L'amore..al chiaro di luna

di franci_sterek
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** e..la fine ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Scott:- Stiles! Stavi piangendo poco fa!
Stiles:- Io non piango mai, Scott! Non sono come voi lupi mannari dal cuore  di burro! Io sono un duro!-
Sc:- E allora cos’erano quelle lacrime che avevi agli occhi?-
St:- Un granello di polvere! Nell’occhio sembrava un macigno!-
Scott sorride. Conosce il suo migliore amico. Quelle lacrime uscivano dagli occhi, ma venivano dal cuore.  E la vista dell’amore della sua vita che correva verso un altro, doveva sicuramente aver fatto esplodere qualcosa in lui. L’amore è così. Orrendamente meraviglioso. E per quanto ne potesse sapere lui, nessuno mai ne era uscito senza un graffio.   Anche se mr. Io-sono-un-duro-e-tu-una-femminuccia Stiles non voleva ammetterlo, stava attraversando quella fase particolare dell’amore non corrisposto in cui le gambe si piegano quasi come fossero rotte. Quella fase in cui smetti di chiedere a te stesso come ti senti, perché non sei cosi sicuro di riuscire a tollerare la risposta.
Sc:- Stiles! Il mio superfiuto da lupo mannaro mi suggerisce che non stai dicendo la verità..perciò ti rifarò la domanda..Perche stavi piangendo?-
Stiles sbuffa. – E vabene..visto che il tuo fottuto superfiuto non si fa mai i fatti suoi, te lo dirò. Ma tu fatti uscire una sola parola, anche con la tua adorata cacciatrice di lupi famelici e lucertole sbavanti..e io giuro che desidererai non essere mai stato un lupo ficcanaso!-
Sc:- Promesso!
St:- Piangevo per Lidia. Piangevo perché piangere è tutto quello che riesci a fare quando la ragazza che ami da quando sei bambino corre verso un altro. Ti fa male. Ti trema qualcosa dentro, ecco.-
Sc:- Perciò ti arrendi? La lasci andare così? Senza nemmeno lottare per averla?-
St:- Amo il suo sorriso. Ma quello che la fa sorridere, non sono io..non sono le cose che fa con me, non sono i ricordi che le tornano in mente di nostri momenti.  La fa sorridere essere guardata in quel modo dal ragazzo che ama. Ma quel ragazzo non sono io.  Io voglio che sia felice.  E se questo significa lasciare che vada, bè.. la lascio andare.-

C’è il sole quel pomeriggio. Scott si stende sul prato e pensa alle parole del suo amico. E pensa che in quel ragazzo magrolino  ci sia molta più forza di quanta non ne abbia lui una notte di luna piena.

I giorni seguenti furono piuttosto difficili per Stiles. Il fatto è che in sogno continuava a rivedere quella scena, e non poteva fare a meno di chiedersi quale fosse, semmai una ce ne fosse davvero, la maniera migliore per smettere di pensare a quel momento.
“No, Stiles. Smettila. Seriamente. Lascia che vada. Non funzionerebbe mai tra voi, lo capisci? Tu sei solo un essere umano. Lei è immune al morso di un lupo, figurati alle lacrime di un idiota. Concentrati su te stesso. Qualcos’altro dovrà pur avere importanza, no?” Continuava a ripetere a se stesso che fosse tutto ok, eppure le lacrime uscivano da sole.
-Scott? Ciao. Stiles. Puoi passare da me? Ho bisogno di aiuto.-
-Stiles. Sono da Allison. Se mi dai due minuti, ti raggiungo!-
-Io..oh...vieni a piedi, però. Con la super corsa da lupo peloso farai molto prima che con la bicicletta di Scott lo sfigato!-
Scott ride. Poi aggiunge: -Due minuti e sono li.-
Stiles attacca. E si sente quasi sollevato. Tra poco il suo amico lupo mannaro sarà da lui. Allora finalmente potrà pensare ad altro.
“Certo, però..che cazzo di risposta! Uno ti dice ho bisogno di un aiuto, e tu cosa rispondi? Due minuti e sono li. Se fossi stato in punto di morte? Se mi fossi trovato tra le unghie di qualche suo collega licantropo? Mi avrebbe detto due minuti? Fottiti Scott. Sei un vero idiota. Tu e quei tuoi occhi sbrilluccicosi. Roba da matti.”
Stiles pensava al suo amico e rideva. In fin dei conti era un lupo piuttosto simpatico. Non come quello psicolabile di Derek. Quello si che era un problema.
“Appoposito. Fammelo sentire..non vorrei che il suo cervello di lupo pensasse che sto male”
-Stiles?!-
-D..Derek!-
-Che vuoi?-
-Si sto bene, grazie. Tu?-
-Non essere idiota. Sto parlando con mio zio. Abbiamo scoperto alcune cose su Jackson. Approposito. Vieni qua-
-Io….oh…no! Grazie! Sto aspettando il mio amico Scott e visto che lui è davvero mio amico rimarrò qui.-
-Cosa intendi dire? Io e te non siamo amici?-
-Quando non vuoi mangiarmi come pasto principale e non provi l’istinto di uccidermi trafiggendomi con quelle tue unghie lunghe, forse. Che poi, in tutta onestà, penso che potresti farti una bella manicure..-
Derek sorride. Poi lo interrompe.
-Benissimo. Sto arrivando io.-
-Sta arrivando Scott.-
-Chiamalo e digli di rimanere con la sua donna tirafrecce!-
-No! Io voglio stare col mio amico Scott!-
-Stiles! Tu adesso chiamerai quel cucciolo di lupo con gli occhi dolci del tuo amico Scott e gli dirai che non è più necessario che ti raggiunga. Lo farai, Stiles!-
-Non lo farò, Derek!-
-Stiles! Non mi sfidare!-
-Non credere che le tua zanne aguzze mi spaventino, mr lupo dagli occhi rossi!-
-Chi è l’alfa tra i due? Si fa come dico io!-
- Io non rispondo alle vostre regole da lupi lunopatici! Io sono un essere umano!-
-Purtroppo è vero! E questo sai non è un bene..Perchè col superfiuto potresti avvertire quando mi arrabbio..e col sesto senso, potresti riconoscere una cazzata, quando attraversa il tuo cervello! A tra poco, Stiles!-
Derek attacca.
“Maledetto Derek. Lui e la sua prepotenza da lupo alfa..fottutissimo stronzo a forma di lupo peloso!”
-Scott! Cambio di programma! Derek il sociopatico sta arrivando qui! Mi ha detto di dirtelo!-
-Stiles! Ok.. senti tra due giorni c’è la luna piena..facciamo una serata da lupi?-
-Io non sono un fottuto lupo, Scott. Non mi spuntano orrendi peli neri sulla schiena ne zanne appuntite dalla bocca. E inoltre, non mi metto a ululare alla luna, andando a caccia di uomini da mangiare crudi..tra l’altro io odio il sushi!-
-…Stiles! Cosa centra il sushi?-
-Ok, Scott. Faremo il piantarello alla luce della luna, ma ti avverto..prova solamente a pensare a me come a un tenero sashimi da mangiare in compagnia di qualche altro licantropo tuo amico e ti giuro che ti ammazzo!-
-Sempre se non ti ammazzo prima io…………..-
-Fottiti Scott. Ok?-
-Ahahahah. Vedrò che posso fare! Ciao stiles!-
-Ciao!-
Stiles attacca.
-Molto bravo Stiles! Vedo che cominci a capire come funziona! Forse c’è molto di un lupo, in te!-
Stiles si gira. Guarda verso la finestra e vede Derek.
“Quand’è che la smetterà di entrare a suo piacimento nella mia stanza, facendomi prendere un colpo ogni volta? Maledetti lupi mannari!”
-Derek! Vorrei ricordarti che c’è un campanello!-
-Si, lo so. E infatti è quello che devono usare le persone normali, per avvertirti del loro arrivo.-
-Dovresti usarlo anche tu! Mi hai fatto prendere un colpo!-
-Lo so..faccio  quest’effetto a molti! Ma…dimmi..cos’è che volevi di preciso da Scott?-
-Niente che ti riguardi, egocentrico di un alfa!-
-Mi riguardano molte cose, Stiles. Mettiamola cosi..puoi scegliere di dirmelo di tua spontanea volontà, oppure posso leggerti nel pensiero e saperlo da me..cosa scegli?-
-Fottiti!-
-Risposta sbagliata!-
Stiles sentì come se un chirurgo impazzito stesse bucando la sua testa con un trapano, come se gli stesse togliendo dal cervello i suoi pensieri.
-mmmh..interessante! Lidia eh?!-
-Sei un fottuto stronzo!-
Stiles si scaraventa contro Derek e cerca di colpirlo, ma il ragazzo con la superagilità da lupo mannaro schiva ogni suo colpo.
-Avanti Derek..senza attivare la supervelocità non puoi affrontarmi?-
Derek ride. –Non sfidarmi, Stiles!-
Stiles continua a tirare pugni, nel tentativo di colpire Derek. Derek rimane immobile. Poi da uno spintone a Stiles, che urta contro il muro.
-Ahiiiiiiiiiiiii!-
Derek si avvicina. Guarda Stiles negli occhi –Ti ho fatto male?-
-Si razza di idiota!- Stiles grida senza nemmeno guardarlo in faccia
-Te l’avevo detto di non sfidarmi. Scusami.-

