Un'eternità con te

di AliceCutso
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Merda! ***
Capitolo 2: *** I Cullen ***
Capitolo 3: *** Decisioni ***
Capitolo 4: *** la riunione ***
Capitolo 5: *** Un padre ***
Capitolo 6: *** Resta ***
Capitolo 7: *** la quiete prima della tempesta ***
Capitolo 8: *** Un imprevisto ***
Capitolo 9: *** Le fiamme ***
Capitolo 10: *** Il risveglio ***
Capitolo 11: *** La caccia ***
Capitolo 12: *** Il sole ***
Capitolo 13: *** Doni ***
Capitolo 14: *** Minacce ***
Capitolo 15: *** un rifugio ***
Capitolo 16: *** dolore, nel corpo e nel cuore ***
Capitolo 17: *** Senso di colpa ***
Capitolo 18: *** Una sorpresa ***
Capitolo 19: *** Per sempre ***



Capitolo 1
*** Merda! ***


-Emma, ti senti bene?-.
Io gli faccio un verso in segno di assenso.
-sei sicura? Sembri pallida-. Mi prende il mento e mi costringe ad alzare lo sguardo su di lui. Adoro i suoi occhi rossi ma spesso mi chiedo di che colore fossero prima.
-perchè tu invece sei abbronzato...-.
-simpatica. Sei certa di stare bene?-.
-Sì, ho solo un po' di nausea. Roba da umani, probabilmente mi starà per venire il ciclo-.
Arriccia le labbra sovrappensiero -vuoi che ti prenda qualche medicinale?-
-No, grazie. Calmati Jason, non è nulla di grave-.
-lo so, ma sai, non sono abituato a tutte queste faccende umane-.
Esco dalla sua presa e mi siedo sul letto abbracciando un cuscino -non tutti sono così fortunati, purtroppo-.
Lui storge la bocca e mi guarda male -Emma...-.
-Sisi, tranquillo non ti stavo chiedendo ancora di trasformarmi-.
-lo sai che non lo faccio perchè non voglio... è solo che se mi sbagliassi... se esistesse davvero un Dio, io sarei dannato... e non voglio questo per te-.
-oh certo, avere rapporti con un vampiro è molto cattolico...-.
So che sta per brontolarmi di nuovo dicendo che non prendo la questione abbastanza sul serio eccetera eccetera ma io alzo una mano per bloccarlo -no, ti prego. Non sono proprio in vena di litigare... anzi ho proprio fame di.... di pizza-.
-Di nuovo? è quasi una settimana che non mangi altro-.
Faccio spallucce e mi avvicino a lui cercando di fare gli occhi più dolci che mi riuscivano -me ne andresti a prendere una? Ti prometto che sarai ben ricompensato dopo-.
Nei suoi occhi appare una scintilla sentendo la mia proposta e so di aver vinto. 
-D'accordo- dice prendendo la giacca e un'ombrello. 
Mi da un leggero bacio sulle labbra -torno fra dieci minuti-.
Sparisce. 
"me ne bastano tre".
Mi fiondo in bagno e prendo la scatolina del test di gravidanza. Ancora non so come ho fatto ha nascondergliela.
Con molta attenzione leggo le istruzioni e cerco di fare tutto a modo. 
"Perchè ti agiti? tanto sarà negativo. Non può essere positivo, è impossibile".
Ma due minuti dopo quasi a volermi sbeffeggiare ecco che appare una piccola croce rosa.
OK! Mantieni la calma.. va tutto bene. 
Mentre guardo il test di gravidanza positivo sono senza parole e non so cosa pensare. E ora chi lo dice a Jason?
Insomma avrebbe dovuto saperlo, però! è lui il vampiro qui non di certo io. Sono solo un'umana fottutamente incinta del figlio del suo ragazzo vampiro. 
Qualcosa dentro di me si muove dandomi un calcio. "Forse non gli piacciono le parolacce.."
-Beh abitatici perchè io ne dico non poche- gli dico, rivolta alla pancia. Lui mi assesta un altro calcio.
è proprio come suo padre... Un piccolo Jason... Cavolo mi lascerà di sicuro! 
Istintivamente porto le mani dove ci dovrebbe essere il bambino e piango. O mio dio. Ho appena diciott'anni e sono incinta. Com'è possibile?
"dovevi pensarci prima! Usare delle precauzioni ti faceva proprio schifo vero?" mi dico da sola disperata.
Ma che potevo saperne io! Non pensavo fosse una cosa possibile vista la natura di Jason... Ero vergine per giunta quando l'ho conosciuto.
Cazzo, cazzo, cazzo. Ed ecco tre calci ben assestati, più forti dei primi.
Mi piego in due nel bagno piangendo come una disperata.
E in quel preciso momento ecco che si manifesta il mio peggior incubo: Jason fermo sulla porta che mi fissa spaventato.
Nota il test per terra e si irrigidisce ancora di più.
-Jason...-

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Capitolo 2
*** I Cullen ***


La sua prima reazione non è positiva. Comincia a urlare in una lingua che non capisco e distrugge tutto ciò che vede compreso il lavandino e un muro. Ancora un po' e butterà giu l'intero appartamento ma almeno è ancora qui.
Dopo diversi schianti finalmente si ferma e riappare in bagno.
-lo hai fatto apposta?-.
Lo guardo incredula -cosa? Pensaci bene Jason, vuoi davvero accusarmi di essere rimasta incinta di proposito?-.
-Volevi che ti trasformasi, lo hai sempre voluto-.
-sì ma... ma non così! Non ho mai voluto figli, non POSSO avere figli- gli urlo fra le lacrime.
Comincio di nuovo a singhiozzare disperata piegandomi ancora in due.
Perchè non viene qui ad abbraciarmi, a dirmi che andrà tutto bene? Oddio, non se ne sarà andato?
Alzo di scatto la testa ma non lo vedo. No!!! Ti prego no!!
Cerco di alzarmi sulle gambe tremanti e inciampo fino alla camera da letto. Jason è li intento a fare le valige.
-NO! Ti prego, aspetta! Non mi lasciare. Non mi puoi lasciare!-. Prendo alcuni suoi vestiti che non aveva ancora messo nella valigia e li stringo al petto più forte che posso. Non lo avrei lasciato andare. Non sarei sopravvissuta...la sola idea della sua lontananza mi fa male.
Lui mi guarda come se fossi pazza -non ti sto lasciando Emma! Stiamo partendo-.
Cosa? Non mi lascia?
-Pa-partendo?-.
Mi strappa di mano le sue camice con facilità e le mette insieme alle altre -andiamo in America. Li ci sono dei vampiri che hanno già affrontato una situazione come questa, magari sanno come risolvere il problema-.
-chi sono questi vampiri?-.
-i Cullen-.
 
***
 
Durante il volo Jason non mi ha mai rivolto parola. Non mi ha mai neanche guardato... il suo volto è corroso dalla rabbia. Che mi odi davvero così tanto? 
-credi davvero che lo abbia fatto apposta di rimanere incinta?-.
Sospira cercando di mantenere la calma -no, certo che no Emma. Ero solo molto arrabbiato quando l'ho detto, scusa-. 
Vorrei parlare ancora un po' giusto per non credere che sia arrabbiato come sembra ma lui mi interrompe -Eccoci, probabilmente sanno già del nostro arrivo-.
La macchina accosta davanti a una grande e ariosa casa bianca che mi rapisce. Non sembra il luogo per una famiglia di vampiri... Qui è tutto così luminoso! 
Infatti quando scende dall'auto Jason comincia a brillare come se fosse ricoperto da migliaia di minuscoli strass o diamanti. Mi apre la portiera e mi aiuta a scendere. Noto che mi fissa la pancia. 
Mi volto e vedo sulla porta due uomini bellissimi. Li avrei scambiati per vampiri se non fosse stato per il colore degli occhi.
Jason si fa avanti -Buongiorno, mi chiamo Jason Mayar. Lei è la mia compagna, Emma Cooper. Siamo nei guai, abbiamo bisogno di un dottore-.
-io sono un dottore- dice l'uomo biondo guardandoci strano.
Jason ha fatto bene ha dire che ci serviva un medico. Se gli avesse chiesto aiuto avrebbero potuto anche rifiutare ma chiedendo aiuto a un dottore non si potevano tirare indietro perchè sarebbero andati contro il loro giuramento.
-Crediamo che Emma sia incinta... e che sia mio. So che vi siete trovati in una situazione simile tempo fa... vi prego aiutateci-.
I due si guardano intensamente per un attimo ma alla fine il biondo compare davanti a me. Quindi è un vampiro!
-Ciao cara, sono Carlisle Cullen. Permettimi di presentarti mio figlio Edward. Dimmi come ti senti?-.
-stanca-.
-è comprensibile, avete affrontato un lungo viaggio- come diavolo fa a saperlo?
Un altro calcio mi fa piegare in due -ah! Non è una parolaccia quella!-.
Carlisle, che si era chinato per soccorrermi mi guarda strano.
-Non gli piacciono le parolacce.. quando ne dico o penso una mi tira un calcio... non è normale giusto?-.
-no non lo è- si gira verso suo figlio -è già a uno stadio avanzato-.
-ma possiamo ancora liberarcene, vero?- chiede concitato Jason.
Una bionda appare improvvisamente -Volete sbarazzarvi del bambino!?-.
Carlisle mi prende in braccio -non ora Rosalie, Emma ha bisogno di cure o morirà-.
Una leggera brezza mi scompiglia i capelli e mi ristrovo in un salotto.
Mi fa sdraiare su un divano e si allontana un poco -ora rimani qui, Rosalie ti aiuterà per ogni cosa. Jason vorrei parlarti-.
Lui annuisce e i tre uomini spariscono.
Rosalie dai suoi tacchi a spillo mi guarda severa -tu vuoi uccidere davvero tuo figlio?-.
-no... ma non posso fare la mamma... non ne sarei capace, e Jason non è pronto-.
-quindi te ne vorresti liberare così, come niente fosse-.
-sì..no...cioè.. senti l'ho scoperto appena poche ore fa! Non so cosa pensare!-.
Lei sembra voler ribattere ma la voce di una ragazza la distrae -Zia Rosalie, sai dov'è il mio Ipod?-.
Dietro di me c'è una ragazza di circa la mia età coi capelli ramati e gli occhi marroni. 
-è in cucina Nessi-.
-Grazie-. 
La ragazza cammina spensierata verso quella che deve essere la cucina fin troppo aggraziatamente per essere umana umana.
-Chi è?-.
-è quello che sarebbe potuto diventare il bambino che vuoi uccidere-.

