Bleach Reloaded 80 di L Lawliet (/viewuser.php?uid=32769)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione e Capitolo 1° ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2°: accuse?! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3°: delitto e castigo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4°: Fuga ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5°: Shinigami ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6° : sulle orme della verità ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Il Ciliegio in Fiore ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8°: Zaraki ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9° : Senkaimon ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10° : Blanco como una Espada ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11° : La casa del sole nascente ***
Capitolo 12: *** capitolo 12° : Benvenuti al Urahara Shoten ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13° : Ritorno al Mondo Interiore ***
Capitolo 1 *** Introduzione e Capitolo 1° ***
bleach 1
Sono oramai passati 80 anni, da quando Ichigo Kurosaki sconfisse Aizen
e sventò il suo piano. Tuttavia per le gravi ferite riportate,
non riuscì a sopravvivere, e il suo corpo umano morì.
Dopo il suo arrivo alla Soul Society, Ichigo fu nominato, attraverso
raccomandazione, e anche perchè aveva sconfitto quello vecchio,
capitano della 5^ divisione di shinigami, ovvero la vecchia divisione
di Aizen. Per fare dell'ironia, sulla sua giacca da capitano aveva
tracciato un trattino (nda:un trattino indica il numero uno in
giapponese) sopra il simbolo che indicava la quinta squadra,
così da avere il proprio nome scritto sulla giacca (ovviamente
ichi=uno e go=cinque). Unico vero ricordo della battaglia contro il
vecchio capitano, una cicatrice lunga circa 15 centimetri che gli
solcava la guancia sinistra.
Dopo 80 anni, giunsero alla soul society anche le sorelline di Ichigo,
Yuzu e Karin, che entrarono a far parte di compagnie diverse. Yuzu,
entrò a far parte della 9^ compagnia, il cui vecchio capitano,
Tousen, traditore anch'esso insieme ad Aizen, era stato sostituito da
Don Kanonji. Karin, invece, che non sopportava quel medium,
entrò nella compagnia di Ichigo, e ne divenne il luogotenente.
Rukia, dopo aver avuto una brillante carriera negli Shinigami, era
diventata luogotenente della 13^ compagnia, sotto il comando di Ukitake
Juushiro, che, grazie ad alcuni farmaci creati dalla 4^ compagnia, dove
aveva preso posto Inoue, vedeva alleviare, seppur di un minimo, le
sofferenze causategli dalla sua malattia. Rukia, inoltre si era sposata
con Kurosaki, e in un certo modo, questo legame di parentela
avvicinò Ichigo a Byakuya. Non si poteva dire che erano amici
per la pelle, ma si sopportavano a vicenda. Il padre di Ichigo, Isshin,
era diventato uno shinigami di alto livello, e ora lavorava alla scuola
di shinigami, come istruttore.
Zaraki Kenpachi, il capitano della 11^ divisione, continuava a sfidare
Ichigo in duello oramai tutti i giorni, e finiva puntualmente il
combattimento in parità, con entrambi i capitani in sala medica
e le spade dal fabbro. Uryuu Ishida invece perì contro Aizen, e
questa perdita segnò una ferita profonda nel cuore di Inoue, che
decise che avrebbe messo la sua vita al servizio di quella degli altri,
e si arruolò come shinigami medico nella 4^ compagnia.
Ora, a prima vista può sembrare che la vita per i nostri
protagonisti procedesse nella normalità più assoluta, ma
non potevano sapere quale minaccia stava per incombere su di loro...
Capitolo 1 :
Ancient Memories
La lama di Aizen attraversò il petto di Uryuu Ishida con tale
impeto che gli occhiali del quincy scivolarono dal suo viso e caddero
al suolo. Ichigo, ferito gravemente e impotente, era costretto ad
assistere alla fine dell'amico, nel “Vero Paradiso”.
Aizen sorrise.
-Mpf...potete anche aver sconfitto il mio gruppo dell'Espada, ma contro
di me simili trucchetti da quattro soldi non funzionano...La stirpe dei
Quincy finisce qui! KIDO! Incantesimo di distruzione numero 99!
Giudizio Finale delle Fiamme Eterne!-
Delle fiamme nere cominciarono a propagandarsi attraverso la lama
dell'ex Shinigami, colpendo il corpo del quincy, agonizzante. Le fiamme
lo avvolsero, e dopo dieci secondi di urli straziati dal dolore, le
fiamme si estinsero, e una leggera cenere grigiastra sporcò il
terreno puro ai piedi del ex comandante. Ichigo rimase shockato.
-uryuu...Uruu...URYUUUUUUUU!!!!!!!!-
Aizen osservò Ichigo urlare di rabbia. Sorrise. Avanzò
verso di lui con la spada tratta al fianco. Nel farlo, calpestò
e distrusse gli occhiali di Ishida. Guardò le ferite alla spalla
e al fianco che arrivavano fino al petto di Ichigo. Tra breve anche lui
sarebbe spirato.
-Mpf...urli di rabbia...vorresti ancora affrontami, eppure le tue
ferite te lo impediscono...ora muori, e vedi di non intralciare oltre i
miei piani. A quest'ora i miei Menos Grande dovrebbero aver già
sistemato anche gli altri tuoi amici shinigami e i miei ex
compagni...E' finita.-
Aizen fece per colpire la testa di Ichigo con la spada. Quando ormai la
lama era a pochi centimetri dalla sua giugulare, la spada si
fermò, bloccata da un reiatsu enorme.
-Ma...cosa?-
Aizen non riuscì a capire cosa sesse accadendo. Una strana
sostanza bianca cominciò a ricoprire il volto di Ichigo, mentre
un buco cominciò ad allargarsi nel suo petto.
-WAAAAAAAAAAAAAGHHHHH!!!!-
L'esplosione devastò il terreno circondato: le piante si
polverizzarono e l’erba lasciò spazio al deserto e alla
nuda roccia. Aizen fece un salto indietro, e atterrò su un
macigno a pochi metri da dove prima stava Ichigo.
Nel suddetto punto, un fumo bloccava la visuale. Quando il fumo si
diradò, quello che stava in piedi era solo una pallida ombra
dello Shinigami di prima. Una maschera di teschio copriva il suo volto,
un mezzo buco aperto nel petto, ali nere di corvo sulla schiena e una
spada nera al fianco. Il petto era nudo, e il suo sangue ne copriva la
pelle. Dopo un istante, l'essere saltò e cercò di colpire
Aizen al volto.
-ma cosa?-
Aizen parò il colpo con la spada. La forza dell'urto fu tale che
si creò un cratere immenso. Ormai la visuale dei due guerrieri
era ormai bloccata dalla roccia.
Aizen parve sorpreso.
-Ma come? Fino a poco fa era moribondo e adesso è ad un passo
dal diventare un essere superiore. Ma chi diavolo è?-
La spada di Ichigo comincio a scheggiare quella di Aizen.
-NO!-
Aizen saltò fuori dalla buca e utilizzò la sua tecnica di
illusione per creare un mucchio di copie di sè. Ichigo
uscì immediatamente dopo di lui.
- E ora che conti di fare, shinigami?-
Ichigo guardò le numerose copie, e poi attaccò il vero Aizen, che fece appena in tempo a parare il colpo.
-ma come hai fatto? era impossibile che tu capissi quale fosse quello vero.-
Ichigo parlò...
-Il tuo odore...Tu hai l'odore di Ishida addosso...-
La spada di Ichigo spezzò la lama di Aizen, e lo ferì al
petto. Le coppie sparirono. Ichigo saltò nuovamente. Si
preparò a colpire Aizen di taglio e dargli il colpo di grazia.
Aizen si mise in guardia con la spada spezzata.
-Accidenti...spero di riuscire di pararlo.-
Ichigo atterrò.
Le due spade si scontrarono per un secondo.
Ichigo arrivò due metri dopo Aizen. stettero un attimo in piedi.
Poi la spada di Aizen si spezzò in due metà e un fiotto
di sangue uscì dal petto di Aizen. Aizen cadde a terra, e la
terra sotto di lui si tinse di rosso.
La maschera di Ichigo si spezzò...e il buco nel suo petto si richiuse.
-Uryuuu...ti ho vendicato...-
Dopodiché Ichigo cadde, privo di conoscenza.
-AAAAHAH!!-
Ichigo si svegliò. erano ormai tre settimane che risognava quei momenti terribili...
Un rumore di passi in corsa risuonarono nel corridoio fuori della sua
stanza. la porta scorrevole si aprì. Karin entrò nella
stanza.
-Ichigo! c'è stato un omicidio. La vittima è uno Shinigami. Vieni subito!.
Ichigo si vestì in fretta.
Arrivarono in fretta sul luogo del delitto. Era una vera carneficina.
in una vietta del primo distretto, Junrinan, uno shinigami stava
massacrato in un lago di sangue. Sul luogo del delitto stavano
già Rukia Kuchiki, Ukitake Jyuushirow, e Yuzu. Karin stava
all'immediata destra di Ichigo.
-Rukia, aggiornami sulla situazione.-
-Che c'è da dire: Lo shinigami apparteneva alla 9^ divisione.
Morto con ferita da taglio sulla schiena. E la ferita puzza di
Hollow...-
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Capitolo 2 *** Capitolo 2°: accuse?! ***
bleach 2
Ichigo guardò il corpo straziato del povero shinigami. Poi ebbe un sussulto.
-Hai detto una ferita da taglio? Come è possibile? Dopo aver
eliminato il gruppo dell'Espada, nessun altro Hollow è
più stato in grado di utilizzare una katana. Le ferite da Hollow
sembrano più delle ustioni. Rukia, da cosa deriva questa tua
ipotesi?-
Rukia squadrò Ichigo.
