together? forever.

di hazzasvojce
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Mi svegliai di soprassalto.
Avevo fatto un sogno bruttissimo e avevo le lacrime agli occhi
Sognai che il mio ragazzo era una creatura misteriosa, che non avevo mai visto prima
 
 
Questa creatura andava in giro per la cittá a seminare terrore e arrivó anche a casa mia
 
 
Io ero in casa con mia sorella e i miei genitori.
 
 
Ad un certo punto la porta fu sfondata da lui e io gridai "HARRY! FERMATI", ma lui non sentiva ragioni perció continuó 
a rompere tutto.
 
Io avevo paura. Tanta paura.
 
Poi, all'improvviso, la creatura si arrabbió ancora di piú (non so per quale motivo) e se la prese con i miei e mia sorella.
 
Li portó via con sé, lontano. Peró risparmió me. E questo mi fece pensare.
 
Che la creatura sapesse quello che stava facendo? Che sapesse chi ero io?
Non potevo saperlo.
 
Quando mi svegliai, Harry era di fianco a me. Presi uno spavento, perché avevo paura di star ancora sognando.
Ma lui mi tranquillizzó. 
 
 
"Stai tranquilla Kate, é tutto apposto" disse, accarezzandomi i capelli.
 
 
Io riappoggiai la testa sul cuscino e ripensai di nuovo al sogno. Era solo un incubo? Come mai avevo
fatto un sogno del genere? Lo avrei rifatto la notte sucessiva?
 
Non lo so. Puó darsi di si. Come puó darsi di no.
 
Allora decisi di alzarmi e di andare a fare colazione.
 
Andai in bagno, mi lavai il viso per svegliarmi una volta per tutte da quell'orrendo incubo.
Mi vestii. Decisi di mettermi un paio di pinocchietti color verde acqua e una maglietta a maniche corte
color crema. Poi scesi in cucina.
 
 
Mia sorella era già lì che mangiava.
 
 
"Guarda chi ritorna dal mondo dei morti!" disse, sempre con il suo ghigno malefico. 
 
"Oh, che simpatica che sei  Jess. Davvero. Non so cosa farei senza il tuo umorismo" fu la mia risposta secca.
 
Harry era venuto a passare le vacanze con noi alla casa in montagna, una casetta in mezzo al bosco. Sembrava quella dei sette nani
Ce l'avevano data nostra madre e nostro padre quando erano morti. Era il loro unico regalo.
Io all'inizio ero contraria al fatto di ritornarci, perché me li ricordava troppo. Troppi ricordi. E troppi ricordi fanno male. 
Peró poi ho cambiato idea. Forse  dopo tutto non era cosí male. Quindi ci siamo trasferite lì per l'estate e avevo chiesto a harry se gli andava di venire con noi.
Io e lui prendemmo la camera dei miei e mia sorella quella che una volta era mia.
Mia sorella Jessica aveva 16 anni. Io 20. Harry invece ne aveva 19.
 
Dovevamo decidere cosa fare quella mattina.
 
"Io propongo di andare a fare un giro nel bosco" dise Jess. 
 
Non ero molto convinta, ero ancora terrorizzata dal sogno di quella notte.
Peró mi lasciai convincere da Harry ad accettare.
Quindi tornai in camera e mi preparai per la lunga camminata che ci aspettava. 
Il mio abbigliamento era composto da: pantaloni color militare e maglietta verde che si intonava con i pantaloni.
Poi un paio di scarponi neri e cosí ero pronta per partire. 
Presi uno zaino che avevo nell'armadio e lo riempii con lo stretto necessario: panini, acqua e un'ombrello. Non serviva altro. Quindi prendemmo lo zaino e ci incamminammo verso quella che sembrava un'avventura.
 
Ci incamminammo verso "l'entrata" del bosco.
 
Non so, ma quella selva mi dava sempre i brividi, ogni volta che la vedevo.
E Jess se ne accorse..
 
"che c'é? hai paura, fifona?" mi disse.
 
"C-certo che no." balbettai. Ma si vedeva lontano un miglio che ero impaurita. di entrare lí dentro.
 
