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di LoversOcean
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi Arrivi ***
Capitolo 2: *** Questione di Fiducia ***
Capitolo 3: *** Well... That Escalated Quickly ***
Capitolo 4: *** Non è Quello Che Sembra ***
Capitolo 5: *** Fatum ***



Capitolo 1
*** Nuovi Arrivi ***


« Nuovi Arrivi »

Tutto era tranquillo da almeno un paio di mesi. Nessuna creatura mostruosa che se ne andava in giro a sterminare la popolazione, nessun branco pieno di Alpha arrabbiati pronti a radere al suolo la città, nessun cacciatore che si lasciava prendere dalla frenesia del suo adorabile "hobby" e passava il tempo a dare la caccia ai suoi amici come fosse stata appena aperta la stagione delle anatre. In sostanza le cose non potevano andare meglio e questo si sa, non poteva che essere catastrofico.

Stiles a volte si odiava per essere così ansioso e disfattista, anche se davvero non gli si può dare torto. Kanima? No, nessuno? Strambo Peter? Niente? Si potrebbe tranquillamente andare avanti, ma avremmo finito con l'essere ridondanti. Il punto era uno solo: la troppa calma è anche peggiore dell'assenza di calma e Stiles a volte si odiava ancora di più per avere sempre ragione. Perchè lo poteva sentire quasi sotto pelle, c'era qualcosa che non andava e per di più lui si stava annoiando così tanto da essere arrivato ad annoiarsi della sua stessa noia... Una noia-ception(*). Insomma, dategli qualcosa da fare, seppellitelo di ricerche, riempitegli il computer di vecchi scritti criptici da tradurre, qualsiasi cosa! Ma no, se ne doveva stare in balia degli eventi e soprattutto di se stesso, incapace di abbassare il volume dei suoi pensieri, mentre cambiava per la trentesima volta posizione sulla sedia, in attesa del solito incontro con il consulente della scuola. Non che Stiles avesse problemi che richiedevano un incontro settimanale con Miss Morrell; a meno che non contiate come problemi avere il proprio migliore amico trasformato in licantropo per colpa sua, vedere la ragazza della sua vita vivere il proprio epico amore con il bullo che gli rende la vita impossibile e trovarsi di tanto in tanto a studiare quella che poteva o meno essere una cotta per l'uomo-lupo più burbero ed intrattabile del cosmo... In questo caso sì, era pieno di problemi fin sopra la testa.

<< Non capisci Xander, oggi è il mio primo giorno con questi studenti, se le cose vanno come l'ultima volta avrò di nuovo problemi anormali e bizzarri >> una voce femminile si stava lamentando, riempiendo il proprio tono di ogni sfumatura possibile di ansia. Inutile dire che tanto era bastato alla curiosità di Stiles per spingerlo a sbirciare attraverso il piccolo spiraglio lasciato dalla porta dell'ufficio scolastico, dove a dire il vero si riusciva a vedere solo il movimento impazzito di un'ombra << Non sto sottovalutando la mia familiarità con ciò che è anormale e bizzarro e se vuoi saperla tutta questa battuta non era divertente neanche la prima volta! >> era chiaro che la voce femminile non apparteneva alla Morrell e questo, insieme a quello che stava sentendo, non faceva altro che aumentare la sua curiosità, scoprendosi così attento come lo era soltanto quando era nel bel mezzo di una delle ricerche che gli venivano imposte dal suo lunatico Alpha. Non che la cosa lo disturbasse davvero così tanto, in fondo era comunque una scusa per vederlo e un'occasione da sfruttare per scopi unicamente scintifici per capire il perchè di certi suoi recenti ed insistenti pensieri... Ma stava andando fuori traccia.
Stiles era riuscito a tornare sul pianeta Terra giusto in tempo per vedere la porta di fronte a lui aprirsi e rivelare la figura femminile a cui apparteneva la voce impanicata di poco prima. Si concesse almeno un paio di sguardi approfonditi, perchè non era affatto male... Bionda, boccoli che le cadevano sulle spalle, piuttosto minuta, ma allo stesso tempo con un qualcosa di definibile quasi come minaccioso nella sua posa, che comunque sembrò sparire nel momento in cui aveva aperto bocca << Immagino tu stia aspettando me, no un momento, tecnicamente sono io che aspetto voi ragazzi, cavolo suona malissimo detto così e questo è davvero poco professionale... Facciamo che ci stavamo aspettando a vicenda e la chiudiamo qui, per quanto possa essere frainteso anche questo. Diamine ecco perchè non ho mai fatto carriera! >> dire che Stiles era colpito non poteva essere considerata non in nessun altro modo che una sottostima della situazione.

Sono quasi del tutto certo di non aver sbattuto la testa recentemente... Forse i danni che lo stupido Sourwolf mi ha causato con quell'incontro ravvicinato contro il volante della mia jeep si stanno finalmente facendo sentire

Questo era tutto quello a cui riusciva a pensare. Be', non proprio tutto... Diciamo che erano le idee primarie. Non riusciva onestamente a comporre ipotesi migliori e la cosa si era resa evidente quando, nel momento di parlare l'unica cosa che era riuscito a proferire era stata << Dovrei vedere Miss Morrell >> un G-E-N-I-O! Non aveva la minima voglia di un altro incontro durante il quale non avrebbe davvero potuto sfogarsi ed aprirsi e per quanto ne sapeva la donna che aveva di fronte lui poteva chiamarsi Agenore, se ne sarebbe potuto andare in tutta salvezza, ma noooo... Ovviamente Stiles Stilinski doveva aprire bocca. Seriamente, la prossima volta si sarebbe morso la lingua al primo bisogno di parlare. Ah, a chi la voleva dare a bere, non ci sarebbe mai riuscito... La sua lingua era almeno dieci volte più veloce del suo cervello. << Oh si, lo so. Ho letto il tuo fascicolo scolastico. Tranquillo, posso farlo, sono autorizzata! Sono la nuova consulente scolastica, sostituirò Miss Morrell per un po'. Sai, è strano per tutto il tempo che le ho parlato pensavo a quanto mi sembrasse di conoscerla(**)... >> la donna aveva distolto lo sguardo, come persa nei suoi pensieri, per poi tornare nel presente, rivolgendo un sorriso che si supponeva dovesse essere incoraggiante verso Stiles ed invitandolo ad entrare.

<< Dunque, siamo qui perchè il nuovo preside mi ha chiesto di parlare con tutti i ragazzi con i file più consistenti diciamo, giusto per dare una controllata, anche se ripensandoci non avrei dovuto dirtelo. Ooops >> per qualche motivo Stiles aveva la sensazione che la donna non si fosse lasciata sfuggire quel dettaglio per errore, ma decise comunque di lasciar correre, se non aveva voglia di parlare con la Morrell, che comunque ormai conosceva, di certo non si sentiva dell'umore di parlare con una sconosciuta, per quanto carina fosse. << Puoi chiamarmi Miss Summers. A dire il vero preferisco Buffy, si lo so, strano nome >> Stiles sorrise, dato che nessuno meglio di lui poteva comprendere il tema dei nomi "particolari" ed annuii appena, come per darle il via libera per andare avanti, ovunque volesse andare a parare << Bene! Parliamo un po'. Ho saputo che sei nella squadra di Lacrosse! Non deve essere male, anche se in tutta onestà non ho idea di che sport sia >> era un tentativo al quanto pessimo di iniziare una conversazione, persino agli occhi e alle orecchie di qualcuno come lui, per questo aveva deciso di mettere fine a qualsiasi cosa fosse quella che stava iniziando in quel momento, salvando entrambi tempo e fatica << Senta Miss Summers... Buffy. Trovavo questi incontri abbastanza inutili già con Miss Morrell, non vedo davvero il motivo per il quale dovrei continuare a sottopormici, il mio andamento scolastico è sempre lo stesso, il mio status sociale è sempre lo stesso, anzi forse è persino peggiorato per certi aspetti. Sul serio venire settimanalmente in questo ufficio ha lo stesso risultato di un cerotto su una ferita da granata >> molto probabilmente aveva parlato troppo, come al solito, ma stranamente per la prima volta da quando aveva iniziato a vedere il consulente scolastico si sentiva meglio, più leggero in qualche modo. Sorrise a se stesso soddisfatto, in attesa o di una predica o di essere finalmente rilasciato, ma quello che si sentì dire non era davvero ciò che si era aspettato << Senti, so benissimo cosa vuol dire essere un adolescente. So, che non ti va di parlare con nessuno, tanto meno una persona apparentemente anziana come me, io avevo lo stesso problema, anche se nel mio caso la persona con cui parlavo io era davvero vecchia! Io ho soltanto tren- Lasciamo stare, non è rilevante, quello che importa qui sei tu. Siamo qui per parlare di te >> be', fino a qui Stiles poteva arrivarci da solo. Di chi altri avrebbero dovuto parlare? Ma aveva ragione, per quanto desiderasse davvero potersi aprire un po' con qualcuno, potersi sfogare, non poteva farlo con lei... In fondo c'era sempre Scott! Il suo vecchio, caro Scott! Poteva sempre contare su Scott! Lui lo chiamava Scotty Scotty Scotty fido fido fido(***)... Lui c'era sempre per Stiles. A parte quando si parlava di Allison, in quel caso la sua utilità era pari a quella di una stufa nel deserto e questo si verificava almeno il 99,9% delle volte.

<< Vediamo se so davvero di cosa parlo. Ti metti sempre nei guai, il tuo migliore amico è un po' idiota ma lo ami comunque, odi il tuo nome, vita sentimentale al quanto imbarazzante... Che dici, sono brava? >>

<< A dir poco spaventoso >> le aveva detto sgranando gli occhi e fissandola come se le fosse improvvisamente cresciuta una seconda testa

<< Siamo più simili di ciò che pensi. Almeno tu non hai mai bruciato la palestra della tua scuola >>

<< Be' si, è una fortuna >> ok, era ufficiale, Stiles non aveva più idea di cosa stessero parlando. Ma stranamente si sentiva a suo agio. Sembrava che Buffy sapesse davvero di cosa stava parlando, non nel senso di "sono molto esperta nel mio lavoro", ma più come "ho provato tutto sulla mia pelle". Era stupidamente rassicurante.

<< Quindi, che idea si è fatta di me dal mio fascicolo? >> c'era la possibilità che quella domanda gli fosse uscita con un'ombra che lo posizionava sulla difensiva, in fondo a nessuno piace l'idea di una sconosciuto che si mette a leggere chissà cosa su di te, come la biografia di qualche rock star, ma per lo più il ragazzo era sinceramente curioso di sapere cosa ne pensava la sua nuova e bizzarra consulente. << Non ho letto tutto ed anche se lo avessi fatto non sarebbe servito a niente per capire che tipo di persona sei... Non si decide chi è buono o cattivo dalle ore che passa in detenzione, anche perchè nel tuo caso sembrerebbe la scheda del Joker >> va bene, Stiles era pronto a rimangiarsi tutto ciò che poteva aver detto e/o pensato in precedenza. Buffy Summers era grandiosa. Non aveva idea del perchè Miss Morrell si fosse dovuta prendere un periodo di vacanza, ma Stiles iniziava seriamente a sperare che la cosa potesse diventare permanente.

Era strano. Era piacevole. Era quasi passata l'intera ora che aveva a disposizione e sembravano volati solo pochi minuti. Non era qualcosa sulla quale si soffermava molto a pensare, più per il fatto che lo faceva stare più male del dovuto che altro, ma finalmente si stava divertendo, finalmente parlava con qualcuno come fossero amici ed era più di quanto avesse ricevuto da un bel po' da parte di quelli che tecnicamente erano davvero i suoi amici. Buffy sembrava capirlo davvero, non era infastidita dal suo parlare a macchinetta, anzi era qualcosa che apparentemente faceva lei stessa e non usava la sua posizione per farlo parlare o aprire... Era tutto nella mani di Stiles. Per questo avevano finito con il conversare su qualsiasi cosa tranne tutto ciò che era legato alla scuola.

<< Credo di essermi innamorato di lei, non è grave giusto? Può aspettarmi mentre finisco il liceo >> le aveva detto ironicamente (ma neanche tanto) sfoderando uno dei suoi soliti sciocchi sorrisi, ricambiati dalla donna semplicemente con un lieve sbuffo affatto impressionato, anche se divertito.

<< Mi spiace, gli uomini li preferisco più grandi >>

<< Già, anch'io >> fermi tutti. "Houston, abbiamo un problema". Questo era uno degli infiniti momenti nel quale Stiles avrebbe dovuto non mordersi, bensì amputarsi la lingua prima di aprire bocca. Poteva sentire il proprio viso acquistare un minimo di venti sfumature diverse di rosso, improvvisamente quell'ufficio somigliava più ad una sauna e se avesse sgranato gli occhi ancora un po' probabilmente gli sarebbero saltati fuori spontaneamente dalle orbite << La prego mi dica che non l'ho detto! Mi dica che è stato tutto frutto della mia immaginazione! Mi dica che non ha sentito niente! >> era in pieno panico, sull'orlo dell'isteria e l'ultima cosa che gli serviva era fare coming out con la sua consulente appena conosciuta, quando neanche lui era sicuro di quello che provava. Per fortuna Buffy non sembrava voler girare il coltello nella piaga... << Non ti obbligherò a parlarne tranquillo, in più il nostro tempo insieme è praticamente finito e dubito che basterebbero tre minuti per affrontare l'argomento >> ok, non era sicuro di come recipire quelle parole, ma se le fece comunque andare bene, scrollando le spalle per ritrovare la calma per poi raccogliere il proprio zaino ed uscire dall'ufficio, sentendo per la prima volta dell'aspettativa in vista del prossimo incontro.

Il suo buon umore comunque non durò molto, giusto per non stupire nessuno.
Stiles non aveva fatto in tempo a raggiungere il suo armadietto che si sentì schiacciare contro di esso.

<< Dovreste farvi controllare, questa cosa di "pressa anche tu Stiles contro qualsiasi tipo di superficie" sta diventando patologica! >> più che licantropi erano un gruppo di cuccioli troppo cresciuti con il disperato bisogno di un addestratore.

<< Lascialo Jackson >> ed ecco che la bestia si lascia domare dalla voce della sua bella. La supenda Lydia Martin se ne stava a fianco del suo cavaliere dalla pelosa armatura, con il tipico sguardo che ormai era divenuto un marchio di fabbrica della ragazza e che tradotto per i pochi non soggetti ai suoi poteri significava "adesso-mi-dirai-quello-che-voglio-sentire-e-farai-quello-che-ti-dico-tutto-prima-che-mi-si-asciughi-lo-smalto". Come si poteva non amarla?

Era quasi una fortuna che Stiles fosse davvero troppo abituato ad essere lanciato e sbattutto ovunque come se non fosse uno dei pochi fragili umani del gruppo, così che capiva sempre quanti danni aveva accomulato e senza niente togliere a sua maestà Wittermore, lui era abituato alla comunicazione aggressiva di Derek. Non c'era paragone. << Posso sapere che succede o continueremo a fissarci ancora per molto? Non che la vista non sia grandiosa, ma avrei un padre sceriffo che si aspetta di vedermi tornare a casa dopo scuola, abitudine bizzarra lo so >> se qualcuno avesse avuto bisogno di capire il termine "in sincrono" o "in armonia" avrebbe semplicemente dovuto farsi un giro vicino ai tre, considerando che durante il piccolo discorso di Stiles la coppia aveva il medesimo sguardo, che comunicava il medesimo messaggio: "Hai finito?".

<< Hai già parlato con la nuova consulente? >> Lydia sembrava quasi preoccupata nel porgli quella domanda, ma lui al pensare al suo incontro di poco prima non poteva far altro che sorridere piacevolmente ed annuire in risposta, cosa che stando alla reazione della ragazza non era ciò che voleva sentirsi dire << C'è qualcosa che non torna. Non solo la Morrell è sparita nel nulla, ma adesso abbiamo anche un nuovo preside e un bibliotecario. Da quando c'è un bibliotecario in questa scuola? Sta succedendo qualcosa >> avrebbe voluto tanto dirle qualcosa come "sei paranoica", ma gli eventi passati sembravano darle un minimo di credenziale... Dannazione! Stiles si rifiutava di crederci, non aveva idea di chi fossero gli altri due, ma se erano davvero relazionati a Buffy allora non poteva esserci niente di sbagliato in loro, ne era certo. << Senti Lyd, sono appena uscito dall'ufficio di Bu- Miss Summers e posso assicurarti che non c'è niente che non va in lei, almeno non nel modo in cui sicuramente la tua mente si è convinta >> forse era un po' presto per prendere così fieramente le parti della donna, ma lui si fidava di lei e soprattutto si fidava del suo giudizio. Anche per questo stava odando il modo in cui Jackson e Lydia lo stavano guardando o meglio giudicando... Come se avessero già capito tutto, era evidente che avevano tratto le loro somme senza curarsi troppo di quello che aveva appena detto Stiles, o meglio, comprendendo quello che volevano loro dalle sue parole. << Il fatto che ti stia simpatica Stilinski è un motivo in più per tenere gli occhi aperti >> aveva detto sua altezza reale "non ho ancora capito che cose come la mia porsche sono evidenti segni di compensazione", con il suo solito ghigno che faceva venire voglia di prenderlo a pugni giusto perchè aveva una faccia da poter colpire. << Quello che Jackson voleva dire... E' che "stranamente" gli unici chiamati per una consulenza con Miss Summers siamo noi tre, Scott, Allison, Erica, Isaac e Boyd. Vuoi dirmi davvero che è una coincidenza? >> ok, forse aveva un argomento solido con cui controbattere, ma ciò non voleva dire per forza che avremmo dovuto urlare alla catastrofe... Ad ogni modo sapeva che non sarebbe riuscito a spuntarla con la ragazza, così le aveva promesso che avrebbe comunque tenuto gli occhi aperti, un buon compromesso e così vincevano tutti. Sbagliato!