-Perchè per il tipo di colpo, escludo categoricamente che si
possa trattare di uno Shinigami : il colpo non è preciso e
netto, ma la lama ha chiaramente colpito più volte: se uno
shinigami volesse attaccare alle spalle, non importa quanto sia scarso:
è addestrato per uccidere con un colpo solo. Ergo si tratta di
un Hollow.-
Una figura nera si stagliò nel cielo notturno.
-Here I am!! Bohahahahaha!!!!-
Ichigo e gli altri scossero il capo...
"eccolo"
La figura saltò, e dopo pochi istanti, atterrò davanti a
Ichigo e co. Osservò il cadavere dello shinigami e disse:
-It smells like bad spirit.-
Yuzu scattò sull'attenti.
-Capitano Kanonji, benvenuto. chiedo scusa per non essermi precipitata ad avvisarla ma...-
Don Kanonji non le fece finire la frase.
-Non preoccuparti, my discepola numero 1, capisco le tue ragioni.
Comunque, ho ascoltato yours discorsi, and mi trovo d'accordo with la
teoria di Kuchiki. Quello che non capisco è che my shinigami
sono tutti severamente addestrati ad avvistare gli hollow e ad
avvertirne la presence. Strange che non si sia accorto di niente...-
Ukitake si tolse la giacca da capitano e la usò per coprire il corpo dello shinigami senza vita.
-ad ogni modo, è inutile stare qui, ormai. Ho mandato un
dispaccio alla squadra investigativa e a quella medica. Ora noi qui
saremmo solo d'impiccio. Buonanotte a tutti. Andiamo Rukia.-
Rukia guardò il proprio comandante che si preparava a tornarsene nella zona riservata alla 13^ divisione.
-sì. arrivo. -si voltò verso Ichigo. -A domani,caro.-
un sorriso beffardo apparve sul volto di Ichigo.
-è strano, vero Rukia? siamo sposati da ormai 50 anni, e il
nostro lavoro ci tiene divisi la maggior parte del tempo...e pensare
che ho accettato l'incarico di comandante solo per starti
vicino...è strana la vita...-
Rukia contraccambiò il sorriso. Il suo sguardo si
incontrò con quello di Ichigo per un istante,e poi seguì
il suo capitano. La sua memoria era tornata al giorno del suo
matrimonio...durante la festa della Sakura, lei in kimono bianco,
Ichigo nell'uniforme da comandante shinigami. Byakuya e Renji come
testimoni e Matsumoto e Inoue come damigelle d'onore. li sposò
il vecchio Yamamoto in persona.
Quello fu il giorno più bello della sua vita...
Ichigo tornò nei propri alloggi, ripensando anche lui al suo
matrimonio...si rimise a dormire, pensando che probabilmente anche
rukia stava rievocando quei ricordi. Il mattino giunse presto. Come suo
solito, Ichigo si alzò, e dopo essersi vestito, andò
nella sala grande della struttura principale dell'ala riservata alla 5^
divisione, dove era solito gustare la colazione e si aggiornava sulle
notizie al televisore. Tutti i canali non facevano altro che parlare di
un omicidio di uno shinigami nell'80° distretto. Ichigo
pensò che si trattasse dell'omicidio di cui aveva visto il
risultato la sera prima, poi gli tornò in mente il distretto...
"l'ottantesimo distretto? quando? lo shinigami di ieri era stato ucciso nel primo! perchè non sono stato avvisato?"
Ichigo stava pensando a questo, quando Karin entrò nella sala. Ichigo si voltò verso di lei.
-Karin che c'è? hai un'aria spaventata...-
-Ichi...ho cercato di fermarli, ma...-
-LEVATI!-
un mano colpì Karin da dietro, e la buttò per terra.
I membri della guardia reale degli shinigami entrarono nella stanza e
circondarono Ichigo. due guardie fecero spazio al capitano Soi Fong. Il
telegiornale continuò a parlare.
-...azie alle testimonianze rinvenute, si è arrivati a scoprire
il colpevole, di cui verrà mantenuta segreta l'identità
in quest'edizione...-
Soi fong estrasse un rotolo da dietro la schiena, lo aprì, e cominciò a leggere.
-Comandante della quinta divisione Shinigami Ichigo Kurosaki. In base
alle testimonianze rinvenute sul luogo del delitto nel distretto
ottanta, Zaraki, lei è accusato di omicidio multiplo di
Shinigami. Questo è il mandato di cattura emanato dalla camera
dei 46.
In base ai poteri concessimi dalla camera, io, capitano della seconda
divisione Soi Fong, la dichiaro in arresto. voglia seguirmi senza
opporre resistenza.-
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Capitolo 3 *** Capitolo 3°: delitto e castigo ***
bleach 3
Soi Fong guardò impassibile Ichigo.
Il capitano della quinta divisione si alzò.
-è uno scherzo vero? se lo è, è di cattivo gusto, Soi.-
Soi Fong tirò un occhiataccia verso Kurosaki.
-RESTI SEDUTO! Non è uno scherzo. Lei è sotto arresto. Guardie! catturatelo.-
Due delle guardie di Fong avanzarono verso Ichigo. estrassero delle manette, e
le misero ai polsi di Kurosaki.
-Sta bene. Non ho nulla da nascondere, io. Portatemi dove volete, sottoponetemi
a tutti gli interrogatori che potete: non ne caverete fuori nulla. Poi, fatemi
quello che volete, ma non toccate più mia sorella, o vi uccido.-
Ichigo si alzò, e si avvicinò a Soi Fong.
-Dopo di lei, madama.-
Soi si girò.
-Bene. Andiamo uomini!-
Il gruppo si avviò verso la camera dei 46.
Ichigo si girò verso karin.
-Tornerò. e andrò in fondo a questa storia. Te lo prometto.-
Alla camera dei 46
Il vecchio Yamamoto guardò Ichigo, dalla sua sedia.
-Ichigo Kurosaki, capitano della 5^ divisione di shinigami. Lei è accusato di
omicidio multiplo di shinigami. HA qualcosa da dire a sua discolpa?-
Ichigo si alzò.
-Non sono stato io a commettere quegli omicidi, comandante.-
Yamamoto fece uno strano sorriso verso Ichigo.
-Ora procederemo alla verifica delle prove. Se vuole dire qualcosa prima della
verifica, parli ora.-
Ichigo si girò a osservare i presenti. Rukia era in seconda fila, di fianco a
suo fratello Byakuya e davanti a Renji. Hitsugaya e Matsumoto stavano seduti
alla sinistra di Soi Fong, che era seduta dietro Kurosaki. Don Kanonji non era
presente. Ichigo se lo immaginava, il perchè: Kanonji era solito a saltare quel
tipo di riunioni. Le trovava noiose, diceva lui. Ukitake e Shunsui stavano
seduti alla destra e alla sinistra di Yamamoto, mentre Kurotsuhi era seduto
alla destra di Hitsugaya. Komamura e Unohana siedevano dietro a Kurotsuchi,
Mentre Zaraki Kenpachi era seduto alla destra di Soi Fong. Per l'occasione, la
camera dei 46 era stata trasformata in un tribunale, e i seggi, oltre che dai
capitani e luogotenenti, erano occupati dagli shinigami che avevano prestato
servizio con, o perlomeno lo avessero conosciuto, Ichigo Kurosaki. Osservando
Zaraki, Ichigo notò che aveva un'espressione più triste del solito. Inoltre
tutti luogotenenti erano presenti, fatta eccezione per...
-Yachiru! Kenpachi, dov'è Yachiru?- Ichigo chiese di istinto.
A quelle parole tutta l'aula ebbe un tremito.
Sarai Kenpachi si girò lentamente verso kurosaki. Una lacrima solcava il suo
volto. Tuttavia non pareva disperato. Sembrava cercasse di contenersi...
-Yachiru? strano che tu mi faccia questa domanda...Kurosaki...lo dovresti
sapere benissimo...-
Ichigo guardò con stupore Kenpachi: non l'aveva mai chiamato Kurosaki.
-Come lo dovrei sapere? che intendi di...-
Yamamoto li interruppe.
-Procediamo ora alla verifica del video d'accusa, registrato tra le ore 3 e le
ore 5 del mattino presso l'ottantesimo distretto da una telecamera di
sorveglianza. Omicidio di shinigami di primo grado. Vittima:...-
Ichigo ebbe un sussulto a quelle parole.
-...luogotenente Kusajishi Yachiru, dell'11^ divisione. Presunto colpevole:
capitano Ichigo Kurosaki, della 5^ divisione.-
Il monitor si accese.
sul video apparve una strada, di notte. Yachiru stava passeggiando con un
sacchetto di dolci in mano. Sembrava tutto nella norma. Poi, la ragazzina girò
un angolo, e sparì dalla visuale. SI sentì la sua voce.
-Oh!! Ciao, Ichi! come stai? Ken-chan ti stava cercando per il solito duello
e...Waaaaaaagh!!-
l'urlo straziante di dolore della ragazzina riecheggiò per l'aula. Un tonfo,
qualche dolcetto rotolò nella visual della telecamera, e una pozza di sangue
uscì dal vicolo. Poco dopo, uno shinigami uscì da quel vicolo. La luna lo
illuminò. I capelli arancioni e quel volto erano inconfondibili. Appartenevano
a Ichigo Kurosaki.
Ichigo parve shokkato.
-non...non...è possibile...Yachiru...perchè...-
Il monitor si spense.
Ora era la voce di Yamamoto che parlava.
