Kī no Chikara

di Halloween_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Un nuovo arrivo. ***
Capitolo 3: *** Amici. ***
Capitolo 4: *** Chiavi. ***
Capitolo 5: *** Risveglio. ***
Capitolo 6: *** Il Racconto di Mia. ***
Capitolo 7: *** La Lettera e la Battaglia. ***
Capitolo 8: *** Ghiaccio, Sogni, Amore, Inchiostro. ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***



Kī no Chikara

Introduzione.

Mille anni fa quattro potenti maghe deciserò di creare degli oggetti che dovevano salvare la terra dal male; infatti il mondo stava cadendo nel caos più totale.
La colpa era di un potente gruppo di stregoni che si facevano chiamare, ''Stregoni del Vuoto''.
Le quattro maghe crearono questi oggetti dando loro la forma di chiavi, il potere custodito in esse era immenso.
Era altrettanto vero che le maghe non pensarono a ciò che sarebbe accaduto se quel grande potere fosse caduto in mani sbagliate; il mondo sarebbe potuto anche non esistere più.
Le giovani comunque all'inizio sembravano invincibili, tuttavia la missione fallì e purtroppo morirono, ma prima di soccombere usarono quel poco di potere rimastogli per sigillare gli stregoni e, diedero il compito di trovare quattro ragazze in grado di custodire le chiavi, a un'elfa di nome Mia.
L'elfa doveva sbrigarsi perchè il sigillo che teneva bloccati gli stregoni dopo mille anni si sarebbe sciolto.
O almeno così si narra nelle leggende.

I mille anni passarono e la povera Mia era disperata; nel corso dei secoli non aveva trova nessuno in grado di domare un simile potere.
Arrivato però l'anno 2000 Mia si imbattè in una scuola chiamata ''Black Night'' dove si allenavano maghe e maghi provenienti da ogni parte del mondo.
La scuola si trovava a Tokyo in Giappone e si diceva essere la più grande scuola di magia di tutto il pianeta.
Qui Mia conoscerà 4 ragazze normali come tante Scarlett, Nana, Hikaru e Ayumi...
Forse loro potranno aiutare in qualche modo la nostra amica?
...Bè lo vedremo...


Angolo Dell'Autrice...
Ohhhh, che emozione! >w< Questo è solo una specie di introduzione di tutta la storia mi auguro riesca ad incuriosirvi e vi faccia venire voglia di leggere i capitoli veri e propri. 
La storia, o meglio la prima serie, si è conclusa nella pagina dove l'ho pubblicata e adesso con calma cercherò di pubblicarla qui.
Spero vi piaccia e vogliata recensirla per darmi anche dei suggerimenti o semplicementi dirmi se vi piace oppure no. 
Ci risentiamo al primo capitolo! ^w^

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Capitolo 2
*** Un nuovo arrivo. ***



Un nuovo arrivo.

A Tokyo c’è una famosissima scuola di magia, la Black Night, nome molto azzeccato.
Noi seguiremo le avventure di quattro maghe molto speciali.
Tutto inizia nella Seconda Sezione, del 2° Livello di abilità magiche.
«Ayumi basta abbuffarti sempre! Alla fine diventerai una balena e non scherzo!! Poi siamo in classe, non puoi mangiare qui!»
Come ogni mattina Scarlett rimprovera Ayumi che divora quantità di cibo da record, proprio come un pozzo senza fondo.
«Hm, eddai Scarlett! Ho fame e lo sai che adoro i pasticcini!»
Non ci si deve far ingannare dalla dolce Ayumi, i suoi capelli castani scuri lunghi e lisci, gli occhi verdissimi e il fisico minuto la fanno apparire come una principessina. Certo, una principessa con un tritatore di cibo al posto dello stomaco!
«Oh il professore è arrivato ne riparliamo a pranzo! Ma dove si è cacciata Nana è sempre in ritardo non si vorrà far bocciare di nuovo!»
Sbuffando e fulminando la compagna con lo sguardo, Scarlett si siede al suo posto; con un gesto della mano scosta i lunghi capelli mossi e bianchi, come la neve, che le coprono i grandi occhi scarlatti. La ragazza, alta e slanciata, con la pelle così chiara da far concorrenza al candore dei capelli deve il suo nome alla colorazione particolare dei suoi occhi color sangue.
«Buongiorno a tutti ragazzi! Oggi ho una sorpresa per voi, una nuova studentessa farà parte della vostra classe. Arriva dall'Italia, mi raccomando cercate di essere gentili con lei!»
Il professore si volta verso la porta e a un suo cenna una ragazza fa il suo ingresso nell’aula. Tutti i ragazzi restano folgorati dalla bellezza della nuova arrivata, i capelli, a mezza schiena rosa, e lisci, gli occhi da cerbiatta color azzurro mare.
«Coraggio, presentati.»
Il professore con un sorriso gentile cerca di tranquillizzare la nuova arrivata, poi si gira verso la classe e con tono serio dice: «Voi comportatevi bene, lei è molto timida!»
Dalla classe giunge un corale e ubbidiente «Sì, professore».
«B-B-Buongiorno, io sono Hikaru è un vero piacere essere in questa scuola e-e fare la vostra c-conoscenza…»
La voce di Hikaru è tremolante e finito di parlare s’inchina, com’è usanza in Giappone, completamente rossa in viso per l’imbarazzo.
I ragazzi bisbigliano e sperano che la timida Hikaru si sieda vicino a loro, banda di maniaci poveri illusi!
«Bene Hikaru, puoi occupare il posto laggiù in fondo vicino a Scarlett! Mi raccomando Scarlett, falle visitare la scuola durante la pausa pranzo, sei una studentessa eccellente quindi mi fido di te.»
Il tono del professore non ammette repliche quindi Scarlett non può far altro che rispondere con un: «Conti su di me!» seppur di mala voglia e storcendo il naso.
«Hm mm, anche oggi Nana è in ritardo, come sempre del resto! Qualcuno da qualc-»
Il professore non fa in tempo a terminare la frase, un rumore improvviso lo interrompe e qualcuno spalanca la porta con un colpo secco. Senza fiato una ragazza entra in classe tenendo una borsa con un grosso teschio sul davanti in mano, abbandonata a terra. Nana alza la testa lanciando indietro i capelli lisci e corvini tutti scompigliati, e prendendo un profondo respiro.
«Mi scusi Prof ma non è suonata la sveglia! La prego non mi metta in punizione!»
La ragazza sta praticamente supplicando il professore che la fissa seccato.
«Non finirai in punizione però avrai dei compiti extra a casa! Compiti che dovrai svolgere se non vuoi devi voti negativi, in più immagino non vuoi essere bocciata una seconda volta, vero?»
L’imperativo dell’insegnate è duro e severo, nemmeno questa volta ammette repliche.
«Certo che no! Però…!»
Nana non è una ragazza da lasciar cadere una questione su due piedi, anche a costo di mettersi nei guai.
«Però cosa?!»
Al gesto del professore di prendere il registro, la ragazza sgrana gli occhi e si pietrifica.
«Non la nota, la prego! Adesso mi vado a sedere al mio posticino e faccio la brava! Seguirò e starò zitta tutta la lezione! Lo giuro!»
Il tono supplichevole di Nana sortisce il suo effetto e l’insegnante, oramai rassegnato, posa il registro di classe e manda la ragazza dai capelli corvini a sedersi al suo posto.
La classe alla scena scoppia a ridere.
«Nana, sei assolutamente buffissima! Ahahahah!»
Commenti del genere provengono da chissà chi nella classe.
«Silenzio! Altrimenti ve la faccio pagare! Tsk!»
Il tono di minaccia e gli occhi blu cobalto taglienti con una lama di Nana fanno tacere i compagni in pochi attimi.
Finalmente la lezione può iniziare.



