The Dreams Are Wishes

di _LadyLyra_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-L'inizio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2-Macabro Arcano e Meravigliose Scoperte ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3-Il Mistero Sfatato ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4-Sorpresa! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5-Si Parte! ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6-Complicazioni Iniziali ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7-L'Angelo Caduto Dal Cielo ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8-Quel Sorrisetto Non Mi Convince!(Parte 1) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-L'inizio ***


 Capitolo 1
L'inizio


9.30 del mattino.La sveglia suonò.Cercai di spegnerla perchè non mi andava di alzarmi.
“Avanti Ale!Alzati che è tardi!”Così mi rimproverava mia madre tutte le mattine.
“Ma mamma!Sono in vacanza ora!Lasciami godere in pace questi beatissimi giorni di libertà!”
“Non fare tante storie!”
“Uff,e va bene.” Mi alzai e sbuffai
“Sbrigati o farai tardi!” Urlò mamma.
“Andiamo,se tardo di 10 minuti non è poi la fine del mondo!”
“Non è educato far aspettare le persone che vogliono incontrarti.”
Sbuffai di nuovo e pensai:”Ma che palle!” Quella mattina avrei dovuto incontrare le mie amiche Jada e Kiara vicino alla casa della nonna di quest’ultima.Indossai una maglietta colorata,pantaloncini corti e strappati di Jeans,Converse e dei pendenti d’argento.Un po’ di matita e un tocco di lucidalabbra ed ero pronta.Si erano già fatte le 10.45;l’appuntamento era per le 11.00.
“Ops,si è fatto tardi.Devo scappare,ciao mamma!” Le diedi un bacio sulla guancia.
“Ciao tesoro.Ricordati che per l’ora di pranzo devi essere a casa.”
“Sì,non preoccuparti.A dopo!” E mi congedai da lei.
Era una bella giornata:il sole splendeva,faceva un caldo terribile e in cielo non si vedeva l’ombra di una nuvola;proprio una bella giornata d’estate.
Camminando e canticchiando l’ultima hit dell’estate,”Balada Boa” di Gusttavo Lima,mi recai nel posto destinato al nostro incontro.Da lontano, intravidi le mie amiche;le salutai urlando “CIAO!” e poi corsi verso di loro.
“Ehi ragazze!”
“Ciao Ale!” Esclamarono entrambe. “Allora come sono andati gli esami?”
“Ahahahaha benissimo:sono uscita con 8.” Risposi tranquillamente.
“E brava Ale” Si congratulò Jada.
“Che secchiona…” Affermò Kiara.
M’inchinai.”Sì io,certo.Ha parlato quella co tutti 9”
“Se se,come no..” Disse e poi scoppiamo tutte a ridere.
“Siete troppo forti!” Esclamai. “Comunque che stavate facendo di bello?”
“Stavamo ascoltando musica,per la precisione More Than This.” Risposero in coro.
Alzai il sopracciglio e domandai:”Che canzone è?Non l’ho mai sentita.”
Mi riguardarono entrambe con uno sguardo d’incredulità assurda.
“Quindi non conosci gli One Direction?” Mi domandò Jada.
“Sì,li ho sentiti nominare,ma non li ho mai seguiti molto…”
“LI DEVI ASCOLTARE!SONO ECCEZIONALI!” Urlò euforica Kiara. “SONO BELLISSIMI ED ANCHE BRAVISSIMI!”
“Mmmh…seriamente?”
“Fidati:sono perfetti!” Affermò Jada convinta.
“Beh allora..Illuminatemi.”
Passammo tutta la mattinata a parlare di questa Band.Beh,ad essere sinceri,parlarono più loro che io;di primo impatto non mi sembrarono così interessanti ed iniziai un po’ ad annoiarmi.
Guardai l’orologio che avevo al polso e notai che erano quasi le 13.Salutai le mie amiche e mi diressi verso casa.
“Sono tornata!” Urlai entrando dalla porta.