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Capitolo 3
*** Decisioni ***


Mentre guardo la ragazza salire le scale con le cuffiette negli orecchi sono come incantata. Quella è tipo una mezza vampira giusto? 
-di chi è?-.
-Di Edward e Bella. è rimasta incinta durante la luna di miele-.
-Io non capisco... credevo che i vampiri non potessero avere bambini-.
Rosalie si irrigidisce visibilmente e il suo sguardo diventa di ghiaccio -infatti le vampire non possono ma i maschi sì se lo fanno con un umana-.
-quindi Bella è umana?-.
-lo era, è una vampira da qualche anno ormai. è stata trasformata per salvarla dal parto... ci è quasi morta per davvero-.
Ecco perchè Jason credeva che lo avessi fatto apposta... pensava che volessi diventare una vampire fino a questo punto.
In quell'istante ricompaiono Jason, Carlisle e Edward. Il mio ragazzo mi viene vicino insieme al dottore.
-Emma crediamo di poterti far abbortire, ma voglio che tu ne sia assolutamente sicura perchè una volta fatto non potrete più tornare indietro-.
Jason mi prende per mano e me la stringe -certo che ne è sicura-.
-hem... A dire il vero... io non... non so se voglio farlo Jason..-.
Lui si volta di scatto verso di me con gli occhi spalancati. Inizia a stritolarmi la mano -che cazzo dici?!?!-.
Il calcio del bambino non si fa attendere e, insieme al male che provo alla mano, lacrimo di dolore -Non-dire-quelle-parole-.
-Vedi quello che ti fa questo cazzo di coso?! Sei impazzita?? Che cazzo credi? Ti sta uccidendo!-.
Un calcio. Due calci. Ormai sto piangendo e mi trattengo dal singhiozzare -Jason... la mano- dico a denti stretti.
Lui non mi sente neanche e continua a stritolarmi. Edward appare dietro di lui e gli mette una mano su una spalla -credo che sia meglio che tu ti dia una calmata, amico- nel suo tono non c'è nulla di amichevole.
Finalmente mi lascia andare così cerco di prendere qualche respiro per darmi un contegno -Senti, se non ti interessa... non importa, me la cavo da sola-.
Lui mi guarda come se fossi completamente pazza -vuoi davvero aiutare qualcosa che sta cercando di ucciderti?!-.
-io... io non credo che lo faccia a posta... e poi si tratta di nostro figlio, un bambino. Lui non ha colpa dei nostri sbagli, perchè dovrebbe pagare?-.
Jason scuote la testa incredulo, si avvia verso la porta ed esce. Riesco a sentire il rombo della macchina che si accende e imbocca la strada a tutta velocità.
La voglia di piangere è infinita. Lui mi ha davvero lasciata... per sempre. "che ti aspettavi? Sei sempre stata solo un'umana come tante.."
Mi porto le mani alla pancia cercando conforto. Forza piccolo, papà non c'è più ma io e te forse possiamo farcela. Percepisco un piccolo tremolio. Trema? No, non avere paura, andrà tutto bene.
Mi rivolgo a Carlisle -posso rimanere qui finchè il bambino non nasce?-.
Lui fa un piccolo cenno con la testa -dovremo indurre una riunione di famiglia ma credo che andrà bene-.
Gli sorrido debolmente.
Rosalie mi si avvicina e mi mette una mano sulla spalla. Sta sorridendo -Hai fatto la scelta giusta-.
L'ho fatta davvero?

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Capitolo 4
*** la riunione ***


Piango, piango, piango senza freno. Anche il bambino si agita ma cerco di non considerarlo.
"smettila di frignare! Un po' di contegno!".
No! Non voglio contenermi! Voglio continuare a piangere finchè non avrò più lacrime. E ne ho tutto il diritto!
Sono sola.
I Cullen mi hanno lasciato un po' di privacie quando mi sono scoppiata. Questo mi lascia modo per pensare.
Bella è diventata un vampiro... anch'io voglio diventare un vampiro? Perchè dovrei volerlo? Jason se n'è andato da una mezz'ora appena e io voglio già morire... figuriamoci un'eternità nella quale potrei rincontrarlo di quando in quando con la sua nuova fiamma. No, non potrei sopportarlo. 
Mi accarezzo la pancia. Come faccio con te? Rosalie sembra odiare l'aborto.... magari ti prenderebbe lei con te. Tu non lo sapresti mai... Siamo entrambe bionde, alte... 
In quel momento arrivano i Cullen al completo.
-Siamo pronti per la riunione- mi dice Carlisle.
Mi prende in braccio e mi fa sedere come capotavola di un grosso tavolo da pranzo. Anche gli altri si siedono.
-bene, sapete tutti come stanno le cose. Ora è il momento di votare per decidere se vogliamo aiutare Emma- il gentile vampiro biondo si rivolge a una donna dal viso a cuore -Esme?-.
-io ovviamente dico sì. Questa ragazza e suo figlio hanno bisogno di noi-
Mi sorride dolcemente e io ricambio.
-Emmett?-.
Il ragazzo muscoloso guarda prima Carlisle poi Rosalie -Per me va bene-.
-Rosalie?-.
-sì-. Non credo di aver sentito in tutta la mia vita un si più deciso e appassionato.
-Edward?-.
-No-. 
La vampira accanto a lui si gira di scatto -cosa?-.
-Bella, è rischioso per noi. I volturi aspettano una nostra mossa falsa e io non voglio rischiare di dargliela. Sto solo cercando di proteggere la mia famiglia-.
-capiamo le tue ragioni, figliolo. Bella?-.
Lei si gira verso di me e mi guarda intensamente negli occhi -sì-.
-Alice?-.
-Sono d'accordo con Edward, perciò no-.
-Jasper?-.
-no-.
Caz... cioè volevo dire cavolo, cominciano a essere tanti no. Percepisco un tremolio alla pancia. "tranquillo, ce la caveremo".
-Renesme?-.
-certo che si-.
Ok hanno votato tutti eccetto Carlisle. Mi volto a guardarlo. Anche lui mi guarda -sì-.
-Aspettate- Edward si allunga sul tavolo -credete davvero che i Volturi ci lasceranno tenere un'altro neonato?-.
-Non dovete trasformarmi- dico.
Gli occhi di tutti si puntano su di me -cosa?-.
-Non dovete trasformarmi, non è importante-.
Carlisle mi posa una mano sulla spalla -sai che morirai?-.
-sì, me ne rendo conto-.
-e il bambino?- Rosalie è scattata sulla sedia, drittissima.
-Ho pensato che magari... insomma forse potevi occupartene tu-.
Lei mi guarda impietrita. Un secondo dopo me la ritrovo davanti, sul tavolo che mi abbraccia fortissimo.
Almeno qualcuno ci guadagnerà da questa faccenda...

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Capitolo 5
*** Un padre ***


-O mio Dio, Emmett dobbiamo procurarci subito culle, vestitini..-.
Il ragazzo sembra sconcertato ma Rosalie non lascia che questo scalfisca la sua eccitazione.
-Calmati Rosalie, non è ancora detto...- non ho bisogno che Carlisle finisca la frase: "non è ancora detto che tu abbia il bambino perchè lui potrebbe uccidere Emma prima".
-Aspettate tutti un momento!- gli occhi dorati di Edward mi trafiggono dall'altra parte del tavolo -e i tuoi genitori? Non si faranno delle domande quando sparirai?-.
-Mio padre non lo conosco neanche e mia mamma è una drogata. I servizzi sociali mi hanno separato da lei quando ero piccola, per quanto ne so potrebbe essere morta ora-.
-Non hai amici? Qualcuno?-.
-Amici amici no. Non vengo da un grande quartiere, li o sono tossici o morti. Non ci si scandalizza più di tanto se qualcuno non si fa più vedere-.
Lui contrae la mascella sconfitto.
Noto che Bella al suo fianco è rigida come una statua."tu sei stata fortunata, io no" penso. Se Jason fosse rimasto, se mi avesse voluto con lui per sempre magari le cose sarebbero potute andare modo diverso.
Il ragazzo che si chiama Jasper storge il naso e si allontana da me un po' sulla sedia.
-Sei proprio sicura delle tue decisioni?- mi chiede Carlisle.
Annuisco debolmente.
-Bene allora è deciso-.
Rosalie mi pone un amano sulla spalla -come ti senti Emma? Hai bisogno di qualcosa?-.
-Sono stanca-. Terribilmente stanca.
-è comprensibile, è stata una giornata difficile. Il letto mio e di Emmett è a tua disposizione-.
Mi prende in braccio e pochi secondi dopo sono sotto un soffice piumino viola. Non mi ero mai resa conto di quanto mi pesasse la testa finchè non l'appoggiai sul morbidissimo cuscino. 
Nel giro di un'istante cado in un sonno profondo.
 
Sono su un prato. è bello qui. Il sole splede e nel celo volano alcuni uccelli. Allargo le braccia come se potessi spiccare anch'io il volo e seguirli. Qualcuno mi abbraccia da dietro. è Jason che mi bacia il collo. Mi giro e lo bacio catturando il suo volto fra le mie mani. Adoro il suo viso, è perfetto. 
Poi qualcosa cambia. Lui si allontana da me col corpo. Ci stacchiamo e quando abbasso lo sguardo vedo la mia pancia gonfiarsi a dismisura. Terrorizzata alzo di nuovo gli occhi ma Jason è sparito. Al suo posto c'è un bambino con gli occhi rossi. Un'angolo della sua bocca è sporca di sangue.
 
Mi sveglio di soprassalto. Richiudo gli occhi. Oh Dio ti prego basta. Non mi hai già fatto abbastanza? Almeno lascia in pace i miei sogni. 
Sento la voce di Rosalie dietro la porta -Emmett...-.
-No, Rosalie! Io ti ho sempre accontentato in tutto senza dire nulla, ti ho sempre considerato il mio angelo. Tu però mi hai coinvolto in questa cosa... e io non so se voglio farlo-.
-Tu... tu lo sai quanto io lo desideri... è l'unica cosa che io abbia mai desiderato... e ci siamo, Emmett ci siamo quasi-.
-lo so, lo so... ma... io non so se sono pronto-.
-Certo che lo sei! Emmett, sei uno zio fantastico con Nessi. Le piaci più di Jasper!-.
-è diverso-.
-No Emmett aspetta..-.
Le voci scompaiono.

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Capitolo 6
*** Resta ***


Al piano di sotto sento dei rumori. Poi Rosalie urla -No! Non puoi!-. Quello che mi sembra Emmett ringhia. Oddio che succede?
Chiamo piano la futura madre di mio figlio. Tutto tace.
E poi eccolo. è sulla porta che mi guarda intensamente. il mio cuore ha un tuffo. Non ho mai avuto tanta paura in vita mia. Cosa vuole da me?
Rosalie appare scopigliata dietro di lui e gli afferra una spalla ringhiando. Lui cerca di scrollarlsela di dosso ma lei loafferra anche per l'altra spalla e lo scaraventa contro una parete del corridoio. 
-Rosalie!- urlo. 
-non mi porterai via il mio bambino, bastardo- gli ringhia lei.
Oddio se cominciano a lottare lo uccideranno! 
-Rosalie! Ti prego no!- riesco alla meglio ad alzarmi. Accidenti la pancia comincia a vedersi! Mi tiro giù la maglia ed entro nel coridoio.
La bionda tiene il ragazzo attaccato alla parete per il collo e gli ringhia follemente. Mi fiondo verso di lei e gli afferro il braccio -Aspetta, aspetta. Non farlo!-.
-Ha avuto la sua opportunità, Emma. Non vuole fare il padre? Bene, non abbiamo bisogno di lui-.
In quel momento nel corridoio appaiono i Cullen al completo. 
-Rosalie, basta- le dice autoritario Carlisle. Emmett si avvicina e al suo tocco la ragazza lascia andare il vampiro. Ha un'espressione distrutta.
-Forse è meglio se gli lasciamo un po' di privacy-. 
Detto questo uno a uno la gentile famiglia scompare lasciandoci soli. Da una parte avrei voluto che non lo facessero.
-Beh? Cosa vuoi, Jason?- gli chiedo. Vorrei sembrare dura, ma il risultato non è molto soddisfacente.
Lui mi guarda molto intensamente -cosa credi di fare?-.
-Far nascere nostro figlio-.
-E DOPO?-. Ok, ora sta urlando e io mi faccio piccola piccola. 
-Che ti importa?-.
-Ovvio che mi importa!-.
Abbasso lo sguardo -no, non è vero. Te ne sei andato-.
-a prenderti questi-. 
A terra vicino a una parete c'è una grossa borsa termica. La apre e ne estrae un sacchetto pieno di sangue -A positivo. Il tuo gruppo sanguigno. Ho pensato che era meglio se bevevi il tuo-.
-Be... Bevevo?-.
-Ah... ehm.. sì, credevo che te lo avessero detto. Dovrai berlo, per il bambino-.
-...ok...-.
Posa la borsa a terra e mi abbraccia -come hai potuto pensare che ti avessi lasciata? Non ti lascerei mai-.
-Io.. io ho pensato... non lo so-. Maledetti ormoni, non voglio piangere!
Lo stringo più forte a me terrorizzata dalla probabilità che sia un sogno o il protearsi del mio incubo.

