Pretty little liars

di Miri_123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Prologo! ***


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<< Bevi un altro po', Zayn. Tutte le bottiglie devono sparire. Ricordi? Era questo l'accordo >>. Un accordo a cui Zayn non aveva preso parte. Nessuno dei suoi cinque fottuti amici si era preso la briga di chiamarlo e chiedergli se gli andasse di passare la nottata nel capanno di Ed a sbronzarsi. Lui ci era solo stato trascinato, come sempre.
<< Svuotale tu, tutte queste bottiglie, Ed. Per stasera io ho finito >>, rispose, allungandosi sulle gambe di Liam.
<< Dio, sei peggio di Liam quando ti ci metti, e sappiamo tutti che Payne è una palla al piede >>, continuò il rosso sghignazzando, più per la faccia di Liam che per la battuta in sé.
<< Si, sono una palla al piede. Voi cinque passate pure tutta la nottata a sbronzarvi e io dormirò un po'. Niall, non disegnarmi sulla faccia o giuro che te la faccio pagare >>. L'irlandese alzò le mani e si riattaccò alla bottiglia di vodka.
<< Lasciatelo stare, ha paura di poterci svelare tutti i suoi segreti, se beve troppo >>, lo provocò un Louis sorridente, seduto fra le gambe di Harry.
<< Gli amici condividono i segreti. È così che si rimane amici. Per sempre >>. Furono le ultime parole di Ed che Zayn sentì, prima di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo.


L'avrebbe soffocato. Louis prima o poi avrebbe soffocato quel stramaledetto Irlandese e il suo russare, simile ad una orso morente.
La schiena gli faceva anche male, ma del resto dormire sul pavimento non era proprio una passeggiata.
Dopo vari tentativi, riuscì a girarsi sul fianco, imprecando mentalmente per non svegliare il resto del gruppo. Cercò Harry con il palmo della mano per stringerlo a sé, ma quello che percepì furono solo un paio di bottiglie vuote.
Sollevò la schiena di scatto. Harry non c'era. Si guardò attorno. Fuori era buio e lui non c'era. Cercò i suoi amici con lo sguardo. Niall era affianco a lui -e continuava deliberatamente a russare come un orso-, Zayn era sul divano, ancora allungato sulle gambe di Liam.
Anche Ed mancava all'appello. Quei due erano ancora sbronzi e saperli in giro non faceva stare tranquillo Louis.
<< Ragazzi >>, disse con un fil di voce. Nessuno rispose.
<< Ragazzi? >>, alzò un po' il tono.
<< RAGAZZI? >>, urlò alla fine. Liam e Zayn sobbalzarono all'unisono, Niall qualche secondo dopo.
<< Ed e Harry non sono qui >>, disse, cercando di mascherare la preoccupazione. << Dobbiamo andare a cercarli >>, continuò poi.
Sentì brontolare, ad un Niall piuttosto assonato, qualcosa di indecifrabile, ma alla fine tutti si alzarono.
Non fecero in tempo ad arrivare all'uscita che la porta del capanno di aprì.
<< Harry dove diavolo sei stato?? Mi sono svegliato e non c'eri. Io...Insomma...Io..Io mi sono preoccupato >>, disse Louis, arrossendo appena. Ringraziò mentalmente il buio che riuscì a mascherarlo.
<< Se n'è andato >>. Harry abbassò lo sguardo.
<< Chi se n'è andato? >>, chiese Liam.
<< Ed. Mi è parso di sentirlo urlare e sono andato fuori. L'ho cercato ovunque, ma lui non c'è >>.

 



Ciao a tutti :D
Avevo già pubblicato qualcosa su EFP, ma sono tremendamente insicura ed ho subito cancellato.
Che posso dire, amo PLL e i 1D  esageratamente e mi intrigava molto vedere i ragazzi in queste "vesti".
Vi prego, lasciatemi una recensione. Ci tengo a questa storia, ma sono sicura che la cancellerò subito se vedo che non è apprezzata.
Spero che vi piaccia. Un bacio :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


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Era strano tornare a casa, dopo tre mesi passati nella sua Irlanda, lontano da quella cittadina, lontano dagli amici, lontano da tutte quelle foto di Ed sparse per la città.
Era strano si, ma in un certo senso anche bello. Holmes Chapel gli era mancata, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.
<< E questa è l'ultima valigia >>, disse suo padre, chiudendosi la porta alle spalle.
<< Bene, io vi voglio fuori di qui entro mezz'ora. Devo ripulire questa casa. Io l'avevo detto che sarebbe stato meglio mettere una donna delle pulizie >>, sbraitò sua mamma. Bhé era l'unica donna in casa, non poteva certo aspettarsi da tre maschi chissà quale aiuto domestico, se non il portare fuori la spazzatura o portare le buste della spesa.
<< Niall, perché non vai dai ragazzi? Sono sicuro che non vedono l'ora di riabbracciarti >>, sorrise la donna.
Lei non lo sapeva. Non sapeva come la scomparsa di Ed avesse creato una grossa crepa nella loro amicizia. Loro venivamo da cinque mondi opposti. L'unico che li teneva in superficie era sempre stato Ed. Lui li teneva legati come una colla. Ma adesso era scomparso e, nonostante volesse ai suoi amici un bene dell'anima, anche il loro legame era poco a poco scomparso.
Annuì con la testa, prima di chiudersi la porta alle spalle.