Angolo dell'Autrice.
Finalmente il primo capitolo! Che emozione! *^*
Spero tanto vi piaccia e scusate se non è molto lungo più avanti miglioreranno promesso! :)
A presto! ^w^

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Capitolo 3
*** Amici. ***



Amici.

*Driiinnn*

Ecco finalmente il suono liberatorio dell’amata campanella!
Le lezioni sono finite e la pausa pranzo può iniziare.
Le ragazze sono appena fuori dalla classe.
«Scarlett devi far fare a Hikaru un giro della scuola perciò io e Nana ti aspettiamo in mensa come sempre! Comportati bene!! Ci vediamo dopo ciao!!» Ayumi saluta l’amica con la mano mentre si allontana lungo il corridoio.
«Ciao, ciao!» Anche Nana se ne va lasciando Scarlett e Hikaru da sole.
«Uffi!! Non ho voglia di farle fare un giro della scuola è noioso!!! Se almeno fosse stato un bel ragazzo ci avrei potuto fare un pensierino... Ma così proprio no!!» Borbotta la ragazza dai capelli bianchi tra se.
Si volta verso Hikaru e la fissa negli occhi un paio di secondi.
«Hikaru!!! Andiamo?? Ti devo far vedere la scuola!» Scarlett s’incammina decisa con passo da soldato.
«Ah, s-s-si... Arrivo.» La povera Hikaru intimorita, come un coniglio davanti al lupo cattivo, si affretta a raggiungere la sua guida.
«Comunque io sono Scarlett, piacere.» Si volta e accenna un sorriso, tanto per essere gentile, o almeno ci prova.
Hikaru tiene le mani strette al petto e si guarda in giro nervosa con i suoi occhioni da cerbiatta paurosa.
«I-io s-sono…» Viene bruscamente interrotta da Scarlett. «Lo so chi sei! Ti sei presentata prima in classe, ricordi?» Guarda la nuova arrivata dubbiosa, il tentativo di essere gentile è miseramente fallito.
«Scusa, hai ragione...» Le due riprendono il breve tour.

Intanto Ayumi e Nana sono in mensa che attendono le altre.
Come sempre c’è moltissima gente, d’altronde la scuola può essere tutto fuorché piccola. Fortuna che anche la mensa è bella grande e c’è posto per tutti!
In ogni caso le maghe hanno un tavolo tutto per loro, merito di Nana che terrorizza chiunque solo con uno sguardo.

«Povera Hikaru!» Nana è comodamente stravaccata su una sedia.
Stanno aspettando le altre per mangiare ma sul tavolo color crema ci sono già quattro vassoi pronti.
Ayumi per tutta risposta si lascia andare a un sospirone. «In effetti, Scarlett non è il massimo della pazienza, o della gentilezza, o della cordialità… Però è affidabile quindi Hikaru tornerà tutta intera!»
«Questo è il minimo, lo sai vero?» Scuote la testa rassegnata alle cavolate che escono dalla bocca dell’amica.
«Uhhhh, ho fame.» Fissa il piatto e un brontolio, da record come lo stomaco di Ayumi, proviene dritto, dritto dalla sua pancia vuota. (?)
Quando la ragazza dai capelli cioccolato fa per allungare una mano verso il piatto Nana la colpisce con una manata.
«Ahi! Cattiva!» Ritrae la mano dolorante e mette il muso.
«Aspettiamo le altre! Pozzo senza fondo che non sei altro, contieniti un po’!» Nana può essere molto severa, ma molto, molto!
«Va bene…» Due bei lacrimoni sotto gli occhi.

Il giretto della scuola, o meglio, Scarlett che trascina Hikaru a spasso, è quasi finito.
«Posso farti una domanda?» La voce di Hikaru non è molto alta.
«Certo, fai pure.» Risponde con indifferenza e un secondo dopo di ferma e squadra la nuova compagna da capo a piedi. «Però fammi il favore di smettere di tremare come una foglia! Se non l’avessi notato sono una ragazza, cos’hai paura che ti faccia qualcosa?» Scarlett la guarda storto però è divertita dallo sguardo leggermente sotto shock di Hikaru. «Eh? No, assolutamente no! Scusami. Ecco, tu… Come dire… Non sei giapponese?»
Che strana domanda, è tutto ciò che pensa Scarlett.
«No, non lo sono. Mia madre è italiana e mio padre americano e ti dirò di più sono una piccola genietta schifosamente ricca.» Ridacchia mentre Hikaru solleva un sopracciglio. «E tu sei giapponese o mi sbaglio?»
«S-sì, ho solo vissuto in Italia per un po'.»
«Capisco. Forza sbrighiamoci che voglio raggiungere le altre in mensa! Ah, il tour è finito spero sia stato di tuo gradimento.» Afferra il polso dell’amica e la trascina con sé.
«A-aspetta... Scarlett!!» Anche lei si mette a correre.
Finalmente arrivano in mensa, manca ancora una mezz’ora prima delle lezioni pomeridiane.
«Finalmente!! Vi davo per disperse!!» Ayumi indica due sedie e due vassoi; poi fissa Nana con due occhi verdi da cucciolo bastonato.
«Sì adesso puoi mangiare!» Povera Nana, Ayumi l’ha esasperata per tutto il tempo.
«Scarlett ecco il solito per te.»
«Grazie.» La ragazza si siede al suo posto e Ayumi, che si era letteralmente tuffata sul vassoio alza lo sguardo e manda giù quello che aveva in bocca.
«Hikaru ti andrebbe di pranzare con noi? Ti abbiamo preso qualcosa speriamo che ti piaccia.» Fissa Hikaru e il pranzo, vuole riprendere a mangiare ma sorride alla nuova amica.
«Grazie… Siete molto gentili.» Sorride e si siede anche lei.
«Ma va figurati! È un piacere!!» Anche Nana inizia a mangiare il suo pranzo.
Un ragazzo arriva e si appoggia al tavolo, vicino a Hikaru.
«Ehi, Hikaru!! Perché non ti sie…di…»
«E tu che vuoi?» Lo sguardo assassino alla Nana lo fa scappare a gambe levate, farfugliando un semplice “Niente, ciao.”.
«Vai così Nana!!!! Ahahaha» Scarlett batte il cinque all’amica.
«Finisce sempre allo stesso modo.» Scoppia a ridere.
«C-cosa succede?» Mentre Hikaru è un po’ confusa. Br> Ayumi, tra le risate le spiega che Nana riesce a terrorizzare tutti solo con lo sguardo, proprio come una vera dura; infatti la maggior parte dei ragazzi della scuola hanno paura di lei.
«Il mio è un talento!»
Lo sguardo fiero e la sicurezza di Nana fanno scoppiare tutte a ridere, compresa Hikaru.
La pausa pranzo trascorre nel relax più assoluto, tra battute, risate e scherzi vari.