<< Dovresti avvertire anche Derek >> gli aveva detto soavemente Lydia, con quel sorriso che sarebbe riuscito a far tremare chiunque poichè ti comunicava esattamente quanto lei fosse al corrente di tutto e di come avrebbe potuto usarlo contro di te in qualsiasi momento.

<< Perchè io? Siete voi quelli sospettosi! >> difesa debole, ma efficace.

<< Be', io ho il mio appuntamento con Miss Summers, così potrò constatare con i miei occhi che tipo di persona è, mentre Jackson non può stare nella stessa stanza con il nostro caro Alpha senza che si sbranino, la stessa cosa vale per Scott, non che in caso contrario la sua mente brillante sarebbe di qualche aiuto... Allison non la propongo neanche per ovvi motivi, Isaac finirebbe con il far finta di esserselo dimenticato, Erica probabilmente è la meno interessata di tutti e Boyd ha la parlantina di una statua di sale, perciò resti tu Stiles >>

Mai una volta che Lydia non avesse una risposta pronta ed inattaccabile! Il giorno che succederà probabilmente vedrò la neve in agosto e l'infallibile Lydia Martin verrà seppellita dal disonore. Disonore su tutta la sua famiglia! Disonore su di lei, disonore sulla sua mucca... (****)

Inutile dire che tutto quello che aveva potuto fare Stiles contro quelle parole era stato sbuffare e andarsene farfugliando tra se e se, lamentandosi di licantropi con problemi di comuncazione e ragazze dispotiche.

☣ღ☣☣ღ☣☣ღ☣



Buffy se ne stava nel suo nuovo ufficio, osservando lo spazio attorno a lei ricordando vivamente quando ricopriva lo stesso ruolo nel liceo di Sunnydale. Erano passati tanti anni, ma le cose non erano poi così diverse... Dawn era cresciuta, ma non per questo smetteva di mettersi regolarmente nei guai. Xander era una delle poche sicurezze della sua vita, era certa che sarebbe stato sempre lo stesso, un po' come Willow, anche se ognuno di loro aveva sempre più cose sulle quali riflettere dentro di se. Le loro vite non erano state affatto semplici... Cavolo, da dove si poteva iniziare? Il Maestro, Angel, Il Primo, il Sindaco Wilkins, Glory e la stessa Willow! Erano solo una piccolissima parte di quello contro cui avevano dovuto combattere.
Dopo essere riusciti a chiudere La Bocca Dell'Inferno, con conseguente scomparsa dell'intera città, onestamente Buffy si aspettava un po' di calma, un anche breve ma meritato periodo di pausa, una vacanza. Ma ovviamente lei era la cacciatrice e aveva imparato da tempo che non sarebbe mai stata in grado di ottenere tutto ciò che voleva, che la sua vita era un unico, intero ed enorme sacrificio per qualcosa di più grande e finalmente se ne era fatta una ragione. << Le somiglia molto sai Giles >> aveva detto verso l'uomo di fronte a lei, visibilmente invecchiato, ma sempre con le stesse caratteristiche che lo facevano amare, mentre continuava a spulciare chissà quanti libri polverosi << Da quello che ho potuto capire somiglia anche a qualcun'altro... Non mi stupisce che andiate d'accordo >> la donna sorrise al suo osservatore, che era sempre stato più come un padre, nonostante gli alti e bassi del loro rapporto. Ed aveva ragione, Stiles un po' le somigliava e a lei piaceva. Era un ragazzo intelligente, sagace e con un senso dell'umorismo non esattamente comune o facile da apprezzare... Proprio come Buffy. Anche per questo lei si sentiva in conflitto stando di fronte a quel ragazzo.

<< Non sarà semplice dirglielo >>

<< Non è mai facile dire ad un adolescente che sua madre era una potenziale cacciatrice e che molto probabilmente è morta a causa di questo >>

Già, non sarebbe stato affatto semplice.





AWW YEEEAAAHHH!!! Ok, anche basta. Salve! (●°u°●)​
Eccomi qui pronta a darvi dei veri motivi per tirare fuori i forconi e venirmi a cercare sotto casa per torturarmi (oltre a quelli che potete aver trovato dopo la lettura di questo primo capitolo). Parliamone. Non scrivo una Fan Fiction da ere geologiche e penso si veda *sigh* e quando decido di lanciarmi nuovamente in questa nobile arte (dopo aver fatto vari tentativi su altri temi, lasciati a marcire e dimenticati da qualche parte del mio pc), prendo come soggetto un telefilm che non seguo nel vero senso della parola... Non sto bene. Il mio fandom di appartenenza qui è quello di Merlin (scritto qualcosa anche per quello, ma è sopravvissuta solo una One Shot e non so neanche dove io abbia trovato il coraggio di pubblicarla... Errori di gioventù). Non fraintendetemi, adoro Teen Wolf, so la trama e cosa succede senza guardare effettivamente gli episodi perchè a) la mia migliore amica mi informa di tutto in tempo reale (come ogni altro telefilm che segue dato che io la rimbecillisco con gli sfoghi sui miei. Viva l'equità) b) ha un cast impossibile da non adorare! c) Tumblr quest'ultimo penso spieghi tutto. Per questo ho messo OOC, per quanto possa essere informata temo che topperò alcune caratteristiche dei personaggi, indi meglio pararsi il fondo schiena u-u Ma non disperate! Si tratta comunque di una crossover e per quanto riguarda Buffy sono un pozzo di conoscenza *^* Quindi spero di accontentarvi almeno al 50% xD

Piccole precisazioni che in ogni capitolo avranno da uno a più asterischi di fianco --> (*)
anche se forse dovrei pensare a qualche altro modo per segnalarli .-.

(*) Battuta pessima legata ad Inception. Se ve lo state chiedendo la risposta è: sì, ne sentivo il bisogno.

(**) Per forza che ti è familiare Buffy! Miss Morell è niente di meno che Kendra Young, la cacciatrice che si era attivata subito dopo la tua morte u-u Be', la tua prima morte... (è anche Maya in Pretty Little Liars per chi fosse fan come me del telefilm <3 Questa ragazza è ovunque! E muore tipo sempre... Va be'!)

(***) Citazione da Scrubs (4x21)

(****) Spero davvero che le parole di Mushu siano conosciute da tutti!

P.S. Vorrei potervi dire che avrete un capitolo ogni settimana, ma non sono mai stata brava a rispettare le scadenze e dubito che inizierò ora... Ma prometto che mi impegnerò per non farvi aspettare troppo! <3

Per qualsiasi cosa non esistate a smessaggiarmi! xD

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Capitolo 2
*** Questione di Fiducia ***


« Questione di Fiducia »




Parla con Derek avevano detto... Puoi farlo solo tu avevano detto... Le mie scelte in fatto di amicizie dovevano essere urgentemente riviste!

Questo era quello che Stiles si stava ripetendo, consapevole che comunque non l'avrebbe mai fatto - fastidio a parte poteva sempre esservi la possibilità che lo facessero per aiutarlo... Tranne Jackson ovviamente - mentre si avvicinava sempre di più con la sua amata jeep all'antro della bestia, conosciuto anche come "dove vive Derek". Era sollevato all'idea di non dover più addentrarsi chissà dove nel bosco per raggiungere la vecchia casa degli Hale, dove si poteva praticamente avvertire ancora nell'aria l'odore di incendio e le possibilità di venire sepolti da qualche muro erano ben più che un'ipotesi lontana... Soprattutto era sollevato nel vedere il lunatico Alpha aver iniziato a voltare pagina - per quanto fosse possibile - trovandosi un vero appartamento nella civiltà. E Stiles ne era felice solo per questo, erano motivi puramenti egoistici quelli lo portavano a sorridere come un'idiota verso il nulla al pensiero di Derek che pian piano diventava sempre di più "un bambino vero". Non era preoccupato per lui, non lo assillava l'immagine dell'uomo da solo in quella vecchia casa, circondato da nient'altro che cenere e fantasmi, continuamente chiuso nel suo dolore, punendosi ogni giorno sempre di più per ciò che era successo. No, non lui. Stiles era libero da ogni tipo di apprensione. Ma considerando che non vi erano testimoni, poteva ammettere almeno con se stesso che non gli dispiaceva sapere che Derek stava bene ed era al sicuro.

Così cercando di tenere sotto controllo il proprio battito cardiaco il ragazzo scese dall'auto e con passo deciso - con deciso ovviamente si intende traballante come Bambi che prova a stare in piedi sul ghiaccio - si mosse per raggiungere l'appartamento, non disturbandosi neanche a bussare alla porta, poichè senza ombra di dubbio Mr. Ombroso lo aveva sentito arrivare da almeno mezzo kilometro di distanza... E, infatti, come volevasi dimostrare Stiles non era riuscito neanche a fermarsi prima di vedere materializzarsi di fronte ai suoi occhi Derek Hale, alias Dio greco-scolpito nel marmo-troppo bello per questo mondo-prova vivente che Madre Natura ha un pessimo senso dell'umorismo.

<< Che vuoi? >> ah, che bello sentirsi ben voluti ovunque e da tutti.

<< Ciao anche te Sourwolf, si sto bene tutto sommato, sai com'è le solite cose da adolescente, niente di preoccupante, ma grazie per averlo chiesto! Sei così premuroso... >>

<< Arriva al punto Stiles >> ormai tutti avevano imparato che la pazienza di Derek era grande quanto un chicco di riso, ma se c'era qualcuno a cui non importava niente era Stiles, anzi c'era una sorta di assurda soddisfazione nel vederlo ribollire, probabilmente interrogandosi su come sarebbe stato pessimo o meno sbranare il ragazzo di fronte a lui e sotterrare i pezzi del suo corpo in diversi punti del bosco... Lo si poteva facilmente intuire dai respiri profondi che prendeva e dalla dilatazione delle narici. In quanto ad autocontrollo Derek avrebbe potuto dare lezione ai monaci buddisti!

<< Nessun bisogno di agitarsi raggio di Sole, sono qui perchè Lydia vede del marcio nella nostra nuova consulente scolastica e voleva informarti, cosa che a mio parere è a dir poco esagerata. Buffy è una persona fantastica, non può esserci niente che non va in lei >> ok, forse non era esattamente quello che Capitan Martin voleva riferire al nostro Alpha, ma Stiles si era preso la libertà di parafrasare... In più era meglio esporre il quadro generale, prima che Derek tirasse fuori dai suoi infallibili piani l'evergreen "uccidiamoli tutti". Peccato che lupo de lupis sembrava più irritato del dovuto... Possibile che nessuno sentisse la parte in cui specificava "sono timori inutili"?

<< Buffy? >> ovviamente di tutto ciò che gli aveva detto lui si doveva soffermare sl nome...

<< Si, Miss Summers. Buffy Summers. La nostra nuova consulente scolastica, mi hai sentito parlare prima vero? >>

<< Credimi è impossibile non sentirti parlare, neanche volendo >> Be', questo era al quanto maleducato. E fuori luogo.

<< Sul serio Derek non dovresti rendere così ovvio che sei felice di vedermi, è imbarazzante >> aveva detto con il suo solito sarcasmo, oltrepassando il muro di muscoli che era l'uomo di fronte a lui ed entrando nell'appartamento, facendosi rapidamente strada verso la cucina e iniziando ad ispezionare il frigo in cerca di qualcosa da bere. Ormai era diventato naturale, sia per lui che per gli altri. Era un po' come fosse anche casa loro, per quanto il padrone di casa facesse di tutto per sembrare a dir poco disturbato dalla cosa... Be', la prossima volta ci avrebbe pensato due volte prima di costruirsi un branco andando in giro a mordere adolescenti.

<< Ti sei perso i salti di gioia che ho fatto quando ti ho sentito arrivare sulle note di Teenage Dream >> ed ecco quel suo sorrisetto compiaciuto che ti faceva tremare le ginocchia e mancare il terreno sotto i piedi, facendoti venire voglia sia di lanciargli contro il primo oggetto contundente che hai a portata di mano sia di lanciarti tu stesso contro di lui, ma per scopi molto meno violenti... Anche se questo andava a seconda dei gusti. Ad ogni modo Stiles aveva avuto la decenza di arrossire leggermente all'ultimo riferimento, cercando allo stesso tempo di accantonare in un angolo della mente l'idea di Derek che lo ascoltava intonare un duetto con Katy Perry.

<< Se Lydia crede che ci sia un possibile pericolo allora sarebbe meglio che steste lontani da quella donna e con qualche informazione in più ne potremmo parlare al prossimo incontro con il resto del branco >> rispose seguendo il ragazzo e monitorandone tutti i movimenti fino a spingerlo nel salotto, probabilmente preoccupato che potesse svuotargli la dispensa in tempo record. Peccato che il cibo fosse l'ultimo dei pensieri di Stiles in quel momento... O, ad essere più precisi, lo era ogni qual volta che si ritrovava in compagnia di un certo licantropo. Tutta la sua concentrazione era impegnata a tenere sotto controllo i movimenti del suo cuore - che comunque non rispondevano ai suoi comandi neanche per sbaglio - e ad impedire ai suoi occhi di soffermarsi troppo sulle linee del corpo dell'uomo e sul suo stupido viso così bello da star male, messo lì giusto per ricordarti che la perfezione esiste e tu non l'avrai mai. Era evidente, se esisteva un Dio, questo era gay e aveva già deciso che Derek Hale era suo. Oppure si divertiva semplicemente nel rendere la vita di Stiles un inferno.

<< Questo è il punto! Lydia sta esagerando, non c'è niente che non va in Buffy >>

<< Una donna adulta che si fa chiamare in modo così informale dagli studenti ha per forza qualcosa che non va >> aveva detto risoluto, posizionandosi su una delle poltrone a cui mancava solo un cartello con la scritta "re della casa".

<< Oh, per favore! Sarebbe questo il problema? Il fatto che preferisce una conversazione più colloquiale? >>

<< Il problema è che hai diciassette anni Stiles e questo non è appropriato >>

<< Chiedo scusa Signor Darcy la prossima volta mi ricorderò di utilizzare termini più consoni, non vorrei vedermi escluso dal vostro prossimo ballo a Netherfield(*) >> la situazione stava a dir poco sfiorando il ridicolo, se il caro lupo voleva che iniziasse ad evitare Miss Summers allora avrebbe dovuto trovare motivazioni più consistenti, anche perchè l'ultima volta che aveva controllato Derek non si occupava di pubbliche relazioni ed etichetta per la socializzazione.

<< Smettila di fare l'idiota è una cosa seria! Non sai cosa può volere da te >>

<< Non proiettare su di me le tue paure, Buffy non è Kate ed io non sono te! >> ding ding ding! Risposta sbagliata, si prega il gentile pubblico di affrettarsi a raggiungere le uscite di emergenza prima della catastrofe. Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa e onestamente si era pentito di quella frase nel secondo in cui l'aveva finita, ma non ne poteva più di venire ignorato, ne aveva abbastanza di farsi comandare a bacchetta come se fosse il più stupido del gruppo e l'irritazione aveva preso la meglio su di lui... Sapeva benissimo che era quello ciò che preoccupava Derek, cavolo chiunque ci sarebbe arrivato, ma per quanto Stiles avrebbe potuto trovare almeno cento altri modi per dirglielo era stato solo onesto. Buffy non era una pradatrice e soprattutto non era pazza come Kate, forse era un po' bizzarra, ma questo non aveva mai fatto male a nessuno.

<< No infatti, non sei come me, perchè tu ti fidi di tutti! Se fossi come me avresti il buon senso di farti delle domande >> aveva detto al limite dell'irritazione, lasciandosi sfuggire quelli che potevano essere tranquillamente definiti come ruggiti, mentre i suoi occhi pian piano sfumavano dal loro meraviglioso colore naturale per assumere una tinta rossa che avrebbe messo i brividi a chiunque.

<< Perchè non potete fidarvi del mio giudizio per una volta? Io credo in lei. Non sono un licantropo, non sono un rilevatore di bugie che cammina, ma riesco comunque a capire se una persona mente. Lei è come me, è onesta >>

<< Come te? Un ragazzo che dice ogni giorno una marea di bugie al proprio padre? >>

Stiles non poteva fare altro che restare paralizzato. Completamente congelato sul posto, del tutto preso alla sprovvista dalle parole di Derek. Era sempre riuscito a farsi scivolare addosso le parole di tutti, le persone potevano dire ciò che volevano lui gli avrebbe sempre risposto con ironia e sorridendo spensierato, ma quello era troppo... Quello era riuscito a fargli male. Aveva preso a mordersi le labbra, incapace di trovare una risposta e odiandosi per non poter riuscire a mascherare in qualche modo il suo stato d'animo, che sicuramente il licantropo aveva rilevato. << Stai dicendo che tu non ti fidi di me? >> gli aveva chiesto con un filo di voce, sentendosi tradito e allo stesso tempo stupido per tutto il potere che dava a Derek su di se.

