Punizione Divina

di Xea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Questione di mosche ***
Capitolo 3: *** Questione di allegre fontanelle ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Hola! Eccomi qui con una storia demenziale, la cui idea è mi è venuta mentre mi lavavo i denti, vedete voi...Non è il mio genere, si vede da come scrivo. Lo so che devo andattare uno stile di scrittura più semplice, ma non è proprio possibile, per me. Se non vi farà proprio ridere, spero vi strappi qualche sorriso. Sarebbe comica, e sopratutto demenziale. Ho tante ideuzze interessanti in testa, spero di continuare a scriverla. Lettura sconsigliata dai fan di Goku, in questa introduzione. xD Buon Divertimento!

Punizione Divina #Introduzione

Sul mondo era calata la notte da ormai molte ore, un'atmosfera di pace e tranquillità cullava gli stanchi lavoratori di tutto il globo.
Ma c'era chi, non lavoratore e nemmeno stanco, era raggomitolato sotto le coperte russando e fischiando come una locomotiva, contorcendosi e mettendosi nelle più improbabili posizioni. Uno di questi nullafacenti individui, divenuto molto pigro, era Goku.
Dall'altra parte della stanza, fiera di aver cambiato letto e preso le distanze dal Saiyan, Chichi, povera anima affaticata, non riusciva a prendere sonno. Accanto a lei, scatole di sonniferi vuote che avevano fallito il loro compito. Per sfuggire agli infernali rumori del marito, non era bastato nemmeno andare a rifugiarsi nel garage o in fondo alla casa. L'acuto attacco di pigrizia che aveva colpito Goku sembrava un caso irrecuperabile.
Non sopportava vederlo spaparanzato sul divano a guardare quel maledetto apparecchio che Crilin gli aveva scioccamente regalato. Lei aveva dovuto comprare mille volte il telecomando, ma il marito continuava a fracassarlo in ogni momento di "euforia": trovava divertenti programmi di stupidità immensa e , una volta scoppiata la risata, perdeva il controllo del proprio corpo, ponendo così fine alla vita breve dell'aggeggio con una "semplice" stretta di mano esagerata. A quel punto non rimaneva che chiedere aiuto all'amica Bulma, che aveva gentilmente accettato di ospitare Gohan e il fratello.
Chichi si rigirò sul letto con uno sbuffo, alzando gli occhi nell'oscurità. Nemmeno Bulma se la stava cavando bene, pensò, anche lei aveva le sue grane.