Papà era uscito da stamattina,infatti non era ancora rientrato,e mamma era al telefono.Con chi stava parlando non lo sapevo,nemmeno capivo quello che diceva.Ero incosciente però del fatto che quella telefonata avrebbe cambiato molte cose da quel momento in poi…

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Capitolo 2
*** Capitolo 2-Macabro Arcano e Meravigliose Scoperte ***


Capitolo 2 Macabro Arcano e Meravigliose Scoperte Sentì mamma uscire dalla camera da letto.Non aveva per niente una bella cera:viso cupo e mente immersa in chissà quali pensieri. “Hei mamma..” Cercai di attirare la sua attenzione ma niente;si comportava in modo strano,come se avesse ricevuto una telefonata dal Tristo Mietitore. “Mamma che ti prende?Chi era al telefono?” “Il pranzo è pronto.Vai a lavarti le mani.E spicciati prima che si raffreddi.” Che acidità nascondevano quelle parole.Le diedi ascolto immediatamente e poi presi posto a tavola.C’erano gli involtini di carne;quando li vidi sopra al mio piatto mi resi conto che la faccenda doveva essere davvero seria:mamma non aveva mai cucinato,lo ripeto MAI,in vita sua la carne il venerdì.Scoppiavo dalla voglia di domandarle il perché di tutto quel mistero,che restò avvolto nelle tenebre più profonde per tutto il giorno. Si avvicinò il pomeriggio. “Mamma,esco un po’ con Ilenia.Torno più,ciao.” “Ciao.” Rispose. La cosa iniziò a spaventarmi non poco.Le possibilità potevano essere due: avevo combinato qualcosa io,e quindi quella telefonata l’aveva messa al corrente di qualche mia monelleria,oppure le era stato comunicato qualcosa di veramente spiacevole che,per il momento,preferiva nascondermi.Optai per la prima opzione.Conoscendo mia madre,quando non mi parlava,in qualche modo,c’entravo io. Varcai la soglia della porta di casa triste e sconsolata.Non me ne accorsi subito,ma mia madre mi aveva osservata uscire con lo sguardo teso e preoccupato. Mi diressi verso il portone di casa d’Ilenia;era già scesa e mi stava aspettando. “Oddio da quanto tempo sei qui sotto ad aspettarmi?” “Da non più di 10 minuti” Rispose tranquillamente. “Non puoi neanche immaginare quanto mi dispiace.Scusami!!” Dissi con tono mortificato. “Sta’ calma,non è mica scoppiata la Terza Guerra Mondiale!Dai andiamo!Devo raccontarti un po’ di cose.” Le sorrisi e iniziammo ad incamminarci verso il centro della città.Quel breve spiraglio di felicità causato dal perdono di Ile svanì quasi immediatamente.La mia amica continuava a parlarmi del ragazzo che le piaceva e di alcune sue amiche;non la stavo seguendo per niente.Continuavo a pensare all’atteggiamento di mamma nei miei confronti;nella mia mente c’era stampata la frase:”E’ colpa mia,solo mia.”D’un tratto Ilenia si accorse che ero pensierosa. “Dimmi:chi sei tu?” Mi domandò. “Eh?Ilenia sono Alessandra.” Risposi;la sua domanda mi risultò strana. “No,non sei l’Alessandra che conosco.La mia sorride,ride e fa battute cretine in continuazione.Tu invece non hai fiatato da quando ci siamo salutate e sul tuo volto non ho ancora notato il tuo sorriso di sempre.” “…Tu mi capisci sempre,eh?” Domandai ormai rassegnata all’evidenza. “Purtroppo per te sì.” Fece un sorrisetto quasi di soddisfazione.”E ora sputa il rospo!Che ti piglia?” E così le raccontai tutto,per filo e per segno,senza tralasciare nemmeno il sospetto sulla mia colpa. “Nah,secondo me non c’entri nulla.” Mi disse alla fine. “E come fai ad esserne così sicura?” Domandai. “Rifletti un minuto:se davvero questa storia riguardava te o qualche tua monelleria,perché tua madre non te ne ha parlato subito?Che genio che sei..” “Ci avevo già pensato e sono arrivata alla conclusione che il problema potesse essere papà…” “Che c’entra tuo padre ora?” “Beh,in questi giorni ha lavorato tantissimo e a casa non è stato molto presente.Quindi ho ipotizzato che mamma stesse aspettando il giorno libero di papà,così da poter essere in due a farmi la ramanzina..” “La tua ipotesi ha senso e potrebbe essere anche vera.Ma sono sicura al 10000% che tu non hai nulla a che fare con tutto questo.Lo sento.” “Grazie Ile,mi sento molto meglio.Ti voglio tanto bene.” La stritolai.Poi passammo tutto il pomeriggio a girovagare fra la folla del centro e a chiacchierare;fortunatamente,non tornammo più sull’argomento “x”. Verso le 19.00 ci congedammo e tornammo ognuna nella casa propria.Rientrai e notai mamma che stava trafficando col PC.La lasciai dov’era e apparecchiai la tavola.La cena si svolse così come si era svolto il pranzo,con la differenza che nessuna delle due spiccicò parola.Sparecchiai e mi precipitai al PC,com’era mio solito fare dopo cena.Mamma non commentò.Diedi uno sguardo rapido alle notifiche su Facebook;improvvisamente mi cadde l’occhio su un link condiviso sia da Kiara che da Jada:era sugli 1D. “E va bene,andiamo ad ascoltare questi qua.” Pensai.Però prima