Derek rimane in silenzio. Stiles si rialza e si guarda intorno. Derek è sparito.

“Maledetto stronzo! Fottutissimo stronzo con le zanne!  Perche cazzo di motivo continuo a farmi condizionare dai tuoi ricatti da maschio alfa? Stupido..stupido Stiles!”
Stiles si massaggia il livido sulla schiena e decide di uscire. Monta sulla jeep e va a cercare Scott.
Appena giunto davanti a casa dell’amico, Capisce che qualcosa non và. La finestra di Scott ha la serranda abbassata.
“Scott non ha mai la serranda abbassata. Che diavolo sta succedendo?”
Stiles si avvicina alla porta. La porta è aperta. In casa non c’è nessuno. Stiles sale le scale per recarsi nella stanza del suo amico. Scosta la porta. Vede Scott con le mani legate.
-SCOTT! Che cazzo sta succedendo?-
-Vattene Stiles.. Vai via!-
-Cosa? Chi…?-
Stiles non fa in tempo a finire la frase. Una lucertola bavosa con le squame bianche gli si scaraventa contro, atterrandolo.
“Jackson..perchè proprio tu? Doveva essere nonno Highlander-Argent Ad odiarci! Cosa vuoi tu?”
-Jackson! No! Lasciami!-  Stiles non riesce a dire altro. –Aiuto! Aiutooooooo!-
“Derek..Dove sei quando servi? Inutile lupo alfa!”
-Non sono inutile, Stiles. Porta rispetto!- Derek si trasforma in lupo e si avventa contro Jackson.
C’era una ragione molto piu grande del fatto che Jackson si trovasse in quella casa, ad aver scatenato la furia di Derek.  Stava avventandosi contro Stiles. “Lui non è un tuo pari, razza di lucertola col cervello sotto scacco!”
-Jackson. Chiedi a me quello che vorresti sapere da loro! Oppure devo pensare che sei come il tuo padrone? Troppo verme per essere uomo?-
Jackson si ferma. Spalanca gli occhi. Il kanima che è in lui sta regredendo. Riassume lentamente il suo aspetto umano.
-Cosi va meglio- dice Derek- Ora, vorresti spiegarci a parole tue quale motivo ti ha spinto a fare questo gesto di dubbia efficacia per spaventarci?-
-So che cosa hai scoperto Derek. E finchè le cose rimangono cosi, tu sei una minaccia. Perciò sto pensando di prendere con me qualcuno del tuo branco, per negoziare le condizioni del tuo silenzio-
Jackson si avvicina a Stiles. Gli solleva la testa da terra. Poi traccia una linea netta dietro al collo con le unghie. La frequenza cardiaca di Derek aumenta. Stiles grida. 
-Cosa vuoi Jackson?-
-Il mio segreto. Lo voglio indietro.-
Derek valuta velocemente la situazione. E gli viene in mente il pomeriggio precedente, quando al telefono con Stiles, gli aveva detto di aver scoperto una cosa importante. In quel pomeriggio in cui il suo cuore di lupo, stava prevalendo sulla razionalità di essere umano, per le parole di quel ragazzo che lo stavano accendendo come la paglia con il fuoco.
“Hai scoperto il segreto della mia trasformazione, Derek. Hai scoperto cosa mi è successo quando mi hai morso. Hai capito che il mio corpo ha rifiutato il tuo morso, ma che ne ha tratto beneficio. Mi ha trasformato in qualcosa che voi lupi non potete uccidere. Perché la mia pelle è il vostro veleno. So che puoi sentirmi.”
-Jackson..lascia andare Stiles!-
Jackson lascia la testa di Stiles, che cade inerme.
-Non riesco a muovermi! Non riesco a muovermi! Derek! Non riesco a muovermi!-
Derek respira veloce. Non sa di preciso cosa fare.
-Sta zitto Stiles!-
Scott grida al suo amico di tacere.
-Fottiti, Scott. E’ tutta colpa tua!-
-Colpa mia dici? E per cosa? Perché sei qui?-
-OH, PIANTATELA!- ringhia Derek.
-Toccalo di nuovo e sarai morto sul serio, Jackson!-
-Credo che tu non abbia capito qual è il problema, Derek. Molto bene, sarò più chiaro.. vieni con me Stiles!-
Jackson si ritrasforma in Kanima. Derek ringhia. Poi ulula. Jackson scappa, trascinando Stiles.
Derek libera Scott. –Chiama Allison. Ci servono le sue frecce.-
-Che cosa vuoi fare, Derek?-
-Fallo e basta! Abbiamo fino a questa sera. Poi Stiles morirà.-
Peter legge il pensiero del nipote. La rabbia, la preoccupazione e la paura si rincorrono nella sua testa.