Angolo dell'Autrice.
Secondo capitolo! *^*
Mi dispiace che non siano molto lunghi ma spero comunque vi piacciano, anche se nessuno li recensisce confido che a qualche personcina piacciano lo stesso. :')
Baci, al prossimo capitolo! ^w^

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Capitolo 4
*** Chiavi. ***



Chiavi.

In un batter d’occhio le lezioni pomeridiane finiscono e le ragazze tornano a casa tutte felici e contente.

«Alleluja! Era ora che finissero quelle odiose lezioni pomeridiane! Che poi perché farci stare in scuola tutto il giorno?! Bah!» Nana si stiracchia e sbadiglia, eppure sta mattina ha dormito, visto che era anche in ritardo. «Che ne dite di tornare a casa, tutte e quattro, insieme? Tanto un pezzo di strada in comune lo abbiamo!»
«Siii! Che bello dai!» Ayumi saltella come una matta, sembra un cagnolino che fa le feste. xD
«Certo, perché no? Hikaru, vieni con noi?» La gentilezza di Scarlett è riemersa dai meandri della sua personalità, miracolo!
«Mi farebbe davvero piacere, grazie a tutte.» Sorride la dolce Hikaru e pensa alla gentilezza delle sue nuove amiche, anche se Nana la spaventa un po’. Come darle torto? Nah, vabbe’ in fondo è una brava ragazza, forse.

Le quattro amiche stanno tornando a casa ridendo come matte e parlando del più e del meno; quando, all’improvviso, qualcuno correndo sbatte contro Ayumi e cadono entrambi a terra.
Scarlett e Nana aiutano la golosona a rimettersi in piedi e Hikaru da’ a una mano alla persona misteriosa.

«Ahi!! Che botta!!» La ragazza dagli occhi verdi ha preso una bella culata cadendo.
«Ayumi tutto bene? Ti sei fatta male? Ehi, guarda davanti a te la prossima volta! Non si corre alla ceca può succedere questo! Soprattutto se s’incappa un qualcuno sbadato come Ayumi.» Scarlett è serissima e Nana ridacchia per il finale della pseudo ramanzina della ragazza.
«Ehhh! Ma io non sono così sbadata! Comunque sto bene, grazie.»
«Scusate, scusatemi davvero!» L’altra sbadata ha l’aspetto di una bambina di tredici anni, circa. La sua pelle è chiara, i capelli biondi a caschetto abbelliti da un cerchietto verde, come il vestito che indossa, gli occhi sono grandi e celesti, le orecchie a punta. Un attimo. Orecchie… A punta? A punta?!
Le quattro la fissano stupite dopo che una ad una si sono accorte delle orecchie a punta, con dei piccoli orecchini a forma di fiore.
L’elfa si rivolge di nuovo alla principessa golosa: «Ayumi, è così che ti chiami giusto? Mi dispiace tantissimo!» Afferra le mani di Ayumi e si scusa come una matta, è davvero pentita.
Al contrario di quanto si potrebbe pensare gli elfi non sono così rari da incontrare però è la prima volta che ne vedono uno, anzi una in carne e ossa.
«Stai tranquilla, è tutto a posto! Sì, sono Ayumi, piacere di conoscerti; e tu come ti chiami?» La ragazza è sempre stata molto gentile e spontanea.
«Mi chiamo Mia, piacere mio. Come potete notare sono un’elfa.» Sorride mentre fa una giravolta su stessa per presentarsi.
«Bene, loro sono Scarlett, Nana e Hikaru, le mie migliori amiche!» La felicità di Hikaru nel sentirsi dire che è una delle sue migliori amiche, nonostante l’abbia appena conosciuta, è grandissima. «Mia come mai andavi così di fretta?» «Il tempo sta scadendo e ho assolutamente bisogno di-» Mia non fa in tempo a finire di rispondere a Hikaru che un boato rompe la quiete di quel bel pomeriggio d’autunno.
Un misterioso personaggio, circondato da oscurità, si avvicina alle ragazze.
È un uomo dall’età indefinibile, con i lunghi capelli neri fermi in una coda gli occhi di un arancione marcio, crudeli e ripugnanti. Indossa un abito verde scuro lungo fino alle caviglie e un mantello da stregone, verde scuro anch’esso e bordato d’oro. Anche se per ora è solo una figura indistinta, che diventa di minuto in minuto più nitida, si percepisce già il pericolo che costituisce.

Mia sembra terrorizzata, sull’orlo della disperazione. «No… Il sigillo si è spezzato... Non doveva succedere! Io… Ho bisogno di più tempo, non le ho ancora trovate. Perdonatemi Grandi Maghe ho fallito…» L’elfa batte il pugno sul cemento del marciapiede.
«Mia che succede?» La voce velata di preoccupazione proveniente da Nana fa riscuotere Mia.
«Ragazze voi siete maghe, vero?» Si girà di scatto in direzione delle quattro amiche sempre più confuse, il misterioso individuo è sempre più vicino. Il tempo sta finendo.
«Non del tutto; siamo al secondo livello di preparazione, eh!» Scarlett risponde ma continua a fissare il pericolo poco avanti a loro.
«Davvero?!» Una strana eccitazione brilla negli occhi di Mia. «E siete pure quattro! Perfetto! Questo è quello che si chiama destino, siete voi! Me lo sento!» “O almeno lo spero.” Non può dirlo ad alta voce però.
Mia estrae un piccolo cofanetto di vetro verde, dentro sono poggiate quattro chiavi su del velluto color cielo.
«Che carino questo cofanetto.» Ayumi è più interessata al cofanetto che all’imminente pericolo.
«Mia ci vuoi dire che hai e di cosa stai parlando?!» Il nervosismo di Scarlett è alle stelle, pessimo segno.
«Aahahahahahah!! Vi dirò non ci sto capendo una mazza...» Mentre Nana ha perso il filo da un po’. Che novità.
«Io ho paura.» La povera Hikaru ha gli occhi lucidi e trema come una foglia.
«Ragazze guardate questi oggetti! Purtroppo non ho tempo di spiegarvi; è già arrivato.» Mia si volta verso la figura ormai solida e viva.
«È inutile Mia, non hai trovato nessuno in mille anni come puoi sperare di riuscirci adesso?! Le Chiavi sono mie! Consegnamele e la tua morte sarà rapida e indolore, forse.» Un ghigno si dipinge sul volto dello stregone mentre allunga una mano verso Mia.
«Non ci provare Edmud! Tu non hai neanche la più piccola goccia di amore nel tuo cuore non puoi toccare le chiavi, sei una persona orribile, un mostro! Poi che diamine dici?! Io le mie maghe le ho trovate!» Stringe a sé il cofanetto, non lo darà mai al nemico.
«Cosa? Non può essere sei solo una stupida!»
Edmud guarda bene dietro a Mia e nota quattro ragazze, che possono sembrare tutto fuorché delle minacce per lui.
«Aahahahahahah bene!!! Anche se le hai trovate il potere delle chiavi non si è ancora attivato e io le eliminerò prima che il processo di trasformazione possa attivarsi!!!» Una risata sguaiata e crudele irrompe dal petto di Edmud.
Lo stregone attacca le ragazze ma una barriera eretta da Mia all’ultimo secondo le protegge, per ora.
«Ragazze, ho come la netta sensazione che non gli stiamo molto simpatiche!» Scarlett è accucciata di fianco a Mia.
«Anch’io ho questo dubbio!» Ayumi e Hikaru sono aggrappate una per braccio a Nana.
«Io direi che è meglio filarsela! Qui non ce la possiamo fare!» Nana guarda Mia e poi Scarlett.
«Aiuto! Io… Io non voglio essere uccisa da quel tizio!» Hikaru ha paura come tutte le altre e stringe il braccio di Nana come un salvagente e lei la naufraga.
«Ahahahahah non mi sfuggirete piccole maghe incapaci!» Edmud si sta divertendo a dare adesso alle povere maghe e la barriera di Mia sta cedendo.
La barriera si frantuma in modo definitivo, Mia è sbalzata indietro dall’urto e il cofanetto si rompe anch’esso spargendo le chiavi a terra.
Le ragazze sono spaesate e senza protezione; un attacco raggiunge Hikaru colpendola al fianco. La divisa si macchia di rosso, del sangue della ragazza.
«Ah… Che dolore! Mi sento come se il mio fianco andasse a fuoco!» La ragazza si tiene la ferita mentre Nana la aiuta a sollevarsi, reggendola.
Ayumi intanto tiene il viso chino, la rabbia cresce sempre più. «Tu! Come hai osato ferire una delle mie amiche! Questo non te lo perdonerò mai!» Sta urlando con tutto il fiato che ha in gola.
Edmud ride, la rabbia della ragazza è solo un divertimento in più per lui. «Pensi che l'amicizia, l'amore e la felicità possano servire a qualcosa? No stupida non è così! È l'odio che trionfa sempre e manda avanti il mondo!» «Fai silenzio!» All’urlo di Ayumi è come se il tempo si fermasse. Una luce brilla da terra. Una delle Chiavi si è illuminata.
«Sei solo un mostro! L'amore e l'amicizia sono sentimenti per cui bisogna lottare l'odio non è niente!»
Scarlett si avvicina ad Ayumi. «La mia amica ha ragione! Tu sei solo un infido essere che si nutre d’odio! I sentimenti più puri delle persone non si toccano!»
Una seconda luce risplende.
«Esatto! Se cerchi guai, li hai trovati bello! Non mi fai paura; hai osato ferire una mia amica! Sarà un vero piacere prenderti a calci in culo!» Anche Nana affianca Scarlett e Ayumi, sempre sorreggendo Hikaru.
«Edmud sei solo un mostro che non ha sentimenti! L'amore è ciò che scalda i cuori di tutti gli innamorati! I sentimenti sono delle cose bellissime!»
Le ultime due Chiave risplendono di luce propria.
«Noi proteggeremo questi sentimenti positivi e te la faremo pagare!»
«Oh sì, vi ho trovate ragazze!» Mia nella semi incoscienza riesce a sollevarsi un poco per osservare le quattro maghe.
Scarlett, Nana, Hikaru e Ayumi sono avvolte da una luce accecate, purissima come la neve appena caduta dal cielo.