-Ma Vegeta, uffa! - esclamò la donna, seccata, spintonando il marito.- Stai nella tua metà del letto, no?-.
Però lui non accennò a volersi spostare. Per tutta risposta, insistette nel tenerle il piede premuto sul petto. Grugnì, borbottando nel sonno. Le fatiche di Bulma erano tutte sprecate. Dopo poco riprese a russare lievemente.
Rassegnata, lei tornò a fissare il soffitto. Non sapeva chi tra lei e Chichi fosse la più disperata. Vegeta era leggermente meglio di Goku e la pigrizia non lo aveva invaso completamente. Era straziante non vedere Vegeta allenarsi, ma sapeva che la sua voglia di cibo non era diminuita. Non se la prendeva nemmeno perché i figli di Kakaroth trafficavano a casa sua e si allenavano in giardino. Non era più lo stesso Principe dei Saiyan (o principe senza popolo, insomma), orgoglioso e seccante come prima. Bisognava trovare un rimedio. E presto.
Il mattino dopo...
Goku scese dalle scale dondolando, gli occhi appiccicati e la bocca sporca. In braccio portava un cuscino spiumato (che aveva preso a pugni per benino, immaginando uno scontro con un nemico immaginario nel sonno) e continuava ad andare a sbattere sul corrimano, sbandando sul muro e mugolando per il dolore. In fondo alla scala, Chichi lo aspettava con un mattarello in mano.
- Allora, Goku. - disse, battendolo sulla sua mano. - E' giunta l'ora di cambiare! Non sopporto più quello che fai e come ti comporti! -.
-Ma Chichi, tesoro - ribatté lui dolorante, massaggiandosi la testa. - Cosa c'è che non va?-.
-COME COSA C'E' CHE NON VA??- esplose la moglie, assestandogli un colpo di mattarello ben piazzato sul capo. Cercò di mantenere la calma, invano, perché appena il marito accennò a rialzarsi, lo fece volare dall'altra parte del muro. Sospirò a lungo, meravigliandosi di tanta violenza, sistemò il grembiule e prese posto sul divano. Mosse sconsolata la testa, e poi riprese ad urlare: - E' SUCCESSA LA STESSA COSA A VEGETA, PER NON SI SA CHE MOTIVO. VOI DUE STATE COMPLICANDO LA VITA A DELLE POVERE DONNE CHE SI PRENDONO CURA DI VOI, MA NON VI VERGOGNATE? -.
- Ma Chichi, tesoro , cosa...-ritentò Goku.
Lei reagì allo stesso modo. Poi si stufò, lo prese per le orecchie e lo trascinò in cucina. La donna si sistemò sul tavolo, davanti ad una quantità sbalorditiva di cibo e cominciò a mangiare come un mostro denutrito. Goku, la bocca gocciolante di bava, ammirava sorpreso quell'insolito spettacolo. A lui, invece, la moglie aveva concesso solo due brioche e mezza tazza di latte.
-Ma Chichi, tesoro - la interruppe, dopo aver inghiottito la misera colazione. Si preparò a ricevere la meritata percossa ma, vedendo la principessa proseguire imperterrita nel pasto, si apprestò a completare la frase, con un sospiro di sollievo. - Perché mi hai dato così poco e tu...-.
Sogno finito. Chichi afferrò una padella e lo centrò in faccia. Il Saiyan, incapace di reazione, si trascinò per la cucina, la testa bassa. Quando la donna latrò, spiccò un balzo dallo spavento e non fece altro che peggiorare le condizioni della sua zucca. Mentre vari cerotti gli comparivano sulla testa, si mise in posizione di difesa, determinato questa volta a non farsi cogliere di sorpresa. Fissò a lungo i fiammeggianti, grossi e assatanati occhi della consorte, e deglutì faticosamente, tentando invano di trovare un modo, anche patetico, di addolcirla.
Anche se tu, caro lettore delle affiatate avventure del "mitico Super Saiyan" starai pensando "poverino, che sfiga!" , non puoi nemmeno quanta ira e quanto sconforto avesse la dolce creatura di Juma provato, sgobbando continuamente per un insopportabile marito nullafacente, e quanta soddisfazione, ora, a prendersi una delicata e poco dolorosa vendetta.
-Cosa hai da lamentarti, eh?- fece, minacciosa, sputando a terra un pezzo di carne. - Se non ti dispiace, cocco, non continui più a vivere come prima, capito? In tutti questi anni non hai fatto nulla per me e per la tua famiglia. Cavolo aspetti di trovarti un lavoro e muovere il tuo sedere fuori da questa casa?-.
- Ma Chichi, tesoro - mugugnò Goku, sul punto di piangere. -Come non ho mai fatto nulla! E Freezer, e Cell e ...-.
-E Freezer, e Cell - gli fece il verso la moglie, scuotendo la testa. - E, niente. Erano due alienuccoli che avevano soltanto voglia di giocare con i terrestri. -.
-Ma Chichi, tesoro! Cosa stai dicendo? - si permise di esclamare, Goku. - Prima io vi ho sempre salvato da un sacco di nemici....Ho fatto tutto questo e tu lo ritieni una passeggiata? Bella questa!.
Non avessero mai , le sue dannate labbra, pronunciato simili parole, affrontato simile avversario in altrettanto demente e dannato modo: si guadagnò un bel volo fuori dalla finestra, per respirare un po' di aria fresca che tanto gli era mancata, e incontrò lungo il suo percorso uno splendido, snello e sorridente esemplare femmina di melo dai frutti succosi.
-Ecco fatto - esclamò Chichi, gioiosa, strofinandosi le mani. - Gli serviva un po' di movimento, povera creatura-. Detto questo, si allontanò fischiettando per andare a cinguettare al telefono con l'amica Bulma.
Intanto, il paladino della giustizia, che nel frattempo aveva sterminato le mele, pensava al suo amico Vegeta con fare disperato, e sperava che la sua graziosa principessa senza popolo non gli facesse passare le pene dell'inferno.

