Non posso innamorarmi di te ...

di keepcalmandloveyou02
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 2: *** Ciao, quanto tempo ***
Capitolo 3: *** Casa ***
Capitolo 4: *** Ricordi, Lui ***
Capitolo 5: *** Thomas ***



Capitolo 1
*** Ritorno a casa ***


Londra 1678
-Stavo camminando per le uggiose strade di Londra, era quasi mezzanotte, e la luna era alta nel cielo, non c'era nessuno per le strade a quell'ora, tranne qualche mendicante, che dormiva sul freddo e rovinato suolo londinese.
“Cosa ci fa una bella dama come voi in giro per le pericolose strade di Londra, tutta sola, a una tarda ora come questa?” sobbalzai, sentendo quelle parole, continuai a camminare, più velocemente, ma quando girai l'angolo, mi ritrovai davanti un giovane, molto attraente, con una strana luce negli occhi “C-chi siete voi? Cosa volete da me?” chiesi, indietreggiando, mentre sul volto del giovane, si stampava un sorrisino sghembo “Solamente godere del vostro sangue mia cara” disse, mostrando i canini estremamente più affilati e lunghi di un qualsiasi umano, rimasi pietrificata nel vedere quell'immagine, illuminata dalla fioca luce della luna. Tentai di urlare, ma lui si era già impossessato del mio collo, durante quell'atto sentivo scivolare via da me tutta la mia vita, come sabbia tra le dita, caddi a terra stremata, ma ancora in vita, stavo perdendo conoscenza, la vista si offuscava, però riuscii a intravedere, il mio aggressore che veniva colpito da qualcosa, da qualcuno, ma prima di rendermi conto di quello che mi stava capitando, persi i sensi.-





Ero seduta su una panchina del parco, osservando quasi con invidia i bambini giocare, divertirsi, crescere, cosa che a me era stata tolta,  molto tempo fa.
Avevo le cuffie nelle orecchie, Joe Brooks lasciava scorrere nella mia mente le sue parole, mentre nella borsa, custodivo il mio caro libro di Louis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”, adoravo quel libro, almeno la versione originale, poi le altre erano semplicemente imitazioni venute male.
Poco lontano da lì, un bambino, che doveva avere sui sette anni, si era sbucciato il ginocchio, e la madre era andato a soccorrerlo, vedevo la madre cullare il bambino, che si disperava per quel taglio, dal quale, proveniva un buonissimo aroma di sangue umano, il miei sensi al solo “udire” di quella delizia, si attivarono, avrei voluto assalire quel bambino e prosciugarli la vita, solo per il gusto di nutrirmi, di poter assaporare una delle più gustose e paradisiache pietanze di questo mondo.

Nel tempo, avevo imparato a contrastare gli istinti della mia natura, ma quando non ne ero più capace, scappavo da qualsiasi posto in cui mi trovassi, di solito, resistivo più o meno un mese, o poco più. Quella volta, avevo deciso di rifugiarmi a Parigi, ma ormai avevo superato i miei limiti.
Presi la borsa e mi diressi lontano da quel mostro che evitavo ogni volta.

Ogni volta che arrivavo in una nuova città, cercavo di non farmi notare, ma la mia vita si era fermata a 18 anni, quindi, dovevo andare a lavorare, così mi ero creata una carriera da fotografa, quello era l'unico modo per intrappolare le immagini, i ricordi, i bei momenti e tenerli per sempre con me.
Corsi a casa, e preparai le valigie, e mi diressi all'aeroporto.
Non avevo in mente la mia nuova casa, così decisi di prendere un orario di tutti i voli, e chiudendo gli occhi, feci cadere il dito su un volo a caso.
Parigi-Londra
Una lacrima mi solcò il viso, non tornavo a Londra da secoli, e magari rivederla me ne avrebbe fatto innamorare di nuovo.
Comprai il biglietto e mi imbarcai.