Angolo dell’Autrice!
Non so mai cosa scriverci quindi mi chiedo perché lo faccio, boh! x’D
Beh, questo è il terzo capitolo e come potete notare, è più lungo! *^*
Spero vi piaccia e se volete recensirlo, ve ne sarei grata, così da poter correggere eventuali errori o mancanze. <3
Baci, alla prossima! :*

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Capitolo 5
*** Risveglio. ***



Risveglio.

I dintorni sono avvolti da una luce bianchissima, così come i combattenti.
«Arrrrgggggg!! Che cos'è questa luce???!!!! È così dannatemente pura!! Mi da' la nausea!!» Edmud barcolla all’indietro come se all’improvviso le gambe non lo reggessero più. Che sia colpa della luce? «Dannata Mia, alla fine hai trovato le tue maghette da quattro soldi, eh?! Ma non sperare che sia finita qui!! Vi uccideremo stanne certa!»
Dopo di quest’ultima minaccia Edmud svanisce in un pozzo di oscurità liquida come petrolio.

«Ragazze! Calmatevi se ne andato, riprendete il controllo altrimenti potreste non sopravvivere!!» Mia urla per farsi sentire dalle giovani maghe ancora avvolte dalla luce, le sue guancie sono rigate da lacrime di paura.

La luce di una purezza così intensa da far star male anche uno degli stregoni più cattivi si spegne all'improvviso, rivelando i corpi delle quattro ragazze riversi a terra. Per fortuna le giovani hanno solo perso conoscenza.
«State bene, meno male!» L’elfa si asciuga le lacrime mentre si avvicina alle ragazze. «Adesso vi porto in un posto sicuro, vi devo spiegare alcune cose; anzi un bel po’ di cose. Ah, però sono fiera di voi!» Sorride compiaciuta della forza mostrata da Scarlett, Nana, Hikaru e Ayumi.

Mia s’inginocchia e con le sue mani afferra quelle delle ragazze, si concentra e una luce giallina tenue si sprigiona inorno a lei; grazie ai suoi poteri teletrasporta tutte nella sua abitazione.
Mia, sempre grazie alla magia, mette le ragazze su un grande letto, ci stanno tutte e quattro, a riposare in attesa del loro risveglio e ripone le chiavi in un altro cofanetto.
«Ayumi, Scarlett, Nana, Hikaru siete state bravissime adesso riposate ve lo meritate, perchè da adesso le cose si faranno più difficili che mai...»
Mia chiude lentamente la porta della stanza dietro di se, lasciando le quattro amiche a riposare beatamente.

Passano tre ore, Mia veglia sulle maghe e sulle chiavi.
È sera, fuori è buio e cominciano a svegliarsi le belle addormentate.

«Hmmm...» La ragazza dai lunghi capelli bianchi inizia a muoversi. «Dov'è la colazione? Miki... Dov'è la colazione?? Ho fame!! Uffi!!» Non sentendo la risposta della governante si alza dal letto. «Un attimo...» Si guarda attentamente intorno, la stanza è grande e ben curata ma non è certo la sua. «Si può sapere dove sono?! Questa non è casa mia e questo non è il mio letto!» Scarlett tasta il letto finché non tocca la gamba di qualcuno e in quel momento si accorge delle sue amiche. «RAGAZZE! Ma allora state bene!» Il suo grido di gioia mista a sorpresa è così forte che si svegliano tutte, chi di buon umore chi meno.

«Si può sapere che cosa hai da urlare come una dannata?!» Avvertenze: Nana appena sveglia è di pessimo umore, come minimo. Ringrazia se non ti azzanna perchè l’hai svegliata. «Eh, allora?! Stavo dormendo così bene!!! Ti pare il modo di svegliare una persona?! O meglio... Ti pare il modo di svegliare ME?!» È così occupata a sbraitare contro Scarlett che si accorge solo ora del luogo dove si trovano. «Dove siamo?» Inclina la testa confusa.

«Uffi!! La finite di urlare come due pazze voi due?! Qui c'è gente che cerca di dormire!!! E poi stavo sognando di mangiare dei dolci!! Uffi!!» Ayumi si agita sotto le coperte e se li tira sopra la testa. «Voglio dei pasticcini!!» Si toglie la coperta di dosso di nuovo. «Pasticcini! Subito!» Guarda male Nana e Scarlett.

