La nuova Generazione

di Synacky_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno, primo anno ***
Capitolo 2: *** Voli sulla scopa ***
Capitolo 3: *** Niente di interessante... o forse no? ***



Capitolo 1
*** Primo giorno, primo anno ***


1.Capitolo. Primo giorno, primo anno

 

 

-Mamma così mi soffochi non so se ti è chiaro....- sussurrò Albus mentre Ginny lo ricopriva di attenzioni

-Hai tutto?- Albus sbuffò

-Mamma sto cominciando a pensare che hai problemi di memoria... ho detto di sì appena un minuto fa!!-

-Tranquilla mamma ci sono io a controllarlo e poi, sarà un perfetto Grifondoro- disse James. Albus strinse i denti, avrebbe tanto voluto diventare Serpeverde così da vedere quel sorrisetto odioso scomparire.

-Andrà bene qualsiasi casa verrà scelta per lui l'importante che sia sempre se stesso- sorrise Ginny.

-Grazie mamma- disse Albus

-Su ora devi andare, figliolo- disse Harry abbracciandolo

 

-Scorpius mi raccomando fa il bravo e studia, perché è questo l'importante- gli sorrise Astoria. Draco sorrise e abbracciò il figlio -Non commettere gli errori di papà come io sto cercando di migliorarmi- gli disse Draco. Scorpius annuì e disse -Bene, ora devo andare, ciao mamma, ciao papà!-

 

 

-Sono così fiera di te Alissia- sussurrò Ariana alla figlia che sorrise come risposta. Poi il padre l'abbraccio e le disse – Mi raccomando piccola mia, non lasciare che niente ti trascini e sii sempre te stessa-

-Grazie papà- Il fratellino si unì all'abbraccio per salutare la sorella

-Su via Tom, vedrai che starà bene- rise Ariana.

 

 

 

-Accidenti! Tutta colpa di mamma e delle sue attenzioni!- sbuffò Albus -E' tutto pieno!-

-Non preoccuparti, vieni con me Albus, così eviti di far amicizia con le persone sbagliate- disse il fratello

Albus lo seguì anche se era arrabbiato per la sua ultima frase. Si sedette insieme a James con davanti Rose e un'altra ragazza. Salutare i genitori dal finestrino ed erano pronti a partire. Appena iniziato il viaggio James cominciava con le sue solite prediche.

-Odiosi i Serpeverde... si credono chi sa chi!- Al sospirò e disse

-A me non sembrano poi tanto antipatici- per poi fissare il finestrino.

-Ti sbagli, sai? I Serpeverde sono stati i primi a voler consegnare tuo padre a Voldemort, per questo furono rinchiusi nelle segrete- disse Rose . Albus sbuffò

-Vivente diciannove anni fa! Non penso poi che tutti fossero mangiamorte. A quanto racconta mamma solo un paio volevano consegnare papà... e a quanto pare un serpeverde ha salvato la vita a papà un paio di volte-

-E chi sarebbe?- disse scocciato James

-Malfoy, papà ha detto che quanto erano nella villa, Malfoy stette zitto e non rivelò che si trattava di papà. Nella Camera delle necessità, nonostante gli amici gli dicessero di ucciderlo, Malfoy non lo fece. I Serpeverde non sono tutti cattivi e poi i tempi sono cambiati- rispose Albus come se fossero in competizione.

-Perché li proteggi tanto, scusa?- chiese Rose

-Perché!? Perché mi avete scocciato con questa storia che i Serpeverde sono degli idioti. Avete troppi pregiudizi. E non è che i Grifondoro sono angioletti con l'aureola in testa!! a questo punto vorrei diventare un Serpeverde!- disse sbattendo la porta e lasciando la cabina.

-Spero tu stia scherzando!- urlò di rimando James,

 

-Stupidi... vorrei proprio diventare un Serpeverde per vedere le loro faccine odiose sgomente!- disse guardando a terra e stringendo i pugni, ma facendo così non si accorse di essere sbattuto contro una ragazza della sua stessa età

-Si può sapere dove hai il cervello? Anzi, c'è l'hai uno?- disse furiosa raccogliendo il contenuto della borsa. Aveva lunghi capelli scuri, che scendevano per tutto il busto. E degli occhi verdi smeraldo rarissimi. Albus per un momento rimase incantato poi si riprese e parlò in sua difesa

-Be ma anche tu eri distratta se no mi avessi evitato!- la ragazzina spalancò la bocca

-Adesso la colpa è la mia!?- Albus annuì

-In un certo senso … si!- disse sostenendo lo sguardo duro della ragazzina. Tra gli sguardi sembravano potersi vedere dei fulmini.

-Sei odioso!-

-E tu sei racchia!-

-Ehi calma! Così rischiate di incenerire il treno!- rise un ragazzino aprendo la porta di una cabina vuota. Aveva i capelli biondo spento tirati all'indietro e un completo elegante. I due ragazzi si voltarono verso di lui. La ragazzina prese la sua borsa ed entrò dentro la cabina sedendosi difronte al ragazzo biondo. La stessa cosa fece Albus ma a distanza di sicurezza dalla 'strega malatadimente'

-Devi essere un Malfoy, giusto?- disse mettendosi una ciocca di quei capelli lunghissimi davanti

-Esatto, devono essere i miei capelli- disse sorridente e solare

-Sei allegro per essere un Malfoy- disse Albus

-Son cambiate tante cose in diciannove anni, comprese le case- Al sorrise alla fine aveva ragione lui

-Il mio nome è Scorpius... e visto che sapete chi sono, ditemi chi siete voi-

-Be... i nostri genitori non erano pappa e ciccia insomma... comunque il mio nome è Albus Severus Potter- Scorpius sorrise e gli strinse la mano mentre la ragazza per poco non si strozzava.

-Che coincidenza … a questo punto non voglio dire il mio nome. Anche se ormai la faccenda è risolta- Albus si girò e le mise una mano sulla spalla

-A questo punto non puoi essere che Riddle- Alissia sconsolata annuì

-Si sono Alissia Riddle... aspetta perché non dici nulla??- disse rivolta ad Albus

-Capirai che sono diverso da alcuni componenti della mia famiglia.-

-Oh mio Dio! È tardissimo! Dovremo andare ad indossare le nostre divise- disse correndo verso il bagno. I due ragazzi fecero spallucce e andarono a cambiarsi.