Hey guys! :D
Grazie per essere entrati magari se vi è piaciuto mi lasciate una recensione???? grazie alla prossima!

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Capitolo 2
*** Ciao, quanto tempo ***


-”Dove sono? Chi sei tu? Perchè mi hai portato qui?” urlai alla figura, in lontananza nella stanza buia, illuminata solo dalla luce morente di una candela. Sapevo di non essere sola, lo percepivo, vicino a me, c'era colui che mi aveva salvato da quell'incubo, ma forse me ne aveva fatto conoscere un altro “Potresti essere più riconoscente col tuo salvatore, non credi?” disse uscendo dall'oscurità che lo avvolgeva, era un giovane alto, con la pelle olivastra, muscoloso, con dei capelli neri come la pece, intrappolati in un codino, si avvicinò a me e mi porse un calice, pieno di una sostanza rossa, che fece svegliare qualcosa in me “Zayn, Zayn Jaawad Malik e voi mia cara?” disse mentre io prendevo il calice e me lo rigiravo tra le mani”Isabelle … Madison” dissi puntandogli occhi nei suoi, erano color cioccolato, che si mischiavano ai miei color cioccolato come i suoi, ma sapevo che grazie alla luce fioca, parevano neri, “C-cos'è?” chiesi alzando il calice, “È sangue Bell, devi berlo, per rimetterti in forze, forse non te ne rammendi, ma sei stata morsa, puoi notarlo, nei due fori sul collo, ma sta tranquilla, io non voglio ucciderti, voglio aiutarti” disse, sorridendo io mi alzai, e andai verso di lui “ Puoi farmi tornare come prima? Ti prego, ho un fratellino piccolo, e una madre malata, ti prego, aiutami, toglimi da questa maledizione” pregai il giovane, che mi guardava quasi sbalordito, per quello che avevo appena detto “Mi dispiace mia cara, io non posso, liberarti da questa maledizione, ma posso aiutare la tua famiglia, tu dovrai venire con me, non posso lasciarti in queste condizioni con degli umani che potresti attaccare. Ci tengo a farti sapere che non sono stato io a farti questo, ma io ti addestrerò in modo che tu possa sopravvivere”-




Le immagini di quella notte, continuavano a frullarmi nella testa, mentre l'aereo atterrava, e mi faceva ricongiungere alla mia amata Londra.

Uscii dall'aeroporto e presi un taxi, ricordavo ancora molto bene, l'indirizzo del mio “salvatore” come a lui piaceva essere chiamato.

Speravo non avesse cambiato casa.

Suonai il campanello, e subito venne ad aprirmi una mora, che mi chiese chi stessi cercando, cordialmente, le dissi il nome del mio mentore, che dopo neanche qualche minuto, mi saltò addosso, lo guardai, in lui non era cambiato proprio niente, tranne un ciuffo biondo, che sovrastava la cresta nera.

-Bell! Quanto tempo, sono passati quattrocento anni! Potevi venire a visitare il tuo maestro, no?!- disse, alzandosi e mettendo le mani sui fianchi.

-Sono solo trecento anni, mica un miliardo?! Ti vedo bene! Cosa hai fatto in questi anni?- dissi alzandomi, dal terreno, con un po' di fatica, visti i tacchi -Ho fatto carriera, canto in un gruppo! Siamo famosi, solo uno di loro, è come noi, gli altri lo sanno, tranne il più giovane di noi, credo ti piacerebbe- sorrise maliziosamente, ricambiai, anche se lui sapeva bene che non potevo innamorarmi, non volevo, notai la ragazza che mi aveva aperto, un po' imbarazzata -Scusami, sono una vecchia amica di Zayn. Piacere Isabelle- la ragazza era un po' titubante, ma le porsi la mano, e timidamente la strinse -Amelia, sono la ragazza di Zayn, anch'io sono come voi, ma da solo cinque anni- affermò, mentre Zayn le si avvicinava e le circondava la vita con un braccio -Dai entriamo, che si gela!- urlò Zayn -Siamo in settembre!- -Che centra?!- disse prima di prendere le mie valige e portarle in casa.

