Se fosse possibile?

di AriPotter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente. ***
Capitolo 2: *** Un treno verso... ***



Capitolo 1
*** Finalmente. ***


Pov Rose

-Non sei costretta Rose, potremmo continuare a farti studiare a casa...-
Mia madre, Hermione Granger, era stata la mia istitutrice per gli ultimi due anni. Già, a causa della mia epilessia, ero stata costretta a studiare a casa, ma finalmente avevo convinto i miei genitori a farmi frequentare Hogwarts.
Durante l'estate avevo sostenuto gli esami di ammissione al terzo anno, fatto tutti i test clinici (babbani e non) possibili e immaginabili ed superato il tutto a pieni voti (per capirsi).
Lullaby, la mia bella cagnolona addestrata a chiamare aiuto in caso mi sentissi male, scodinzolava felice al mio fianco.
-Mamma! Ti ho già detto che voglio andare! Guarda, Albus, Lily , James, Hugo e Dominique si prenderanno cura di me, smettila di preoccuparti!- sbuffo esasperata.
-Ok, ok. Ma stai attenta!-
Dopo i saluti, decido di salire sul treno e cercare uno scompartimento per me e Lullaby, non ho intenzione di chiuderla nel buco che occuperanno i miei cugini e mio fratello.
Lullaby non è assolutammete un cane socevole, odia praticamente tutti, è una grossa Labrador diffidente per la quale è servito un permeso speciale per entrare a scuola. 
Decido di lasciarle scegliere dove andare, facendomi tirare su e giù per i vagoni e guadagnandomi occhiatacce dai miei fuuri compagni di scuola.

Pov Scorpius

Ero seduto da solo, come al solito. Tutti quelli che passavano mi lanciavano occhiate colme di disprezzo, alcuni si compiacevano nel vedere le mie labbra tumefatte e la faccia piena di lividi che mio fratello si era amorevolmente impegnato a procurarmi. 
Ma era normale, dopotutto a casa mia funzionava così.
Mia madre era morta dandomi alla luce, mio padre e mio fratello sfogavano la loro rabbia su di me. Mio padre aveva cercato i tutti i modi di impedirmi di frequentare Hogwarts, e per due anni ci era riuscito, ma poi il professor Paciock era venuto a prendermi...
-Malfoy, apri qesta dannata porta!- aveva urlato.
-Sentito, sgorbio, muovi il culo e apri la porta.- aveva detto mio padre.
Avevo dodici anni, il corpo ricoperto di lividi ed una gamba dolorante, ma andai lo stesso ad aprire.
Quando il professor Paciock mi vide, rimase interdetto.
-Tu sei scorpius?-
Io mi limitai ad annuire, pregando che se ne andasse, non volevo che mio padre si arrabbiasse ancora.
-Dov'è Draco?-
In quel momento il sigor Malfoy fece il suo ingresso in scena, ridendo in faccia a Neville.
-Cosa vuoi?-
-Sei stato tu a fare questo al piccolo?!-
-Non credo siano affari tuoi.-
Il giovane professore sferrò un pugno in pieno viso a mio padre, poi un'altro e un'altro ancora.
Poi si avvicnò a me, mi porse la mano e disse -Andiamo?-
Io lo seguii.

Non c'è bisogno si dire che quando venni smistato in Grifondoro, la mia vita riuscì a scivolare ancora più nella merda. Quell'estate la passai quasi tutta al San Mungo.
Mio fratello maggiore Tom è il mio persecutore: non si lascia sfuggire occasioni per pestarmi, e ovviamente nessuno cerca di fermarlo.
La  cosa che non capisco è: se siamo tutti e due Malfoy, perchè lui è accettato e io no?
Mentre ero immerso nei miei pensieri, una ragazzina con un grosso cane si affacciò allo scompartimento.
-Scusa, posso sedermi qui? Lullaby ha deciso che non vuole andare da nessun'altra parte...- disse imbarazzata indicando il cane.
-Certo, siedi pure.- 

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Spazio dell'Autrice:
Salve a tutti! Questa è la mia prima ff, ovviamente impostata sulla new generation...
Spero vi piaccia! se avrò tempo pubblicherò il prossimo capitolo domani...