"Andiamo" disse Harry. E mi esortó ad andare avanti con un gesto della mano.
 
Avanzai piano, fino a che Jess non spinse in avanti. Un istinto omicida stava salendo in me,
ma mi trattenni. Non era il momento di sclerare.
 
Entrai. Sembrava una segna di un film dell'orrore. Ma molto peggio.
I rami degli alberi sembravano mani che volevo prenderti con loro e gli o chietti degli animali che ci giravano
intorno, sembravano gli occhi del diavolo.
 
Ok. Magari sono un po' esagerata. Ma era veramnete terrificante.
 
"Attente ai rami" ci disse Harry. 
 
Sicuramente non volevo finire acciecata da un ramo. 
 
Jess era una ragazza spiensierata. 
A 16 anni, di solito una persona si vuole anche godere la vita.
Ma, quando i nostri genitori morirono, fui io a prendermi cura di lei, perché non avevamo parenti in cittá.
Frequentava il liceo scientifico, la stessa scuola che avevo fatto io. 
Per riuscire a mandarla, tempo prima chiesi a una nostra zia lontana dei soldi, che, promisi, sarei riuscita a restituirle in futuro.
Intanto peró avevo trovato un lavoro, quindi con lo stipendio, potevamo permettefci una casa discreta.
 
Conobbi Harry in seconda liceo. Quindi a 15 anni. Ci fu subito intesa tra di noi. 
Ci mettemmo insieme dopo un anno e mi aiutó tantissimo quando morirono i miei.
 
Intanto, andavamo avanti nel percorso che avevamo prefissato.
 
Ogni tanto Jess mi punzecchiava con un rametto, tanto per farmi fare un infarto.
 
La odiavo quando faceva cosí, ma in fondo era la mia sorellina e le volevo un mondo di bene.
 
 Ogni volta che un animale mi girava intorno cacciavo un urlo, cosí sembravo sempre la solita imbranata che aveva paura di tutto.
 
Ad un certo punto sentii un rumore.
 
"Hey, avete sentito?" dissi, sottovoce.
 
Jess alzó gli occhi al cielo.
 
Poi di nuovo quel rumore.
 
"Eccolo di nuovo!" ripetei, sottovoce.
 
"Si, l'ho sentito anche io" disse Harry. Ma secondo me lo disse solo per darmi ragione.
 
Un cespuglio cominció a muoversí all'improvviso. Mi stavo cagando addosso dalla paura.
 
Ma dovevo stare calma. Non sapevo cosa poteva essere.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Quel cespuglio continuava a muoversi.
Io avevo sempre più paura.
Avevo paura che uscisse qualcosa di paranormale o qualcosa del genere.
Ok. Forse quel sogno mi aveva un po’ influenzato.
Ecco. Stava per uscire quella cosa. Qualunque essa fosse.
Ed ecco che saltò fuori… un coniglio. Un misero coniglio. Stavo morendo di paura per un coniglio.
Jess scoppiò a ridere. Anche Harry stava per farlo, ma si trattenne. Meglio per lui.

“Wow sorellona! Proprio terrificante!” disse Jess, continuando a ridere.
 
“Piantala Jess!!”. Faceva sempre così. Ogni occasione era buona per prendermi in giro.

“Ma dai! Ahahah come si fa ad avere paura di una cosa così?”
 
“Non credevo fosse un coniglio!!”
 
“E che credevi che f…”
 
“BASTA! SMETTETELA VOI DUE!” ci interruppe Harry. Lo guardammo e abbassammo lo sguardo. Aveva ragione.
 
Continuammo il viaggio.
Mia sorella faceva strada, mentre io e Harry le stavamo dietro.
Ogni tanto mi capitava di inciampare in qualche ramo o sasso, ma non mi azzardavo ad alzare lo sguardo.
Sapevo che, sotto i baffi, Jess rideva.
Poi, ad un tratto, sentimmo una voce. Io però non dissi niente. Non volevo essere ancora presa per pazza.
Stavolta fu Jess a parlare.

“Avete sentito?....Shh..” fece. Mettendosi il dito davanti alla bocca. 

