Com'è difficile essere padre.

di yolima90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cavalli. ***
Capitolo 2: *** le cucine ***
Capitolo 3: *** incubi ***



Capitolo 1
*** Cavalli. ***


<< Bae ! Bae! Dove ti sei cacciato?  >>
L’Oscuro signore camminò lungo i corridoi freddi del castello nero , ovunque si girasse c’era un quadro che lo fissava serio senza allegria.
Non era colpa sua se nel castello del vecchio Re c’erano solo quadri che non conoscevano la parola “ridere” , superò due statue che si baciavano e poi superò anche il grande salone dove ogni sera si sedeva vicino al fuoco per filare .
<< Bae! Bae! Dove sei finito ragazzo mio ?  >>
disse a voce alta, salii e scese delle scale ma anche li’ non trovò nessuno così dovette mettere il naso fuori anche contro la sua voglia di uscire e bagnarsi visto che stava piovendo da ben tre giorni e ovunque c’erano fiumi che coprivano ogni cosa.
Prese il suo mantello di viaggio e con un battito delle mani spalancò le porte del castello, davanti a lui c’erano le montagne alte e minacciose che facevano da guardia al castello, oltre quelle montagne c’era la civiltà.
<< Bae!  >>  gridò mentre le grosse porte in oro si chiusero in un botto << Bae!  >>
si guardò intorno, la pioggia scendeva fitta che non ti permetteva di vedere oltre il tuo stesso naso ,così Rumple dovette caricarsi di pazienza e coraggio e avviarsi verso il ponte e poi verso il bosco alla ricerca di suo figlio.
 
Non sapeva quanto tempo stesse vagando, sapeva solo che quel odore di cavallo l’aveva portato li’.
A Bae erano sempre piaciuti i cavalli fin da bambino e anche ora non vedeva l’ora di vederne uno.
Di vederlo correre , di vedere i muscoli muoversi in tutta la loro bellezza.
La pioggia non voleva proprio smettere ma lui si era ben coperto e aveva trovato una pozione per tenerlo lontano dall’acqua che scendeva giù come se non dovesse esistere un domani, anche se non amava follemente la magia aveva capito che a volte poteva risultare utile.
Con pazienza superò un ostacolo, un grosso ramo era caduto e tagliava la strada e lui doveva avanzare.
Oltre quel ramo l’odore continuava e lui veloce come cucciolo curioso corse continuando così la sua ricerca.
 
<< Bae! >>  Rumple sospirò.
Questo non ci voleva proprio , dov’era finito quel giovanotto?
Lo faceva stare sempre in pensiero.
E un giorno perché era andato a vedere la nascita di una cucciolata di lupi, e un altro giorno perché c’era il mercato ed era il giorno dei dolci, e un altro giorno perché aveva inseguito una farfalla e così via…lo avrebbe fatto impazzire.
Tirò via il mantello da un ramo e continuò la sua ricerca .
Bae si affacciò su una prateria, eccoli! Gridò dentro di se’.
Aveva trovato i cavalli. Una mandria.
Li guardò mangiare l’erba e correre lungo gli alberi sentendo i loro richiami gli venne in mente che aveva una mela in tasca, ne diede un morso e il restante lo lanciò a un cavallo che si era avvicinato incuriosito da quel bambino che li fissava.
<< Bae!  >>
si voltò mentre il cavallo fece un passo indietro per vedere meglio
<< Bae!  >>
<< Papà?  >> 
Rumple avanzò verso di lui sorridendo
<<  Ti ho cercato ovunque !  >> gli scompigliò i capelli
<< I cavalli , papà, li ho trovati. Non volevo farti preoccupare, sarei rientrato entro sera  >>
Rumple guardò i cavalli
<< E se ti fossi perso? >>
Bae guardò suo padre che sorrideva e guardava i cavalli correre via creando grossi cerchi facendo tremare tutta la terra
<<  Ti avrei chiamato  >>
Rumple guardò suo figlio che sorrise ,sapeva di averla fatta grossa ma sapeva che suo padre non l’avrebbe sgridato.
<< Andiamo a casa Bae, è l’ora della merenda e io sono bagnato dalla testa ai piedi  >>
<< Perché non hai usato la magia per trovarmi papà?  >>
Rumple rimase immobile mentre un giovane Bae accarezzava un cavallo bianco come il latte
<< Ti giuro che non ti farò più  preoccupare, possiamo portarli a casa ? >>
<< E dove li mettiamo?  >>
<< Nelle stalle!  >>
il pover’uomo alzò gli occhi al cielo ,se  non avesse frenato la passione di suo figlio per gli animali si sarebbe trovato un zoo.
<< Bae…>>
<< Potranno venire e andarsene quando gli pare, ti prego  >> lo guardò con occhi sognanti, Rumple si morse il labbro , come poteva dire di no a quel faccino da furbetto?
<< Va bene. Ma la responsabilità è tua. Dovrai proteggerli, dovrai darli da mangiare e pulire le loro stalle e dovrai anche andarli a cercare se qualcuno ce li ruba, va bene ? >>
<<  Ci stò! >>
si strinsero le mani,il patto era sigillato.
Era quasi sera quando ritornarono al castello, ad aspettarli c’era Belle che quando vide cosa Bae si era portato dietro questa volta scoppiò a ridere mentre Rumple le lanciò un occhiata per niente amichevole.
<< Belle! Papà ha detto si ai cavalli!  >>
<< Ho visto Bae, vieni facciamoli vedere la stalla >> Bae corse via lasciando gli adulti dietro
<< Cosa mi porterà domani? Un orso?  >> commentò stanco Rumple mentre Belle continuava a ridere divertita dalla scena
<< Penso di si!  ieri sera mi ha detto di aver visto un orso bruno  >> 
continuò a ridere vedendo l’espressione sbigottita dell’amato.
 