 

Spostò con il piede l'ennesimo foglio bianco, sparsi per tutta la città. Il nome “Ed Sheeran” era scritto in grande ed occupa almeno un quarto di foglio, il resto era occupato dalla foto e da i nome delle persone a cui rivolgersi se lo avessero visto. Come se in quella maledetta cittadina non si conoscessero tutti.
Entrò nel bar e si sedette al primo posto libero.
<< Allora hai finito di rinchiuderti dentro casa, come un ricercato. Bene >>. Zayn si accomodò di fianco a lui, senza nemmeno chiedere il permesso. Ormai il loro grado di confidenza glielo permetteva. O no??
<< Ogni tanto bisogna prendere aria pulita >>, sospirò Liam.
<< Mi sei mancato Lì. Mi mancate tutti in realtà >>. Zayn abbassò lo sguardo. Anche a lui era mancato e gli mancavano anche gli altri. Ma Ed era scomparso e per loro era diventato tutto così difficile.
<< Ho letto su Facebook che oggi Niall dovrebbe tornare dall'Irlanda. Chiamiamolo. Chiamiamo Harry e Lou. Torniamo ad essere quelli di qualche mese fa >>, continuò il moro.
<< Zay, noi non siamo più quelli di mesi fa. Siamo cambiati. Tutto è cambiato dopo la...la scomparsa di Ed >>, rispose Liam, tutto di un fiato.
<< Scomparsa? >>, Zayn sbottò in una risata amara. << Vedi che vivi ancora di speranza. Ma non eri tu quello che aveva sempre i piedi per terra? Lì, lui non c'è più. E non intendo solo in senso fisico >>.
<< Non puoi saperlo >>, sussurrò Liam, fissando la tazza di caffé che gli era stata gentilmente portata dalla cameriera.
<< In questa città credete ancora alla fatina dei denti. Io lo so, lo sento che non c'è più ed è inutile vivere di speranze >>, sbottò, urlando, il moro.
<< Malik, stai dando spettacolo. Calmati >>. Una voce alle loro spalle gli fece sobbalzare.
<< Hazza >>, sorrise Zayn. Harry sorrise di rimando e si sedette insieme ai due ragazzi.
<< Cos'è oggi? Una giornata speciale? È strano vedervi seduti insieme dopo...bhé dopo il fattaccio >>.
<< Tu cosa ne pensi Hazza? Ed è semplicemente scomparso o...>>. Zayn non riuscì a finire la frase, ma sapeva che Harry lo aveva capito. Non ne avevamo mai parlato, in una forma così diretta.
<< Io penso che, finché non sarà ritrovato il corpo, non penserò niente >>, rispose il riccio, rubando un sorso di caffé dalla tazza di Liam.
<< Ok, è da un po' che vi fisso, ma ovviamente voi non vi siete accorti di me, quindi sono venuto io. Cosa c'è? Una riunione top secret e nessuno mi ha detto niente? >>, si intromise un Louis, piuttosto divertito, sedendosi allegramente su una delle sedie.
<< Cos'è quel grembiule? No, ti prego, non dirmi che lavori qui >>, sghignazzò Harry, beccandosi uno schiaffo dietro la nuca dal biondo.
<< Mi serve per arrotondare >>, rispose quello.
<< Si, per continuare a comprarti l'erba. Razza di cannato >>, continuò Harry, divertito.
<< Non mi sembra che tu abbia mai disdegnato la mia erba, Haz >>.
<< Questo non l'ho mai detto, Boo >>, rispose il riccio. Era strano, per Louis, tornare a sentire quel soprannome. Era qualche mese che Harry non lo chiamava in quel modo ed era terribilmente felice che fosse tornato a farlo. Sorrise in risposta. Non trovava le parole. Ma con Harry era sempre stato così.
<< Ok, o io sono diventato cieco di colpo o quello che sta entrando è Niall. Ma quando è tornato? >>. Disse, quasi in un sospiro Louis. Gli altri tre si voltarono verso la porta, giusto in tempo per vedere una testa bionda farsi spazio tra la gente.
<< Ehi, Niall. Vieni qui >>, strillò uno Zayn euforico, saltando dalla sedia. L'Irlandese vide i quattro ragazzi seduti e, dopo un'espressione incerta, decise di raggiungerli e sedersi al loro tavolo.
<< Contento Zay? Siamo tutti insieme. Adesso è tutto come volevi tu >>, sorrise Liam. E tutti non poterono fare a meno di annuire, contenti di trovarsi lì insieme, come ai vecchi tempi.