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Capitolo 7
*** la quiete prima della tempesta ***


I giorni passano, la pancia cresce. Ormai sono enorme, assomiglio a una madre al sesto mese. O meglio, la mia pancia ci assomiglia. Per il resto ricordo più una ragazza anoressica o con una qualche grave malattia.
Sono orrenda me ne rendo conto, e spesso me ne vergogno. Jason mi guarda ma non mi guarda. Se può preferisce guardare fuori dalla finestra e ne sono lieta quando lo fa. Non voglio che mi veda così. 
Edward dice che lo capisce perchè anche lui non ci riusciva con Bella. Mi ha spiegato che è un periodo orrendo questo per i padri perchè vedono quanto stanno male le loro compagne e si sentono colpevoli. Mi dispiace, non voglio che si senta così... ma non posso farci molto se non fingere di stare meglio che posso.
Rosalie era molto depressa, non ci parlava neanche. è stata al settimo celo quando le ho detto che avrebbe comunque potuto tenere il bambino. Io e Jason abbiamo convenuto che non simo pronti.
Anche Emmett si è dimostrato contento della notizia.
Per quanto mi riguarda sono sicura che loro saranno dei genitori perfetti per mio figlio e non vedo l'ora di cominciare il mio "per sempre" con Jason. Avrei solo voluto che fosse lui a trasformarmi... invece dice che non se la sente. Sarà Carlisle a farlo.
è tutto deciso.C'è solo una questione che è rimasta in sospeso.
-Rosalie? Per il nome del bambino...?-.
Lei alza lo sguardo da una dei suoi tanti cataloghi di culle e mi guarda dubbiosa -non so... vuoi sceglierlo tu?-.
-Beh... avrei pensato a un paio di nomi... ma solo se ti piacciono ovviamente-.
-dimmeli!-.
-beh, se è femmina mi è sempre piaciuto Gisèle, se è maschio pensavo a Andreiw-.
-Sì... non sono troppo orrendi. Facciamo così: tu puoi scegliere il primo nome, io il secondo-.
-andata. A cosa avevi pensato?-.
-Femmina: Margarette; maschio: Joy-.
- Gisèle Margarette Cullen. Andreiw Joy Cullen. Si direi che suonano bene-.
Lei mi sorride e io ricambio come posso. 
Carlisle appare in cima alle scale -Jason porta su Emma, voglio farle un'ecografia-.
Jason annuisce e mi prende in braccio. Poco dopo sono sul lettino dello studio del dottore. Mi spalma una strana pomata argentea sulla pancia e accende il macchinario.
-Mm... no, la placenta è come la nostra pelle. Non possiamo vedere in che posizione è o il sesso. Non che mi aspettassi il contrario ovviamente. Ok vediamo come stai tu... quattro costole rotte, due per lato ma nessun organo perforato. Non male-.
Il mio ragazzo è una statua e so che sta per dire qualcosa ma sulla soglia compare Alice. 
-Alice, che succede?-.
-I Volturi. Ho visto una rossa andare da loro per dirgli di Emma. Stanno venendo qui-.
-Cosa? Ma non abbiamo infranto nessuna legge!-.
-Dicono che si tratta di una visita di cortesia, per la nuova nascita-.
-Se si tratta di questo non dobbiamo preoccuparci-.
-Carlisle.... si portano dietro buona parte della guardia..-.
Jason, che si era immobilizzato fa un passo avanti -non permetterò che la sfiorino nemmeno. Quando arriveranno?-.
-Jason..- cosa vuole fare???
-Fra pochi giorni-.
-Forse mi sarò gia trasformata per allora. Potrei aiutarvi-.
Jason si volta verso di me e mi prende il volto fra le mani -tu non devi preoccuparti di nulla. Andrà tutto bene-.
So che non vuole che mi metta in situazioni pericolose ma so anche che avrei lottato per lui come lui lo avrebbe fatto per me. Il bambino, nella pancia, si agita. "tranquillo, non ti faranno del male".

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Capitolo 8
*** Un imprevisto ***


-Sei apposto, Emma? Ti serve qualcosa?-.
Scuoto la testa.
-Allora noi partiamo per la caccia. Rosalie e Alice rimarranno qui con te-.
-Va bene Jason- allungo le braccia e lo cingo per il collo -Divertitevi-.
Mi bacia leggermente sulle labbra e sparisce. 
-Quindi serata fra donne- dice Rosalie.
Alice sbuffa dal suo angolo. è molto arrabbiata con me per via della faccenda dei Volturi. Mi dispiace molto, non volevo mettere in pericolo i Cullen ma mio figlio ne ha bisogno.
-vado di sopra, se avete bisogno di me-. La ragazza minuta sparisce. E vabbè.
-Rosalie mi aiuti ad alzarmi?-.
-Oh no! Ti porto io! Devi andare al bagno?-.
-Rosalie, sono settimane che mi prendete in braccio e mi scarrozzate per casa. Ho bisogno di sgranchire un po' le gambe davvero-.
Lei si mostra titubante ma ormai mi conosce e sa chi l'avrà vinta. Mi aiuta ad alzarmi e riesco a fare qualche passo. Ho le gambe tutte intorpidite. Riesco ad arrivare al pianoforte ma poi il bambino fa un movimento troppo brusco. La prima cosa che sento è il rumore della colonna vertebrale che si spezza, poco dopo arriva un lancinante dolore che mi getta a terra. Spalanco la bocca per lanciare un urlo ma non ne esce nessuno suono.
Rosalie mi afferra la testa prima che si schianti contro il pavimento. -ALICE!!-. 
Sento le sue mani muoversi verso la mia schiena. Vuole sollevarmi? NO! ASP...aaaaaaaah!! Rosalie mi solleva vengo pervasa da un dolore assurdo. Svelta mi porta nello studio di Carlisle. Mi posa sul lettino e mi strappa i vestiti. 
-ci siamo?- Alice è arrivata.
-a te che pare? dammi una mano!- risponde una bionda a denti stretti -Chiama Carlisle, PRESTO!-. Una luce mi acceca. 
-Che fai?! Devi darle la morfina!-.
-Non c'è tempo! LUI MUORE!-. Sento la lama del bisturi tracciare un linea sulla pancia. Lacrime di dolore mi solcano le mie guance. Poi ecco i denti della vampira. Stavolta urlo. Urlo con tutto l'aria che trovo nei polmoni finche anche questi non mi fanno male. "Ti prego, ti prego, ti prego, fai in fretta! Uccidimi ma fai in fretta!".
-Rosalie, da qui in poi ci penso io- "Carlisle?" -Edward iniettale la morfina-.
-Cosa posso fare?- Jason è terrorizzato.
-Se riesci a controllarti aiuta Edward con gli antidolorifici-.
Aaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! SìSì VOGLIO GLI ANTIDOLORIFICI! ADESSO!
Sento diverse siringhe infilzarmi. Non cambia molto. 
-Emma, tesoro, andrà tutto bene te lo prometto-. 
E poi eccolo. In quel turbinio di dolore un pianto che mi estranea da tutto. Non c'è niente, solo quel pianto.
-Ciao, Andreiw. Benvenuto al mondo piccolino-. 
"Andreiw? è un maschio?" -St-sta... bene?-.
-sì Emma, è sano e forte-.
-Posso... posso vederlo?-.
-certo, stai attenta-.
Un piccolo peso fra le braccia. Mi accorgo che ho gli occhi chiusi. Li apro. Oddio è bellissimo. Vengo pervasa da un'immensa felicità. Fra le braccia tengo un angelo dagli occhi celesti e i capelli chiari. Quindi Jason aveva gli occhi celesti. 
-è bellissimo- Rosalie è sulla porta e fissa mio figlio -posso?-.
-è tuo- non faccio in tempo a finire di dirlo che lei mi strappa dalle braccia Andreiw. 
Sento le labbra di Jason sui capelli -è bellissimo, Emma-.
-è la tua fotocopia. A parte i capelli-.
Da dietro la spalla della bionda ritrovo il volto di mio figlio. Mi sorride e io mi perdo in quel sorriso. Succede qualcosa di molto strano. Sento una strana sensazione di immensa pace e mi abbandono. 

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Capitolo 9
*** Le fiamme ***


Galleggio nel nulla assoluto. Qui si sta bene, non ci sono problemi, non ci sono dolori o incertezze. C'è solo quiete. Penso che potrebbe anche piacermi stare qui.
Qualcosa mi scuote e ciò mi infastidisce. Qualcosa vuole strapparmi da questo mondo di pace e riportarmi in quello di prima. No! Lasciami! 
-Emma? EMMA!- riconosco questa voce ma non riesco a identificarla -NO! Non sei morta, non sei morta-.
Non sono morta? Certo che non lo sono altrimenti come farei a sentirti? Ma di chi è questa voce? Eppure è così familiare... così dolce, di quelle che ti scaldano l'anima.
-Spostati Jason, devo darle il veleno-.
Jason! Ma certo è sua la voce! Qui sto bene ma voglio tornare da lui. Devo farlo. Ricerco il mio corpo ma non lo trovo. Sono davvero morta? 
E poi eccolo. Sento una fitta al cuore e spalanco la bocca per urlare di dolore. Mi divincolo e cerco di combattere. Mi ci vuole un po' per capire che in realtà sono rimasta completamente immobile per tutto il tempo. Ho paura, non capisco cosa mi sta succedendo.
Improvvisamente comincio a bruciare da dentro. Esatto: un vero e proprio incendio si diffonde sotto la mia pelle bruciandomi.Sto andando a fuoco! Perchè Jason non mi aiuta? Vorrei lanciarmi da una scogliera e fare un tuffo dentro un mare gelido ma nel profondo so che non funzionerebbe. Perchè mi fanno questo? perchè mi stanno bruciando?
-Non potrà muoversi fino alla fine della trasformazione?-.
-Temo di no-.
Trasformazione? Quindi è questa la trasformazione? Non è giusto! Jason non mi aveva mai parlato del fuoco.
Percepisco le fiamme su ogni mio muscolo, su ogni osso o organo. Il cuore batte all'impazzata lottando con tutte le sue forze contro l'incendio che mi sta consumando. Non me l'aspettavo così!
Vorrei urlare ma la morfina mi tiene immobilizzata e rigida. 
No! Non devo urlare in ogni caso! Jason non lo sopporterebbe. Ora sono felice che ci sia qualcosa ha bloccarmi.
 