feci qualche ricerca su Wikipedia:soprii molte cose interessanti sul loro conto,per esempio che avevano partecipato ad XFactor arrivando terzi,che quattro membri della band erano inglesi e uno irlandese e altre curiosità.Mi catapultai su YouTube ed iniziai a guardare i videodiari che avevano registrato durante la loro permanenza nello show televisivo:non avevo mai riso tanto in vita mia;Louis,poi,mi faceva morire.Una volta finiti di vederli passai ad ascoltare le loro canzoni.Cominciai con “One Thing”,che mi rapì completamente;andai a cercare anche il testo e la traduzione;così feci anche per tutte le altre che componevano l’album “Up All Night”.Rimasi sbalordita del loro talento e dal messaggio delle loro canzoni;Jada e Kiara avevano ragione:ERANO STUPENDI.Iniziai a scaricare l’intero album sull’Ipod e sul cellulare;non riuscivo più a smettere di sentire e di cantare le loro canzoni:era diventata come una “dipendenza” che aveva conquistato il cuore.Senza rendermene conto mi stavo ammalando:la One Direction Infection scorreva già nelle mie vene e percorreva tutto il mio corpo;tutto sembrava disperdersi nell’aria:problemi,preoccupazioni…Però fra salti,canti e corse il tempo volò velocemente:infatti,alzando lo sguardo verso l’orologio,notai che era leggermente tardi. Spensi tutto e mi coricai sul letto. Ad un certo punto sentì che la porta della mia camera si era aperta.Sul suo varco c’era mamma;la sentì sussurrare queste parole:”Domani saprai tutto…” E se ne andò lasciandomi riposare. A quelle sue parole cercai di prendere sonno più in fretta:volevo assolutamente scoprire la verità sulla faccenda che mi aveva tanto tormentata.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3-Il Mistero Sfatato ***


Capitolo 3 Il Mistero Sfatato Aprii gli occhi molto lentamente.Un piccolo fascio di luce illuminava un piccolo spazio della stanza.Non avevo idea di che ore erano.Mi alzai dal letto,misi le ciabatte e mi avvicinai alla sveglia nera che avevo sopra il tavolo;le lancette segnavano le 9 e qualche minuto.Ci ero restata sveglia tutta la notte:ora i miei dovevano darmi spiegazioni.Con uno spirito ardente che mi ribolliva dentro,uscì dalla camera e urlai:”Mamma!Papà!Sono sveglia!!Forza ora,ditemi tutto!” Non ottenni risposta. Mi recai in cucina dove mi aspettavo di trovare mamma che si truccava…ma niente.Andai nell’altra camera,dove di solito si rifugiava papà quando non aveva nulla da fare;visto che era sabato,pensai che si era rintanato lì per passare il tempo.Entrai e di lui nemmeno l’ombra.Quei due erano usciti senza svegliarmi.Purtroppo,per scoprire la verità,dovevo aspettare.Così,visto che ero sola in casa,decisi di mettermi ad ascoltare gli 1D a palla e a cantare a squarciagola tutte le canzoni;mi soffermai di più su “More Than This”:l’adoravo particolarmente e divenne immediatamente la mia preferita.Mentre cantavo allegra e spensierata però mi ritornarono in mente le parole di mamma di ieri sera…AllegriaTimeFinished. Appoggiai le cuffie sopra al tavolo della mia scrivania ed andai ad apparecchiare.Mezzogiorno e mezzo:i miei ritornarono.Li accolsi posizionandomi di fronte a loro:avevo le braccia incrociate,gambe divaricate e uno sguardo interrogativo,ma allo stesso tempo spazientito,puntato sui loro occhi. “Ora voi due mi spiegate!” Si riguardarono increduli. “Non fate i finti tonti!E’ da ieri che mamma è strana..Sputate il rospo!” “Hai vinto.” Disse papà. ”Ti spiegheremo tutto dopo mangiato.” “Non esiste!” Urlai. ”Voi mi spiegate ora!Ho passato l’intera giornata di ieri a prendermela con me stessa perché mamma era diversa.Quindi ora mi fate il favore di vuotare il sacco;il pranzo aspetterà.” Posarono le borse della spesa sul tavolo e mi fecero cenno di sedermi sul divano.Obbedì. “Allora Ale ,sai dirmi da quando hai notato cambiamenti?” Mi domandò mamma. “Da quella telefonata…” Risposi. “Bene.Sai chi era?” “Non ne ho la minima idea.” “Era la cugina di tuo padre,Nina.” “E che voleva?” “Beh ecco..La prossima settimana partirà per Londra e ci resterà per tre mesi.Si era ricordata che tu amavi questa città e mi aveva chiesto se era possibile portarti con lei.” “E tu che le hai detto?” Non rispose. ”Mamma,quale risposta le hai dato?” Dissi impaziente. “Le ho detto che ci avrei pensato…” “Spero che tu non mi voglia negare un’occasione come questa…” “Sei troppo piccola per questo tipo di cose,ancora…” M’infuriai.”Piccola?PICCOLA?!?!?Ma per voi sono sempre piccola?Per realizzare i miei desideri o miei voleri sono sempre troppo piccola ma quando si parla di affari vostri devo essere sempre grande!Mi sono stufata!” Mi alzai e me ne andai in camera mia;mi buttai sul letto ed iniziai a piangere.Non pranzai e non parlai ai miei per tutta la giornata;raccontai tutto ad Ile per messaggio,che cercò di consolarmi e di farmi tornare il sorriso.Le scrissi che stavo meglio e la salutai.Ovviamente mentivo ma non mi andava giù l’idea di far rattristare anche lei.Quel giorno,me ne andai a letto subito dopo cena senza fiatare e senza augurare la buonanotte.Più che triste ero delusa:ancora a 15 anni i miei non si fidavano di me,bah…Chiusi gli occhi e mi abbandonai fra le braccia di Morfeo in un sonno profondo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4-Sorpresa! ***