<< Come ho detto, raccogliete qualche informazione in più e poi ne riparleremo insieme >>

Con questo si era alzato, lasciandolo da solo nel salotto, ancora del tutto spiazzato e ferito. Stiles avrebbe potuto tranquillamente affrontare un altro rifiuto in ambito romantico, ormai era un professionista grazie a Lydia e in tutta onestà era già preparato allo stesso destino con Derek, era l'unico esito possibile, ma mai avrebbe pensato che dopo tutto quello che avevano passato insieme avrebbe potuto dirgli che non si fidava di lui... Questo era oltre. Era troppo. Ma gli restava ancora il proprio orgoglio e avrebbe preferito mangiare vetro piuttosto che far sentire a Derek che era sull'orlo del pianto, così corse letteralmente fuori dall'appartamento, non curandosi neanche di controllare se aveva chiuso o meno la porta dietro di se e una volta al sicuro sulla sua jeep si lasciò andare, cercando di capire perchè la sua opinione era così importante, perchè faceva così male, perchè si sentiva come se dentro di lui si fosse rotto qualcosa.

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Aveva decretato che Beacon Hills non era così male in fondo. Certamente vi era una differenza abissale con la cara vecchia Sunnydale, patria di ogni genere di mostro o demone, e alcuni direbbero che è una fortuna, ma in fondo Buffy trovava confortante la sua vecchia città, sapeva sempre cosa aspettarsi, mentre adesso era come muoversi in un labirinto disseminato di tranelli al buio. Per di più non poteva occuparsi a tempo pieno del motivo per cui era arrivata in primo luogo, poichè per quanto fosse una copertura, un modo per inserirsi, restava davvero la consulente scolastica e altri ragazzi oltre a quelli nei quali aveva interesse sembravano volerla conoscere e parlare un po'... La cosa consolante era che gli adolescenti non sembravano mai cambiare, non importava quante generazioni erano passate.

Alzò lo sguardo sull'orologio a muro del suo ufficio e si preparò all'arrivo della seconda persona sulla lista degli studenti che aveva stilato insieme a Robin, ancora stupefatta da come fosse riuscita a mantenere un rapporto con l'uomo dopo la questione Spike, ma probabilmente era tutto merito di Faith e delle sue doti amatoriali... E ora non sarebbe mai più riuscita a togliersi dalla mente quell'immagine. Perfetto.

<< Tu devi essere Lydia Martin >> aveva detto sorridendo al meglio che poteva verso la ragazza che se ne stava ancora sulla soglia della porta e che evidentemente non trovava ideale trovarsi nell'ufficio del consulente scolastico, mentre studiava ogni cosa intorno a se come in cerca del pulsante per la botola segreta e Buffy prese un bel respiro pronta a confrontarsi con un carattere particolarmente complesso. Ah, perchè non poteva essere tutto come la caccia? Pugno, calcio, paletto, fine. Era pratico, ti tenevi in esercizio e lascia una certa soddisfazione personale.

<< Piacere di conoscerla Miss Summers >> probabilmente non sarebbe riuscita ad usare un tono così dolce e terrificante nello stesso momento neanche volendo, doveva essere una dote naturale. La ragazza era senza dubbio una di quelle reginette della scuola che non hanno bisogno della corona per far valere il loro dominio... Al quadretto mancavano solo cose come sentirle dire "il mercoledì ci vestiamo di rosa"(**) per arrivare alla perfezione. Buffy doveva ammettere che non le dispiaceva, in fondo anche lei aveva attraversato quella fase della sua vita ed inoltre avrebbe impiegato meno di un minuto per rimetterla in riga nel caso fosse stato necessario.

<< Mi è stato detto che hai avuto un periodo al quanto complicato, anche se sembri averlo completamente superato >> a dire il vero Buffy avrebbe definito ben più che "complicato" cosa come un periodo, seppur breve, di apparente follia e conseguente villeggiatura nei boschi in abiti adamitici, ma avrebbe mentito se avesse detto che non aveva visto di peggio. Lei stessa in ambito di pazzia aveva la sua esperienza...

<< E lei ovviamente è molto interessata al riguardo >> non vi erano punti di domanda, la ragazza trasudava sicurezza. Il tono di voce, l'atteggiamento, il modo in cui guardava negli occhi la cacciatrice era un unica grande posa che lasciava intendere come Lydia non fosse estranea a situazioni come quella.

<< Molto effettivamente. Ti va di spiegarmi cos'è accaduto esattamente? >>

<< No, non mi va. Posso farle una domanda? >> be', a questo non era preparata. Ma annuì comunque, in fondo era famosa per il suo modo di vivere pericolosamente... E questo lo si attribuiva a vampiri, demoni e quant'altro. Cosa poteva fare una ragazza adolescente?

<< Cos'è che vuole? >> le aveva chiesto con un chiaro tono di sfida.

<< Cos'è che voglio? Mh, vediamo, non lo so un sacco di cose immagino... Un castello, un armadio/scarpiera da mettere in tale castello, che Hollywood la smetta di rovinare i miei classici preferiti con i loro stupidi remake, la pace nel mondo così non sembro una stronza egoista... >> Buffy non aveva finito la sua lista di desideri, ma a giudicare dall'espressione della ragazza aveva segnato il primo punto. Summers - Martin 1 a 0. Ma la giovane si riprese al quanto rapidamente, schiarendosi appena la voce e riportando la sua espressione allo stadio "Sono la regina, ora inginocchiatevi". Decise comunque di andarle incontro, in fondo se era intelligente almeno la metà di quello che lasciava intendere vi sarebbe arrivata da sola, era giusto una mera questione di tempo... << Ciò che posso dirti è che non faccio parte del club dei cattivi Lydia e per quanto questo possa sembrare qualcosa che un cattivo direbbe per far cadere le accuse verso di lui non è davvero così. Sono qui per aiutare >> ovviamente questo non era sembrato placare completamente la ragazza.

<< Diciamo che le concedo il beneficio del dubbio, ma tenga bene a mente che non ho alcuno scrupolo nel mostrare a chiunque quanto non apprezzo che si giochi con la mia vita o con quella dei miei amici >> come discorso minatorio Buffy poteva concederle appena sufficiente, apprezzando comunque l'impegno e il tocco di classe del guarsi le unghie per tutto il tempo come se niente fosse, ma la sostanza era un po' scarsa per i suoi gusti. Ad ogni modo era stato divertente ed era certa che una persona come Lydia le avrebbe fatto molto comodo a Sunnydale.

<< Stiles sembra fidarsi molto. Spero non si sbagli >> aveva aggiunto mentre si apprestava ad uscire dall'ufficio, voltandosi quanto bastava per mantenere il contatto visivo con Buffy.

<< Invece di dubitare del tuo amico, dovresti provare ad ascoltare e comprendere le sue motivazioni. Potresti scoprire che non è lui quello nel torto >> sapeva bene cosa significava non avere la fiducia delle persone a noi care e per quanto era certa che almeno Stiles non si sarebbe visto cacciato dalla propria casa per questo, non voleva comunque che ne soffrisse. Sentirsi soli era la cosa peggiore e non voleva che accadesse anche lui, gli sarebbe stata vicina. In fondo lo doveva anche alla madre del ragazzo.

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Aver obbligato Danny a fare una ricerca via Skype per trovare l'indirizzo di Miss Summers ed il suo numero di telefono, mentre il suddetto ragazzo era ancora in vacanza alle Hawaii in visita da alcuni suoi parenti non era grave come sembrava. In fondo non erano informazioni strettamente personali... Avrebbe potuto dirle che si trovava nei paraggi o che in quanto figlio dello sceriffo della città voleva assicurarsi che si stesse adattando bene al recente trasferimento, avrebbe semplicemente fatto il suo dovere da bravo cittadino.

Il fatto che queste idee non trovino un minimo di credibilità neanche alle mie stesse orecchie denota un profondo problema

Sospirò combattuto, pronto a fare per l'ennesima volta la figura dell'idiota - non che ormai non fosse ben più che abituato - finendo con il farsi rifiutare persino dalla sua stessa consulente scolastica, che a rigor di logica sarebbe dovuta essere sempre pronta ad aiutarlo. Per di più trovava ridicolo come la sua mente fosse giunta subito alla donna al pensiero "da chi potrei rifugiarmi?". Era a dir poco assurdo e forse aveva davvero ragione Derek, si fidava toppo, ma era comunque un suo sbaglio da fare e sarebbe stato dannato se avesse dato ascolto all'Alpha al riguardo! Infantile? Le prove sembrano sostenere tale tesi, ma non gli importava, d'ora in poi Stiles Stilinski avrebbe vissuto secondo la filosofia degli opposti. Derek dice che Buffy è pericolosa? Allora avrebbe passato tutto il tempo possibile con lei e se questo lo avrebbe seriamente condotto ad una fine orribile almeno sperava che il caro Sourwolf potesse vivere senza la possiblità di dirgli "te l'avevo detto".

Scese dalla jeep, tenendo saldamente in una mano la busta di biscotti che avrebbe dovuto aiutare il suo alibi rigurdo la "visita di cortesia", sperando di non aver trovato una delle poche nemici dei dolci. Bussò coraggiosamente alla porta, decretando che se non si fosse aperta in almeno sei secondi avrebbe fatto marcia indietro e così le cose sarebbero rimaste pacificamente invariate, ma per sua fortuna - o sfortuna, dipende dai punti di vista - Buffy entrò nel suo campo visivo quasi immediatamente, rivolgendogli inizialmente uno sguardo fra il confuso ed il curioso, per poi sorridergli gentilmente ed illuminarsi nel vedere i biscotti. << Sono per me quelli? >> aveva chiesto con la stessa emozione che avrebbe avuto una bambina, cosa che fece sorridere di rimando anche Stiles << Si dice di non presentarsi mai dagli altri a mani vuote >> rispose porgendole la busta e riportando rapidamente entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni, improvvisamente agitato all'idea di poter fare danni semplicemente tenendole in bella vista.

<< Adoro i biscotti! Il mio osse- Il mio professore preferito me ne dava sempre uno come premio quando facevo bene i mei compiti o per farmi stare zitta >> e con questo ne prese subito uno, confermandosi ancora una volta come una persona indubbiamente bizzarra, ma Stiles trovava che questo facesse parte del fascino della donna. << Sei venuto qui solo per darmi questi? >> era una domanda, ma allo stesso tempo no. Si capiva bene che in mezzo a quelle parole vi era anche la risposta, vi era la certezza che Buffy sapeva perfettamene per quale motivo il ragazzo fosse andato da lei.

<< Avrei bisogno di parlare con qualcuno... Ma forse non le pagano gli straordinari e questo finirebbe con il diventare volontariato e sappiamo tutti che per quanto le persone amino il proprio lavoro hanno comunque bisogno di una pausa ed io non vorrei mai impormi e lei->>

<< Entra Stiles, e ti prego respira >> prese un bel respiro, come gli era stato detto ed annuì, lasciando che Buffy gli facesse strada e cercando allo stesso tempo di non guardarsi troppo attorno per non fare la figura del ficcanaso, anche se la curiosità era difficile da ignorare.

Esattamente come al loro primo incontro finirono con il parlare di tutto tranne quello che davvero stava disturbando Stiles. Era una conversazione più facile, più casuale e se anche non stava risolvendo nessun problema era riuscita a calmarlo ed era quasi più di quanto sperava, ma dopo un po' i biscotti finirono ed anche gli argomenti che permettevano a Stiles di ignare quello che c'era fuori dalla casa della sua consulente scolastica iniziarono a scarseggiare...

<< A scuola mi hai detto che siamo simili... Ti è mai capitato di provare qualcosa per una persona con la quale sai che non ci potrà mai essere niente? >> probabilmente era una domanda stupida e pronunciandola ad alta voce aveva appena mosso i primi passi verso un mondo tipicamente femminile, fatto di dolore, delusione, pianti di fronte a film come The Notebook mangiando tonnelate di gelato, ma senza il ciclo. Se Lydia fosse venuta a saperlo Stiles avrebbe preso il primo volo solo andata per il triangolo delle Bermude.

<< Oh si, più di una persona a dire il vero >> aveva risposto sospirando a fondo, come se si stesse riferendo a qualcosa di ancora molto presente, per poi fare segno al ragazzo di aspettarla, sparendo per qualche minuto al piano di sopra e tornado tenendo fra le mani un fascicolo(***) o quello che sembrava un fascicolo, ma aveva più la stazza dell'enciclopedia...

<< Questa è la mia storia accademica, penso che la troverai una lettura al quanto interessante >>

<< Sbaglio o queste non sono cose che ti regalano il giorno del diploma? >>

<< Non sbagli, ma le regole vengono rivisitate quando il sindaco mangia il preside quel giorno >>

Stiles avrebbe dovuto rileggere attentamente la ricetta di quei biscotti. Doveva esserci qualche tipo di sostanza chimica allucinogena o simili, perchè era assolutamente impossibile che le sue orecchie avessero sentito quelle esatte parole. Perciò era scusato se per più di un minuto era rimasto letteralmentte a bocca aperta... Doveva essere un qualche tipo di scherzo, una battuta che lui non aveva capito; cosa comprensibile dato gli svariati eventi sovrannaturali a cui aveva assistito. Ma Buffy non sembrava star scherzando, a meno che non stesse aspettando il tipico "ba-dum cha!" che da il via alle risate la sua espressione era spaventosamente seria.

<< Oh, non fare quella faccia! Sono certa che anche tu hai storie al quanto incredibili... Per quanto dopo aver letto ciò che ti ho dato temo ti sentirai decisamente ordinario >> ecco, adesso sembrava al quanto divertita, come se avere a che fare con situazioni che di solito si trovano nel libri fantasy o nei film horror fosse la cosa più bella del mondo!

Ci vollero ancora svariati minuti e altrettante battute sarcastiche da parte di entrambi prima che Stiles si decidesse a tornare a casa ed una volta lì si chiuse rapidamente in camera sua, fissando i fascicoli che gli aveva dato Buffy come se fossero stati sul punto di attaccarlo. La cosa peggiore era che quest'idea iniziava a non sembrargli poi così assurda... Stava diventando pazzo? Molto probabile. Ad ogni modo la curiosità lo stava uccidendo, così dopo aver finto con se stesso per altri cinque minuti che poteva ignorare i fogli di fronte a lui vi saltò sopra quasi temesse che questi potessero svanire nel nulla.

Stiles aveva passato tutta la notte immerso in quella lettura, ignorando qualsiasi altra cosa attorno a lui, rilassato dal fatto che suo padre fosse di turno in pattuglia fino alla mattina. Per tutto il tempo aveva la sensazione di star leggendo una sorta di romanzo. Un romanzo che era assurdamente interessante e dava una certa dipendenza... Non vi era davvero tutto, il ragazzo lo poteva capire da come ogni paricolare era lasciato a metà, dalle descrizioni approssimative. Siles voleva sapere di più, voleva sapere tutto. Compose in fretta il numero di Buffy, ignorando ancora una volta dettaglio che non avrebbe dovuto neanche saperlo, ma ormai era palese che avevano entrambi superato di gran lunga quel punto... Attese un massimo di tre squilli prima di sentire la voce della donna dall'altra parte che lo salutava, chiedendogli perchè vi avesse impiegato così tanto, mentre lui sentiva di volerle fare un milione di domande che avrebbero potuto arrivare persino all'origine del mondo, ma decise invece di iniziare con:

<< Hey, quante possibilità ci sono secondo te che Harris sia un demone? >>



Cosa vedono i miei occhi... Ho aggiornato la fan fiction in tempo! Anzi tecnicamente persino in anticipo! Prevedo come minimo una pioggia di locuste nei prossimi giorni... Vorrei potervi dire che potete abituarvici, ma sarei una bugiarda senza vergogna. Temo infatti che cose come questa capiteranno molto raramente (forse mai più çAç). Comunque sia, chiedo scusa, non volevo far entrare in scena Derek in modo così duro, ma... Diciamo che il ragazzo non da molti spunti per scene fluff e coccolose *sigh*. Prometto comunque che nel prossimo l'atmosfera sarà più leggera e divertente, arriveranno altri personaggi e finalmente si inizierà ad entrare nel vivo della storia ;D

(*) Riferimento ad uno dei romanzi più belli mai scritti a mio parere (nonchè mio preferito) Orgoglio e Pregiudizio

(**) Citazione dal sensazionale Mean Girls e preparatevi perchè ho il dubbio che ne metterò quasi in ogni capitolo (si, sono una fanatica di questo film)

(***) Questo è il fascicolo scolastico della nostra Buffy http://i49.tinypic.com/15zl7ic.png una letturina veloce insomma xD

Ma ora passiamo alle risposte, ai ringraziamenti e a tutto l'amore che ho per voi <3

Fallin: appena ho visto un commento mi sono partiti i Queen in sottofondo "is this real life?" xD Grazie per i complimenti, mi hanno fatto più piacere di quanto tu possa immaginare e sono felicissima che questa mia storia ti stia piacendo. Mi auguro che continuerà a piacerti ;D

BreathE: Tesoro i tuoi commenti si riconoscono ovunque, anche se non ci fosse il tuo nome x°D Al solito sei di parte, ma ormai ci sono abituata. E si, puoi avere uno Strambo Peter anche tu, ma solo quando io avrò un Klaus u-u L'equità prima di tutto! Sono felice che Lydia ti piaccia, anche se nell'incontro con Buffy è stata un po' "sotto tono" ma lo sai, sono di parte. Il preside è semplicemente Robin Wood, lo stesso di Buffy non c'era bisogno di scervellarsi xD E non preoccuparti per Jackson, lo sai che lo adoro anch'io, ma qui è così u-u Comunque è ancora presto per tutto, nei prossimi capitoli vedrò di dare spazio e voce un po' a tutti e di analizzare meglio la cosa della mamma di Stiles ;D

Detto ciò ringrazio tantissimo anche chi ha messo questa mia storia fra le seguite e legge silenziosamente, sappiate che vi amo <3

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Capitolo 3
*** Well... That Escalated Quickly ***


« Well... That Escalated Quickly »




INVIATI: Ok, 20 domande!