***
 
Sono cenere. Proprio così, alla fine il fuoco deve aver vinto... Eppure sento ancora le fiamme attaccarmi e mangiare quello che non c'è più. Mi chiedo quando tutto questo finirà... Ho perso la cognizione del tempo, mi sembra di essere così da secoli interi, anche se forse sono passati dieci minuti.
La prima cosa che è sparita sono stati i piedi e le gambe. Poi pian piano anche il resto del corpo si è incenerito. Mi chiedo Se qualcuno se n'è accorto... 
Jason non parla mai. Non sento mai niente... Vorrei tanto sentire una voce, giusto per essere sicura di essere ancora viva.
Improvvisamente sento qualcosa. Mi sembra una serratura che scatta.. poi dei passi. Sono decisi e regolari.
-Jason, sono arrivati-.
Lui vicino a me sospira.
-Vogliono vederla...-.
-No!- risponde Jason a denti stretti.
Chi è arrivato? 
-Non abbiamo scelta-.
Cosa? Che succede?
Sento altri passi più lontani. Saranno almeno una quindicina di persone. Mi sorprende la loro diversità, un gruppo di loro ha un passo molto leggero e aggraziato mentre l'altro è più rigido.
-oooooh- una voce maschile sconosciuta -quindi è questa la famosa Emma-.
-Come potete vedere si sta trasformando- dal tono di voce di Jason si capisce che vorrebbe che questi vampiri se ne andassero.
-Vediamo vediamo... ormai non dovrebbe mancare molto, giusto? è semplicemente splendida, le dona molto l'immortalità... un po' come a te, giovane Bella-.
Vi è un momento di silenzio poi lo sconosciuto riprende il discorso -Ci farebbe molto piacere assistere al suo risveglio, sempre che per te vada bene, mio vecchio amico-.
è Carlisle a rispondere -Certo-.
-Meraviglioso, attenderemo di sotto e così avremo l'opportunità di conoscere meglio il giovane ibrido-.
Sento le persone allontanarsi e scendere le scale. 
Cosa? Ibrido? Quale ibrido? 
Nella mia mente cerco assiduamente un senso alle parole dell'uomo. Poi vengo colpita da un'illuminazione: Andreiw!! No! Non mi fido di quei vampiri, non voglio che si avvicinino a lui! Jason fa qualcosa!
Poi succede qualcosa di strano: rivedo il volto di mio figlio sorridermi, i suoi occhi azzurri e luminosi, risento il suo peso fra le braccia. L'immagine sparisce e ne compaiono altre in rapida successione. Quando ho scoperto di essere incinta, io che mi trasferisco dai Cullen, il volto di Rosalie, Jason che mi dice che resterà sempre con me. Dopo quest'ultima ne arrivano tantissime altre più vecchie nelle quali è sempre presente Jason e la felicità. I sui occhi rossi, il nostro primo San Valentino, noi che facciamo l'amore, che ridiamo, lui che mi bacia, che dice di amarmi, che mi stringe, quando mi dice di essere un vampiro, la prima volta che l'ho visto. Risento la sua voce chiedermi come mi chiamo. Alcune scene non sono belle da rivedere. Per esempio quelle dove litighiamo, quando penso che se ne vorrebbe andare perchè sono incinta. Infine lui scompare. Ora ci sono io da bambina mentre guardo una signora bionda e spetinata sul letto allungarsi verso il telefono "pronto, polizia? Buongiorno dovete venire a pendere mia figlia, con me non starà mai bene. Sì, sono tossicodipendente ma non sono mai stata più lucida", poi un'altra donna di colore mi guarda e mi prende in braccio portandomi fuori dal Motel dove vivevo. Credo che sia finita ma c'è un'ultima immagine: la prima donna bionda mi sorride e mi prende anche lei in braccio. "guarda come sei bella" mi fa mettere davanti a uno specchio che la riflette con una neonata stretta fra le braccia "non devi preoccuparti di nulla, Emma. Alla fine le cose vanno sempre per il meglio. Ti voglio bene piccola principessa".
Tutto scompare, e l'unica cosa che sento è il mio cuore. Emette due sordi battiti poi c'è solo silenzio. Il fuoco si è spento.
Apro gli occhi.

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Capitolo 10
*** Il risveglio ***


Una forte luce è la prima cosa che vedo ma non mi acceca. Riesco a vedere la struttura della lampadina e a distinguerne i raggi. La seconda cosa è la polvere che volteggia armoniosa e risplende. Non sento niente, nessun suono o rumore. Mi accorgo, allora, che non sto respirando. Lo faccio ma non ne traggo alcun sollievo. Percepisco l'aria entrare e riempire i polmoni portando con se centinaia di odori. Ferro, cuoio, fiori vari, legno. Ma un odore in particolare attira la mia attenzione. è uno che conosco molto bene, che ho studiato e adorato per anni. Mi alzo.
Prima ancora che possa aver concepito questo pensiero mi ritrovo in piedi vicino al lettino. La mia velocità mi spaventa e mi irrigidisco. Mi guardo le mani. Sono diverse: pallide, le dita lunghe e affusolate. Sono belle come non le ho mai viste. 
-Emma-.
Mi volto di scatto e vedo Jason. Rimango per la prima volta abbagliata. Lui... cioè lo è sempre stato ma... mai così. Accidenti non me lo ricordavo così bello! I capelli, che ho sempre ritenuto l'emblema della perfezione, sono più fini e molto più luminosi; Nel viso noto dettagli che prima non potevo vede, come quelle fossette poco pronunciate sulle guance. Se prima era bello ora... non so bene come definirlo.  
Mi accorgo che ha un'espressione dura. Perché è preoccupato?
-Emma, so che ti senti frastornata, ma va tutto bene- dice alzando le mani.
Perchè fa così? Non capisco... 
Faccio un passo verso di lui ma Jason ne fa uno indietro. Mi immobilizzo ma sento comparire un'espressione triste sul mio volto. Nota che ci sono rimasta male così, con riluttanza avanza verso di me. Quando si trova a una breve distanza io non resisto più e gli getto le braccia al collo, abbracciandolo.
-m. Emma... sei molto più forte di me per il momento-.
Cosa? Come faccio a essere più forte di te? Sono un'umana... Mi ritornano in mente le fiamme che mi divoravano e i brevi discorsi che ho catturato nel mentre. "ah già! Ora sono una vampira". Mi suona tanto strano pensarlo, come se questa fosse la cosa più assurda che potesse esistere. Beh, effettivamente lo è.
Allento la presa e lascio che mi cinga per i fianchi. Lo osservo mentre studia con fare critico ogni centimetro del mio nuovo viso. Oddio e se non gli piaccio più? Trattengo il fiato, ho paura del responso.
-Sei stupenda, come sempre-.
Sorrido timidamente e so che le mie guance sarebbero arrossite.
-Ti amo-.
-Ti amo-. Per un attimo rimango frastornata nel sentire la mia nuova voce. è molto più... leggera, spensierata, quasi sexy.
-ma che tenero quadretto-. Dietro di Jason noto alcune figure scure e mi metto automaticamente in allarme. Nella stanza ci sono tre uomini con un mantello nero con dietro di loro altri vampiri vestiti con indumenti scuri. Di lato ci sono i Cullen fatta eccezione per Rosalie ed Emmett.
Notando l'assenza della coppia mi preoccupo subito -Andeiw?-.
Jason mi prende per le spalle -sta benissimo. è al piano di sotto-.
-tuo figlio è davvero... incredibile giovane neonata- è l'uomo al centro coi capelli neri a parlare -Mi chiamo Aro e questi sono i miei fratelli, Marcus e Caius-.
So che dovrei dire cose come piacere di conoscervi ecc ma non mi ispirano cordialità queste persone.
-è sempre prodigioso vedere un nuovo vampiro nascere, non travate amici?-. I vampiri dietro di lui annuiscono assenti. Noto che quelli coi mantelli grigi mi fissano in maniera strana, come si guarda una bomba a orologeria.
-mi piacerebbe molto conoscere la tua storia. Permetti?- allunga una mano verso di me. 
Notando la mia espressione confusa Jason si avvicina al mio orecchio -Aro è in grado di conoscere ogni tuo  pensiero o ricordo, anche le cose che hai dimenticato-.
Sento i miei sopraccigli sollevarsi per la meraviglia. Notevole. Non sono sicura di volergli far leggere tutto tutto ma lui mi prende la mano. Io Istintivamente la ritraggo spingendolo via. Vola dall'altra parte della stanza. Un millesimo di secondo dopo quelle ch devono essere le sue guardie mi sono praticamente a dosso ma lui le blocca -No, fermi amici- loro si immobilizzano immediatamente -non è pronta. Lo capisco, non dobbiamo dimenticare che non ha neanche dieci minuti. Inoltre starà morendo di sete-.
sete? E poi eccola, una tremenda fitta alla gola che ora sento bruciare come al momento della trasformazione. Mi porto una mano alla gola.
-Andiamo subito, amore- mi sussurra Jason.
Cosa? io ? A caccia? Ma non... cosa... come si fa? Lui capisce la mia agitazione e cerca di tranquillizzarmi -tranquilla è semplice-.
-Aspetta! prima deve vedersi!- Bella sta reggendo un'enorme specchio e mi sorride -è una tradizione-.
Accenno un sorriso e lei mi mette davanti lo specchio. Questo riflette Jason stringere una bellezza bionda e slanciata dagli occhi scarlatti. Mi ci vuole un po' per capire che sono io quella ragazza. Non riesco a riconoscermi e ciò mi spaventa, cerco un qualche particolare che possa ricollegarmi a quella che ero prima. L'unica cosa che trovo è  una minuscola, quasi invisibile rughetta d'espressione vicino alla parte superiore della bocca. Quel piccolo pezzo si me mi tranquillizza. 
-Stai benissimo- mi dice Bella.
Le sorrido. Non voglio parlare, mi brucia troppo la gola.
-Ok credo che sia meglio andare ora- Jason mi prende per mano e mi porta alla finestra.
Prima di saltar sento Aro dire -Quali potenzialità..-

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Capitolo 11
*** La caccia ***