“Sta’ calmo, Derek! Sta’ calmo!”

Derek guarda fuori dalla finestra il giorno che muore. Le prime stelle cominciano a splendere in cielo. Quella sera l’aria ha un odore strano. Ha l’odore della paura, dei piani che falliscono, del timore della sconfitta. “ E c’è odore di te. Resisti.”  Il suo sguardo è perso nel vuoto che lo circonda, nello stomaco le farfalle sbattono le ali velocissime.
-Derek? Che cosa intendi fare? Derek?-
Derek ha un sussulto nel tornare alla realtà . Peter è li che lo guarda, come se si aspettasse una risposta in particolare.

-Non lo so, zio. Mi sento inerme. Non lo so.-
-Faremo ben poco con un non lo so..trova Jackson. Io penserò a Nonno-felice-finto-rincoglionito-Argent!-
-Ho bisogno di Scott! Dovremo essere in due!-

-E di Allison..e..di un piano! Non potrai fallire due volte, Derek! Vai a prendere Scott e Allison. Portali qui. E Lidia. Porta qui anche lei.-
Derek corre verso la notte. In cerca del suo branco.
***
Scott è sul tetto con Allison. Sono felici insieme. Derek comincia a chiamarlo dal giardino.

-Scooooott! Scooooott! Esci! Scooooott!-
-E’ Derek!- dice Allison –Potrebbe essere importante, Scott!-
Scott scende verso il suo amico.
-Derek! Sono qui, piantala di urlare!-
-Alla buon’ora!  Dobbiamo andare a prendere Stiles! Avremo bisogno anche di Lydia.-
-Oh..questo potrebbe essere un problema!- dice Allison
-Un TUO problema, Allison. Da te voglio solamente due cose: che tu convinca Lydia, e che porti un paio delle tue frecce all’argento!-
-Lei no, Derek. Non la metteremo in pericolo questa volta!-
- E’ il tuo migliore amico, Scott! Razza di ingrato! Ricordi quando trasformavi per le prime volte le tue chiappe flaccide in glutei atletici da lupo mannaro? Chi è che ti è rimasto vicino? Ricordi quando avevi bisogno di un amico con cui sospirare per Allison? E’ da lui che andavi, se non sbaglio! Adesso lui è lì, e ha bisogno di noi! Perciò verrà anche lei..e non da sola!-
-Ha ragione, vengo anche io! Chiamo Lydia!- Allison si allontana.
- Sei uno stronzo, Derek! Se Allison avrà un solo graffio, ne risponderai a me!-
-Cosa fai, Scott? Cerchi di spaventarmi? Sei lupo da un quarto d’ora..non sei nella posizione di intimare nulla!-
-Sei odioso. Mi verrebbe di pensare che provi qualcosa per Stiles…-
Derek afferra Scott per il bavero della giacca. Lo scaraventa a terra. –TU-NON-SAI-NULLA-DI-ME-PERCIO’-NON-ANDARE-IN-GIRO-A-SPARARE-STRONZATE-COME-QUESTA-O-TI-GONFIO-QUESTA-FACCIA-DA-TROGLODITA! Chiaro?-
Scott annuisce. Allison si avvicina.
-Andiamo a prendere Lydia. Ma facciamo in fretta. Temo che potrebbe cambiare idea..-
-Molto bene. Scott..ci porti tu? Ah no..è vero..tu hai la Mountain Bike! Ahahahahah!- Dice Derek.
Scott lancia un’occhiataccia a Derek. Poi si avviano.
**