Ma...
-Le donne sono bestie, le donne sono bestie, le donne sono bestie, le donne sono bestie - ripeteva fra sè Vegeta, mentre tutto contento lavava ben pochi piatti, in un fascinoso grembiule marroncino con al centro un allegro fiorellino nero dai petali gocciolandi di schifezze grigie. Formulava quei pensieri non molto fra sé, perché Bulma tempestivamente lo corresse.
-Le donne sono bestie, ma belle. Confessalo, Veggie. Se io non fossi così affascinante ora non saresti il mio maritino dolce dolce - disse la sua donna, mettendosi in una ridicola posa che secondo lei avrebbe dovuto essere seducente.
- Tsk. Un marito lava piatti - grugnì lui, rompendo un piatto.
- Non ti permettere, sai? - sbottò Bulma, accarezzandolo sulla testa col telefono. Poi si lasciò andare una risata fragorosa, guardando compiaciuto un bernoccolo crescere fra i capelli del marito. - La vuoi una pacca sul sederino? - disse con fare premuroso, un sorriso falso steso sulle rosse labbra.
- Ahiahi, no! - ruggì Vegeta, levandosi i guanti. - Ora basta!!!-. Strinse i pugni e aumentò l'aura.
- Finalmente ti arrabbi, non vedevo l'ora. - si rallegrò la proprietaria della Capsule Corporation, sollevata. Chichi rise dalla cornetta. - Tu e Goku siete stati puniti abbastanza. Vi meritate una bella vacanza rilassante. -.
Vegeta rimase sbigottito. - Quella vecchia megera ha fatto lo stesso con Kakaroth?-.
Per fortuna, Bulma aveva messo una mano sul telefono, perché Chichi non sentisse. - Allora una vacanza non vi garba, eh? Lo sapevo che siamo troppo buone, io e Chichi. Vi viziamo troppo, ecco-.
Il Principe (NB: P maiuscola), vide la possibilità di fuggire dall'inferno svanire come fumo...-Aspetta, aspetta - frenò, ragionevolmente. - Certo che ho bisogno di una vacanza...purché...-.
-Purché?- ripeté la donna, sapendo in anticipo la risposta.
-Purché ci diate l'ultima versione della PlayStation- rispose, serio.
Lei rise. - Vedremo cosa possiamo fare-.
Vegeta annuì, soddisfatto: otteneva sempre quello che voleva.

.
Tadan! Spero commentiate in tanti!

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Capitolo 2
*** Questione di mosche ***


Salve! Eccoci con il secondo capitolo. Eravate impazienti, lo stavate aspettando? No??? Va bene lo stesso, dai. Spero di strapparvi un sorriso. :D

Punizione Divina #Capitolo 1# Questione di mosche.