 

Pov. Harry

Anche questa volta Zayn aveva fatto tardi, Niall, mangiava pacchi di patatine a volontà e Louis e Liam, giocavano a Mario Kart 7.

Io ero seduto sulla poltrona, e guardavo la scena, con la testa su una mano.

-Ehi ragazzi devo presentarvi un'amica!- urlò Zayn -Zayn alla buon'ora! Dove sei sta...- urlai quando Zayn entrò col suo ciuffo biondo, che secondo lui era da veri fighi.
Beh, punti di vista.

Dopo di lui entrò una ragazza bellissima, credo che avesse sui 18 anni, aveva lunghi capelli castani, mossi che le arrivavano giusto sotto il seno, aveva un corpo, normale, che però poteva fare invidia anche alla modella più bella del mondo, indossava un jeans lungo chiaro, fino alla caviglia, blu scuro, una semplice canotta bianca e un cardigan lungo color caffè, non era molto alta, infatti i tacchi, le stavano benissimo, aveva due occhi color cioccolato che cambiavano riflesso in base alla luce che la circondava.

Era una visione, era bellissima, non era troppo truccata, ma quel poco bastava, per metterle in risalto il viso morbido, che creava due adorabili fossette quando sorrideva.

Puntò i suoi occhi sui miei, mi sorrise, ma io ero troppo imbambolato dalla sua bellezza per capire cosa stesse succedendo.

-HARRY!- mi sentii urlare nelle orecchie il mio nome, mi girai di scatto -Louis ma sei fuori?!- urlai alzandomi e “sturandomi” l'orecchio.

Mi avvicinai alla ragazza, e le porsi la mano.
- Harry, piacere - - Isabelle - sorrise e mi fece attorcigliare lo stomaco.
Era magnifica, se non le avessi stretto la mano avrei detto che era un sogno, non la realtà.

 

Pov. Isabelle

Zayn mi aveva costretto ad andare a conoscere i suoi amici.

Mi portò in una specie di mega castello antico -Questa è la casa di Louis, Harry e a volte la ragazza di Louis, Eleonor, anche lei è come noi, credo che andrete d'accordo- disse sorridendo, mentre io fissavo il paesaggio fuori dal finestrino.

Mi era mancata Londra.

 

Arrivati davanti la porta, Zayn aprì e si mise a urlare che aveva una nuova amica da far conoscere, gli tirai una sberla sul braccio, prima di essere travolta da un abbraccio, -Ciao coetanea- mi bisbigliò un ragazzo biondo, lo guardai e sorrisi.

Noi potevamo sentire se c'era uno di noi anche a chilometri di distanza, e a Londra, c'è n'erano tanti.

 

Mi venne incontro un ragazzo con un po' di barbetta, gli occhi azzurri e i capelli castani -Anche tu eh?! Comunque io sono Louis-

sorrise e mi porse la mano, la strinsi e sorrisi, dietro di lui comparve un ragazzo muscoloso, con i capelli biondo cenere e gli occhi scuri -Liam- disse -Isabelle- gli risposi e sorrisi, tra tutti, notai un ragazzo bellissimo, aveva i capelli ricci, che gli ricadevano sul viso, dove ospitava due occhi verdi, che avrebbero fatto invidia all'erba più verde, sorrideva, aveva un sorriso bellissimo, con due fossette adorabili, che lo rendevano un eterno bambino, cosa che non era più da tempo, non era come me, ma in quel momento, avrei tanto voluto essere io come lui.