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Capitolo 2
*** Un treno verso... ***


Pov Rose Mi sedetti un po' sorpresa davanti a quel ragazzo dai capelli d'oro, la pelle di neve e gli occhi di tempesta cercando di non fissare le sue labbra spaccare o i lividi slla sua faccia. Lullaby aveva scelto proprio un bel tipo per trascorrere il viaggio di circa otto ore che ci separava dalla scuola, non c'è che dire! La cosa che mi aveva sorpresa di più era che, nonostante avesse visto due scompartimenti vuoti, aveva scelto questo, lo scomparto più isolato con un ragazzo appena uscito da una rissa. Eppure lei era sempre stata una cagnolona che non sopportava gli estranei, anzi, per dirla tutta, non sopportava nessuno che non fossi io! Ringhava addirittura ai miei cugini! Eppure con quel ragazzo era diversa, scodinzolava e lo guardava come a chiedergli di coccolarla... -Non spaventarti, ma penso che il mio cane si sia preso una cotta per te...- dissi ridacchiando per rompere il ghiaccio. Il ragazzo mi guardò come se avessi appena detto di essere un cucciolo di drago, poi con la tono appana diffidente chiese -E perchè?-. -Mi ha trascinata per tutto il treno solo per fermarsi qui! Solitamente non le piacciono gli sconosciuti- spiegai sorridendo. -Ah, piacere di fare la tua conoscenza...- disse posando la mano sul capoccine della grossa labrador e guardandomi per chiedermi il suo nome. -Lullaby- -Bene, piacere di fare la tua conoscenza Lullaby- sorrise e tornò ad appoggiasi allo schienale. -Io sono Rose- dissi porgendogli la mano. -Scorpius- mi tese la mano a sua volta e tornò ad aagiare il braccio lungo il fianco con una smorfia di dolore. Rimanemmo in silenzo per qualche minuto, ed io ne approfittai per studiarlo meglio. Era un bel ragazzo, e supposi che senza il volto tumefatto lo sarebbe stato anche di più, aveva un fisico da urlo coperto da vestiti semplici ed un borsone do cotone sopra il baule della scuola. Proprio quando stavo per arrendermi ad un viaggio silenzioso Scorpius mi chiese -Sei del primo anno?- -No, sto entrando al terzo, te?- -Io pure, ma non ti ho mai vista, in che casa sei?- -In realtà, ho studiato da èrivatista per i primi due anni, ho dato gli esami per entrare ad Hogwarts solo un paio di mesi fà...- risposi grattando le orecchie a Lullaby. -Oh, posso chiederti perchè?- domandò imbarazzato. Notai che il rosso sulle sue guance gli donava molto. -Beh, mia madre e mio padre erano preoccupati perchè...- non sapevo come girare intorno al problema principale, la mia epilessia, sopratutto non credevo di volerla sbandierare ai quattro venti, ma Lullaby si fidava di quel ragazzo ed io decisi di fidarmi di lei -sono epilettica, e lo stress potrebbe farmi male...- -Ah...- disse sorpreso - È per questo che sul collare di Lullaby c'è una croce rossa? È addestrata?- -Già- risposi sconvolta dalla capacità d'osservazione di Scorpius. -Non sembri del terzo anno- dissi prima di rendermi conto di ciò che avevo pensato. -Già, sono ho cominciato gli studi due anni dopo.- rispose seccamente. La sua voce aveva un che di confortante, non so come spiegarlo, ma sentirla mi dava tranquillità. -Scusa non volevo essere indiscreta- dissi subito. Pov Scorpius Era arrossita. Rose, la ragazza dai capelli rossi, gli occhi verdi, le labbra rosse e le lentiggini sul naso, era diventata tutta rossa. Per la prima volta nella mia vita, mi sentii prossimo ad un sorriso sincero. -Scusa, non volevo essre brusco, è che è una stori un po' complicata...- cercai di alleggerire l'atmosfera. Non avrei sopportato il silenzio dopo aver ascoltato una voce come la sua. Una voce priva di disprezzo, di rancore o disgusto. Una voce amichevole e melodiosa come la sua. Mi detti dello stupido per essermi permesso che qualcuno mi si avvicinasse, sapendo che una volta arrivati a scuola, lei sarebbe sparita venendo a sapere chi ero. Forse era meglio strappare subito il cerotto e finirla lì. -Mio padre è Draco Malfoy, mio fratello Tom Malfoy, io sono nato prematuro ed ho ucciso mia madre. Mio padre e mio fratello mi ritengono responsabile e mi gonfiano ogni volta che possono. Sono l'unico della mia famiglia ad essere un Grifondoro ma a scuola tutti mi odiano. Fine.- dissi tutto d'unfiato. Rose mi guardava, non sembrava disgustata nè disprezzarmi. Sembrava triste. -Cazzo... Mi dispiace.- disse dopo una pausa. -Non... non ti faccio schifo?- chiesi tirandomi uno schiaffo mentale. Rose divenne ancora più rossa, ma questa volta di rabbia. -PERCHÈ MAI DOVRESTI FARMI SCHIFO?! A SCHIFARMI SONO QUESTA SOCIETÀ E I SUOI PREGIUDIZI!- gridò infuriata facendo sobbalzare anche Lullaby. Non sapendo bene cosa dire, mi limitai a sussurrare un flebile -Grazie-. Forse, e dico forse, quest'anno non sarebbe stato così male

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