RICEVUTI: Santo cielo, esiste ancora questo gioco? Te ne concedo 10, per ora.

INVIATI: E' comunque una vittoria. Uno studente ci ha mai provato con te?

RICEVUTI: Mi devo preoccupare Stiles? Comunque sì.

INVIATI: ahah! Dai, curiosità legittima! Inoltre ci si brucia sempre almeno una domanda... Dove sei cresciuta?

RICEVUTI: Inizialmente a Los Angeles, ma soprattutto Sunnydale.

INVIATI: Hai sempre saputo di essere una cacciatrice?

RICEVUTI: Più o meno da sempre... Ma ufficialmente da quando avevo 15 anni.

INVIATI: Quindi sai già tutto riguardo i nostri cittadini fuori dal comune?

RICEVUTI: So molto di più di quanto non sappiate voi.

INVIATI: Sta per accadere qualcosa di brutto?

RICEVUTI: Stando a quello che sappiamo fino ad ora no.

INVIATI: Sappiamo? Di chi parli?

RICEVUTI: Parlo di me, il signor Giles (il vostro nuovo bibliotecario), il preside Wood e altri miei amici.

INVIATI: Come vi conoscete?

RICEVUTI: Giles è il mio osservatore, mentre con Robin ci sono stati trascorsi... Particolari.

INVIATI: Parlavi di lui quando mi hai detto che preferisci i ragazzi più grandi?

RICEVUTI: No, credimi, lui a confronto è ancora un bambino. Probabilmente avresti dovuto chiedermi più dettagli qui.

INVIATI: Errore mio! Il tuo episodio preferito di Supernatural?

RICEVUTI: Mi sto seriamente pentendo di averti dato il mio numero.

INVIATI: Perchè sei venuta a Beacon Hills?

RICEVUTI: Per più di un motivo. Tu sei fra questi.


Onestamente quelle domande non avevano fatto altro che accrescere la sua curiosità, ma la cosa non lo disturbava come avrebbe dovuto, anzi lo divertiva. Non gli interessava quello che avevano da dire gli altri riguardo Buffy, non gli importava se per Lydia era passabile, ma da tenere d'occhio, se per Erica e Jackson potevano schiacciarla quando volevano, che poi... Grande errore! O se per Scott era uno schianto. No ok, probabilmente con lui poteva concordare e discuterne anche approfonditamente, ma il punto era che l'unica opinione alla quale Stiles avrebbe fatto riferimento era la sua.

E questo era parzialmente il motivo per il quale fingeva di non fare caso all'uomo seduto nella poltrona di fianco alla sua, che stava quasi iniziando a fumare letteralmente dall'irritazione nel vedere come Stiles stava palesemente ignorando le scene di "The Notebook" che scorrevano sullo schermo - film democraticamente scelto da Miss Martin - trovandosi invece ben più impegnato a ridacchiare sommessamente e sorridere come uno scemo verso lo schermo del suo cellulare. Il ragazzo poteva percipere lo sguardo rosso fuoco dell'Alpha su di lui e per la prima volta non gli interessava, al contrario si sentiva particolarmente divertito e soddisfatto, tanto che era sicuro che il caro Derek potisse sentirlo nel suo odore e tutto ciò che Stiles riusciva a pensare al riguardo era Ah! Ben ti sta!. Le ultime parole che si era scambiato con il licantropo ancora bruciavano, ferivano più di quanto non avrebbe mai immaginato e se la sua nuova amicizia con Buffy serviva a farlo stare male anche solo un minimo allora ben venga. Ma era più di questo. Era più di una semplice ripicca. Finalmente il ragazzo si sentiva considerato e sapeva che non sarebbe mai stato sottovalutato dalla donna, sapeva che lei non lo avrebbe mai trattato come fosse stato un peso morto, come un problema, sapeva che lei non lo avrebbe mai ignorato e che non si sarebbe dimenticata di lui per stare con quacun'altro.

Buffy lo faceva sentire stranamente al sicuro nonostante vi fossero ancora un'infinità di cose che avrebbe dovuto e voluto sapere su di lei, ma sin da subito lei si era mostrata sincera con lui. Gli aveva mostrato la sua cartella personale, gli aveva detto di essere una Cacciatrice, la Prescelta e gli aveva spiegato a grandi linee cosa comportava, compreso il suo essere a conoscenza della parte licantropesca della città. Gli aveva promesso di rispondere ad ogni sua domanda e così aveva fatto e per quanto la cosa fosse estremamente triste era molto di più di quanto facessero i suoi "amici"...

Sorrise ancora una volta nel momento in cui un nuovo messaggio si era palesato sullo schermo del suo telefono:

RICEVUTI: Passa da me stasera, voglio presentarti qualcuno.


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Derek se ne stava seduto nel suo solito posto, nel salotto del suo nuovo appartamento, circondato dal suo branco, intento a vedere per l'ennesima volta lo stesso film melodrammatico che onestamente gli provocava la nausea al solo sentirlo nominare, ma Lydia sapeva essere piuttosto convincente... Non che lui avesse paura della ragazza, santo cielo, lui era un Alpha! E nonostante il primo DVD del film si fosse misteriosamente rotto in quattro parti uguali, in quel momento stava solo cercando di essere accondiscendente verso un membro del suo branco, dandole ciò che voleva. Per quanto non ci credesse molto nessuno.

Ad ogni modo non era per questo che se ne stava nella sua poltona, più irritato del solito, intento a scoprire se poteva far prendere fuoco agli oggetti con lo sguardo... No, ovviamente il suo problema era Stiles. Era sempre Stiles. L'unica persona al mondo che riusciva a fargli venir voglia di uccidere qualcuno semplicemente respirando e che adesso se ne stava tranquillo sul divano, preso da uno scambio di messaggi con la sua consulente scolastica, che a quanto pare tutti avevano deciso di ignorare parzialmente, proprio come avevano ignorato il suo parere al riguardo. Non avrebbe mai fatto abbastanza penitenza per aver deciso di andare in giro ad offrire il morso ad un gruppo di stupidi adolescenti.

Ma il vero problema stava in se stesso, Derek lo sapeva fin troppo bene. Non era spaventato dai suoi sentimenti per Stiles, è solo che poteva già immaginare come tutto questo sarebbe potuto andare a finire; un giorno sarebbe stato tutto perfetto ed il giorno dopo vi sarebbero state improvvisamente urla e porte sbattutte e niente sarebbe più stato come prima. Senza contare il piccolo dettaglio dell'età... Non era neanche riuscito ad accorgersi di come le cose fossero cambiate o di quando avesse iniziato a guardare l'adolescente con occhi diversi. Stiles gli serviva per le ricerche, niente di più. Poteva capitare che passassero insieme delle serate al computer cercando nuove informazioni e improvvisamente Derek si era scoperto ipnotizzato da come le guance del ragazzo potessero colorarsi di un velo di rosso quando era in imbarazzo o quando era particolarmente stanco... Aveva scoperto di trovare l'odore del medesimo ragazzo tremendamente dolce ed invitante, portandolo a chiedersi se quella dolcezza si potesse avverire letteralmente sulla sua pelle... Più di una volta si era costretto a portare molto più di una minima distanza fra lui e Stiles, temendo di cedere all'istinto di un assaggio. La cosa peggiore era che Peter lo aveva capito prima di tutti ed aveva deciso che torturare il suo unico nipote poteva divenire il suo passatempo preferito. Aveva persino cambiato la suoneria del suo cellulare, in modo che quando riceveva una chiamata da parte dell'adolescente si iniziasse a sentire "A Little Respect"(*) risuonare ovunque. Non che Derek si fosse scomodato a cambiarla... In fondo Stiles non sarebbe mai stato abbastanza vicino da poterla sentire.

Onestamente non si era mai obbligato a non dire niente al ragazzo, anzi aveva più di una volta immaginato di confessarsi. A volte aveva persino tentato di flirtare con lui, ottenendo ovviamente l'effetto opposto a quello desiderato... Come pochi giorni fa, quando Stiles era improvvisamente arrivato a casa sua e lui non aveva neanche provato a far finta di non averlo sentito o di magari aspettare che bussasse alla porta come ogni altra persona normale, troppo agitato all'idea di vederlo e passare del tempo da solo con lui. Stava andando tutto bene, almeno fino a quando il ragazzo non aveva tirato in ballo Buffy. Ancora prima di sapere chi fosse Derek aveva deciso che non provava alcun tipo di simpatia per la donna... Ma ovviamente Stiles non la pensava così e ancor prima che se ne accorgessero erano state dette cose che nessuno dei due pensava davvero. Ecco che quindi i passi avanti fatti nel loro rapporto di pseudo amicizia erano stati immediatamente cancellati, portando Derek a poter fare nient'altro che guardare l'adolescente allontanarsi ancora di più da lui.


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Buffy aveva appena chiuso il suo ufficio e si stava incamminando verso la biblioteca del liceo. Era tutto così familiare da farle quasi credere di essere tornata a Sunnydale. Ad essere sinceri se avesse scoperto che il professore più odiato da Stiles si fosse rivelato essere una mantide religiosa non sarebbe riuscita a stupirsi neanche per sbaglio... Doveva solo dire a Xander di non avvicinarsi troppo. Arrivata nella biblioteca si fermò al bancone d'entrata e sorrise divertita << Per me un cappuccino alla vaniglia e una ciambella >>

l'uomo di fronte a lei le rivolse uno sguardo affatto impressionato e sbuffò appena nel vedere come la sua Cacciatrice non sembrava riuscire a cambiare con il tempo << Non è tempo per fare battute Buffy, la situazione è seria. Ti sei dimenticata che ci troviamo qui per un motivo? >>

<< Ovviamente no, Giles. Rilassati >> aveva risposto portando gli occhi al cielo << Potresti essere un po' più comprensivo? Oggi è venuta da me una ragazza che ha una cotta per il suo professore di lingue. Cosa dovrei dirle? "Scusa tesoro non posso aiutarti, non ho mai avuto i tuoi problemi. Il mio fidanzato al liceo era un uomo più grande di me di più o meno trecento anni e non era un professore". Per qualche motivo temo non sarebbe d'aiuto >>

<< Non pensi che probabilmente non dovresti dirmi queste cose? >> le aveva chiesto con un sopracciglio giudicatore alzato

<< Non sono un dottore, posso fare ciò che voglio, comunque sia... Perchè sono qui? >>

<< Molte persone imparano ciò che gli serve dai libri, potresti provarlo >> aveva tentato il bibliotecario, avvicinandole un libro che immediatamente gli era stato ridato con tanto di espressione scocciata della donna di fronte a lui << Santo cielo è come se fossi tornata ad avere sedici anni! Questo è il libro che contiene la profezia della tua morte, ricordi? >> le aveva detto riagiustandosi gli occhiali sul naso e prendendo un lungo respiro, fin troppo abituato a perdere la pazienza quando si trattava di Buffy.

<< Certo che ricordo, ma perchè vorrei rileggerla? Il Maestro(**) è ben più che morto, ho sbriciolato ben bene le sue ossa ed io sono ancora viva! Inoltre i vampiri non verrano mai qui... Giusto? >> insomma era stata felice di andare a Beacon Hills proprio per via della presenza di licantropi e di conseguenza la più assoluta assenza di vampiri! Era pronta ad urlare alla truffa...

<< Non saprei, è tutto troppo vago >> aveva risposto Giles, togliendosi gli occhiali e lucidandoli con un fazzoletto.

<< Ah!! No! Fai quella cosa solo quando hai brutte notizie o non vuoi vedere la mia reazione. O entrambe a volte. Ci conosciamo da tutta la vita se devi dirmi qualcosa fallo! >> l'improvvisa reazione di Buffy aveva quasi portato l'uomo a far cadere gli occhiali per la sorpresa, ma non aveva tutti i torti...

<< C'è la possibilità che gli eventi a cui abbiamo assistito a Sunnydale possano avverarsi nuovamente >> aveva detto con il suo particolare tono placido, che onestamente serviva soltanto a far aitare ancora di più le persone attorno a lui << Siamo qui per trovare il Fatum e stiamo ancora cercando di capire in che forma si presenterà a noi... Si tratta di qualcosa di molto potente, non possiamo fare errori >> sospirarono quasi all'unisono, entrambi consapevoli di quanto quelle parole fossero vere.

Poche settimane prima avevano ricevuto una lettera da parte di quello che sarebbe dovuto essere l'osservatore di una potenziale cacciatrice, il futuro osservatore della madre di Stiles, che li informava di uno strumento in grado di vanificare tutto ciò che Buffy ed i suoi amici erano riusciti a fare negli anni... Il Fatum. Non specificava cosa fosse, ma ovviamente sottolineava che in mani sbagliate avrebbe potuto cancellare l'esistenza della Prescelta, riportando ogni demone, ogni creatura sconfitta da questa di nuovo fra gli uomini arrivando persino ad aprire nuovamente la Bocca dell'Inferno.

<< Stasera vedrò Stiles, pensi che dovrei dirgli di sua madre? >>

<< Non credo sia la cosa migliore da fare adesso, la situazione è ancora fortemente delicata e lui potrebbe non reagire bene >> aveva detto Giles, mostrandosi come sempre il più saggio e riflessivo. Aveva ragione, ma Buffy non riusciva a non pensare che così stava parzialmente mentendo al ragazzo... Ma in fondo doveva solo aspettare per il momento più adatto e se continuava a ripeterselo abbastanza spesso alla fine ci avrebbe creduto anche lei e si sarebbe sentita meglio.


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Appena uscito dall'apparamento dell'Alpha, Stiles aveva quasi lasciato la tipica nuvola di fumo/polvere della sua sagoma alle sue spalle tanto si era allontanato velocemente, decretando che per una volta sarebbe stato lui ad ignorare le voci degli altri che chiamavano il suo nome e gli chiedevano dove stesse andando. Onestamente, era una sensazione fantastica.

Era passato prima da casa sua per prendere un po' degli stessi biscotti che Buffy aveva tanto apprezzato la prima volta e più velocemente di come aveva guidato poco prima di era avviato verso l'abitazione della donna. Ammetteva che ad occhi esterni la cosa poteva avviare a facili fraintendimenti, ma oltre a consderare la sua consulente scolastica una bellissima donna, Stiles preferiva ancora un tipo più alto, muscolo, sgarbato e dallo sguardo alle volte insanguinato... Questa sensazione era molto meno "fantastica".

Arrivato alla porta attese pochi istanti prima di vedere di fronte a se la padrona di casa << Forza entra! Ma nascondi i biscotti, tra poco arriveranno dei miei amici e uno di loro potrebbe divorarli più velocemene di noi due messi insieme >> il ragazzo rise divertito mentre si sbrigava a fare come gli era stato detto, iniziando però a sentirsi quasi in ansia all'idea di conoscere nuove persone e Buffy sembrava averlo capito subito << Puoi stare tranquillo, sono i miei migliori amici dal primo giorno in cui mi sono trasferita a Sunnydale... Mi conoscono meglio di chiunque altro e ho affidato a loro la mia vita più di una volta. Se ti fidi di me non avrai problemi a fidarti anche di loro >> Stiles non poteva far altro che annuire, sentendosi un po' più rilassato alle parole della donna e posizionandosi subito sul divano, al medisimo posto dell'ultima volta.

Ancora non capiva perchè Buffy volesse presentargli i suoi amici, come non capiva per quale motivo si fosse presa a cuore proprio qualcuno come lui, ma non se ne lamentava... Era passato tanto tempo da quando era il centro delle preoccupazioni di qualcuno ed esserlo di nuovo era indescrivibilmente piacevole.

<< Hai intenzione di darmi qualche indizio o vuoi lasciarmi nel buio più completo? >> chiese alla fine, non resistendo alla curiosità e alla parte di coscenza che quasi gli imponeva di avere un minimo di sicurezza in ogni situazione, non importava quanto si sentisse a suo agio.

<< Scusa, hai ragione >> rispose la Cacciatrice sedendosi di fianco a lui << Ti ho detto che mi trovo qui a Beacon Hills per più di un motivo, che uno di questi sei tu e te lo spiegherò presto, te lo prometto, ma ora c'è qualcosa di più urgente... >> ma la spiegazione di Buffy venne interrotta quasi subito dal suono del campanello al quale Stiles rispose con uno sbuffo annoiato ed irritato per essere stato interrotto così bruscamente.

<< Ecco arrivati i rinforzi! Sono pronto per affilare i paletti e nel medisimo tempo allieterò gli spiriti di tutti fischiettando motivetti sbarazzini >> aveva detto una nuova voce, indubbiamente maschile, suscitando le risate di Buffy e di quella che era un'altra ragazza, ma che Stiles non riusciva a vedere dalla sua posizione, non importava quanto cercasse di sporgersi oltre il limite del divano rischiando di crollare indegnamente sul pavimento.

Ad ogni modo non dovette aspettare molto. Dopo qualche attimo i tre entrarono nel soggiorno e il ragazzo potè studiarli con attenzione. La ragazza era poco più alta di Buffy, capelli rossi che le toccavano le spalle e un sorriso che avrebbe potuto farla passare per una sua coetanea, mentre l'uomo era alto, aveva capelli scuri scomposti ed il tipico aspetto del "tipo simpatico", ma non era questo il punto sulla quale era caduta l'attenzione di Stiles...

<< Domanda. Porti la benda per problemi all'occhio o sei un fan estremo di Pirati dei Caraibi? >>

Immediatamente i tre risero, peccato che Stiles fosse al quanto serio.