Louis gli urlò nell'orecchio, io risi appena, poi si alzò verso di me e mi porse la mano – Harry, piacere - disse solamente, io sorrisi, avevo qualcosa nello stomaco, che stava ballando la conga, gli strinsi la mano e lo fissai negli occhi, avrei potuto perdermi in quegli occhi -Isabelle- dissi, quasi sussurrai credo, forse volevo che lo sapesse solo lui, che fosse un segreto tra me e lui.


Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia :)
Alla prossima

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Capitolo 3
*** Casa ***


Pov. Harry

 

Aveva un nome bellissimo, mi lasciò la mano e arrossì, abbassò il volto e io sorrisi, avevo il cuore a mille, lo stomaco si stava attorcigliando su se stesso.

Ci sedemmo, e iniziammo a parlare, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, quando rideva, quando parlava, quando sorrideva, quando scherzava, quando mi guardava, arrossiva, abbassava il volto e si toccava la guancia.
Passammo il pomeriggio così, tra risate e chiaccherate, mentre io la guardavo ammaliato.

Pov. Isabelle
-Oddio sono già le nove!- urlò Liam, -Bell sai già dove andare? Per la notte intendo?-chiese Harry, mi girai verso di lui e poi verso Zayn -Potresti restare con me e Louis, visto che abbiamo la casa più grande- gli sorrisi, e sorrise anche lui, -Certo, ma solo se non disturbo- dissi, non volevo disturbare, era casa loro, di certo non mia.
Louis si alzò in piedi e venne verso di me, -Non disturbi certo! Ma hai mangiato vero perchè noi non ...- -Si certo Louis ha mangiato- disse Zayn lanciando un'occhiataccia all'amico, che sospirò di sollievo, risi, accompagnata da Zayn, Niall e Liam.

Ero nel salotto con Harry, durante tutto il pomeriggio non mi aveva staccato gli occhi di dosso, e io cercando di non farmi vedere lo guardavo, era veramente bello.

Si era creato un silenzio imbarazzante, così gli chiesi se potessi farmi una doccia, mi scortò in bagno e mi lasciò sola.

Scaldai l'acqua e preparai la vasca.

Credo che rimasi più o meno un'ora in bagno, quando uscii, trovai Harry in boxer sul balcone, così andai in camera mi misi una maglia e restai con la maglia e l'intimo di pizzo nero, la maglia, era una di quelle sopra l'ombelico, ma abbastanza grande, l'usavo per dormire, lasciva le spalle scoperte.

Andai sul balcone e mi sedetti, vidi Harry osservare una visione di Londra serale, era bellissima.

-Ehi- mi disse, continuando a fissare il paesaggio -Ciao- ribattei -È bellissimo qui- -Lo so ... ma tu come conosci Zayn?- beccata, beh adesso cosa avrei dovuto dirgli " Beh nel 1678 mi ha trasformata in un vampiro e mi ha addestrato fino a quattrocento anni fa "? - Beh a una festa ... di Capodanno ... di un mio amico ... e una cosa tira l'altra e sai com'è - -No come? - questo ragazzo era stato creato per farmi diventare matta - Si diventa amici, insomma, un po' come te e i ragazzi no? - feci un sorriso sghembo, cercando di mascherare il mio timore.
Lui annuì e sorrise, e che sorriso, poteva illuminare il mondo.
- Allora fai la fotografa eh? Come mai? - - Beh, ho sempre pensato che quando qualcuno muore dopo un po' di tempo che se ne è andata, te ne dimentichi, quindi ho deciso di immortalare ogni persona, così da ricordarmene per sempre. Non solo persone, anche posti oggetti che mi fanno ricordare qualcosa di importante - mentre gli spiegavo il mio ragionamento, giocavo con la collana di mia madre, quella che mi diede al mio sedicesimo compleanno, quella con le foto di lei e mio padre e io e mio fratello.
Mi ricordo che aveva speso una fortuna per fare quella collana, gliene fui eternamente grata.
Una lacrima sfuggì al mio controllo.
- Ehi perchè piangi? Dai su, ci sono io con te -
Harry aveva notato la mia lacrima solitaria e mi aveva abbracciato, con lui, in quel momento, tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro, a casa.