Saetto per le strade buie della piccola cittadina. Sono così veloce che spesso sorpasso Jason e lui deve richiamarmi, non vuole perdermi di vista. Non mi ricordavo che correre fosse così divertente. Con un salto mi ritrovo in cima a un palazzo e senza fermarmi meno di un millesimo dopo riatterro con grazia su un'altro. Saltello da un tetto all'altro ridacchiando come una bambina. è strano, teoricamente sono morta ma non mi sono mai sentita così viva. Mi chiedo se non sia così per tutti.
Sento Jason chiamarmi da un vicolo molto lontano da dove sono. Un secondo dopo gli sono davanti. 
-Sei veloce- mi cinge la vita -molto veloce, anche per un vampiro normale. Ma saprai cacciare?-. 
Mi fa girare, sempre senza lasciarmi -Chiudi gli occhi- obbedisco -cosa senti?-. 
"tutto". Sento i motori delle macchine ronzare, le porte chiudersi, le serrature schattare, i rumori dei passi umani. Umani... improvvisamente un suono si distingue fra tutti. Il battito dei loro cuori. Millioni di cuori che battono pompando sangue. Caldo, saporito... Apro gli occhi di scatto.
-scegli una preda-.
Individuo un cuore in particolare. è forte.
-Vai- mi lascia andare.
Scatto immediatamente. Mi arrampico sulla fiancata di un palazzo dalla cui cima salto. Con un balzo riesco a saltare due palazzetti, ma non me ne acorgo neanche. Ogni mia terminazione è concentrata su quel battito così forte e regolare. Dopo poco arriva anche il profumo e sento il veleno ribollirmi in bocca. Risco a immaginare il cuore dello sconosciuto pomapare il suo umido, caldo sangue. 
Mi acquatto sulla terrazza di un edificio abbandonato. Sotto di me per strada c'è un uomo che corre. Atterro davanti a lui. Sento il battito aumentare quando mi vede. Lo prendo per il collo. è così semplice.. Percepisco le sue vene pulsare sotto le mie dita... mi basterebbe avvicinare la bocca e i miei denti taglierebbero come burro la sua carne. Ma è prorpio allora che noto la sua fede nuziale. Mi viene in mente che probabilmente ha una moglie a casa che aspetta che ritorni. Magari ha anche dei figli. 
Come mi sentirei se qualcuno mi portasse via Jason? O se Andreiw rimanesse senza un genitore?
No, non posso fare questo a qualcuno. Frustata scaravento via l'uomo che si schianta contro una parete perdendo i sensi.
Scappo via. Ok, ho fatto una bella cosa ma la gola mi sta letteralmente uccidendo. Sento un'ambulanza e mi viene un'idea.
Inverto la direzione e inseguo il veicolo fino a un'ospedale. 
-Emma! No, qui no! Non puoi controllarti in questo posto!- Jason è parecchi metri verso di me. Se mi prende non mi farà fare. Accellero diventando quasi invisibile. Entro velocemente e poi vado a naso. Qui non è facile orientarsi, c'è tanto sangue e agenti chimici. Mi concentro più che posso e alla fine lo trovo. Un frigorifero dall'aria molto tecnologica. Lo apro, prendo tutte le buste che posso e esco da una finestra. Mi allontano più che posso ma dopo un po' non ce la faccio prorpio più. Lascio cadere i sacchetti per terra e ne addento uno. Il sangue che era stato donato da qualcuno mi riempie la gola facendomi gemere di sollievo. Finisco subito la prima busta e ne mangio subito un'altra, poi un'altra e così via finchè non sento più la gola bruciare. Allora comicio a bere per gusto. Poi il sangue finisce.
-Bhe? Cos'è questa scenetta?- Jason è davanti a me e mi guarda strano.
Mi pulisco la bocca guardando in basso. Perchè mi sento colpevole? 
-Non ti sarai... addomesticata bevendo da umana il sangue?-.
-avevo trovato una preda... ma poi ho visto che aveva una fede e ho pensato che magari aveva una moglie. Io morirei se ti succedesse qualcosa... non sono riuscita a ucciderlo-.
-Lo so. L'ho visto-.
Non so bene cosa dire. Non credo sia una situazione normale... Lui mi fissa aspettando che parlassi. Faccio spallucce.
-Vuoi provare il metodo Cullen?-.
Cacciare animali? -Non so.. forse-.
-Se vuoi farlo per me va bene ma ti avverto, dicono che sia molto dura-.
-Beh, magari potrebbe essere un buon esempio per Andeiw...- Lo guardo.
-vuoi andare a vederlo vero?-.
Annuisco e lui sospira -non so se è una buona idea, hai poche ore-.
-Una volta mi hai detto che quando un vampiro caccia diventa inarrestabile, che potresti avermi potuto anche uccidere se mi avessi incontrato. Io sono una neonata eppure ho resistito, e non si trattava di mio figlio-.
-d'accordo, d'accordo. Hai vinto-.
Mi prende per mano -Jason? com'è lui?-.
Si gira e mi sorride -Oh, è il sole-.
Sfrecciamo mano nella mano.

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Capitolo 12
*** Il sole ***


Quando mancano pochi metri rallentiamo. Ora che sono così vicina non sono più così sicura di volerlo fare. Una parte di me, quella che forse si sente più madre, vuole dannatamente riabbracciare mio figlio ma un'altra, quella più razionale, mi ricorda che non è mio figlio. 
Sto quasi per fermare Jason e chiedergli se possiamo andarcene quando sento un piccolo rumore. Un cuoricino piccolo piccolo che batte velocemente. Guardo verso la casa e vedo attraverso la grande vetrata Rosalie che tiene in bracci il mio bambino. Cioè il suo bambino... Accellero il passo e senza accorgemene corro verso la porta. Faccio per aprirla ma uso troppa forza e la stacco dai cardini. 
-Ops- la appoggio alla parete imbarazzata. 
-Non importa, può succedere all'inizio. Basta un po' d'attenzione- Calisle compare vicino a me.
-mi dispiace-. Mi volto ma non vedo Rosalie, o meglio riesco a intravedere solo la cima della sua chioma. Davanti a lei ci sono Emmett, Edward e alcune guardie dei Volturi. Dietro di loro sento un bambino piangere. Istintivamente faccio un passo avanti ma i ragazzi si acquattano un poco accennando un ringhio.
-Cosa..?- vogliono impedirmi di avvicinarmi a mio figlio?
Jason appare dietro di me posando le mani sulle mie spalle -Emma vorrebbe conoscere Andreiw, se per voi va bene-.
Cosa? Non ho bisogno di chiedere il permesso di conoscere il mio bambino! Non esiste proprio!
-Rosalie- dico decisa. 
Emmett volta la testa dubbioso. Lei deve avergli fatto un cenno d'assenso perchè si sposta insieme a Edward. Le guardie rimangono.
-Non credo sia una buona idea- dice Aro da un angolo del salotto.
Mi volto verso di lui e comincio a vedere rosso. Sento il veleno ribollirmi di rabbia in bocca e dalla gola mi nasce un ringhio. Le guardie si acquattano ancora di più pronte ad attaccare e così faccio anch'io. Se avessi dovuto li avrei uccisi tutti. 
Stiamo per saltarci reciprocamente addosso quando Bella parla -Non sarà pericoloso. Neanche per un neonato sanno di cibo, non gli farà del male-. La guardo. Da quel poco che ricordo è sempre stata molto silenziosa e sulle sue ma mi ha sempre aiutato come Rosalie. Forse è perchè anche lei si era trovata nella mia stessa situazione.
Aro fa un cenno e le guardie si spostano. 
Ora capisco come mai Jason aveva detto che Andeiw è il sole. Quando i colossi si spostano, la mia attenzione vola direttamente sul bambino con gli occhi celesti, un po' come fanno le falene con la luce. E come loro mi avvicino sapendo che sarei rimasta scottata.
Il piccolo si allunga verso di me mentre la bionda cerca di tenerlo buono. 
-Mamma!- urla con gli occhi rossi, pronti per un altro pianto.
Lo prendo immediatamente stringendolo stando super attenta a non fargli male. Anche lui mi abbraccia affondando il viso nei miei capelli. 
-mi sei mancata mamma-.
Ho tanta voglia di piangere. Con che coraggio gli dico che me ne dovrò andare?
-Ma... sa già parlare?-.
-è molto intelligente- dice Carlisle.
-già- vedendo la mia espressione Andreiw ride.
Poi però la sue espressione cambia e tende le manine verso Jason.
-Che ha?-.
-Ha sete, Rosalie ci pensi tu?-.
La bionda annuisce sparendo per ritornare un secondo dopo con un biberon blu un mano -tieni AJ-.
Il bambino prende il contenitore e comincia a bere.
-AJ?-.
-è il suo soprannome- spiega Bella.
Ma... Andreiw era un nome così carino.... AJ sa di ganster.
-A te piace?-.
Smette di bere e mi sorride -è bello- ricomincia a bere guardandomi. 
Gli sorrido, è così adorabile. 
-Tutto ciò è molto dolce ma temo di dover interrompere questo momento- dice Aro. Mi ero quasi scordata di lui, se ne era stato tutto il tempo ad osservarci.
-Dobbiamo parlare- dice Caius.

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Capitolo 13
*** Doni ***


-Non starai pensando di accettare, voglio sperare- Jason è fuori di se.
-No... certo che no...- eppure ci stavo pensando davvero. I Volturi, dopo aver fatto uscire Renesme e Andreiw, ci hanno fatto un'offerta... assurda. Vogliono il mio piccolo sole.
Mi risuonano nelle orecchie le parole di Aro: 
  -Noi lo alleveremo e accudiremo come si fa con un principe. Si troverà magnificamente nella nostra Volterra e con la nostra protezione sarà intoccabile. Inoltre quando sarà cresciuto verrà rispettato da tutti e le nostre guarde gli ubbidiranno. Lo tretteremo come se fosse nostro figlio-.
Ci ha spiegato che le loro mogli desiderano anche loro una famiglia vera, come Rosalie, e che quando hanno sentito di Andeiw hanno implorato i mariti di partire alla sua ricerca. Io devo pensare come una madre, al bene di mio figlio perciò non posso che non vedere lati positivi in questa proposta. L'ummunità, la protezione, la ricchezza, il potere. Sono tutte cose che desidero per il mio bambino ma ci sono anche aspetti negativi. Per esempio chi mi dice che la sarà felice, che si troverà bene con questi strani vampiri che non mi ispirano per niente fiducia?  Inoltre ho come la sensazione che anche Aro voglia Andreiw ma non per i motivi che ha presentato. Ho paura che voglia usarlo come cavia da laboratorio, che voglia fare degli esperimenti su di lui.
Ma potrei sempre sbagliarmi, magari vuole davvero un bambino. Però perchè non se lo fa allora con un'umana? Bhe ci potrebbero essere varie motivazioni. Magari la moglie non digerisce la faccenda del tradimento oppure è perchè è disgustato dalla razza umana.
So che coi Cullen mio figlio si troverebbe bene, che sarebbe protetto e amato come se fosse davvero di Rosalie e Emmett ma... c'è quel maledetto campanellino nella mia testa che mi dice che forse potrebbe avere una possibilità migliore coi Volturi e non riesco a ignorarlo. Voglio solo il meglio per lui..
Lo osservo dormire fra le braccia della vampira bionda che lo ama già da morire e mi sento invidiosa. è mio figlio, io l'ho portato nella pancia ed è uscito dal mio grembo, non dal tuo. Nonostante ciò sarà lei a cullarlo, a preparargli i biberon, a vestirlo e tutto il resto. Il mondo mi sembra improvvisamente tremendamente ingiusto.
Sento la mano di Jason posarsi sulla mia spalla -non siamo pronti, lo sai Emma-.
-lo so- mi giro lasciandomi abbracciare -ma fa male-.
Annuisce -torneremo spesso a fargli visita-.
Visita. Le visite si fanno agli amici e i parenti, non al tuo figlio neonato.
-Domani torneranno i Volturi per la nostra risposta- mi dice.
-E noi rifiuteremo ma con gentilezza-.
-è la cosa migliore per lui, lo capisci?-.
-sì..- forse infondo lo è davvero. I Cullen sono forti, hanno molti poteri che li proteggono e se qualcosa dovesse minacciarli sanno che noi biomberemmo subito ad aiutarli.
-Mi chiedo cosa sia capace di fare- Carlisle mormora fra se.
-a chi ti riferisci?- gli chiedo.
-A tuo figlio. Ogni mezzo vampiro ha le capacità invertite dei genitori. Nessi per esempio può trasmettere i propri pensieri ed è l'unica che può oltrepassare lo scudo di Bella-.
-Il mio Dono è quello di attrarre le prede, come Heidi- dice Jason.
-Perciò è probabile che si riveli un eccellente cacciatore, un segugio di prim'ordine. Ora Emma rimani l'unica incognita. Solo il tempo potrà dirci cosa sai fare-.
Propio in quell'istante Alice entra nel soggiorno con una scatola -qui ci sono le tue vecchie cose- mi dice -oh mi odio, queste sono di Chanel?- solleva con uno scatto un paio di mini slip che tempo fa mi aveva regalato Jason. Gli sguardi di tutti i presenti, ovvero la famiglia Cullen al completo!, punta lo sguardo sull'indumento di pizzo rosso tenuto stretto dalla vampira.
-Non male- commenta Emmett -pensavate di festeggiare qualcosa?-. 
Comincia a ridere e noto che la sua battuta ha portatoil sorriso su tutti i volti. Sono imbarazzatissima e vorrei sparire. Chiudo gli occhi.
Sento Jason aumentare la presa stringendomi un po troppo forte e toccandomi qua e la -O mio Dio. Emma!-. 
Riapro  gli occhi e vedo che lui non sta guardando proprio me ma una zona indefinita -che?-.
Emmett smette di ridere e Carlisle mi si avvicina prendendomi per un braccio -sei diventata invisibile!-.
Cosa?
Mi allontano da Jason e mi guardo le mani, a me non sembrano invisibili.
-ok ah ah ah. Ci sono cascata, bello scherzo- dico.
-no Emma, sei davvero invisibile-.
-e allora come faccio a vedermi?-.
Mentre lo dico Andreiw si risveglia e comincia a guardarsi intorno -dov'è la mamma?-.
Mi irrigidisco. Nel farlo credo di tornare visibile perchè gli sguardi di tutti si puntano su di me. 
-Eccoti mamma! Dov'eri andata?- mi chiede allegro.