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Capitolo 2
*** le cucine ***


<< Wow ! >>
Bae si guardò intorno, non aveva mai visto un castello così grande e immenso. Aveva sempre vissuto in una casa piccola e stretta per due persone e povera. Invece quello che aveva davanti era un posto che di solito aspettava alle regine e ai principi e non a gente semplice come lo erano lui e suo padre.
<< Hai deciso di congelare stanotte, figliolo ? >> domandò con tono ironico l’Oscuro che si divertiva a guardare suo figlio che fissava tutto a bocca aperta.
<< E’ nostro?  >> domando incredulo
<< Certo  >> Rumple gonfiò il petto << E’ casa nostra ora >>
Bae corse da suo padre e l’abbracciò forte prima di scappare dentro a scoprire altre stanze misteriose che non avevano visto la luce.
Il piccolo aveva solo sei anni ma era pieno di curiosità così Rumple con un battito di ciglia portò tutta la roba dentro e seguii il fanciullo che non smetteva di girare per la nuova casa ponendo le più strane domande mentre fuori cadevano i primi fiocchi di neve.
<< Papà?  >>
<< Si Bae?  >>
<< Possiamo organizzare un ballo? Ho sentito Julie che ci è stata e ha detto  che sono bellissimi! >>
<< Vedremmo  >> replicò l’uomo piegato sull’arcolaio
<< Papà?  >>
<< Si figliolo?  >>
<< Possiamo organizzare un duello? Ho sentito Mark che ci è stato e  ha detto che son da urlo! >>
Rumple sospirò
<< Certo, vedremmo cosa posso fare  >>
Bae corse da lui e l’uomo lo prese in braccio, gli fece vedere come si filava la lana mentre lui rideva perché il padre lo stuzzicava facendogli solletico sul collo distraendolo così dal suo lavoro.
<< Papà?  >>
<< Dimmi piccolo mio  >>
<< Dov’è la dispensa?  >>
si guardarono , già dov’erano le cucine ? Forse Rumple non aveva la stessa fame del figlio ma entrambi erano di ottima forchetta.
Vagarono per quelle stanze una giornata intera facendo delle interessanti scoperte ma quella che gli lasciò a bocca aperta furono le cucine. Immense, giganti, cucine.
<< Papà?  >>
<< Non penso che avremmo problemi con il cibo  figlio>>
sul tavolo e per terra c’erano sacchi di farina, frutta, verdura, carne, dolci ,brocche colme di vino e così via.
Bae guardò tutto con occhi sognanti
<< Cuciniamo!  >> esclamò correndo e provando a sollevare un sacco di farina, aveva intenzione di fare delle pagnotte per la settimana. Sua madre prima di morire aveva insegnato ai due uomini come fare il pane e loro ogni domenica ripetevano il gesto, e per questo l’avevano dato un nome a tale tradizione “ la domenica del pane” .
Rumple rise quando vide suo figlio che con le sue esili braccine provava a sollevare quel grosso sacco, schioccò le dita e sollevò tutti e due facendo ridere suo figlio prima di rimetterlo giu’.
<< Papà?  >>
<< Si Bae?  >>
<< Facciamo il pane, le torte,e le focacce?  >>
Rumple mise una mano sulle spalle del figlio
<< Faremmo tutto Bae. Abbi solo pazienza.  >>  si tirò su le maniche,non avrebbe usato la magia, avrebbe usato la sua forza per vedere solamente suo figlio sorridere.
E così fu.
 