Ma salve a voi! Prima di tutto mi scuso per il capitolo orrendamente breve e un po' tardo ç_ç Ma siamo praticamente arrivati al centro della storia, perciò spero di riuscire a farmi perdonare con i prossimi capitoli ;D Chiedo anche scusa per eventuali errori, ma non ho riletto niente quindi sto postando a fiducia xD Come al solito sono aperta a suggerimenti e scambi di opinioni e per qualsiasi cosa non esitate a smessaggiarmi <3

(*) La suoneria di Derek https://www.youtube.com/watch?v=x34icYC8zA0 il nostro caro Peter ha gusto u-u (xD)

(**) Per chi non lo sapesse o non se lo ricordasse il Maestro è il primo mitico, inquientantissimo e pericolosissimo nemico che Buffy ha affrontato

Come al solito ringrazio chi ha messo questa mia storia nelle preferite, chi ha commentato e chi segue in silenzio. Vi adoro alla follia <3

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Capitolo 4
*** Non è Quello Che Sembra ***


« Non è Quello Che Sembra »




<< Quindi è come una macchina del tempo >>

<< No Xander, non è come una macchina del tempo, credevo che avessi smesso di seguire quei programmi fantascientifici >> aveva detto ironicamene la bionda, divertita come sempre nello stuzzicare il suo migliore amico ad ogni buona occasione che le si presentava (e con Xander le occasioni non mancavano mai).

<< Hey, stavamo parlando di me o di un qualcosa che come al solito minaccia la salvezza del mondo? >>

Buffy non poteva fare a meno di ridere. Erano passati così tanti anni da quando lei, Willow e Xander passavano le loro giornate a sopravvivere a cose come vampiri, demoni, il preside Snyder, licantropi, divinità, il preside Snyder, incantesimi andati male, compiti in classe, le ricerche di Giles e... Il preside Snyder. Sembrava quasi un'altra vita quando vi ripensava. Invece ogni volta doveva ricredersi e notare che non erano cose poi così lontane, che i cambiamenti si vedevano soltanto in Dawn, che ormai era una donna - anche se continuava a mettersi nei guai come un'adolescente - ed in Sunnydale, nonostante adesso facesse parte di gite turistiche di pessima qualità e venisse presentata come una sorta di secondo Grand Canyon.

Ovviamente il male non aveva semplicemente cessato di esistere dopo la chiusura della Bocca dell'Inferno, ma sicuramente la Cacciatrice si era trovata molto meno impegnata del solito in tale ambito. Non pensava che l'avrebbe mai detto, ma le mancava l'azione... Era grata a Robin per averle dato di nuovo un lavoro normale, qualcosa di cui poteva parlare con le persone senza dover fare acrobazie per trovare la giusta bugia del giorno, però allo stesso tempo si sentiva molto più utile nel ruolo di protettrice della città che in quello di consulente scolastica. Probabilmente perchè era necessario molto più talento per avere a che fare con degli adolescenti rispetto a quanto ne richiedeva uccidere creature sovrannaturali, forse non lo sapremo mai...

<< Sembri felice >> aveva detto improvvisamente Xander sorridendole dolcemente << Ovviamente posso vedere solo con un occhio, quindi potrei sbagliarmi. Willow? >>

<< Quello sembrerebbe essere proprio un sorriso >> aveva concordato la ragazza di fianco a lui, annuendo piano con la testa e sfoggiando uno dei suoi migliori sguardi alla "so cosa hai fatto l'estate scorsa"(*) riuscendo quindi ad essere terribilmente inquietante e allo stesso tempo adorabile perchè, be'... Era Willow e a meno che non fosse posseduta dal suo lato oscuro(**) nessuno poteva avercela con lei.

Di tutta risposta Buffy prese l'ennesimo biscotto della serata, felice che i suoi amici avessero aspettato che Stiles tornasse a casa per tirare in ballo ipotetiche sedute psichiatriche ai suoi danni << Stavo pensando che più tardi potremmo andare a fare una passeggiata, sarà un po' come rievocare le care vecchie ronde >> ok, forse non era il cambio di argomento più riuscito della storia, ma nessuno poteva davvero biasimarla per aver tentato. Ovviamente però i suoi amici erano bestie senza cuore e non si degnarono neanche di fingere di assecondarla...

<< Dopo tutti questi anni stento ancora a credere che l'unica cosa capace di farti tremare non siano zanne e colli spezzati, ma sia bensì parlare >> Xander rise appena, in accordo con le sue stesse parole, per quanto quella particolare incapacità regnasse sovrana un po' fra tutti loro. Ma Buffy poteva ammettere che lei era senza dubbio la regina incontrastata della non comunicazione. << Non c'è niente di cui parlare! Sul serio ragazzi... Si, è vero, c'è un non sappiamo bene cosa che potrebbe riportare fra di noi le peggiori creature della Bocca dell'Inferno ed è al quanto snervante, ma crisi apocalittiche a parte mi sento bene, a mio agio. Era da tanto che non mi sentivo così necessaria per qualcuno. Dawn ormai è cresciuta e le mie opportunità di sorella maggiore si sono drasticamente ridotte... >> non c'era davvero bisogno di spiegare ulteriormente, in fondo non esisteva nessuno al mondo che la consceva meglio dei suoi migliori amici e loro sapevano bene quanto gli istinti protettivi di Buffy fossero forti e pronunciati verso le persone che amava, in particolar modo da dopo l'arrivo di Dawn. Aver improvvisamente guadagnato una sorella ed essere poi stata costretta a crescerla da sola, l'aveva fatta diventare spiccatamente materna. Perciò non c'era davvero molto da stupirsi nel vedere come, seppur dopo pochi incontri, Stiles avesse riattivato quel particolare lato della sua personalità, portandola automaticamente a sentirsi in un certo senso più felice e completa. C'era qualcosa in quel ragazzo di estremamente forte ed allo stesso tempo fragile, qualcosa che ti spingeva a volerlo proteggere e custodire. La Cacciatrice si rivedeva molto nell'adolescente e nonostante lui non ne fosse ancora a conoscenza i due erano già legati da qualcosa...

<< Potrebbe avere del potenziale, come sua madre >> la voce di Willow era uscita quasi a stento, senza dubbio spezzata dalle immagini che le erano tornate alla mente, esattamente come stava accadendo a Xander e Buffy. La battaglia contro il Primo era stata senza dubbio la cosa più dura che avessero mai affrontato nelle loro vite, anche per questo dopo la vittoria, già di per se molto sofferta, non si sarebbero mai aspettati degli attacchi così improvvisi... Erano passate poco più di due settimane dalla scomparsa di Sunnydale, dalla morte di Spike, Anya e di svariate potenziali, tutti stavano ancora cercando di andare avanti e guarire, non solo fisicamente, ma capirono bene che non era davvero finita quando vennero a sapere di un elevato numero di sparizioni che riguardava esclusivamente giovani ragazze. Giles e Willow impiegarono pochissimo tempo nello scoprire che quelle ragazze facevano parte delle potenziali cacciatrici che erano state attivate per lo scontro contro il Primo. La maggior parte di loro non aveva neanche avuto occasione di scoprirlo, non aveva ancora incontrato il proprio osservatore ed era morta per qualcosa che sicuramente non avrebbe mai scelto... Ogni morte era un peso in più sulle spalle di Buffy, una colpa in più alla quale non avrebbe mai potuto rimediare e con cui avrebbe convissuto per sempre. E certe colpe pesavano molto più di altre, specialmente se creavi una sorta di amicizia con il figlio di una delle ragazze che avresti dovuto proteggere e lui è all'oscuro di tutto.

<< Sai benissimo che non è tramandabile, non così almeno... Robin ne è un perfetto esempio >> anche lui era figlio di una Cacciatrice, per di più attiva, non una semplice potenziale eppure per quanto si fosse informato, allenato e impegnato nel suo ruolo di cacciatore improvvisato era evidente che in lui non scorreva il sangue del prescelto. Su questo aspetto era un lavoro al quanto sessista.

<< Bene, niente cacciatore, ma c'è qualcosa in lui. Potevo sentirlo >> aveva insistito Willow, del tutto incapace di abbandonare un argomento quando aveva le sue speciali percezioni ed onestamente Buffy sapeva di non poterle prendere alla leggera << Sai che ho ragione e mi lascerai aiutare Stiles a far crescere e sfruttare il suo potenziale! Ah, mi sento proprio come Babbo Natale, a parte il fatto che sono snella, giovane, femmina, preferisco i luoghi caldi... E be', sono ebrea >> aggiunse con un sorriso divertito e soddisfatto, sentendosi probabilmente fuori di se dalla gioia all'idea di poter avere il suo primo effettivo apprendista. Dal canto suo Buffy poteva semplicemente rimettersi agli istinti della sua amica e vegliare attentamente affinchè niente andasse storto, il solito dunque. Peccato che avesse una terribile sensazione...


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<< Di nuovo! Concentrati e ricordati che per funzionare devi saper bilanciare tutti gli elementi >>

Stiles non aveva la minima idea di cosa stesse facendo o del perchè lo stesse facendo. Insomma, Buffy gli aveva chiesto se fosse stato disponibile ad aiutarli nella ricerca del Fatum - qualsiasi cosa fosse di preciso - e lui non vi aveva pensato due volte prima di accettare. Dopotutto si era trovato subito bene con lei ed i suoi amici e gli mancava solo una targhetta di riconoscimento per essere considerato da tutti come ricercatore ufficiale di eventi e curiosità sovrannaturali; per questo si aspettava di venire sommerso da libri o centinaia di siti da consultare e decifrare, ma le sue aspettative erano a dir poco sbagliate. Erano passate tre settimane da quando era arrivato a casa della sua consulente e venne subito accolto da Xander, con il quale si sentiva particolarmente in sintonia poichè entrambi erano i "semplici umani" del loro gruppo, quelli apparentemente più fragili e sicuramente più sottovalutati. Era un tipo di connessione difficile da ignorare.

Una volta dentro il ragazzo aveva cercato subito la padrona di casa, sentendosi decisamente più entusiasta del solito all'idea di mettersi a lavoro come aveva fatto innumerevoli volte per Derek ed il branco, forse perchè l'appena conosciuto trio lo faceva sentire più utile e apprezzato di quanto non avessero mai fatto i suoi amici. Ad ogni modo riuscì solo a scambiare un paio di convenevoli superficiali con Buffy prima di venir letteralmente placcato e rapito da Willow, che pur avendo un fisico minuto possedeva più forza di quanto una ragazza sarebbe dovuta essere in grado di accomulare... In breve era stato trascinato sul divano e sommerso da frasi come "Vedrai ti insegnerò tutto ciò che c'è da sapere!" e poi "Non è il mio campo, ma secondo me dovresti prima dirgli di cosa parli" ed ancora "Lo farò, ma è il mio primo allievo ho diritto ad essere emozionata!" se non fosse stato già affetto da disturbi della concentrazione senza acun dubbio quella situazione gliene avrebbe creati molti.

In breve Willow si era affettata a spiegargli di come avesse avvertito qualcosa in lui, un qualcosa di potenzialmente speciale, di magico. Stiles sapeva già che la donna era una strega, gliene avevano parlato al primo incontro con lei e Xander, per quanto non fossero scesi nei dettagli, anche se dopo quella sorta di rivelazione aveva avuto il dubbio che sarebbe venuto a sapere molto presto di ogni singolo episodio sul quale i tre amici avevano sorvolato. Ma quello poteva aspettare, tutto poteva aspettare considerando che l'adolescente era appena venuto a sapere di possedere dei poteri magici! Andiamo, chi non aveva mai sognato almeno una volta una cosa simile? Perciò, ignaro di ciò che realmente significava, non perse tempo nel chiedere aiuto per poter usare queste sue capacità magiche, adorandole e maledicendole allo stesso tempo per non essersi mai presentate spontaneamente prima di allora considerando che gli sarebbero potute tornare utili in ben più di un'occasione.

Così eccolo ad allenarsi nel giardino sul retro della casa di Buffy, intento a ripetere lo stesso esercizio praticamente all'infinito, esattamente come Willow gli aveva imposto di leggere gli stessi scritti, incantesimi e manufatti all'infinito o almeno fino a quando non ne avrebbe davvero compreso il senso e fosse riuscito a connettersi con la Terra e a bilanciare gli elementi... Più facile a dirsi che a farsi ovviamente. Inizialmente avrebbe dovuto apprendere il controllo attraverso l'invocazione e lo spegnimento di piccole fiamme e dopo i primi tentativi completamente a vuoto, Stiles non aveva potuto fare a meno di esultare come un bambino lasciato libero in un negozio di dolci nel vedere che era davvero in grado di creare qualcosa. Purtroppo però l'eccessivo entusiasmo l'aveva portato a deconcentrarsi completamente, finendo così con il bruciarsi e con il far propagare le fiamme di fronte a se.

<< Obscurate nos non diutius >> con un lieve cenno della mano Willow aveva eliminato completamente il fumo e le uniche tracce del piccolo incidente risiedevano nell'erba sbrucciacchiata e ancora calda. << Non puoi permetterti di deconcentrarti, so che è una sensazione intossicante, specialmente all'inizio, ma devi restare lucido o combinerai guai >> lo aveva rimproverato con la voce più autoritaria che possedeva, anche se quella facciata solitamene durava per un massimo di trenta secondi per poi fare spazio a tutta la sua apprensività, mentre correva in contro al ragazzo per controllare che stesse bene.

<< Oh, andiamo Rosenberg, almeno il ragazzo non sta perturbando il tempo >> aveva detto divertito Xander che osservava gli allenamenti, mentre aiutava Buffy a comprendere dove avrebbero potuto trovare il Fatum, poichè avevano realizzato che quella fosse la priorità... Una volta individuato si sarebbero preoccupati di cosa si trattava. << Ti ricordi del mio barbecue, vero? >>

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<< Il fuoco non sta collaborando. E' confortante sapere che non ho neanche l'abilità culinaria dell'uomo delle caverne >> Xander stava cercando in tutti i modi di animare le fiamme sotto la griglia, finendo soltanto con l'ottenere flebili scintille che morivano ancora prima di riuscire a vederle, lasciando dietro di se sempre più fumo... Almeno fino a quando non si avvicinò Willow << Fuoco, sprigionati! >> immediatamente una fiamma viva e rigogliosa si stava apprestando a cuocere deliziosamente la carne sulla griglia sotto due sguardi ammirati ed uno a dir poco compiaciuto << Willow, guarda che roba! Streghissima! >> aveva detto Buffy sorridendole orgogliosa << Niente di speciale, basta bilanciare gli elementi, cosicché se influisci su uno non provochi... >> la giovane strega non era riuscita neanche a finire la frase che un orrendo temporale di era aperto sopra di loro, bagnandoli da testa a piedi in pochi attimi e finendo ovviamente con lo spegnere il fuoco, mentre Willow esclamava agitata << Non sono stata io! Non sono stata io! >>
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Stiles si stava mordendo l'interno di una guancia nel tentativo di trattenere le risate, poichè se anche lui non fosse stato presente, al solo immaginarsi la scena avrebbe potuto cadere per terra dal divertimento << Ricordati di cosa sono capace adesso e soprattutto tieni a mente che Stiles ancora non conosce nessuna delle tue imprese... Cosa alla quale ovviamente rimedieremo prestissimo >> aveva risposto la donna, sorridendo soddisfatta e con un cenno di quasi malvagità, che faceva passare la voglia di prenderla in giro.

<< Basta così bambini o stasera a letto senza cena! >> aveva interrotto Buffy, trattenendo a sua volta delle risate, guardando i suoi amici in modo profondamente affezionato. Era incredibilmente evidente quanto i tre fossero uniti semplicemente posando gli occhi su di loro e osservandoli interagire fra se. << E lasciate respirare un po' Stiles, ha acceso così tante fiamme oggi che mi è venuto caldo! Inoltre si sta facendo tardi >> purtroppo la Cacciatrice aveva ragione, il tempo era volato nonostante avesse passato l'intero pomeriggio a fare la medesima cosa ancora ed ancora, e adesso era tempo di tornare a casa prima che qualche pattuglia della polizia andasse a cercare Stiles chissà dove. Perciò, il piccolo gruppo si perse nelle ultime risate prima che il ragazzo si dovette letteralmente trascinare verso la sua jeep per tornare a casa, sentendosi già impaziente all'dea del pomeriggio seguente e dei suoi prossimi allenamenti.


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<< Ignis >> Stiles continuava a sussurrare la stessa formula, affascinato ogni volta come la prima alla vista della piccola fiamma che nasceva sul palmo della sua mano, che fioriva dalla sua pelle, come se fosse sempre stata all'interno del suo corpo... Poteva sentire l'energia sprigionarsi dentro di se, scorrere nelle sue vene e desiderava poter fare molto di più, ma teneva a mente le parole di Willow e cercava di non spingersi troppo oltre e di non fare niente per il quale non era ancora pronto. Ma esistevano così tanti incantesimi, così tanti rituali, così tante cose da poter fare e creare... Ma i suoi pensieri vennero interrotti dal rumore di lievi ma insistenti colpi alla sua finestra - che lui si era premunito di tenere ben chiusa e oscurata dalle tende - così spense in fretta la fiamma e nascose i grimori(***) per poi andare ad aprire scoprendo con nessun tipo di sorpresa che si trattava della persona più intrattabile e indisponente dell'intero universo << Cosa posso fare per te Derek? >> aveva chiesto con la più assoluta assenza di tonalità nella voce, nel caso l'uomo potesse in qualche modo non capire che la sua visita era meno graita del solito...