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Capitolo 14
*** Minacce ***


Stringo immediatamente mio figlio fra le braccia. Il mio bambino... cosa sai fare? Non sono stupida, il mio è un potere potente e desiderabile perciò... Oddio Andreiw! No i volturi non lo avranno mai. Potrebbero usarlo come ricatto per costringermi a unirmi a loro o potrebbero volerlo sfruttare.
-Mamma? che c'è?-.
-Nulla tesoro, è solo che volevo abbracciarti- forse sto esagerando comportandomi come una mamma isterica... ma meglio non rischiare.
-Jason, loro non devono saperlo-.
-è inutile, prima o poi Aro lo scoprirà-.
-Basta che per il momento non lo sappiano, Quando sarà grande non potranno nulla-.
-ci proveremo-.
Annuisco. 
Il giorno passa troppo velocemente tra sguardi preoccupati e silenzi carichi di tensioni. 
Poi quando scende la sera Alice si mobilizza -Rosalie, Emmett portate di sopra Nessi e AJ. Stanno arrivando-.
La coppia mi strappa dalle braccia Andreiw e sparisce insieme a Renesme.
Mi stringo a Jason. Ho paura, so che cercheranno di raggirarci.
Alcune figure sbucano dagli alberi. Puntuali come la morte..
Senza troppe cerimonie entrano in casa e noto Aro sorridente.
Mi faccio avanti -Volevo ringraziarvi per la vostra generosa offerta. Ci ho riflettuto molto ma temo che dovremo rifiutare. Nostro figlio crescerà con i Cullen-.
L'uomo si mostra triste e ciò mi preoccupa -ooh, non puoi immaginare quanto questo ci rattrista... Non vuoi il meglio per Andeiw? Non vuoi che venga cresciuto come un principe?-.
-sì, voglio il meglio per lui- dico ferma.
Lui ci guarda strano -hai preso la tua decisione dunque-.
-sì-.
-beh vorrà dire che torneremo... per farvi una visita- ci dice Caius prima di sparire.
-Arrivederci amici- anche Aro sparisce seguito dalle guardie.
Noi rimaniamo per diversi attimi impietriti.
è Edward ha interrompere il silenzio -ve l'avevo detto che non era una buona idea, che ci avrebbe portato guai-.
-Andreiw fa parte della famiglia adesso, e noi proteggiamo la famiglia- lo riprende arrabbiata Bella -altrimenti anch'io non sarei qui adesso-.
-è completamente diverso!-.
-no, non lo è. Rosalie ama AJ-.
Edward sbuffa sconfitto e sparisce. 
-mi dispiace- dico improvvisamente -non pensavo di procurarvi dei problemi-.
-Tu non ha nessuna colpa- mi rassicura Carlisle -Alice, quanto tempo abbiamo?-.
-pochi mesi-.
-dobbiamo radunare di nuovo i nostri amici. Stavolta però temo che uno scontro sarà inevitabile-. 

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Capitolo 15
*** un rifugio ***


-Dobbiamo portare i bambini al sicuro- dice Bella.
Siamo tutti riuniti in salotto, licantropi compresi, per discutere sul da farsi mentre AJ (comincio ad abituarmi al soprannome) e Nessi dormono beatamente.
-Demetri li troverebbe e li condurrebbe da loro- ci fa notare Jasper.
-Bella tu potresti andare con loro e renderli invisibili al suo potere- suggerisco ma Alice scuote la testa.
-senza Bella Alec e Jane ci annienteranno-.
Stringo la mano di Jason sotto il tavolo e ci giriamo a guardarci. 
-qualcuno morirà e per quanto ci riguarda siamo disposti a morire per nostro figlio-.
Annuisco -meglio noi che lui. Bella tu potresti stare con loro, non vi troverebbero mai-.
-non chiederò ai miei amici di andare verso morte certa- afferma Carlisle.
-non te lo chiederemmo mai... e non lo chiediamo neanche a voi-.
Tutti i presenti si immobilizzano sorpresi.
-non è necessario che moriate tutti...- continuo -loro si prenderanno noi e se ne andranno. Alice, tu saprai dove vi cercheranno e Bella vi nasconderà a Demetri-.
-il vostro coraggio è ammirevole- dice Rosalie -ma AJ è anche nostro figlio, anche io e Emmett-.
Ci fissiamo per un breve istante e leggo la determinazione nei suoi occhi.
-noi proteggiamo la famiglia- ribatte Carlisle. 
Anche lui ed Esme verranno con noi. 
-Anche io e Jasper- dice Edward. Odio quando mi legge nel pensiero!
-no voi dovete stare con i bambini, hanno bisogno di una figura paterna-.
-Puoi contare anche il mio branco- Jacob si è fatto avanti -farei di tutto per Nessi-.
-bene- sussurro. 
Di nuovo vengo invasa dalla gelosia. Non è giusto! Bella e Edward potranno stare con Renesme... perchè io e Jason dobbiamo morire? perchè non possiamo avere il nostro "e vissero per sempre felici e contenti"?
 
***
 
Corriamo mentre io tengo in braccio Andreiw che dorme. Sta diventando grande.. ora sembra un bambino di nove mesi nonostante abbia appena una settimana.
Vedo Bella fermarsi a qualche metro di distanza davanti a una casina di legno. Anche noi rallentiamo seguiti da Jacob che tiene in groppa Renesme. Dalla casa escono due vampiri dalla pelle scura e indumenti particolari, come quelli degli indiani. 
-A cosa dobbiamo la vostra visita?- chiede l'uomo. Nel sentirlo parlare mi accorgo che non è un vampiro vampiro. Il suo cuore batte e gli occhi sono marroni... è un ibrido.
-Anni fa vi abbiamo chiesto un aiuto- comincia Edward -e ora ci ritroviamo nella stessa situazione, Nahuel-.
-volete che testimoniamo nuovamente?-.
-no, stavolta non ce ne sarà bisogno. I Volturi verranno per uccidere, non per parlare. Dobbiamo chiedervi un altro tipo di favore-.
-di cosa si tratterebbe?-.
-Abbiamo bisogno che teniate i nostri figli-.
-figli?-.
Lo sguardo di lui si punta su di me e sul fagotto che tengo in braccio. Lo giro un poco facendogli vedere il volto di Andreiw. So che i miei occhi stanno dicendo "ti prego".
Lui sembra disorientato e guarda strano mio figlio.
-Non devi sentirti in colpa per quello che è successo a tua madre- dice Edward leggendogli  nel pensiero -ora esiste un modo per far sopravvivere le donne, ai tuoi tempi no. Non hai nessuna colpa-.
Lui punta lo sguardo sul compagno di Bella e lo guarda un po' storto -non metterò in pericolo mia zia mi dispiace-.
-non sarete in pericolo- dice Bella -io, Alice, Edward e Jasper resteremo con voi non vi troveranno mai e appena sarà tutto finito ce ne andremo-.
Nahuel ci pensa seriamente un po' per poi voltarsi verso la vampira che le sta accanto. Annuisce.
Si può essere al col tempo tristi e felici?
-Andreiw, tesoro, sveglia- se fossi umana starei piangendo.
Lui apre prima un occhietto, poi l'altro e mi sorride -ciao mamma-.
-ciao- ho un nodo pazzesco alla gola -tesoro io e papà dobbiamo andare via-.
lui spalanca gli occhi -di già?-.
annuisco -sì, lo sapevi che sarebbe successo... non resterai con Rosalie e Emmett però- La vampira avanza tendendo le braccia -ma con questa signora. Mi raccomando comportati bene-.
Andreiw si arrampica in braccio alla donna ma si volta a guardarci -starete via tanto? tornerete a prendermi?-.
-Certo tesoro, vedrai, staremo via così poco che non te ne accorgerai nemmeno-. 
Mi sento davvero una merda e so che anche Jason si sente così perchè è tutto rigido e silenzioso. Con la coda dell'occhio vedo Renesme abbracciare i suoi genitori e il collo del grosso lupo. Sta piangendo. 
Mi volto di nuovo appena in tempo per vedere la vampira portare AJ nella casina di legno. Lui ci guarda da sopra la sua spalla e noi ricambiamo lo sguardo senza riuscire a sorridere.

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Capitolo 16
*** dolore, nel corpo e nel cuore ***


