Bleach Reloaded 80

di L Lawliet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione e Capitolo 1° ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2°: accuse?! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3°: delitto e castigo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4°: Fuga ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5°: Shinigami ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6° : sulle orme della verità ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Il Ciliegio in Fiore ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8°: Zaraki ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9° : Senkaimon ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10° : Blanco como una Espada ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11° : La casa del sole nascente ***
Capitolo 12: *** capitolo 12° : Benvenuti al Urahara Shoten ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13° : Ritorno al Mondo Interiore ***



Capitolo 1
*** Introduzione e Capitolo 1° ***


bleach 1
Sono oramai passati 80 anni, da quando Ichigo Kurosaki sconfisse Aizen e sventò il suo piano. Tuttavia per le gravi ferite riportate, non riuscì a sopravvivere, e il suo corpo umano morì. Dopo il suo arrivo alla Soul Society, Ichigo fu nominato, attraverso raccomandazione, e anche perchè aveva sconfitto quello vecchio, capitano della 5^ divisione di shinigami, ovvero la vecchia divisione di Aizen. Per fare dell'ironia, sulla sua giacca da capitano aveva tracciato un trattino (nda:un trattino indica il numero uno in giapponese) sopra il simbolo che indicava la quinta squadra, così da avere il proprio nome scritto sulla giacca (ovviamente ichi=uno e go=cinque). Unico vero ricordo della battaglia contro il vecchio capitano, una cicatrice lunga circa 15 centimetri che gli solcava la guancia sinistra.

Dopo 80 anni, giunsero alla soul society anche le sorelline di Ichigo, Yuzu e Karin, che entrarono a far parte di compagnie diverse. Yuzu, entrò a far parte della 9^ compagnia, il cui vecchio capitano, Tousen, traditore anch'esso insieme ad Aizen, era stato sostituito da Don Kanonji. Karin, invece, che non sopportava quel medium, entrò nella compagnia di Ichigo, e ne divenne il luogotenente.
Rukia, dopo aver avuto una brillante carriera negli Shinigami, era diventata luogotenente della 13^ compagnia, sotto il comando di Ukitake Juushiro, che, grazie ad alcuni farmaci creati dalla 4^ compagnia, dove aveva preso posto Inoue, vedeva alleviare, seppur di un minimo, le sofferenze causategli dalla sua malattia. Rukia, inoltre si era sposata con Kurosaki, e in un certo modo, questo legame di parentela avvicinò Ichigo a Byakuya. Non si poteva dire che erano amici per la pelle, ma si sopportavano a vicenda. Il padre di Ichigo, Isshin, era diventato uno shinigami di alto livello, e ora lavorava alla scuola di shinigami, come istruttore.

Zaraki Kenpachi, il capitano della 11^ divisione, continuava a sfidare Ichigo in duello oramai tutti i giorni, e finiva puntualmente il combattimento in parità, con entrambi i capitani in sala medica e le spade dal fabbro. Uryuu Ishida invece perì contro Aizen, e questa perdita segnò una ferita profonda nel cuore di Inoue, che decise che avrebbe messo la sua vita al servizio di quella degli altri, e si arruolò come shinigami medico nella 4^ compagnia.

Ora, a prima vista può sembrare che la vita per i nostri protagonisti procedesse nella normalità più assoluta, ma non potevano sapere quale minaccia stava per incombere su di loro...





Capitolo 1 :
Ancient Memories

La lama di Aizen attraversò il petto di Uryuu Ishida con tale impeto che gli occhiali del quincy scivolarono dal suo viso e caddero al suolo. Ichigo, ferito gravemente e impotente, era costretto ad assistere alla fine dell'amico, nel “Vero Paradiso”.
Aizen sorrise.
-Mpf...potete anche aver sconfitto il mio gruppo dell'Espada, ma contro di me simili trucchetti da quattro soldi non funzionano...La stirpe dei Quincy finisce qui! KIDO! Incantesimo di distruzione numero 99! Giudizio Finale delle Fiamme Eterne!-
Delle fiamme nere cominciarono a propagandarsi attraverso la lama dell'ex Shinigami, colpendo il corpo del quincy, agonizzante. Le fiamme lo avvolsero, e dopo dieci secondi di urli straziati dal dolore, le fiamme si estinsero, e una leggera cenere grigiastra sporcò il terreno puro ai piedi del ex comandante. Ichigo rimase shockato.
-uryuu...Uruu...URYUUUUUUUU!!!!!!!!-
Aizen osservò Ichigo urlare di rabbia. Sorrise. Avanzò verso di lui con la spada tratta al fianco. Nel farlo, calpestò e distrusse gli occhiali di Ishida. Guardò le ferite alla spalla e al fianco che arrivavano fino al petto di Ichigo. Tra breve anche lui sarebbe spirato.
-Mpf...urli di rabbia...vorresti ancora affrontami, eppure le tue ferite te lo impediscono...ora muori, e vedi di non intralciare oltre i miei piani. A quest'ora i miei Menos Grande dovrebbero aver già sistemato anche gli altri tuoi amici shinigami e i miei ex compagni...E' finita.-
Aizen fece per colpire la testa di Ichigo con la spada. Quando ormai la lama era a pochi centimetri dalla sua giugulare, la spada si fermò, bloccata da un reiatsu enorme.
-Ma...cosa?-
Aizen non riuscì a capire cosa sesse accadendo. Una strana sostanza bianca cominciò a ricoprire il volto di Ichigo, mentre un buco cominciò ad allargarsi nel suo petto.
-WAAAAAAAAAAAAAGHHHHH!!!!-
L'esplosione devastò il terreno circondato: le piante si polverizzarono e l’erba lasciò spazio al deserto e alla nuda roccia. Aizen fece un salto indietro, e atterrò su un macigno a pochi metri da dove prima stava Ichigo.
Nel suddetto punto, un fumo bloccava la visuale. Quando il fumo si diradò, quello che stava in piedi era solo una pallida ombra dello Shinigami di prima. Una maschera di teschio copriva il suo volto, un mezzo buco aperto nel petto, ali nere di corvo sulla schiena e una spada nera al fianco. Il petto era nudo, e il suo sangue ne copriva la pelle. Dopo un istante, l'essere saltò e cercò di colpire Aizen al volto.
-ma cosa?-
Aizen parò il colpo con la spada. La forza dell'urto fu tale che si creò un cratere immenso. Ormai la visuale dei due guerrieri era ormai bloccata dalla roccia.
Aizen parve sorpreso.
-Ma come? Fino a poco fa era moribondo e adesso è ad un passo dal diventare un essere superiore. Ma chi diavolo è?-
La spada di Ichigo comincio a scheggiare quella di Aizen.
-NO!-
Aizen saltò fuori dalla buca e utilizzò la sua tecnica di illusione per creare un mucchio di copie di sè. Ichigo uscì immediatamente dopo di lui.
- E ora che conti di fare, shinigami?-
Ichigo guardò le numerose copie, e poi attaccò il vero Aizen, che fece appena in tempo a parare il colpo.
-ma come hai fatto? era impossibile che tu capissi quale fosse quello vero.-
Ichigo parlò...
-Il tuo odore...Tu hai l'odore di Ishida addosso...-
La spada di Ichigo spezzò la lama di Aizen, e lo ferì al petto. Le coppie sparirono. Ichigo saltò nuovamente. Si preparò a colpire Aizen di taglio e dargli il colpo di grazia.
Aizen si mise in guardia con la spada spezzata.
-Accidenti...spero di riuscire di pararlo.-
Ichigo atterrò.
Le due spade si scontrarono per un secondo.
Ichigo arrivò due metri dopo Aizen. stettero un attimo in piedi. Poi la spada di Aizen si spezzò in due metà e un fiotto di sangue uscì dal petto di Aizen. Aizen cadde a terra, e la terra sotto di lui si tinse di rosso.
La maschera di Ichigo si spezzò...e il buco nel suo petto si richiuse.
-Uryuuu...ti ho vendicato...-
Dopodiché Ichigo cadde, privo di conoscenza.