Una volta di nuovo in cabina Alissia notò che Albus era agitato

-Potter, che hai?- disse voltata verso di lui

-Nulla-

-Mi credi scema?- disse con un sopracciglio alzato

-Al avanti puoi dircelo- disse Scorpius. Al guardò i nuovi amici e sospirò

-Dove pensate che mi metterà il capello?- Scorp sorrise

-Sei astuto e a parer mio ambizioso ed intraprendente, forse verrai messo in Serpeverde... sarai il primo Potter-Weasley della generazione- disse Scorpius

-Penso che tra noi tre siamo tutti astuti e ambiziosi, pensò che saremo tutti Serpeverde- disse Alissia guardando fuori dal finestrino con il mento poggiato sul palmo della mano. Al abbassò lo sguardo

-Amico, non importa sai, l'importante che tu segua la tua strada, la casa è solo un simbolo- disse sorridente Scorp risollevando il morale ad Al. -Lo dice sempre mia madre!- rise Malfoy

 

-Primo anno! Primo anno da questa parte!- disse Hagrid con in mano la lanterna. I ragazzi del primo anno si raggrupparono davanti al gigante. Albus lo salutò e Hagrid spalancò gli occhi non appena vide con chi era

-Oh, ciao Al- il ragazzino sorrise e così anche il gigante. Alissia dopo che notò lo sgomento dell'uomo guardò Al che sorrideva.

-Avvolte sei proprio ingenuo, Potter- disse con le braccia incrociate

-Che ho fatto, Riddle?-disse Al con lo sguardo perplesso

-Così tu sei la figlia di Tom Riddle- disse Hagrid. Alissia lo guardò con compostezza

-No, io sono Alissia Riddle, non la figlia si Tom Riddle- Albus sorrise, anche lui quando li facevano quell'affermazione rispondeva così. Si mise le mani dietro la nuca e sempre stando in quella posizione disse

-E' dura essere figlio di personaggi famosi, eh?-

 

 

-Salve sono Horace Lumacorno e sono sia vicepreside che capo della casata Serpeverde e anche il vostro insegnante di pozioni- - cominciò il discorso sorridendo ad Alissia che conosceva da quando era in fasce -Bene ora verrete smistati nelle varie case. Sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Se siamo pronti possiamo andare. Quando i ragazzi entrarono in sala grande, si sentirono sospiri di stupore e chiacchiericci sorpresi. Al guardò verso il soffitto e sussurrò sbalordito

-Sembra vero...-

-Già- disse Scorpius annuendo anch'esso sorpreso

Non appena James vide il fratello accompagnato da un Malfoy strinse i pugni, e naturalmente, da abile osservatrice qual'era, Alissia lo notò e arricciò il labbro scocciata. Insomma, ma uno non poteva avere li amici che li pareva? Dopo di che vennero riuniti difronte ad uno sgabello e Horace cominciò a parlare

-Ora verrete chiamati e smistati nelle rispettive case. Scorpius Malfoy- il ragazzino fece un respiro profondo e si avviò verso lo sgabello. Non appena gli fu messo il capello, esso cominciò a parlare

-Un cervello notevole, un astuzia niente male, d'animo nobile, pacato e composto. Non manca l'ambizione... ricordi tua madre... ho deciso, Serpeverde!!- la casa in questione si alzò e accolse il compagno con un applauso

-Rose Weasley?- la ragazzina si ripeté 'sta calma', proprio come fece sua madre quando stava per essere smistata

-Ah,... mmh bene... la saggezza non manca... Corvonero!- la casata si alzò e l'accolse calorosamente

-Alissia Riddle- la ragazzina, a differenza delle altre era tranquilla e rimaneva composta

-Niente male, niente male davvero! Un cervello notevole e abilità grandiose per una della tua età! A parer mio farai grandi cose non c'è dubbio, so la casa che ti aiuterà... Serpeverde!- la ragazza tirò un sospiro di sollievo e i Serpeverde applaudivano. Quando passò vicino ad Albus gli sussurrò un 'buona fortuna'.

-Albus Severus Potter- Lo sapevo... pensò il ragazzino sedendosi nello sgabello.

-Ah, un altro Potter, so bene dove collocarti- James ghignò fiero -Serpeverde!- il suo ghigno sparì in un espressione indecifrabile e di sgomento, come quella di tutti i Grifondoro. Mentre tra i serpeverde non erano mai stati più felici tanto che urlavano -Abbiamo un Potter, abbiamo un Potter- e così via.

Albus si sedette affianco ad Alissia con difronte Scorp.

-Come mai quell'aria afflitta, Potter?- gli chiese Alissia

-Nulla... sono solo terrorizzato- la ragazzina sorrise dolcemente

-Non preoccuparti amico, i tuoi genitori saranno fieri di te- disse Scorp per incoraggiarlo

-Non sono i miei a preoccuparmi...- disse -Sono James, cugini e zii vari...- Alissia li mise una mano sulla spalla

-Su via Potter, sei un Serpeverde, fatti valere!- gli sorrise Alissia. Albus sorrise di risposta all'amica-nemica.

Dopo che finirono di smistare i ragazzini nelle proprie case, la McGranitt, nonché preside, annunciò

-Spero che per voi sia un anno tranquillo e felice. Si dia inizio al banchetto-

Un -wow- sorpreso riecheggiò nell'aria, dopo di che si sentirono solo chiacchiericci e mugugni deliziati.

-Potter non hai toccato cibo...- disse Alissia notando che se ne stava lì a rigirarsi la forchetta tra le dita.

-Stai male, Al?- chiese preoccupato Scorp

-No, non ho nulla...-

-Non mentire Potter, mi credi forse stupida?- poi si voltò e vide che nella bancata di fronte, James teneva le posate dritte e le stringeva furioso. Alissia sospirò alzando gli occhi al cielo

-Albus Severus Potter, mangia o ti crucio all'istante!- disse Alissia

-Non ho fame, Riddle- la ragazzina sospirò e guardò Scorp di fronte, che capì al volo.