Cari miei adorabili lettori affamati e curiosi di conoscere il seguito delle vicende eroiche dei nostri EROI (ormai in pensione), vi comunico che le vostre speranze...beh, sono andate a vuoto. Sognavate anche voi una vacanza per i VOSTRI (perché tali sono) idoli con tanto di nuova PlayStation? Non mi stancherò mai di ripetervi che, ahimé, non è andata proprio così. Lo so che non ci crederete ma è successo che... Basta, scopritelo da soli.
-Le donne sono bestie, le donne sono bestie, le donne sono bestie...-.
La canzoncina carica di tonnellate e tonnellate di rabbia degli stonati Saiyan aveva provocato assai problemi agli abitanti dell'infinito bosco che da ore stavano percorrendo. Anche se avrebbero fatto l'impossibile per farli tacere, facevano loro pure pena; un po' li comprendevano, quei poveracci dalla strisciante camminata, la lingua in fuori dallo sforzo, le vettovaglie (se così si possono definire) sulla spalla e l'espressione afflitta. Di certo non serviva un genio per intuire che la cantilena era l'unico sfogo possibile, dato che, essendo privi di energia, non potevano diventare biondi per urlare a squarciagola quanto odiassero le streghe nel cui imbroglio erano pienamente cascati, e distruggere tutto intorno .
In più il popolo del bosco sapeva perfettamente a cosa stavano andando incontro mentre marciavano moribondi sulle gradinate che conducevano chissà dove. Quindi, saggiamente, decisero di non provar a riferire loro alcuna cosa.
-Quelle maledette imbroglione - grugnì Vegeta, sputando a terra schifato. Lanciò un'occhiata al compagno: sembrava molto messo male. Sul suo volto si stese un ghigno, il fatto che Kakaroth fosse più in difficoltà di lui in qualche modo lo soddisfaceva. - Ehi, Kakaroth! Non lo capisci che siamo stati fregati?
L’altro si limitò a fare le spallucce, poi aggiunge, sospirando: -Che ci possiamo fare…-.
-Che fai? Ora ti metti a piagnucolare? Dobbiamo c-o-m-b-a-t-t-e-r-e -.
Ma Vegeta, nello scandire l'ultima parola (sperando che quello zuccone potesse riprendere vita), aveva spalancato un po' troppo la bocca, già grande di suo, rendendola una simpatica meta turistica per una mosca ubriaca, che probabilmente si era persa. In essa aveva trovato un confortevole rifugio, e qualcosa da mangiare per smaltire la sbronza, forse. Pezzi di carne qua, briciole, un "buon" odore, residui di frutta là, e altre prelibatezze. Era capitata nel posto giusto al momento giusto, i suoi amici sarebbero stati invidiosi , quando glielo avrebbe raccontato, una volta tornata. Ovviamente la nostra pimpante amica non si faceva mai certe domande che iniziavano per "se". Mentre esplorava felice quel paradiso, Goku notò l'ospite nella bocca dell'amico.
- Hi hi - sogghignò. - Hai una mosca nella bocca, Veggy.-.
Vegeta corrugò la fronte,perplesso. Poi, dopo essersene accorto, l'illuminazione. Perché non scacciare lo schifoso insetto che si avventurava nella sua regale bocca? Niente di più facile, naturalmente. In un attimo, (crak, scug, grum), la valorosa mosca perse la vita con un eroico, unico gesto: lanciò un grido non udibile da orecchio saiyan, e condannò gli sfortunati.
Voi starete dicendo: e gne gne, gne, gne egne, non è possibile! Ma...
Una volta posta fine all'esistenza dell'insetto, il principino provvide all'espulsione del corpo estraneo. Goku si schifò leggermente (niente gne gne gne, è così), ma l'altro lo rassicurò : - Non era per niente male, davvero. Un po' molliccia, però, appena l'ho schiacciata ha rilasciato un liquido amaro. Sembrava detersivo, veramente era un po' come le schifezze che beve Bulma per tenersi in forma. Non ha sangue, ah però! Dovremmo proporlo ai ristoranti, fritte, le mosche non dovrebbero essere poi tanto male. Mi farebbe piacere se me le servissero sottaceto... -.
Vide il viso di Kakaroth sbiancare. - Cavolo hai, pappamolle! Mica stai per vomitare per la mosca. Ah, no, il colore di chi sta per vomitare è il verde, ma che ti prende? Perché continui a indicare dietro di me...?-.
In effetti, Goku puntava il dito tremante dietro alla chioma splendida di Vegeta, il quale si girò, pentendosi poi di essere nato. Un enorme, ma enorme proprio, gruppo di mosche si era messo in formazione (un pugnale) e sembrava essere tutto tranne che intenzionato a perdonare. Voi direte: gne gne gne, mosche, basta un po' di faccia cattiva e puf, chissene frega, schiacciatele con uno schiaccia mosche, usate il disinfestante , quello che volete, insomma, ma mosche rimangono pure mosche, e gnegne e gnunu. No, vi sbagliate. Vorrei vedere voi in quella situazione...
- Splendida coreografia - cercò di sdrammatizzare Goku. - Siete molto brave ...eheh-.
Una grattatina dietro la testa, qualche preghiera, e ...Via!
- Scappiamo! - strillò Vegeta in preda al panico.