Capitolo 4 Sorpresa! Aprii gli occhi e guardai l’orologio che avevo al polso:9.45 del mattino.Era tardissimo;non capivo perché i miei non mi avevano svegliata prima.Mi alzai e vidi che di nuovo non erano in casa;uff.Chiamai la mia amica Antonella(per me Anto) e le chiesi se voleva venire a casa;in meno di cinque minuti me la ritrovai sotto il portone del mio appartamento.La feci salire e la stritolai appena la vidi. “Che bello che sei qui!E’ da un sacco che non ti vedo!Domani riparti per la Puglia?” Già,proprio così.Anto era pugliese e veniva qui raramente.;ci conoscevamo tutte,io,lei,Jada,Ilenia e Kiara. “Ahahahahhah così mi soffochi!Purtroppo sì ma non preoccuparti,ci risentiremo!Comunque tu che mi racconti di bello? Abbassai lo sguardo. “Ehi che hai?” Mi domandò preoccupata. “Non sarà per quella storia dei tuoi…” “Te l’hanno detto le altre,vero?” “Eh già.Ma da,sono sicura che non c’entri nulla!” “Non è questo il problema!Il punto è che mi hanno spiegato tutto.Quella telefonata era della cugina di papà che avevano chiesto a mamma se potevo andare a Londra con lei.” “Lasciamo indovinare:te la sei presa perché non ti fanno andare!” “Non solo per questo.A 15 anni ancora non si fidano di me!Loro sanno quanto amo Londra.Sono secoli che aspetto di vedere quella città.Come possono farmi questo?!?!?” “Su Ale…” La vidi triste quindi cercai di cambiare argomento. “Ma va beh,tanto ci sono abituata a queste delusioni.Tu che mi dici,invece?” Sorrise. “Beh,le solite cose:niente di più e niente di meno!” Scoppiammo a ridere e poi iniziammo a parlare:più che altro,Anto mi dice di come sarebbe potuta sopravvivere senza vederci.La sua dolcezza era infinita.Parlammo per un paio di ore(che come al solito volarono) fino a quando,d’improvviso,le squillò il cellulare.Era segno che doveva andare.Ci salutammo con la promessa di risentirci al più presto e di non piangere.L’ultima parola data fu rotta da entrambe:ci dispiaceva troppo non poterci più rivedere per chissà quanto tempo. Dopo pochi minuti i miei rientrarono:papà portava in mano una grossa valigia rossa. “Ho capito che non mi volete far andare però prendersi gioco di me in questo modo non mi sembra proprio il caso..” “E chi ti ha detto che non ci andrai?” Domandò papà. “…Non ci credo..” “E invece è così!Fra una settimana partirai per Londra!” Saltai addosso ai miei.Fui felicissima. “Che bello!E’ meraviglioso!” “E’ arrivato il momento di vedere come te la cavi anche senza di noi.Guarda che Nina ci terrà informati ogni giorno di quello che farete!” “Non preoccupatevi,starò bene!” “Ah già,dimenticavo.” Disse mamma. “Questo viaggio Nina l’ha vinto;può portare con se’ 5 persone.Mi ha detto che sarebbe lieta se invitassi due tue amiche.” “Stupendo!Fantastico!So già chi scegliere!Grazie,grazie mille!Sono la ragazza più felice dell’Universo!Corro a telefonare!” Presi il cordless ed iniziai a fare chiamate.Ebbi subito la conferma di Kiara e di Jada di partecipazione assicurata. Da quel momento partiva il conto alla rovescia.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5-Si Parte! ***


Capitolo 5 Si parte! Il giorno imminente era vicino.Tutto era pronto.L’eccitazione aumentava ogni microsecondo che passava. Ecco che arrivò;sveglia ore 6 della mattina.Ora di partenza dell’aereo:8.30.Alle 6.30 circa squillo’ il telefono.Risposi. “Pronto?” “Oi Ale!” Urlò Kiara. “Pronta?Sono eccitatissima!” “Calma su!” Scoppiai a ridere. “Jada l’hai sentita?” “Sìsì,è già pronta!Anche lei è euforica!” “Ahahaha la capisco.Comunque vi aspetto sotto casa fra poco!Non fate tardi!” “Tranquilla,saremo lì sotto in un lampo!Ciao!!” E riattaccò.Era poco contenta dai,mi aveva solamente rotto un timpano per tutta la durata della conversazione. Misi le ultime cose in valigia e salutai i miei,sorbendomi le ultime raccomandazioni di mamma. “Prometti che ti comporterai bene.Obbedisci sempre,non fare mai storie e soprattutto divertiti…” Una lacrima attraversò il suo viso.Vedendola,la rassicurai. “Tranquilla mamma!E non piangere!Starò benissimo e ci divertiremo un mondo!” “Speriamo..buon viaggio tesoro.” “Buon viaggio,Ale.” Disse papà. “Manda un messaggio appena sei arrivata.” “Certo,avevo già intenzione di farlo.Non c’era bisogno di ricordarmelo.” Sorrisi. “Beh,sai com’è…” “Papàà!” “Ahahaha sto scherzando.Dai scendi,o farai tardi!” Diedi un bacio sulla guancia ad entrambi e poi varcai la soglia della porta.Scesi le