So cos'è il dolore, lo so bene e so come ignorarlo ma stavolta non ci riesco e mi sento frustrata. Quando immaginavo un mio possibile futuro con Jason non credevo che sarei mai stata triste. Mi sembra di essere stata fregata.
Sono ormai due mesi che abbiamo lasciato Andreiw e Renesme in quella casa e, anche se ci inviano settimanalmente foto di lui, mi sento male. Adesso è diventato grande, sembra un bambino di sei/sette anni, adorabile. Un piccolo angelo in carne e ossa.
guardo verso il cielo.
Sta per piovere: le nuvole di grige e cariche, l'aria è fredda e tira un leggero vento. Che scenario teatrale per la nostra battaglia.
Al mio fianco Jason mi stringe la mano. Mi giro a guardarlo e dietro di lui vedo Rosalie. 
Siamo circondati da una ventina di lupi ma noi siamo infinitivamente pochi.
La foresta è di un bel verde scuro e, infondo, penso che è un bel giorno per morire.
L'importante è che AJ sia al sicuro su quella montagna innevata, dove tutto è preservato la ghiaccio, dove nessuno muore. Me lo immagino li cristallizzato nel fagottino sorridente che stringevo in braccio.
Improvvisamente qualcosa si muove. Delle figure nere appaiono fra gli alberi e subito noto che sono almeno il doppio di noi, contando anche i lupi.
In testa ci sono Aro, Caius e Marcus con le loro guardie personali.
Vengono avanti senza furia con una grazia tale da inquietarmi. 
Non sappiamo bene cosa fare. Aspettare che vengano loro da noi o avventarci su di loro? In entrambi i casi è un suicidio.
Senza alcun preavviso Jason mi tira per un braccio e si accosta mio orecchio -stammi a sentire: quando lo scontro comincerà voglio che tu diventi invisibile e te ne vada. Devi provare a salvarti, ok?-.
-No! Non posso lasciarvi morire qui... non lo farò mai. Jason io non ti abbandonerò mai-.
Ai confini della radura i Volturi si fermano.
-Non pensare a me!- mi dice.
Aro fa un passo avanti e noto le guardie acquattarsi.
-ti amo-.  è un fulmine seguito dalle prime gocce di pioggia ad aprire il nostro scontro.
Aro con uno scatto alza le braccia verso di noi e una cinquantina di vampiri si scaglia nella nostra direzione. è istinto: ringhiamo e gli andiamo incontro.
Perdo tutti di vista compreso Jason e mi concentro su un ragazzo bruno che mi ha afferrato per le spalle. Sono molto più forte di lui perciò mi è facile prendergli le braccia facendogli fare un giro di 360 gradi, staccandogliele dal resto del corpo. Con ancora i suoi arti in mano gli do un calcio buttandolo a terra. Lancio via le braccia e mi concentro sul suo collo. Cerco di staccargli la testa e mi aiuto con i denti, mordendolo. Lui si dimena sotto di me ma entro pochi istanti la sua testa rotola per il prato. 
Mi alzo e cerco una nuova preda. è lei a trovare me, o meglio, sono loro a trovare me. Quattro volturi mi circondano. Mentre penso a come muovermi, quelli che mi stanno ai lati provano ad avanzare ma io sono più veloce e li scanso. I due si scontrano e io ne approfitto per scappare, per non avere qualcuno alle spalle. Ma loro sono ovunque e presto mi accorgo che un altro vampiro mi ha preso per le braccia, da dietro imprigionandomi in una stretta fatele. L'uomo che mi tiene è fortissimo, più di me. Sono immobilizzata e gli altri quattro che prima mi avevano accerchiato avanzano verso di me sogghignanti.
-Guarda come si dimena la puttana!- ride uno.
Io ringhio di rimando ma quello che mi tiene aumenta la pressione. 
-Basta, Mario! Pensa agli altri, ricorda chi Aro vuole vivo. Michel, Abe voi restate a guardarmi le spalle-.
-Si Felix-.
Ed è così che finisce la mia battaglia. I tre mi portano in un angolo sorvegliando che nessuno cerchi di salvarmi. Sono costretta a vedere i Cullen venire uccisi uno dopo uno. Esme, la donna più dolce e amorevole di questo mondo è la prima. Poi Rosalie, Emmett... per terra c'è una marea di carcasse pelose sporche di sangue.
Vorrei piangere ma non posso. La pioggia mi attacca i capelli fradici al viso ma ormai non me ne importa più niente.
Solo Jason e Carlisle sono stati risparmiati. Alcuni volturi li tengono fermi come stanno facendo adesso con me. 
Improvvisamente ci muoviamo E raggiungiamo gli altri al centro del prato. Sono emotivamente distrutta, Felix è costretto a sollevarmi di peso facendomi dolere le braccia. Che senso ha ormai?
Quando gli sono davanti Aro mi guarda triste -era davvero necessario questo spargimento di sangue, Emma?-.
Come se gliene importasse qualcosa! 
Mi volto e noto che Jason mi guarda malissimo. Mi dispiace ma non potevo scappare.
Aro si rivolge a Carlisle -Allora, vecchio amico, credo che sappiamo entrambi cosa voglio sapere da te. Se me lo dici di tua spontanea volontà forse ti lascerò vivere-.
Dal volto di Carlisle è scomparsa ogni forma della sua affabilità che lo contraddistingueva. Adesso non ce nulla, i suoi occhi sono vuoti. Esme è morta.
-Temo di non poterti essere utile, non so dove abbiamo portato i bambini. Ci aspettavamo una situazione simile, non posso dirti niente-.
Aro sembra dubbioso e gli pone le mani sul volto. Vede che non sa davvero nulla e fa una smorfia.  Aumenta la pressione sulla sua testa e gliela stacca di netto.
-scommetto però che tu qualcosa la sai- Jason per tutta risposta gli sputa in faccia.
-tanto me lo dirai comunque. Non pensi alla tua compagna?-.
Felix mi fa girare verso di lui. Ho una folle volgia di urlare ma non lo faccio, mi manca il fiato.
-No, non ti dirò un bel niente! Mentre tornavamo mi sono distaccato dal gruppo e mi sono visto con un amico. Ha il Dono di Annebbiare la memoria! Non saprai nulla da me!-. è vero, mentre passavamo dal Brasile Jason si allontanato ma non aveva voluto dirmi perchè...
Il vampiro gli pone le mani sul viso come aveva fatto con Carlisle. Fa di nuovo quella smorfia e vedo le sue dita tendersi.
-NO!!- urlo e sento un'improvvisa nuova energia invadere il mio corpo. Riesco a liberarmi dalla presa di Felix e mi lancio verso Aro. 
Sono a metà strada quando sento un tremendo, lancinante, sconvolgente dolore prendere il sopravvento su di me e buttarmi a terra. Deve essere Jane, Jason mi ha parlato di lei.
"è una subliminale. Non è reale" me lo ripeto come un mantra e riesco ad alzarmi un poco sotto gli occhi sconcertati di tutti i presenti. Perfino Aro si è fermato. Il dolore aumenta e mentre zoppico verso Jason cado in ginocchio ma continuo a gattonare. Ad un certo punto però il dolore è semplicemente infinito, peggiore perfino di quello della trasformazione. Cado a terra nel fango.
-Ammirevole, per quanto inutile- commenta Caius.
-Vattene!- è Jason. Chissà come riesco a strusciare la testa verso di lui. Il suo volto è deciso e non permette una risposta negativa.
Col dolore nel corpo e nel cuore sparisco. 
-Dov'è? DOV'è?!?!- Jane, non vedendomi non può usare il suo potere e il dolore fisico sparisce. Forse adesso potrei aiutare Jason... potrei ucciderli tutti. Ma proprio mentre sto per avventarmi contro quello che tiene Jason, da un altro vampiro esce una nebbiolina. Alec.
è lenta ma so che se la sfiorassi solamente  il mio Dono potrebbe annullarsi. Subito il ragazzo pensa bene di proteggere il volturo che tiene fermo il mio ragazzo e Aro. 
è tutto inutile. 
Mi volto e scappo. Alle mie spalle sento Jason urlare.




Nota:
Scusatemi  tantissimo per la mia essenza! Ho avuto problemi di connessione, un casino che non immaginate

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Capitolo 17
*** Senso di colpa ***


La pioggia batte sul mio viso mentre corro fra gli alberi. Arrivo alla scogliera e salto. L'oceano mi cattura con tutta la sua potenza e io comincio a urlare sott'acqua. Sento tutti i sapori del mare salato sulla lingua, l'acqua mi entra nei polmoni ma non me ne accorgo nemmeno. Una parte di me sarebbe voluta essere rimasta li a morire, insieme a Jason e tutti gli altri. Jason... Jason è morto? Sì è morto. Lo so, è certo. L'ho sentito urlare.
"no! Pensa a AJ. Ha bisogno di te! Jason è morto per questo..".
Devo sbrigarmi, Demetri non ci metterà tanto a trovarmi, anche se invisibile.
 
                                     ***
 
"Fanculo!" penso. Istintivamente mi porto una mano alla pancia, in attesa di un calcio ma ovviamente non arriva niente.
Mi ci è voluto un giorno per arrivare su questa stupida montagna innevata, ritrovare questa stupida catapecchia e adesso scopro che non c'è nessuno! E, come se non bastasse, tutti i numeri risultano inesistenti.
Sono ancora invisibile, forse Alice non mi ha visto arrivare ma solo uno uno sfondo di alberi bianchi.
Furiosa, spacco la porta principale. Dov'è mio figlio?!
Poi in terra noto qualcosa, un pezzo di tessuto. Sotto il divano, c'è un piccolo triangolo arancione di un materiale impermeabile, di un costume da bagno. Non possono andare davvero al mare, la loro pelle diventerebbe iridescente e si farebbero di certo notare dagli umani. A meno che... Sbaglio o Carlisle aveva un isola? Si, Isola Esme! Bella me ne ha parlato una volta.
Forse sono andati li... dove si trova però? Cerco di concentrarmi ma la mie memoria da umana è così annebbiata... Forse centrava qualcosa il Brasile?
 
                                       ***
 
Io odio, odio, odio l'acqua. Non voglio mai più entrare in acqua per qualunque ragione. Almeno sono arrivata.
Riemergo con la testa e vedo la grande casa bianca vicino alla riva. Dev'essere quella.
Improvvisamente però mi vergogno. Con quale coraggio dirò ai Cullen che i loro famigliari sono morti, a Nessi che Jacob è stato ucciso? Con quale faccia tosta mi mostrerò a loro e mi riprenderò mio figlio. Del tipo "grazie mille per tutto, mi dispiace per i vostri fratelli, ma sapete sono cose che capitano". Oddio ho proprio una bella faccia tosta. Se me lo facessero a me probabilmente volerebbe qualche testa.
Ormai sono sulla sabbia asciutta. Noto che fa davvero caldo. 
Davanti a me si erge imponente la casa dei Cullen. Una sorta di elettricità si irradia per tutto il mio corpo. Rivedrò Andreiw! Il mio bambino è a pochi metri da me!
Un istante dopo sono sulla soglia della porta -C'è nessuno?-.
Ritorno visibile. 
Sento dei passi scalpitanti e un bambino appare da dietro un angolo -Mamma!-. 
Allargo immediatamente le braccia e lui mi salta in braccio -bambino mio- sussurro.
-Dove sei stata mamma? Dov'è papà?-.
-Ehm...papà.. lui non è potuto venire ma mi ha detto di dirti che ti vuole tanto bene-.
Lui tace e lo sento rattristirsi, di una di quelle tristezze profonde e malinconiche. Ha capito.
-Fatti vedere!- lo faccio scendere e lo guardo con attenzione. è decisamente cresciuto, adesso sembra un bambino di sette anni, ma forse anche qualcosa di più.
-Sei adorabile- gli dico -diventerai un bellissimo ometto-. 
-lo sono gia- mi dice con un piccolo sorriso.
Ti pareva! Tutto suo padre!
-Emma! Dove sono Jason e gli altri?- Bella è sulla porta della veranda. Sembra sconcertata.
Ecco ora mi sento male.
-loro...- scuoto la testa incapace di dire "sono morti" -io sono riuscita a scappare per un pelo-.
Lei contrae la faccia ma non dice nulla.
-Mi dispiace-.
-Anche a me- esce dalla stanza, e si getta in mare. Riemergerà solo questa notte e non vorrà parlare con nessuno come gli altri Cullen.
E io non potrei sentirmi più in colpa.

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Capitolo 18
*** Una sorpresa ***


Liscio i capelli di Andreiw con movimenti lenti e ritmatici. Un buco nero mi ha risucchiata, da quando ho metabolizzato la morte di Jason e non riesco più a risalire in superficie. Col passare del tempo Alice, Edward, Bella e Jasper si sono fatti una ragione per la morte dei loro cari, ma io non credo di esserne capace.
Guardo mio figlio. Sta diventando davvero bello, sicuramente sarà un bel ragazzo. In alcuni suoi gesti però rivedo Jason e ciò mi uccide.
 
 
4 mesi dopo..
 
-Oh mio dio! Non indovinerete mai cosa abbiamo appena visto- Alice è sulla porta del salotto con un'espressione allegra e divertita con accanto Jasper.
-Cosa?-.
-AJ e Nessi erano sulla spiaggia e si tenevano per mano! Vero, Jasper?-.
Lui annuisce -C'era molta tenerezza nell'aria-.
Io e Bella ci guardiamo sorpresa ma Edward s'incupisce -ti pareva! Segue le orme del padre, ma Renesme è sveglia, non si lascerà imbambolare dalle sue carinerie-.
-Grazie- rispondo a metà tra il sarcastico e l'offeso. Insomma non sono un'oca!
Lui mi rivolge un mezzo sorriso e penso che stia per scusarsi o, più facilmente, lanciare una delle sue battute sagaci ma viene interrotto da Alice che emette uno stridulo orlo. Edward si irrigidisce.
-Che succede?- anche Bella si è innervosita. 
Le due ragazze si guardano fisso -Bella... loro hanno trovato Charlie-.
 