E' ovvio che le mosche non aspettavano altro. Ai loro occhi i due Saiyan erano, be', due moscerini, ecco. E uno di loro aveva appena commesso un assassinio. Perché scandalizzarsi, visto che le mosche muoiono tanto sotto le mani degli umani? Un motivo c'era: la mosca finita in pasto a Vegeta era il principe ereditario, un po' troppo giovane e inesperto. Purtroppo avrebbero dovuto tenersi quel babbione del vecchio re...ma non voleva dire che gliela avrebbero fatta passare liscia.
- Non mollano, Kakaroth! E' da mezz'ora che corriamo! Fa' qualcosa!-.
Goku era saggiamente intento a guardare dove metteva i piedi. Qualche radice di un secolare albero era sempre intenta a giocare loro uno scherzetto. - Non posso - ansimò, la voce rotta. - Fra poco ci supereranno! Però non ti preoccupare, troveremo una soluzione -. Vegeta per poco non scoppiava in lacrime. Come se non ne avesse avute abbastanza, di punizioni quel giorno. Ora doveva correre a perdifiato, sprecare le sue energie, per andare in contro a ...qualsiasi cosa! Potevano esserci dei mostri affamati, qualche guerriero super forte che voleva fare due chiacchiere amichevoli, o delle trappole, o peggio ancora delle donne. - Parla con loro - gemette. - Eri tu l'amico della natura, no?-.
Se ne avesse avuto la forza, l'altro avrebbe riso fino alla fine dei suoi giorni...cosa che probabilmente era prossima. Poi accadde qualcosa che nessuno di loro si aspettava.
- Chiamano rinforzi - urlò Goku, terrorizzato. - E poi...mangiano!-.
-Mangiano? -. Le mosche si stavano davvero preparando ad un massacro coi fiocchi allora. Rinforzi, cibo...
- Si sono duplicate! E sono più grosse! -.
Sta farneticando, pensò Vegeta deglutendo, Kakaroth perde colpi, tutto ciò non è possibile. E' un esercito di mosche? Ma no, dai. Ora qualcuno ci sveglierà. - Non dire cavolate, Kakaroth! Non vedi che ora sono sparite?-.
Si girò, ma si rivoltò immediatamente. Il cuore gli martellava in petto, le gocce di sudore gli macchiavano la camicia. Era a dir poco...tremendo quello che stavano facendo. Si erano organizzate in maniera maniacale...Un gruppo, una volta ricevuti i rinforzi, si era separato, andando a posizionarsi ai lati, per circondare i fuggiaschi...
Non avevano più via d'uscita, in pratica.
- Cosa ci faranno? - chiese Goku, tentando di accelerare.
Vegeta scosse la testa. - Ho paura che siano capaci anche di mangiarci...Forza, andiamo a destra, vedo qualcosa...-.
- Siamo spacciati, credimi -.
- Ma non eri tu quello che non perdeva mai la speranza? (Si vede che la ff è OOC, tsk) -.
- Non sono così scemo. E' evidente che non la scamperemo. Cerchiamo di patteggiare con loro...-.
-E con che lingua ci parli, idiota! Moschese?-.
(Non eri tu che mi diceva di parlarci prima?, avrebbe dovuto ribattere Goku.) Preferì seguirlo in silenzio, rimuginando che avrebbe potuto morire eroicamente, andare da Re Kaioh a spassarsela...Invece la sua fine sarebbe stata misera. Molto misera. Ma in cambio, Chichi si sarebbe accorta che il suo maritino non meritava tutte quelle punizioni.
Era destino che Vegeta avvistasse un palazzo bianco nel bel mezzo del verde. Così i nobili pensieri dell'eroe scoppiarono(puf) come una bolla di sapone. Fin troppo bello pensare che Chichi potesse rimpiangere la sua fine.
- Idiota! Non restare imbambolato! Non vedi che sei abbracciato ad un albero?! Forza, deficiente, da questa parte-.
Goku si riscoprì accoccolato ad un tronco, e subito dopo seguì frettolosamente il compagno. Mancava davvero poco, e le mosche gli erano alle calcagna.
Ronzavano in modo assurdo, minaccioso, cambiando più volte la formazione. Quando lui e Vegeta si voltarono, come cheerleaders sgambettanti scrissero : "DITE LE VOSTRE ULTIME PREGHIERE" seguite da una faccina ghignante. I due sbiancarono, ingoiando saliva che non c'era più, strinsero gli occhi, sforzandosi di non pensare a come sarebbe andata a finire. Fosse stato un sogno.
Una squadra di mosche con tanto di casco presero Goku per la collottola, sollevandolo in aria. Un'altra squadra invece si posizionò proprio all'altezza del cuore, pronta a colpire.
- Scendi giù, Kakaroth! Non è l'ora di mettersi a svolazzare -.
Naturalmente Vegeta non vedeva le mosche. Poi si voltò e , compresa la situazione, si aggrappò ai piedi di Goku per cercare di tirarlo giù di peso.
-Almeno prova difenderti! - gli urlò contro.
Goku parve non sentire, ma si riscosse dopo un attimo di esitazione. Si trascinò ancora per qualche metro, e si accorse, compiaciuto, di un sonoro BANG dietro alle sue spalle. Le mosche erano tutte crollate sul suolo, a poca distanza dalla porta del palazzo, dopo aver caricato per il colpo decisivo...
- Non ci seguono più - constatò Goku in un sussurro. - Evvai! Non ci seguono più! Ehehe!-.
-Ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta!-.
Vegeta era traboccante di gioia, e ben presto si ritrovò a ballare mano in mano con il compagno. - Ehm - mormorò Goku, arrossendo. - Ci siamo lascianti andare-.
- Già, hai ragione. Ora cerchiamo qualcosa da mangiare in questo bel palazzo-.