Sera :)
Questo è un capitolo di passaggio, dovevo farli riunire. Chi segue il telefilm sa che le Liars si sono distaccate dopo la scomparsa di Allison, e poi mi piaceva l'idea di farli sedere al tavolo, uno ad uno. Bho, non so perché. Sono malata.
Dal prossimo entrerà in gioco "E" :D
Spero che a qualcuno interessi la mia storia, se no dovrò cancellarla D':
Spero in qualche recensione. Baci :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


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<< Quello di prima, noi seduti intorno a un tavolo, è stato decisamente strano >>, sospirò Harry, buttandosi sul suo letto.
<< Già, però mi era mancato farlo >>, rispose Louis, sorridendo, mentre prendeva posto affianco al riccio.
<< Quindi? Adesso fai il cameriere al Green Dragon? Sei caduto in basso Boo. Almeno ti pagano bene? >>.
<< Bhé, non tanto, ma io riesco a farmelo bastare >>. Il riccio aveva sicuramente dato una risposta sarcastica, Louis lo capì dalla risata sguaiata che gli era fuoriuscita dalla bocca. Ma Louis non l'aveva sentito. Era stato distratto dalla vibrazione del suo cellulare e dal messaggio appena arrivato.
Numero sconosciuto.
Pensa cosa direbbe Harry se sapesse come arrotondi lo stipendio. Hai le mani lunghe, non è vero LouLou? -E-”.
Louis boccheggiò. Harry non se n'era neanche accorto, troppo preso dalle sue risate.
Ok, lui non era un ladro e non si sentiva tale. Era vero, ogni tanto prendeva alcune sterline dalla cassa, ma lo stipendio, in quel posto lì, era davvero basso, ed il capo era un vero stronzo. Un po' se lo meritava, no?
Da quanto tempo era che nessuno lo chiamava più LouLou? Da mesi. Quello era il nomignolo che Ed gli aveva dato, che solo il rosso usava. Che fosse lui? In fondo lo sconosciuto si era firmato con E.
No, Ed era scomparso da sei mesi ormai, probabilmente era morto, e anche se fosse stato vivo, come avrebbe potuto sapere dei suoi piccoli -piccolissimi- “furti”. Qualcuno l'aveva colto sul fatto e adesso si stava solo divertendo alle sue spalle. Doveva essere così, per forza.
Ma ciò nonostante, Louis non si sentiva tranquillo, quindi sospirò << Vado a casa Haz. Ci sentiamo >>, ed uscì da casa Styles.

 