Tre su quattro sono di pessimo umore appena sveglie, soffriranno di pressione bassa! Boh!
«Ehm, b-buongiorno ragazze... Vedo che state bene mi fa piacere.» Fortuna che almeno Hikaru appena alzata non è incattivita come una belva. Sorride gentilmente alle amiche. «Ma dove siamo? Io non conosco questo posto...» Si guarda intorno un po’ preoccupata.

«Ora che me lo fai notare neanche io so, dove siamo, e voi due lo sapete?» Ayumi fissa Nana e Scarlett interrogativa.
«Io no, speravo lo sapeste voi.» Nana scuote la testa.
«Sì, anche io.» Scarlett storta il naso, incerta.

La porta si apre di colpo, le ragazze si voltano di scatto pronte a ogni evenienza.
Quando vedono entrare Mia con un sorrisone stampato sulle labbra, tirano tutte in coro un sospiro di solievo.
«Ragazze, vi siete svegliate finalmente! Cominciavo a preoccuparmi. L'importante ora è che voi stiate bene.» Anche lei lascia andare un bel sospiro togliendosi un peso di dosso.
«Che ore sono?» Ayumi si risveglia del tutto dal torpore e va alla finestra. «Oh, no! È buio fuori i miei sarenno preoccupatissimi!» Dalla tasca prende il cellulare e sgrana gli occhi appena lo accende. «Dieci chiamate perse... Sono nei guai!» Si batte una mano sulla fronte.
«Perchè non dite ai vostri genitori che dormite da me sta notte? A me basta dire alla mia governante, Miki, che se chiamano di dire che siamo in camera mia e che stiamo giocando o cose così.» Scarlett guarda le presenti una ad una.
«Sì, per me va bene, li chiamo subito.» Nana si sposta in corridoio a telefonare ai suoi genitori.
«D'accordo.»
«Scarlett, ne sei sicura?» Lo sguardo che Hikaru rivolge all’amica è un misto di preoccupazione ed eccitazione per quanto sta succedendo.
«Ma certo, non ti preoccupare!» L’amica le risponde con un sorriso e un occhiolino d’intesa.
«Okay, allora vado a chiamare i miei...» Si allontana un po’.
«Io nel frattempo chiamo Miki.»

Nei venti minuti successivi sono tutti al telefono a dicutere mentre Mia attende e le ascolta divertita.

«Perfetto è tutto sistemato!!» Scarlett è fiera del suo operato e infila in tasca il telefono.
«Si anche per è tutto okay.» Come sempre per Nana nessun problema con i suoi, le lasciano abbastanza libertà e non capita spesso le dicano di no.
«Anch’io ho fatto però me la sono vista brutta erano davvero arrabbiati.» I genitori di Ayumi sono sempre molto protettivi con lei e si preoccupano anche troppo.
«Io ho convinto i miei, non è stato facile però ci sono riuscita.» Hikaru è felicissima per il successo ottenuto e sorride compiciuta.

Mia le guarda per alcuni secondi, il suo sguardo è dispiaciuto. «Ragazze mi spiace per oggi... State bene?» Sorride dolcemente.
Tutte e quattro rispondono in coro con un sonoro “Sì!”.
Hikaru si ricorda di colpo della ferita ma toccando il fianco non c’è più nulla, solo del sangue rappreso sulla maglia. «La mia ferita è guarita!!»
«Ma certo è stata la luce che avete sprigionato a guarirti!!» Mia è forse la più eccitata di tutte per le novità, proprio come una bambina.
«Wow... Ma che cosa è successo esattamente?» Come quattro coriste che cantano insieme loro quattro parlano come fossero una perona sola, poi i guardano in faccia e scoppiano a ridere come delle sceme.
«Ahahhaha come siete coordinate! Allora mettetevi comode è una lunga storia.» Mia sorride ancora una volta ma torna subito seria, il momento di sapere la verità, è arrivato.
Le quattro maghe si siedono sul letto, pronte ad ascoltare ciò che Mia racconterà loro.
Tutto risale a mille anni prima.


Angolo dell’Autrice.
Il quarto capitolo! *^* Ho notato che il prologo e il primo capitolo hanno ricevuto un po’ di viste poi basta, questa cosa è triste.
Mi piacerebbe ricevere le vostre recensioni, così da poter anche migliorare e aggiusate alcune cose, accetto anche delle critiche io non mi offendo. :)
Alla prossima! <3

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Capitolo 6
*** Il Racconto di Mia. ***



Il Racconto di Mia.

L’elfa Mia inizia il suo racconto ascoltata dalle giovani maghe, pronte a sapere la verità.
«Il mondo è sempre stato dominato dall’equilibrio di due forze.
La luce e l’ombra si sono sempre bilanciate.
Per una certa quantità di luce ce n’era sempre una stessa di oscurità.
Però molto tempo fa ci fu uno squilibrio tra queste due forze.
Le ombre volevano il completo dominio di tutto l'universo, portando dolore e tristezza ovunque.
Imprigionare il mondo in un incubo eterno, ecco quel era il loro obiettivo.
Volevano dominare su tutto e tutti, a qualsiasi costo.» Mia racconta con lentezza, come se ogni parola e ricordo, la feriscano appena oltrepassano le sue labbra rosa e sottili.
L’elfa fa una piccola pausa, sembra incerta se sia il caso di continuare il racconto oppure no.
«Mia tutto bene?» La voce di Hikaru, timorosa e preoccupata interrompe il silenzio che era calato nella stanza.
«Sì, non ti preoccupare. Grazie Hikaru.» Le labbra dell’elfa si piegano in un leggero sorriso, come sollevata da un peso.

«Siete pronte a sentire il resto?» Gli occhi celesti di Mia sono seri e duri.
Sembra una bambina d’aspetto ma non lo è.
Ha sofferto molto e vissuto tanti anni, più di quanto le amiche che la guardano adesso possono immaginare.
Un cenno deciso da parte di ciascuna delle quattro induce Mia a proseguire nel suo racconto.
Vogliono conoscere la verità, non si tireranno certo indietro arrivate fin qui.

Mia prende un profondo respiro e riprende la narrazione.
«La luce doveva fare qualcosa.
Non avrebbe mai permesso una catastrofe simile, mai e poi mai!
Ovviamente io ero dalla parte della luce.
La battaglia non era facile, le perdite furono molte da entrambi gli schieramenti.
Alla fine, alcuni maghi e maghe tra i più potenti donarono i loro poteri per creare quattro chiavi.
Le chiavi erano dotate di un’energia purissima, creata da sogni, speranze, amicizia, amore e ogni emozione o sentimento.
Il loro potere era immenso e fu davvero arduo scegliere a chi donarle; le discussioni durarono alcuni giorni, il tempo stringeva e l’oscurità diventava più potente.
La decisione fu finalmente presa e le chiavi affidate a quattro giovani guerriere, molto potenti e dagli animi puri.
Le maghe sconfissero il male dopo una lunga e logorante battaglia.
Sigillarono il gruppo di stregoni che aveva cercato di far prevalere l’oscurità a prezzo delle loro stesse vite.
Le giovani consce che il sigillo non sarebbe durato più di mille anni affidarono a me il compito di trovare le nuove guerriere, pronte a combattere per difendere tutti dal nuovo assalto degli Stregoni del Vuoto.
In questi mille anni non sono riuscita a trovare nessuno, ho tentato ma sempre fallito.
Fino ad oggi.»
Lo sguardo di Mia, lucido per la commozione, si fissa sulle ragazze.
«Siete state riconosciute dalle chiavi ragazze, siete le loro nuove padrone. Scarlett, Hikaru, Nana, Ayumi. Voi quattro siete disposte a combattere per difendere la luce?»