-AAAAHAH!!-
Ichigo si svegliò. erano ormai tre settimane che risognava quei momenti terribili...
Un rumore di passi in corsa risuonarono nel corridoio fuori della sua stanza. la porta scorrevole si aprì. Karin entrò nella stanza.
-Ichigo! c'è stato un omicidio. La vittima è uno Shinigami. Vieni subito!.
Ichigo si vestì in fretta.
Arrivarono in fretta sul luogo del delitto. Era una vera carneficina. in una vietta del primo distretto, Junrinan, uno shinigami stava massacrato in un lago di sangue. Sul luogo del delitto stavano già Rukia Kuchiki, Ukitake Jyuushirow, e Yuzu. Karin stava all'immediata destra di Ichigo.
-Rukia, aggiornami sulla situazione.-
-Che c'è da dire: Lo shinigami apparteneva alla 9^ divisione. Morto con ferita da taglio sulla schiena. E la ferita puzza di Hollow...-

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Capitolo 2
*** Capitolo 2°: accuse?! ***


bleach 2 Ichigo guardò il corpo straziato del povero shinigami. Poi ebbe un sussulto.
-Hai detto una ferita da taglio? Come è possibile? Dopo aver eliminato il gruppo dell'Espada, nessun altro Hollow è più stato in grado di utilizzare una katana. Le ferite da Hollow sembrano più delle ustioni. Rukia, da cosa deriva questa tua ipotesi?-
Rukia squadrò Ichigo.
-Perchè per il tipo di colpo, escludo categoricamente che si possa trattare di uno Shinigami : il colpo non è preciso e netto, ma la lama ha chiaramente colpito più volte: se uno shinigami volesse attaccare alle spalle, non importa quanto sia scarso: è addestrato per uccidere con un colpo solo. Ergo si tratta di un Hollow.-
Una figura nera si stagliò nel cielo notturno.
-Here I am!! Bohahahahaha!!!!-
Ichigo e gli altri scossero il capo...
"eccolo"
La figura saltò, e dopo pochi istanti, atterrò davanti a Ichigo e co. Osservò il cadavere dello shinigami e disse:
-It smells like bad spirit.-
Yuzu scattò sull'attenti.
-Capitano Kanonji, benvenuto. chiedo scusa per non essermi precipitata ad avvisarla ma...-
Don Kanonji non le fece finire la frase.
-Non preoccuparti, my discepola numero 1, capisco le tue ragioni. Comunque, ho ascoltato yours discorsi, and mi trovo d'accordo with la teoria di Kuchiki. Quello che non capisco è che my shinigami sono tutti severamente addestrati ad avvistare gli hollow e ad avvertirne la presence. Strange che non si sia accorto di niente...-
Ukitake si tolse la giacca da capitano e la usò per coprire il corpo dello shinigami senza vita.
-ad ogni modo, è inutile stare qui, ormai. Ho mandato un dispaccio alla squadra investigativa e a quella medica. Ora noi qui saremmo solo d'impiccio. Buonanotte a tutti. Andiamo Rukia.-
Rukia guardò il proprio comandante che si preparava a tornarsene nella zona riservata alla 13^ divisione.
-sì. arrivo. -si voltò verso Ichigo. -A domani,caro.-
un sorriso beffardo apparve sul volto di Ichigo.
-è strano, vero Rukia? siamo sposati da ormai 50 anni, e il nostro lavoro ci tiene divisi la maggior parte del tempo...e pensare che ho accettato l'incarico di comandante solo per starti vicino...è strana la vita...-
Rukia contraccambiò il sorriso. Il suo sguardo si incontrò con quello di Ichigo per un istante,e poi seguì il suo capitano. La sua memoria era tornata al giorno del suo matrimonio...durante la festa della Sakura, lei in kimono bianco, Ichigo nell'uniforme da comandante shinigami. Byakuya e Renji come testimoni e Matsumoto e Inoue come damigelle d'onore. li sposò il vecchio Yamamoto in persona.
Quello fu il giorno più bello della sua vita...

Ichigo tornò nei propri alloggi, ripensando anche lui al suo matrimonio...si rimise a dormire, pensando che probabilmente anche rukia stava rievocando quei ricordi. Il mattino giunse presto. Come suo solito, Ichigo si alzò, e dopo essersi vestito, andò nella sala grande della struttura principale dell'ala riservata alla 5^ divisione, dove era solito gustare la colazione e si aggiornava sulle notizie al televisore. Tutti i canali non facevano altro che parlare di un omicidio di uno shinigami nell'80° distretto. Ichigo pensò che si trattasse dell'omicidio di cui aveva visto il risultato la sera prima, poi gli tornò in mente il distretto...
"l'ottantesimo distretto? quando? lo shinigami di ieri era stato ucciso nel primo! perchè non sono stato avvisato?"
Ichigo stava pensando a questo, quando Karin entrò nella sala. Ichigo si voltò verso di lei.
-Karin che c'è? hai un'aria spaventata...-
-Ichi...ho cercato di fermarli, ma...-
-LEVATI!-
un mano colpì Karin da dietro, e la buttò per terra.
I membri della guardia reale degli shinigami entrarono nella stanza e circondarono Ichigo. due guardie fecero spazio al capitano Soi Fong. Il telegiornale continuò a parlare.
-...azie alle testimonianze rinvenute, si è arrivati a scoprire il colpevole, di cui verrà mantenuta segreta l'identità in quest'edizione...-
Soi fong estrasse un rotolo da dietro la schiena, lo aprì, e cominciò a leggere.
-Comandante della quinta divisione Shinigami Ichigo Kurosaki. In base alle testimonianze rinvenute sul luogo del delitto nel distretto ottanta, Zaraki, lei è accusato di omicidio multiplo di Shinigami. Questo è il mandato di cattura emanato dalla camera dei 46.
In base ai poteri concessimi dalla camera, io, capitano della seconda divisione Soi Fong, la dichiaro in arresto. voglia seguirmi senza opporre resistenza.-

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Capitolo 3
*** Capitolo 3°: delitto e castigo ***


bleach 3


Soi Fong guardò impassibile Ichigo.
Il capitano della quinta divisione si alzò.
-è uno scherzo vero? se lo è, è di cattivo gusto, Soi.-
Soi Fong tirò un occhiataccia verso Kurosaki.
-RESTI SEDUTO! Non è uno scherzo. Lei è sotto arresto. Guardie! catturatelo.-
Due delle guardie di Fong avanzarono verso Ichigo. estrassero delle manette, e le misero ai polsi di Kurosaki.
-Sta bene. Non ho nulla da nascondere, io. Portatemi dove volete, sottoponetemi a tutti gli interrogatori che potete: non ne caverete fuori nulla. Poi, fatemi quello che volete, ma non toccate più mia sorella, o vi uccido.-
Ichigo si alzò, e si avvicinò a Soi Fong.
-Dopo di lei, madama.-
Soi si girò.
-Bene. Andiamo uomini!-
Il gruppo si avviò verso la camera dei 46.
Ichigo si girò verso karin.
-Tornerò. e andrò in fondo a questa storia. Te lo prometto.-

Alla camera dei 46

Il vecchio Yamamoto guardò Ichigo, dalla sua sedia.
-Ichigo Kurosaki, capitano della 5^ divisione di shinigami. Lei è accusato di omicidio multiplo di shinigami. HA qualcosa da dire a sua discolpa?-
Ichigo si alzò.
-Non sono stato io a commettere quegli omicidi, comandante.-
Yamamoto fece uno strano sorriso verso Ichigo.
-Ora procederemo alla verifica delle prove. Se vuole dire qualcosa prima della verifica, parli ora.-
Ichigo si girò a osservare i presenti. Rukia era in seconda fila, di fianco a suo fratello Byakuya e davanti a Renji. Hitsugaya e Matsumoto stavano seduti alla sinistra di Soi Fong, che era seduta dietro Kurosaki. Don Kanonji non era presente. Ichigo se lo immaginava, il perchè: Kanonji era solito a saltare quel tipo di riunioni. Le trovava noiose, diceva lui. Ukitake e Shunsui stavano seduti alla destra e alla sinistra di Yamamoto, mentre Kurotsuhi era seduto alla destra di Hitsugaya. Komamura e Unohana siedevano dietro a Kurotsuchi, Mentre Zaraki Kenpachi era seduto alla destra di Soi Fong. Per l'occasione, la camera dei 46 era stata trasformata in un tribunale, e i seggi, oltre che dai capitani e luogotenenti, erano occupati dagli shinigami che avevano prestato servizio con, o perlomeno lo avessero conosciuto, Ichigo Kurosaki. Osservando Zaraki, Ichigo notò che aveva un'espressione più triste del solito. Inoltre tutti luogotenenti erano presenti, fatta eccezione per...
-Yachiru! Kenpachi, dov'è Yachiru?- Ichigo chiese di istinto.
A quelle parole tutta l'aula ebbe un tremito.
Sarai Kenpachi si girò lentamente verso kurosaki. Una lacrima solcava il suo volto. Tuttavia non pareva disperato. Sembrava cercasse di contenersi...
-Yachiru? strano che tu mi faccia questa domanda...Kurosaki...lo dovresti sapere benissimo...-
Ichigo guardò con stupore Kenpachi: non l'aveva mai chiamato Kurosaki.
-Come lo dovrei sapere? che intendi di...-
Yamamoto li interruppe.
-Procediamo ora alla verifica del video d'accusa, registrato tra le ore 3 e le ore 5 del mattino presso l'ottantesimo distretto da una telecamera di sorveglianza. Omicidio di shinigami di primo grado. Vittima:...-
Ichigo ebbe un sussulto a quelle parole.
-...luogotenente Kusajishi Yachiru, dell'11^ divisione. Presunto colpevole: capitano Ichigo Kurosaki, della 5^ divisione.-
Il monitor si accese.
sul video apparve una strada, di notte. Yachiru stava passeggiando con un sacchetto di dolci in mano. Sembrava tutto nella norma. Poi, la ragazzina girò un angolo, e sparì dalla visuale. SI sentì la sua voce.
-Oh!! Ciao, Ichi! come stai? Ken-chan ti stava cercando per il solito duello e...Waaaaaaagh!!-
l'urlo straziante di dolore della ragazzina riecheggiò per l'aula. Un tonfo, qualche dolcetto rotolò nella visual della telecamera, e una pozza di sangue uscì dal vicolo. Poco dopo, uno shinigami uscì da quel vicolo. La luna lo illuminò. I capelli arancioni e quel volto erano inconfondibili. Appartenevano a Ichigo Kurosaki.
Ichigo parve shokkato.
-non...non...è possibile...Yachiru...perchè...-
Il monitor si spense.
Ora era la voce di Yamamoto che parlava.
-Ichigo Kurosaki. IN base al video rinvenuto sulla scena del delitto, questo tribunale ti dichiara colpevole dell'omicidio di Yachiru Kusajishi. Sei stato condannato a 24 giorni di reclusione in cella d'isolamento, seguito dalla pena capitale. Portatelo via.-
Le guardie presero Ichigo per le braccia. gli tolsero la giacca da capitano.
-INoltre da questo momento ti è tolto il titolo di Capitano della 5^ divisione.-
Le guardie portarono Ichigo verso la strada che conduceva alle celle. Ichigo urlò.
-Yamamoto, stai facendo uno sbaglio! NON SONO STATO IO ! NON SONO STATO IOOOO!!-
la chiusura del portone soffocò le ultime parole di Ichigo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4°: Fuga ***