Lydia li accoglie in modo strano. Non è acida come al solito. Sembra invece molto preoccupata.
-Allis! Mi hai fatto preoccupare! Cosa sta succedendo?-
-Non abbiamo molto tempo! Andiamo! –
-Si tratta di Jackson. Ha preso Stiles. Lydia..devi parlare con lui..- Derek la guarda.
-E..?- l’ espressione di Lydia è equivoca. Abbozza un mezzo sorriso. Derek lo nota.
-Tu lo attrarrai. Noi ci parleremo. Cercheremo di risolvere la situazione in maniera tranquilla...se questo non sarà possibile, passeremno al piano B-
-Qual è il piano B, Derek?- Lydia ora sembra molto interessata.
-Lo vedrai..- Derek insospettito dell’espressione della ragazza, non aggiunge altro.
-Andiamo!- dice Allison.
Derek torna a casa, con i tre ragazzi. Peter lo vede.
-Ben fatto, Derek!-
“Credo che Lydia sia controllata. Non parlate con lei del piano”
Peter e Scott annuiscono. Allison li osserva.
“Devo scoprire dove sta..ma non riesco a trovarlo! Zio..aiutami!”
“Sei un Alpha di pessima qualità, Derek. Concentrati. Pensa a quel neo maggiorenne che ti fa tanto agitare, pensa al suo odore..dovrà pur portarti da qualche parte….”
Derek chiude gli occhi. Cerca nell’aria un indizio che lo portasse da lui. “Forza….forza…Derek..concentrati!”
Poi all’improvviso la pista appare, chiara e netta.
-Ce l’ho! Andiamo!-
**
Arrivati nella foresta, Derek chiede a Lydia di chiamare Jackson.
-Lydia! Chiama Jackson! Fallo!-
Lydia esita un attimo. Poi obbedisce.
-Jackson! Jackson! Dove sei? Jackson!-
-Devi urlare, Lyydia! Cosi non può sentirti!- La ammonisce Scott.
-JACKSON! JACKSON!-
Jackson appare. E Stiles con lui. E’imbavagliato.  Jackson lo tiene dal colletto della camicia a quadri. Lo spinge a terra. Stiles si piega sulle ginocchia. Guarda i suoi amici. Ha il volto pesto.  La sua vista fa sussultare Derek. Il suo respiro diventa superficiale. Piccoli respiri ravvicinati.
Derek sente la rabbia montargli dentro. “ io ti polverizzo. Ti avevo avvertito.”
Le sue mani si trasformano in zampe. Le sue unghie diventano artigli. Derek sta cambiando aspetto.
-Derek! NO! Abbiamo un piano! Derek!- Scott grida. Cerca di far tornare in sé il suo amico.
Derek sente il viso prendere fuoco. Chiude gli occhi, respira forte. Poi torna in sé. Scott ha ragione.
Jackson con un ghigno si rivolge all’alpha dicendo: -Mi cercavi, Derek?-
Lydia cade a terra. Derek la guarda.
-Oh..si! Devo ammettere che l’idea di usare Lydia come esca ha funzionato..- dice Jackson –Perché ora siete qui! Tutti insieme!-
-Che significa?- Dice Scott, affiancandosi a Derek.
-Significa che l’ho usata, Scott.. quando quel giorno mi ha abbracciata, ho potuto graffiarla. Nel graffio c’era una tossina con la quale ho potuto controllare la sua mente! Quella sciocca credeva che io fossi tornato da lei..come se mi fosse mai importato davvero qualcosa, poi..-
Quelle parole sono come pugnali nel cuore di Stiles, che con tutta la voce che gli è rimasta nella gola, comincia a urlare. “Avrei potuto sopportarlo, che fossi felice con un altro, Lydia. Ma cosi no..non posso davvero!” continua a ripetersi .
I suoi pensieri passano nella testa di Derek, e lo trafiggono. L’espressione impassibile viene tradita solamente dalla leggera flessione delle labbra. “La ami Stiles. E io non posso competere con questo tipo di amore. Devo salvarti. Non potrei perdonarmelo, se tu non fossi salvo.” Derek lo guarda, e avverte uno strano calore avvampare. Sente dentro un grande dolore. Ha paura che possa succedere qualcosa a Stiles. Poi sente l’eccitazione crescere sempre piu forte.
-Cosa c’è Derek? Sembri un lupo in gabbia! Ahahahahha!-
-Bel lavoro, Jack!- Da una siepe irrompe Gerard. Con l’espressione di trionfo di chi sembra già avere la vittoria in tasca –e…buonasera a voi tutti!-
Gerard si gira verso la nipote, alla quale si rivolge :-Non sai quanto mi sconforta che tu sia qui, Allis! Vorrà dire che mi aiuterai!- Guarda la nipote con aria di sfida.
-Morirai, Gerard! Fidati di me!- Esclama lei.
Peter trasformatosi, ringhia forte prima di spuntare alle spalle di Gerard. Gerard se ne accorge e comincia a sparare. Scott si butta sul vecchio atterrandolo, cercando di attrarre su di se la sua attenzione.
Gerard indietreggia strisciando, prima di finire i colpi. –Saluta tutti, Gerard! Da bravo!- dice Scott.
Peter si avventa su lui, e lo morde all’altezza della giugulare. Gerard ansima, prima di accasciarsi a terra.
Jackson si sente inspiegabilmente debole. Guarda Derek con aria spaventata.
-Allora Jackson…vogliamo parlare delle condizioni della tua resa?- Jackson si accorge di essere circondato. Scott…Peter..Derek..Allison. Un cerchio perfetto. E’ cosi che si muovono i lupi, quando sono in branco.  Sente il cuore pulsare veloce.
 –Non ho sentito la tua risposta, Jacky!- Lo ammonisce Derek.
Jackson cerca di valutare velocemente la situazione. “Ci sono tre lupi che non possono mordermi, né graffiarmi. E c’è Allison. Lei si che potrebbe causare problemi. Ma non sembra avere armi. Non una di quelle palle all’argento,comunque. Senza contare il fatto che sono senza padrone. Potrei averne un altro. Ma dovrei comunque scampare ad ora.”
Jackson afferra Stiles. Sa di avere un’arma a sua disposizione - Dì un po’, Derek..secondo te potrebbe morire prima con un taglio netto, oppure con un morso?-
Derek lo guarda. Ha paura. Teme che possa succedere qualcosa a Stiles. –per l’ultima volta, Jackson…cosa vuoi?-
-Voglio te in cambio di lui, Derek. Te. Sei disposto a morire al suo posto, Der?-
Derek ha il respiro affannoso. Peter lo guarda. “Derek. Non essere ridicolo. Nessuno di noi può toccarlo. Allison si. Un solo colpo, e questo stronzo creperà avvelenato!” “Ho paura, zio. Non per me. Per Stiles. Ho paura. E’ colpa mia.”
-ALLIS…..ORAAAAAAA!- Peter intima alla ragazza di sparare. E la sua mira non sbaglia.
Colpisce Jackson in piena fronte. Jackson cade a testa indietro, lasciando Stiles.
Derek si tuffa sul ragazzo, slegandolo e sbavagliandolo.
Jackson striscia verso Lidia.
-Stai bene? Stiles?- Derek lo guarda.
Stiles vede Jackson avvicinarsi a Lydia.
-Derek! Guar….- mentre prova a parlare con l’amico, una strana scena avviene davanti ai loro occhi. Lydia si trasforma nella lucertola morente e Jackson rimane a terra, senza sensi.
Scott e Allison corrono verso Lydia e cercano di aiutarla. Lydia guarda la sua amica. Poi guarda in alto, prima di non vedere più nulla.
 