-Al non importa la casa in cui ti hanno messo o il giudizio altrui, l'importante che tu sia te stesso, essere Serpeverde o Grifondoro è solo un simbolo- cercò di tirargli su il morale

-Lo so, ma non che sia triste di essere Serpeverde, anzi... solo che...-

-Potter, o ti riprendi alla svelta, o ti schiaffeggio finché non ne sarai in grado- disse fredda. Al terrorizzato annuì e cominciò a mangiare, sotto lo sguardo divertito di Scorpius.

Dopo il banchetto i ragazzi si riunirono fuori dalla Sala Grande. Al fu afferrato per il colletto da James

-Perché non hai chiesto, come papà di cambiarti di casa?!-

-Forse perché non volevo- rispose con voce strozzata, per via che non respirava. James furioso strinse di più

-Lascialo!- disse Alissia insieme a Scorp

-Chi sei tu, mocciosa di una sporca Riddle, per dirmi cosa fare?!- Alissia fece per ribattere ma al suo posto lo fece Albus -Intanto non è mocciosa, perché hai solo un anno in più di lei, secondo non osare dirle nulla!- con le sue forze riuscì a togliersi dalla presa e prima di cadere a terra disse -A me puoi farmi di tutto, ma non osare dire nulla ai miei amici- Scorpius si chinò su di lui preoccupato

-Amici?! Sono un Malfoy e … un Riddle- Alissia gli puntò la bacchetta alla gola

-Almeno noi siamo meglio di te- James ghignò e si allontanò prima di dire un ultima cosa

-Albus, saprò sempre dove sei- disse sventolando una pergamena gialla

-La mappa del malandrino- disse Alissia

-Esato. La rubai dalla scrivania di mio padre il primo anno-

-Che audace!- lo sfotté Alissia

-Andiamo- disse Albus incamminandosi verso i corridoi con Scorpius. Mentre Alissia rimase lì

-Cos'è stai cercando di trasformare mio fratello in un Serpeverde, come tutta la tua generazione?!-

-Ti sbagli, solo mio padre era un Serpeverde, mia madre e la sua famiglia erano tutti Grifondoro... e poi Albus è un Serpeverde, non appena il capello ha detto il nome della casata, cioè subito- James digrignò i denti

-Tuo padre era solo un bastardo pluriomicida- sibilò tagliente
Alissia gli rispose con un ''Vedila come vuoi' per poi incamminarsi verso i dormitori, fiera e composta come se quelle parole non l'avessero sfiorata per niente.

P.s. Mi raccomando recensite in tanti, così vedo se continuare, o fermarmi...

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Capitolo 2
*** Voli sulla scopa ***


2.Capitolo. Voli sulla scopa

 

 

 

-Al qualcosa non va?- chiese Scorp seduto in una poltrona della sala comune. Al lo guardò e quando stava per darli una lettera, la prese Alissia arrivata dal nulla.

-Che cos'è?- chiese sventolandola

-Leggi- lei l'aprì e lesse a voce alta

 

 

Come va, Albus?

Abbiamo saputo della tua cerimonia. Serpeverde, eh? … quindi alla fine non hai scelto di andare a Grifondoro. Sono proprio curioso di sapere il perché! Non preoccuparti non siamo arrabbiati, siamo solo un po' sorpresi. Sai non è mai successo nella storia della tua famiglia un Serpeverde... che ridere sai? Nonno Weasley quando la saputo è svenuto e Ronald... be puoi immaginare. Ma l'importante che tu stia bene, poi come ti ho detto alla stazione, Severus Piton era un Serpeverde, ma un uomo dal cuore nobile , anche se non lo dava a vedere. Rispondimi prima che puoi, voglio sapere come va! Un bacione tuo, Papà

Harry Potter

 

P.s. Bacioni anche da mamma! Stammi bene cucciolo!

Ginny Weasley

 

 

-A me sembra che l'hanno presa bene- disse Alissia ridando la lettera ad Albus che la guardava storto

-Spiegami dove, Zio Ron e nonno l'hanno presa bene!- Scorp sorrise

-Sono solo un po' sorpresi tutto qua...-

-Si ma … quando li dirò che ho fatto amicizia con un Malfoy e con una Riddle, non penso mi faranno più entrare in casa!- Scorp rise

-Andiamo Al! Fregatene, l'importante che i tuoi l'abbino presa bene. A me i miei erano felici, insomma, sono tutti e due Serpeverde! Era scontato in un certo senso...- Alissia sospirò e si lasciò cadere nel divano, vicino agli amici

-Mamma ha risposto con un … me lo aspettavo, poveretta, son tutti Grifondoro, e visto che sono uguale a papà, sperava di aver preso qualcosa almeno da lei, ma si sbagliava. Papà ha risposto con un … C'erano dubbi?.. classico di papà, sa sempre tutto- disse sistemandosi la cravatta.

-Che animali avete, a proposito?- chiese Scorp

-Io una civetta bianca, in memoria di quella di papà... l'ho anche chiamata con il suo stesso nome- rispose Al

-Io un serpente, tranquilli, è più piccolo di quello che aveva papà... be deve ancora crescere- disse Alissia

-U-un s-serpente?- balbettò Albus

-Perché Potter hai paura?- Al scosse la testa

-Io no... ma, non hai paura che aggredisca qualcuno?-

-Sciocchezze, è così docile- sorrise, facendo sciogliere Al, che scosse la testa come per riprendersi

-Come no, quando sentiamo qualcuno urlare, sappiamo il perché-

-Che mala fede che hai! E tu Malfoy?- Scorp rispose a mo di risposta scontata

-Un camaleonte, in memoria di niente, l'ho preso perché era simpatico quando cambiava colore- disse prendendo la borsa e uscendo -Andiamo, su! Abbiamo lezione di difesa contro le arti oscure-

-Che noia- disse Alissia

-Perché?- chiese Al

-Siamo in Pace tanto-

-Be, ma non serve solo contro i nemici, anche contro quelle strane bestie, in quella strana foresta, piena di strani insetti viscidi, con quegli odiosi insetti disgustosi...- cominciò Al disgustato e bianco come un cencio

-Potter hai paura degli insetti?- chiese Alissia con un sopracciglio alzato camminando per il corridoio

-No! Mi fanno solo schifo- a pensarci gli venne un brivido di freddo lungo la schiena. -Bleah!-

Scorp sorrise Almeno ho trovato gli amici giusti pensò accingendosi ad entrare in aula.