scale e mi trovai fuori dall’appartamento,quello che non avrei più rivisto per tre mesi interi;mi sarebbe mancato,a dir la verità:era la mia casa e lì c’era tutto e…Questi pensieri furono interrotti dal rumore delle voci di Jada e Kiara,che mi urlavano di affrettarmi a salire in macchina perché,altrimenti,avremmo perso l’aereo.Le raggiunsi e le rimproverai sottolineando che alla gente,alle 7.00 di mattina,non andava molto a genio l’idea di essere svegliata da degli schiamazzi di ragazzine esuberanti.Mi dettero ragione;all’inizio assunsero l’espressione del “cane bastonato” poi scoppiammo tutte a ridere.Caricai le miei valigie nel portabagli della macchina;infine,mettemmo in moto l’autoveicolo.Destinazione aereoporto.Appena arrivate,salutammo i genitori di Kiara,che ci avevano gentilmente accompagnate,e ci recammo all’entrata.Proprio lì davanti,già con i biglietti in mano,c’erano Nina e suo marito Camillo che ci stavano aspettando.Ci scambiammo un saluto e,dopo le rapide presentazioni fra i cugini di papà e le mie amiche,c’imbarcammo subito.E via,si parte!Durante il tragitto,Nina mi diede una mano con l’inglese,perfezionandomi e correggendomi gli errori di pronuncia. Dopo un po’ Camillo attirò la nostra attenzione. “Guardate un po’ alla vostra sinistra…” Avevamo davanti a noi un panorama stupendo:la magnifica Londra vista dall’alto;era mozzafiato.Atterrammo poco dopo.Mandai un messaggio ai miei,come promesso,per informarli del mio arrivo.Ripresi tutti i bagagli chiamammo un taxi e ci dirigemmo in hotel.Notai che Jada aveva la testa fra le nuvole. “Ehi Ja’,che c’è?” Le chiesi. “Ma t’immagini se incontrassimo gli 1D?” Domandò euforica. “Ahahahah ma dai,è’ impossibile!” Esclamò Kiara. “Concordo pienamente.Sarebbe troppo assurdo.” Conclusi. “Ok va bene,me la smetto di fantasticare.Uffa però quanto siete pessimiste!” “Ragazze,siamo arrivate!” C’interruppe Camillo. Un hotel spettacolare,con 15 piani,circondato da un giardino con piscina e fari di ogni colore:5 stelle erano poche per quel Paradiso.Con i bagagli,ci recammo alla hall.Presa la chiave,in camera.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6-Complicazioni Iniziali ***


Capitolo 6 Complicazioni iniziali Varcammo l’ingresso:era una camera impressionante.Due bagni,un letto matrimoniale e tre letti singoli.Un grosso tendone rosso di seta separava i letti di noi ragazze da quello di Nina e Camillo.I due bagni avevano rispettivamente una vasca e una doccia;la cosa che c’impressionò maggiormente furono i miscelatori,che erano completamente ricoperti d’oro.Iniziammo immediatamente a fotografare tutto quel ben di Dio:pareva di essere in un Eden moderno.Jada lasciò le valigie e si buttò sul letto. “E’ morbidissimo!” Io e Kiara ci guardammo per un microsecondo.Quel lasso di tempo non riuscì a passare completamente che già avevamo raggiunto Jada.Aveva ragione:i letti erano talmente soffici che sembrava di volare su una nuvola.In più,nella stanza,c’era anche una piccola cucina. “Ragazze,noi scendiamo un attimo alla hall:dobbiamo terminare una cosa.Restate qui e iniziate a mettere in ordine le vostre cose,d’accordo?” Ci dissero Nina e Camillo. “Ok!” Rispondemmo all’unisono. Appena uscirono ci decidemmo sul da farsi. “Mettiamo in bagno le nostre cose personali e poi passiamo a mettere in ordine i vestiti negli armadi,ok?” Proposi. “Agli ordini capo!” Fu la risposta di entrambe.E così facemmo.Poco dopo l’inizio del nostro lavoro mi squillò il cellulare. “Mmmh,chi sarà?” Lo presi e risposi. “Pronto,chi è?” “Sono Martina down.” Martina era una mia compagna di classe. “Ahh,ciao Marty!!Come stai?” “Bene,ma tu dove sei?Ho provato a chiamarti a casa un sacco di volte ma non ha mai risposto nessuno…” “Beh,me l’aspettavo.Io sono a Londra e probabilmente non ti ha risposto nessuno perché i miei non erano in casa.” “DOVE STAI TU SCUSA?!?!?” Alzò la voce. “A LONDRA!Non urlare,ci sento ancora!” “BRUTTA STRONZA!!COME SEI POTUTA PARTIRE ORA?” “Ehi,modera i termini.Perchè,ora uno non può più scegliere di partire per un viaggio?” “Ma sai che giorno è domani?” Diedi un’occhiata alla mia agenda.Miseriaccia,mi accorsi che il giorno seguente sarebbe stato il suo compleanno. “Guarda che mi ricordavo che compievi gli anni…” “Sì,come no.Da te non me lo sarei aspettato proprio.Ti avevo chiamata per invitarti alla mia festa e tu non ci sarai.E’ da un anno e più che mi prometti che saresti venuta.Mi hai delusa profondamente.” “Ascolta,non è come pensi tu..” “Sì invece.Fatto sta che ci saranno tutti tranne la mia migliore amica,che da questo momento chiamerò ex.” “Ti prego,lasciami spiegare un attimo..” “Non ne hai il diritto.Ci credo che non hai amici:non mantieni mai le tue promesse.Ah,un’ultima cosa prima che vada:oggi il tuo ragazzo si stava baciando con un’altra.Bye ciccia,buona permanenza a Londra.” “Ma…” Non