-Ichigo Kurosaki. IN base al video rinvenuto sulla scena del delitto, questo
tribunale ti dichiara colpevole dell'omicidio di Yachiru Kusajishi. Sei stato
condannato a 24 giorni di reclusione in cella d'isolamento, seguito dalla pena
capitale. Portatelo via.-
Le guardie presero Ichigo per le braccia. gli tolsero la giacca da capitano.
-INoltre da questo momento ti è tolto il titolo di Capitano della 5^
divisione.-
Le guardie portarono Ichigo verso la strada che conduceva alle celle. Ichigo
urlò.
-Yamamoto, stai facendo uno sbaglio! NON SONO STATO IO ! NON SONO STATO
IOOOO!!-
la chiusura del portone soffocò le ultime parole di Ichigo.
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Capitolo 4 *** Capitolo 4°: Fuga ***
bleach 4
Una goccia d'acqua cadde sulla fronte di Ichigo, svegliandolo dal suo sonno.
Erano ormai passati tre giorni da quando era stato chiuso nella cella
d'isolamento. L'autunno era ormai alle porte, e gli alberi cominciavano a
spogliarsi delle loro foglie. Nella cella faceva molto freddo. Ma a Ichigo
questo non importava. A lui non riusciva a pensare ad altro che al video visto
durante il processo...
"non sono stato io...Yachiru...devi credermi...non sono stato io..."
Le lacrime solcavano il suo volto. Ormai non sapeva più che fare. Una fuga era
pressoché impossibile, senza la sua Zanpakuto...sperare in un aiuto esterno era
fuori discussione: aiutare qualcuno a evadere era un crimine molto grave nella
soul society, punibile con la condanna capitale. Nessuno avrebbe rischiato così
tanto.
O almeno così credeva Ichigo.
Quella notte...
Ichigo si svegliò dal sonno di soprassalto, allarmato da strani rumori che
venivano dalla porta. Delle voci venivano dall'esterno.
-Sei sicuro che sia questa?-
-Sì, ora affrettiamoci; non abbiamo molto tempo.-
Uno scatto, e dei raggi di luna cominciarono a filtrare da sotto la porta.
Ichigo rimase di stucco.
-LA Porta della
cella?! si…sta...aprendo?-
Una volta aperta completamente, Ichigo ci mise un po' a distinguere chi fossero
i due shinigami che lo stavano aiutando a scappare. Non credette ai suoi occhi.
O almeno, in parte. Rukia Kuchiki stava in piedi, illuminata dalla luna, con la
chiave della cella in mano. Ichigo non la ricordava così bella. L'uomo che stava
al suo fianco, Ichigo faticò a credere che si trattasse proprio di lui. Alto,
capelli neri lunghi, legati in modo che tre ciuffi gli coprissero la fronte,
una sciarpa bianca attorno al collo e una giacca da capitano con la scritta
"6" sul retro.
Byakuya Kuchiki era venuto a liberare Ichigo.
E portava la Zangetsu
con sè.
-tu...che ci fai qui?- Furono le uniche parole che Ichigo riuscì a dire.
Byakuya gli porse la
Zangetsu.
-Non credere che sia venuto per farti un favore, Ichigo
Kurosaki. Sono qui solo perchè me lo ha chiesto Rukia. E' mio dovere
proteggerla, quindi non potevo mandarla da sola. Tieni. Questa ti servirà-
Ichigo afferrò la spada, e la utilizzò per alzarsi.
-Bene, le forze non ti mancano.-
Un fischio riecheggiò nell'aria
-Questo è il segnale. sbrighiamoci! Renji ci ha avvisati che sta passando la
guardia notturna. non abbiamo molto tempo.-
Prima uscì il capitano Kuchiki, in quanto se fosse stato visto non sarebbe
stato un problema dire che era lì per controllare il prigioniero. Dopo che la strada
fu sicura, Ichigo e Rukia uscirono.
Ichigo riuscì a trovare la forza di parlare a Byakuya.
-Ti ringrazio, ma non dovresti fare tanto per me. Lo sai anche tu che...-
Da un albero vicino arrivò Renji, che lo interruppe
-MI dispiace, Ichi, ma né io né il capitano Kuchiki crediamo che tu sia
colpevole.-
Byakuya continuò.
-Esatto. Ti ho sempre conosciuto come una persona retta e onesta. Non ti riesco
a credere come assassino. Inoltre tu e Yachiru eravate amici, il che rende
ancora più inspiegabile il fatto che l'abbia uccisa. Qualcuno sta' cercando di
incastrarti, ma io non posso cercare il vero colpevole. Sta' a te, Ichigo.
Trova la verità, e riscatta il tuo nome.-
Ichigo guardò negli occhi Rukia. L'abbracciò. Erano passati anni da quando si
strinsero così forte l'ultima volta.
-Rukia, aspettami, sappi che mi riscatterò. Te lo prometto. Non preoccuparti.-
Rukia sorrise.
-Stolto. Lo so benissimo. Non devi dire altro...-
Illuminati solo dalla luce della luna, Ichigo e Rukia si baciarono come non
mai, come se quello fosse il loro ultimo bacio. Byakuya e Renji si sentirono
come degli estranei nell'interrompere l'intimità fra i due sposi.
-Mi dispiace interrompervi, ma non c'è più tempo. Ichigo!-
Ichigo si separò da Rukia.
-Hai ragione. Grazie di tutto. Ma, Byakuya, come farai? il vecchio Yamamoto sa
che tu sei l'unico in possesso della chiave della mia cella.-
Byakuya sorrise. Ichigo non ricordava l'ultima volta che lo vide sorridere.
-Non preoccuparti. Dirò che mi è stata rubata da ignoti. Anzi, per accreditare
maggiormente il mio alibi...-
Byakuya gettò la chiave il più lontano possibile verso il bosco.
-Ora non so nemmeno io dove sia.-
Renji tirò un pugno sulla spalla di Ichigo.
-Vedi di non farti ammazzare, okay?-
Ichigo guardò Renji.
-Non ti preoccupare,egregio signor sopraciglia ridicolmente tatuate.-
Renji odiava quel soprannome, me non ci fece caso. Forse questa era l'ultima
volta che vedeva uno dei suoi migliori amici.
Ichigo salì sul parapetto.
-Bene, ragazzi...arrivederci, spero. Rukia, aspettami, amore mio. Tornerò.-
Usando il flash step, Ichigo scomparve dalla vista dei presenti.
Rukia guardò ancora il parapetto dove stava fino ad un attimo fa' Ichigo.
-a presto...-
Poi Byakuya e Renji utilizzarono a loro volta il flash step, seguiti da Rukia.
-Fratello Byakuya, sei sicuro che sia saggio mandarlo da solo?-
Byakuya guardò la sorella
-Non lo so, Rukia...Sinceramente non lo so...-
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Capitolo 5 *** Capitolo 5°: Shinigami ***
capitolo 5 bleach
-SEI UN IDIOTA!-
Lo schiaffo di Soi Fong colpì in pieno volto il capitano Kuchiki.
-Calmati, Fong. Sono certo che il capitano Kuchiki abbia un’ottima spiegazione per questo.-
Yamamoto era stato avvisato della fuga di Kurosaki in prima mattinata. Insieme al capitano Soi
Fong, era andato dal capitano Kuchiki per avere spiegazioni al riguardo.
-Mi hanno rubato la chiave, ieri notte, non so chi sia stato.-
-Bugiardo!-
Soi Fong si avventò su Kuchiki, scagliandolo in terra di peso.
Non si erano mai sopportati, e ora il comandante della seconda
compagnia non riusciva ad accettare che Kurosaki fosse scappato. Era
furiosa.
-Come possono avertela rubata?? La tenevi sempre in cassaforte, nei
tuoi alloggi! Non è possibile che qualcuno sia riuscito a
intrufolarsi dentro le tue stanze, forzare la cassaforte e prendere la
chiave!!! TU, brutto…-
-BASTA COSI’!-
Yamamoto li interruppe prime che Fong completasse la frase.
-Non importa cosa sia successo a quella chiave…ciò che
importa è che un condannato a morte sia fuggito dal Senzaikyu.
Soi Fong, occupati delle ricerche. Hai carta bianca, agisci come meglio
credi. Kuchiki, sei sospeso dalla carica di capitano per sue settimane
a partire da ora. Non ti sarà concessa di portare la Zanpakuto
nel Seireitei né di usufruire dei vantaggi del grado di
capitano.-
Byakuya si inginocchiò, si tolse la giacca da capitano e la zanpakuto dall’Obi.
-Come desidera, comandante generale Yamamoto.-
Yamamoto rimase in piedi, con il suo sguardo severo a squadrare Kuchiki.
-Bene. Potete andare.-
Mentre i due shinigami si stavano dirigendo verso al porta, Soi Fong si girò verso Byakuya.
-Non credere che sia finita qui.-
Byakuya contraccambiò lo sguardo.
-Ci conto…Fong.-
Usciti dall’ufficio del comandante generale, Byakuya e Soi Fong
si divisero, andando l’uno da Renji, che si trovava in una
taverna a Junrinan e dove si erano messi d’accordo per
incontrarsi, l’altra invece si recò verso la sede centrale
della sua divisione.
Arrivata al palazzo dell’unità punitiva, Soi Fong
incontrò una persona che non si sarebbe aspettata di trovare
lì.
-Cosa ci fai qui…-
L’uomo, alto quasi due metri, si girò verso di lei. Aveva una benda su un occhio.
-…Zaraki?-
Zaraki Kenpachi, capitano dell’11^ divisione, le si parò di fronte.