Alissia, alla lezione era assente, le tornavano in mente le parole di James e degli altri quando era piccola

 

-Tuo padre è un pluriomicida-

-Tuo padre è il diavolo-

-Sei figlia di un mostro!-

-Non mi importa se è stato scagionato, sta di fatto che si è fatto controllare, questo fa di lui un mostro-

-Se si è fatto controllare vuol dire che provava solamente odio-

-Tuo padre è un mostro, e lo sarai anche tu...-

 

-Riddle- sussurrò Albus alla ragazza affianco. Alissia alzò lo sguardo, aveva gli occhi umidi e il viso stravolto.

-Tutt'ok?- gli chiese. Lei spalancò gli occhi e annuì asciugandoseli. Albus però non ne era tanto sicuro.

-Sicura?- Lei lo guardò e gli sorrise

-Si, grazie... Potter... davvero... non ti da fastidio, chi io sia?- sussurrò, Al le sorrise

-Non vedo perché dovrebbe infastidirmi-

-Silenzio là in fondo- disse la professoressa McGranit -Dicevo, la trasfigurazione serve a ...-

 

Finita la lezione tutta la classe si diresse al campo per la lezione di volo. La professoressa li fece disporre parallelamente l'un all'altro. Rose si avvicinò ad Albus e gli sussurrò all'orecchio

-Hai fatto amicizia con le persone sbagliate! Ma come ti è saltato in mente!? Per di più con quella Riddle- Albus strinse i denti e ghignò come per trattenere la rabbia

-Di un'altra parola e quando sei in volo ti butto giù dalla scopa- Rose strinse i pugni

-Stai diventando un lurido Serpeverde- Albus ghignò

-Non so se hai notato, ma SONO un Serpeverde- poi prese per il polso Alissia e si spostarono nell'altra fila vicino a Scorpius. Alissia si guardò indietro e vide che per poco Rose non si bucava il labbro.

-P-Potter... ma che?- Al sospirò

-Scusa, solo che non voglio più sentire cavolate-

-Bene ora posizionatevi alla sinistra della vostra scopa e dite, su!-

-SU!- i ragazzini cercavano in tutti i modi di farla salire su, il primo a riuscirci fu Albus, ma a lui non importò molto visto che di volare o giocare non l'importava molto, negli sport se pur abile, rimaneva pigro. Come secondo ci riuscì Scorp che sorrise emozionato all'idea di volare e di acclamare il suo desiderio di diventare un giocatore della squadra Serpeverde. Alissia ci riuscì in contemporanea con Albus visto che non era la prima volta che lo faceva. Al la guardò e gli disse

-Sembri pratica-

-Anche tu, se è per questo- Albus annuì

-Già, papà ci ha sempre stressato con questa storia del Quiddich, James fa parte della squadra e ad ogni allenamento dava il meglio di se, mentre io me ne stavo coricato sul prato a guardare le nuvole e a fare magie col vento. La Riddle sorrise

-Anche papà mi allenava, ma non per gli sport, con la magia in generale. Ero sempre un passo avanti a tutti, con gli incantesimi. Quando gli altri bambini non sapevano nemmeno agitare la bacchetta, io sapevo già disarmare un avversario- Scorp annuì

-Anche mia madre mi ha sempre allenato. Ma è un fatto delle famiglie purosangue. Sono … insomma... fissati, ma non è colpa loro, solo che la loro educazione è sempre stata quella- Al sorrise

-Non sarò un purosangue, ma anche la mia famiglia non scherza!- i tre risero.

-Bene ora cavalcate la scopa e datevi una leggera spinta con i piedi, così- tutti fecero come detto. Alcuni caddero all'indietro, altri non riuscivano a fare neanche un metro che cadevano giù, e altri come il figlio di Nevil, faceva la sua stessa fine, con la prima volta sulla scopa.

-Paciock metta i piedi a terra, subito!-

-Aiuto!!- Al rise

-Assomiglia proprio a suo padre- Scorp sorrise

-Solo che io dopo non lo sfotterò e ti provocherò Al- quest'ultimo ghignò

-Però sarebbe divertente!- disse entusiasmato

-Sei una serpe Potter!- dissero i due amici all'unisolo.

-Signorina Riddle, lo tiri giù prima che faccia la fine di suo padre, io nel mentre vado in infermeria, non si sa mai, sai com'è, l'uomo previdente, campa due volte- la ragazzina sospirò e cavalcò la scopa.

-Si professoressa- come un lampo partì lasciando gli studenti esterrefatti. Quando fu vicina alla scopa imbizzarrita con Paciock che si teneva al manico mentre stava per cadere, allungò la mano e disse

-Paciock afferra la mia mano!- ma visto che era troppo lontana si sporse eccessivamente e con voce rotta per l'assolta concentrazione per non cadere disse -Paciock!-

-Quell'idiota, farà cadere Riddle...- disse Al guardando verso l'alto.

-Se cade da quell'altezza, minimo si rompe una gamba.-

-Io dico che si rompe tutta-

-Al!- lo rimproverò Scorpius

-Ho solo detto, sono preoccupato anch'io sai! Con chi litigherò poi!?-

-Al, sei maledettamente egoista- disse Scorp mettendosi una mano a mo di visiera per il sole

-Paciock! Se non ti muovi, cadiamo entrambi! Paciock!!- ormai stava per cadere

-Ho paura...- Alissia respirava affannosamente, non poteva avvicinarsi con la scopa, se no sarebbe caduta, con la scopa del ragazzino in quelle condizioni.

-Paciock... ci sono io, fidati!- il ragazzino urlò un no, che riportò alla ragazza nei pensieri della lezione di prima, facendola così precipitare. Al in un batter d'occhio salì sulla scopa e prese Alissia al volo.