bleach 4


Una goccia d'acqua cadde sulla fronte di Ichigo, svegliandolo dal suo sonno. Erano ormai passati tre giorni da quando era stato chiuso nella cella d'isolamento. L'autunno era ormai alle porte, e gli alberi cominciavano a spogliarsi delle loro foglie. Nella cella faceva molto freddo. Ma a Ichigo questo non importava. A lui non riusciva a pensare ad altro che al video visto durante il processo...
"non sono stato io...Yachiru...devi credermi...non sono stato io..."
Le lacrime solcavano il suo volto. Ormai non sapeva più che fare. Una fuga era pressoché impossibile, senza la sua Zanpakuto...sperare in un aiuto esterno era fuori discussione: aiutare qualcuno a evadere era un crimine molto grave nella soul society, punibile con la condanna capitale. Nessuno avrebbe rischiato così tanto.
O almeno così credeva Ichigo.

Quella notte...
Ichigo si svegliò dal sonno di soprassalto, allarmato da strani rumori che venivano dalla porta. Delle voci venivano dall'esterno.
-Sei sicuro che sia questa?-
-Sì, ora affrettiamoci; non abbiamo molto tempo.-
Uno scatto, e dei raggi di luna cominciarono a filtrare da sotto la porta.
Ichigo rimase di stucco.
-LA Porta della cella?! si…sta...aprendo?-
Una volta aperta completamente, Ichigo ci mise un po' a distinguere chi fossero i due shinigami che lo stavano aiutando a scappare. Non credette ai suoi occhi. O almeno, in parte. Rukia Kuchiki stava in piedi, illuminata dalla luna, con la chiave della cella in mano. Ichigo non la ricordava così bella. L'uomo che stava al suo fianco, Ichigo faticò a credere che si trattasse proprio di lui. Alto, capelli neri lunghi, legati in modo che tre ciuffi gli coprissero la fronte, una sciarpa bianca attorno al collo e una giacca da capitano con la scritta "6" sul retro.

Byakuya Kuchiki era venuto a liberare Ichigo.
E portava la Zangetsu con sè.
-tu...che ci fai qui?- Furono le uniche parole che Ichigo riuscì a dire.
Byakuya gli porse la Zangetsu.
-Non
credere che sia venuto per farti un favore, Ichigo Kurosaki. Sono qui solo perchè me lo ha chiesto Rukia. E' mio dovere proteggerla, quindi non potevo mandarla da sola. Tieni. Questa ti servirà-
Ichigo afferrò la spada, e la utilizzò per alzarsi.
-Bene, le forze non ti mancano.-
Un fischio riecheggiò nell'aria
-Questo è il segnale. sbrighiamoci! Renji ci ha avvisati che sta passando la guardia notturna. non abbiamo molto tempo.-

Prima uscì il capitano Kuchiki, in quanto se fosse stato visto non sarebbe stato un problema dire che era lì per controllare il prigioniero. Dopo che la strada fu sicura, Ichigo e Rukia uscirono.
Ichigo riuscì a trovare la forza di parlare a Byakuya.
-Ti ringrazio, ma non dovresti fare tanto per me. Lo sai anche tu che...-
Da un albero vicino arrivò Renji, che lo interruppe
-MI dispiace, Ichi, ma né io né il capitano Kuchiki crediamo che tu sia colpevole.-
Byakuya continuò.
-Esatto. Ti ho sempre conosciuto come una persona retta e onesta. Non ti riesco a credere come assassino. Inoltre tu e Yachiru eravate amici, il che rende ancora più inspiegabile il fatto che l'abbia uccisa. Qualcuno sta' cercando di incastrarti, ma io non posso cercare il vero colpevole. Sta' a te, Ichigo. Trova la verità, e riscatta il tuo nome.-

Ichigo guardò negli occhi Rukia. L'abbracciò. Erano passati anni da quando si strinsero così forte l'ultima volta.
-Rukia, aspettami, sappi che mi riscatterò. Te lo prometto. Non preoccuparti.-
Rukia sorrise.
-Stolto. Lo so benissimo. Non devi dire altro...-
Illuminati solo dalla luce della luna, Ichigo e Rukia si baciarono come non mai, come se quello fosse il loro ultimo bacio. Byakuya e Renji si sentirono come degli estranei nell'interrompere l'intimità fra i due sposi.
-Mi dispiace interrompervi, ma non c'è più tempo. Ichigo!-
Ichigo si separò da Rukia.
-Hai ragione. Grazie di tutto. Ma, Byakuya, come farai? il vecchio Yamamoto sa che tu sei l'unico in possesso della chiave della mia cella.-
Byakuya sorrise. Ichigo non ricordava l'ultima volta che lo vide sorridere.
-Non preoccuparti. Dirò che mi è stata rubata da ignoti. Anzi, per accreditare maggiormente il mio alibi...-
Byakuya gettò la chiave il più lontano possibile verso il bosco.
-Ora non so nemmeno io dove sia.-
Renji tirò un pugno sulla spalla di Ichigo.
-Vedi di non farti ammazzare, okay?-
Ichigo guardò Renji.
-Non ti preoccupare,egregio signor sopraciglia ridicolmente tatuate.-
Renji odiava quel soprannome, me non ci fece caso. Forse questa era l'ultima volta che vedeva uno dei suoi migliori amici.
Ichigo salì sul parapetto.
-Bene, ragazzi...arrivederci, spero. Rukia, aspettami, amore mio. Tornerò.-
Usando il flash step, Ichigo scomparve dalla vista dei presenti.
Rukia guardò ancora il parapetto dove stava fino ad un attimo fa' Ichigo.
-a presto...-
Poi Byakuya e Renji utilizzarono a loro volta il flash step, seguiti da Rukia.
-Fratello Byakuya, sei sicuro che sia saggio mandarlo da solo?-
Byakuya guardò la sorella
-Non lo so, Rukia...Sinceramente non lo so...-

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Capitolo 5
*** Capitolo 5°: Shinigami ***