In lontananza, si sentiva la voce di un ragazzo che gridava “AIUTO!”.
Provammo a capire da dove proveniva. Harry diceva da nord, io e Jess da sud.
Andammo prima verso nord e, poco più avanti, trovammo un ragazzo steso per terra. 
Era biondo, con gli occhi blu come il mare. E pareva avesse una caviglia slogata.
Aveva sui 19-20 anni.
Io e Harry provammo a tirarlo su e, uno per la spalla destra uno per quella sinistra, ci riuscimmo!
Però comunque non riusciva a camminare da solo.
 
“Abiti qui vicino?” gli chiesi io.
 
“Si, qua più avanti… vi dispiacerebbe accompagnarmi?”ci chiese. Come potevamo dire di no? Non riusciva quasi neanche a stare in piedi.

Mettemo le sue braccia intorno al mio collo e a quello di Harry, mentre Jess teneva il suo zaino.
Intanto che camminavamo, abbiamo parlato un po’.
 
“Come hai fatto a cadere così?” gli chiese Harry.
 
“Beh, stavo camminando quando sono inciampato in un ramo.”
 
“Anche io li odio” dissi io, mentre guardavo Jess. Lei si mise a ridere.
 
Intanto, eravamo arrivati. La sua baita era abbastanza grande.
Appena arrivati, lui urlò dei nomi.
 
“LIAM! LOUIS! ZAYN! SONO NIALL!! EI VENITE!!”
 
Arrivarono questi tre ragazzi alti più o meno uguale al ragazzo che tenevamo in braccio.
Arrivarono e glielo passammo.
 
“Grazie mille per aver aiutato Niall” disse il ragazzo con il ciuffo biondo.
 
“Nessun problema” disse Harry.
 
“Hey, volete restare per il pranzo? Così ci facciamo sdebitare.” Ci chiese il ragazzo con le bretelle.
 
“Non vorremmo disturbare”
 
“Nessun disturbo”
 
Guardai Jess e Harry per avere una risposta.
 
“VA ben e allora”
 
Ci fecero strada. 
Entrammo nella loro casa e subito buttammo le cose sul divano, seguite a ruota da noi.
Era pesante quel ragazzo.
 
“Io sono Louis” disse il ragazzo con le bretelle.
 
“Io Liam” il ragazzo con i capelli corti corti.
 
“Io Zayn” il ragazzo con il ciuffo,
 
“E io sono Niall”, il biondo.
 
“SI, NIALL IL FINTO BIONDO! AHAHAHAHAHAHAH!!” disse Louis ridendo.
 
“HEY!! NON RIVELARE I MIEI SEGRETI ALLA GENTE!” gli rispose Niall.
 
Notarono la perplessità nei nostri volti.
 
“vi spiego io… da piccolo, Niall era moro”. Disse infine Zayn.
 
“Aaah..” dicemmo in coro.
 
Liam venne fuori dalla cucina
 
“Ecco a voi il menù del giorno! Ci sono due ottime opzioni: pizza e pepsi…o…pepsi e pizza! Quale preferite?”
 
Ci mettemmo tutti a ridere.
Optammo per pizza e pepsi. La pizza mette sete.
Intanto che aspettavamo, ci mettemmo sul divano.
 
“Da quanto tempo vi conoscete?” chiese Jess.
 
“Beh” disse Zayn “ci conosciamo fin da piccoli. Ma quando abbiamo raggiunto i diciotto anni, abbiamo deciso di prenderci una casa tutta per noi!!”
 
“Bella idea!”
 
“E voi? Che ci fate qui da soli?”
 
“Beh, i nostri genitori ci hanno lasciato la nostra baita laggiù – indicai con il dito- quando se ne sono andati”
 
Tutti abbassarono lo sguardo.
Ad un tratto sentimmo odore di bruciato.
Louis corse subito in cucina e venne fuori dicendo: “Spero che vi piaccia la pizza un po’ bruciacchiata, ragazzi!”
Dicemmo che non c’era nessun problema.
Ci diedero la pizza su dei piattini e bevemmo la Pepsi in lattina. 
Era buona la pizza.

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