I guai, erano appena iniziati. E se pensavano di essere stati davvero puniti atrocemente in seguito a quella maledetta corsa , si sbagliavano. In modo madornale.


Ringrazio le persone che hanno commentato, e che spero continuino a farlo.
PiNk_ViDeL,
gianpyno: con lo spazzolino e il dentifricio mentadent. :D
e _Bra_.

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Capitolo 3
*** Questione di allegre fontanelle ***


Ed eccoci arrivati al secondo capitolo. Avviso i gentili lettori che questo è un capitolo SERIO. Mi spiace, ma devo. E, allarme, contenuto assolutamente razionale.

Punizione Divina #Capitolo 2#Questione di allegre fontanelle

Il palazzo non era un palazzo normale, bello tranquillo come quelli che conosciamo, tanto per intenderci. Cioè, aveva tutto quello che un bel palazzo poteva avere, con tanto di giardino con allegre fontanelle. Ma per non confondervi ulteriormente le idee, nei prossimi capitoli affronteremo questo simpatico tema.
I nostri (vostri) cari amici si diressero stanchi ma felici verso il bianco edificio, con un demente sorriso allargato sulla faccia. In realtà, sembrava che Vegeta digrignasse i denti come un cane che fiuta una minaccia. Un cattivo presentimento si era fatto spazio nella sua zucca "piena", anche se lui provvide immediatamente a scacciarlo (come una mosca): la fame era troppa e in un certo senso era sicuro che il luogo da raggiungere offrisse certe squisitezze...da sbavo.
Guardò per un attimo quello scemo( scusate, ma quando ci vuole ci vuole) di Goku che gongolava camminando con le gambe divaricate. Chi glielo faceva fare?, si domandò il regal nano, scocciato. Una piccola parte di lui voleva unirsi al compagno, per festeggiare la fine dei loro guai con quei ridicoli insetti volanti, ma la soppresse ancora una volta e cominciò a temere il peggio. Per la prima volta, nella mia carriera di cronista delle loro mirabolanti avventure, sono perfettamente d'accordo con Veggy.
-Pss, KaKaroth- sussurrò mentre zigzagavano tra le fontanelle un po' troppo allegre.
Ma Kraparoth(a)™ (NB. è un nomignolo sotto copyright che gli ho affibbiato perché...NO! Non gli sono affezionata!, che non vi passi nemmeno per l'anticamera del cervello!) si era piazzato con la bocca sotto l'acqua e si innaffiava la gola.
-Ma che...-. Vegeta notò con orrore che l'acqua non era acqua ma..
Neanche il tempo di riferirlo al compagno, che Goku era disteso a terra, le mani sulle gola, paonazzo, in preda al terrore. Il super occhio di Super aveva visto bene. - Hanno le zampe piccole...corrono...no, strisciano...-. La voce di Goku uscì più stridula del solito.
Vegeta non seppe se godere di tutto ciò o aiutarlo. Riluttante, scelse la seconda: quelle che parevano piccole sventure erano battaglie. Fra non molto avrebbero combattuto una guerra. Rabbrividì: come se non avesse già abbastanza problemi per conto suo. Per giunta doveva lavorare con quella testa di rapa, invece di un valido compagno degno di spalleggiare la sua anima principesca. Gli venne quasi da piangere. Quella strega imbrogliona di sua moglie iniziava a mancargli. Come se non bastasse, lui, il valoroso (traduzione nel gergo giovanile: sfigato) principe Vegeta aveva paura. Non è possibile descrivere quali orribili sensazioni in quel momento provasse il vostro amico solo al pensiero...perché, nonostante siano stati clementi, anch'io sono soggetta ad una pesante censura. "Mamma", si ritrovò a pensare, succhiandosi il labbro inferiore. Non c'era pericolo che Kraparoth lo notasse: era troppo impegnato a lottare con le cose , forse immaginarie, che gli percorrevano correndo la gola.