Zayn fissava dalla finestra la nuova famiglia scaricare gli scatoloni. Quelle persone stavano occupando la casa della famiglia Sheeran. La casa di Ed. I genitori l'avevano venduta già da qualche mese, ma i nuovi vicini si erano presentati solo in quel momento. Avevano detto che sarebbe stato meglio così. Troppi ricordi in quella casa. Come se Ed fosse morto. Ok, era sparito da mesi, ma questo non voleva dire per forza che fosse morto. Probabilmente si, ma Zayn ancora ci sperava nonostante fosse il primo a fare la ramanzina a gli altri. Lui ci sperava nel profondo, ma vivere di speranza non era granché.
Scese le scale, intenzionato a conoscere la nuova famiglia. Voleva assicurarsi che fossero gente per bene, in fondo quella era stata anche casa sua in parte.
<< Ciao >>, lo salutò una ragazza bionda, con uno scatolone in mano.
<< Ehm, ciao. Benvenuti nel quartiere >>, si sforzò di sorriderle.
<< Grazie. Io sono Perrie. Ti stringerei la mano, ma sai..>>, disse la bionda, mettendo in evidenza lo scatolone che sembrava troppo pesante per le sue braccia magre. Zayn, come un bravo cavaliere, le tolse lo scatolone dalle mani.
<< Zayn. Dai, ti aiuto. Posso..posso entrare? >>. Era strano dover chiedere il permesso per entrare in quella casa. Perrie annuì e lui la seguì entrare.
Poggiato lo scatolone per terra, Zayn si guardò attorno. Quella casa aveva perso tutto il suo splendore senza i magnifici mobili della signora Sheeran, importati dall'Italia.
<< Ti sei imbambolato? >>, Perrie lo svegliò dai suoi pensieri.
<< Scusami. È solo che Ed era un mio amico ed è strano stare in questa casa >>.
<< Ed? Il ragazzo scomparso? >>, la bionda doveva essersi accorta del tono, più sorpreso che dispiaciuto, che aveva usato, infatti si scusò subito dopo.
<< Bhè, si... >>, venne interrotto dal suono del suo telefono. Era Liam.
<< Ehi Lì >>, rispose.
<< Zayn, scusami. Oggi non posso proprio. Devo stare con Danielle >>. Liam era già pronto alla ramanzina che il suo migliore amico gli avrebbe fatto, era sempre così. Ma da parte sua, Zayn non aveva tutti i torti. Era successo più e più volte che Liam gli desse buca per stare con la sua ragazza.
<< Ma dai? Non me lo sarei mai aspettato. Non cambi mai, eh Lì >>, rispose seccato.
<< Zayn, è la mia ragazza >>, sospirò Liam.
<< Ed io sono il tuo migliore amico, ma metti sempre avanti lei. Non la sopporto, “la tua ragazza” >>.
<< Lo so. Scusa è arrivata. Devo andare >>.
Zayn sbuffò. Non sopportava Danielle. Controllava troppo Liam ed aveva troppo potere su di lui.
<< Tutto bene? >>, chiese la bionda. Zayn si era quasi dimenticata di lei.
Fece per rispondere, ma il suono del telefono lo distrasse di nuovo. Questo era un messaggio. Numero sconosciuto.
Non la sopporti eh? Quando avete passato la notte insieme, però, non sembrava starti tanto antipatica. -E-”
Zayn aveva dovuto guardare il messaggio più di una volta per rendersi davvero conto di ciò che c'era scritto.
Ok, tra lui e Danielle non c'era assolutamente niente. Non si sopportavano, la cosa era reciproca. Ma qualche mese prima, alla festa di compleanno di Niall, dopo aver bevuto -e fumato- un po' troppo, accecati dall'alcool -e dall'erba-, i due erano finiti in camera da letto.
Avevano deciso di non dire niente a Liam. Per loro non era significato niente ed era stato solo un errore dovuto al loro stato. Perché far soffrire Liam per una stronzata?
Però lui non ce l'aveva fatta a tenerlo nascosto a tutti, così si era confidato con Ed. Ma adesso Ed era scomparso -probabilmente morto-. Che lo avesse detto a qualcuno? E poi, cosa stava a significare quel E? Non poteva essere lui.
Voleva andare a casa. Quel messaggio l'aveva terribilmente scosso. Salutò Perrie e si diresse verso casa velocemente. Così velocemente che non si accorse nemmeno dell'urlo della mamma di Perrie, proveniente dal piano di sopra.
In una delle stanze c'era un cadavere.

 


Salve. Ecco il nuovo capitolo.
Grazie a  Alex_andraSinfony e TrinketLucas98 per aver inserito nelle seguite la storia :)
Spero che posso attirare ancora qualcuno e che qualcuno mi lasci una piccola recensione. Per favore *occhi da cucciolo*.
Chissà di chi sarà, il cadavere :O Ok, è scontato, ma è solo l'inizio.
Baciii :*

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


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 Harry, ancora buttato sul letto, ripensava al pomeriggio trascorso con i suoi amici ed era felice di averli rivisti. Gli erano mancati, soprattutto Louis.
Harry era etero -o almeno così si ripeteva da sempre- ma da quando aveva conosciuto Louis, ogni volta che lo vedeva o che lo aveva vicino, aveva una stretta allo stomaco e faticava a pensare.
<< Harry questa sera mangia a casa? >>, chiese Anne, aprendo la porta senza neanche bussare.
<< No mà, vado fuori >>.
<< Con una ragazza? >>. Sua madre era sempre stata troppo curiosa.
<< No. Credo che andrò con i ragazzi >>. Anne annuì e si chiuse la porta alle spalle.
Il telefono vibrò ed Harry aprì subito il messaggio. Numero sconosciuto.
Con una ragazza? Tua mamma non lo sa che tutte le tue attenzioni sono rivolte ad un angioletto con gli occhi azzurri ed un bastone tra le gambe? -E-”
Si alzò dal letto in preda al panico. Andò alla finestra e cominciò a guardare fuori. Qualcuno doveva aver sentito la conversazione con sua madre. Ma sotto non c'era nessuno.
Nessuno sapeva della sua “ossessione” per Louis. Nessuno. Nessuno tranne Ed. Glielo aveva detto una sera, perché Ed lo aveva già capito.  Ed capiva sempre tutto. Glielo aveva detto chiaramente e Harry, con le spalle al muro, aveva dovuto confessare.
Ma Ed era scomparso e nessun altro sapeva. Che fosse stato Ed ad inviare il messaggio? Si era firmato con “E” ma non aveva senso. Se Ed fosse stato vivo perché non farsi vedere invece di prenderlo in giro con un messaggio?
Indossò la giacca ed uscì dalla stanza. No. Non doveva più pensarci.