-Ho saputo dell’evasione di Ichigo dal Senzaikyu…-
Soi fong guardò in terra, per evitare lo sguardo
dell’uomo. Non riusciva a sopportare quello sguardo: aveva un che
di demoniaco, e non era possibile sostenerlo a lungo senza provare una
sensazione di disturbo.
-Già…a quanto pare il capitano Kuchiki l’ha aiutato
nell’evasione…da non credere…Byakuya è
sempre stato uno ligio al dovere, incorruttibile…-
-D’altronde per il Gotei 13 non è la prima volta che un
capitano shinigami si comporta in modo differente da quello che ci si
aspetta da lui…ti ricordo di Aizen…-
Soi Fong ebbe un brivido…
Aizen Sosuke, l’ex capitano della 5^ divisione, il traditore…assieme a Gin Ichimaru e Tousen Kaname…
-Hai ragione…comunque Yamamoto non l’ha radiato dal suo
incarico…si è limitato a sospenderlo per due settimane,
togliendoli i poteri di capitano.-
Zaraki ebbe un lieve sorriso.
-E per quanto riguarda le ricerche di Kurosaki?-
Soi Fong alzò lo sguardo, incrociando quello di Kenpachi. Sorrideva.
-Mi ha dato carta bianca. Posso fare tutto quello che ritengo necessario per ritrovare il capitano Kurosaki.-
Una luce demoniaca apparve negli occhi di Zaraki.
-Dammi la possibilità di andare a cercarlo…-
-E quando l’avrai trovato cosa farai?-
L’essenza demoniaca di Kenpachi si palesò completamente
nel suo sguardo. Soi Fong ebbe un brivido di terrore. Non aveva mai
visto Kenpachi così furioso e vendicativo.
-Lo ucciderò con le mie stesse mani…vendicherò la
morte di Yachiru…e farò in modo che nemmeno la squadra
medica sarà in grado di riconoscere il cadavere…-
Soi Fong deglutì.
-Ottimo…puoi…puoi andare, allora…hai tutto il mio appoggio…se ti servono dei rinforzi…-
-Non ne ho bisogno.-
Kenpachi sfoderò la zanpakuto scheggiata e arrugginita dal suo fodero.
-Mi basta questa.-
Detto ciò, Kenpachi si allontanò da Soi Fong.
-Aspetta, Zaraki!-
-Cosa c’è, Fong?-
-Quando lo trovi, prima di ucciderlo comunque tienilo d’occhio
per un po’…voglio comunque andare a fondo a questa
faccenda…c’è qualcosa che non mi quadra…-
Zaraki si voltò nuovamente verso di lei. Fong ebbe paura del
capitano…Il reiatsu che veniva emanato dal capitano era
terrorizzante…
-Non mi scassare con queste cazzate, Fong, o uccido anche te…a presto.-
Fong si accasciò in terra, puntellandosi con le braccia. Era
impressionata dalla furia del capitano Kenpachi. Sorrise nuovamente,
mentre Zaraki si allontanava dalla sede della squadra punitiva.
-E’… perfetto…è inarrestabile…Ichigo non scapperà ancora a lungo.-
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Capitolo 6 *** Capitolo 6° : sulle orme della verità ***
capitolo 6 bleach
-e adesso da dove
comincio?-
Ichigo era seduto su di un
ramo nel bosco che circondava il Seireitei, chiedendosi quali avrebbero potuto
essere le sue prossime mosse. Anche se era riuscito a scappare, cosa avrebbe
potuto fare per riscattare il suo nome?
-Cosa ci fai qui, stolto?-
Ichigo ebbe un sussulto
tale da farlo cadere dall’albero. Quando alzò lo sguardo da terra, vide una
figura familiare e cara che lo guardava.
-Rukia, che ci fai qui?-
-Mi sembra ovvio, no? Ti
devo aiutare nella tua ricerca. Siamo sposati, se non ci si aiuta a vicenda,
cosa ne sarà di noi.-
Ichigo si mise a sedere a
gambe conserte.
-Stupida…non ti rendi
conto che se ti scoprono…-
-Non mi importa, se devo
morire, voglio farlo aiutandoti. Anche Byakuya è d’accordo con me. Lui è
rimasto al Seireitei per coprirci.-
-Allora ti ringrazio,
Rukia…-
-Stolto, non devi
ringraziarmi…-
Ichigo si alzò. Ora sapeva
cosa fare. Si girò e andò verso il Seireitei.
Rukia lo squadrò.
-Cosa vuoi fare?-
-Se vogliamo trovare
l’hollow che ha ucciso Yachiru, dobbiamo prima vedere i video della
sorveglianza, devo accertarmi di una cosa.-
Rukia fece un salto
indietro.
-MA SEI PAZZO??? Con tutto
il Gotei 13 che ti sta cercando vuoi tornare nella camera dei 46??-
-E’ l’unico modo per
scoprire la verità, Rukia. Prima mi hai detto che vuoi aiutarmi. Aiutami a
entrare nel Seireitei.-
Rukia rimase titubante una
manciata di secondi. Poi la sicurezza tornò nei suoi occhi.
-Ve bene, stolto, ma se ti
beccano, non lamentarti poi con me.-
I due si incamminarono
verso il seireitei. La luna illuminava i loro passi.
-Quanto sarà stato,
Rukia?-
Rukia si girò verso
Ichigo. Sembrava contento.
-Cosa, Ichigo?-
-Quanti anni saranno
passati dall’ultima volta che abbiamo lavorato insieme?-
Rukia cercò di
ricordare…l’ultima volta che avevano lavorato insieme…
-Non la ricordo…-
-Non sei contenta?-
Rukia parve sorpresa…che
voleva dire Ichigo, dove voleva andare a parare?
-Di cosa, scusa?-
-Forse questa sarà la cosa
che in 50 ci avvicinerà di più di tutto quello che abbiamo passato insieme…io
sono contento…-
Rukia ci rifletté un
attimo.
-Anch’io…Guarda!-
Le mura del Seireitei
erano in vista.
-Eccoci infine…-
Usando uno Shunpo, Ichigo
e Rukia si portarono sul tetto della camera dei 46. Poi si calarono davanti
alla porta.
Ichigo premette diversi
pulsanti sulla tastiera davanti al portone.
-Dannazione, mi hanno
negato il codice d’accesso…-
Rukia spostò Ichigo dal
tastierino.
-Fammi provare a me…forse il mio non è stato
ancora negato.-
Premette il suo codice, e
la porta si aprì.
-Perfetto.-
Ichigo fece per entrare
nella camera. Poi si voltò verso Rukia.
-Tu non entri?-
Rukia fece un cenno con la
testa.
-No, vai tu, io resto a
fare la guardia…-
-Va bene, ma stai
attenta.-
Ichigo stava per andare,
quando si voltò nuovamente verso la compagna.
-Ah, Rukia…-
-Cosa?-
-Ti amo.-
-Anch’io.-
Ichigo entrò
nell’edificio. Non faticò a trovare il deposito, nonostante fosse buio. Trovò
la cassetta usata come prova contro di lui. Accese il video.
Rivide fotogramma dopo
fotogramma la morte di Yachiru, e sentì una fitta al cuore. Yachiru era solo
una ragazzina…dannazione…chi poteva essere così malvagio da ucciderla e da
farlo per incastrare Ichigo? Aizen era morto, come Gin, e gli Arrancar erano
stati purificati e mandati alla soul society…non poteva essere nessuno di
loro…guardò meglio la sua faccia nel video.
E capì chi c’era dietro a
tutto.
Uscì dalla stanza con uno
sguardo cupo.
Rukia lo vide.
-Allora? Hai capito cosa è
successo?-
-Sì, e se è come penso io,
non possiamo ancora dimostrare la mia innocenza…-
-Perché, scusa?-
-Seguimi.-
Ichigo iniziò a correre,
seguito da Rukia. Stavano andando verso il 1° distretto Junrinan.
Rukia non capiva.
-Dove stai andando? E
perché non puoi ancora dimostrare che tu sia innocente?-
-Perché non è detto che
sia del tutto innocente…-
-COSA?-
-C’è solo una persona che
può confermare i miei sospetti, ora. E’ da lui che sto andando.-
Rukia ebbe un
presentimento.
-Non starai mica andando…-
-Sì, devo andare da Kisuke
Urahara.-
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Capitolo 7 *** Capitolo 7: Il Ciliegio in Fiore ***
bleach capitolo 7
Kuchiki Byakuya raggiunse
Renji nel locale a junrinan dove si erano dati appuntamento. Era un locale
chiamato “Il Ciliegio in fiore” ed era famoso per il suo giardino rinomato in
tutta la Soul Society,
per via dei numerosi ciliegi che fiorivano ogni anno. Era anche il locale
preferito di Byakuya.
Renji stava seduto ad un
tavolino vicino al bancone. Quando vide entrare il capitano, scattò in piedi.
-Capitano Kuchiki,
buongiorno come…-
-Piantala con i
convenevoli, Renji. Non sono un capitano ora.-
Renji si sedette con aria
perplessa: mai, da quando operava nella 6^ compagnia, aveva sentito dire dal
capitano Kuchiki di lasciar stare le formalità. L’ex capitano si sedette
davanti al luogotenente.
Una cameriera servì ai due
del sake e dei dolcetti di riso.
Renji iniziò a sorseggiare
il suo liquore.
-Allora, cos’è successo
dal nobile Genryusai?-
Byakuya osservava il suo
sake distrattamente. Senza la sua giacca da capitano, e senza poter portare la
sua zanpakuto con sé si sentiva vuoto.
-Si è limitato a
sospendermi dal servizio per due settimane, ma Soi Fong è stata più minacciosa.