mi fece finire che subito riattaccò la telefonata. Rimasi sbalordita,più che altro offesa,con lo sguardo perso nel vuoto;ignoravo i “Che è successo Ale?Che hai fatto” di Kiara e Jada.Presi un cuscino,lo gettai a terra urlando e scappai via. “Dove corri?Vieni qua!” Urlavano Jada e Kiara.Tentarono di riacchiapparmi ma ero troppo veloce per loro.Uscì dall’albergo e mi dileguai.Mi rifugiai in un parco pubblico:avevo trovato un buon nascondiglio.Mentre me ne stavo rannicchiata in un angolino,sentivo le mie amiche urlare a squarciagola il mio nome;io le ignoravo e alla fine svanirono.Puntai gli occhi al cielo:il tempo non era dei migliori e cominciò a piovere.Insieme alle gocce di pioggia partirono anche le lacrime.Ero disperata,ma singhiozzando iniziai a cantare “More Than This”,precisamente la parte del mio preferito fra i cinque.Mi sentivo a pezzi,distrutta,morta dentro.D’improvviso,vidi correre un ragazzo con una strana tuta lunga tappezzata dalla figura della bandiera americana verso di me.Non mi notò subito;non riuscivo a guardargli il volto perché era coperto dal cappuccio. “Cavolo,e ora come rientro a casa?Ero sicuro che quelle chiavi mi fossero cadute qui..Ah,eccole infatti!Per fortuna!” Le raccolse e poi mi notò. “Ehi,che ci fa qui tutta sola una ragazza come te?Stai bene?” “Non tantissimo…” Di sicuro non era un turista:parlava troppo bene l’inglese per esserlo,anche se aveva uno strano accento.Grazie alle piccole lezioncine di Nina che mi aveva dato sull’aereo riuscivo a capirlo perfettamente. “Oh…posso esserti d’aiuto?” Continuò. “Non vedo come potresti ma grazie mille lo stesso.” Sorrisi. “Non vorrei sembrarti inopportuna,ma tu chi sei?” Si tolse il cappuccio.Non riuscivo a credere ai miei occhi.Lui era…

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Capitolo 7
*** Capitolo 7-L'Angelo Caduto Dal Cielo ***


Capitolo 7 L’Angelo caduto dal cielo Il mio sogno.Avevo davanti a me l’irrealtà fatta in persona.A quella vista,le mie pupille si dilatarono completamente;ero a dir poco sbalordita. “Ma tu sei…ma tu sei…” Riuscivo a parlare solo balbettando ed ero in procinto di urlare.Lui se ne accorse subito e fiondò le sue mani sulla mia bocca per impedirmelo.Poi mi fissò profondamente:quegli occhi…quei bellissimi occhi color ghiaccio…Mi bastò un nanosecondo per perdermi nella loro immensità. “Ti prego,non urlare;altrimenti le fans mi scopriranno!” Feci un cenno con la testa e lui mi lasciò libera di parlare. “Grazie mille e scusa..” Continuò. “Beh,a quanto pare già mi conosci però mi presento comunque:piacere,sono Niall Horan.Come si chiama la principessa con cui ho l’onore di parlare?” Mi sorrise come solo lui sapeva fare:aveva il sorriso più bello di tutto l’intero universo.Mi asciugai le lacrime con la manica della maglietta e gli risposi. “Mi chiamo Alessandra,ma per gli amici Ale…E’ uno straordinario piacere fare la tua conoscenza;sono una tua grandissima fan e…beh,semplicemente ti adoro…” Nascosi la testa fra le ginocchia per non farmi vedere in imbarazzo.Niall arrossì. “Gr-grazie mille…E’ una bella cosa…Mi sento sempre speciale quando una fan mi dice certe cose…” Girò lo sguardo da un’altra parte.Anche lui,come me,era caduto in preda alla vergogna. “Ma tu sei speciale!Non c’è bisogno che una fan te lo dica!” Mi partì questa frase automaticamente e contemporaneamente pensai di essere stata un’idiota;infatti,Niall mi riguardò in modo molto particolare,ma il suo sguardo non trasmetteva negatività.Anzi,il contrario. “Davvero pensi questo di me?” “Ora e per sempre la penserò allo stesso modo…” Si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte. “Piccola,sei proprio dolce.Magari tutti la pensassero come te…Comunque,cambiando argomento,stavi piangendo prima…Che è successo?” “Ti rispondo affermando che non sono la persona che credi tu…” “Mi spiace dirtelo,ma non ti crederò mai.Una ragazza che pensa queste cose così dolci su di me non può essere cattiva…Perché non andiamo a prenderci un gelato?Sai com’è:stiamo parlando sotto la pioggia e ci stiamo bagnando entrambi.E’ meglio,prima di farci una doccia completa,di parlare in un luogo più comodo e caldo,non credi?Ah,pago io e niente storie!Così mi racconti tutto per bene!” Mi sorrise di nuovo. Non riuscivo a credere come potesse interessarsi di me e del perché piangevo,ma sapevo soltanto che ero felice di tutto ciò che stava accadendo.Ricambiai il sorriso. “Ok,ci sto!” Mi tese il braccio e mi aiutò ad alzarmi;poi ci dirigemmo in un bar lì vicino.Come al solito,Niall dimostrò di avere POCO appetito:ordinò una supercoppa gelato con 10 gusti ricoperti di sciroppo all’amarena con panna.Francamente,mi chiedevo sempre come tutto quello che mangiava riuscisse ad essere immagazzinato nel suo stomaco:era un pozzo senza fondo! “Buon appetito Niall!” Sorrisi. “Anche a te!E ora,ti va di