 

<< Ma quanto ci mettono ad arrivare? >>, sbuffò Niall, spazientito.
<< Non lo so. Ma giuro che appena arrivano gli ammazzo. E tu mi aiuti >>, rispose Harry.
<< No. Io ne sto fuori. Te la vedrai da solo >>.
Harry blaterò qualcosa sulla sua vigliaccheria, ma Niall non lo sentì, troppo preso a leggere il messaggio che gli era appena arrivato, da un numero sconosciuto.
È vero, tu ne stai sempre fuori, Niall. Come quando hai visto quei due stronzi buttarsi su quella povera ragazza -E-”.
Niall sbiancò. Quell'argomento non era più stato tirato fuori, dopo quella volta che ne aveva parlato con Ed. Nessuno ne era a conoscenza, solo lui ed Ed.
<< Chi è al telefono? >>. Harry lo risvegliò dai suoi pensieri.
<< Ne..Nessuno >>. Niall cercò di apparire tranquillo, sorridendogli, ma era piuttosto difficile fingere.
<< È un certo E, non è vero? >>. Niall sbarrò gli occhi. E lui come sapeva?
<< L'ho ricevuto anch'io. Mi ha..mi ha scritto una cosa che nessuno sa. O per lo meno, che solo Ed sapeva >>. Harry abbassò lo sguardo.
<< Ma Ed è scomparso. Non può essere lui >>.
<< Io non lo so. So solo che qualcuno si è divertito con me ed ora l'ha fatto anche con te >>. Non potere continuare la conversazione perché, uno Zayn in lacrime, li chiamò. “Venite subito a casa mia” aveva detto.

 

<< Io non imbroglio, mai >>, sbuffò un Liam irritato. Stava semplicemente tirando un rigore, non aveva imbrogliato.
<< Hai preso la pallina e te la sei aggiusta davanti alla mazzetta. Come lo chiami questo, tu? >>. Una Danielle molto divertita, continuava a prenderlo in giro. Ma lei era una ragazza, che ne poteva sapere.
Ok, forse nel biliardino i rigori non esistevano, ma comunque lei avrebbe potuto parare, invece di blaterare su quanto fosse scorretto quel gesto.
<< Ti ripeto che io non imbroglio mai >>, continuò il ragazzo.
Il telefono vibrò e Liam aprì il messaggio. Numero sconosciuto.
Mai? E quando hai rubato una copia del compito di chimica, quando rischiavi la bocciatura, cosa stavi facendo? -E-”.
Per Liam il calcio era tutto. Sognava di giocare nella Premiere Leugue da quando portava ancora il pannolino. Lui avrebbe sfondato, se lo sentiva.
Quella era stata un'emergenza. Rischiava la bocciatura in chimica e l'allenatore era stato chiaro, se non si aveva almeno la sufficienza a tutte le materie si era fuori dalla squadra.
E poi non l'aveva proprio rubato, aveva solo copiato le risposte per il bene della sua carriera calcistica.
Solo che i sensi di colpa lo avevano logorato e così si era confidato con Ed. Che, a quanto pare lo aveva detto a qualcuno altro, che adesso si stava prendendo gioco di lui. Ed era scomparso e non avrebbe potuto mandare un messaggio, se no l'avrebbe fatto prima, e certamente non per fargli tornare i sensi di colpa per quel gesto avventato e disperato.
<< Amore, Zayn dice che dobbiamo correre a casa sua >>, disse Danielle. Liam allora decise di non pensare più a quel messaggio.
<< Perché, che succede? >>.
<< L'hanno trovato >>, rispose solo, abbassando la testa. Avevano ritrovato Ed? Ma questa era una notizia grandiosa. Ecco spiegato il messaggio allora.
<< Hanno trovato Ed? Ma è fantastico >>.
<< No, Liam. Non hanno trovato Ed. Cioè, si, ma non bisogna esserne felici. Hanno trovato...Hanno trovato il suo corpo. Ed è morto >>.




Scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi famigliari.
Grazie a chi ha inserito la storia nelle preferite, seguite o ricordate e a chi a recensito. Non capite quanto mi fa piacere. 
Ci tengo troppo a questa storia.
Baci ed al prossimo aggiornamente che sarà molto presto :D

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


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CAPITOLO 4

 

 << Gli attuali propietari della casa, stavano demolendo la struttura quando gli operai hanno fatto la raccapricciante scoperta. I genitori della vittima non hanno rilasciato dichiarazioni. Un portavoce a confermato che il capanno era in costruzione, nell'Estate in cui il sedicenne, Ed Sheeran, scomparve. La famiglia, dopo sei mesi, si ritrova di fronte ad un terribile epilogo e ha chiesto di non essere disturbata. E le autorità locali hanno scoperto che c'è un assassino a piede libero ad Holmes Chapel >>.
Zayn spense il televisore e tornò ad aggiustarsi la cravatta. Era strano, era lì, davanti lo specchio che si preparava, come se avesse dovuto andare ad un matrimonio. Ed invece c'era il funerale di Ed ad aspettarlo.
Quando Perrie era corso a chiamarlo, piangendo, lui non aveva ben capito. La bionda non riusciva a formulare frasi complete o di senso compiuto. “ E lì ”, ripeteva “ l'ho visto. Non si muove “.
Zayn, seguendola, aveva fatto l'amara scoperta. Era rimasto impietrito. Perfino quando la polizia lo prese da un braccio e lo trascinò fuori non si ribellò. Solo fuori, quando l'aria fredda aveva cominciato a risvegliarlo, aveva chiamato i ragazzi.
Fece un sospiro e prima di uscire dalla camera, guardò nuovamente la foto sul muro. Quella dove erano ritratti lui e Ed. Sorridevano. Avevano fumato un po' troppo e -per una battuta sicuramente poco divertente di Louis- erano rimasti a ridere per almeno mezz'ora. Così Niall, aveva ben deciso di immortalare quel momento, all'insaputa dei soggetti.
Zayn sorrise al ricordo, ma le lacrime tornarono a pizzicargli gli occhi quando realizzò che momenti del genere non ci sarebbero più stati.
Ormai non aveva più neanche la speranza.