Dovrai coprirmi le spalle per un po’, Renji. Senza la Zakura, sono un bersaglio fin troppo facile per i
miei rivali, anche se posso contare su tecniche Kido di alto livello.-
-Non si preoccupi,
capitano, si fidi di me.-
-Ti ho già detto che non
sono capitano, ora. Comunque, notizie di Kurosaki e Rukia?-
Renji si avvicinò al
capitano per essere sicuri di non essere ascoltati.
-Non ho nessuna notizia
sicura, ma sembra che ieri sera fossero alla camera dei 46…-
-Alla camera dei 46? Ma
che diavolo ci facevano là? Meglio che stiano attenti…Stare in quella zona per
un ricercato è molto pericoloso.-
Più che per Ichigo,
Byakuya era preoccupato per Rukia, anche se non lo dava a vedere. Mentre Ichigo
era un capitano di tutto rispetto ed era anche uno tra quelli più forti, Rukia
era ancora un luogotenente. Molti avversari che giravano nelle vicinanze del
consiglio dei 46 non erano alla portata della sorella adottiva del capitano
della 6^ compagnia.
-Ha ragione…comunque io mi
fido di Ichigo, e so che non lascerebbe che accada qualcosa di male a Rukia.-
-Lo spero, Renji. Lo
spero…-
I due si alzarono dal
tavolo, Byakuya tirò fuori dalla tasca alcune monete e le appoggiò sul tavolo.
Mentre si stavano
allontanando, Byakuya si girò verso Renji.
-Andiamo, devo prendere
alcune cose nei miei alloggi.-
-D’accordo, capitano.-
-Ti ho già detto che non
sono capitano, non costringermi a ripetertelo un’altra volta, stolto.-
Renji sorrise.
-Resta comunque il mio
capitano, capitano. Non me lo faccia ripetere.-
-Bravo, ora andiamo.-
I due uomini si
allontanarono dal locale, senza essersi accorti che qualcuno dal tetto del
locale aveva ascoltato la loro conversazione.
Uno shinigami annoiato
stava steso sul tetto del locale, e mordicchiava una mela rossa. Indossava lo
shihakusho nero come da regolamento, la zanpakuto appoggiata di fianco a lui
sulle tegole rosse del locale. Aveva gli occhi cerchiato di nero,e aveva un
aria tutto fuorché amichevole. I tratti gravi, il sorriso che aveva una leggera
ombra di sadico, tutto in lui ricordava un demone pronto alla battaglia. Stava
lì tranquillo, a mangiare la sua mela.
-Che rottura…Gnam…-
Una shinigami, con i
capelli grigi con le mash viola e l’occhio destro coperto da una benda arrivò
al suo fianco con uno shunpo.
-Cosa “che rottura”, Ryuk?
Svolgere il nostro compito forse?-
Ryuk si girò verso la
shinigami. Giovane, snella, alta circa 1 metro e ottanta, gli occhi verdi e la
carnagione chiara, facevano di lei una ragazza molto attraente, ma aveva un’ombra
inquietante negli occhi che metteva terrore a chiunque incrociasse quello
sguardo. Solo Ryuk e gli altri membri della sua compagnia riuscivano a stare
con lei senza sentirsi male.
-Ah…sei tu, Rem.-
-Non hai risposto alla mia
domanda.-
-Già…è proprio una rottura…stare
seduti qui ad aspettare…senza fare niente…meno male che qualcosa è venuto
fuori, altrimenti non avrei resistito altri 5 minuti qui…è tutto così noioso…-
-Sarà anche noioso, ma è
il compito che ci è stato affidato dal nostro capitano, Zaraki Kenpachi. Ci ha ordinato
di sorvegliare Kuchiki e Abarai, e a quanto pare aveva visto giusto…Sanno qualcosa…andiamo
a fare rapporto.-
Ryuk intanto continuava a mangiare
con calma la sua mela.
-sì, sì…appena ho finito qua…-
Finì la sua mela in pochi morsi,
e buttò il torsolo da qualche parte che non avrebbe mai saputo, e non gli importava.
Usarono degli Shunpo, e anche
loro sparirono dal locale.
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Capitolo 8 *** Capitolo 8°: Zaraki ***
bleach 8
-Quindi, Kurosaki e
Kuchiki sono stati visti alla camera dei 46?-
Zaraki Kenpachi stava
seduto nei suoi alloggi, nel Seireitei, ascoltando il rapporto di Ryuk e Rem.
-Già…per avere questa
informazione sono rimasto in appostamento per più di 4 ore…che noia mortale…-
Ryuk era uno specialista
negli appostamenti, per natura, ma odiava quel compito; in quanto membro della
11^ compagnia, preferiva di gran lunga il combattimento corpo a corpo. L’unica
cosa che gli permetteva di resistere tutto quel tempo senza far niente erano le
mele. Ne era letteralmente assuefatto.
-Ottimo lavoro, Ryuk…Rem?-
Rem apparve al fianco di
Ryuk, inginocchiata.
-Sì,
mio signore?-
-Quali credi che saranno
le loro prossime mosse?-
Zaraki aveva preso Rem
nella sua compagnia per le sue spiccate doti strategiche. In un gruppo di
omaccioni dediti solo alla battaglia dura e cruda, uno stratega non faceva
male, e Rem era la migliore.
-Ho considerato varie
possibilità…la più attendibile, è che provino a scappare dalla Soul Society per
andare o nel mondo reale o nell’Hueco Mundo, per far perdere le tracce. Tra le
due però, mi sento più incline a credere in una fuga verso il mondo terreno: là
ci potrebbero essere persone o strumenti che…-
-Ci sono eccome, Rem…-
Rem alzò il capo.
-Cosa?-
-Tu sei nuova di qui, e non
puoi saperlo,ma nel mondo terreno vive un uomo che è stato bandito dalla Soul
Society. Sicuramente andranno da lui a chiedere aiuto…Quindi so dove andare,
ora. Ottimo lavoro, potete congedarvi, ma mantenetevi reperibili.-
-Sissignore!-
Ryuk e Rem sparirono con
uno Shunpo, unica testimonianza della loro presenza, un torsolo di mela
lasciato lì da Ryuk.
Zaraki rimase a riflettere
un attimo.
-Che palle…non è da me
usare simili metodi di ricerca…ma non ho altra scelta…Kurosaki, questa
l’aggiungo al conto…ti voglio vedere sanguinare e morire affogato nel tuo
stesso sangue, ridotto a pezzi, e sarò io a ucciderti…-
Appoggiò la mano destra
sul volto.
-Yachiru…perché…?...Ti
vendicherò…Yachiru…-
Dopo tutti gli anni
passati insieme, Yachiru era diventata più una figlia per Zaraki…da quando si
erano conosciuti, in quel giorno…quando le salvò la vita, al distretto 79,
Kusajishi.
-Perché, Yachiru?...-
Il capitano rimase
nell’oscurità, coi suoi fantasmi, a singhiozzare, disperato per la perdita
della figlia…
Ichigo intanto si
stava dirigendo al senkaimon, il cancello che conduceva dalla Soul Society al
mondo terreno, dove avrebbe incontrato Kisuke Urahara.
Rukia stava proprio
dietro di lui.
-Vuoi davvero
incontrarlo?-
-Sì, non ho
scelta…un dubbio sta attraversando la mia mente, e solo lui può confermarlo o
,spero, sfatarlo. Se lo dovesse confermare, non sono del tutto innocente…-
-COSA?- Rukia si
lasciò sfuggire un urlo di stupore.
-Cosa diavolo
vorresti dire, Ichigo?-
-Voglio dire che…-
Ichigo non riusciva
a finire la frase: la sua metà più maligna, quella che lui aveva tenuto chiusa
dentro la sua anima per decenni, Onichi, temeva si fosse risvegliata, la sua
metà Hollow…pregava che non fosse così.
-…lasciamo
perdere…guarda, siamo arrivati!-
La sagoma nera del
senkaimon si stagliava davanti a loro, nella piazza principale del Seireitei.
Era notte, e la piazza era deserta, ma la prudenza non era mai troppa. Con
mezza Gotei 13 sulle sue tracce, era rischioso andare per quella porta, ma non
avevano scelta.
Si avvicinarono con
cautela.
-Fin qui tutto
bene…Rukia, per favore, passami la tua chiave, la mia l’ha presa Soi Fon…-
Rukia estrasse una
chiavetta elettronica dalla manica dello shihakusho, e gliela porse.
-Eccola.-
-Grazie. Ora stai
indietro, che apro.-
Ichigo inserì la chiave
nella serratura, e girò la toppa.
La porta si aprì
scorrendo, lentamente e silenziosamente. Ora avevano quattro minuti, prima che
si richiudesse.
-Bene…andia…-
Ichigo non riuscì a
finire la frase.
Si sentiva come
pietrificato.
Si girò con enormi
sforzi verso Rukia.
Anche lei era
paralizzata e non riusciva a muoversi.
Ichigo era nel
panico. Si sentiva come se avesse una spada puntata alla gola, e quella
sensazione non accennava a diminuire…
Purtroppo,
conosceva bene quella sensazione.
Una sagoma si alzò
da uno dei tetti della piazza.
Una sagoma con i
capelli a punta, uno shihakusho semi-strappato e una benda su un occhio.
Una sagoma di un
uomo disperato, alla ricerca della vendetta.
Una sagoma di un
uomo che non si sarebbe mai fermato finché non l’avrebbe trovata.
-Yo, Kurosaki…è un
pezzo che non ci si vede…-
Una sagoma, che
rispondeva al nome di Zaraki Kenpachi.