capitolo 5 bleach

-SEI UN IDIOTA!-
Lo schiaffo di Soi Fong colpì in pieno volto il capitano Kuchiki.
-Calmati, Fong. Sono certo che il capitano Kuchiki abbia un’ottima spiegazione per questo.-
Yamamoto era stato avvisato della fuga di Kurosaki in prima mattinata. Insieme al capitano Soi
Fong, era andato dal capitano Kuchiki per avere spiegazioni al riguardo.
-Mi hanno rubato la chiave, ieri notte, non so chi sia stato.-
-Bugiardo!-
Soi Fong si avventò su Kuchiki, scagliandolo in terra di peso. Non si erano mai sopportati, e ora il comandante della seconda compagnia non riusciva ad accettare che Kurosaki fosse scappato. Era furiosa.
-Come possono avertela rubata?? La tenevi sempre in cassaforte, nei tuoi alloggi! Non è possibile che qualcuno sia riuscito a intrufolarsi dentro le tue stanze, forzare la cassaforte e prendere la chiave!!! TU, brutto…-
-BASTA COSI’!-
Yamamoto li interruppe prime che Fong completasse la frase.
-Non importa cosa sia successo a quella chiave…ciò che importa è che un condannato a morte sia fuggito dal Senzaikyu. Soi Fong, occupati delle ricerche. Hai carta bianca, agisci come meglio credi. Kuchiki, sei sospeso dalla carica di capitano per sue settimane a partire da ora. Non ti sarà concessa di portare la Zanpakuto nel Seireitei né di usufruire dei vantaggi del grado di capitano.-
Byakuya si inginocchiò, si tolse la giacca da capitano e la zanpakuto dall’Obi.
-Come desidera, comandante generale Yamamoto.-
Yamamoto rimase in piedi, con il suo sguardo severo a squadrare Kuchiki.
-Bene. Potete andare.-
Mentre i due shinigami si stavano dirigendo verso al porta, Soi Fong si girò verso Byakuya.
-Non credere che sia finita qui.-
Byakuya contraccambiò lo sguardo.
-Ci conto…Fong.-
Usciti dall’ufficio del comandante generale, Byakuya e Soi Fong si divisero, andando l’uno da Renji, che si trovava in una taverna a Junrinan e dove si erano messi d’accordo per incontrarsi, l’altra invece si recò verso la sede centrale della sua divisione.
Arrivata al palazzo dell’unità punitiva, Soi Fong incontrò una persona che non si sarebbe aspettata di trovare lì.
-Cosa ci fai qui…-
L’uomo, alto quasi due metri, si girò verso di lei. Aveva una benda su un occhio.
-…Zaraki?-
Zaraki Kenpachi, capitano dell’11^ divisione, le si parò di fronte.
-Ho saputo dell’evasione di Ichigo dal Senzaikyu…-
Soi fong guardò in terra, per evitare lo sguardo dell’uomo. Non riusciva a sopportare quello sguardo: aveva un che di demoniaco, e non era possibile sostenerlo a lungo senza provare una sensazione di disturbo.
-Già…a quanto pare il capitano Kuchiki l’ha aiutato nell’evasione…da non credere…Byakuya è sempre stato uno ligio al dovere, incorruttibile…-
-D’altronde per il Gotei 13 non è la prima volta che un capitano shinigami si comporta in modo differente da quello che ci si aspetta da lui…ti ricordo di Aizen…-
Soi Fong ebbe un brivido…
Aizen Sosuke, l’ex capitano della 5^ divisione, il traditore…assieme a Gin Ichimaru e Tousen Kaname…
-Hai ragione…comunque Yamamoto non l’ha radiato dal suo incarico…si è limitato a sospenderlo per due settimane, togliendoli i poteri di capitano.-
Zaraki ebbe un lieve sorriso.
-E per quanto riguarda le ricerche di Kurosaki?-
Soi Fong alzò lo sguardo, incrociando quello di Kenpachi. Sorrideva.
-Mi ha dato carta bianca. Posso fare tutto quello che ritengo necessario per ritrovare il capitano Kurosaki.-
Una luce demoniaca apparve negli occhi di Zaraki.
-Dammi la possibilità di andare a cercarlo…-
-E quando l’avrai trovato cosa farai?-
L’essenza demoniaca di Kenpachi si palesò completamente nel suo sguardo. Soi Fong ebbe un brivido di terrore. Non aveva mai visto Kenpachi così furioso e vendicativo.
-Lo ucciderò con le mie stesse mani…vendicherò la morte di Yachiru…e farò in modo che nemmeno la squadra medica sarà in grado di riconoscere il cadavere…-
Soi Fong deglutì.
-Ottimo…puoi…puoi andare, allora…hai tutto il mio appoggio…se ti servono dei rinforzi…-
-Non ne ho bisogno.-
Kenpachi sfoderò la zanpakuto scheggiata e arrugginita dal suo fodero.
-Mi basta questa.-
Detto ciò, Kenpachi si allontanò da Soi Fong.
-Aspetta, Zaraki!-
-Cosa c’è, Fong?-
-Quando lo trovi, prima di ucciderlo comunque tienilo d’occhio per un po’…voglio comunque andare a fondo a questa faccenda…c’è qualcosa che non mi quadra…-
Zaraki si voltò nuovamente verso di lei. Fong ebbe paura del capitano…Il reiatsu che veniva emanato dal capitano era terrorizzante…
-Non mi scassare con queste cazzate, Fong, o uccido anche te…a presto.-
Fong si accasciò in terra, puntellandosi con le braccia. Era impressionata dalla furia del capitano Kenpachi. Sorrise nuovamente, mentre Zaraki si allontanava dalla sede della squadra punitiva.
-E’… perfetto…è inarrestabile…Ichigo non scapperà ancora a lungo.-

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Capitolo 6
*** Capitolo 6° : sulle orme della verità ***


capitolo 6 bleach

 

 

-e adesso da dove comincio?-

Ichigo era seduto su di un ramo nel bosco che circondava il Seireitei, chiedendosi quali avrebbero potuto essere le sue prossime mosse. Anche se era riuscito a scappare, cosa avrebbe potuto fare per riscattare il suo nome?

-Cosa ci fai qui, stolto?-

Ichigo ebbe un sussulto tale da farlo cadere dall’albero. Quando alzò lo sguardo da terra, vide una figura familiare e cara che lo guardava.

-Rukia, che ci fai qui?-

-Mi sembra ovvio, no? Ti devo aiutare nella tua ricerca. Siamo sposati, se non ci si aiuta a vicenda, cosa ne sarà di noi.-

Ichigo si mise a sedere a gambe conserte.

-Stupida…non ti rendi conto che se ti scoprono…-

-Non mi importa, se devo morire, voglio farlo aiutandoti. Anche Byakuya è d’accordo con me. Lui è rimasto al Seireitei per coprirci.-

-Allora ti ringrazio, Rukia…-

-Stolto, non devi ringraziarmi…-

Ichigo si alzò. Ora sapeva cosa fare. Si girò e andò verso il Seireitei.

Rukia lo squadrò.

-Cosa vuoi fare?-

-Se vogliamo trovare l’hollow che ha ucciso Yachiru, dobbiamo prima vedere i video della sorveglianza, devo accertarmi di una cosa.-

Rukia fece un salto indietro.

-MA SEI PAZZO??? Con tutto il Gotei 13 che ti sta cercando vuoi tornare nella camera dei 46??-

-E’ l’unico modo per scoprire la verità, Rukia. Prima mi hai detto che vuoi aiutarmi. Aiutami a entrare nel Seireitei.-

Rukia rimase titubante una manciata di secondi. Poi la sicurezza tornò nei suoi occhi.

-Ve bene, stolto, ma se ti beccano, non lamentarti poi con me.-

I due si incamminarono verso il seireitei. La luna illuminava i loro passi.

-Quanto sarà stato, Rukia?-

Rukia si girò verso Ichigo. Sembrava contento.

-Cosa, Ichigo?-

-Quanti anni saranno passati dall’ultima volta che abbiamo lavorato insieme?-

Rukia cercò di ricordare…l’ultima volta che avevano lavorato insieme…

-Non la ricordo…-

-Non sei contenta?-

Rukia parve sorpresa…che voleva dire Ichigo, dove voleva andare a parare?

-Di cosa, scusa?-

-Forse questa sarà la cosa che in 50 ci avvicinerà di più di tutto quello che abbiamo passato insieme…io sono contento…-

Rukia ci rifletté un attimo.

-Anch’io…Guarda!-

Le mura del Seireitei erano in vista.

-Eccoci infine…-

Usando uno Shunpo, Ichigo e Rukia si portarono sul tetto della camera dei 46. Poi si calarono davanti alla porta.

Ichigo premette diversi pulsanti sulla tastiera davanti al portone.

-Dannazione, mi hanno negato il codice d’accesso…-

Rukia spostò Ichigo dal tastierino.

 -Fammi provare a me…forse il mio non è stato ancora negato.-

Premette il suo codice, e la porta si aprì.

-Perfetto.-

Ichigo fece per entrare nella camera. Poi si voltò verso Rukia.

-Tu non entri?-

Rukia fece un cenno con la testa.

-No, vai tu, io resto a fare la guardia…-

-Va bene, ma stai attenta.-

Ichigo stava per andare, quando si voltò nuovamente verso la compagna.

-Ah, Rukia…-

-Cosa?-

-Ti amo.-

-Anch’io.-

Ichigo entrò nell’edificio. Non faticò a trovare il deposito, nonostante fosse buio. Trovò la cassetta usata come prova contro di lui. Accese il video.

Rivide fotogramma dopo fotogramma la morte di Yachiru, e sentì una fitta al cuore. Yachiru era solo una ragazzina…dannazione…chi poteva essere così malvagio da ucciderla e da farlo per incastrare Ichigo? Aizen era morto, come Gin, e gli Arrancar erano stati purificati e mandati alla soul society…non poteva essere nessuno di loro…guardò meglio la sua faccia nel video.

E capì chi c’era dietro a tutto.

Uscì dalla stanza con uno sguardo cupo.

Rukia lo vide.

-Allora? Hai capito cosa è successo?-

-Sì, e se è come penso io, non possiamo ancora dimostrare la mia innocenza…-

-Perché, scusa?-

-Seguimi.-

Ichigo iniziò a correre, seguito da Rukia. Stavano andando verso il 1° distretto Junrinan.

Rukia non capiva.

-Dove stai andando? E perché non puoi ancora dimostrare che tu sia innocente?-

-Perché non è detto che sia del tutto innocente…-

-COSA?-

-C’è solo una persona che può confermare i miei sospetti, ora. E’ da lui che sto andando.-

Rukia ebbe un presentimento.

-Non starai mica andando…-

-Sì, devo andare da Kisuke Urahara.-

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Il Ciliegio in Fiore ***


bleach capitolo 7

Kuchiki Byakuya raggiunse Renji nel locale a junrinan dove si erano dati appuntamento. Era un locale chiamato “Il Ciliegio in fiore” ed era famoso per il suo giardino rinomato in tutta la Soul Society, per via dei numerosi ciliegi che fiorivano ogni anno. Era anche il locale preferito di Byakuya.

Renji stava seduto ad un tavolino vicino al bancone. Quando vide entrare il capitano, scattò in piedi.

-Capitano Kuchiki, buongiorno come…-

-Piantala con i convenevoli, Renji. Non sono un capitano ora.-

Renji si sedette con aria perplessa: mai, da quando operava nella 6^ compagnia, aveva sentito dire dal capitano Kuchiki di lasciar stare le formalità. L’ex capitano si sedette davanti al luogotenente.

Una cameriera servì ai due del sake e dei dolcetti di riso.

Renji iniziò a sorseggiare il suo liquore.

-Allora, cos’è successo dal nobile Genryusai?-

Byakuya osservava il suo sake distrattamente. Senza la sua giacca da capitano, e senza poter portare la sua zanpakuto con sé si sentiva vuoto.