<< Signora Sheeran? >>. Harry non sapeva bene come comportarsi. Cosa potevi dire ad una persona nel giorno più brutto della sua vita??
<< Harry, tesoro. Sono così contenta che tu sia venuto >>. Ed Harry l'abbracciò. Lui stava soffrendo, ma per un attimo provò a mettersi nei panni di quella donna. Quanto dolore si stava portando dentro. Dopo mesi di speranze e negazioni adesso era lì, a subire la triste realtà, senza neanche un colpevole per la morte di suo figlio.
<< Ho chiesto ai ragazzi di sedersi insieme davanti. È quello che Ed avrebbe voluto >>. Il riccio mormorò un certo, per poi dirigersi verso la prima fila.
Harry guardò la bara, proprio di fronte a lui, sull'altare. La foto accanto mostrava un Ed sorridente, con i capelli più rossi di come Harry se lo ricordava. Sentì una stretta allo stomaco. Dentro quel lungo affare di legno, c'era il corpo del suo amico.
All'improvviso sentì una mano afferargli il polso e sobbalzò. Si voltò e vide Louis che si spostava per fargli polso. Harry gli sorrise appena e si sedette.
La funzione cominciò. Sentire il prete blaterare cazzate varie su Dio e il paradiso lo innervosiva un po', ma in fondo era lì per Ed.
Sentì a malapena il telofono di Niall squillare e Zayn borbottare qualcosa sul rispetto.
<< Qualcuno che conosciamo? >>, chiese all'improvviso Liam, rivolgendosi all'Irlandese.
<< È solo un sms di mia madre >>, rispose il biondo. Harry non ne era sicuro, ma sentì il respiro del resto degli amici tornare normale. La presa di Louis -che era ancora stretta sul suo polso- non stringeva più troppo forte, adesso si era rilassato. Che fosse preoccupato per qualcosa?
Ma poi Harry capì e allora disse << Io e Niall non siamo stati gli unici a ricevere messaggi da E, vero? >>, domandò retoricamente. I tre ragazzi abbassarono lo sguardò e Lou lasciò il suo polso.
<< O mio Dio >>, sbottò Niall, quasi urlando. Zayn lo richiamò di nuovo, ma Niall non lo ascolto. Era girato e fissava intensamente dietro di sé.
Harry si voltò e la vide << è Eleanor >>, sussurrò. Si sedette qualche fila più indietro, con il suo vestito nero aderente e i capelli davanti al viso. La faccia impiastricciata di fondotinta non riusciva, però, a coprire le grandi cicatrici che le ricoprivano il viso.
I ragazzi si voltarono di scatto. Cosa ci faceva lei lì??

I ragazzi uscirono dalla chiesa ancora stravolti. Era successo tutto troppo velocemente. Il ritrovamento del corpo. Il funerale. Eleanor Calder in chiesa.
<< Harry. Louis. Zayn. Niall e Liam >>. Una voce costrinse il gruppetto a fermarsi.
<< Ci conosciamo? >>, rispose infine Liam.
<< Sono il detective Cowell. So che eravate tutti buoni amici della vittima >>, rispose porgendo loro dei bigliettini da visita, dove c'erano scritte tutte le informazioni.
<< Si, è vero >>, continuò l'Irlandese.
<< Dovrò parlare con ognuno di voi >>.
<< Ci hanno già interrogati quando Ed è scomparso >>.
<< Riesaminerò le dichiarazioni. L'indagine per la scomparsa di Ed si è trasformata in un indagine per omicidio. E state certi, scoprirò cosa è successo quell' Estate >>. Poi si voltò, come se niente fosse, e se ne andò.
Tutti rabbrividirono, ma non dissero una parola. Non c'era molto da dire, o meglio, non c'erano parole che andassero bene.
Quando il detective salì nella propria macchina, i ragazzi si concessero di entrare nel panico.
<< Pensate che sappia... >>, sbottò il riccio.
<< No no, come potrebbe >>, lo consolò subito Louis.
Poi accadde. I loro telefoni presero a squillare nello stesso momento. Il suono durò solo un paio di secondi. Un sms.
Tutti, curiosi e spaventati, presero il telefono.
<< O mio Dio >>, balbettò Niall.
<< È di E >>, disse Liam.
<< Ce l'ho anch'io >>, confermò Louis.
<< Io sono ancora qui, stronzetti >>, lesse Zayn.
<< E so tutto -E- >>, proseguirono all'unisono, per poi guardarsi, in silenzio, con la paura negli occhi.