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Capitolo 3
*** incubi ***


<< Bae..ma cosa fai tu qui ?  >>  domandò Rumpel con voce addormentata,dopo che qualcuno l’aveva svegliato in piena notte. All’inizio aveva pensato che fosse stata Belle che era ritornata a trovarlo e la cosa non gli era dispiaciuto visto come si erano lasciati l’ultima volta ma poi aveva sentito la voce del proprio figlio che cercava in tutti i modi di salire sul letto.
<< Posso dormire con te? >>
Rumpel si passò una mano sul viso stanco e accese la luce, da quando erano nel nuovo mondo Bae non era più lo stesso. Non riusciva a prendere sonno facilmente facendo ogni sera un incubo diverso .
<< Incubo?  >>
il bambino fece si con la testa, l’uomo lo sollevò e se lo mise accanto .
<< Ora dormi, sono le quattro e io tra due ore mi devo svegliare >> si rimise giù al contrario di Bae che rimase a fissarlo nel buio stringendoli il pollice
<< Papà? >>
<< Mmmmh ? >>
<< Mi racconti una storia? >>
<< Bae..sono le quattro…domani >> si girò dall’altra parte il povero uomo, anche per questo Regina avrebbe pagato. Come? Poteva lasciare Bae a lei per qualche giorno , così l’avrebbe vista vagare per la città con occhiaie pesanti come capitava ormai spesso a lui e a Belle.
<< Ma ho fatto un incubo! Ho sognato che c’era un gigante di montagna che mi voleva mangiare e poi quando mi aveva preso …mi mostrava i suoi denti brutti!  >>
lo sentii muoversi tra le coperte cercando la sua mano che era finita sotto il cuscino, Rumpel sospirò .
<< Nessun gigante ti mangerà piccolo mio , ora dormi  >> strinse ancora più forte il cuscino ma suo figlio era un osso duro
<< E poi ho sognato che un troll di montagna mi voleva come zuppa per il suo matrimonio >>
<< Che cosa tremenda  …>> sbadigliò. Doveva fare qualcosa o non si sarebbe svegliato e addio emporio…
Così si voltò , prese l’esile corpicino del bambino di cinque anni che non smetteva di parlare dei suoi impossibili incubi solamente per tenere sveglio suo padre e lo strinse forte a lui. Il giorno prima aveva visto fare la stessa cosa in un documentario dove una leonessa per far addormentare il suo cucciolo lo stringeva forte ma allo stesso tempo delicatamente e lui si addormentava in pochi secondi, sperò che funzionasse anche con quel agitato di suo figlio che non smetteva di aprire bocca ogni secondo.
E funziono’.
Bae si addormentò finalmente tra le sue braccia e così fu per Rumpel che ritornò tranquillamente nel mondo dei sogni.
Due ore di sonno sarebbero bastati per il povero Rumpel ? Forse per alzarsi e spegnere la sveglia per poi ritornare a letto forse si. Ma per andare a lavoro no, quel giorno l’emporio rimase chiuso per tutto il pomeriggio e Belle non protestò quando li vide dormire insieme,anzi silenziosamente prese la macchina fotografica e scattò alcune foto prima di scappare a piedi nudi ridendo lungo le scale.
Il suo amato si sarebbe tanto incavolato vedendo quelle foto ma non poteva dire che non erano adorabili .
Il leone  e il suo cucciolo stavano tranquillamente dormendo e nessuno li avrebbe disturbati.
 

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