-Si è limitato a sospendermi dal servizio per due settimane, ma Soi Fong è stata più minacciosa. Dovrai coprirmi le spalle per un po’, Renji. Senza la Zakura,  sono un bersaglio fin troppo facile per i miei rivali, anche se posso contare su tecniche Kido di alto livello.-

-Non si preoccupi, capitano, si fidi di me.-

-Ti ho già detto che non sono capitano, ora. Comunque, notizie di Kurosaki e Rukia?-

Renji si avvicinò al capitano per essere sicuri di non essere ascoltati.

-Non ho nessuna notizia sicura, ma sembra che ieri sera fossero alla camera dei 46…-

-Alla camera dei 46? Ma che diavolo ci facevano là? Meglio che stiano attenti…Stare in quella zona per un ricercato è molto pericoloso.-

Più che per Ichigo, Byakuya era preoccupato per Rukia, anche se non lo dava a vedere. Mentre Ichigo era un capitano di tutto rispetto ed era anche uno tra quelli più forti, Rukia era ancora un luogotenente. Molti avversari che giravano nelle vicinanze del consiglio dei 46 non erano alla portata della sorella adottiva del capitano della 6^ compagnia.

-Ha ragione…comunque io mi fido di Ichigo, e so che non lascerebbe che accada qualcosa di male a Rukia.-

-Lo spero, Renji. Lo spero…-

I due si alzarono dal tavolo, Byakuya tirò fuori dalla tasca alcune monete e le appoggiò sul tavolo.

Mentre si stavano allontanando, Byakuya si girò verso Renji.

-Andiamo, devo prendere alcune cose nei miei alloggi.-

-D’accordo, capitano.-

-Ti ho già detto che non sono capitano, non costringermi a ripetertelo un’altra volta, stolto.-

Renji sorrise.

-Resta comunque il mio capitano, capitano. Non me lo faccia ripetere.-

-Bravo, ora andiamo.-

I due uomini si allontanarono dal locale, senza essersi accorti che qualcuno dal tetto del locale aveva ascoltato la loro conversazione.

Uno shinigami annoiato stava steso sul tetto del locale, e mordicchiava una mela rossa. Indossava lo shihakusho nero come da regolamento, la zanpakuto appoggiata di fianco a lui sulle tegole rosse del locale. Aveva gli occhi cerchiato di nero,e aveva un aria tutto fuorché amichevole. I tratti gravi, il sorriso che aveva una leggera ombra di sadico, tutto in lui ricordava un demone pronto alla battaglia. Stava lì tranquillo, a mangiare la sua mela.

-Che rottura…Gnam…-

Una shinigami, con i capelli grigi con le mash viola e l’occhio destro coperto da una benda arrivò al suo fianco con uno shunpo.

-Cosa “che rottura”, Ryuk? Svolgere il nostro compito forse?-

Ryuk si girò verso la shinigami. Giovane, snella, alta circa 1 metro e ottanta, gli occhi verdi e la carnagione chiara, facevano di lei una ragazza molto attraente, ma aveva un’ombra inquietante negli occhi che metteva terrore a chiunque incrociasse quello sguardo. Solo Ryuk e gli altri membri della sua compagnia riuscivano a stare con lei senza sentirsi male.

-Ah…sei tu, Rem.-

-Non hai risposto alla mia domanda.-

-Già…è proprio una rottura…stare seduti qui ad aspettare…senza fare niente…meno male che qualcosa è venuto fuori, altrimenti non avrei resistito altri 5 minuti qui…è tutto così noioso…-

-Sarà anche noioso, ma è il compito che ci è stato affidato dal nostro capitano, Zaraki Kenpachi. Ci ha ordinato di sorvegliare Kuchiki e Abarai, e a quanto pare aveva visto giusto…Sanno qualcosa…andiamo a fare rapporto.-

Ryuk intanto continuava a mangiare con calma la sua mela.

-sì, sì…appena ho finito qua…-

Finì la sua mela in pochi morsi, e buttò il torsolo da qualche parte che non avrebbe mai saputo, e non gli importava.

Usarono degli Shunpo, e anche loro sparirono dal locale.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8°: Zaraki ***


bleach 8

-Quindi, Kurosaki e Kuchiki sono stati visti alla camera dei 46?-

Zaraki Kenpachi stava seduto nei suoi alloggi, nel Seireitei, ascoltando il rapporto di Ryuk e Rem.

-Già…per avere questa informazione sono rimasto in appostamento per più di 4 ore…che noia mortale…-

Ryuk era uno specialista negli appostamenti, per natura, ma odiava quel compito; in quanto membro della 11^ compagnia, preferiva di gran lunga il combattimento corpo a corpo. L’unica cosa che gli permetteva di resistere tutto quel tempo senza far niente erano le mele. Ne era letteralmente assuefatto.

-Ottimo lavoro, Ryuk…Rem?-

Rem apparve al fianco di Ryuk, inginocchiata.

-Sì, mio signore?-              

-Quali credi che saranno le loro prossime mosse?-

Zaraki aveva preso Rem nella sua compagnia per le sue spiccate doti strategiche. In un gruppo di omaccioni dediti solo alla battaglia dura e cruda, uno stratega non faceva male, e Rem era la migliore.

-Ho considerato varie possibilità…la più attendibile, è che provino a scappare dalla Soul Society per andare o nel mondo reale o nell’Hueco Mundo, per far perdere le tracce. Tra le due però, mi sento più incline a credere in una fuga verso il mondo terreno: là ci potrebbero essere persone o strumenti che…-

-Ci sono eccome, Rem…-

Rem alzò il capo.

-Cosa?-

-Tu sei nuova di qui, e non puoi saperlo,ma nel mondo terreno vive un uomo che è stato bandito dalla Soul Society. Sicuramente andranno da lui a chiedere aiuto…Quindi so dove andare, ora. Ottimo lavoro, potete congedarvi, ma mantenetevi reperibili.-

-Sissignore!-

Ryuk e Rem sparirono con uno Shunpo, unica testimonianza della loro presenza, un torsolo di mela lasciato lì da Ryuk.

Zaraki rimase a riflettere un attimo.

-Che palle…non è da me usare simili metodi di ricerca…ma non ho altra scelta…Kurosaki, questa l’aggiungo al conto…ti voglio vedere sanguinare e morire affogato nel tuo stesso sangue, ridotto a pezzi, e sarò io a ucciderti…-

Appoggiò la mano destra sul volto.

-Yachiru…perché…?...Ti vendicherò…Yachiru…-

Dopo tutti gli anni passati insieme, Yachiru era diventata più una figlia per Zaraki…da quando si erano conosciuti, in quel giorno…quando le salvò la vita, al distretto 79, Kusajishi.

-Perché, Yachiru?...-

Il capitano rimase nell’oscurità, coi suoi fantasmi, a singhiozzare, disperato per la perdita della figlia…

 

 

Ichigo intanto si stava dirigendo al senkaimon, il cancello che conduceva dalla Soul Society al mondo terreno, dove avrebbe incontrato Kisuke Urahara.

Rukia stava proprio dietro di lui.

-Vuoi davvero incontrarlo?-

-Sì, non ho scelta…un dubbio sta attraversando la mia mente, e solo lui può confermarlo o ,spero, sfatarlo. Se lo dovesse confermare, non sono del tutto innocente…-

-COSA?- Rukia si lasciò sfuggire un urlo di stupore.

-Cosa diavolo vorresti dire, Ichigo?-

-Voglio dire che…-

Ichigo non riusciva a finire la frase: la sua metà più maligna, quella che lui aveva tenuto chiusa dentro la sua anima per decenni, Onichi, temeva si fosse risvegliata, la sua metà Hollow…pregava che non fosse così.

-…lasciamo perdere…guarda, siamo arrivati!-

La sagoma nera del senkaimon si stagliava davanti a loro, nella piazza principale del Seireitei. Era notte, e la piazza era deserta, ma la prudenza non era mai troppa. Con mezza Gotei 13 sulle sue tracce, era rischioso andare per quella porta, ma non avevano scelta.

Si avvicinarono con cautela.

-Fin qui tutto bene…Rukia, per favore, passami la tua chiave, la mia l’ha presa Soi Fon…-

Rukia estrasse una chiavetta elettronica dalla manica dello shihakusho, e gliela porse.

-Eccola.-

-Grazie. Ora stai indietro, che apro.-

Ichigo inserì la chiave nella serratura, e girò la toppa.

La porta si aprì scorrendo, lentamente e silenziosamente. Ora avevano quattro minuti, prima che si richiudesse.

-Bene…andia…-

Ichigo non riuscì a finire la frase.

Si sentiva come pietrificato.

Si girò con enormi sforzi verso Rukia.

Anche lei era paralizzata e non riusciva a muoversi.

Ichigo era nel panico. Si sentiva come se avesse una spada puntata alla gola, e quella sensazione non accennava a diminuire…

Purtroppo, conosceva bene quella sensazione.

Una sagoma si alzò da uno dei tetti della piazza.

Una sagoma con i capelli a punta, uno shihakusho semi-strappato e una benda su un occhio.

Una sagoma di un uomo disperato, alla ricerca della vendetta.

Una sagoma di un uomo che non si sarebbe mai fermato finché non l’avrebbe trovata.

