

'' Hermione, calmati.''

'' Non dirmi quello che devo fare!''

'' Ma tu lo hai appena fatto, mi hai imprigionato qui, mi vuoi obbligare a chiarire qualcosa che non c'è e poi mi hai privato di una splendida festa.''

Ora si era fermata, mi guardava incredula, bocca semiaperta, braccia immobili lungo i fianchi. Trattenni di malavoglia l'istinto di riderle in faccia.

'' Tu – mi puntò l'indice sotto il naso, avvicinandosi pericolosamente con fare minacciosa – si, tu proprio tu Draco Malfoy dei miei stivali TU ORA CHIARISCI CON ME.''

'' Riprendi fiato e poi ne riparliamo..''

'' NON RIPRENDO PROPRIO NIENTE! Che c'è? Qual'è il problema? Sono io? Ho detto qualcosa che non va? Ti ho ferito? Ti ho offeso? Ti ho ammazzato il gufo? Spiegami! Io ero convinta tu fossi.. interessato a me! Fossi .. volessi essermi amico o addirittura altro, pensavo di piacerti e in questi ultimi tempi io ho.. frainteso, credo, probabilmente immaginato cose che.. non lo so, a volte sogno di noi e la cosa è sconcertante, altre volte mi sembri cosi familiare, vorrei..si insomma ti trovo diverso. Gli ultimi tempi ho anche immaginato di te che baciavi me! Si lo so che è assurdo ma lo immaginavo così vividamente e quando aprivo gli occhi ero sorpresa che non fosse tutto reale perchè era... LASCIAMI FINIRE! Voglio capire perchè tu ora sei andato fuori di testa e non ti sei degnato di darmi spiegazioni.. OH TE LA PIANTI DI INTERROMPERMI?''

'' Non sto dicendo nulla!'' Mi difesi io, allibito.

'' No ma muovi la bocca come se volessi farlo!''

'' Sono solo sconcertato, ok?''

'' Oh certo, perchè adesso ci si sconcerta se una ragazza ti confessa di essere attratta no? Giusto!''

Stava andando fuori di testa, parlava a vanvera, aveva gli occhi sgranati che andavano di qua e di la e gesticolava da far paura.

'' Hermione..''

'' No Hermione un accidenti! Io ero così felice del tuo cambiamento e aspettavo solo..''

Si bloccò, chiudendo gli occhi come se aiutasse a frenare le parole che voleva uscissero dalla sua bocca.

'' Dimmi che aspettavi..''

'' Niente, aspettavo qualcosa, un segno preciso, una prova! Mi hai mandato solo in confusione, e poi queste immagini strane di te mi mandano il cervello in tilt, ok? Cose che so che non sono successe, ma sembrano essere successe, insomma, pare che ci siano state davvero ma non è cosi io lo so! Non è possibile che tu mi abbia..''

'' Baciata?''

'' Eh.. si baciata! Non mi hai mai baciata, ne altro, perché ho anche queste sensazioni ok? OK? E non è normale, per niente, tu non mi hai mai e poi mai..''

'' Baciata.''

'' LO SO! Ma è come se fosse successo capito? Mi immagino cose, cose strane!''

'' E vedi la gente morta?''

'' MA CHE C'ENTRA?''

'' Volevo solo smorzare la tensione Hermione, tranquilla!''

Mi avvicinai cautamente a lei, sembrava sul punto di esplodere.

'' Continua, ti ascolto.. non ti fermo più, giuro.''

Mi guardò sospettosa e poi continuò il suo monologo.

'' Ok, credo di essere malata, ok? Non so.. ho le allucinazioni, i déjà vu a palletta, mi immagino roba che..''

'' Tu cosa pensi che siano?''

'' Allucinazioni, credo..''

'' E se non fossero allucinazioni e basta, Herm?''

'' Se pensi che siano fantasie erotiche guarda che ti sbagli!'' Arrossì violentemente, mettendosi una mano sul petto, indignata. Risi e negai con il capo.

'' No, non intendo quello. Magari sono.. ricordi?''

'' Ricordi di chi? Non miei, impossibile. Non è mai successo, ne mai succederà, so che sono solo … confusioni. Ok?''

'' Ti sbagli..''

'' No, sono quasi sicura che siano allucina..''

'' No, ti sbagli, ti dico. Per favore, credo di aver capito cos'hai.''

'' Ah si? Dici che sono sotto l'effetto di qualche Pozione?''