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Capitolo 9 *** Capitolo 9° : Senkaimon ***
bleach 9
Zaraki scese dal tetto con
un balzo. La follia illuminava i suoi occhi e guidava i suoi passi. Sfoderò
lentamente la sua zanpakuto.
-Kurosaki, che bello
incontrarti qui…-
Poi vide Rukia a fianco
dell’evaso.
-Oh, signora Kurosaki, che
piacere incontrarti…Prima di uccidervi…-
Ichigo si mise
istintivamente tra Rukia e Zaraki.
-A-aspetta, Zaraki…non…non
so cosa ci sia dietro, ma non ho ucciso io Yachiru, devi credermi.-
Zaraki puntò la punta
della spanda verso la gola di Ichigo.
-E perché dovrei,
bastardo? Si vede chiaramente nel video; sei stato tu a uccidere Yachiru. Non
venirmi a raccontar palle. Ora ti ucciderò, poi ucciderò Rukia, e tutta la tua
famiglia, vendicando Yachiru…-
Ichigo fece un passo
indietro. Era la prima volta che vedeva Zaraki così minaccioso…capiva che
stavolta non avrebbe avuto riguardi; i tempi in cui Zaraki lo sfidava a colpire
per primo erano lontani, e che stavolta non si sarebbe trattenuto.
Con lentezza quasi
disumana, il capitano dell’11^ compagnia portò la mano destra sopra l’occhio
destro. Si strappò con un colpo secco la benda che succhiava l’energia in
eccedenza che Kenpachi rilasciava inconsciamente. Avrebbe combattuto al pieno
delle forze.
-Preparati, traditore!-
Ichigo fece appena in
tempo a parare il colpo con Zangetsu. Sebbene Zaraki non conoscesse il nome
della propria zanpakuto, era comunque un avversario da non prendere alla
leggera e, soprattutto, da non sottovalutare.
-Dannazione, Zaraki!
Ragiona!-
La risposta di Kenpachi fu
secca e decisa.
-Ragionare? E su cosa,
dannato? Su come ucciderti meglio?-
Ichigo fece un balzo
indietro, mentre Rukia completava i rituali per aprire il senkaimon.
-Ichigo, sbrigati! Qui
siamo quasi pronti!-
Le parole di Rukia fecero
sussultare Kurosaki. Non poteva perdere tempo con Kenpachi, non poteva
assolutamente restare nella Soul Society. L’unico che poteva dare una risposta
alle sue domande era nel mondo umano e tra quattro minuti non avrebbe più
potuto incontrarlo.
-Dannazione…mi spiace,
Kenpachi, ma devo farlo.-
Ichigo si mise in
posizione di guardia.
-BANKAI! TENSA ZANGETSU!-
Un nuvolose nero partì dai
piedi di Ichigo, che lo ricoprì. Quando si diradò, una giacca nera con le code
copriva il petto di Kurosaki, mentre Zangetsu si era tramutata in una katana
dalla lama nera.
-UOOOOOOOOHHH!!!!!-
Ichigo si diresse verso
Zaraki alla massima velocità che poteva sopportare. Voleva ferirlo ad una
gamba, in modo da impedirgli di inseguire lui e Rukia.
Ma si era scordato quale
era il suo avversario.
Si era scordato di star
affrontando Zaraki Kenpachi.
Con lui, una ferita
leggera era inutile.
Con tutta risposta, Zaraki
parò il colpo con la mano.
-Tutto qui, il tuo misero
Bankai, Kurosaki? Mi deludi…-
La lama di Kenpachi
attraversò con un fendente il torace di Ichigo. Un fiotto copioso di sangue
uscì da un taglio che andava dalla spalla destra al fianco sinistro.
-URGH…da…dannazione!-
-ICHIGOOOO!!!!-
Rukia sfoderò la zanpakuto
e corse verso Kenpachi.
-Non immischiarti,
piccola, o resterai ferita anche tu!-
Zaraki alzò la spada
contro Rukia
-KENPACHI!
NOOOOOOOOOOOOO!-
Fu un attimo.
Rukia restò immobile, il
tempo si era come fermato.
Il suo corpo non avanzava,
la sua spada non colpiva.
Il suo sguardo rimase
puntato verso Zaraki, ma non riusciva a colpirlo. Tutti i suo muscoli erano
paralizzati.
-I…Ichi…go…-
Una goccia, due.
Poi in fiume di sangue
partì dalla spalla di Rukia e si riversò in terra. La shinigami cadde inerme, nel
suo stesso sangue.
-Ru…Rukia…-
Nella mente di Ichigo
ripassarono tutti i momenti passati assieme a Rukia.
Il loro primo incontro, il
salvarla dall’essere giustiziata, il loro matrimonio…
-RUKIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!-
Zaraki guardò il sangue
sulla sua zanpakuto. Sorrideva come un demone.
-Mpf…ma sentilo il
ragazzino…ora morirai anche tu, maledetto…-
Ichigo afferrò Tensa
Zangetsu e stava per correre verso Zaraki che si era girato a contemplare il
suo capolavoro.
Mancava solo una manciata
di secondi, prima che il portale si richiudesse, ma a Ichigo non importava più.
Non gli importava di riscattare il suo nome, non gli importava di dimostrare la
sua innocenza alla Soul Society.
Non aveva senso, se Rukia
non era con lui al suo fianco.
Tutto quello che voleva…
Tutto quello che
desiderava…
…era la testa di Kenpachi.
-TU! BASTARDOOOO!-
Stava per colpirlo con un
fendente di Zangetsu, quando una mano uscì dal senkaimon e afferrò Ichigo per
una spalla.
Una voce che Ichigo
conosceva molto bene gli urlò contro.
-Dannazione! Seguici, se
vuoi vivere!-
Ichigo non fece in tempo a
rispondere, che la mano l’aveva strattonato nel portale, che si richiuse subito
dopo.
-azz…mi è scappato…-
Zaraki si allontanò dal
luogo della battaglia, poco soddisfatto…non era riuscito a completare la sua
vendetta.
O almeno in parte…Un
piccolo sorriso beffardo apparve sul suo volto…
-Va bene così…-
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Capitolo 10 *** Capitolo 10° : Blanco como una Espada ***
capitolo 10
Una zona imprecisata tra la Soul Society e il Mondo
terreno…
Ichigo stava ancora
tendendo la mano verso il Senkaimon, ora chiuso, nella speranza che Rukia lo
varcasse da un momento all’altro.
-Ru…Rukia…RUKIAAAAAAAAAA!-
Ichigo si lasciò andare ad
un pianto disperato.
Non era riuscito a
proteggerla, nuovamente.
Nuovamente si sentiva
debole.
Nuovamente era stato
protetto da lei…
-merda! Perché?-
Quattro persone gli si
avvicinarono alle spalle.
Indossavano tutti uno
shihakusho bianco.
-Capitano, non si deve
disperare…-
Il primo a parlare fu un
uomo dai capelli azzurri pettinati in alto e all’indietro.
-E perché no, Grimmjow?
Rukia è…è…-
-Non è morta, capitano. Il
capitano Kenpachi non è riuscito a ucciderla…-
Halibel arrivò al fianco
di Grimmjow. Gli altri due shinigami, Ulqiorra e Stark, stavano in disparte a
fare la guardia.
Dopo la loro sconfitta nel
Las Noches, gli ex arrancar furono mandati alla soul society e purificati. Di
tutti gli arrancar, solo loro quattro dimostrarono di avere ancora le capacità
necessarie a diventare shinigami, e Ichigo li prese con sé per farne la propria
squadra speciale. Da allora sono diventati fidati compagni e ottimi guerrieri.
Ichigo continuò a
piangere…non aveva senso continuare la sua lotta senza Rukia…
Grimmjow apparve
abbastanza irritato. Si alzò in piedi e tirò un ceffone sul volto di Ichigo, e
lo buttò a terra.
-DANNAZIONE, ICHIGO! TU
HAI UNA MISSIONE DA COMPIERE, O SBAGLIO!?-
-ma…ma…tu non capisci,
Grimmjow…-
-MA UN CORNO! RUKIA SI E’
SACRIFICATA PER PERMETTERTI DI RISCATTARTI CON LA SOUL SOCIETY! SE TI ARRENDI
ORA, IL SUO SACRIFICIO SARA’ STATO VANO!-
Si girò, dando la schiena
al suo capitano.
-bha…e saresti uno
capitano? Dove ce l’hai la spina dorsale, Ichigo? Rukia non è morta, riesco
ancora a percepire il suo reiatsu, anche se molto debole…-
Ulqiorra si girò verso il
gruppo.
-Mi dispiace
interrompervi, ma sta arrivando un kototsu…-
Stark ebbe un sussulto.
-COSA? Proprio ora?
Dannazione…forse lo hanno fatto partire nella speranza di eliminarci…CAPITANO!-
Ichigo si rialzò…le parole
di Grimmjow avevano avuto il successo sperato. Aveva ritrovato fiducia in se
stesso.
-Sì, andiamo.-
Iniziarono a correre,
verso l’uscita nel mondo terreno.
Nonostante il Kototsu
corresse dietro a loro, Ichigo non aveva altro che un solo pensiero.
-Rukia, resisti…tornerò…-
Dopo un po’, arrivarono
all’uscita. Saltarono, e il kototsu si fermò dietro di loro.
Erano tornati nel mondo
terreno. Erano vicini a Kisuke Urahara.
Soul Society, Ospedale
della quarta compagnia.
Due infermiere stavano
parlando con Inoue davanti ad una camera.
-Allora, come sta?-
Una delle due infermiere
stava in silenzio, mentre l’altra aggiornava Inoue delle condizioni della
paziente.