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Da quanto tempo non l'aggiornavo D: Secoli D:
Però adesso l'ho fatto. Ho aggiornato tutte e tre le storie e sono piuttosto orgogliosa di averlo fatto, finalmente :')
Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite e, ancora di più, a chi a recensito :D
Alla prossima :)

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


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CAPITOLO 5



 Zayn continuava a vagare per il bosco, stava cercando qualcosa ma proprio non riusciva a ricordarlo in quel momento.
Poi lo vide. Accasciato ad un albero, con quella felpa rossa che, per assurdo, sembra abbinarsi perfettamente a quei suoi capelli rossicci, che lo contrastinguevano da sempre.
<< Ed >>, urlò, correndo verso di lui. Si inginocchiò e prese a scuoterlo dalle spalle. Ed aveva gli occhi aperti, ma sembrava non sentire nemmeno le urla di Zayn e le sue mani che lo muovevano.
Dopo diversi minuti il rosso mosse la testa e fissò Zayn negli occhi.
<< Non dimenticatevi di me. Io so tutto. So sempre tutto. Ricordalo Zayn. Non scordarlo >>.
Il suono lancinante della sveglia lo fece alzare di scatto. Odiava quello stupido aggeggio ma, mai come quel giorno, era felice che lo avesse portato via da quell'incubo.
Si alzò controvoglia e si chiuse nella doccia. Era il primo giorno di scuola. Di solito, le Estati, erano sempre troppo corte, ma quell'anno era sembrata eterna. Con tutto lo scompiglio della scomparsa di Ed e le ricerche che non si erano mai fermate.
Era buffo pensare che il rosso era stato cercato per tutta L'inghilterra quando, il suo corpo era dentro la sua stessa casa. Era stato vicino a lui per tutto quel tempo che, al solo pensiero, rabbrividiva.
Uscito di casa notò subito la sua nuova vicina attraversare il piccolo cancelletto.
<< Buongiorno >>, sorrise la ragazza.
<< Giorno. Primo giorno anche per te? >>. Zayn non era un tipo loquace ma quella ragazza gli piaceva. Perrie annuì, salutandolo con la mano, e si incamminò per la strada.
<< Vai a piedi? >>, urlò, raggiugendola.
<< Ebbene si. Secondo i miei sono troppo sconsiderata per avere anche solo un maledetto motorino >>. Zayn sorrise e si incamminò con lei.
<< Sconsiderata? >>, chiese poi.
<< Bhè, lo prefereriscono definirmi “pazza che fa cose strane” ma sconsiderata mi piace di più >>. Zayn rise di gusto. Forse non era poi così male averla nel quartiere.