-Yo, Kurosaki…è un pezzo che non ci si vede…-

 

Una sagoma, che rispondeva al nome di Zaraki Kenpachi.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9° : Senkaimon ***


bleach 9

Zaraki scese dal tetto con un balzo. La follia illuminava i suoi occhi e guidava i suoi passi. Sfoderò lentamente la sua zanpakuto.

-Kurosaki, che bello incontrarti qui…-

Poi vide Rukia a fianco dell’evaso.

-Oh, signora Kurosaki, che piacere incontrarti…Prima di uccidervi…-

Ichigo si mise istintivamente tra Rukia e Zaraki.

-A-aspetta, Zaraki…non…non so cosa ci sia dietro, ma non ho ucciso io Yachiru, devi credermi.-

Zaraki puntò la punta della spanda verso la gola di Ichigo.

-E perché dovrei, bastardo? Si vede chiaramente nel video; sei stato tu a uccidere Yachiru. Non venirmi a raccontar palle. Ora ti ucciderò, poi ucciderò Rukia, e tutta la tua famiglia, vendicando Yachiru…-

Ichigo fece un passo indietro. Era la prima volta che vedeva Zaraki così minaccioso…capiva che stavolta non avrebbe avuto riguardi; i tempi in cui Zaraki lo sfidava a colpire per primo erano lontani, e che stavolta non si sarebbe trattenuto.

Con lentezza quasi disumana, il capitano dell’11^ compagnia portò la mano destra sopra l’occhio destro. Si strappò con un colpo secco la benda che succhiava l’energia in eccedenza che Kenpachi rilasciava inconsciamente. Avrebbe combattuto al pieno delle forze.

-Preparati, traditore!-

Ichigo fece appena in tempo a parare il colpo con Zangetsu. Sebbene Zaraki non conoscesse il nome della propria zanpakuto, era comunque un avversario da non prendere alla leggera e, soprattutto, da non sottovalutare.

-Dannazione, Zaraki! Ragiona!-

La risposta di Kenpachi fu secca e decisa.

-Ragionare? E su cosa, dannato? Su come ucciderti meglio?-

Ichigo fece un balzo indietro, mentre Rukia completava i rituali per aprire il senkaimon.

-Ichigo, sbrigati! Qui siamo quasi pronti!-

Le parole di Rukia fecero sussultare Kurosaki. Non poteva perdere tempo con Kenpachi, non poteva assolutamente restare nella Soul Society. L’unico che poteva dare una risposta alle sue domande era nel mondo umano e tra quattro minuti non avrebbe più potuto incontrarlo.

-Dannazione…mi spiace, Kenpachi, ma devo farlo.-

Ichigo si mise in posizione di guardia.

-BANKAI! TENSA ZANGETSU!-

Un nuvolose nero partì dai piedi di Ichigo, che lo ricoprì. Quando si diradò, una giacca nera con le code copriva il petto di Kurosaki, mentre Zangetsu si era tramutata in una katana dalla lama nera.

-UOOOOOOOOHHH!!!!!-

Ichigo si diresse verso Zaraki alla massima velocità che poteva sopportare. Voleva ferirlo ad una gamba, in modo da impedirgli di inseguire lui e Rukia.

Ma si era scordato quale era il suo avversario.

Si era scordato di star affrontando Zaraki Kenpachi.

Con lui, una ferita leggera era inutile.

Con tutta risposta, Zaraki parò il colpo con la mano.

-Tutto qui, il tuo misero Bankai, Kurosaki? Mi deludi…-

La lama di Kenpachi attraversò con un fendente il torace di Ichigo. Un fiotto copioso di sangue uscì da un taglio che andava dalla spalla destra al fianco sinistro.

-URGH…da…dannazione!-

-ICHIGOOOO!!!!-

Rukia sfoderò la zanpakuto e corse verso Kenpachi.

-Non immischiarti, piccola, o resterai ferita anche tu!-

Zaraki alzò la spada contro Rukia

-KENPACHI! NOOOOOOOOOOOOO!-

Fu un attimo.

Rukia restò immobile, il tempo si era come fermato.

Il suo corpo non avanzava, la sua spada non colpiva.

Il suo sguardo rimase puntato verso Zaraki, ma non riusciva a colpirlo. Tutti i suo muscoli erano paralizzati.

-I…Ichi…go…-

Una goccia, due.

Poi in fiume di sangue partì dalla spalla di Rukia e si riversò in terra. La shinigami cadde inerme, nel suo stesso sangue.

-Ru…Rukia…-

Nella mente di Ichigo ripassarono tutti i momenti passati assieme a Rukia.

Il loro primo incontro, il salvarla dall’essere giustiziata, il loro matrimonio…

-RUKIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-

Zaraki guardò il sangue sulla sua zanpakuto. Sorrideva come un demone.

-Mpf…ma sentilo il ragazzino…ora morirai anche tu, maledetto…-

Ichigo afferrò Tensa Zangetsu e stava per correre verso Zaraki che si era girato a contemplare il suo capolavoro.

Mancava solo una manciata di secondi, prima che il portale si richiudesse, ma a Ichigo non importava più. Non gli importava di riscattare il suo nome, non gli importava di dimostrare la sua innocenza alla Soul Society.

Non aveva senso, se Rukia non era con lui al suo fianco.

Tutto quello che voleva…

Tutto quello che desiderava…

…era la testa di Kenpachi.

-TU! BASTARDOOOO!-

Stava per colpirlo con un fendente di Zangetsu, quando una mano uscì dal senkaimon e afferrò Ichigo per una spalla.

Una voce che Ichigo conosceva molto bene gli urlò contro.

-Dannazione! Seguici, se vuoi vivere!-

Ichigo non fece in tempo a rispondere, che la mano l’aveva strattonato nel portale, che si richiuse subito dopo.

-azz…mi è scappato…-

Zaraki si allontanò dal luogo della battaglia, poco soddisfatto…non era riuscito a completare la sua vendetta.

O almeno in parte…Un piccolo sorriso beffardo apparve sul suo volto…

-Va bene così…-

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Capitolo 10
*** Capitolo 10° : Blanco como una Espada ***


capitolo 10

Una zona imprecisata tra la Soul Society e il Mondo terreno…

Ichigo stava ancora tendendo la mano verso il Senkaimon, ora chiuso, nella speranza che Rukia lo varcasse da un momento all’altro.

-Ru…Rukia…RUKIAAAAAAAAAA!-

Ichigo si lasciò andare ad un pianto disperato.

Non era riuscito a proteggerla, nuovamente.

Nuovamente si sentiva debole.

Nuovamente era stato protetto da lei…

-merda! Perché?-

Quattro persone gli si avvicinarono alle spalle.

Indossavano tutti uno shihakusho bianco.

-Capitano, non si deve disperare…-

Il primo a parlare fu un uomo dai capelli azzurri pettinati in alto e all’indietro.

-E perché no, Grimmjow? Rukia è…è…-

-Non è morta, capitano. Il capitano Kenpachi non è riuscito a ucciderla…-

Halibel arrivò al fianco di Grimmjow. Gli altri due shinigami, Ulqiorra e Stark, stavano in disparte a fare la guardia.

Dopo la loro sconfitta nel Las Noches, gli ex arrancar furono mandati alla soul society e purificati. Di tutti gli arrancar, solo loro quattro dimostrarono di avere ancora le capacità necessarie a diventare shinigami, e Ichigo li prese con sé per farne la propria squadra speciale. Da allora sono diventati fidati compagni e ottimi guerrieri.

Ichigo continuò a piangere…non aveva senso continuare la sua lotta senza Rukia…

Grimmjow apparve abbastanza irritato. Si alzò in piedi e tirò un ceffone sul volto di Ichigo, e lo buttò a terra.

-DANNAZIONE, ICHIGO! TU HAI UNA MISSIONE DA COMPIERE, O SBAGLIO!?-

-ma…ma…tu non capisci, Grimmjow…-

-MA UN CORNO! RUKIA SI E’ SACRIFICATA PER PERMETTERTI DI RISCATTARTI CON LA SOUL SOCIETY! SE TI ARRENDI ORA, IL SUO SACRIFICIO SARA’ STATO VANO!-

Si girò, dando la schiena al suo capitano.

-bha…e saresti uno capitano? Dove ce l’hai la spina dorsale, Ichigo? Rukia non è morta, riesco ancora a percepire il suo reiatsu, anche se molto debole…-

Ulqiorra si girò verso il gruppo.

-Mi dispiace interrompervi, ma sta arrivando un kototsu…-

Stark ebbe un sussulto.

-COSA? Proprio ora? Dannazione…forse lo hanno fatto partire nella speranza di eliminarci…CAPITANO!-

Ichigo si rialzò…le parole di Grimmjow avevano avuto il successo sperato. Aveva ritrovato fiducia in se stesso.

-Sì, andiamo.-

Iniziarono a correre, verso l’uscita nel mondo terreno.

Nonostante il Kototsu corresse dietro a loro, Ichigo non aveva altro che un solo pensiero.

-Rukia, resisti…tornerò…-

Dopo un po’, arrivarono all’uscita. Saltarono, e il kototsu si fermò dietro di loro.

Erano tornati nel mondo terreno. Erano vicini a Kisuke Urahara.

 

Soul Society, Ospedale della quarta compagnia.

Due infermiere stavano parlando con Inoue davanti ad una camera.

-Allora, come sta?-

Una delle due infermiere stava in silenzio, mentre l’altra aggiornava Inoue delle condizioni della paziente.