-Ha perso molto sangue, la
ferita è molto grave…ora è stabile, ma versa in condizioni critiche…per ora
comunque è fuori dal pericolo di vita.-
Inoue tirò un sospiro di
sollievo.
-Meno male…comunque
tenetela sempre sotto osservazione, alla prima emergenza, chiamatemi…e fate in
modo che nessuno si avvicini, a parte lo stretto personale autorizzato. In
particolare, impedite l’ingresso a Zaraki Kenpachi.-
-E perché mia, piccola
Inoue?-
Le tre ragazze sussultarono…Zaraki
Kenpachi stava appoggiato alla parete del corridoio, a pochi metri da loro.
-Capitano Kenpachi…-
-Non trovo gusto
nell’uccidere un morente, anche se si dovesse trattare di una vendetta…-
Inoue si parò tra la porta
della camera in cui Rukia era ricoverata e il capitano dell’undicesima
compagnia.
-Che sei venuto a fare
qui?-
-Solo a sapere come stava
la piccola Kuchiki…ero curioso di sapere con quanta violenza ero riuscito a
colpirla…peccato non sia morta, anche se presumo ora sia solo questione di tempo…-
-VATTENE SUBITO!-
Inoue portò istintivamente
mano sui fermacapelli contenti gli Shunshun Rikka.
Per tutta risposta, Zaraki
Kenpachi gli si avvicinò al volto.
-Altrimenti che fai,
piccola Inoue? Non credere che bastino due fermacapelli strani per fermarmi. Se
avessi voluto, avrei già potuto uccidere Rukia…-
Si girò e se ne andò.
-Io spero solo che ora la
piccola Kuchiki muoia prima del ritorno di Ichigo…così che provi lo stesso
dolore che ho sofferto io e dopo lo ucciderei…-
Inoue lo guardò un attimo.
-Aspetta Zaraki!-
Kenpachi si girò verso la
ragazza.
-Cosa c’è?-
-Ho una domanda da farti…-
-Spara.-
-Perché sei così convinto
che sia stato Ichigo a uccidere Yachiru?-
-Che domanda sciocca…l’hai
visto anche tu il video…è stato lui, il motivo non mi interessa…so solo che
deve pagare per quello che ha fatto. E tanto mi basta.-
Dopodiché, Zaraki Kenpachi
se ne andò dall’ospedale.
Il cielo si era
rannuvolato e stava piovendo…
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Capitolo 11 *** Capitolo 11° : La casa del sole nascente ***
blech 11
Soul Society, sede
centrale della prima compagnia.
Tutti i comandanti
shinigami erano stati convocati dal Comandante Generale Genryusai Yamamoto, con
lo stato di allerta. Erano tutti presenti, fatta eccezione per Byakuya Kuchiki.
Il comandante Yamamoto
stava seduto sulla sua sedia, mentre tutti gli altri comandanti stavano in
piedi di fronte a lui.
-Cari comandanti…la
situazione è grave…-
Hitsugaya si guardò
intorno.
-Come mai? Che è
successo?-
-Il comandante Ichigo
Kurosaki, non solo è evaso dal Senzaikyu, ma è fuggito attraverso il Senkaimon,
e ora presupponiamo si trovi nel mondo terreno.-
Zaraki Kenpachi appoggiò
la sua spada sulla spalla, sogghignando.
-Già…mi è sfuggito…almeno
sono riuscito a beccare la sua complice…-
Ukitake si girò verso
Kenpachi.
-E ti viene da ridere? Per
colpa tua il mio luogotenente versa in condizioni critiche…dovresti essere
processato per questo!-
-E per cosa, Juushiro? Per
aver fermato una criminale? Dovresti venire processato tu, invece, per non aver
saputo tenerla a bada…-
-dannato…-
-ADESSO SMETTETELA TUTTI E
DUE!-
I due si voltarono verso
Genryusai.
-Vi state comportando da
bambini. Non è degno da due dei comandanti del Gotei 13. Le azioni del
luogotenente Kuchiki sono solo della responsabilità di se stessa. Nessuno deve
essere processato per le sue scelte. Più che altro, vi ho convocati tutti per
le direttive sul da farsi.-
Il comandante Kyoraku non
nascose uno sbadiglio di proporzioni epiche.
-Che faccenda
noiosa…proprio…-
Yamamoto fulminò Shunsui
con lo sguardo.
-datti un minimo di
contegno…comunque, ecco le direttive: Toshirou, Juushiro, Kyoraku e Kanonji
andranno nel mondo terreno, scortati dai relativi luogotenenti, se possibile, e
aiutanti di terzo seggio. Kenpachi, Fon, Kurotsuchi, Komamura, Unohana
resteranno nella Soul Society a monitorare la situazione.-
-NON sono d’accordo,
vecchio!-
Il capitano Kenpachi
sfoderò la katana, puntandola verso il comandante generale.
-Perché non mandi anche me
nel mondo terreno? Voglio dare la caccia a Kurosaki…-
-Proprio per questo non ti
ci mando. Saresti un pericolo per la gente nel mondo terreno. E inoltre per te
ho un altro incarico: dovrai sorvegliare le famiglie Kurosaki e Kuchiki. Temo
di loro possibili colpi di testa.-
Kenpachi mormorò qualcosa
e se ne andò.
Yamamoto trasse un respiro
profondo.
-Potete andare anche voi…-
I comandanti stavano
andandosene, quando Yamamoto iniziò a parlare.
-Comandante Fon, aspetta.-
-Dica, comandante
generale.-
-So che stai aiutando
Kenpachi nella sua vendetta.-
-e allora?-
-Desisti dal tuo intento,
Fon. Non voglio far scoppiare una guerra civile, o almeno, non un'altra.-
-Ma, comandante generale,
io…-
-Niente ma. Se scopro che
supporti il capitano Kenpachi in qualunque modo, mi vedrò costretto a
dimetterti dall’incarico. Kurosaki deve essere giustiziato, non ucciso
brutalmente per una vendetta.-
-sì…signore. Come
desidera.-
Fon odiava essere ripresa
dal comandante generale. Le sembrava di essere ancora una novellina, quando
riceveva questi rimproveri.
-puoi andare ora.-
-sì signore.-
Dopo che il comandante Fon
se ne andò, solo Yamamoto era rimasto nella sala. Solo, coi suoi pensieri.
-Qui c’è qualcosa di poco
chiaro…si sta muovendo qualcosa…-
Nella Soul Society
continuava a piovere…
Seireitei, casa della
famiglia Kuchiki.
Byakuya era a leggere un
rotolo di papiro, quando Renji arrivò a corsa nel suo appartamento.
-CAPITANO KUCHIKI!-
Byakuya si voltò con calma
verso Renji.
-Ti ho detto che non sono
più capitano.-
-Lo so, ma è importante!-
-Allora parla.-
Il terrore si era
impossessato del volto di Abarai.
-Ho saputo ora…-
Byakuya iniziò ad apparire
preoccupato.
-Cosa?-
-C’è stato uno scontro, al
Senkaimon…-
-Tra chi?-
-Ichigo e Rukia hanno
affrontato il capitano Kenpachi.-
Renji sudava visibilmente.
Era terrorizzato. Non riusciva a trovare la forza di pronunciare quelle parole.
Byakuya notava questa preoccupazione.
-e…? Parla, presto!-
-Rukia è rimasta ferita,
gravemente. Ora è all’ospedale della quarta compagnia, sotto arresto e in stato
comatoso.-
Byakuya si alzò in piedi
con uno scatto.
-COSA?!-
Mentre Renji e Byakuya
stavano discutendo, gli altri capitani si stavano dirigendo al Senkaimon, per
svolgere la loro missione. Trovare Ichigo e ricondurlo alla Soul Society.
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Capitolo 12 *** capitolo 12° : Benvenuti al Urahara Shoten ***
bleach12
Toshirou, Juushiro,
Kyoraku e Kanonji erano nel tunnel che conduceva dalla Soul Society al mondo
terreno, preoccupati degli avvenimenti che stavano avvenendo.
Juushiro fu il primo a
parlare.
-dannazione…Kurosaki…cosa
diavolo è successo?-
Kyoraku guardò Ukitake.
-faccenda noiosa eh?
Proprio…un omicidio, evasione, e Kenpachi che dà la caccia a Kurosaki per tutta
la Soul Society,
supportato da quella noiosa di Fon…speriamo almeno non ci sia da combattere nel
mondo terreno…-
Kanonji aveva le lacrime
agli occhi.
-sniff…quant‘ era che non tornavo on the human world. I’ m commosso!
Io però sono convinto dell’innocenza of my discepolo number one. Voi che
ne pensate?-
-Sinceramente non so cosa
pensare, Kanonji. Kurosaki è sempre stato un uomo dagli alti valori morali, non
lo credo capace di un omicidio…-
Ukitake si voltò verso gli
altri tre.
-Infatti…secondo me c’è
qualcosa di poco chiaro…poi il processo è stato molto sbrigativo…non so voi, ma
io ho una brutta sensazione.-
Shunsui sbadigliò, e non
fece di nulla per nasconderlo.
-molto noiosa…proprio.-
Si stavano avvicinando
all’uscita per il mondo terreno.
Toshirou rifletté sugli
avvenimenti che erano in corso.
-siamo vicini alla
verità…-
Quartiere di Karakura,
Emporio Urahara.
Ichigo e la sua squadra
erano riusciti a giungere senza troppi problemi da Kisuke Urahara, nel mondo
terreno.
Nonostante le pressioni di
Kurosaki per far tornare Urahara dall’esilio forzato, il vecchio Yamamoto non
aveva voluto ritirare la condanna. E così Kisuke rimase nel suo emporio,
assieme a Jinta, Ururu e al signor Tessai, a fornire supporto agli shinigami che
venivano in missione sulla terra.