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Capitolo 2
*** e..la fine ***


Allison tiene la testa della sua amica tra le mani. Poi affonda il viso sul torace di Scott. Scott guarda Derek. Derek guarda Scott. Poi Stiles. Stiles guarda Derek, poi Scott. Poi vede Lydia. –LYDIAAAAAAAAA! NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- Scoppia in un pianto disperato.
Derek chiude gli occhi. Quella scena lo stava distruggendo. Peter si allontana.
Stiles cerca di rialzarsi. Striscia sui gomiti per dirigersi verso di lei. La vede. La pelle di Lydia è già cerulea, ormai. Stiles la guarda. Prende la sua mano. Poi si accascia su di lei, piangendo. –no..Lydia...no!-
-Stiles..io..- Scott prova a parlare al suo amico –Noi..non potevamo saperlo. Stiles!-
-Vattene! Andatevene! Viaaaa!-
Scott guarda Derek. L’alpha gli fa cenno di andare. Scott afferra la mano di Allison.
-Era la mia migliore amica, Scott. Ed era innocente.-
-Lo so-
-Portami a casa, ti prego!-
-Andiamo!-
La aiuta a rialzarsi. Poi si allontanano.
Derek rimane a guardare Stiles. Vorrebbe fare qualcosa per lui, perché vederlo in quello stato lo uccide ancora di più della consapevolezza che non potrà mai averlo.
-So che sei qui dietro, Derek. Vattene anche tu. Non ti voglio qui!-
-Voglio sapere come stai, Stiles!-
-Sto di merda. Non si vede? Ora se puoi allontanarti…te ne sarei grato-
Derek lo guarda. Si gira. Lo guarda un’ ultima volta. Poi si allontana.
**
-Lydia! Perché? Perché hai amato sempre il ragazzo sbagliato? Non ero un lupo, né una di quelle supercreature che piacevano a te. Ma avrei potuto amarti in un modo unico. Con tutto me stesso. Più di me stesso. Saresti stata felice con me, Lydia. Ti saresti sentita amata. Perché io ti amavo davvero. Perche, Lydia?-
Derek sente Stiles dall’albero dietro il quale si è nascosto. E vorrebbe provare a bloccare i suoi pensieri, ma corrono veloci più delle sue zampe da lupo.
“Non so perché rimango qui, ad ascoltarti, Stiles. Ogni parola che stai dicendo mi da una pugnalata. Ma non posso fare a meno di farmi fare male da te. Ama me come ami lei. E’ tanto difficile per te, Stiles? Lo sai quello che rischio ogni volta che ti metti nei guai? Rischio la mia lucidità per te, ragazzino. Per quella voglia che avrei di farti mio. Per quella paura che ho di perderti, che è più forte della voglia di averti. Per tutto questo, sto rischiando”.
Stiles si alza. Prova a rigirarsi per tornare a casa. Muove qualche passo, poi cade. Si addormenta a terra, quasi come se il sonno fosse la manifestazione del suo shock emotivo. Derek lo vede. Si avvicina. Lo prende in braccio e lo porta a casa.
**
Nel metterlo a letto, Derek sente sentimenti contrastanti. Vorrebbe lasciarlo riposare, dargli il tempo di metabolizzare la giornata, e nello stesso tempo vorrebbe svegliarlo e baciarlo, e dirgli quanto non riusciva a non pensarlo. Lo guarda. Stiles si sveglia.
-Aaaaaaaaaaaaaaaaaah! Derek…che cazzo fai qui?-
-Stiles..lieto di vederti anche io..comunque ti sto mettendo a letto. Sei crollato. Ora me ne vado-
Stiles ancora intorpidito dal sonno dice -No Derek..non andare..non ancora..resta qui..con..me.-
Prende la mano di Derek e si addormenta. Derek si sdraia al lato del ragazzo. Poi lo abbraccia  e si addormenta. Qualcosa dentro, la sua angoscia, trova finalmente pace.
Quella mattina era arrivata veloce. Troppo veloce. Derek apre gli occhi. Il risveglio è insolitamente piacevole. Guarda Stiles dormire, circondato dal suo braccio. Derek sorride. “Credevo di aver solamente sognato tutto questo. Invece sta accadendo davvero”.
Si tiene la testa con l’altro braccio e lo guarda. Stiles gli dà le spalle. Ma mentre dorme ha un’espressione da cucciolo. “Quanti guai può fare, tutti insieme, una persona sola? Tu ne fai di più..hai il potere di farmi andare da zero a cento in due secondi, quando spari le tue stronzate “made in Stiles”..però..nonostante tutto mi costringi a stare qui..a guardarti..a volere vederti stare bene..mi stai costringendo lasciandomi libero..non facendo nulla per tenermi con te..”
Stiles si rigira. Adesso ha il volto verso Derek. Si risveglia. Lo vede.
-Derek..ma…allora…sei rimasto?-
-Certo che sono rimasto. Me l’hai chiesto. Dove altro sarei potuto andare?-
Stiles sorride. –E’……bello-
Derek anche sorride- Cosa è bello?-
-Che tu sia qui. E’ bello-
-Anche per me è bello, Stiles.-
-E allora perché non rimani?-
-Perché tu hai bisogno di dormire ancora un po’. E io ho bisogno di lasciarti riposare..-
Stiles lo guarda. Quella mattina i suoi occhi sono diversi. Azzurri. Ma non di ghiaccio. Oggi sembrano più del colore dell’oceano.
-Hai gli occhi stupendi questa mattina!-
-Sono felici di quello che vedono..-
Stiles sorride di nuovo e arrossisce. Si avvicina lentamente a Derek e fissa le sue labbra. Si avvicina fino a sfiorarlo. Lo guarda negli occhi. Poi chiude i suoi. Lo bacia. Un bacio leggero. Si allontanano e si avvicinano di nuovo, fino a raggiungersi. Le labbra si incollano come se si fossero trovate, dopo una lunga ricerca, come se fossero ferro e calamita. Destinate a incontrarsi. Derek insinua la punta della lingua nella bocca di Stiles. Stiles solleva la sua, quasi a volersi far trovare. Le loro lingue si intrecciano veloci e avide l’una dell’altra. Stiles allunga le braccia sul collo di Derek e lo avvolge in un abbraccio. Derek sente in quell’abbraccio di essere a casa. Come se tutto prima di allora non avesse avuto importanza. Solleva Stiles e avanza verso il letto. Poi lo adagia. Si stacca da quel lungo, emozionante, primo, eterno bacio.
-Devi riposare, Stiles.-
-Non voglio dormire, ora. Non posso. Non più.-
-Ci riuscirai. Altrimenti potrei alterarmi-
-Oh…per carità..ci manca solo che mi buchi da parte a parte con le tue zanne da licantropo!-
-Stai zitto, Stiles!- “ il mio corpo risponde molto bene alle provocazioni, caro il mio essere umano! Potresti metterti in una situazione delicata, se mi sfidi!”
-ffffffffff..Che palle i lupi mannari! Insopportabili. Odiosi. Buonanotte!-
Stiles si addormenta a pancia in giù.
Derek lo copre, scrive un biglietto, poi va via.
“ Tu sarai la mia rovina, rachitico di un essere umano con la lingua biforcuta”.
 