Ehy guys! :D
Grazie per aver letto questo capitolo.
Non ho iniziato come negli altri con un ricordo, pensavo che fosse più importante questo capitolo, nel prossimo vedrò di postarne due.
Beh insomma a chi è piaciuto, chiedrei se mi lasciasse una piccola piccola recensione, ma anchea chi crede che io non sia buona di scrivere :) comunque lasciate una recensione :)
grazie e alla prossima :) bacio

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Capitolo 4
*** Ricordi, Lui ***


Piangevano.

Mia madre e mio fratello, quelli che mi conoscevano.

Piangevano davanti a una bara, credendo che ci fossi io lì, stuprata e uccisa da un maniaco.

Ma non era così.

- Non piangere – disse Zayn alle mie spalle apparendo dal nulla – Farebbe soltanto più male - , – Non sto piangendo – mi asciugai frettolosamente la guancia e mi girai verso di lui, - Tu come ti sentiresti a perdere la tua famiglia, qualcuno, se non l'unico che ti ama? - abbassò il volto, e delle piccole goccioline solcarono il suo volto da uomo.

Lacrime

Fu la prima volta che vidi Zayn Malik piangere, e anche l'unica, - Ti aspetto a casa -.

Se ne andò lasciandomi lì a vedere mia madre disperarsi per una tomba vuota, mentre la pioggia iniziava a cadere imperterrita, non curandosi del clima triste che si presentava.

Mio fratello era zitto in silenzio.

I capelli biondi lisci, gli ricadevano sul volto lasciando poco trasparire le lacrime.

Lui non piangeva mai, diceva sempre di essere un uomo.

Aveva ragione era il mio piccolo uomo.

Piansi anche io ripensando ai ricordi, a tutto ciò che mi legava alla mia famiglia.

Asciugai le poche lacrime e me ne andai.

 

Dovevo partire con Zayn, aveva detto che non era sicuro restare a Londra, per la mia famiglia, per me, chi mi aveva morsa avrebbe potuto venire a terminare il suo lavoro.

Attraversai il cimitero e mi avventurai nel bosco, dove Zayn aveva la sua casa.

Era abbandonata da quarant'anni, era tutta cadente, polverosa e col tetto distrutto, come del resto tutto il resto della casa.

Entrai e trovai un Zayn indaffarato a fare le valigie – Bene sei arrivata, partiamo questa sera alle dieci, sarà buio e nessuno potrà riconoscerti -.

 

 

 

 

Ero stesa sul letto, guardando fuori la finestra che mostrava Londra.

Nella testa le immagini di tutti quegli anni che erano passati.

Mi alzai e andai nella borsa a cercare quella cosa, la trovai e mi accomodai sulla sedia difronte alla scrivania.

 

 

 

 

- Zayn – lo richiamai – Dimmi - - Perchè hai avuto quella reazione prima? - si irrigidì subito, si girò e cadde svogliato, stanco sul divano.

- Cento anni fa, ero andato in un cabarè, c'erano donne mezze nude da tutte le parti, io ero solo un diciottenne, mi affascinava quel mondo, una donna si avvicinò a me chiedendomi se volessi passare la notte con lei, accettai. Mi portò in una stanza e lì, mi trasformò, voleva solamente sfamarsi all'inizio, ma poi si fermò con la scusa che un ragazzo così bello era sprecato da morto, quindi mi lasciò in quel letto con le convulsioni, la voglia di sangue che cresceva.

Quando potei alzarmi, mi avviai a casa e ci trovai mia sorella, sentivo il sangue scorrerle nelle vene e arrivare al cuore. Non so cosa mi trattenne dall'ucciderla. - ascoltai la sua storia, non capendo comunque la sua reazione, - Ma … ma non l'hai uccisa, allora perchè hai pianto? - , un sorriso amaro gli comparve sul volto, - Due giorni dopo, fu stuprata e uccisa, assistei al suo funerale, quasi rimpiangendo di non averla uccisa - .