-Siamo parecchio in altro qui Riddle... si può sapere a cosa stavi pensando!?- Alissia si teneva al mantello di Albus, con gli occhi spenti

-Scusami Potter... e solo che...-

-Tranquilla... prendiamo quell'idiota-

-Potter! Siamo già in sue sulla scopa!-

-Cosa vuoi che sia un peso in più! Tu non pensi nulla, quindi siamo in due- detto questo partì verso ''l'idiota''

-POTTER!!- urlò Alissia trattenendosi al mantello -IO DICO CHE TI SEI FUMATO IL CERVELLO, AAA-

-Paciock! Sali, prima che ti cruci per aver quasi fatto cadere il mio passatempo!-

-Io sarei un passatempo?!- disse con un sopracciglio alzato

-Be, non facciamo altro che litigare in teoria, si. … Muoviti Paciock! Non fare il fifone, afferra la mia mano!-

-Lo, so tanto cadiamo- disse Alissia stringendosi al collo di Al.

-Muoviti! Se fosse per me ti avrei lasciato lì!- Paciock prese tutto il suo coraggio e afferrò la mano del suo compagno. Al lo mise dietro di se e Alissia sussurrava attaccata al suo petto

-Tu sei pazzo Potter, in tre su una scopa...- Al sorrise

-Ora vedrai tutta la mia pazzia...- e scese in picchiata facendo urlare Paciock e Alissia come matti.

-PAZZO!!!!- mentre Al rideva malefico.

Appena toccarono il suolo, Paciock ringraziò e corse via impaurito per il volo, soprattutto per la discesa. Alissia fece per dargli uno schiaffo ma Albus le fermò la mano

-Non ci salgo mai più con te in una scopa! MAI!- Al rise e Scorp scosse la testa

-Ci trovi gusto a vedere le persone che soffrono-

-E' divertente!- i due si guardarono sconsolati

-Sei una serpe irrecuperabile.-

quando la professoressa tornò era insieme alla preside eccitata.

-Albus, serve un cercatore nelle squadra dei serpeverde, sembra quasi che vuoi portare avanti l'onore dei Pott...- venne fermata da Albus che scosse la testa

-Mi scusi professoressa, ma sono troppo pigro per gli sport-

-Se fossi stato pigro, non saresti corso a recuperare la sig. Riddle e il sig. Paciock-

-Puro egoismo- rispose Albus, facendo venire un sguardo sconsolato alla Preside

-Albus... sembra proprio che ti differenzierai per altre cose... sei sempre nipote di Fred e George- Al ghignò

-Porterò avanti il loro buon nome!- la Preside si sbattè una mano in faccia senza speranza

-Suppongo saranno otto anni assai faticosi per me...- Al annuì convinto.

 








P.s. Scusate il capitolo corto, ma aggiornerò il prima possibile per riscattarmi, promesso!

 

Vostra,

 Ali :3 Nee-chan 

 

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Capitolo 3
*** Niente di interessante... o forse no? ***


 

3.Capitolo. Niente di interessante... o forse no

 

 

-Niente di interessante... non c'è nulla di interessante!- continuava a ripetere Al nella sala comune dei Serpeverde.

-Potter... dillo ancora una volta e ti sbatto il libro in testa!- si lamentò la ragazzina seduta affianco a lui. Albus stava sdraiato per metà sul divano, facendo disegni immaginari nel tappeto a scacchiera verde e argentato.

-Papà al primo anno già combatteva Voldemort...- Alissia chiuse il libro di scattò e si voltò verso Albus con uno sguardo truce. Al non vi badò e continuò con i suoi cerchietti della depressione

-Se ci tieni tanto, perché non fai qualcosa di interessante! Che ne so... aprì la camera dei segreti, visto che vuoi assomigliare a tuo padre!- Al si mise a sedere di botto ghignando malefico -Dimmi che non...- provò a dire Alissia

Albus le cinse le spalle

-Riddle, ora che Scorp non c'è con le sue manie per le regole scolastiche, apriamo la camera dei segreti!-

-Ma sei pazzo?! E poi perché dovrei aiutarti, scusa?!- disse con uno sguardo perplesso

-Perchè io non parlo serpentese, tu si minimo, visto che tuo padre lo parla!- Alissia aveva lo sguardo corrucciato

-Anche tuo padre lo parla eppure tu no, cosa ti fa pensare che io sappia farlo?- Albus le si avvicinò

-I tuoi occhi- disse tranquillo

-I miei,... cosa?!-

-Sono lo specchio dell'anima del resto!- Alissia gli diede un colpo di libro in testa

-Si lo parlo, ma non ho nessuna intenzione di cacciarmi nei guai per colpa tua, Albus Severus Potter!-

-Ehi ragazzi come va?- disse arrivando in quel momento Scorp

-Nulla discutevamo di pozioni- disse facendo finta di nulla Al, con un tono da intellettuale.

-Se come no, Albus tu odi pozioni dalla tua prima lezione! Eppure non sei negato!-

-E' solo molto pigro. Visto che siamo quasi a Natale, se potrebbe andrebbe in letargo- disse Alissia rivolgendo uno sguardo all'amico-nemico affianco che sospirò sognante

-Ci puoi contare... che bello che sarebbe... dormire, mangiare e di nuovo dormire- Alissia gli rivolse uno sguardo disgustato -Sei un qualcosa di irrecuperabile Potter! E poi, cosa ti diranno i tuoi quando sapranno che ti sei tagliato i capelli?!- Al ghignò. Aveva un taglio corto e ''sbarazzino'' con ciuffetti con gel qua e là.

-Mi faranno i complimenti! Del resto sono più affascinante così- disse ghignando

-Hai undici anni!- disse Alissia sentendo la parola affascinante.

-Bisogna cominciare da piccoli!-

-Albus!- disse Alissia

-Vedi mi chiami per nome, funzionano- altro colpo di libro in testa

-Idiota- sussurrò per poi tornare al libro che stava leggendo

-Per fortuna è quello di pozioni che non pesa- disse massaggiandosi la testa.