raccontarmi?” E così,iniziai a narrargli tutta la storia. “…e mi sento così perché non ho tenuto fede alla parola data.Ora hai la prova che ti sei fatto un’idea completamente sbagliata su di me…” “L’unica cosa che penso è che la tua amica abbia esagerato.Non potevi prevedere questo viaggio quindi si è arrabbiata per senza niente,lasciandoti in preda alla delusione.Non è molto carino..” “Il problema non è solo lei..” “Già,dimenticavo quel tuo fidanzato.Lascialo perdere,non ti merita..” “Credo che nessuno mi meriti…Anzi,sono io che non merito nessuno…” Una lacrima mi attraversò la guancia.Lui si avvicinò a me,tolse quella goccia d’acqua dal mio viso con un dito e mi sussurrò: “Non posso vedere una fan piangere davanti a me,soprattutto tu..E poi i tuoi occhi,quei tuoi dolcissimi occhi,non meritano di essere straziati da un pianto.Ogni tuo sguardo è colmo di felicità;non opprimerla mai.Gli altri non ti meritano perché sei diversa,ma speciale:unica.Quello che ti ha tradita non sa cosa si è perso,ma quando se ne accorgerà sarà troppo tardi.Perciò non scoraggiarti mai e credi sempre in te stessa.Mi prometti che lo farai per me?Che non ti sottovaluterai mai più e che ti sentirai una persona migliore?” Nessuno mi aveva parlato in quel modo,MAI.Non mi conosceva nemmeno e diceva che ero una persona speciale e meravigliosa.Com’era possibile?L’unica cosa che sapevo era che lui era un ragazzo semplice,nonostante fosse famoso,e dolcissimo.Era per questo che lo adoravo. Non percepivo più i battiti del mio cuore:erano troppo veloci;non avevo nemmeno la forza per respirare ma riuscì a rispondergli. “Lo…lo prometto.Grazie mille,piccolo Angelo.” Divenne rosso peperone quando sentì chiamarsi “Angelo”.Mi ringraziò e mi baciò sulla guancia.Ero in Paradiso.In un giorno le sue labbra,così morbide e delicate che parevano candidi fiocchi di neve,si erano appoggiate sul mio volto.Ancora non ci credevo:stavo vivendo un bellissimo sogno,il più bello di tutti. Sfortunatamente però quel Paradiso in Terra venne interrotto dalla vibrazione del mio cellulare. “Chi ti cerca?” Domandò Niall incuriosito. Notai che Jada mi aveva mandato un messaggio ordinandomi di tornare in albergo perché lei e Kiara non sapevano più che scusa inventarsi per tranquillizzare Nino e Camilla.Mi avevano coperta:dovevo loro molto. “Le mie due amiche;sono preoccupate e vogliono che torni in albergo.” “Va bene:ti accompagno!” Disse tutto pimpante come un bambino piccolo. D’improvviso però squillò anche il suo cellulare. “Oh…I ragazzi mi danno per disperso..” Disse ironicamente. ”Purtroppo non posso venire con te,mi aspettano a casa.” “Fa nulla.Mi ha fatto molto piacere conoscerti e di passare del tempo con te,il mio sogno.Non dimenticherò mai questo pomeriggio con te.Grazie di tutto.” “Figurati piccola ma...ehm...a me piacerebbe rivederti e presentarti i ragazzi.Ti va di scambiarci i numeri di cellulare?” Chiese tutto imbarazzato. “Oh,ma certo!” Esclamai.Uno dei miei 5 idoli voleva il mio numero di cellulare.Wow,ero al miliardesimo cielo!!Glielo diedi e poi ci salutammo. “Ciao piccola!” Urlò allontanadosi.Lo salutai con il gesto della mano e gli sorrisi.Ancora non credevo di aver incotrato una parte del mio mondo,del mio tutto.Ma non c’era tempo per le smancerie:dovevo tornare in albergo.Feci qualche compra per rafforzare il mio “alibi” e ritornai in stanza correndo. “Ale,ma dove sei stata?!?!?Potevi avvertire che uscivi a comprare qualcosa per i tuoi amici!” Urlò Nina. “Scusate,non lo farò più.E’ che quando eravamo sul taxi ho visto una penna carina in un negozio e non ho voluto perdere tempo ad acquistarle.” “Ok,basta che non lo farai più!” Aggiunse Camillo. “Lo prometto!” E la discussione terminò lì.Prima di andare a letto spiegai la storia di Martina alle ragazze che,come Niall,affermarono che aveva esagerato. “Quindi,per tutto il pomeriggio,sei stata nascosta nel parco?” Domandò Kiara. “Sì,esatto.” Non dissi subito di Niall:volevo tenere il nostro incontro segreto,almeno per il momento. “Ah,ragazze.” Aggiunsi. “Queste penne sono per voi,per avermi coperta oggi.” “Oddio ma sono quelle ufficiali dei One Direction!Stupende!Grazie mille!” Esclamarono entrambe contentissime. “Grazie a voi,vi voglio bene.” Ci abbracciammo tutte e c’infilammo nei rispettivi letti augurandoci buona notte.Prima però notai un messaggio sul cellulare:era di Niall. “Buonanotte principessa,fa’ sogni d’oro!” QUALE DOLCE VISIONE!Gli risposi immediatamente. “Anche a te cucciolo.Grazie di tutto.” Spensi il cellulare,lo posai sul comò e chiusi gli occhi,addormentandomi.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8-Quel Sorrisetto Non Mi Convince!(Parte 1) ***