Le quattro sono sconvolte dal racconto e osservano Mia con occhi sgranati.
La prima a rompere il silenzio anche questa volta è Hikaru.
«C-cosa? Io ho paura…»
«Hmm... Questo spiega chi era quello che ci ha attaccato e cosa cercava da te.» Scarlett ha lo sguardo rivolto all’esterno, gli alberi fuori si muovono leggeri, mossi appena dalla brezza serale.
Nana muove nervosa una gamba, finché non si alza di colpo e inizia a urlare.
«NOI dovremmo rischiare la vita solo perché l’oscurità fa i CAPRICCI come un moccioso viziato?!»
La ragazza dai capelli corvini prende un paio di profondi respiri cercando di calmare il nervosismo, la nuova situazione non le piace, come alle altre del resto.
«NANA! Ma scusa non ci pensi?! L’intero universo è in pericolo! Anche le persone cui vogliamo bene stanno rischiando!» Ayumi afferra l’amica per le spalle, scuotendola un paio di volte, evidentemente preoccupata un po’ per tutto.
«Hai ragione… N-non abbiamo tempo p-per avere paura!» Hikaru prova con tutta se stessa ad apparire coraggiosa, nonostante sia spaventata.
«Si avete ragione non possiamo permettere all’oscurità di vincere!» Gli occhi rossi, fieri e decisi, non riescono a celare del tutto la paura che si annida, in fondo all’animo della ragazza.
«Lo so, lo so…» Nana guarda le amiche prima di abbassare gli occhi per osservarsi i piedi con fare imbarazzato e nervoso assieme. «Il fatto è che, io ho paura di morire.»
Tutte nella stanza la fissano prima confuse, poi sconvolte, dalla confessione della coraggiosa ragazza che non ha mia avuto paura di niente e nessuno.
«Ma non tanta, eh!! METTIAMO INCHIARO!!» Si affretta ad aggiungere Nana mentre scrocchia le nocche.

Nessuna parla, tutte osservano la ragazza ancora sorprese.
«Che c'è?! Anch’io posso avere paura!» Incrocia le braccia al petto, sbuffando seccata.
«È il male che deve avere paura di te! E non tu di lui.» Il sorriso di Scarlett è dolce, felice che la sua amica di sempre si fidi così tanto di loro da mostrarsi vulnerabile.
«No, deve temerci tutte!» Ayumi alza il pugno al cielo sorridendo.

Mia osserva le ragazze, che adesso ridono e scherzano.
«Su ragazze, ora dovete imparare ad avere il controllo sul potere delle chiavi.»
Come risposta l’elfa riceve un convinto “SI!” da tutte e quattro.
«Ahahahahaha, siete proprio tremendamente coordinate!»
Una risata cristallina esplode da Mia, alla perfetta sincronia delle maghe.

La spensieratezza del momento è interrotta da un paio di colpi alla porta che riecheggiano per tutta la casa.
Le ragazze si fermano tutti, immobili e zitte avvertendo un pericolo.
Dopo un paio di minuti la tensione svanisce e torna la tranquillità.
«Chi è che rompe a quest'ora?» Nana è ancora guardinga e irritata dall’interruzione.
«Scusa ma aspettavi qualcuno?» Hikaru si guarda le spalle.
«No.» Mia esce dalla stanza per andare alla porta d’ingresso, seguita dalle quattro. «E questo mi preoccupa.»


Angolo dell’Autrice.
Nuovo capitolo! **
So che è orribilmente corto e mi dispiace! TwT
Spero che vi piaccia lo stesso, grazie delle visualizzazioni e a chiunque segua questa storia. :)
A presto! <3

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Capitolo 7
*** La Lettera e la Battaglia. ***



La Lettera e la Battaglia.

Mia ha finito di raccontare la verità alle quattro amiche ma poco dopo qualcuno ha bussato alla porta d’ingresso.

Adesso l’elfa è davanti alla porta di legno, una mano salda sulla fredda maniglia dorata; le ragazze dietro di lei, pronte a reagire in caso d’attacco.
Il nervosismo addensa l’aria, tutte sono tese, e pronte a ogni evenienza.
Mia gira la maniglia e con cautela apre la porta… «Ma non c’è nessuno!» Esclama un paio d’increduli secondi più tardi.
«Mia, cos’è quella roba a terra?» Ayumi si affaccia un poco per sbirciare fuori.
Mia raccoglie l’oggetto misterioso e lo rigira tra le mani un paio di volte, studiandolo con attenzione.
«È una busta... Ed è proprio indirizzata qui nella mia casa...» Conclude infine, la voce sospettosa.
Scarlett afferra la busta e la apre: «Vediamo cosa c’è scritto!» Decisa inizia a leggere sotto lo sguardo attento delle compagne.


Ascoltami bene Mia sono Obscurius colui, che ha fondato gli Stregoni del Vuoto.
Non ti voglio fare del male, ma se non mi consegni le Chiavi magiche, farò cadere il mondo nella catastrofe più assoluta!
L’appuntamento è fissato per la mezzanotte di oggi, nel parco vicino alla scuola “Black Night”.
Ti consiglio vivamente di non mancare, altrimenti le conseguenze saranno tragiche.
Portati dietro pure le tua maghette da quattro soldi, così potranno ammirarmi mentre raggiungo il mio obbiettivo.
Obscurius.



Scarlett termina la lettura con un sopracciglio alzato e nessuna parola per commentare.
Tutte sono piuttosto sconcertate dalla strana lettera ricevuta, e dal suo contenuto.
La ragazza dagli occhi rossi ripiega il foglio, lo rimette con cura nella sua busta bianca e anonima.
«Tieni Mia.» La consegna di nuovo alla piccola elfa, stupita come le altre.
La prima a commentare è Nana, indecisa su come reagire alle parole del capo degli stregoni.
«E questo è il capo?! Oh, mamma!!» Alza gli occhi al soffitto, come in cerca di una risposta.
Ayumi si mette a ridere, commentando con un: «Simpatico!» riferito a Obscurius.
Per tutta risposta la ragazza riceve un piccolo colpo di rimprovero da Scarlett che la guarda malissimo per il commento poco opportuno.
«Mi hai fatto male!» Si lamenta la principessa dagli occhi verdi mentre si massaggia il braccio dolorante.
L’albina sospira: «Lo so ma non potevo evitare, ti sembra una cosa da scherzare?!» Il tono duro e severo.
Ayumi sa che Scarlett ha ragione così si scusa ricevendo un sorrisone per risposta.

«Mia, cosa facciamo? E se fosse una trappola? Se poi alla fine lo distruggono davvero il mondo, anche se gli porti le chiavi?!» Hikaru cerca di mantenere la calma, tempestando Mia di domande e dubbi.
La rosa non è la sola comunque, tutte pensano le stesse cose.
Se fosse una trappola?
«Beh, sì trappola lo è, però, dobbiamo andarci e stavolta voglio che voi sprigioniate tutti i vostri poteri assieme alle chiavi!» L’elfa risponde con un rincuorante sorriso e tanta, tantissima energia e determinazione.
Un bel coretto entusiasta d’assensi si leva per la stanza.