Stiles entra in classe. Scott lo saluta. Il pomeriggio precedente sembrava passato da una vita.
-Stiles!-
-Scott!-
-Come ti senti?-
-Bene-
-Sei sicuro?-
-Si-
-Sei riuscito a dormire?-
Stiles sorride. Si. Un gran bel sonno. E che risveglio!
Scott sente l’odore della felicità intorno al suo amico. Sorride.
-Che è successo ieri?-
-Oh..’fanculo! Tu e il tuo fiuto del lupo da tartufi!-
Stiles si siede. Nelle mani stringe il biglietto. Lo accarezza, come se questo gli desse ancora per un attimo quel brivido.
**
La mattina vola in fretta. Stiles continua a leggere quel biglietto. Ripensa a quel bacio. E a tutte le emozioni che gli erano annesse.
-Ehi? Chiappe-troppo-secche-per-essere-mannare-Scott? Stasera c’è la luna piena?-
-Si!-
-La vediamo insieme allora?-
-Ok.-
**
All’uscita Stiles corre fuori. Vede la macchina nera di Derek. Abbassa il finestrino. Stiles si avvicina.
-E’ stato un bel risveglio!- dice a Derek.
-Si..lo è stato! Sali..devo parlarti!-
Stiles sale. Chiude lo sportello. Si avvicina a Derek. Gli dà un bacio veloce. –Allora?-
-Questa sera tu starai a casa!-
-Cosa? NO!-
-Stilinsky sono stato chiaro?-
-Hale, puoi scordartelo! Devo vedere la luna piena con Scott questa sera! Perciò metti da parte il tuo borbottio da lupo alfa e lasciami andare in tutta libertà! -
-Ahaahahhahahahahha! Quale motivo particolare credi che ci sia perchè io ti lasci andare in compagnia di un lupo mannaro di ultima categoria nel bosco ad ululare alla luna “in tutta libertà”, in una notte di luna piena?-
-Oh..non farmi la predica, ora! Sei tu quello lunopatico tra i due.. Perciò……. Ci andrò. Con o senza il tuo permesso.. io non sono un lupetto succube delle tue minacce mannare! Io sono un essere umano!-
-Purtroppo si! Infatti sei un idiota! Ti porto a casa! Durante il tragitto, cambierai idea!-
-Ho la Jeep parcheggiata là. Torno da solo. Cosi non potrò cambiare idea! –
Derek sospira.  –Ci sentiamo dopo, allora..-
Ancora un bacio. Poi Stiles scende. Mette in moto la Jeep e si avvia verso casa.
**
Il cellulare di Derek suona. SMS. Derek lo apre. E’ Stiles.
“ Auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!”
Derek sorride. Fottuto, fottutissimo Stiles!
 