Scorpius sorrise e guardò verso il muro un po' malinconico. Al lo notò

-Scorp, qualcosa non va?- lui scosse la testa e disse

-Nulla, solo che... è brutto senza neanche una finestra... è malinconico ecco.-

Alissia sospirò, già ogni giorno in quella sala regnava un'aria di malinconia. Ma col tempo ci si abitua a tutto. Si disse tornando al suo libro di pozioni. Ogni pagina che sfogliava si rendeva conto che molti passaggi per creare una pozione erano errati o solamente stupidi, c'erano modi più facili ed efficaci per creare quelle pozioni. E detto ciò cominciò ad appuntare cose qua e là... notando poi che era osservata

-Che fai Riddle-Piton?- Alissia lo guardò con uno sguardo interrogativo

-Scusami, Potter- disse sottolineando il cognome -Ma spiegami perché Riddle-Pitton- Albus sorrise e indicò gli appuntì sulla pagina ingiallita

-Severus Pitton, fece numerosi appunti sul libro, tra cui alcune sue invenzioni di magie. Mio padre lo trovò al sesto anno, e uno di quegli incantesimi quasi uccise il padre di Scorp!- quest'ultimo scosse la testa -Se non fosse stato per Piton naturalmente. - Alissia sospirò scocciata

-E' naturale, fu una grande persona con un gran cervello. Chiunque abbia una conoscenza sulla magia, noterebbe che questi passaggi sono stupidi o sbagliati, oserei dire. È normale che cercò di migliorarli. Ma c'è una cosa che mi incuriosisce del tuo discorso. Severus Piton inventò il Levicorpus, un incantesimo si può dire, utile e gran progettato, lo imparato presto. Ma non uccide... per caso Potter, sai di che incantesimo si tratta quello che quasi uccise Draco Malfoy?- Albus scosse la testa in maniera negativa. In realtà lui sapeva solo la storia, non il nome dell'incanto. Il padre non l'aveva mai rivelato ne a lui ne ai suoi fratelli.

 

 

-James, girano voci che tuo fratello diventerà il nuovo cercatore dei Serpeverde, sarete rivali-

-Non penso è troppo pigro per il Quiddich. A lui piace agitare la bacchetta- rise James insieme all'amico

-Meglio agitare una bacchetta che cadere dalla scopa o essere perseguitati da una palla. Sembra scemo uno che viene perseguitato da una palla- disse secco Albus arrivando dietro le spalle del fratello, che si girò ghignando

-Senti serpe, il Quiddich è un gioco per campioni non per intellettuali come te- Alissia si trattenne dal scoppiare da ridere. Albus intellettuale? Era in gamba certo, ma con la pratica. A dire dai professori, non ha mai aperto un libro. Scorpius sussurrò un 'Non penso che Al sia un'intellettuale'.

-Smettila di prendermi in giro- sussurrò Albus ad Alissia che rispose con un'alzata di spalle

-Non sto dicendo che tu sia stupido, ma sto ridendo per tuo fratello che dice cose alquanto strane su di te- James strinse i denti e i pugni e Al gli disse freddo

-Ti conviene calmarti fratellino, ti ho già avvertito- James gli puntò la bacchetta alla gola

-Cosa vuoi che mi faccia uno del primo anno come te?!- James si ritrovò puntato da due bacchette.

-Non sottovalutarci, commetteresti un grosso errore- disse freddo Scorp, quasi acquisendo l'espressione del padre

James abbassò la bacchetta rispondendo con un sonoro 'Tsk'

-Non so come ha fatto mio padre a testimoniare in favore della tua famiglia- Scorp ghignò

-E' grazie a mia nonna che Voldemort non gli ha dato il colpo di grazia, del resto è stata lei a fingere. E se vuoi possiamo dire grazie anche a mio padre che non ha rivelato la sua vera identità quando venne portato a Villa Malfoy- James sorrise

-Perché tuo padre è un codardo- Scorpius Strinse i pugni e la bacchetta sulla mano. Potevi dire cose su di tutti, ma non sulla sua famiglia. -Stupefici...- prima di poter finire di pronunciare l'incanto, Alissia si parò di fronte a James e puntando la bacchetta contro Scorp che la guardava scioccato, lo disarmò

-Expelliarmus!- facendo così volare la bacchetta del ragazzo lontano da lui -Non fraintendere, ma non puoi metterti nei guai per uno stupido, Scorp- disse abbassando la bacchetta

-Ha ragione Scorp, non merita neanche di essere schiantato al muro e fatto svenire- disse Albus recuperando la bacchetta dell'amico, ma non ridandogliela. Alissia si spostò ma fu presa da James che la trattenne per il colletto e per il polso -Io sarei uno stupido, mezzosangue- sussurrò l'ultima parola in modo che la sentisse solo lei, facendole ribollire il sangue nelle vene -Tu... come osi insultare, mio padre?- sussurrò quelle parole come lame -Tu Lurido... Stupeficium!- li puntò la bacchetta alla gola facendolo volare, per poi svenire. Al, Scorp e l'amico di James furono presi alla sprovvista -Non osare mai più dire una parola su Tom Riddle- disse prima di andarsene via. Lasciando gli amici sorpresi, guardarla andare via.

 

-Signorina Riddle lei ha usato un incanto pericoloso su uno studente- disse Minerva con difronte i tre serpeverde e James di nuovo cosciente.

-Preside, non è stata colpa sua- cercò di dire Albus. La preside lo guardò rimproverandolo

-Signorino Potter, pure lei e Malfoy siete nei guai.- James sorrise sotto i baffi.

-Verrà inviata una lettera ai vostri genitori, e siete fortunati che non vi espello per questo-

-Preside, la prego non dia la colpa a loro sono stata io a produrre l'incanto e io lo scagliato, ed ero cosciente delle mie azioni- disse Alissia con lo sguardo serio. In quella ragazzina, Minerva rivide Tom Riddle alla sua età.

-Preside, ripeto non è colpa sua, è colpa di James che non tiene la bocca chiusa!- disse Albus stringendo i denti

-Preside, non è colpa mia se quella Riddle- disse con tono dispregiativo -è pazza! Come la sua famiglia- sussurrò l'ultima frase che fu percepibile solo alla preside

-Non ti permetto di insultare la sua famiglia, sig. Potter- disse arrivando in quel momento Horace

-Eccoti Horace, bene, la vostra punizione, e per l'appunto sig.James anche lei è compreso- James spalancò la bocca -Oltre che la lettera a casa e la convocazione dei vostri genitori, dovrete passare la notte con Hagrid nella foresta, proprio come i vostri genitori, sig. Potter e sig. Malfoy ; ma questa volta non c'è niente di pericoloso, se fate attenzione. Bene il professor Lumacorno vi scorterà da Hagrid. Buona nottata-

disse per poi ritirarsi nel suo studio.