Capitolo 8 Quel Sorrisetto Non Mi Convince!(Parte 1) *Parte Kiara* La mattina arrivò presto e io e Jada ci eravamo già alzate.Ale invece era ancora addormentata;era strano,di solito non era da lei svegliarsi tardi quando era in compagnia degli altri. “Su Ale!Svegliati o faremo tardi!Dai che oggi si fa shopping!” Le disse Jada.Sapeva che Ale amava lo shopping e che quindi si sarebbe alzata scattante come una molla. “Mmhhh no..Proprio ora che stavo facendo un sogno meraviglioso…” Ci disse sbadigliando. “Ah sì?E che sognavi?” La curiosità di Jada non aveva fondo.Io mi limitavo a non fare domande,anche se interessava tantissimo anche a me. “Che uno stupendo ragazzo dagli occhi color ghiaccio dai bellissimi capelli biondi come i raggi del sole mi chiedeva di sposarlo.” “Stai descrivendo Niall,Ale!” Esclamai. “Infatti sto parlando proprio di lui.” Notai che arrossì un po’. Io e Jada scoppiammo a ridere. “Kià ma te l’immagini?!?La nostra Ale con il suo idolo!Che piccioncini!Sarebbe fantastico!Ale mi vuoi sposare?Ma certo AMOR DE MI VIDA.YO TE AMO!Ahahahah” “Oh sì Niallino mio:voglio restare con te per tutta la vita” Continuai l’imitazione iniziata da Jada. “Ah-ah molto divertente.” Esclamò Ale ironicamente. “Ok,ora vado a vestirmi.” E detto questo si recò in bagno. “Ehi Jà,non ti sembra strano?” Domandai. “Eh?Cosa?” “Ma come,non te ne sei accorta?Ale è arrossita quando abbiamo scherzato su Niall..” “Beh,mi pare più che normale:lei lo adora…” “Ma non ti sembra strano che sia arrossita SOLO questa volta?E hai visto la sua reazione?Di solito ci da corda,invece oggi è stata molto secca..” “Mmhh…in effetti,ora che me lo fai notare…Non è la prima volta che fantastichiamo su di lei e Niall e mai ha reagito così come oggi e mai è diventata rossa..” “Credo ci nasconda qualcosa…” Affermai. “Mi sa tanto che hai ragione.Forse è successo qualcosa ieri che ci ha tenuto nascosto…Ma cosa potrebbe essere successo?” “Shhh,sta uscendo dal bagno!Ne riparliamo dopo!” Esclamai frettolosamente. Pochi istanti dopo,ci trovammo di fronte Ale tutta bella,pettinata,truccata e vestita. “Dai usciamo.” Ci sorrise.Aveva subìto un cambio d’umore incredibile.Io e Jada ci riguardammo per un attimo,ma poi ricambiammo il sorriso e scendemmo dall’hotel assieme a lei. “Allora,inizieremo da questo negozio.Per te va bene Jada?” “Certo!” Fu la sua risposta. “E per te Ale?” Non fiatò.Aveva lo sguardo fisso su un parco pubblico.Le scappò un sorriso e poi ci rispose che per lei andava bene. Mentre camminavamo per le strade affollate di Londra sussurrai a Jada: “Quel sorrisetto di prima…non mi convince.” “Concordo pienamente..Aspettare è l’unica cosa che possiamo fare.” Si fece mezzogiorno;la mattinata volò in fretta.Decidemmo di pranzare da McDonald’s.Ale era ritornata ad essere la solita impacciata di sempre:non riusciva nemmeno a prendere un bicchiere per mano che già faceva cadere l’acqua.Ahahaha,che idiota.Ma io e Jada le volevamo bene perché riusciva sempre a farci sorridere e divertire.Un po’ come Niall:ci contagiava in qualunque modo. Trascorremmo il pomeriggio andando al British Museum,poi a Trafalgar Square e infine un giretto panoramico sulla famosissima London Eye,la ruota panoramica londinese.C’era una vista stupenda,immensa.Ero affascinata da quella magnifica vista;anche Jada lo era.Ale no.Aveva iniziato a mandare messaggi a raffica;in volto,aveva un sorriso da ebete patentata.Quando scendemmo dalla ruota mi venne automatico domandarle con chi stava messaggiando.Mi rispose semplicemente: “Con Ile e Anto.Perchè?” “Nono,niente.Era una semplice curiosità.” Peccato che io e Jada non ci credevamo neanche un po’.Passò tutta la serata con il cellulare in mano.Ovviamente,noi eravamo curiose ma non potevamo obbligarla a raccontarci i suoi segreti.Verso le 20.00,una volta tornate in albergo,cenammo.Mangiammo cibo italiano fatto in casa,o in stanza d’hotel in questi casi.Data la buonanotte a Nina e Camillo ,ci coricammo sul letto.Ero sul punto di addormentarmi quando sentì un bisbiglio. “Ehi ragazze,dormite?” Era Ale. Io e Jada all’unisono:”No,perché?” “Vi devo raccontare una cosa…” “Lo avevamo intuito che dovevi dirci qualcosa,ma abbiamo aspettato che fossi tu a fare il primo passo.Dai,dicci che siamo curiose!” “Ok,va bene.Scusate se non ve l’ho detto subito.Comunque ieri pomeriggio,come avrete sicuramente intuito,non sono stata solo al parco.Infatti ho incontrato..” Ed iniziò a vuotare il sacco.Io e Jada stavamo per urlare,non ci potevamo credere.Ma riuscimmo a frenare l’entusiasmo.Dopotutto,era tardi e avremmo svegliato tutti. “Quindi oggi hai parlato con lui,eh?” Dissi maliziosamente. “Nono;davvero stavo parlando con Ile e Anto.Stavo raccontando a loro tutta questa storia e ora la sapete anche voi.Ora però è meglio dormire sennò domani chi si sveglia?Ahahaha notte ragazze.” “Notte Mrs Horan.” Ale ci diede un calcio;si sentì un nostro “Ahio” e poi ci addormentammo tutte e tre.

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