'' No, peggio Hermione, molto peggio.'' Continuai ad avanzare verso di lei, lentamente, misurando i passi molto attentamente.

'' Mi spaventi..''

'' No, no tranquilla. So come far sparire le allucinazioni, davvero.''

'' Dici davvero?''

'' Si, devi solo fidarti di me, ok? Questa che sto per farti è magia potentissima, devi essere cauta, devi fare quello che ti dico. Promesso?''

'' Va.. va bene, ma è pericolosa?''

'' Oh si, la gente ci muore.. Ma tranquilla, non succederà, non stavolta.''

'' Che intendi?''

Ora le ero cosi vicino da poterle odorare i capelli voluminosi, da poter sfiorare la sua fronte con le labbra.

'' Devi chiudere gli occhi..''

'' Perchè?''

'' Hai promesso..''

'' O..ok..''

'' Ti farò ricordare..''

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Capitolo 18
*** Siete Bellissimi. ***


Prima di tutto voglio ringraziarvi tutti. Dal primo all'ultimo. Avete reso la mia storia una passeggiata gradevole nel mio percorso, e siete stati molto carini, gentili, sempre pronti a regalarmi un sorriso.Ora posto l'ultimo capitolo della mia storia, e ci siamo. Non me ne rendo ancora conto, è stata importante per me, ed ora ha una fine.
Ancora grazie a tutti, spero che cogliate il messaggio che c'è dietro tutto questo.
Ricordatevi la bellezza dell'amare.
Un bacio, vostra per sempre..Lulù.


18° Capitolo.

Siete bellissimi.

'' Ti farò ricordare..''

 

E più si avvicinava più non capivo, più pensavo ''Ehy, Herm, questo s'avvicina, che cosa si fa ora?''

Ha le mani che sono sui miei fianchi, coraggio Herm.. scansati, che vuole fare? Scansati Hermione...

Le labbra sono li, esalano respiri alla menta, hanno delle curve che sanno d'Amore.

Mi chiedo di cosa sappia, l'Amore. Magari ha il sapore delle fragole, o magari di cocomero d'estate, o di acqua fresca. Di cosa sapranno le sue? Magari di risotto, magari è solo Amore.

'' Draco..''

Una supplica, non vedi che ti supplico? Non avvicinarti più, resta li dove sei, fatti guardare gli occhi dalle tante sfumature che hai.

'' Hermione..''

E non sussurrare cosi, non vedi che muoio sotto il tuo calore?

Retrocedo, qualche passo, la fredda roccia dietro la mia schiena, scossa dai brividi. Lui è ancora qui, attaccato a me, mi guarda, mi sfiora le guance, ha le labbra soffici sul leggero strato di pelle rossa che sta carezzando.

Vorrei s'avvicinasse, vorrei stesse più a destra, verso le mie labbra, o vorrei ci stessero sopra. Vorrei sapere che sapore ha.

'' Per favore..''

'' Shhh..''

Ed eccole li, ora ad un millimetro dalle mie, penso che sto per svenire, ho lo stomaco in subbuglio, ho le mani che tremano sul suo petto, sotto la sua giacca, sopra la sua camicia.

Ha il sapore di acqua fresca aromatizzata alla menta, la sua bocca.

Ed ora che finalmente la sento..

Non posso farne a meno. Bacio avida le sue labbra, lo stringo a me, unisco i due corpi, no, mi sbaglio, non siamo più corpi. Siamo acqua che disseta l'arida terra, siamo neve sopra la calura, siamo foglie al vento che si lasciando andare.

Siamo..

''Svegliati Herm... Ti prego.. ''

Ricordo di sentir chiamare il mio nome, la voce che mi faceva appello era calda, sensuale, preoccupata. Mi sentii sollevare, qualcuno mi stava avvolgendo in qualcosa di caldo, di morbido. Mi sentii subito meglio, sospesa. Aprii gli occhi lentamente, a scatti. Le luci erano diffuse, sfocate, calde. Era in braccio a qualcuno, che mi teneva stretta. Ero tra le braccia di Draco..

 

Mi portai le mani agli occhi, un mal di testa mi pervase completamente.

'' Hermione.. lascia fluire i tuoi ricordi..''

 

Una camicia a terra, delle cicatrici sulla schiena dalla pelle diafana.

Apparteneva ad un ragazzo dai capelli di platino, era alto. Di spalle. Le cicatrici ancora

non completamente guarite.

 

'' Ti prego.. levati la camicia..''