Quella sera la luna si vedeva nitidamente. Scott e Stiles, armati dei migliori progetti, si stavano addentrando nella foresta. Avrebbero passato là, la loro notte mannara.
Stesi sul prato riuscivano a sentire il profumo dell’erba e dei primi fiori.
-Tra poco sarà primavera, Scott!-
-Già..Si sente nell’aria cambiata-
Stiles prende una birra. Poi ne porge una a Scott.
-Devo raccontarti una cosa, Scott. Derek mi ha offerto il morso-
-COOOOSA? Quando?-
-Un po’ di tempo fa. Ma io ho rifiutato-
-Fiuuuuuuu! Menomale!-
-Detto da te suona strano!-
-Stiles, essere un lupo è una figata per la maggior parte del tempo, ma fa anche schifo!-
-Oh, si! Risvegliarti campione di Lacrosse dopo una vita da pippa in materia, riuscire a prendere l’unica donna che ami, fiutare il pericolo e leggere la mente degli altri, prevedendo reazioni e parole, correre alla velocità della luce e avere il rispetto di tutti per questo dev’essere sicuramente una cosa che fa schifo!-
-Fa schifo perdere il controllo e ferire fisicamente le persone che ami, fa schifo non essere più lucido e vedere gli altri guardarti con disprezzo, fa schifo avere il rispetto per paura. Fa schifo, Stiles..come mai l’hai rifiutato, se lo volevi così tanto?-
-Perché sono stato un’idiota, ecco perché. Vorrei saper badare a me stesso, vorrei saper correre veloce per mettere in salvo le mie chiappe mannare da solo, vorrei avere il superfiuto per leggere i pensieri dello psicolabile…no..oddio..quest’ultima cosa non devo averla detta davvero!-
-Psicolabile? AAAAAAh…dovevo immaginarlo che centrava Derek!- Scott da un buffetto sulla guancia di Stiles-Allora? Che succede con lui?-
-Non succede un bel niente, razza di deficiente con la faccia da lupo in vacanza!-
Scott sorride. –E allora che perché sei arrossito?-
-Oooooh…va a farti fottere. Tu e il superfiuto..fiuta un posto dove posso trovare della legna, piuttosto! Fa freddo e voglio accendere il fuoco!-
-Ci vado io a prendere la legna, Stiles! E’ pericoloso questa sera!-
-Mi sono rotto di questa storia..non ho bisogno di una baby sitter..sono in grado di badare a me stesso, grazie!- Stiles sbotta e si alza. Poi si addentra nella foresta.
**
Derek affacciato alla finestra, guarda la foresta subito fuori dalla sua casa.
“Stai attento, Stiles! Lo so quello che stai pensando. Non verrò a cercarti, come promesso! Ma se ti cacci nei guai…io……”
-Derek!-
-Peter!-
-Che ne dici di portare i tuoi livelli di luposterone ad una soglia tollerabile? Ho bisogno che tu sia lucido questa sera!-
-Perché cosa dovrebbe succedere stasera, Nostropeter?-
-Alla tuo brillante intuito da gattone innamorato è sfuggito un dettaglio. Abbiamo lasciato Jackson nella foresta-
-E….quindi? Dovrei sbaciucchiarlo e portarlo a casa? Ha avuto quello che meritava!-
-No. Non devi farlo tu..qualcun’altro al posto tuo si è preso la premura..-
-Non ti seguo, Peter…-
-Jackson ha preso la linfa di Lydia! E’ morta lei al posto suo!-
-Perché non me lo hai detto prima?-
-Perche eri troppo impegnato a miagolare alla luna la tua malinconia come un teen ager in calore, ecco perché!-
-Quindi cosa dobbiamo fare ora?-
-Trovarlo. Sai se c’è qualcosa che potrebbe attrarlo?-
Derek distoglie lo sguardo dallo zio e guarda fuori, verso la finestra. “…Stiles!”.
-Puoi smetterla di pensare a quel ragazzino per un solo, fugace istante, razza di pervertito col pelo lungo?-
-Stiles! E…Scott! Sono nella foresta! Volevano fare una serata mannara!-
Peter si porta una mano alla faccia, quasi sorpreso –Adolescenti! Puah! Dobbiamo raggiungerli prima che sia troppo tardi..se è come penso..Jackson si farà vivo!-
Peter e Derek corrono nella foresta. Fiutano l’odore dei due ragazzi e li raggiungono.
-Scott!-
-Derek..Peter! Che fate qui?-
-Ci assicuriamo che rimaniate incolumi! Dov’è Stiles?- Derek si guarda intorno. Poi ricorda.
“Quel folgorato di Stiles ha preteso di andare a trovare della legna da solo. Si ma…dov’è?”
-Stiles..è andato a fare la legna! Ho provato a spiegargli che da solo era pericoloso, ma ha preteso di andare lo stesso senza di me..io..-
-Ma che generazione di lupi siete? Che fine ha fatto lo spirito di persuasione?- Peter è infuriato. L’incoscienza di Scott potrebbe costare cara. Peter teme che Derek perda il controllo di nuovo, come era successo l’ultima volta.
-Lo spirito di ricatto, volevi dire!- Stiles spunta da dietro un cespuglio, con della legna tra le braccia.
Derek, Peter e Scott si girano. Derek chiude gli occhi e tira un respiro di sollievo.
**
-Mi sembrava di aver detto persuasione, Stiles!-
-Devo correggerti ancora, Peter! Voi ricattate, non persuadete!-
-Ma davvero? Vogliamo scommettere?-
-Visto? 1 a 0 per me! Ho sempre ragione!-Stiles esulta
Derek lo guarda minaccioso. Stiles se ne accorge, percui smette di esultare e deglutisce i suoi versi, prima di tacere.
**
Quella notte trascorre tranquilla. Scott offre a Derek e Peter della birra. Nessuno dei tre sembrava accennare alla trasformazione. Stiles, dal canto suo, continuava a mettere alla prova la pazienza dei tre, con le sue battute fuori luogo. Intorno a loro, fatta eccezione per qualche sporadico fruscio delle foglie agitate dal vento, c’era silenzio. Troppo per Peter, che dalla vita aveva imparato che non bisogna mai abbassare la guardia. Mentre le ore passano, la luna scende. I quattro decidono di coricarsi per un paio d’ore.
**
Peter ha un presentimento. Qualcosa sta per accadere. Apre gli occhi all’improvviso e nell’oscurità li vede. Occhi gialli. Tanti. Nascosti tra i cespugli.
-Ehm…Derek..? Hai invitato qualcuno a mia insaputa a questo falò di sfigati?- Peter sussurra al nipote per svegliarlo
Derek apre gli occhi. Li vede. –Direi di no!-
-Che cosa facciamo?-
-Riflettiamo!-
Stiels si sveglia di soprassalto e per poco non ci resta secco –IIIIIIIIIIIIIIIH! E questi chi sono?-
-Cosa cazzo c’è tanto da urlare?- Chiede Scott
-Chiedilo al tuo amichetto cuor di leone!- Risponde Peter
- Non sono un fifone, ma a differenza vostra, io sono un umano senza superpoteri..e…- mentre Stiles spiega le sue ragioni, Derek lo interrompe bruscamente.
-Stiles..chiudi quella bocca!-
“quella bocca sexy..” pensa Derek tra sé e se. Una specie di fitta lo colpisce nel basso ventre. “No. Non ora. Derek…non puoi avere pensieri sessuali proprio ora..”