«Anche se io ho un po’ di paura!» Hikaru è leggermente rossa in viso, forse per l’imbarazzo.
Ayumi senza pensarci le afferra un braccio e la trascina ancora più vicino: «Non temere ci siamo noi e ti proteggeremo!» Gli occhi verde prato che brillano di coraggio.
«Giusto!» Un segno d’assenso da parte di Scarlett.
«Giustissimo!» E uno da parte di Nana.
Hikaru osserva qualche minuto felice, le sue nuove amiche che le sorridono per farle coraggio.
Sospira e stringe i pugni: «Okay, mi avete convinto!»
Un super abbraccio di gruppo non poteva mancare!
Ma nemmeno durare per sempre, è ora di pensare alla mezzanotte che si avvicina inesorabile.

La mezzanotte è arrivata.
Il parco è immerso nelle tenebre, colo qualche solitario lampione illumina piccole porzioni d’erba verde.
Durante il giorno è un posto magnifico, immerso nella vegetazione e nella tranquillità, frequentato da umani e maghe, maghi; insomma da tutti, senza problema alcuno.
Però come ogni cosa di notte cambia aspetto, appare tetro, oscuro e gli alberi come mostri appostati per catturarti nell’istante in cui ti avvicini troppo.

Ayumi spezza il silenzio che il buio porta con sé. «Certo che ci siamo fatte una bella corsa!» Dice mentre sposta qualche ciuffo ribelle dietro l’orecchio.
«Già. Ma non c’è nessuno!» Scarlett cammina piano per i dintorni, scrutando le ombre come se celassero misteri a non finire.
«Non temete, io li sento sono qui.» Come profetica, alle parole di Mia qualcuno esce dall’ombra di un albero, poco lontano.
«Ah, bene noto con piacere che sei venuta, ma le tue amiche del cuore potevi anche lasciarle a casa!» L’uomo scoppia in una risata divertita.
«Antipatico!» Gli urla Ayumi mentre lei e Scarlett gli fanno la linguaccia.
«Aspettate un momento!» Tutti, osservano Nana. «Ma tu sei quello che abbiamo incontrato nel pomeriggio!» La ragazza l’ha riconosciuto non appena si è portato appena alla luce tenue di un lampione morente.
«Ma non dovevamo incontrare il capo?» Riprende a parlare la ragazza. «Hmm... Com'è che si chiamava...» Nana non ha buona memoria per ciò che non la interessa.
Lo stregone è furioso per la mancanza di rispetto: «Come osate prendervi gioco di me! Brutte mocciose!» La voce, tonante, fa vibrare l’aria intorno a loro. «Pensavate davvero che il sommo Obscurius si sarebbe scomodato per delle maghette incapaci come voi?! Ridicolo!» Liquida il tutto con un gesto sprezzante della mano. «Avanti compagni catturatele!» Degli orribili mostri emergono dalle ombre, somigliano a persone prive di volti e dettagli; quasi dei bozzetti incompiuti di un artista annoiato.
Avanzano rapidi nonostante l’andatura cadente e malferma, in apparenza.
Due di quei mostri raggiungono Nana e Hikaru prima che le povere riescano a reagire iniziano a stritolarle.
«Oh, no!!! Aiuto!» Grida la rosa, più debole e senza respiro ogni istante che passa.
«Brutto mostro lasciami!!» Nana cerca di colpire il mostro che le tiene la gola serrata con le sue mani nere e viscide.
«No! Ragazze!» Ayumi e Scarlett evitano gli altri mostri e cercano di raggiungere le amiche.
Mentre corrono verso di loro, con la speranza di aiutarle, vedono le teste di Nana e Hikaru cadere all’indietro svenute.
Gli occhi cremisi di Scarlett brillano furenti; nessuno può far del male alle sue amiche e sperare di passarla liscia!
Ayumi serra i pugni e grida con tutta la sua rabbia: «TU! Infido mostro!»
«Lasciale andare! Subito!» Le fa eco l’albina.
Lo stregone ride delle minacce inutili delle due “mocciose”.

Improvvisamente dal nuovo cofanetto in cui sono state sistemate le chiavi, uguale al precedente ma celeste come gli occhi di Mia, si sprigionano due luci bianche e abbaglianti.
«Ma cosa?! Due chiavi si sono illuminate!» Mia apre lo scrigno meravigliata dall’evento.
Le due Chiavi si sollevano dal soffice velluto del cofanetto, attratte da un magico richiamo, volano verso le loro nuove padrone.
Scarlett e Ayumi osservano i due oggetti dirigersi verso di loro e una voce che le chiama.
Nel momento esatto in cui entrano in contatto con le chiavi, una luce più forte e bianca della precedente, le avvolge come un bozzolo.
Il processo di “metamorfosi” è iniziato, le Chiavi hanno scelto chi potrà usufruire dei loro poteri.
«Power Dream! Potere del sogno avvolgimi!» La voce di Ayumi squillante e gioiosa.
«Power Ice! Potere del ghiaccio avvolgimi!» La voce di Scarlett cristallina e acuta.
Mia, emozionata, osserva le ragazze, non prima di aver liberato Hikaru e Nana dai mostri.
Una bellissima luce avvolge e illumina i dintorni, Edmud sconvolto grida e impreca.


Angolo dell’Autrice.
Come sempre non so cosa scrivere però voglio ringraziare anche solo chi visita la mia storia, specialmente chi arriva a leggere fin qui! <3
Se vi va di lasciarmi una piccola recensione a me farebbe davvero piacere. ^w^
Alla prossima, ciao ciao! :)

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Capitolo 8
*** Ghiaccio, Sogni, Amore, Inchiostro. ***



Ghiaccio, Sogni, Amore, Inchiostro.

La bianca luce che per pochi minuti aveva rischiarato a giorno il parco, si affievolisce mostrando nuovamente le due ragazze uguali a prima, in apparenza per lo meno.
Ayumi e Scarlett sono riuscite a sprigionare il potere delle chiavi sotto lo sguardo meravigliato di Mia, felice di aver trovato davvero le sue maghe.
Scarlett, un po’ confusa, si porta una mano alla testa prima di voltarsi verso l’amica: «Ayumi! Stai bene? Eh, Ayumi?»
Si ferma nell’istante in cui nota che l’amica è luminosa, come circondata da una polverina dorata che la protegge e rischiara l’oscurità intorno a lei.
Scarlett incerta abbassa piano lo sguardo fino a incontrare le sue mani; con stupore e tanta meraviglia nota che sono avvolte da una patina trasparente simile a piccoli cristalli di ghiaccio, freddi al tatto. «Che cosa ci è successo?» Sorride felice, l’amica le risponde sorridendo a sua volta.
«Si, sto bene... Vorrei sapere anche io che cosa è successo!» Ayumi, nonostante stia sorridendo è confusa quanto Scarlett.
«Ragazze, avete attivato il potere delle chiavi; è una cosa meravigliosa!» Mia poco lontano urla per farsi sentire, con una barriera sta tenendo alla larga i mostri per permettere a Nana e Hikaru di riprendersi.
La felicità nella voce dell’elfa è enorme: «Ayumi tu possiedi il potere dei sogni! Scarlett tu, invece, quello del ghiaccio!» Spiega euforica.
«Wow!!! Che bello!!» L’albina si osserva come meglio può, emozionata per le novità. «Un attimo... Nana! Hikaru!» Corre dalle amiche svenute, pronta a fronteggiare i mostri, qualora fosse necessario.
«Amiche svegliatevi!!» Ayumi segue Scarlett.
Edmud approfittando della distrazione della ragazza fa comparire nella sua mano una sfera nera, pochi attimi e la scaglia contro la maga dei sogni.
Ayumi lancia un urlo di dolore mentre cade a terra priva di sensi.
«NO Ayumi! Vigliacco colpire alle spalle!» Scarlett, incoraggiata da Mia, cerca di recuperare Ayumi per portarla nella barriera ma, fatti appena alcuni passi, è colpita alla testa da uno dei mostri. «M-m-maledetto!!» Mormora, con un filo di voce prima di cadere svenuta anche lei.