                 * * *
 
-Non dovevi venire, Emma-.
Io scuoto le spalle -buona parte della vostra famiglia è morta a causa mia, è il minimo-.
Lei scuote la testa ma continuiamo a correre per le stradine della Toscana. Quando abbiamo scoperto che lo avevano portato nel loro covo ci siamo subito messi in moto, affidando di nuovo i nostri figli all'altro mezzo vampiro.
-è giusto in fondo che andasse così- dice Edward a un certo punto -tutto finisce dov'è cominciato. è poetico se ci pensate-.
Bella gli prende la mano ma non dice nulla.
Sappiamo di avere pochissime possibilità di salvare Charlie, ma almeno ci dobbiamo provare.
-Lo senti da qualche parte?-.
Edward annuisce rigido -proprio sul culmine della loro torre, di sicuro però sarà sorvegliato al massimo. è una trappola-.
-Alice, vedi qualcosa?-.
-No, solo tanti buchi neri- sembra perplessa. 
Ci credo! Aro avrà di sicuro ben pensato di non pianificare nulla e dare direttive molto molto generali, al limite dell'inutile.
Ai confini della città ci fermiamo per organizzarci. è notte fonda ma per noi vampiri non fa una grande differenza per via della nostra vista particolare, e ciò non ci aiuta.
-Bene, Emma e Edward sono i più veloci perciò andranno avanti e ci spianeranno la strada. Poi io, Jasper e Alice ci arrampicheremo sulla torre per prime e voi ci seguirete-.
Ci scambiamo un cenno d'intesa poi io divento invisibile e precedo Edward. Lungo la strada troviamo subito un Volturo. Ha la mantella molto chiara, una delle guardie minori che sta facendo un giro di controllo.
Gli vado dietro e lo prendo per il collo. Lui è ovviamente sorpreso e cerca di azzannarmi ma Edward lo precede, staccandogli la testa. Nascondiamo il corpo in un bidone della spazzatura e continuiamo. 
Lungo la strada ne troviamo altri tre e tutti fanno la solita fine. Capisco solo adesso quanto possa tornare utile il mio Dono anche in battaglia, avrei potuto pensarci anche durante lo scontro... Ma adesso è tardi per i se e per i ma e devo cercare di riscattarmi.
Arriviamo presto sotto la torre e gli altri ci raggiungono in un batter d'occhio. Alice, la più agile, si arrampica per prima seguita da Bella e Jasper. Io e Edward ci scambiamo uno sguardo poi li seguiamo. In cima alla torre non ci sono finestre ma Alice crea con un pugno un buco nel muro dal quale li vedo entrare. Io sono l'ultima a saltarvi dentro.
Atterro con grazia in quella che sembra una vera e propria prigione di altri tempi con tanto di catene attaccate al muro. A un paio di queste vi è un uomo privo di sensi.
-papà!- Bella corre subito da lui ma una figura nascosta dietro la porta la afferra stringendola per il collo. 
-un passo e lei muore!-.
Ovviamente tutti ci immobilizziamo sopratutto perchè a tenere Bella è Jason con indosso un mantello grigio scuro. Nel mio shock generale torno visibile senza neanche accorgermene.
-bel lavoro- dalla porta appaiono Aro, Cauis e Marcus con la loro solita scorta e dentro di me penso "game over".
-hai usato Chealsa vero? lo hai plagiato!- è Edward as parlare ma io lo sento lontano. Jason... Jason è vivo! Una forza mi strappa dal mio buco nero riportandomi sulla terra. è... assurdo.
Aro sogghigna -le motivazioni per cui Jason è unito al mio clan non ti riguardano, mio giovane amico-.
-è questo il modo in cui tratti i tuoi amici? Prendendo per il collo le loro mogli?-.
-solo una misura di precauzione, dopo tutto vi siete introdotti di nascosto in casa mia uccidendo i miei fedeli durante il vostro percorso-.
La discussione fra i due non la sento neanche. Tengo gli occhi fissi su Jason in uno stato di confusione totale. Perchè fa cosi? Perchè non mi guarda nemmeno?
-Capide che adesso dovrei uccidervi... ma sarebbe un tale, orribile spreco! Tutti i vostri formidabili Doni sarebbero ben accolti qui, e dimenticheremo questa spiacevolissima vicenda-.
Sento il suo sguardo su di me. Certo! Ora mi è chiaro perchè lo ha risparmiato! Sa che io lo seguirei ovunque... anche se dovesse costarmi la libertà.
-lei è un bastardo- gli ringhio fuori di me dalla rabbia. Quanto vorrei strappargli quel sorriso dalla faccia!
-devo prenderlo per un si?-.
Io non lo ascolto e vado verso Jason. 
-Jason tu non sei così, non lo sei e lo sai. Ti prego basta-.
Lui mi guardo aggrottando la fronte ma è come se non mi vedesse nemmeno. 
-è tutto inutile, mia dolce Emma-.
No! No! Non è vero! Mi avevi promesso un per sempre Jason! Non puoi rimangiarti la parola così!
Poi accade qualcosa di strano. Una fortissima luce acceca tutti quanti costringendoci a pararci gli occhi. Quando li riapriamo Bella è a terra e davanti a lei c'è una ragazza dai lunghi capelli ramati accanto a un ragazzo che ancora emana una tiepida luce.
-Andreiw!-.

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Capitolo 19
*** Per sempre ***


Il terrore più totale mi invade quando vedo i capelli biondi di mio figlio ma l'istinto vi prevale. Mi porto subito in avanti e lo paro con tutto il mio corpo.
-Andreiw! Ti avevo detto di non venire!- sono davvero arrabbiata, non ho bisogno di preoccuparmi anche di lui -e si può sapere come ci hai trovati?-.
Gli do le spalle ma con la coda dell'occhio lo vedo scrollare le spalle -sentivo che eravate qui-.
-ooooh è così... affascinante- Aro sembra sul punto di battere le mani e saltellare -capite fratelli? Il padre ha il Dono di attrarre a se chiunque e la madre di diventare invisibile perciò lui deve poter rintracciare chiunque e emettere quell'accecante luce di poco prima! è così eccitante!-.
Marcus non sembra trovare la cosa interessante e Caius pare quasi arrabbiato.
- e tu, mia dolcissima Renesme, diventi ogni giorno che passa più bella!- fa per avvicinarsi a lei -anche le tue qualità sarebbero ben accolte qui-.
Sta per sfiorarle una guancia quando AJ ringhia e si frappone fra i due. 
-Non osare toccarla- il suo tono è minaccioso e fa paura anche a me. Com'è possibile che questo ragazzo abbia appena un anno?
Vedo Felix fare un passo avanti e io sono seriamente tentata di acquattarmi ma non lo faccio. Non abbiamo avuto molto tempo ma ormai mio figlio è grande, non posso difenderlo per sempre anche da situazioni che potrebbe gestire meglio di me. Senza contare che sferrando un attacco innescheremmo una lotta e noi verremmo annientati.
Mi volto a osservare l'uomo a terra. Non l'ho mai conosciuto il papà di Bella ma in fondo mi sembra un tipo apposto e mi dispiace vederlo così mal concio, accasciato a terra. Bella è vicino a lui e gli lancia occhiate nervose. Sento il suo battito ed è debole. 
Con la testa mi giro un altro poco verso i Cullen e quello che vedo è la pura stanchezza e volti grigi. Da quando sono entrata in casa loro non ho fatto che portare guai e adesso è la fine.
Ora il mio sguardo si posa su Jason e quando vedo che mi ricambia il mio cuore muto ha una stretta. I suoi occhi non sono come prima, spenti e vitrei, adesso sono quelli di cui mi sono innamorata. Non so cos'è cambiato rispetto a prima.
Accanto a lui ci sono i Volturi con tutta la loro potenza distruttiva che osservano come avvoltoi i nostri figli. 
"Qual'è il male minore?" il lieto fine questa volta non esiste, non possiamo vincere contro di loro.
Incrocio di nuovo Jason e mi basta una sua occhiata per capire.
-Sentite- dico infine -smettiamola di girarci attorno, voi volete i nostri poteri e i nostri figli. Sappiamo tutti qui però che tutto non sarà mai possibile, quindi voi ci ucciderete e sprecherete un sacco di ottime opportunità per aumentare il vostro dominio-.
-Cosa ci proponi?- Cauis per la prima volta mi sembra interessato.
Jason mi viene accanto cingendomi la vita. Ha capito.
I Volturi lo fissano sorpresi, evidentemente non si aspettavano che ritornasse in se -da quando li conosco ho solo recato guai ai Cullen e hanno dovuto pagare per cose che nemmeno li riguardavano. Io e Jason siamo disposti a unirci a voi per sempre, senza bisogno di trucchi o inganni. Se lascerete andare i Cullen e il padre di Bella noi vi daremo la nostra parola che vi serviremo fedelmente per l'eternità- li vedo esitare perciò aggiungo -se non accettate non otterrete niente ne oggi ne domani-.
Aro aguzza gli occhi capendo cosa intendo: se accettano la nostra offerta oggi avranno i nostri Doni e forse un giorno riusciranno ad avere anche gli altri.
-Dobbiamo consultarci-.
 
 ***
 
-Cosa?!? Non se ne parla nemmeno!-.
-Andreiw vai-.
-No! Sono vostro figlio, non vi lascio-.
-No, tu sei un Cullen. Ti ho fatto chiamare Andreiw Joy Cullen apposta, e poi c'è qualcuno che ha più bisogno di te adesso- con il mento gli indico Renesme, diversi metri distante da noi mentre sale in macchina.
Gli poso una mano sulla spalla -abbiamo sempre saputo che sarebbe successo prima o poi-.
Lui assume un'espressione tristissima e penso che se fosse stato una ragazza avrebbe pianto. Ma AJ è forte come me e suo padre e detesta piangere.
-Mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio- gli dice Jason -nella vecchia stanza di Zia Rosalie ci dovrebbe ancora essere il mio vecchio giubbotto in pelle. Puoi prenderlo, ma stai attento è del 1980-.
Andreiw annuisce e io gli do un bacio sulla fronte -non tornate mai più-.
è orribile che una madre speri di non rivedere il proprio figlio ma è per il suo bene.
Mentre lo osserviamo allontanarsi sento una orrenda stretta al cuore.
-Cosa ti ha fatto tornare indietro?-.
-Come?-.
-Quando prima, su nella torre, tenevi Bella mi sembrava che non mi vedessi nemmeno, poi però sei tornato in te. Cos'è cambiato?-.
-Oh è stato orribile. Io non mi ricordavo nemmeno chi tu fossi, avevo solo il leggera ricordanza di conoscerti, ne te ne i Cullen. Poi hai parlato e la tua voce mi sembrava così familiare.. Stavo quasi per riuscire ad associarti a qualcosa quando è arrivato Andreiw. L'ho visto e improvvisamente mi sono ricordato di tutto-.
Sospiro -mi mancherà così tanto...-.
-lo so, anche a me ma almeno sarà al sicuro-.
-Già- mi giro e gli cingo la vita con le braccia -e finalmente potremo stare insieme per sempre-. 

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