-Ha perso molto sangue, la ferita è molto grave…ora è stabile, ma versa in condizioni critiche…per ora comunque è fuori dal pericolo di vita.-

Inoue tirò un sospiro di sollievo.

-Meno male…comunque tenetela sempre sotto osservazione, alla prima emergenza, chiamatemi…e fate in modo che nessuno si avvicini, a parte lo stretto personale autorizzato. In particolare, impedite l’ingresso a Zaraki Kenpachi.-

-E perché mia, piccola Inoue?-

Le tre ragazze sussultarono…Zaraki Kenpachi stava appoggiato alla parete del corridoio, a pochi metri da loro.

-Capitano Kenpachi…-

-Non trovo gusto nell’uccidere un morente, anche se si dovesse trattare di una vendetta…-

Inoue si parò tra la porta della camera in cui Rukia era ricoverata e il capitano dell’undicesima compagnia.

-Che sei venuto a fare qui?-

-Solo a sapere come stava la piccola Kuchiki…ero curioso di sapere con quanta violenza ero riuscito a colpirla…peccato non sia morta, anche se presumo ora sia solo questione di tempo…-

-VATTENE SUBITO!-

Inoue portò istintivamente mano sui fermacapelli contenti gli Shunshun Rikka.

Per tutta risposta, Zaraki Kenpachi gli si avvicinò al volto.

-Altrimenti che fai, piccola Inoue? Non credere che bastino due fermacapelli strani per fermarmi. Se avessi voluto, avrei già potuto uccidere Rukia…-

Si girò e se ne andò.

-Io spero solo che ora la piccola Kuchiki muoia prima del ritorno di Ichigo…così che provi lo stesso dolore che ho sofferto io e dopo lo ucciderei…-

Inoue lo guardò un attimo.

-Aspetta Zaraki!-

Kenpachi si girò verso la ragazza.

-Cosa c’è?-

-Ho una domanda da farti…-

-Spara.-

-Perché sei così convinto che sia stato Ichigo a uccidere Yachiru?-

-Che domanda sciocca…l’hai visto anche tu il video…è stato lui, il motivo non mi interessa…so solo che deve pagare per quello che ha fatto. E tanto mi basta.-

Dopodiché, Zaraki Kenpachi se ne andò dall’ospedale.

Il cielo si era rannuvolato e stava piovendo…

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Capitolo 11
*** Capitolo 11° : La casa del sole nascente ***


blech 11

Soul Society, sede centrale della prima compagnia.

Tutti i comandanti shinigami erano stati convocati dal Comandante Generale Genryusai Yamamoto, con lo stato di allerta. Erano tutti presenti, fatta eccezione per Byakuya Kuchiki.

Il comandante Yamamoto stava seduto sulla sua sedia, mentre tutti gli altri comandanti stavano in piedi di fronte a lui.

-Cari comandanti…la situazione è grave…-

Hitsugaya si guardò intorno.

-Come mai? Che è successo?-

-Il comandante Ichigo Kurosaki, non solo è evaso dal Senzaikyu, ma è fuggito attraverso il Senkaimon, e ora presupponiamo si trovi nel mondo terreno.-

Zaraki Kenpachi appoggiò la sua spada sulla spalla, sogghignando.

-Già…mi è sfuggito…almeno sono riuscito a beccare la sua complice…-

Ukitake si girò verso Kenpachi.

-E ti viene da ridere? Per colpa tua il mio luogotenente versa in condizioni critiche…dovresti essere processato per questo!-

-E per cosa, Juushiro? Per aver fermato una criminale? Dovresti venire processato tu, invece, per non aver saputo tenerla a bada…-

-dannato…-

-ADESSO SMETTETELA TUTTI E DUE!-

I due si voltarono verso Genryusai.

-Vi state comportando da bambini. Non è degno da due dei comandanti del Gotei 13. Le azioni del luogotenente Kuchiki sono solo della responsabilità di se stessa. Nessuno deve essere processato per le sue scelte. Più che altro, vi ho convocati tutti per le direttive sul da farsi.-

Il comandante Kyoraku non nascose uno sbadiglio di proporzioni epiche.

-Che faccenda noiosa…proprio…-

Yamamoto fulminò Shunsui con lo sguardo.

-datti un minimo di contegno…comunque, ecco le direttive: Toshirou, Juushiro, Kyoraku e Kanonji andranno nel mondo terreno, scortati dai relativi luogotenenti, se possibile, e aiutanti di terzo seggio. Kenpachi, Fon, Kurotsuchi, Komamura, Unohana resteranno nella Soul Society a monitorare la situazione.-

-NON sono d’accordo, vecchio!-

Il capitano Kenpachi sfoderò la katana, puntandola verso il comandante generale.

-Perché non mandi anche me nel mondo terreno? Voglio dare la caccia a Kurosaki…-

-Proprio per questo non ti ci mando. Saresti un pericolo per la gente nel mondo terreno. E inoltre per te ho un altro incarico: dovrai sorvegliare le famiglie Kurosaki e Kuchiki. Temo di loro possibili colpi di testa.-

Kenpachi mormorò qualcosa e se ne andò.

Yamamoto trasse un respiro profondo.

-Potete andare anche voi…-

I comandanti stavano andandosene, quando Yamamoto iniziò a parlare.

-Comandante Fon, aspetta.-

-Dica, comandante generale.-

-So che stai aiutando Kenpachi nella sua vendetta.-

-e allora?-

-Desisti dal tuo intento, Fon. Non voglio far scoppiare una guerra civile, o almeno, non un'altra.-

-Ma, comandante generale, io…-

-Niente ma. Se scopro che supporti il capitano Kenpachi in qualunque modo, mi vedrò costretto a dimetterti dall’incarico. Kurosaki deve essere giustiziato, non ucciso brutalmente per una vendetta.-

-sì…signore. Come desidera.-

Fon odiava essere ripresa dal comandante generale. Le sembrava di essere ancora una novellina, quando riceveva questi rimproveri.

-puoi andare ora.-

-sì signore.-

Dopo che il comandante Fon se ne andò, solo Yamamoto era rimasto nella sala. Solo, coi suoi pensieri.

-Qui c’è qualcosa di poco chiaro…si sta muovendo qualcosa…-

 

Nella Soul Society continuava a piovere…

 

Seireitei, casa della famiglia Kuchiki.

Byakuya era a leggere un rotolo di papiro, quando Renji arrivò a corsa nel suo appartamento.

-CAPITANO KUCHIKI!-

Byakuya si voltò con calma verso Renji.

-Ti ho detto che non sono più capitano.-

-Lo so, ma è importante!-

-Allora parla.-

Il terrore si era impossessato del volto di Abarai.

-Ho saputo ora…-

Byakuya iniziò ad apparire preoccupato.

-Cosa?-

-C’è stato uno scontro, al Senkaimon…-

-Tra chi?-

-Ichigo e Rukia hanno affrontato il capitano Kenpachi.-

Renji sudava visibilmente. Era terrorizzato. Non riusciva a trovare la forza di pronunciare quelle parole. Byakuya notava questa preoccupazione.

-e…? Parla, presto!-

-Rukia è rimasta ferita, gravemente. Ora è all’ospedale della quarta compagnia, sotto arresto e in stato comatoso.-

Byakuya si alzò in piedi con uno scatto.

-COSA?!-

 

Mentre Renji e Byakuya stavano discutendo, gli altri capitani si stavano dirigendo al Senkaimon, per svolgere la loro missione. Trovare Ichigo e ricondurlo alla Soul Society.

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Capitolo 12
*** capitolo 12° : Benvenuti al Urahara Shoten ***


bleach12

 

Toshirou, Juushiro, Kyoraku e Kanonji erano nel tunnel che conduceva dalla Soul Society al mondo terreno, preoccupati degli avvenimenti che stavano avvenendo.

Juushiro fu il primo a parlare.

-dannazione…Kurosaki…cosa diavolo è successo?-

Kyoraku guardò Ukitake.

-faccenda noiosa eh? Proprio…un omicidio, evasione, e Kenpachi che dà la caccia a Kurosaki per tutta la Soul Society, supportato da quella noiosa di Fon…speriamo almeno non ci sia da combattere nel mondo terreno…-

Kanonji aveva le lacrime agli occhi.

-sniff…quant‘ era che non tornavo on the human world. I’ m commosso!  Io però sono convinto dell’innocenza of my discepolo number one. Voi che ne pensate?-

-Sinceramente non so cosa pensare, Kanonji. Kurosaki è sempre stato un uomo dagli alti valori morali, non lo credo capace di un omicidio…-

Ukitake si voltò verso gli altri tre.

-Infatti…secondo me c’è qualcosa di poco chiaro…poi il processo è stato molto sbrigativo…non so voi, ma io ho una brutta sensazione.-

Shunsui sbadigliò, e non fece di nulla per nasconderlo.

-molto noiosa…proprio.-

Si stavano avvicinando all’uscita per il mondo terreno.

Toshirou rifletté sugli avvenimenti che erano in corso.

-siamo vicini alla verità…-

 

Quartiere di Karakura, Emporio Urahara.

Ichigo e la sua squadra erano riusciti a giungere senza troppi problemi da Kisuke Urahara, nel mondo terreno.

Nonostante le pressioni di Kurosaki per far tornare Urahara dall’esilio forzato, il vecchio Yamamoto non aveva voluto ritirare la condanna. E così Kisuke rimase nel suo emporio, assieme a Jinta, Ururu e al signor Tessai, a fornire supporto agli shinigami che venivano in missione sulla terra.