Vegeta, in un moto di solidarietà, lo afferrò per la collottola e gli diede una amichevole pacca sulla schiena. Che, anche se Vegeta non era in forze, lo fece finire su una fontana .
- Aioh- gemette Goku, guardando con disprezzo il suo salvatore. - sei cattivo! Brutto e cattivo!-.
Brutto? Ma come si permetteva? - Senti, testa di rapa. Chiudi la tua boccaccia, prima che ti ci spari dentro un Final Flash-.
-Final Flash?- lo derise l'altro scoppiando in una risatina stridula. - Non riesci neanche a volare...-.
- Scommetto che è stata idea della tua strega!-.
-Mia? Strega? Ma cosa..?-. Goku sembrava sinceramente confuso.
-Toglierci i poteri, deficiente! Perché hai perennemente gli occhi foderati di prosciutto?-. Magari lo avessimo, pensò Goku. - Hanno cospirato contro di noi!-.
- Non mi urlare in questo modo! Ho le orecchie delicate!-. Goku aveva le lacrime agli occhi, sia per il dolore che aveva iniziato a provare che per l'offesa. - Sigh. E comunque, se lo ha pensato la mia di strega, è stata la tua a realizzarlo!-. Sorrise, uno a zero per lui. Ma Vegeta partì al contrattacco.
- Io però non sono brutto: chissà perché tutte le donne mi vogliono, tsk. Ho così tante fan (sospiro) che mi adorano!-.
-Però sei tappo. Prr-.
-Grrrr. Tu, spilungone senza cervello testa di rapa ingrato che non sei altro come ti permetti di rivolgerti con questo tono e codeste parole all'ipervaloroso e sexy principe dei Saiyan?-. Respirò a fondo. Si era proprio arrabbiato; avete presente un vulcano in eruzione? Perfetto. Aveva avuto successo. Ora però era rozzo e sfinito. Provateci voi, a parlare così velocemente spuntando a mitraglietta parole senza senso, contando anche la stanchezza. Goku stette un attimo in silenzio, a rimuginare su come conquistare un altro punto. Non gli andava per niente che quel brutto cattivo avesse pareggiato. Dall'altro canto Vegeta, che come mai si sentiva Super Veggy, sogghignava deliziato.
In quell'imbarazzante silenzio, le fontanelle smisero di zampillare tutte felici. Ma quando Vegeta se ne accorse, era troppo tardi. Da quell'esperienza decise di non perdere più tempo con il demente compagno. Però aveva iniziato lui, uffa. Si girò lentamente, come se si aspettasse di vedere un gigante. Qualcosa come Nappa che, nel profondo, gli aveva sempre fatto molta, moltissima paura. Il cuore gli batteva all'impazzata, il sudore ghiacciato gli era salito dai piedi per attraversare con ferocia la sua schiena, paralizzandolo. Dopodichè iniziò a tremare, dall'alto verso il basso e viceversa, e si accorse di non avere la forza di urlare. Stava per accadere qualcosa di apocalittico, di semplicemente terrorizzante. Al massimo della suspance, una cupa voce si pronunciò dall'alto, facendogli praticamente venire la pelle d'oca. Volete sapere come stesse Kraparoth? Beh, è facile: non aveva retto lo stress che quei pochi e interminabili secondo comportavano ed era svenuto. Il novantacinque percento di Vegeta pensava di seguire l'esempio dell'amico, ma la restante percentuale lo fece rimanere inchiodato a sentire le seguenti terribili parole.