Peter si gira verso il nipote. Non crede alle sue orecchie appuntite. “tu sei un cazzo di lupo pervertito..seriamente Derek..fatti aiutare!”
Stiles tace. Capisce che la situazione non si mette bene.
-Che cosa facciamo?- chiede Scott.
-Cosa sono?- Chiede Stiles
-Quanti sono?- chiede Scott
-perché sono qui!- Chiede Stiles.
-OOooh…piantatela! Invece di giocare al piccolo detective, concentratevi sul da farsi..-
-Io non posso..ehm…io tecnicamente non sono un lupo…anzi..se il piano contempla un modo per portare Stiles in salvo, io…accetto volentieri!-
-Stiles smettila! Rimarrai qui..volevi la tua serata mannara? Adesso l’avrai!- Derek taglia corto.
“ Derek! Scott! Sono iene! Si muovono in branco e non lo fanno mai a caso. Sono fedeli al loro alpha..quando una di loro viene esiliata dal branco, il branco la insegue finchè non la accerchia..e..la sbrana! Dobbiamo capire qual è l’alpha.. Troviamolo e uccidiamolo!”
“ Cosa vogliono da noi?” Chiede Scott
Derek sposta lo sguardo dallo zio al cespuglio “Noi!”
**
-Qualcuno può spiegarmi qualcosa, o voi lupi mannari avete anche tra i vari optional, anche il silenzio a oltranza?-
-Stiles! Stai per assistere ad una lotta tra branchi. Ti prego di rimanere vicino a noi.-
-Voglio il morso. Lo voglio anche io!-
-Non mi sembra questo il luogo per discuterne!- Gli risponde Derek. Poi i tre si trasformano.
**
Le iene escono dalla siepe. Sono 5.
“Tra di loro c’è un alpha. Troviamolo!”
I tre lupi ringhiano. Si stringono in un cerchio, ognuno con le spalle rivolte contro le spalle dell’altro. Stiles è all’interno di questo cerchio. Tiene tra le mani un pugnale. “E’ la mia occasione!” pensa.
La prima iena si avventa su Scott, che colto di sorpresa cade a terra. La seconda e la terza puntano a Peter. La quarta e la quinta stanno attaccando Derek.
Derek viene assalito da entrambe le iene contemporaneamente. Riesce a liberarsi della prima, atterrandola e graffiandola. La seconda lo morde sul collo, attaccandolo dalle spalle. Derek ringhia. Stiles, che non è stato notato, raccoglie un sasso da terra e lo tira verso la iena. Vuole distrarla, per dare a Derek la possibilità di ucciderla. Il colpo va a segno. La iena lascia Derek e si dirige verso Stiles. Stiles indietreggia, maledicendo il suo piano.
Derek lo vede, e fa per girarsi, quando un’altra iena lo aggredisce. Scott, che si è liberato, colpisce a sua volta la iena che stava attaccando Derek, atterrandola.
Derek urla verso di Scott- Non pensare a me, aiuta Stiles!- Scott si mette in cerca dell’amico.
Peter nel frattempo ha ucciso una iena mordendola sul collo. Viene a sua volta morso dalla seconda iena. Derek si gira verso lo zio e insieme ringhiano. Quindi ricominciano a fronteggiare le iene.
Stiles continua ad indietreggiare. Inciampa in un sasso e cade a terra. La iena procede a piccoli passi verso di lui, pregustandosi il suo sapore. Stiles indietreggia muovendosi sui gomiti, finche non si trova con le spalle contro un enorme masso. E’ in trappola. “Ok Stiles. Ok. Sei un idiota, ma se questa volta ti salvi, giura che cambierai!” ripete a se stesso di essere un idiota. Poi pensa a Derek e a tutte le volte in cui ha rischiato per lui. Qualcosa dentro di lui si accende.
La iena salta verso di lui, ma proprio mentre stava per atterrare su di lui, Stiles la pugnala. La iena urla il suo dolore spalancando gli occhi. Poi atterra senza vita.
**
Scott trova Stiles mentre la iena atterra.
-Stiles!-
-Scoooott!- Stiles si rialza velocemente e si reca verso l’amico.
-L’hai uccisa?-
-Si…si! Riportami indietro!-
Scott ritorna con Stiles dagli altri.
Derek nel vederlo ancora vivo ha quasi un sussulto. E’ stato ferito da una delle tre iene ancora rimaste. Perde del sangue. Stiles lo vede. Si guarda intorno e cerca di trovare la maniera di aiutare Derek. Peter è a terra. La iena ha le zampe anteriori sul suo torace e sta ringhiando contro la sua faccia. Peter ringhia a sua volta, ma anche lui è ferito. Scott si lancia ad aiutare i suoi amici.
Stiles si guarda intorno. “Avanti! Avanti Stiles! Fatti venire un’idea!” poi vede il fuoco. E’ quasi spento. Decide di ravvivarlo. Alza un ciocco infuocato e si avvicina agli altri. Le iene alla vista del fuoco indietreggiano.
Derek e Peter riescono ad alzarsi. Scott ha il fiato corto, ma riesce ancora a camminare bene.
Stiles avanza verso le iene con il suo ciocco. Le iene indietreggiano ancora, finche non fuggono.
Derek e Peter cadono a terra privi di sensi.
-Dobbiamo portarli via di qui, Stiles! Ma come?-
Stiles solleva Derek. Si mette il suo braccio intorno al collo e comincia a camminare. Scott fa lo stesso con Peter.
Attraversano la foresta, fino ad arrivare a casa di Derek.
Stiles da un calcio alla porta, che si spalanca. Poi lasciano a terra Derek e Peter, e prendendo fiato, chiudono la porta.
Al loro risveglio Peter e Derek si ritrovano accasciati sul pavimento. Vicino a loro, ci sono Scott e Stiles che dormono sul divano.
Derek si alza in piedi. Si dirige verso il divano. Vorrebbe uccidere Stiles e le sue idee di merda. Ma si limita a guardarlo e a sorridere, sedendosi a terra di fronte a lui  “Siamo in salvo. Anche grazie a te”.
Stiles si sveglia. Vede Derek. Derek gli fa cenno di star zitto. Stiles si alza. Si mette a sedere accanto a lui.
Non si dicono una parola. Poi Stiles  prende a braccetto Derek e poggia la testa sulla sua spalla. Derek si gira verso di lui. –Grazie per avermi salvato, Stiles!-
Stiles solleva la testa e lo guarda –Tu mi salvi ogni volta..-
Derek gli sorride e Stiles a sua volta. E in quel sorriso c’è tutto quello che entrambi, in quel momento, avessero potuto desiderare. Un luogo sicuro. La protezione. La certezza di stare insieme.
Rimangono entrambi senza parlare. La testa di Stiles è sulla spalla di Derek. Quella di Derek è poggiata alla testa di Stiles.
Derek ripensa alle parole di Stiles, e decide di affrontare l’argomento
-Lo vuoi davvero quel morso?-
Stiles si gira di nuovo verso di lui  e nella sua testa risuonano le parole del suo amico Scott:  “Essere un lupo è una figata per la maggior parte del tempo, ma fa anche schifo”. Ripensa alla storia del ferire chi ami e al fatto di non essere accettati.   Guarda l’azzurro di quegli occhi e rimane per un attimo ancora a pensare.
Poi con la testa, per la seconda volta, fa cenno di no.
 

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