<< Hai saltato l'incontro con il branco >> ed ecco che partiva in modalità cane da caccia, con il naso arricciato in disappunto per qualsiasi tipo di odore non familiare che stava recependo all'interno della stanza dell'adolescente o direttamente addosso al suddetto adolescente. << Dove sei stato? E con chi... >> quella sua danza delle sopracciglia poteva congelare chiunque dalla paura, ma non Stiles. No, su di lui aveva tutt'altro effetto, decisamente peggiore...

<< Chiedo scusa, da quando sono obbligato ad aggiornarti su ogni mio spostamento? >> aveva chiesto a sua volta il ragazzo che sentiva crescere dentro di se l'irritazione, tanto che i palmi gli prudevano dall'agitazione e la voglia di fare qualcosa... Qualsiasi cosa, sembrava divorarlo << Mi sono scordato della serata con il branco, ma sai cosa? Molto probabilmente ricapiterà! Inoltre sono abbastanza sicuro che una visione in meno di "The Notebook" non mi segnerà la vita >> ormai sentiva di aver raggiunto il limite, anche lui alla fine era arrivato al punto in cui non ne poteva più di doversi impegnare il doppio degli altri per poi ottenere la metà rispetto al resto del branco. Voleva riconoscimento, voleva apprezzamento. Voleva semplicemente qualcuno che gli dicesse che era importante...

<< Sono il tuo Alpha, questo è più che sufficiente per richiedere come minimo una spiegazione per la tua assenza >> quasi ogni parola era scandita, o meglio era annebbiata, dal leggero ringhiare, dai suoi gutturali che gli uscivano dal petto come minaccia e come pretesa di sottomissione, ma Stiles non era uno dei suoi Beta, non era un licantropo e la scenata da Big Bad Wolf su di lui non aveva lo stesso effetto, anzi non ne aveva per niente, avrebbe potuto continuare a ringhiargli contro anche tutta la notte se lo desiderava, ma il ragazzo non si sarebbe smosso dalla sua posizione.

<< Come puoi anche solo pensare di poter venire qui e impormi il tuo ruolo di "comandante" quando già mi hai detto che non ti fidi di me? Non mi sembra una bella mossa quella di tenere nel branco un elemento infido... Quindi se vogliamo essere onesti Derek, tu non sei il mio Alpha, tu non sei nessuno! >> aveva avvertito di nuovo qualcosa che si rompeva dentro di se, come se fosse stato fatto di rami secchi, non di ossa, e qualcuno ci stesse camminando sopra... Era successo tutto rapidamente, un momento stava urlando con il licantropo cercando di trattenere le lacrime mentre un momento dopo la luce sembrava impazzita ed in pochi attimi la lampadina era esplosa. In un attimo Derek si era trasformato e si trovava sopra Stiles protettivamente, portando entrambi ad accucciarsi sul pavimento, mentre nella totale oscurità della stanza le unche cose che si potevano disntiguere erano i suoini minacciosi che il lupo stava emettendo ed il rosso dei suoi occhi che scandagliavano lo spazio attorno a se in cerca della fonte di pericolo.

<< Stai bene? >> aveva chiesto dopo svariati minuti, una volta riacquistata la giusta calma e tornato ad avere sembianze totalmente umane, ma senza muoversi e senza permettere al ragazzo di muoversi. Era così piacevole e confortante che Stiles non riusciva a sopportarlo... Non poteva davvero affidarsi a Derek come voleva, non poteva lasciarsi andare contro il suo corpo e lasciarsi proteggere come desiderava, perchè non sarebbe mai stato dettato dai suoi stessi istinti e sentimenti. Quelle premure derivavano dal lupo dentro di lui, era qualcosa che gli veniva spontaneo e che avrebbe fatto per chiunque altro, non c'erano altri motivi e questo faceva terribilmente male. << Cosa è successo? >> aveva insitito, guardandolo con un misto di dubbio e timore.

Stiles distolse in fretta lo sguardo e si districò dalla presa dell'uomo andando ad aprire la porta per far entrare la tenue luce del corridoio << Le lampadine fanno cortocircuito tutti i giorni, non è così strano >> come scusa non era il massimo, ma almeno non era una bugia, era un fatto e Derek non avrebbe sentito alcuno sfalzo nel suo battito per quelle parole << Penso sia ora che tu te ne vada >> e con questo gli aveva voltato le spalle, andando apparentemente in cerca di una lampadina nuova, ma in realtà scappando il più velocemente possibile in cerca di un angolo dove potersi lasciare andare al panico per quello che era appena accaduto e che sapeva era colpa sua... Doveva parlare con Willow, doveva sapere come impedire una cosa simile in futuro.

Ci volle più di un'ora prima che Stiles riuscisse a calmarsi del tutto e smettesse di avvertire quello strano prurito sotto le dita, quell'impulso di muoversi e liberarsi... Ma una volta che il suo respiro tornò regolare decise di poter andare a dormire, felice di vedere che Derek non aveva sceto quella particolare sera per sfoggiare quanto poteva essere ostinato e se n'era, invece, effettivamente andato come richiesto. Il ragazzo non ricordava di essersi mai sentito così stanco, neanche durante le paricolari avventure lupesche era mai tornato a casa così distrutto esternamente ed internamente. Si lasciò cadere sul materasso e in pochi secondi perse conoscenza, avvolto da nient'altro che silenzio e oscurità.


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Non era affatto insolito che sognasse. Stiles sognava piuttosto spesso, si prospettava da solo un numero sempre diverso di scenari, situazioni e protagonisti, per quanto i protagonisti principali erano al quanto fissi... Per questo si aspettava che da un momento all'altro uno specifico Alpha entrasse in scena in quella che sembrava una foresta ghiacciata, costituita esclusivamente da alberi secchi e morti, percorsi da scie d'acqua e cristalli che li rendevano inquietantemente affascinanti, circondati poi da rocce violacee di più forme e misure. Ma il caro licantropo non accennava ad arrivare e per un attimo Stiles si chiese se non fosse riuscito a farsi abbandonare persino nel suo stesso subconscio...

<< Lui non è qui piccolo uomo >> gli aveva detto soavemente una voce sconosciuta che sembrava provenire dalla foresta stessa

<< Ci conosciamo? >> grande domanda! Ora si metteva a fare conversazione con le proiezioni della sua mente... Che a quanto pare si divertivano a tormentarlo e se la psicologia non andava errata significava che Stiles si stava tormentando da solo. Bene, chi altro si sente pronto per un camice di forza? << Non vorrei essere scortese, ma essendo un mio sogno non sarebbe male potermi sentire meno in trappola... Così, giusto per avere la certezza che non mi sto torturando da solo >> aveva aggiunto in preda ad una crisi di nervi, poichè a quanto sembrava non riusciva ad usare i suoi poteri, per quanto fossero ancora al quanto limitati, limitandosi quindi a continuare a guardarsi intorno in cerca della vera fonte della voce che aveva udito poco prima.

<< Non hai niente da temere da me piccolo uomo >> ancora una volta la voce tornava ad accarezzargli dolcemente le orecchie, avvolgendolo come un caldo abbraccio << Sei molto forte, più di quanto immagini e potresti crescere con il mio aiuto... Potresti riuscire a controllarti ed evitare incidenti come quello di questa sera. Il povero lupo era così spaventato e preoccupato per te >> Stiles non poteva essere più confuso e onestamente iniziava a chiedersi se quello fosse davvero un suo sogno... In fondo non sarebbe stata la prima cosa "bizzarra" con la quale veniva a contatto, anche se qualsiasi cosa fosse conosceva Derek e sapeva cosa era successo poco prima in camera sua.

<< Willow mi sta aiutando >> aveva risposto sicuro di se, poichè si fidava ciecamente della strega e aveva intenzione di seguire ogni suo insegnamento e consiglio. Avrebbe semplicemente dovuto svegliarsi e andare da lei... << Ho tutto sotto controllo >> aggiunse meno sicuro rispetto alle sue parole precendenti, cosa che non sfuggì alla voce che si lasciò andare ad una risata fluida e musicale.

<< La strega è potente, molto più di te, ma non è in grado neanche di aiutarsi da sola... Perchè non ha me con lei. Non può avere ciò che vuole, ma tu puoi >> improvvisamente di fronte ai suoi occhi il ragazzo vide materializzarsi una donna(****). Indubbiamente non umana, ma dotata di una bellezza ipnotica... Capelli lunghissimi e candidi con il ghiaccio che copriva la foresta, dotata di pelle nivea e priva di imperfezioni, coperta da poco più di un vestito anch'esso bianco. Stiles aveva perso le parole. << Cosa vorresti piccolo uomo? Io posso dartelo >> aveva sussurrato a poco più di un paio di centimetri dal volto del ragazzo, carezzandone il profilo amorevolmente e sorridendogli dolcemente.

C'erano moltissime cose che Stiles avrebbe potuto chiedere, così tanto che avrebbe voluto e che sapeva non avrebbe mai potuto avere... In fondo stava sognando, che male poteva fare? << Puoi farlo? Puoi darmi tutto ciò che voglio? >> chiese ancora un po' incerto, sentendo qualcosa di molto simile alla speranza farsi strada dentro di lui e riempirlo con la promessa di qualcosa di troppo bello per essere vero.

<< Ma certo, ogni tuo desiderio sarà esaudito, ma prima dovrai trovarmi piccolo uomo >> e con questo sparì nuovamente, lasciando Stiles ancora da solo nella foresta, intento a muoversi freneticamente ovunque riuscisse ad arrivare per ritrovare la donna << Trovami >> aveva ripetuto in un misero sussurro pria che il ragazzo si svegliasse, trovandosi come al solito nel suo letto, le coperte calciate in fondo al materasso, la meglietta attacca come una seconda pelle per via del sudore. Era un sogno... Era soltanto un sogno, ma Stiles non poteva non provare. Si alzò in fretta e furia, andando a prepararsi per andare a scuola e tenendo bene a mente l'ultima immagine che gli aveva atraversato gli occhi prima di riaprirli. Un ciondolo a forma di cuore con al centro una pietra blu(*****). Lui l'avrebbe trovata.



Come state my darlings? Vi sono mancata? Vi è mancata la mia storia? Ok, non rispondete, farò finta di niente u-u Comunque yay! Ecco che aggiungo un altro capitolo e che finalmente mi avvicino sempre di più al centro della storia (non avete idea quanto stia fremendo all'idea di scriverla!), basta portare un altro pochino di pazienza ;D
P.S. Ah, ho letto dei post sulla pagina facebook di EFP e santissimo il cielo se non mi è venuta un'ansia da prestazione di dimesioni apocalittiche!

(*) è il nome di un film horror preso in giro da scary movie e nel quale, guarda un po', recita la cara Sarah <3

(**) per chi non lo sapesse o non lo ricordasse Willow ha avuto il suo periodo da cattiva, anzi cattivissima!

(***) i grimori sono semplicemente i libri di magia delle streghe

(****) questa è più o meno come potreste immaginare la donna del "sogno" http://i45.tinypic.com/2aj5qme.jpg

(*****) questo è il ciondolo http://www.fellowshipfoundry.com/images/P279.jpg

Mi sono appena resa conto che è molto meglio rispondere direttamente sulle vostre recensioni che farlo a fine capitolo quindi ok... farò così! xD

Come al solito ringrazio chi ha messo questa mia storia nelle preferite, chi ha commentato e chi segue in silenzio. Vi adoro alla follia, non ne avete idea <3

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Capitolo 5
*** Fatum ***


« Fatum »




Stiles era distratto. Be', più distratto del solito... Ovunque si trovasse, qualsiasi cosa facesse, riusciva a pensare unicamente al suo sogno e a quella strana donna.

"Ogni tuo desiderio sarà esaudito"

Non poteva smettere di ascoltare all'infito quella frase nella sua mente, analizzando ogni possibile implicazione, ormai più che abituato a vedersi ritorcere contro qualsiasi cosa... Per quanto i suoi piani apparissero ben più che a prova di bomba, i disastri, il male, l'allineamento dei pianeti o come lo volete chiamare, riusciva sempre a trovare uno spiraglio per entrare in azione e distruggere tutto il suo duro lavoro. Sfortuna cronica senza alcun dubbio. Adesso, come se la sua vita non fosse già sufficientemente piena di problemi che superavano di gran lunga le tipiche crisi adolescenziali, Stiles si trovava a far chiarimento fra la scoperta che esiste una Cacciatrice "speciale", che vi sono molte più creature sovrannaturali di quante si sentiva a suo agio pensare, che stava sviluppando poteri magici e che dormire, per lui, poteva concludersi con l'avere conversazioni che potevano condurre a scenari al quanto discutibili... Tutto ciò sarebbe dovuto essere sufficiente per farlo desistere dal pensarvi, per spingerlo ad etichettare il tutto come ridicolo o ancora meglio come pericoloso, invece si trovava seduto di fronte al suo pc, quando mancava poco più di mezz'ora per l'inizio delle lezioni, intento a sfogliare un numero indefinito di siti alla ricerca del ciondolo che gli era apparso. Aveva esaminato ogni tipo di pietra azzurra ed i loro utilizzi nel tempo e nelle varie culture; Amazonite: Si stimava avesse un effetto calmante ottenuto disperdendo le energie negative e liberando dalla tristezza e dal dolore, Apatite: La pietra della comunicazione. Si credeva aiutasse la balbuzia e l`ipertensione e a superare la tristezza e il dolore. Si dice che l`Apatite portasse forza nella lotta contro i virus ed assistesse nel mescolare il nuovo e il vecchio nella vita di ciascuno, Clanite: Una pietra calmante, aiuta a distendere la mente, dissolvendo confusione emotive e spirituale. Il Clanite pare sia particolarmente adatto ad eliminare rabbia e frustrazione.

- Tutto questo è inutile! - aveva detto il ragazzo, lasciando che la sua rabbia e la sua frustrazione prendessero il sopravvento. Non poteva farne a meno, quando non riusciva ad avere risposte tutto ciò che riusciva a fare era fissarsi ancora di più sul problema, lasciandosi avvolgere da questo fin quando non ne veniva a capo. Insomma, dubitava seriamente che chiunque fosse la donna del suo sogno volesse il ciondolo perchè le serviva come calmante... E se anche fosse stato quello il caso, dargli come ricompensa l'esaudimento di ogni suo desiderio era un tantino sproporzionato. - C'è qualcosa sotto, c'è sempre qualcosa sotto - brontolava fra se e se, fin quando anche l'ultima sveglia del suo cellulare si era attivata e quasi lo aveva assordato, ricordandogli che il liceo lo aspettava.

In classe non rusciva neanche a far finta di seguire la lezione, più impegnato a rivivere nella sua mente gli eventi della sera prima, la visita di Derek, l'ennesima lite e l'improvviso trasformarsi di camera sua nel set del Diario del Vampiro(*). Gli occhi del licantropo non erano mai stati così limpidi e onesti, almeno non quando erano rivolti verso Stiles e nonostante lui stesse ancora ribollendo di rabbia, ferito più di quanto avrebbe mai potuto esserlo fisicamente, quei dannatissimi occhi riuscivano a farlo sentire in colpa per aver cacciato via l'Alpha. Passò una mano fra i capelli, sbuffando piano e picchiettando la matita contro il proprio quaderno, stupito della sua capacità di essere riuscito a prendere un minimo di appunti, anche se quasi non aveva neanche idea di cosa si stava parlando. Era pronto a perdersi nuovamente nel ciclo impazzito dei suoi pensieri, quando qualcosa lo colpì alla tempia. "Ci attaccano!" aveva pensato subito, quasi cadendo dalla sedia per lo stupore, per poi vedere la piccola palina di carta che giaceva innoqua sul suo banco. - Hey amico, tutto ok? - aveva alzato subito gli occhi verso Scott, che sedeva di fianco a lui e gli rvolgeva come al solito uno sguardo da cucciolo di labrador geneticamente modificato. Stiles scrollò le spalle per fargli capire che non c'era niente di cui preoccuparsi, dopotutto non era certo la prima volta che il suo migliore amico lo vedeva distratto, ma questo continuava ad avere una strana luce preoccupata nello sguardo e per sostenere questa sua apprensione, con un cenno della testa, gli indicò il suo quaderno. Stiles espirò annoiato, ma abbassò comunque gli occhi e "Ma che ca..." pagine intere del suo quaderno erano piene di schizzi del ciondolo che aveva visto nel suo sogno. Non aveva preso affatto appunti, aveva disegnato quella pietra ancora e ancora e ancora, senza neanche rendersene conto. Al suono della campanella, raccolse le sue cose e si lanciò fuori dall'aula più velocemente di quanto non avesse mai fatto. Si sentiva scosso e aveva bisogno di distrarsi, magari parlare con qualcuno... Buffy gli saltò subito in mente, ma la donna sarebbe arrivava nel suo ufficio solo dopo la terza ora. Forse avrebbe potuto parlarne a quel suo "osservatore" in biblioteca, ma a dire il vero farlo da solo lo metteva un po' in soggezione. Be', avrebbe potuto farcela... Bastava aspettare. L'importante era che nessun altro lo venisse a sapere - Stiles! Aspettami! Che diamine è successo prima? - Scott aveva un pessimo tempismo.