Guardavo Zayn, e lui guardava il pavimento, mi alzai e lo abbracciai.

Non sapevo cosa dire, rimasi in silenzio abbracciata con lui, mentre fuori la pioggia portava via il rancore che quella giornata aveva portato a tutti noi.

 

 

 

 

Mi dondolavo sulla sedia, ripensando a quei momenti, e osservando il bracciale della sorella di Zayn, che mi aveva regalato lui quella sera, diceva che le assomigliavo.

Gli mancava, si vedeva dai suoi occhi quando ne parlava.

Dal tono della voce sempre più tremante.

Avrei voluto conoscere sua sorella, avrei voluto conoscere tutta la sua famiglia.

Da quella sera diventò il mio migliore amico, mi stette vicino in qualsiasi momento.

Sospirai e guardai fuori dalla finestra, e vidi una figura che si dondolava sull'albero che dava alla mia finestra.

La luna illuminava il volto di quel uomo.

Lui

Corsi alla borsa e presi il telefono

Pronto “

Zayn, Zayn ascoltami! È tornato! “

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Capitolo 5
*** Thomas ***


" Arrivo "

Chiuse la chiamata e io andai ad affacciarmi alla finestra cercandolo.

- Isabelle – mi girai e vidi Zayn tutto affannato guardarmi – Zayn – le lacrime mi invasero il volto e corsi tra le sue braccia. Louis, Amelia e Harry erano appena entrati nella stanza, Louis guardò Zayn e lui gli fece un cenno col capo.

Mandò via Harry che lo riempiva di domande, mentre io continuavo a piangere.

 

 

 

 

Dopo la storia di Zayn, decisi di andare in soffitta, salii le scale tutte malandate e arrivai lì.

Sentii uno scricchiolio provenire dall'altra parte della stanza.

- Ma chi si rivede – mi girai di scatto, un ragazzo biondo, con gli occhi rossi, magro, muscoloso, avanzava nella mia direzione. - Chi sei tu? - - Ma come, non ricordi? Mmmmh forse dovrei rinfrescarti la memoria – si avvicinò a me e mi spinse contro il muro, mi sfiorava il collo con la lingua e le labbra nel punto del morso, - Tu … cosa vuoi? - dissi con le poche forze – Completare il mio lavoro cara -.

Mi stava per mordere quando Zayn entrò dalla porta, scaraventandolo via da me. Mi accasciai a terra, le lacrime mi colavano sul viso, sentivo i due colpirsi a vicenda, finché non sentii il calore del corpo di Zayn avvolgermi.

- Sshh, tranquilla, ci sono io qui, non tornerà -

 

 

 

 

Pov. Harry

Isabelle stava piangendo tra le braccia di Zayn, io e Louis eravamo subito accorsi a vedere quello che era successo, Amelia era sulla porta e si girò verso di noi e ci fece un segno col capo, a modi saluto.

- Si può sapere cosa è successo? - chiesi – Zitto Harry – mi ammonì Louis – Perchè? Voglio sapere cosa è successo! Ora! - Louis si girò nella mia direzione, aveva gli occhi rossi.

- Senti Harold, sta zitto, non è il momento di fare domande – strinse i pugni e vidi Amelia allarmarsi, si pose davanti a Louis, che distolse lo sguardo da me e lo posò su di lei.

I suoi occhi tornarono normali.

Io andai in camera, spaventato dalla situazione.

Non avevo mai visto Louis così.

 

Pov. Isabelle

- Bell, sta calma, Thomas è morto cinquanta anni fa, non può tornare, sshh, smettila dai, riposati un po' - .

Annuii e mi andai a stendere nel letto, Zayn uscì e socchiuse la porta.

Ma riuscii ad ascoltare lo stesso la conversazione.