!Desclaimer!

Per un eventuale infarto, una caduta dalla sedia con conseguente rottura della testa e una scomparsa definitiva del vostro senno, che vi potranno succedere (leggendo le prossime terrificanti parole) non posso essere indicata come responsabile. Io, come ho già anticipato, riferisco tutto come accadde.
- A voi, sfortunati visitatori di questo luogo stregato-. Vegeta si sentì le vene congelare; deglutì rumorosamente. - auguro una buona permanenza!-.
Passarono due secondi, che a Vegeta sembrarono ore. Poi una vocina sbottò, seguita da borbottii d'assenso: - Ma non è malefico!-.
Vegeta era incapace di credere alle sue orecchie... -Okay, ma cavolo!- fece un'altra voce, indignata. - Fatelo voi, allora! Non è facile spaventare i malcapitati!-.
-La Padrona aveva detto di scegliere bene le parole, se no non funzionava!-.
Funzionare cosa?, pensò Vegeta. - Eh, ma ormai ci ha scoperti!- sospirò una voce, sospirando.
- No! Non vedi come è paralizzato dal terrore? Sono bravo a fare quella voce, avete visto? Modestamente, eheh -.
A Vegeta cascò letteralmente la mandibola, poi le braccia. Gli schizzarono gli occhi dalle orbite, e caddero anche quelli. Rimase lì, riducendosi a cubetti, stile Tom & Jerry. Si era preso un infarto per...uno scherzo? La voce iniziale doveva essere per forza di un gigante! Dietro ad una fontana scorse una specie di zampa trasparente e il gigante emerse in tutta la sua grandezza di nemmeno mezzo centimetro. Era un esserino fatto d'acqua, che piano piano, passando sull'erba, assunse un colore verdognolo. Il vostro eroe si scongelò e smise di tremare. La stanchezza gli stava giocando brutti scherzi; tirò un sospiro di sollievo e sogghignò: per quanto gli facessero schifo i "vermi", avrebbe schiacciato quell'illusione con un dito. Si avvicinò al "verme", notando con orrore che aveva preso in mano un fischietto:- Avanti ragazzi!- sembrava dire. Ma non ci sarebbero stati rinforzi, pensò Vegeta, non lo avrebbe permesso. Il verme fischiò con insistenza, e proprio nel momento in cui l'enorme dito del Saiyan stava per "fracassare" il suo "corpo", una miriade di gocce d'acqua solida sbucò fuori dal nulla. Una smorfia di indescrivibile terrore si dipinse sul suo volto, quando notò che i mostriciattoli formarono tre lettere: X E A.
Chi era? O meglio dire, cos'era? Ma prima che potesse ragionarci, l'esercito d'acqua si mosse verso di lui.

Vegeta svenne.


Ringrazio:
MartaSaru: sono contenta che ti sia piaciuta! Continua ad esprimere il tuo parere! :*
Rani_Ai: lo stesso vale per te. xD
Layla_Chichi Romance: grazie cara. mi piacerebbe sapere cosa penserai dei prossimi capitoli. hihi

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