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A differenza dalle credenze popolari, Derek non era stupido ed anche senza l'improvvisa esplosione delle lampadine nella stanza di Stiles aveva già capito che il ragazzo stava nascondendo qualcosa. Qualcosa che aveva preferito non dirgli, che aveva preferito affrontare da solo, che sicuramente aveva preferito confidare a qualcun'altro, perchè Derek l'aveva ferito e questa volta aveva superato il limite. Era un'idiota, non vi erano molte altre spiegazioni e non poteva nascondersi per sempre dietro il dolore per la sua famiglia ed i traumi e l'impossibilità di mettere in fila più di tre parole alla volta... Sarebbe dovuto riuscire a cambiare per Stiles, avrebbe dovuto essere semplice considerando quello che provava per il ragazzo, che si meritava di avere solo il meglio e forse era per questo che Derek non riusciva a fare nient'altro che danni. Un modo come un altro per far capire sia a Stiles che a se stesso che fra di loro non avrebbe mai dovuto esserci niente. In più il ragazzo presto se ne sarebbe andato all'università e la distanza non poteva fare che bene... Il licantropo sarebbe sicuramente riuscito a superare la cosa e dimenticare i propri sentimenti, giusto? In fondo non era come se stesse vivendo assieme al proprio zio che aveva recentemente reso il prendersi gioco del suo unico nipote la propria missione nella vita, girando il coltello nella piaga ad ogni occasione e in modi sempre più fantasiosi.

- Sai, dovresti scrivere un libro: come offendere il ragazzo che ti piace in quattro sillabe o meno - aveva commentato, senza che nessuno gli avesse chiesto la sua opinione, sfogliando una rivista solo per il gusto di farsi vedere occupato. Forse avrebbe dovuto cercare lavoro presso qualche impresa teatrale, il suo talento era innato... - Oh ti prego, risparmiami le sopracciglia del giudizio universale - aggiunse con un gesto di sufficienza della mano, quasi volesse scacciare via Derek e il suo umore nero come si fa con un moscerino persistente. Tipico comportamento che ti fa amare il calore della famiglia fra l'altro... - Chissà perchè Stiles non è ancora caduto ai tuoi piedi. Con te almeno avrebbe la scusa di poter parlare all'infinito per coprire anche la tua parte di conversazione - Nel sentire ancora una volta che l'unica risposta di suo nipote consisteva soltanto nello sbuffare e nel fissarlo immaginandosi che la sua testa potesse esplodere a comando, chiuse la rivista e rivolse tutta la sua attenzione verso il ragazzo. - Onestamente, mi diverte vederti andare in giro rimuginando sulla tua cotta come un'adolescente, ma lo hai detto anche tu, le cose devono andare così. Insomma per quanto Stiles riesca a vedere del buono in chiunque, cos'hai da offrirgli adesso? - c'erano diverse cose che facevano infuriare Derek nel discorso di suo zio. Per cominciare vi era il fatto che non sentiva particolarre malizia nella sua voce, a parte un po' di umorismo, non lo stava dicendo per ferire e in secondo luogo vi era il fatto che fosse tutto esatto... Sul serio, ogni tentativo di ribattere sarebbe stato una perdita di tempo. Stiles era davvero il tipo di persona che portava il proprio cuore fra le mani e lo offriva a tutti, anche a chi non lo meritava, anche a chi lo aveva ferito. Era leale e generoso, pensava agli altri e poi a se stesso e questi erano solo piccoli dettagli di tutto ciò che lo rendeva unico e indiscutibilmente speciale agli occhi di Derek. - Immagina come potrebbe andare la presentazione ufficiale con il caro sceriffo. Una sera lo inviterai a cena e gli mostrerai con orgoglio quel buco più tetro di una caverna che chiami appartamento o ancora meglio lo porterai alla vecchia casa... "Salve Sceriffo, benvenuto in quella che era la mia umile dimora, quello lì è il mio muro della tristezza e quello è l'altro mio muro della tristezza. Oh, questo colore? Io lo chiamo: lasciarsi risucchiare nell'oblio. Questo che vede non è un piccolo giardino, solo vegetazione che cresce soltanto grazie alle mie lacrime. Dicono che cantare ai fiori faccia bene, ma lo faccio solo quando sono da solo. Che è praticamente sempre..."(**) Già, non vedo come potrebbe non darti la sua benedizione istantanea, senza contare che ti ha arrestato e suo figlio è ancora minorenne - si, Peter doveva decisamente andare a lavorare in qualche impresa teatrale, nessuno meglio di lui era altrettanto bravo nei monologhi.

Sfortunatamente, per quanto Peter avesse deciso di esporre il suo pensiero come la migliore diva consumata, aveva ragione. Derek non sapeva quando era iniziato tutto, onestamente era convinto che non vi fosse davvero un inizio... In principio vi era fastido, senza dubbio c'era del fastidio, irritazione non di meno e una voglia incredibile di poter vedere l'adoloscente con l'influenza o qualcosa di simile per poter godere anche solo di un giorno senza le sue chiacchere incessanti. Invece adesso vi era questa cosa nel petto di Derek, che sembrava viva e coscente, calda, che si espandeva ancora di più quando si limitava anche solo a pensare a Stiles. - Non importa in ogni caso, questa volta ho superato il limite - rispose passandosi una mano sul viso in un gesto di resa e frustrazione - Quindi nel caso non ti senta soddisfatto e voglia girare il coltello nella piaga ancora un po', approfittane ora - aggiunse ormai così al limite della sopportazione che l'idea di essere soggetto al senso dell'umorismo contorto di suo zio non gli sembrava capace di rovinare ancora di più il suo stato d'animo.

- Non fraintendermi nipote, non sto sveglio la notte con la speranza di vederti entrare dalla porta in compagnia di quella che pensi sia la tua anima gemella, specialmente considerando com'è andata l'ultima volta... Ma Stiles non mi dispiace, avrei dovuto mordere lui e non McCall - disse con gli occhi puntati verso la finestra, come se in quel momento potesse vedere esattamente quelli che sarebbero stati gli eventi se avesse davvero attaccato Stiles e non il suo migliore amico, discutibilmente più imbranato di lui. Come se quell'unico evento avrebbe potuto cambiare radicalmente le cose e onestamente Derek non ne dubitava affatto. - Ma quel che è fatto e fatto, così è la vita e altre frasi fatte di poco conto... Quello che voglio dire è che sia tu che lui siete tanto stupidi quanto ciechi. Quel ragazzo è la definizione di un cucciolo fedele e se glielo chiedessi imparerebbe ogni tipo di esercizio da concorso di esposizione pur di renderti felice. Agogna la tua approvazione, prende una nuova boccata di ossigeno ogni volta che gli presti davvero attenzione... E non credere di essere diverso, tutti ci siamo accorti di come i tuoi occhi sono fermamente puntati su di lui anche quando è distante o non ha la minima relazione con quello che stai facendo, dello stupido rossore che un giorno ti manderà a fuoco le orecchie qundo lui ti sorridere o ti fa l'occhiolino, senza contare l'innalzamento del numero di volte in cui sembri scordarti di indossare una maglietta proprio quando arriva lui, seriamene stai per caso svolgendo un esperimento? Stai comparando la quantità di feromoni che riesci a fargli emettere? Onestamente, siete patetici - con quello si alzò dal divano, con l'etteggiamento di qualcuno che potrebbe avere altri due minuti prima di schiantarsi volontariamente contro il muro, giusto per uscire dalla noia. - Fossi in te mi chederei se ne vale la pena oppure no, perchè il nostro giovane amico sembra aver trovato altre labbra dalle quali pendere - concluse, raccogliendo la sua giacca di pelle e compiendo una delle sue perfette uscite ad effetto, senza neanche dare a Derek l'occasione di ribattere e lasciandolo a fissare un punto del pavimento, con mille pensieri ad occupargli la mente ed una sola certezza a fargli battere il cuore: ne valeva la pena.


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Considerando che mentire ad un licantropo era fatica sprecata, Stiles si era trovato costretto a vuotare il sacco con Scott, cosa che comunque non gli aveva richiesto davvero chissà quanto sforzo, in fondo sarebbe sempre stato il suo migliore amico, non importava quanto potesse avercela con lui di tanto in tanto o quanto si sentisse trascurato ultimamente... Certo, questa sincerità così spontanea e accorata richiedeva la condizione che nessun altro lo venisse a sapere e con ciò si intendeva in particolar modo Derek. Non aveva certo bisogno di dare al lupo ulteriori motivi per farsi dire come, quando e perchè fosse necessario stare lontano da Buffy.

- Quindi ricapitolando adesso sei amico di una cacciatrice più pericolosa degli Argent, la stai aiutando nelle ricerca di qualcosa che potrebbe potenzialmente scatenare una sorta di Apocalisse e stai avendo sogni che sembrano più visioni, che a quanto pare non puoi controllare - se la situazione non fosse stata così grave e preoccupante Stiles si sarebbe preso il suo tempo per dare fondo al repertorio di battute che gli stavano venendo in mente nel guardare l'espressione concentrata ed esterreffatta di Scott. Non lo aveva mai visto così crucciato neanche durante i test di chimica...

- E a quanto pare ho le potenzialità per diventare un mago - aggiunse prontamente con non poca soddisfazione personale, sorridendo e portando appena un po' in fuori il petto, lasciando uscire parzialmente il suo Jackson interiore in una posa che, se non fosse stato Scott il suo interlocutore, gli avrebbe fatto guadagnare quanto meno un pugno allo stomaco.

- Non mi era sfuggito questo, puoi stare tranquillo Harry, sto solo cercando di analizzare... E di capire come puoi fidarti così ciecamente di Buffy e dei suoi amici - ed ecco lo sguardo che metterebbe in ginocchio il killer più spietato e che porterebbe al pentimento l'uomo più senza scrupoli del pianeta. Non gli stava davvero chiedendo come aveva potuto fidarsi di loro, ma come aveva potuto non fidarsi di lui e non raccontargli in tempo reale quelo che stava accadendo. Colpo basso.

- Oh, andiamo. Nessuno di voi mi dava fiducia o se proprio vogliamo essere più precisi, nessuno di voi mi dava ascolto... Mi piace stare con Buffy, apprezza il mio aiuto e non le dispiace la mia compagnia, quindi no spiacente, non mi sento in colpa - ed era vero, per la maggior parte almeno. Per quanto si costingesse sempre ad ignorarlo Stiles si sentiva fin troppo spesso dato per scontato, ignorato dai suoi amici, dal suo branco. Finalmente c'era qualcuno che lo faceva sentire utile e importante, era così grave esserne felice? E non si trattava solo di Buffy, ma anche di Willow e Xander. Non aveva mai conosciuto nessuno come loro e non vi avrebbe rinunciato. E le sue parole sembravano aver fatto centro, se l'espressione colpevole di Scott era qualcosa su cui fare affidamento. - Ora, vuoi continuare a farmi la predica o vuoi vedere cosa so fare? - chiese sorridendo divertito, sottolineando le implicazioni della sua domanda con assurdi movimenti delle sopracciglia. Scott non poteva fare altro che scoppiare a ridere, abbracciando per un attimo il suo migliore amico e incitandolo a strabiliarlo con i suoi trucchetti ("non sono un illusionista Scott!"), dimenticando subito ogni tipo di discussione. - Ok, sta a guardare! - era sempre eccitato all'idea di usare la magia, da solo o agli allenamenti con Willow, ma farlo adesso con il suo amico era ancora meglio. Guardandosi intorno nella mensa intravide Greenberg con il suo tipico spuntino fatto in casa... Come poteva resistere? Si concentrò sul panino fra le mani del ragazzo e sussurrò - Reunere - un attimo prima che Greenberg potesse morderlo. Un secondo dopo i tratti del giovane si contorsero esprimendo il più grande disgusto mai provato, sputò e aprendo il suo panino vide che la carne era completamente carbonizzata e l'insalata aveva un colore giallo al quanto preoccupante... - Te lo sei preparato da solo Greenberg? - chiese il coach apparendo dal nulla, confermando che molto probabilmente durante la giornata aspettava i momenti migliori per potersela prendere con l'adolescente, che alla sua domanda rispose con un sì triste e confuso - Non mi stupisce per niente! - aggiunse l'uomo per poi andarsene, scatenando le risate dei ragazzi attorno.

- Ancora, ancora! - aveva esclamato Scott, emozionato come un bambino al Luna Park e Stiles non poteva far altro che sorridere divertito e onestamente compiaciuto. Per una volta era lui quello con le abilità, era lui quello che lasciava a bocca aperta gli altri e presto sarebbe stato lui quello dal quale gli altri avrebbero dovuto guardarsi... Niente più fragile umano lasciato indietro per paura che si faccia troppo male. - Dobbiamo provarlo su Jackson! - aveva continuato il moro, con così tanto entusiasmo che non stava più nella propria pelle e Stiles non avrebbe mai potuto negargli una cosa simile, anzi si chiedeva perchè non gli fosse venuto in mente di farlo sin da subito. Si voltarono entrambi verso il tavolo del capitano di lacrosse, impegnato come al solito nel mostrare al mondo la sua ginormica coda di pavone, mentre Lydia gli sede di fianco con aria annoiata, per quanto era innegabile la particolare luce nei suoi occhi ogni volta che posava lo sguardo sul suo ragazzo... Già, Stiles preferiva pensare ad altro. Si concentrò sulla mela nella mano di Jackson (che poi cos'è questa fissazione con le mele?!) e con sorriso mormorò - Diaphanum - così che il frutto scomparve per riapparire sul tavolino un secondo prima che Jackson potesse dargli un morso. Il ragazzo non vi diede troppo peso, in fondo era troppo distratto nel fare lo sbruffone con dei suoi compagni di classe per mettere in dubbio di aver effettivamente preso in mano la mela, mentre nel frattempo Stiles e Scott cercavano di tenere al minimo le risate. - Movet - un altro bisbiglio e la mela sembrò quasi prendere vita fra le mani di Jackson, finendo per terra e bypassando anche i riflessi supernaturali del ragazzo, che stava iniziando a mostrare segni di irritazione, soprattutto nel non riuscire a raggiungere la dannatissima mela, che ad ogni suo tentativo di avvicinarsi si allontanava un po' di più, finendo sotto il tavolo a fianco... Era come guardare un gatto inseguire la luce sul muro. In pochi istanti l'intera mensa scoppiò a ridere per la scena che si guadagnava senza dubbio un 110 e lode in comicità e che qualche brillante giovane si era già premurato di registrare sul cellulare.

- Non sono sicura che fosse per fare cose come questa che Willow ti sta aiutando - sia Stiles che Scott quasi saltarono in piedi dai loro posti in contemporanea nel sentire la voce alle loro spalle, che apparteneva a Buffy, la quale stava donando uno dei suoi migliori sguardi giudicatori ai due adolescenti e ad uno in particolare, che di tutta risposta tentava di addolcirla con il sorriso più innocente che conosceva. - Certo non posso dire che si arrebbierà, anzi probabilmente si metterà a ridere e Xander ti chiederà di farglielo rivedere... A volte mi sembra di gestire un asilo - a questo punto la donna stava praticamente parlando fra se e se e a riportarla con i piedi per terra era stato l'esulto vittorioso di Jackson che finalmente era riuscito a catturare il frutto indemoniato, anche se forse lo aveva fatto con troppo entusiasmo, considerando che adesso i suoi artigli erano come incastrati nella mela ed ogni movimento, non importava quanto delicato, l'avrebbe sicuramente distrutta. Buffy si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito e subito cercò di ricomporsi - Ok, era divertente, contenti? Ora però avrei bisogno di parlare con Stiles - disse guardando esplicitamente Scott in un modo che comunicava a grandi toni che non vi era spazio per discussioni. Onestamente, Stiles era convinto che nessuno sano di mente avrebbe mai anche solo pensato di poterla contraddire... Così salutò più o meno sbrigativamente il suo amico, con la promessa di fargli vedere cos'altro sapeva fare e di poter trovare altri modi per tormentare Jackson, per poi seguire Buffy fuori dalla mensa, dirigendosi con lei verso la biblioteca.


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Rupert era sommerso da un numero indefinito di libri, cosa che non gli capitava da anni e non poteva fare a meno di sentirsi incredibilmente bene. Era strano, a dir poco ridicolo e forse anche preoccupante, ma c'era qualcosa ad ogni crisi, ad ogni minaccia concreta che voleva abbattersi sul mondo, nella quale lui riusciva a trovare armonia... Forse era perchè poteva fingere di essere ancora un vero osservatore, poteva rivangare i vecchi tempi. Forse era perchè non era da solo a farlo, sicuramente era perchè non era da solo a farlo. Da subito si era sentito più come un padre per Buffy, Willow e Xander; li ha visti crescere, cambiare, maturare ed è estremamente orgoglioso delle persone che sono divenute. Era certo che nessuno potesse sentirsi legato a qualcuno come lo erano fra loro, anche perchè pochi, anzi nessuno, poteva vantare esperienze come le loro. Vampiri, licantropi, streghe, demoni e chi più ne ha più ne metta. Loro li avevano visti, combattuti e battuti tutti. Ovviamente non era mai stato semplice, anzi tutt'altro... Sin dal primo giorno le cose si erano prospettate complicate, con una cacciatrice che si rifiutava di abbracciare completamente il suo compito ed i suoi nuovi amici imbranati al seguito che giocavano a fare i supereroi. Ancora ricordava la sua prima conversazione con Buffy. - Ha sentito del morto, vero? Del ragazzo trovato nell'armadietto? - gli aveva chiesto come se niente fosse, per accertarsi che Giles fosse solo un semplice bibliotecario - Beh, è una cosa davvero stranissima: ha due piccoli buchi sul collo ed è completamente dissanguato. Non le sembra bizzarro? Non dovrebbe dire "Oooh"? - ripensandoci poteva lasciarsi andare ad una risata affezionata. La sua cacciatrice era sempre stata il tipo da colpire prima con le parole sagaci e poi con i pugni.