Lui obbedì, si levò la giacca, la camicia, e rimase a guardarmi, quasi consapevole.

'' Voltati..''

Si voltò, rivelando delle ferite cicatrizzate, simili a frustate.

Un colpo alla tempia..

 

Mi trovo in una casa, no, nel cortile.

Un bel giardino paradisiaco.

Draco è dietro, mi guarda sorridente.

Pochi attimi dopo..

Draco è nel letto privo di sensi.

Gli stringo la mano, sto con lui.

Io lo.. chiamo.

 

E poi ancora..

 

Una poltrona, una cucina, immagini sfocate di un vasetto di marmellata.

Un risotto che sa di labbra, labbra che sanno di Malfoy.

Draco..

 

'' Che mi sta succedendo..''

Caddi, era inverosimile, non poteva essere vero..

 

''Draco..''

'' Dimmi..''

'' Sei bellissimo..''

 

'' No..''

Mi trovo a terra, stordita, impaurita, confusa.

'' Concentrati Herm.. ti prego..''

 

''Malfoy, perchè ti da cosi fastidio che sia io una volta tanto a salvarti la vita?''
 

'' Hermione, che cosa vedi?''

'' Vedo.. un.. mondo diverso. C'è.. neve.. ci sono bancarelle, c'è un libro.. ci sei tu, una panchina.. una casa, di nuovo il libro.. tu me lo hai regalato..''

'' Si, e poi?''

'' Poi.. '' Mi portai di nuovo le mani alle tempie, era doloroso ricordare?

'' Cos'altro Hermione, coraggio?''

'' Vedo.. ricordo di te. Io e te, noi... abbiamo fatto..''

'' Dillo..''

'' Abbiamo fatto l'amore..io sono.. un Horcrux, io .. ho.. lottato, c'eri tu, c'eravamo tutti..''

'' Si.. cos'altro?''

'' Io.. ho capito cosa devo fare.. sto.. ti sto salutando.. ti ho detto che.. t'amo.. poi.. Voldemort.. io cado, e mi risveglio in un'infermeria.. quando mi sveglio, ci sei tu..''

Le lacrime mi solcavano il viso fino, avevano creato un loro tracciato, avevano inondato le mie guance.

'' Ricordi..?''

'' Si..'' Sussurrai, incredula, com'era possibile? Ora tutto era chiaro, io.. ricordo..

'' Hermione..'' I suoi occhi sono lucidi, sorride, mi abbraccia.

Lo amo.

Io amo Draco Malfoy.

'' Come ho potuto dimenticarmi.. Come.. come sono sopravvissuta?''

'' Il libro Herm.. è stato il libro..''

'' Mi hai salvato la vita.. Ancora..''

'' E lo rifarei, ma ti prego, non metterla più a repentaglio, Hermione.. mi sei mancata cosi tanto..''

Le sue labbra ora sanno di nuovo, adesso le sento. Ora so cosa sono. Sanno d'amore. Sanno di lui.

L'amore che provo, l'amore per lui.

Dimentica Herm, dimentica chi lui sia stato, perchè ora sai chi è davvero.

'' Mi sei mancato tanto anche tu.. ora capisco tutta quella confusione, tu sei ..''

'' Sempre rimasto con te, Herm.. Ti prego vieni ancora qui..''

'' Sempre..''

Ho le sue braccia attorno, lo amo ancora, non ho mai smesso. Lui è sempre rimasto, lui c'è, è tutto vero. Io ricordo.

'' Ti amo Granger, non dimenticartene mai più..''

 

 

Quella sera facemmo l'amore. Lo facemmo ancora e ancora. Quando finalmente uscimmo dalla stanza, la Sala Grande era sgombra. Quella sera uscimmo dal castello, sapete? Andammo a casa.

Una volta arrivati, mi mangiai una fetta di pane e marmellata, e poi feci ancora l'amore con lui.

Non so perché la vita ci giochi degli scherzi così crudeli, facendoci dimenticare le cose importanti.

Ma io credo di avere un'ipotesi.

È grazie all'aver perso una persona, che ho capito quanto sia stato bello ritrovarla, riaverla, riamarla.

So che le persone se ti amano non scappano, restano nei momenti difficili.

Il mio nome è Hermione Jean Granger, sono nata da una famiglia di Babbani, segni particolari?

Sono una strega, la più brillante della mia età. Ho un'amore, ed un ricordo. E sono i miei vanti.

Non scordatevi d'amare, anche quando sembra impossibile.

Siete bellissimi.

Never Forget.

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