-Bene, andiamo su!- disse uscendo dalla stanza, con i quattro che lo seguivano. Alissia camminava con lo sguardo basso e gli occhi umidi. Horace le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla

-Non devi dar retta a nessun commento, perché tu sai che non è vero- disse sorridendola. Alissia alzò lo sguardo

-È facile da dire... ma difficile quando ti trovi in quelle situazioni.- disse asciugandosi gli occhi con la manica del mantello e raggiungendo gli altri.

 

-Hagrid li lascio nelle tue mani, buonanotte, ragazzi- disse andandosene. James si sedette tranquillo nel divanetto, mentre Albus, Scorp e Alissia rimasero in piedi.

-Hagrid, cosa devi fare?- chiese James al mezzo gigante

-Caro James, dobbiamo portare questo a dei giganti, ma bisogna fare attenzione, non sono molto socievoli, quindi dovreste rimanere uniti!- disse per poi prendere una lanterna -Andiamo su-

Quando arrivarono alla foresta, James ebbe uno scossone di paura, per quell'ambiente tetro e buio

-Fatte attenzione la foresta è piena di esseri pericolosi-

-Come i Lupimannari- disse senza voce James che si attaccò ad Hagrid

-E anche cose peggiori, James- disse il mezzo gigante alzando la lanterna per vedere meglio. Albus si voltò di scatto, dopo aver udito un rumore sinistro

-Cosa è stato?- Alissia si voltò anch'essa insieme agli altri

-Nulla Potter... non c'è stato nessun rumore- ma Albus sapeva cosa aveva sentito e si avvicinò a quella fonte

-Albus non ti allontanare- disse Hagrid facendo luce sulla strada del ragazzo.

-Albus...- disse Alissia avvicinandosi assieme a Scorp. Quando videro il cadavere giacere a terra, di un gigante, Hagrid li scostò e si portò le mani alla bocca

-Chi può aver ucciso questo gigante?- disse estremamente dispiaciuto. Albus indicò con la bacchetta il corpo

-È morto adesso- tutti si guardarono intorno

-Hagrid torniamo indietro... l'assassino può essere...-

-Pietrificus totalus!- pronunciò Alissia voltandosi e pietrificando un uomo sulla cinquantina. Tutti erano sorpresi e Hagrid sussurrò un 'complimenti' e andò dall'uomo che rimaneva immobile come di pietra.

-Dovremo portarlo alla preside e interrogarlo- disse mettendo il cofanetto da consegnare dentro la giacca.

-Chi è?- chiese Scorp avvicinandosi all'uomo.

-Non ne ho idea- rispose Hagrid prendendolo in spalla. -Torniamo al castello, consegnerò questo domani- disse incamminandosi. I quattro ragazzi rimasero immobili e i tre serpeverde alzarono le bacchette e le puntarono contro un cespuglio

-Ma che state facendo!?- disse James. Dal cespuglio uscì un coniglio e i tre abbassarono le bacchette tranne Scorp

-Rivelas...- sussurrò puntando la bacchetta al coniglio che si trasformò in un uomo che cercò di scappare ma venne fermato da Hagrid

-Fermo! Ora vieni con noi- disse prendendolo per il colletto. L'uomo cercò di dimenarsi

-State sbagliando sul serio!-

-Domani arriveranno i nostri genitori... - disse impaurito Albus

-Non penso che ti perdoneranno Albus- disse James

-La stessa cosa vale per te, fratello-

Scorp deglutì, lui non aveva paura di suo padre... ma di sua madre.

 

 

I genitori dei ragazzi arrivarono e si trovarono faccia a faccia. Harry spalancò gli occhi quando vide Malfoy e Riddle. E subito gli balenò l'idea che i suoi figli avessero litigato con questi, ma si sbagliava.

-Papà... mamma- dissero James e Albus

-M-mamma- balbettò Scorp nascondendosi dietro Albus, dove quest'ultimo si lasciò sfuggire una risatina

-Stupidi- sussurrò Alissia con una mano in fronte. Draco e Harry spalancarono la bocca a vedere con chi avevano fatto amicizia. Ginny alla reazione del marito sorrise sotto i baffi, poi tornò con uno sguardo di rimprovero verso ai figli. Alissia andò verso i suoi genitori con lo sguardo basso. Il padre si inginocchiò e le sorrise

-So perché lo hai fatto, ma ti ho spiegato mille volte, che quello che pensano gli altri non è importante, è ciò che pensi tu, che è fondamentale- disse Tom facendo alzare lo sguardo alla figlia che si inchinò

-Mi dispiace-

Scorp fu rimproverato dalla madre e lui in segno di rispetto si inchinò come l'amica e si scusò.

Ginny fu sorpresa da tale comportamento di rispetto, ma poi si ricordò da quali famiglie provenissero.

Ginny prese James e cominciò a parlarli, mentre Harry si avvicinò ad Albus

-Facciamo una passeggiata?-disse Harry poggiando una mano sulla spalla di Albus e si avviarono verso i corridoi

-Che nostalgia- disse Harry guardando quelle mura che lo avevano accompagnato, per sei anni e se vogliamo anche per il settimo, almeno in parte. Albus teneva lo sguardo basso

-Figliolo, forse dovresti... be … per non finire nei guai, trovare- venne interrotto da Albus

-Stai dicendo che dovrei cambiare amici per non trovarmi nei guai? Mi dispiace papà, ma io non cambio i miei amici. E non cambio neanche la Riddle, anche se discutiamo spesso, perché come hai detto tu, qualche tempo fa, gli amici non si scelgono è il destino che te li fa incontrare.- disse sedendosi su un gradino del portico.