 

Pov. Zayn

Socchiusi la porta dopo aver calmato Bell.

- Zayn, cosa è successo? - Louis richiamò la mia attenzione insieme a Amelia, venuta con me, - È tornato Thomas - , Louis si irrigidì di colpo e fissò il vuoto – Era morto – sussurò a denti stretti – A quanto pare no - -Ragazzi chi è Thomas? - chiese Amelia stringendosi nella mia felpa verde che le avevo prestato per dormire, - È il creatore di Louis, Liam, Niall, me e Bell - - Il creatore? - chiese non capendo – Chi ci ha trasformati, l'avevamo ferito a morte e chiuso in una grotta sulle vette della Cina, ma è tornato - -Cosa vuole da voi? - chiese ancora – Ci vuole morti, siamo gli unici che si sono ribellati al suo volere, ci voleva come schiavi, ma ci siamo ribellati – disse Louis – Se è tornato e ci sta cercando ci troverà - .

Detto questo Louis tornò nella sua stanza, mentre io ancora fissavo il vuoto – Ehi – Amelia mi aveva posato la sua mano sulla guancia e mi sorrideva – Andrà tutto bene – mi abbracciò e io la strinsi a me, inspirando il suo profumo, sperando che da un momento all'altro mi sarei svegliato da questo incubo.

 

Pov. Amelia

Mi staccai da Zayn e con la scusa di andare a fumare, andai fuori.

- Thomas – sussurrai – Amelia, cara – Thomas sbucò dall'ombra dell'albero – Ha funzionato – dissi – Bene, questa volta la ucciderò, una volta per tutte – guardai Thomas, fissava la sua camera, e pianificava la sua vendetta.

Poco dopo dovetti tornare dentro, lasciando Thomas andare via.

Entrai e trovai Zayn addormentato, era così bello, i lineamenti da uomo erano marcati e la pelle olivastra era illuminata dalla luce della luna proveniente dalla finestra.

Ero innamorata di lui, ma non potevo voltare le spalle a Thomas, mi aveva salvato e io avevo fatto un patto con lui, un patto a sangue.

Non potevo tirarmi indietro.

Mi accovacciai sul petto di Zayn e mi addormentai.


Pov. Isabelle
Avevo ascoltato tutta la conversazione ead ogni parola rabbrividivo sempre più.
- Posso? - Harry entrò e si sedette sul letto, lo guardai e scoppiai a piangere, si avvicinò e mi abbracciò - Resta qui questa notte - gli chiesi, lui annuì e mi abbracciò sotto le coperte, ero tra le sue braccia, al sicuro. Finalmente.




Ehi guys :D
Grazie a chi è entrato e a letto :D grazie a chi ha recensito e ha messo la storia tra preferiti, ricordati e seguiti :D
Allora, ho pensato di mettere le foto dei personaggi, quindi :)

Isabelle

http://cdn.blogosfere.it/spettacoli/images/VanessaHudgens4.jpg

 

Harry

http://images6.fanpop.com/image/photos/32400000/Harry-styles-one-direction-32461121-1335-1600.jpg

 

Zayn

http://www.bambini.eu/wp-content/uploads/2012/01/one-direction-zayn-malik-compleanno6.jpg

 

Thomas

http://2.bp.blogspot.com/-fK8DaJz_ZDc/TahFPpD5ZvI/AAAAAAAAA_k/Y9GV6Nb7tSc/s1600/AlexPettyfer.jpg

 

Amelia

http://i2.listal.com/image/832150/600full-emma-roberts.jpg

 

Louis, Liam, Niall

http://images6.fanpop.com/image/photos/32700000/One-Direction-Teen-Vogue-2012-one-direction-32701490-1500-1183.jpg

 

http://images6.fanpop.com/image/photos/32700000/One-Direction-Teen-Vogue-2012-one-direction-32701490-1500-1183.jpg

 

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