Il suo momento nostalgico dovette ad ogni modo interrompersi, poichè poteva sentire delle voci dall'altra parte della biblioteca, che gli notificavano che non era più solo. Uscendo dal suo piccolo studio vide subito Buffy in compagnia di un ragazzo, assorti in una conversazione tutta loro stando alle battute sarcastiche si andavano sprecando e Giles poteva giurare che per un attimo gli sembrò di rivedere la cacciatrice nel suo completo da cheerleader, che lo guardava con fare petulante e gli sottolineava per la centesima volta come fosse desiderosa di condurre una vita normale. - Immagino non siate qui per un progetto di studio - disse sistemandosi la cravatta e osservando i due di fronte a se, che vestivano due distinte espressioni in reazione alle sue parole.

- Onestamente non avevo idea che la scuola avesse una biblioteca, è la prima volta che metto piede qui dentro - rispose il ragazzo, guardandosi attorno come se la vista di qualche libro in degli scaffali fosse rara come quella di un unicorno nella foresta. - Non puoi dire cose del genere di fronte a lui! Devi sapere che ogni volta che qualcuno accende un computer e chiude un libro, un Giles muore. E non basta battere le mani per farlo tornare - aveva commentato Buffy con la sua solita ironia alla quale Rupert era ormai ben più che abituato e che non degnò neanche di una risposta, anche perchè parzialmente era vero... La tecnologia era la vera minaccia infernale! La vista di qualcuno con un libro in mano per sua scelta era pressoché mitologia oggigiorno.

- Suppongo tu sia Stiles - disse il bibliotecario, non dando ulteriore spazio alla vena comica di Buffy e cercando di mantenere l'incontro il più serio e diretto possibile - Io mi chiamo Rupert Giles e confido che ti sia stato già spiegato tutto, quindi proporrei di metterci subito a lavoro - aggiunse senza aspettare una conferma verbale, poichè da quanto aveva sentito parlare del ragazzo sarebbe stato in grado di riconoscerlo comunque. Condusse i due nello studio e tornò a sedersi alla scrivania dove giacevano svariati libri, alcuni ancora aperti su delle particolari pagine, altri invece già dimenticati.

- Potremmo avere un indizio, Stiles mi stava raccontando di un suo sogno - disse la cacciatrice, voltandosi verso il giovane e incoraggiandolo a parlare con lo sguardo, non che fosse davvero necessario poichè di certo non era un tipo timido o almeno non lo era nel senso più classico del termine. In pochi attimi il ragazzo espose tutto, in modo più o meno confuso e agitato - Ho fatto qualche ricerca su pietre che potrebbero somigliarvi, ma sono stati tutti enormi buchi nell'acqua, giganteschi pozzi senza fondo la cui unica destinazione potrebbe essere un vicolo cieco con appeso un cartello con scritto "bel tentativo!" o "ritenta, sarai più fortunato!" - concluse accasciandosi su una sedia, accompagnato da ampi gesti delle mani, lasciando Giles senza parole per qualche attimo nel contemplare quanto Willow e Xander non avessero esagerato nel dire che Stiles era una versione aggiornata e al maschile di Buffy. Era quasi terrificante in un certo senso.

- Si, ehm, era ciò di cui volevo parlarvi... Più o meno - commentò l'uomo, aggiunstandosi gli occhiali e prendendo uno dei libri alla sua sinistra - Come Buffy già sa, questo mondo è più antico di quanto si creda. Contrariamente alla mitologia religiosa, non è cominciato come un Paradiso. Per millenni e millenni i demoni abitavano la terra, era la loro casa, e anche il loro... Inferno. Ma col tempo persero il dominio su questa realtà e ci fu posto anche per le creature mortali, per l'uomo. Quello che resta dei Grandi Anziani sono solo vestigia, alcuni riti magici, delle creature e degli oggetti. Il Fatum è uno di questi - spiegò, lasciandosi probabilmente trasportare un po' troppo, dato che quasi li era sfuggito come Buffy si fosse accostata per qualche istante all'adolescente mormorando quella che ormai era una delle sue battute di punta - Non farti impressionare troppo, il vecchio Giles è un fedele abbonato dei "Racconti dell'oltretomba" - aveva detto divertita, facendo ridere sommessamente il ragazzo e sospirare rassegnato il bibliotecario - E conservo ancora l'agendina regalo, ma volendo andare avanti... Ho ragione di credere che il sogno di Stiles sia in qualche modo collegato a come trovare il Fatum. Dovreste parlarne con Willow, probabilmente è per lo stesso motivo che hai perso il controllo delle tue capacità - aggiunse riferendosi a Stiles e sentendosi libero di non preoccuparsi dei suoi poteri unicamente perchè il suo mentore era la strega più potente ancora in vita. - Ho il sospetto che questo significhi che farò tardi stasera... Meglio avvertire mio padre prima che mandi l'intera stazione di polizia a cercarmi - e con questo Stiles uscì dallo studio, lasciando Giles e la cacciatrice da soli.

- Non è male, vero? Immagina se fosse venuto a scuola insieme a noi, Cordelia si sarebbe messa ad urlare nell'avere a che fare con lui e Xander ogni giorno - disse divertita Buffy, molto probabilmente immaginandosi i possibili scenari di un così temibile trio e onestamente non poteva biasimarla. - A dire il vero si, riesco ad immaginarlo e la cosa mi fa temere ancora di più per il destino del mondo - rispose senza cattiveria, ma seriamente felice di come fossero andati gli eventi. Nessuno sarebbe potuto sopravvivere alla quantità di sarcasmo che Buffy, Stiles, Xander e gli altri riuscivano a produrre.

- Sono felice di vederti di nuovo così vitale Buffy, ma sai quanto me che devi dire la verità al ragazzo, tutta la verità - in fondo Giles sapeva per esperienza personale che tenere nascosto qualcosa alle persone non andava mai a finire bene... Vi erano stati svariati problemi con la stessa cacciatrice proprio per questo tipo di problema. - Merita di sapere, soprattutto adesso che lo abbiamo esposto a tutto questo. I sacerdoti del Primo potrebbero tornare per lui - aggiunse preoccupato, consapevole che Buffy conosceva più di chiunque altro il pericolo che risiedeva in tutto ciò che aveva a che fare con il Primo, ma Giles sapeva anche che la donna preferiva sempre accollarsi ogni responsabilità, esponendosi da sola e lasciando gli altri nell'ombra pur di salvarli.

- Lo so Giles, lo so... Ma non posso, non ancora. Prima devo risolvere la questione "possibile Apocalisse", se dicessi adesso a Stiles la verità sulla morte di sua madre perderei la sua fiducia e non riesco a pensare ad un modo per ottenerla di nuovo - rispose la cacciatrice con aria combattuta. Rupert le si avvicinò posando una mano sulla sua spalla in un gesto di supporto, poichè in fondo capiva bene i suoi motivi e le sue intenzioni... La donna sapeva bene cosa significava perdere la propria madre e sentiva che in cuor suo Buffy era convinta che sia la morte di Joyce sia quella della madre di Stiles erano colpa sua, colpa del suo destino e sapeva che anche il ragazzo avrebbe pensato la stessa cosa.


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La telefonata con lo sceriffo era andata meglio di quanto si aspettava. A quanto sembrava le parole "consulente scolastica" e "biblioteca" riuscivano a rassicurare suo padre come nient'altro al mondo. Certo questo significava che avrebbe dovuto presentargli voti eccellenti per i prossimi test, ma in fondo era un prezzo quasi ragionevole... L'importante era continuare a ripeterselo. Ad ogni modo ora aveva altro a cui pensare. Ci aveva visto giusto nel decretare che Buffy avrebbe potuto aiutarlo con il suo sogno e quel Giles sembrava un tipo a posto, simpatico a suo modo, ma forse era un giudizio poco stabile dato che l'unico altro uomo che aveva più o meno l'età del bibliotecario con il quale Stiles aveva avuto a che fare era Gerard... Insomma era difficile fare di peggio.

Nel tornare verso lo studio il ragazzo si ricordò di non aver ancora mostrato il suo quaderno dove aveva disegnato per almeno quattro pagine, fronte e retro, il ciondolo del suo sogno. Magari Giles sarebbe riuscito a trovarlo in qualche libro, per quanto internet fosse una fonte sconfinata di sapienza alcune cose restavano reperibili unicamente sulla carta. Estrasse il quaderno dallo zaino e si avviò per tornare da Buffy ed il suo osservatore ma arrivato a pochi passi dalla soglia sentì qualcosa che gli impedì di andare avanti...

- Sono felice di vederti di nuovo così vitale Buffy, ma sai quanto me che devi dire la verità al ragazzo, tutta la verità -

Non serviva un genio per capire che stavano parlando di lui, ma n ogni caso Stiles voleva dare il beneficio del dubbio ai due nella stanza, voleva credere che qualsiasi cosa fosse non era grave come sembrava... Voleva credere di non essere nuovamente ad un passo dal restare ancora una volta da solo. Li sentì parlare di sacerdoti, del Primo (chiunque esso fosse) e di come avrebbero potuto cercare Stiles? Lui non aveva la minima idea di chi fossero, per quale razza di assurdo motivo avrebbero dovuto andare a cercarlo? Certo adesso sembrava aver sviluppato qualche capacità, ma dubitava seriamente che il regno del male si sarebbe messo a tremare alla prospettiva di un adolescente in grado di accendere quache fuoco o poco più...

- [...] se dicessi adesso a Stiles la verità sulla morte di sua madre perderei la sua fiducia e non riesco a pensare ad un modo per ottenerla di nuovo -

Ogni tipo di discussione interiore si fermò nel sentire quelle parole. A dire il vero ogni muscolo e cellula del corpo del ragazzo sembrò fermarsi completamente per un istante. Buffy sapeva qualcosa riguardo la morte di sua madre? Era ridicolo, giusto? Insomma, che c'era da sapere su un cancro? Sono malattie fin troppo comuni, niente che possa relazionarsi agli interessi della Cacciatrice... No, si rifiutava di credere che la donna gli stesse tenendo nascosto qualcosa di così grande, qualcosa di così importante. Era stata onesta sin dall'inizio con lui, gli aveva rivelato la sua vera identità, gli aveva parlato di quante creature diverse camminano sulla Terra, lo aveva introdotto ai suoi amici più intimi e ora gli aveva chiesto di aiutarla e... Ma certo, era per questo. Gli serviva soltanto per trovare il Fatum, niene di più. Lo stava usando. Tutti quei discorsi su quanto fossero simili, su come lui fosse speciale e santo cielo, su come lui le ricordasse qualcuno... Buffy aveva conosciuto sua madre. Strinse i pugni fino a farsi male, mentre la vista sembrava apparnarglisi per un secondo per via degli occhi ora caldi e lucidi, il respiro gli usciva veloce e tutto sembrava preannunciare l'arrivo di un attacco di panico. Raccolse frettolosamente le sue cose e corse via dalla biblioteca, cercando di mantenersi il più calmo possibile fin quando non raggiunse il parcheggio del liceo e salì nella sua jeep. Si accasciò contro il volante, tremante come una foglia e con il viso rigato dalle lacrime. Respirava a fatica, ma improvvisamente si sentì avvolgere da del tepore, come se qualcuno lo stesse abbracciando... Alzò a fatica la testa, ma continuava ad essere da solo. Bene, finalmente stava impazzendo! Ci mancava come ciliegina sulla torta. Buttò la testa indietro contro il sedile e prese un respiro profondo per calmarsi, una, due, tre volte... Restò fermo in quel modo per dei minuti per poi riaprire gli occhi ed avviare l'auto. Ne aveva avuto abbastanza di quella giornata, ne aveva avuto abbastanza di tutto e desiderava solamente poter tornare a casa e andare a dormire.

- Io so cosa desideri -

Alzò gli occhi di scatto e si guardò intorno nel riconoscere la voce che aveva già sentito nel suo sogno.

- Io so cosa vuoi realmente e posso dartelo -

La voce continuava a parlargli, la sentiva vicina, come se vi fosse qualcuno seduto di fianco a lui. Tutto era deserto, alcuni erano ancora nell'edifico e lui era l'unico lì fuori... Inserì la marcia alla sua auto ed uscì dal parcheggio, inserendosi nella strada e guidando verso casa, imponendosi di non pensare a niente, di ignorare la voce, ma arrivato nelle vicinanze del bosco vide una luce riflettersi nello specchietto laterale della jeep, una luce blu che sembrava muoversi con lui e dannata la sua curiosità decise di seguirla. Si sentiva attratto da quella luce, sapeva che lo avrebbe condotto a qualcosa di importante, magari al ciondolo o ancora meglio al Fatum.

- Non temere piccolo uomo, non ti farei mai del male. Voglio esaudire il tuo desiderio -

Stiles aveva appena imparato che si fidava sempre delle persone sbagliate, quindi forse era anche per questo decise di credere alla voce. In fondo che male poteva fare fare un errore di giudizio in più? Con questo almeno non avrebbe dovuto stare ad ascoltare Derek ed il resto del branco ripertergli fino alla nausea che aveva torto e che avrebbe dovuto dargli ascolto. E forse stava pensando all'Alpha con troppa intensità perchè per qualche motivo si ritrovò di fronte alla vecchia residenza degli Hale. Non importava a quale ora del giorno la si vedeva, ogni volta dava i brividi... Stava per fere dietro-front e tornare a casa, seriamente questa volta, quando vide nuovamente la luce da una delle finestre della casa. Scese rapidamente dall'auto ed entrò nell'abitazione, cercando frenetico con lo sguardo un altro cenno della luce, che di tutta risposta lo stava guidando verso una di quelle che doveva essere una delle camere da letto. Ad ogni passo il pavimento scricchiolava minacciosamente, tanto che Stiles non si sarebbe sorpreso se gli avesse ceduto da sotto i piedi. - Ok, non mi chiamo Merida, quindi sarebbe fantastico se la smettessimo con il gioco di luci e arrivassimo al punto - disse il ragazzo, a metà fra il frustrato e lo spaventato. Era evidente che c'era qualcosa che non andava, ma ormai si era spinto troppo oltre per poter semplicemente tornare indietro.

- Sei arrivato - disse infine la voce, facendo voltare di scatto il ragazzo, il quale vide ancora la luce, ma questa volta sembrava più immobile, meno viva, chiusa nel cassetto di quella che probabilmente un tempo era una scrivania. Lo aprì e in mezzo a qualche foglio mezzo bruciato e una montagna di polvere lo vide: il ciondolo. Per un attimo si sentì vittorioso, era riuscito a trovarlo e con questo avrebbe potuto aiutare Buffy! Be', avrebbe potuto... Se la donna non lo avesse semplicemente usato tutto questo tempo. - Lei non può aiutarti. Nessuno può darti quello che io posso. La mia venuta porterà utopia - la voce continuava a parlargli con toni dolci, rassicuranti e Stiles voleva crederle, mentre il ciondolo sembrava quasi scaldarsi nel suo palmo. - Sai chi sono, dì il mio nome. Avrai tutto ciò che ti è stato negato. Tutto ciò che dovrebbe essere tuo - aggiunse questa volta quasi con tristezza, come se capisse davvero lo stato d'animo di Stiles, come se sapesse cosa stava passando e forse era così. Quindi non sprecò molto tempo a pensare sul da farsi, bastava solo una parola.

- Fatum -


Cosa vedono i miei occhi... E' un nuovo capitolo questo?!? Incredibile lo so, stento a crederci anche io. Ma vi avevo avvertite che sono pessima con gli aggiornamenti regolari, in più me ne sono successe di ogni colore... Recentemente con l'ultimo temporale in stile The Day After Tomorrow è saltato internet a tutto il mio paese! Ad ogni modo eccoci arrivati alla parte interessante della storia... Chi o cosa è davvero il Fatum? Ci si può fidare? Mh... Chi lo sa! Be', posso assicurarvi che lo scoprirete presto e che nel prossimo capitolo un sacco di emozioni sterek (e non solo) vi sommergeranno! Quindi restate collegate °-° Ora per i dettagli tecnici, avrete notato che ho cambiato simbologia per i discorsi diretti e l'ho fatto perchè mi è stato detto che ciò "<< >>" è troppo brutto, quindi per non ferire la sensibilità di nessuno ho cambiato, se anche questa soluzione vi turba ditemi voi cosa preferite. Inoltre, dato che in Teen Wolf c'è un numero esagerato di personaggi da gestire e questa mia storia è un po' tanto Stiles-centrica, mi era venuto in mente di fare un "Almost Like Home Extra" e cioè delle drabble con gli altri personaggi, così che anche i vostri preferiti possano avere spazio. Ad esempio vi piace Isaac? (Vi capisco) Potete chiedere di vedere un particolare momento di un capitolo secondo il suo punto di vista. Ovviamente se ne volete uno con un personaggio di Buffy va bene uguale. Ditemi cosa ne pensate ;D

(*) per chi non lo sapesse nel Diario del Vampiro (e parlo solo del telefilm) c'è Bonnie, la strega incapace. Chiedo scusa ai suoi fan, ma davvero... Ogni volta che usa i suoi poteri fa cose come accendere candele, rompere vetri, far saltare in aria lampadine, scatenare raffiche di vento, perdere litri di sangue dal naso... Utile no? E per una volta che fa un incantesimo serio, muore. Bonnie, accetta un consiglio, la stregoneria non è per te. ಠ_ಠ

(**) questa meravigliosa descrizione della vecchia casa degli Hale l'avevo trovata su tumblr e ci ho riso per non so nemmeno io quanto! xD Purtroppo il link che avevo salvato era di un blog che ora è stato cancellato quindi non posso passarvelo çAç

Come al solito (Come sono ripetitiva!) ringrazio chi ha messo questa mia storia nelle preferite, chi ha commentato e chi segue in silenzio. Soprattutto in questo periodo di magra che vi ho fatto sopportare! Fatevi un applauso, siete stupende e vi adoro alla follia <3

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