-Lo so... ma almeno mi spieghi perché sei finito nei guai?-

-Proteggevo i miei amici da James. Non è con me che te la devi prendere papà. È con la persona che mi rovina molti momenti della mia giornata- disse arrabbiato. Harry sospirò

-Cosa ha fatto-

-Ha deriso e umiliato Scorpius e Alissia... anche pesantemente aggiungerei-

-Sai, molte volte bisogna saper stare calmi e lasciar perdere-

-Ha deriso i loro genitori, è normale che perdi le staffe, soprattutto perché non hanno un passato molto bello-

Harry era un po' arrabbiato con il figlio maggiore, ma non capiva tutta questa protezione per le famiglie degli amici. -Albus... vederti con quella divisa, mi fa pensare come sarei diventato se non avessi fatto pressione con il cappello- disse sorridendo

-Saresti stato lo stesso, non importa in che casa sei, tu sei tu... e poi se vuoi che io sia sincero... speravo di andare in serpeverde- disse con il volto basso, pensando che il padre si sarebbe arrabbiato

-Come mai, se posso?- disse sempre sorridente

-Mi ispirava... poi a me i serpenti piacciono!- Harry e il figlio si misero a ridere

-Un ultima cosa, Albus, prima di andare... mi raccomando, non metterti nei guai, ma non questi piccoli, quelli grandi, come ho sempre fatto io. Ogni volta che succedeva qualcosa noi tre eravamo sempre lì in quel momento, per non parlare della camera dei segreti, di aver aggredito un insegnante ecc- Al sorrise -La figlia di Tom Riddle, parla con i serpenti?- disse serio. Al lo guardò e sorrise

-No papà- mentì. Harry abbracciò il figlio e gli disse buona fortuna, per poi tornare dal gruppo.

 

-Scorp... meno male che ti avevo detto di non...- Astoria venne interrotta da Draco

-Sei amico del figlio di Potter?- disse ancora sotto shock

-Sta zitto Draco! Sei il primo che deve stare zitto visto che gli devi la vita! Comunque, Scorp, non cacciarti nei guai e non stare a sentire tutto ciò che ti dicono, chiaro?- il ragazzino annuì e la madre lo abbracciò per poi salutarlo. Draco fece lo stesso e seguì la moglie.

 

-Alissia...- disse Ariana per poi abbracciarla. Era una bellissima donna dai lunghi capelli arancioni e gli occhi verdi smeraldo, come la figlia. Era un eccellente strega, che poteva, se voleva, eguagliare i poteri del marito.

-Stammi bene tesoro- disse per poi andarsene insieme al marito.

 

I quattro si ritrovarono soli nell'andito. James sbuffò e andò verso la propria sala comune.

-Secondo voi dov'è la camera dei segreti?- Scorp e Alissia si sbatterono una mano in fronte

-Non tornare su questo argomento, Albus!- Al si mise una mano nel mento

-E' tuo padre che l'ha aperta, dovresti saperlo!- disse Al. Alissia sospirò

-E' sempre la solita storia anche tuo padre l'ha aperta! E comunque no, non lo so- Al guardò a Scorp

-Non guardare me, io non ne so assolutamente nulla.- Al annuì

-In effetti- Alissia raccolse la sua borsa e li salutò

-Io me ne vado, non voglio avere altri problemi- disse andando verso la sala grande, per ripassare per la lezione successiva. Mentre i due andarono verso la sala comune dei Serpeverde.

La ragazzina quando vide che non c'erano più uscì dal nascondiglio e spinta dalla curiosità andò verso un bagno abbandonato. Secondo me è qui... me lo sento... pensò. Ad un certo punto cadde in avanti, senza nessun motivo, ma esso non tardò a farsi vedere.

-Ma che abbiamo qui! Una splendida ragazzina!- disse un fantasma. Era Mirtilla Malcontenta. Alissia indietreggiò sempre perterra, bagnandosi il mantello e la gonna. -Non aver paura... hihi...- poi si fermò di colpo e si mise le mani alla bocca... -Tu sei... uguale a LUI- Alissia la guardava con occhi sbarratti. Il fantasma arrabbiato le passò attraverso e la ragazzina cadde a terra, bagnandosi anche i capelli. Si alzò massaggiandosi la testa, ma da dietro le arrivò il fantasma che la trapassò facendola cadere in avanti. Ormai era bagnata davanti e dietro e si alzò infurita

-Ma perché sta capitando tutto a me!?- disse a voce alta correndo via, prima che quella ''pazza'' la facesse di nuovo cadere. Quando arrivò in sala comune si sedette vicino agli amici con un espressione furiosa, che fece temere i due serpeverde. Al provò a balbettare qualcosa

-C-come mai sei bagnata?- Alissia lo guardò storto

-Odio. I. Fantasmi- disse scandendo bene le parole. Al sorrise

-E cosa ci facevi in un bagno... abbandonato?- Alissia aprì bocca, ma la richiuse subito senza emettere alcun rumore. -Non ti importa- disse poi. Al ghignò aveva intuito cosa ci faceva ma si stette zitto e tornò a studiare, naturalmente, non ne aveva nessuna voglia.

-Al, fra una settimana è Natale... che farai?- disse Scorp rivolto all'amico

-Starò in casa... insieme a tutta la mia famiglia riunita... quindi puoi capire che non saremo pochi...- disse voltando pagina del libro ingiallito. Scorp sorrise

-Anche noi saremo un bel po'... ci sarà la famiglia di papà e quella di mamma... presumo che zia Daphne e la nonna stresseranno la mamma come al solito-disse annoiato -E tu Alissia?- La ragazzina posò la bacchetta, che aveva usato per asciugarsi, e rispose alla domanda dell'amico

-Nulla di particolare, quest'anno non siamo in molti, siamo cinque. Io, Richard, papà, mamma e Lumacorno, a quanto pare, vuole prendersi un po' di ferie- Al crollò sul tavolo

-Non ne posso più! Odio trasfigurazione! C'è troppo da studiare!- si lamentò. Alissia sospirò

-Per te è sempre troppo, Potter- disse scocciata. Scorpius sorrise

-Al per curiosità, c'è una materia che ti affascina?- Al annuì

-Magia contro le arti oscure, è interessante... piaceva anche a papà- disse sorridendo -Tralasciando che era obbligato a saperla, se no sarebbe stato ucciso quasi subito. Domani dobbiamo cominciare fare i bagagli e la sera si parte... che noia... Riddle conosci qualche incantesimo?- lei si alzò e lo guardò truce

-Si ma non ho intenzione di dirtelo- Scorp fece gli occhi da cerbiatto

-E a me?- Alissia li colpì entrambi

-NO! Siete troppo pigri per i miei gusti, mettere quattro maglioni in valigia non vi farà male!- disse ritirandosi nel dormitori. I due delusi sussurrarono ''Che bel caratterino!''

 

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