Era notte fonda quando
qualcuno bussò alla porta del suo emporio.
-Uhn? Chi sarà mai a
quest’ora? Jinta,vai ad aprire, per favore.-
Jinta si alzò annoiato dal
suo futon, e andò verso la porta scorrevole.
-si? Che vole…-
SBAM
Grimmjow aprì la porta di
scatto, e Ulqiorra e Stark portarono nella stanza il corpo di Kurosaki ferito,
seguiti da Halibel che faceva da retroguardia.
-MA CHE ?!-
Grimmjow guardò con fare
minaccioso il ragazzino dai capelli rossi.
-piccoletto, Kurosaki è
ferito. C’è il direttore?-
Una voce dall’altra stanza
anticipò di qualche secondo l’arrivo di Kisuke Urahara.
-Ohhh, che piacere
vederla, signor Grimmjow. Come sta il signor…-
Non fece in tempo a finire
la frase che vide Kurosaki in un lago di sangue. Aveva retto fino a pochi
minuti fa, ma la ferita inflittogli da Kenpachi era più grave di quello che
sembrava.
-Ururu! Tessai! Procedura
medica di emergenza! ORA!-
In pochi secondo accorsero
nella stanza Ururu e Tessai. Nonostante fossero trascorsi ottant’anni, il loro
aspetto fisico non era cambiato di una virgola.
Tessai prese in spalla
Ichigo e lo portò nella stanza adiacente, con Ururu che li aspettava con la
borsa del pronto soccorso shinigami.
Kisuke osservò la
situazione per qualche attimo, poi tornò da Grimmjow e gli altri.
-Sono ferite molto gravi.
Che è successo?-
-Solo un bisticcio con un
capitano.-
-Riconosco lo stile.
Kenpachi, giusto?-
-Esattamente.-
-Quel pazzo furioso…come
mai ha colpito Kurosaki con una tale violenza?-
-Non solo lui. Ha quasi
ucciso anche la piccola Rukia, ma lei è rimasta nella Soul Society.-
-La piccola Kuchiki? Ma
che diavolo è successo?-
Grimmjow raccontò gli
avvenimenti successi al signor Urahara.
-Omicidio, eh? E la
vittima sarebbe la piccola Yachiru…-
-Già…e come se non
bastasse, il capitano Kurosaki è accusato dell’omicidio.-
-Ma egli è innocente.-
-Esattamente. Ed è qui che
entra in gioco lei.-
-E cosa dovrei fare
esatta…-
La voce di Ichigo gli
arrivò dalle spalle.
-Devi controllare una
cosa, Urahara.-
Ichigo uscì dalla stanza
in cui era stato portato ricoperto di bende, seguito da Tessai con in mano un
rotolo di bende.
-Si fermi, signore! Le sue
ferite non sono ancora richiuse!-
Kisuke alzò una mano.
-Va bene così, Tessai.
Lasciaci.-
-Devi controllare una cosa
di fondamentale importanza, per questa storia, Kisuke.-
-Cosa dovrei controllare,
di grazia?-
Ichigo trasse un respiro
profondo.
Era tanto, troppo tempo
che non pronunciava quel nome, e il solo pensiero di quell’essere lo faceva
accapponare. Non voleva più nemmeno sentirlo nominare, ma stavolta doveva
essere sicuro che esistesse ancora dentro di sé, perché da esso dipendeva tutta
la risposta a questo mistero. O almeno, secondo la teoria di Ichigo.
-Signor Urahara…deve
controllare che la mia controparte Hollow, Ogihci, sia ancora rinchiusa dentro
di me. Temo sia scappata, non so come, e si sia materializzata in forma
propria…-
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Capitolo 13 *** Capitolo 13° : Ritorno al Mondo Interiore ***
bleach13
Kisuke guardò stupito
Kurosaki.
-Ho…ho capito bene? Cosa
dovrei controllare?-
Ichigo si mise a sedere…la
ferita, nonostante i medicamenti, gli doleva ancora.
Sudava copiosamente e
aveva il fiato corto.
-Hai…hai capito
benissimo…devi controllare che la mia controparte hollow sia ancora nel mio
mondo interiore…credo ci sia lui dietro a tutta questa brutta faccenda, ma non
ne ho la certezza…-
Kisuke squadrò Ichigo da
capo a piedi. Si risistemò il cappello sulla fronte.
-Capisco…ma una cosa del
genere per me non è possibile…-
Fu come se una Zanpakuto
trafisse il petto di Kurosaki mille e mille volte. Se Kisuke non poteva
controllare, chi poteva farlo?
-Dovrà farlo lei. Signor
Kurosaki.-
-Cosa?-
Mentre parlavano, Grimmjow
e gli altri stavano di guardia davanti alle finestre. Poteva accadere di tutto,
in quei brevi istanti di calma. Tessai e Ururu invece erano andati a preparare
un te, mentre Jinta era tornato a dormire.
Urahara alzò un indice
verso Ichigo.
-Esattamente. Solo lei può
accedere al suo mondo interiore, e controllare l’effettiva presenza della sua
parte hollow.-
-E come ci arrivo?-
Urahara sfoggiò un sorriso
largo un metro.
-Proprio qui volevo
arrivare.-
Schioccò le dita.
-Signor Tessai, Ururu,
portate qui l’”occorrente”-
Ururu e Tessai entrarono
nel locale portandosi dietro un vassoio con un bollitore fumante e un tubetto
di pasticche con il simbolo degli shinigami sopra.
Ichigo ebbe un brivido di
paura, quando vide Kisuke prendere una manciata di quelle pasticche e gettarla
con nonchalance nel bollitore. Poi versò una quantità imprecisata di un liquido
violaceo in una tazza e la porse a Ichigo.
-Beva questo, su-
Ichigo prese la tazza
fumante. Il “liquido” al suo interno lo disgustava parecchio…avrebbe preferito
non berla, o almeno, sapere prima COSA stava per bere ESATTAMENTE.
-Scusi, sig. Urahara…-
-Dica-
-Non che non mi fidi,
ma…cosa sarebbe questo?-
-Questo, mio egregio
signor Kurosaki, è un infuso che permette agli shinigami di accedere al proprio
mondo interiore. Anche se il colore e l’odore non sono ottimi, la assicuro che
ha un ottimo sapore di vaniglia.-
Ichigo si fidava sempre
meno.
Kisuke avanzò una mano
verso di lui.
-Beva tutto d’un sorso, mi
raccomando.-
Ichigo guardò prima
Kisuke, poi la tazza, poi nuovamente Kisuke.
Chiuse gli occhi, e bevve
tutto il contenuto della tazza fumante in un colpo solo.
Stette fermo pochi
istanti.
Poi prese a diventare di
una colorazione verdastra.
Non sapeva di vaniglia.
Per niente!
Alzò lo sguardo e tirò
un’occhiataccia verso Urahara
-Tu…brutto…-
Kisuke mantenne il suo
sguardo allegro e spensierato, ma preferì arretrare un paio di passi indietro,
giusto per mettere una distanza di sicurezza tra lui e Ichigo.
-Ehm….credo di essermi
scordato di mettere l’aromatizzante alla vaniglia…mi spiace, signor
Kurosaki…sono davvero mortificato…-
Ichigo stava per dargli un
pugno.
-Ma io ti…-
Non riuscì a finire la
frase, che iniziò a sentirsi stanco, affaticato. Il suo corpo non riusciva a
muovere un muscolo; come se una sensazione di tepore totale lo avesse colto
all’improvviso. Sentì gli occhi stanchi, e affaticati.
In pochi istanti, Ichigo
si trovò sdraiato a terra, privo di sensi.
-fiuuu…è andata…l’ho
scampata bella…-
Alla vista del suo
capitano in terra privo di sensi, Grimmjow fece uno scatto verso Urahara e lo
afferrò per il bavero del kimono.
-TU! MERCANTE! COSA GLI
HAI FATTO?!-
Kisuke scostò la mano con
un semplice cenno del polso, e poi si risistemò la giacca del kimono.
-Nulla. Quella pozione fa
cadere gli shinigami in trance, permettendogli di accedere al loro mondo
interiore. Quando avrà fatto, si risveglierà da solo. Fino ad allora, resterà
privo di conoscenza.-
Grimmjow si sedette,
incrociando le gambe, anche abbastanza seccato.
-sta bene. Ma fino ad
allora, resteremo qui ad aspettare. TUTTI.-
Kisuke portò una mano
sulla testa e risistemò il cappello.
-D’accordo.-
…
Ichigo si sentiva strano,
immerso nelle tenebre. Aprendo gli occhi, vide solo oscurità intorno a lui.
Poi, una piccola luce, che piano piano si allargò, fino a illuminare tutto
intorno a lui, gli rivelò il suo mondo interiore. Sembrava tutto come l’ultima
volta che ci era stato, con tutta la città ribaltata di 90° rispetto all’asse
orizzontale.
Non percepiva anima viva,
eccetto la sua.
L’udire una voce dietro di
lui lo fece sussultare.
-Ehilà, Ichigo. E’ tanto
che non ci si vede.-
Ichigo riconobbe la voce.
Si tranquillizzò subito, voltandosi.
-Salve…-
Quando si voltò, vide un
uomo, con i capelli lunghi e la barba incolta, ammantato di una cappa nera.
Indossava un paio di occhiali arancioni, e aveva un aspetto severo e austero.
-…Zangetsu.-
-Cosa ti riporta nei
meandri del tuo mondo interiore, Ichigo?-
-Solo il rincontro…con un
vecchio problema…-
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