<< Ehi Biancaneve, finalmente sei arrivato. Aspettavamo solo te per ordinare >>. Zayn odiava quando Louis lo chiamava in quel modo. In realtà odiava essere chiamato in qualunque modo se non Zayn, ma Biancaneve era il nomignolo che odiava di più.
<< Lei è Perrie, ragazzi. Sta a casa di Ed >>. La bionda si presentò cordialmente.
<< Dai Perrie, siediti con noi. Facciamo colazione >>, la invitò Niall.
<< Magari domani. Oggi è il primo giorno e devo andare in segreteria e fare il giro dei professori e presentarmi. E, possibilmente, cercare di convincerli ad evitarmi il supplizio della presentazione davanti la classe >>. Salutò tutti, con uno sguardo ammicante a Zayn, per poi voltarsi.
<< Carina >>, commentò Louis con un fischio di apprezzamento.
<< Smettila >>, sbottò Zayn, infastidito.
<< Cosa? È già diventata proprietà privata? >>, scherzò Harry.
<< Lasciatela in pace. È una ragazza pura >>, continuò Zayn, cercando di chiudere la conversazione. << E comunque, siamo qui perché dovremmo parlare di quello >>.
<< Io non so se ne ho il coraggio. Dopo quei messaggi... >>.
<< Andiamo Irlanda, non fare il cagasotto >>, rispose Louis, facendo ridere Harry.
<< Perché? Tu non ne sei impaurito? >>, chiese Zayn, guardandolo negli occhi. Louis si zittì. Zayn faceva sempre questo effetto.
<< Quel poliziotto ci ha parlato come se fossimo colpevoli >>, riprese Niall.
<< Ma noi non abbiamo fatto niente >>. Non voleva darlo a vedere, ma anche Louis era preoccupato.
<< A parte “la cosa di Eleanor” >>,rispose Zayn, in un sussurro.
<< Tutto questo è ridicolo. Che diavolo ci faceva Eleanor al funerale? >>, sbottò Payne.
<< Penso sia tornata in città. Sua madre ha già chiamato la mia. Stanno programmando un barbeque nel fine settimana. Ed io sono obbligato ad andarci >>, rispose Louis, sbuffando.
<< Tua madre non dermorde ancora eh >>, scherzò il riccio. << Non capisce che non tornerete mai insieme? >>. Eh si, Harry aveva un po' goduto quando i due si erano lasciati. Lei era antipatica e non gli piaceva. In effetti, ad Harry, non piaceva nessuna ragazza che si avvicinava a Louis.
<< Bhè, mia madre non sa “la cosa di Eleanor” >>.
<< Non c'è nessuna “cosa di Eleanor”. Non è mai accaduta >>, si intromise Niall, intimorito.
<< Perché, tu sei riuscito a dimenticarlo? >>.
<< È stato un incidente, Boo >>, cercò di calmarlo Harry.
I cinque si zittirono quando la cameriera arrivò con la loro colazione.
<< Non capisco. Questo E come fa a sapere qualcosa di me che solo Ed conosceva? >>, continuò Niall.
<< Ed conosceva tutti i nostri segreti ma, noi non conoscevamo niente di lui >>. Liam continuò a fissare il suo caffe, mentre parlava. Nessuno rispose, poi si sentì scuotere da un braccio. Alzò lo sguardo e la vide. Eleanor era appena entrate nel bar e si era seduta.
Zayn lasciò dei soldi sul tavolo e, tutti e cinque, si alzarono e silenziosamente uscirono dal bar.


Si erano separati all'entrata. Tutta la mattina erano stati lontani. Era ancora difficile ritornare alle vecchie abitudine. Loro ci stavano lavorando ma non era semplice. Però Liam era convinto che, a poco a poco, tutto sarebbe tornato come prima.
Si scambiò uno saluto con Harry durante il cambiò dell'ora pronto ad andare alla prossima lezione.
<< Attenzione i seguenti studenti sono pregati di presentarsi nell'ufficio del preside: Niall Horan, Zayn Malik, Louis Tomlinson, Liam Payne e Harry Styles >>.
I cinque si guardarono e, in silenzio, si apprestarono a raggiungere l'ufficio.
<< Ragazzi? >>, i quattro si voltarono verso Liam. << Mi è arrivato un messaggio. È di E >>.
Fissarono il telefono per qualche secondo e poi Harry lesse ad alta voce << Ragazzi morti che camminano >>.
Tutti sospirarono. Poi ripresero a camminare. Non c'era bisogno di parlare, l'ansia e la paura erano evidentemente scritte sulle loro facce.
Zayn bussò alla porta e, una volta aperta la porta, trovarono il detective Cowell seduto alla scrivania.
Presero posto sul divano, aspettando che parlasse.
Il detective stava sfogliando dei fogli. Alzò appena lo sguardo e, notando che i ragazzi si erano accomodati, si alzò.
Puntò un dito verso Harry << Tu hai detto di averlo sentito gridare >>.
<< Si, l'ho detto io >>, confermò il riccio.
<< E quando voi quattro vi siete svegliati nel capanno, Ed se n'era andato. È così, giusto Harry? >>. Il riccio era un po' infastidito. Erano in cinque ma Cowell stava spremendo solo lui.
<< Si. Mi sono alzato prima di loro e ho visto che Ed non c'era. Così io andai... >>.
<< Andasti a cercarlo >>, lo interruppe l'uomo. Harry annuì.
<< Perché stavate tutti dormendo? >>, chiese ancora ad Harry.
<< Eravamo stanchi >>, rispose Louis facendo spallucce. Styles lo ringraziò mentalmente. Si era sentito in difficoltà.
<< Stanchi? Veramente? >>, gli canzonò Cowell. << È questo che ricordi Niall? >>. Il biondo annuì con vigore, alzando lo sguardo.
<< Noi le abbiamo detto tutto ciò che sappiamo. Come la notte in cui scomparve>>. Si intromise nuovamente Louis.
<< Lo so. Ed è esattamente questo che mi lascia perplesso. Avete detto esattamente quello che avete detto l'anno scorso. Come se lo aveste imparato a memoria. Come se aveste fatto le prove >>.
<< Come ha detto Louis, abbiamo detto tutto quello sappiamo >>. Zayn lo stava sfidando con lo sguardo.

<< Non lo metto in dubbio ragazzi. Le mie sono solo supposizioni. Potete andare, ma sappiate che ci rivedremo presto >>. I cinque, a testa bassa, si alzarono e uscirono dall'ufficio.



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Ecco il nuovo capitolo. Scusate devo scappare D: Grazie a tutti :D

 

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