Era notte fonda quando qualcuno bussò alla porta del suo emporio.

-Uhn? Chi sarà mai a quest’ora? Jinta,vai ad aprire, per favore.-

Jinta si alzò annoiato dal suo futon, e andò verso la porta scorrevole.

-si? Che vole…-

SBAM

Grimmjow aprì la porta di scatto, e Ulqiorra e Stark portarono nella stanza il corpo di Kurosaki ferito, seguiti da Halibel che faceva da retroguardia.

-MA CHE ?!-

Grimmjow guardò con fare minaccioso il ragazzino dai capelli rossi.

-piccoletto, Kurosaki è ferito. C’è il direttore?-

Una voce dall’altra stanza anticipò di qualche secondo l’arrivo di Kisuke Urahara.

-Ohhh, che piacere vederla, signor Grimmjow. Come sta il signor…-

Non fece in tempo a finire la frase che vide Kurosaki in un lago di sangue. Aveva retto fino a pochi minuti fa, ma la ferita inflittogli da Kenpachi era più grave di quello che sembrava.

-Ururu! Tessai! Procedura medica di emergenza! ORA!-

In pochi secondo accorsero nella stanza Ururu e Tessai. Nonostante fossero trascorsi ottant’anni, il loro aspetto fisico non era cambiato di una virgola.

Tessai prese in spalla Ichigo e lo portò nella stanza adiacente, con Ururu che li aspettava con la borsa del pronto soccorso shinigami.

Kisuke osservò la situazione per qualche attimo, poi tornò da Grimmjow e gli altri.

-Sono ferite molto gravi. Che è successo?-

-Solo un bisticcio con un capitano.-

-Riconosco lo stile. Kenpachi, giusto?-

-Esattamente.-

-Quel pazzo furioso…come mai ha colpito Kurosaki con una tale violenza?-

-Non solo lui. Ha quasi ucciso anche la piccola Rukia, ma lei è rimasta nella Soul Society.-

-La piccola Kuchiki? Ma che diavolo è successo?-

 

Grimmjow raccontò gli avvenimenti successi al signor Urahara.

 

-Omicidio, eh? E la vittima sarebbe la piccola Yachiru…-

-Già…e come se non bastasse, il capitano Kurosaki è accusato dell’omicidio.-

-Ma egli è innocente.-

-Esattamente. Ed è qui che entra in gioco lei.-

-E cosa dovrei fare esatta…-

La voce di Ichigo gli arrivò dalle spalle.

-Devi controllare una cosa, Urahara.-

Ichigo uscì dalla stanza in cui era stato portato ricoperto di bende, seguito da Tessai con in mano un rotolo di bende.

-Si fermi, signore! Le sue ferite non sono ancora richiuse!-

Kisuke alzò una mano.

-Va bene così, Tessai. Lasciaci.-

-Devi controllare una cosa di fondamentale importanza, per questa storia, Kisuke.-

-Cosa dovrei controllare, di grazia?-

 

Ichigo trasse un respiro profondo.

Era tanto, troppo tempo che non pronunciava quel nome, e il solo pensiero di quell’essere lo faceva accapponare. Non voleva più nemmeno sentirlo nominare, ma stavolta doveva essere sicuro che esistesse ancora dentro di sé, perché da esso dipendeva tutta la risposta a questo mistero. O almeno, secondo la teoria di Ichigo.

 

-Signor Urahara…deve controllare che la mia controparte Hollow, Ogihci, sia ancora rinchiusa dentro di me. Temo sia scappata, non so come, e si sia materializzata in forma propria…-

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Capitolo 13
*** Capitolo 13° : Ritorno al Mondo Interiore ***


bleach13


Kisuke guardò stupito Kurosaki.

-Ho…ho capito bene? Cosa dovrei controllare?-

Ichigo si mise a sedere…la ferita, nonostante i medicamenti, gli doleva ancora.

Sudava copiosamente e aveva il fiato corto.

-Hai…hai capito benissimo…devi controllare che la mia controparte hollow sia ancora nel mio mondo interiore…credo ci sia lui dietro a tutta questa brutta faccenda, ma non ne ho la certezza…-

Kisuke squadrò Ichigo da capo a piedi. Si risistemò il cappello sulla fronte.

-Capisco…ma una cosa del genere per me non è possibile…-

Fu come se una Zanpakuto trafisse il petto di Kurosaki mille e mille volte. Se Kisuke non poteva controllare, chi poteva farlo?

-Dovrà farlo lei. Signor Kurosaki.-

-Cosa?-

Mentre parlavano, Grimmjow e gli altri stavano di guardia davanti alle finestre. Poteva accadere di tutto, in quei brevi istanti di calma. Tessai e Ururu invece erano andati a preparare un te, mentre Jinta era tornato a dormire.

Urahara alzò un indice verso Ichigo.

-Esattamente. Solo lei può accedere al suo mondo interiore, e controllare l’effettiva presenza della sua parte hollow.-

-E come ci arrivo?-

Urahara sfoggiò un sorriso largo un metro.

-Proprio qui volevo arrivare.-

Schioccò le dita.

-Signor Tessai, Ururu, portate qui l’”occorrente”-

Ururu e Tessai entrarono nel locale portandosi dietro un vassoio con un bollitore fumante e un tubetto di pasticche con il simbolo degli shinigami sopra.

Ichigo ebbe un brivido di paura, quando vide Kisuke prendere una manciata di quelle pasticche e gettarla con nonchalance nel bollitore. Poi versò una quantità imprecisata di un liquido violaceo in una tazza e la porse a Ichigo.

-Beva questo, su-

Ichigo prese la tazza fumante. Il “liquido” al suo interno lo disgustava parecchio…avrebbe preferito non berla, o almeno, sapere prima COSA stava per bere ESATTAMENTE.

-Scusi, sig. Urahara…-

-Dica-

-Non che non mi fidi, ma…cosa sarebbe questo?-

-Questo, mio egregio signor Kurosaki, è un infuso che permette agli shinigami di accedere al proprio mondo interiore. Anche se il colore e l’odore non sono ottimi, la assicuro che ha un ottimo sapore di vaniglia.-

Ichigo si fidava sempre meno.

Kisuke avanzò una mano verso di lui.

-Beva tutto d’un sorso, mi raccomando.-

Ichigo guardò prima Kisuke, poi la tazza, poi nuovamente Kisuke.

Chiuse gli occhi, e bevve tutto il contenuto della tazza fumante in un colpo solo.

Stette fermo pochi istanti.

Poi prese a diventare di una colorazione verdastra.

Non sapeva di vaniglia.

Per niente!

Alzò lo sguardo e tirò un’occhiataccia verso Urahara

-Tu…brutto…-

Kisuke mantenne il suo sguardo allegro e spensierato, ma preferì arretrare un paio di passi indietro, giusto per mettere una distanza di sicurezza tra lui e Ichigo.

-Ehm….credo di essermi scordato di mettere l’aromatizzante alla vaniglia…mi spiace, signor Kurosaki…sono davvero mortificato…-

Ichigo stava per dargli un pugno.

-Ma io ti…-

Non riuscì a finire la frase, che iniziò a sentirsi stanco, affaticato. Il suo corpo non riusciva a muovere un muscolo; come se una sensazione di tepore totale lo avesse colto all’improvviso. Sentì gli occhi stanchi, e affaticati.

In pochi istanti, Ichigo si trovò sdraiato a terra, privo di sensi.

-fiuuu…è andata…l’ho scampata bella…-

Alla vista del suo capitano in terra privo di sensi, Grimmjow fece uno scatto verso Urahara e lo afferrò per il bavero del kimono.

-TU! MERCANTE! COSA GLI HAI FATTO?!-

Kisuke scostò la mano con un semplice cenno del polso, e poi si risistemò la giacca del kimono.

-Nulla. Quella pozione fa cadere gli shinigami in trance, permettendogli di accedere al loro mondo interiore. Quando avrà fatto, si risveglierà da solo. Fino ad allora, resterà privo di conoscenza.-

Grimmjow si sedette, incrociando le gambe, anche abbastanza seccato.

-sta bene. Ma fino ad allora, resteremo qui ad aspettare. TUTTI.-

Kisuke portò una mano sulla testa e risistemò il cappello.

-D’accordo.-

Ichigo si sentiva strano, immerso nelle tenebre. Aprendo gli occhi, vide solo oscurità intorno a lui. Poi, una piccola luce, che piano piano si allargò, fino a illuminare tutto intorno a lui, gli rivelò il suo mondo interiore. Sembrava tutto come l’ultima volta che ci era stato, con tutta la città ribaltata di 90° rispetto all’asse orizzontale.

Non percepiva anima viva, eccetto la sua.

L’udire una voce dietro di lui lo fece sussultare.

-Ehilà, Ichigo. E’ tanto che non ci si vede.-

Ichigo riconobbe la voce. Si tranquillizzò subito, voltandosi.

-Salve…-

Quando si voltò, vide un uomo, con i capelli lunghi e la barba incolta, ammantato di una cappa nera. Indossava un paio di occhiali arancioni, e aveva un aspetto severo e austero.

-…Zangetsu.-

-Cosa ti riporta nei meandri del tuo mondo interiore, Ichigo?-

-Solo il rincontro…con un vecchio problema…-

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