Mia vorrebbe aiutarle ma non può, deve tenere a bada i mostri senza di lei la barriera sarebbe subito distrutta.
«Ragazze… Resistete!» Gli occhi celesti dell’elfa sono lucidi ma carichi di determinazione.
Dietro di lei un piccolo movimento e un mugugno attirano la sua attenzione, volta appena lo sguardo e vede Nana riprendersi.
A poco la ragazza apre gli occhi e si mette a sedere massaggiandosi il collo.
«Hmmm… Mia… Che succede?» Si guarda intorno spaesata, fino a che non nota Scarlett e Ayumi svenute poco lontano e circondate da mostri. «R-ragazze… RAGAZZE!» Grida cercando di farsi sentire, picchia contro lo scudo per uscire.
«Nana! Smettila romperai la barriera così!» Il tono di rimprovero usato da Mia fa fermare le mani della ragazza a mezz’aria, per poi ricadere lungo i fianchi.
Nana stringe i pugni e fissa Edmud con odio: «Che cosa gli avete fatto?! Dannati!»
Tutto il casino creato da Nana ha risvegliato anche Hikaru.
Lentamente, la dolce ragazza dai capelli rosa, solleva le palpebre e, una volta in piedi, barcolla, un poco instabile sulle gambe, fino ad affiancare la mora.
Hikaru in pochi secondi metabolizza la situazione, vedere le sue amiche in pericolo fa accendere la rabbia nel suo sguardo ma anche, tanta preoccupazione.
«N-non ti permetto di fare del male alle mie AMICHE!»

Le altre due chiavi rimaste sopite nello scrigno prendono vita, guidate dall’amicizia e dalla forza di Nana e Hikaru volano fino a loro.
La stessa luce di poco prima, bianca e pura, rischiara i dintorni eliminando i mostri che questa volta ci sono entrati in diretto contatto.
Edmud si fa indietro, cercando riparo nelle tenebre.
«Power Love! Potere dell'amore avvolgimi!» La dolce voce di Hikaru.
«Power Ink! Potere dell'inchiostro avvolgimi!» La forte voce di Nana.

Quando la luce svanisce, le due ragazze sono avvolte dal loro potere caratteristico.
Nana è immersa in una condensa di goccioline d’inchiostro blu scuro e Hikaru in una lucente nuvola di rosa e rosso.
«Wow!! Fantastico!! E adesso te la farò pagare per aver fatto del male alle mie amiche!» Nana mostra il pugno a Edmud, ringhiandogli contro.
«Si!!! Non ti perdoneremo mai!»
«Aspettate ragazze! È troppo presto non siete ancora in grado di controllare i vostri poteri!» Mia si porta vicino alle maghe, la voce preoccupatissima e seria. S’inginocchia accanto a Scarlett e Ayumi, grazie agli effetti benefici della luce sprigionata dalle chiavi si stanno riprendendo.
«Ahia, ahi che male!» Si massaggia la testa Scarlett mentre si mette a sedere e poi in piedi sotto lo sguardo carico d’ansia di Mia. «Oh, mamma che botta!»
«S-Scarlett.» Ayumi seduta sulla pietra chiama l’amica. «Mi daresti una mano?» Allunga le braccia.
«Certo!» Afferra le mani dell’amica e la tira su.
Nonostante tutto, la magia che circondava Scarlett e Ayumi prima che svenissero, è ancora lì, le ha protette tutto il tempo.
«Ragazze vi siete trasformate anche voi!! Che bello!!» Le voci ammirate e coordinate dell’albina e della principessa che osservano estasiate le amiche.
«State bene! Meno male, eravamo preoccupate!» Nana e Hikaru si guardano e ridono perché hanno parlato in contemporanea.
Tutte e quattro scoppiano a ridere commentando la loro fantastica sincronia nel parlare.
Edmud si è ripreso dalla debolezza passeggera: «Ora basta!!!! Mi state facendo venire il volta stomaco!» Sbraita lo stregone disgustato.
Con un gesto autoritario e un tono di comando, richiama a sé qualcuno: «Alex! Ren! Venite subito qui!»
Dal nulla compaiono due bellissimi ragazzi che si avvicinano con passo deciso.
«Eccoci.» L’unica parola che pronunciano, appena arrivano di fronte a Edmud.
I due stregoni sono giovani, almeno in apparenza, e affascinanti.
Uno, di poco più alto, ha un fisico asciutto, i capelli biondi e corti, lievemente arruffati, gli occhi marroni e crudeli; ha un look tra il punk e il rock, simile a Nana, una canotta strappata su un lato, un paio di jeans, massicci anfibi neri, una felpa, tanti accessori come la cintura con un teschio e piercing a volontà.
L'altro è un poco più basso, un fisico asciutto anche per lui, i capelli biondi più scuri e appena lunghi, gli occhi di un azzurro tetro; è vestito in modo semplice ma chic, con una t-shirt azzurra, dei jeans, scarpe e una kefiah nera.
Le ragazze li fissano stranite e due di loro affascinate dai begli stregoni.
«Da quando gli stregoni sono biondi?! Pensavo avessero tutti occhi e capelli neri!» La prima a parlare è Scarlett, colpita dal fatto che gli stregoni possono avere i capelli biondi.
«Ma sai che lo pensavo anche io.» Il commento di risposta innocente di Ayumi.
Nana emette un fischio ammirato: «Ma che bei ragazzi!»
«Wow!!!» Hikaru sembra stia trattenendo il respiro per l’emozione.
«Mi prendete in giro voi due?? Vero?!» Scarlett si allontana dalle due fingendo di svenire per lo shock e guadagnando le occhiatacce delle dirette interessate.
«Eliminatele!» La possente e furiosa voce di Edmud, scuote l’aria. È tempo di riprendere a combattere. «Tutte e cinque!!! E portatemi le chiavi! È un ordine!»
«Va bene, anche se è un peccato, sono davvero carine.» Quello con gli occhi azzurri regala un occhiolino alle maghe insieme alla frase, detta con voce lasciva.
«Ma smettila!! Sono solo delle stupide mocciose!!» Il punk/rock riprende il compagno e pregusta il momento in cui potrà affrontare le ragazze.

Una battaglia sta per iniziare. Chissà chi vincerà.
Nel frattempo qualcuno osserva nell’ombra.


Angolo dell’Autrice.
Ehilà! Nuovo capitolo! **
Grazie a chi legge o visita! Spero vi piaccia, *vane speranze* e magari vogliate lasciare una piccola recensione! *^*
Beh, non fa nulla! ^w^
Alla prossima! <3

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